Vino, la produzione mondiale cresce
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Vino, la produzione mondiale cresce
[ ATTUALITÀ ] 18 Terra e Vita n. 44/2013 9 novembre 2013 [ STIME OIV ] Previsti circa 281 milioni di ettolitri (+9,5%) di cui 164 in Europa (+11%) Vino, la produzione mondiale cresce [ DI GIUSEPPE FUGARO ] L’Italia (45 milioni di hl) supera la Francia (44). Record in Romania (+79%) C irca 45 milioni di hl: è la produzione italiana di vino secondo le stime Oiv (Organizzazione interna zionale della vigna e del vino). Una crescita del 2% che porta l’Italia a battere, seppure di po co i cugini d’oltralpe e gli spa gnoli. La Francia, supera di po co i 44 milioni di hl (+7% rispet to alla produzione molto scarsa 2012, appena 41,2 milioni di hl). In Spagna, la vendemmia 2013 si prospetta invece da re cord, superiore del 23% al 2012 e [ OCM Promozione da rivedere intorno ai 40 Mhl; l’incertezza riguarda la quantità di succhi e mosti, che tornerebbe al livello abituale compreso tra 5 e 6 Mhl. Ma il recupero relativo più si gnificativo si registra in Roma nia che, dopo tre raccolti molto scarsi, ritroverebbe nel 2013 un livello di produzione più conso no al suo potenziale di produ zione, avvicinandosi ai 6 milioni di hl (+79% rispetto al 2012). Anche il Portogallo cresce del 7%, ma rispetto a una produ zione 2012 “normale”, che gli consente di produrre 6,7 milioni di hl. Per completare il quadro degli Stati Membri produttori, l’Oiv stima che la Germania mantenga la sua produzione a un livello prossimo ai 9 milioni di hl, mentre la Grecia dovrebbe registrare una produzione di circa 3,7 e l’ultimo arrivato, la L’ Croazia, raggiungerebbe 1,4 mi lioni di hl. La produzione vinicola com plessiva dell’Ue a 28 si dovrebbe aggirare su circa 164 milioni di hl, una crescita sensibile pari a circa 16 milioni di hl, ossia 11% in più rispetto al 2012 che era stata di 148 milioni di hl. Anche la produzione mon diale di vino, stimata in circa 281 milioni di hl, segna una netta crescita pari a quasi 7 milioni di hl in più (+9,5%). In netta cresci ta gli Stati Uniti e in particolare la California vicina ai 22 milioni di hl rispetto ai 20,51 del 2012 . In America del Sud: Italia ha chiesto una revisione della misura promozione nell’ambito del l’Ocm vino per inserire anche le azioni rea lizzate nei vari Stati membri. Proposta osteggiata dagli altri Stati membri, soprat tutto quelli produttori di vino. La Commis sione non l’ha respinta, ma sta predisponendo uno schema di regolamentazione da sottoporre al Comitato di gestione vino. Tra i motivi della richiesta italiana vi è il mancato utilizzo dello stanziamento annuale per la promozione che ha raggiunto la cifra complessiva di oltre 100 milioni di euro (il 30% per iniziative nazionali gestite dal Ministero e il resto alle singole regioni in base al peso del settore vitivinicolo). Ebbene la parte non utilizzata riguarda la quota regionale per circa un terzo anche se poi le economie realizzate dalle Regioni vengono destinate alle altre azioni. Il mancato utilizzo dei fondi regionali dev’essere riconducibile a motivi strutturali delle imprese vitivinicole, estremamente polveriz zate e quindi con scarse disponibilità economiche da investire nella Brasile: produzione modesta per il secondo anno consecutivo, infe riore a 3 milioni di hl, ma l’andamento è in crescita; Cile: nuovo record con 12,8 Mhl, effetto dell’entra ta in produzione di nuovi im pianti; Argentina: 15 milioni di hl, il 27% in più del raccolto mode sto del 2012. Nuovo record in Nuova Ze landa vicina ai 2,5 milioni di hl, mentre l’Australia potrebbe rag giungere i 13,5 Milioni di hl. Il Sudafrica infine, produr rebbe nel 2013 11 milioni di hl il 3,8% in più rispetto 2012. Infine, Oiv stima in aumento anche i consumi mondiali gra zie all’ampliamento dei mercati con l’ingresso di nuovi paesi consumatori. n promozione nei paesi extracomunitari. Anche la stessa commercia lizzazione fuori dai confini nazionali o al più al di fuori di quelli comunitari, non risulta particolarmente appetita per i costi che comporta e per la mancanza di quantità adeguate di prodotto da immettere nei paesi extraUe. Gli esperti ritengono quindi, che se il sostegno comunitario fosse esteso anche alle azioni promozionali realizzate nei Paesi comunitari, gli operatori potrebbero essere maggiormente interessati anche se rimane il problema connesso all’impegno finanziario per coprire il restante 50% della spesa. Al contrario, i grandi gruppi vinicoli italiani, spesso riuniti in Associazioni di scopo per meglio accedere ai fondi comunitari, sono dell’avviso che la modifica potrebbe riguardare esclusivamente le norme nazionali e in particolare la ripartizione tra dotazione ministe riale e dotazione regionale. A conforto di questa richiesta si citano gli ultimi dati della campagna 2013 dove al Ministero sono pervenute domande per oltre circa 45 milioni di euro mentre il plafond disponi bile era di 30 milioni di euro ridotti a 23 per impegni assunti negli anni precedenti su programmi pluriennali. nG.F.