L`IncuBus Party

Transcript

L`IncuBus Party
INDICE
Indice…………………………………………………………………………… 2
Editoriale by Daddy………………………………………………………..... 3
Intervista all’uomo giornalino by Ele e Stella…………………………… 4
And now the end is near by Happy-Vale……………………………….. 5
Il senso della scuola by Daddy……………………………………………. 7
Culture day by Baro…………………………………………………………. 8
Questo mondo antiecologico by Alle…………………………………… 9
Atletica @ BUS Pascal by Daddy………………………………………….. 10
Il BUS trionfa nel rugby by Maccio………………………………………... 12
The Blaise Pascal (…) by Raffo…………………………………………….. 13
All’ombra del campanile by Daddy……………………………………... 14
La notte bianca by Faby…………………………………………………… 15
25 Aprile by Baro……………………………………………………………... 16
1° Maggio: io c’ero, ma solo by Daddy…………………………………. 17
Ultima gita di classe by Alge………………………………………………. 18
Minutes to midnight by Feba………………………………………………. 20
Barzellette by Kia……………………………………………………………... 22
Indovinelli by Alle..…………………………………………………………… 24
Pagina da colorare e giochi by Lucy……………………………………. 25
Ipse Dixit by Ele e Stella……………………………………………………… 27
Ringraziamenti by Daddy…………………………………………………... 28
2
Editoriale
Ciao carissimi lettori del giornalino! Eccoci arrivati all’ultimo
numero che, come al solito, ha un nome diverso! Eh si, perché,
purtroppo, i giornalini di quest’anno terminano con l’edizione di
maggio! Ma, cosa ancora più triste, l’anno prossimo non potrò
più dirigere questo strabiliante giornale perché, se Dio vuole,
uscirò dal BUS. Ma, state tranquilli, ho lasciato la direzione in
buone mani e sono sicuro che anche l’anno prossimo ci saranno
un sacco di bellissime edizioni!
Ma veniamo a questo numero: troverete un po’ di tutto, dagli
immancabili ipse dixit agli articoli un po’ più seri, dalle
barzellette ai giochi e molto altro ancora. Molto simpatiche, a
mio parere, sono le barzellette, soprattutto quella “Se la scuola
fosse un film!”, quindi, leggetele... Inoltre, vorrei ringraziare
Raffo per la splendida copertina di questo numero, dove potete
“ammirare” alcuni componenti della redazione!
Per quanto riguarda l’anno prossimo, ci saranno alcune novità
che suggerirò alla nuova redazione, soprattutto per quanto
riguarda la copia stampata che, a mio avviso, è un grosso
spreco di carta! Insomma, lo vedrete l’anno prossimo…
Anche per quest’ultima edizione, non resta che dirvi chi ha
partecipato: Chiara Zhang (Kia 1^E), Stella Medici (Stella 2^D),
Eleonora Castellari (Ele 2^D), Fabiola Silvestri (Faby 4^inf2), Lucia
Beggi (Lucy 4^inf2), Alessandro Morandi (Alle 4^sm2), Raffaele
Poli (Raffo 4^sm1), Fabio Minotto (Feba 5^inf1), Lorenzo Maccieri
(Maccio 4^sm1), Matteo Algeri (Alge 5^sm1), Federico Baricchi
(Baro 5^inf2), Valeria Davoli (Happy-Vale 5^inf2) e poi io, l’unico,
inimitabile e, per l’ultima volta, redattore del giornalino, Davide
Valeriani (Daddy 5^inf2).
Bene, non resta che augurarvi una buona lettura del giornalino.
Godetevelo tutto!
Daddy
3
Intervista
Intervista all’Uomo Giornalino alias Daddy
by Ele & Stella 2D
Nome: Davide
Cognome: Valeriani
Classe: 5 INFO 2
Data di nascita: 13 Giugno ’88 (VEEKKIO!!!)
Squadra del cuore? Juve!!
Materia preferita? Mate!! (EW!!! )
Cosa pensi di essere? Il redattore del giornalino
Pensi di svolgere adeguatamente il tuo lavoro? ….Ssssssììì….
Chi ti ha eletto redattore? I rappresentanti d’istituto
Le tue origini? La mitica 2B!!!
Colore preferito? Giallo (E: davvero? Lo sai ke Io sto passando un periodo giallo..?!!? D: ok, allora cambio..)
Ti sarebbe piaciuto essere rappresentante d’istituto? Sì, mi sono anche candidato…
(E-: Davveero? E io ke ho votato #@]*§!!”& xkè era bello..!!! D: (scappa via indignato..)) ..lo recuperiamo e…
Se fossi rappresentante d’istituto, cosa cambieresti? Le feste
3 parole sui tuoi capelli (ke ormai sono + famosi di te..ske..)?belli, lunghi, neri(???!!!?!!?)
Destra o sinistra? Destra a scrivere, politicamente schierato a sinistra
Numero di calze?.......................... 44, credo.. come le scarpe, no?
Favorevole o contrario..
all’intelligenza? Favorevole
al parrucchiere? Assolutamente contrario, dati i miei capelli…
a catapultarti nei mitici anni del “FLOWER POWER”?? (dati i capelli..) hmm…NO!
al buco nelle orekkie? Indifferente
DICO? Favorevole
droghe? Contrario, è 1 modo x buttare via la propria vita
fumo? Contrario, come sopra
Perkè Bus? Perkè c’è l’Info…e anke voi, vabbè, però ancora non eravate arrivate..
Perkè Info? Perkè mi piacciono le materie
Espresso o decaffeinato? espresso, perkè ho sempre fretta
6 per l’ambiente? si, + ecologisti e - piogge acide..!!!
Quante volte vai in bagno? quante volte ne ho bisogno..!!!
Descrivi con una parola:
- Bossi? razzista
- Berlusconi? comico!!
- Prodi? tranquillo!!
- Willy? grande!!
- il Preside? migliore del precedente
- la Marina? sempre disponibile
- Maccio? rappresentativo!
- Baro? sfaticato ( AHHHHHAHHHH!!! )
- la redazione? la + bella ke ci sia
- Te? No comment
Fai sport? Si, studio..!!!
Ti mancherà il Bus? si, ne sono sicuro
Andrai all’università? si
La cosa che ti mancherà di + del Bus? le amicizie e la redazione del Giornalino
How many cows have you got? Mucche?!?!?!?!?!?!?!?!? No, grazie
How many people sleep in your bed? quante persone dormono nel mio letto?!?!?!? Tanta gente…
Ti è piaciuta l’intervista? Bella, originale, ma, d’altronde, guardando le autrici… dai, siete brave giornaliste,
nonostante l’indirizzo che avete scelto (gbc, ndr)…
BEH, ABBIAMO IMPARATO DAI MIGLIORI.. (SVIOLINATE IN SOTTOFONDO..)
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AND NOW THE END IS NEAR
by happy-vale 5inf2
ARTICOLO CON LO SCOPO DI METTERE UN PÒ DI MALINCONIA A CHI,
L’ANNO PROSSIMO, NON SARÀ PIÙ IN QUESTA STRANA E PAZZA
SCUOLA...
Istruzioni per l’uso: leggerlo con canzone non troppo allegra in sottofondo e riguardando la
foto di classe e magari anche quella degli altri anni passati…
Periodo di Foto di classe... dubbi complessivi su come farla... e poi quella fatidica
parolina… “ultima”… Sì perché la foto è quella che ti fa proprio capire che siamo alla
fine… alla fine di un’epoca… E tutto è arrivato così in fretta... e... i tuoi cinque (se non di
più per qualcuno) splendidi anni al BUS sono al capolinea…
Ti sembra ieri quando, alla fantastica e tenera età di 14 anni, varcavi quella porta a vetri e
ti guardavi intorno stranito per capire chi ti avrebbe accompagnato in quei due primi anni,
nel famoso biennio..
Perché il biennio è storico... segna lo stacco dalla scuolettina media, dove conoscevi tutti e
tutto... poi arrivi lì, sì qualcuno conosci, qualcuno ti ha raccontato, qualcuno ti ha fatto
vedere, ma molto è ancora da scoprire..
Così inizi due anni dove incontri persone stupende, dove cerchi in ogni modo di tenere alto il
nome della prima o seconda in cui sei, anche se siete un gruppo di scapestrati, di gente che a
volte sembra lì per caso, che fino all’ultimo non sa che indirizzo scegliere… e nascono
amicizie, così, naturali, forti, che pensi possano durare per sempre… ma a volte non è così,
si cresce e si cambia, ci si divide e non si sa il perché ma quegli stessi amici risultano poi
“lontani”, non sai quasi più di cosa parlare con loro… però di gente ne entra sempre un bel
po’ nella tua vita… di altri amici…
Il bello è che quando sei in prima ti accorgi di conoscere tutti i bussiani, dalla prima alla
quinta (che figo quello di quarta xx, mama che oca quella di terza xx, ah, sì quello fa la
seconda xx)… poi arrivi in quinta e, a parte le altre quinte, ci sono una marea di persone
che ogni tanto sbucano dalle classi e tu non capisci più niente (a meno che tu non sia il
redattore del giornalino, hihihihi, ndr!)… e ti accorgi di essere un vecchio del BUS…
Comunque, ritornando al precedente discorso, conosci un botto di gente… poi la vedi in
giro, la racconti ai tuoi amici delle altre scuole, insomma sei parte del piccolo grande mondo
del BUS…
e arriva il triennio… e qui, se poi sei all’informatico e quindi in una classe prevalentemente
di uomini scalmanati, inizia il vero e proprio delirio…
Invece di crescere di intelligenza e maturare, sembra quasi che l’imbecillità aumenti
all’aumentare della classe... e così in terza ti becchi un botto di rapporti; i registri è già
tanto se durano 3 mesi; la gente a volte c’è, a volte sparisce; se la classe è completa
all’appello, fuori c’è la neve, il sole rosa e gli asini che volano… poi capita che le classi
vengono un po’ selezionate (chiamasi bocciature), ma nonostante questo si arriva lo stesso
5
in quarta e quinta con diversi numeri magici… ad esempio il game boy e la sua ossessione in
certe ore; farsi ritirare i pennarelli perché si stanno pitturando dei disegni; appendere i
disegni, colorati prima del ritiro, e indire un concorso sulle pareti del bunker; fare fughe di
classe; le gite fantastiche; diventare schiavi di frisbee e pallina da calcio… e questi sono
solo alcuni degli episodi che la mia classe ha compiuto in questi magici giorni, ma più o
meno dite la verità che anche voi vi riconoscete…
E poi arrivi a maggio e… devi mettere a posto la tua situazione scolastica, preparare tesina
ed esame e magari fare anche un pensierino a “cosa voglio fare da grande”…
E poi a maggio pensi un casino... a cosa succederà, a chi rivedrai in giro e chi invece proprio
perderai, a come sarà il bus d’ora in poi, cosa cambierà…
E ti nasce questa malinconia… 5 anni volati in un soffio… e ripenserai a tutto, anzi lo
stai già facendo... a tutto e a tutti, a quella specie strana che sono i professori, che cercano
di capirci ma spesso non riescono a capire loro stessi… a quanto ti sei arrabbiato con loro, li
hai un po’ sfottuti, ci hai riso perché alla fine anche loro a volte (solo a volte, eh!!! ndr) sono
persone normali che riescono a divertirsi e non hanno molta voglia di fare lezione, a quanto
(alcuni) ti abbiano aiutato e insegnato un po’ a vivere...
Speri di continuare nel tempo con cene di classi, ritrovi, chiacchierate in messenger o
telefonate multiple di skype… speri che la tua vita rimanga un po’ intrecciata a quelli che
come te hanno sorpassato la porta a vetri del bus e lasciato la loro impronta…
E così diventi un po’ grande… e ringrazi questa scuola per tutto quello che ti ha dato, le
persone che ha messo nella tua vita, quelle che ti hanno fatto crescere, le giornate in cui non
hai fatto altro che ridere…
Poi sì, chiaramente hai anche studiato in questi anni, ti sei (almeno un pochino pochino)
impegnato e ci sono stati anche giorni brutti... e ti ricorderai anche di questo… ma
diciamoci la verità... quanto abbiamo riso in questi anni? Quanto ci siamo divertiti?
(davvero tanto, è vero… ndr)
Quindi direi che posso finire qui… scusate se sembrerà un articolo un po’ melodrammatico o
strano (io sono commosso, fa te! ndr), ma penso che molti in quinta stiano pensando più o
meno a queste cose… quindi buon fine scuola a tutti e ricordate che “ I RICORDI SONO
L’UNICO PARADISO DAL QUALE NON POSSIAMO VENIRE SCACCIATI….”
(Jean Paul)…
Grazie a tutti ..grazie BUS…
(davvero un bellissimo articolo! ndr)
6
IL SENSO DELLA SCUOLA
Alcuni di voi, vedendo questo titolo, penseranno “oddio, il solito articolo palloso!”. Beh, se
l’articolo è palloso o no dipenderà dal vostro interesse per l’argomento, cioè la scuola. Molti di voi,
leggendo argomento = scuola, cambieranno pagina, ma è ai pochi che leggeranno anche le
prossime righe che è rivolto questo articolo. Non è un articolo rivolto solo ai secchioni, a quelli che
senza compiti al pomeriggio non possono vivere, a quelli che non hanno mai fatto una fuga in vita
loro, ma rivolto a chi voglia riflettere, anche solo per un momento, al senso che la scuola ha oggi.
Qual è il senso della scuola? Un tempo, la scuola era il luogo in cui si andava volentieri per
imparare cose nuove; di fatto, è nata per questo scopo: insegnare! Ancora oggi, il dizionario
definisce scuola “istituzione educativa avente il compito di trasmettere alle nuove generazioni i
fondamenti della cultura a cui esse appartengono”. Insomma, teoricamente, la scuola ha ancora
oggi funzione educativa.
Ma come viene vissuta oggi la scuola dai ragazzi e dalle ragazze che la frequentano? Si, non
giriamoci intorno: come un peso. Ormai nessuno pensa che ciò che i professori cercano
ostinatamente di mettergli in testa gli sarà utile nella vita. “Cosa ci insegna veramente la scuola?
Va bene, qualche integrale pesissimo o qualche strana teoria filosofica, ma, poi, quando sarà ora di
inserirci in un luogo di lavoro, qualcuno ne terrà conto? Le aziende considerano sempre meno il
diploma scolastico (o laurea che sia) e, spesso, fanno fare ai neoassunti corsi addizionali per
insegnargli il lavoro.” Certo, tutto questo è verissimo, però l’errore sta nel senso che si vuol dare
alla scuola: la scuola come strumento per accedere al lavoro! Ma è davvero così? È davvero per
questo che veniamo a scuola?
Lo studente medio, oggigiorno, cerca solo di strappare un 6 dalla penna del professore, per fare
contenti i genitori e finire il prima possibile questa “tortura” che la scuola è diventata.
E i professori continuano a lamentarsi del fatto che siamo troppo attaccati ai voti, quando, verso la
fine dell’anno, andiamo in massa dal povero professore di turno a sottolineare il fatto di avere
6,5437634 di media e che, quindi, ci meritiamo un bel 7 in pagella. Eh sì perché, in realtà, anche ai
genitori interessano di più i voti della pagella dei figli, piuttosto che quanto questi sappiano
veramente, quanta cultura abbiano appreso! Insomma, veniamo a scuola per un numero su un
pezzo di carta! Ma è davvero così?
Ma pensate davvero che il sapere si possa rappresentare con un numero? Pensate che chi ha 6 in
una materia sia intelligente e chi ha 5 sia ignorante? Tanto per citarvi il solito esempio banale, vi
ricordo che Einstein è stato rimandato in matematica e, nonostante questo, ha formulato la teoria
della relatività!
Secondo me, dobbiamo un po’ riprenderci, facendoci un esame di coscienza per riscoprire il vero
significato della scuola. La scuola deve essere uno strumento attraverso il quale noi accediamo al
sapere, diventiamo saggi, possiamo distinguerci da quella mandria di politici, star televisive,
calciatori e quant’altro, che sono più ignoranti delle talpe e, nonostante questo, guadagnano un
fracasso di soldi solo per essere belli o perché sanno dare due colpi ad un pallone! Questa è la
società odierna: uno schifo, certo, ma non possiamo arrenderci così! La scuola non deve essere
vista come uno strumento per guadagnarsi un posto di lavoro, ma come uno strumento che ci
permette di imparare nuove cose, di tenere il nostro cervello lontano dallo stato vegetativo che
Grande Fratello e compagnia bella creano nella nostra mente!
Con questo, non voglio dire che d’ora in poi ognuno di voi dovrebbe stare 5 ore al giorno sui libri,
non lo faccio neanche io, figuriamoci; però, inviterei ciascuno di voi a farsi un esame di coscienza e
domandarsi “qual è per me il senso della scuola?”. Il mio pensiero lo sapete già! E voi, come la
pensate a riguardo? Riflettete, gente, che ogni tanto fa bene!
Daddy
7
CULTURE DAY!!
BARO 5inf2
Ebbene si ragazzi…anche quest’anno il giorno più atteso, agognato, energico,
sputtanevole… in poche parole ESTIVO… è arrivato a svuotare le nostre scuole e a portare
un sacco di studenti svaccatissimi per le piazze della bella Reggio!!... Eeeeeee si…. gran
bella cosa… ci vuole poco a descrivere questa giornata spettacolo… piste per skateare (un
tipo fra l’altro su uno dei pali della pista c’ha lasciato i suoi gioielli di famiglia…un minuto
di silenzio per il poverino…), 3 palchi (Rock & co.,house,rap)… il fatto che i caratteri siano
lievemente diversi non rappresenta preferenze personali figuratevi…è un puro errore di
stampa ☺ (sisi, dai pure la colpa alla redazione :D ndr), gli immancabili giardini di Reggio
che ormai hanno visto di tutto…(un ringraziamento speciale alle fontane…), un sacco di
gavettoni (e poi ci lamentiamo per la siccità… solo oggi saranno stati consumati per motivi
futili millemila ettolitri d’acqua!!!) e tanta, tanta, tanta, tanta (tantissima direi) gente!!!...Un
sacco di ragazzi e ragazze a rocckeggiare(o tunzettare e rappare…nn saprei come dire…)
sotto i vari palchi, svaccati per i giardini a sfummachiare (sostanze più o meno lecite ☺)
bere (birra birra birra birra) e prendere il sole (per i più fiacchi… ma ci ripigliamo un
attimino?)… Bhè… una gran bella giornata…contando il fatto che Mr Astrobello (è il nome
vero…ridete pure), rappresentante dell’arcigay, ha lanciato un bel messaggio dal palco fra
due concerti e ha detto delle cose che condivido al massimo. Anche perché ricordiamo che
questa giornata era collegata a quella nazionale contro l’omofobia. Un ringraziamento
speciale ai ragazzi della consulta e specialmente al presidente (Darione figo!!) che si sono
impegnati un sacco per questa giornata e si può dire che ne è valsa la pena. E non è ancora
finita…la serata vedrà da protagonista della piazza Little Taver e la sua band di tipi
pazzissssimi… di questo non posso dirvi nulla perché sto scrivendo alle 19:44 proprio
dopo il culture day e quindi il futuro ancora non sono in grado di leggerlo (mi sto
allenando però…magari fra un paio d’anni) ma sono speranzoso che anche la serata sia
partecipata come lo è stata la mattina e altrettanto bella (chi vivrà vedrà). Ecco…direi che
ho detto più o meno tutto…ah, gli immancabili lati negativi (perché il mondo non è tutto
rosa, fiori e mini pony lo sapete vero?)…bhè…direi che di negativo c’è sicuramente il fatto
che, come in ogni culture day visto fino ad ora, la gente all’ora di pranzo fugge in massa e
la piazza si svuota in modo impressionante…(una tristezza infinita sta scena)…e la
maggior parte delle persone attirate a casa dalle tagliatelle poi non torna
neppure!!...infami…e poi il tempo…inizialmente nuvoloso (che besia…evviva la
depressione da cielo grigio…) ma poi un sole iper affaticato ha combattuto valorosamente
contro tutto il fumo di sigaretta che formava la coltrina di nubi ed è riuscito pian piano a
farsi largo…e dopo tutti, baciati dal sole, hanno recuperato energie…e via di nuovo verso
il pogo!!!! (o al resto…ma è secondario ☺). Ehm… stavolta direi proprio di aver detto
tutto… se mi dimentico qualcosa mi dispiace un sacco ma sono ancora rintronato e
stanchiiiiisssimo… quindi se ci siete venuti pure voi mi potete capire ☺… vado a
mangiare… buon appetito a tutti e ricordate… tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo
zampino (proverbio della settimana)…
Cia cia belli!
(il controllo ortografico di Word mi ha dato dell’ignorante dal gran numero di
“neologismi”, se così possiamo chiamarli, presenti in questo articolo…hihi… ndr).
8
Questo mondo anti ecologico
By Alessandro Morandi
La società dei consumi produce sempre più rifiuti, e questo è un
problema noto a tutti. In certe regioni vi è una grande difficoltà a
smaltirli, o a trovare luoghi adatti per le discariche. Ma cosa succede
se a smaltire rifiuti è un ospedale, un’industria farmaceutica o
chimica, o, peggio ancora, un’industria che deve scartare rifiuti
nucleari? Il costo dello smaltimento di questi rifiuti, ovviamente a
causa delle particolari norme di tutela della salute pubblica, si alza
notevolmente, fino a che qualcuno non ha pensato di aggirare
l’ostacolo. Sono state utilizzate a questo scopo le cosiddette carrette
del mare, navi destinate all’affondamento, ma che non portano sui
fondali solo la loro vecchia carena. Alcune inchieste, supportate da
memoriali come quello citato nella traccia, portano alla
consapevolezza che il materiale radioattivo di scarto, come Uranio,
Cadmio, Mercurio, Cesio, Niobio e Stronzio, veniva stoccato in grandi
fusti, momentaneamente conservato in fabbriche o centri dell’ENEA,
per poi essere nascosti, con la complicità di Mafia, Camorra o
‘Ndrangheta, in alcuni luoghi sperduti del meridione, oppure, appunto,
affondati insieme a navi vecchie e fatiscenti. Ad esempio, nel 1995
una vecchia nave, la Jolly Rosso, evidentemente destinata ad essere
affondata con un carico scomodo, dopo che l’affondamento non era
riuscito, si arenò sulla spiaggia di Amantea in Calabria, senza neanche
un membro dell’equipaggio. Infatti, queste carrette del mare venivano
prima evacuate dal personale, in modo che sul fondo ci andassero solo
con il carico “pesante”. Altre volte, le navi venivano indirizzate, per
esempio, al largo della Sierra Leone o di qualche altro stato africano.
Qui venivano sparati i fusti in fondo al mare, attraverso dei siluri.
Drammatica la scena che si è presentata sulle spiagge della Somalia
dopo il maremoto dell’Oceano Indiano del 26 dicembre 2004. Infatti le
onde prodotte dallo tsunami hanno scoperto e distrutto dei fusti,
interrati nella sabbia della battigia somala, che contenevano rifiuti
tossici e sparso tutto il loro contenuto. La cosa più vergognosa, però, è
che certi governi, italiani e non, conoscevano la situazione e non
facevano nulla per ovviare al disastro ecologico. Anzi, preoccupati
anch’essi di piazzare enormi quantità di materiali pericolosi,
contattavano faccendieri, che tenessero i rapporti con la malavita.
Infine, mi chiedo allora se sono più tossici, per una nazione, certi
“rifiuti umani” oppure quelle sostanze generalmente chiamate tali.
Ringrazio Matteo Salogni per avermi fornito i dati necessari per
l’articolo!
9
ATLETICA @ BUS PASCAL
Il 24 maggio scorso, come ben sapete,
c’è stata la tradizionale giornata
dell’atletica al campo di via Melato. La
giornata si è svolta come tutti gli anni,
con ritrovo alle 8.15 al campo, inizio
delle gare alle ore 9.00 e successive
premiazioni. Una buona parte della
gente, tuttavia, finita la propria gara, se
n’è andata a mangiare al McDonald (e
mi domando cosa abbia spinto le
persone a farsi del male così! Ma
andate dalla Betty piuttosto…), per poi
tornare al campo a prendere il sole.
Fatto sta che, verso le 12.45, il campo
era praticamente vuoto, in quanto
erano rimasti solo i professori e alcuni
Tre grandi persone!!!
studenti da premiare. Allora non si può
non domandarsi: “Ma vale la pena
continuare a fare questa giornata? A
qualcuno interessa davvero partecipare
alle gare?” Eh sì, perché, molto spesso,
si sente dire “Mah, mi sono iscritto per
far piacere al mio prof, non per altro!”
Certo, non si può negare che queste
persone ci siano, ma non sono la
maggioranza degli iscritti. Infatti, che ci
crediate o no, ci sono ancora parecchi
studenti che credono a questa giornata
e che non vedono l’ora che arrivi per
mettersi in gioco e testare le proprie
potenzialità fisiche. Anche se, negli
ultimi anni, la partecipazione è stata
scarsa, credo valga lo stesso la pena di
Il podio della staffetta maschile triennio
continuare ad organizzare questa
giornata (che vi assicuro non è cosa
facile organizzare, l’ho provato sulla
mia pelle!) per queste persone, per
soddisfare il loro bisogno di sport,
bisogno che sta scomparendo tra i
giovani.
Un altro motivo per il quale molti
studenti non partecipano è che sanno
di non vincere. E a loro vorrei dire:
“Maaaa, non avete mai sentito il detto:
l’importante è partecipare?” Guardate,
fino a due anni fa, mi sono sempre
iscritto al lancio del peso e ho sempre
partecipato, perché credo in questa
giornata e nello sport. Poi, certo, non
ho mai vinto, anzi… però non ho mai
Il podio dei 1000m femminili triennio
pensato “non mi iscrivo perché so non
vincerò mai!” Poi, negli ultimi due anni, ho collaborato, da buon informatico, al
10
programma per creare le classifiche e,
perciò, non ho fatto nessuna gara ma,
nonostante questo, mi sento di aver
fatto sicuramente di più di uno che è
venuto al campo per prendere il sole o
per giocare a frisbee! Anche perché, e
poi chiudo l’argomento, il giorno
prima, al pomeriggio, due studenti, io
e Nicholas Corradini, siamo rimasti a
scuola fino alle 18 passate per
preparare il programma assieme ai
professori,
e
non
certo
per
guadagnarci un voto o per azione di
“lecchinaggio”!
Insomma, ragazzi e ragazze, non
abbiate
paura
di
non
vincere,
Daddy e il Triva al lavoro con le classifiche!
l’importante è partecipare. Poi, se
vincerete, tanto meglio ma, se non partecipate, non vincerete mai! Per prendere un
esempio concreto, di donne, al salto in
alto del triennio, si sono iscritte in due
e una non si è presentata! Pensate, se
vi foste iscritte anche voi, avreste
preso la medaglia facilmente, in pratica
solo per aver partecipato! Poi, certo, se
davvero tenete alla medaglia e alla
“gloria”! Oh, non è mica roba da tutti i
giorni essere premiati dal Preside!
Concludo, ricordando che da parecchi
anni, il trio delle meraviglie CavalliMiselli-Pattacini, assieme agli altri
professori di educazione fisica, si
impegna per organizzare una giornata
a cui tiene molto, ma, negli ultimi anni,
gli sta passando la voglia di spendere
Verrò ucciso per aver pubblicato questa foto!
parecchio
tempo
ad
organizzare
un’iniziativa a cui poi non partecipa
nessuno. Suvvia, ragazzi, preferireste
fare lezione? È come se uno dovesse
scegliere se andare a lavorare o
andare a fare una partita a calcio con
gli amici! Certamente sceglierebbe la
partita! Però, poi, ci va alla partita, sia
perché è meglio che andare a lavorare,
sia perché lì si diverte. E lo stesso
avviene qui: non si fa lezione, fate uno
sforzo fisico di, al massimo, 5 minuti
poi siete liberi, potete vincere una o
più medaglie, vi divertite con gli amici,
cosa volete di più?
Bene, non mi resta che fare i
complimenti a tutti gli atleti che hanno
La direttrice di gara!
partecipato, sia quelli che hanno vinto
che quelli che hanno perso perché, per me, non fa differenza, e ai proff che si sono
impegnati per rendere possibile questa bellissima giornata; vi annuncio che potete trovare
tutte le classifiche sul sito del BUS (novità di quest’anno!). Collegatevi a www.pascal.re.it:
troverete anche il giornalino a colori!
11
Daddy
IL BUS TRIONFA NEL RUGBY
By Maccio 4sm1
Martedì 15 maggio, al campo da rugby di via Assalini, si sono disputati i tornei
provinciali di rugby e anche il bus, per la prima volta, ha partecipato alla
manifestazione sportiva. La squadra della nostra scuola si è presentata con
tanta voglia di giocare, ma con scarse probabilità di vittoria rispetto alle altre
squadre, che potevano contare su una quantità maggiore di allenamenti alle
spalle e su giocatori più forti fisicamente. Ma, nonostante il pronostico, la
squadra ha affrontato la prima partita contro il Moro con aggressività e grinta,
caratteristiche fondamentali per qualunque rugbista, vincendo inaspettatamente
4 mete a 2. L’incontro successivo è stato contro i giganti dello Spalla, che ha
potuto contare su 4 giocatori tesserati su 7 da mettere in campo, di cui uno che
ha giocato nella nazionale under 20, ma nonostante tutto, grazie alla velocità dei
nostri giocatori, siamo riusciti a penetrare per ben tre volte nella difesa
avversaria senza subire neanche una meta. Quello che sembrava impossibile si
stava avverando, bastava vincere la partita successiva per aggiudicarsi il primo
posto, ma anche per i nostri avversari si trattava della partita decisiva, in
quanto battendoci avrebbero sicuramente vinto il titolo. Il match è iniziato male,
per un errore difensivo, l’Einaudi si porta in vantaggio per 1 a 0, ma è pronta la
risposta del bus che, senza farsi intimidire e abbattere dal brutto avvio di gara,
inizia a segnare una serie di mete che porterà allo straordinario risultato finale
di 7 mete a 1. Dopo aver sconfitto tutti gli avversari più temibili, rimane solo da
battere l’ipsia, che fino ad adesso ha perso tutte le partite. Forse per questo e
forse per la stanchezza che si stava facendo sentire, il bus ha giocato una
partita al di sotto delle potenzialità che fino adesso aveva dimostrato di avere,
ma ha comunque battuto l’ipsia con un bel 4 a 1. Si è concluso così il torneo che
ha visto la squadra del bus vincere tutte le partite aggiudicandosi così il primo
posto. Da sottolineare la straordinaria prestazione difensiva, avendo subito solo 4
mete in 4 partite; inoltre, la squadra ha anche dimostrato un ottimo gioco di
squadra avendo segnato 8 degli 11 giocatori a disposizione, ma la vera lezione che
ha da insegnarci questa vittoria è che la voglia di giocare e l’impegno possono
sopperire alle lacune tecniche e fisiche. Si è conclusa così la stagione sportiva
del bus, con un trofeo nello sport da cui ci si aspettava di meno! Bisogna perciò
ringraziare i giocatori che, con il loro impegno, hanno permesso questo trionfo,
la prof.ssa Costa che ha accompagnato la squadra e i proff Miselli e Pattacini che
hanno dato l’appoggio logistico. L’obiettivo è adesso quello di costruire un gruppo
come quello di quest’anno per difendere il titolo l’anno prossimo.
La squadra :
• Iori Gabriele (capitano)
• Contalbo Marco
• Pietranera Niccolò
• Gala Simone
• Bertolini Matteo
• Meccariello Mirko
• Esposito Fabio
• Grisendi Carlo
• Coluccio Manuel
• Capiluppi Matteo
• Maccieri Lorenzo (allenatore)
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The Blaise Pascal: Manuale di
sopravvivenza per lo studente
Soltanto grazie all’esperienza quotidiana lo studente dell’istituto Blaise Pascal può
apprendere le regole e convenzioni che possono salvarlo.
Ciò nonostante questo articolo vuole aiutare coloro che tramite il suddetto metodo
empirista non hanno imparato queste regole essenziali. Con queste dritte la strada sarà
per voi spianata…o quasi…
Le verifiche d’equipe:
sono la maledizione dello studente medio del BUS. Questa strana e mitologica convenzione trascina
nel baratro molti studenti sprovveduti della nostra scuola. Dovete ben sapere che alcune materie
(chimica, matematica, biologia e altre) sono progettate da più menti di insegnanti, rendendo la
suddetta verifica imprevedibile e incredibilmente malvagia. Ogni studente è vincolato alla sorte di
un altro e soprattutto di un’altra classe rendendo la verifica una competizione olimpica.
Onde evitare spargimenti di sangue si raccomanda allo studente una completa tranquillità nello
svolgere la verifica e semmai informarsi di quanto l’altra classe pensa di aver fatto schifo.
Il cambio d’ora:
è in genere il momento in cui lo studente cerca di ritornare al mondo sensibile dal suo letargo o
mondo mentale. Ogni studente cerca di fondersi nell’ambiente e di non farsi scoprire dal professore
dell’ora dopo. Ovviamente alcuni temibili professori hanno sviluppato una contro-strategia a questa
mimetizzazione studentesca. Infatti lo studente che entra per ultimo in classe può subire un
richiamo orale ma anche essere spietatamente mandato alla lavagna per la sua esecuzione. La
strategia più gettonata dello studente per salvarsi anche da questo inconveniente consiste nella
fuga al bagno su permesso dell’insegnante. È inutile dire che l’insegnante può rispondere a questa
strategia con una risposta negativa. In tal caso non c’è nessun rimedio o salvezza.
La trincea:
è un essenziale strategia dello studente che impiega i più potenti mezzi per proteggersi dai prof.
Lo studente crea una barriera artificiale per occultarsi agl’occhi del prof. In genere questa
barriera è composta da zaini,astucci, libri, fogli, oggetti improbabili e compagni di classe. La trincea
è però facilmente abbattuta dallo sguardo di alcuni professori che hanno sviluppato l’olfatto e la
vista per capire lo stratagemma in atto.
Il pellegrinaggio:
è noto da generazioni di studenti che il Blaise Pascal costringe i propri studenti alla vita errante
fra aule e succursali. Il pellegrinaggio in genere dura tra i 2 e i 10 minuti e comporta notevoli
differenze nelle diverse aree geografiche del bus. È infatti risaputo che al bunker si ha un fuso
orario di 2 minuti per l’enorme tragitto che lo separa dalla sede centrale. Ultimamente il
pellegrinaggio è praticato anche nel caso la verifica sia nella multimedia sbagliata per un errore di
comprensione. Si raccomanda perciò una mappa dettagliata del bus,una bussola e anche le carte
astronomiche per intraprendere il lungo pellegrinaggio.
Sbalzi di temperatura:
è noto da tempo immemore che il bunker è soggetto a sbalzi di temperatura terrificanti
paragonabile all’escursione termica sahariana. Si raccomanda perciò di cospargersi di grasso di
foca durante i periodi invernali e di cercare la fuga all’esterno durante i mesi pre-estivi.
Attenzione alle malattie:
nel malaugurato caso di finire nei bagni della scuola si raccomanda la massima attenzione ai
pericoli che infestano quel territorio. È perciò consigliato l’uso di anfibi, macete e tutte le
vaccinazioni possibili.
La vedetta:
alcuni qualificati membri della classe hanno appreso la nobile arte della vedetta. Questa consiste
nell’avvistamento precoce del prof a scopo di preparare una controffensiva adeguata.
La verifica sul libro:
raramente è risaputa la presenza di verifiche inerenti alla lettura di un determinato libro. Qualora
si potesse consultare il suddetto testo durante la prova ma voi l’avete lasciato esattamente sul
vostro letto…ricordate che c’è sempre la speranza della biblioteca. Ogni tanto la biblioteca può
salvarvi dall’oblio.
By Raffo 4sm1
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All’ombra del campanile
By il solito Daddy
Anche quest’anno, come tutti gli anni, la compagnia teatrale del BUS, dal
suggestivo nome Bibidibobidibus, ci ha regalato un paio d’ore di divertimento,
con il suo spettacolo teatrale. Infatti, il 29 maggio scorso, alcune classi
dell’istituto si sono recate al teatro ReGiò per assistere alla
rappresentazione dello spettacolo “all’ombra del campanile” interpretato
dall’allegra combriccola degli attori del BUS. Il vostro redattore c’era!
Lo spettacolo comprendeva una serie di sketch, uno più divertente dell’altro,
splendidamente interpretati dagli attori della nostra scuola, a cui vorrei
davvero fare i complimenti! Si è
partiti con la scena al bar dell’acqua
minerale naturale, che sottolineava
l’ambiguità della parola “naturale”, per
poi passare alla scena in cui tre donne
cercavano di far guarire un uomo,
padre di una delle tre, dall’usare la
parola “mer..” come intercalare nelle
future conversazioni con il suocero,
che si è poi conclusa con la scoperta
che anche il suocero usava questo intercalare!
Lo spettacolo è proseguito con altre scenette; molto simpatica è stata quella
di marito e moglie anziani, che decidono di ricominciare la loro vita da capo,
riscoprendosi giovani, splendidamente interpretati, anche nelle voci, dagli
attori!
Dalle opinioni raccolte all’uscita del primo turno, lo spettacolo è stato
particolarmente apprezzato, soprattutto nella parte iniziale. Le scene finali,
infatti, sono risultate troppo lunghe per la maggior parte degli intervistati!
Dal mio punto di vista, lo spettacolo è davvero riuscito bene, anche nella
parte finale. Personalmente, non ho notato scene troppo lunghe e la
rappresentazione si è dimostrata fluida e scorrevole. L’interpretazione degli
attori è stata davvero fantastica e, essendo in prima fila, mi sono goduto
appieno tutto lo spettacolo! Complimentoni agli attori in primis, ma anche alla
regista e alla prof. Isacchini che ha organizzato il tutto. Penso sia stato lo
spettacolo più bello mai visto nei miei cinque anni qui al BUS!
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La notte bianca
By Faby 4inf2
Eccoci qui, un anno dopo a parlare di uno dei pochi avvenimenti che interessano la
nostra città, e che ogni anno sembra fare sempre più successo: la Notte Bianca.
Il tempo purtroppo quest’anno sembra non essere proprio stato dalla parte di tutti i
partecipanti e artisti presenti la sera del 26 maggio e occupanti l’intero centro di
Reggio. Infatti, una insistente pioggia ha accompagnato la prima parte della serata,
con conseguente scomodità di passeggiare per il centro con ombrello alla mano! Ma,
nonostante questo, la gente non si è scoraggiata ed ha partecipato ugualmente
all’evento: si sono stimate oltre 50000 persone presenti, davvero un sacco di gente!
Per intrattenere tutte queste persone, a differenza degli altri anni, i numeri degli
artisti coinvolti in questa serata sono quasi raddoppiati: 1016 tra musicisti, cantanti,
danzatori e acrobati. Tra di loro professionisti ma anche dilettanti, che coltivano una
passione e che per una notte hanno avuto a disposizione un palco e una platea
numerosa come non mai.
Già dalle 22, le vie di Reggio erano stracolme di gente e si faceva davvero fatica a
passare da una via all’altra! Tanto per fare un esempio, il passaggio sotto broletto
era imbottito di gente, per colpa anche della pizzeria che, nonostante il tempo,
aveva deciso di apparecchiare fuori. Infatti, i tavoli creavano un restringimento del
passaggio tale che, verso le 23, erano necessari circa 20 minuti per percorrere tutto
il passaggio!!!
Per quanto riguarda le fasce di età della gente, si vedevano quelle più svariate: dai
giovani (davvero un sacco, anche molta gente del caro e vecchio BUS!), alle famiglie
con bimbi, dai padri con passeggino alle coppiette di anziani che hanno voluto
partecipare a questa botta di vita data alla città.
Il tema che si è pensato di affrontare tramite “Il flauto magico di strada”, questo il
titolo della serata, è quello dell’apporto culturale e artistico delle comunità di
immigrati radicate ormai nella nostra città, e si è scelto di fare tutto ciò tramite la
musica popolare e caratteristica di ogni etnia e cultura: dalla comunità ghanese ai
danzatori dello Sri Lanka... insomma, si è cercato di coprire il maggior numero di
culture possibili. Anche se il maggior numero di ragazzi, come previsto, si trovava
nei paraggi del “Miami” cercando di prendersi un gelato dal povero Oscar (30 minuti
per una granita... e per fortuna che ho mandato qualcuno a prendermela ☺) o
qualcosa da bere dai baristi del Miami (...ihih…ma quanto ci hanno offerto da bere…!!
noo…ops…mi hanno detto che certe cose non si possono dire!!!). A differenza degli
altri anni, quest’anno i negozi che hanno aderito all’iniziativa sono quasi raddoppiati
e sono rimasti aperti fino a sera molto tarda… (e c’è chi è riuscito a prendersi pure
un paio di scarpe… chiiissaaa chi!!).
Le impressioni post-festa, tuttavia, non sono state tutte buone: alcuni si aspettavano
qualcosa di più, qualcuno si è lamentato del fatto che la metà degli spettacoli siano
stati annullati causa maltempo quando, a detta loro, si potevano svolgere
tranquillamente. Altri ancora, hanno dimostrato la loro contrarietà allo sperpero di
denaro pubblico utilizzato per organizzare la festa (ben 210.000 euro!!!), da utilizzare,
invece, secondo loro, per aiutare la gente più povera che non riesce ad arrivare a
fine mese oppure per aggiustare le strade.
Insomma, una festa che ha fatto discutere parecchie persone ma che, alla fine, si è
dimostrata una serata di tutto rispetto e che forse andrebbe fatta più di una volta
all’anno, giusto per ricordarci quanto può regalarci il centro della nostra città, senza
bisogno di andare sempre in posti scomodissimi pur di trovare del divertimento!!
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25 APRILE
Un caloroso abbraccio ai nostri volenterosi lettori che ogni mese scrutano queste pagine piene
di strani caratteri alla ricerca di svago, battute, qualche risata e talvolta anche qualcosa di
interessante e serio, uno di quei classici argomenti che dai più sarebbero definiti un
pacco…ma io credo in voi e quindi continuo a scrivere articoli su questi argomenti speranzoso
che i 4 gatti che li leggeranno sappiano condividerli o almeno apprezzarli per lo sforzo ☺.
Finita la breve premessa passerei all’argomento vero e proprio.
Secondo me se un giorno qualsiasi, mettiamo un sabato pomeriggio per beccare una grande
affluenza, andassi lungo la via Emilia a fermare qualche ragazzo,passanti disinteressati che si
godono una vasca del fine settimana come è giusto che sia, e gli chiedessi se sa cosa è accaduto
il 25 aprile 1945 temo che molti non saprebbero rispondermi, o almeno sarebbero dubbiosi e
titubanti. Io spero di sbagliarmi, anzi, spererei con tutto il cuore che ogni interpellato mi
guardasse come per dire” ma è scemo questo? Pensa forse che non sappia che è il giorno della
liberazione??”…ma non so se la realtà delle cose sia questa. Questo articolo, a ormai più di un
mese dal 25 aprile, è scritto per ricordare cosa significa per tutti gli Italiani quel giorno, per
ricordare che Reggio Emilia è stata protagonista di un’imponente movimento partigiano di
giovani coraggiosi che combattevano per un ideale,per la patria o più semplicemente anche
solo per vendicare le migliaia di morti che la piaga fascista ha portato sull’Italia. Il 25 aprile in
centro a Reggio come ogni anno si è tenuta una parata, un modo come un altro per ricordare,
per fare si che il ricordo di quei giorni terribili non sbiadisca col passare degli anni, che non
muoia con gli eroi che li hanno vissuti, per far si che il sangue versato non passi inosservato
sotto gli occhi di molti, troppi giovani che oggi passano il loro tempo a pensare che scarpe
indossare o come stanno meglio i capelli…
Un giorno che io infondo ritengo molto utile, a cui penso si debba partecipare, a cui è
doveroso dare un proprio contributo, ma una cosa di quel giorno mi ha fatto riflettere, oltre a
trasmettermi una grande tristezza, il fatto di vedere in piazza, alla parata, una miriade di
anziani e pochissimi giovani, troppo pochi. Ritengo che giorni come il 25 siano molto utili per
fermarsi un attimo,tralasciare per un istante i troppi stimoli a cui la società oggi ci sottopone, e
riflettere, non per forza sul passato, perché quelli sono si dei valori molto importanti che non
vanno mai e poi mai dimenticati ma trattano di avvenimenti ormai accaduti e su cui non ci è
dato agire, ma soprattutto su cosa vogliamo costruire per il nostro futuro, e il vedere così
pochi giovani presenti in una occasione così importante, poterli quasi contare sulle dita delle
mie mani, mi fa pensare che ormai a noi giovani quasi non interessa dove stiamo andando a
finire, basta che la mamma e il papà ci diano quei 300 euro per comprarci i pantaloni firmati e
poi siamo tranquilli, non importa se la classe politica che ci governa annovera tra i suoi
rappresentanti(i nostri rappresentanti) decine e decine di parlamentari accusati di mafia e giri
loschi, non importa se gli stessi parlamentari si drogano come dei cavalli…tanto i drogati
siamo sempre noi ragazzi (si sa no?), non importa se chi dovrebbe dare il buon esempio porta
solo immagini penose di persone attaccate al denaro e alle ville al mare. Ecco, sto divagando lo
so, è che a scrivere di queste cose mi incavolo e comincio a straparlare e a uscire di tema. Per
concludere (dopo giuro che non vi rompo più) volevo fare un appello a tutti i giovani, dalle
prime alle quinte(passando anche per bidelli e professori se ce ne fosse bisogno), per dirvi di
prendere in mano le redini che guidano il nostro paese (che sta lentamente andando in rovina)
e di prendere il controllo di questo mondo che ci spetta e che sarà il Nostro mondo e di farlo
andare dove vogliamo noi senza che altri, non migliori o più furbi, decidano al nostro posto.
Informatevi e Lottate.
Baro
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1° MAGGIO 2007:
2007 IO C’ERO
C ERO,
ERO MA SOLO!
Lo scorso 1° maggio, festa dei lavoratori, in molte città italiane si sono organizzati cortei e concerti per
festeggiare questa ricorrenza. Anche Reggio ha contribuito, organizzando un corteo da porta S. Pietro
fino in piazza della Vittoria.
Non avendo potuto partecipare alla manifestazione del 25 aprile, il che mi è dispiaciuto un casino
perché mi hanno detto che è stata davvero bella, ho deciso di partecipare al corteo del 1° maggio!
Così, al pomeriggio del “fatidico” giorno, mi reco a porta San Pietro accompagnato da alcuni amici.
Poi, armatomi di bandiera della CGIL, mi posiziono davanti al corteo, pronto per partire.
Fin da subito si è notata la scarsa partecipazione della popolazione al corteo, ma, fiduciosi, ci siamo
detti “si aggregheranno mentre andiamo…”. Così, il corteo parte, composto da circa 200 persone. Da
segnalare positivamente la forte presenza di extracomunitari, che, anche loro con bandiere alla mano,
hanno partecipato attivamente al corteo. Questo, a mio avviso, dovrebbe essere un segno positivo di
integrazione da parte loro. Davvero complimenti per credere ancora a questa giornata di festa. Ma
torniamo al corteo…
Cominciamo a percorrere la via Emilia, accompagnati dalle canzoni tipiche di questa festa. In tutto il
percorso fatto, si vedevano centinaia di persone ai lati della strada che ci guardavano passare, modello
sfilata di moda. Ma dico, cosa vi costa inserirvi nel corteo? Fate due passi, vi può far bene… Se siete lì a
guardarci, vuol dire che credete a questa festa e ne comprendete il significato! E allora, perché non vi
unite? Di cosa avete paura?
Inoltre, l’età media dei partecipanti al corteo si aggirava sui 65 anni, il che è spaventoso! Dove sono i
giovani? Forse erano in vacanza, dato il ponte, ma vuoi che tutti siano andati a fare una gita fuori
porta? Perché i giovani credono così poco a queste manifestazioni? Insomma, domani saremo noi i
lavoratori a cui questa festa è dedicata!
Insomma, fatto sta che arriviamo in piazza della Vittoria in quattro gatti (perché, durante la
passeggiata, molta gente si è dispersa!). Iniziano i discorsi delle autorità locali, ma la piazza è
semivuota. Mi ricordo che l’anno scorso la partecipazione era stata molto più alta, almeno il doppio!
Ebbene, allora, perché quest’anno così poca gente ha partecipato a questa festa? Dunque vediamo…
La festa del primo maggio è stata istituita per ricordare i successi sindacali in campo economico e
lavorativo, primo fra tutti la giornata lavorativa di 8 ore. Quindi, giornata di ricordo dei sindacati ma
anche dei lavoratori che sono morti per difendere i propri diritti, durante manifestazioni conclusesi col
sangue (come quella di Portella della Ginestra nel palermitano appena 60 anni fa, in cui vennero uccisi
11 manifestanti!). Giornata importante, dunque; ma, allora, perché così poca partecipazione? A mio
avviso, i motivi possono essere due: in primo luogo, la perdita di credibilità dei sindacati, oggi sempre
più d’accordo con il governo e con le associazioni imprenditoriali (e questo è testimoniato dal fatto
che alla manifestazione indipendente dei lavoratori irregolari, a cui hanno partecipato più di 1000
persone!); in secondo luogo, per la poca credibilità in manifestazioni commemorative come questa, in
cui si scende in piazza per ricordare e non per lottare.
Dal mio punto di vista, questo ragionamento è sbagliato perché, per quanto riguarda i sindacati, lo
scendere in piazza può anche testimoniare il fatto che la gente può mandare un messaggio forte basta
che sia unita, senza bisogno dei sindacati. Non manifestando, i sindacati si interrogano sul perché c’è
stata così poca partecipazione ma poi, finisce lì!
In secondo luogo, le manifestazioni commemorative sono un modo per ringraziare chi è morto per
noi, per difendere i diritti che oggi noi ci ritroviamo. Non sono un semplice giorno di festa!
Riassumendo, una manifestazione bella, ma con poca partecipazione, soprattutto tra i giovani. Credo
che la scuola dovrebbe sensibilizzare di più i giovani sul significato del 1° maggio, come già fa per
quanto riguarda il 25 aprile!
Bene, cari lettori, questo è tutto! Al prossimo articolo…
Daddy
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ULTIMA GITA DI CLASSE
By Alge 5sm1
Il mese scorso, quando è uscito il giornalino, sono rimasto molto colpito: cavolo,
addirittura la terza uscita in un solo anno scolastico, non ho mai visto così tanti
giornalini in 5 anni di bus! (Daddy sta facendo un lavoro eccezionale). Mi sono piaciuti
molto gli articoli sulle gita di classe, peccato che mancasse la mia…
Già, unica eccezione del bus, la 5sm1 ha fatto ben due gite! Si, lo so, siamo dei
raccomandati ma c’è una spiegazione. Come Scientifico Moderno abbiamo partecipato
all’epica gita a Parigi (di cui si è già parlato…), ma come classe abbiamo avuto la
grossissima fortuna di vincere un concorso indetto dalla compagnia aerea Meridiana. È
iniziato un anno fa, a maggio del 2006, con la prof Masia che chiede :“Aiò ragazzi volete
partecipare ad un concorso?” (per chi non lo sapesse la professoressa Masia ha uno
“spiccato” accento sardo) “bisogna scrivere un tema sulla biodiversità”. seguì ovviamente
il classico coro: “boh?… Si…. Forse… Mah…”.
In pratica l’unica che ha trovato la voglia di scrivere qualcosa è stata la Chiara (Ticini) e
in questo gliene siamo stati molto grati.
Il tempo passa, e verso ottobre si viene a sapere che abbiamo vinto una gita di tre
giorni, completamente spesata (aereo compreso), nella penisola del Sinis (che ho
scoperto dove e cosa fosse tre giorni prima di partire) in Sardegna.
L’idea di farsi una gita extra piaceva a tutti, peccato che il nostro
rendimento/comportamento/ atteggiamento non brillasse più di tanto (già, anche allo
Scientifico Moderno si commettono errori, siamo pur sempre esseri umani…).
Come mai allora siamo partiti? Il caso ha voluto che la gita premio fosse per 30 persone,
e nella nostra classe siamo in 23. Ovviamente i 7 posti liberi sono stati occupati
praticamente subito dai professori dello sgabuzzino (l’antro oscuro dove i professori
dell’SM si riuniscono per tramare alle nostre spalle… in realtà banchettano ogni giorno
con gnocco e pasticcini).
La gita ha quindi assunto un carattere più vacanziero, e dopo che i proff contrari alla
gita sono stati corrotti con un posto sull’aereo, erano tutti pronti partire.
In data 28 aprile eravamo nel piazzale del Polo ad aspettare il pulmino che ci avrebbe
portato in aeroporto. Primo problema : il pulmino porta 25 persone, le altre 5? Le altre 5
(tra le quali io) vanno in Doblò con un autista dello Iodi. Arriviamo in aeroporto,
sbrighiamo tutte le faccende, facciamo molta fila, e finalmente siamo in aereo pronti a
partire. Qui, ovviamente, parte il Grazioli Show,
che non si perde l’occasione di fare bella figura
con le hostess (un classico…) (ma è proprio
fissato quell’uomo!!! ndr). Dopo un’ora di viaggio
tranquillo arriviamo a Cagliari per mezzogiorno
(vi assicuro che la gita di classe in aereo è il
massimo) e usciamo dall’aeroporto. Non facciamo
in tempo a salire che si mette a piovere;
ovviamente c’è stato chi ha detto: “non temete,
per il pomeriggio migliorerà…”, infatti ha sempre
fatto brutto (non importa, è lo spirito che conta).
Arrivati nella zona di Oristano abbiamo visitato
San Giovanni di Sinis, un borgo molto bello in riva
al mare, dove dopo una breve spiegazione da
tartaruga marina (Caretta caretta)
parte della guida naturalistica sul parco marino
del Sinis, ci hanno fatto vedere le tartarughe marine (sono veramente grosse…) che
vengono trovate ferite dai pescatori e curate nel centro del parco.
Alla sera siamo rientrati in albergo pronti a far festa. Peccato che il Sinis sia una zona
mooolto tranquilla e, a parte noi, non c’era niente nel raggio di 3 chilometri. Abbiamo
quindi scelto di passare la serata sotto il portico (il nostro albergo aveva anche quello) a
18
chiacchierare con il prof. Grazioli (avrete parlato di com’erano le hostess!!! ndr) e a
giocare a calcetto con il mitico Ermes.
La mattina seguente ci siamo svegliati per andare
verso le montagne a visitare la zona mineraria. Ci
ha accompagnato una simpatica guida che, per le
due ore di viaggio, non ha mai smesso di parlare
ed era capace di indovinare la razza e il segno
zodiacale di qualsiasi volatile capitasse a occhio.
Arrivati presso la miniera di Monte Vecchio, ci
aspettavamo una cosa molto tranquilla, tipo
trenino turistico che fa un giretto in una grotta e
poi sbuca subito fuori. In realtà, ci hanno
presentato i nostri accompagnatori in miniera:
degli ex minatori sardi, uomini veri, che ci hanno
dato elmetto e torcia, e fatto scendere in
San Giovanni di Sinis
ascensore (si faceva sul serio…). La miniera era
impressionante: molto lunga e profonda, ma
soprattutto lo erano le testimonianze delle
persone che ci hanno lavorato per 20 anni in
condizioni durissime.
Una volta riemersi alla luce siamo risaliti sul
pullman in direzione mare.
Abbiamo visto le colline di sabbia (dune perenni
alte anche 80 metri) e siamo riusciti ad andare
in spiaggia. Dopo la classica partita di calcetto
c’è stata la gara a chi faceva il primo tuffo in
acqua (in Sardegna il mare è molto bello ma
anche molto freddo), che è stata vinta dal
temerario Grazioli (strano!!! ndr).
Il mattino seguente abbiamo lasciato l’albergo
al lavori forzati in miniera
per effettuare l’ultima escursione nell’area
protetta di Cabras. Il parco, che costeggia il mare, aveva dei paesaggi mozzafiato e delle
spiagge in quarzo bianchissime. Con nostra fortuna siamo anche riusciti a vedere una
tartaruga di terra che gironzolava tra la
macchia mediterranea. A malincuore abbiamo
quindi lasciato Oristano per dirigerci verso
l’aeroporto di Cagliari. Solita trafila di controlli
e sale d’aspetto ed eravamo già a Milano
Linate. Stanchi morti, ci siamo buttati sul
pullman e nel giro di 5 minuti dormivamo già.
Sarebbe stato troppo bello riposare fino a
Reggio, ma dopo pochi chilometri il prof
Grazioli ha regalato un’altra perla: per il
piacere di tutti ha intonato un allegro
motivetto (la marcia funebre americana) al
microfono (che con il suo tono di voce talmente
basso gli altoparlanti friggevano) e ovviamente
in spiaggia
ha svegliato tutti (certo che essere svegliati da
una marcia funebre è un po’ contraddittorio!!! ndr).
Per le 23 siamo arrivati in via Makallè sani, salvi e soddisfatti (era il motto della gita).
Devo confessare che sulla via di casa c’era aria di malinconia, un po’ per la bella vacanza
passata con la classe, ma soprattutto perché era l’ultima gita delle superiori, e sono
sicuro che mi mancheranno molto questi momenti di divertimento passati con le persone
con cui ho condiviso tre faticosi anni di scuola.
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LINKIN PARK: MINUTES TO MIDNIGHT
By Feba 5inf1
L'album
Un lavoro epico, che mostra quanto i Linkin Park siano capaci di ben altro che qualche urlo
e chitarre sparate senza melodia. La maturità artistica della band ha creato un lavoro
degno di nota, affiancabile a gli altri lavori a modo suo, che arricchirà notevolmente i live
act della band, con momenti emozionanti, più lenti e più dedicati ad un suono che viene da
dentro, non dalla rabbia. Ogni band evolve, matura. Non possiamo pensare questo album
come un seguito dei precedenti, ma dobbiamo leggere dietro i 4 anni dal precedente disco,
ricco di evoluzioni, di esplorazioni musicali, di progetti solisti, di mash-ups, di show live
sempre migliori, di tecnica affinata e di intensità musicale guadagnata.
Non me la sento di dare un voto a questo lavoro, sarebbe riduttivo. Mi sento solo di dire
che questo album è forse il meno commerciale di tutti (commerciale = vendere ... i Linkin
Park sono andati contro i fan, hanno buttato via lo stile che li ha affermati... sarebbe
stato commerciale ripetersi, questo io lo chiamo avere voglia di esplorare nuove strade
musicali, non di vendere album ... ) e che, per questo motivo, è meno "facile da ascoltare"
di altri più semplici e meno impegnativi come Hybrid Theory e Meteora.
Doomsday Clock: (Wikipedia)
L'Orologio dell'apocalisse (Doomsday Clock) è un orologio simbolico creato dagli scienziati
del Bulletin of the Atomic Scientists dell'Università di Chicago, nel 1947. La mezzanotte
di tale orologio simboleggia la fine del mondo, causata da una guerra atomica.
L'orologio è stato spostato avanti o indietro, a seconda dello stato delle politiche mondiali
e del pericolo nucleare. Lo spostamento in avanti indica una maggiore probabilità del
conflitto nucleare; lo spostamento indietro indica un miglioramento della situazione
internazionale.
Titolo: Minutes To Midnight
Artista: Linkin Park
Produttore: Rick Rubin & Mike Shinoda
Anno: 2007
Genere: Rock \ Alternative \ Progressive
Durata: 43':51''
Tracce: 12
01 – Wake (1:43)
Il risveglio dei Linkin Park dopo oltre quattro anni di lunga attesa comincia cosi, con
questa traccia strumentale che parte piano e va in crescendo di potenza, proprio a
segnalare che la band é tornata, con ancora piú voglia di fare musica di prima.
02 - Given Up (3:11)
Sound molto accattivante e testi cantati magistralmente da Chester, che poi esibisce
anche un lungo e potente urlo pieno di rabbia. Rabbia forse anche verso se stesso, come
lui stesso dice (I'm my own worst enemy) e contro chi non ci apprezza per ciò che siamo.
Finalmente nei Linkin Park le chitarre si sentono definite, e non si confondono
nell'ammasso informe di suono tipico di Hybrid Theory e anche un po’ Meteora.
20
Traccia potente, che scarica la rabbia accumulata in quattro anni di esperienze.
03 - Leave Out All The Rest (3:31)
Una delle tracce più emotivamente intense dell'album; la voce di Chester viene finalmente
sfruttata anche melodicamente e non solo negli urli. Ancora buona prestazione della
batteria e del basso, ma a farla da padrone nella canzone é l'armonia della voce che si
interseca con le note.
04 - Bleed It Out (2:46)
La canzone che più si avvicina al vecchio LP Style? Forse. E' la song più movimentata e
quella con ritmo più veloce. Unico difetto, veramente troppo corta e ripetitiva.
05 - Shadow Of The Day (4:52)
Testo molto corto e conciso, ma poetico e vero. Musica piacevolissima e ritornello
veramente melodico. È a mio avviso una delle canzoni che trasmette di più di tutto l'album.
Bel pezzo.
06 - What I've Done (3:28)
Una delle colonne centrali del concept della mezzanotte, con un testo intenso e il nuovo
stile LP che emerge in tutta la sua bellezza con la chitarra, finalmente distinguibile dalla
massa.
07 - Hands Held High (3:55)
La colonna portante dell'intero concept della mezzanotte e del Domsday Clock. E' una
canzone interamente rap, che racconta cosa é l'America attuale nei confronti del resto
del Mondo. Ancora la batteria a dettare i tempi in una canzone molto profonda nel testo,
che sfoga nel ritornello (che poi forse non c'é) più profondo che ci sia; un'unica grande
collettiva preghiera da parte di tutto il Mondo per far si che tutto quello che affligge
l'umanità finisca.
08 - No More Sorrow (3:43)
Canzone forse a sfondo politico, con un grande sottofondo e ritmo dettati da una batteria
in grande spolvero.
09 - Valentine's Day (3:19)
Canzone brusca, spigolosa. Il ritmo incalzante ma che non parte mai definitivamente ne
fanno la sua caratteristica principale. Melodia e testo molto tristi e incupite, insicure e
instabili che poi sfogano nella rabbia delle ultime battute.
10 - In Between (3:18)
Nuovo esperimento per i LP, l'emcee che canta una canzone. Non male direi come primo
tentativo. La canzone risulta cupa, in sintonia con il testo dove qualcuno si scusa per quello
che non é riuscito a fare.
11 - In Pieces (3:40)
Strepitoso testo, con contrasto tra quello che una persona mostra fuori e quello che
sente dentro.
12 - The Little Things Give You Away (6:25)
La canzone parte lenta, e con una melodia bellissima già dall'inizio. La voce si fa decisa, poi
si fa da parte per lasciare che la batteria detti i tempi; piano piano la batteria si
intensifica sempre più, accompagnata dal basso, si intensifica ancora fino a quando
l'assolo di chitarra nasce da sé dal polverone alzato dalla batteria. E poi il gran finale, le
due voci che accostano la chitarra fino a quando poi la chitarra cessa e le due voci
continuano per anticipare il finale. Il capolavoro del CD.
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Per inaugurare il ritorno di "Walker (qualsiasi riferimento a cose o persone è
puramente casuale!!!! ndr) texas ranger" in tv, cominciamo con qualche battuta
sul leggendario Chuck Norris!!!
- Piuttosto che venire al mondo come un bambino normale, Chuck Norris ha deciso invece di
guadagnarsi l'uscita dalla placenta della madre a forza di pugni. Poco dopo gli spuntò la barba.
- Chuck Norris non legge i libri. Li fissa fino a quando non ottiene le informazioni che gli servono.
- Gli Alieni esistono. Stanno semplicemente aspettando la morte di Chuck Norris, prima di
attaccare.
- Chuck Norris può dividere per zero. (Questa era dedicata a tutte le prof. di mate =D)
- L'immenso si illumina di Chuck Norris.
- Secondo quanto raccontato dalla Bibbia, Dio ha impiegato sei giorni per realizzare l'universo.
Precedentemente, Chuck Norris aveva creato Dio schioccando le dita.
- Le rockstar muoiono spesso giovani perché Chuck Norris cambia gusti molto facilmente.
- Chuck Norris fa la Christmas Card ad agosto.
- Una volta, mentre si allenava con Wolverine, Chuck Norris perse il suo testicolo sinistro. Tutti ora
lo conoscono con il suo nome scientifico: Giove.
Prima della partenza in Oriente la nazionale italiana fa un ultimo allenamento. Durante l'intervallo
Del Piero e Totti confabulano fra loro.
Del Piero:
- In Corea avremo dei problemi per i forti monsoni!
Totti:
- Ale, ma che so' 'sti monzoni?
- Sono venti...
- E a noi che ce frega? Noi semo ventiddue...
Dopo aver dato l'addio al calcio pare che Zidane sia stato assunto dalla Eminflex per testare i
Materazzi.
Pitagora morì di calcoli? (ndr)
Lo disse Dante, lo confermò Pilato che il compito in classe va sempre copiato! (ndr)
Mike Bongiorno viene invitato a cena a casa di amici. Durante la cena la padrona di casa gira tra gli
ospiti per assicurarsi che vada tutto bene. Arrivata da Mike Bongiorno gli fa:
- Allora Mike... com'è il passato di verdura?
E lui:
- Aloraaaa... io verdurai, tu verdurasti, egli verdurò....
Un tizio si presenta allo sportello di una banca e, mettendo sotto gli occhi del cassiere una piccola
rapa che tiene nella mano dice: "Questa è una rapina!"
Poi apre l´altra mano e, mostrando un piccolo grillo esclama: "E se qualcuno si muove premo il
grilletto!"
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SE LA SCUOLA FOSSE UN FILM:
La scuola: Inferno di cristallo
Il Preside: Nemico Pubblico
Le entrate: L'attimo fuggente
L'aula: The Cube
La cattedra: Zona minata
Il registro: Arma letale
Il sorriso del prof: Lo squalo
Gli ultimi banchi: Gli intoccabili
Le prime della classe: Le donne che sapevano troppo
Le ore di Ginnastica: La danza degli elefanti
Le ore di Italiano: Il giorno più lungo
Le ore di Inglese: Io no speak inglish
Le ore di Chimica: A spasso nel tempo
Le ore di Diritto: Allie McBeal
Il prof di Religione: L'esorcista
L'interrogazione: Il silenzio degli innocenti
Gli interrogati: Io speriamo che me la cavo
Il volontario: Rambo
La volontaria: Sailor Moon
I suggeritori: I signori della truffa
Gli assenti: Prova a prendermi
Il compito in classe: Spionaggio industriale
La media del 9: Mission Impossible (allora io sono Tom Cruise?!!!! Che modesto… ndr)
L'entrata in ritardo: Mamma, ho perso l'aereo
L'intervallo: Fuga da Alcatraz
L'ultima campanella: Risvegli
L'uscita: Via col Vento
La promozione: Alive
I bocciati: Caduti per la patria
La bocciatura: Apocalypse Now
I promossi: La leggenda degli uomini straordinari
La pagella: I Dieci comandamenti (o anche Stangata in famiglia! ndr)
Autogestione: Indipendence Day
Occupazione: Una settimana da Dio
*Kiss*
By Kiå (Chiara Zhang) 1°E
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INDOVINELLI
By Alessandro Morandi
1) Nudi nella stanza
Siete intrappolati in una stanza senza finestre, dalla quale è impossibile uscire. E per giunta siete nudo, avete
un cerotto sulla bocca, le mani legate e nessun oggetto a disposizione. Al centro della stanza si trova un tubo
verticale, del diametro di 4cm e alto 15cm; all'interno del tubo vi è una pallina di ping-pong, di diametro
appena inferiore a quello del tubo. Se riuscirete a far venire fuori la pallina sarete salvo; come fate?
2) Le due fidanzate
Giorgio è un bel ragazzo che vive a Monte Nevoso ed ha due fidanzate, una che vive a Colle Fiorito e l'altra
che vive a Poggio Ameno. Giorgio vuol bene a tutt'e due e non sa decidersi tanto che quando deve andarle a
trovare non sa scegliere da chi andare e lascia decidere al caso; infatti quando arriva alla stazione per
prendere il treno prende il primo treno che passa. Sia il treno per Poggio Ameno che quello per Colle Fiorito
passano ogni 10 minuti, eppure Giorgio, che esce di casa in orari sempre diversi e casuali, prendendo il primo
treno che passa si ritrova 9 volte su 10 a casa della ragazza di Colle Fiorito. Com'è possibile ?
3) La lumaca
Una lumaca deve raggiungere l'orto adiacente a quello in cui si trova, superando il muro alto 7 metri che li
divide. Di giorno percorre 4 metri in salita, muovendosi verticalmente, mentre di notte ridiscende sempre
verticalmente per 3 metri, percorrendo effettivamente 1 metro ogni giornata. In quanti giorni la lumaca
arriverà in cima al muro?
4) Le rane
Ci sono delle rane, speciali, che ogni giorno raddoppiano il proprio volume. Una di esse, buttata in un pozzo
appena nata, in 20 giorni ha riempito completamente il pozzo. Dopo quanti giorni il pozzo sarebbe stato
pieno se le rane fossero state due ?
5) I due barbieri
In una piccola cittadina si trovano solo due barbieri. Un turista decide di farsi tagliare i capelli. Uno dei
barbieri ha il negozio lindo e ordinato, specchi grandi e poltrone confortevoli; il barbiere stesso è ben tirato e
ha i capelli ben tagliati e impomatati. L'altro ha una sala malmessa, con muri scrostati e poltrone traballanti;
ma soprattutto l'uomo ha capelli mal tagliati, a formare una zazzera sbilenca. In entrambi i saloni il prezzo è
di 10 euro, ma il turista si dirige senza esitazione nel secondo. Come mai?
6) Prezzo del vino
Una bottiglia di vino rosso costa 20€ e il vino vale 18€ più del vetro. Dunque quanto vale il vino?
SOLUZIONI
1) Nudi nella stanza: Fate pipì all'interno del tubo; la pallina salirà spinta dalla forza di Archimede.
2) Le due fidanzate: La cosa si spiega con gli orari dei treni. Il treno per Colle Fiorito passa, ogni dieci minuti, alle 8.00,
8.10, 8.20 ... , mentre quello per Poggio Ameno passa, sempre ogni dieci minuti alle 8.01, 8.11, 8.21, ... Ecco allora che,
arrivando alla stazione in un ora qualunque, la possibilità che arrivi prima il treno per Colle Fiorito è 9/10 mentre la
possibilità che arrivi prima il treno per Poggio Ameno è solo 1/10.
3) La lumaca: La lumaca arriverà in cima al muro in quattro giornate perché il quarto giorno avrà raggiunto la cima del
muro, dopo aver percorso un metro in ognuna delle giornate precedenti e quattro metri in quel giorno, senza dover
quindi scendere dei tre metri soliti durante la notte, perché avrà già raggiunto il traguardo.
4) Le rane: 19 giorni. Infatti il giorno prima di riempire il pozzo la rana ne occupa la metà; metà occupata dall'altra rana.
5) I due barbieri: Se in quella cittadina ci sono solo due barbieri, ognuno deve farsi tagliare i capelli dall'altro; quello
meno curato è quindi il più bravo.
6) Prezzo del vino: Chiamiamo R il vino rosso, V il vetro e B la bottiglia, intesa come vino più vetro. Avremo: B = 20€ B =
R + V R = V + 18€ Risolvendo il sistema otteniamo che il vetro vale 1€, mentre il vino 19€, con un totale e una differenza
che sono quelli richiesti, cioè 20€ e 18€.
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PAGINA DA COLORARE E GIOCHI
by lucy 4inf2
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IPSE DIXIT
By Ele & Stella 2D
- Willy: ..e quindi le linee di forza sono chiuse e ci.. circo..
Margini: CIRCONCISE!!!
- Roncroffi: potrei avere silenzio? Grazie..
Bigarelli. Prego, di niente!!!
- Tronci: ma Mistrali, come fai a lavorare con Bigareli tutto addossato sulla spalla?!?!
Zaniboni: non si preoccupi prof, non sono in atteggiamenti sessuali..!!!
- Cenini: ecco, questa è la verifica sommativa di fine anno di religione, se fate la parte dietro il 7 ce
l’avete, e se aspirate all’ 8 o al 9, fate anke quella davanti..
Castellari E: come prof, lei con questo vuole dire ke non da i voti a simpatia?!?!? E allora io cosa ho
fatto la simpatica tutto l’anno da fare..???
- Garritano: vedete ragazzi, noi tentiamo di inglesizzare qualunque termine.. ad esempio Sandwich.. si
dice panino!!
Oppido: si prof, ha ragione, però se io voglio 1 HOT DOG, mica chiedo “ 1 CANE CALDO” !!!
Garritano: e invece si! E se ti va, puoi chiedere anke 1 gatto freddo…!!!
- Soavi: scaleno, isoscele e..
Oppido: equitangolo!!
Soavi: eh, si che cos’è, un angolo equino? (ahah, che simpatica :D ndr)
( .. AND LAST YEAR.. MITICA 1D.. )
- Salerno: mò facciamo così..
Muzzi: Mò..?!?!?!?!?
Salerno: mò!!!
- Castellari E: 2a……-b
Soavi: come come come come??? Non dirmi stupidaggini che sennò ti appendo per le orecchie..
Castellari E: 2a…..-b!!!
Soavi: come come come come?????
- Soavi: il ragionamento non sta il piedi..
Sciacca: ma se B e C hanno la stessa posizione?!?!
Soavi: eh, se io avessi le ruote sarei un cariolino, eh??
- Scusate, avete un libro di francese da prestarci?
Scusate, avete delle squadre da prestarci?
Soavi: eh, si, e desso cosa verranno a chiedervi, una trasfusione?!?!?
- Garritano: potresti almeno fare finta di guardare il libro, per giustificare la tua presenza in classe..
Tomasi: ma prof, stavo prendendo appunti..!!!
Garritano. No, tu al massimo ti stavi facendo dei punti mentali..!!!
- Medici: prof, posso chiedere il bianchetto?
Costi: prof, posso chiedere l’esercizio numero 2..???
- Salerno: ….2 pigrechi..
- Salerno: questo l’ha dimostrato Galilei Galilei..
- Soavi: Bestiolone c’avrei scritto li sotto..!!!
(vorrei aggiungere questa scena della 5inf2; protagonista, la solita burlona prof. di elettronica Clara
Patini (o Pattini che dir si voglia!!!)! Entra in classe e fa: “ragazzi, ho due notizie, una bella e una brutta,
quale volete prima?” “Facciamo la bella!” “La bella è che posso dirvi i commissari interni dell’esame, la
brutta è che c’è elettronica!” La classe, a questo punto, impreca in turco, tra cui
“NOOOOOOOOOOOOO, basta, mi sparo! Vedete che non capite niente voi proff a metterci elettronica
all’esame, che abbiamo cambiato 6 prof in 3 anni? Ma daaaaai!” Dopo 5 minuti, la prof fa “Ehm,
ragazzi (ride)… scherzavo!” al che, la classe si alza e dice “Basta, me ne vado!” ed esce per circa cinque
minuti, imprecando contro la prof!!!! ndr).
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RINGRAZIAMENT OBBLIGATORI
Ebbene, siamo arrivati alla fine anche dell’ultimo giornalino. Penso che questo anno sia
stato molto redditizio. Ci pensate? Quattro numeri del giornalino! Non accadeva da tempo,
penso da ben quattro anni! Ma tutto questo è stato possibile grazie al lavoro di parecchie
persone, a cui vorrei dire grazie in quest’ultima pagina. Penso di aver dato parecchio a
questo giornalino, in quanto, oltre ad aver scritto parecchi articoli, in ogni edizione ho
dovuto impaginare i vari articoli, cambiare carattere, curare la versione digitale,
eccetera. Tuttavia, la redazione del giornalino non è daddy (anche se, soprattutto in
questo numero avete trovato parecchi pezzi scritti da me), ma un insieme di bravissime
persone che hanno diritto al loro momento di “gloria”!
Per prima cosa, vorrei, quindi, ringraziare tutta la redazione del giornalino, che si è
impegnata ogni mese a scrivere gli articoli che compongono il nostro beneamato mensile!
Poi, certo, ad ogni riunione c’erano persone diverse, ma vorrei ringraziare tutti. Ringrazio
Kia, Ele, Stella, Faby, Lucy, Raffo, Baro, che hanno partecipato sempre alla redazione,
oltre ai giornalisti “di fortuna”, cioè quelli che hanno scritto qualche articolo ogni tanto,
cioè Alge, Feba, Manuel, Ramona, Albi, Livia, Kiekkie, Mattia, Vale x3 (dato che ce ne sono
3!), Alessandro x3, Fra, Camma, Dani, Simone, Veronica e Luca. Grazie ragazzi di aver
dato il vostro contributo al magnifico giornalino!
Per seconda cosa, vorrei ringraziare il nostro caro Preside, che ogni mese si è impegnato a
leggere in anteprima il giornalino per approvarlo. Eh sì perché, per chi non lo sapesse, dato
che il giornalino viene pubblicato come “giornalino del BUS”, il Preside, in quanto dirigente
scolastico, deve dare la sua approvazione al giornalino. Devo dire che, a differenza degli
altri anni (quando eravamo sotto il “regno Nobili”), quest’anno sono stati approvati articoli
che il Preside precedente non avrebbe mai fatto passare, quindi vorrei ringraziare
davvero il Preside Incerti Zambelli per essere stato così “elastico” e disponibile!
Per terza cosa, vorrei ringraziare le bidelle, in particolare la Simona e la Daniela, che ogni
mese si sono prese la briga di fare le fotocopie del giornalino, devo dire davvero in tempi
da record! GRAZIE!
Per ultimi, ma non in ordine di importanza, vorrei ringraziare tutti i nostri carissimi
lettori, che vanno dagli studenti ai docenti, dai bidelli alla Betty, insomma un sacco di
gente! E poi, dai, ringraziamo anche il nostro caro rappresentante di istituto Maccio, che
ha svolto la funzione di “tesoriere” dei soldi raccolti ad inizio anno per la carta del
giornalino.
Bene cari lettori e lettrici, siamo alla fine dell’anno e alla fine del giornalino 2006/2007.
Non resta che augurarvi buon fine anno scolastico, buone vacanze e, per quelli di quinta, in
bocca al lupo per l’esame! Anche se a luglio la mia avventura finirà, vi dico lo stesso che ci
vediamo l’anno prossimo, perché, magari, vi scriverò un articolo su com’è la vita “là fuori”!
CIAO BUS!.
Il boss del giornalino: DADDY
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