I presepi - UNIONE GIURISTI CATTOLICI di MILANO

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I presepi - UNIONE GIURISTI CATTOLICI di MILANO
UNIONE GIURISTI CATTOLICI di MILANO
20122 MILANO VIA S. ANTONIO N. 5 (PALAZZO SCHUSTER)
I presepi.
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Maria Luisa Menozzi Cantele
I presepi dicono molto, comunque siano allestiti. La piccola
capanna che raccoglie al suo interno Maria, Giuseppe e il Bambino,
con l’asino e il bue e che, negli ultimi giorni, ha davanti alla soglia i
Re Magi con i loro mantelli dorati, dà il senso dell’intimità. Si sente il
calore del fiato del bue e dell’asino come se riuscissero a scaldare
tutto e tutti. anche se sullo sfondo le piccole case, gli alberi e le
statuine sono spolverati di neve.
Il presepe è povero; nei presepi affollati di statuine sono i
pastori, i pescatori, i venditori ambulanti che si avvicinano alla
capanna; piccole case umili si affacciano ai lati; un ruscello scorre
sotto al ponte e dalle montagne sullo sfondo precipita una cascata.
Danno il senso della laboriosità il ciabattino, il fabbro che batte
sull’incudine, la lavandaia che ha raccolto i panni nel cesto dopo
averli lavati nel fiume, la filatrice, la donna che sta accanto al
paiuolo dove cuoce la polenta, il fornaio che cuoce il pane. Si vuole
rappresentare il grande evento che interviene in una quotidianità
semplice e attiva, piena di attesa e di speranza .
La capanna nel presepe moderno accoglie Maria, Giuseppe e il
Bambino; é estremamente semplificato; soltanto un pastore che
reca sulle spalle una pecorella sta avanti alla capanna.
Nei paesi di montagna usa ancora allestire il presepe nelle
strade, davanti alle case, ai negozi, ai crocevia; sono un richiamo,
Pubblicato: 18 gennaio 2010
Autore del testo
Avvocato in Milano.
Membro del Consiglio direttivo dell'Unione Giuristi Cattolici di Milano.
©2005/2010 - Autore e curatore: Anselmina Cerella
UNIONE GIURISTI CATTOLICI di MILANO
20122 MILANO VIA S. ANTONIO N. 5 (PALAZZO SCHUSTER)
I presepi.
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un invito alla contemplazione, alla meditazione e alla preghiera;
Maria e Giuseppe inginocchiati sul muschio adorano il Bambino e alle
loro spalle l’asino e il bue contemplano la scena. Non mancano gli
zampognari, i pastori con il gregge; l’atmosfera è agreste.
Quello che non manca in tutti i presepi è la luce. La luce
penetra dal fondo nelle piccole finestre della capanna a rischiarare e
a dare vita.
In alcuni presepi le piccole finestre sono illuminate e il tremolio
delle lampadine anima la semplicità della scena. Anche i pittori non
hanno tralasciato questo dettaglio.
Il Lotto nella sua Natività piena di suggestione, che raffigura la
capanna, ha dato luce all’interno con due aperture sullo sfondo che
lasciano intravedere un cielo al tramonto e disegnano in controluce
le sagome dell’asino, con le orecchie diritte, e del bue che sembra
addormentato.
Sono invece in piena luce Maria adorante il Bambino, l’agnellino che
il Bimbo accarezza sul muso sporgendo in alto le piccole braccia.
Giuseppe è in disparte e così i due angeli con le ali spiegate; i pastori
attenti e sorpresi dall’atteggiamento del Bambino sono intenti ad
osservare la scena.
Qualunque sia il modo in cui è rappresentato, il presepe è
sempre un momento di adorazione intensa e commovente, un
messaggio di vita e di speranza.
Pubblicato: 18 gennaio 2010
Autore del testo
Avvocato in Milano.
Membro del Consiglio direttivo dell'Unione Giuristi Cattolici di Milano.
©2005/2010 - Autore e curatore: Anselmina Cerella