26 ottobre 2013

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26 ottobre 2013
QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
I SAPORI
DELLA
TRADIZIONE
www.giornalealtopiano.it
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ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO
“IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO”
N. 410 - ANNO XV - EURO 1,50
GALLIO
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ASIAGO
Fresco di
ordinazione,
il 3 novembre il
neo arcivescovo
celebra messa
nel suo paese
Con la nuova
tabellazione
si riscoprono le
antiche strade
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Sconti sulle piste da sci per
i possessori di seconde case
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Martello: “Un modo per invogliarli a venire più spesso in Altopiano, una
promozione positiva, che mostra attenzione per chi quassù ha investito”
CONCO
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Graziella
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Stefani
traccia
un bilancio
amministrativo
e lancia la
sfida per il
futuro:“Serve
lavoro per i
giovani”
CONCORSI
SPORT
Hockey su ghiaccio
E’ un Asiago da Supercoppa:
messo in bacheca il primo
trofeo della stagione
ROANA
Sui rifiuti paga di più chi più
ne produce: un esempio
virtuoso per gli altri comuni
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MOTORI
Al Trofeo Abarth
Ariel Bernardi a
soli 27 millesimi
dalla vittoria
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FOZA
RADUNI
Due giorni di
festa per l’85°
del locale
Gruppo Alpini
La Festa
dei gemelli:
incontro
speciale a
frontiere aperte
Denise Frigo,
una bellezza
altopianese alla
finalissima
di Miss Italia
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SCI ALPINO
Giulia torna in pista
“Sono molto
motivata
…non ho
nulla da
perdere”
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Grafica Altopiano
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l’Altopiano
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La voce degli 8 Comuni
TURISMO
I russi affascinati dall’Altopiano
Considerata l’importanza sempre maggiore che riveste il flusso
di turisti russi in Italia e il richiamo che esercitano sempre più nei
loro confronti le zone di montagna, dal 14 al 16 ottobre il Consorzio Turistico Asiago 7 Comuni con il suo presidente Roberto
Rigoni e il suo vicedirettore David Sterchele, in collaborazione
con la Regione Veneto e l’Enit - sede centrale di Mosca (che ha
fornito tutto il supporto necessario agli eventi), ha organizzato
una trasferta a Mosca e San Pietroburgo per promuovere le
bellezze di Asiago e del suo altopiano direttamente in terra
russa. Attraverso delle splendide brochure in cirillico e
chiavette usb distribuite ai presenti, Rigoni e Sterchele hanno quindi illustrato le proposte e le offerte del nostro territorio ai numerosi operatori e giornalisti della stampa turistica.
“Nel corso degli incontri - spiega il presidente Rigoni - abbiamo valorizzato in particolare quelle che rappresentano le
vocazioni turistiche di eccellenza per Asiago, vale a dire lo
sci (soprattutto il fondo), il golf, il wellness e l’enogastronomia.
Il fascino di Asiago e del suo territorio ha molto colpito tutti
gli addetti al settore turistico con cui ci siamo confrontati.
Inoltre, la versione in lingua russa del nostro nuovo sito
www.asiago.to, messa online in questi giorni, sarà uno strumento estremamente efficace per le nostre finalità di pro-
mozione turistica”. E l’impegno non finisce qui: “Per dare
seguito alla nostra missione, dal 13 al 15 febbraio - prosegue Rigoni – abbiamo deciso di compiere ad Asiago un
educational turistico destinato agli operatori ed giornalisti
russi, in coincidenza con il Concorso Internazionale
Piromusicale Asiago… Fiocchi di Luce 2014, evento che
per la sua particolarità ha già riscosso notevole interesse
quando ne abbiamo parlato in questi giorni”.
“È chiaro – continua Rigoni – che l’entusiasmo espresso
dagli operatori nel corso della proiezione delle nostre immagini, si scontrerà quasi certamente con l’arretratezza della
nostra ricettività, in molti casi obsoleta e inidonea a far fronte
alle esigenze di un mercato straniero sempre più esigente,
ma sono convinto che gli sforzi che stanno compiendo i nostri operatori nella direzione di un accrescimento dei livelli
delle loro strutture potranno garantirci delle buone soddisfazioni. È inoltre chiaro che questo per noi è un esperimento il
cui successo dipende molto da quanto gli albergatori e gli
altri operatori del turismo sapranno fare per rendere i loro
servizi all’altezza di una clientela internazionale”. Tra i
tour operator che hanno già dato la loro adesione
all’educational di febbraio ad Asiago vi sono Rossita Vip
Department (interessata soprattutto a golf e wellness),
Solvex Moska, Danko (secondo tour operator di Russia),
Tez Tour, oltre a numerosi giornalisti coinvolti dall’Enit,
che avranno così l’opportunità di vedere dal vivo tutto ciò
che Asiago e il suo altopiano offrono al turista.
“Si è trattato di un’iniziativa nuova per il Consorzio Turistico – afferma David Sterchele – e assieme ad Asiago
Turismo stiamo pianificando alcune azioni che ci permetteranno di lavorare anche con altri mercati esteri
a partire già dal prossimo anno”.
Cicloturismo, un mercato che merita attenzione
Si è parlato di nuove opportunità di promozione
turistica riferite al
cicloturismo, martedì 22
ottobre in Comunità Montana, su invito del Consorzio Turistico rivolto a
coloro che si erano dichiarati interessati a
un’eventuale adesione al
Club di Prodotto “Asiago
Bike Tourism”. Relatori
sono stati Pierluigi
Olivieri di VacanzAttiva
Network
e
Marco
Casadio Strozzi di Scott
Italia Bikes, che hanno
illustrato l’evoluzione del
mercato del cicloturismo,
inteso non come attività
prettamente sportiva,
bensì come fruizione del
territorio attraverso le
nuove possibilità date
dall’E bike con pedalata assistita. Un mercato diverso da quello nostro attuale, che
si può ricercare attraverso un sistema già
collaudato basato sui
meccanismi offerti
dalla
rete.
Il
cicloturista, è stato
spiegato, a differenza
del ciclista sportivo
arriva sul posto e vi
rimane per più giorni, scoprendolo piano
piano, con un mezzo
che gli permette di vivere la vacanza in
maniera diversa, a stretto
contatto con il territorio e
in modo comunque sano
ma senza fare troppa fatica. Accomunando la famiglia o il gruppo, visto che
le biciclette a pedalata assistita costituiscono una
grande possibilità anche
per i meno sportivi per un
approccio dolce di scoperta del territorio e delle sue
eccellenze, sui percorsi
meno trafficati e strade
bianche. Il comparto turistico alberghiero guarda con
grande interesse a questa
nuova tecnologia, in grado
di valorizzare e
promuovere l’Italia
nel mondo del
cicloturismo. Parlando di numeri, è
stato fatto l’esempio di come, in Europa,
il
cicloturismo conti,
tra quelli che viaggiano con la bicicletta propria, dai
3 ai 4 milioni di
praticanti. Mentre
il target di mercato,
sempre a livello
europeo, parla di
oltre 30 milioni di
praticanti che viaggiano
senza la bicicletta al seguito. Per soddisfare quella che
è una tendenza in crescita,
la soluzione che si propone
come la più accessibile è la
creazione di un club di prodotto, con un plus di servizi
e la successiva promozione.
Una strada che inizialmente non è facile da percorrere, ma che può essere affrontata mettendosi insieme, creando una struttura o appoggiandosi a un rivenditore già
esistente, in modo da poter
offrire noleggio, assistenza
e pacchetti appositi finalizzati alle passioni di un certo tipo di turisti. Il tutto con
un investimento contenuto,
per dotarsi di quanto serve
e poi promuoversi catturando l’attenzione di chi può
essere interessato a questa
proposta facendogli conoscere innanzitutto l’attività e
la propria offerta e quindi
il territorio e le sue eccellenze.
Silvana Bortoli
l’Altopiano
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La voce degli 8 Comuni
TURISMO
SKI PASS UNICO: all’iniziativa aderisce
anche l’area sciistica Larici-Val Formica
Torna la proposta dello ski pass
unico, con duplice possibilità:
“Sciare L’Altopiano di Asiago”
e “Sciare I Grandi Altopiani”,
abbonamenti acquistabili entrambi fino all’8 novembre a
prezzo scontato.
“Come novità da segnalare per
la prossima stagione – commenta Mario Timpano, coordinatore degli impiantisti
altopianesi – c’è l’ingresso dell’area sciistica Larici – Val Formica, che oltre ad essersi dotata del sistema di lettura di
controllo degli accessi, necessaria per poter partecipare all’iniziativa degli abbonamenti
stagionali, si sta potenziando
con la realizzazione di una nuova seggiovia quadriposto. Dunque, un servizio in più per gli
acquirenti dello ski pass, che,
per quanto riguarda lo stagio-
nale per gli impianti
dell’Altopiano non si troveranno alcun aumento
di costo, anzi i prezzi
sono stati ridotti, rispetto
allo scorso anno, per le
fasce più giovani. Un leggero aumento per gli
adulti invece per l’abbonamento che comprende
le stazioni sciistiche
dell’Altopiano di Asiago,
Folgaria, Lavarone e Fiorentini, mentre anche per
questo ski pass è stato
ridotto il prezzo per i più
giovani”.
Per la prossima stagione le società impiantistiche di Altopiano
di Asiago, Lavarone e Folgaria,
hanno inoltre deciso di comune accordo di attuare una strategia promozionale molto più
incisiva rispetto agli anni scor-
si, proponendosi come “Altipiani”. “Insieme daremo vita a
numerose azioni pubblicitarie –
spiega Mario Timpano-. L’intento è quello di cominciare a
far passare il messaggio che
“Sciare sugli Altipiani” accomu-
COMUNE DI ASIAGO
UFFICIO PATRIMONIO
AVVISO D’ASTA
PER LA VENDITA DI N. 4 GARAGE INTERRATI
DI PROPRIETÀ COMUNALE
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
Dottor Franco Chemello rende noto che
A seguito di Deliberazione di Consiglio Comunale n. 11 del 30/04/2013 esecutiva, nel
giorno di giovedì 14 novembre 2013 alle ore 10.00, nella Sala Consiliare del Municipio
di Asiago (VI), si procederà all’Asta Pubblica per la vendita di n. 4 garage interrati di
proprietà comunale.
UBICAZIONE IMMOBILI: I garage posti in vendita sono ubicati in Via Matteotti di Asiago
(VI) (parcheggio interrato dello Sporting).
PREZZO A BASE D’ASTA: • 20.000,00 cadauno.
METODO DELL’ASTA: l’asta sarà tenuta col metodo delle offerte segrete, da confrontarsi
poi con il prezzo posto a base d’asta, con il criterio e le modalità di cui all’art. 73 comma
n. 1, lettera C del R.D. n. 827/1924.
MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELL’OFFERTA: Il plico contenente l’offerta dovrà
pervenire con consegna a mano o tramite servizio postale Raccomandato con avviso
di ricevimento, all’Ufficio Protocollo del Comune di Asiago - Piazza Secondo
Risorgimento n. 6 – 36012 Asiago (VI) entro le ore 12.00 del giorno precedente a
quello fissato per l’asta.
AGGIUDICAZIONE: i garage saranno aggiudicati al miglior offerente con prezzo in aumento
rispetto al prezzo indicato a base d’asta. Alle medesime condizioni, si procederà
all’aggiudicazione anche in presenza di una unica offerta valida. In presenza di offerte eguali,
l’alienazione verrà effettuata ai sensi dell’art. 77 comma n. 2 del R.D. n. 827/1924.
MODALITÀ DI PAGAMENTO: il pagamento del prezzo offerto in sede di gara sarà
effettuato in una unica soluzione alla firma del contratto di compravendita.
Il Responsabile del procedimento è il dr. Chemello Franco, Responsabile dell’Ufficio
Patrimonio Ecologia del Comune di Asiago (VI), contattabile presso l’ufficio stesso durante
gli orari di apertura al pubblico (tel. 0424/460124).
La documentazione del Bando è visionabile sul sito: www.comune.asiago.vi.it
Asiago, 26 settembre 2013
na e identifica in una entità unica l’Altopiano di Asiago,
Lavarone e Folgaria”. “Per stare
al passo della concorrenza, oltremodo molto vicina – continua Timpano - necessita che
l’Altopiano cambi strategia di
sviluppo delle stazioni stesse, che dovranno essere
valutate non più per singola stazione ma come sviluppo comprensoriale aggregando
i
vari
comprensori in un unico
insieme organizzativo,
gestionale e di programma.
I fondi ODI, che rafforzano questo gemellaggio
Veneto/Trentino, sono certamente un’occasione da
non dover assolutamente
perdere, per i quali però necessita il reperimento di una
quota di finanziamento
aggiuntivo per coprire il residuo
importo del 20% dell’investimento. Ed è proprio questa quota che
dovrebbe essere reperita non solo
da quella società che potrebbe
beneficiare del potenziamento
delle strutture insistenti o vicinali
sui propri areali, ma dovrebbe far
parte di un interesse collettivo necessario ed utile per poter sviluppare poi, nel periodo in cui si potrà accedere a questi fondi, tutto
il sistema impiantistico attualmente presente in Altopiano, con quegli investimenti che finalmente
permetterebbero di collocare
l’altopiano stesso tra le zone
sciistiche più rinomate per lo sci
alpino”. Gli ski pass si possono
acquistare fino al 30 novembre
presso l’Ufficio IAT di Asiago
(Piazza Carli), la società Melette
2000 di Gallio (Via Valbella), l’Ufficio della Pro Loco di Enego
(Piazza S. Marco) e Idea Moda
Tal a Roana (Via R. Sartori).
Dopo tale data gli abbonamenti
saranno in vendita presso le biglietterie degli impianti sciistici
in funzione.
Silvana Bortoli
Per i possessori di seconde case
sconti su impianti di risalita,
i centri fondo e lezioni di sci
Invogliare nei periodi invernali con
meno afflusso turistico i possessori di seconde case a sfruttarle più spesso, offrendo loro degli
sconti sui biglietti per
gli impianti di risalita, i centri fondo, le
lezioni con i maestri
di sci, e allargando
l’iniziativa ad altre
strutture sportive. La
proposta, scaturita
tempo fa da un commerciante durante una
riunione di categoria alla quale erano presenti anche gli amministratori di Asiago,
Gallio e Roana, era stata ben accolta, tanto che alla riunione successiva, ad inizio
ottobre, l’assessore roanese al Turismo
Luigi Martello aveva anticipato che si stava facendo carico di metterla a punto. Nei
giorni scorsi si è tenuto un primo incontro
al quale erano stati invitati i rappresentanti
delle strutture e delle associazioni interessate: è stata l’occasione per valutare la disponibilità di adesione all’iniziativa e fare
insieme un primo ragionamento su come
e in che termini organizzarla.
“Si tratta – ha detto tra l’altro Luigi Martello – di un’azione promozionale che si
può mettere a punto con facilità, coinvolgendo gli amministratori condominiali
altopianesi e incaricandoli di portarla a conoscenza dei propri condomini con una
semplice newsletter. Agli amministratori
saranno poi consegnati i voucher da utilizzare, sui quali verranno riportati tutti gli
aderenti alla promozione. Un’iniziativa dunque semplice, immediata da pubblicizzare,
che costa poco, si attua in tempi brevi e
permette di raggiungere una
potenzialità di
utenti molto elevata, in considerazione del numero di seconde
case presenti in
Altopiano”.
Durante l’incontro si è parlato in
particolare della
percentuale di
sconto da applicare e sull’ opportunità di farlo nei giorni feriali o nei weekend, oltre che del periodo di validità della
proposta. Sono emerse vedute ed esigenze
diverse, e in conclusione si è convenuto di
prevedere due offerte differenziate, a seconda
dei giorni di fruibilità. Devono essere inoltre
presi in considerazione alcuni dettagli tecnici, e dunque ci si è dati un po’ di tempo per
poter verificare i vari aspetti che l’azione
comporta. E’ stato anche messo l’accento
sulla positività di questa azione promozionale che, al di là dei risultati concreti che porterà, potrà essere recepita come una forma
di attenzione verso chi ha investito quassù
con l’acquisto di una seconda casa, contribuendo a recuperare un po’ di quello che si
è perso nel tempo.
In conclusione si è convenuto di incontrarsi
nuovamente dopo una settimana per avere il
tempo di fare un ragionamento più approfondito in base al quale ridiscutere i termini
dell’iniziativa e cominciare a delinearla in
modo più preciso. L’incontro, al quale sono
invitati a partecipare anche coloro che non
erano presenti al primo, si terrà in Municipio a Canove lunedì 28 ottobre alle 17.00.
Silvana Bortoli
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l’Altopiano
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ATTUALITA’
L’Avis propone l’assegnazione di borse di studio
rivolte a studenti maggiorenni dell’Altopiano
Nell’annuale Festa sociale
dell’Avis Altopiano, svoltasi
recentemente a Canove,
sono stati premiati, come di
consueto in questa occasione, i donatori benemeriti, un
centinaio circa quest’anno,
tra cui due donne che hanno
raggiunto le cento donazioni
(medaglia d’oro con smeraldo). Si tratta di Etta Carli e
Manuela Dal Sasso, del
Gruppo donatori di Asiago,
che hanno ricevuto il riconoscimento dalle mani del nuovo presidente dell’associazione Claudio Vescovi, donatore di Camporovere, nell’Avis
da sempre essendo stato tra
i primi donatori nel 1968. Del
nuovo consiglio fanno poi
parte Federica Stella e
Annalisa Cuoghi che sono le
due vicepresidenti; Roberto
Frigo, revisore dei conti e Antonio Facco, segretario. Ci
sono poi sette consiglieri: Lorenzo Forte, Adriano Rigoni,
Domenica Rodeghiero, Alessandra Pesavento, Franco
Stefani, Gabriele Spagnolo e
Costa Alberto. A questi si aggiungono i vari capogruppo:
Sergio Biasia, Foza; Maria
Rosa Frigo e Maria Grazia
Rossi per Gallio; Serena
Azzolin, Roana; Lorella Frigo,
Giuliana Brugnerotto, Cinzia
Giancola per Asiago;
Nazzarena Pozza, Conco;
Giorgio Zotti, Camporovere;
Gigliola Rossi, Sasso;
Pierluigi
Rebeschini,
Mezzaselva; Giulia Erica Valente, Cesuna; Andrea
Rebeschini, Rotzo; mentre
Morena Gallizio, Fabio
Cappellaro e Claudio Cortese
sono stati eletti consiglieri provinciali.
L’associazione ad oggi conta oltre 800 soci, in continuo
aumento.
“Grazie alla promozione fatta nelle scuole – dice Claudio Vescovi – ci sono anche
diversi giovani che si sono
avvicinati a questa realtà. E
a proposito di giovani per incentivarli a diventare donatori stiamo promuovendo proprio in questo periodo una
nuova iniziativa in collaborazione con le scuole: l’assegnazione di 10 borse di studio di 250 euro ciascuna destinate agli studenti delle superiori dell’Altopiano, anche
se frequentano scuole in pianura. Una proposta rivolta ai
neodiciottenni che abbiano
però già effettuato almeno
una donazione di sangue o
plasma”.
S.L.
Manuela Dal Sasso
con il presidente
Etta Carli e Claudio Vescovi
Le coperture assicurative
della Cassa Rurale Artigiana
La crisi economica che ci attanaglia suscita in tutti noi grande
incertezza per il domani e l’incertezza, spesso, si traduce in
paura. Nel mondo del lavoro questa paura è rappresentata dalla possibilità di essere licenziati senza la speranza di trovare, a
breve, una nuova occupazione o, se si è lavoratori autonomi,
che un’inabilità, anche temporanea, pregiudichi la propria attività professionale. Dall’anno scorso abbiamo riscoperto anche
un’altra paura che, fino a poco più di un anno fa, sembrava
sopita: quella del terremoto. Il tragico sisma che ha colpito
l’Emilia nel 2012, che ha fatto tremare anche la terra
dell’Altopiano, ci ha reso consapevoli che, come buona parte
dell’Italia, anche il nostro territorio è sismico. La causa che
scatena i terremoti a noi più vicini è sempre la stessa, cioè la
compressione esercitata verso nord dalla Placca Africana sulla Placca Euroasiatica. Questa genera un’area ad alto rischio
lungo tutta la penisola, come i movimenti degli Appennini ci
ricordano spesso per il loro scontro con le Alpi. La placca Africana, frammentata, si insinua anche nella zona dell’Adriatico
aumentando il pericolo nel Settentrione orientale (il terremoto
del Friuli ad essa era infatti legato). La pianura Padana, dunque, è il lembo più settentrionale della Placca Africana e di
conseguenza non può essere immune da questi fenomeni. Il
rischio di perdere il lavoro, così come il rischio che nuove scosse possano danneggiare la propria abitazione, purtroppo, sono
reali. Le paure vanno affrontate perché non siano più tali. O,
perlomeno, affinché i danni materiali ed economici che ne potrebbero derivare siano, per quanto possibile, mitigati se non
azzerati. La protezione del proprio reddito è possibile, sia che
derivi da lavoro dipendente, sia da lavoro autonomo. Così come
è possibile proteggersi dai danni causati da un terremoto alla
propria abitazione e al suo contenuto. Per affrontare insieme
nuove e vecchie paure la C.R.A. di Roana è al fianco dei propri soci e clienti con le soluzioni assicurative più adeguate.
Sabato 26 ottobre 2013
l’Altopiano
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ASIAGO
Dalle mappe al territorio
per riscoprire le vecchie
strade di Asiago, con i loro
antichi e reali toponimi, e
renderle percorsi dotati di
segnaletica per passeggiate o giri in mountain bike,
dunque turisticamente
fruibili. Impegnativo e laborioso, il progetto di recupero
e tabellazione di itinerari di
varie difficoltà e lunghezze
nelle zone limitrofe ai centri abitati (Asiago e le sue
contrade) sta ormai
prendendo forma grazie alla dedizione dell’assessore allo sport
Franco Sella.
“La progettazione
grafica delle tabelle,
la loro realizzazione,
in forex, cioè materiale plastico simile
al legno ma più resistente, e la loro posa
in opera – dice Sella
– sono state finanziate attingendo ad un
contributo regionale
destinato
alla
sentieristica dal quale abbiamo ottenuto
quasi 40 mila euro.
L’installazione delle
tabelle è in corso e a
breve dovremo terminarla. Ma il progetto
è partito da ben più
lontano e la parte
grossa del lavoro è
stata quella della ric e r c a ,
dell’individuazione,
misurazione e realizzazione di tutti i rilevamenti sui sentieri necessari per
dare indicazioni il più
possibile precise riguardo ai nomi dei luoghi,
alla lunghezza, al tempo
d i p e rc o r re n z a e a l l a
difficoltà dei percorsi”.
L’assessore allo Sport del
Comune di Asiago infatti
ha investito molta dedizione nella realizzazione di
questo progetto: in termini di passione e di tempo
(tanto tempo!) trascorso
prima a consultare a tavolino le varie mappe a disposizione e poi a scovare e a percorrere, di corsa
o in bicicletta, tutti gli itine-
Le vecchie strade di Asiago
diventano percorsi turistici
Con la nuova tabellazione, i percorsi risultano ben indicati
e facilmente individuabili. Per l’estate prossima saranno pronte
le apposite mappe anche scaricabili in internet
Mappa del
catasto austriaco
raffigurante il
centro di Asiago
risalente al 1836
rari individuati per verificare ogni dettaglio.
“Centinaia di ore dedicate all’impresa – conferma Sella – spinto anzitutto da un grande
amore per la nostra terra. Un lavoro immane
che però ho fatto con
passione, contento anche di aver potuto approfondire la mia conoscenza del territorio.
Vorrei ringraziare anche le persone che mi
hanno sostenuto in questa iniziativa: cittadini
dotati anch’essi di pro-
fondo amore per Asiago e
di un’eccezionale conoscenza storica: un ringra-
ziamento particolare va a Giuseppe Rigoni Schirat,
Giorgio Rigoni
Candida e Giovanni Basso,
quest’ultimo
meglio conosciuto
come
Gianni Banca
dei Büscar, con
una strabiliante memoria anche per i più
piccoli dettagli.
Parlare
con loro, farmi
raccontare e
volte guidare
nei vari luoghi
è stato un aiuto davvero prezioso senza il quale non
sarei riuscito a risolvere
delle questioni davvero
complicate”.
Il primo passo compiuto da Franco Sella è
stata la consultazione
delle mappe catastali
del Comune di Asiago.
“Sulle quali però – ci
racconta - certe indicazioni non erano
chiare. Allora ho fatto ricorso all’Archivio di Stato e alla
consultazione sia
della mappa del catasto Napoleonico
del 1812 che delle due
mappe del Catasto Austriaco risalenti all’anno
1836 e 1843. Grazie a
questo materiale eccezionale e anche alla mia,
per fortuna, buona conoscenza del cimbro ho potuto ris a l i re a i v e r i
toponimi di tanti luoghi
che nel tempo e nelle
mappe successive risultavano storpiati se non
addirittura sbagliati”.
L’assessore non si è nemmeno fatto sfuggire l’occasione di acquistare alcune mappe che ora resteranno in dotazione all’Archivio Comunale e
potranno essere fruibili
anche dalla popolazione.
“ Una volta assodati i
vari punti di riferimento trovati sulle mappe –
racconta Sella - ho percorso il territorio in lungo e in largo, a volte di
corsa, a volte in bicicletta e ho verificato e raccolto tutti gli elementi
necessari alla realizzazione di tabelle il più
possibile complete con i
toponimi in cimbro dei
luoghi, la lunghezza, i
tempi di percorrenza, le
difficoltà che sono indicate con pallini di colori
diverso, dal verde per i
più facili al nero per i più
difficili, passando per il
blu (un po’ più impegnativo, ma sostanzialmente
ancora facile) e il rosso
(un po’ più difficile, ma
non difficilissimo)”.
“ Va d e t t o c h e p e r l a
tipologia delle tabelle,
l’Altopiano ha ottenuto
una deroga dalla Regione, alla quale esprimiamo il nostro ringraziamento, che ci ha permesso di realizzarle differenti da quelle ora consentite per legge sul
territorio regionale”.
“Altra cosa da sottolineare è il lavoro svolto insieme agli altri comuni
altopianesi che via via
stanno iniziando lo stesso progetto per i sentieri che competono il loro
territorio, con lo stesso
tipo di tabellazione, in
modo da dare, alla fine,
un’immagine unitaria e
c o e re n t e
di
tutto
l’Altopiano, così da permettere al turista che vi
s o g g i o r n a d i t ro v a re
un’unica segnaletica e
non, come è successo
fino ad ora, di trovare
tabelle diverse, messe
da più persone o associazioni, determinando
così una situazione di
confusione in merito alle
varie informazioni”.
Il passo successivo sarà
quello di realizzare delle
mappe, anche scaricabili
in web, da mettere a disposizione dei residenti,
dei turisti e di quanti vorranno percorrere il nostro
meraviglioso territorio.
Con tabelle e mappe sarà
immediato individuare i
percorsi già a partire dal
centro di Asiago per andare sia verso la zona
nord con le contrade e, un
po’ più in alto, l’Interrotto, i vecchi cimiteri di
guerra, il Monte Katz, lo
Zebio, la Val di Nos; sia
verso la zona sud quindi il
Prunno, il Barenthal,
Contrada
Av e ,
il
Kaberlaba…
“Resta ancora del lavoro da fare per rendere
fruibili alcuni sentieri
invasi dalla vegetazione
e quasi più riconoscibili e poi ovviamente ci si
d o v r à o c c u p a re d e l l a
l o ro m a n u t e n z i o n e n e l
tempo”.
Un ringraziamento particolare per tutto il lavoro
svolto, l’assessore lo rivolge allo staff dell’Ufficio Sport, Turismo e Cultura per il prezioso supporto.
Stefania Longhini
l’Altopiano
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ATTUALITA’
Dopo il successo di “VIVA!” si
punta a sensibilizzare le scuole
Grande adesione tra il pubblico della partita Asiago – Cortina all’iniziativa volta a portare
l’attenzione sull’importanza della rianimazione polmonare. E ora “RCP” arriva tra gli studenti
Il 19 ottobre si è svolto allo stadio del ghiaccio Odegar l’evento “I
campioni dell’Hockey Asiago per la rianimazione
cardiopolmonare”, nell’ambito di “VIVA! La settimana della
rianimazione cardiopolmonare”, promossa dalla Presidenza della
Repubblica e da tutte le alte cariche dello Stato, giunta in Altopiano
per iniziativa del dott. Giuseppe Piasentin, del Pronto Soccorso
asiaghese. Con questa iniziativa, la squadra campione d’Italia ha
accettato con entusiasmo di farsi testimonial di un messaggio
importante: “Tutti possono salvare una vita, anche un bambino”.
Durante la partita Asiago-Cortina sono stati in molti, nello stand
appositamente allestito all’interno dello stadio, ad avvicinarsi al
personale del locale Pronto Soccorso. Grazie alla grande esperienza e alla profonda preparazione sulla rianimazione
cardiopolmonare sul territorio, ciascuno ha potuto apprendere in
pochi minuti i rudimenti su come approcciarsi a una vittima di
arresto cardiaco, e come eseguire correttamente i fondamentali
gesti che possono fare la differenza tra la vita e la morte per un
amico o un congiunto. I volontari dell’Associazione “Amici del
Cuore” hanno distribuito a tutti i tifosi materiale didattico creato
per l’iniziativa. “Il pubblico – spiega il dottor Piasentin - inizialmente sorpreso, ha poi manifestato il proprio interesse, e in molti
hanno voluto rendersi disponibili ad imparare le nostre “pillole
di RCP” e simulare su manichino il massaggio cardiaco. Tra
loro molte persone comuni, sia giovani che anziani, ma anche
qualche medico, che non ha lesinato i complimenti al nostro staff
per preparazione ed efficacia didattica, pure nel tempo molto
ristretto e nella cornice senza dubbio inusuale. Come ricordato soltanto nel 15% dei casi. Se si riuscisse ad aumentare questa
anche dallo speaker prima della partita, ogni anno sono almeno percentuale si potrebbero salvare moltissime vite”. La Società
una ventina gli arresti cardiaci improvvisi sul nostro altopiano: Asiago Hockey si è dimostrata sensibilissima al tema e, oltre a
grosso modo uno ogni 2 settimane, ma meno di uno su cinque offrire ogni possibile sostegno durante la serata, ha dato anche la
sopravvive. Una percentuale che potrebbe cambiare significati- propria disponibilità a ripetere l’esperienza e ad allargarla aprendola al
vamente con un intervento tempestivo di chi si trova di fronte a mondo della scuola. Grazie a questa disponibilità, il dott. Piasentin in
tale emergenza. In un territorio “difficile” come il nostro, l’in- questi giorni sta programmando con i dirigenti delle scuole superiori il
tervento dei sanitari molto spesso richiede, di necessità, tempi modo per offrire ai ragazzi un breve corso di approccio efficace almolto lunghi per la distanza dall’ospedale e le difficoltà a rag- l’arresto cardiaco. “La parte tecnica e didattica con simulazioni giungere il luogo dell’evento. Per questo è fondamentale che chi conclude Piasentin - dovrebbe essere fornita dagli esperti formatori
si trova ad assistere ad un possibile arresto cardiaco sappia cosa del Pronto Soccorso, ma la contemporanea presenza dei campioni
fare e si attivi immediatamente, senza attendere l’arrivo dell’ambu- dell’Hockey Asiago può certamente essere motivo per accendere l’atlanza. Se i presenti a un arresto cardiaco iniziano la rianimazione tenzione e l’interesse dei nostri giovani e rendere ancora più efficace
e duraturo l’apprendimento”.
Giovanni Dalle Fusine
cardiopolmonare (RCP) prima
dell’arrivo dell’ambulanza e degli operatori sanitari, le possibilità di sopravvivenza della vittima
aumentano di due/tre volte. Nel
La Giunta mandamentale di Asiago di bilità di andare in assegnazione diretta. Que70% dei casi l’arresto cardiaco in
Confartigianato Vicenza, con la presenza dei sta nuova opportunità andrà a beneficio deleffetti avviene in presenza di tedelegati comunali della zona, ha incontrato le imprese locali. Se da una parte il Comune
stimoni, però la maggioranza della
gli amministratori di Rotzo, Asiago e Roana, di Asiago ha informato che essendo venuti
popolazione non sa come fare la
presenti il sindaco del primo Comune e gli meno gli introiti derivanti dall’affitto del sito
rianimazione cardiopolmonare,
assessori alle Attività produttive degli altri. Il destinato a discarica per gli inerti, per l’esauche viene iniziata dai presenti
presidente mandamentale Roberto Stella ha pre- rimento della capacità ricettiva, dovranno essentato un documento contenente alcune pro- sere trovate altre risorse, necessarie per riposte, tra cui la costituzione di un tavolo di pristinare l’operatività del Fondo stesso, dallavoro dove discutere assieme agli Amministra- l’altra, il Comune di Roana proprio in questi
tori locali ed eventualmente ai rappresentanti giorni ha deliberato di ripristinare il proprio
delle altre categorie economiche temi e proget- Fondo Rotativo con un versamento di 30mila
ti per lo sviluppo delle imprese locali; ha pro- euro, da sommarsi alla stessa cifra che sarà
posto di trattare in questo ambito questioni cal- messa a disposizione dalla CRA di Roana.
de come l’abusivismo, appalti pubblici, fondi Per quanto riguarda i rifiuti, i Comuni di
rotativi comunali, tariffa rifiuti e servizi (Tares) Asiago, Roana e Rotzo hanno già approvato
ed ecocentro e raccolta rifiuti. Da parte loro, la proposta di Etra di realizzare un Ecocentro
gli amministratori hanno concordato di invi- ad Asiago entro il 2014, essendo stati da poco
tare i Consigli Comunali a deliberare in modo superati problemi di carattere burocratico.
uniforme sul territorio, per modi di compor- Sarà quindi definitivamente data soluzione
tamento, azioni di controllo spontanee e su anche all’annoso problema del conferimento
specifica segnalazione e di informare la cit- da parte degli operatori del settore dell’erba
tadinanza della volontà di contrastare l’ope- e delle ramaglie, derivanti dalla manutenziorato degli abusivi: inoltre, è stato reso noto ne di parchi e giardini. In chiusura di serata,
che, come concesso dal Decreto del Fare, la il presidente Stella si è impegnato a contatnormativa consente di frazionare la spesa tare i presidenti delle altre categorie econoper l’esecuzione di opere pubbliche. Inoltre, miche per coinvolgerli sull’opportunità di coper importi fino a 40mila euro, c’è la possi- stituire il sopraccitato Tavolo di lavoro.
FARE IMPRESA IN ALTOPIANO
Sabato 26 ottobre 2013
l’Altopiano
7
La voce degli 8 Comuni
Il cavalierato a tre
altopianesi, la cerimonia
in Prefettura a Vicenza
Tre
nuovi
cavalieri
sull’Altopiano. Venerdì 11 ottobre in Prefettura a Vicenza
il Prefetto Melchiorre Fallica
ha insignito con l’onorificenza
di Cavaliere a tre altopianesi;
il fozese Antonio Francesco, il
lusianese Antonio Pilati e
l’asiaghese Antonio “Toni”
Nichel. Antonio Francesco
Rodeghiero nasce a Foza il 16
ottobre 1951. Per 35 anni, dal
1974 al 2009, è stato dipendente della pubblica amministrazione con lodevole servizio,
prima come vigile urbano nel-
l’amministrazione locale e poi
quale operatore giudiziario al
Tribunale di Bassano del Grappa. Impegnato da sempre nel
volontariato, è stato generoso
donatore di sangue conseguendo anche riconoscimenti per
numero di donazioni. Da sempre impegnato nel servizio pubblico oltre il dovere d’ufficio,
oggi svolge gratuitamente la
funzione di amministratore di
sostegno, nominato dallo stesso Tribunale di Bassano del
Grappa, per numerosi anziani
del circondario. Antonio Pilati
di Lusiana invece è sempre
stato
attivo
nell’associazionismo e proprio
per il suo donarsi agli altri è
stato premiato dal Prefetto. Sia
quando era carabiniere in servizio sia dopo la pensione, Pilati
si è sempre dato molto da fare
nell’associazionismo lusianese
soprattutto nell’associazione
nazionale carabinieri diventando un modello per i più giovani. Antonio Rodeghiero “Nichel” invece nasce ad Asiago
il 4 agosto 1930. Dal 1985 gestisce la malga Porta Manazzo
Inaugurato ad Asiago lo
studio legale Tonello-Frigo
Sabato 19 ottobre è stato inaugurato ad Asiago
un nuovo studio legale in Corso IV Novembre, al civico 26.
Lo studio nasce per la volontà e la collaborazione tra il Dott. Luigi Frigo di
Canove, cui si affianca la sorella Dott.ssa Rita Frigo, l’Avv. Andrea Tonello di
Vicenza e la Dott.ssa Michela Carbellin Fanton, consulente del lavoro.
All’inaugurazione erano presenti anche avvocati e consulenti dello studio
Sinthema di Vicenza con cui la sede di Asiago collabora.
Gli ospiti invitati hanno molto apprezzato l’arredamento
dello studio in raffinato stile altopianese. Auguri allo studio Tonello-Frigo
per questo nuovo percorso professionale sull’Altopiano.
ed è tra i pochi allevatori selezionati dalla Regione Veneto
per il recupero e la salvaguardia della razza bovina
autoctona Burlina.
La sua attività di malghese e
allevatore lo ha portato a con-
seguire numerosi riconoscimenti tra cui tanti primi posti
nei concorsi di formaggi per il
suo formaggio Asiago d’allevo vecchio e stravecchio. Nel
2005 vince la medaglia di bronzo alle Olimpiadi del formag-
gio di montagna, nel 2009 la
benemerenza di Slow Food e
nel 2012 il suo formaggio viene inserito dal Gambero Rosso tra i “fuoriclasse” per bontà, equilibrio ed eleganza.
G. R.
Contratti d’appalto e sicurezza
nella manutenzione del condominio
La GESIAV Consulting
Srl organizza per il giorno 19 novembre, dalle 17 alle 19, un incontro sul tema “Contratti
d’appalto e sicurezza
nella manutenzione del condominio”. L’appuntamento si terrà nella sede della Comunità
Montana Spettabile Reggenza dei 7 Comuni
in Via Stazione ad Asiago La proposta è gratuita ed è rivolta in modo particolare ad Agenzie
Immobiliari, Amministratori di Condominio,
Imprese Edili, Idraulici, Elettricisti,Antennisti, Carpentieri, Falegnami, Giardinieri, Imbianchini,
lattonieri, riparatori e manutentori in genere.
Interverranno relatori qualificati quali un avvocato, un architetto ed un esperto della sicurezza sul lavoro che svilupperanno il tema in
modo approfondito
il tema dell’incontro. La Gesiav
Consulting Srl ha in
programma nel
mese di Novembre
corsi di formazione generale e specifica per
soci e dipendenti e corsi per Addetti al Primo Soccorso e all’ Antincendio. Organizza
inoltre corsi di informazione, formazione ed
addestramento all’uso di attrezzature come
gru, escavatori, pale meccaniche, trattori
agricoli, piattaforme elevabili e camion con
gru. Si occupa inoltre di stilare il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) obbligatorio oramai per tutte le attività dal
1° Giugno 2013. Per informazioni contattare il n° 334 6003718.
Sabato 26 ottobre 2013
l’Altopiano
8
La voce degli 8 Comuni
STORIA
Torna al paese natio la targa del fante calabrese
Dai boschi di Contrada Sasso, dove è stata recuperata, la targhetta funeraria del fante Alfonso
Pignataro torna in Calabria, nel suo paese natio. Verrà collocata sul monumento cittadino ai Caduti
Tutto parte dal ritrovamento di una
targhetta per l’identificazione delle salme
di caduti durante la
prima guerra mondiale. A raccoglierla tra i
boschi dei 7 Comuni
furono i fratelli Mario
e Costante Rossi abitanti in contrada Sasso di Asiago.
Dei due anziani oggi
solo Mario, detto
“Pupi”, è ancora vivente; dalle sue mani
abbiamo ricevuto il
cimelio, perché si facesse luce sul povero
soldato il cui nome inciso spiegava il decesso in zona di guerra e
la probabile sepoltura
su uno dei tanti cimiteri di cui era disseminato il territorio montano, già
teatro di aspre battaglie tra gli
eserciti contrapposti.
“Pignatari Alfonso – soldato
129 fanteria – 1893 –
Castrovillari – 28 . 1 . 18”.
In tre righe impresse su una
targhetta zincata si cela l’essenza di una vita recisa
dall’immane tragedia bellica. La
ricerca è partita contattando il
Sacrario del Laiten, dove riposano più di 54 mila caduti, dei
quali oltre la metà risulta senza
nome. Qui negli anni Trenta
vennero traslati i corpi dei soldati italiani e austroungarici
recuperati sull’Altopiano, provenienti dai primari cimiteri di
guerra, o dalle sepolture poste
nelle immediate retrovie delle
prime linee. Periodicamente
ancora oggi il numero delle sal-
me aumenta in forza dei singoli
ritrovamenti casuali. Constatato che presso l’Ossario
asiaghese è registrato un
Pignataro, ma che di nome faceva Giuseppe, l’indagine ha
preso una nuova via, sfogliando l’Albo d’Oro dei Caduti nella Guerra 1915 - 1918, un
grande archivio consultabile
online che riporta migliaia di
nomi. Anche lì nessun Pignatari
è segnalato, ma risulta un
Pignataro Alfonso, di Alfonso.
“Soldato 129° reggimento fanteria, nato il 7 gennaio 1893 a
Cariati, Distretto Militare di
Castrovillari, morto il 28 gennaio 1918 sul campo per ferite
riportate in combattimento”. È
l’uomo che cerchiamo, poiché
coincidono l’anno di nascita, il
distretto di provenienza, il re-
parto in cui operava e
la data di morte. Subito si contatta il Comune di Cariati in provincia di Cosenza, dove all’ufficio anagrafe risulta presente il certificato di nascita del nostro
Alfonso, come pure sul
monumento eretto al
centro del paese egli è
ricordato tra i caduti
nativi del borgo
calabrese. Cariati è un
piccolo centro del basso cosentino, oggi conta 8.500 anime, più del
doppio di quante ne
aveva durante il periodo bellico. Da lì nel
1915, all’età di 22 anni
Alfonso partiva per il
fronte, per quel confine così lontano dalla
sua terra ricca di sole
e mare. Per tutto l’intervallo militare seguì il reparto di fanteria
facente capo alla Brigata
“Perugia”, tra le più decorate
del conflitto, fino a quel
fatidico 28 gennaio del 1918,
in cui le ferite mortali gli tolsero l’ultimo respiro. Le mani pietose dei suoi commilitoni lo seppellirono in qualche angolo riparato dal tiro delle artiglierie
nemiche. Al furiere di compagnia, o all’incaricato dell’incisione della targa funeraria, si
deve l’errore per la vocale finale del cognome, che ha trasformato Pignataro in
Pignatari; fortuna volle che almeno il resto dei dati rimanessero esatti, permettendoci
oggi, senza margine di errore,
di ricordare la figura di un fante calabrese che diede la vita
per la Patria. Di situazioni simili è piena la casistica legata alle riesumazioni, imprecisioni e inesattezze sulle trascrizioni dei vari registri purtroppo avvenivano spesso.
Le traslazioni delle salme erano
seguite
da
documentazioni redatte a
mano, presso uffici improvvisati dove all’ordine
archivistico si preferiva la
conclusione nel minor tempo possibile di un compito
spiacevole ch’è sicuramente
stato la catalogazione dei
morti. È noto che buona parte
delle sepolture nei cimiteri di
guerra riportavano sulla croce o sul cippo marmoreo i dati
identificativi del milite. La raccolta e il trasporto dei corpi
ai costruendi ossari divenne
un lavoro che permise a molti operai di sopravvivere per
anni in zone dove le granate
avevano distrutto abitazioni,
boschi e pascoli. Non si esclude quindi che la targhetta del
povero Alfonso fosse abbinata inizialmente ai suoi resti
mortali, ma ne andasse
disgiunta durante l’ultimo
viaggio verso il colle del
Laiten, dove egli oggi riposa
tra altre migliaia di ignoti.
L’epilogo. Questa breve ricerca ha avuto l’unico fine di
evitare che la targhetta rinvenuta dai fratelli Rossi finisse
tra le mensole di un museo,
pertanto si è pensato di contattare il sindaco del Comune
di Cariati. Filippo Giovanni
Sero si è dimostrato molto
sensibile al ritrovamento e alla
storia che abbiamo ricostruito, pregandoci di inviargli il
reperto che lega l’Altopiano di
Asiago al centro calabrese,
promettendo che lo stesso troverà posto in una adeguata
teca presso il locale monumento ai Caduti di tutte le
guerre. Un doveroso ringraziamento va inoltre attribuito
a Leonardo Agazio di
Castrolibero, provincia di
Cosenza, per il fattivo contributo alla indagine che ci ha
portato alle suddette conclusioni storiche.
Giovanni Dalle Fusine
Il Reggimento di Pignataro
Il 129° reggimento fanteria costituiva col gemello 130° la Brigata “Perugia”. Nel maggio 1915 la
Brigata parte dell’Umbria, e si raccoglie a Fontanafredda alle dipendenze della 29a divisione.
Dopo successivi trasferimenti a Cusano e a Codroipo, sosta il 6 giugno fra San Giovanni di
Manzano e Brazzano, dove attende al completamento dei suoi reparti con periodi di intense
istruzioni. Nel secondo anno di guerra si distingue sul fronte dell’Isonzo; trasferita nel giugno
del ’16 sull’Altopiano di Asiago, presidia il settore compreso tra i monti Magnaboschi e Lèmerle
con aspri scontri tra Cesuna e Roncalto, combattendo in seguito in Val Campomulo e a Casara
Zebio. Nel 1917 opera in Friuli, fino al riposo a Sagrado in agosto. Nel novembre torna sui
Sette Comuni, meritandosi la citazioni sui bollettini di guerra con atti di eroismo sulle Melette
(qui tra le perdite conterà 15 ufficiali e 164 militari di truppa). Nel dicembre lungo la linea
Tonderecar-Badenecche la Brigata perde 102 ufficiali e 2.883 soldati di truppa, a fine dello
stesso mese il reparto è in linea presso cima Echar – Montagna Nuova per concorrere alla
conquista del M. Valbella. È in questo periodo che Alfonso Pignataro da Cariati viene ferito a
morte, e dove per quasi un secolo la targhetta con impresso il suo nome è rimasta dispersa tra
i boschi di abete e faggio.
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l’Altopiano
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La voce degli 8 Comuni
GALLIO
Grande festa a Roma e in Altopiano per
l’ordinazione episcopale di Mons. Gloder
Mons. Giampiero Gloder
è nato ad Asiago il 15 maggio
1958. È stato ordinato sacerdote nella Cattedrale di Padova il 4 giugno 1983. È laureato
in Teologia Dogmatica. Il 1°
luglio 1992 entra nel Servizio
diplomatico della Santa Sede;
è stato destinato alla
Nunziatura Apostolica in
Guatemala, in qualità di Addetto. Successivamente è
stato nominato Segretario
di 2.a classe, il 1° luglio
1993. Il 16 giugno 1995 è
stato trasferito alla Sezione Affari Generali della Segreteria di Stato. Conosce
il francese, l’inglese e lo
spagnolo. Il 23 settembre
2003 è divenuto prelato
d’onore di Sua Santità. Il
21 settembre è stato nominato da Papa Francesco
Nunzio Apostolico e Presidente della Pontificia Accademia Ecclesiastica. Monsignor Giampiero
Gloder è anche Consigliere di Nunziatura, Capo Ufficio con incarichi speciali
nella Segreteria di Stato, e
Arcivescovo della città spagnola di Telde che si trova nella comunità autonoma di Gran
Canaria. La Pontificia Accademia Ecclesiastica oggi è
l’istituzione in cui si formano i
sacerdoti che si preparano a
far parte del servizio diplomatico della Santa Sede,
presso le Nunziature
Apostoliche o la Segreteria
di Stato.
Grande festa a Roma con la
partecipazione di tanti
altopianesi per l’ordinazione
episcopale di monsignor
Giampiero Gloder avvenuta
nella Basilica di San Pietro nel
pomeriggio di giovedì 24 ottobre.
Un grande orgoglio per tutto
l’Altopiano, ma in particolare
per la famiglia Gloder. Il fratello, Professor Mariano, dichiara: “In questo momento
proviamo ovviamente un
grande orgoglio e molta soddisfazione”. Sottolinea inoltre quanto
tutto questo sia stato
inaspettato per tutti anche per lo stesso Monsignore.
“Grande gioia da parte
di tutta la famiglia e prima di tutto di nostra madre
che ha sempre avuto nel cuore il figlio, un pensiero costante, data la lontananza,
che continua anche adesso.”
La sua lunga e fruttuosa carriera parte da molto lontano.
La sua vocazione si è infatti
manifestata presto, come
racconta il fratello, portata
avanti con una volontà ferrea emersa già in tenera età
: “Faceva la terza elementare quando ha espresso l’intenzione di diventare sacerdote”.
Con qualche riserva da parte
della famiglia per la giovinezza e il fisico gracile, il piccolo
Gloder è entrato dunque in seminario già alle medie per cominciare questo percorso che
lo ha portato all’ordinazione
episcopale.
Ricorda ancora il fratello: “E’
sempre stato una
persona particolarmente gioiosa, contenta, vitale, che ha
amato e vissuto la
realtà giovanile. I
trentenni di oggi ricordano ancora
con piacere le attività del Grest di
Monsignor Gloder
allora diacono e
non solo nel suo
paese natale, ma
anche in altre Parrocchie
come quando portava i ragazzi di San Domenico sulle
Dolomiti, dato che un’altra
sua grande passione è la
montagna, anche se non ha
più la possibilità di viverci”.
Monsignor Pietro Lievore,
parroco della cattedrale del
Duomo, nel 1983 ha accolto
l’allora giovane Giampiero
Gloder nella chiesa di Santa
Croce dove è stato parroco
per vent’anni dal 1970 al
1990.
«Gloder», ricordava nei giorni
scorsi sulle pagine de Il Mattino di Padova «mi ha affiancato come cappellano per tre
anni, un ragazzo intelligente,
scrupoloso, severo con se
stesso, ma anche capace di
ridere, disponibile agli scherzi. Aveva instaurato con i giovani della parrocchia un rap-
porto speciale di fiducia e
simpatia. Ricordo quegli anni
con gioia, la parrocchia era
ricca di iniziative, massiccio
il seguito dei fedeli. Con
Giampiero abbiamo organiz-
zato gite, campi scuola, riunioni di preghiera». «Nel
1986 il vescovo Filippo
Franceschi in visita pastorale a Santa Croce conosce il
mio cappellano e ne intuisce
i talenti. È Franceschi, infatti, uomo colto, fine teologo,
che lo manda a Roma dove
Giampiero studia teologia e
si laurea all’Università
Gregoriana”.
La sua esistenza è stata dedicata alla fede e alla Chiesa
“Ma è rimasto sempre legato alle sue
origini e ai suoi cari
– sottolinea Mariano
- tanto che, nonostante tutti gli impegni,
ritorna
sull’Altopiano almeno una volta al mese
recandosi a Villa
Rosa per far visita
alla cara mamma e a
celebrare la messa.”
La famiglia e molti
paesani hanno voluto essere vicini a Gloder in
questo momento di grande
gioia e felicità, tanto che è
stato organizzato un pullman
e tante persone si sono recate autonomamente a Roma
per assistere alla cerimonia.
L’arcivescovo sarà a Gallio
per celebrare Messa domenica 3 novembre alle 11. La
celebrazione sarà trasmessa
in diretta su Radio7Asiago
sui 95.00 mhz
Giulia Rigoni
Majo, Campione di Drink
vi invita al Macrillo di Gallio
Dopo la parentesi alla Mostra del Cinema di Venezia,
Daniele Strazzabosco, detto Majo, torna a dare il meglio al Macrillo, storica discoteca altopianese della
quale il nostro si è preso a
cuore la gestione. Un lavoro che ricorda i tempi
“d’oro” della sua adolescenza vissuta in quegli
ambienti dove Daniele, nella figura del “factotum”, si
occupava davvero di tutto
un po’: dal bar, alla
consolle, all’organizzazione
delle serate, con un occhio
particolare al sacrosanto
divertimento dei suoi clienti.
Da allora sono passati diversi anni in cui Majo ha
maturato una lunga esperienza in giro per l’Italia e
per l’Europa, alternando il
lavoro in locali prestigiosi ai
più vari concorsi di barman
in cui ha collezionato numerosi successi. Il più recente
è il titolo di: “Campione del
Veneto 2013 - categoria
Long Drink” conquistato alla
Fiera di Rimini di quest’anno. Insieme a lui in questa
nuova avventura in quel di
Gallio, c’è Alice, la sua attuale compagna di origine
sarda conosciuta durante la
stagione lavorativa all’Harris
Pub di Porto Rotondo.
Appassionata anch’ella di
ristorazione, tanto da vincere il “Lady Drink 2013” categoria emergenti, disputatosi a Milano ai primi di ottobre, è soddisfatta della
vita dell’Altopiano ed è felice di aiutare Daniele nel
tentativo di animare i talvolta spenti e monotoni
week end altopianesi. Il
Macrillo si tinge quindi di
divertimento e con l’ingresso gratuito vi aspetta tutti i week end con
serate a tema, musica a
360 gradi in compagnia di
Dj come Aldo Fontana,
Glamn e Marco Casari,
rese speciali anche dagli
immancabili e fantasiosi
cocktail del Majo! In programma prossimamente,
anche serate Afro night,
Funky e Latino Americano.
Sabato 26 ottobre 2013
Finalmente, dopo varie incertezze e perplessità, Sabato 12
e Domenica 13 Ottobre a
Gallio è andato in scena il 1°
Ghel Raid Junior, due giorni
di puro divertimento per un
gruppo di bimbi di età compresa tra gli 8 e i 13 anni che si sono
cimentati in una kermesse di 16 prove ludico-sportive.
Tutto ha avuto inizio ad aprile per un impegno assunto quasi per
scommessa su di un tovagliolo di carta in occasione del Raid
Junior ad Ugine (paese gemellato con Gallio) quando 5 piccoli
atleti dello Sci Club Gallio hanno condiviso l’ormai collaudata
esperienza con i cugini d’oltralpe. Ogni “promessa è debito” e
come tale andava onorato. Giovedì 10 ottobre è arrivata a Gallio
una delegazione dell’OMCS (ufficio municipale per la coordinazione degli sport di Ugine) che, con la sua pluriennale esperienza
e tanto entusiasmo ci ha aiutato affinché questa nuova avventura
dedicata ai più piccoli possa diventare consolidata esperienza
anche a Gallio. Dopo un’intera giornata di sopralluoghi, controlli
meteo e discorsi in una strana lingua composta da vocaboli francesi, italiani, inglesi e dialettali ecco che sabato mattina alle 9:30
in punto 11 squadre composte da 5 atleti di sesso, provenienza e
classi diverse, si trovano allineate in perfetto ordine e silenzio in
Auditorium; la trepidazione è palpabile e la nostra avventura inizia, non vi è più spazio per ripensamenti o incertezze. Tutto
sembra iniziare nel migliore dei modi, cinquantacinque bimbi con
la maglietta del Ghel Raid divisi in “Equipe” secondo le bandane
colorate compongono un arcobaleno di 11 colori guidati da altrettanti Capo Squadra volontari ognuno con in mano la mappa e
la sequenza dei giochi da fare dentro e fuori dall’Auditorium.
…Pronti… via… tutti danno prova di impegno sportivo e
condivisione amichevole divertendosi non poco nell’affrontare il
tiro con l’arco, il biatlon, lo swing rollers, il percorso di guerra e
il golf, gare di abilità semplici e dal sapore antico che mettono a
dura prova i piccoli “atleti” comunque radiosi ed eccitati per l’esperienza inusuale. Bella l’atmosfera che si respira, tutti a sostenere
a squarciagola ogni partecipante, tutti curiosi ed eccitati per la
squadra Blu completamente formata dai piccoli atleti di Ugine
ospitati, in segno di un vero e proprio gemellaggio, dai coetanei
l’Altopiano
11
La voce degli 8 Comuni
GALLIO
cate nelle principali vie del centro dove gli occhi vigili di nonni
e genitori seguono curiosi i propri piccoli oramai provati ma
soddisfatti delle loro
perfomance. Gli stessi occhi,
ancora più numerosi, li ritroviamo la mattina successiva in piazza
Italia dove, sotto il grande arco rosso, tutti i 55 atleti che indossando la maglietta offerta del comune di Ugine si preparano alla
masse-start dell’ultima prova, la gara di corsa che prevede due
giri del circuito studiato ad hoc. Certo, ogni competizione che
si rispetti vuole una classifica ed anche in questo caso è stato
così ma l’allegria ed il divertimento sono andati ben oltre al mero
risultato sportivo e hanno dato vita ad una grande festa in cui tutti
si sono sentiti protagonisti e partecipi. Ad onor di cronaca la
classifica ufficiale vede a scalare dall’undicesimo posto l’Equipe
Azzurro, Rosso, Rosa, Arancione, Marrone, Fucsia, Bianco, Verde, Giallo e Blu. La squadra vincitrice della prima edizione del
Ghel Raid Junior è stata la squadra Nera capitanata da Alessandro
che, con Andrea, Diletta, Lisa e Matilde hanno deciso di lasciare
la coppa a Tristan come segno della loro gratitudine e della loro
amicizia; il premio speciale è andato invece alla squadra Rosa
dove Beatrice, Daniele, Giacomo, Lucia e Thomas capitanati da
Alessandra si sono contraddistinti per il loro Fair-Play. Non vorremo dimenticare nessuno, quindi evitando un lungo elenco di
nomi, vogliamo solo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato e si sono impegnati per la realizzazione di questa nostra Scommessa, persone normali che per due giorni o più hanno scelto di
regalarci il proprio tempo o un piccolo contributo. Doveroso invece menzionare la collaborazione con il Comune, lo Sci Club ,
l’Istituto Comprensivo e la Pro Loco di Gallio che, ognuno per la
propria competenza, hanno dimostrato interesse ed entusiasmo
per questa avventura. “Grazie bimbi per quanto ci avete saputo
insegnare” questo è il nostro saluto anzi, il nostro arrivederci al
prossimo anno perché siamo fermamente convinti che il Ghel
Raid Junior, tra sport e cultura, sia una giusta occasione per
socializzare e conoscere anche altre realtà in un gemellaggio fraterno “senza confini” comunali e/o nazionali.
Il Comitato organizzatore del Ghel Raid Junior
Lo spettacolo del 1° Ghel Raid Junior
dello Sci Club Gallio, tutti attenti e premurosi per Tristan, bimbo
d’oltralpe inserito nella squadra Nera composta da altri quattro
elementi autoctoni; anche i Capo Squadra sembrano ritornare bambini. Guardandoci negli occhi riconosciamo quella luce che
contraddistingue lo sguardo dei nostri figli e che spesso la vita
quotidiana di adulti spegne, abbiamo tutti la sensazione di far parte
di una magia unica e soddisfacente resa ancora più preziosa dal
sole che nel pomeriggio illumina lo spettacolare scenario del Packstal
dove ci attendono prove che non conosciamo e che rafforzano
ancora di più il senso di collaborazione per il bene della squadra.
Ogni piccolo atleta non può più essere individualista ma ha bisogno dell’apporto del proprio compagno per poter portare a termine prove come il Run & Bike, il percorso VTT, il Tchouk Ball, il
Flou Flou e la più tradizionale Corsa con i sacchi, impegni che
rendono il pane e sopressa e una fetta di dolce una merenda
squisita e prelibata oltre che il carburante necessario per affrontare l’ultima parte della giornata. IL Koh-lanta, il percorso in
monopattino e quello di abilità, il tiro di precisione con le bocce e
il quizzone sono le prove che si svolgono nelle varie stazioni dislo-
Sabato 26 ottobre 2013
l’Altopiano
12
La voce degli 8 Comuni
ROANA
Ragioniamoci su: avere una
Miss Italia di Roana non sarebbe davvero male, porterebbe un po’ di prestigio in
più al nostro territorio. Ora,
finchè tutto non sarà compiuto nella tarda serata di
domenica 27 ottobre,
ogni cosa è possibile,
anche che Denise Frigo,
19enne nostrana, venga
incoronata “la più bella
d’Italia” per il 2013. Ebbene sì, c’è anche questa bellezza altopianese
tra le 63 finaliste del Concorso Miss Italia in corso di svolgimento a
Jesolo (Ve) e che si concluderà con la diretta televisiva di domenica
sera, su La7 a partire
dalle 20.45. Con una di
noi in gara, il minimo che
possiamo fare è seguire
la trasmissione e soprattutto, se Denise dovesse, rientrare tra le 21
scelte dalla giuria dalle
quali uscirà poi la
vincitrice, spingerla verso la vittoria con il
televoto. Il meccanismo
del format è cambiato
rispetto alle precedenti edizioni. Quest’anno tutte le
concorrenti saranno presentate
in
tre
raggruppamenti: Nord (24
miss, tra cui anche la nostra
Denise insieme ad un’altra
vicentina e ad altre quattro
venete); Centro (19
miss); Sud ed Isole (20
miss). Una giuria di qualità
(composta dai registi Saverio
Marconi e Stefano Reali, e
dall’esperta
di
Denise Frigo, bellezza altopianese
candidata al titolo di Miss Italia
casting Gianna Tani) promuoverà 15 ragazze; poi,
ognuno dei sei componenti
della giuria di spettacolo,
cioè il regista Saverio
Marconi,
l’attrice
internazionale Caterina Murino,
l’attore
e
doppiatore Massimo Lopez,
la
conduttrice Rita
D a l l a C h i e s a ,
l’attrice Lucrezia Lante della
Rovere e il giornalistaconduttore Salvo Sottile,
“ripescherà”, tra le 48 escluse, una miss, portando il gruppo delle ragazze in gara a 21.
Soltanto a questo punto entrerà
in
funzione
il televoto (da fisso 894000;
da mobile 4784781). Le
sezioni di voto sono quattro e
interessano sempre sia la giuria di spettacolo, sia il pubblico con il televoto: da 21 candidate si passa a sette; da
sette a tre; da tre a due. Infine, la sfida si concentra tra
le prime due per designare la vincitrice.
In ogni sezione il pubblico può votare cinque volte da ogni singola utenza, sia fissa
che mobile. Sappiamo
dunque cosa fare.
L’invito ci arriva anche dalla mamma di
Denise, Ketty, che
gestisce il bar Maja a
Roana, e che in questi ultimi giorni si è
data da fare, insieme
a qualche amica di
Denise, per divulgare, anche tramite
volantinaggio, la notizia della conquista
della finale e la possibilità per tutti di dare
una spinta importante per la conquista
dell’ambito titolo di
Miss Italia.
“Sono in contatto
giornaliero
con
Denise – ci racconta – che
sta vivendo un’esperienza
entusiasmante anche se stancante. Ero presente a Jesolo
alla selezione delle finaliste e
non riuscivo davvero a crederci che tra queste ci fosse
anche Denise. E’ stata una
grande emozione, anche perché chi mi conosce sa che
vivo per mia figlia. Ora speriamo per la serata finale.
Comunque vada io sarò lì in
prima fila a godermi lo spet-
Un Alpino di schegge per ricordare la guerra
Una nuova scultura
adorna la Collezione
Rovini di Treschè Conca. Ne è artefice
Carluccio Zangirolami,
che ha donato l’opera
all’amico Giancarlo,
curatore del museo dedicato alla Grande
Guerra. Zangirolami,
stimato medico condotto in provincia di
Rovigo, non è nuovo a
questo tipo di donazioni; appassionato di storia Patria egli scopre di
avere una vena artistica nel 1999, quando
comincia a raccogliere schegge di bombe
sui campi di battaglia
tra l’altopiano di Asiago ed il
Massiccio del Grappa e a dipingerle riportandovi scene
tratte da foto della prima guerra mondiale. Nel 2005 inizia a
saldare tra loro le schegge e
costruisce una statua a dimensioni naturali, prima di un fante e poi di un alpino con divise
del 1915-18. Nel 2006 realizza la statua di un bersagliere
e nel 2009, poi di un Carabi-
niere con bambino,
dedicata ai caduti di
N a s s i r y a .
Assemblando pezzi
di granate, realizza
anche piccole statue
a tema storico militare con l’intento di recuperare
e trasmettere il valore di testimonianza e memoria portato
da questi umili residuati bellici.
“Le schegge nella loro essenza distruttiva – afferma
l’artista - sono ciò che rimane tra il momento della morte e l’inizio dell’oblio. Esse
sono le ultime mute testimoni di tanto sangue versato e
di tante vite spezzate. Recuperare le schegge, dare loro
nuova forma ed espressione è un po’ come recuperare la memoria e la vita di
quanti morirono in quella
ormai lontana guerra. In
queste statue c’è anche un
po’ della nostra storia che
ci sta a guardare”.
L’Alpino di metallo, col suo pesante pastrano e armato di fucile, è già posizionato sul piazzale antistante il museo e la
sede del locale Gruppo Alpini,
nella prossima primavera riceverà con una cerimonia gli
onori delle associazioni
combattentistiche e della amministrazione comunale.
Giovanni Dalle Fusine
tacolo e in ogni caso credo
che essere arrivate fin qui sia
già una grande soddisfazione”. Denise Frigo, che calca le passerelle regionali, con
grandi successi, già da qualche anno, porta il titolo di
“Miss Miluna Veneto” ed è
stata la prima miss veneta
della stagione ad ottenere il
biglietto per le prefinali. Aveva sbaragliato le altre partecipanti alle passerelle di selezione allestite venerdì 2
agosto a San Donà di Piave
nella centralissima piazza Indipendenza. Con il suo metro e 78 è una delle miss più
alte. È diplomata estetista,
per il momento fa la barista
insieme a mamma, e il suo
sogno è diventare truccatrice nelle sfilate dell’alta moda.
In bocca al lupo Denise.
Altopianesi,
mi
raccomando…votate!
Stefania Longhini
Indetta dal Comune
la 14^ edizione delle
borse di studio
“Amelia e Nino Sandri”
E’ stata indetta la 14^ edizione
della Borsa di Studio “Amelia
e Nino Sandri” che premia gli
studenti particolarmente meritevoli residenti nel Comune di
Roana.
L’Amministrazione Comunale, sostenendo questa iniziativa e facendola propria, intende proseguire una tradizione
iniziata nel 1981 dai Coniugi
Sandri, che devolsero, con lascito testamentario, una somma di denaro che andava a
premiare gli studenti di Cesuna
di Roana, loro paese di adozione.
Il Comune di Roana da 14 anni
promuove questa idea allargandone i benefici a tutti gli studenti residenti che frequentano le scuole dell’obbligo.
Vale la pena di ricordare dunque queste figure, ancora ben
presenti nella memoria storica
della popolazione locale, che si
fecero amare per la loro generosità e semplicità.
Nino Sandri e Amelia Taionini
si trasferirono a Cesuna nel
1933 dalla natìa Vigarano
Mainarda in provincia di
Ferrara per salvare la vita a
Nino, malato di tubercolosi,
contratta nelle trincee della
Prima Guerra Mondiale. Presto divennero i sarti dei
cesunesi e i santoli di tanti
bambini, che ogni giorno andavano e trovarli come dei figli, portando a casa doni e consigli.
Durante la Resistenza Nino
salvò la vita a molti partigiani
di Cesuna rischiando la propria. Non avendo avuto figli,
prima di morire decisero quindi di donare una somma di denaro per istituire delle borse di
studio per gli studenti meritevoli di Cesuna, ma soprattutto
per sottolineare a tutti il valore
inestimabile della cultura.
Dalla loro scomparsa, avvenuta nel 1981, questa tradizione
è stata ininterrottamente mantenuta dal Comune di Roana
che nel 2000 l’ha ampliata a
beneficio di tutti gli studenti del
territorio.
Da qualche anno inoltre, alla
cerimonia di premiazione partecipa la famiglia di Amelia e
Nino Sandri, rappresentata da
Lorenza e Riccardo Rambaldi
(nipoti del tre volte premio
Oscar Carlo Rambaldi n.d.a.) che in questa occasione narrano la vita tribolata ed
avventurosa di questa
indimenticata coppia, ancora
oggi sepolta nel cimitero di
Cesuna a testimonianza di un
rapporto inscindibile con la loro
terra d’elezione.
I racconti dei nipoti, supportati
da presentazioni fotografiche
e filmate, hanno soprattutto
una forte valenza umana; riescono a trasmettere una partecipazione emotiva e a diffondere un sentimento di commozione che raramente si possono percepire in manifestazioni
di questo genere.
Ci si rende allora conto di
quanto sia importante ricordare ai grandi ed insegnare ai
bambini il valore del lascito testamentario dei Coniugi Sandri,
non tanto dal punto di vista economico, ma in relazione al fondamento sul quale esso è stato concepito: l’amore per la
conoscenza e la speranza di
essere ricordati dalle generazioni future.
Sono 8 le borse di studio messe in palio: due da 180 euro, 3
da 200 euro e tre da 220 euro.
La cerimonia di premiazione si
terrà sabato 21 dicembre alle
16 nella sala consiliare del
Municipio a Canove.
Sabato 26 ottobre 2013
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
13
ROANA
TARES: l’esempio virtuoso
del Comune di Roana
“Prendete esempio da Roana”. E’ l’appello ai Comuni lanciato
dalla presidente del Mandamento Confcommercio di Asiago
Angela Carli che, per quanto riguarda la famigerata Tares, elogia
il caso virtuoso del Comune altopianese. “Il sindaco Valentino
Frigo con tutta l’amministrazione – continua Carli – ha fatto
una scelta di buon senso accogliendo la nostra richiesta di fa
pagare di più chi produce più rifiuti”. Il Comune di Roana, non
senza costi e difficoltà e nell’ottica di penalizzare chi più inquina, ha da tempo messo in atto un sistema di valutazione delle
quantità di rifiuti conferiti, riuscendo dunque a predisporre delle
tabelle differenti da quelle “forfetarie” previste dal decreto
Ronchi, molto penalizzanti per le imprese. Morale, il Comune
ha verificato quanto Confcommercio ribadisce da tempo a tutte le amministrazioni: i maggior produttori di rifiuti sono le
utenze domestiche, mentre quelle commerciali (tranne alcuni
specifici casi) pesano meno sui bilanci comunali in quanto tali
attività conferiscono buona parte degli scarti (imballaggi, vetro, plastica, carta, lattine ecc.) agli appositi canali di raccolta
che non rappresentano un costo per la collettività.
Per andare alla sostanza, i negozi di Roana dunque pagheranno, per i rifiuti, mediamente tra il 36 e il 39% in meno rispetto
al 2012. Alcuni alberghi, addirittura, risparmieranno fino all’80%.
A pagare di più saranno i ristoranti, che si troveranno a versare, sempre considerando la media, una Tares maggiorata del
17% circa rispetto allo scorso anno, ma in questo caso a pesare è l’incidenza dei 30 centesimi al metro quadro di
maggiorazione che vanno tutti a finire nelle casse dello Stato e
sui quali il Comune nulla può fare. “Roana è un esempio virtuoso, che molti altri Comuni dovrebbero seguire – spiega Enzo
Benetti, segretario del Mandamento Confcommercio – perché
nella stragrande maggioranza dei casi il gettito della Tares pesa
soprattutto su imprese, come quelle del terziario, che non sono
grandi produttori di rifiuti. Far rispettare il principio “chi più
inquina più paga” è invece fondamentale, anche in un’ottica di
tutela dell’ambiente, perché solo così si può sperare che chi
produce più rifiuti sia incentivato a ridurli”.
Roana centro del “mondo” per le
Minoranze Linguistiche Germaniche
Il Comitato Unitario
delle Isole Linguistiche Germaniche in
Italia ha tenuto la
sua riunione annuale
a Roana-Robaan nei
giorni 12 e 13 ottobre 2013, con grande successo di partecipazione e di soddisfazione. Erano
presenti i rappresentanti di tutte le minoranze germaniche,
dai Walser della Valle D’Aosta ai
germanofoni della
Valcanale nel Friuli,
con il console generale d’Austria a Milano Sigrid Berka, il
presidente del Comitato delle minoranze
linguistiche italiane a
Roma Domenico
Morelli, il direttore
dell’ufficio delle minoranze linguistiche
della regione Trentino Alto
Adige Siegfrid Gamper e la presidente dell’Associazione delle
minoranze linguistiche di
Vienna Ingebor Geyer. Dopo
il saluto del Sindaco e dell’Assessore di Roana, i lavori si
sono sviluppati con il coordinamento di Marcella Benedetti
(Sappada), di Luigi Nicolussi
(Luserna) e Luis Prader (Bolzano
) secondo le numerose voci all’ordine del giorno, con i problemi di ordine organizzativo e
finanziario e con le esperienze
delle associazioni nelle varie zone.
Sono state evidenziate le gravi difficoltà economiche in cui operano le minoranze, anche in seguito alle riduzioni e all’annullamento di sostegno finanziario in ambito nazionale, regionale e loca-
le.
Il Dr Gamper ha illustrato il testo
approvato dal Consiglio Europeo
di Strasburgo sulle lingue europee a rischio di estinzione, con l’invito ad approfondirlo sul piano
culturale e politico. Tutti i rappresentanti hanno ribadito la volontà
di continuare l’attività di tutela e
di valorizzazione del nostro patrimonio linguistico, storico, su un
piano di ricerca culturale seria e
aperta, senza limitarsi a semplici
utilizzazioni folkloristiche e turistiche e senza cedere a dannose
strumentalizzazioni politiche e
partitiche. Si è discusso del Sito
informatico e si è deciso di semplificarlo e di rinnovarlo in stretta
connessione con il sito del
Curatorium
Cimbricum
Bavarense, curando particolar-
mente l’aspetto figurativo. Per
l’anno prossimo è stato deliberato di realizzare un convegno a
Luserna sui modi applicativi della
legge nazionale 482 del 1999, relativa alle minoranze linguistiche,
in modo da evitare sprechi e confusioni e per poter rafforzare e
qualificare la nostra attività, in
adesione alle esigenze concrete
delle nostre comunità. Il prof.
Patuzzi ha presentato il nuovo libro illustrato “Le nostre parole –
Unsere Worter”, dedicato ai
bambini, alle famiglie e alle
scuole, libro realizzato in undici versioni, una per ogni comunità aderente al progetto,
con 700 parole per argomenti
riportate in lingua propria, in
italiano e in tedesco. L’iniziativa è stata sostenuta grazie a
un contributo
della Regione
Trentino Alto
Adige. Il prof.
Patuzzi ha messo in evidenza
l’ampiezza del lavoro che ha visto
la collaborazione
di esperti di tutte
le minoranze
coinvolte. Egli ha
sottolineato la
importanza del
plurilinguismo
nella formazione
dei bambini, con
l’apprezzamento
dei dirigenti scolastici di Asiago
Francesco
Tognon e Mario
Porto, presenti
alla riunione.
Particolare successo hanno riscosso i momenti
di spettacolo
folkloristico etnico e cimbro,
come la serata con Pierangelo
Tamiozzo e i suoi amici che
hanno presentato canzoni
cimbre antiche e nuove con
strepitose sonorità.
Molto ammirati i giovani del
complesso Balt Huttar, con
il loro fragoroso repertorio
celtico irlandese. A mezzogiorno di domenica, anche
nell’ambito della Sagra di Santa Giustina, il Gruppo Corale
Cimbro
di Roana e
Mezzaselva ha salutato gli
ospiti e la comunità in piazza
a Roana con il canto cimbro
del Tin Tan Nona, accompagnato dai rintocchi delle
campane. Una suggestione
straordinaria.
Sergio Bonato
IL CREDITO
COOPERATIVO
COMPIE 130 ANNI
La prima Cassa Rurale italiana venne costituita nel 1883 a
Loreggia, in provincia di Padova, a opera di Leone Wollemborg,
che prese a modello una nuova forma di credito, sviluppato in
Germania da Friedrich Wilhelm Raiffeisen; un’impostazione
fondata sul localismo e su motivazioni etiche di ispirazione
cristiana. Nel 1890, poi, il giovane sacerdote don Luigi Cerutti
fondava a Gambarare, in provincia di Venezia, la prima Cassa
Rurale Cattolica. Nel 1891, l’enciclica Rerum Novarum di papa
Leone XIII divenne il manifesto di un ampio e diffuso movimento; da quel momento in poi l’opera delle Casse Rurali entrò ufficialmente nel campo cattolico. Nel 1897 erano già presenti nel territorio italiano ben 904 Casse Rurali. Durante il
fascismo – a seguito della Legge Bancaria del 1937 – molte
Casse furono invitate a chiudere; il rilancio delle Rurali avvenne nel periodo repubblicano: nell’art. 45 della Costituzione si
riconosceva il ruolo della cooperazione con finalità
mutualistiche.
Nel 1950 venne ricostituita la Federazione Italiana delle Casse
Rurali e Artigiane (nata nel 1909, come Federazione nazionale
delle Casse Rurali) che, nel 1967, aderiva a Confcooperative.
Nel 1963 venne fondato l’Iccrea, l’Istituto di Credito delle
Casse Rurali e Artigiane, con il compito di agevolare, coordinare e incrementare l’azione delle singole Casse attraverso lo
svolgimento di funzioni creditizie, di intermediazione bancaria
e assistenza finanziaria. In tempi più recenti, nel 1993, il Testo
Unico Bancario sanciva, in corrispondenza di un cambiamento nella denominazione – da Casse Rurali e Artigiane a Banche
di Credito Cooperativo – il venir meno dei limiti di operatività:
le BCC da allora possono offrire tutti i servizi e i prodotti delle
altre banche e possono estendere la compagine sociale a coloro che operano o risiedono nel territorio, indipendentemente
dalla professione che svolgono. Negli anni Novanta, il Credito
Cooperativo realizza un’importante razionalizzazione della propria struttura: nel 1995 diventa operativa Iccrea Holding,
Capogruppo del Gruppo bancario Iccrea (cui fanno capo le
“fabbriche” di prodotti e servizi). Alla data del 31 marzo 2013,
in Italia, sono operative 391 Banche di Credito Cooperativo e
Casse Rurali, con 4.428 sportelli (pari al 13,6 per cento di tutti
gli sportelli bancari italiani). La presenza diretta delle BCC è in
2.714 Comuni ed in 101 Province. I soci sono 1.141.226. I
dipendenti 37 mila. La raccolta complessiva si attesta a 185
miliardi (+4,9% a fronte di un -1,1 registrato nel resto del sistema bancario); la raccolta da clientela (più obbligazioni) è invece
pari a 155,2 miliardi (+2,8 a fronte di un +1 per il resto del sistema; la quota di mercato della raccolta da clientela, comprensiva
di obbligazioni, è del 7,4 per cento). Gli impieghi si sono attestati
invece a 137,5 miliardi (-0,4 a fronte del -1,6 per il resto del
sistema; la quota di mercato degli impieghi è del 7%). Considerando anche i finanziamenti erogati dalle banche di secondo livello del sistema, gli impieghi ammontano complessivamente a 150,3
miliardi di euro, per una quota di mercato del 7,7%. Tra questi: gli
impieghi erogati alle sole imprese sono pari a 90,2 miliardi di euro
(-1,7% contro il -3,4% del sistema bancario complessivo). La
quota di mercato delle BCC per questa tipologia di prestito è del
9,5%. Considerando anche i finanziamenti alle imprese erogati
dalle banche di secondo livello del Credito Cooperativo, gli impieghi al settore produttivo superano invece in totale i 101 miliardi di
euro e la quota di mercato della categoria si attesta al 10,7%.
Infine, gli impieghi erogati dalle BCC italiane rappresentano il 22,6%
del totale dei crediti alle imprese artigiane, l’8,6% alle Famiglie, il
17,6% alle imprese familiari, l’8,6% delle Società non finanziarie,
il 12,6% del totale dei crediti alle Istituzioni senza scopo di lucro
(Terzo Settore). In particolare, la quota di clienti affidati del settore Non profit (escluse le cooperative sociali) è del 19%.
l’Altopiano
Sabato 26 ottobre 2013
14
La voce degli 8 Comuni
LUSIANA
Pomeriggi autunnali affascinanti
con la manifestazione “Pomo Pero”
Si è conclusa domenica la
quattordicesima edizione della manifestazione “Pomo
Pero”. Chi ogni anno partecipa a questo evento sa che
si tratta di un appuntamento
imperdibile per conoscere i
genuini prodotti della nostra
terra, oltre ad essere un’occasione per trascorrere piacevoli giornate immersi tra
le montagne dell’Altopiano e
gustare incantevoli panorami da questa “terrazza sulla
pianura” quale Lusiana.
Una ricca esposizione di va-
rietà locali di mele e pere e
un mercatino di prodotti tipici rende la manifestazione
degna di apprezzamenti! E
non solo, “Pomo Pero” è
molto vivo dal punto di vista folkloristico e culturale:
le due domeniche pomeriggio sono state dedicate alla
dimostrazione di antichi mestieri, balli popolari, costruzione di spaventapasseri,
spremitura di mele e pere
locali, con numerosa partecipazione di adulti e di bambini. Senza dimenticare l’af-
fascinante e deliziosa cena
che si tiene annualmente
presso la sala consiliare del
Palazzon tenuta dal Gruppo
Ristoratori di Lusiana e la
passeggiata tra i sentieri nella zona dove si trovano meli
e peri secolari accompagnata dal locale Gruppo
marciatori. L’associazione
organizzatrice, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, è sempre molto attenta ad affascinare i
visitatori che decidono di trascorrere un pomeriggio
autunnale a Lusiana tra prodotti tipici e spettacoli. E
quindi… arrivederci al prossimo anno!
E.Z.
ENEGO
Sport, danza e musica: al via ad Enego
i corsi extrascolastici per i ragazzi
Con la stagione autunnale, riprendono anche i corsi
extra scolastici per i ragazzi delle scuole primaria
e secondaria, e ad Enego quest’anno, c’è davvero
l’imbarazzo della scelta. Per il terzo anno consecutivo, è stata rinnovata la collaborazione tra Amministrazione Comunale e Istituto Danzarte di
Marostica per assicurare ai bambini corsi di danza
classica e moderna gestiti da qualificate insegnanti. E’ sempre il venerdì la giornata dedicata a questa attività, e sono stati organizzati, anche questa
volta, più turni per assicurare anche ai più piccini
di seguire le lezioni. Attività fisica e non solo la
Danza, una disciplina che forse più di ogni altra,
assicura, soprattutto nei primi anni, uno sviluppo
armonioso del fisico, l’educazione per una buona
coordinazione e soprattutto la disciplina. Come di
consueto inoltre, sono stati avviati i corsi di
presciistica durante i quali i ragazzi potranno anche conoscere le varie discipline sportive grazie ai
giochi sport, attività propedeutiche e ludiche.
Infine, per il primo anno, e grazie ad una
cordata di aiuti, verranno attivati dei corsi di
musica.
Il rinomato Istituto Musicale G.B. Ferrazzi di
Carpanè infatti quest’anno si è deciso, dato il
buon numero di allievi eneghesi, a salire “in
quota” per tenere lezioni di: chitarra classica,
pianoforte e fisarmonica, per ragazzi e adulti.
Da alcuni anni, un certo numero di ragazzi di
Enego frequenta corsi presso l’Istituto
Ferrazzi, tanto che nelle ultime due stagioni,
il saggio finale si è svolto proprio nell Palazzo
della cultura e del Turismo di Enego.
Grazie alla collaborazione tra Amministrazione, Istituto Comprensivo e soprattutto al contributo dato dalla Confraternita del Bagolo, con
attività di beneficenza, i corsi prenderanno il
via a novembre.
Stefania Simi
Don Andrea Finco, da Enego a Santa Maria di Cittadella
Ancora una storia di vocazione profonda, un altro sacerdote originario di Gallio, Don Andrea
Finco che domenica 20 ottobre ha iniziato il suo percorso nella parrocchia di Santa Maria di
Cittadella come parroco. Un grande saluto ad un compaesano che ha prestato il suo precedente servizio presbiteriale nella Unità Pastorale di Enego, Fosse, Stoner e che comincia
questa nuova avventura. Un grosso in bocca al lupo e un grande saluto ad un parroco molto
amato e apprezzato animato da una grande fede.
I cinquant’anni della ditta Marchi
15 settembre 1963 – 15 settembre 2013: cinquant’anni di
intensa attività per Franco Marchi, originario di Laverda di
Lusiana, fondatore dell’omonima ditta di rivendita di alimentari e detersivi che oggi ha sede
a Fellette di Romano d’Ezzelino.
La ricorrenza è stata festeggiata venerdì 13 settembre a villa
Mascotto di Ancignano di
Sandrigo con excursus storico, musica e ricco buffet per
circa 200 invitati. Oltre ad
amici e parenti, hanno partecipato tutti coloro che hanno segnato a vario titolo l’evolversi
negli anni dell’azienda: la famiglia d’origine, che ha accompagnato il titolare nei primi difficili e rischiosi passi, quella attuale, che ha dato impulso con
l’immissione di forze nuove e
giovani, tutti i dipendenti a cominciare dai primi, alcuni già
in pensione, i collaboratori e i
vettori che hanno contribuito al
successo dell’azienda che si colloca ai primi posti del settore
nel Triveneto. La ditta Marchi
fornisce prodotti per la casa e
l’alimentazione a ministeri,
ospedali, enti, associazioni, alberghi, senza trascurare i primi preziosi e fidati clienti, cioè
le parrocchie e gli asili parrocchiali, e ultimamente le sagre
paesane che numerose si
ripropongono nei paesi in estate. Forte impulso è stato dato all’azienda nel 2000 con l’inserimento nella gamma dei prodotti
delle carni fresche, che ha fatto
registrare un forte aumento del
fatturato. Nell’azienda sono occupati i 3 figli che continuano
l’opera del padre dividendosi i
settori di responsabilità: gestione
del personale, amministrazione,
commercializzazione. Avviato-
si come sub agente di
Zanato di Padova, un
rappresentante di dado
per brodo per conto della
Salga di Trecate
(Novara), ben presto
Marchi ha inserito nel
suo carnet prodotti in
proprio come formaggi
e salumi e poi via via tutti gli
altri fino a coprire l’intero
fabbisogno di comunità,
convivenze e alberghi e dando
vita a un’azienda familiare che
si è trasformata in Srl nel 1980
e in Spa nel 1986. Il primo magazzino è stato allestito a
Laverda di Lusiana, nei locali
di famiglia, per passare poi, a
mano a mano che la ditta si
evolveva, a Mason, quindi
Marostica e infine nella zona industriale di Fellette. Attualmente l’azienda conta un pacchetto di circa 5000 clienti e dà lavoro ad un centinaio di persone tra dipendenti, agenti, vettori e consulenti. Essa copre
con i suoi servizi tutto il
Triveneto fino al Garda, il
Friuli, l’Alto Adige e ll Polesine.
Per il titolare è la sua creatura
più bella cui dedica anche ora
le prime e migliori attenzioni. I clienti sono preziosi e da servire con affetto – ripete spesso
ai collaboratori. Per lui, nato
nella povertà, la ditta ha rappresentato una possibilità di affermazione sociale ed economica,
come per tanti altri imprenditori del nord est usciti dalle macerie della guerra. Nell’attuale
crisi mondiale “l’amore per il
lavoro e la passione per i clienti
sono l’unico antidoto vincente”
afferma spesso Marchi dopo 50
anni di lavoro non privo di rischi e difficoltà, ma appassionato e gratificante. L’Altopiano
di Asiago, da cui è partito, è oggi
la sua seconda residenza dove
si rifugia per ristorarsi dalle fatiche del lavoro.
Clara Marchi
l’Altopiano
Sabato 26 ottobre 2013
La voce degli 8 Comuni
FOZA
Alpini in festa per l’85°
Il Gruppo Alpini di Foza, con
il patrocinio del Comune, organizza un raduno per soci,
simpatizzanti e cittadini. Nell’occasione del 95° anniversario della fine della grande
guerra e dalla liberazione del
paese di Foza dall’occupazione austroungarica, le locali
Penne Nere hanno pianificato un ricco programma di
manifestazioni e incontri.
Sabato 2 novembre, alle
10.30, raduno dei partecipanti davanti il municipio e partenza per Monte Fior e Monte Castelgomberto, dove sarà
deposta una corona di alloro
in località Selletta Stringa.
Accompagnano il picchetto
del 5° reggimento alpini con
il comandante colonnello
Biasiutti. Alle 14.00: rientro
a Foza e partenza, alle ore
14.30, per il Monte Cornone,
dove sarà deposta una corona d’alloro in corrispondenza del “Salto degli alpini”, luogo dove, la sera del 10 febbraio 1918, decine di alpini del
5° reggimento, per non cadere nelle mani del nemico,
preferirono gettarsi oltre la
balza. Alle 17.30, al museo
comunale, si terrà la presentazione, a cura dell’autore
Paolo Volpato, del libro “Sull’orlo dell’abisso, Monte
Cornone-Sasso Rosso Monte san Francesco”. Introduzione a cura di
Domenico Alberti. Seguirà
l’inaugurazione della mostra
fotografica a cura dello stesso Volpato e di Filippo
Menegatti, con la collaborazione del Club Fotografico
Altopiano 7 comuni per l’allestimento e delle associazioni storico culturali “Amici
della storia di Foza” e
“Altopiani perduti” per parte del materiale fotografico
d’epoca. Saranno esposte
fotografie del periodo bellico
e foto degli stessi luoghi
scattate al
giorno d’oggi. La celebrazione proseguirà domenica 3
novembre nella ricorrenza
del 95° anniversario della
fine della grande guerra.
Alle 9.30 la Messa in suffragio dei Caduti di tutte le
guerre, nella chiesa parrocchiale;
alle
10.30:
ammassamento presso il
piazzale delle scuole; ore
10.45: partenza del corteo
fino al monumento ai Caduti
con deposizione corona d’alloro e interventi delle autorità; ore 11.45 intitolazione della sede A.N.A. al generale
Pirio Stringa, comandante del
Gruppo Alpini Foza, composto dai battaglioni Morbegno,
Monte Argentera, Monviso e
Val Maira, durante la prima
battaglia delle Melette nel
giugno 1916; ore 12.30 rinfresco alpino.
Il ciclo di manifestazioni si
conclude nella giornata del 4
novembre: ore 10:00: lezione per le scolaresche di Foza
su tema “La grande guerra
nel territorio di Foza” a cura
di Paola Cappellari, con visita al museo e rinfresco.
A Foza la commemorazione
dell’eccidio di San Francesco
Venerdì 18 ottobre, presso il
Monumento ai Caduti, sono stati commemorati i partigiani trucidati a San Francesco il 18 ottobre 1944. Erano presenti diversi rappresentanti locali e numerose persone, compresi tutti i
bambini della Scuola di Foza.
Il Presidente dell’Associazione
Volontari della Libertà della Provincia di Vicenza dott. Francesco Binotto e il Consigliere comunale Claudio Chiomento hanno sottolineato l’importanza di ricordare questo avvenimento,
che riporta al sacrificio dei partigiani per la conquista della libertà, della democrazia e di quei valori che rendono le persone indipendenti da forme di governo
assolutistiche e nazionalistiche. Il
vicepresidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
della Provincia di Vicenza sig.
Foto di Tiziano Vescovi
Giorgio Fin ha ribadito ancora i
principi che hanno ispirato i resistenti e ha fatto un profilo dei
sette partigiani uccisi a San
Francesco, ricordando, poi, anche Natale Gheller, catturato e
ucciso in contrada Furlani il 5
febbraio 1945, nonché Pietro
Boaria, morto a Carpanè di San
Nazario il 28 aprile 1945. Il
Vicepresidente ha fatto rilevare
l’importanza della presenza delle scolaresche, perché siano a
conoscenza di quanto è accaduto
e siano trasmessi ai bambini i concetti di libertà, di
collaborazione e, soprattutto, di pace. Molto toccante è stato il momento
in cui i bambini hanno intonato il canto “Signore
delle Cime”, con il quale
hanno voluto ricordare
anche il nostro Sindaco
GiovanniAlessio Oro, da
poco scomparso, il quale
è sempre stato presente
a questa commemorazione.
Paola Cappellari
15
l’Altopiano
Sabato 26 ottobre 2013
16
La voce degli 8 Comuni
GASTRONOMIA
Pizzeria Ristorante “Al Campeggio”:
cordialità e buona cucina sono di casa
Croccante, saporito, leggero: è l’impasto per pizza della Pizzeria Al Campeggio. Non solo classico, ma anche con farina
integrale o napoletana oppure senza glutine per
celiaci. Una pizza unica
nata dalla passione e dall’esperienza del titolare e
pizzaiolo Francesco Costa, ma anche dell’utilizzo di prodotti a km 0,
come i formaggi del Caseificio Pennar, verdure e
carni nostrane che sono una garanzia di qualità per
il prodotto finale. Non solo pizza, anche cucina tradizionale, ma ricercata e ben fatta, grazie alle mani
esperte e sapienti della cuoca Pilli; piatti tipici di montagna come il formaggio ai ferri dei Pennar, la salsiccia con polenta e il capriolo al ginepro, il baccalà
alla vicentina o i molto apprezzati bigoli al ragù
Cimbro, così come la pasta con funghi nostrani, sempre
con la stessa cura nella preparazione e nella scelta della
materia prima. Al Campeggio si possono prenotare ottime cene di selvaggina, cacciagione e di altri prodotti
autoctoni, caratteristici dell’Altopiano. Una chicca da gustare solo in questo ristorante è la Paella castigliana originale di carne e pesce, preparata secondo la miglior
tradizione spagnola, senza tralasciare la crema catalana
e gli altri dolci fatta in casa, come lo strudel di mele, i
semifreddi assortiti al gusto
di croccantino, nutella,
amaretto, menta, insieme a
molti altri. Non solo cibo, ma
anche una ricca selezione
di birre speciali alla spina o
in bottiglia e una ricercata
carta di vini rossi e bianchi.
La pizzeria offre prezzi speciali per comitive, gruppi,
scolaresche e pizze
della classe. Inoltre in
particolari occasioni
come Natale, San
Silvestro,
San
Valentino e Pasqua si
può trovare un vasto
menù alla carta con
piatti particolari e ricercati. “Al Campeggio”
offre un’atmosfera accogliente, in un ambiente familiare e informale dove ci si
sente subito come a casa; un ampio parcheggio e un
parco giochi per lo svago dei più piccoli, dove trascorrere
piacevoli momenti immersi nel verde dell’Altopiano, nella
natura, con un panorama unico. Simpatia e accoglienza
grazie alla spontaneità del barista Pierone e alla gentilezza
delle cameriere, un buon servizio e una costante attenzione
al cliente e alle sue esigenze fanno di questo locale un posto
ideale per rilassarsi e mangiare bene. Servizio redazionale
Il Molino in via Jacopo Scajaro ad Asiago
ora è anche toelettatura per cani e gatti
In via Jacopo
Scajaro
ad
Asiago, proprio
dove c’era “el
molin” di papà
Domenico, che riforniva di farina
l’intero altopiano,
con un discreto
giro commerciale anche nella
pedemontana,
Daniela Fracaro,
col suo negozio,
oggi porta avanti, con l’aiuto di suo marito e dei suoi
figli, una delle tradizioni della famiglia Meltar. Con intraprendenza e competenza, ha però nel tempo trasformato la sua attività ridimensionando il ramo delle farine e specializzando-
si sempre più nell’offerta di
alimenti ed accessori per piccoli animali. Qui si possono
infatti trovare le migliori qualità di cibi per cani, gatti, pesci, uccelli e animali da cortile. Se poi cercate i guinzagli più trendy, cucce,
cuscinoni e ceste per gli
amici a quattro zampe da
abbinare a
qualsiasi tipo
di arredamento oppure i cappottini
invernali più
alla moda, o
tanti altri accessori di tutti i colori e le
fatture, questo è il posto
giusto: Daniela sa scegliere con vero stile e gusto tutto ciò che propone ai suoi
clienti e saprà sempre consigliarvi al meglio.
“Il Molino” da qualche mese
offre, novità davvero interessante, anche il servizio di
toelettatura per cani e gatti
di ogni razza e dimensione. Per il semplice bagno
e asciugatura, oppure per
taglio del pelo accurato, affidate tranquillamente il vostro piccolo amico a Daniela: in corsi specializzati,
che ha frequentato e continua a frequentare con costanza, ha acquisito pratica e segreti di quella che è
una vera e propria arte alla
quale si dedica con grande passione.
Non solo: da seria professionista, con innato amore
per gli animali, sa come
tranquillizzare e mettere il
più possibile a proprio agio
il vostro cane o il vostro gatto. Per le richieste e le esigenze più particolari poi,
Daniela si appoggia a per-
sone esperte che
operano da anni in
questo ramo e che
garantiscono massima professionalità
e buoni risultati. Telefonando allo 0424462645 oppure recandovi direttamente in negozio in via
Jacopo Scajaro ad
Asiago, potrete concordare orari e modalità per la
toelettatura che più vi
aggradano a prezzi decisamente equi. Se poi amate
il fai da te, prendendovi personalmente cura del vostro
animale, questo negozio dispone di un’ampia gamma
di prodotti: shampoo, maschere, antiparassitari, detergenti per la pulizia di oc-
chi e orecchie, spazzole,
pettini e tutto l’occorrente
per l’igiene del cane e del
gatto. Per il benessere,
la bellezza e la pulizia dei
vostri affezionati amici a
quattro zampe c’è “Il Molino”, alimenti e accessori per piccoli animali e
oggi anche toelettatura
cani e gatti.
Servizio redazionale
Sabato 26 ottobre 2013
l’Altopiano
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La voce degli 8 Comuni
CONCO – Il bilancio di oltre quattro anni di amministrazione
CONCO
“Bisogna pensare a dare lavoro ai nostri giovani,
la legna del bosco e le patate non bastano più”
“Anni frustranti, in cui la crisi ha imposto molti cambiamenti
nel modo di amministrare”.
I quattro anni e mezzo di amministrazione per il sindaco di
Conco Graziella Stefani sono stati assai ardui. “Siamo però
riusciti anche a raggiungere molti obbiettivi posti nel programma – aggiunge - con un occhio al bilancio ed uno ai servizi
alla popolazione, che non sono mai mancati.
Quello del mantenimento dei servizi è un punto fondamentale; tanto più in un Comune dove sono venute a mancare
entrate importanti come quelle derivanti dalle attività estrattive,
ma con ingegno e volontà, anche della comunità, molti servizi
non solo sono stati mantenuti ma anche potenziati. Grazie
anche ad un impianto fotovoltaico in Sicilia”.
Come è questa storia dell’impianto fotovoltaico siciliano?
“Attraverso il CEV, un consorzio di enti pubblici nato nel
2002 per abbattere i costi energetici, si è presentata la possibilità di realizzare in Sicilia un impianto fotovoltaico con fondi
europei. La richiesta di finanziamento è stata avviata dai
Comuni, tra cui Conco, ed ora che è entrato in funzione dà
un ritorno in energia che viene utilizzata per il Municipio, gli
impianti sportivi e la scuola. Soldi risparmiati che possiamo
destinare ad altro. In particolare per la popolazione.”
In sostituzione alla entrate delle cave.
“Chiaramente le cifre sono diverse; prima della crisi, dal settore marmo arrivavano nelle casse comunali circa 500 mila
euro all’anno, oggi sono meno di 40 mila anche perché delle
sei cave presenti, oggi ne è operativa solo una. Il fotovoltaico
non compensa le entrate delle cave ma almeno da un po’ di
respiro”.
Qual è il progetto che le rincresce di non aver realizzato?
“Quello dell’asilo nido integrato. Al di là delle difficoltà nell’avviarlo, a “tagliare la testa al toro” sono le scarse nascite. Poi
con la crisi molte famiglie preferiscono arrangiarsi con i nonni.
In compenso abbiamo trovato una formula che ci permette di
ospitare alla materna bambini dai 24 ai 36 mesi”.
Lo Stato ha fornito ai Comuni l’Imu ed ora la Tares!
“Bella cosa!! I Comuni sono diventati gli esattori dello Stato e
della Regione. Gli enti locali sono costretti a far i salti mortali
per applicare in maniera non punitiva queste nuove tassazioni
per poi cambiare tutto. Con Imu e Tares siamo stati costretti a
scelte difficili creando anche qualche malumore. Adesso arriverà la Trise a scombinare ancora gli equilibri”.
E torniamo alla mancanza di fondi.
“Conco non ha molte attività produttive così come le seconde
case non sono quelle della conca centrale prettamente “turistiche”; quelle di Conco sono case di ex residenti che si sono
trasferiti altrove per lavoro. Sarebbe ingiusto gravarli con tasse
e balzelli. Speriamo che la nuova cava finalmente abbia trovato
la conclusione dell’iter burocratico.
Ostacoli?
“Imposizioni regionali che gravano però sui Comuni. Basti pensare che ci è stato chiesto persino un’indagine archeologica
prima di ricevere il parere definitivo. Qui si toglie continuamente e nello stesso tempo si rende il lavoro dell’amministratore
locale sempre più complicato”.
Si denota una certa rabbia nelle sue parole.
“Non è rabbia, è frustrazione. Per distogliere l’attenzione da
loro stesse, le istituzioni, dopo aver demolito le Comunità mon-
tane, ora puntano il dito contro i Comuni. Ma lo spreco non è
certo nei Comuni. Nei Comuni serve dare respiro per il bene
dei cittadini ed invece gli amministratori perdono sempre più
sonno per cercare di far quadrare i conti con poche risorse e
poco personale. Fino ad ora Conco si è retto sui tagli del bosco,
ma non si può proseguire così, anche il bosco ha bisogno di
tempo per rigenerarsi. E non si può pensare di andare avanti
con le patate.
Cioè?
“In Val Lastaro un gruppo di cittadini, su terreno comunale dato
in uso gratuito, ha realizzato un orto dove, tra i vari ortaggi,
predominano le patate. Tanto buone che, oltre a rifornire gratuitamente la scuola, trovano una lunga lista di acquirenti. Con il
ricavato della vendita delle patate, i volontari finanziano piccoli
interventi sociali a favore delle scuole e delle famiglie in difficoltà”.
Ammirevole.
“Certo, il volontariato e la solidarietà sono l’oro di Conco. Vedi
il centro anziani ricavato nelle ex scuole di Fontanelle dove gli
anziani trovano un luogo amichevole per socializzare oltre a
usufruire di tante attività, dai laboratori ai corsi. E non solo gli
anziani; recentemente è stato avviato il progetto
“Intergenerazionalità” dove per 3 pomeriggi la settimana il centro ospita alcuni bimbi delle elementari. Una sorta di doposcuola con la partecipazione diretta degli anziani stessi”.
Si può parlare di Comune bloccato?
“Assolutamente no. Abbiamo eseguito numerosi interventi come
la messa in sicurezza del muro di contrada Mori, la sistemazione con il servizio forestale della Valle di Rubbio dove, grazie ad
un contributo regionale, abbiamo anche eseguito un restyling
della contrada, con un accordo con alpini e gruppo donatori è
stata ripristinata la casa alpina in Val Lastaro, è stato sistemato
il tetto dell’ex scuola di Gomarolo che sarà messa a disposizione della contrada ed infine, grazie alla vendita dell’ex casa del
segretario, abbiamo acquistato “Casa Sivocci” il cui piano terra sarà destinato all’ufficio turismo ed a sala riunioni mentre il
primo piano ospiterà uno spazio museale dedicato al sito archeologico di Val Lastaro, ai cimiteri militari di Conco e alla
civiltà rurale.
Scatenerà la polemica “un paese, un museo”.
“Credo sia giusto che ogni comunità abbia uno spazio per conservare le testimonianze del proprio passato. Sono elementi
che si credono insiti ed invece basta una generazione perché
vadano persi”.
Qualche vanto della sua amministrazione?
“Abbiamo proseguito con la campagna di raccolta differenziata arrivando, grazie anche all’ecocentro gestito in collaborazione con Lusiana, ad una differenziata che supera il 65 per cento. E questo nonostante abbiamo 60 contrade e 27 km quadrati
di territorio per 2200 abitanti. Purtroppo rimangono casi di comportamenti incivili come gli abbandoni di rifiuti ingombranti e
una differenziata fatta male ma stiamo lavorando per ridurre
questi fattori”.
Il Pat non è ancora finito.
“E’ in dirittura d’arrivo, ma il ritardo è causato dalla riduzione
del personale. Causa spending review non abbiamo sostituito il
personale andato in pensione con la conseguenza che l’ufficio
tecnico, come altri uffici comunali, è sottodimensionato. E il
personale rimasto ha maggior competenze assegnate”
Problema che si potrà risolvere con le funzioni associate?
“Altra sciocchezza calata dall’alto senza pensare. In un Comune piccolo spesso un servizio è espletato dal funzionario in persona; unendo le funzioni tra Comuni chi rimarrà funzionario e
chi invece dovrà accettare di fare un passo indietro? Era meglio
favorire l’associazione dei servizi prima delle funzioni”.
Dopo tutto questi problemi si ricandiderà?
“Stiamo ragionando all’interno del gruppo; anche perché la
riforma cambia molto. Il consiglio si ridurrà a 4 consiglieri di
maggioranza e 2 d’opposizione più il sindaco. Cioè chi sceglie di fare l’amministratore dovrà sobbarcarsi una mole di
lavoro molto maggiore di quella attuale che è già pesante. Nello
stesso tempo vorrei terminare cio che ci siamo prefissati. E poi si
deve pensare ai giovani. Il problema lavoro si sente pesantemente
quindi dobbiamo proseguire con le opportunità offerte dal patto sociale e da progetti come “Obiettivo lavoro”. E magari favorire il
ritorno alla terra che nel passato ha saputo sostenere la nostra gente
in tempi ancora più difficili. Un passo è già stato fatto da alcuni
giovani. Speriamo abbiano tracciato una strada verso un futuro migliore”.
Gerardo Rigoni
Sabato 26 ottobre 2013
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
18
CULTURA
Ars in Mysterium 2013 approda ad Asiago
Dopo quattro edizioni, Veneto Spettacoli
di Mistero, evento regionale incentrato
su leggende che ammantano località e
personaggi della regione, approda
sull’Altopiano. Il festival dei misteri è la
massima espressione del patrimonio immateriale tramandato di padre in figlio
attraverso il libro parlato del filò, non a
caso è patrocinato dall’Assessorato Regionale all’Identità Veneta e dall’Unione
delle Pro Loco Venete. Il Consorzio Pro
Loco Grappa Valbrenta, forte dell’esperienza maturata nelle edizioni precedenti, per gli Spettacoli di Mistero 2013 ha
stretto alleanza con il Consorzio delle Pro
Loco altopianesi, predisponendo un significativo programma tra mostra e serate culturali. La direzione artistica è stata
affidata come sempre a Roberto Frison,
coautore del recente libro “Leggende in
bicicletta”, che si è avvalso
dell’operatività di Ivan Baù, referente di
Asiago4U, l’applicazione gratuita per
smartphone che permette di avere nel
telefonino la guida virtuale dell’Altopiano.
“Siamo orgogliosi di questo risultato –
commenta Giuseppe Cortese, presidente delle Pro Loco Grappa Valbrenta –
che onora l’impegno delle nostre realtà dimostrando apertura e
sensibilità alle zone contermini. Come sempre è il valore d’insieme a dare forza ai progetti e questa edizione ne è una conferma”. “Per noi era impossibile dir di no di fronte a tanto entu-
siasmo – ribatte Bruno Oro del Consorzio Pro Loco Altopiano – e con
immenso piacere abbiamo dato disponibilità a questo evento importante
e qualificante. Ringraziamo la Comunità Montana dei Sette Comuni
che ha messo a disposizione i locali
per la mostra e altri eventi collegati
al festival, dimostrando sensibilità nei
confronti di tal patrimonio culturale”.
La mostra “Ars in Mysterium 2013
– opere e leggende dell’Altopiano
dall’Astico alla Brenta” verrà inaugurata sabato 2 novembre alle ore
18, con presentazione di Roberto
Frison e Ivan Baù, assieme agli interventi delle autorità. La mostra, che
rimarrà aperta nei fine settimana dalle
15 alle 19 fino a domenica 17 novembre, propone in maggior parte
opere della CNA Bassano settore
Artigianato Artistico, oltre ad opere
di artisti altopianesi, del Palio di Romano e delle Pro Loco di Borso e di
Rossano, quest’ultima ben riconoscibile grazie all’enorme orco di stroppe
esposto all’ingresso, nel palazzo dell’ex stazione. Con l’occasione verrà
presentato ufficialmente l’itinerario delle leggende
“Asiago4UMistery”, assieme alla versione invernale della guida per android e apple. Venerdì 8 novembre alle ore 20.00 a
Romano d’Ezzelino presso la Locanda al Leone è in program-
Conclusa la mostra dedicata ad Andy Warhol
Un evento di profonda
valenza artistica che ha
proposto, dal 6 luglio al 15
settembre, al Museo “Le
Carceri” di Asiago, oltre
quaranta opere, provenienti dalla collezione
Rosini-Gutman, tra le più
prestigiose al mondo, dalla Tate Gallery di Londra,
dall’Istitute of Modern
Art di Boston e dalla Leo
Castelli Gallery di New
York. La mostra dedicata ad Andy Warhol ed intitolata “La Pop Art è un
modo di amare le cose” ha raccontato, attraverso la tecnica
preferita da Andy Warhol, la serigrafia, la rivoluzione artistica di un genio della comunicazione, innovatore del linguaggio artistico, una vera e propria leggenda dell’arte.
“Come Amministrazione Comunale siamo orgogliosi di
aver ospitato una mostra così importante all’interno del
Museo le Carceri, una mostra che ha nuovamente dato
prestigio all’offerta culturale della nostra Città e che ha
visto la partecipazione di un vasto pubblico eterogeneo”,
commenta il Sindaco di Asiago, Andrea Gios. Tale mostra,
data la grande valenza culturale, non ha tralasciato nemmeno l’aspetto didattico – educativo attraverso numerose visite
guidate e ben 9 laboratori didattici a cui hanno preso parte
un centinaio di bambini provenienti da ogni parte d’Italia. “I
vari laboratori didattici
“L’Arte di Amare
l’Arte” - spiega l’operatrice museale Lucia
Spolverini - sono stati
un modo per avvicinare e sensibilizzare il
bambino al mondo del
colore, andando a stimolare la sua percezione visivo – emotiva.
Ognuno, attraverso diversi materiali, è riuscito ad esprimere le proprie emozioni e fantasie realizzando ricchi
elaborati cromatici”.
Come sottolinea l’Assessore alla Cultura di Asiago, Roberto
Rigoni: “Il connubio tra Turismo e Arte, costituisce ora
una prerogativa delle zone turistiche. Ogni anno, molte
sono le persone che viaggiano alla ricerca di un luogo
significativo per l’arte, di un museo o di un particolare
evento culturale. La conferma arriva anche dalle oltre
tremilacinquecento presenze, in appena due mesi di esposizione museale, provenienti da tutta Italia. Il fine, quindi, sta
nel creare, attraverso nuove e future iniziative, una sinergia
tra questi due mondi, ovvero turismo ed arte, affinché anche Asiago e l’Altopiano divengano meta di sempre più nuovi
e significativi flussi turistici e si possa pensare di concretizzare un progetto di apertura annuale del nostro Museo”.
ma “In taberna quando sumus”: stuzzichini della cucina veneta
con leggende sulla Valle Nera ed il Fantasma di Ezzelino, a cura
degli autori del libro “Leggende in Bicicletta”. Sabato 30 novembre alle ore 20.00 gran finale ad Asiago, sempre presso i
locali della Comunità Montana, con la serata culturale sul mondo invisibile e leggendario della zona, aperta a tutti. A parlare di
“Leggende e misteri dell’Altopiano” saranno Giancarlo Bortoli,
Diego Morlin, Margherita Michelazzo, Chiara Stefani, Elena
Minuzzo, Simone Cavallin e Roberto Frison.
S.B.
Sulle note di un
romantico autunno
Inizia con un concerto violinistico la nuova
stagione musicale dell’Artemusica Cultura
Con l’arrivo dell’autunno, si apre
anche una nuova
stagione per l’Associazione
Artemusica Cultura, dal sapore più
intimo, dai colori
più caldi, dal suono più dolce e malinconico al tempo stesso, che sembrano voler caratterizzare
il periodo dell’anno che stiamo trascorrendo.
Ecco che sabato 2 novembre, presso la Sala Consiliare di
Canove di Roana, alle ore 21, si terrà Romantici duetti: due
violini in concerto, serata che vedrà affiancarsi due musicisti di alto livello: Chrystelle Catalano e Matteo Anderlini. Si
tratta di due violinisti molto giovani, ma già referenziati: soprattutto di due talenti che sono sbocciati grazie a una fervida
passione per lo strumento che suonano e alla naturale propensione per la musica. Questi due artisti d’eccezione si esibiranno sulle note di J. W. Kalliwoda e di C. De Bériot.
Si tratta di due compositori e musicisti considerati i padri
della violinistica moderna, entrambi provenienti da famiglie di musicisti.
Kalliwoda, boemo, oltre a essere stato direttore d’orchestra, è stato un compositore molto conosciuto anche in
ambito europeo, in particolar modo in Germania: è stato
in territorio tedesco che ha potuto esibirsi maggiormente
come concertista e autore di spartiti ricchi di slancio, inventiva e tensione musicale.
De Bériot, belga, è considerato il capostipite della violinistica
moderna, di matrice romantica, nonché predecessore e insegnante
del più celebre E.
Ysaye; compositore
energico, ha fatto del
virtuosismo il perno dei
propri brani, intorno al
quale non mancano ai
di ruotare purezza e
bellezza melodica.
Per informazioni, è possibile visitare il sito dell’associazione
www.artemusicaroana.it
Martina Rossi
Sabato 26 ottobre 2013
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
RUBRICA L’AVVOCATO
CULTURA RISPONDE
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Sabato 26 ottobre 2013
l’Altopiano
20
La voce degli 8 Comuni
LA RUBRICA DELLA PSICOLOGIA
La collera è una emozione considerata fondamentale da tutte
le teorie psicologiche poiché
per essa è possibile identificare
una specifica origine funzionale, degli antecedenti caratteristici, delle manifestazioni
espressive, delle modificazioni
fisiologiche costanti e delle
prevedibili tendenze all’azione.
Essendo un’emozione primitiva, essa può essere osservata
sia in bambini molto piccoli che
in numerose specie animali (ovviamente le più evolute). Gli
studi sugli animali hanno dimostrato che l’ira e le conseguenti manifestazioni aggressive
sono determinate da motivi direttamente o indirettamente legati alla sopravvivenza dell’individuo e delle specie. Negli
uomini invece, i motivi alla base
di un attacco di collera riguar-
Stefano Rigoni
Psicologo
Psicoterapeuta
Cognitivo
Comportamentale
Tel. 338.2919597
E-mail:
[email protected]
La collera: un’emozione ‘normale’
a cui però possiamo tener testa
dano soprattutto violazioni di
princìpi e regole che ci stanno
molto a cuore (potremmo dire
che non essendoci rischi oggettivi per la vita nel nostro quotidiano com’era per i nostri antenati, siamo più orientati e sensibili rispetto alle minacce psicologiche e simboliche a cui attribuiamo un’importanza vitale).
Solitamente, lo scoppio di collera è rivolto a modificare un
comportamento altrui che non
si ritiene adeguato (pensate ad
esempio a come il neonato influenza il genitore con le sue
rimostranze). La collera è
l’emozione più dirompente e
prevede ‘fisiologicamente’ una
risposta di attivazione
comportamentale molto forte e
rapida. Lo scaricamento della
tensione accumulata è un meccanismo organico assolutamente sano: ci accompagnerà
per tutta la nostra vita! Sebbene alcuni studi sul temperamento dei bambini indichino
che non nasciamo tutti uguali
rispetto all’energia colleica e alla
suscettibilità, lo stile di
fronteggiamento delle situazio-
ni a rischio e la capacità di gestire l’emozione è senz’altro
un’abilità appresa che possiamo migliorare. Mi trovo a volte a dover discutere con persone con difficoltà di gestione
degli impulsi che ritengono di
“essere così di carattere”, e perciò immutabili; rispondo che il
carattere non è altro che un insieme di stili di pensiero e di
comportamento appresi nel
corso della nostra vita e pertanto
si
possono
“disapprendere”. Spesso i collerici attribuiscono a fattori esterni la causa dei propri stati emotivi, autolimitandosi nella possibilità di agire in prima persona.
L’episodio di rabbia, a differenza
dell’ansia, è legato a situazioni
contingenti in cui il soggetto è
sottoposto ad aggressione fisica
o verbale, a frustrazione rispetto
ad un obiettivo prefissato, a
un’ingiustizia verso se stessi o verso altri significativi. Altre provocazioni possono essere legate a
continue seccature (anche diluite nel tempo, secondo il principio
della goccia che fa traboccare il
vaso) o ad un’autoattribuzione di
incapacità personale. Ad esem-
pio, se incappiamo disgraziatamente in qualcuno che ci sta allegramente graffiando l’auto con
una chiave, è probabile che si innescherà una forte reazione irosa
dovuta proprio alla deliberata volontà di danneggiamento dell’atto vandalico. Se arriviamo esanimi all’ufficio postale con una raccomandata urgentissima da
spedire e il funzionario non può
accettarla per un guasto tecnico, probabilmente lo stimolo
scatenante sarà la frustrazione
del nostro impellente obiettivo
e non la volontarietà o l’ingiustizia personale; ciò non ci dovrebbe far scagliare contro
l’operatore delle Poste anche se
siamo costretti a gestire la frustrazione senza un bersaglio di
sfogo. Essere offesi direttamente è sicuramente una cosa
spiacevole; ma per alcuni assi-
stere
all’aggressione
ingiustificata di una categoria
sensibile (ad esempio i bambini
o gli animali) suscita ancor
maggiore sdegno e rabbia. In
questo caso le nostre credenze
legate al rispetto altrui e all’amore per i più deboli avranno grossa influenza sull’emozione che
proviamo.
Sintetizzando, abbiamo visto
che la collera è un’emozione di
base del nostro funzionamento. Sebbene alcuni abbiano una
reattività su basi biologiche
maggiore rispetto ad altri e quindi “una genetica più suscettibile”, la risposta alle provocazioni ambientali e il significato che
diamo alle situazioni frustranti
sono stili appresi che potrebbero essere inadeguati al nostro
adattamento e che possono essere modificati. Non potendo
eliminare completamente le fonti di provocazione, di ingiustizia percepita o di frustrazione,
il nostro compito è quello di
imparare a riconoscere le situazioni a rischio e controllare la
collera utilizzando strategie
distrattive e comunque legate
alla possibilità di scarica emozionale. Quando la rabbia non
è percepita perché la persona
ha strutturato un sistema interno di “dissipazione” dei “bollori” (mi si perdoni la metafora
idraulica), è possibile che le tensioni vengano scaricate sul corpo attraverso una reazione
psicosomatica; questa tipologia di
soggetti è molto a rischio di disturbi
cardiovascolari,
gastrointestinali e altre gravi
patologie. In aggiunta, gli studi
sugli effetti dell’inibizione delle
manifestazioni aggressive sembrano indicare che chi non esprime in alcun modo i propri sentimenti di collera tende a viverli per
molto più tempo (la rabbia ha la
memoria lunga), con ovvie ripercussioni sul proprio umore (e su
quello degli altri).
SAPOR D’ACQUA NATIA
Erich Priebke e il bambino
Come il più nefasto tra gli indirizzi di Pagine Bianche: “Via
Ardeatina 174, 00147 Roma.
(065136742)”. Quella che un tempo era una cava di pozzolana, è
oggi l’abitazione di 335 civili e
militari italiani fucilati dalla furia
nazista. Il massacro fu organizzato ed eseguito da Herbert
Kappler, all’epoca ufficiale delle
SS e comandante della polizia tedesca a Roma, con la preziosa
collaborazione dell’ex-capitano
Erich Priebke, morto l’11 ottobre di questo mese, nella settimana in cui si celebra il 70° anniversario del rastrellamento del ghetto di Roma: la storia, come la
Provvidenza, sembra non avere
nessun pudore quand’è in ballo
la smemoratezza umana. Tra rabbia e vendetta s’è consumata la
sua vita umana; tra rabbia e vendetta si è giocato il
destino delle sue spoglie appena morto. Sembra proprio che certe persone muoiano come hanno deciso
di vivere. Facendo della loro morte il testamento di
una vita. Quello nazista era un pensiero che non
riconosceva la pietas, tratto divenuto inconfondibile
di altre pagine dell’avventura umana. L’arroganza
della loro superiorità non si limitava alle torture ma
sfidava anche la dimensione della memoria: alle vittime era vietato qualsiasi gesto di rispetto e suffragio, quasi non fosse bastata la barbarie perpetrata.
Ne fecero le spese milioni di ebrei, di zingari, di nomadi e di disabili che nemmeno in punto di morte
ebbero diritto alla pietà. Ora tocca a uno di loro: il
grido di quelle vite strappate sembra chiedere un
risarcimento, sembra giunta finalmente l’ora della
vendetta e della barbarie, l’arrivo delle tempeste
veterotestamentarie dell’occhio e del dente da strappare. La vendetta come risposta alla vendetta: è davvero l’unica chance possibile? Erich Priebke è morto non-pentito, tracotante della medesima arroganza
che lo rese tristemente celebre in vita. Rispondergli
con la violenza è come dirgli “ci sei anche da morto”. Nelle parole di Aharon Appelfeld, scrittore israeliano sopravvissuto alla Shoah, sta forse il giusto
mezzo tra vendetta e perdono: “Priebke sarebbe fe-
lice di essere odiato. Seppelliamolo in silenzio senza perdono”. Non degnarlo della sepoltura sarebbe come allinearsi al suo pensiero criminale,
il vero segreto per diventare
dei perdenti innominabili.
Rimane quella salma sopra la
terra: dove sistemarla? La
madre Germania non lo vuole: eppure c’è una responsabilità più grande che va oltre il
dramma personale di quest’uomo. L’Argentina nemmeno. Che fare di quelle spoglie
che raccontano di una vita
muta e buia? Forse il posto più
degno sarebbe proprio all’indirizzo sopracitato: via
Ardeatina, 174 (Roma). Non
in mezzo alla folla sepolta, potrebbe sembrare un doppio
eccidio: quelle tombe silenziose e pressanti meritano la tranquillità della memoria. Appena fuori da
quel cimitero, magari dall’altra parte della strada,
separati dall’asfalto: di qua non c’è posto. Non
sarebbe mancanza di rispetto né di gravità nei confronti di nessuna delle parti. Rimarrebbe una presenza muta, imbarazzante. Forse stando lì, di fronte alla sua responsabilità, scrutando i volti inquieti
e i passi lenti di coloro che escono potrebbe rileggere quell’aggettivo “non pentito”. E, nel
contempo, dire ad ogni viandante che ivi s’approssima: “questo sono io e questo è l’uomo quando pensa di essere Dio”. Infatti, ciò che amavano
incidere nelle cinture - “Dio è con noi” - attesta il
duplice volto della responsabilità: quella di fronte a
Dio e quella di fronte alla storia. Perchè, come ha
accennato qualche tempo fa Papa Francesco, c’è
anche una responsabilità di fronte alla storia della
quale rendere spiegazione e, se possibile, chiedere
scusa: negare o non conoscere ciò che è successo prima di noi è come voler rimanere sempre dei
bambini.
Sotto l’egida dello struzzo, celebre per nascondere stupidamente la testa sotto terra convinto che
nessuno lo vedrà.
Don Marco Pozza
Sabato 26 ottobre 2013
l’Altopiano
COPPA ITALIA
HOCKEY SU GHIACCIO
La Migross conquista la sua
seconda Supercoppa Italiana
Pagina a cura
di Cesare Pivotto
Dieci anni dopo è ancora
Supercoppa, ed ancora 1 a 0 !
Allora, nel 2003 a Milano, rete
di Galuzo, stavolta all’Odegar
il match winner è Devergilio.
E’ iniziata così con un altro trofeo questa stagione 2013-14
della Migross Asiago, ed ancora
una volta capitan Borrelli, in un
tripudio giallorosso, alza al cielo
un trofeo, immortalato da molti
flash dell’Odegar. Di fronte la
squadra campione d’Italia,
l’Asiago, smanioso (anche
troppo, a tratti a spese della
lucidità) di fare risultato, e la
detentrice della Coppa Italia, il
10 anni dopo il successo (0-1) a Milano, vince di misura
(1-0, match winner Devergilio) all’Odegar sul Valpellice
Valpellice, ben diverso e determinato rispetto a quello battuto
6 a 0 in campionato due settimane prima. Il risultato si
sblocca dopo 8 minuti del primo tempo con la conclusione
vincente in supoeriorità di
Devergilio e non cambierà più.
La differenza di potenziale in
campo si vede, eccome, ma il
dominio territoriale e di gioco
dei giallorossi viene vanificato
da un ottimo Frazee e da una
certa incapacità cinica di graffiare e chiudere i conti di quella
macchina da gol che è l’attac-
Migross ASIAGO vs Valpellice 1 - 0
Asiago: Marozzi (Tura); Sullivan, Sedlak, Devergilio, N. Tessari,
Borrelli, Presti, Rigoni, M. Tessari, Mattivi, Stevan, Casetti, Ulmer,
Bentivoglio, Marchetti, Benetti, DiDomenico, Zanette, M.
Strazzabosco. Coach: Parco
arbitri :
Cassol e Pianezze con Biacoli e Zatta
reti :
8’20" Devergilio (A)
21
La voce degli 8 Comuni
co di John Parco, tanto che i sostenitori torresi strabuzzano gli
occhi vedendo che fino alla fine
possono sognare l’impresa dei
propri beniamini: segnare una
rete per agganciare i leoni e,
magari, giocare loro un brutto
scherzetto. La cosa non riesce
e, comunque con pieno merito,
l’Asiago incassa successo e trofeo con cui rimpinguare la propria bacheca dove ora fanno bella mostra di sè 4 scudetti, 3 Coppe Italia e 2 Supercoppe. Niente
male, ma di posto ce n’è ancora,
eccome!
I risultati dell’Asiago:
10-10-13
Migross Asiago-Valpusteria
6-4
12-10-13
Cortina-Migross Asiago
1-4
17-10-13
Migross Asiago-Valpellice 1-0
19-10-13
Migross Asiago-Cortina
4-2
la classifica dopo 8 giornate:
Valpusteria 21, Migross Asiago 18, Renon 17, Valpellice 12,
Vipiteno 10, Milano 9, Cortina 6 Fassa 3.
I prossimi impegni:
24-10-13
Migross Asiago-Vipiteno quarti C.Italia
26-10-13
Vipiteno-Migross Asiago quarti C.Italia
29-10-13
Migross Asiago-Vipiteno quarti C.Italia(event.)
31-10-13
Valpusteria-Migross Asiago
02-11-13
Migross Asiago-Renon
07-11-13
Valpellice - Migross Asiago
09-11-13
Migross Asiago-Vipiteno
Fermo il campionato, l’hockey su ghiaccio però non si ferma ma
vive la prima fase di un altro degli ‘eventi’ di questa stagione, la
Coppa Italia, giunta alla sua 18^ edizione. Anche per questa manifestazione formula rinnovata ed ampliata e che da stasera vive ii
suoi quarti di finale: dopo il draft effettuato otto giorni fa proprio
ad Asiago durante la Supercoppa, da stasera (formula andata,
ritorno ed eventuale bella) tre coppie di squadre si confronteranno
ed esprimeranno le tre semifinaliste che raggiungeranno la finalfour assieme al Renon, qualificato di diritto in quanto organizzatore dell’evento che si disputerà il 30 novembre ed il 1° dicembre
prossimi. Le tre teste di serie (sulla base della classifica del primo
girone d’andata) Valpusteria, Asiago e, per certi versi, Valpellice si
sono scelti nell’ordine le rispettive antagoniste (Cortina, Vipiteno
e Milano) e stasera daranno vita al primo atto di questa ‘eliminatoria’. Asiago che nel suo palmares vanta tre successi (1991/92,
2000/01 e 2001/02) in questa manifestazione che per i Campioni
d’Italia diventa automaticamente un altro obiettivo di questa stagione. Scontato il “squadra da non sottovalutare” di coach Parco
nei confronti di un Vipiteno che l’Asiago si è comunque scelto e
che questo rispetto se lo è ritagliato anche battendo (in casa) proprio
l’Asiago (4/3) e, reduce dal successo interno (3-1) di sabato con il
Renon (dopo il punto ottenuto a Cortina e la vittoria interna sul Valpellice),
con i suoi 10 punti di classifica, meglio di Milano, Cortina e Fassa.
Albo d’oro. L’albo d’oro
Gli accoppiamenti dei quarti:
della Coppa Italia vede
A) Valpusteria – Cortina
Asiago, Bolzano, Milano e
B) Migross Asiago – Vipiteno
Cortina con 3 successi,
C) Valpellice – Milano
uno ciascuna invece per
Nelle semifinali del 30 novembre il
primo match sarà fra le vincenti di
Courmaosta, Pontebba,
A) e B), mentre nell’altro il Renon
Renon, Valpusteria e
incontrerà la vincente di C).
Valpellice.
Sostieni l’Asiago
Junior con un click!
Con un click puoi contribuire alla vittoria dell’Asiago Junior nel
concorso promosso dalla Kinder e Ferrero che mette in palio un
montepremi di quarantamila euro da suddividere tra le 5 società
sportive giovanili d’Italia che si classificheranno, entro la data
dell’8 dicembre, in base al numero dei click raggiunti. Il settore
giovanile dell’Asiago Hockey Junior 1935 invita tutti a contribuire, seguendo queste semplici istruzioni: collegarsi al sito dell’Asiago
Hockey 1935 e cliccare vicino al leone: Kinder+sport+click. Dopo
aver cliccato sull’immagine Kinder, si scende in basso dove c’è il
simbolo dell’Asiago e si clicca su Dona il tuo click e poi Raddoppia il tuo voto. E’ possibile donare un click anche collegandosi al
sito www.kinderpiusport.it: si entra e si scende sulla casella “cerca per nome” digitando poi Asiago Hockey. Apparirà il logo del
leone, si clicca su Dona il tuo click e poi Raddoppia il tuo voto.
L’eventuale premio non sarà in denaro, ma in materiale ed attrezzature per l’attività dei giovani sportivi. L’Asiago Junior ringrazia
tutti coloro che vorranno aderire all’iniziativa.
Sabato 26 ottobre 2013
l’Altopiano
22
La voce degli 8 Comuni
CALCIO
Canove e Stoccareddo: arriva il derby
“Sarà una grande festa – assicura il presidente dei gialloblu Canalia – La nostra ospitalità sarà massima e per l’occasione, in collaborazione con la Pro Loco di Canove, allestiremo da mezzogiorno fino a sera uno stand gastronomico. Il terzo tempo è garantito!”
Bolgia da “Maracanà” assicurata all’Armando Frigo di
Canove per il derby dell’8^
giornata di seconda categoria tra Canove Calcio e Centro Stend Stoccareddo.
“Sarà una grande giornata
all’insegna dell’agonismo e
della sportività – dichiara
Giampietro Canalia, presidente del Canove Calcio –
Stiamo lavorando bene e la
squadra ha ampi margini di
crescita. Ad oggi scontiamo
un po’ di ingenuità, dobbiamo essere più determinati e
migliorare sul piano tattico”.
Il Centro Stand Stoccareddo,
squadra neo-promossa in seconda, non sembra scontare
il salto di categoria come sottolinea il presidente Roberto
Baù: “Il nostro obiettivo è di
tenere la categoria e quindi
è importante portare a casa i
punti salvezza il prima possibile. Senza guardare alla
classifica o a chi abbiamo di
fronte”.
Sfida anche tecnica tra un
Canove con un attacco veloce e proficuo ed uno
Stoccareddo quadrato e ben
disposto in campo. Osservati
speciali Matteo Rigoni
(capocannoniere con 8 reti) e
Marco Rivello per i gialloblu,
mentre
su
sponda
biancoazzurra occhi puntati su
Matteo Baù e l’ex Roberto
Schivo.
Si prospetta quindi una sfida
d’alta classifica tra squadre
con ambizioni diverse ma entrambe protagoniste del girone. Nonostante gli ottimi risultati fin qui raggiunti entrambi
i presidenti sottolineano come
A Lusiana e Conco una nuova società:
da due mesi è nata l’A.S.D. Union LC
Era nell’aria ma fino alla fine
nessuno voleva crederci. La
dirigenza della società Junior
Altopiano era oramai stanca.
Nonostante i successi e l’ottimo lavoro svolto con i ragazzi
delle varie categorie giovanili
negli ultimi 4-5 anni la stanchezza ha prevalso. Le due
comunità di Lusiana e Conco,
sempre più vicine e pronte a
condividere, si sono trovate in
riunioni pubbliche svoltesi durante l’estate sia con la dirigenza dello Junior Altopiano sia
con le Amministrazioni Comunali dei due Comuni. La posta
in palio era troppo importante:
non poteva essere distrutto
tutto quello che di buono si era
costruito negli ultimi anni nell’ambito del calcio giovanile.
Detto fatto ecco arrivare nuova linfa! Tanti giovani papà,
ex calciatori o semplici appassionati, che l’8 agosto
scorso hanno fondato la nuova società di calcio giovanile: A.S.D. Union LC. Nel
nome l’obiettivo: Associazione Sportiva Dilettantistica
“Unione” L(usiana)C(onco).
Per ora seguirà i giovani dalla
categoria “primi calci” (classi
2006-2007) alla categoria “giovanissimi” (classi 1999-2000)
e l’anno prossimo si vedrà.
Questo il nuovo assetto
societario: Matteo Ronzani presidente, Battista Ronzani
vicepresidente, Mario Balduzzo
segretario. Consiglieri: Alessandro De Pellegrin, Lorenzo Poli,
Mirko Poli e Marzio Xausa.
Lo staff degli allenatori è il seguente: Giuseppe Deganello
per i portieri di tutte le categorie; Mario Balduzzo e Fabio Girardi per i primi calci; i
Pulcini 2004-2005 saranno
seguiti da Renato Poletto e
Marco Tescari; i Pulcini 2003
da Gianantonio Sartori; per gli
Esordienti Mattia Maino e (vice)
Guido Pozza; per i Giovanissimi
Simone Schermidori e (vice) Raffaele Adinolfi.
G.S.
La GESIAV CONSULTING Srl propone
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gru. Infine stesura del
DOCUMENTO DI
VALUTAZIONE
DEI RISCHI
l’impegno prioritario
delle società sia per il
settore giovanile.
“Dobbiamo garantirci
un futuro – concordano i 2 presidenti – Coltivando nuovi talenti e
giovani capaci di crescere e dare continuità
alla società”.
A sottolineare questa
“vocazione” domenica
le prime squadre saranno accompagnate in
campo dai pulcini delle
rispettive compagini.
Sugli spalti invece sono
attesi centinaia di tifosi; lo Stoccareddo vanta una tifoseria che mediamente in trasferta va dalle
200 alle 300 persone, ma il
presidente Baù confida in
una maggiore presenza vista
la vicinanza e l’importanza
della posta in palio, a cui si
aggiungono i numerosi e rumorosi sostenitori canovati.
“Sarà una grande festa – assicura Canalia – La nostra
ospitalità sarà massima e per
l’occasione, in collaborazione
con la Pro Loco di Canove,
allestiremo da mezzogiorno
fino a sera uno stand gastronomico. Il terzo tempo è garantito!”. Gerardo Rigoni
IL PUNTO SUI CAMPIONATI
In tema di seconda categoria le nostre due squadre,
Canove e Stoccareddo,
nelle prime 7 giornate si ritrovano ai vertici della
graduatoria, con prestazioni molto convincenti alternate a pochi cali di tensione . Va detto che il torneo
si presenta molto difficile
e combattuto viste le tante
squadre al comando divise
da pochissimi punti. Questo rende ancora più merito al cammino fatto fin ora
dalle Altopianesi. Lo
Stocca si trova secondo in
classifica a quota 15 punti,
frutto di 5 vittorie e solamente 2 sconfitte, con 13
gol fatti e 9 subiti che
evidenziano comunque un
buon equilibrio . Va detto
che sino ad ora le partite
sono state tutte giocate tra
le mura amiche, vista l’impossibilità di utilizzare il terreno di casa durante il periodo invernale causa neve
e ghiaccio che ogni anno
rallentano i passi delle nostre squadre, costrette ,durante la settimana, ad allenarsi o nelle palestre o in
pianura, e alla domenica di
giocare sempre in trasferta.
Il Canove si trova invece
al terzo posto della
graduatoria insieme al
Lugo Calvene, a solamente 2 punti dal Novoledo
capolista e ad 1 lunghezza
dallo Stocca. La squadra di
mister Baggio ha perso solamente una partita (contro
la capolista), mentre ne ha
vinte 4 e pareggiate due. Le
fasi di attacco e difesa
sono molto alternanti visti i
19 gol fatti ( miglior attacco) e i 13 gol subiti ( terza
peggior difesa). Guarda
caso questa domenica ( 27
ottobre) ci sarà proprio il
derby del’ Altopiano, che
può dare la svolta a una
delle due formazioni per disputare fino alla fine un
campionato di vertice.
In terza categoria, in queste prime 5 giornate,
l’Asiago sta un po’ faticando ad ingranare la marcia
giusta. I punti guadagnati
sino ad ora sono solo 4 grazie alla vittoria contro il
Zané e al pareggio con il
Breganze. La differenza
reti evidenzia le difficoltà
del reparto offensivo con 3
gol segnati, ma comunque
una fase difensiva nella
media del campionato con
7 gol subiti. I giallorossi
stanno comunque compiendo dei passi in avanti a livello
di gioco, una partita alla volta.
Ricordiamo che la squadra è
stata profondamente rifondata
con la perdita di molti elementi di esperienza e l’innesto di
tanti giovani alle prime esperienze in categoria. Il lavoro da
fare é sicuramente molto per
mister Lorenzi ma dopo un
po’ di adattamento si potranno conseguire dei risultati importanti a livello di
gioco e di crescita della
squadra.
F.F.
Sabato 26 ottobre 2013
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
23
HOCKEY INLINE
Iniziato il Campionato di A1, gli Asiago Vipers
danno spazio ai “talentini” del vivaio arancionero
Ha preso il via sabato sabato 19
ottobre il campionato di serie A1
di hockey in line dopo che il 12 ottobre si era disputata la
Supercoppa Italiana fra Milano e
Cittadella. La seconda giornata di
“A”1 si gioca sabato 26 ottobre,
quindi la settimana successiva il
campionato osserverà un weekend di riposo per riprendere il 9
novembre. La stagione dell’inline
si è dunque riaperta all’insegna del
Milano’24 che dopo aver conquistato il triplete nella scorsa stagione aggiudicandosi scudetto, coppa nazionale e Supercoppa, nella
serata di sabato 12 ottobre, allo
Sport Village di Milano, ha superato il Cittadella per 3-1 (1-0, 21) conquistando l’edizione 2013 della Supercoppa Italiana. Secondo successo consecutivo del Milano’24, a segno nel corso
dei due tempi di gioco con Zagni (2) e Banchero, mentre in
casa veneta, oltre all’ottima prestazione del portiere Facchinetti,
va segnalata la marcatura di Spain. Sono dieci le squadre che si
sono presentate ai blocchi di partenza per il Campionato di Se-
rie “A1” 2013-2014: Asiago
Vipers, Cittadella Hockey, HC
Milano’24, Bad Boars Molinese,
ASD Monleale, Novi Ligure Hockey, Ghosts Padova, Mammuth
Roma, Sorci Verdi Cus Verona e
Diavoli Vicenza.
Gli Asiago Vipers si presentano
come una squadra, guidata ancora da Cristiano “Dido” Sartori, rinnovata ed infarcita di giovani provenienti dal vivaio arancionero.
Parecchie le facce nuove (e
sbarbate..) della compagine a disposizione del coach che durante
la stagione potrà avvalersi della
collaborazione tecnica, come
assistent-coach, di Alessandro Dall’Oglio “Macia”, figura storica di casa Vipers, nelle ultime stagioni prima ai Black Vipers e
poi ai Black-Out.
“Partiti Stefano Stella e Stefano Testa – spiega l’inossidabile
presidente Fabio Forte - abbiamo puntato sulla crescita dei giovani che tanto bene hanno fatto (e speriamo continuino a fare)
nel settore giovanile dei Vipers: Davide Longhini, Michael Rigoni,
Thomas Berthod (tutti classe 1998) che vanno ad aggiungersi
ai già “navigati” (si fa per dire) Daniele Rigoni, Matteazzi, Martini
e Corà che hanno già alle spalle una o due stagioni in A1 pur
non essendo ancora maggiorenni. Un ringiovanimento drastico
quindi se si considera che dai Black-out sono poi arrivati anche
Valente (classe 1993) e Fabio Lievore (1992) oltre al rientro di
Tartaglione (1991 che ha smesso le lame da ghiaccio per motivi
legati allo studio) e che, saltuariamente, farà qualche apparizione anche il giovane Vendrame, prelevato dal Treviso per il campionato under 20". Mezza squadra quindi, se non oltre, al di sotto
dei vent’anni!
“Un azzardo forse... – continua Forte - ma sicuramente un attestato di stima sia per i giovani del vivaio che per la coppia di
allenatori cui spetta l’arduo compito di plasmare ulteriormente
questi ragazzi ed inserirli gradualmente nell’ambiente senior
senza “bruciarli”.”
Con quali obiettivi si è partiti?
“Intanto nessuna pressione – chiude il presidente – anche in
questa stagione siamo pronti a provare lo sgambetto alle protagoniste annunciate del torneo (Milano su tutte e poi Vicenza,
Monleale e Padova) e a giocarcela con tutte le altre (Cittadella,
Molinese, Verona, Novi e Mammuth) per un posto al sole”.
Intanto il Campionato è iniziato con una sconfitta ad opera del
Cittadella, prima sfidante della stagione.
F.F.
Sabato 26 ottobre 2013
l’Altopiano
24
La voce degli 8 Comuni
Nel Trofeo Abarth, Ariel Bernardi
a soli 27 millesimi dalla vittoria
A soli 27 millesimi
di secondo dalla vittoria. Per un’inezia,
l’altopianese Ariel
Bernardi è giunto
secondo alla finale
di “Make IT Your
Race”, talent show
televisivo per aspiranti piloti che ha
coinvolto quest’anno quasi 50.000 appassionati provenienti da tutta Europa (specie da Italia, Francia, Germania, Benelux, Spagna e Portogallo,
Svizzera e Austria) che hanno proposto la loro candidatura attraverso l’apposito sito
web allestito dall’Abarth.
“Make It Your Race”, questo è il titolo, è prodotto da
Zodiak Active e andrà in
onda per la prima volta in Italia dal 18 novembre, in seconda serata, su Dmax, rete del
gruppo Discovery, presente
sul canale 52 del digitale terrestre e sul canale 28 di
TivùSat, e poi sulle reti di tutta
Europa. Si vedranno tutte le
tappe del concorso e soprattutto si vivranno le emozioni
della gara finale sul circuito
di Monza tenutasi il 19 otto-
bre nella quale i sei
finalisti, tra cui appunto
Ariel
Bernardi, asiaghese
di origini argentine,
al
volante
dell’Abarth 500 Assetto Corse, hanno
sfidato gli abituali
protagonisti del Trofeo Abarth Selenia
Europa e Trofeo
Abarth Selenia Italia. Per
arrivare alla fase finale c’è
stata una selezione durissima
nella quale i partecipanti sono
stati sottoposti a dure prove
che hanno testato le loro abilità sia dentro che fuori a una
pista.
Dopo una prima scrematura
delle candidature, il via alle
prove attitudinali con vere e
proprie gare sui kart, per testare le capacità di guida e
ascoltare le storie da raccon-
tare ed arrivare
così ai 28 partecipanti che hanno
raggiunto la fase finale della competizione.
“Mi sono iscritto
quasi per gioco –
racconta Ariel – e,
senza
nessuna
esperienza di guida,
spinto solo da una
grande passione
per i motori che ho sempre
avuto, mai avrei pensato di
arrivare alla finale,tanto a
meno così vicino al titolo. C’è
mancato davvero poco peccato! Comunque ho avuto
una bella occasione per met-
tere in mostra le mie capacità e chissà che qualche importante team non venga a
cercarmi”
“Per la prima prova in pista
– dice Ariel, riassumendo
per noi tutto il percorso – son
dovuto andare a Sarno (Napoli), poi all’Abarth Driving
Academy di Varano de’
Melegari e infine a Torino per
corsi d’istruzione e test in cui,
oltre che per le nostre abilità
al volante, siamo stati giudicati anche per la costanza e
la capacità di rispettare le
regole”.
Dopo tutto questo iter, gli
aspiranti Fisichella (citiamo
questo campione perché i
concorrenti hanno avuto anche la possibilità di conoscerlo!) sono rimasti in sei: un italiano, Ariel appunto, due
francesi, un tedesco, un inglese e un portoghese. La
sfida finale, come detto, si è
svolta sul famoso circuito di
Monza e ad assistere alla
gara, incitando Ariel a gran
voce, non potevano mancare i suoi più grandi fans: la
sua famiglia, la sua fidanzata Valentina e tanti suoi
amici. E al suo ritorno ad
Asiago, in via Cassordar,
grandissima e meritatissima
festa a sorpresa!
Stefania Longhini
Sabato 26 ottobre 2013
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
25
Volley Asiago Altopiano
VICENZA CUP: l’Asiago ai quarti di finale
dopo la vittoria esterna con l’Astico
Con una prestazione praticamente
Il presidente
perfetta, fatta eccezione per qualAdriano Rigoni
che sbavatura nel secondo set,
l’Asiago di coach Plebs torna a casa
da Lugo con i tre punti necessari per
scavalcare nella classifica del girone E la corazzata Astico, squadra
fino a sabato scorso ancora
imbattuta in questo torneo
precampionato di Federazione. 3 a
1 il finale con un Asiago partito
sottotono, ma cresciuto particolarmente nei due set conclusivi con la
volata finale nel tiratissimo quarto
periodo che ha permesso alla squadra Altopianese di conquistare il bottino pieno e il pass per i quarti di finale. Dunque si va ai
quarti, in un torneo che l’Asiago ha iniziato bene ma che è
andato via via scemando fino a lasciare addirittura punti importanti alle avversarie di bassa classifica. Vuoi per testare
ancora la squadra, vuoi perchè la preparazione per alcune
atlete è partita in ritardo a causa degli impegni lavorativi
estivi, ma sembrava che questo Asiago non girasse al meglio. Invece alla fine sono emersi quel carattere forte e quella compattezza di squadra che hanno permesso l’anno scorso di agguantare la promozione in 2a Divisione e adesso di
affrontare a testa alta l’avvio di questo lungo e difficile campionato. Esordio per le asiaghesi previsto per Sabato 26 Ottobre contro il Castellana San Pietro, mentre i quarti di
Vicenza Cup sono previsti per il 29 Novembre, anche se non
sono ancora noti gli abbinamenti. Passando all’Under 18,
lunga pausa per la squadra del trio Siviero-Plebs-Rigoni che
tornerà in campo non prima di martedì 29 ottobre nel
derbissimo contro il Cesuna a Mezzaselva. Under 18 che
viene dalla vittoria, non particolarmente convincente, contro
il Sottoriva (3 a 1 all’IPSIA) e con tante cose da mettere a
posto, da una fragile disposizione in campo, molti infatti gli
errori in fase di copertura, a una generale insicurezza su tutti
i fondamentali. Molto lavoro da fare per i tre coach che mirano comunque ad arrivare allo “stato di grazia” per l’inizio
del campionato Under 20 di 3a Divisione previsto per gennaio 2014.
Under 16
La scorsa settimana ha visto il suo esordio in campionato
anche la giovane Under 16 di coach Lovato. Epilogo amaro
per le asiaghesi impegnate a Santorso che hanno subito un
sonoro 3 a 0 e che quello giovanile del Volley Asiago con numeri che consentoha messo in allar- no di svolgere anche campionati paralleli, come quello Under
me il coach.
12 AICS che verrà svolto, appunto, parallelamente a quello
“Ho visto una Under 13. Asiago Under 12 detentore del titolo che mirerà
squadra distratta e a riconfermarsi quest’anno con la stessa formula della pasnon al meglio del- sata stagione, ovvero dando la possibilità di crescita a quelle
la preparazione – ragazzine arrivate tardi, che hanno perso la fase di mini volley
commenta - sono e che necessitano di una maggiore maturità per affrontare
rimasto stupito nel campionati più impegnativi come quello Under 13. Ricordiavedere le mie ra- mo che il campionato AICS Under 12 si svolgerà anche quegazze così sotto- st’anno con la formula dei raggruppamenti.
messe dopo un Mini volley
triangolare ami- Infine chiudiamo come sempre con il Mini Volley che, come
c h e v o l e ogni anno, dovrà attendere ancora un po’ prima di iniziare i ragprecampionato in- gruppamenti FIPAV. La preparazione continua a gonfie vele con
coraggiante. Ho due allenamenti settimanali da un’ora previsti dalle 17 alle 18 di
visto poca predisposizione al sacrificio e molto molta distra- ogni Martedì e Giovedì. E’ sempre aperta a tutti la possibilità di
zione. Mi auguro possa essere solo un episodio dettato dal venire a provare per alcuni allenamenti gratuiti sia per il maschidebutto in Under 16, altrimenti significherebbe tanto lavoro le che per il femminile. Infine chiudiamo con un breve commenda fare prima di vedere qualche risultato utile.”
to su questo inizio attività 2013-2014 del presidente del sodalizio
L’Asiago è quindi chiamato a un pronto riscatto già sabato Adriano Rigoni (nella foto):”Non posso che essere soddisfatprossimo in casa contro il Perlena, vittorioso nella prima to dei risultati che stiamo ottenendo, non solo in ambito
giornata per 3 a 0 contro le pari età del Cesuna. Al countdown prettamente agonistico con il passaggio ai quarti di finale
anche i campionati delle due categorie giovanili Under 14 e in Vicenza Cup, ma anche come numero di atleti che e’ in
Under 13. L’Under 14 del duo Munari -Rigoni inizierà il 2 continua crescita, indice di una fiducia che ci viene data
Novembre in trasferta contro il Novale nel campionato AICS. dai genitori e che gratifica il nostro operato. Vorrei pero’
La giovane squadra dell’Altopiano sta lavorando sodo sotto lanciare un appello a questi genitori perché capiscano che
la guida attenta e meticolosa di Ulisse Munari coadiuvato col crescere degli atleti devono crescere anche le risorse interdalla neo diplomata allenatrice, nonchè palleggiatrice della ne della società per poterli seguire adeguatamente e quindi se
2a Divisione Deborah Rigoni. Campionato difficile che ve- ci sono genitori che vogliono mettersi in gioco a vario titolo...
drà le asiaghesi scontrarsi contro squadre che disputano re- arbitri, segnapunti o anche istruttori se in passato hanno avuto
golarmente il doppio campionato AICS e FIPAV, quali ad delle esperienze pallavolistiche, sono sempre ben accetti.”.
esempio il Brogliano che l’anno scorso si è aggiudicato il
campionato Under 13. Nove le squadre al via dove oltre al Ricordiamo infine che tutte le novità riguardanti la società sono
Brogliano spiccano i nomi di Sporting Alto Vicentino, Antares sempre disponibili on-line sul sito ufficiale www.volley-asiago.it.
e Pasubio.
Under 13
Volley Cesuna
Un po’ più lunga l’attesa per
le Under 13 che faranno il loro
esordio stagionale il 17 NoStanno riprendendo i campionati di
vembre contro il Marola.
Campionato che si presenta,
pallavolo e le squadre del Volley Cesuna
sulla carta, più impegnativo risono tutte impegnate nella preparaziospetto a quello dello scorso
ne per essere pronte ed iniziare nel modo
anno con 6 squadre ai nastri
migliore le attività agonistiche. L’Under
di partenza. Settore in salute
16 femminile ha già svolto due partite
con non troppa fortuna, nonostante l’impegno profuso.
Sono state infatti rimediate due sconfitte contro la squadra del Santorso e contro la compagine dell’Olimpia Perlena
di Fara Vicentino, entrambe con il risultato di tre set a zero.
Anche l’Under 18 femminile, allenata
quest’anno da mister Fabio Munari, ha
già giocato due incontri perdendo il primo per tre set a zero contro il Santorso
e recuperando con grande impegno e
sacrificio il secondo contro il Cogollo,
quando stava soccombendo per due set
a zero.
La compagine altopianese è riuscita
a recuperare i due set ed a vincere il quanto con il risultato di 15 a 11. Una
bella soddisfazione per le ragazze di Fabio Munari che hanno manifestato la
volontà di impegnarsi per realizzare un buon campionato.
Sabato 26 riprende anche l’attività della Prima Divisione femminile allenata da mister Corrado Pesavento e sponsorizzata dall’Agenzia Immobiliare
la Bussola di Asiago. Il primo impegno si terrà a Grumolo delle Abbadesse
contro la Società ASD Grumolo. Non sarà un campionato facile per le neo
promosse altopianesi che tuttavia vorranno onorare l’impegno del campionato con entusiasmo e caparbietà.
Matteo Dal Pozzo
Già in campo Under 16 e Under 18
l’Altopiano
Sabato 26 ottobre 2013
26
La voce degli 8 Comuni
SCI ALPINO
Riparte la “coppa” con Giulia Gianesini
Vigilia carica di attese e
speranze per Giulia
Gianesini al rientro in Coppa del Mondo a quasi un
anno dalla sua ultima partecipazione, “gigante”
francese di Courchevel, dicembre scorso.
Sabato 26 ottobre la
galliese è attesa al
cancelletto di Soelden, in
Tirolo, dove ormai, da parecchi anni, si apre la Coppa del Mondo.
Ad ospitare la due giorni,
domani sarà il turno dei
maschi, il ghiacciaio del
Rettenbach dov’è previsto bel tempo con temperature comprese fra i -6° ed i + 3°. Sempre che le previsioni…
c’azzecchino. In quota tutto può accadere. Alla vigilia di questo suo atteso rientro Giulia Gianesini si racconta dopo un
ultimo anno difficilissimo a partire dall’infortunio rimediato
durante gli allenamenti estivi in Sud-America e dalla prematura scomparsa di papà Gastone.
“Di recente - sintetizza – siamo state ad Hintertux per una
due-giorni di preparazione specifica quindi l’arrivo a Soelden
sede di gara. La pista del ghiacciaio Rettenbach è quella che
tutte noi conosciamo bene, da anni. Qui gli organizzatori hanno “barrato” la neve per renderla più sciabile mettendoci a
dispossizione per i test un tracciato laterale”.
Riandando all’estate ed alla “preparazione sudamericana”
che giudizio dà del
lavoro condotto
fino a questo punto?
“La condizione sta
arrivando. Devo
ancora lavorare su
alcuni aspetti ma
sono soddisfatta
delle mie ultime
giornate sugli
sci.Un “mattone”
alla volta ma credo di avere in
mano qualcosa di
buono...”.
In passato non era
accaduto molte volte di esprimersi in maniera così positiva……
“Certo – prosegue - il Rettenbach è, a mio parere, la pista di
gigante più impegnativa del circo bianco tuttavia vedremo
come andrà. Di sicuro sarà davvero la prima volta in cui mi
presento in gara senza pressioni. Sono motivata e consapevole del fatto che non ho nulla da perdere...”.
E brava Giulia. Per questa “prima” 2013-14 riparte con un
termine di paragone da cui non prescindere: il 17° posto
ottenuto tre anni fa nella stessa gara. E’ sinora la sua miglior
prestazione sul ghiacciaio austriaco. Va….attaccata.
Gli orari di gara prevedono la prima manche alle ore 09.30,
alle 12.45 la replica. Diretta tv su Raisport1 ed
Eurosport1.R.A.
A Lusiana la Festa dello Sci Vicentino
Negli anni scorsi la tradizionale Festa dello Sci Vicentino era solitamente organizzata in primavera. Per quello
corrente la data scelta è invece autunnale in quanto prevista a Lusiana domenica 27 ottobre.
Si inizierà alle 15.00, ospiti della palestra comunale. Molti i riconoscimenti che verranno distribuiti. Riguarderanno
atleti ed atlete distintesi nel corso della precedente stagione sportiva. Molti di questi andranno a sottolineare le
prestazioni di parecchie ragazze e ragazzi tesserati con gli sci club altopianesi.
In particolare i fondisti dell’Us Asiago Sci hanno vinto il titolo provinciale messo in palio dal Comitato Fisi della
Provincia di Vicenza. Ad organizzare l’evento il locale Sci Club 7 Comuni- Siben Comoinen del presidente Renato
Dal Ponte ed il Comitato Provinciale della Fisi Vicentina guidato da Silvano Panozzo. La manifestazione gode del
patrocinio del Comune di Lusiana. Sarà quella di Lusiana anche l’occasione per fare un bilancio dello sci vicentino
in un momento molto delicato della sua ormai lunga storia.
R.A.
Tappa lusianese del XVI
Grand Prix di Scacchi
Andrea Basso 2^ nel Torneo A qualificato
alle finali nazionali Under 16
Domenica 13 ottobre a
Lusiana si è svolta la 2^ tappa
del XVI Grand Prix del Veneto
con Tornei A e B per Under
16 e Torneo Open aperto a
tutti. La partecipazione è stata discreta con 50 scacchisti
iscritti alla manifestazione. La
giornata assolata e la
concomitanza con la seconda
giornata della XIV edizione
della manifestazione “Pomo e
Pero” hanno permesso agli
ospiti non giocatori di godersi
un mix di scacchi, buona tavola e cultura. Al Torneo B,
svoltosi nel pomeriggio, hanno
partecipato 9 ragazzi delle categorie giovanili Principianti e
Rondini fra i quali il giovanissimo Pietro Ronzani di
Lusiana che è risultato 2^ dei
principianti alla fine del torneo.
Per essere la sua prima partecipazione ad un Torneo
Grand Prix il suo è un risultato
da non sottovalutare. Il Torneo
A, che permetteva le qualificazioni alle finali nazionali
Under 16 di categoria, ha visto la partecipazione di 23
scacchisti delle categorie
Gabbiani, Sparvieri, Falchi ed
Aquile ed anche per questo
è stato forse il torneo più
combattuto in assoluto. Quattro i nostri rappresentanti:
Andrea Basso, Patrik Sartori,
Leonardo Scarsella ed Alessandro Tescari. Ha vinto
Gianmarco Luu con 4,5 punti
su 5 del Circolo Vergani di
Montebelluna; al 2^ posto il
galliese Andrea Basso anche
lui con 4,5 punti su 5 ma con
un peggiore bucholtz; al 3^
Milo Casarotto del CVP di
Vicenza. Per il nostro giovane scacchista oltre alla soddisfazione per il secondo posto arrivano punti promozione alla categoria Falchi e soprattutto la qualificazione
alle finali nazionali Under 16
in programma nel prossimo
mese di luglio. Patrik Sartori
si difende bene con 3 punti
su 5 ma non va oltre il 10^
posto in classifica finale an-
che se la performance gli garantisce punti promozione
alla categoria Sparviero. Più
indietro in classifica i giovanissimi Leonardo Scarsella
ed Alessandro Tescari. Al
Torneo Open hanno partecipato 18 scacchisti di cui ben
12 Classificati Nazionali (un
M, cinque 1N, due 2N e
quattro 3N). Sei i nostri rappresentanti e buona la qualità di gioco vista sulle scacchiere. Ha vinto il Torneo il
M Giorgio Piva del Circolo
Capablanca di Mestre con 4
punti su 5; al 2^ posto, con 4
punti su 5 ma peggiore
bucholtz, il 1N Alberto Barp
del Valbelluna scacchi. Per
il nostro Circolo sono andati
a premio Lorenzo Scarsella
(3^ nella categoria Under 20
con 2 punti su 5), Thomas
Porro ed Ettore Maino rispettivamente 1^ con 2,5 punti e 2^ con 2 punti nella categoria NC. Marco “Baschy”
con 3 punti chiude all’8^ posto, “Ciano” Villanova con
2,5 punti chiude al 10^ ed Andrea Ronzani con 2 punti
chiude al 14^ posto assoluto.
La partecipazione dei nostri
soci (11 atleti distribuiti nei
3 tornei) è stata discreta
per quantità e qualità visto
anche che siamo solo all’inizio della stagione agonistica. Doverosi i complimenti ai nostri rappresentati che ci hanno ben rappresentato ed in particolar
modo ad Andrea Basso per
il bel 2^ posto oltre che per
la qualificazione alle finali
nazionali Under 16. Un doveroso ringraziamento infine a tutti gli appassionati di
scacchi, le Associazioni locali, gli Artigiani, i Commercianti e l’Amministrazione Comunale che, a vario titolo, si sono adoperati
affinché la manifestazione
di Lusiana potesse svolgersi nel migliore dei modi.
Giacomo Scarsella
Sabato 26 ottobre 2013
l’Altopiano
27
La voce degli 8 Comuni
I racconti dei lettori
Ormai per Francesca Rigoni, operatrice dell’O.I.C. di
Asiago (Villa Rosa) è diventata un’abitudine partecipare, ed essere premiata, al Premio Letterario “Civitas Vitae”
organizzato dalla Fondazione “Opera Immacolata Concezione”. Il tema della 6^ edizione del concorso era
“Giochiamo! Nonni e bambini (si) insegnano a giocare”. Il racconto scritto da Francesca è stato ispirato dalla
storia di una ospite della struttura, ed è stato premiato
insieme ad un altro, sempre scritto dalla Rigoni.
Quando giocavo col nonno
Sono Giustina, Giustina
Galvan, lo so che il mio
nome non vi dice nulla ma
mi sembrava giusto presentarmi. Ho una bella
età, quella in cui è permesso batta un po’ la
“teresina” o come piace
dire a me “quando che no
se sa più queo che se
dise”. Son qui tutta agitata perché devo andare a
casa a preparare la cena
che fra un po’ torna mio
marito dal lavoro e questa
qua vestita di viola insiste
perché le racconti di
quando ero bambina. Dice
che fa la scrittrice, che
vuol scrivere un racconto
per un concorso, che poi
andiamo a Padova a prendere il premio, come se
non avessi capito che è un
modo per distrarmi e farmi stare qua! Mi sa che
la devo accontentare, se
no si fa tardi davvero.
Son cresciuta in una grande famiglia contadina, di
quelle in cui si cominciava a lavorare fin da piccoli, specie d’estate e più
che giocare c’era da lavorare ma d’inverno la
musica cambiava.
Ero la preferita di nonno
Domenico, Domenico
Galvan, mi teneva sempre
sulle ginocchia quando si
sedeva accanto al focolare e accarezzava i miei
riccioli neri mentre raccontava storie o favole
come le chiamano oggi.
Quando però vedeva che
di stare tanto ferma non
avevo voglia, quasi per
magia dalle sue tasche
comparivano delle biglie
di vetro lucenti e colorate. Mi prendeva per mano
e mi portava nell’angolo
della stalla dove di solito
la sera si faceva filò, con
le mani sistemava un po’
di terra a fare una piccola conca dove posizionava la biglia più grossa,
quella da conquistare e
poi con quelle più piccole
incominciavamo a giocare un tiro dopo l’altro
finchè l’ ambito trofeo non
veniva colpito. Non era
certo facile per lui continuare a piegarsi, ogni tanto sentivo persino gli
“Visto il condiviso amore per la
Piana di Marcesina perché non
lavoriamo assieme per difenderla?”
scricchiolii delle sue ossa,
come lo capisco ora che
anche le mie di ossa
scricchiolano spesso e volentieri!
Ora che ci penso era proprio questo il motivo per cui
in tante giornate piovose e
umide mi diceva: “No
Giustina, oggi le biglie no,
oggi giochiamo a carte, vieni
qui che t’insegno a giocare
a tresette”. E così una partita dopo l’altra il pomeriggio
diventava sera e arrivava
l’ora di cena e scappavo dal
nonno per vedere cosa facevano la mamma e la nonna
in cucina. Ero una bambina
curiosa e mi piaceva vedere
cucinare, osservavo attentamente, sapevo che un giorno sarebbe toccato a me. La
nonna era molto brava, sapeva fare un po’ di tutto e
siccome ero l’unica nipote
femmina, nei giorni di festa,
quando non c’era scuola mi
diceva: “Dai Giustina vien
qua che un co zughemo a
fare i gnochi”. Un giorno erano gli gnocchi, un altro le lasagne fatte con le uova fresche delle nostre galline, un
altro la polenta, fatto sta che
a furia di sporcarmi tutta di
farina e impiastricciarmi le
mani, il gioco è diventato una
passione!
A proposito di mangiare, ho
il ragù da mettere su che
deve andare lento, lento per
essere buono, questa rompiscatole mi sta facendo
perdere tempo lei e i suoi
racconti, ora le dico che
se vuole continuare ci vediamo domani pomeriggio
dopo che ho lavato i piatti
ma ora me ne devo proprio andare!
Giustina Galvan con l’aiuto di Francesca Rigoni
l’Altopiano
Sabato 26 ottobre 2013
Risposta, l’ultima, al Comitato per la rinascita di Enego
Caro signor Comitato per
la Rinascita di Enego,
d’ora in poi signor Rinascita, o meglio, più brevemente, signor R., vorrei ricordarle che il problema dell’afflusso turistico a
Marcesina, è stato alla
base della nascita del Comitato Enego e la sua
Marcesina che si è battuto contro la realizzazione
dei parcheggi che l’ex sindaco voleva realizzare, rendendo la Piana una Gardaland
delle Prealpi Vicentine. Da come ne parla, caro signor
R., penso che lei abbia avuto l’occasione di visitare la
Marcesina più volte. Le rivolgo quindi delle domande. Nei
cinque anni in cui ha governato il paese di Enego l’ex
sindaco Rodeghiero (R...guarda un po’...ma è sicuramente
solo una coincidenza) la situazione nella Piana era diversa dall’attuale? E negli anni ancora precedenti? Cosa ne
pensa dei fuoristrada che circolano senza permesso (accaduto e scoperto pochi giorni fa) per le strade silvo-pastorali interdette al traffico? E’ giunto il tempo che lei
esca allo scoperto, visto che chi ora governa il nostro paese
ha una diversa sensibilità riguardo il fragile ambiente della Piana.
Mi chiedo poi di quali doti divinatorie lei sia dotato per
poter stabilire che una persona su cinque, fra quelle da lei
viste, ha ottemperato ai doveri del buon fungaiolo, dotandosi del necessario permesso di raccolta? Potrebbe, nel
L’Altopiano srl - Società unipersonale
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Direttore responsabile: Stefania Longhini
Segretaria di redazione: Silvana Bortoli
caso, sfruttare le sue capacità profetiche in modo più
costruttivo. Penso che si possa anche lavorare insieme,
visto l’amore per la Marcesina che tanto ci lega. Oppure
le sue critiche, signor R., sono mosse soltanto dal desiderio di porre in cattiva luce chi da anni si sta impegnando
nella realizzazione di un obiettivo che lei forse viene a
scoprire solo ora? Obiettivo peraltro tanto osteggiato negli ultimi cinque anni di Amministrazione Comunale, che
potremo vedere realizzato in tempi non sicuramente brevissimi, tenendo conto che, grazie ai sempre soliti, abbiamo perso l’ultimo quinquennio. La esorterei ad uscire dalla
sua oscura stanzetta, palesare finalmente il suo volto (ma
ne abbiamo proprio bisogno?), onde sapere finalmente
quale sia il nostro interlocutore.
La saluto e la invito ad apporre la sua firma ai suoi scritti.
Noscardi Pierangelo
Comitato Enego e la sua Marcesina
In redazione:
Giovanni Dalle Fusine, Cesare Pivotto,
Gerardo Rigoni, Martina Rossi,
Stefania Simi, Egidio Zampese
Hanno collaborato:
don Marco Pozza, Virginia Gianello, Aurora Carli,
Renato Angonese, Paola Cappellari,
Filippo Fracaro, Alessandro Siviero,
Sergio Bonato, Giacomo Scarsella,
Stefano Rigoni, Clara Marchi
Responsabile grafico : Fabrizio Favaro
Impaginazione : Davide Degiampietro
Foto: Archivio Giornale
Stampa: Centro Stampa delle Venezie
Via Austria, 19/b - 35217 Padova
Edizione chiusa il 25 ottobre alle ore 00.30
l’Altopiano
Nessuno muore sulla terra finchè vive nel cuore di chi resta
Dedicato adSabato
Agostino
26 ottobre 2013
Due righe le sento come dovere in questi giorni, soprattutto perché spesso per dare notizia si
utilizzano dati raccolti alla rinfusa e non si tiene
abbastanza in considerazione, secondo me, che
si va a creare un pezzo, si spendono delle parole, si commenta in modo anonimo in un blog,
la vita ed il gesto (che nessuno può permettersi
di valutare, commentare o interpretare) di una
persona, e quindi un mondo articolato e complesso che coinvolge una famiglia, degli amici e
relative relazioni.
Queste poche righe le dedico ad Agostino, non
posso dire di essere stata una sua amica, ma
una conoscente, cosa sufficiente, per sentirmi
offesa ed infastidita di fronte alle inesattezze sotto
forma di opinioni e commenti che sono stati
scritti e pubblicati, che dispiacciono sia a me e
soprattutto, penso, a chi gli era più vicino. L’ho
conosciuto quando sono arrivata ad Enego, un
periodo non brillante della mia vita, ma quando
lo vedevo passare sotto casa, mi faceva piacere, era un ragazzo molto educato, gentile, con il
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
quale due chiacchiere le ho sempre scambiate
più che volentieri. In quel periodo, vederlo passare con la sua cagna, lui, la sua tranquillità, le
due parole che scambiavamo, mi facevano sentire meglio. Era un ragazzo semplice, ma con
tanti interessi, la moto, le letture, lo sport, la
caccia e soprattutto i cani, soggetti, sempre dei
nostri brevi scambi di parole.
Ci raccontavamo le storie dei nostri pelosi, le
avventure che ci facevano vivere; la sensibilità e
l’affetto che provavamo per i nostri amati cani ci
accomunavano.
CESIRA
Da quando ho cambiato casa lo incontravo meno,
STRAZZABOSCO
ma ogni volta lo vedevo volentieri, mi salutava
Ved. STRAZZABOSCO
con gentilezza e se potevamo due parole le scamdi anni 84
biavamo sempre, essere riservati è ben diverso
Lascia i figli Giuseppe,
da essere solitari, lui era riservato, ma mai schiAnna, Renato,
vo, aveva sempre modi garbati, un ragazzo per
Daniele, Sergio e Franco, le
bene, che mi mancherà, perché era una figura
nuore, i nipoti, le cognate,
che, sebbene non eclatante, malgrado non lo free i parenti tutti.
quentassi, sapevo che c’era, e questo bastava a
ASIAGO, via Valle
farmi piacere, e così è per molti altri in paese,
13 ottobre 2013
amici e conoscenti!
Stefania Simi
TORNARE “A BAITA”
”Per Mario Rigoni Stern “tornare a baita” (una citazione che
compare di frequente nel suo
libro “Il Sergente nella neve”),
significava il desiderio struggente di ritornare finalmente a casa,
dopo la tragica ritirata di Russia e la prigionia. Utilizzo questa citazione in un significato
esclusivamente politico, facendo ovviamente una forzatura
rispetto al significato originale,
descrivendo la mia parabola politica. “Qualcuno era comunista”, è il titolo di un brano recitato dal grande Giorgio Gaber
in Teatro Canzoe ’93. E giù un
lungo elenco di perché si era
comunisti in quegli anni alla vigilia della contestazione studentesca (anni ’68) che contagiò
tutta la società. Ma estrapolo
qualcuna
di
queste
perché:”Qualcuno era comunista
perché vedeva la Russia come una
promessa, la Cina come una poesia, il comunismo come il paradiso terrestre”.”Qualcuno era comunista perché prima era
fascista”.”Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona”.”Qualcuno era comunista perché Andreotti non era
una brava persona”.”Qualcuno
era comunista perché aveva
scambiato il materialismo
dialettico con il Vangelo secondo
Lenin”.”Perché aveva bisogno di
una spinta verso qualcosa di
nuovo”.”Perché sentiva la
necessità di una morale
diversa”.”Perché era solo
una forza, un sogno, un
volo, era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare
vita”.Devo ammettere che
anch’io mi sono riconosciuto in molte di queste idee, per-
ché mi sembrava di respirare
aria nuova, fino a diventare un
comunista attivo e impegnato.
Poi ci fu l’invasione dell’URSS
in Ungheria con carri armati per
soffocare una timida rivoluzione approvata dallo stato maggiore dell’allora PCI di Togliatti.
Allora mi sono dissociato, perché ritenevo che la libertà e
l’autodeterminazione dei popoli
fossero diritti inviolabili e non
negoziabili, come si direbbe
oggi. Dopo la pausa di qualche
anno, aderii alla Democrazia
Cristiana, la grande balena, che
tutto metabolizzava, mafia
compresa. La collusione con la
mafia, al di là del verdetto di
assoluzione di Andreotti e di altri mafiosi di 1° livello, è sempre stata una costante della DC,
specialmente in Sicilia, gran serbatoio di voti, come il Veneto e
Vicenza in particolare, denominata “sacrestia d’Italia”. Aderii
allora alla Lega, che mi sembrava portatrice di nuove istanze di onestà, equità e di
federalismo mai attuato. Non mi
sono mai piaciuti il populismo
e i padri-padroni dei partiti, che
prima o poi incontrano sulla
loro strada un parricida. Lasciai
anche la Lega, oggi dilaniata da
beghe interne e ormai allo sban-
do, come si è visto nelle recenti elezioni amministrative. Agli
inizi della fondazione di Forza
Italia, mi sembrava che si aprisse un nuovo orizzonte di
recupero di dignità e di consapevolezza di essere una Nazione di Italiani veri. Poi le bravate,
per dirla con un eufemismo, di
Berlusconi, che si dichiarò statista alla pari di De Gasperi e le
sue stoccate al Presidente
Schulz definito un Kapò, segnarono il lento ma inesorabile declino del mito berlusconiano, e
si è vista la debacle inevitabile.
Oggi le cose sono molto cambiate, anzi è cambiato il mondo
con l’avvento delle tecnologie
informatiche e internet. Del vecchio PC non è rimasto sostanzialmente nulla e le distanze dagli ultimi , ma rispettabili rappresentanti dello “zoccolo
duro” del PDCI (partito dei comunisti italiano) sono siderali.
In buona sostanza è venuta una
sorta di mutazione genetica ed
è iniziato un nuovo corso della
politica. Ora da tre anni sono
iscritto al PD e sono soddisfatto di essere ritornato a casa
come la pecorella smarrita della parabola evangelica. Molti mi
rimproverano di aver cambiato
casacca, più volte. Meglio cambiare che restare irretiti in un
partito che non ha futuro. Cambiare è segno di intelligenza e di
saper guardare avanti, non certo
di accomodamento alla ricerca
di qualcosa che non mi interessa, perché sto bene così
come sono. Metterò a disposizione le mie modeste risorse intellettuali e politiche alla
crescita del PD, premiato alle
recenti elezioni soprattutto
per le larghe intese e con il
vento in poppa. Lunga vita
al PD! Edoardo Sartori
GIULIA CANALIA
in ROSSI
di anni 84
Lascia i figli Antonio e
Maria Grazia con Carlo,
i cari nipoti Filippo
e Matteo
e i parenti tutti.
28
DOMENICO
MARCOLONGO
(MENI)
di anni 79
Lascia le figlie Elena con
Ugo, Giuseppina con Lucio,
Graziella con Mirco, i nipoti
Giovanni, Stefania, Francesco, Giuseppe e Marika
e parenti tutti.
FOZA, 16 ottobre 2013
LIDIA CECCON
Ved. MARCOLONGO
di anni 98
Lascia le figlie Elide e
Tersilla con i mariti
Giancarlo e Vittorio, i nipoti
e pronipoti, le cognate e
parenti tutti.
FOZA,
12 ottobre 2013
MARIA PIA
GUGLIELMI
in RELA (di anni 78)
Lascia il marito Angelo, la
figlia Marisa con Maurizio,
la nipote Giulia con Luigi e
il piccolo amatissimo Denis,
il fratello Aldo, le sorelle
Edda e Flora, le cognate, i
cognati, i nipoti e parenti tutti.
ASIAGO, 12 ottobre 2013
TECLA ROSSI
in FRACARO (PUSCIAR)
di anni 60
Lascia il marito Alessandro,
i figli Marta, Francesco e
Marco, le nuore
Vania e Serena,
il papà Luigi, i fratelli,
le sorelle, i cognati,
le cognate e parenti tutti.
ASIAGO, 22 ottobre 2013
INES COSTA
di anni 86
Lascia le sorelle Regina,
Pia e Antonia, i fratelli
Lino e Antonio, i cari nipoti
e pronipoti e parenti tutti.
CRISTIANO CORÀ
(NELLO) di anni 93
Lascia la moglieAdelina, i figli
Donatella, Nicoletta, Fabrizio e
Federica, i generi, la nuora, gli
amati nipoti, e parenti tutti.
VITTORIA
PESAVENTO
(HATALA)
di anni 90
ASIAGO,
20 ottobre 2013
CESUNA,
14 ottobre 2013
CANOVE,
10 ottobre 2013
LIBERO ROSSI
di anni 88
Lascia la moglie Rita,
i figli Pino con Sara e Pietro,
Elisabetta, Fabio con Silvana,
la sorella Teresa, i cognati, i
nipoti e parenti tutti
GALLIO,
22 Ottobre 2013
Lascia il marito Pasquale,
i figli, le sorelle Zoe e
Rosetta, il cognato Aristide,
i nipoti e parenti tutti.
ASIAGO,
23 ottobre 2013
MARIO TESSARI
di anni 74
Lascia il figlio Riki
assieme ai familiari
CANOVE,
22 Ottobre 2013
Inviate il ricordo dei vostri cari all’indirizzo e-mail redazione.altopiano @tiscali.it oppure tramite posta indirizzata a: l’Altopiano via J.Scajaro 23 Asiago (inserzioni gratuite)
l’Altopiano
Almanacco per
due settimane
Sabato 26 ottobre 2013
29
La voce degli 8 Comuni
a cura di Giovanni Dalle Fusine
Da sabato 26 ottobre a venerdì 8 novembre
Il 26 ottobre è il 299º giorno del calendario gregoriano. Mancano 66 giorni alla fine dell’anno
Sabato 26 ottobre S. Evaristo
Domenica 27 Gesù re dell’Universo
Lunedì 28 SS. Simone e Giuda
Martedì 29 S. Ermelinda
Mercoledì 30 S. Germano
Giovedì 31 S. Lucilla
Venerdì 1 novembre Tutti i Santi
Sabato 2 Commem. Defunti
Domenica 3 S. Silvia
Lunedì 4 S. Carlo Bor.
Martedì 5 S. Zaccaria
Mercoledì 6 S. Leonardo
Giovedì 7 S. Ernesto
Venerdì 8 S. Goffredo
Il 26 ottobre il sole nel vicentino sorge alle ore 7.45, passa
in meridiano alle 12.57 e tramonta alle 18,10. L’8 novembre il
sole sorge alle ore 8.03 e tramonta alle 17.51
Novembre è l’undicesimo mese dell’anno secondo il calendario gregoriano ed il terzo ed ultimo mese dell’autunno nell’emisfero boreale, della primavera nell’emisfero australe, conta di
30 giorni e si colloca nella seconda metà di un anno civile. Dal
latino novem, “nove”, perché era il nono mese del calendario
romano, che iniziava con il mese di marzo. Fino al 470 a.C.
era seguito da Maglio, mese di caccia imperiale, tradizione
adottata dall’impero Romano d’Oriente secondo la cultura
longobarda.
Un santo per volta, San Carlo, 4 novembre. Nato nel 1538
nella Rocca dei Borromeo, sul Lago Maggiore, era il secondo
figlio del Conte Giberto e quindi, secondo l’uso delle famiglie
nobiliari, fu tonsurato a 12 anni. Studente brillante a Pavia,
venne poi chiamato a Roma, dove venne creato cardinale a 22
anni. Fondò a Roma un’Accademia secondo l’uso del tempo,
detta delle «Notti Vaticane». Inviato al Concilio di Trento, nel
1563 fu consacrato vescovo e inviato sulla Cattedra di
sant’Ambrogio di Milano, una diocesi vastissima che si estendeva su terre lombarde, venete, genovesi e svizzere. Un territorio che il giovane vescovo visitò in ogni angolo, preoccupato della formazione del clero e delle condizioni dei fedeli. Fondò seminari, edificò ospedali e ospizi. Utilizzò le ricchezze di
famiglia in favore dei poveri. Impose ordine all’interno delle
strutture ecclesiastiche, difendendole dalle ingerenze dei potenti locali. Un’opera per la quale fu obiettivo di un fallito attentato. Durante la peste del 1576 assiste personalmente i malati. Appoggiando la nascita di istituti e fondazioni e si dedicò
con tutte le forze al ministero episcopale guidato dal suo motto: «Humilitas». Muore a 46 anni, consumato dalla malattia il 3
novembre 1584. Patronato: catechisti, vescovi. Etimologia: Carlo = forte, virile, oppure uomo libero, dal tedesco arcaico
Emblema: bastone pastorale.
Che tempo avremo nei prossimi giorni? Novembre è statisticamente il mese più piovoso a livello nazionale, complici le
intense perturbazioni che si sviluppano nel bacino del Mediterraneo grazie allo scontro tra masse d’aria caldo-umide in risalita dai quadranti meridionali e quelle più fredde d’origine Artica in ingresso dal nord
Atlantico. Il novembre
2013 porterà una
piovosità abbastanza
normale per il periodo,
senza picchi eccessivi. Le precipitazioni
interesseranno maggiormente le Alpi e le
regioni del versante
tirrenico. Pioverà invece un po’ meno sulle pianure del nord,
lungo il versante adriatico e all’estremo sud, ma non avremo
episodi di gran secco. Sarà un mese autunnale, insomma, caratterizzato dall’alternanza di impulsi atlantici a momentanee
fasi stabili, specie nelle prima parte del mese. Dalla metà di
novembre, il rinforzo del getto alle alte latitudini favorirà un
cambio della circolazione dai quadranti occidentali, con clima
più mite ma secco al nord e medio Tirreno, ritrovandosi ai
margini delle piovose perturbazioni oceaniche. Ne consegue
che vi sarà la possibilità di piogge localmente abbondanti al
sud, dove il tempo risulterà più instabile anche grazie alle infiltrazioni fresche orientali della terza parte del mese. Sarà un
mese piovoso, quindi, ma non freddo, anche perché quando le
correnti hanno matrice oceanica, non portano mai aria fredda
a scapito magari di una maggior umidità e piovosità (fonte:
Teatronaturale.it).
Astronomia e mitologia. Il cielo di novembre è dominato
dalle costellazioni di Pegaso, riconoscibile per le sue quattro
stelle disposte a formare un grande Quadrato, da Andromeda,
con la sua celebre galassia da cui prende il nome, e dal Cigno.
Novembre vede ad est il sorgere di quelle costellazioni che
saranno dominanti nei mesi invernali: l’Auriga, con la sua
brillantissima stella Capella, e il Toro, con i celebri ammassi
delle Pleiadi e delle Iadi. La rossa stella Aldebaran preannuncia
il prossimo sorgere della brillante costellazione di Orione.
Aldebaran sembra visualmente associata all’ammasso delle Iadi
(l’ammasso aperto più vicino alla Terra), ma si trova in realtà
molto più vicina a noi e l’associazione è data solo dalla prospettiva. Il suo nome deriva dalla parola araba al-Dabarân, “l’inseguitore”, in riferimento al modo in cui la stella sembra seguire l’ammasso delle Pleiadi nel loro moto notturno.
Astrologicamente, Aldebaran era una stella fortunata, che portava ricchezze e onori. Era, insieme ad Antares, Regolo e
Fomalhaut, una delle quattro “stelle regali” dei Persiani dal 3000
a.C.
Astrologia e numeri: i nati il 28 ottobre credono nella necessità di una buona preparazione preventiva. Prima di parlare
di un determinato argomento o di investire tempo, denaro ed
energie in un lavoro o in un affare, di solito si sforzano di
capire tutto ciò che vi sta attorno, ma anche dopo, una volta
partiti, non smettono di compiere le loro ricerche. E’ come se
“imparare la lezione” sia una specie di obbligo per molti nati in
questo giorno, che odiano soprattutto l’imbarazzo di essere
colti impreparati. Questa loro tensione può arrivare a punte
nevrotiche, in cui si angosciano per rispettare le scadenze,
arrivare in tempo e mantenere il controllo e l’ordine nel lavoro.
I nati il ventottesimo giorno del mese sono governati dal numero 1 (2+8=10, 1+0=1) e dal Sole. Chi è governato dal numero 1 è in genere molto individualista, ha idee ben chiare ed è
ansioso di raggiungere la vetta. PREGI: curioso, profondo,
interessante. DIFETTI: ficcanaso, troppo esigente, tagliente.
Giolitti si reca alla Camera
Successe tanti anni fa: domenica 2 novembre 1913, prime elezioni
politiche a suffragio universale maschile: gli elettori passano da 3 a 8,5
milioni (di cui vota il 60,4%); Giolitti mantiene la maggioranza grazie al voto dei cattolici (Pio X sospende il non expedit in molti
collegi elettorali) e alla loro alleanza con i liberali (patto Gentiloni
effettuato in ottobre). I socialisti ottengono 79 seggi (52 del PSI,
19 del PSRI, 8 sindacalisti indipendenti), i radicali 73, i repubblicani 17, i cattolici 20. 28 ottobre 1958 : Papa Giovanni XXIII è
eletto Papa. Il suo nome da civile era Angelo Giuseppe Roncalli.
Fu un martedì di 55 anni fa, aveva 77 anni. 261° Papa della Chiesa Cattolica. Dopo tre giornate di fumate nere, finalmente arrivò
quella bianca per il Papa Giovanni XXIII che successe a Papa Pio XII
deceduto il 9 ottobre 1958. Il suo pontificato durò 5 anni e non fu
quindi un pontificato di transizione come si poteva credere data l’età
del pontefice appena eletto Angelo Roncalli. Spirò il 3 giugno 1963
lasciando il posto al Papa Paolo VI.
DISTRIBUTORI DI TURNO NEI GIORNI FESTIVI
Domenica 27 ottobre SASSO DI ASIAGO: TOTAL – Via Chiesa
TRESCHE’ CONCA: ENI – Via Campiello
Venerdì 1 novembre CONCO: ENI – Strada provinciale Fratellanza
Domenica 3 novembre MEZZASELVA: IP – Via XXI Maggio, 149
CONCO: S.MARCO PETROLI – Via Cappellari, 12
ARIETE
L’incertezza non è sempre negativa, anzi
Nettuno potrebbe svelarvi un particolare
che finora vi è sfuggito, ampliando così la
visione del problema che vi sta a cuore.
Per fortuna avete il sostegno di Mercurio, Saturno e Venere.
Quindi non vi mancano gli elementi di giudizio di cui tenere
conto in un progetto ancora in fase di elaborazione, specie
nell’amore.
TORO
Potete agire tenendo nel giusto conto gli avvertimenti di Mercurio, Saturno e Venere in aspetto difficile. Ma che vi invitano
ad attendere un segnale del destino per attuare un progetto
ambizioso che potrà andare in porto soltanto se saprete muovervi con la dovuta circospezione. In amore aspettate un avviso significativo da parte del partner.
GEMELLI
Evitate di straparlare, se non siete certissimi di quello che potete sostenere. A Plutone si aggiunge Marte, che vi rende forti e
resistenti di fronte a ogni prova che riuscite a superare con
successo. Soprattutto in amore, dove potete perfino riconoscere un vostro torto, dando ragione a un partner che saprà
apprezzare la vostre buone intenzioni.
CANCRO
Con il vostro innocente ottimismo, potete conquistare qualcuno che ancora non si è accorto di voi. Senza troppe parole,
ricorrete ai fatti: semplicità, realismo e gentilezza sono gli strumenti vincenti con i quali otterrete, se non tutto, molto di quello che desiderate. Giove all’opposizione del vostro segno vi
regala realismo e senso della responsabilità.
LEONE
Con Saturno e Venere nel segno, potete occuparvi seriamente
dell’amore. Se si ripresentano nuove e interessanti prospettive
è proprio il caso di prenderle in esame. Se invece siete in attesa
di una conferma da parte di chi volete conquistare, tenete a
bada i vostri bollenti: aggiungete un pizzico di vissuto, e la
partita è vinta.
VERGINE
Prendete di petto una situazione che non vi convince: va bene
solo sulla base di elementi certi, o almeno accertabili. In mancanza di questi potete approfittarne per prendervi qualche
momento di totale libertà. Nell’amore, non è il caso di essere
troppo presenti, meglio dare la sensazione di una benevola
attesa che non mancherà di dare positivi risultati.
BILANCIA
Contate sull’aiuto e sulla sollecitazione di Nettuno all’opposizione del vostro segno, che arriva quando meno ve lo aspettate: non insistendo in un atteggiamento ormai superato, potete
cambiare direzione ai vostri desideri, prendendo in esame nuove prospettive. Specie in amore, se il rapporto richiede qualche
ritocco. Nel lavoro, allargate la sfera dei vostri interessi.
SCORPIONE
Prendete con calma quello che capita, specie nel rapporto d’amore, se la situazione si è improvvisamente imbrigliata: è un saggio insegnamento di un destino gentile, che con il favore di
Urano potrebbe aprirvi nuovi insperati orizzonti. Attendete con
fiducia il momento più adatto per riprendere in mano le redini di
un rapporto che sentite in crisi.
SAGITTARIO
Chi va piano, va sano e va lontano. Se vi fate attendere da chi
vi interessa di più, fate centro. Se non volete sprecare tempo
ed energia in inutili discussioni, rinviate un confronto, che
Marte all’opposizione del vostro segno potrebbe farvi affrontare senza la necessaria riflessione. Un imprevisto potrebbe
indicarvi la strada da battere per ottenere il successo.
CAPRICORNO
I buoni propositi cono sempre benvenuti, specie da chi non si
attende da voi qualcosa di speciale. Se volete fare colpo, occorre esporsi con un gesto che colpisca la fantasia di chi vi sta
a cuore. Non per niente Giove nel vostro segno è un asso nella
manica, se volete davvero impegnarvi in un rapporto che può
essere d’amore e di soldi… a voi la scelta.
ACQUARIO
Sapete bene come preparare un intervento più che deciso, sia
d’amore che di affari: eliminando ogni inutile convenevole e
andando subito al sodo, senza perdere il vostro abituale equilibrio. Saturno è congiunto a Venere, vuol dire che al rigore si
associa una maggiore comprensione delle esigenze del partner, che potrete gratificare con un’azione generosa.
PESCI
La vostra esuberanza e il vostro coraggio sono felicemente
contagiosi: perfino nell’ambiente di lavoro riuscirete a riportare l’allegria e la fiducia in un momento di generale insicurezza:
bravi! Senza trascurare l’amore, specie se avete appena fatto
un incontro speciale. Urano protegge anche i rapporti insoliti,
quelli che non rientrano nelle abitudini.
FARMACIE DI TURNO
Dalle ore 8.45 di sabato 26 ottobre alle ore 8.45 di sabato 2 novembre:
ROANA: Farmacia di Roana sas della dr.ssa Silvia Passuello – Piazza S. Giustina, 23
Dalle ore 8.45 di sabato 2 alle ore 8.45 di sabato 9 novembre:
GALLIO: Farmacia di Gallio snc del dr. Stefano Dalla Valle – Via Prestinari, 34
ROTZO: Farmacia della dr.ssa Anna Bottura – Via Roma, 9/a
l’Altopiano
Sabato 26 ottobre 2013
La voce degli 8 Comuni
30
La Festa dei Gemelli apre le sue porte all’Europa
Anche in occasione della terza festa dei
gemelli dell’Altopiano, una calda atmosfera familiare ha caratterizzato l’incontro di una ventina di famiglie, per un totale di oltre cento partecipanti.
C’era aria di festa, c’era gioia nel vedere tanti piccoli (coppie e terzetti)
scorazzare fra le gambe dei genitori e dei
nonni. Durante la celebrazione
eucaristica, la cappella echeggiava di trilli,
di risatine, di qualche pianto, ma tutto era
accolto con normalità, perché era segno
di vita, di energia: eravamo un’unica famiglia e nelle famiglie con bambini non
c’è silenzio. E veniamo alle novità. Già
nella precedente edizione del 2011 avevamo accolto fra di noi una famiglia proveniente “da fuori Altopiano” (erano gli
amici di Sossano) e quest’anno ci ha procurato una grande gioia l’arrivo della famiglia Rigoni – Nappa (evidenti le sue origini asiaghesi) da
Salcedo col suo bellissimo terzetto.
Ancor maggiore sorpresa però ci ha suscitato la presenza di
gemelli romeni Traian e Sandel che da sette anni lavorano
sull’Altopiano, e della simpatica Tanya la cui sorella gemella
Irina è rimasta al loro paese in Ucraina. Ad una mamma
romena che si trova in gravi difficoltà con la sua coppia di
gemelli e una bambina più piccola è stato dedicato un gesto
di solidarietà perché, pur nel nostro momento di gioia, era
giusto ricordare chi soffre e tendergli la nostra mano. A conclusione della piacevole giornata, piccoli e adulti hanno seguito ammirati e divertiti un simpatico spettacolo di magia
Un incontro speciale tra tre
“vecchi amici d’infanzia”
Il 15 agosto scorso, classico giorno di gran movimento e confusione, non ha
impedito a tre asiaghesi “over 80” di appartarsi tranquilli su una panchina vicino
al museo Le Carceri e ricordare i vecchi tempi quando, bambini, erano inseparabili amici di giochi nel territorio della Cuba ( così è ancora chiamata la zona sud
del paese). Hanno rivissuto, non senza nostalgia, le lunghe giocate a “balete,
menghele, alda messie, passatempi ormai sconosciuti al giorno d’oggi. Compiacenti hanno anche ricordato le tante innocenti marachelle che su quelle strade
senza traffico avevano potuto combinare, quasi sempre con la fortuna di rimanere impuniti, specialmente quando complice era il buio. Quanto si sono divertiti,
allora bastava poco per essere felici!
L’entusiasmo di quell’incontro casuale ha voluto essere anche immortalato da
una bella fotografia.
I tre “amici d’infanzia” sono, da sinistra: Armando Silvagni Patao, Antonio Rigoni
Soava e Romeo Girardi, fratello della Ginevra, da molti conosciuta.
che ha contribuito a far si che tutti si scambiassero il saluto di
congedo col sorriso sulle labbra. A tutti gli amici partecipanti
e anche a tutti quelli che per vari motivi non sono potuti intervenire, diamo appuntamento alla prima domenica di ottobre
2015. Siamo certi che sarà ancora una volta una bella festa!
Gruppo Gemelli Altopiano
l’Altopiano
Sabato 26 ottobre 2013
31
La voce degli 8 Comuni
100 anni tondi tondi:
ecco quanti ne ha festeggiati
lo scorso 12 ottobre
Albertina Martello di Mezzaselva,
attorniata da tutti i suoi cari e
ricordata dall’amministrazione
comunale di Roana
con una targa consegnata
dall’assessore Marisa Zotti.
Auguri rinnovati anche
attraverso il giornale dalla figlia
Maria, dai nipoti Alberto, Fabio,
Silvia e Tiziano con Maddalena e la
piccola Ilaria, amici e conoscenti!
Congratulazioni vivissime
anche dalla nostra redazione!
Cacciatori di … porchetta!
...E la Giovannina
ha festeggiato
anche i 106!!
Per Tina Grendene
ed Egidio Rigoli
che il 6 settembre
a Treviso hanno
festeggiato
il 60° anniversario
di matrimonio,
auguri infiniti
dalle amiche di
Asiago.
Simpatico ritrovo per un numeroso gruppo di cacciatori che praticano
l’attività venatoria sul territorio di Treschè Conca. Per un giorno niente
doppiette e fucili automatici al seguito, ma solo una allegra mensa allestita
presso il ristorante “Casetta Rossa”. A finire sui tavoli imbanditi per l’occasione è stato un bel maialino di 22 kg, cotto secondo antica tradizione
sullo spiedo ruotato a mano dal “capocuoco” per ben sette ore, davanti ad
un improvvisato caminetto alimentato a legna di faggio e abete. Della serie:
“buona ciccia a tutti”.
E’ in assoluto l’ospite
più longeva di Villa
Rosa: Giovannina
Gios, nella foto con la
nipote Rachele, ha
compiuto lo scorso 17
ottobre 106 anni! Per
lei è stata organizzata
una bella festa con una
buonissima torta, la
musica di Villa Rosa
Band e gli auguri, tanti e calorosi, dei
famigliari, ospiti e personale di Villa Rosa.
UN FANTASTICO
RACCOLTO
Fabio Cogo ci mostra il fantastico
raccolto effettuato nell’orto dei
nonni Aristide e Rosetta in
Contrada Bosco di Asiago:
una cipolla del peso di 1,100 kg e
una carota di 1,6 kg.
Per curare quell’orto c’è voluto
tanto lavoro e nonno Aristide, ora
che è in pensione, ha potuto dedicarci tempo e passione, aiutato
anche dal figlio Paolo.
Evidentemente gli ortaggi ne
hanno davvero beneficiato
offrendo questo inatteso risultato.
I neolaureati dell’Altopiano
E’ con grande soddisfazione che la
mamma, il papà e i fratelli Veronica e
Valerio si congratulano con la
neodottoressa Sabrina Cappelletti,
che il 10 ottobre presso l’Università
degli Studi di Padova ha conseguito la
laurea in Assistenza Sanitaria.
Tanti complimenti anche da nonni,
parenti ed amici!
Il 24 settembre Chiara Franzoi
si è laureata in
Design del Prodotto industriale
- orientamento arredo con 106/110.
I migliori auguri per
un futuro speciale
da tutta la tua famiglia!”
INDOVINA CHI È?
Vi dovevamo una risposta al simpatico
indovinello propostovi sul numero
precedente del giornale.
Ecco svelato il mistero...Alcuni lo avevano
già intuito ma quel giovanissimo
Gianni “Postin” Baù non era facilmente
riconoscibile. E’ lui che ci ha simpaticamente
proposto di pubblicare quella bella foto.
Grazie Gianni, anche per aver accettato
il nostro piccolo scherzo.
Sabato 26 ottobre 2013
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
32