Intervista a Maurizio Zanella – Corriere del

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Intervista a Maurizio Zanella – Corriere del
Trento tende la mano
Franciacorta dice «nox
TRENTO—La «collaborazione attiva tra le diverse realtà italiane di
produzione del metodo classico»,
proposta da Fabio Piccoli, l'esperto
di marketing assoldato dall'Istituto
di tutela del TrentoDoc e dai gruppi
tecnici nominati dalla Provincia di
Trento per il «Piano Vino», si infrange contro il Franciacorta. Che dice
no all'idea. «Non per spocchia o per
preclusioni, ma per una diversa strategia che abbiamo scelto di mettere
in campo vent'anni fa» fa sapere il
presidente del Consorzio di tutela
bresciano, Maurizio Zanella, fondatore della blasonata cantina franciacortina Ca' del Bosco.
Zanella, còsa ne pensa dell'idea
di promuovere il «bere metodo
classico italiano» tutti assieme?
«Vent'anni fa abbiamo fatto una
scelta ben precisa, ovvero quella di
valorizzare il nostro vino attraverso
il nostro territorio. Per questo, non
per spocchia o presunzione, unire
più zone di produzione non è per
noi perseguibile: riteniamo infatti
che fare massa critica nel mondo
del vino non sia fattibile. Del resto,
Bordeaux, piuttosto che Champagne, Barolo e Brunello, insegnano».
In Italia però c'è già un tentativo, rappresentato dall'Istituto del
In che senso?
Talento, fondato nel 2009 e che
«Trento e Oltrepò hanno a disporiunisce 22 realtà spumanristiche
italiane, dal Trentino al Piemonte. sizione un patrimonio vinicolo in
«D Talento a mio avviso è un erro- termini di ettari 10 volte superiore
re pauroso: valorizzare solo il meto- al nostro. H massimo potenziale prodo produttivo non ha senso. Per duttivo del Franciacorta è di 25 miquesto motivo nel regolamento legi- lioni di bottiglie, quello del Trentoslativo del Talento del ministero del- Doc mirisultapossa essere di oltre
l'Agricoltura viene espressamente 50 milioni: ci sta che diventeremo
definito che i produttori di Francia- secondi o terzi ma per noi non sarà
corta non possono inserire tale de- un dramma. La strada che da semnominazione in etichetta. Francia- pre vogliamo percorrere è quella
corta noli ha creduto all'inizio e della qualità e piano piano stiamo
non crede tutt'ora in una valorizza- andando avanti suffragati dai risulzione di un vino attraverso una me- tati».
todologia di produzione rispetto alSuo padre è originario della Val
la zona di origine. È il territorio, lo di Sole, lei è nato a Bolzano. Cosa
ribadisco, che da che mondo è mon- ne pensa del comparto vinicolo
do valorizza il prodotto».
trentino?
«Penso che sia difficile per il
Una strategia che fino ad oggi
Trentino
unire esigenze diverse: la
pare vi abbia dato ragione. Almepotenzialità
è stupenda sia in numeno stando ai numeri.
ri
che
in
qualità,
ma sul territorio
«Nel 2011 Franciacorta ha prodot- esistono troppe realtà
diverse. Ci soto 11 milioni di bottiglie, ovvero cir- no i vignaioli, le cantine
sociali e
ca un 10% in più, e in effetti in ter- quelle industriali: l'esigenza
mini quantitativi abbiamo la leader- sia quella di capire chi dei trecredo
attori
ship nella produzione del metodo debba prevalere per determinare
la
classico, ma la verità è che non è
vinicola sulla quale poi coquesto che ci interessa. Noi non ab- politica
il futuro. Sicuramente, unirbiamo pressione produttiva, non struire
si ad altri territori per la promoziolottiamo per essere i numeri uno ne
non è la soluzione».
della quantità, anzi: sappiamo bene
che prima o poi saremo gli ultimi».