26 ottobre 2013
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26 ottobre 2013
QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI l’Altopiano La voce degli 8 Comuni I SAPORI DELLA TRADIZIONE www.giornalealtopiano.it pag.10 ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” N. 410 - ANNO XV - EURO 1,50 GALLIO Pagina 10 ASIAGO Fresco di ordinazione, il 3 novembre il neo arcivescovo celebra messa nel suo paese Con la nuova tabellazione si riscoprono le antiche strade Pagina 5 Sconti sulle piste da sci per i possessori di seconde case Pagina 7 Martello: “Un modo per invogliarli a venire più spesso in Altopiano, una promozione positiva, che mostra attenzione per chi quassù ha investito” CONCO Pagina 17 Graziella Pagina 12 Stefani traccia un bilancio amministrativo e lancia la sfida per il futuro:“Serve lavoro per i giovani” CONCORSI SPORT Hockey su ghiaccio E’ un Asiago da Supercoppa: messo in bacheca il primo trofeo della stagione ROANA Sui rifiuti paga di più chi più ne produce: un esempio virtuoso per gli altri comuni Pagina 21 MOTORI Al Trofeo Abarth Ariel Bernardi a soli 27 millesimi dalla vittoria Pagina 13 FOZA RADUNI Due giorni di festa per l’85° del locale Gruppo Alpini La Festa dei gemelli: incontro speciale a frontiere aperte Denise Frigo, una bellezza altopianese alla finalissima di Miss Italia Pagina 24 SCI ALPINO Giulia torna in pista “Sono molto motivata …non ho nulla da perdere” Pagina 26 Grafica Altopiano Pagina 12 SABATO 26 OTTOBRE 2013 Pagina 15 Pagina 30 l’Altopiano Sabato 26 ottobre 2013 2 La voce degli 8 Comuni TURISMO I russi affascinati dall’Altopiano Considerata l’importanza sempre maggiore che riveste il flusso di turisti russi in Italia e il richiamo che esercitano sempre più nei loro confronti le zone di montagna, dal 14 al 16 ottobre il Consorzio Turistico Asiago 7 Comuni con il suo presidente Roberto Rigoni e il suo vicedirettore David Sterchele, in collaborazione con la Regione Veneto e l’Enit - sede centrale di Mosca (che ha fornito tutto il supporto necessario agli eventi), ha organizzato una trasferta a Mosca e San Pietroburgo per promuovere le bellezze di Asiago e del suo altopiano direttamente in terra russa. Attraverso delle splendide brochure in cirillico e chiavette usb distribuite ai presenti, Rigoni e Sterchele hanno quindi illustrato le proposte e le offerte del nostro territorio ai numerosi operatori e giornalisti della stampa turistica. “Nel corso degli incontri - spiega il presidente Rigoni - abbiamo valorizzato in particolare quelle che rappresentano le vocazioni turistiche di eccellenza per Asiago, vale a dire lo sci (soprattutto il fondo), il golf, il wellness e l’enogastronomia. Il fascino di Asiago e del suo territorio ha molto colpito tutti gli addetti al settore turistico con cui ci siamo confrontati. Inoltre, la versione in lingua russa del nostro nuovo sito www.asiago.to, messa online in questi giorni, sarà uno strumento estremamente efficace per le nostre finalità di pro- mozione turistica”. E l’impegno non finisce qui: “Per dare seguito alla nostra missione, dal 13 al 15 febbraio - prosegue Rigoni – abbiamo deciso di compiere ad Asiago un educational turistico destinato agli operatori ed giornalisti russi, in coincidenza con il Concorso Internazionale Piromusicale Asiago… Fiocchi di Luce 2014, evento che per la sua particolarità ha già riscosso notevole interesse quando ne abbiamo parlato in questi giorni”. “È chiaro – continua Rigoni – che l’entusiasmo espresso dagli operatori nel corso della proiezione delle nostre immagini, si scontrerà quasi certamente con l’arretratezza della nostra ricettività, in molti casi obsoleta e inidonea a far fronte alle esigenze di un mercato straniero sempre più esigente, ma sono convinto che gli sforzi che stanno compiendo i nostri operatori nella direzione di un accrescimento dei livelli delle loro strutture potranno garantirci delle buone soddisfazioni. È inoltre chiaro che questo per noi è un esperimento il cui successo dipende molto da quanto gli albergatori e gli altri operatori del turismo sapranno fare per rendere i loro servizi all’altezza di una clientela internazionale”. Tra i tour operator che hanno già dato la loro adesione all’educational di febbraio ad Asiago vi sono Rossita Vip Department (interessata soprattutto a golf e wellness), Solvex Moska, Danko (secondo tour operator di Russia), Tez Tour, oltre a numerosi giornalisti coinvolti dall’Enit, che avranno così l’opportunità di vedere dal vivo tutto ciò che Asiago e il suo altopiano offrono al turista. “Si è trattato di un’iniziativa nuova per il Consorzio Turistico – afferma David Sterchele – e assieme ad Asiago Turismo stiamo pianificando alcune azioni che ci permetteranno di lavorare anche con altri mercati esteri a partire già dal prossimo anno”. Cicloturismo, un mercato che merita attenzione Si è parlato di nuove opportunità di promozione turistica riferite al cicloturismo, martedì 22 ottobre in Comunità Montana, su invito del Consorzio Turistico rivolto a coloro che si erano dichiarati interessati a un’eventuale adesione al Club di Prodotto “Asiago Bike Tourism”. Relatori sono stati Pierluigi Olivieri di VacanzAttiva Network e Marco Casadio Strozzi di Scott Italia Bikes, che hanno illustrato l’evoluzione del mercato del cicloturismo, inteso non come attività prettamente sportiva, bensì come fruizione del territorio attraverso le nuove possibilità date dall’E bike con pedalata assistita. Un mercato diverso da quello nostro attuale, che si può ricercare attraverso un sistema già collaudato basato sui meccanismi offerti dalla rete. Il cicloturista, è stato spiegato, a differenza del ciclista sportivo arriva sul posto e vi rimane per più giorni, scoprendolo piano piano, con un mezzo che gli permette di vivere la vacanza in maniera diversa, a stretto contatto con il territorio e in modo comunque sano ma senza fare troppa fatica. Accomunando la famiglia o il gruppo, visto che le biciclette a pedalata assistita costituiscono una grande possibilità anche per i meno sportivi per un approccio dolce di scoperta del territorio e delle sue eccellenze, sui percorsi meno trafficati e strade bianche. Il comparto turistico alberghiero guarda con grande interesse a questa nuova tecnologia, in grado di valorizzare e promuovere l’Italia nel mondo del cicloturismo. Parlando di numeri, è stato fatto l’esempio di come, in Europa, il cicloturismo conti, tra quelli che viaggiano con la bicicletta propria, dai 3 ai 4 milioni di praticanti. Mentre il target di mercato, sempre a livello europeo, parla di oltre 30 milioni di praticanti che viaggiano senza la bicicletta al seguito. Per soddisfare quella che è una tendenza in crescita, la soluzione che si propone come la più accessibile è la creazione di un club di prodotto, con un plus di servizi e la successiva promozione. Una strada che inizialmente non è facile da percorrere, ma che può essere affrontata mettendosi insieme, creando una struttura o appoggiandosi a un rivenditore già esistente, in modo da poter offrire noleggio, assistenza e pacchetti appositi finalizzati alle passioni di un certo tipo di turisti. Il tutto con un investimento contenuto, per dotarsi di quanto serve e poi promuoversi catturando l’attenzione di chi può essere interessato a questa proposta facendogli conoscere innanzitutto l’attività e la propria offerta e quindi il territorio e le sue eccellenze. Silvana Bortoli l’Altopiano Sabato 26 ottobre 2013 3 La voce degli 8 Comuni TURISMO SKI PASS UNICO: all’iniziativa aderisce anche l’area sciistica Larici-Val Formica Torna la proposta dello ski pass unico, con duplice possibilità: “Sciare L’Altopiano di Asiago” e “Sciare I Grandi Altopiani”, abbonamenti acquistabili entrambi fino all’8 novembre a prezzo scontato. “Come novità da segnalare per la prossima stagione – commenta Mario Timpano, coordinatore degli impiantisti altopianesi – c’è l’ingresso dell’area sciistica Larici – Val Formica, che oltre ad essersi dotata del sistema di lettura di controllo degli accessi, necessaria per poter partecipare all’iniziativa degli abbonamenti stagionali, si sta potenziando con la realizzazione di una nuova seggiovia quadriposto. Dunque, un servizio in più per gli acquirenti dello ski pass, che, per quanto riguarda lo stagio- nale per gli impianti dell’Altopiano non si troveranno alcun aumento di costo, anzi i prezzi sono stati ridotti, rispetto allo scorso anno, per le fasce più giovani. Un leggero aumento per gli adulti invece per l’abbonamento che comprende le stazioni sciistiche dell’Altopiano di Asiago, Folgaria, Lavarone e Fiorentini, mentre anche per questo ski pass è stato ridotto il prezzo per i più giovani”. Per la prossima stagione le società impiantistiche di Altopiano di Asiago, Lavarone e Folgaria, hanno inoltre deciso di comune accordo di attuare una strategia promozionale molto più incisiva rispetto agli anni scor- si, proponendosi come “Altipiani”. “Insieme daremo vita a numerose azioni pubblicitarie – spiega Mario Timpano-. L’intento è quello di cominciare a far passare il messaggio che “Sciare sugli Altipiani” accomu- COMUNE DI ASIAGO UFFICIO PATRIMONIO AVVISO D’ASTA PER LA VENDITA DI N. 4 GARAGE INTERRATI DI PROPRIETÀ COMUNALE IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO Dottor Franco Chemello rende noto che A seguito di Deliberazione di Consiglio Comunale n. 11 del 30/04/2013 esecutiva, nel giorno di giovedì 14 novembre 2013 alle ore 10.00, nella Sala Consiliare del Municipio di Asiago (VI), si procederà all’Asta Pubblica per la vendita di n. 4 garage interrati di proprietà comunale. UBICAZIONE IMMOBILI: I garage posti in vendita sono ubicati in Via Matteotti di Asiago (VI) (parcheggio interrato dello Sporting). PREZZO A BASE D’ASTA: • 20.000,00 cadauno. METODO DELL’ASTA: l’asta sarà tenuta col metodo delle offerte segrete, da confrontarsi poi con il prezzo posto a base d’asta, con il criterio e le modalità di cui all’art. 73 comma n. 1, lettera C del R.D. n. 827/1924. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELL’OFFERTA: Il plico contenente l’offerta dovrà pervenire con consegna a mano o tramite servizio postale Raccomandato con avviso di ricevimento, all’Ufficio Protocollo del Comune di Asiago - Piazza Secondo Risorgimento n. 6 – 36012 Asiago (VI) entro le ore 12.00 del giorno precedente a quello fissato per l’asta. AGGIUDICAZIONE: i garage saranno aggiudicati al miglior offerente con prezzo in aumento rispetto al prezzo indicato a base d’asta. Alle medesime condizioni, si procederà all’aggiudicazione anche in presenza di una unica offerta valida. In presenza di offerte eguali, l’alienazione verrà effettuata ai sensi dell’art. 77 comma n. 2 del R.D. n. 827/1924. MODALITÀ DI PAGAMENTO: il pagamento del prezzo offerto in sede di gara sarà effettuato in una unica soluzione alla firma del contratto di compravendita. Il Responsabile del procedimento è il dr. Chemello Franco, Responsabile dell’Ufficio Patrimonio Ecologia del Comune di Asiago (VI), contattabile presso l’ufficio stesso durante gli orari di apertura al pubblico (tel. 0424/460124). La documentazione del Bando è visionabile sul sito: www.comune.asiago.vi.it Asiago, 26 settembre 2013 na e identifica in una entità unica l’Altopiano di Asiago, Lavarone e Folgaria”. “Per stare al passo della concorrenza, oltremodo molto vicina – continua Timpano - necessita che l’Altopiano cambi strategia di sviluppo delle stazioni stesse, che dovranno essere valutate non più per singola stazione ma come sviluppo comprensoriale aggregando i vari comprensori in un unico insieme organizzativo, gestionale e di programma. I fondi ODI, che rafforzano questo gemellaggio Veneto/Trentino, sono certamente un’occasione da non dover assolutamente perdere, per i quali però necessita il reperimento di una quota di finanziamento aggiuntivo per coprire il residuo importo del 20% dell’investimento. Ed è proprio questa quota che dovrebbe essere reperita non solo da quella società che potrebbe beneficiare del potenziamento delle strutture insistenti o vicinali sui propri areali, ma dovrebbe far parte di un interesse collettivo necessario ed utile per poter sviluppare poi, nel periodo in cui si potrà accedere a questi fondi, tutto il sistema impiantistico attualmente presente in Altopiano, con quegli investimenti che finalmente permetterebbero di collocare l’altopiano stesso tra le zone sciistiche più rinomate per lo sci alpino”. Gli ski pass si possono acquistare fino al 30 novembre presso l’Ufficio IAT di Asiago (Piazza Carli), la società Melette 2000 di Gallio (Via Valbella), l’Ufficio della Pro Loco di Enego (Piazza S. Marco) e Idea Moda Tal a Roana (Via R. Sartori). Dopo tale data gli abbonamenti saranno in vendita presso le biglietterie degli impianti sciistici in funzione. Silvana Bortoli Per i possessori di seconde case sconti su impianti di risalita, i centri fondo e lezioni di sci Invogliare nei periodi invernali con meno afflusso turistico i possessori di seconde case a sfruttarle più spesso, offrendo loro degli sconti sui biglietti per gli impianti di risalita, i centri fondo, le lezioni con i maestri di sci, e allargando l’iniziativa ad altre strutture sportive. La proposta, scaturita tempo fa da un commerciante durante una riunione di categoria alla quale erano presenti anche gli amministratori di Asiago, Gallio e Roana, era stata ben accolta, tanto che alla riunione successiva, ad inizio ottobre, l’assessore roanese al Turismo Luigi Martello aveva anticipato che si stava facendo carico di metterla a punto. Nei giorni scorsi si è tenuto un primo incontro al quale erano stati invitati i rappresentanti delle strutture e delle associazioni interessate: è stata l’occasione per valutare la disponibilità di adesione all’iniziativa e fare insieme un primo ragionamento su come e in che termini organizzarla. “Si tratta – ha detto tra l’altro Luigi Martello – di un’azione promozionale che si può mettere a punto con facilità, coinvolgendo gli amministratori condominiali altopianesi e incaricandoli di portarla a conoscenza dei propri condomini con una semplice newsletter. Agli amministratori saranno poi consegnati i voucher da utilizzare, sui quali verranno riportati tutti gli aderenti alla promozione. Un’iniziativa dunque semplice, immediata da pubblicizzare, che costa poco, si attua in tempi brevi e permette di raggiungere una potenzialità di utenti molto elevata, in considerazione del numero di seconde case presenti in Altopiano”. Durante l’incontro si è parlato in particolare della percentuale di sconto da applicare e sull’ opportunità di farlo nei giorni feriali o nei weekend, oltre che del periodo di validità della proposta. Sono emerse vedute ed esigenze diverse, e in conclusione si è convenuto di prevedere due offerte differenziate, a seconda dei giorni di fruibilità. Devono essere inoltre presi in considerazione alcuni dettagli tecnici, e dunque ci si è dati un po’ di tempo per poter verificare i vari aspetti che l’azione comporta. E’ stato anche messo l’accento sulla positività di questa azione promozionale che, al di là dei risultati concreti che porterà, potrà essere recepita come una forma di attenzione verso chi ha investito quassù con l’acquisto di una seconda casa, contribuendo a recuperare un po’ di quello che si è perso nel tempo. In conclusione si è convenuto di incontrarsi nuovamente dopo una settimana per avere il tempo di fare un ragionamento più approfondito in base al quale ridiscutere i termini dell’iniziativa e cominciare a delinearla in modo più preciso. L’incontro, al quale sono invitati a partecipare anche coloro che non erano presenti al primo, si terrà in Municipio a Canove lunedì 28 ottobre alle 17.00. Silvana Bortoli Sabato 26 ottobre 2013 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 4 ATTUALITA’ L’Avis propone l’assegnazione di borse di studio rivolte a studenti maggiorenni dell’Altopiano Nell’annuale Festa sociale dell’Avis Altopiano, svoltasi recentemente a Canove, sono stati premiati, come di consueto in questa occasione, i donatori benemeriti, un centinaio circa quest’anno, tra cui due donne che hanno raggiunto le cento donazioni (medaglia d’oro con smeraldo). Si tratta di Etta Carli e Manuela Dal Sasso, del Gruppo donatori di Asiago, che hanno ricevuto il riconoscimento dalle mani del nuovo presidente dell’associazione Claudio Vescovi, donatore di Camporovere, nell’Avis da sempre essendo stato tra i primi donatori nel 1968. Del nuovo consiglio fanno poi parte Federica Stella e Annalisa Cuoghi che sono le due vicepresidenti; Roberto Frigo, revisore dei conti e Antonio Facco, segretario. Ci sono poi sette consiglieri: Lorenzo Forte, Adriano Rigoni, Domenica Rodeghiero, Alessandra Pesavento, Franco Stefani, Gabriele Spagnolo e Costa Alberto. A questi si aggiungono i vari capogruppo: Sergio Biasia, Foza; Maria Rosa Frigo e Maria Grazia Rossi per Gallio; Serena Azzolin, Roana; Lorella Frigo, Giuliana Brugnerotto, Cinzia Giancola per Asiago; Nazzarena Pozza, Conco; Giorgio Zotti, Camporovere; Gigliola Rossi, Sasso; Pierluigi Rebeschini, Mezzaselva; Giulia Erica Valente, Cesuna; Andrea Rebeschini, Rotzo; mentre Morena Gallizio, Fabio Cappellaro e Claudio Cortese sono stati eletti consiglieri provinciali. L’associazione ad oggi conta oltre 800 soci, in continuo aumento. “Grazie alla promozione fatta nelle scuole – dice Claudio Vescovi – ci sono anche diversi giovani che si sono avvicinati a questa realtà. E a proposito di giovani per incentivarli a diventare donatori stiamo promuovendo proprio in questo periodo una nuova iniziativa in collaborazione con le scuole: l’assegnazione di 10 borse di studio di 250 euro ciascuna destinate agli studenti delle superiori dell’Altopiano, anche se frequentano scuole in pianura. Una proposta rivolta ai neodiciottenni che abbiano però già effettuato almeno una donazione di sangue o plasma”. S.L. Manuela Dal Sasso con il presidente Etta Carli e Claudio Vescovi Le coperture assicurative della Cassa Rurale Artigiana La crisi economica che ci attanaglia suscita in tutti noi grande incertezza per il domani e l’incertezza, spesso, si traduce in paura. Nel mondo del lavoro questa paura è rappresentata dalla possibilità di essere licenziati senza la speranza di trovare, a breve, una nuova occupazione o, se si è lavoratori autonomi, che un’inabilità, anche temporanea, pregiudichi la propria attività professionale. Dall’anno scorso abbiamo riscoperto anche un’altra paura che, fino a poco più di un anno fa, sembrava sopita: quella del terremoto. Il tragico sisma che ha colpito l’Emilia nel 2012, che ha fatto tremare anche la terra dell’Altopiano, ci ha reso consapevoli che, come buona parte dell’Italia, anche il nostro territorio è sismico. La causa che scatena i terremoti a noi più vicini è sempre la stessa, cioè la compressione esercitata verso nord dalla Placca Africana sulla Placca Euroasiatica. Questa genera un’area ad alto rischio lungo tutta la penisola, come i movimenti degli Appennini ci ricordano spesso per il loro scontro con le Alpi. La placca Africana, frammentata, si insinua anche nella zona dell’Adriatico aumentando il pericolo nel Settentrione orientale (il terremoto del Friuli ad essa era infatti legato). La pianura Padana, dunque, è il lembo più settentrionale della Placca Africana e di conseguenza non può essere immune da questi fenomeni. Il rischio di perdere il lavoro, così come il rischio che nuove scosse possano danneggiare la propria abitazione, purtroppo, sono reali. Le paure vanno affrontate perché non siano più tali. O, perlomeno, affinché i danni materiali ed economici che ne potrebbero derivare siano, per quanto possibile, mitigati se non azzerati. La protezione del proprio reddito è possibile, sia che derivi da lavoro dipendente, sia da lavoro autonomo. Così come è possibile proteggersi dai danni causati da un terremoto alla propria abitazione e al suo contenuto. Per affrontare insieme nuove e vecchie paure la C.R.A. di Roana è al fianco dei propri soci e clienti con le soluzioni assicurative più adeguate. Sabato 26 ottobre 2013 l’Altopiano 5 La voce degli 8 Comuni ASIAGO Dalle mappe al territorio per riscoprire le vecchie strade di Asiago, con i loro antichi e reali toponimi, e renderle percorsi dotati di segnaletica per passeggiate o giri in mountain bike, dunque turisticamente fruibili. Impegnativo e laborioso, il progetto di recupero e tabellazione di itinerari di varie difficoltà e lunghezze nelle zone limitrofe ai centri abitati (Asiago e le sue contrade) sta ormai prendendo forma grazie alla dedizione dell’assessore allo sport Franco Sella. “La progettazione grafica delle tabelle, la loro realizzazione, in forex, cioè materiale plastico simile al legno ma più resistente, e la loro posa in opera – dice Sella – sono state finanziate attingendo ad un contributo regionale destinato alla sentieristica dal quale abbiamo ottenuto quasi 40 mila euro. L’installazione delle tabelle è in corso e a breve dovremo terminarla. Ma il progetto è partito da ben più lontano e la parte grossa del lavoro è stata quella della ric e r c a , dell’individuazione, misurazione e realizzazione di tutti i rilevamenti sui sentieri necessari per dare indicazioni il più possibile precise riguardo ai nomi dei luoghi, alla lunghezza, al tempo d i p e rc o r re n z a e a l l a difficoltà dei percorsi”. L’assessore allo Sport del Comune di Asiago infatti ha investito molta dedizione nella realizzazione di questo progetto: in termini di passione e di tempo (tanto tempo!) trascorso prima a consultare a tavolino le varie mappe a disposizione e poi a scovare e a percorrere, di corsa o in bicicletta, tutti gli itine- Le vecchie strade di Asiago diventano percorsi turistici Con la nuova tabellazione, i percorsi risultano ben indicati e facilmente individuabili. Per l’estate prossima saranno pronte le apposite mappe anche scaricabili in internet Mappa del catasto austriaco raffigurante il centro di Asiago risalente al 1836 rari individuati per verificare ogni dettaglio. “Centinaia di ore dedicate all’impresa – conferma Sella – spinto anzitutto da un grande amore per la nostra terra. Un lavoro immane che però ho fatto con passione, contento anche di aver potuto approfondire la mia conoscenza del territorio. Vorrei ringraziare anche le persone che mi hanno sostenuto in questa iniziativa: cittadini dotati anch’essi di pro- fondo amore per Asiago e di un’eccezionale conoscenza storica: un ringra- ziamento particolare va a Giuseppe Rigoni Schirat, Giorgio Rigoni Candida e Giovanni Basso, quest’ultimo meglio conosciuto come Gianni Banca dei Büscar, con una strabiliante memoria anche per i più piccoli dettagli. Parlare con loro, farmi raccontare e volte guidare nei vari luoghi è stato un aiuto davvero prezioso senza il quale non sarei riuscito a risolvere delle questioni davvero complicate”. Il primo passo compiuto da Franco Sella è stata la consultazione delle mappe catastali del Comune di Asiago. “Sulle quali però – ci racconta - certe indicazioni non erano chiare. Allora ho fatto ricorso all’Archivio di Stato e alla consultazione sia della mappa del catasto Napoleonico del 1812 che delle due mappe del Catasto Austriaco risalenti all’anno 1836 e 1843. Grazie a questo materiale eccezionale e anche alla mia, per fortuna, buona conoscenza del cimbro ho potuto ris a l i re a i v e r i toponimi di tanti luoghi che nel tempo e nelle mappe successive risultavano storpiati se non addirittura sbagliati”. L’assessore non si è nemmeno fatto sfuggire l’occasione di acquistare alcune mappe che ora resteranno in dotazione all’Archivio Comunale e potranno essere fruibili anche dalla popolazione. “ Una volta assodati i vari punti di riferimento trovati sulle mappe – racconta Sella - ho percorso il territorio in lungo e in largo, a volte di corsa, a volte in bicicletta e ho verificato e raccolto tutti gli elementi necessari alla realizzazione di tabelle il più possibile complete con i toponimi in cimbro dei luoghi, la lunghezza, i tempi di percorrenza, le difficoltà che sono indicate con pallini di colori diverso, dal verde per i più facili al nero per i più difficili, passando per il blu (un po’ più impegnativo, ma sostanzialmente ancora facile) e il rosso (un po’ più difficile, ma non difficilissimo)”. “ Va d e t t o c h e p e r l a tipologia delle tabelle, l’Altopiano ha ottenuto una deroga dalla Regione, alla quale esprimiamo il nostro ringraziamento, che ci ha permesso di realizzarle differenti da quelle ora consentite per legge sul territorio regionale”. “Altra cosa da sottolineare è il lavoro svolto insieme agli altri comuni altopianesi che via via stanno iniziando lo stesso progetto per i sentieri che competono il loro territorio, con lo stesso tipo di tabellazione, in modo da dare, alla fine, un’immagine unitaria e c o e re n t e di tutto l’Altopiano, così da permettere al turista che vi s o g g i o r n a d i t ro v a re un’unica segnaletica e non, come è successo fino ad ora, di trovare tabelle diverse, messe da più persone o associazioni, determinando così una situazione di confusione in merito alle varie informazioni”. Il passo successivo sarà quello di realizzare delle mappe, anche scaricabili in web, da mettere a disposizione dei residenti, dei turisti e di quanti vorranno percorrere il nostro meraviglioso territorio. Con tabelle e mappe sarà immediato individuare i percorsi già a partire dal centro di Asiago per andare sia verso la zona nord con le contrade e, un po’ più in alto, l’Interrotto, i vecchi cimiteri di guerra, il Monte Katz, lo Zebio, la Val di Nos; sia verso la zona sud quindi il Prunno, il Barenthal, Contrada Av e , il Kaberlaba… “Resta ancora del lavoro da fare per rendere fruibili alcuni sentieri invasi dalla vegetazione e quasi più riconoscibili e poi ovviamente ci si d o v r à o c c u p a re d e l l a l o ro m a n u t e n z i o n e n e l tempo”. Un ringraziamento particolare per tutto il lavoro svolto, l’assessore lo rivolge allo staff dell’Ufficio Sport, Turismo e Cultura per il prezioso supporto. Stefania Longhini l’Altopiano Sabato 26 ottobre 2013 La voce degli 8 Comuni 6 ATTUALITA’ Dopo il successo di “VIVA!” si punta a sensibilizzare le scuole Grande adesione tra il pubblico della partita Asiago – Cortina all’iniziativa volta a portare l’attenzione sull’importanza della rianimazione polmonare. E ora “RCP” arriva tra gli studenti Il 19 ottobre si è svolto allo stadio del ghiaccio Odegar l’evento “I campioni dell’Hockey Asiago per la rianimazione cardiopolmonare”, nell’ambito di “VIVA! La settimana della rianimazione cardiopolmonare”, promossa dalla Presidenza della Repubblica e da tutte le alte cariche dello Stato, giunta in Altopiano per iniziativa del dott. Giuseppe Piasentin, del Pronto Soccorso asiaghese. Con questa iniziativa, la squadra campione d’Italia ha accettato con entusiasmo di farsi testimonial di un messaggio importante: “Tutti possono salvare una vita, anche un bambino”. Durante la partita Asiago-Cortina sono stati in molti, nello stand appositamente allestito all’interno dello stadio, ad avvicinarsi al personale del locale Pronto Soccorso. Grazie alla grande esperienza e alla profonda preparazione sulla rianimazione cardiopolmonare sul territorio, ciascuno ha potuto apprendere in pochi minuti i rudimenti su come approcciarsi a una vittima di arresto cardiaco, e come eseguire correttamente i fondamentali gesti che possono fare la differenza tra la vita e la morte per un amico o un congiunto. I volontari dell’Associazione “Amici del Cuore” hanno distribuito a tutti i tifosi materiale didattico creato per l’iniziativa. “Il pubblico – spiega il dottor Piasentin - inizialmente sorpreso, ha poi manifestato il proprio interesse, e in molti hanno voluto rendersi disponibili ad imparare le nostre “pillole di RCP” e simulare su manichino il massaggio cardiaco. Tra loro molte persone comuni, sia giovani che anziani, ma anche qualche medico, che non ha lesinato i complimenti al nostro staff per preparazione ed efficacia didattica, pure nel tempo molto ristretto e nella cornice senza dubbio inusuale. Come ricordato soltanto nel 15% dei casi. Se si riuscisse ad aumentare questa anche dallo speaker prima della partita, ogni anno sono almeno percentuale si potrebbero salvare moltissime vite”. La Società una ventina gli arresti cardiaci improvvisi sul nostro altopiano: Asiago Hockey si è dimostrata sensibilissima al tema e, oltre a grosso modo uno ogni 2 settimane, ma meno di uno su cinque offrire ogni possibile sostegno durante la serata, ha dato anche la sopravvive. Una percentuale che potrebbe cambiare significati- propria disponibilità a ripetere l’esperienza e ad allargarla aprendola al vamente con un intervento tempestivo di chi si trova di fronte a mondo della scuola. Grazie a questa disponibilità, il dott. Piasentin in tale emergenza. In un territorio “difficile” come il nostro, l’in- questi giorni sta programmando con i dirigenti delle scuole superiori il tervento dei sanitari molto spesso richiede, di necessità, tempi modo per offrire ai ragazzi un breve corso di approccio efficace almolto lunghi per la distanza dall’ospedale e le difficoltà a rag- l’arresto cardiaco. “La parte tecnica e didattica con simulazioni giungere il luogo dell’evento. Per questo è fondamentale che chi conclude Piasentin - dovrebbe essere fornita dagli esperti formatori si trova ad assistere ad un possibile arresto cardiaco sappia cosa del Pronto Soccorso, ma la contemporanea presenza dei campioni fare e si attivi immediatamente, senza attendere l’arrivo dell’ambu- dell’Hockey Asiago può certamente essere motivo per accendere l’atlanza. Se i presenti a un arresto cardiaco iniziano la rianimazione tenzione e l’interesse dei nostri giovani e rendere ancora più efficace e duraturo l’apprendimento”. Giovanni Dalle Fusine cardiopolmonare (RCP) prima dell’arrivo dell’ambulanza e degli operatori sanitari, le possibilità di sopravvivenza della vittima aumentano di due/tre volte. Nel La Giunta mandamentale di Asiago di bilità di andare in assegnazione diretta. Que70% dei casi l’arresto cardiaco in Confartigianato Vicenza, con la presenza dei sta nuova opportunità andrà a beneficio deleffetti avviene in presenza di tedelegati comunali della zona, ha incontrato le imprese locali. Se da una parte il Comune stimoni, però la maggioranza della gli amministratori di Rotzo, Asiago e Roana, di Asiago ha informato che essendo venuti popolazione non sa come fare la presenti il sindaco del primo Comune e gli meno gli introiti derivanti dall’affitto del sito rianimazione cardiopolmonare, assessori alle Attività produttive degli altri. Il destinato a discarica per gli inerti, per l’esauche viene iniziata dai presenti presidente mandamentale Roberto Stella ha pre- rimento della capacità ricettiva, dovranno essentato un documento contenente alcune pro- sere trovate altre risorse, necessarie per riposte, tra cui la costituzione di un tavolo di pristinare l’operatività del Fondo stesso, dallavoro dove discutere assieme agli Amministra- l’altra, il Comune di Roana proprio in questi tori locali ed eventualmente ai rappresentanti giorni ha deliberato di ripristinare il proprio delle altre categorie economiche temi e proget- Fondo Rotativo con un versamento di 30mila ti per lo sviluppo delle imprese locali; ha pro- euro, da sommarsi alla stessa cifra che sarà posto di trattare in questo ambito questioni cal- messa a disposizione dalla CRA di Roana. de come l’abusivismo, appalti pubblici, fondi Per quanto riguarda i rifiuti, i Comuni di rotativi comunali, tariffa rifiuti e servizi (Tares) Asiago, Roana e Rotzo hanno già approvato ed ecocentro e raccolta rifiuti. Da parte loro, la proposta di Etra di realizzare un Ecocentro gli amministratori hanno concordato di invi- ad Asiago entro il 2014, essendo stati da poco tare i Consigli Comunali a deliberare in modo superati problemi di carattere burocratico. uniforme sul territorio, per modi di compor- Sarà quindi definitivamente data soluzione tamento, azioni di controllo spontanee e su anche all’annoso problema del conferimento specifica segnalazione e di informare la cit- da parte degli operatori del settore dell’erba tadinanza della volontà di contrastare l’ope- e delle ramaglie, derivanti dalla manutenziorato degli abusivi: inoltre, è stato reso noto ne di parchi e giardini. In chiusura di serata, che, come concesso dal Decreto del Fare, la il presidente Stella si è impegnato a contatnormativa consente di frazionare la spesa tare i presidenti delle altre categorie econoper l’esecuzione di opere pubbliche. Inoltre, miche per coinvolgerli sull’opportunità di coper importi fino a 40mila euro, c’è la possi- stituire il sopraccitato Tavolo di lavoro. FARE IMPRESA IN ALTOPIANO Sabato 26 ottobre 2013 l’Altopiano 7 La voce degli 8 Comuni Il cavalierato a tre altopianesi, la cerimonia in Prefettura a Vicenza Tre nuovi cavalieri sull’Altopiano. Venerdì 11 ottobre in Prefettura a Vicenza il Prefetto Melchiorre Fallica ha insignito con l’onorificenza di Cavaliere a tre altopianesi; il fozese Antonio Francesco, il lusianese Antonio Pilati e l’asiaghese Antonio “Toni” Nichel. Antonio Francesco Rodeghiero nasce a Foza il 16 ottobre 1951. Per 35 anni, dal 1974 al 2009, è stato dipendente della pubblica amministrazione con lodevole servizio, prima come vigile urbano nel- l’amministrazione locale e poi quale operatore giudiziario al Tribunale di Bassano del Grappa. Impegnato da sempre nel volontariato, è stato generoso donatore di sangue conseguendo anche riconoscimenti per numero di donazioni. Da sempre impegnato nel servizio pubblico oltre il dovere d’ufficio, oggi svolge gratuitamente la funzione di amministratore di sostegno, nominato dallo stesso Tribunale di Bassano del Grappa, per numerosi anziani del circondario. Antonio Pilati di Lusiana invece è sempre stato attivo nell’associazionismo e proprio per il suo donarsi agli altri è stato premiato dal Prefetto. Sia quando era carabiniere in servizio sia dopo la pensione, Pilati si è sempre dato molto da fare nell’associazionismo lusianese soprattutto nell’associazione nazionale carabinieri diventando un modello per i più giovani. Antonio Rodeghiero “Nichel” invece nasce ad Asiago il 4 agosto 1930. Dal 1985 gestisce la malga Porta Manazzo Inaugurato ad Asiago lo studio legale Tonello-Frigo Sabato 19 ottobre è stato inaugurato ad Asiago un nuovo studio legale in Corso IV Novembre, al civico 26. Lo studio nasce per la volontà e la collaborazione tra il Dott. Luigi Frigo di Canove, cui si affianca la sorella Dott.ssa Rita Frigo, l’Avv. Andrea Tonello di Vicenza e la Dott.ssa Michela Carbellin Fanton, consulente del lavoro. All’inaugurazione erano presenti anche avvocati e consulenti dello studio Sinthema di Vicenza con cui la sede di Asiago collabora. Gli ospiti invitati hanno molto apprezzato l’arredamento dello studio in raffinato stile altopianese. Auguri allo studio Tonello-Frigo per questo nuovo percorso professionale sull’Altopiano. ed è tra i pochi allevatori selezionati dalla Regione Veneto per il recupero e la salvaguardia della razza bovina autoctona Burlina. La sua attività di malghese e allevatore lo ha portato a con- seguire numerosi riconoscimenti tra cui tanti primi posti nei concorsi di formaggi per il suo formaggio Asiago d’allevo vecchio e stravecchio. Nel 2005 vince la medaglia di bronzo alle Olimpiadi del formag- gio di montagna, nel 2009 la benemerenza di Slow Food e nel 2012 il suo formaggio viene inserito dal Gambero Rosso tra i “fuoriclasse” per bontà, equilibrio ed eleganza. G. R. Contratti d’appalto e sicurezza nella manutenzione del condominio La GESIAV Consulting Srl organizza per il giorno 19 novembre, dalle 17 alle 19, un incontro sul tema “Contratti d’appalto e sicurezza nella manutenzione del condominio”. L’appuntamento si terrà nella sede della Comunità Montana Spettabile Reggenza dei 7 Comuni in Via Stazione ad Asiago La proposta è gratuita ed è rivolta in modo particolare ad Agenzie Immobiliari, Amministratori di Condominio, Imprese Edili, Idraulici, Elettricisti,Antennisti, Carpentieri, Falegnami, Giardinieri, Imbianchini, lattonieri, riparatori e manutentori in genere. Interverranno relatori qualificati quali un avvocato, un architetto ed un esperto della sicurezza sul lavoro che svilupperanno il tema in modo approfondito il tema dell’incontro. La Gesiav Consulting Srl ha in programma nel mese di Novembre corsi di formazione generale e specifica per soci e dipendenti e corsi per Addetti al Primo Soccorso e all’ Antincendio. Organizza inoltre corsi di informazione, formazione ed addestramento all’uso di attrezzature come gru, escavatori, pale meccaniche, trattori agricoli, piattaforme elevabili e camion con gru. Si occupa inoltre di stilare il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) obbligatorio oramai per tutte le attività dal 1° Giugno 2013. Per informazioni contattare il n° 334 6003718. Sabato 26 ottobre 2013 l’Altopiano 8 La voce degli 8 Comuni STORIA Torna al paese natio la targa del fante calabrese Dai boschi di Contrada Sasso, dove è stata recuperata, la targhetta funeraria del fante Alfonso Pignataro torna in Calabria, nel suo paese natio. Verrà collocata sul monumento cittadino ai Caduti Tutto parte dal ritrovamento di una targhetta per l’identificazione delle salme di caduti durante la prima guerra mondiale. A raccoglierla tra i boschi dei 7 Comuni furono i fratelli Mario e Costante Rossi abitanti in contrada Sasso di Asiago. Dei due anziani oggi solo Mario, detto “Pupi”, è ancora vivente; dalle sue mani abbiamo ricevuto il cimelio, perché si facesse luce sul povero soldato il cui nome inciso spiegava il decesso in zona di guerra e la probabile sepoltura su uno dei tanti cimiteri di cui era disseminato il territorio montano, già teatro di aspre battaglie tra gli eserciti contrapposti. “Pignatari Alfonso – soldato 129 fanteria – 1893 – Castrovillari – 28 . 1 . 18”. In tre righe impresse su una targhetta zincata si cela l’essenza di una vita recisa dall’immane tragedia bellica. La ricerca è partita contattando il Sacrario del Laiten, dove riposano più di 54 mila caduti, dei quali oltre la metà risulta senza nome. Qui negli anni Trenta vennero traslati i corpi dei soldati italiani e austroungarici recuperati sull’Altopiano, provenienti dai primari cimiteri di guerra, o dalle sepolture poste nelle immediate retrovie delle prime linee. Periodicamente ancora oggi il numero delle sal- me aumenta in forza dei singoli ritrovamenti casuali. Constatato che presso l’Ossario asiaghese è registrato un Pignataro, ma che di nome faceva Giuseppe, l’indagine ha preso una nuova via, sfogliando l’Albo d’Oro dei Caduti nella Guerra 1915 - 1918, un grande archivio consultabile online che riporta migliaia di nomi. Anche lì nessun Pignatari è segnalato, ma risulta un Pignataro Alfonso, di Alfonso. “Soldato 129° reggimento fanteria, nato il 7 gennaio 1893 a Cariati, Distretto Militare di Castrovillari, morto il 28 gennaio 1918 sul campo per ferite riportate in combattimento”. È l’uomo che cerchiamo, poiché coincidono l’anno di nascita, il distretto di provenienza, il re- parto in cui operava e la data di morte. Subito si contatta il Comune di Cariati in provincia di Cosenza, dove all’ufficio anagrafe risulta presente il certificato di nascita del nostro Alfonso, come pure sul monumento eretto al centro del paese egli è ricordato tra i caduti nativi del borgo calabrese. Cariati è un piccolo centro del basso cosentino, oggi conta 8.500 anime, più del doppio di quante ne aveva durante il periodo bellico. Da lì nel 1915, all’età di 22 anni Alfonso partiva per il fronte, per quel confine così lontano dalla sua terra ricca di sole e mare. Per tutto l’intervallo militare seguì il reparto di fanteria facente capo alla Brigata “Perugia”, tra le più decorate del conflitto, fino a quel fatidico 28 gennaio del 1918, in cui le ferite mortali gli tolsero l’ultimo respiro. Le mani pietose dei suoi commilitoni lo seppellirono in qualche angolo riparato dal tiro delle artiglierie nemiche. Al furiere di compagnia, o all’incaricato dell’incisione della targa funeraria, si deve l’errore per la vocale finale del cognome, che ha trasformato Pignataro in Pignatari; fortuna volle che almeno il resto dei dati rimanessero esatti, permettendoci oggi, senza margine di errore, di ricordare la figura di un fante calabrese che diede la vita per la Patria. Di situazioni simili è piena la casistica legata alle riesumazioni, imprecisioni e inesattezze sulle trascrizioni dei vari registri purtroppo avvenivano spesso. Le traslazioni delle salme erano seguite da documentazioni redatte a mano, presso uffici improvvisati dove all’ordine archivistico si preferiva la conclusione nel minor tempo possibile di un compito spiacevole ch’è sicuramente stato la catalogazione dei morti. È noto che buona parte delle sepolture nei cimiteri di guerra riportavano sulla croce o sul cippo marmoreo i dati identificativi del milite. La raccolta e il trasporto dei corpi ai costruendi ossari divenne un lavoro che permise a molti operai di sopravvivere per anni in zone dove le granate avevano distrutto abitazioni, boschi e pascoli. Non si esclude quindi che la targhetta del povero Alfonso fosse abbinata inizialmente ai suoi resti mortali, ma ne andasse disgiunta durante l’ultimo viaggio verso il colle del Laiten, dove egli oggi riposa tra altre migliaia di ignoti. L’epilogo. Questa breve ricerca ha avuto l’unico fine di evitare che la targhetta rinvenuta dai fratelli Rossi finisse tra le mensole di un museo, pertanto si è pensato di contattare il sindaco del Comune di Cariati. Filippo Giovanni Sero si è dimostrato molto sensibile al ritrovamento e alla storia che abbiamo ricostruito, pregandoci di inviargli il reperto che lega l’Altopiano di Asiago al centro calabrese, promettendo che lo stesso troverà posto in una adeguata teca presso il locale monumento ai Caduti di tutte le guerre. Un doveroso ringraziamento va inoltre attribuito a Leonardo Agazio di Castrolibero, provincia di Cosenza, per il fattivo contributo alla indagine che ci ha portato alle suddette conclusioni storiche. Giovanni Dalle Fusine Il Reggimento di Pignataro Il 129° reggimento fanteria costituiva col gemello 130° la Brigata “Perugia”. Nel maggio 1915 la Brigata parte dell’Umbria, e si raccoglie a Fontanafredda alle dipendenze della 29a divisione. Dopo successivi trasferimenti a Cusano e a Codroipo, sosta il 6 giugno fra San Giovanni di Manzano e Brazzano, dove attende al completamento dei suoi reparti con periodi di intense istruzioni. Nel secondo anno di guerra si distingue sul fronte dell’Isonzo; trasferita nel giugno del ’16 sull’Altopiano di Asiago, presidia il settore compreso tra i monti Magnaboschi e Lèmerle con aspri scontri tra Cesuna e Roncalto, combattendo in seguito in Val Campomulo e a Casara Zebio. Nel 1917 opera in Friuli, fino al riposo a Sagrado in agosto. Nel novembre torna sui Sette Comuni, meritandosi la citazioni sui bollettini di guerra con atti di eroismo sulle Melette (qui tra le perdite conterà 15 ufficiali e 164 militari di truppa). Nel dicembre lungo la linea Tonderecar-Badenecche la Brigata perde 102 ufficiali e 2.883 soldati di truppa, a fine dello stesso mese il reparto è in linea presso cima Echar – Montagna Nuova per concorrere alla conquista del M. Valbella. È in questo periodo che Alfonso Pignataro da Cariati viene ferito a morte, e dove per quasi un secolo la targhetta con impresso il suo nome è rimasta dispersa tra i boschi di abete e faggio. Sabato 26 ottobre 2013 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 9 l’Altopiano Sabato 26 ottobre 2013 10 La voce degli 8 Comuni GALLIO Grande festa a Roma e in Altopiano per l’ordinazione episcopale di Mons. Gloder Mons. Giampiero Gloder è nato ad Asiago il 15 maggio 1958. È stato ordinato sacerdote nella Cattedrale di Padova il 4 giugno 1983. È laureato in Teologia Dogmatica. Il 1° luglio 1992 entra nel Servizio diplomatico della Santa Sede; è stato destinato alla Nunziatura Apostolica in Guatemala, in qualità di Addetto. Successivamente è stato nominato Segretario di 2.a classe, il 1° luglio 1993. Il 16 giugno 1995 è stato trasferito alla Sezione Affari Generali della Segreteria di Stato. Conosce il francese, l’inglese e lo spagnolo. Il 23 settembre 2003 è divenuto prelato d’onore di Sua Santità. Il 21 settembre è stato nominato da Papa Francesco Nunzio Apostolico e Presidente della Pontificia Accademia Ecclesiastica. Monsignor Giampiero Gloder è anche Consigliere di Nunziatura, Capo Ufficio con incarichi speciali nella Segreteria di Stato, e Arcivescovo della città spagnola di Telde che si trova nella comunità autonoma di Gran Canaria. La Pontificia Accademia Ecclesiastica oggi è l’istituzione in cui si formano i sacerdoti che si preparano a far parte del servizio diplomatico della Santa Sede, presso le Nunziature Apostoliche o la Segreteria di Stato. Grande festa a Roma con la partecipazione di tanti altopianesi per l’ordinazione episcopale di monsignor Giampiero Gloder avvenuta nella Basilica di San Pietro nel pomeriggio di giovedì 24 ottobre. Un grande orgoglio per tutto l’Altopiano, ma in particolare per la famiglia Gloder. Il fratello, Professor Mariano, dichiara: “In questo momento proviamo ovviamente un grande orgoglio e molta soddisfazione”. Sottolinea inoltre quanto tutto questo sia stato inaspettato per tutti anche per lo stesso Monsignore. “Grande gioia da parte di tutta la famiglia e prima di tutto di nostra madre che ha sempre avuto nel cuore il figlio, un pensiero costante, data la lontananza, che continua anche adesso.” La sua lunga e fruttuosa carriera parte da molto lontano. La sua vocazione si è infatti manifestata presto, come racconta il fratello, portata avanti con una volontà ferrea emersa già in tenera età : “Faceva la terza elementare quando ha espresso l’intenzione di diventare sacerdote”. Con qualche riserva da parte della famiglia per la giovinezza e il fisico gracile, il piccolo Gloder è entrato dunque in seminario già alle medie per cominciare questo percorso che lo ha portato all’ordinazione episcopale. Ricorda ancora il fratello: “E’ sempre stato una persona particolarmente gioiosa, contenta, vitale, che ha amato e vissuto la realtà giovanile. I trentenni di oggi ricordano ancora con piacere le attività del Grest di Monsignor Gloder allora diacono e non solo nel suo paese natale, ma anche in altre Parrocchie come quando portava i ragazzi di San Domenico sulle Dolomiti, dato che un’altra sua grande passione è la montagna, anche se non ha più la possibilità di viverci”. Monsignor Pietro Lievore, parroco della cattedrale del Duomo, nel 1983 ha accolto l’allora giovane Giampiero Gloder nella chiesa di Santa Croce dove è stato parroco per vent’anni dal 1970 al 1990. «Gloder», ricordava nei giorni scorsi sulle pagine de Il Mattino di Padova «mi ha affiancato come cappellano per tre anni, un ragazzo intelligente, scrupoloso, severo con se stesso, ma anche capace di ridere, disponibile agli scherzi. Aveva instaurato con i giovani della parrocchia un rap- porto speciale di fiducia e simpatia. Ricordo quegli anni con gioia, la parrocchia era ricca di iniziative, massiccio il seguito dei fedeli. Con Giampiero abbiamo organiz- zato gite, campi scuola, riunioni di preghiera». «Nel 1986 il vescovo Filippo Franceschi in visita pastorale a Santa Croce conosce il mio cappellano e ne intuisce i talenti. È Franceschi, infatti, uomo colto, fine teologo, che lo manda a Roma dove Giampiero studia teologia e si laurea all’Università Gregoriana”. La sua esistenza è stata dedicata alla fede e alla Chiesa “Ma è rimasto sempre legato alle sue origini e ai suoi cari – sottolinea Mariano - tanto che, nonostante tutti gli impegni, ritorna sull’Altopiano almeno una volta al mese recandosi a Villa Rosa per far visita alla cara mamma e a celebrare la messa.” La famiglia e molti paesani hanno voluto essere vicini a Gloder in questo momento di grande gioia e felicità, tanto che è stato organizzato un pullman e tante persone si sono recate autonomamente a Roma per assistere alla cerimonia. L’arcivescovo sarà a Gallio per celebrare Messa domenica 3 novembre alle 11. La celebrazione sarà trasmessa in diretta su Radio7Asiago sui 95.00 mhz Giulia Rigoni Majo, Campione di Drink vi invita al Macrillo di Gallio Dopo la parentesi alla Mostra del Cinema di Venezia, Daniele Strazzabosco, detto Majo, torna a dare il meglio al Macrillo, storica discoteca altopianese della quale il nostro si è preso a cuore la gestione. Un lavoro che ricorda i tempi “d’oro” della sua adolescenza vissuta in quegli ambienti dove Daniele, nella figura del “factotum”, si occupava davvero di tutto un po’: dal bar, alla consolle, all’organizzazione delle serate, con un occhio particolare al sacrosanto divertimento dei suoi clienti. Da allora sono passati diversi anni in cui Majo ha maturato una lunga esperienza in giro per l’Italia e per l’Europa, alternando il lavoro in locali prestigiosi ai più vari concorsi di barman in cui ha collezionato numerosi successi. Il più recente è il titolo di: “Campione del Veneto 2013 - categoria Long Drink” conquistato alla Fiera di Rimini di quest’anno. Insieme a lui in questa nuova avventura in quel di Gallio, c’è Alice, la sua attuale compagna di origine sarda conosciuta durante la stagione lavorativa all’Harris Pub di Porto Rotondo. Appassionata anch’ella di ristorazione, tanto da vincere il “Lady Drink 2013” categoria emergenti, disputatosi a Milano ai primi di ottobre, è soddisfatta della vita dell’Altopiano ed è felice di aiutare Daniele nel tentativo di animare i talvolta spenti e monotoni week end altopianesi. Il Macrillo si tinge quindi di divertimento e con l’ingresso gratuito vi aspetta tutti i week end con serate a tema, musica a 360 gradi in compagnia di Dj come Aldo Fontana, Glamn e Marco Casari, rese speciali anche dagli immancabili e fantasiosi cocktail del Majo! In programma prossimamente, anche serate Afro night, Funky e Latino Americano. Sabato 26 ottobre 2013 Finalmente, dopo varie incertezze e perplessità, Sabato 12 e Domenica 13 Ottobre a Gallio è andato in scena il 1° Ghel Raid Junior, due giorni di puro divertimento per un gruppo di bimbi di età compresa tra gli 8 e i 13 anni che si sono cimentati in una kermesse di 16 prove ludico-sportive. Tutto ha avuto inizio ad aprile per un impegno assunto quasi per scommessa su di un tovagliolo di carta in occasione del Raid Junior ad Ugine (paese gemellato con Gallio) quando 5 piccoli atleti dello Sci Club Gallio hanno condiviso l’ormai collaudata esperienza con i cugini d’oltralpe. Ogni “promessa è debito” e come tale andava onorato. Giovedì 10 ottobre è arrivata a Gallio una delegazione dell’OMCS (ufficio municipale per la coordinazione degli sport di Ugine) che, con la sua pluriennale esperienza e tanto entusiasmo ci ha aiutato affinché questa nuova avventura dedicata ai più piccoli possa diventare consolidata esperienza anche a Gallio. Dopo un’intera giornata di sopralluoghi, controlli meteo e discorsi in una strana lingua composta da vocaboli francesi, italiani, inglesi e dialettali ecco che sabato mattina alle 9:30 in punto 11 squadre composte da 5 atleti di sesso, provenienza e classi diverse, si trovano allineate in perfetto ordine e silenzio in Auditorium; la trepidazione è palpabile e la nostra avventura inizia, non vi è più spazio per ripensamenti o incertezze. Tutto sembra iniziare nel migliore dei modi, cinquantacinque bimbi con la maglietta del Ghel Raid divisi in “Equipe” secondo le bandane colorate compongono un arcobaleno di 11 colori guidati da altrettanti Capo Squadra volontari ognuno con in mano la mappa e la sequenza dei giochi da fare dentro e fuori dall’Auditorium. …Pronti… via… tutti danno prova di impegno sportivo e condivisione amichevole divertendosi non poco nell’affrontare il tiro con l’arco, il biatlon, lo swing rollers, il percorso di guerra e il golf, gare di abilità semplici e dal sapore antico che mettono a dura prova i piccoli “atleti” comunque radiosi ed eccitati per l’esperienza inusuale. Bella l’atmosfera che si respira, tutti a sostenere a squarciagola ogni partecipante, tutti curiosi ed eccitati per la squadra Blu completamente formata dai piccoli atleti di Ugine ospitati, in segno di un vero e proprio gemellaggio, dai coetanei l’Altopiano 11 La voce degli 8 Comuni GALLIO cate nelle principali vie del centro dove gli occhi vigili di nonni e genitori seguono curiosi i propri piccoli oramai provati ma soddisfatti delle loro perfomance. Gli stessi occhi, ancora più numerosi, li ritroviamo la mattina successiva in piazza Italia dove, sotto il grande arco rosso, tutti i 55 atleti che indossando la maglietta offerta del comune di Ugine si preparano alla masse-start dell’ultima prova, la gara di corsa che prevede due giri del circuito studiato ad hoc. Certo, ogni competizione che si rispetti vuole una classifica ed anche in questo caso è stato così ma l’allegria ed il divertimento sono andati ben oltre al mero risultato sportivo e hanno dato vita ad una grande festa in cui tutti si sono sentiti protagonisti e partecipi. Ad onor di cronaca la classifica ufficiale vede a scalare dall’undicesimo posto l’Equipe Azzurro, Rosso, Rosa, Arancione, Marrone, Fucsia, Bianco, Verde, Giallo e Blu. La squadra vincitrice della prima edizione del Ghel Raid Junior è stata la squadra Nera capitanata da Alessandro che, con Andrea, Diletta, Lisa e Matilde hanno deciso di lasciare la coppa a Tristan come segno della loro gratitudine e della loro amicizia; il premio speciale è andato invece alla squadra Rosa dove Beatrice, Daniele, Giacomo, Lucia e Thomas capitanati da Alessandra si sono contraddistinti per il loro Fair-Play. Non vorremo dimenticare nessuno, quindi evitando un lungo elenco di nomi, vogliamo solo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato e si sono impegnati per la realizzazione di questa nostra Scommessa, persone normali che per due giorni o più hanno scelto di regalarci il proprio tempo o un piccolo contributo. Doveroso invece menzionare la collaborazione con il Comune, lo Sci Club , l’Istituto Comprensivo e la Pro Loco di Gallio che, ognuno per la propria competenza, hanno dimostrato interesse ed entusiasmo per questa avventura. “Grazie bimbi per quanto ci avete saputo insegnare” questo è il nostro saluto anzi, il nostro arrivederci al prossimo anno perché siamo fermamente convinti che il Ghel Raid Junior, tra sport e cultura, sia una giusta occasione per socializzare e conoscere anche altre realtà in un gemellaggio fraterno “senza confini” comunali e/o nazionali. Il Comitato organizzatore del Ghel Raid Junior Lo spettacolo del 1° Ghel Raid Junior dello Sci Club Gallio, tutti attenti e premurosi per Tristan, bimbo d’oltralpe inserito nella squadra Nera composta da altri quattro elementi autoctoni; anche i Capo Squadra sembrano ritornare bambini. Guardandoci negli occhi riconosciamo quella luce che contraddistingue lo sguardo dei nostri figli e che spesso la vita quotidiana di adulti spegne, abbiamo tutti la sensazione di far parte di una magia unica e soddisfacente resa ancora più preziosa dal sole che nel pomeriggio illumina lo spettacolare scenario del Packstal dove ci attendono prove che non conosciamo e che rafforzano ancora di più il senso di collaborazione per il bene della squadra. Ogni piccolo atleta non può più essere individualista ma ha bisogno dell’apporto del proprio compagno per poter portare a termine prove come il Run & Bike, il percorso VTT, il Tchouk Ball, il Flou Flou e la più tradizionale Corsa con i sacchi, impegni che rendono il pane e sopressa e una fetta di dolce una merenda squisita e prelibata oltre che il carburante necessario per affrontare l’ultima parte della giornata. IL Koh-lanta, il percorso in monopattino e quello di abilità, il tiro di precisione con le bocce e il quizzone sono le prove che si svolgono nelle varie stazioni dislo- Sabato 26 ottobre 2013 l’Altopiano 12 La voce degli 8 Comuni ROANA Ragioniamoci su: avere una Miss Italia di Roana non sarebbe davvero male, porterebbe un po’ di prestigio in più al nostro territorio. Ora, finchè tutto non sarà compiuto nella tarda serata di domenica 27 ottobre, ogni cosa è possibile, anche che Denise Frigo, 19enne nostrana, venga incoronata “la più bella d’Italia” per il 2013. Ebbene sì, c’è anche questa bellezza altopianese tra le 63 finaliste del Concorso Miss Italia in corso di svolgimento a Jesolo (Ve) e che si concluderà con la diretta televisiva di domenica sera, su La7 a partire dalle 20.45. Con una di noi in gara, il minimo che possiamo fare è seguire la trasmissione e soprattutto, se Denise dovesse, rientrare tra le 21 scelte dalla giuria dalle quali uscirà poi la vincitrice, spingerla verso la vittoria con il televoto. Il meccanismo del format è cambiato rispetto alle precedenti edizioni. Quest’anno tutte le concorrenti saranno presentate in tre raggruppamenti: Nord (24 miss, tra cui anche la nostra Denise insieme ad un’altra vicentina e ad altre quattro venete); Centro (19 miss); Sud ed Isole (20 miss). Una giuria di qualità (composta dai registi Saverio Marconi e Stefano Reali, e dall’esperta di Denise Frigo, bellezza altopianese candidata al titolo di Miss Italia casting Gianna Tani) promuoverà 15 ragazze; poi, ognuno dei sei componenti della giuria di spettacolo, cioè il regista Saverio Marconi, l’attrice internazionale Caterina Murino, l’attore e doppiatore Massimo Lopez, la conduttrice Rita D a l l a C h i e s a , l’attrice Lucrezia Lante della Rovere e il giornalistaconduttore Salvo Sottile, “ripescherà”, tra le 48 escluse, una miss, portando il gruppo delle ragazze in gara a 21. Soltanto a questo punto entrerà in funzione il televoto (da fisso 894000; da mobile 4784781). Le sezioni di voto sono quattro e interessano sempre sia la giuria di spettacolo, sia il pubblico con il televoto: da 21 candidate si passa a sette; da sette a tre; da tre a due. Infine, la sfida si concentra tra le prime due per designare la vincitrice. In ogni sezione il pubblico può votare cinque volte da ogni singola utenza, sia fissa che mobile. Sappiamo dunque cosa fare. L’invito ci arriva anche dalla mamma di Denise, Ketty, che gestisce il bar Maja a Roana, e che in questi ultimi giorni si è data da fare, insieme a qualche amica di Denise, per divulgare, anche tramite volantinaggio, la notizia della conquista della finale e la possibilità per tutti di dare una spinta importante per la conquista dell’ambito titolo di Miss Italia. “Sono in contatto giornaliero con Denise – ci racconta – che sta vivendo un’esperienza entusiasmante anche se stancante. Ero presente a Jesolo alla selezione delle finaliste e non riuscivo davvero a crederci che tra queste ci fosse anche Denise. E’ stata una grande emozione, anche perché chi mi conosce sa che vivo per mia figlia. Ora speriamo per la serata finale. Comunque vada io sarò lì in prima fila a godermi lo spet- Un Alpino di schegge per ricordare la guerra Una nuova scultura adorna la Collezione Rovini di Treschè Conca. Ne è artefice Carluccio Zangirolami, che ha donato l’opera all’amico Giancarlo, curatore del museo dedicato alla Grande Guerra. Zangirolami, stimato medico condotto in provincia di Rovigo, non è nuovo a questo tipo di donazioni; appassionato di storia Patria egli scopre di avere una vena artistica nel 1999, quando comincia a raccogliere schegge di bombe sui campi di battaglia tra l’altopiano di Asiago ed il Massiccio del Grappa e a dipingerle riportandovi scene tratte da foto della prima guerra mondiale. Nel 2005 inizia a saldare tra loro le schegge e costruisce una statua a dimensioni naturali, prima di un fante e poi di un alpino con divise del 1915-18. Nel 2006 realizza la statua di un bersagliere e nel 2009, poi di un Carabi- niere con bambino, dedicata ai caduti di N a s s i r y a . Assemblando pezzi di granate, realizza anche piccole statue a tema storico militare con l’intento di recuperare e trasmettere il valore di testimonianza e memoria portato da questi umili residuati bellici. “Le schegge nella loro essenza distruttiva – afferma l’artista - sono ciò che rimane tra il momento della morte e l’inizio dell’oblio. Esse sono le ultime mute testimoni di tanto sangue versato e di tante vite spezzate. Recuperare le schegge, dare loro nuova forma ed espressione è un po’ come recuperare la memoria e la vita di quanti morirono in quella ormai lontana guerra. In queste statue c’è anche un po’ della nostra storia che ci sta a guardare”. L’Alpino di metallo, col suo pesante pastrano e armato di fucile, è già posizionato sul piazzale antistante il museo e la sede del locale Gruppo Alpini, nella prossima primavera riceverà con una cerimonia gli onori delle associazioni combattentistiche e della amministrazione comunale. Giovanni Dalle Fusine tacolo e in ogni caso credo che essere arrivate fin qui sia già una grande soddisfazione”. Denise Frigo, che calca le passerelle regionali, con grandi successi, già da qualche anno, porta il titolo di “Miss Miluna Veneto” ed è stata la prima miss veneta della stagione ad ottenere il biglietto per le prefinali. Aveva sbaragliato le altre partecipanti alle passerelle di selezione allestite venerdì 2 agosto a San Donà di Piave nella centralissima piazza Indipendenza. Con il suo metro e 78 è una delle miss più alte. È diplomata estetista, per il momento fa la barista insieme a mamma, e il suo sogno è diventare truccatrice nelle sfilate dell’alta moda. In bocca al lupo Denise. Altopianesi, mi raccomando…votate! Stefania Longhini Indetta dal Comune la 14^ edizione delle borse di studio “Amelia e Nino Sandri” E’ stata indetta la 14^ edizione della Borsa di Studio “Amelia e Nino Sandri” che premia gli studenti particolarmente meritevoli residenti nel Comune di Roana. L’Amministrazione Comunale, sostenendo questa iniziativa e facendola propria, intende proseguire una tradizione iniziata nel 1981 dai Coniugi Sandri, che devolsero, con lascito testamentario, una somma di denaro che andava a premiare gli studenti di Cesuna di Roana, loro paese di adozione. Il Comune di Roana da 14 anni promuove questa idea allargandone i benefici a tutti gli studenti residenti che frequentano le scuole dell’obbligo. Vale la pena di ricordare dunque queste figure, ancora ben presenti nella memoria storica della popolazione locale, che si fecero amare per la loro generosità e semplicità. Nino Sandri e Amelia Taionini si trasferirono a Cesuna nel 1933 dalla natìa Vigarano Mainarda in provincia di Ferrara per salvare la vita a Nino, malato di tubercolosi, contratta nelle trincee della Prima Guerra Mondiale. Presto divennero i sarti dei cesunesi e i santoli di tanti bambini, che ogni giorno andavano e trovarli come dei figli, portando a casa doni e consigli. Durante la Resistenza Nino salvò la vita a molti partigiani di Cesuna rischiando la propria. Non avendo avuto figli, prima di morire decisero quindi di donare una somma di denaro per istituire delle borse di studio per gli studenti meritevoli di Cesuna, ma soprattutto per sottolineare a tutti il valore inestimabile della cultura. Dalla loro scomparsa, avvenuta nel 1981, questa tradizione è stata ininterrottamente mantenuta dal Comune di Roana che nel 2000 l’ha ampliata a beneficio di tutti gli studenti del territorio. Da qualche anno inoltre, alla cerimonia di premiazione partecipa la famiglia di Amelia e Nino Sandri, rappresentata da Lorenza e Riccardo Rambaldi (nipoti del tre volte premio Oscar Carlo Rambaldi n.d.a.) che in questa occasione narrano la vita tribolata ed avventurosa di questa indimenticata coppia, ancora oggi sepolta nel cimitero di Cesuna a testimonianza di un rapporto inscindibile con la loro terra d’elezione. I racconti dei nipoti, supportati da presentazioni fotografiche e filmate, hanno soprattutto una forte valenza umana; riescono a trasmettere una partecipazione emotiva e a diffondere un sentimento di commozione che raramente si possono percepire in manifestazioni di questo genere. Ci si rende allora conto di quanto sia importante ricordare ai grandi ed insegnare ai bambini il valore del lascito testamentario dei Coniugi Sandri, non tanto dal punto di vista economico, ma in relazione al fondamento sul quale esso è stato concepito: l’amore per la conoscenza e la speranza di essere ricordati dalle generazioni future. Sono 8 le borse di studio messe in palio: due da 180 euro, 3 da 200 euro e tre da 220 euro. La cerimonia di premiazione si terrà sabato 21 dicembre alle 16 nella sala consiliare del Municipio a Canove. Sabato 26 ottobre 2013 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 13 ROANA TARES: l’esempio virtuoso del Comune di Roana “Prendete esempio da Roana”. E’ l’appello ai Comuni lanciato dalla presidente del Mandamento Confcommercio di Asiago Angela Carli che, per quanto riguarda la famigerata Tares, elogia il caso virtuoso del Comune altopianese. “Il sindaco Valentino Frigo con tutta l’amministrazione – continua Carli – ha fatto una scelta di buon senso accogliendo la nostra richiesta di fa pagare di più chi produce più rifiuti”. Il Comune di Roana, non senza costi e difficoltà e nell’ottica di penalizzare chi più inquina, ha da tempo messo in atto un sistema di valutazione delle quantità di rifiuti conferiti, riuscendo dunque a predisporre delle tabelle differenti da quelle “forfetarie” previste dal decreto Ronchi, molto penalizzanti per le imprese. Morale, il Comune ha verificato quanto Confcommercio ribadisce da tempo a tutte le amministrazioni: i maggior produttori di rifiuti sono le utenze domestiche, mentre quelle commerciali (tranne alcuni specifici casi) pesano meno sui bilanci comunali in quanto tali attività conferiscono buona parte degli scarti (imballaggi, vetro, plastica, carta, lattine ecc.) agli appositi canali di raccolta che non rappresentano un costo per la collettività. Per andare alla sostanza, i negozi di Roana dunque pagheranno, per i rifiuti, mediamente tra il 36 e il 39% in meno rispetto al 2012. Alcuni alberghi, addirittura, risparmieranno fino all’80%. A pagare di più saranno i ristoranti, che si troveranno a versare, sempre considerando la media, una Tares maggiorata del 17% circa rispetto allo scorso anno, ma in questo caso a pesare è l’incidenza dei 30 centesimi al metro quadro di maggiorazione che vanno tutti a finire nelle casse dello Stato e sui quali il Comune nulla può fare. “Roana è un esempio virtuoso, che molti altri Comuni dovrebbero seguire – spiega Enzo Benetti, segretario del Mandamento Confcommercio – perché nella stragrande maggioranza dei casi il gettito della Tares pesa soprattutto su imprese, come quelle del terziario, che non sono grandi produttori di rifiuti. Far rispettare il principio “chi più inquina più paga” è invece fondamentale, anche in un’ottica di tutela dell’ambiente, perché solo così si può sperare che chi produce più rifiuti sia incentivato a ridurli”. Roana centro del “mondo” per le Minoranze Linguistiche Germaniche Il Comitato Unitario delle Isole Linguistiche Germaniche in Italia ha tenuto la sua riunione annuale a Roana-Robaan nei giorni 12 e 13 ottobre 2013, con grande successo di partecipazione e di soddisfazione. Erano presenti i rappresentanti di tutte le minoranze germaniche, dai Walser della Valle D’Aosta ai germanofoni della Valcanale nel Friuli, con il console generale d’Austria a Milano Sigrid Berka, il presidente del Comitato delle minoranze linguistiche italiane a Roma Domenico Morelli, il direttore dell’ufficio delle minoranze linguistiche della regione Trentino Alto Adige Siegfrid Gamper e la presidente dell’Associazione delle minoranze linguistiche di Vienna Ingebor Geyer. Dopo il saluto del Sindaco e dell’Assessore di Roana, i lavori si sono sviluppati con il coordinamento di Marcella Benedetti (Sappada), di Luigi Nicolussi (Luserna) e Luis Prader (Bolzano ) secondo le numerose voci all’ordine del giorno, con i problemi di ordine organizzativo e finanziario e con le esperienze delle associazioni nelle varie zone. Sono state evidenziate le gravi difficoltà economiche in cui operano le minoranze, anche in seguito alle riduzioni e all’annullamento di sostegno finanziario in ambito nazionale, regionale e loca- le. Il Dr Gamper ha illustrato il testo approvato dal Consiglio Europeo di Strasburgo sulle lingue europee a rischio di estinzione, con l’invito ad approfondirlo sul piano culturale e politico. Tutti i rappresentanti hanno ribadito la volontà di continuare l’attività di tutela e di valorizzazione del nostro patrimonio linguistico, storico, su un piano di ricerca culturale seria e aperta, senza limitarsi a semplici utilizzazioni folkloristiche e turistiche e senza cedere a dannose strumentalizzazioni politiche e partitiche. Si è discusso del Sito informatico e si è deciso di semplificarlo e di rinnovarlo in stretta connessione con il sito del Curatorium Cimbricum Bavarense, curando particolar- mente l’aspetto figurativo. Per l’anno prossimo è stato deliberato di realizzare un convegno a Luserna sui modi applicativi della legge nazionale 482 del 1999, relativa alle minoranze linguistiche, in modo da evitare sprechi e confusioni e per poter rafforzare e qualificare la nostra attività, in adesione alle esigenze concrete delle nostre comunità. Il prof. Patuzzi ha presentato il nuovo libro illustrato “Le nostre parole – Unsere Worter”, dedicato ai bambini, alle famiglie e alle scuole, libro realizzato in undici versioni, una per ogni comunità aderente al progetto, con 700 parole per argomenti riportate in lingua propria, in italiano e in tedesco. L’iniziativa è stata sostenuta grazie a un contributo della Regione Trentino Alto Adige. Il prof. Patuzzi ha messo in evidenza l’ampiezza del lavoro che ha visto la collaborazione di esperti di tutte le minoranze coinvolte. Egli ha sottolineato la importanza del plurilinguismo nella formazione dei bambini, con l’apprezzamento dei dirigenti scolastici di Asiago Francesco Tognon e Mario Porto, presenti alla riunione. Particolare successo hanno riscosso i momenti di spettacolo folkloristico etnico e cimbro, come la serata con Pierangelo Tamiozzo e i suoi amici che hanno presentato canzoni cimbre antiche e nuove con strepitose sonorità. Molto ammirati i giovani del complesso Balt Huttar, con il loro fragoroso repertorio celtico irlandese. A mezzogiorno di domenica, anche nell’ambito della Sagra di Santa Giustina, il Gruppo Corale Cimbro di Roana e Mezzaselva ha salutato gli ospiti e la comunità in piazza a Roana con il canto cimbro del Tin Tan Nona, accompagnato dai rintocchi delle campane. Una suggestione straordinaria. Sergio Bonato IL CREDITO COOPERATIVO COMPIE 130 ANNI La prima Cassa Rurale italiana venne costituita nel 1883 a Loreggia, in provincia di Padova, a opera di Leone Wollemborg, che prese a modello una nuova forma di credito, sviluppato in Germania da Friedrich Wilhelm Raiffeisen; un’impostazione fondata sul localismo e su motivazioni etiche di ispirazione cristiana. Nel 1890, poi, il giovane sacerdote don Luigi Cerutti fondava a Gambarare, in provincia di Venezia, la prima Cassa Rurale Cattolica. Nel 1891, l’enciclica Rerum Novarum di papa Leone XIII divenne il manifesto di un ampio e diffuso movimento; da quel momento in poi l’opera delle Casse Rurali entrò ufficialmente nel campo cattolico. Nel 1897 erano già presenti nel territorio italiano ben 904 Casse Rurali. Durante il fascismo – a seguito della Legge Bancaria del 1937 – molte Casse furono invitate a chiudere; il rilancio delle Rurali avvenne nel periodo repubblicano: nell’art. 45 della Costituzione si riconosceva il ruolo della cooperazione con finalità mutualistiche. Nel 1950 venne ricostituita la Federazione Italiana delle Casse Rurali e Artigiane (nata nel 1909, come Federazione nazionale delle Casse Rurali) che, nel 1967, aderiva a Confcooperative. Nel 1963 venne fondato l’Iccrea, l’Istituto di Credito delle Casse Rurali e Artigiane, con il compito di agevolare, coordinare e incrementare l’azione delle singole Casse attraverso lo svolgimento di funzioni creditizie, di intermediazione bancaria e assistenza finanziaria. In tempi più recenti, nel 1993, il Testo Unico Bancario sanciva, in corrispondenza di un cambiamento nella denominazione – da Casse Rurali e Artigiane a Banche di Credito Cooperativo – il venir meno dei limiti di operatività: le BCC da allora possono offrire tutti i servizi e i prodotti delle altre banche e possono estendere la compagine sociale a coloro che operano o risiedono nel territorio, indipendentemente dalla professione che svolgono. Negli anni Novanta, il Credito Cooperativo realizza un’importante razionalizzazione della propria struttura: nel 1995 diventa operativa Iccrea Holding, Capogruppo del Gruppo bancario Iccrea (cui fanno capo le “fabbriche” di prodotti e servizi). Alla data del 31 marzo 2013, in Italia, sono operative 391 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali, con 4.428 sportelli (pari al 13,6 per cento di tutti gli sportelli bancari italiani). La presenza diretta delle BCC è in 2.714 Comuni ed in 101 Province. I soci sono 1.141.226. I dipendenti 37 mila. La raccolta complessiva si attesta a 185 miliardi (+4,9% a fronte di un -1,1 registrato nel resto del sistema bancario); la raccolta da clientela (più obbligazioni) è invece pari a 155,2 miliardi (+2,8 a fronte di un +1 per il resto del sistema; la quota di mercato della raccolta da clientela, comprensiva di obbligazioni, è del 7,4 per cento). Gli impieghi si sono attestati invece a 137,5 miliardi (-0,4 a fronte del -1,6 per il resto del sistema; la quota di mercato degli impieghi è del 7%). Considerando anche i finanziamenti erogati dalle banche di secondo livello del sistema, gli impieghi ammontano complessivamente a 150,3 miliardi di euro, per una quota di mercato del 7,7%. Tra questi: gli impieghi erogati alle sole imprese sono pari a 90,2 miliardi di euro (-1,7% contro il -3,4% del sistema bancario complessivo). La quota di mercato delle BCC per questa tipologia di prestito è del 9,5%. Considerando anche i finanziamenti alle imprese erogati dalle banche di secondo livello del Credito Cooperativo, gli impieghi al settore produttivo superano invece in totale i 101 miliardi di euro e la quota di mercato della categoria si attesta al 10,7%. Infine, gli impieghi erogati dalle BCC italiane rappresentano il 22,6% del totale dei crediti alle imprese artigiane, l’8,6% alle Famiglie, il 17,6% alle imprese familiari, l’8,6% delle Società non finanziarie, il 12,6% del totale dei crediti alle Istituzioni senza scopo di lucro (Terzo Settore). In particolare, la quota di clienti affidati del settore Non profit (escluse le cooperative sociali) è del 19%. l’Altopiano Sabato 26 ottobre 2013 14 La voce degli 8 Comuni LUSIANA Pomeriggi autunnali affascinanti con la manifestazione “Pomo Pero” Si è conclusa domenica la quattordicesima edizione della manifestazione “Pomo Pero”. Chi ogni anno partecipa a questo evento sa che si tratta di un appuntamento imperdibile per conoscere i genuini prodotti della nostra terra, oltre ad essere un’occasione per trascorrere piacevoli giornate immersi tra le montagne dell’Altopiano e gustare incantevoli panorami da questa “terrazza sulla pianura” quale Lusiana. Una ricca esposizione di va- rietà locali di mele e pere e un mercatino di prodotti tipici rende la manifestazione degna di apprezzamenti! E non solo, “Pomo Pero” è molto vivo dal punto di vista folkloristico e culturale: le due domeniche pomeriggio sono state dedicate alla dimostrazione di antichi mestieri, balli popolari, costruzione di spaventapasseri, spremitura di mele e pere locali, con numerosa partecipazione di adulti e di bambini. Senza dimenticare l’af- fascinante e deliziosa cena che si tiene annualmente presso la sala consiliare del Palazzon tenuta dal Gruppo Ristoratori di Lusiana e la passeggiata tra i sentieri nella zona dove si trovano meli e peri secolari accompagnata dal locale Gruppo marciatori. L’associazione organizzatrice, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, è sempre molto attenta ad affascinare i visitatori che decidono di trascorrere un pomeriggio autunnale a Lusiana tra prodotti tipici e spettacoli. E quindi… arrivederci al prossimo anno! E.Z. ENEGO Sport, danza e musica: al via ad Enego i corsi extrascolastici per i ragazzi Con la stagione autunnale, riprendono anche i corsi extra scolastici per i ragazzi delle scuole primaria e secondaria, e ad Enego quest’anno, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Per il terzo anno consecutivo, è stata rinnovata la collaborazione tra Amministrazione Comunale e Istituto Danzarte di Marostica per assicurare ai bambini corsi di danza classica e moderna gestiti da qualificate insegnanti. E’ sempre il venerdì la giornata dedicata a questa attività, e sono stati organizzati, anche questa volta, più turni per assicurare anche ai più piccini di seguire le lezioni. Attività fisica e non solo la Danza, una disciplina che forse più di ogni altra, assicura, soprattutto nei primi anni, uno sviluppo armonioso del fisico, l’educazione per una buona coordinazione e soprattutto la disciplina. Come di consueto inoltre, sono stati avviati i corsi di presciistica durante i quali i ragazzi potranno anche conoscere le varie discipline sportive grazie ai giochi sport, attività propedeutiche e ludiche. Infine, per il primo anno, e grazie ad una cordata di aiuti, verranno attivati dei corsi di musica. Il rinomato Istituto Musicale G.B. Ferrazzi di Carpanè infatti quest’anno si è deciso, dato il buon numero di allievi eneghesi, a salire “in quota” per tenere lezioni di: chitarra classica, pianoforte e fisarmonica, per ragazzi e adulti. Da alcuni anni, un certo numero di ragazzi di Enego frequenta corsi presso l’Istituto Ferrazzi, tanto che nelle ultime due stagioni, il saggio finale si è svolto proprio nell Palazzo della cultura e del Turismo di Enego. Grazie alla collaborazione tra Amministrazione, Istituto Comprensivo e soprattutto al contributo dato dalla Confraternita del Bagolo, con attività di beneficenza, i corsi prenderanno il via a novembre. Stefania Simi Don Andrea Finco, da Enego a Santa Maria di Cittadella Ancora una storia di vocazione profonda, un altro sacerdote originario di Gallio, Don Andrea Finco che domenica 20 ottobre ha iniziato il suo percorso nella parrocchia di Santa Maria di Cittadella come parroco. Un grande saluto ad un compaesano che ha prestato il suo precedente servizio presbiteriale nella Unità Pastorale di Enego, Fosse, Stoner e che comincia questa nuova avventura. Un grosso in bocca al lupo e un grande saluto ad un parroco molto amato e apprezzato animato da una grande fede. I cinquant’anni della ditta Marchi 15 settembre 1963 – 15 settembre 2013: cinquant’anni di intensa attività per Franco Marchi, originario di Laverda di Lusiana, fondatore dell’omonima ditta di rivendita di alimentari e detersivi che oggi ha sede a Fellette di Romano d’Ezzelino. La ricorrenza è stata festeggiata venerdì 13 settembre a villa Mascotto di Ancignano di Sandrigo con excursus storico, musica e ricco buffet per circa 200 invitati. Oltre ad amici e parenti, hanno partecipato tutti coloro che hanno segnato a vario titolo l’evolversi negli anni dell’azienda: la famiglia d’origine, che ha accompagnato il titolare nei primi difficili e rischiosi passi, quella attuale, che ha dato impulso con l’immissione di forze nuove e giovani, tutti i dipendenti a cominciare dai primi, alcuni già in pensione, i collaboratori e i vettori che hanno contribuito al successo dell’azienda che si colloca ai primi posti del settore nel Triveneto. La ditta Marchi fornisce prodotti per la casa e l’alimentazione a ministeri, ospedali, enti, associazioni, alberghi, senza trascurare i primi preziosi e fidati clienti, cioè le parrocchie e gli asili parrocchiali, e ultimamente le sagre paesane che numerose si ripropongono nei paesi in estate. Forte impulso è stato dato all’azienda nel 2000 con l’inserimento nella gamma dei prodotti delle carni fresche, che ha fatto registrare un forte aumento del fatturato. Nell’azienda sono occupati i 3 figli che continuano l’opera del padre dividendosi i settori di responsabilità: gestione del personale, amministrazione, commercializzazione. Avviato- si come sub agente di Zanato di Padova, un rappresentante di dado per brodo per conto della Salga di Trecate (Novara), ben presto Marchi ha inserito nel suo carnet prodotti in proprio come formaggi e salumi e poi via via tutti gli altri fino a coprire l’intero fabbisogno di comunità, convivenze e alberghi e dando vita a un’azienda familiare che si è trasformata in Srl nel 1980 e in Spa nel 1986. Il primo magazzino è stato allestito a Laverda di Lusiana, nei locali di famiglia, per passare poi, a mano a mano che la ditta si evolveva, a Mason, quindi Marostica e infine nella zona industriale di Fellette. Attualmente l’azienda conta un pacchetto di circa 5000 clienti e dà lavoro ad un centinaio di persone tra dipendenti, agenti, vettori e consulenti. Essa copre con i suoi servizi tutto il Triveneto fino al Garda, il Friuli, l’Alto Adige e ll Polesine. Per il titolare è la sua creatura più bella cui dedica anche ora le prime e migliori attenzioni. I clienti sono preziosi e da servire con affetto – ripete spesso ai collaboratori. Per lui, nato nella povertà, la ditta ha rappresentato una possibilità di affermazione sociale ed economica, come per tanti altri imprenditori del nord est usciti dalle macerie della guerra. Nell’attuale crisi mondiale “l’amore per il lavoro e la passione per i clienti sono l’unico antidoto vincente” afferma spesso Marchi dopo 50 anni di lavoro non privo di rischi e difficoltà, ma appassionato e gratificante. L’Altopiano di Asiago, da cui è partito, è oggi la sua seconda residenza dove si rifugia per ristorarsi dalle fatiche del lavoro. Clara Marchi l’Altopiano Sabato 26 ottobre 2013 La voce degli 8 Comuni FOZA Alpini in festa per l’85° Il Gruppo Alpini di Foza, con il patrocinio del Comune, organizza un raduno per soci, simpatizzanti e cittadini. Nell’occasione del 95° anniversario della fine della grande guerra e dalla liberazione del paese di Foza dall’occupazione austroungarica, le locali Penne Nere hanno pianificato un ricco programma di manifestazioni e incontri. Sabato 2 novembre, alle 10.30, raduno dei partecipanti davanti il municipio e partenza per Monte Fior e Monte Castelgomberto, dove sarà deposta una corona di alloro in località Selletta Stringa. Accompagnano il picchetto del 5° reggimento alpini con il comandante colonnello Biasiutti. Alle 14.00: rientro a Foza e partenza, alle ore 14.30, per il Monte Cornone, dove sarà deposta una corona d’alloro in corrispondenza del “Salto degli alpini”, luogo dove, la sera del 10 febbraio 1918, decine di alpini del 5° reggimento, per non cadere nelle mani del nemico, preferirono gettarsi oltre la balza. Alle 17.30, al museo comunale, si terrà la presentazione, a cura dell’autore Paolo Volpato, del libro “Sull’orlo dell’abisso, Monte Cornone-Sasso Rosso Monte san Francesco”. Introduzione a cura di Domenico Alberti. Seguirà l’inaugurazione della mostra fotografica a cura dello stesso Volpato e di Filippo Menegatti, con la collaborazione del Club Fotografico Altopiano 7 comuni per l’allestimento e delle associazioni storico culturali “Amici della storia di Foza” e “Altopiani perduti” per parte del materiale fotografico d’epoca. Saranno esposte fotografie del periodo bellico e foto degli stessi luoghi scattate al giorno d’oggi. La celebrazione proseguirà domenica 3 novembre nella ricorrenza del 95° anniversario della fine della grande guerra. Alle 9.30 la Messa in suffragio dei Caduti di tutte le guerre, nella chiesa parrocchiale; alle 10.30: ammassamento presso il piazzale delle scuole; ore 10.45: partenza del corteo fino al monumento ai Caduti con deposizione corona d’alloro e interventi delle autorità; ore 11.45 intitolazione della sede A.N.A. al generale Pirio Stringa, comandante del Gruppo Alpini Foza, composto dai battaglioni Morbegno, Monte Argentera, Monviso e Val Maira, durante la prima battaglia delle Melette nel giugno 1916; ore 12.30 rinfresco alpino. Il ciclo di manifestazioni si conclude nella giornata del 4 novembre: ore 10:00: lezione per le scolaresche di Foza su tema “La grande guerra nel territorio di Foza” a cura di Paola Cappellari, con visita al museo e rinfresco. A Foza la commemorazione dell’eccidio di San Francesco Venerdì 18 ottobre, presso il Monumento ai Caduti, sono stati commemorati i partigiani trucidati a San Francesco il 18 ottobre 1944. Erano presenti diversi rappresentanti locali e numerose persone, compresi tutti i bambini della Scuola di Foza. Il Presidente dell’Associazione Volontari della Libertà della Provincia di Vicenza dott. Francesco Binotto e il Consigliere comunale Claudio Chiomento hanno sottolineato l’importanza di ricordare questo avvenimento, che riporta al sacrificio dei partigiani per la conquista della libertà, della democrazia e di quei valori che rendono le persone indipendenti da forme di governo assolutistiche e nazionalistiche. Il vicepresidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia della Provincia di Vicenza sig. Foto di Tiziano Vescovi Giorgio Fin ha ribadito ancora i principi che hanno ispirato i resistenti e ha fatto un profilo dei sette partigiani uccisi a San Francesco, ricordando, poi, anche Natale Gheller, catturato e ucciso in contrada Furlani il 5 febbraio 1945, nonché Pietro Boaria, morto a Carpanè di San Nazario il 28 aprile 1945. Il Vicepresidente ha fatto rilevare l’importanza della presenza delle scolaresche, perché siano a conoscenza di quanto è accaduto e siano trasmessi ai bambini i concetti di libertà, di collaborazione e, soprattutto, di pace. Molto toccante è stato il momento in cui i bambini hanno intonato il canto “Signore delle Cime”, con il quale hanno voluto ricordare anche il nostro Sindaco GiovanniAlessio Oro, da poco scomparso, il quale è sempre stato presente a questa commemorazione. Paola Cappellari 15 l’Altopiano Sabato 26 ottobre 2013 16 La voce degli 8 Comuni GASTRONOMIA Pizzeria Ristorante “Al Campeggio”: cordialità e buona cucina sono di casa Croccante, saporito, leggero: è l’impasto per pizza della Pizzeria Al Campeggio. Non solo classico, ma anche con farina integrale o napoletana oppure senza glutine per celiaci. Una pizza unica nata dalla passione e dall’esperienza del titolare e pizzaiolo Francesco Costa, ma anche dell’utilizzo di prodotti a km 0, come i formaggi del Caseificio Pennar, verdure e carni nostrane che sono una garanzia di qualità per il prodotto finale. Non solo pizza, anche cucina tradizionale, ma ricercata e ben fatta, grazie alle mani esperte e sapienti della cuoca Pilli; piatti tipici di montagna come il formaggio ai ferri dei Pennar, la salsiccia con polenta e il capriolo al ginepro, il baccalà alla vicentina o i molto apprezzati bigoli al ragù Cimbro, così come la pasta con funghi nostrani, sempre con la stessa cura nella preparazione e nella scelta della materia prima. Al Campeggio si possono prenotare ottime cene di selvaggina, cacciagione e di altri prodotti autoctoni, caratteristici dell’Altopiano. Una chicca da gustare solo in questo ristorante è la Paella castigliana originale di carne e pesce, preparata secondo la miglior tradizione spagnola, senza tralasciare la crema catalana e gli altri dolci fatta in casa, come lo strudel di mele, i semifreddi assortiti al gusto di croccantino, nutella, amaretto, menta, insieme a molti altri. Non solo cibo, ma anche una ricca selezione di birre speciali alla spina o in bottiglia e una ricercata carta di vini rossi e bianchi. La pizzeria offre prezzi speciali per comitive, gruppi, scolaresche e pizze della classe. Inoltre in particolari occasioni come Natale, San Silvestro, San Valentino e Pasqua si può trovare un vasto menù alla carta con piatti particolari e ricercati. “Al Campeggio” offre un’atmosfera accogliente, in un ambiente familiare e informale dove ci si sente subito come a casa; un ampio parcheggio e un parco giochi per lo svago dei più piccoli, dove trascorrere piacevoli momenti immersi nel verde dell’Altopiano, nella natura, con un panorama unico. Simpatia e accoglienza grazie alla spontaneità del barista Pierone e alla gentilezza delle cameriere, un buon servizio e una costante attenzione al cliente e alle sue esigenze fanno di questo locale un posto ideale per rilassarsi e mangiare bene. Servizio redazionale Il Molino in via Jacopo Scajaro ad Asiago ora è anche toelettatura per cani e gatti In via Jacopo Scajaro ad Asiago, proprio dove c’era “el molin” di papà Domenico, che riforniva di farina l’intero altopiano, con un discreto giro commerciale anche nella pedemontana, Daniela Fracaro, col suo negozio, oggi porta avanti, con l’aiuto di suo marito e dei suoi figli, una delle tradizioni della famiglia Meltar. Con intraprendenza e competenza, ha però nel tempo trasformato la sua attività ridimensionando il ramo delle farine e specializzando- si sempre più nell’offerta di alimenti ed accessori per piccoli animali. Qui si possono infatti trovare le migliori qualità di cibi per cani, gatti, pesci, uccelli e animali da cortile. Se poi cercate i guinzagli più trendy, cucce, cuscinoni e ceste per gli amici a quattro zampe da abbinare a qualsiasi tipo di arredamento oppure i cappottini invernali più alla moda, o tanti altri accessori di tutti i colori e le fatture, questo è il posto giusto: Daniela sa scegliere con vero stile e gusto tutto ciò che propone ai suoi clienti e saprà sempre consigliarvi al meglio. “Il Molino” da qualche mese offre, novità davvero interessante, anche il servizio di toelettatura per cani e gatti di ogni razza e dimensione. Per il semplice bagno e asciugatura, oppure per taglio del pelo accurato, affidate tranquillamente il vostro piccolo amico a Daniela: in corsi specializzati, che ha frequentato e continua a frequentare con costanza, ha acquisito pratica e segreti di quella che è una vera e propria arte alla quale si dedica con grande passione. Non solo: da seria professionista, con innato amore per gli animali, sa come tranquillizzare e mettere il più possibile a proprio agio il vostro cane o il vostro gatto. Per le richieste e le esigenze più particolari poi, Daniela si appoggia a per- sone esperte che operano da anni in questo ramo e che garantiscono massima professionalità e buoni risultati. Telefonando allo 0424462645 oppure recandovi direttamente in negozio in via Jacopo Scajaro ad Asiago, potrete concordare orari e modalità per la toelettatura che più vi aggradano a prezzi decisamente equi. Se poi amate il fai da te, prendendovi personalmente cura del vostro animale, questo negozio dispone di un’ampia gamma di prodotti: shampoo, maschere, antiparassitari, detergenti per la pulizia di oc- chi e orecchie, spazzole, pettini e tutto l’occorrente per l’igiene del cane e del gatto. Per il benessere, la bellezza e la pulizia dei vostri affezionati amici a quattro zampe c’è “Il Molino”, alimenti e accessori per piccoli animali e oggi anche toelettatura cani e gatti. Servizio redazionale Sabato 26 ottobre 2013 l’Altopiano 17 La voce degli 8 Comuni CONCO – Il bilancio di oltre quattro anni di amministrazione CONCO “Bisogna pensare a dare lavoro ai nostri giovani, la legna del bosco e le patate non bastano più” “Anni frustranti, in cui la crisi ha imposto molti cambiamenti nel modo di amministrare”. I quattro anni e mezzo di amministrazione per il sindaco di Conco Graziella Stefani sono stati assai ardui. “Siamo però riusciti anche a raggiungere molti obbiettivi posti nel programma – aggiunge - con un occhio al bilancio ed uno ai servizi alla popolazione, che non sono mai mancati. Quello del mantenimento dei servizi è un punto fondamentale; tanto più in un Comune dove sono venute a mancare entrate importanti come quelle derivanti dalle attività estrattive, ma con ingegno e volontà, anche della comunità, molti servizi non solo sono stati mantenuti ma anche potenziati. Grazie anche ad un impianto fotovoltaico in Sicilia”. Come è questa storia dell’impianto fotovoltaico siciliano? “Attraverso il CEV, un consorzio di enti pubblici nato nel 2002 per abbattere i costi energetici, si è presentata la possibilità di realizzare in Sicilia un impianto fotovoltaico con fondi europei. La richiesta di finanziamento è stata avviata dai Comuni, tra cui Conco, ed ora che è entrato in funzione dà un ritorno in energia che viene utilizzata per il Municipio, gli impianti sportivi e la scuola. Soldi risparmiati che possiamo destinare ad altro. In particolare per la popolazione.” In sostituzione alla entrate delle cave. “Chiaramente le cifre sono diverse; prima della crisi, dal settore marmo arrivavano nelle casse comunali circa 500 mila euro all’anno, oggi sono meno di 40 mila anche perché delle sei cave presenti, oggi ne è operativa solo una. Il fotovoltaico non compensa le entrate delle cave ma almeno da un po’ di respiro”. Qual è il progetto che le rincresce di non aver realizzato? “Quello dell’asilo nido integrato. Al di là delle difficoltà nell’avviarlo, a “tagliare la testa al toro” sono le scarse nascite. Poi con la crisi molte famiglie preferiscono arrangiarsi con i nonni. In compenso abbiamo trovato una formula che ci permette di ospitare alla materna bambini dai 24 ai 36 mesi”. Lo Stato ha fornito ai Comuni l’Imu ed ora la Tares! “Bella cosa!! I Comuni sono diventati gli esattori dello Stato e della Regione. Gli enti locali sono costretti a far i salti mortali per applicare in maniera non punitiva queste nuove tassazioni per poi cambiare tutto. Con Imu e Tares siamo stati costretti a scelte difficili creando anche qualche malumore. Adesso arriverà la Trise a scombinare ancora gli equilibri”. E torniamo alla mancanza di fondi. “Conco non ha molte attività produttive così come le seconde case non sono quelle della conca centrale prettamente “turistiche”; quelle di Conco sono case di ex residenti che si sono trasferiti altrove per lavoro. Sarebbe ingiusto gravarli con tasse e balzelli. Speriamo che la nuova cava finalmente abbia trovato la conclusione dell’iter burocratico. Ostacoli? “Imposizioni regionali che gravano però sui Comuni. Basti pensare che ci è stato chiesto persino un’indagine archeologica prima di ricevere il parere definitivo. Qui si toglie continuamente e nello stesso tempo si rende il lavoro dell’amministratore locale sempre più complicato”. Si denota una certa rabbia nelle sue parole. “Non è rabbia, è frustrazione. Per distogliere l’attenzione da loro stesse, le istituzioni, dopo aver demolito le Comunità mon- tane, ora puntano il dito contro i Comuni. Ma lo spreco non è certo nei Comuni. Nei Comuni serve dare respiro per il bene dei cittadini ed invece gli amministratori perdono sempre più sonno per cercare di far quadrare i conti con poche risorse e poco personale. Fino ad ora Conco si è retto sui tagli del bosco, ma non si può proseguire così, anche il bosco ha bisogno di tempo per rigenerarsi. E non si può pensare di andare avanti con le patate. Cioè? “In Val Lastaro un gruppo di cittadini, su terreno comunale dato in uso gratuito, ha realizzato un orto dove, tra i vari ortaggi, predominano le patate. Tanto buone che, oltre a rifornire gratuitamente la scuola, trovano una lunga lista di acquirenti. Con il ricavato della vendita delle patate, i volontari finanziano piccoli interventi sociali a favore delle scuole e delle famiglie in difficoltà”. Ammirevole. “Certo, il volontariato e la solidarietà sono l’oro di Conco. Vedi il centro anziani ricavato nelle ex scuole di Fontanelle dove gli anziani trovano un luogo amichevole per socializzare oltre a usufruire di tante attività, dai laboratori ai corsi. E non solo gli anziani; recentemente è stato avviato il progetto “Intergenerazionalità” dove per 3 pomeriggi la settimana il centro ospita alcuni bimbi delle elementari. Una sorta di doposcuola con la partecipazione diretta degli anziani stessi”. Si può parlare di Comune bloccato? “Assolutamente no. Abbiamo eseguito numerosi interventi come la messa in sicurezza del muro di contrada Mori, la sistemazione con il servizio forestale della Valle di Rubbio dove, grazie ad un contributo regionale, abbiamo anche eseguito un restyling della contrada, con un accordo con alpini e gruppo donatori è stata ripristinata la casa alpina in Val Lastaro, è stato sistemato il tetto dell’ex scuola di Gomarolo che sarà messa a disposizione della contrada ed infine, grazie alla vendita dell’ex casa del segretario, abbiamo acquistato “Casa Sivocci” il cui piano terra sarà destinato all’ufficio turismo ed a sala riunioni mentre il primo piano ospiterà uno spazio museale dedicato al sito archeologico di Val Lastaro, ai cimiteri militari di Conco e alla civiltà rurale. Scatenerà la polemica “un paese, un museo”. “Credo sia giusto che ogni comunità abbia uno spazio per conservare le testimonianze del proprio passato. Sono elementi che si credono insiti ed invece basta una generazione perché vadano persi”. Qualche vanto della sua amministrazione? “Abbiamo proseguito con la campagna di raccolta differenziata arrivando, grazie anche all’ecocentro gestito in collaborazione con Lusiana, ad una differenziata che supera il 65 per cento. E questo nonostante abbiamo 60 contrade e 27 km quadrati di territorio per 2200 abitanti. Purtroppo rimangono casi di comportamenti incivili come gli abbandoni di rifiuti ingombranti e una differenziata fatta male ma stiamo lavorando per ridurre questi fattori”. Il Pat non è ancora finito. “E’ in dirittura d’arrivo, ma il ritardo è causato dalla riduzione del personale. Causa spending review non abbiamo sostituito il personale andato in pensione con la conseguenza che l’ufficio tecnico, come altri uffici comunali, è sottodimensionato. E il personale rimasto ha maggior competenze assegnate” Problema che si potrà risolvere con le funzioni associate? “Altra sciocchezza calata dall’alto senza pensare. In un Comune piccolo spesso un servizio è espletato dal funzionario in persona; unendo le funzioni tra Comuni chi rimarrà funzionario e chi invece dovrà accettare di fare un passo indietro? Era meglio favorire l’associazione dei servizi prima delle funzioni”. Dopo tutto questi problemi si ricandiderà? “Stiamo ragionando all’interno del gruppo; anche perché la riforma cambia molto. Il consiglio si ridurrà a 4 consiglieri di maggioranza e 2 d’opposizione più il sindaco. Cioè chi sceglie di fare l’amministratore dovrà sobbarcarsi una mole di lavoro molto maggiore di quella attuale che è già pesante. Nello stesso tempo vorrei terminare cio che ci siamo prefissati. E poi si deve pensare ai giovani. Il problema lavoro si sente pesantemente quindi dobbiamo proseguire con le opportunità offerte dal patto sociale e da progetti come “Obiettivo lavoro”. E magari favorire il ritorno alla terra che nel passato ha saputo sostenere la nostra gente in tempi ancora più difficili. Un passo è già stato fatto da alcuni giovani. Speriamo abbiano tracciato una strada verso un futuro migliore”. Gerardo Rigoni Sabato 26 ottobre 2013 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 18 CULTURA Ars in Mysterium 2013 approda ad Asiago Dopo quattro edizioni, Veneto Spettacoli di Mistero, evento regionale incentrato su leggende che ammantano località e personaggi della regione, approda sull’Altopiano. Il festival dei misteri è la massima espressione del patrimonio immateriale tramandato di padre in figlio attraverso il libro parlato del filò, non a caso è patrocinato dall’Assessorato Regionale all’Identità Veneta e dall’Unione delle Pro Loco Venete. Il Consorzio Pro Loco Grappa Valbrenta, forte dell’esperienza maturata nelle edizioni precedenti, per gli Spettacoli di Mistero 2013 ha stretto alleanza con il Consorzio delle Pro Loco altopianesi, predisponendo un significativo programma tra mostra e serate culturali. La direzione artistica è stata affidata come sempre a Roberto Frison, coautore del recente libro “Leggende in bicicletta”, che si è avvalso dell’operatività di Ivan Baù, referente di Asiago4U, l’applicazione gratuita per smartphone che permette di avere nel telefonino la guida virtuale dell’Altopiano. “Siamo orgogliosi di questo risultato – commenta Giuseppe Cortese, presidente delle Pro Loco Grappa Valbrenta – che onora l’impegno delle nostre realtà dimostrando apertura e sensibilità alle zone contermini. Come sempre è il valore d’insieme a dare forza ai progetti e questa edizione ne è una conferma”. “Per noi era impossibile dir di no di fronte a tanto entu- siasmo – ribatte Bruno Oro del Consorzio Pro Loco Altopiano – e con immenso piacere abbiamo dato disponibilità a questo evento importante e qualificante. Ringraziamo la Comunità Montana dei Sette Comuni che ha messo a disposizione i locali per la mostra e altri eventi collegati al festival, dimostrando sensibilità nei confronti di tal patrimonio culturale”. La mostra “Ars in Mysterium 2013 – opere e leggende dell’Altopiano dall’Astico alla Brenta” verrà inaugurata sabato 2 novembre alle ore 18, con presentazione di Roberto Frison e Ivan Baù, assieme agli interventi delle autorità. La mostra, che rimarrà aperta nei fine settimana dalle 15 alle 19 fino a domenica 17 novembre, propone in maggior parte opere della CNA Bassano settore Artigianato Artistico, oltre ad opere di artisti altopianesi, del Palio di Romano e delle Pro Loco di Borso e di Rossano, quest’ultima ben riconoscibile grazie all’enorme orco di stroppe esposto all’ingresso, nel palazzo dell’ex stazione. Con l’occasione verrà presentato ufficialmente l’itinerario delle leggende “Asiago4UMistery”, assieme alla versione invernale della guida per android e apple. Venerdì 8 novembre alle ore 20.00 a Romano d’Ezzelino presso la Locanda al Leone è in program- Conclusa la mostra dedicata ad Andy Warhol Un evento di profonda valenza artistica che ha proposto, dal 6 luglio al 15 settembre, al Museo “Le Carceri” di Asiago, oltre quaranta opere, provenienti dalla collezione Rosini-Gutman, tra le più prestigiose al mondo, dalla Tate Gallery di Londra, dall’Istitute of Modern Art di Boston e dalla Leo Castelli Gallery di New York. La mostra dedicata ad Andy Warhol ed intitolata “La Pop Art è un modo di amare le cose” ha raccontato, attraverso la tecnica preferita da Andy Warhol, la serigrafia, la rivoluzione artistica di un genio della comunicazione, innovatore del linguaggio artistico, una vera e propria leggenda dell’arte. “Come Amministrazione Comunale siamo orgogliosi di aver ospitato una mostra così importante all’interno del Museo le Carceri, una mostra che ha nuovamente dato prestigio all’offerta culturale della nostra Città e che ha visto la partecipazione di un vasto pubblico eterogeneo”, commenta il Sindaco di Asiago, Andrea Gios. Tale mostra, data la grande valenza culturale, non ha tralasciato nemmeno l’aspetto didattico – educativo attraverso numerose visite guidate e ben 9 laboratori didattici a cui hanno preso parte un centinaio di bambini provenienti da ogni parte d’Italia. “I vari laboratori didattici “L’Arte di Amare l’Arte” - spiega l’operatrice museale Lucia Spolverini - sono stati un modo per avvicinare e sensibilizzare il bambino al mondo del colore, andando a stimolare la sua percezione visivo – emotiva. Ognuno, attraverso diversi materiali, è riuscito ad esprimere le proprie emozioni e fantasie realizzando ricchi elaborati cromatici”. Come sottolinea l’Assessore alla Cultura di Asiago, Roberto Rigoni: “Il connubio tra Turismo e Arte, costituisce ora una prerogativa delle zone turistiche. Ogni anno, molte sono le persone che viaggiano alla ricerca di un luogo significativo per l’arte, di un museo o di un particolare evento culturale. La conferma arriva anche dalle oltre tremilacinquecento presenze, in appena due mesi di esposizione museale, provenienti da tutta Italia. Il fine, quindi, sta nel creare, attraverso nuove e future iniziative, una sinergia tra questi due mondi, ovvero turismo ed arte, affinché anche Asiago e l’Altopiano divengano meta di sempre più nuovi e significativi flussi turistici e si possa pensare di concretizzare un progetto di apertura annuale del nostro Museo”. ma “In taberna quando sumus”: stuzzichini della cucina veneta con leggende sulla Valle Nera ed il Fantasma di Ezzelino, a cura degli autori del libro “Leggende in Bicicletta”. Sabato 30 novembre alle ore 20.00 gran finale ad Asiago, sempre presso i locali della Comunità Montana, con la serata culturale sul mondo invisibile e leggendario della zona, aperta a tutti. A parlare di “Leggende e misteri dell’Altopiano” saranno Giancarlo Bortoli, Diego Morlin, Margherita Michelazzo, Chiara Stefani, Elena Minuzzo, Simone Cavallin e Roberto Frison. S.B. Sulle note di un romantico autunno Inizia con un concerto violinistico la nuova stagione musicale dell’Artemusica Cultura Con l’arrivo dell’autunno, si apre anche una nuova stagione per l’Associazione Artemusica Cultura, dal sapore più intimo, dai colori più caldi, dal suono più dolce e malinconico al tempo stesso, che sembrano voler caratterizzare il periodo dell’anno che stiamo trascorrendo. Ecco che sabato 2 novembre, presso la Sala Consiliare di Canove di Roana, alle ore 21, si terrà Romantici duetti: due violini in concerto, serata che vedrà affiancarsi due musicisti di alto livello: Chrystelle Catalano e Matteo Anderlini. Si tratta di due violinisti molto giovani, ma già referenziati: soprattutto di due talenti che sono sbocciati grazie a una fervida passione per lo strumento che suonano e alla naturale propensione per la musica. Questi due artisti d’eccezione si esibiranno sulle note di J. W. Kalliwoda e di C. De Bériot. Si tratta di due compositori e musicisti considerati i padri della violinistica moderna, entrambi provenienti da famiglie di musicisti. Kalliwoda, boemo, oltre a essere stato direttore d’orchestra, è stato un compositore molto conosciuto anche in ambito europeo, in particolar modo in Germania: è stato in territorio tedesco che ha potuto esibirsi maggiormente come concertista e autore di spartiti ricchi di slancio, inventiva e tensione musicale. De Bériot, belga, è considerato il capostipite della violinistica moderna, di matrice romantica, nonché predecessore e insegnante del più celebre E. Ysaye; compositore energico, ha fatto del virtuosismo il perno dei propri brani, intorno al quale non mancano ai di ruotare purezza e bellezza melodica. Per informazioni, è possibile visitare il sito dell’associazione www.artemusicaroana.it Martina Rossi Sabato 26 ottobre 2013 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni RUBRICA L’AVVOCATO CULTURA RISPONDE 19 Sabato 26 ottobre 2013 l’Altopiano 20 La voce degli 8 Comuni LA RUBRICA DELLA PSICOLOGIA La collera è una emozione considerata fondamentale da tutte le teorie psicologiche poiché per essa è possibile identificare una specifica origine funzionale, degli antecedenti caratteristici, delle manifestazioni espressive, delle modificazioni fisiologiche costanti e delle prevedibili tendenze all’azione. Essendo un’emozione primitiva, essa può essere osservata sia in bambini molto piccoli che in numerose specie animali (ovviamente le più evolute). Gli studi sugli animali hanno dimostrato che l’ira e le conseguenti manifestazioni aggressive sono determinate da motivi direttamente o indirettamente legati alla sopravvivenza dell’individuo e delle specie. Negli uomini invece, i motivi alla base di un attacco di collera riguar- Stefano Rigoni Psicologo Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale Tel. 338.2919597 E-mail: [email protected] La collera: un’emozione ‘normale’ a cui però possiamo tener testa dano soprattutto violazioni di princìpi e regole che ci stanno molto a cuore (potremmo dire che non essendoci rischi oggettivi per la vita nel nostro quotidiano com’era per i nostri antenati, siamo più orientati e sensibili rispetto alle minacce psicologiche e simboliche a cui attribuiamo un’importanza vitale). Solitamente, lo scoppio di collera è rivolto a modificare un comportamento altrui che non si ritiene adeguato (pensate ad esempio a come il neonato influenza il genitore con le sue rimostranze). La collera è l’emozione più dirompente e prevede ‘fisiologicamente’ una risposta di attivazione comportamentale molto forte e rapida. Lo scaricamento della tensione accumulata è un meccanismo organico assolutamente sano: ci accompagnerà per tutta la nostra vita! Sebbene alcuni studi sul temperamento dei bambini indichino che non nasciamo tutti uguali rispetto all’energia colleica e alla suscettibilità, lo stile di fronteggiamento delle situazio- ni a rischio e la capacità di gestire l’emozione è senz’altro un’abilità appresa che possiamo migliorare. Mi trovo a volte a dover discutere con persone con difficoltà di gestione degli impulsi che ritengono di “essere così di carattere”, e perciò immutabili; rispondo che il carattere non è altro che un insieme di stili di pensiero e di comportamento appresi nel corso della nostra vita e pertanto si possono “disapprendere”. Spesso i collerici attribuiscono a fattori esterni la causa dei propri stati emotivi, autolimitandosi nella possibilità di agire in prima persona. L’episodio di rabbia, a differenza dell’ansia, è legato a situazioni contingenti in cui il soggetto è sottoposto ad aggressione fisica o verbale, a frustrazione rispetto ad un obiettivo prefissato, a un’ingiustizia verso se stessi o verso altri significativi. Altre provocazioni possono essere legate a continue seccature (anche diluite nel tempo, secondo il principio della goccia che fa traboccare il vaso) o ad un’autoattribuzione di incapacità personale. Ad esem- pio, se incappiamo disgraziatamente in qualcuno che ci sta allegramente graffiando l’auto con una chiave, è probabile che si innescherà una forte reazione irosa dovuta proprio alla deliberata volontà di danneggiamento dell’atto vandalico. Se arriviamo esanimi all’ufficio postale con una raccomandata urgentissima da spedire e il funzionario non può accettarla per un guasto tecnico, probabilmente lo stimolo scatenante sarà la frustrazione del nostro impellente obiettivo e non la volontarietà o l’ingiustizia personale; ciò non ci dovrebbe far scagliare contro l’operatore delle Poste anche se siamo costretti a gestire la frustrazione senza un bersaglio di sfogo. Essere offesi direttamente è sicuramente una cosa spiacevole; ma per alcuni assi- stere all’aggressione ingiustificata di una categoria sensibile (ad esempio i bambini o gli animali) suscita ancor maggiore sdegno e rabbia. In questo caso le nostre credenze legate al rispetto altrui e all’amore per i più deboli avranno grossa influenza sull’emozione che proviamo. Sintetizzando, abbiamo visto che la collera è un’emozione di base del nostro funzionamento. Sebbene alcuni abbiano una reattività su basi biologiche maggiore rispetto ad altri e quindi “una genetica più suscettibile”, la risposta alle provocazioni ambientali e il significato che diamo alle situazioni frustranti sono stili appresi che potrebbero essere inadeguati al nostro adattamento e che possono essere modificati. Non potendo eliminare completamente le fonti di provocazione, di ingiustizia percepita o di frustrazione, il nostro compito è quello di imparare a riconoscere le situazioni a rischio e controllare la collera utilizzando strategie distrattive e comunque legate alla possibilità di scarica emozionale. Quando la rabbia non è percepita perché la persona ha strutturato un sistema interno di “dissipazione” dei “bollori” (mi si perdoni la metafora idraulica), è possibile che le tensioni vengano scaricate sul corpo attraverso una reazione psicosomatica; questa tipologia di soggetti è molto a rischio di disturbi cardiovascolari, gastrointestinali e altre gravi patologie. In aggiunta, gli studi sugli effetti dell’inibizione delle manifestazioni aggressive sembrano indicare che chi non esprime in alcun modo i propri sentimenti di collera tende a viverli per molto più tempo (la rabbia ha la memoria lunga), con ovvie ripercussioni sul proprio umore (e su quello degli altri). SAPOR D’ACQUA NATIA Erich Priebke e il bambino Come il più nefasto tra gli indirizzi di Pagine Bianche: “Via Ardeatina 174, 00147 Roma. (065136742)”. Quella che un tempo era una cava di pozzolana, è oggi l’abitazione di 335 civili e militari italiani fucilati dalla furia nazista. Il massacro fu organizzato ed eseguito da Herbert Kappler, all’epoca ufficiale delle SS e comandante della polizia tedesca a Roma, con la preziosa collaborazione dell’ex-capitano Erich Priebke, morto l’11 ottobre di questo mese, nella settimana in cui si celebra il 70° anniversario del rastrellamento del ghetto di Roma: la storia, come la Provvidenza, sembra non avere nessun pudore quand’è in ballo la smemoratezza umana. Tra rabbia e vendetta s’è consumata la sua vita umana; tra rabbia e vendetta si è giocato il destino delle sue spoglie appena morto. Sembra proprio che certe persone muoiano come hanno deciso di vivere. Facendo della loro morte il testamento di una vita. Quello nazista era un pensiero che non riconosceva la pietas, tratto divenuto inconfondibile di altre pagine dell’avventura umana. L’arroganza della loro superiorità non si limitava alle torture ma sfidava anche la dimensione della memoria: alle vittime era vietato qualsiasi gesto di rispetto e suffragio, quasi non fosse bastata la barbarie perpetrata. Ne fecero le spese milioni di ebrei, di zingari, di nomadi e di disabili che nemmeno in punto di morte ebbero diritto alla pietà. Ora tocca a uno di loro: il grido di quelle vite strappate sembra chiedere un risarcimento, sembra giunta finalmente l’ora della vendetta e della barbarie, l’arrivo delle tempeste veterotestamentarie dell’occhio e del dente da strappare. La vendetta come risposta alla vendetta: è davvero l’unica chance possibile? Erich Priebke è morto non-pentito, tracotante della medesima arroganza che lo rese tristemente celebre in vita. Rispondergli con la violenza è come dirgli “ci sei anche da morto”. Nelle parole di Aharon Appelfeld, scrittore israeliano sopravvissuto alla Shoah, sta forse il giusto mezzo tra vendetta e perdono: “Priebke sarebbe fe- lice di essere odiato. Seppelliamolo in silenzio senza perdono”. Non degnarlo della sepoltura sarebbe come allinearsi al suo pensiero criminale, il vero segreto per diventare dei perdenti innominabili. Rimane quella salma sopra la terra: dove sistemarla? La madre Germania non lo vuole: eppure c’è una responsabilità più grande che va oltre il dramma personale di quest’uomo. L’Argentina nemmeno. Che fare di quelle spoglie che raccontano di una vita muta e buia? Forse il posto più degno sarebbe proprio all’indirizzo sopracitato: via Ardeatina, 174 (Roma). Non in mezzo alla folla sepolta, potrebbe sembrare un doppio eccidio: quelle tombe silenziose e pressanti meritano la tranquillità della memoria. Appena fuori da quel cimitero, magari dall’altra parte della strada, separati dall’asfalto: di qua non c’è posto. Non sarebbe mancanza di rispetto né di gravità nei confronti di nessuna delle parti. Rimarrebbe una presenza muta, imbarazzante. Forse stando lì, di fronte alla sua responsabilità, scrutando i volti inquieti e i passi lenti di coloro che escono potrebbe rileggere quell’aggettivo “non pentito”. E, nel contempo, dire ad ogni viandante che ivi s’approssima: “questo sono io e questo è l’uomo quando pensa di essere Dio”. Infatti, ciò che amavano incidere nelle cinture - “Dio è con noi” - attesta il duplice volto della responsabilità: quella di fronte a Dio e quella di fronte alla storia. Perchè, come ha accennato qualche tempo fa Papa Francesco, c’è anche una responsabilità di fronte alla storia della quale rendere spiegazione e, se possibile, chiedere scusa: negare o non conoscere ciò che è successo prima di noi è come voler rimanere sempre dei bambini. Sotto l’egida dello struzzo, celebre per nascondere stupidamente la testa sotto terra convinto che nessuno lo vedrà. Don Marco Pozza Sabato 26 ottobre 2013 l’Altopiano COPPA ITALIA HOCKEY SU GHIACCIO La Migross conquista la sua seconda Supercoppa Italiana Pagina a cura di Cesare Pivotto Dieci anni dopo è ancora Supercoppa, ed ancora 1 a 0 ! Allora, nel 2003 a Milano, rete di Galuzo, stavolta all’Odegar il match winner è Devergilio. E’ iniziata così con un altro trofeo questa stagione 2013-14 della Migross Asiago, ed ancora una volta capitan Borrelli, in un tripudio giallorosso, alza al cielo un trofeo, immortalato da molti flash dell’Odegar. Di fronte la squadra campione d’Italia, l’Asiago, smanioso (anche troppo, a tratti a spese della lucidità) di fare risultato, e la detentrice della Coppa Italia, il 10 anni dopo il successo (0-1) a Milano, vince di misura (1-0, match winner Devergilio) all’Odegar sul Valpellice Valpellice, ben diverso e determinato rispetto a quello battuto 6 a 0 in campionato due settimane prima. Il risultato si sblocca dopo 8 minuti del primo tempo con la conclusione vincente in supoeriorità di Devergilio e non cambierà più. La differenza di potenziale in campo si vede, eccome, ma il dominio territoriale e di gioco dei giallorossi viene vanificato da un ottimo Frazee e da una certa incapacità cinica di graffiare e chiudere i conti di quella macchina da gol che è l’attac- Migross ASIAGO vs Valpellice 1 - 0 Asiago: Marozzi (Tura); Sullivan, Sedlak, Devergilio, N. Tessari, Borrelli, Presti, Rigoni, M. Tessari, Mattivi, Stevan, Casetti, Ulmer, Bentivoglio, Marchetti, Benetti, DiDomenico, Zanette, M. Strazzabosco. Coach: Parco arbitri : Cassol e Pianezze con Biacoli e Zatta reti : 8’20" Devergilio (A) 21 La voce degli 8 Comuni co di John Parco, tanto che i sostenitori torresi strabuzzano gli occhi vedendo che fino alla fine possono sognare l’impresa dei propri beniamini: segnare una rete per agganciare i leoni e, magari, giocare loro un brutto scherzetto. La cosa non riesce e, comunque con pieno merito, l’Asiago incassa successo e trofeo con cui rimpinguare la propria bacheca dove ora fanno bella mostra di sè 4 scudetti, 3 Coppe Italia e 2 Supercoppe. Niente male, ma di posto ce n’è ancora, eccome! I risultati dell’Asiago: 10-10-13 Migross Asiago-Valpusteria 6-4 12-10-13 Cortina-Migross Asiago 1-4 17-10-13 Migross Asiago-Valpellice 1-0 19-10-13 Migross Asiago-Cortina 4-2 la classifica dopo 8 giornate: Valpusteria 21, Migross Asiago 18, Renon 17, Valpellice 12, Vipiteno 10, Milano 9, Cortina 6 Fassa 3. I prossimi impegni: 24-10-13 Migross Asiago-Vipiteno quarti C.Italia 26-10-13 Vipiteno-Migross Asiago quarti C.Italia 29-10-13 Migross Asiago-Vipiteno quarti C.Italia(event.) 31-10-13 Valpusteria-Migross Asiago 02-11-13 Migross Asiago-Renon 07-11-13 Valpellice - Migross Asiago 09-11-13 Migross Asiago-Vipiteno Fermo il campionato, l’hockey su ghiaccio però non si ferma ma vive la prima fase di un altro degli ‘eventi’ di questa stagione, la Coppa Italia, giunta alla sua 18^ edizione. Anche per questa manifestazione formula rinnovata ed ampliata e che da stasera vive ii suoi quarti di finale: dopo il draft effettuato otto giorni fa proprio ad Asiago durante la Supercoppa, da stasera (formula andata, ritorno ed eventuale bella) tre coppie di squadre si confronteranno ed esprimeranno le tre semifinaliste che raggiungeranno la finalfour assieme al Renon, qualificato di diritto in quanto organizzatore dell’evento che si disputerà il 30 novembre ed il 1° dicembre prossimi. Le tre teste di serie (sulla base della classifica del primo girone d’andata) Valpusteria, Asiago e, per certi versi, Valpellice si sono scelti nell’ordine le rispettive antagoniste (Cortina, Vipiteno e Milano) e stasera daranno vita al primo atto di questa ‘eliminatoria’. Asiago che nel suo palmares vanta tre successi (1991/92, 2000/01 e 2001/02) in questa manifestazione che per i Campioni d’Italia diventa automaticamente un altro obiettivo di questa stagione. Scontato il “squadra da non sottovalutare” di coach Parco nei confronti di un Vipiteno che l’Asiago si è comunque scelto e che questo rispetto se lo è ritagliato anche battendo (in casa) proprio l’Asiago (4/3) e, reduce dal successo interno (3-1) di sabato con il Renon (dopo il punto ottenuto a Cortina e la vittoria interna sul Valpellice), con i suoi 10 punti di classifica, meglio di Milano, Cortina e Fassa. Albo d’oro. L’albo d’oro Gli accoppiamenti dei quarti: della Coppa Italia vede A) Valpusteria – Cortina Asiago, Bolzano, Milano e B) Migross Asiago – Vipiteno Cortina con 3 successi, C) Valpellice – Milano uno ciascuna invece per Nelle semifinali del 30 novembre il primo match sarà fra le vincenti di Courmaosta, Pontebba, A) e B), mentre nell’altro il Renon Renon, Valpusteria e incontrerà la vincente di C). Valpellice. Sostieni l’Asiago Junior con un click! Con un click puoi contribuire alla vittoria dell’Asiago Junior nel concorso promosso dalla Kinder e Ferrero che mette in palio un montepremi di quarantamila euro da suddividere tra le 5 società sportive giovanili d’Italia che si classificheranno, entro la data dell’8 dicembre, in base al numero dei click raggiunti. Il settore giovanile dell’Asiago Hockey Junior 1935 invita tutti a contribuire, seguendo queste semplici istruzioni: collegarsi al sito dell’Asiago Hockey 1935 e cliccare vicino al leone: Kinder+sport+click. Dopo aver cliccato sull’immagine Kinder, si scende in basso dove c’è il simbolo dell’Asiago e si clicca su Dona il tuo click e poi Raddoppia il tuo voto. E’ possibile donare un click anche collegandosi al sito www.kinderpiusport.it: si entra e si scende sulla casella “cerca per nome” digitando poi Asiago Hockey. Apparirà il logo del leone, si clicca su Dona il tuo click e poi Raddoppia il tuo voto. L’eventuale premio non sarà in denaro, ma in materiale ed attrezzature per l’attività dei giovani sportivi. L’Asiago Junior ringrazia tutti coloro che vorranno aderire all’iniziativa. Sabato 26 ottobre 2013 l’Altopiano 22 La voce degli 8 Comuni CALCIO Canove e Stoccareddo: arriva il derby “Sarà una grande festa – assicura il presidente dei gialloblu Canalia – La nostra ospitalità sarà massima e per l’occasione, in collaborazione con la Pro Loco di Canove, allestiremo da mezzogiorno fino a sera uno stand gastronomico. Il terzo tempo è garantito!” Bolgia da “Maracanà” assicurata all’Armando Frigo di Canove per il derby dell’8^ giornata di seconda categoria tra Canove Calcio e Centro Stend Stoccareddo. “Sarà una grande giornata all’insegna dell’agonismo e della sportività – dichiara Giampietro Canalia, presidente del Canove Calcio – Stiamo lavorando bene e la squadra ha ampi margini di crescita. Ad oggi scontiamo un po’ di ingenuità, dobbiamo essere più determinati e migliorare sul piano tattico”. Il Centro Stand Stoccareddo, squadra neo-promossa in seconda, non sembra scontare il salto di categoria come sottolinea il presidente Roberto Baù: “Il nostro obiettivo è di tenere la categoria e quindi è importante portare a casa i punti salvezza il prima possibile. Senza guardare alla classifica o a chi abbiamo di fronte”. Sfida anche tecnica tra un Canove con un attacco veloce e proficuo ed uno Stoccareddo quadrato e ben disposto in campo. Osservati speciali Matteo Rigoni (capocannoniere con 8 reti) e Marco Rivello per i gialloblu, mentre su sponda biancoazzurra occhi puntati su Matteo Baù e l’ex Roberto Schivo. Si prospetta quindi una sfida d’alta classifica tra squadre con ambizioni diverse ma entrambe protagoniste del girone. Nonostante gli ottimi risultati fin qui raggiunti entrambi i presidenti sottolineano come A Lusiana e Conco una nuova società: da due mesi è nata l’A.S.D. Union LC Era nell’aria ma fino alla fine nessuno voleva crederci. La dirigenza della società Junior Altopiano era oramai stanca. Nonostante i successi e l’ottimo lavoro svolto con i ragazzi delle varie categorie giovanili negli ultimi 4-5 anni la stanchezza ha prevalso. Le due comunità di Lusiana e Conco, sempre più vicine e pronte a condividere, si sono trovate in riunioni pubbliche svoltesi durante l’estate sia con la dirigenza dello Junior Altopiano sia con le Amministrazioni Comunali dei due Comuni. La posta in palio era troppo importante: non poteva essere distrutto tutto quello che di buono si era costruito negli ultimi anni nell’ambito del calcio giovanile. Detto fatto ecco arrivare nuova linfa! Tanti giovani papà, ex calciatori o semplici appassionati, che l’8 agosto scorso hanno fondato la nuova società di calcio giovanile: A.S.D. Union LC. Nel nome l’obiettivo: Associazione Sportiva Dilettantistica “Unione” L(usiana)C(onco). Per ora seguirà i giovani dalla categoria “primi calci” (classi 2006-2007) alla categoria “giovanissimi” (classi 1999-2000) e l’anno prossimo si vedrà. Questo il nuovo assetto societario: Matteo Ronzani presidente, Battista Ronzani vicepresidente, Mario Balduzzo segretario. Consiglieri: Alessandro De Pellegrin, Lorenzo Poli, Mirko Poli e Marzio Xausa. Lo staff degli allenatori è il seguente: Giuseppe Deganello per i portieri di tutte le categorie; Mario Balduzzo e Fabio Girardi per i primi calci; i Pulcini 2004-2005 saranno seguiti da Renato Poletto e Marco Tescari; i Pulcini 2003 da Gianantonio Sartori; per gli Esordienti Mattia Maino e (vice) Guido Pozza; per i Giovanissimi Simone Schermidori e (vice) Raffaele Adinolfi. G.S. La GESIAV CONSULTING Srl propone CORSI DI FORMAZIONE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO Corso addetti al Primo Soccorso 4-11-18 Novembre dalle 18 alle 22 Totale 12 ore – Costo 160 euro + IVA Corso addetti all’Antincendio 7 Novembre dalle 8.30 alle 12.30 Durata 4 ore – Costo 90 euro + IVA Corso Formazione per soci e dipendenti di attività a rischio basso 14-21 Novembre dalle 8.30 alle 12.30 Totale 8 ore – Costo 80 euro + IVA Corso Formazione per soci e dipendenti di attività a rischio alto 9-16-23-30 Gennaio dalle 14.30 alle 18.30 Totale 16 ore – Costo 160 euro + IVA Inoltre Corsi di Informazione, formazione ed addestramento all’uso di attrezzature come gru, escavatori, pale meccaniche, trattori agricoli, piattaforme elevabili e camion con gru. Infine stesura del DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI l’impegno prioritario delle società sia per il settore giovanile. “Dobbiamo garantirci un futuro – concordano i 2 presidenti – Coltivando nuovi talenti e giovani capaci di crescere e dare continuità alla società”. A sottolineare questa “vocazione” domenica le prime squadre saranno accompagnate in campo dai pulcini delle rispettive compagini. Sugli spalti invece sono attesi centinaia di tifosi; lo Stoccareddo vanta una tifoseria che mediamente in trasferta va dalle 200 alle 300 persone, ma il presidente Baù confida in una maggiore presenza vista la vicinanza e l’importanza della posta in palio, a cui si aggiungono i numerosi e rumorosi sostenitori canovati. “Sarà una grande festa – assicura Canalia – La nostra ospitalità sarà massima e per l’occasione, in collaborazione con la Pro Loco di Canove, allestiremo da mezzogiorno fino a sera uno stand gastronomico. Il terzo tempo è garantito!”. Gerardo Rigoni IL PUNTO SUI CAMPIONATI In tema di seconda categoria le nostre due squadre, Canove e Stoccareddo, nelle prime 7 giornate si ritrovano ai vertici della graduatoria, con prestazioni molto convincenti alternate a pochi cali di tensione . Va detto che il torneo si presenta molto difficile e combattuto viste le tante squadre al comando divise da pochissimi punti. Questo rende ancora più merito al cammino fatto fin ora dalle Altopianesi. Lo Stocca si trova secondo in classifica a quota 15 punti, frutto di 5 vittorie e solamente 2 sconfitte, con 13 gol fatti e 9 subiti che evidenziano comunque un buon equilibrio . Va detto che sino ad ora le partite sono state tutte giocate tra le mura amiche, vista l’impossibilità di utilizzare il terreno di casa durante il periodo invernale causa neve e ghiaccio che ogni anno rallentano i passi delle nostre squadre, costrette ,durante la settimana, ad allenarsi o nelle palestre o in pianura, e alla domenica di giocare sempre in trasferta. Il Canove si trova invece al terzo posto della graduatoria insieme al Lugo Calvene, a solamente 2 punti dal Novoledo capolista e ad 1 lunghezza dallo Stocca. La squadra di mister Baggio ha perso solamente una partita (contro la capolista), mentre ne ha vinte 4 e pareggiate due. Le fasi di attacco e difesa sono molto alternanti visti i 19 gol fatti ( miglior attacco) e i 13 gol subiti ( terza peggior difesa). Guarda caso questa domenica ( 27 ottobre) ci sarà proprio il derby del’ Altopiano, che può dare la svolta a una delle due formazioni per disputare fino alla fine un campionato di vertice. In terza categoria, in queste prime 5 giornate, l’Asiago sta un po’ faticando ad ingranare la marcia giusta. I punti guadagnati sino ad ora sono solo 4 grazie alla vittoria contro il Zané e al pareggio con il Breganze. La differenza reti evidenzia le difficoltà del reparto offensivo con 3 gol segnati, ma comunque una fase difensiva nella media del campionato con 7 gol subiti. I giallorossi stanno comunque compiendo dei passi in avanti a livello di gioco, una partita alla volta. Ricordiamo che la squadra è stata profondamente rifondata con la perdita di molti elementi di esperienza e l’innesto di tanti giovani alle prime esperienze in categoria. Il lavoro da fare é sicuramente molto per mister Lorenzi ma dopo un po’ di adattamento si potranno conseguire dei risultati importanti a livello di gioco e di crescita della squadra. F.F. Sabato 26 ottobre 2013 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 23 HOCKEY INLINE Iniziato il Campionato di A1, gli Asiago Vipers danno spazio ai “talentini” del vivaio arancionero Ha preso il via sabato sabato 19 ottobre il campionato di serie A1 di hockey in line dopo che il 12 ottobre si era disputata la Supercoppa Italiana fra Milano e Cittadella. La seconda giornata di “A”1 si gioca sabato 26 ottobre, quindi la settimana successiva il campionato osserverà un weekend di riposo per riprendere il 9 novembre. La stagione dell’inline si è dunque riaperta all’insegna del Milano’24 che dopo aver conquistato il triplete nella scorsa stagione aggiudicandosi scudetto, coppa nazionale e Supercoppa, nella serata di sabato 12 ottobre, allo Sport Village di Milano, ha superato il Cittadella per 3-1 (1-0, 21) conquistando l’edizione 2013 della Supercoppa Italiana. Secondo successo consecutivo del Milano’24, a segno nel corso dei due tempi di gioco con Zagni (2) e Banchero, mentre in casa veneta, oltre all’ottima prestazione del portiere Facchinetti, va segnalata la marcatura di Spain. Sono dieci le squadre che si sono presentate ai blocchi di partenza per il Campionato di Se- rie “A1” 2013-2014: Asiago Vipers, Cittadella Hockey, HC Milano’24, Bad Boars Molinese, ASD Monleale, Novi Ligure Hockey, Ghosts Padova, Mammuth Roma, Sorci Verdi Cus Verona e Diavoli Vicenza. Gli Asiago Vipers si presentano come una squadra, guidata ancora da Cristiano “Dido” Sartori, rinnovata ed infarcita di giovani provenienti dal vivaio arancionero. Parecchie le facce nuove (e sbarbate..) della compagine a disposizione del coach che durante la stagione potrà avvalersi della collaborazione tecnica, come assistent-coach, di Alessandro Dall’Oglio “Macia”, figura storica di casa Vipers, nelle ultime stagioni prima ai Black Vipers e poi ai Black-Out. “Partiti Stefano Stella e Stefano Testa – spiega l’inossidabile presidente Fabio Forte - abbiamo puntato sulla crescita dei giovani che tanto bene hanno fatto (e speriamo continuino a fare) nel settore giovanile dei Vipers: Davide Longhini, Michael Rigoni, Thomas Berthod (tutti classe 1998) che vanno ad aggiungersi ai già “navigati” (si fa per dire) Daniele Rigoni, Matteazzi, Martini e Corà che hanno già alle spalle una o due stagioni in A1 pur non essendo ancora maggiorenni. Un ringiovanimento drastico quindi se si considera che dai Black-out sono poi arrivati anche Valente (classe 1993) e Fabio Lievore (1992) oltre al rientro di Tartaglione (1991 che ha smesso le lame da ghiaccio per motivi legati allo studio) e che, saltuariamente, farà qualche apparizione anche il giovane Vendrame, prelevato dal Treviso per il campionato under 20". Mezza squadra quindi, se non oltre, al di sotto dei vent’anni! “Un azzardo forse... – continua Forte - ma sicuramente un attestato di stima sia per i giovani del vivaio che per la coppia di allenatori cui spetta l’arduo compito di plasmare ulteriormente questi ragazzi ed inserirli gradualmente nell’ambiente senior senza “bruciarli”.” Con quali obiettivi si è partiti? “Intanto nessuna pressione – chiude il presidente – anche in questa stagione siamo pronti a provare lo sgambetto alle protagoniste annunciate del torneo (Milano su tutte e poi Vicenza, Monleale e Padova) e a giocarcela con tutte le altre (Cittadella, Molinese, Verona, Novi e Mammuth) per un posto al sole”. Intanto il Campionato è iniziato con una sconfitta ad opera del Cittadella, prima sfidante della stagione. F.F. Sabato 26 ottobre 2013 l’Altopiano 24 La voce degli 8 Comuni Nel Trofeo Abarth, Ariel Bernardi a soli 27 millesimi dalla vittoria A soli 27 millesimi di secondo dalla vittoria. Per un’inezia, l’altopianese Ariel Bernardi è giunto secondo alla finale di “Make IT Your Race”, talent show televisivo per aspiranti piloti che ha coinvolto quest’anno quasi 50.000 appassionati provenienti da tutta Europa (specie da Italia, Francia, Germania, Benelux, Spagna e Portogallo, Svizzera e Austria) che hanno proposto la loro candidatura attraverso l’apposito sito web allestito dall’Abarth. “Make It Your Race”, questo è il titolo, è prodotto da Zodiak Active e andrà in onda per la prima volta in Italia dal 18 novembre, in seconda serata, su Dmax, rete del gruppo Discovery, presente sul canale 52 del digitale terrestre e sul canale 28 di TivùSat, e poi sulle reti di tutta Europa. Si vedranno tutte le tappe del concorso e soprattutto si vivranno le emozioni della gara finale sul circuito di Monza tenutasi il 19 otto- bre nella quale i sei finalisti, tra cui appunto Ariel Bernardi, asiaghese di origini argentine, al volante dell’Abarth 500 Assetto Corse, hanno sfidato gli abituali protagonisti del Trofeo Abarth Selenia Europa e Trofeo Abarth Selenia Italia. Per arrivare alla fase finale c’è stata una selezione durissima nella quale i partecipanti sono stati sottoposti a dure prove che hanno testato le loro abilità sia dentro che fuori a una pista. Dopo una prima scrematura delle candidature, il via alle prove attitudinali con vere e proprie gare sui kart, per testare le capacità di guida e ascoltare le storie da raccon- tare ed arrivare così ai 28 partecipanti che hanno raggiunto la fase finale della competizione. “Mi sono iscritto quasi per gioco – racconta Ariel – e, senza nessuna esperienza di guida, spinto solo da una grande passione per i motori che ho sempre avuto, mai avrei pensato di arrivare alla finale,tanto a meno così vicino al titolo. C’è mancato davvero poco peccato! Comunque ho avuto una bella occasione per met- tere in mostra le mie capacità e chissà che qualche importante team non venga a cercarmi” “Per la prima prova in pista – dice Ariel, riassumendo per noi tutto il percorso – son dovuto andare a Sarno (Napoli), poi all’Abarth Driving Academy di Varano de’ Melegari e infine a Torino per corsi d’istruzione e test in cui, oltre che per le nostre abilità al volante, siamo stati giudicati anche per la costanza e la capacità di rispettare le regole”. Dopo tutto questo iter, gli aspiranti Fisichella (citiamo questo campione perché i concorrenti hanno avuto anche la possibilità di conoscerlo!) sono rimasti in sei: un italiano, Ariel appunto, due francesi, un tedesco, un inglese e un portoghese. La sfida finale, come detto, si è svolta sul famoso circuito di Monza e ad assistere alla gara, incitando Ariel a gran voce, non potevano mancare i suoi più grandi fans: la sua famiglia, la sua fidanzata Valentina e tanti suoi amici. E al suo ritorno ad Asiago, in via Cassordar, grandissima e meritatissima festa a sorpresa! Stefania Longhini Sabato 26 ottobre 2013 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 25 Volley Asiago Altopiano VICENZA CUP: l’Asiago ai quarti di finale dopo la vittoria esterna con l’Astico Con una prestazione praticamente Il presidente perfetta, fatta eccezione per qualAdriano Rigoni che sbavatura nel secondo set, l’Asiago di coach Plebs torna a casa da Lugo con i tre punti necessari per scavalcare nella classifica del girone E la corazzata Astico, squadra fino a sabato scorso ancora imbattuta in questo torneo precampionato di Federazione. 3 a 1 il finale con un Asiago partito sottotono, ma cresciuto particolarmente nei due set conclusivi con la volata finale nel tiratissimo quarto periodo che ha permesso alla squadra Altopianese di conquistare il bottino pieno e il pass per i quarti di finale. Dunque si va ai quarti, in un torneo che l’Asiago ha iniziato bene ma che è andato via via scemando fino a lasciare addirittura punti importanti alle avversarie di bassa classifica. Vuoi per testare ancora la squadra, vuoi perchè la preparazione per alcune atlete è partita in ritardo a causa degli impegni lavorativi estivi, ma sembrava che questo Asiago non girasse al meglio. Invece alla fine sono emersi quel carattere forte e quella compattezza di squadra che hanno permesso l’anno scorso di agguantare la promozione in 2a Divisione e adesso di affrontare a testa alta l’avvio di questo lungo e difficile campionato. Esordio per le asiaghesi previsto per Sabato 26 Ottobre contro il Castellana San Pietro, mentre i quarti di Vicenza Cup sono previsti per il 29 Novembre, anche se non sono ancora noti gli abbinamenti. Passando all’Under 18, lunga pausa per la squadra del trio Siviero-Plebs-Rigoni che tornerà in campo non prima di martedì 29 ottobre nel derbissimo contro il Cesuna a Mezzaselva. Under 18 che viene dalla vittoria, non particolarmente convincente, contro il Sottoriva (3 a 1 all’IPSIA) e con tante cose da mettere a posto, da una fragile disposizione in campo, molti infatti gli errori in fase di copertura, a una generale insicurezza su tutti i fondamentali. Molto lavoro da fare per i tre coach che mirano comunque ad arrivare allo “stato di grazia” per l’inizio del campionato Under 20 di 3a Divisione previsto per gennaio 2014. Under 16 La scorsa settimana ha visto il suo esordio in campionato anche la giovane Under 16 di coach Lovato. Epilogo amaro per le asiaghesi impegnate a Santorso che hanno subito un sonoro 3 a 0 e che quello giovanile del Volley Asiago con numeri che consentoha messo in allar- no di svolgere anche campionati paralleli, come quello Under me il coach. 12 AICS che verrà svolto, appunto, parallelamente a quello “Ho visto una Under 13. Asiago Under 12 detentore del titolo che mirerà squadra distratta e a riconfermarsi quest’anno con la stessa formula della pasnon al meglio del- sata stagione, ovvero dando la possibilità di crescita a quelle la preparazione – ragazzine arrivate tardi, che hanno perso la fase di mini volley commenta - sono e che necessitano di una maggiore maturità per affrontare rimasto stupito nel campionati più impegnativi come quello Under 13. Ricordiavedere le mie ra- mo che il campionato AICS Under 12 si svolgerà anche quegazze così sotto- st’anno con la formula dei raggruppamenti. messe dopo un Mini volley triangolare ami- Infine chiudiamo come sempre con il Mini Volley che, come c h e v o l e ogni anno, dovrà attendere ancora un po’ prima di iniziare i ragprecampionato in- gruppamenti FIPAV. La preparazione continua a gonfie vele con coraggiante. Ho due allenamenti settimanali da un’ora previsti dalle 17 alle 18 di visto poca predisposizione al sacrificio e molto molta distra- ogni Martedì e Giovedì. E’ sempre aperta a tutti la possibilità di zione. Mi auguro possa essere solo un episodio dettato dal venire a provare per alcuni allenamenti gratuiti sia per il maschidebutto in Under 16, altrimenti significherebbe tanto lavoro le che per il femminile. Infine chiudiamo con un breve commenda fare prima di vedere qualche risultato utile.” to su questo inizio attività 2013-2014 del presidente del sodalizio L’Asiago è quindi chiamato a un pronto riscatto già sabato Adriano Rigoni (nella foto):”Non posso che essere soddisfatprossimo in casa contro il Perlena, vittorioso nella prima to dei risultati che stiamo ottenendo, non solo in ambito giornata per 3 a 0 contro le pari età del Cesuna. Al countdown prettamente agonistico con il passaggio ai quarti di finale anche i campionati delle due categorie giovanili Under 14 e in Vicenza Cup, ma anche come numero di atleti che e’ in Under 13. L’Under 14 del duo Munari -Rigoni inizierà il 2 continua crescita, indice di una fiducia che ci viene data Novembre in trasferta contro il Novale nel campionato AICS. dai genitori e che gratifica il nostro operato. Vorrei pero’ La giovane squadra dell’Altopiano sta lavorando sodo sotto lanciare un appello a questi genitori perché capiscano che la guida attenta e meticolosa di Ulisse Munari coadiuvato col crescere degli atleti devono crescere anche le risorse interdalla neo diplomata allenatrice, nonchè palleggiatrice della ne della società per poterli seguire adeguatamente e quindi se 2a Divisione Deborah Rigoni. Campionato difficile che ve- ci sono genitori che vogliono mettersi in gioco a vario titolo... drà le asiaghesi scontrarsi contro squadre che disputano re- arbitri, segnapunti o anche istruttori se in passato hanno avuto golarmente il doppio campionato AICS e FIPAV, quali ad delle esperienze pallavolistiche, sono sempre ben accetti.”. esempio il Brogliano che l’anno scorso si è aggiudicato il campionato Under 13. Nove le squadre al via dove oltre al Ricordiamo infine che tutte le novità riguardanti la società sono Brogliano spiccano i nomi di Sporting Alto Vicentino, Antares sempre disponibili on-line sul sito ufficiale www.volley-asiago.it. e Pasubio. Under 13 Volley Cesuna Un po’ più lunga l’attesa per le Under 13 che faranno il loro esordio stagionale il 17 NoStanno riprendendo i campionati di vembre contro il Marola. Campionato che si presenta, pallavolo e le squadre del Volley Cesuna sulla carta, più impegnativo risono tutte impegnate nella preparaziospetto a quello dello scorso ne per essere pronte ed iniziare nel modo anno con 6 squadre ai nastri migliore le attività agonistiche. L’Under di partenza. Settore in salute 16 femminile ha già svolto due partite con non troppa fortuna, nonostante l’impegno profuso. Sono state infatti rimediate due sconfitte contro la squadra del Santorso e contro la compagine dell’Olimpia Perlena di Fara Vicentino, entrambe con il risultato di tre set a zero. Anche l’Under 18 femminile, allenata quest’anno da mister Fabio Munari, ha già giocato due incontri perdendo il primo per tre set a zero contro il Santorso e recuperando con grande impegno e sacrificio il secondo contro il Cogollo, quando stava soccombendo per due set a zero. La compagine altopianese è riuscita a recuperare i due set ed a vincere il quanto con il risultato di 15 a 11. Una bella soddisfazione per le ragazze di Fabio Munari che hanno manifestato la volontà di impegnarsi per realizzare un buon campionato. Sabato 26 riprende anche l’attività della Prima Divisione femminile allenata da mister Corrado Pesavento e sponsorizzata dall’Agenzia Immobiliare la Bussola di Asiago. Il primo impegno si terrà a Grumolo delle Abbadesse contro la Società ASD Grumolo. Non sarà un campionato facile per le neo promosse altopianesi che tuttavia vorranno onorare l’impegno del campionato con entusiasmo e caparbietà. Matteo Dal Pozzo Già in campo Under 16 e Under 18 l’Altopiano Sabato 26 ottobre 2013 26 La voce degli 8 Comuni SCI ALPINO Riparte la “coppa” con Giulia Gianesini Vigilia carica di attese e speranze per Giulia Gianesini al rientro in Coppa del Mondo a quasi un anno dalla sua ultima partecipazione, “gigante” francese di Courchevel, dicembre scorso. Sabato 26 ottobre la galliese è attesa al cancelletto di Soelden, in Tirolo, dove ormai, da parecchi anni, si apre la Coppa del Mondo. Ad ospitare la due giorni, domani sarà il turno dei maschi, il ghiacciaio del Rettenbach dov’è previsto bel tempo con temperature comprese fra i -6° ed i + 3°. Sempre che le previsioni… c’azzecchino. In quota tutto può accadere. Alla vigilia di questo suo atteso rientro Giulia Gianesini si racconta dopo un ultimo anno difficilissimo a partire dall’infortunio rimediato durante gli allenamenti estivi in Sud-America e dalla prematura scomparsa di papà Gastone. “Di recente - sintetizza – siamo state ad Hintertux per una due-giorni di preparazione specifica quindi l’arrivo a Soelden sede di gara. La pista del ghiacciaio Rettenbach è quella che tutte noi conosciamo bene, da anni. Qui gli organizzatori hanno “barrato” la neve per renderla più sciabile mettendoci a dispossizione per i test un tracciato laterale”. Riandando all’estate ed alla “preparazione sudamericana” che giudizio dà del lavoro condotto fino a questo punto? “La condizione sta arrivando. Devo ancora lavorare su alcuni aspetti ma sono soddisfatta delle mie ultime giornate sugli sci.Un “mattone” alla volta ma credo di avere in mano qualcosa di buono...”. In passato non era accaduto molte volte di esprimersi in maniera così positiva…… “Certo – prosegue - il Rettenbach è, a mio parere, la pista di gigante più impegnativa del circo bianco tuttavia vedremo come andrà. Di sicuro sarà davvero la prima volta in cui mi presento in gara senza pressioni. Sono motivata e consapevole del fatto che non ho nulla da perdere...”. E brava Giulia. Per questa “prima” 2013-14 riparte con un termine di paragone da cui non prescindere: il 17° posto ottenuto tre anni fa nella stessa gara. E’ sinora la sua miglior prestazione sul ghiacciaio austriaco. Va….attaccata. Gli orari di gara prevedono la prima manche alle ore 09.30, alle 12.45 la replica. Diretta tv su Raisport1 ed Eurosport1.R.A. A Lusiana la Festa dello Sci Vicentino Negli anni scorsi la tradizionale Festa dello Sci Vicentino era solitamente organizzata in primavera. Per quello corrente la data scelta è invece autunnale in quanto prevista a Lusiana domenica 27 ottobre. Si inizierà alle 15.00, ospiti della palestra comunale. Molti i riconoscimenti che verranno distribuiti. Riguarderanno atleti ed atlete distintesi nel corso della precedente stagione sportiva. Molti di questi andranno a sottolineare le prestazioni di parecchie ragazze e ragazzi tesserati con gli sci club altopianesi. In particolare i fondisti dell’Us Asiago Sci hanno vinto il titolo provinciale messo in palio dal Comitato Fisi della Provincia di Vicenza. Ad organizzare l’evento il locale Sci Club 7 Comuni- Siben Comoinen del presidente Renato Dal Ponte ed il Comitato Provinciale della Fisi Vicentina guidato da Silvano Panozzo. La manifestazione gode del patrocinio del Comune di Lusiana. Sarà quella di Lusiana anche l’occasione per fare un bilancio dello sci vicentino in un momento molto delicato della sua ormai lunga storia. R.A. Tappa lusianese del XVI Grand Prix di Scacchi Andrea Basso 2^ nel Torneo A qualificato alle finali nazionali Under 16 Domenica 13 ottobre a Lusiana si è svolta la 2^ tappa del XVI Grand Prix del Veneto con Tornei A e B per Under 16 e Torneo Open aperto a tutti. La partecipazione è stata discreta con 50 scacchisti iscritti alla manifestazione. La giornata assolata e la concomitanza con la seconda giornata della XIV edizione della manifestazione “Pomo e Pero” hanno permesso agli ospiti non giocatori di godersi un mix di scacchi, buona tavola e cultura. Al Torneo B, svoltosi nel pomeriggio, hanno partecipato 9 ragazzi delle categorie giovanili Principianti e Rondini fra i quali il giovanissimo Pietro Ronzani di Lusiana che è risultato 2^ dei principianti alla fine del torneo. Per essere la sua prima partecipazione ad un Torneo Grand Prix il suo è un risultato da non sottovalutare. Il Torneo A, che permetteva le qualificazioni alle finali nazionali Under 16 di categoria, ha visto la partecipazione di 23 scacchisti delle categorie Gabbiani, Sparvieri, Falchi ed Aquile ed anche per questo è stato forse il torneo più combattuto in assoluto. Quattro i nostri rappresentanti: Andrea Basso, Patrik Sartori, Leonardo Scarsella ed Alessandro Tescari. Ha vinto Gianmarco Luu con 4,5 punti su 5 del Circolo Vergani di Montebelluna; al 2^ posto il galliese Andrea Basso anche lui con 4,5 punti su 5 ma con un peggiore bucholtz; al 3^ Milo Casarotto del CVP di Vicenza. Per il nostro giovane scacchista oltre alla soddisfazione per il secondo posto arrivano punti promozione alla categoria Falchi e soprattutto la qualificazione alle finali nazionali Under 16 in programma nel prossimo mese di luglio. Patrik Sartori si difende bene con 3 punti su 5 ma non va oltre il 10^ posto in classifica finale an- che se la performance gli garantisce punti promozione alla categoria Sparviero. Più indietro in classifica i giovanissimi Leonardo Scarsella ed Alessandro Tescari. Al Torneo Open hanno partecipato 18 scacchisti di cui ben 12 Classificati Nazionali (un M, cinque 1N, due 2N e quattro 3N). Sei i nostri rappresentanti e buona la qualità di gioco vista sulle scacchiere. Ha vinto il Torneo il M Giorgio Piva del Circolo Capablanca di Mestre con 4 punti su 5; al 2^ posto, con 4 punti su 5 ma peggiore bucholtz, il 1N Alberto Barp del Valbelluna scacchi. Per il nostro Circolo sono andati a premio Lorenzo Scarsella (3^ nella categoria Under 20 con 2 punti su 5), Thomas Porro ed Ettore Maino rispettivamente 1^ con 2,5 punti e 2^ con 2 punti nella categoria NC. Marco “Baschy” con 3 punti chiude all’8^ posto, “Ciano” Villanova con 2,5 punti chiude al 10^ ed Andrea Ronzani con 2 punti chiude al 14^ posto assoluto. La partecipazione dei nostri soci (11 atleti distribuiti nei 3 tornei) è stata discreta per quantità e qualità visto anche che siamo solo all’inizio della stagione agonistica. Doverosi i complimenti ai nostri rappresentati che ci hanno ben rappresentato ed in particolar modo ad Andrea Basso per il bel 2^ posto oltre che per la qualificazione alle finali nazionali Under 16. Un doveroso ringraziamento infine a tutti gli appassionati di scacchi, le Associazioni locali, gli Artigiani, i Commercianti e l’Amministrazione Comunale che, a vario titolo, si sono adoperati affinché la manifestazione di Lusiana potesse svolgersi nel migliore dei modi. Giacomo Scarsella Sabato 26 ottobre 2013 l’Altopiano 27 La voce degli 8 Comuni I racconti dei lettori Ormai per Francesca Rigoni, operatrice dell’O.I.C. di Asiago (Villa Rosa) è diventata un’abitudine partecipare, ed essere premiata, al Premio Letterario “Civitas Vitae” organizzato dalla Fondazione “Opera Immacolata Concezione”. Il tema della 6^ edizione del concorso era “Giochiamo! Nonni e bambini (si) insegnano a giocare”. Il racconto scritto da Francesca è stato ispirato dalla storia di una ospite della struttura, ed è stato premiato insieme ad un altro, sempre scritto dalla Rigoni. Quando giocavo col nonno Sono Giustina, Giustina Galvan, lo so che il mio nome non vi dice nulla ma mi sembrava giusto presentarmi. Ho una bella età, quella in cui è permesso batta un po’ la “teresina” o come piace dire a me “quando che no se sa più queo che se dise”. Son qui tutta agitata perché devo andare a casa a preparare la cena che fra un po’ torna mio marito dal lavoro e questa qua vestita di viola insiste perché le racconti di quando ero bambina. Dice che fa la scrittrice, che vuol scrivere un racconto per un concorso, che poi andiamo a Padova a prendere il premio, come se non avessi capito che è un modo per distrarmi e farmi stare qua! Mi sa che la devo accontentare, se no si fa tardi davvero. Son cresciuta in una grande famiglia contadina, di quelle in cui si cominciava a lavorare fin da piccoli, specie d’estate e più che giocare c’era da lavorare ma d’inverno la musica cambiava. Ero la preferita di nonno Domenico, Domenico Galvan, mi teneva sempre sulle ginocchia quando si sedeva accanto al focolare e accarezzava i miei riccioli neri mentre raccontava storie o favole come le chiamano oggi. Quando però vedeva che di stare tanto ferma non avevo voglia, quasi per magia dalle sue tasche comparivano delle biglie di vetro lucenti e colorate. Mi prendeva per mano e mi portava nell’angolo della stalla dove di solito la sera si faceva filò, con le mani sistemava un po’ di terra a fare una piccola conca dove posizionava la biglia più grossa, quella da conquistare e poi con quelle più piccole incominciavamo a giocare un tiro dopo l’altro finchè l’ ambito trofeo non veniva colpito. Non era certo facile per lui continuare a piegarsi, ogni tanto sentivo persino gli “Visto il condiviso amore per la Piana di Marcesina perché non lavoriamo assieme per difenderla?” scricchiolii delle sue ossa, come lo capisco ora che anche le mie di ossa scricchiolano spesso e volentieri! Ora che ci penso era proprio questo il motivo per cui in tante giornate piovose e umide mi diceva: “No Giustina, oggi le biglie no, oggi giochiamo a carte, vieni qui che t’insegno a giocare a tresette”. E così una partita dopo l’altra il pomeriggio diventava sera e arrivava l’ora di cena e scappavo dal nonno per vedere cosa facevano la mamma e la nonna in cucina. Ero una bambina curiosa e mi piaceva vedere cucinare, osservavo attentamente, sapevo che un giorno sarebbe toccato a me. La nonna era molto brava, sapeva fare un po’ di tutto e siccome ero l’unica nipote femmina, nei giorni di festa, quando non c’era scuola mi diceva: “Dai Giustina vien qua che un co zughemo a fare i gnochi”. Un giorno erano gli gnocchi, un altro le lasagne fatte con le uova fresche delle nostre galline, un altro la polenta, fatto sta che a furia di sporcarmi tutta di farina e impiastricciarmi le mani, il gioco è diventato una passione! A proposito di mangiare, ho il ragù da mettere su che deve andare lento, lento per essere buono, questa rompiscatole mi sta facendo perdere tempo lei e i suoi racconti, ora le dico che se vuole continuare ci vediamo domani pomeriggio dopo che ho lavato i piatti ma ora me ne devo proprio andare! Giustina Galvan con l’aiuto di Francesca Rigoni l’Altopiano Sabato 26 ottobre 2013 Risposta, l’ultima, al Comitato per la rinascita di Enego Caro signor Comitato per la Rinascita di Enego, d’ora in poi signor Rinascita, o meglio, più brevemente, signor R., vorrei ricordarle che il problema dell’afflusso turistico a Marcesina, è stato alla base della nascita del Comitato Enego e la sua Marcesina che si è battuto contro la realizzazione dei parcheggi che l’ex sindaco voleva realizzare, rendendo la Piana una Gardaland delle Prealpi Vicentine. Da come ne parla, caro signor R., penso che lei abbia avuto l’occasione di visitare la Marcesina più volte. Le rivolgo quindi delle domande. Nei cinque anni in cui ha governato il paese di Enego l’ex sindaco Rodeghiero (R...guarda un po’...ma è sicuramente solo una coincidenza) la situazione nella Piana era diversa dall’attuale? E negli anni ancora precedenti? Cosa ne pensa dei fuoristrada che circolano senza permesso (accaduto e scoperto pochi giorni fa) per le strade silvo-pastorali interdette al traffico? E’ giunto il tempo che lei esca allo scoperto, visto che chi ora governa il nostro paese ha una diversa sensibilità riguardo il fragile ambiente della Piana. Mi chiedo poi di quali doti divinatorie lei sia dotato per poter stabilire che una persona su cinque, fra quelle da lei viste, ha ottemperato ai doveri del buon fungaiolo, dotandosi del necessario permesso di raccolta? Potrebbe, nel L’Altopiano srl - Società unipersonale Sede legale: Via Iacopo Scajaro, 97 - 36012 Asiago (Vi) Redazione: Via Iacopo Scajaro, 23 - 36012 Asiago (Vi) Registrazione n. 10/02 del 04/12/2002 presso il tribunale di Bassano del Grappa Telefono servizio lettori: 348 - 3138606 Telefono servizio abbonati 338 -1460517 Telefono per inserzioni pubblicitarie 338-1460517 Telefono Redazione 0424-462575 E-mail: [email protected] [email protected] Direttore responsabile: Stefania Longhini Segretaria di redazione: Silvana Bortoli caso, sfruttare le sue capacità profetiche in modo più costruttivo. Penso che si possa anche lavorare insieme, visto l’amore per la Marcesina che tanto ci lega. Oppure le sue critiche, signor R., sono mosse soltanto dal desiderio di porre in cattiva luce chi da anni si sta impegnando nella realizzazione di un obiettivo che lei forse viene a scoprire solo ora? Obiettivo peraltro tanto osteggiato negli ultimi cinque anni di Amministrazione Comunale, che potremo vedere realizzato in tempi non sicuramente brevissimi, tenendo conto che, grazie ai sempre soliti, abbiamo perso l’ultimo quinquennio. La esorterei ad uscire dalla sua oscura stanzetta, palesare finalmente il suo volto (ma ne abbiamo proprio bisogno?), onde sapere finalmente quale sia il nostro interlocutore. La saluto e la invito ad apporre la sua firma ai suoi scritti. Noscardi Pierangelo Comitato Enego e la sua Marcesina In redazione: Giovanni Dalle Fusine, Cesare Pivotto, Gerardo Rigoni, Martina Rossi, Stefania Simi, Egidio Zampese Hanno collaborato: don Marco Pozza, Virginia Gianello, Aurora Carli, Renato Angonese, Paola Cappellari, Filippo Fracaro, Alessandro Siviero, Sergio Bonato, Giacomo Scarsella, Stefano Rigoni, Clara Marchi Responsabile grafico : Fabrizio Favaro Impaginazione : Davide Degiampietro Foto: Archivio Giornale Stampa: Centro Stampa delle Venezie Via Austria, 19/b - 35217 Padova Edizione chiusa il 25 ottobre alle ore 00.30 l’Altopiano Nessuno muore sulla terra finchè vive nel cuore di chi resta Dedicato adSabato Agostino 26 ottobre 2013 Due righe le sento come dovere in questi giorni, soprattutto perché spesso per dare notizia si utilizzano dati raccolti alla rinfusa e non si tiene abbastanza in considerazione, secondo me, che si va a creare un pezzo, si spendono delle parole, si commenta in modo anonimo in un blog, la vita ed il gesto (che nessuno può permettersi di valutare, commentare o interpretare) di una persona, e quindi un mondo articolato e complesso che coinvolge una famiglia, degli amici e relative relazioni. Queste poche righe le dedico ad Agostino, non posso dire di essere stata una sua amica, ma una conoscente, cosa sufficiente, per sentirmi offesa ed infastidita di fronte alle inesattezze sotto forma di opinioni e commenti che sono stati scritti e pubblicati, che dispiacciono sia a me e soprattutto, penso, a chi gli era più vicino. L’ho conosciuto quando sono arrivata ad Enego, un periodo non brillante della mia vita, ma quando lo vedevo passare sotto casa, mi faceva piacere, era un ragazzo molto educato, gentile, con il l’Altopiano La voce degli 8 Comuni quale due chiacchiere le ho sempre scambiate più che volentieri. In quel periodo, vederlo passare con la sua cagna, lui, la sua tranquillità, le due parole che scambiavamo, mi facevano sentire meglio. Era un ragazzo semplice, ma con tanti interessi, la moto, le letture, lo sport, la caccia e soprattutto i cani, soggetti, sempre dei nostri brevi scambi di parole. Ci raccontavamo le storie dei nostri pelosi, le avventure che ci facevano vivere; la sensibilità e l’affetto che provavamo per i nostri amati cani ci accomunavano. CESIRA Da quando ho cambiato casa lo incontravo meno, STRAZZABOSCO ma ogni volta lo vedevo volentieri, mi salutava Ved. STRAZZABOSCO con gentilezza e se potevamo due parole le scamdi anni 84 biavamo sempre, essere riservati è ben diverso Lascia i figli Giuseppe, da essere solitari, lui era riservato, ma mai schiAnna, Renato, vo, aveva sempre modi garbati, un ragazzo per Daniele, Sergio e Franco, le bene, che mi mancherà, perché era una figura nuore, i nipoti, le cognate, che, sebbene non eclatante, malgrado non lo free i parenti tutti. quentassi, sapevo che c’era, e questo bastava a ASIAGO, via Valle farmi piacere, e così è per molti altri in paese, 13 ottobre 2013 amici e conoscenti! Stefania Simi TORNARE “A BAITA” ”Per Mario Rigoni Stern “tornare a baita” (una citazione che compare di frequente nel suo libro “Il Sergente nella neve”), significava il desiderio struggente di ritornare finalmente a casa, dopo la tragica ritirata di Russia e la prigionia. Utilizzo questa citazione in un significato esclusivamente politico, facendo ovviamente una forzatura rispetto al significato originale, descrivendo la mia parabola politica. “Qualcuno era comunista”, è il titolo di un brano recitato dal grande Giorgio Gaber in Teatro Canzoe ’93. E giù un lungo elenco di perché si era comunisti in quegli anni alla vigilia della contestazione studentesca (anni ’68) che contagiò tutta la società. Ma estrapolo qualcuna di queste perché:”Qualcuno era comunista perché vedeva la Russia come una promessa, la Cina come una poesia, il comunismo come il paradiso terrestre”.”Qualcuno era comunista perché prima era fascista”.”Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona”.”Qualcuno era comunista perché Andreotti non era una brava persona”.”Qualcuno era comunista perché aveva scambiato il materialismo dialettico con il Vangelo secondo Lenin”.”Perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo”.”Perché sentiva la necessità di una morale diversa”.”Perché era solo una forza, un sogno, un volo, era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare vita”.Devo ammettere che anch’io mi sono riconosciuto in molte di queste idee, per- ché mi sembrava di respirare aria nuova, fino a diventare un comunista attivo e impegnato. Poi ci fu l’invasione dell’URSS in Ungheria con carri armati per soffocare una timida rivoluzione approvata dallo stato maggiore dell’allora PCI di Togliatti. Allora mi sono dissociato, perché ritenevo che la libertà e l’autodeterminazione dei popoli fossero diritti inviolabili e non negoziabili, come si direbbe oggi. Dopo la pausa di qualche anno, aderii alla Democrazia Cristiana, la grande balena, che tutto metabolizzava, mafia compresa. La collusione con la mafia, al di là del verdetto di assoluzione di Andreotti e di altri mafiosi di 1° livello, è sempre stata una costante della DC, specialmente in Sicilia, gran serbatoio di voti, come il Veneto e Vicenza in particolare, denominata “sacrestia d’Italia”. Aderii allora alla Lega, che mi sembrava portatrice di nuove istanze di onestà, equità e di federalismo mai attuato. Non mi sono mai piaciuti il populismo e i padri-padroni dei partiti, che prima o poi incontrano sulla loro strada un parricida. Lasciai anche la Lega, oggi dilaniata da beghe interne e ormai allo sban- do, come si è visto nelle recenti elezioni amministrative. Agli inizi della fondazione di Forza Italia, mi sembrava che si aprisse un nuovo orizzonte di recupero di dignità e di consapevolezza di essere una Nazione di Italiani veri. Poi le bravate, per dirla con un eufemismo, di Berlusconi, che si dichiarò statista alla pari di De Gasperi e le sue stoccate al Presidente Schulz definito un Kapò, segnarono il lento ma inesorabile declino del mito berlusconiano, e si è vista la debacle inevitabile. Oggi le cose sono molto cambiate, anzi è cambiato il mondo con l’avvento delle tecnologie informatiche e internet. Del vecchio PC non è rimasto sostanzialmente nulla e le distanze dagli ultimi , ma rispettabili rappresentanti dello “zoccolo duro” del PDCI (partito dei comunisti italiano) sono siderali. In buona sostanza è venuta una sorta di mutazione genetica ed è iniziato un nuovo corso della politica. Ora da tre anni sono iscritto al PD e sono soddisfatto di essere ritornato a casa come la pecorella smarrita della parabola evangelica. Molti mi rimproverano di aver cambiato casacca, più volte. Meglio cambiare che restare irretiti in un partito che non ha futuro. Cambiare è segno di intelligenza e di saper guardare avanti, non certo di accomodamento alla ricerca di qualcosa che non mi interessa, perché sto bene così come sono. Metterò a disposizione le mie modeste risorse intellettuali e politiche alla crescita del PD, premiato alle recenti elezioni soprattutto per le larghe intese e con il vento in poppa. Lunga vita al PD! Edoardo Sartori GIULIA CANALIA in ROSSI di anni 84 Lascia i figli Antonio e Maria Grazia con Carlo, i cari nipoti Filippo e Matteo e i parenti tutti. 28 DOMENICO MARCOLONGO (MENI) di anni 79 Lascia le figlie Elena con Ugo, Giuseppina con Lucio, Graziella con Mirco, i nipoti Giovanni, Stefania, Francesco, Giuseppe e Marika e parenti tutti. FOZA, 16 ottobre 2013 LIDIA CECCON Ved. MARCOLONGO di anni 98 Lascia le figlie Elide e Tersilla con i mariti Giancarlo e Vittorio, i nipoti e pronipoti, le cognate e parenti tutti. FOZA, 12 ottobre 2013 MARIA PIA GUGLIELMI in RELA (di anni 78) Lascia il marito Angelo, la figlia Marisa con Maurizio, la nipote Giulia con Luigi e il piccolo amatissimo Denis, il fratello Aldo, le sorelle Edda e Flora, le cognate, i cognati, i nipoti e parenti tutti. ASIAGO, 12 ottobre 2013 TECLA ROSSI in FRACARO (PUSCIAR) di anni 60 Lascia il marito Alessandro, i figli Marta, Francesco e Marco, le nuore Vania e Serena, il papà Luigi, i fratelli, le sorelle, i cognati, le cognate e parenti tutti. ASIAGO, 22 ottobre 2013 INES COSTA di anni 86 Lascia le sorelle Regina, Pia e Antonia, i fratelli Lino e Antonio, i cari nipoti e pronipoti e parenti tutti. CRISTIANO CORÀ (NELLO) di anni 93 Lascia la moglieAdelina, i figli Donatella, Nicoletta, Fabrizio e Federica, i generi, la nuora, gli amati nipoti, e parenti tutti. VITTORIA PESAVENTO (HATALA) di anni 90 ASIAGO, 20 ottobre 2013 CESUNA, 14 ottobre 2013 CANOVE, 10 ottobre 2013 LIBERO ROSSI di anni 88 Lascia la moglie Rita, i figli Pino con Sara e Pietro, Elisabetta, Fabio con Silvana, la sorella Teresa, i cognati, i nipoti e parenti tutti GALLIO, 22 Ottobre 2013 Lascia il marito Pasquale, i figli, le sorelle Zoe e Rosetta, il cognato Aristide, i nipoti e parenti tutti. ASIAGO, 23 ottobre 2013 MARIO TESSARI di anni 74 Lascia il figlio Riki assieme ai familiari CANOVE, 22 Ottobre 2013 Inviate il ricordo dei vostri cari all’indirizzo e-mail redazione.altopiano @tiscali.it oppure tramite posta indirizzata a: l’Altopiano via J.Scajaro 23 Asiago (inserzioni gratuite) l’Altopiano Almanacco per due settimane Sabato 26 ottobre 2013 29 La voce degli 8 Comuni a cura di Giovanni Dalle Fusine Da sabato 26 ottobre a venerdì 8 novembre Il 26 ottobre è il 299º giorno del calendario gregoriano. Mancano 66 giorni alla fine dell’anno Sabato 26 ottobre S. Evaristo Domenica 27 Gesù re dell’Universo Lunedì 28 SS. Simone e Giuda Martedì 29 S. Ermelinda Mercoledì 30 S. Germano Giovedì 31 S. Lucilla Venerdì 1 novembre Tutti i Santi Sabato 2 Commem. Defunti Domenica 3 S. Silvia Lunedì 4 S. Carlo Bor. Martedì 5 S. Zaccaria Mercoledì 6 S. Leonardo Giovedì 7 S. Ernesto Venerdì 8 S. Goffredo Il 26 ottobre il sole nel vicentino sorge alle ore 7.45, passa in meridiano alle 12.57 e tramonta alle 18,10. L’8 novembre il sole sorge alle ore 8.03 e tramonta alle 17.51 Novembre è l’undicesimo mese dell’anno secondo il calendario gregoriano ed il terzo ed ultimo mese dell’autunno nell’emisfero boreale, della primavera nell’emisfero australe, conta di 30 giorni e si colloca nella seconda metà di un anno civile. Dal latino novem, “nove”, perché era il nono mese del calendario romano, che iniziava con il mese di marzo. Fino al 470 a.C. era seguito da Maglio, mese di caccia imperiale, tradizione adottata dall’impero Romano d’Oriente secondo la cultura longobarda. Un santo per volta, San Carlo, 4 novembre. Nato nel 1538 nella Rocca dei Borromeo, sul Lago Maggiore, era il secondo figlio del Conte Giberto e quindi, secondo l’uso delle famiglie nobiliari, fu tonsurato a 12 anni. Studente brillante a Pavia, venne poi chiamato a Roma, dove venne creato cardinale a 22 anni. Fondò a Roma un’Accademia secondo l’uso del tempo, detta delle «Notti Vaticane». Inviato al Concilio di Trento, nel 1563 fu consacrato vescovo e inviato sulla Cattedra di sant’Ambrogio di Milano, una diocesi vastissima che si estendeva su terre lombarde, venete, genovesi e svizzere. Un territorio che il giovane vescovo visitò in ogni angolo, preoccupato della formazione del clero e delle condizioni dei fedeli. Fondò seminari, edificò ospedali e ospizi. Utilizzò le ricchezze di famiglia in favore dei poveri. Impose ordine all’interno delle strutture ecclesiastiche, difendendole dalle ingerenze dei potenti locali. Un’opera per la quale fu obiettivo di un fallito attentato. Durante la peste del 1576 assiste personalmente i malati. Appoggiando la nascita di istituti e fondazioni e si dedicò con tutte le forze al ministero episcopale guidato dal suo motto: «Humilitas». Muore a 46 anni, consumato dalla malattia il 3 novembre 1584. Patronato: catechisti, vescovi. Etimologia: Carlo = forte, virile, oppure uomo libero, dal tedesco arcaico Emblema: bastone pastorale. Che tempo avremo nei prossimi giorni? Novembre è statisticamente il mese più piovoso a livello nazionale, complici le intense perturbazioni che si sviluppano nel bacino del Mediterraneo grazie allo scontro tra masse d’aria caldo-umide in risalita dai quadranti meridionali e quelle più fredde d’origine Artica in ingresso dal nord Atlantico. Il novembre 2013 porterà una piovosità abbastanza normale per il periodo, senza picchi eccessivi. Le precipitazioni interesseranno maggiormente le Alpi e le regioni del versante tirrenico. Pioverà invece un po’ meno sulle pianure del nord, lungo il versante adriatico e all’estremo sud, ma non avremo episodi di gran secco. Sarà un mese autunnale, insomma, caratterizzato dall’alternanza di impulsi atlantici a momentanee fasi stabili, specie nelle prima parte del mese. Dalla metà di novembre, il rinforzo del getto alle alte latitudini favorirà un cambio della circolazione dai quadranti occidentali, con clima più mite ma secco al nord e medio Tirreno, ritrovandosi ai margini delle piovose perturbazioni oceaniche. Ne consegue che vi sarà la possibilità di piogge localmente abbondanti al sud, dove il tempo risulterà più instabile anche grazie alle infiltrazioni fresche orientali della terza parte del mese. Sarà un mese piovoso, quindi, ma non freddo, anche perché quando le correnti hanno matrice oceanica, non portano mai aria fredda a scapito magari di una maggior umidità e piovosità (fonte: Teatronaturale.it). Astronomia e mitologia. Il cielo di novembre è dominato dalle costellazioni di Pegaso, riconoscibile per le sue quattro stelle disposte a formare un grande Quadrato, da Andromeda, con la sua celebre galassia da cui prende il nome, e dal Cigno. Novembre vede ad est il sorgere di quelle costellazioni che saranno dominanti nei mesi invernali: l’Auriga, con la sua brillantissima stella Capella, e il Toro, con i celebri ammassi delle Pleiadi e delle Iadi. La rossa stella Aldebaran preannuncia il prossimo sorgere della brillante costellazione di Orione. Aldebaran sembra visualmente associata all’ammasso delle Iadi (l’ammasso aperto più vicino alla Terra), ma si trova in realtà molto più vicina a noi e l’associazione è data solo dalla prospettiva. Il suo nome deriva dalla parola araba al-Dabarân, “l’inseguitore”, in riferimento al modo in cui la stella sembra seguire l’ammasso delle Pleiadi nel loro moto notturno. Astrologicamente, Aldebaran era una stella fortunata, che portava ricchezze e onori. Era, insieme ad Antares, Regolo e Fomalhaut, una delle quattro “stelle regali” dei Persiani dal 3000 a.C. Astrologia e numeri: i nati il 28 ottobre credono nella necessità di una buona preparazione preventiva. Prima di parlare di un determinato argomento o di investire tempo, denaro ed energie in un lavoro o in un affare, di solito si sforzano di capire tutto ciò che vi sta attorno, ma anche dopo, una volta partiti, non smettono di compiere le loro ricerche. E’ come se “imparare la lezione” sia una specie di obbligo per molti nati in questo giorno, che odiano soprattutto l’imbarazzo di essere colti impreparati. Questa loro tensione può arrivare a punte nevrotiche, in cui si angosciano per rispettare le scadenze, arrivare in tempo e mantenere il controllo e l’ordine nel lavoro. I nati il ventottesimo giorno del mese sono governati dal numero 1 (2+8=10, 1+0=1) e dal Sole. Chi è governato dal numero 1 è in genere molto individualista, ha idee ben chiare ed è ansioso di raggiungere la vetta. PREGI: curioso, profondo, interessante. DIFETTI: ficcanaso, troppo esigente, tagliente. Giolitti si reca alla Camera Successe tanti anni fa: domenica 2 novembre 1913, prime elezioni politiche a suffragio universale maschile: gli elettori passano da 3 a 8,5 milioni (di cui vota il 60,4%); Giolitti mantiene la maggioranza grazie al voto dei cattolici (Pio X sospende il non expedit in molti collegi elettorali) e alla loro alleanza con i liberali (patto Gentiloni effettuato in ottobre). I socialisti ottengono 79 seggi (52 del PSI, 19 del PSRI, 8 sindacalisti indipendenti), i radicali 73, i repubblicani 17, i cattolici 20. 28 ottobre 1958 : Papa Giovanni XXIII è eletto Papa. Il suo nome da civile era Angelo Giuseppe Roncalli. Fu un martedì di 55 anni fa, aveva 77 anni. 261° Papa della Chiesa Cattolica. Dopo tre giornate di fumate nere, finalmente arrivò quella bianca per il Papa Giovanni XXIII che successe a Papa Pio XII deceduto il 9 ottobre 1958. Il suo pontificato durò 5 anni e non fu quindi un pontificato di transizione come si poteva credere data l’età del pontefice appena eletto Angelo Roncalli. Spirò il 3 giugno 1963 lasciando il posto al Papa Paolo VI. DISTRIBUTORI DI TURNO NEI GIORNI FESTIVI Domenica 27 ottobre SASSO DI ASIAGO: TOTAL – Via Chiesa TRESCHE’ CONCA: ENI – Via Campiello Venerdì 1 novembre CONCO: ENI – Strada provinciale Fratellanza Domenica 3 novembre MEZZASELVA: IP – Via XXI Maggio, 149 CONCO: S.MARCO PETROLI – Via Cappellari, 12 ARIETE L’incertezza non è sempre negativa, anzi Nettuno potrebbe svelarvi un particolare che finora vi è sfuggito, ampliando così la visione del problema che vi sta a cuore. Per fortuna avete il sostegno di Mercurio, Saturno e Venere. Quindi non vi mancano gli elementi di giudizio di cui tenere conto in un progetto ancora in fase di elaborazione, specie nell’amore. TORO Potete agire tenendo nel giusto conto gli avvertimenti di Mercurio, Saturno e Venere in aspetto difficile. Ma che vi invitano ad attendere un segnale del destino per attuare un progetto ambizioso che potrà andare in porto soltanto se saprete muovervi con la dovuta circospezione. In amore aspettate un avviso significativo da parte del partner. GEMELLI Evitate di straparlare, se non siete certissimi di quello che potete sostenere. A Plutone si aggiunge Marte, che vi rende forti e resistenti di fronte a ogni prova che riuscite a superare con successo. Soprattutto in amore, dove potete perfino riconoscere un vostro torto, dando ragione a un partner che saprà apprezzare la vostre buone intenzioni. CANCRO Con il vostro innocente ottimismo, potete conquistare qualcuno che ancora non si è accorto di voi. Senza troppe parole, ricorrete ai fatti: semplicità, realismo e gentilezza sono gli strumenti vincenti con i quali otterrete, se non tutto, molto di quello che desiderate. Giove all’opposizione del vostro segno vi regala realismo e senso della responsabilità. LEONE Con Saturno e Venere nel segno, potete occuparvi seriamente dell’amore. Se si ripresentano nuove e interessanti prospettive è proprio il caso di prenderle in esame. Se invece siete in attesa di una conferma da parte di chi volete conquistare, tenete a bada i vostri bollenti: aggiungete un pizzico di vissuto, e la partita è vinta. VERGINE Prendete di petto una situazione che non vi convince: va bene solo sulla base di elementi certi, o almeno accertabili. In mancanza di questi potete approfittarne per prendervi qualche momento di totale libertà. Nell’amore, non è il caso di essere troppo presenti, meglio dare la sensazione di una benevola attesa che non mancherà di dare positivi risultati. BILANCIA Contate sull’aiuto e sulla sollecitazione di Nettuno all’opposizione del vostro segno, che arriva quando meno ve lo aspettate: non insistendo in un atteggiamento ormai superato, potete cambiare direzione ai vostri desideri, prendendo in esame nuove prospettive. Specie in amore, se il rapporto richiede qualche ritocco. Nel lavoro, allargate la sfera dei vostri interessi. SCORPIONE Prendete con calma quello che capita, specie nel rapporto d’amore, se la situazione si è improvvisamente imbrigliata: è un saggio insegnamento di un destino gentile, che con il favore di Urano potrebbe aprirvi nuovi insperati orizzonti. Attendete con fiducia il momento più adatto per riprendere in mano le redini di un rapporto che sentite in crisi. SAGITTARIO Chi va piano, va sano e va lontano. Se vi fate attendere da chi vi interessa di più, fate centro. Se non volete sprecare tempo ed energia in inutili discussioni, rinviate un confronto, che Marte all’opposizione del vostro segno potrebbe farvi affrontare senza la necessaria riflessione. Un imprevisto potrebbe indicarvi la strada da battere per ottenere il successo. CAPRICORNO I buoni propositi cono sempre benvenuti, specie da chi non si attende da voi qualcosa di speciale. Se volete fare colpo, occorre esporsi con un gesto che colpisca la fantasia di chi vi sta a cuore. Non per niente Giove nel vostro segno è un asso nella manica, se volete davvero impegnarvi in un rapporto che può essere d’amore e di soldi… a voi la scelta. ACQUARIO Sapete bene come preparare un intervento più che deciso, sia d’amore che di affari: eliminando ogni inutile convenevole e andando subito al sodo, senza perdere il vostro abituale equilibrio. Saturno è congiunto a Venere, vuol dire che al rigore si associa una maggiore comprensione delle esigenze del partner, che potrete gratificare con un’azione generosa. PESCI La vostra esuberanza e il vostro coraggio sono felicemente contagiosi: perfino nell’ambiente di lavoro riuscirete a riportare l’allegria e la fiducia in un momento di generale insicurezza: bravi! Senza trascurare l’amore, specie se avete appena fatto un incontro speciale. Urano protegge anche i rapporti insoliti, quelli che non rientrano nelle abitudini. FARMACIE DI TURNO Dalle ore 8.45 di sabato 26 ottobre alle ore 8.45 di sabato 2 novembre: ROANA: Farmacia di Roana sas della dr.ssa Silvia Passuello – Piazza S. Giustina, 23 Dalle ore 8.45 di sabato 2 alle ore 8.45 di sabato 9 novembre: GALLIO: Farmacia di Gallio snc del dr. Stefano Dalla Valle – Via Prestinari, 34 ROTZO: Farmacia della dr.ssa Anna Bottura – Via Roma, 9/a l’Altopiano Sabato 26 ottobre 2013 La voce degli 8 Comuni 30 La Festa dei Gemelli apre le sue porte all’Europa Anche in occasione della terza festa dei gemelli dell’Altopiano, una calda atmosfera familiare ha caratterizzato l’incontro di una ventina di famiglie, per un totale di oltre cento partecipanti. C’era aria di festa, c’era gioia nel vedere tanti piccoli (coppie e terzetti) scorazzare fra le gambe dei genitori e dei nonni. Durante la celebrazione eucaristica, la cappella echeggiava di trilli, di risatine, di qualche pianto, ma tutto era accolto con normalità, perché era segno di vita, di energia: eravamo un’unica famiglia e nelle famiglie con bambini non c’è silenzio. E veniamo alle novità. Già nella precedente edizione del 2011 avevamo accolto fra di noi una famiglia proveniente “da fuori Altopiano” (erano gli amici di Sossano) e quest’anno ci ha procurato una grande gioia l’arrivo della famiglia Rigoni – Nappa (evidenti le sue origini asiaghesi) da Salcedo col suo bellissimo terzetto. Ancor maggiore sorpresa però ci ha suscitato la presenza di gemelli romeni Traian e Sandel che da sette anni lavorano sull’Altopiano, e della simpatica Tanya la cui sorella gemella Irina è rimasta al loro paese in Ucraina. Ad una mamma romena che si trova in gravi difficoltà con la sua coppia di gemelli e una bambina più piccola è stato dedicato un gesto di solidarietà perché, pur nel nostro momento di gioia, era giusto ricordare chi soffre e tendergli la nostra mano. A conclusione della piacevole giornata, piccoli e adulti hanno seguito ammirati e divertiti un simpatico spettacolo di magia Un incontro speciale tra tre “vecchi amici d’infanzia” Il 15 agosto scorso, classico giorno di gran movimento e confusione, non ha impedito a tre asiaghesi “over 80” di appartarsi tranquilli su una panchina vicino al museo Le Carceri e ricordare i vecchi tempi quando, bambini, erano inseparabili amici di giochi nel territorio della Cuba ( così è ancora chiamata la zona sud del paese). Hanno rivissuto, non senza nostalgia, le lunghe giocate a “balete, menghele, alda messie, passatempi ormai sconosciuti al giorno d’oggi. Compiacenti hanno anche ricordato le tante innocenti marachelle che su quelle strade senza traffico avevano potuto combinare, quasi sempre con la fortuna di rimanere impuniti, specialmente quando complice era il buio. Quanto si sono divertiti, allora bastava poco per essere felici! L’entusiasmo di quell’incontro casuale ha voluto essere anche immortalato da una bella fotografia. I tre “amici d’infanzia” sono, da sinistra: Armando Silvagni Patao, Antonio Rigoni Soava e Romeo Girardi, fratello della Ginevra, da molti conosciuta. che ha contribuito a far si che tutti si scambiassero il saluto di congedo col sorriso sulle labbra. A tutti gli amici partecipanti e anche a tutti quelli che per vari motivi non sono potuti intervenire, diamo appuntamento alla prima domenica di ottobre 2015. Siamo certi che sarà ancora una volta una bella festa! Gruppo Gemelli Altopiano l’Altopiano Sabato 26 ottobre 2013 31 La voce degli 8 Comuni 100 anni tondi tondi: ecco quanti ne ha festeggiati lo scorso 12 ottobre Albertina Martello di Mezzaselva, attorniata da tutti i suoi cari e ricordata dall’amministrazione comunale di Roana con una targa consegnata dall’assessore Marisa Zotti. Auguri rinnovati anche attraverso il giornale dalla figlia Maria, dai nipoti Alberto, Fabio, Silvia e Tiziano con Maddalena e la piccola Ilaria, amici e conoscenti! Congratulazioni vivissime anche dalla nostra redazione! Cacciatori di … porchetta! ...E la Giovannina ha festeggiato anche i 106!! Per Tina Grendene ed Egidio Rigoli che il 6 settembre a Treviso hanno festeggiato il 60° anniversario di matrimonio, auguri infiniti dalle amiche di Asiago. Simpatico ritrovo per un numeroso gruppo di cacciatori che praticano l’attività venatoria sul territorio di Treschè Conca. Per un giorno niente doppiette e fucili automatici al seguito, ma solo una allegra mensa allestita presso il ristorante “Casetta Rossa”. A finire sui tavoli imbanditi per l’occasione è stato un bel maialino di 22 kg, cotto secondo antica tradizione sullo spiedo ruotato a mano dal “capocuoco” per ben sette ore, davanti ad un improvvisato caminetto alimentato a legna di faggio e abete. Della serie: “buona ciccia a tutti”. E’ in assoluto l’ospite più longeva di Villa Rosa: Giovannina Gios, nella foto con la nipote Rachele, ha compiuto lo scorso 17 ottobre 106 anni! Per lei è stata organizzata una bella festa con una buonissima torta, la musica di Villa Rosa Band e gli auguri, tanti e calorosi, dei famigliari, ospiti e personale di Villa Rosa. UN FANTASTICO RACCOLTO Fabio Cogo ci mostra il fantastico raccolto effettuato nell’orto dei nonni Aristide e Rosetta in Contrada Bosco di Asiago: una cipolla del peso di 1,100 kg e una carota di 1,6 kg. Per curare quell’orto c’è voluto tanto lavoro e nonno Aristide, ora che è in pensione, ha potuto dedicarci tempo e passione, aiutato anche dal figlio Paolo. Evidentemente gli ortaggi ne hanno davvero beneficiato offrendo questo inatteso risultato. I neolaureati dell’Altopiano E’ con grande soddisfazione che la mamma, il papà e i fratelli Veronica e Valerio si congratulano con la neodottoressa Sabrina Cappelletti, che il 10 ottobre presso l’Università degli Studi di Padova ha conseguito la laurea in Assistenza Sanitaria. Tanti complimenti anche da nonni, parenti ed amici! Il 24 settembre Chiara Franzoi si è laureata in Design del Prodotto industriale - orientamento arredo con 106/110. I migliori auguri per un futuro speciale da tutta la tua famiglia!” INDOVINA CHI È? Vi dovevamo una risposta al simpatico indovinello propostovi sul numero precedente del giornale. Ecco svelato il mistero...Alcuni lo avevano già intuito ma quel giovanissimo Gianni “Postin” Baù non era facilmente riconoscibile. E’ lui che ci ha simpaticamente proposto di pubblicare quella bella foto. Grazie Gianni, anche per aver accettato il nostro piccolo scherzo. Sabato 26 ottobre 2013 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 32