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PUBBLICAZIO
I EDITE DAI OSTRI SOCI
EDOARDO SA
GUI
ETI
dell'oca'' (1967). Ricca la produzione saggistica di
Sanguineti che mette in evidenza la visione taglientaglie
te dell'esistenza dello scrittore e la nuova figura
dell'intellettuale. Da ricordare anche gli studi su
Dante Alighieri: ''Tre studi danteschi'' (1961) e ''Il
realismo di Dante'' (1965) fino a ''Dante reazioreazio
nario'' (1992).
La Redazione.
Redazione
*************************************
OTIZIE UTILI PER I OSTRI SOCI
*************************************
- LIBRI RICEVUTI I
REDAZIO
E
REDAZIO
E: Sulle ali
al del vento, poesie di
Giorgia scaffidi, Ed. Il Convivio
Convivio, Castiglione, 2010. Cammin facendo … poesie di Fiorangela
Omodei,, Ed. Museo della Poesia, Garessio, 2009. Poeti e Pittori del Terzo Millennio a cura
di Alfredo Varriale, Salerno 2010. Gli strani casi del principino Vanostemma,
Vanostemma L’Autore Libri, Firenze, 2008. Alloro attossicato
attossicato, poesie di Michele Albanese, Ed. Il Convivio, Castiglione, 2009. Le disavventure del gatto Macao,, racconti di Michele Albanese, Ed. Il Convivio,
Castiglione, 2010. Stazione di periferia
periferia,, poesie di Grazia Lipara, Otma Edizioni, Milano,
2010. Emozioni,, poesie di Giuliana Gasparini, Ed. Li
Libroitaliano,
broitaliano, Ragusa, 2006. L’abito
del dolore,, poesie di Licio Gelli, A.car Edizioni, Saronno, 2009. La danza dei pensieri,
pensieri poesie di Natale Scarpelli, Ed. I libri di Pan, Firenze, 2010. Il calore dei ricordi,
ricordi poesie di Giovanni Formaggio, Edizioni Montedit, Melegnano, 2009. Canti di mestizia,
mestizia poesie di Sara
Ciampi, Carello Editore, Catanzaro, 2010. Gli incontentabili,, poesie di Giovanna Abbate, Ed.
ASLA, Palermo, 2004. Tetralogia
Tetralogia, saggio di Mauro Montacchiesi, Edizioni
izioni Stravagario, Tremensuoli, 2009. La poesia illustrata – gocce d’amore,, di Gelsomina Massarelli, Otma EdiEd
zioni, Milano, 2009. Amor del vero
vero,, poesie di Marco Rossi, Edizioni Ibiskos, Empoli, 2010.
CO
CORSO “IL FA
TASMI
O D’ORO”
2010 SEZIO
E PITTURA:: Risultati.
La giuria del concorso, composta da: Rita Gaffè,
Gaffè
Evelina Lunardi, Michela Borfiga, Aldo Marchetto
e Pasquale Francischetti (segretario senza diritto di
voto), ha deciso la seguente graduatoria, dopo ata
tento esame di tutte le opere pittoriche pervenute:
1° premio Mario Merola; 2° premio Carmen MadaMad
ro; 3° premio Pina Polcari. Finalisti: Maria Lina
Conti, Clara Giandolfo, Franca Moraglio Giugurta
e Franca Rizzi.. Il premio, come da regolamento,
consiste nella pubblicazione delle opere nella presente rivista, così ripartite: 1° premio sulla prima
pagina di copertina, 2° e 3° premio sulla quarta pap
gina di copertina, Finalisti a pagina 7.. La cerimonia
di premiazione, durante la quale sarà distribuita la
rivista ai suddetti premiati, e proclamati i vincitori
e finalisti della Sezione Poesia, sarà svolta il giorno
gio
12 settembre 2010, alle ore 15, presso la sala del
teatro “Casa dell’amicizia” a Garessio (CN), il cui
Comune ha patrocinato il concorso. Vi aspettiamo!
Per motivi tecnici e temporali la graduatoria della
sezione poesia e il resoconto della cerimonia sarans
no pubblicati nella rivista di novembre p.v. Per
maggiori dettagli sulla cerimonia di Garessio teletel
fonare a Evelina Lunardi: 389.277.26.90..
Il segretario: Pasquale Francischetti.
Francischetti
Edoardo Sanguineti. È morto il 18 maggio 2010 a
Genova, sua città natale, al termine di un intervento
chirurgico cui era stato sottoposto nell'ospedale
Villa Scassi dove era stato ricoverato d'urgenza per
un aneurisma. Sanguineti era docente di letteratura
italiana all’Università di Genova. Sulla morte
te del
poeta la procura di Genova ha aperto un'inchiesta
per omicidio colposo a carico di ignoti, disponendo
anche il sequestro delle cartelle cliniche. ato a
Genova nel dicembre del 1930,, Sanguineti, 79
anni, è stato un intellettuale a tutto tondo. Il suoo coc
stante impegno nell'ambito culturale ha avuto orior
gine con le avanguardie degli anni Sessanta; insieinsi
me ad Angelo Guglielmi è stata la figura più celecel
bre del Gruppo 63.. Poeta, narratore, professore di
letteratura all'Università di Torino, Salerno e GeG
nova,
a, autore di teatro, critico, saggista, studioso di
Dante, nonché giornalista
ornalista (ha collaborato con:
'Paese Sera', 'L’Unità' e 'Il lavoro'; e con Achille
Bonito Oliva ha diretto la rivista 'Cervo Volante'
(1981-1983). Sanguineti ha fatto sentire la sua voce
voc
anche fuori dal mondo accademico. egli anni '70
il suo impegno divenne anche politico:: venne ini
fatti eletto consigliere comunale a Genova (1976 1981) e deputato della Camera (1979 -1983),
1983), come
indipendente nelle liste del Partito Comunista itait
liano. L'esordio come scrittore risale al 1956 con la
raccolta di poesie ''Laborintus''. Nel 1961 esce la
raccolta poetica ''Opus metricum'' e Sanguineti vievi
ne inserito nell'antologia ''I Novissimi'', il nucleo da
cui due anni dopo nascerà il Gruppo 63. Gli anni
Settanta vedono l'opera poetica di Sanguineti più
orientata ai giochi linguistici, da ''Wirrwar'' (1972)
a ''Scartabello'' (1981). Nel 2003 Sanguineti raccoracc
glierà nel volume ''Il gatto lupesco'' oltre vent'anni
di incessante lavorio verbale: il rifiuto della sintassi
con la distruzione di ogni idea sublime ed aristocraaristocr
tica della poesia. Ma non solo versi, anche
nche nei
romanzi - ''Capriccio italiano'' (1963) e ''Il gioco
*************************************
Chiunque volesse far pervenire la nostra rivista
alla Biblioteca Comunale della propria cittadicittad
na, può farne richiesta in Redazione fornendo
l’indirizzo esatto della Biblioteca, alla quale sarà
inviata regolarmente la nostra rivista a titolo
gratuito. Il socio, altresì, dovrà prendere accordi
acco
con la direzione della Biblioteca per l’accetl’accet
tazione, la registrazione e la messa in lettura della rivista nel loro catalogo.
*************************************
Associazione Culturale
“
APOLI CULTURAL CLASSIC”
Premio Internazionale di Poesia e Narrativa
V edizione Cerimonia di Premiazione - Nola,
18 giugno 2010.. Sala dei Medaglioni – Curia
Vescovile. Ci scusiamo con i lettori e con Anna Bruno,, segretaria del premio, ma per motimot
vi tecnici il resoconto della cerimonia sarà
pubblicato nel prossimo numero della rivista.
.
Poeti nella Società
42
Settembre
embre - Ottobre 2010
Poeti nella Società
3
Settembre - Ottobre 2010
I OSTRI SOCI, LE LORO POESIE: PRIMA PARTE
REGI
A DELLO SPAZIO
Corri e salti
per spiccare il volo
graziosa ballerina
acrobata bambina.
Contorci
il tuo corpo
aggrappandoti
al vento …
… e ricadi
leggera
dimentica
del tempo...
Poi
Regina dello spazio
dondoli
pensosa
seguendo
con
la danza
le note
in movimento ...
Concetta Tiziana Saffioti
Melazzo (AL)
******************
MAMMA
Bella sei mamma
quando mi guardi
quando mi ascolti
quando mi parli.
Bella pure sei
quando mi riprendi severa
quando mi doni il perdono
quando mi stringi sul cuore.
Quando taci pensosa
o mi sorridi serena
sei di bellezza divina.
Sei ancora più bella
quando ti sento cantare
quando sei china a pregare.
Quando di sera sei stanca
splende luce di stella
sul tuo volto d’incanto.
ALDILA’ DEL MURO
Giovin alberello
piantato in primavera,
non crebbe mai per anni.
Eppur la terra gli abbondava.
Or s’è fatto grande
nel solingo spazio.
I rami ora
ascendono tra i muri,
avidi di luce.
Verrà il giorno
ch’alla mia mano
non permetterà
d’accarezzare la sua cima
così, ohimè,
un mondo come il mio
aldilà vedrà.
Al miracolo silente
tossisce un vecchio
e si lamenta.
Corrado Alessandrini
Recanati (MC)
******************
ASCOLTO IL SILE
ZIO
Ascolto
la distesa luminosa
al di là del domani …
Ascolto
le belle realtà
su cui conto …
Procedendo
interrogo il mio cuore
giudico insufficiente
quello che ho imparato,
insufficiente e fallace …
Ascolto
dinanzi agli ostacoli
imparando a camminare
cadendo spesso …
Ascolto
e mi rallegro
della grandezza
dei disegni di Dio …
Imparo che
lo splendore dell’anima
è un sollievo un balsamo
alle pieghe dell’oscurità.
SEI
Sei la mia gioia,
la mia tristezza,
sei il chiaro giorno,
la notte bruna,
sei il freddo intenso
che congela d’inverno,
il dolce caldo d’estate.
Sei tu la causa
dell’intensa cascata
d’emozioni
che mi coinvolgono,
sei tu che mi fai volare
senza ali
e non cadere mai.
Sei …
Rosa Bove – Milano
******************
LL’UOMME
E ’LLUSTRE
I’ no, nun te cunosco,
nun saccio tu chi sì’;
però, si mò staje ccà…
sì’ stato ’nu grand’ommo,
uno c’ha fatto grande
chesta bella città.
’E te nun saccio ’o nomme,
nun saccio ’a storia toja,
ma, mò ca t’aggio visto,
me pare d’ ’o ssapè’:
tu sì ’nu figlio ’e Napule…
pirciò sì’ frate a me.
******
‘A UVOLA
‘A nuvola nascette
‘nziem’ ‘o peccato
‘e ll’ommo,
quann’ ‘a mela cugliette,
magnanno tommo tommo.
‘O cielo, pe’ ‘sti ‘mbruoglie,
perdette ‘o pizzo a rriso,
ma ‘e vvote po’
se scioglie …
cu gocce ‘e paraviso.
Pasqualina Iavarone
Sant’Arpino (CE)
Maria Fausta Ascolillo
Treviso
Vincenzo Cerasuolo
C.so Umberto I°, 259
80034 Marigliano (NA)
Poeti nella Società
4
Settembre - Ottobre 2010
U
A OCCASIO
E PER LEGGERE!
HA
O COLLABORATO A QUESTO UMERO
Mettiamo a disposizione i quaderni disponibili al
costo di Euro 5,00 per un solo quaderno da scegliere tra quelli sotto elencati, spedizione compresa.
Chi invece invierà 10 euro, potrà richiedere 3 quaderni. Ogni Socio può richiedere in Redazione i
quaderni che gli interessano, accludendo l’importo.
Articoli: A. Dibuono - I. Fratti – L. Laudisio e
M. T. Massavelli - Bandi di concorso: Premio ALIAS Australia – AUPI 2010 – Premio “Il
Gelso” e Premio E. Piantanida Copertine libri: G. Abbate - M. Albanese – V. Bechelli – E.
Bogaro – B. Bressan – C. Carfora - M. Carocci –
G. Caso – S. Ciampi - F. Clerici – S. Coppola –
A. L. D’Amico – I. De Laude - T. Di Natale – G.
Gasparini – L. Gelli - G. Lipara - V. Martin – G.
Massarelli – M. Montacchiesi - F. Omodei - L.
Panzone Natale – U. Pasqui - T. Piccolo - M.
Rossi – P. Rossi Celant - F. Salvador – G. Scaffidi – N. Scarpelli - M. Spelta e A. Tiralongo Lettere: M. Bottone - I. Fratti - G. Giliberti –
N. Ortoli - L. Pisanu - M. Sardella e M. Spelta Manifestazioni culturali: Libri al Caffè Florian – M. A. Sardella – Premio Artisti alla ribalta
– Mostra Fantasie d’arte – Premio Città di Avellino – Premio “La Mole” – Premio “Teramo
Recchiuti” - Premio S. Maria della Luce e Poesia
Musica Teatro ◙ Pittori e Scultori: I. Burattini –
M. L. Conti - A. De Blasi – C. Giandolfo - F.
Moraglio Giugurta e F. Rizzi - ◙ Poesie: A. Aita
– L. Alberano - C. Alessandrini – M. F. Ascolillo
– C. Basile – R. Bove – F. Briccola - A. Bruno –
E. Busiello - R. Cacciamani – M. Calligaro - V.
Calò – A. Cantaluppi - V. Cerasuolo – G. Cifariello – M. Colacino - G. Colombo – T. Cordovani – M. Del Rio - L. Fontana - P. Francischetti
L. - Gelli – P. Iavarone - S. Leikin – L. Leone –
A. Licastro - G. Lipara – M. Mampieri – C. Meloni – G. Mennella - M. G. Molinelli - D. V. Moro – G. Moschella – M. Paone – E. Papandrea G. Paraschiva - G. Peruzzo - E. Picardi – F. Pietrafitta – R. Piras - A. Polito – L. Rocco - M. R.
Rozera - C. T. Saffioti – G. Sorrentini – A. Spinelli - M. Squeglia – T. Valentini e M. G. Vascolo Recensioni sugli autori: L. Panzone Natale
(Marzia Carocci) * M. Carocci – G. Caso - F.
Clerici - T. Di Natale e V. Martin (Fulvio Castellani) * M. Albanese - S. Coppola - M. Rossi e M.
Spelta (Andrea Pugiotto) * F. Salvador (Bruna
Sbisà) * G. Alario - V. Bechelli – R. Boarelli A. L. D’Amico - G. Formaggio – G. Scaffidi e B.
Turco (Pacifico Topa) * B. Bressan (Dante Maffia) ◙ Rubriche: P. Francischetti e Sonia Leikin.
ELE
CO QUADER
I DISPO
IBILI
Michele Albanese: Il fallito. Antonietta Germana Boero: Il prato delle lucciole e Petali al
vento. Ivana Burattini: Risvegli nella sorgente infinita. Ciro Carfora: Il venditore di
strofe e Carezze di vita. Fulvio Castellani:
Dall’archivio creativo di Baldassarre Turco e
Confidenze riservate. Rachele Casu: Diario
di sette gattini. Esterina Ciola: Palpiti di
speranza. Maria Colacino: Tinteggiando
l’aurora. Silvana Coppola: Spiagge deserte
e Frammenti di vita. Gianluigi Esposito:
Quanno ‘a penna sciulia. Giovanni Formaggio: Diario dell’anima. Pasquale Francischetti: Tram di periferia e Dio mio, perché…?
Giulio Giliberti: Il profumo delle origini e La
vera storia del soldato Moccia. Sonia Leikin:
Poesie e In viaggio. Matteo Mampieri: I colori dell’anima. Vittorio “Nino” Martin: La
stanza dell’anima e Silenzio dei sogni. Maria
Teresa Massavelli: Buio e lucori. Nunzia Ortoli Tubelli: Meglio tardi che mai. Assunta
Ostinato: Pensieri volatili. Mauro Paone: Il
panorama della mente vol.1° e vol. 2°. Ernesto Papandrea: L’impressionismo di Leonardo
Arone. Elio Picardi: Bisbigli dell’anima. Tina Piccolo: A scuola con la poesia nel cuore. Angelo Rodà: Il silenzio non è tacere. Olimpia Romano: Il tesoro del cielo. Piera Rossi
Celant: (Angeli) un raggio di luce. Francesco Salvador: Il barbone curioso. Leonardo
Selvaggi: Saggio sull’opera di Vittorio Martin.
Francesca Marenco Spanu: Paesaggi. Antonio Tiralongo: Il mio amico Mino Reitano.
Pacifico Topa: Profumi d’autunno. Giusy Villa Silva: Sospiri di candidi steli. LIBRI DISPO
IBILI RILEGATI A PARTIRE
DA 80 PAGI
E - CO
TRIBUTO 10 EURO
Ciro Carfora: Tracce di vita. Fulvio Castellani: Viaggio nella poesia di Francischetti. Silvana Coppola: Storia di un sogno. Elio
Picardi: apule a culazione. Girolamo Mennella: el 2000 e poi … Luigi Pisanu: Fruscio d’immagini. *************************************
La presente rivista è inviata alle Biblioteche azionali di apoli, Roma e Firenze ed all’Archivio
editoriale Regionale della Campania, come da
obbligo agli effetti della legge 15 aprile 2004, n.
106. Inoltre, è inviata ad alcune Biblioteche comunali in varie città ed è anche consultabile nel
nostro sito: www.poetinellasocieta.it.
PER LE PUBBLICAZIO
I RECE
TI
VEDI TERZA PAGI
A DI COPERTI
A
Poeti nella Società
41
Settembre - Ottobre 2010
PUBBLICITÀ AII QUADER
I PUBBLICATI ED ELE
CATI A PAG. 41.
(A
GELI) U
RAGGIO DI LUCE di Piera
Rossi Celant - Ed. Poeti nella Società, 2010.
IL MIO AMICO MI
O
I
O REITA
O saggio di
Antonio Tiralongo - Poeti nella Società, 2010.
Si tratta di
un
saggio
sugli angeli
custodi, di
cui riportiamo un breve
tratto iniziale: “Quella
notte
non
riuscivo
a
dormire. Rivolsi la mia
preghiera
agli Angeli
miei custodi.
Chiesi a loro
di riposare.
Ero
molto
stanca avevo appena terminato di scrivere un libro,
sul comportamento
omportamento umano, e a che cosa andiamo
incontro. Mi sentivo vuota, e non sentivo più il bbisogno di rimettermi a scrivere. Una luce intensa iilluminò la mia mente. Una voce dentro di me mi
sussurrò: - Leggi il Libro “Gli Angeli Fra noi.” Mi
alzai frastornata,
ta, non capivo il perché di quella
voce così insistente. Andai nello studio, e i miei oocchi trovarono fra i tanti libri quel libro che mi era
stato suggerito. La voce continuò: - aprilo, leggilo
e scrivi. Quel libro lo avevo acquistato molti anni
fa, però pur promettendomi di leggerlo non lo feci
mai.”
Si tratta di
un racconto avvincente su
alcuni episodi di
vita
del
noto cantante, che
Tiralongo
ha scritto
poco dopo
la morte
di Mino
Reitano. Il
volume è
corredato
da diverse
foto a colori riproducesti autori noti, come Gianni
Morandi, Mike Bongiorno. Un omaggio sentito
sen
ed
accorato in ricordo del cantante scomparso lo scorsco
so anno, il 27 gennaio 2009.
**********************************
EVELU
A & MA
DERA
MA
DE
OPERE saggio di
Pasquale Francischetti Poeti nella Società, 2009.
Si tratta di una
monografia sulle
opere di due autori liguri: Evelina Lunardi ed
Aldo Marchetto,
in arte Eveluna e
Mandera. Francischetti ha analizzato le 30 opere scritte dai
due autori, di
poesia e di narrativa, dando un
ampio giudizio
critico su ognuna di esse. A
conclusione Francischetti dice:
dice “Certo, abbiamo la
pretesa di aver operato in modo equo e comprensicomprens
bile, tuttavia non la certezza di essere riusciti a dad
re al lettore tutto quello che egli si aspettava e per
questo lo invitiamo a leggere le opere
op
di questi autori, dopo aver sfogliato il presente
p
saggio. E' certo
che, considerando l'ampiezza della loro produzione
poetica e narrativa, essi lasciano sviluppi tematici
e un segno tangibile sia nella letteratura
le
sia nel
comportamento di vita della società
soci attuale.”
**********************************
A SCUOLA CO
LA POESIA EL CUORE
di Tina Piccolo - Ed. Poeti nella Società, 2009.
Si tratta di
un volume di
poesie
in
lingua e in
vernacolo
napoletano.
Per la gran
parte sono
poesie
declamate nelle
scuole e diverse sono
dedicate ai
bambini delle scuole materne e non
solo.
Toccanti le due liriche dedicate dall’autrice ai genitori.
Poeti nella Società
40
Settembre - Ottobre 2010
CARTA BIA
CA
SFRUTTATRICE SE
SUALE
Su un foglio di carta bianca
voglio urlare
la mia sofferenza.
Lettere scomposte
prendono vita.
Macchie d’inchiostro
per rilevare
il mio dolore.
Spazi bianchi
per rappresentare l’esistenza.
Elzeviri
per giocare con la fantasia.
Righe rosse
per il sangue
versato in nome del dio-uomo.
Lacrime salate per
accartocciare il foglio
e farne una palla
da lanciare in cielo
perché il messaggio venga accolto
dagli spiriti pietosi.
La solitudine sgombrante della notte
scrive all’incoscienza riparata,
pressata fra le novità
scandalose della maturità
e poi zittisce
sfruttatrice sensuale di ipocrisia,
che vince normalmente
gli animali della città,
da un palcoscenico
per rabbia e volgarità,
sospinte dalla verità.
Non volermene dai
uomo grondante di sogni
coraggio!
Domani cerca con me
nell’inesperienza degli attori
sulle avventure blande,
e vedi finalmente un melodioso,
ansimante sentimento
dell’avvincente contorno.
E allora sarà memoria.
Vincenzo Calò – Francavilla F. (BR)
Sonia Leikin – Ancona (vedi pagina 41).
Tratta da: “Poesie” Ed. Poeti nella Società.
*************************************
*************************************
U
LUOGO CHIAMATO “AMORE”
U
CA
DIDO AUGURIO
Un candido manto di neve ha forgiato
il mondo d’intorno nel silenzio,
un silenzio che ferma la parola,
sino a un cauto parlare di pulviscolo e vento
nell’abbraccio dell’aria,
in quella breve distanza,
più breve di quella che separa i cuori umani.
Sui volti la patina del tempo
o quella sicumera che non ha seguito nell’alba
e sa restare solo goccia di suono,
pendola, furtiva,
tra sciami di vita aggrovigliati.
A fatica, qualcuno solleva naso e sguardo
e si fa maschera indifferente
nella perenne ambiguità
che porta la sua ombra nei desideri,
raramente nella bontà,
forse solo per quel salmone:
nutrimento e saggezza.
Ora il sentiero declina,
segnala la curva discesa,
segna la piana,
nel silenzio di un ritorno.
Sapevamo che esisteva un luogo
chiamato “amore!”
Là si rifugiavano i raggi del sole nascente
ed i fiori risplendevano di luce;
là non esistevano deserti innevati
ma solo bianche spiagge cristalline scintillanti;
musiche divine si spandevano per l’aria
mentre i sogni si irroravano di sogni!
Ci siamo
amo avviati su quel sentiero
sulle ali del vento
immaginando un cammino
lungo e difficile
senza intuire che eravamo già arrivati:
quel luogo era il nostro cuore
dove i nostri sentimenti ed emozioni
si erano rifugiati.
Grazia Lipara – Milano
La suddetta poesia
oesia è stata pubblicata nella rir
vista maggio-agosto 2010 a pag. 35,
35 con un
refuso nel primo verso. Quindi la riproponiariproponi
mo corretta nella sua integrità, scusandoci con
i lettori, ma soprattutto con l’autrice: Grazia
Lipara. Perdonaci, cara amica! Ma capita!
capita
Maria Rosaria Rozera – Canzo (CO).
Poeti nella Società
5
Settembre - Ottobre 2010
EL SO
O
Dormirò
quando, stanco,
col suo lento scorrere
la notte
accarezzerà
la mia madida fronte.
Mi sveglierò
quando,
nel sonno,
m’accorgo che
il tuo caldo respiro
manca
al fresco odor
di lino.
Luigi Fontana - Napoli
*******************
SERA
Il giorno muore
ed è sera
sulle dite ossute
delle case,
sulle cime
delle piante
gonfie d’uccelli,
nascondendo ogni cosa.
E nella notte
tenera,
il sapore del mondo
si perde,
nelle soffici braccia
del nulla.
Franco Pietrafitta
Caivano (NA)
*******************
E TU?
SABBIA
Sabbia d’oro che scivoli via
quieta nel vento lieve,
guardo la mia mano vuota
e fuggo via, nella
tua scia leggera.
Certo tracci un segnale,
millenni hanno scavato
nel tuo seme.
Ora sepolta resto
chiusa nelle tue dune,
nel silenzio che narra
i tuoi misteri.
Maria Squeglia – Caserta
Poesia tratta dal volume “Fiori
di ghiaccio”, Poeti nella società.
*******************
AUFRAGO
Naufrago
sull’isola dell’amore,
ho gridato
una parola al vento,
ho chiuso
un messaggio
in una bottiglia,
affidandolo
alle correnti della speranza,
ho scritto infine
cinque lettere
sulla sabbia del deserto
della mia anima.
Ora sono qui
che aspetto qualcuno
che raccolga
le mie invocazioni,
qualcuno che venga
a salvarmi
con una grande nave
che porti come nome
la parola
che ho gridato al vento,
il messaggio che ho affidato
al mare, alle correnti
e... le cinque lettere
che ho scritto sulla sabbia:
“Amore!”.
U
A CA
ZO
E UOVA
Oh profonda tristezza,
perché come follia
prendi il mio cuore
e lo trascini via?
Porti con te
ogni dolce sorriso
e il vagheggiare gaio
d’ogni speme!
Un tempo non lontano,
luci e canti al mattino
risvegliavano il cuore,
e, nel passar del giorno,
di gaiezza riempivano
ogni attesa!
Poi nuvoloni neri
s’addensarono a un tratto
e coprirono il cielo
pur trapunto di stelle!
Fuggirono i gabbiani
a cercare riparo
nella baia nascosta,
e, senza alcun stridio,
muti aspettarono
il ritorno del sole.
La cinciallegra lesta
lanciò nell’aria
l’ultimo squittio,
e poi fu notte!
Il sospiro del vento
raccolse la sua voce
e la portò lontano...
Racchiusa in un’ampolla,
peregrinò col tempo
e muta attese
di un usignolo il canto,
per intonar con esso
una canzone nuova!
Agostino Polito
Panza d’Ischia (NA)
Luigi Leone
Sorrento (NA)
Adalgisa Licastro - Bari
****
*******************
*******************
****************
*******************
Si prega tutti i soci di inviare
materiale su C.D. e non più su
floppy disk, poiché questi ulu
timi non sono più leggibili dai
computer moderni. Grazie.
.B. Quest’anno la RedazioRedazi
ne è chiusa dal 28 agosto al
14 settembre. Si prega di tet
lefonare o di inviare materiale solo dopo la riapertura.
Poeti nella Società
6
Settembre - Ottobre 2010
C’era il vento stanotte
e tu non c’eri …?
Ti sei nascosta
nel vento?
Ti sei nascosta?
Ma poi, ho capito!
Ascoltavi in silenzio
con me, il vento …
In silenzio.
RIVISTE E SCAMBI CULTURALI
Riviste che nell’ultimo numero hanno inseriinser
to il nome di Poeti nella Società. Si ringrazia.
A.u.p.i. ews: dir. Otmaro Maestrini - Via CesaCes
riano, 6 - 20154 Milano - n.° 46 – giugnoo 2010,
pubblica il nostro indirizzo e una poesia di PasquaPasqu
le Francischetti; grazie. * Il Convivio: dir. Enza
Conti - Via Pietramarina - Verzella, 66 - 95012
Castiglione di Sicilia (CT) - gennaio-marzo 2010,
20
cita nome rivista di Poeti nella Società e recensione
libro di Francischetti. * Il salotto degli autori:: dir.
Donatella Garitta - Via Susa, 37 - 10138 Torino n.° 30 primavera 2010,
0, pubblica indirizzo di Poeti
nella Società. * L’alfiere: dir. Dalmazio Masini C. P. 108 Succ. 36 - 50135 Firenze - gennaio 2010,
pubblica annuncio nostra Rivista. * L’attualità:
L’attualità
dir. C. G. Sallustio Salvemini - Via Lorenzo il MaM
gnifico, 25 - 00013 Fonte Nuova (Roma) - giugn
ugno
2010,
0, pubblica indirizzo e mail di Poeti nella SoS
cietà. * oialtri: dir. Andrea Trimarchi - Via C.
Colombo, 11/ A - 98040 Pellegrino (ME) - aprile
giugno 2010, pubblica indirizzo di Poeti nella SoS
cietà.* otiziario Accademia Parthenope:: di
Giuseppe Sorrentini – Via S. Pancrazio, 28 – 73011
Alezio (LE) – n. 3/2010,
/2010, pubblica nostro indirizzo.
* Sentieri tra lo scibile:: dir. Ottavio G. Ugolotti Via Geminiano Sup., 58 - 16162 Genova - lugglio
agosto 2010, pubblica indirizzo Poeti nella società.
* Universo: dir. Simona Taddei - Via delle PesciPesc
ne, 13 - 57013 Rosignano Solvay (LI) - marzo
marz
2010, dà ampio spazio alla rivista Poeti nella SocieSoci
tà. * Verso il futuro: dir. Nunzio Menna - C. P. 80 83100 Avellino - aprile - giugnoo 2010, pubblica ringraziamenti per recensioni.
*************************************
Iª Traversa IV Novembre, 12 80056 Ercolano (NA)
Tel. 081. 739.75.87 – E-mail: [email protected]
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Chiedere copia della Rivista e bandi di concorso
dell’Associazione al presidente: Dalmazio Masini
- Casella Postale 108 - Succ. 36 - 50135 Firenze
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Poeti nella Società
39
Settembre - Ottobre 2010
LIBRI PUBBLICATI DAL CE
ACOLO
SGUARDO
CO
CORSO “IL FA
TASMI
O D’ORO” 2010
Sezione Pittura: Finalisti (in ordine alfabetico).
sue opere sono custodite in collezioni private e
pubbliche in Italia e all’estero. Studio: Via
Gramsci, 23/9 – 17014 Ferrania (SV)
Cerco nei minimi dettagli /
la fuga da questo dolore.
Ascolto e guardo la pioggia che scende.
Ho trovato uno sguardo sottile.
Mi riesce di vedere le cose come sono.
Non fuggo ma rimango a guardare.
Ho cercato la vita oltre /
la disperazione del solitario esistere.
Mi ritrovo in un mondo vero
cosparso di ombre che cercano la gloria.
Il paesaggio colma il vuoto.
Cammino, leggo, sano, misterioso.
Fiorenzo Briccola – Valmorea (CO)
***********************************
L’I
CERTEZZA DEL VIVERE
Il mio spirito
si agita
come tremula fiammella,
mosso da una carezza d’aria,
mentre scrivo
sulla sabbia dorata
dove il sole leviga il lago.
Ciro Carfora: Tracce di vita Antologia poetica
Edizioni Poeti nella Società, giugno 2010.
Smarrita,
invoco il grigio delle nuvole
che diventa subito pioggia battente.
La mia figura non ha contorni,
singulti di nostalgia
si disperdono
come preda di un’eco
quando la favola del vivere
si scioglie nell’incertezza
Con immenso piacere annunciamo ai lettori un
nuovo libro di Ciro Carfora, uno dei nostri mim
gliori autori, anche nel panorama nazionale. Si
tratta di un volume rilegato di 192 pagine conco
tenente una scelta della sua produzione poetica
dell’ultimo trentennio, con un’ampia introduintrod
zione critica di Pasquale Francischetti, il quale
ha esaminato tutte le opere precedenti di Ciro
Carfora (ben 15 raccolte poetiche). Il libro può
essere richiesto inviando banconota da 10 euro
o in Redazione oppure (se si vuole dedica perpe
sonale) direttamente all’autore: Ciro Carfora:
Traversa del Corso
rso Sirena, 257, 80147 Napoli.
Napoli
Antonella Cantaluppi – Civiglio (CO)
***********************************
LA POESIA
Miei cari amici:
la poesia
può attenuare nel mondo
dolore e miseria,
può vincere l’odio
e sventare le guerre,
può dare il rispetto reciproco
e disperdere la paura,
può mantenere la speranza
di una vita migliore!
Girolamo Mennella – tratta dal libro el 2000
e poi … edizioni Poeti nella Società, 2008; vedi
pag. 41. Questa poesia va di concerto con l’arti
l’articolo di Igino Fratti riportato a pagina 12.
Poeti nella Società
CIRO CARFORA. E’ nato a Napoli nel 1949. E’
pensionato di Trenitalia. Ha pubblicato 15 raccolte
di poesie che hanno ottenuto lusinghieri riconosciriconosc
menti critici da parte di personalità del nostro panopan
rama culturale. E’ tra i soci fondatori del Cenacolo
Accademico Europeo “Poeti nella Società” di cui è
anche membro del Consiglio direttivo. Ha vinto
numerosi premi, classificandosi al primo posto asa
soluto in un centinaio. Per i suoi meriti artistici e
culturali ha ricevuto onorificenze
onorif
dalla Presidenza
della Repubblica italiana, dalla Segreteria di Stato
della Santa Sede, dall’Università Popolare di MilaMil
no, dall’Assessorato alla Cultura Città di Torino.
38
Settembre - Ottobre 2010
“Eremo di S. Michele”” olio su cartone telato, opera
di Maria Lina Conti. È nata a Toronto (Canada)
nel 1964 da genitori Abruzzesi e poi si è trasferita
in Italia nel 1971. Ha cominciato a dipingere prepr
stissimo, all’età di 10 anni ha realizzato la sua pripr
ma opera a tempera, a 18 anni è passata all’olio. Ha
realizzato diverse mostre personali regionali e nan
zionali. Ha partecipato a numerosi concorsi nazionazi
nali ed internazionalii di poesia. Tiene una esposiespos
zione fissa di tutte le sue opere pittoriche nel locale
sottostante la propria casa. Studio: Via Fonte
Vanardi, 16/18 – 67033 Pescocostanzo (AQ)
“Altare
Altare (la vetreria custodisce i suoi ricordi)”
ricordi) olio
su tela 60x60 opera di Franca Moraglio..
**********************************
***************
**********************************
********************************
“Torna a spuntar l’aurora” olio su tela 70x90 opeop
ra di Clara Giandolfo. E’ nata a Messina nel 1928.
Dopo aver frequentato gli studi classici, si laurea in
Lettere classiche all’Università di Messina. Ha ini
segnato per molti anni nella scuola elementare. E’
anche poetessa e nel 2008 ha pubblicato la raccolta
“Fantasia” con le Edizioni Il Convivio; e due racra
colte di poesie per l’infanzia. Studio: Via Tenente
Galimi, 19 – 89052 Campo Calabro (RC)
“Sacra Famiglia con Sant’Anna”” olio su tela 50x70
opera di Franca Rizzi. E’ nata a Ferentino nel
1931. La Rizzi è un’artista poliedrica.. Fin da bamba
bina ha avuto una forte tendenza per il disegno. Dal
1965 si è dedicata all’attività pittorica. Ha partecipartec
pato a varie mostre collettive e personali ottenendo
consensi positivi dai critici e dal pubblico. Scrive
anche poesie e nel 2003 ha pubblicato la raccolta
poetica “Gocce di rugiada”, stampata da Poeti nella
Società, al quale è iscritta dal 1993. Studio: Via
Sicilia, 5 - 03011 Alatri (FR).
********************************
Franca Moraglio Giugurta è nata ad Altare in
provincia di Savona in una famiglia di artisti
vetrai, inizia ad esporre giovanissima le sue opere
in mostre personali e collettive. Ha tenuto mostre
personali un po’ ovunque in Italia e all’estero.. Le
**********************************
********************************
.B. Gli autori e le opere inserite alla pagina
seguente sono fuori concorso.
.
Poeti nella Società
7
Settembre - Ottobre 2010
CETACEO TRASGRESSIVO
Sprovvisto di supporto,
fosse pure cartaceo,
naviga l’internauta
qual biblico cetaceo:
naviga senza termini
(virtuale è la zona),
poi va in crisi, e rigetta
di tutto - tranne Giona.
************
GUAI DI RIMA
DO
Che guaio la dama
per cui la risata
discreta è inibita!
Lei sola è sguaiata.
************
A
TI
FER
O
Rannicchiato nella nicchia
del suo calore animale
sopravvive allo strazio.
Granitico, lui vivacchia,
più che vivere bene o male:
senza pagare il dazio.
“Festa gitana” pennarello su cartoncino 50x70.
opera di Ivana Burattini
“Il gatto Alex” disegno di Antonio De Blasi
Antonio De Blasi, nasce nel 1973 a Orbetello
(GR). La sua passione per il disegno nasce già
nei primi anni della sua vita e cresce con lui nel
tempo, oggi una certa maturità acquisita lo rende
ancora più incisivo e diretto. Espressionista e
impressionista del suo e dell´altrui sentire, imi
prime
ime sulla carta gesti di tutti i giorni "come il
fumo di una sigaretta". Molti scrittori e poeti lo
hanno scelto per raffigurare le copertine dei loro
libri... Il suo quadro interamente realizzato in pup
ra grafite dal titolo "Riccioli" viene scelto dalla
Aletti
etti Editore per rappresentare la copertina del
libro di liriche e poesie "Oltre L´Amore" di SoS
nia Demurtas. Nel 2008 lo scrittore Francesco
Bocale lo sceglierà per rappresentare la copertina
del libro di poesie "Ho camminato per sentieri ini
finiti". Nel 2009
09 realizza per la casa editrice RuR
pe Mutevole di Parma la copertina e le illustraillustr
zioni interne del libro "La parola e la pietra" del
Poeta Fabio Clerici con il quale intraprende una
serie di mostre in concomitanza con la presentapresent
zione del libro che lo porteranno
por
ad esporre in
alcune librerie di Milano e a Palazzo Ducale di
Genova nella stanza della poesia. De Blasi ad
oggi ha esposto a Roma, Milano, Genova, VareVar
se, Monte Argentario (GR), ed è stato premiato
con "diploma per meriti artistici" dal Ministro
delle
elle politiche agricole Luca Zaia.
Ivana Burattini è nata ad Ancona nel 1951. Po
Poetessa, scrittrice, artista grafica di una propria escl
esclusiva creazione: “astralismo”. Ha iniziato la carriera
artistica e letteraria all’età di 18 anni partecipando
a numerosi concorsi letterari, pubblicando le sue lliriche in Antologie locali a nazionali. Ha tenuto tr
trasmissioni radiofoniche su “Radio Marche” di po
poesia e di parapsicologia con “L’angolo del poeta” e
“Misteri e paranormale”; ed ha pubblicato articoli
sul quotidiano “La Gazzetta” sul mondo
dell’occulto. Come
me artista pittorica ha partecipato a
mostre collettive e personali riscuotendo validi
consensi critici e ricevendo diversi primi premi iinternazionali. Nel 1995 ha pubblicato un libro a ccarattere paranormale autobiografico: “E lo spirito rrisorgerà: canti dall’aldilà”,
all’aldilà”, Edizioni Brillarelli, A
Ancona; con il quale ha vinto il primo premio al co
concorso internazionale “Pisaurum d’oro” nel 1997, il
3° premio internazionale “Omaggio a Verga” e aaltri. Nel 2003 ha pubblicato “Sulle soglie dell’aldilà:
sussurri dal cuore”
re” Edizioni Menna, Avellino; con
il quale ha vinto il 1° premio narrativa al concorso
“Verso il futuro”, il 3° premio al concorso “Mario
Luzi”, il 3° premio al concorso “Franco Bargagna”
nel 2006, e inoltre ha ricevuto il 1° premio al co
concorso “Akery”, Napoli
poli nel 2008. Sempre nel 2008
ha pubblicato “Risvegli nella sorgente infinita” con
le edizioni “Poeti nella Società” di Napoli.
Studio: Via Livio Cambi, 10 - 60131 Ancona
Poeti nella Società
Studio: Via Padre Giuliani,
Giuliani 5/B - 21047 Saronno
8
Settembre - Ottobre 2010
Cesare Meloni - Milano
dal volume “Epigrammi e
pochi scherzi” Editrice Nuovi Autori, Milano, 2006.
*********************
FRAMME
TI DI RICORDI
I
FO
DO ALL’A
IMA
Sventolano bandiere
iridate
della pace,
su questa terra
di contese.
Dopo tanto
viver fallace,
ho in fondo all’anima
una quiete campestre
da ritrarre.
La luna è un incanto
la venustà del firmamento
trova il mio cuore
incline al bello
nell’intimo sentimento.
Ernesto Papandrea
Gioiosa Ionica (RC)
www.poetinellasocieta.it
*********************
L’AMORE
È ATA U
A TERRA
Come tra i fiori la brezza,
tra le fronde mani di luna
e in conchiglie vuote il mare,
ondeggia severo tra i mortali
il monito del Tempo.
Sotto la volta
che si mostra senza veli,
ha levato l’ostensorio
l’alba per benedire le spighe
che si gonfiano ansiose
di placare voglie di pane.
E’ giorno speciale.
Ignoto al passato
perché ha cosparso
di quiete e note d’oro
la nuova terra nata da rovine
e armamenti distrutti.
Sono giunte colombe
olombe
per colonizzarla,
nubi per battezzarla,
poeti per comporre
versi di celebrazione.
Terra ricca di sacro concime
dove le colture, come fiumi,
sono onde solcate
da battelli d’aratro.
Terra dove anche
i piccoli azionisti
vantano stessi diritti
perché odio e ingiustizia
non hanno speranza.
Se un giorno
potessi
tornare bambino,
tra i sogni e le stelle,
vorrei essere alba innocente
per non riuscire
a fuggire dal passato.
Vorrei fare
ciò che il mio cuore
mi detta,
non avere ostacoli
e...
credere nell’impossibile.
Se un giorno
potessi,
vorrei tornare bambino,
ma purtroppo
il tempo vola in fretta,
ma tu almeno...
fermati ad amarmi!
Arriva come un fulmine
e si spande nel tuo corpo;
ti prende, ti attanaglia,
senza farti respirare.
Ogni pensiero,
ogni sua immagine t’affanna,
e il cuore
fortemente palpitare.
Diventi fragile,
avvinto da una fiamma
che ti strugge,
e rimani stupefatto
innanzi
zi a tutto ciò
che ti circonda.
L’amore vero non fa calcoli,
non fa ragionamenti;
è fantastica utopia,
immersa in una dolce
e strana febbre di euforia.
E quando, senza logica,
tentando invano vuoi
strapparlo,
più si approfondisce
e scava, scava il solco
che ti stilla!
Giovanni Moschella
Mercogliano (AV)
Mauro Paone – Napoli
www.poetinellasocieta.it
Tea Cordovani
Firenze
Poeti nella Società
37
Settembre - Ottobre 2010
Raffaele Piras
Quartucciu (CA)
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FRAGILE CREATURA
Hai urlato
sentendo il vuoto
intorno a te,
volevi aiuto, ma nessuno
ti ha porto la mano.
Cercavi solo conforto,
per alleviare la solitudine,
ma in questo mondo
di solo consumismo,
nessuno sa più cosa
vuol dire donare
e il prossimo amare.
I OSTRI SOCI, LE LORO POESIE: TERZA PARTE
in Piazza, quando passeggi, mostri le corna tue!
Corna lucenti come l’oro,
le corna di tua sorella valgono un tesoro!
Corna d’argento,
mostri le tue corna e ne sei contento!
Corna della tua consorte,
che, quando se le ammira, vorrebbe la tua morte!
Corno del liocorno
a chi lo possiede non gliene importa un corno.
Si preoccupa chi ne possiede almeno due:
non è ancor diventato cervo
ma ha eguagliato il bue!
Unico corno di mio fratello,
dice che a quello del liocorno
il suo è molto più bello!
Corna del mio primo grande amore,
appena le sono cresciute
mi ha cacciato con furore!
Corna dei vip della tivù
ne hanno tante che non si contano più!
Quante corna vuoi ancor che ti descriva
le mie, le tue o quelle
della dinastia dei Paraschiva?
Peri cornuti l’ imprecazione
minima è “Mannaggia!”
Non sanno, poveretti, che prender
le corna in allegria è cosa saggia!
BE
EFICIO D’I
VE
TARIO
Dicroica ciotola la vita porge
nel mentre rotola e l’occhio scorge
miele rosato e verde fiele
sorriso radioso e taglienti chele,
al che ricuso l’astrusa parvenza
in cerca del certo tra quiete e ardenza,
ma il pensiero stranito involve
ammansito sol da dubbio che assolve.
Sulla scena il diorama s’appronta
a dar l’illusione che conta
tra buio che addensa e la luce ferisce
e luce fulgente sul buio che perisce.
E nel mentre l’un dall’altro rifugge,
l’iride erompe e l’un l’altro distrugge:
nel dipanarsi di un tempo vario
mi concedo beneficio d’inventario.
Anna Bruno – Somma Vesuviana (NA)
Tratta dal volume “Rotola tra le rime la pietra”
edito da Poeti nella Società, Napoli, 2006.
***********************************
DIMMI COSA C’È DI UOVO
Dimmi cosa c’è di nuovo,
nel tuo gusto di giocare
e sentire gli uccellini cantare e fare un uovo
e dire finalmente ora lo posso chiamare.
Dimmi cosa vuoi e fammi un sorriso,
senza essere obbligato
e con tanta voglia di non essere deriso
con tristezza nel tuo prato.
Dimmi cosa senti nel tuo cuore,
con tanto di sentimento
senza mai aspettare che il tuo amore
vada verso un’altra strada
e prende il sopravvento.
Dimmi cosa vuoi di più se non amare,
chi sa essere come te per sentire
cosa puoi dargli e portarla sull’altare
senza dover il tuo obiettivo fallire.
Gilbert Paraschiva
Casella Postale 100 – 98030 Trappitello (ME)
***********************************
HARD TIMES, HARD GAMES.
Mi gioco tutto,
stavolta ho deciso così …
metto a rischio la mia vita
così proprio come non è stato mai.
Compromessi col mio destino,
compromessi con la mia arte
compromessi con la mia poesia
ora non ne faccio più.
Mi è stato chiesto di mettermi in gioco,
e se il gioco si farà duro io giocherò.
Se ci sarà da combattere inutili guerre,
infinite battaglie da cui non indenne
non ne uscirò, quelle battaglie saranno
il viale dei rimpianti, del perduto amore
di un bacio tanto atteso …
ma che non arriva mai.
Rossano Cacciamani – Macerata
***********************************
SA
MARTI
O
San Martino, penso già lo sappiate, è il giorno
in cui si festeggia l’uomo con almeno un corno;
i più festeggiati sono quelli che ne hanno due
e ancor più quelli che le hanno simili al bue!
Corna di bue,
Matteo Mampieri – Olevano Romano
L A C O R R I S P O D E ZA D E I O S T R I L E T T O R I
Gentile Dr. Francischetti, ho finito di leggere la
Nostra Rivista. Ora che la fretta esistenziale è quasi
un ricordo nel mio placido esistere, in compagnia
della serenità, mi capita di vivere emozioni giocose
alla pari di un bimbo che scopre lo spazio del
camminare in un mondo enorme e quasi infinito.
Nel ritrovare una mia emozione (Incubo – rivista
marzo-aprile pag. 17) assieme ad altre, differenti
dalla mia, mi ha fatto sentire simile allo sventolio
di un fazzoletto in mezzo a una folla silenziosa. Sì,
l’infinito è composto da tanti pezzi d’infinite tessere, autonome e distinte, che ci riconducono alla serenità di un sogno placido dove sentimenti e realtà
vivono in un unico esistere. Grazie per far rinascere
la Nostra Rivista, anche se bimestralmente, Sig.
Presidente. Porgo a lei e alla Redazione tutta, i miei
più sinceri e cordiali saluti. Luigi Pisanu – Via
Zenera, 1184 - Ranzanico (BG).
lar modo la letteratura, è passata in secondo ordine
a scuola, i Centri Culturali sono l’unico sbocco per
far conoscere ai nostri ragazzi i grandi Personaggi
della nostra storia. Quindi mi chiedo che fine faranno i Canti di Leopardi, le poesie del Carducci
ecc. Forse verranno venduti all’estero per pagare il
debito pubblico? La situazione è davvero preoccupante. Ti faccio i complimenti per la rivista, anche
questo numero, bella, fresca, ricca di colori e sempre interessante. Massimo Spelta - Vicolo Cascinetta, 27 – 26024 Paderno Ponchielli (CR).
Gentilissimo presidente, ti ringrazio per quest’altra
poesia pubblicata nella rivista marzo-aprile. Ho letto con molta attenzione il tuo bel libro “Nelle trappole del cuore”, ricco di poesie edificanti e profonde, complimenti per le belle fotografie di famiglia.
Ti auguro sempre nuovi successi, saluto la tua consorte e tutti i componenti della Redazione. Ti comunico (non per vanità) che il giorno 8 marzo, in
un locale di Napoli - Vomero mio fratello Gianni
(che fa parte di una compagnia di attori dilettanti)
ha letto alcune mie poesie. Nel locale c’era anche
la nota attrice Anna Maria Achermann la quale ha
voluto leggere alcune mie poesie e che vorrei ringraziare pubblicamente, essendone onorata. unzia Ortoli Tubelli – Via Cominio, 69/A - Roma
Gentile Francischetti, spero stia bene. La disturbo
per chiederle se nel prossimo numero della rivista
può pubblicare il resoconto di una serata di teatro
presso l'oratorio della mia parrocchia. E' stato messo in scena un mio atto unico a cura del Teatro
d'Occasione di Bergamo col patrocinio dell'Assessorato alla cultura del Comune di Desio dove risiedo e dell’Associazione cultura dei calabresi e grecanici Argyropoulos. Sarebbe appunto il presidente
di Argyropoulos, prof. Luigi Sclapari, a scrivere
della serata. In attesa di un cortese cenno di riscontro, la ringrazio in ogni caso e colgo l'occasione per
salutarla molto cordialmente. Maria Altomare
Sardella - Via Monte Rosa, 53 – 20033 Desio
(MB). – Su Sardella vedi pagg. 12/13.
Carissimo Presidente, ho il piacere di comunicarti
che il giorno 21 aprile correte anno, presso la Biblioteca Comunale di "Villa Letizia" di Napoli Barra ha avuto luogo la presentazione del mio ultimo opuscoletto contenente un racconto dal titolo:
“La vera storia del soldato Moccia” (ispirata a episodi di vita reale), stampato dal Cenacolo Poeti nella Società (vedi pag. 41). I relatori sono stati: Rino
Zuccoli - Assessore alla Cultura della VI Municipalità di Napoli; Prof: Gennaro Ferraris - redattore del
periodico "Centro Ester". E' seguito un pubblico
dibattito con una platea di numerosi giovani studenti del quartiere. Circa 70 persone. Ti abbraccio
con i saluti di buon lavoro. Giulio Giliberti – ViaVilla Bisignano, 15 – 80147 Napoli.
Caro Pasquale, ti allego quota per ricevere il libro
di Fulvio Castellani: Viaggio nella poesia di Francischetti. Ti ringrazio e saluto cordialmente. Igino
Fratti – Via Garibaldi, 13 – 26866 Sant’Angelo
Lodigiano (LO). Vedi articolo Fratti a pag. 12.
Carissimo amico Pasquale, non ti ho dato più notizie da un po’ di tempo, ti prego di scusarmi. Mi interessa molto il tuo volume “Dio mio, perché …”,
ti allego il contributo, me lo puoi inviare? Purtroppo a Cremona, per quanto riguarda la cultura, le cose vanno molto male, con la Finanziaria di Tremonti non arrivano più soldi e Centri culturali molto
importanti sono, con mio grande sdegno, costretti a
chiudere; ti accludo un articolo a riguardo. Penso
soprattutto ai giovani, in futuro saranno sempre più
poveri e pure più ignoranti. Visto che, in partico-
Caro Pasquale, innanzitutto ringrazio te e l'ottimo
collega Elio Picardi, per le belle parole espresse nei
miei confronti e nei confronti della mia raccolta
<<'E suspire d' 'e suonne>> pubblicata nella precedente rivista. T'invio, nell'occasione, la presente
mia poesia per la pubblicazione, appena possibile,
sulla tua rivista. Ti ringrazio ancora e ti saluto.
Mario Bottone - Via Andrea Tortora, 86/C –
84016 Pagani (SA).
.
Poeti nella Società
36
Settembre - Ottobre 2010
Poeti nella Società
9
Settembre - Ottobre 2010
DALLA OSTRA DELEGAZIO
ELEGAZIO
E PROVI
CIALE ESTERA:
ESTER FRA
CIA
RESPO
SABILE BEATRICE BRESSA
dato frutti in poesia, come abbia trovato la strada
della parola per esprimersi non tanto e non solo per
se stessa, ma anche
nche per i lettori ed avere quella adead
sione che ci permette di leggere il mondo nella sua
ampiezza e nel suo dolore universale. Questa raccolta è il primo bilancio di una poetessa che ha
bruciato le tappe dimostrando che scrivere versi per
lei non è un gioco
co effimero e un vezzo da salotto,
ma un impegno che la spinge alla confessione, alla
rigenerazione, alla purificazione. Chi avesse la pazienza di leggere Beatrice con la giusta compenecompen
trazione si renderà conto che ci troviamo al cospetcospe
to di una poetessa che
he non sa e non vuole fingere,
anzi vuole dimostrare che ogni lezione di vita, ana
che negativa, può trasformarsi in un canto salvifico
e illuminante. C’è quel lievito denso che mette
scomodi, quel dolore che inquieta e senza dilatarsi
in grido lacerante, assume
sume la qualità di dato etico.
Sostanzialmente si tratta di una poesia che vuole
affrontare i temi sacri della vita da un’angolazione
un
diversa dal solito. Si comprende come la poetessa
abbia chiaro il percorso compiuto e da compiere, al
punto che nella poesia Cristallo evita di concludere
con la parola “amore” sostituita convenientemente
dalla parola “pace”. Questo libro perciò va letto
dimenticando i luoghi comuni, affidandosi totaltota
mente alle parole della poetessa che ha voluto did
mostrare che niente nasce dal
d caso, soprattutto
quando si tratta di pace.
SPECCHIO - MIROIR poesie di Beatrice
Bressan con traduzione francese a fronte,
Loreleo Editions, Genève, 2008
2008.
Non sono molti i poeti che sanno crescere giorn
giorno
dopo giorno; i più si arroccano sul loro nucleo iniziale, si imitano, si crogiolanoo in un finto labirinto
e finiscono per essere ripetitivi fino alla nausea.
Beatrice Bressan invece ha saputo avere l’atteggia
l’atteggiamento giusto per continuare a scavare nel proprio
io, per sciogliere i nodi dell’infanzia,
infanzia, i grumi che
ogni essere umano si porta dietro e che spesso ddiventano un peso insopportabile. La vita di ogni cr
creatura è condizionata
ionata da ombre e da luci, da mist
misteriose presenze o assenze; c’è sempre qualcosa che
irrimediabilmente ci segna e cii pone in un so
solco da
cui poi è quasi impossibile uscire se non a fatica e
con dolore. Si capisce tutto questo leggendo i libri
di Beatrice e si capisce la battaglia che lei ha dov
dovuto affrontare con se stessa nel momento in cui ha
cominciato ad analizzare i propri comportamenti, le
proprie idee, e soprattutto i propri sentimenti. Si è
dibattuta tra l’amore, il dubbio e il sogno e poi ha
dovuto affrontare il drago nascosto che nelle sue
viscere si dimenava inducendola a rincorse impo
impossibili, a negazioni ed esaltazioni,
saltazioni, ad analisi ed abd
abdicazioni, ad agnizioni sperticate e a improvvise ccadute nel baratro. Per fortuna
ortuna è venuta fuori l’arte, la
voce della poesia, questa voce di una Beatrice che è
passata al “fuoco della controversia
controversia” e ne è uscita
quasi indenne, con un suo modo d’essere molto
particolare, difficilmente definibile. A noi però
preme vedere come questo suo traguardo abbia
% Grazia Carrieri di Francavilla Fontana (BR
R); Scipione Navach di Alberobello (BA); Alba Giannini di
Firenze; Graziella Bencini di Sesto Fiorentino (FI);
(F Gianfranca Angiulli di Alberobello (BA); Armando FuF
saro di Casalnuovo (NA); Alfonso Penza di Casalnuovo
Casa
(NA); Fabrizio Finetti di Sesto Fiorentino (FI);
(F Alfonsina Campisano Cancemi di Caltagirone (CT
T); Rosa Muscarà di Aidone (EN); Rossana Sirletti
etti di Firenze; Francesca Pagano di Roma; Grazia Crini Donnini di Sesto Fiorentino (FI); Antonio Sabatino di Lastra a
Signa (FI). Segnalazioni di merito ai poeti: Vincenza Longo di Moncalieri (TO); Giovanna Alfano di Salerno; Flora Ungania di Sesto Fiorentino (FI); Giuseppina Attolico di Bari; Stefania Tascini di Campi Bisenzio (FI); Ornella Morozzi di Chiavari (GE);; Francesca Vitello di Favara (AG); Gerardo Valvano di Avigliano (PZ); Manola Mura di Cagliari; Maria Pia Silvestrini
Si
di Marina Montemarciano (AN
N); Enrico
Lenzi di S. Rocco a Pilli (SI); Salvo Inserauto di Santa Flavia (PA); Alberto Gatti (Erede curatore GianmaGian
rio Gatti) Cossato (BI). Premio speciale della critica ai poeti:
poeti 1° Rosa Spera di Barletta (Bari); 2° Vincenzo Cerasuolo di Marigliano (Napoli); 2° ex aequo Berenice Scasserra di Tavarnelle Val di Pesa (FI);
(F 3°
Anna Maria Scarlatti di Roma; 5° Patrizia Mattoni di Sieci (FI);Alba
(F ;Alba Giannini; Alessio Leonardi e Antonella Pastore. Premio speciale della Presidenza, alla Carriera ai poeti:
poeti: Alfredo Pasolino; Maria Ventura;
Mafalda Capellupo; Bianca Matrisciano; Vincenzo Rapa; Carmelo Fusolino. Per la Sezione Pittura premiati:: 1° classificato Concetta Carleo di Salerno; 2° Lino Sacchi di Casalnuovo
Casalnuovo (NA); 3° Anna Langone di
Olevano sul Tusciano (SA); 4° Rosa Avagliano di Salerno; 5° Samanta Milanesi di Sieci (FI); Premio spesp
ciale della critica:: Domenica De Luca di Pontecagnano (SA).Premio
(SA).
speciale della Presidenza:: Mariolina
Molino di Caserta; Maria Ventura di Gela (CL). Premio speciale Politiche Culturali:: Mara Faggioli di FiF
renze. Segnalazioni di merito:: Maurizia Cinagli di Grosseto; Sabrina Cultrera di Braccagni (GR); Marzia
Maria Bralila di Modena; Teresa Correnti di Salerno; Francesco Granata di Crispino (NA); Pasquale SalvaSalv
tore Accoglie di Montalbano Ionico (MT); Renato Di Meio di Napoli; Langone Fiore di Salerno; Sena
Ostojich di Roma; Enrico Lenzi di S. Rocco (GR);Vincenzo
(GR);
Di Marco di Trapani; Loredana Belli di FirenFire
ze; Emilio Carbone di Alessandria; Pina Polcari di Parolise (AV); Felice La Sala di Battipaglia (SA);
Federica Cavaliero di Salerno; Federica Pellegri di Chiavari (GE); Carlo Maria Giudici di Lecco.
Il Presidente Organizzativo
Organizzativo GE
ARO BATTILORO
*******************************************************************
**********************************************
DALLA SEZIO
E AZIO
ALE DI IMPERIA RESPO
SABILI MARCHETTO &LU
ARDI
(19
19 Giugno)
Giugno – 3 Luglio 2010 presso la Sala della Torre SaraceSarac
na di S. Stefano a Mare (IM), si è svolta la 22ª Mostra FiguratiFigurat
va Letteraria “Fantasie
“
d’Arte”,
”, organizzata dalla sezione di
Imperia del Cenacolo “Poeti nella Società”, i cui responsabili
sono gli scrittori Evelina Lunardi e Aldo Marchetto.
Marchetto Partecipanti
ti Figurativa: Antonio Colangeli, Mirella Cuaz Alborno,
Carlo Maria Giudici, Tanja Ivancic, Melina, Franco Musso,
Sergio Nappo, Sergio Puglia, Gianfranco Rodi, Tiziana ZappulZappu
la & Claudio Bruzzone. Partecipanti Letteraria: Maria Dho BoB
no, Franco D’Imporzano, Eveluna (Evelina Lunardi), Pasquale
Pasqu
Francischetti e Mandera (Aldo Marchetto).
Dante Maffia
(tratto
tratto dalla prefazione al libro)
libro
BEATRICE BRESSA
È nata a Roma nel 1967. Laureata in fisica
all’Università La Sapienza di Roma. Dopo gli studi
universitari in fisica matematica, ottiene un postpost
dottorato in Gestione e Trasferimento della ConoCon
scenza al Dipartimento di Fisica dell’Università di
Helsinki. È membro dell’Unione Europea delle AsA
sociazioni dei Giornalisti Scientifici (EUSJA). Da
più di dieci anni lavora nell’ambito della comunicomun
cazione, in particolare scientifica e tecnologica.
Dopo essere stata responsabile della comunicazione
all’Istituto Svizzero
ero di Bioinformatica (ISB) e alla
Scuola di Fisica dell’Università di Ginevra, oggi
coordina l’outreach dell’esperimento TOTEM al
CERN di Ginevra. Attraverso la sua attività di
scrittrice
trice ha contribuito a una migliore comprencompre
sione di temi complessi da parte
par degli industriali,
dei politici e del grande pubblico. Ha pubblicato tre
libri di poesie I sentimenti dimenticati (Ed. Genesi,
Torino, 2003), Il drago nascosto ed Andirivieni
(Ed. Lepisma, Roma, 2005 e 2007). Oltre al francefranc
se, le sue poesie sono state tradotte in spagnolo
(Poesia italiana Contemporanea in Flumen, Università di Saragozza, Campus dell’Huesca, 2005).
Aldo Marchetto e Evelina Lunardi vi danno appuntamento il 12
settembre prossimo, a Garessio (CN) per il Fantasmino d’oro.
.
Poeti nella Società
10
Settembre - Ottobre 2010
Poeti nella Società
35
Settembre - Ottobre 2010
DALLA OSTRA DELEGAZIO
DELEGAZIO
E PROVI
CIALE
E DI FIRE
ZE
BA
DI DI CO
CORSI
PREMIO I
TER
AZIO
ALE “ARTISTI ALLA RIBALTA” Prima Edizione, organizzato da Gennaro Battiloro.. Cerimonia di premiazione: 22 maggio 2010 a Sesto Fiorentino (FI). RESOCO
TO.
RESOCO
TO
Desidero ringraziare, innanzitutto, le tante Amiche ed Amici - Artisti che sono venuti a Sesto Fiorentino da
ogni
gni parte d’Italia per partecipare alla prima edizione del mio Premio “Artisti alla Ribalta” e regalarmi,
così, un’emozione che non dimenticherò mai e conserverò sempre nel mio ccuore.
ore. Questo Premio è nato
proprio perché spronato ed incoraggiato ddai miei Amici-Artisti che mi dicevano: “Ma,
Ma, scusa, invece di fare
tanto per i concorsi degli altri, che non ti sono neanche riconoscenti, perché non lo fai tu un concorso? con
tutti gli amici che hai in ogni parte d’Italia (ed anche all’estero) hai voglia del successo che avresti se
organizzassi un concorso tutto tuo
tuo!” Ed allora mi sono deciso ad organizzare questo Premio “Artisti alla
Ribalta”” con tanta fatica, tanto impegno e tanti sacrifici. Naturalmente, proprio per rispetto e correttezza
verso i miei Amici-Artisti,
Artisti, io mi sono completamente escluso da qualsiasi votazione o giudizio, affidando il
compito ad una Giuria altamente qualificata, i cui componenti hanno dato una nota di prestigio al Premio
stesso. La madrina della manifestazione, ospite d’onore, è stata la Prof.ssa Raffaella Grassi.
Grassi La manifestazione è stata ripresa da Enrico Lirdi che ne realizzerà un DVD. Era presente il Dott. Massimo Rollino,
Consigliere delegato alla Cultura del Comune di Sesto Fiorentino
Fiorentino.
Il Presidente Organizzativo GE
ARO BATTILORO
La Giuria per la poesia: Marzia Car
Carocci – Fulvio Castellani - Enza Conti - Donatella Garitta - Flora Gelli e
Vincenzo Rossi; conferisce il “PODIO
“PODIO” ai seguenti Poeti: 1° classificato Rosa Spera di Barletta (Bari); 2°
Vincenzo Cerasuolo di Marigliano (Napoli)
(Napoli); 2° ex aequo Berenice Scasserra di Tavarnelle
Tavarne Val di Pesa
(FI); 3° Anna Maria Scarlatti di Roma
Roma; 4° Rosanna Puppi di Trieste; 5° Patrizia Mattoni di Sieci (FI); 6°
Rosita Ponti di Rapallo (GE); 6° ex aequo Pietro Catalano di Roma. Premio Speciale della giuria ai poeti:
poeti
Lenio Vallati di Sesto Fiorentino (F
(FI); Olga Stella Cometa di Roma; Alessio Leonardi di Bordonaro (ME);
Mauro Rossi di Campi Bisenzio (F
(FI); Francesco Maria Mosconi di Ivrea (TO); Maria Candela di Baiano
(AV); Giuseppe Colapietro di Firenze
Firenze; Giuseppe Sorrentini di Alezio (Lecce); Caterina De Martino di Catania; Mara Verri di Denore (FE);; Santo Consoli di Catania; Fiorella Brasili di Latina;
Latina Mirella Putortì di S.
Gregorio (RC); Rita Cappellucci di Langenthal (Berna) Svizzera; Paola Miele di Sperone (AV); Massimo
Sarti di Firenze; Paola Cozzubbo di Macchia di Giarre (CT); Nicola Chinaglia di Spinimbecco (VR).
(VR Menzioni d’onore ai poeti: Grazia Maria Tordi di Piano di Coreglia (LU); Rosario La Greca di Brolo (ME);
Vincenzo Rapa in arte Velio Cilano
ilano di Avellino; ino emo di Mottalciata (BI); Elena Andreoli di Roma;
Carmelo Firrincieli di Ragusa; Graziano Sia di Tesserete (TI) Svizzera; Marco Pascale di Locri (RC);
Mirco Del Rio di Bibbiano (RE);; Andrea Berti di Firenze; Ciro Carfora di Napoli;
Napoli Tea Cordovani di
Firenze; Martina Marotta di Prato;; Palma Barletta di Cutro (KR); Patrizia Tofani di Lastra a Signa (FI);
% Segue premiati alla pagina seguente
L’Associazione d’Arte e Cultura “Gruppo ‘95” con
il Patrocinio del Comune di Legnano indice la
VII Edizione del Premio di Poesia: “EMMA
PIA
TA
IDA” - 7° Edizione (2010). Sezione
Unica: Poesia a tema libero. “REGOLAMENTO”
1) Il Concorso è aperto a poeti di ogni età, sesso e
nazionalità, con poesie inedite a tema libero e in
lingua italiana (sono ammesse anche poesie in
vernacolo, purché recanti
ti in allegato la versione
in lingua); lunghezza massima: 60 versi.
2) Non potranno partecipare liriche che hanno
già vinto un 1° premio nel Concorso
corso in oggetto.
3) Intendiamo per poesia inedita anche una poesia
inserita in internet, su riviste, antologie di concorsi
corsi.
4) Le liriche dovranno essere presentate in 6 copie,
copie
una sola delle quali dovrà recare in calce: firma,
nome, cognome, indirizzo (comprensivo di C.A.P. e
n.° telefonico) ed eventuale e-mail dell’autore.
5) Pur non perseguendo detto Concorso fini di
lucro, è richiesto un contributo di € 15,00 (per
max. 3 liriche) a parziale copertura delle spese oro
ganizzative e di segreteria, da inviarsi in banconote
conn gli elaborati o a mezzo vaglia postale intestato
a Gianni Colombo (responsabile del Premio), Via
S. Caterina n.° 9 - 20025 - Legnano (MI).
6) Unire una busta aperta, affrancata con un franfra
cobollo di posta prioritaria, recante sul frontespifrontesp
zio il recapito dell’autore, onde poter informare
tutti i partecipanti dell’esito (tramite classifica ini
tegrale) del Premio stesso.
dire
7) I primi 4 classificati saranno contattati direttamente dalla Segreteria del Premio.
8) Il plico contenente le liriche e il relativo imporimpo
to (o fotocopia del versamento) deve essere inviato ene
tro il giorno 30/10/2010 (farà fede la data del timti
bro postale) al seguente indirizzo: Gianni ColomColo
bo c/o “A.L.A.C. - GRUPPO ‘95” Via S. CateriCater
na n.° 9 20025 – LEG
A
O (MI). (è gradito un
brevissimo curriculum). Per informazioni: tel.
0331/597013 - cell. 334.1687026 (ore 9.30 17.30) E-mail: [email protected]
9) Le opere inviate, premiate e non, non saranno
restituite.
10) La proclamazione dei vincitori avverrà
senza cerimonia pubblica. I premi verranno
ranno inviainvi
ti agli autori finalisti a spese dell’organizzazione,
a mezzo posta ordinaria o prioritaria. Chi desidedesid
rasse la spedizione per raccomandata, è pregato
di inviare nella forma che preferisce € 2,80 (anche
in francobolli) o, per altro, prendere accordi con la
segreteria.
11) I dati personali dei concorrenti sono tutelatutel
ti a norma della legge 675/96 sulla privacy. Tali
dati saranno utilizzati solo nell’ambito e per i fini
del Concorso stesso e non verranno divulgati a
terzi.
Sesto Fiorentino, 22 maggio 2010. Da sinistra: il critico e storico dell’arte Alfredo Pasolino;
Pasolino la pittrice
Mariolina Molino e l’organizzatore del premio: regista, poeta e giornalista Gennaro Battiloro.
Poeti nella Società
34
Settembre - Ottobre 2010
Poeti nella Società
12) L’esito e la graduatoria finale del Concorso
Con
saranno comunicati per scritto (entro la seconda
metà di marzo 2011) ai partecipanti che avranno
accluso la busta con indirizzo e a tutti i premiati.
13) L’Associazione si riserva il diritto di
pubblicare le migliori poesie pervenute in un voluvol
me antologico.
14) La partecipazione al Premio implica la
piena accettazione delle norme del presente regoreg
La presidenza: G. Colombo
lamento.
Per gli associati “A.L.A.C.” la quota di partecipazione è ridotta a € 10,00.
“PREMI” 1° classificato: € 200 + Attestato. 2°
Coppa + Attestato. 3° Targa + Attestato. 4° MeM
daglione + Attestato. (e motivazioni della Giuria)
n° 5 “Segnalazioni di Merito” con Medaglia + AtA
testato. n° 5 “Menzioni d’Onore” con Attestato. n°
10 “Finalisti” con Attestato. Eventuali Premi
P
Speciali della Giuria. (con motivazione). Si ringraringr
ziano: Il Comune di Legnano - La Redazione di
“Occhio News”. - La Redazione di “Verso il FutuFut
ro”. - Il “Cenacolo Accademico Europeo Poeti
nella Società”. - L’Accademia d’Arte e Cultura “Il
Rombo”. - “Literary” - Libraria Ed.rice
rice Padovana.
***********************************
********
Premio Internazionale Poesia * Narrativa * PittuPitt
ra A. U. P. I. 2010 Il Premio Internazionale A. U.
P. I. giunto alla 10° Edizione si suddivide in 5 SeS
zioni: Sezione A. Poesia a tema libero: si partecipa inviando massimo 2 poesie in 6 copie, una delle
quali dovrà essere corredata dalle generalità
dell’Autore. Sezione B. Poesia Dialettale: Si partecipa inviando massimo 2 poesie in 6 copie con
traduzione in italiano, una delle quali con le genegen
ralità dell’Autore. Sezione C. Libro edito: Si partecipa inviando 3 copie del libro e le generalità
complete dell’Autore. Sezione D. arrativa InediIned
ta: Si partecipa inviando un racconto o romanzo
breve, 10/12 cartelle in 6 copie, di cui una con le
generalità dell’Autore. Gli elaborati cartacei, di
cui gli autori si assumono ogni responsabilità, non
verranno restituiti e dovranno essere inviati entro e
non oltre il 12 ottobre 2010,, unitamente alla quota
di iscrizione che è stata contenuta in € 30,00 per
ogni sezione al seguente indirizzo: A. U. P. I. - Via
Cesariano 6 - 20154 MILA
O. Sezione E. Pittura a tema libero: Si partecipa con un massimo di
tre opere - a tema libero e di qualsiasi tecnica pitpi
torica Le opere partecipanti devono essere munite
di attaccaglia e riportare sul retro: Titolo dell'opedell'op
ra - Tecnica e Misura-Prezzo
Prezzo di vendita se si ded
sidera - Generalità complete dell'Autore.
dell'Autore Tutte le
opere dovranno pervenire entro e non oltre il 08 ottobre 2010 con allegata una foto dell’opera stessa.
stessa
Per spese organizzative,, la quota d'iscrizione al
premio comporta una spesa di € 40,00 per il primo
quadro e di € 20,00 per i successivi.. Numerosi
Premi, chiedere Bando completo alla Sede AUPI.
11
Settembre - Ottobre 2010
ARTICOLI E … ALTRO
IL GELSO SECO
DO PREMIO DI POESIA
premio organizzato dal comune
une di Villongo.
e-mail: [email protected]
SEZIONE UNICA: POESIA SINGOLA
REGOLAMENTO
Sii partecipa con un massimo di una poesia inedita
non superiore ai 100 versi in sei copie fascicolate.
Solo su un fascicolo dovranno essere apposti la sezione, generalità dell’autore, indirizzo, nr. telefonico, eventuale e-mai e firma. Lee opere dovranno
pervenire entro e non oltre il 30 settembre 2010
all’ufficio Biblioteca del Comune
omune di Villongo,
presso il centro Poli funzionale, Via Roma, 20 24060 Villongo (BG). La quota
ota di partecipazione
di € 10.00 da versarsi tramite bonifico bancario codice iban IT48Z0851453750000000120312
T48Z0851453750000000120312; oppure
tramite bonifico postale c/c nr. 12686242 intestato
a Comune di Villongo - Via Roma
oma, 41 - 24060 Villongo (BG). Indicare
ndicare causale del versamento. La
fotocopia del versamento va allegata al plico. Il
nominativo dei vincitori, la data e il luogo della cerimonia di premiazione verranno comunicati so
soltanto ai diretti interessati. I partecip
partecipanti potranno
prendere comunquee visione dei risultati del premio.
attraverso il sito del comune di V
Villongo. E’ obbligatoria la presenza dei premiati o di un loro rappr
rappresentante in possesso di apposita delega. Ai premiati
e ai finalisti verrà data comunicazione in tempo ut
utile. Ill bando completo e i risultati saranno visibili
sul sito. Il verdetto della giuria insindacabile e inappellabile. Non
on si assumono responsabilità per
eventuali deprecabili plagi. Gli
li elaborati non sara
saranno restituiti. L’organizzazione
zazione si riserva il diritto di
pubblicazione dei testi premiati senza compenso
per gli autori. I diritti rimangono dl proprietà dei rispettivi autori. Lee opere dei premiati e dei finalisti
saranno inserite nell’Antologia
ntologia del premio e ai poeti selezionati ne verrà consegnata una copia. La
partecipazione al concorso implica
lica l’accettazione
del presente regolamento. I dati dei concorrenti. ai
sensi dell’art 10 della legge 675/9
/96 a tutela della
privacy saranno utilizzati unicam
mente ai finì del
premio. PREMI: 1° premio € 300,00 – 2° premio €
200.00 3° premio € 150,00.
GIURIA:: BERTAZZOLI GIORGIO; FORTINI
ALDA; SEMPERBONI DARIO; GUALANDRIS
MARIA ROSA; NOVALI DOMENICO.
www.comune.villongo.bg.it.
CHI È IL POETA?
Ecco una mia strada o risposta:
L’uomo vive in una realtà che lo obbliga a una rir
sposta precisa: “o si evade o si affronta”!
affronta” Il poeta
poi deve andare ancora più in su, perché deve ana
che spiegarsi se la sua lirica è una attività puramenpurame
te estetica, intellettuale e se deve “giocare alla poesia” come esibizione fatua e fasulla o invece come
comportamento dii vita o disciplina di vita. A mio
avviso il poeta non deve cedere alle lusinghe della
cosiddetta poesia pura (o irrelata) e non deve mai
farsi attrarre nelle spire di quella lirica intellettuale,
ma deve avere un temperamento interamente evoev
cato a una sorta di reverente celebrazione della nan
tura, con collegamento spirituale quasi religioso e
sempre affetto
ffetto di sincerità. Nel pensiero di chi scrive è sempre presente la domanda: “Che cosa è o sia
la Poesia?” e quale finale sensazione di vergogna
travagli o minacci intuitivamente il poeta col semse
pre presente senso dell’insoddisfatto! La poesia
senz’altro non è questione di parole, ma è “comunicazione” con le implicazioni che ne derivano. Nel
poeta c’è sempre una angoscia individuale, legata
alla realtà esteriore, che può essere il caos affollato,
il disordine, ed il poeta si sente sempre distinto ma
partecipe
ipe sempre in lotta contro il malessere
dell’uomo quando la civiltà “consumista”
“consumista dei valori
umani determina soprattutto oppressione o anneann
gamento sociale. Nella poesia sincera le parole non
sono poetiche o non poetiche, belle o brutte, MA
ogni parola è poetica
tica se è necessaria, cioè calamitata all’atto della creazione poetica, perché la vera
parola, quella significante, è viva e non morta!
Igino Fratti - Sant’Angelo Lodigiano (LO)
*******************************
Il filo di Re’ Anna
Atto unico di Maria Altomare Sardella
Presentato, con il patrocinio dell’Assessorato alla
P.I. e Cultura del Comune di Desio e dell’Ass. cult.
Argyropoulos di Desio, dal Teatro d’Occasione di
Bergamo. Con Renata Pozzi, Silvia Masper, DonaDon
tella Miracolo, Valentino Russo, Marco Amico,
Stefano Leidi; scene di Roberta Medini, costumi di
Donatella Miracolo, luci e suoni di Marco Gamba,
regia di Ferruccio Giuliani. Teatro San Giovanni
Battista, Desio (MB), 22 maggio 2010.
2010
TRAMA
Un’anziana, Renata,
a, Re’, che si sta ammalando di
Alzheimer; una vicina di casa, Anna, matura inseins
gnante che sembra esserle sinceramente affezionaaffezion
ta; un contesto di provincia, un appartamento come
tanti all’interno del quale molti potrebbero riconoricon
scersi; il dolore di una madre
adre che assiste al manifemanif
starsi dell’egoismo dei figli, i quali non vogliono
trovare tempo ed energie per accudirla, ma %
*******************************
CO
CORSO AZIO
ALE LETTERARIO
“GARCIA LORCA”. XXI edizione - 2010 Scadenza ottobre 2010. Per motivi tecnici e di
tempi di uscita della rivista non possiamo pu
pubblicare il bando completo, che va richiesto a:
ASSOCIAZIONE CULTURALE DUE FIUMI
- CASELLA POSTALE 443 – VIA ALFIERI,
10 – 10121
21 TORINO CENTRO(TO).
Poeti nella Società
12
Settembre - Ottobre 2010
rincorre memorie di sogni smarriti e riporta
l’anima verso l’infelice crepuscolo dell’oblio.
Licio Gelli.. Nato a Pistoia 1919, poeta, scrittoscritt
re e saggista, vive ad Arezzo. Ha pubblicato
numerose opere letterarie; di poesia:: Le poesie
del silenzio (1990), Il cassetto delle poesie
(1992), A Wanda ...poesie, Incontri all'alba,
Pensieri poetici (1993), Conchiglie, Canzone
per Wanda, Raggi di luce (1994),
1994), Gocce di rur
giada, Farfalle, Perle del cielo, Trucioli di sos
gno (1995), Frammenti di stelle, Nel nome del
Padre, Riccioli d'oro nel vento, Miti della poepo
sia I (1996), Il tempo felice di quando soffrivo
(1997), Cantici, Il tempo dell'amore (1998); di
narrativa:: Fuoco! (1940 e 1991 2° ed.), E la
morte a paro a paro (1944), Anno del gran perpe
dono e ritorno (1950), La verità (1987), RacRa
conti e storie (1991), Il ritorno di Gesù (1992),
Uomini dal cielo, Bagliori d'immagini (1994),
Dossier guerra di Spagna, Gli ultimi cavalieri e
il racconto C'era una volta messer Leonardo
(1995), Lettera a Wanda, 1997 Il potere dei
Vis, 1999; di saggistica:: L'arte di vendere,
vendere
1962; Come arrivare al successo (1991), Lo
strizzacervelli (1994), La linea del Piave
(1999). Ha ricevuto diversi riconoscimenti in
premi letterari, i più recenti: 1990, "Dante AliAl
ghieri"; 1991, "Magna Grecia"; 1992, "Santa
Chiara" e "Pablo Neruda"; 1994, "La Felce
F
d'Oro"; 1995, "Delfino d'argento", "Comunità
europea"; 1996, "Ouse Valley Poetry" InghilInghi
terra; "Calentano", "Alias" Melbourne; e canca
didato al premio Nobel per la Letteratura nel
1996. Nel 1997 viene nominato Accademico
onorario dell'Accademia "Il Tetradramma".
adramma".
Mi pesa la apatica attesa dei sogni intrecciati
quando il cuore schernisce e ricerca chimere,
la vita si diverte con me come un burattinaio
e nell’anima mi permane soltanto il silenzio.
Oggi sono ritornato ad ammirare l’orizzonte
dove
ove l’acqua del mare si amalgama col cielo
e sulle onde statiche si è spalmata la nostalgia
tra riverberi azzurri e volubili giochi abissali.
Ora il tempo diventa raffinato ladro della vita
e la sera scivola sui miei sentimenti rattristiti,
mi guardo allo specchio e riscrivo il passato,
elenco i momenti felici e procreo quelli tristi.
Il cuore è una rondine che svolazza nell’etere,
sulla spoglia collina il vento gioca con le nubi,
solo a Santa Maria delle Grazie ritrovo la pace
che nessun altro luogo mi potrà
otrà mai concedere.
*************************
U
DE
SO LETARGO
L’ombra della vita è in agguato dietro l’angolo
e gioconda mi fa capolino e smuove il destino
frantumando i sorrisi che mi nascono sul viso
mentre l’occhio lunare veglia sui miei pensieri.
Anelo albe tranquille e dolci cantilene di bimbi
attorno al mio focolare e nel vespro profumato
di ciclamini ambisco di soffermarmi a sognare
tra frammenti di favole leggiadre e di infinito.
Stasera ho troncato con forza la mia sofferenza
e ho colpito l’anima che si concedeva al dolore,
chiuso nel mio silenzio ho scrutato il mio cuore
oramai privo del desiderio di donarsi agli altri.
Il vento della sera mi riporta sulle isole lontane
là dove i segreti inspiegabili avvolgono la vita
e dove conobbi insieme
me con te le adorate gioie
che durante gli anni mi hanno fatto compagnia.
Quando mi eri vicina, anima mia, mi cimentavo
ad affrontare il mondo, scacciavo dal cuore mio
tutte le pene e nel piacere del volo io mi libravo
mentre il sole ergendo violava le crepe
epe del buio.
Tu mi facevi conoscere la serenità e mi aiutavi
a raggiungere mete lontane dove il primo fiore
del tuo vivaio era il vello d’oro da conquistare
nelle scolorite immagini di una visione lontana.
Non trovo più una sola ragione di vita sublime,
il mondo mi si presenta come un denso letargo
e resto solo, abbarbicato ad un crudele destino
che certamente non ci meritavamo né io né tu.
Poeti nella Società
Villa Wanda: Arezzo, Licio Gelli nel suo studio
33
Settembre - Ottobre 2010
LIBRI E POESIE DI LICIO GELLI
mi nutro degli ardori ceduti all’uso del tempo.
I
ALTRA SEMBIA
ZA
Attendo che un raggio di luce entri nell’anima,
che disperda le fredde ombre grigie della sera
e faccia pulsare l’anima in un sogno incantato
che mi addestri a decifrare i segreti della luna.
Animo la vita come un automa senza più timori,
mi guardo intorno e scopro con stupore i vuoti
che attanagliano la mente degli uomini solitari:
sono fragili immagini nello scorrere del tempo.
Nello scrigno del cuore stanco racchiudo tutte
le antiche gioie messe in fuga dal mio passato,
mentre il tempo rapisce questa nuda esistenza
abbarbicata nella solitudine e nella silenziosità.
Ostili pensieri si rifugiano in una grotta marina
dove i silenzi del cuore trovano placido riparo
dall’affanno della vita e dalla rabbia dei venti
mentree la sera si richiude nello stagno del cielo.
Galeotto tra quattro mura ho sfogliato l’album
sbiadito dei miei ricordi ed ho svuotato
s
il calice
colorato delle favole cercando nuove speranze,
ma mi sento indifeso come la cera sotto il sole.
D’un tratto m’appari nella luce vaga della sera
e mi sorridi come un prato a primavera, mi pare
tu voglia scacciare questa rigorosa inquietudine
che mi attanaglia il cuore in una stretta morsa.
Ora i ricordi invadono l’attesa della nuova alba
ed io mi accompagno in una foresta di pensieri
dove uno stormire di rondini in volo mormora
che la vita tergiversa in cerca di antichi sorrisi.
% che si giustificano accampando colpe materne
nei propri confronti: una storia abbastanza comune.
Ma, progressivamente, tassello dopo tassello come
in un puzzle, dalla vicenda ne emerge un’altra:
quella della giovane Renata, che, invaghita di un
uomo sposato e abbandonata quando rimane incininci
ta, per vendetta
ta più che per necessità, sopprime la
figlioletta avuta fuori dal matrimonio. La malattia,
ora, sta distruggendo la memoria di Renata, ma la
coscienza non le consente una comoda amnesia e,
all’interno dell’incubo ricorrente, Anna, che pop
trebbe avere l’età della figlia perduta se fosse viva,
diventa, per l’anziana signora, occasione del recurec
pero di quella dignità che sempre si perde, quando
le scelte sono immorali. Un dramma nel dramma,
dunque, una scatola cinese di problematiche - la
malattia invalidante, ill diritto alla vita, l’eutanasia,
la fede – che l’autrice affronta con padronanza di
temi e stile scarno. Il regista Ferruccio Giuliani asa
seconda la nettezza della scrittura e, senza nulla
concedere al facile effetto, potendosi avvalere di ata
tori capaci, realizza
ealizza una messa in scena coinvolgencoinvolge
te.
Gocce di rugiada ora splendono al sole e danno
profumo alla brezza mattutina,, se ora vedessi,
amore, come è bella la luce smerlata dell’alba
e come l’anima rinasce nei suoi ardenti colori.
FRA LE MA
I U
A STELLA ALPI
A romanzo di Erica Bogaro –Ed. Ediclub, Latina, 2002.
TRAMA: Priscilla è una giovane studentessa che
vive in una splendida cittadina americana in riva
all’oceano. Ha tutto quello che una ragazza della
sua età può desiderare ma vive una vita noiosa e
priva di stimoli. Non ha mai potuto coltivare la
passione per la pittura, a causa dell’avversione di
sua madre. L’occasione di un soggiorno sulle Alpi
in Italia però l’entusiasma, anche perché lì, lontana
dai genitori, avrà modo di conoscere finalmente il
nonno materno e forse
rse dare risposta alle tante dod
mande che l’assillano. Molte sorprese l’attendono
e, in modo inaspettato, troverà anche l’amore … … La passione per l’arte e le incomprensioni famifam
liari dominano l’intreccio di questo romanzo, ama
bientato tra l’America e l’Italia
talia dei nostri giorni, tra
paesaggi incontaminati e suggestivi che fanno da
scenario a una storia in cui passato e presente semse
brano incontrarsi per la prima volta. La protagoniprotagon
sta, una giovane ragazza americana, ospitata dal
nonno materno in un paesino sulle Alpi, vedrà aprirsi orizzonti inaspettati e spiragli di un futuro
luminoso, grazie anche alla rivelazione di un segresegr
to di famiglia.
Luigi Sclapari
Brano tratto dalla copertina dell’opera.
Dopo che ti sei allontanata fra le nubi del cielo,
che sei scomparsa ben oltre gli orizzonti ignoti,
io ho fermato il tempo al margine del tra
tramonto
e mi sono incarcerato nella prigione della vita.
Ma un giorno rinascerò come un amabile fiore
e sarò profumato come le rose del tuo giardino,
le stesse che tu coltivavi con infinita tenerezza;
quel giorno anch’io nascerò in altra sembianza.
*************************
MI UTRO DEGLI ARDORI
Si sparpaglia nell’aria una blandizia d’amore
che scoppia e saltella come allegra cerbiatta,
mi fantastica un amore fino al canto estremo
e così ricerco la felicità tra le nebbie del cuore.
“L’abito del dolore” Ediz. A.Car, Saronno, 2009.
SA
TA MARIA DELLE GRAZIE
E così continua stasera a ribollirmi il cervello
nelle tante immagini che il mondo mi concede,
solo così percepisco la tua voce nelle albugini
e ispeziono la primavera nelle crepe dei muri.
Ora che lo sguardo si brucia in lunghi indugi
non scorgo più i vividi colori dell’arcobaleno,
solo la voce della saggezza mi porge un aiuto
per mandare altrove le arcaiche voci di dentro.
Ricordi lontani pigiano sulla scorza della vita,
sopra i ciliegi in fiore della mia
ia fanciullezza
mentre il vento lascia un’ebbrezza tra le rose
e nel cuore nasce un forte desiderio di stelle.
Cerco immagini nella polvere del mio tempo
ed una paura ricompare a disturbare l’anima,
ho compassione di me, non voglio dibattermi
dibatter
e allora lotto affrontando le ragioni del cuore.
E vorrei inseguire l’evoluzione delle rondini
ma non un solo volo si separa dal mio cuore,
così consumo i miei giorni nell’indifferenza,
Poeti nella Società
Ora mi perdo in barlumi di solitudine, al buio
resto in attesa di un indizio mentre il silenzio
32
Settembre - Ottobre 2010
Nelle foto: alcuni attori dell’atto unico “Il
Il filo di
Re’ Anna” di Maria Altomare Sardella. Contatti:
Via Monte Rosa, 53 – 20033 Desio (MB). Pag. 9
Poeti nella Società
Erica Bogaro - Trivignano Udinese (UD)
13
Settembre - Ottobre 2010
RECE
SIO
I SUI LIBRI DEI SOCI A CURA D
DEI OSTRI CRITICI
CRITIC
ALDA MERI
I E LA SUA POESIA
IL MIO CORRIERE PER I BAMBI
I di Leda Panzone Natale - Edizioni Noubs, Chieti, 2008.
I VERSI FRUTTO DI UA SPECIALE LUCIDITA’:
A chi se non ad una mamma attenta, poteva venire un’idea mim
rabile quale creare un libro per i bambini? Leda Panzone Natale,
autrice che già ha pubblicato per la narrativa “Dalla neve alla
nave” e “Sentimenti” e per la poesia i libri: “Frammenti di vita”,
“Sensazioni”, “Trame inquiete” e “Pensieri vagabondi” si cic
menta adesso in un originale testo che comprende racconti e pop
esie per l’infanzia, accompagnate da illustrazioni da lei stessa
create. Pagine di colori e delicate immagini sono impresse su
pagine che sembrano di quaderno; morali e insegnamenti dedided
cati ad una fascia di età particolarmente
articolarmente delicata quando
l’attenzione ha un’importanza fondamentale per una crescita
psico-fisica
fisica ottimale. Questo libro lo definirei rosolio per
l’infanzia, tra le pagine si aggirano animaletti come formichine,
canarini, scoiattoli, coccinelle, cane e gatti, tutti stretti in un gig
rotondo di fantasia, sogno e creatività, il tutto sullo sfondo di
una nostalgia di un tempo, quando le favole erano realtà da ava
venire, e le fantasie qualcosa da sperare. Tra le poesie, colore,
tanto colore d’immagini e formee in movimento dipinte dalla
stessa autrice che riesce a rendere le storie particolarmente visivis
ve. Un caleidoscopio armonico fra disegni e parole, dove il tutto
appaga in un viaggio unico e irripetibile, quello della fantasia, dove il tutto diventa possibi
possibile e i sogni dei
bambini … storie a lieto fine. Un’opera ludica particolarmente appropriata, dove Leda Panzone Natale ha
ben delineato con semplicità, naturalità e l’accortezza di una mamma unita alla professionalità di un’autrice
preparata e attenta alla crescita di coloro che un giorno, diventeranno adulti, e magari, nel cuore, avranno il
ricordo di queste pagine incantate di parole e magnifici colori e forme. Marzia Carocci
Sono nata il ventuno a primavera, / ma non sapesap
vo che nascere folle / aprire le zolle / potesse scasc
tenar tempeste.. .con questi versi Alda Merini
amava ricordare la sua data di nascita, infatti era
nata il 21 marzo del 1931 a Milano. La Merini, rir
petendo, sia pure a distanza notevole, il destino e
il modulo poetico che fu di Dino Campana,, ha
dato di sé e del suo tormento psico-fisico
fisico un’imun’im
magine dolente, che si è fatta voce dell’ansia e
dello sgomento dell’anima femminile del nostro
tempo. Alda esordisce giovanissima come scrittriscrittr
ce di versi restando tale per tutta la vita, per dedided
carsi alla poesia in tutti i momenti in cui la malatmala
tia mentale le permette di evadere dallo stato di
assenza e di percorrere a tappe il sentiero del suo
respiro vitale anelante di felicità, senza mai riusciriusc
re a trovarla. In una trasmissione televisiva di
qualche anno fa dal titolo Ferite, affermava
rmava che il
poeta è un predestinato e il suo stato di grazia è un
dono divino. Si può ben dire che lei è vissuta in
questo stato di grazia ed è stata davvero “una prepr
destinata alla missione di poeta”, anche se per il
suo stile dotato di una particolare originalità
iginalità espressiva, dettato dalla disperazione, è difficildiffici
mente avvicinabile ad una delle correnti poetiche
del Novecento. Tra il 1959 e il 1963, la Merini fu
in contatto con Salvatore Quasimodo al quale
dedicò alcune sue composizioni; nel 1953 sposò
Ettore Carniti e pubblicò il suo primo volume di
versi, con il titolo La presenza di Orfeo; ad esso
fecero seguito La paura di Dio e ozze romane.
Nel 1961 fu pubblicato Tu sei Pietro, dedicato al
medico curante della figlia Emanuela, oltre a tante
altre raccolte che è difficile antologizzare in
questa sede. L’esperienza di vita della Merini per
tanti aspetti reca in sé l’impronta della tragicità:
scarsi i risultati della frequenza degli anni scolascol
stici; vano il tentativo di passare da una scuola
professionale ad un rinomato Liceo Classico mim
lanese (fu respinta in italiano!). A quindici anni,
fu apprezzata da Angelo Romanò e da Giacinto
into
Spagnoletti;; quest’ultimo venne considerato lo
scopritore del talento letterarioo della “poetessa ai
Navigli”, comee spesso veniva definita. Proprio
frequentando la casa di Giacinto Spagnoletti,
gnoletti, Alda
stringe amicizia con un gruppo di letterati, ai quali
resterà poi legata per tutta la vita. Ora che la sua
tormentata esistenza è arrivata al capolinea, non ci
resta che ricordarla
icordarla tributandole un rispettoso omaggio, come avevamo già fatto del resto in did
verse occasioni: nel ’99 avevo fatto oggetto di
studio le sue opere e la sua vita con la mia tesi di
laurea, e nel 2003 con un breve saggio dal titolo
L’identità e la coscienza – percorsi di poesia
contemporanea, Edizioni Cenacolo Accademico
DEDICATO A TE... poesie di Fabio Clerici - Ed. Kimerik, Patti, 2008.
Nella prefazione editoriale si può leggere che la silloge di Fabio
Clerici si caratterizza per uno “stile accurato”
accur
e una “forma elegante”, cui si aggiunge un “linguaggio ricercato e sapiente”. Seguendo i versi che scandiscono il percorso di “Dedicato a te...”,
si ha modo, in effetti, di rinvenire tutto ciò e di conseguenza di
gustare alla grande le descrizioni e i momenti clou che nascono a
tu per tu con il vivere quotidiano, con i risvolti magici
dell’amore, con l’armonia
armonia intima, con quella composta accettaaccett
zione delle piccole e grandi verità che ognuno di noi si trova a
miscelare.... Fabio Clerici, del resto, non a caso ha ricevuto dei
preziosi riconoscimenti in alcuni concorsi letterari e non a caso
sue poesie sono state ospitate in volumi antologici. Dice apertamente, e con estrema chiarezza, che “giorno
giorno dopo giorno”
giorno bisogna “dare
dare un senso alla vita, / guardare l’intimo dolore, / ascolasco
tare, non giudicare”.... Scrive, e con una velata malinconia, rir
volgendosi alla persona che ha amato: “Posso
Posso stanotte sognarti, /
e irrealmente abbracciarti, / ma tu non sei qui con me; / potrò
un giorno sentirti, / ma non sarai più con me”...
me
Versi caldi e
struggenti, questi; versi che evidenziano il nitore affettivo di un
poeta che saa e riesce a leggersi dentro, a osservare il tourbillon di
una realtà non sempre gratificante, a cogliere poi il profumo delde
le stagioni e dei ricordi dando un senso preciso alla vita, al destarsi al mattino, all’inseguire il tempo per
trovare un rifugio in cui spalancarsi alla gioia o quantomeno ad una serenità interiore nel segno di una ri
rinnovata fiducia e speranza. Caratteristica della poesia di Fabio Clerici, lo ribadiamo, è la chiarezza, la felice
impostazione dei versi e delle parole, il ricorso alle m
metafore,
etafore, al veicolare spontaneità e saggezza, al segnasegn
re nell’io di chi legge armonia e mosaici non mai emblematici e fuggevoli. Come a dire che i suoi messagmessa
gi, le sue esternazioni autobiografiche fanno il pari con la padronanza delle parole e con l’agile %
Poeti nella Società
14
Settembre - Ottobre 2010
Europeo, Poeti nella società, con prefazione del
nostro stimato presidente Pasquale Francischetti.
Francischetti
ella foto sopra:: Lucio Dalla e Alda Merini.
Merini
L’Associazione culturale “La Pulce Letteraria”, che
promuovo, ha più volte ricordato questa indimentiindiment
cabile poetessa, che doveva essere graditissima
ospite nelle prossime edizioni del Concorso letteraletter
rio omonimo. Nella continuità dei fini culturali di
questo concorso avrebbe dovuto
to ricevere l’ambito
riconoscimento alla carriera “La Pulce d’argend’argen
to”,
”, non solo perché meridionale di adozione, nel
1985 aveva sposato in seconde nozze il tarantino
Michele Pierri e si era trasferita a Taranto, ma sos
prattutto per il suo straordinario spessore
ssore umano ed
artistico. Pur avendo già riallacciato i contatti, ferfe
mi ai rapporti epistolari di quando lei era PresidenPreside
te Onoraria della rivista il “Club dei poeti”, non ho
fatto in tempo a regalare a me stessa e agli amici
dell’associazione e del concorso,
so, il piacere della
sua preziosa presenza.
Angela Dibuono
Responsabile della sezione provinciale
di Potenza del Cenacolo Poeti nella Società.
.
Poeti nella Società
31
Settembre - Ottobre 2010
HERTHA MÜLLER
giunge “In
In quel momento sussultai perché sentii di
non essere nessuno”». In alcuni momenti il linli
guaggio, già di per sé essenziale, scabro, teso, did
venta ermetico, talvolta criptico, con immagini tese
all’assurdo, effetto e simbolo di una realtà aberranaberra
te. Peculiare del tema della morte, nella accezione
psicologica del termine, è l’assoluta mancanza di
reazione attiva alla frustrante situazione sociopolisociopol
tica: la condizione di tale stato crea paura. È, questo il secondo tema dell’opera.
ell’opera. Per esorcizzare tale
sentimento due amici decidono di vivere insieme.
La paura scorre lungo il racconto e affiora espliciesplic
tamente durante i tentativi di fuga. La paura si insiins
nua, anche nei momenti sereni come, ad esempio.
l’immagine offerta dallee bellezze del paesaggio:
“malve
malve di un lilla acceso, digitali, verbaschi che si
allungano verso il cielo”.
”. Immediatamente, però, si
insinua la paura dell’erba che sfiora le gambe e delde
le insidie di aggressioni fuori del campo. Gli altri
paesaggi, infrequenti
ti peraltro, sono scarni
sca
o ostili
“la
la neve ci cadeva in faccia... il vento ci gettava la
neve in faccia, altrove la neve si fermava soltanto
sui capelli degli anziani”.
”. Altre volte angosciosi
“In
In città c’era sempre un pezzetto di nuvola o un
cielo vuoto”. “Fuori
Fuori i cani abbaiavano a un paio di
uccelli notturni”.
”. Ancora la paura, dilatata e tesa
sino all’estinzione del desiderio di vivere è alla rar
dice dei suicidi che riguardano alcuni dei protagoprotag
nisti: da Lola, presente all’inizio del romanzo che
“voleva studiare il russo”” a Georg, trovato morto
“aa sei settimane dall’espatrio”
dall’espatrio preceduto da Kurt,
“impiccato
impiccato nella sua abitazione”.
abitazione Al termine del
racconto restano vivi soltanto Edgar e l’Autrice la
cui affermazione, conclusiva dell’opera, lascia perpe
plessi: “Se stiamo
iamo in silenzio mettiamo in imbarazimbara
zo, se parliamo diventiamo ridicoli”.
ridicoli
L’esperienza storica e civile
La scrittrice, insignita del Premio Nobel nel 2009,
ha ispirato le molte opere, oggetto di numerosi
premi già prima del maggior riconoscimento, alle
vicende della sua terra, anzi delle sue due patrie: la
Romania, ove è nata, nel 1953 nel villaggio di N
Nitzkydorf
ydorf del Banato svevo e la Germania, la terra
propria della sua vera origine ove faticosamente
emigrò nel 1987, stabilendosi a Berlino. Difficile
stabilire quale delle due sia la patria vera: in R
Romania visse condividendo, con gli amici, i disagi e
il disorientamento
orientamento particolari degli anni ‘80, nella
seconda, di cui le appartengono l’origine etnica e la
lingua, rimedita e ribalta, sotto varie costruzioni
narrative, gli avvenimenti del proprio e altrui viss
vissuto in Romania. Significativo il fatto che, nel rromanzo “Herztier”,
”, tradotto in italiano: ““Il paese
delle prugne verdi” dichiari “ho
ho scritto questo libro
in ricordo dei miei amici rumeni uccisi sotto il rregime”, mentre i nomi degli amici protagonisti sono
tedeschi. Il titolo scelto nella traduzione italian
italiana allude significativamente alle condizioni sociali e
morali proprie del momento storico vissuto. Di
questo appare, con immediata evidenza, la povertà:
gli abitanti raccolgono in strabiliante quantità, le
prugne verdi: “non
non mangiavamo per fame: ne er
eravamo avidi per il sapore aspro della povertà
povertà”.
Quasi una denuncia delle proprie esasperate cond
condizioni di vita. Altrove aggiunge “...
“...l’acidità di stomaco della povertà”. “e
e infilavano, sotto le div
divise, quantità strabilianti le guardie
guardie”. continua
l’autrice, spiegando quello che ella stessa aveva
capito soltanto molto tempo dopo: si trattava di una
rivalsa alla costrizione che le rendeva ligie sino alla
crudeltà per salvaguardare
vaguardare la propria sopravvive
sopravvivenza. Per traslato “Mangia prugne” divenne un insu
insulto: venivano
no chiamati così gli arrivisti, i leccapiedi
privi di scrupoli usciti dal nulla, le persone che
camminavano sopra i cadaveri. Anche il dittatore
veniva chiamato: “mangia prugne”. Alla peculiarità
delle prugne verdi si collega, immediatamente, il
tema dominante:
ante: la morte: sia fisica, di singole pe
persone, sia metaforica, dell’anima del popolo. Da
Dapprima questa realtà si coglie in forma ingenua:
“non
non bisogna mangiare prugne verdi - era stato
detto - il nocciolo è ancora tenero, se lo si ingoia,
si ingoia la morte”.
”. Si noti, peraltro,che tutti i pr
protagonisti, eccetto due, muoiono nel corso del rromanzo. Al di là del verificarsi di alcuni casi ecl
eclatanti, il tema della morte appare evidente nello sp
spegnersi di ogni fruibilità della vita, nel venir meno di
ogni valore morale, nella negazione dei più el
elementari
tari diritti, esasperato sino alla spersonalizz
spersonalizzazione «potevo dirmi “Ehi
Ehi tu, qualcuno
qualcuno” oppure
“Ehi, tu, nulla”,
”, solo impazzire non potevo». In aaltro momento del racconto l’Autrice scrive: «Alla
domanda “Chi sei?” risponde “Un’amica
Un’amica” e sog-
Hertha Müller
Al soccombere di quasi tutti i protagonisti, corricorr
sponde l’afasia dei superstiti. Fallimento, dunque,
di ogni tentativo di riscatto da una situazione che
sembri lasciare
sciare spazio soltanto ai diseredati.
Maria Teresa Massavelli – Torino
.
Poeti nella Società
30
Settembre - Ottobre 2010
% svilupparsi dei versi, dei turbamenti, dei silenzi, degli eventi “nella
“nella speranza di essere domani / ancora
protagonista / delle mie emozioni”. Fulvio Castellani
FRAMME
TI poesie di Tonino Di Natale - Edizioni “La Luna”, Teramo, 2008
Si legge sulla copertina che nelle poesie vivono “flussi
“flussi di vita
spirituale e fantastica”
fantastica e che “sensazioni
sensazioni ed emozioni si sono unite sulla base dell’ascolto della verità e delle voci dell’anima”.
dell’anima
Un inno alla vita, dunque, quello che ci presenta Tonino Di NaN
tale,
le, ovvero un cercare dentro di sé ogni elemento chiarificatore
dei perché che si presentano via via sullo schermo della quotiquot
dianità. Frammenti dal respiro allargato, comunque, e che si ofo
frono ad una fruizione non di superficie e con una serenità espressiva dal calco uniforme, meditativo. La corposa raccolta è
stata suddivisa in tredici parti: “L’uomo, l’infinito e il mistero”,
“Itinerari di vita”, “La voce del Verbo”, “Sogni e realtà”,
“L’illusione e il trasformismo”, “Memorie”, “Luci, colori e suoni
della natura”, “Donare”, “Solitudine”, “Soffrire in silenzio”,
“Speranza e attese”, “Il tempo e lo spirito” e “Itinerari di morte”;
e già i titoli delle varie sezioni la dicono lunga su quelli che sono
i temi messi in vetrina, nonché la ricerca di partecipazione emoem
tiva, di impressioni concrete, di illuminazioni avvolgenti. Tutto
questo si registra con puntualità nel percorso poetico seguito da
Tonino Di Natale, cosicché il dialogo a distanza tra lui e chi legle
ge sulla realtà dell’esistenza si sostanzia con descrizioni puntuali
e profonde. Un impegno intellettuale, il suo, che risponde alla
rappresentazione
azione di se stesso e del suo mondo dando l’opportunità a chi legge si entrare a sua volta in quel
mondo acquisendo “sensibilità
sensibilità e gusto interpretativo”,
interpretativo”, come ha felicemente scritto lo stesso Tonino Di NaN
tale nella presentazione. Alcune espressioni significative
significative del suo mondo e del suo leggere la realtà: “...la
“
nostra vita: / un veloce rincorrersi / tra meschinità e misteri, / verità e ipocrisie...”;
ipocrisie... “Il
Il prezzo del progresprogre
so / m’invita alla prudenza: / diversamente mi esporrei / inattese intrusioni”;
intrusioni “Sono certo che / l’uomo, cac
pace / distruggermi, / sia anche 1’unico / in grado di proteggermi”...
proteggermi Un libro, questo, da leggere e gustare
in toto, e che è impreziosito dalla riproduzione a colori di acquarelli del poeta di Teramo, e che presenta in
chiusura anchee alcune liriche di Marina Moratti. Fulvio Castellani
LA STA
ZA DELL’A
IMA Poesie di Vittorio “Nino” Martin – Ed. Poeti nella Società,
Società 2009.
C’è un po’ di tutto in queste “stanze”,
“
”, ci aveva confidato VittoVitt
rio “Nino” Martin nell’invitarci a leggere ed a scrivere qualcosa
su quanto ci offriva in visione e intendeva far conoscere ai suoi
lettori, sempre più interessati, a quanto sembra, al suo percorso
sia letterario che artistico. Sì, in verità c’è di tutto; ma si tratta di
un “tutto
tutto”” che sollecita attenzione, che ci spinge ad entrare nei
piccoli grandi perché dei suoi ricordi, che ci fa capire quanto lui
piccoli-grandi
ami ed abbia amato il suo paese natale: Stevenà. Vi troviamo,
così, momenti di vita consumati tra gente semplice
semplice e capace di
sorridere per poco, abituata a lavorare prima di tutto ed a stare
assieme agli altri, a darsi una mano nei periodi, abbastanza
ricorrenti un tempo, di difficoltà … C’è umanità, dunque, nelle
sue poesie; c’è la facciata, ormai ampiamente
ampiamente riconosciuta, di un
uomo dalla sensibilità marcata e dalla capacità di soffrire in sis
lenzio e di stringere la mano al sole, alle nuvole che minacciano
pioggia, alla speranza che si va affacciando al balcone di una rer
altà in evoluzione … Nella sua anima
nima si agita quella vitalità
che è tipica degli audaci e che lo ha spinto fin qui a non avere
paura, a dare il meglio di sé allo scopo di vivere meglio e di
scoprire ogni giorno che quanto lo circonda, così facendo, “sem“
brerà tutto a colori”. Vittorio “Nino”
Nino” Martin, del resto, ha il colore nel sangue e da pittore ispirato %
Poeti nella Società
15
Settembre - Ottobre 2010
% qual è sceglie sempre, e comunque, un palcoscenico di raffinata armonia, di unità espressiva, di ricordi
tra di loro intersecanti dai quali fuoriesce un quadro paesano dalle tonalità dolci e malinconiche ad un te
tempo oppure forti e ricche di rimpianti, di delusioni, di certezze che si vanno sbriciolando. Il suo Io va e ritorna, cuce e ricuce, riannoda, stempera e stuzzica senza mai dimenticare, anzi avendo sempre ben presenti
le radici, le sue radici, che “tengono
tengono salda / e unita la terra
terra”:
”: nel nostro caso l’humus delle sue stagioni esies
stenziali che si rinnovano e si modificano con l’andare degli anni, ma che alla ba
base
se hanno “il
“ solletico del
sole”, “la voce del vento”, “il
il guscio della memoria
memoria” ovvero quella “stanza
stanza dell’anima”
dell’anima che ha conosciuto
inizialmente proprio a Stevenà fin dal suo primo vagito al cinguettare di un pettirosso, allo zirlare dei to
tordi, allo sfarfallio dei candidi fiori di un ciliegio. Ed è piacevole, piacevolissimo anzi, seguire gli sviluppi
emozionali di Vittorio “Nino” Martin. Sì, proprio perché lui usa una grafia semplice e ciarliera, quasi sussu
surrata: una grafia dalla quale emerge un m
mondo,
ondo, il suo mondo, a colori anche se, purtroppo, al presente tali
colori tendono a sbiadirsi, ad assumere un’unica gradazione assai simile al grigio.
Fulvio Castellani
EL MIO VOLO poesie di Marzia Carocci – Edizioni Libroitaliano, Ragusa, 2006.
Il dinamismo è una parte essenziale del Dna di Marzia Carocci,
una poetessa toscana che sa calarsi alla grande nelle iniziative di
carattere culturale e nel contempo dare voce al proprio Io dalle
tonalità riflessive
ve dal punto di vista della costruzione dei versi,
delle immagini, dei fraseggi emotivi. La sua, pertanto, è una pop
esia dalla luce soffusa, dai chiaroscuri modulati sul filo di una
memoria ricorrente, da cui scaturisce una piena di ricordi, di volvo
ti, di pagine
gine diaristiche fatte di sospensioni e di non poca nostalnosta
gia. C’è il vento, sovente, a risvegliare in lei l’ingiallire delle fof
glie, l’errabondo vagare “alla
alla disperata ricerca di me”,
me ossia di
quella porzione di sé che è racchiusa nell’involucro vibrante della poesia e, comunque, del dopo. Lei dice di stringere il volto
“fra le mani incerte”,
”, poi aggiunge che i silenzi sono “coperti
“
da
singulti e pianti / lamenti muti, ignorati”,
”, quindi le “lacrime,
“
nel
requiem del tempo che muore / scendono esangui e leste
lest / fra le
dune scavate del mio volto stanco”. Da ciò si intuisce che MarMa
zia Carocci naviga sospinta da una malinconia di fondo per certi
aspetti, ma anche da una collaterale “fioca
fioca luce”
luce e “dal timido
brilìo d’una splendente luna”. Ad emergere in maniera costante
è, in ogni caso, il tempo con le sue accelerazioni e le sue soste
inattese ovvero la certezza dell’aleatoria presenza di noi tutti
sulla Terra. Com’è, dunque, la sua esistenza? Ecco la risposta: ““Solinga
Solinga come una foglia / ingiallita in Estate, caduca e vacante”, “ubriaca
ubriaca di margini e confini, / di cieli plumbei e mari d’ametista, / di voli acerbi
e implumi...”. La poesia di Marzia Carocci - è il caso di affermare a tutto tondo - è davvero ben congegnata
e avvalorata da una cultura umanistica che tr
trasuda
asuda apertura mentale, dialogo e ascolto, sguardi mai superfisuperf
ciali e profondità espressiva. Un concerto di suoni, dunque, che va a braccetto con una musicalità intima
che nasce da una parola scelta non a caso e tale perciò da suscitare accordi e pensieri che vanno al di là del
quotidiano rotolare dei giorni e che profumano di attimi, di silenzi e di schegge di vita comunque circolari,
dal raro equilibrio e dalle colorature lessicali marchiate da un respiro penetrante.
Fulvio Castellani
PER ASSO
A
ZE E DISSO
A
ZE poesie di Giovanni Caso – Bastogi Editrice, Foggia, 2009.
Da tempo ormai, Giovanni Caso cavalca il destriero della notorietà in campo noetico. La sua ispirazione è
costante, quasi una necessità, un accarezzare quotidiano il respiro, lungo e accerchiante, che segue il fluire
del tempo: del suo tempo, fatto di osservazioni, di riflessioni, di ascolto, di musicale bellezza interiore. I
primi premi che ha accumulato nel corso degli anni ne sono una testi
testimonianza,
monianza, e così i giudizi sempre posipos
tivi delle giurie, dei critici di provata esperienza, di colleghi giovani e meno giovani. Da parte nostra, abbiamo avuto più volte il piacere di leggere le sue opere, di scriverne, di conoscere in una parola quello che
è lo spirito creativo di Giovanni Caso. In questo caso, la sua poesia segue un tragitto già consolidato e colco
laudato. Dà spazio alle sorgenti dell’Io che si rivolge accanto alle pagine aperte della vita: per suggerne ogni e qualsiasi accelerazione, soffio di gioia o di dolore dal disegno nitido, mordace e puntuale. %
Poeti nella Società
16
Settembre - Ottobre 2010
IL SOG
O DEL POETA
E’ il sogno del poeta:
come nobile schiavo
di un potente signore
ricolmare le idrie
con frammenti di vita
e poi teneri giunchi
intrecciar con le dita.
E’ il sogno del poeta …
dare albori di seta
ai più teneri amanti
e poi perle di luna
a quei cuori sognanti;
ricamare tramonti
nelle sere più oscure.
E’ il sogno del poeta:
risvegliarsi al mattino
e scoprir che nel Mondo
quella pace agognata
non è più solo un sogno!
Maria Colacino
Casalnuovo (NA)
Poesia dal volume “Tinteggiando l’aurora”, Ed. Poeti
nella Società, Napoli, 2007.
***************
MIA MUSA
Ti ho attesa col fremito
di un antico brivido;
ho scritto versi
su i tuoi teneri germogli,
poi le foglie
ho sparse nel vento
trepidando nell’attesa.
Udendo l’eco
ho lodato la scorza
come fosse la mia pelle.
Ora la linfa
della tua pianta
ed il mio sangue
scorrono in comuni vene.
Mi poso
su le tue radici
e scavo nel profondo,
ma non so
di questa pianta
che radica io sono.
Alessandro Spinelli
Montecerboli (PI)
Poeti nella Società
L’O
DA DELL’ABUSO
LA POESIA E’ GIOVA
E
Poesie scelte da Sonia Leikin
Non s’arresta
sbandierata ai quattro venti SA
MARTI
O DEL CARSO
l’unità
’unità d’intenti
Di queste case
per sradicare il perbenismo.
non è rimasto
Persa all sorgere del dì
che qualche
l’idea di un mondo migliore.
brandello di muro
Sciolta
Di tanti
come neve al sole
che mi corrispondevano
la magia dell’onore.
non è rimasto
L’onestà
neppure tanto
e un ideale in disparte
trionfa la falsità
Ma nel cuore
sul sentiero dell’oggi.
nessuna croce manca
Non s’arresta
l’onda dell’abuso
E' il mio cuore
dominare il quotidiano
il paese più straziato
con denari sporchi
Giuseppe Ungaretti
è un germe disseminato
(Alessandria d'Egitto, 8 febbraio
nelle menti più losche.
1888 – Milano, 1° giugno 1970)
Trionfa
ionfa la falsità.
***************
Tramonta la legalità.
TEMPO
Cede l’onestà.
Abdica la verità.
verità
Giorno per giorno,
Però... Un giorno prevarrà.
anno per anno,
Mirco Del Rio
il tempo nostro cammina!
Bibbiano (RE)
L’ora ch’è sì lenta
***************
al desiderio, tu la tocchi infine
COME U
A STELLA
con le tue mani;
e quasi a te non credi,
Mi piace immaginare
tanta è la gioia:
che un giorno sarò una stella,
l’ora che giammai
quando la mia esistenza
quaggiù si estinguerà,
affrontare vorresti,
radiosa brillerò
a cauto passo
nel grande firmamento,
ti s’accosta e t’afferra –
insieme a tante stelle
e nulla al mondo
sospesa sopra il mondo.
da lei ti salva.
Mera consolazione!
Non è sorta l’alba
Si spegne anche una stella.
che piombata è la notte;
Mi piace immaginare
e già la notte
che lassù potrò ritrovare
cede al sol che ritorna,
chi tanto ho amato e perso,
e via ne porta
risplender come astro
la ruota insonne.
nel vasto firmamento,
ci stringeremo in cerchio
Ma non v’è momento
con allegro girotondo,
che non gravi su noi
mille luci scintillanti
con la potenza dei secoli;
per illuminare il mondo.
e la vita ha in ogni battito
Mi piace immaginare
la tremenda misura dell’eterno.
che se una stella muore
un’altra più lucente
certo rinascerà.
Liliana Rocco – Bresso (MI)
29
Ada egri
(Lodi,
Lodi, 3 febbraio 1870 –
Milano, 11 gennaio 1945)
Settembre - Ottobre 2010
L’ALBUM DEL PASSATO
MALI
CU
IA
Ho sfogliato con la mente
i miei ricordi d’infanzia,
sono ritornata bimba
per attimi interminabili...
Mi sono vista correre
su un prato di campagna,
giocare con acqua e farina
per preparare le pappe...
gnare su una piccola lavagnetta
Disegnare
con gessetti colorati...
Gli anni sui banchi di scuola,
quando timidamente guardavo
le immagini sui libri di testo...
Non
on leggevo perché non ero capace,
e la maestra non capiva il mio stato …
una piccola tortura...
ed io nel mio silenzio di bimba
stavo a guardare...
ad aspettare di entrare nell’aula
con la maestra speciale
che era solo per me...
Anni passati così...
con il mio silenzio nascosto
dal sorriso, che ancora oggi
porto con me, ogni giorno
per affrontare la vita che è
più difficile della scuola...
Rivedo lei, la Signora
gnora Maestra...
Che forse non ho capito...
Che forse non mi ha capito...
Ho sfogliato con la mente
i ricordi di ieri...
Li trasformo in versi
che partono dal cuore,
per scendere in lacrime amare
che oggi mi hanno fatto crescere.
Malincunia
nia ca t’appresiente
‘a sera for’a sta loggia
addò s’addorme ‘o sole
e trase, senza avè creanza
dind’a sta casa, addò
‘o silenzio oro nun è,
ma è chiummo ca me pesa
‘ncopp’o core, è felinia
nera ca s’arravoglia
dint’ a sti penziere.
Stasera aggio ‘nzerrato
bona ‘a porta, aggio ‘nchiuvato
feneste e barcuncielle
pe’ nun te fa trasì.
Maa po’ mme so ‘ntisa accussì
sola, ca so curruta fore
a te chiammà e tu malinconia
sora gentile, si trasuta,
e mme fatto compagnia.
SPIAGGE DESERTE di Silvana Coppola - Edizioni Poeti nella Società, Napoli, 2008.
Carmela Basile - Poesia tratta dal
da volume
“Mme
Mme voglio ‘mparà a parlà napulitano”
napulitano
Edizioni Poeti nella Società, Napoli, 2005.
MALI
CO
IA
(Malinconia che ti presenti / la sera fuori questa
loggia / dove si addormenta il sole / ed entra senza
rispetto / dentro questa casa, dove / il silenzio non è
oro, / ma è piombo che mi pesa / sopra al cuore, è
ragnatela / nera che si avvolge / dentro ai miei penpe
sieri. / Stasera ho chiuso / bene la porta, ho inchioinchi
dato / finestre e balconcini / per non ti fare entrare.
/ Ma poi mi son sentita così / sola, che sono corsa
fuori / a ti chiamare e tu malinconia / sorella gentigent
le, sei entrata, / e mi hai fatto compagnia.)
Traduzione di Alfredo
Al
Varriale
E’ risaputo che la solitudine e la malinconia sono le
compagne preferite di ogni poeta che si rispetti; ed
anche Carmela Basile, poetessa di rilievo, non vievi
ne meno a questa regola. Il suo tentativo di allontaallont
nare la malinconia dal suo cuore
cuor fallisce, pertanto,
non le resta che accettare la compagnia della mam
linconia che ella, con gesto maldestro, aveva chiuso
fuori della sua porta. Questa poesia rispecchia il rer
ale stato d’animo dell’autrice che ora è rimasta sos
la, senza il suo amato compagno
compag di una vita. Pertanto, chi voglia comprendere appieno il significato
della poetica di Carmela Basile deve penetrarne la
sua vera natura, quella cioè autobiografica, culturacultur
le e affettiva, che, tra l’altro, si evidenzia nei suoi
versi più riusciti.
Pa
Pasquale
Francischetti
Grazia Peruzzo – Molare (AL)
**********************************
***************
UOMO
Utopia, utopia di te stesso.
Crogiuolo di mille "nonsense".
Proiezione di monadi vaganti.
Chimera fluttuante in
un paesaggio dipinto
sul cielo, sull’anima.
Contraddizione infinita
di odio, di amore,
di morte e di vita.
Maria Grazia Vascolo – Marcianise (CE)
Tratta dal volume “Mani”, Poeti nella Società.
Poeti nella Società
% E’ il tempo, pertanto, a scandire il ritmo delle sue attese e
delle sue certezze; un tempo che si risveglia con la primavera e
con il ricordo, e che prosegue la sua corsa catturando giorni di
meraviglia nell’osservare paesaggi e silenzi di case, soggiornansoggiorna
do a tu per tu con gli aquiloni che si riaffacciano, quasi timorosi,
a possedere quel cielo che
che Giovanni Caso dipinge con tutte le
sfumature dell’azzurro. C’è un continuum emotivo
motivo e dialogante
con se stesso che finisce per scavare in profondità “i
“i tanti incaninca
tamenti / sospesi all’arco immoto della luna”,
luna”, cosicché inquietuinquiet
dine e turbamenti trasmigrano
trasmigrano sovente oltre la soglia della non
stalgia per diventare momenti d’incontro l’anima, con la saggezsagge
za della maturità, con il sussurrare avvolgente
a volgente e lontano della
madre (“...eri
(“...eri dentro il vento della vita / come una luna, con i
raggi, a sera, / danzanti
da
sulla pietra del cortile”)... Come a dire,
usando le parole di Ninnj Di Stefano Busà che ha scritto la prepr
fazione, che “la
“la sua istanza lirica si allinea a un processo sillosill
gico dei più risolti, felicemente approdata
approd ta ad un ricchezza verve
bale fra le più fortunate,
fortunate, che sanno gestire il verso senza farlo
debordare di una sola sillaba”.
sillaba Come a dire, aggiungiamo noi,
che “quel
quel vago senso di stupore”
stupore lascia sempre “tracce
tracce nel velavel
rio del tempo”” e nulla eguaglia la felicità di un’ora di autentica poesia.
Fulvio
o Castellani
Poesia, traduzione e commento tratti da
“Poeti e Pittori del III Millennio, 2010.
28
Settembre - Ottobre 2010
Mai letto un libro siffatto! Le esperienze e le considerazioni delde
la gentile Autrice, espresse con toni sì delicati
del
sono una vera cac
rezza al cuore di ogni persona sensibile, degna di questo nome.
Non c'è una sola pagina che non trasudi emozione e commoziocommozi
ne e non coinvolga, in prima persona il lettore attento e imparimpa
ziale e, di questi tempi, non si può dire altrettanto di altri testi
che capita di leggere. Citerò, a puro titolo d'esempio, Danze di
delfini. Delicato e suggestivo sogno di libertà, bene inalienabile
delfini.
per ogni essere vivente ed, a fortiori, per creature come i delfini,
intelligenze acquatiche sempre minacciate
minacciate dai pescatori. L'ingeL'ing
nuità ed il candore espressi in questa piccola favola tra sogno e
realtà, non si possono ridire. Bisogna leggere di persona, per sas
perlo. Stupenda, la foto a commento di Danze di delfini!
delfini E non è
la sola immagine bellissima che arricchisce
arricchisce questo prezioso lil
bretto. Io detesto citare un brano piuttosto che un altro, specie
quando ogni pezzo sarebbe degno d'un elogio dovizioso e propr
fondo, ma sono, ogni volta, costretto a fare una scelta per dare
un' idea del contenuto del libro in esame.
esame. E, ovviamente, quello
che devo tacere, per ragioni di spazio, non è meno bello di quanqua
to metto in evidenza. E tutto il libro è così. Non dirò di più, per non guastare il piacere della scoperta a chi
lo leggerà dopo di me. Ma ne vale davvero la pena. Buona
Buon lettura ai miei successori.
Andrea Pugiotto
LA SPERA
ZA poesie e novelle di Massimo Spelta - Otma Edizioni, Milano, 2008.
Non mi capita certo spesso di fare la recensione d'un libro siffatto, considerando gli Autori coevi. Il più delde
le volte mi tocca essere cortese e ambiguo, per dare una soddisfazione agli “autori” odierni, ed è davvero
raro che trovi una perla, una perla vera e pura!, tra tanta letteratura normale! Ma stavolta ho trovato una
perla stupenda e ne ringrazio l'amico Francischetti che ha avuto la bontà di inviarmi il presente volume. La
speranza è un'antologia, metà in poesie e metà in novelle, di Massimo Spelta … sul conto del quale non
posso dir nulla perché non sono previste note biografiche! Tuttavia,
Tuttavia, posso dire qualche cosa su Spelta come
Autore, dando un'idea del suo stile e delle sue concezioni. Come Poeta, lui pure scrive in versi sciolti. Ma
essi non sono privi d'un certo ritmo e, soprattutto, non mancano di contenuto (il che è tutto, per un
u testo)!
Citerò, fra i carmi, Essere donna oggi,, una riflessione sulla condizione femminile nei quattro angoli %
Poeti nella Società
17
Settembre - Ottobre 2010
% del mondo, e Terra,, una riflessione di carattere ecologico su
questa nostra grande madre comune, uccisa
ucc dai suoi figli peggiori, gli esseri sedicenti umani … Solo per citare due titoli! I temi
trattati da Spelta sono
no i più vari, ma non è mai ovvio o ambiguo
o insipido. Per una volta tanto (salvo rare eccezioni precedenti),
precede
non ho trovato una poesia, una!, che non mi sia piaciuta davvero
e che non mi abbia toccato l'anima nel profondo. Onore al merito! Ma anche come narratore Spelta si dimostra interessante e ata
tento osservatore. Citerò, a titolo d'esempio, Il venditore di polli,
chee fa riflettere sulla dignità del lavoro (se ne parla tanto, oggi,
di dignità!), che è rispettabilissimo, pur se umile, se onesto e utiut
le. E citerò anche Il compito in classe,, una quasi barzelletta di
sapore aspro, non indegna di Pierino, pur se in sotto tono
t
col terribile monello. Ce n'è davvero per tutti i gusti e per tutte le tat
sche, come si dice, e ogni lettore che verrà dopo di me troverà
senz'altro il racconto o la poesia che risponde pienamente alle
proprie esigenze. Ed è un giudizio da lettore esigentissimo!
esige
Buona lettura ai miei successori.
Andrea Pugiotto
IL SOLE DI E
ZO novelle di Marco Rossi della Mirandola Edizioni Albatros Il Filo, Roma, 2010.
Chiuso nella propria villa paterna, nota come La Campana per
via d'un ritrovamento archeologico capitato colà anni prima, EnE
zo vive, solo e cupo come un vero lupo, ricevendo ogni tanto viv
site di amici o vicini, ciascuno dei quali lo mette a parte delle
proprie riflessioni su questo o quell'argomento. Così Enzo, lo
voglia o no, non è del tutto isolato dal mondo, che gli reca le non
tizie più varie nelle forme e nei modi più diversi, attraverso le
bocche delle persone più diverse. E' un continuo parlare e rifletrifle
tere ad alta voce, ora in modo solenne ora in
i modo pedante, ed il
lettore non può restare che incantato da questo modus operandi
dell'Autore, sempre uguale eppure sempre diverso da una novella
all'altra. Non è facile seguire queste trame, né comprendere quale
sia il sole che compare nel titolo di questo
esto tomo. E' possibile che
la risposta sia sotto gli occhi di tutti, ma non è detto. Un libro da
leggere con attenzione e che farà meditare parecchio, anche a
causa delle citazioni, più o meno patenti, in esso inserite. Un libro davvero prezioso, nel suo genere, dati i tempi oscuri in cui ci
tocca vivere. Buona lettura a chi verrà dopo di me.
Andrea Pugiotto
RACCO
TI DIALETTICI di Michele Albanese - Casa Editrice Menna, Avellino, 2009.
Questa piccola raccolta, edita per i tipi della Editrice Menna, raccoglie 4 storie dei giorni nostri. Delle st
storie di denuncia e riflessione, non indegne epigoni di Oliver Twist (Dickens) e di Senza famiglia (Malot) sui
mali dell'odierna società. Ecco il perché di Dialettici, come aggettivo, nel titolo. Perché sono una esposiespos
zione con stile (la Dialettica, appunto, ovvero Ars Retorica)) di problemi che, troppo spesso, sono liquidati
come curiosità del giorno o come effetti di turbe psichiche, celate nel più profondo dell'Io e Super Io, ed altre bischerate freudiane congeneri, quando in realtà l'unica vera causa di queste storie tristi, dal finale
drammatico, è sempre ed una sola, la stessa per tutti: mancanza d'Amore! Amore!
Amore Non sesso svelto (con
preservativo) in un'auto con sedili rreclinabili
eclinabili … Ma uno scapaccione da mezzo quintale in piena faccia
quando la ragazza, capricciosa, fa l'isterica o il ragazzo è stato sorpreso a rubare in un negozio! Amore!
Cioè sacrificare il derby che tanto ci preme per ascoltare i dubbi del proprio coni
coniuge
uge e risolvere una immiimm
nente crisi coniugale, invece di precipitarsi dall'avvocato divorzista (prima) e dall'analista (dopo) %
Poeti nella Società
18
Settembre - Ottobre 2010
LILÌ
I VE
DITORI DI SOLE
Tutto è già cambiato, non lo vedi,
ma è così. Tu lo sai o lo senti
sulla tua pelle spoglia e rugosa.
Ciao Lilì! Ricordare non voglio
i giorni del muschio né i lampioni
che si appagavano al tuo passo.
E' rimasta nell'aria della notte
una canzone dura a morire
come il desiderio di velluto.
Nelle fabbriche o sulle scogliere,
non è il pianto di una sirena
che ci manca; l'età rubata forse
e dentro questo cono di speranza
ciò che vorremmo è respirare fumo.
A Sorrento,
i venditori di sole non sanno:
dicono che si estrania la vita
quando i treni che ripartono
senza far più ritorno,
dicono che i vecchi delirano chiusi
nel loro mondo di provincia
e i giovani sognano di smettere
il ristretto abito della penisola
ed hanno ali pronte per volar via.
I venditori di sole
non conoscono l’inferno delle città
prigioniere di se stesse...
A Sorrento,
langue il bagliore che si spegne
con riflessi lividi sugli agrumi
che esalano respiri profumati
e che si posano su labbra rosa
scolpite nel corallo
prima delle tenebre avvolgenti.
I venditori di sole,
negli angoli di mare,
spacciano dosi di sogni
e fumo che dona illusioni
che scadono con un addio
e non dicono che lì la felicità
è, forse, solo un inganno...
Dino Valentino Moro – Borgo Hermada (LT)
Poesia vincitrice 1° premio al concorso “Marino e
la Cultura” 2010, vedi rivista maggio-agosto
agosto pag.
36. Nella foto il poeta ritira il premio: un quadro
del maestro Giuseppe Di Salvo; al suo fianco
Guglielmo Marino. Latina, 2 maggio 2010.
Elio Picardi – Spoleto (PG)
*************************
***************
AUTOLESIO
ISMO
La vita sono raggi di sole un po’ malato
filtrati all’improvviso come odori
dietro i gerani
fra le pareti esauste del giorno
o pozze d’ombra immemori
che implorano i sorrisi della sera.
Abbiamo inanellato un patto antico
tra le mie ombre
e le tue calde luci
ma ho ritrovato un insolito tramonto
nell’abbaglio mattutino del giorno.
Sacrificando le favole e il mio amore
in un’immaginaria altra stazione
ti ho persa e ti ho cercata fino a sera
per rimanere perdutamente solo.
*********************************
***************
RICORDI
Ricordi come tuoni assordanti,
vestiti di parole spente
di sorrisi non sinceri
ricordi dite, di quello che eri
di quello che eravamo
ricordi, metà di una vita,
che lasciano poco tempo ancora
ricordi delle tue mani calde e scure,
dei tuoi occhi sorridenti
di battute allegre...
ricordi , soltanto ricordi,
è questo che rimane
ormai di noi due.
Gianni Colombo - Via S. Caterina, 9
20025 - LEGNANO (MI)
Vedi Concorso E. Piantanida a pag. 11
Tiziana Valentini - Roma
Poeti nella Società
27
Settembre - Ottobre 2010
I OSTRI SOCI, LE LORO POESIE: SECO
DA PARTE
ME
DICA
TE
Ho visitato troppi inverni
vestita da mendica
coprendo a strati l’anima
di aridi ricordi
e di svenduti affetti.
Accovacciata
nel buio del silenzio
ho assunto le sembianze
d’un feto senza nome.
Così ho attraversato
a mani tese
un brano della vita
con il rifiuto di sapere
i pianti liberi delle primavere.
Facendomi violenza
con l’amore
mi sono denudata
di deliranti attese
di riparazione.
Mi sono battezzata e ripulita
alla sorgente della vita;
poi ho indossato,
con esitazione
le scomode emozioni
di tutte le stagioni.
Maria Grazia Molinelli
Piacenza
***************
CALLIOPE
La Musa ispira
l’arte della Poesia
e l’uomo raccoglie
l’idea e la realizza.
Gemme le parole
che fioriscono
sui rami della poesia
e l’arte di scrivere
la fronda verde della chioma.
L’uomo-poeta invia
messaggi a tutti gli uomini
oltreché a se stesso
e invita e s’invita a riflettere,
a pensare prima di proferir
parole che possono non solo
offendere, ma anche far male.
Luigi Alberano
Praia a Mare (CS)
Poeti nella Società
TRAMO
TO AL MARE
COSI’ TI RI
GRAZIO
Tutto pare sospeso
in una quiete senza tempo.
Il sole è andato,
sommerso dalle case
oltre le palme.
Un silenzio irreale
impone la sua legge
anche al mare.
Non ha lidi il pensiero
relegato immobile
in uno spazio senza dolore.
Mi hai dato
il cielo e le stelle
la luna e il sole,
e io ti ringrazio
con il peccato.
Anna Aita – Napoli
***************
GUARDAMI
Angelo dell’universo,
raggio d’ogni cielo.
Donami ancora...
tante notti di luna
dove ogni musica
è frontiera d’amore.
Fa’ che Iddio,
ancor una volta
ravvivi la mia esistenza
in questa natura
ricca di poesia.
Elisabetta Busiello
Brusciano (NA)
***************
BRIVIDI
Madre,
ora che sei partita
verso il sole,
ascolto sgomento
il pianto delle stelle,
scosso da brividi di luce...
Giuseppe Sorrentini
Via San Pancrazio, 28
73011 Alezio (LE)
[email protected]
***************
HAIKU
Mio fratello è
musulmano: nato da
uno stesso Padre.
Mi hai dato
il tuo amore
mi hai perdonato
ogni peccato
ed io ti ringrazio
con l’odio.
Mi hai dato
i fiori, la terra
mi hai dato
dei doni stupendi
ed io solo
con niente
ti so ringraziare.
Mi hai dato perfino
il tuo corpo e il tuo sangue
sang
ed io non ti ringrazio
neanche per questo.
Io so solo vedere
dove sta il male,
dove regna l’amore
non ci so andare.
Gennaro Cifariello
Ercolano (NA)
***************
SILE
ZIO
Silenzio:
una voce senza rumore
che trova compimento
nell’assenza di parole,
un incontro di sguardi,
un’unione di anime,
una riflessione su se stessi
o semplicemente
semplicem
l’ascoltare
deboli rumori /
che solitamente
si confondono /
nel caos quotidiano.
Pasquale Francischetti
Michele Calligaro
Enemonzo (UD)
26
Settembre - Ottobre 2010
% per risolvere la depressione saltata fuori! E via discorrendo! E' questo il messaggio importante che l'Autore ha voluto dare ai suoi lettori
con queste storie moderne, degne dei nostri tempi, per indurre la gente a
riflettere (a riflettere davvero!) sui mali
mali della società, sempre più disadis
giata e traballante e sempre più vacua
v cua di valori morali e di basi solide (lo
so che sto bissando frasi arcifatte, ma sembra che si parli sempre e solo
ai sordi)! Un libro che darà molto da riflettere a chi avrà il coraggio di
comprarlo e la pazienza di leggerlo.
le
Si vorrebbe che la vita fosse una eterna fiaba di Cenerentola, con finale felice, ma non possiamo dimentid
care che la Piccola Fiammiferaia sta morendo di fame (cibo
(cibo e amore) e
di freddo in quel buio e gelido cantuccio
cantuccio fra due case, nella notte di CaC
podanno. Buona lettura a chi verrà dopo di me.
Andrea Pugiotto
Francesco Salvador: LIRICHE SCELTE Casa Editrice Menna, Avellino, 2009.
Venticinque anni di poesia sono un patrimonio di pensieri, di ispiisp
razioni, di ricordi, frammenti di vissuto che non torneranno nella
realtà della vita, tuttavia resteranno indelebili nella mente e nel
cuore. Un piccolo scrigno di tesori questo volumetto di Francesco
Salvador che racchiude i moti dell’anima prima e oltre il pensiero
del poeta. Pensieri, riflessioni, animano i versi forse leggermente
sintetici ma proprio per questo colmi soprattutto di sentimento.
“Siano
Siano le strade per tornare a casa a consolare quando
l’esistenza pesa più di un masso / ”. Desiderio di evasione, di lil
bertà dalla costrizione del caos cittadino “Le
“Le bacche sul cespuglio
c
del marciapiede guardano le auto, le moto, i camions, le biciclette
passare, emarginati frutti fuori posto sopportano la stupida civilcivi
tà / ”. Nostalgia
Nostalgia di un tempo passato, ricordi di ore serene “E’
“ così
incerta questa sera mia … e ancora cerco ricordi di altre sere, in
altri viali, altre primavere, potesse tornare per una volta almeno
quel glicine o solo il suo profumo / ”. In questi versi scritti con il
cuore è presente la natura
nat ra con l’evolversi delle stagioni, il creato,
tutto ciò che forma l’umana esistenza, tuttavia si capta tra le righe
r
anche una lieve amarezza e dall’animo del poeta sale una domandoma
da “Cosa
Cosa cerchi? Hai varcato mille soglie, sei malinconico e stust
pito: cadute sono già le vecchie fogli / ”. Similitudine con l’età ormai trascorsa e trapela un vago di timore
per quella che avanza e un senso di rassegnazione. Anche se qualche sogno si è dissolto la vita va vissuta
fino all’ultimo respiro. “Le
Le ho perdute ormai le chimere della gioventù come giusto
gi
il distacco … ma vivere
fino all’ultimo giorno mi sia dato anche se non avrò il cuore in pace e l’anima sarà lacera … / ”. E un attento lettore si immedesima nelle profonde e sentite liriche del
de poeta, le vive, riflette,
flette, ne trae immensa sereser
nità con un ottimo giudizio e l’augurio di altri venticinque anni di stupenda poesia.
po
Bruna Sbisà Carlevaro
Poesia Sinfonia d’autunno di Giovanni Formaggio - Rivista n.° 39 marzo aprile 2010, pag. 5.
Questa composizione di Giovanni Formaggio è un breve riepilogo esistenziale. Con questi versi l’autore ha
sintetizzato la vita umana nelle sue diverse sfaccettature. Ha voluto assemblare la vita con la “sinfonia
“sinfoni
d’autunno”, con una sua valenza metaforica. Formaggio lo fa riesumando cari ricordi del nonno che, porpo
tandolo sulle spalle al vigneto e fischiettando “canti alpini” verso il tramonto, lo faceva scendere a terra,
perché rincorresse il cane per giocare. Nell frattempo “riempie
“
una cesta d’uva per noi”.
”. Altro caro ricordo
collegato con la sinfonia d’autunno è quando la mano del nonno: “passava
“passava sui capelli del nipote mentre,
contemporaneamente, narrava storie di guerra”” e solleva il suo sguardo “verso
“
la montagna
gna / dove rimaserimas
ro gli amici”” caduti in combattimento. Nel frattempo questa “sinfonia d’autunno” viene collegata col ricorrico
do della nonna che era solita baciare il nipote. Intanto “la
“la luna che s’alza gialla / tra rosari di stelle d’oro”,
d’oro
molta gente si riunisce
nisce nel cortile della casa paterna per dedicarsi al ballo, divertimento una volta %
Poeti nella Società
19
Settembre - Ottobre 2010
% molto gradito nel casolare di campagna mentre le campane della chiesa parrocchiale annunciavano la
Ave Maria. Il nonno suonava la fisarmonica ponendomi sulle sue ginocchia e mi calcava sulla testa il llogoro cappello d’alpino.. Scena di una vita agreste che è rimasta soltanto nel ricordo. Pacifico Topa
opere sul Gargano. Sezione Poesia a tema libero
lingua italiana:1) Rosaria Ines Riccobene, Licata
(AG); 2) Marina Pratici,
ratici, Aulla (MS); 3) Natale
Buonarota, Bisceglie (Barletta). Sezione poesia diadi
lettale a tema libero: 1) Gaetano Spinnato, MistretMistre
ta (ME); 2) Fiorella Brasili, Latina; 3) Antonio
Scarpone, Galdo degli Alburni (Salerno). Sezione
racconto, teatro, saggistica
ca inedita a tema libero:1)
Carmela Tuccari, Aci S. Antonio (CT); 2 Renato
Nicassio, Bari; 3) Armando Bettozzi, Roma. SezioSezi
ne libro edito (poesie, narrativa, saggistica) a tema
libero: 1) Antonio Iacona, Catania; 2 Renzo PiccoPicc
li, Bologna; 3 Flora Lalli, Campobasso.
mpobasso. Sezione ara
te visiva e sonora (pittura, scultura, fotografia, artiart
gianato, musica, video) a tema libero pittura: 1)
Renzo Tonello, Cavaglià (Biella); 2) Lorenzo Di
Mauro, Mattinata (FG); 3) Giusy Calì, Acicastello
(CT). Riconoscimento speciale pittura
tura a Fidelia
Clemente, Mattinata (FG). 1 premio artigianato a
Angelo Vaira, Mattinata (FG). Riconoscimento a
Pia Beri, Milano. Riconoscimento ad Aurelia ConCo
ticelli, Foggia. Riconoscimento speciale musica:
Edita Randová, Only promotion, Repubblica Ceca.
Categoria
ategoria Opere sul Gargano (poesia, racconto, lil
bro edito, saggistica), 1° premio libro edito saggisagg
stica: Antonio Francesco Paolo Latino, Mattinata
(FG). 2° premio libro edito racconti: Claudio CaC
striotta, Manfredonia (FG); 3° premio racconto inedito: Andrea
ea Prudente, Foggia. Premio speciale
comune di Mattinata, poesia inedita: Matteo Trotta,
Mattinata (FG). Premio speciale Provincia di FogFo
gia: Paolo Labombarda, Roma.
La giuria era composta da: presidente del premio:
Maria Cristina La Torre. Giurati: Enza Conti, Sara
De Meo, Maria Giuseppa La Torre, Sabato LaudaLaud
to, Giuseppe Manitta, Lucia Paternò.
PREMIO I
TER
AZIO
ALE DI POESIA
“SA
TA MARIA DELLA LUCE” VIª
EDIZIO
E 2010.
RISULTATI
TI ASCOLTO poesie di Anna Lucia D’Amico Otma Edizioni, Milano, 2009.
Con la silloge “Ti ascolto” Anna Lucia D’Amico intavola un
dialogo con se stessa. Nel riepilogare la formulazione della faf
miglia lei rievoca i momenti tristi delle morti del babbo, del frafr
tello, della, sorella;
la; a conclusione dice: “La
“ fede in Dio ci dette
la forza di continuare / cara mamma, tu sei la mia amica
am
più
cara / sei la mia forza, la mia ragione di vita / rimani accanto a
me perché ho bisogno di te.”
.” Questi versi sono eloquenti per
dire della personalità semplice di una autrice che versifica istinisti
tivamente.
mente. Questa silloge é una specie di diario nel quale ded
scrive i personaggi più cari,
ri, come la nonna, il babbo, la mamma
ma, ma poi prosegue toccando gli argomenti più diversi, argomentazioni che sono ricorrenti
renti nella esistenza terrena. La sua é
una poesia molto intimistica, cerca di sondare nella profondità
dei sentimenti, delle sensazioni,, delle esperienze di vita. Parla
di un amore giovanile, forse snobbato, quindi un rincontro che
risveglia quel sentimento. La sua poesia scorre semplice, alegale
giante ingenuità quasi infantile, ma é sempre una poesia satura
di sentimento di amore, elemento questo che, secondo lei dod
vrebbe dominare il rapporto umano.
Pacifico Topa
COME PAPAVERI poesie di Valentina Bechelli – Carello Editore, 2009.
La silloge di Valentina Bechelli ha un titolo quanto mai vivaviv
ce, cromaticamente intenso, e anche il contenuto è variato e
policromo, letterariamente intenso. C’è subito da notare che la
sua poesia è ritmica metricamente: “Il
Il mio pensiero non ha
confini / passa fra i monti / passa i vallini / come un uccello
mette le ali / vola fra alberi che / son tutti uguali”.
uguali Questi
primi versi sono un poco la sintesi delle composizioni di quequ
sta estrosa poetessa. Elemento dominante delle sue poesie è il
sentimento, quello che solitamente il cuore femminile culla in
se stesso. Nella poesia
oesia di questa autrice, oltre al sentimento,
c’è anche passione, affetto, generosità, espressioni che denoden
tano molta sensibilità poetica oltre che culturale.
cu
La tematica
spazia nella grandiosità del nostro mondo e lo scopo che si
prefigge la Bechelli è quello
ello di rendere consapevoli anche gli
altri del suo stato d’animo, del suo modo di comporre e di esplicare le varie tematiche. La raccolta è suddivisa in due ses
zioni, la prima “Filastrocche di ieri e di oggi” s’intrattiene in
argomenti ricorrenti nella nostra
tra realtà terrena. La seconda
parte è un diario di vita
ta su argomentazioni varie, ma sempre
attinenti ad una realtà che ci è vicina. Opera questa piena di
realismo
lismo e di concretezza, non solo culturale, ma anche di passione. Tutta la raccolta è ricca di fan
fantasia, ma anche di valenza culturale, in quanto ci sono numerosi insegnamenti etici. Eventi tragici come il
terremoto dell’Aquila suscitano in lei profondo cordoglio e partecipazione. ““Ovunque
Ovunque silenzio di morte
/ tra le macerie / una bambola a braccia aper
aperte
te / gli occhi rivolti al cielo / sussurra una silenziosa
preghiera / per chiedere ragione / di tanta distruzione
distruzione”.
”. In alcune composizioni c’è questo rammarico,
ossia voler conoscere le motivazioni delle catastrofi che affliggono l’umanità.
Pacifico Topa
Foto:alcuni dei premiati, organizzatori e relatori, tra
cui il sindaco di Mattinata, Lucio Roberto Prencipe,
il parroco di Mattinata Don Francesco La Torre.
MATTI
ATA – Si è svolta con successo e partepart
cipazione di pubblico nel Museo Civico di MattinaMattin
ta la cerimonia di premiazione dei premi: “Santa
Maria della Luce” e “Premio Liberarte”, organizzaorganizz
ti dalla
la sede del Convivio di Mattinata, presieduta
da Maria Cristina La Torre,, in collaborazione
con la Provincia di Foggia e il Comune di MattinaMattin
ta. Alla cerimonia hanno presenziato autorità relirel
giose e politiche locali, tra cui il parroco di MattiMatt
nata Don Francesco La Torre, il sindaco avv. Lucio
Roberto Prencipe, il consigliere comunale delegato
alla cultura Giuseppe Aulisa, assessori Rosa CiccoCicc
ne, Pierpaolo Fischetti, Raffaele Prencipe. Nella sas
la del museo è stata allestita una mostra con alcune
opere premiate poesia e arte visiva, alla fine della
premiazione un rinfresco ha allietato la serata.
Elenco completo premiati:
redazione M.Cristina La Torre - Via Madonna
Incoronata 103 - 71030 Mattinata (FG).
************************************
Santa Maria della Luce,, sezione tema religioso
poesia lingua italiana:1) Maria Concetta Selva, RiR
mini; 2) Palma Civello, Palermo;
mo; 3 Roberto MeM
strone, Volvera (TO). Premio Speciale Don SalvaSalv
tore Prencipe: Rodolfo Vettorello, Milano. Premio
speciale Don Giuseppe Prencipe: Miriam De MiM
chele, Portici (NA). Sezione poesia dialettale tema
religioso: 1) Raffaele Piras,, Quartucciu (CA); 2)
Anita Peloso Vallarsa, Arcé di Pescantina (Vero(Ver
na); 3) Nino Cesarano, Nola (NA). Sezione racconracco
to inedito tema religioso: 1) Pietro Baccino, SavoSav
na; 2) Violetta Franchi, Bastia Umbra (PG); 3
Carmine Valente, Napoli. - Sezione libro tema relirel
gioso (poesiaa e saggistica): Premio speciale Il ConCo
vivio: Armando Romano, Roma. Premio speciale
giuria: Pasquale Amato, Patti (ME). - Sezione Arte
visiva: (categorie: pittura, scultura, artigianato):
1) Giovanni Battista Notarangelo, Mattinata (FG);
2) Pasquale Salvatore
vatore Accoglie, Montalbano Jonico
(MT); 3) Carla Colombo, Imbersago (LC). Premio
Liberarte, concorso per opere a tema libero e
ELLE
TRAPPOLE
DEL
CUORE
poesie di
Pasquale
Francischetti.
Libro di 308
pagine costo
20 euro, da
versare su
c.c.p. n.°
30704803
intestato
all’autore.
.
Poeti nella Società
20
Settembre - Ottobre 2010
Poeti nella Società
25
Settembre - Ottobre 2010
CONCORSO LETTERARIO / ARTISTICO
«CITTÀ DI AVELLI
O - TROFEO VERSO
IL FUTURO» Trentaduesimaa ed
edizione. RISULTATI. La Giuria della XXXII Edizione del
Concorso, composta da: Prof. Giovanni Di Gir
Girolamo, poeta, scrittore, critico (Bellante, TE), Pr
Presidente; Prof. Leone D’Ambrosio, Poeta, Latina;
Prof. Pasquale Di Petta, poeta, Scrittore, Critico,
Casoria; Prof. Maria Rosaria Di Rienzo, poeta,
Avellino; Prof. Paola Maccaglia, Giornalista,
Terni; Prof. Raffaele Orabona, poeta, Cislago
VA; Prof. Anna Scibelli, scrittrice, ricercatrice
storica, Mercogliano; Prof. Ottorino Vigliotta,
poeta, artista,
tista, Taurasi AV; Prof. Giovanni Vitale,
scrittore, Mercogliano AV; Ins. unzio Menna,
poeta, scrittore, critico; giornalista, Segretario e
Organizzatore del Premio, Avellino
Avellino; dopo aver
esaminato i 945 lavori pervenuti da 310 conco
concorrenti, ha deciso di assegnare
egnare i premi in palio ccome segue: (per mancanza di spazio riportiamo
solo una parte dei premiati), Premi Speciali
Speciali: Felice Alfarano, Napoli; Sabato Laudato
Laudato, Nocera
Sup. - Premi Giovani: Antonella Pastore
Pastore, Acerra - Sezione A Poesia Singola in Lingua
Lingua: l° premio: Trofeo Verso Il Futuro con Diploma a: De
Biase Eduardo, Napoli; 2° Coppa con Diploma a:
Averoldi Silvana, Mercogliano AV
AV; 3° Targa con
Diploma a: Tagliamonte Alfonso, Nocera Inf.; 4°
Medaglione aureo con Diploma a: Gelli Maria
Rosa, Arezzo; 5° Medaglione argenteo con D
Diploma a: Peruzzo Grazia,, Molare AL; 6° Med
Medaglione di bronzo con Diploma a: Cifariello
Gennaro, Ercolano; Malerba Giuseppe
Giuseppe,
Sant’Ilario RE; 7° Medaglia aurea con diploma
a: Bicchierri Antonio,, S. Giorgio Ionico; Fortini Alda, Villongo; Valentini Tiziana
Tiziana, Roma; 8°
Medaglia argentea con Diploma a: Casotti Adua,, Sant’Ilario GE; 9° Medaglia di bronzo con
diploma a: Manca Miriam,, Iglesias; 10° premio:
Diploma di merito a : Buscaino Maddalena, Tr
Trapani; Sezione B Poesia in Vernacolo 1° premio:
Trofeo Verso il Futuro e Diploma a: Eduardo De
Biase; 2° Coppa con Diploma a: Pietrafitta
Franco, Caivano NA. Sezione C – Inedita 1°
premio: Coppa con Diploma a: Rizzi Maria; 2°
Coppa con Diploma a: Tamburrini Bruna
Bruna,
Montegiorgio. Silloge 1° premio: N
Non assegnato.
7° Medaglia aurea con Diploma a: Alpignano
Ida, Bagnolo P; Grecchi Paolo
Paolo, Codogno; Del
Rio Mirco, Bibbiano. Sezione E - Edita 1° premio: Coppa con Diploma a: Vitolo Antonio,
Olevano S. T. Sezione Artistica 1° premio Non
assegnato. 9° Medaglia
lia di bronzo con Diploma a:
Rapicano Giovanni, Napoli. - 29 maggio 2010
2010.
XXVI EDIZIO
E DEL PREMIO
LETTERARIO “LA MOLE”
Sabato 22 maggio 2010 presso la Cappella dei
Mercanti di Torino, sono stati proclamati i vincitori
della XXVI edizione del Premio Letterario “LA
MOLE” organizzato dall’Associazione Culturale
Talento, con il Patrocinio del Ministero dei Beni e
Attività Culturali, della Città di Torino, con il sostegno della Regione Piemonte, della Camas e di
E.Hassan. La Giuria composta da Piero Cazzola
(presidente), Elettra Bianchi, Lorenzo Masetta, EtE
tore Mingolla e Angelo Mistrangelo, ha esaminato
un centocinquanta elaborati delle due sezioni.
sezioni Durante la cerimonia conclusiva, con intermezzo mum
sicale, sono state premiate le dieci poesie finaliste
sulla Sindone e annunciato il vincitore della cinci
quina, per silloge inedita, che è risultato Piero
Simoni da Livorno, al quale spetta la pubblicazione
pubblicaz
gratuita della propria raccolta. Fra gli autori giunti
in finale con una speciale targa, segnaliamo Ada
Negri Buttiglione, Stefania Raschillà, Edio Felice
Schiavone (per la silloge), e Fabiano Braccini,
Anna Maria Ferrero, Pinuccia Gamba, Roberto
Locci, Tiziana Monari e Paolo Santangelo (per
poesia singola). Per informazioni:
Lorenzo Masetta e-mail:
mail: [email protected]
************************************
VII° EDIZIO
E “PREMIO I
T.
I
T DI POESIA
TERAMO 2010 GI
O RECCHIUTI”
La Giuria della VII° Edizione del “Premio Internazionale di Poesia Teramo 2010 Gino RecchiuRecchi
ti”,, dopo le riunioni preliminari per esaminare le
opere presentate nelle singole Sezioni del Premio,
ha deciso la seguente graduatoria: Sezione A Primo Classificato Rina D’Antonio di Teramo;
Teramo Secondo Concezio Del Principio di Atri (Te);
(Te) Terzo
Fulvia Marconi di Ancona;
Ancona Sezione B – Primo
Classificato Enrico Crea di Roma;
Roma Secondo Mirko
Pierpaolo Papirii di Teramo;
Teramo Terzo Vittorio Verducci di Notaresco (Te); Sezione C – concorrenti
singoli e Classi di Scuola vari premiati; Sezione D
– Primo Classificato Salvatore D’Aprano di Montreal (Canada); Secondo Daniela Quieti di Pescara;
Terzo Sunshine Faggio di Imperia.
Imperia La Giuria ha
deciso inoltre l’assegnazione dei seguenti Premi
Speciali: a) Casa Editrice “LietoColle”
“
di Como;
b) Alexandru Solomon di Bucarest (Romania);
(Romania) c)
Renzo Piccoli di Bologna.. Il Presidente della Giuria:: (Prof.ssa Giuliana Villa);
Villa) I Giurati: (Prof.ssa
Franca Prosperi); (Dr.ssa Maria Di Blasio Ricci);
Ricci)
(Prof.ssa Gabriella Antonacci);
Antonacci) (Prof.ssa Anna
Sciarra); (Prof.ssa Geltrude Sorgi);
Sorgi) Il Segretario:
(Dr. Luciano Recchiuti). La Cerimonia di Premiazione ha avuto luogo a Teramo, presso la Sala Polifunzionale della Provincia, sabato 29 maggio
2010. Associazione Cult. “La Luna “ di Teramo
unzio Menna,, Organizzatore del Premio
Poeti nella Società
IL PRESIDENTE Dr. Luciano Recchiuti
24
Settembre - Ottobre 2010
SULLE ALI DEL VE
TO poesie di Giorgia Scaffidi – Edizioni Il Convivio, (CT), 2010.
Questa silloge poetica di Giorgia Scaffidi è di già emblematica
fin dal titolo; infatti, già di per sé il titolo dice chiaramente la vov
lubilità del contenuto. Trattasi di una giovane poetessa che si è
fatta conoscere, partecipando a diversi concorsi, e raggiungendo
anche dei buoni successi. Trattasi di una poesia “del cuore”, frutfru
to dii un profondo sentimento interiore che riesce a catturare il letle
tore per la profondità dell’intimo entro cui indaga. L’uso delle
metafore accentua l’interesse per questa autrice e le consente di
penetrare meglio i sentimenti. In lei la fantasia aleggia liberamenlib
te per giungere nella profondità degli stati d’animo. Spesso lei
ricorre alla fantasia per dare una base ai sogni “Lì
“Lì sono custoditi i
segreti del cuore. / Cerco di avvicinarmi / ma ti perdo / ti cerco
per capire, credere ancora / ma non rispondi. / Vedo volar via i
miei sogni / nascosti dietro quell’orizzonte”.
quell’orizzonte Questo per dare una
idea chiara della personalità di Giorgia Scaffidi, personalità vav
gante, mai soddisfatta, sempre alla ricerca dell’imponderabile,
del fantastico. Anche in lei c’è il pensiero
o di quanti, rinchiusi nei
lager, trascorrevano il tempo: “scrivendo,
“scrivendo, pregando, imprecanimpreca
do”. E’ questo l’assillo della vita del prigioniero: “solo
“solo la luna / ti
dava il coraggio / di sentirti ancora viva / mentre ti ero accanto /
sulla strada della morte”. La reminiscenza ha un peso notevole nella sua poesia: “Mi
“Mi ritornano in mente /
rintocchi del tempo / giorni regalati al tramonto / che scorrono forse troppo veloci”.
veloci E’ questo il costante
rimpianto di un’anima angosciata. C’è chi l’ha voluta assemblare alla
alla mestizia leopardiana, infatti, quel
senso di tristezza è aleggiante nella sue composizioni. Pacifico Topa
*************************************
**************************************************************
Poesia La primavera della vita di Giovanna
Giovan Alario - Rivista n.° 39 marzo aprile 2010, pag. 19.
Questa composizione di Giovanna Alario è una sintetica rievocazione della esistenza terrena: “E’
“E’ autunno,
le prime piogge … / Fino a ieri il sole splendeva. / Fra poco cadranno le foglie. / Ci sarà un’immensa distesa / di foglie secche”.
”. Uno spoglio colpo di vista autunnale, ma ci si augura che questo autunno abbia
breve durata: “poi
poi arriverà l’inverno e la tristezza / nel cuore; poi sarà la primavera”.
primavera”. L’autrice ribadisce
la scadenza delle stagioni che si susseguono “Ma
Ma la primavera sorgerà gloriosa / al sole della giustizia. /
Così sarà la Risurrezione / e la gioia sarà immensa / ad incontrare te Gesù, / Padre fratello amico”.
amico Una
breve e semplice composizione che riepiloga l’avvicendarsi stagionale per concludersi
concludersi con la cosa più gragr
devole per Giovanna Alario: la resurrezione di Cristo dopo la triste tragedia della Via Crucis. P. Topa
**************************************************************
*************************************
Poesia Amore di mamma di Baldassarre Turco - Rivista n.° 39 marzo
o aprile 2010, pag. 5.
Baldassarre Turco ci offre una occasione unica: la scena di un assassino pentito che, dopo aver scontato il
periodo di detenzione, viene lasciato libero. Gli si aprono le porte ed egli si trova nella piazza antistante il
carcere e constata
onstata che non c’è nessuno ad attenderlo. In se stesso fa una considerazione: “on
“on meritavo di
essere accolto festosamente”.
”. Torna verso la sua casa, entra e trova, “sopra
“sopra il letto disteso un corpo / del
tutto trasparente come un ombra”.
”. Allora si mette in
in ginocchio e chiede alla mamma perdono come lo ha
perdonato Iddio. “E
E quel mucchietto d’ossa rinsecchite / si rianimò e, accarezzando la testa / dell’uomo
che piangeva, “Figlio - gli disse – io come Dio non ti ho mai condannato!”
condannato
Pacifico Topa
**************************************************************
*************************************
Poesia Vita di Rita Boarelli - Rivista n.° 39 marzo aprile 2010, pag. 18.
Rita Boarelli ha voluto sintetizzare la realtà della vita componendo una creazione in cui si accenna al conco
tenuto della esistenza umana. “La
La voce di un bambino / il richiamo di una madre; / una donna che prega /
un uomo che sussurra / un giovane che piange / la mia anima che esulta!”
esulta!” Con questi versi l’autrice ha sinsi
tetizzato la stessa esistenza terrena. Infatti, è lei stessa
st
a dire: “Tutto
Tutto questo è vita / Passione Emozione /
Amare per vivere / Sognare per volare / dov’è la vita”;
vita”; in quella situazione c’è la gioia. Inutile nascondere
l’ottimismo di questa autrice secondo la quale dove c’è la vita qui c’è anche la gioia. Una
Una esortazione: “de“
scrivila, raccontala, / inventala, amala, / vivila con la pace del cuore / la serenità dell’anima / la passione
dell’ardore!” Una breve poesia che denota una esaltazione esistenziale, una ottimistica visione della esies
stenza umana, frutto di una gioiosità che purtroppo, non c’è in tutti!
Pacifico Topa
Poeti nella Società
21
Settembre - Ottobre 2010
MA
IFESTAZIO
I CULTURALI
di nostalgia, di dolore, un'acqua dove immergersi
per purificarsi.. Parole preziose ed eleganti spesso
simboliche. Il ricorso alla metafora è sempre una
caratteristica predominante in Roberta, dire senza
svelarsi, ma se si trova la chiave di lettura tutto did
venta più semplice.
Dopo le presentazioni dei
libri è iniziato
il Reading, durante il quale
le
poetesse
hanno letto i
testi poetici,
esprimendoli
anche a due
voci.
Prima
dell’intervallo,
nel quale Roberta e Tiziana
hanno offerto
caffè e cioccolatini agli ospiti, è stato presentato il quadro del pittore Giancarlo Ferruggia,
Ferr
presente al Florian, dal titolo Omaggio a Giacomo Casanova.
Casanova Il
pubblico ha accolto in maniera molto favorevole
quanto proposto dalle due poetesse, in un clima
colloquiale
loquiale e accattivante. Fra i presenti i Presidenti
del Centro d’Arte Modigliani Roberto Cellini e
dell’Accademia Vittorio Alfieri Dalmazio Masini,
il Direttore dell’Istituto Universitario Olandese
dott. Michael W. Kwakkelstein,
Kwakkelstein il prof. Get Jan
Van De Sman dell’Università Utrecht, il vice diretdire
tore di Villa I Tatti prof. Louis Walsman, la
dott.ssa Paola Brizio,, la dott.ssa
dott. Ilaria Masi e diversi esponenti della cultura fiorentina. Una serata
molto bella insieme alla gentilissima Donata Bargiacchi,, perfetta padrona di casa e responsabile delde
la Boutique Caffè Florian a Firenze.
Dal sito://www.literary.it/occhio/dati/
://www.literary.it/occhio/dati/
degl_innocenti/al_caffe_florian_di_firenze.html
GRAFFITI DI PAROLE AL
CAFFÈ FLORIA
DI FIRE
ZE
Venerdì 12 marzo 2010,, nell’elegante e prestigioso
Caffé Florian di Firenze, si è svolto il Reading a
due voci Graffiti di parole delle poetesse fiorentine
Roberta Degl’Innocenti e Tiziana Curti
Curti. Il pomeriggio prevedeva anche l’esposizione e la present
presentazione del quadro Omaggio a Giacomo Casanova
del maestro Giancarlo Ferruggia.. Prima di dare in
inizio al Reading le due poetesse hanno fatto una pr
presentazione, l’una dell’altra, attraverso l’ultimo libro
edito di ciascuna, dal quale erano tratte la maggi
maggioranza delle letture. Roberta Degl’Innocenti ha in
iniziato con ill libro di Tiziana Curti, "Alle radici del
canto": … (…)
… Tiziana ha
percorso,
in
questi anni, un
lungo e impegnativo viaggio
e ce lo dimostra
con la matura
consapevolezza
di questo nuovo
testo che ha,
però, un fremito
leggero, un trasalimento amoroso che ci riporta, inconsapevole,
come
lei, giustamente
suggerisce, alle radici del canto.. Ed è un canto ccorale, al quale la poetessa si abbandona,
bandona, dove ogni
parola ha una sua giusta collocazione,
locazione, pur mant
mantenendo la spontanea naturalezza
za che lo contradd
contraddistingue. Per capire le motivazioni,
zioni, che hanno spi
spinto Tiziana alla scrittura, basta lasciarsi coinvolg
coinvolgere dalle parole nell’ineffabile Cantico dei Cantici,
espresse nell’epigrafe, che rappresenta un canto
all’amore.
Tiziana Curti si è poi così espressa sul libro "D’
"D’aria
e d’acqua le parole" di Roberta Degl’Innocenti. …
(…)… Per Roberta la scrittura è un bisogno,
un’urgenza sentita profondamente fin da giovani
giovanissima, così come dice anche lei stessa nell'autobi
nell'autobiografia visibile sul sito internet, è sempre stato un
aiuto un modo per confrontarsi con la realtà e con
il sogno, un’auto confessione dove viene regalata
al lettore la parte più oscura ma anche la più chi
chiara dell' Io profondo. Le parole hanno un valore
importante nel mondo di Roberta possono essere
leggere come l'aria,
aria, possono avvolgerci, farci sal
salire in alto nel mondo della fantasia e del sogno.
Possono racchiuderci come in una bolla di sapone,
oppure, invece possono essere umide di pianto,
Vurria ca ‘o munno fosse tutt’ammore,
tutt’amm
senza cunfine e senza ‘nfamità,
ca nun nce stesse chi stà chino d’oro
e chi nun tèene
ene ‘e sorde pe’ magnà.
Vurria avè na tennera mugliera,
ca mentre tutt’ammore m’abbracciasse
nun me dicesse, tutt’’nzieme ‘a sera:
- S’haddà pavà ll’acqua, ‘a luce e ‘o gasse!
gasse –
Vurria essere pate ‘e duie tre figlie
ie
che se mustrassere ricanuscente
p’ ’e sacrificie fatte p’ ’a famiglia,
senza sentì ca nun faccio maie niente.
Vurria nu guardaporta accrianzato
ca pulezzasse ‘e pporte, ‘e mure, ‘e scale,
ca desse ‘a poste subbeto arrivata
e scumparesse a Pasca e a Natale…
…
Vurria vedè na vota nu pezzente
caa nun guardasse cu na cèra storta,
quanno uno passa senza che dà niente,
e nun lle jastermmasse appriesso
o ‘e muerte.
Vurria avè n’amico overamente,
ca fosse amico
ico o cchiù sincero e caro,
ca me trattasse affezziunatamente,
senza scope ‘e scucchià denaro!
Vurria tutto, ma niente pozz’ ’avè!!
Gianluigi Esposito – Napoli
MA
IFESTAZIO
E ARTISTICA POESIA MUSICA
TEATRO - 8 maggio 2010. Presso il Teatro della Parrocchia
SS. Pietro e Paolo in Napoli, si è svolta una manifestazione
poetica, canora e teatrale. Per la poesia è intervenuto il poeta
Pasquale Francischetti (foto a lato),
), il quale ha declamato due
poesi in onore della festa della mamma: una di Salvatore
poesie
Di Giacomo, l’altra di Peppino De Filippo. Inoltre
noltre FrancischetFrancische
ti ha declamato la poesia “Vurria” di Gianluigi Esposito (vedi
sopra), tratta dal volume “Quanno ‘a penna sciulia”,
”, stampato
da Poeti nella Società nel dicembre 2009 (vedi
(vedi pag. 41). Per la
parte canora sono intervenuti diversi artisti che hanno interpreinterpr
tato magistralmente canzoni napoletane ed in lingua. PresentaPresent
tore della serata il bravo Michele Trombetta. E’ seguita
seguit poi la
rappresentazione dell’atto unico “Cupido
“
scherzaa e … spazza”
farsa umoristica di Peppino De Filippo. Alcune centinaia il
pubblico presente in sala che ha molto gradito ed applaudito le
varie rappresentazioni. La manifestazione è stata organizzata
dalla Associazione “L’Aurora”, con la collaborazione della
Associazione “Mare e Musica”, del Cenacolo Accademico
Europeo “Poeti nella Società” e della Compagnia Stabile
“Teaatro Giovani di Napoli Est”. Direttrice di produzione:
Mariangela Esposito. Direttore artistico: Gianluigi Esposito.
*******************************
Invitiamo tutti i soci a mandare in redazione
redaz
una
propria foto recente; per una maggiore conoscenza
visiva,, grazie. Per posta o anche via e mail.
*************************************
Siete tornati dalle vacanze? Bene, ora ordinate un
quaderno tra quelli elencati a pag. 41, così avrete
qualcosa daa leggere in autunno. Grazie.
LA LETTURA È IL CIBO DELLA ME
TE
CERCA DI UTRIRTI IL PIÙ POSSIBILE!
*************************************
.B. Si raccomanda di far pervenire a tempo debito
(ovvero oltre un mese prima della scadenza) i lavolav
ri da inserire nella rivista; onde evitare involontari
e spiacevoli disguidi redazionali. Grazie!
.
Poeti nella Società
VURRIA!
22
Settembre - Ottobre 2010
Lucia Laudisio,, Presidente Associazione “L’Aurora”.
“L’Aurora”
Poeti nella Società
23
Settembre - Ottobre 2010