Un borgo tra i colli toscani, un`estate di sole e frinire di cicale, tre
Transcript
Un borgo tra i colli toscani, un`estate di sole e frinire di cicale, tre
Un borgo tra i colli toscani, un'estate di sole e frinire di cicale, tre ragazzi diversissimi ma legati dall'amicizia tacita e rovente di chi vuole crescere in fretta: Greg, solitario erede della famiglia più ricca del circondario; Jacopo, genitori borghesi ai limiti della noia; e Biagio, povero, libero e strambo come Huckleberry Finn. Nel volgere di quell'estate, una vecchia motocicletta rimessa a nuovo e una pista d'asfalto comparsa magicamente nella campagna, nera e lucida come un serpente indiano, segneranno l'inizio di un'avventura destinata a portarli lontano. Elena non è soddisfatta della sua vita. Il suo matrimonio si trascina stancamente, senza passione né curiosità. Suo marito è diventato ormai come un fratello. Ha sempre deciso in anticipo come doveva essere la sua vita: la scuola da fare, l'università, l'uomo da sposare... perfino il colore del divano. È diventata moglie prima di diventare donna. Finché un giorno sente che qualcosa inizia a scricchiolare. La passione e il desiderio si affacciano nella sua quotidianità, costringendola a mettersi in discussione. Elena si rende conto che un altro modo di vivere è possibile. Forse lei si merita di più, forse anche lei si merita la felicità. Basta solo trovare il coraggio di provare, di buttarsi, magari di sbagliare. Angelo Michelucci, bolognese, è decisamente uno strano investigatore: ascetico, schivo, con scarsa propensione per il cibo e per i rapporti sociali, dà il meglio di sé nei casi in cui indaga grazie alla sua mania per le tecniche di meditazione Zen. Curiosamente, nel corso delle indagini fa sempre la conoscenza con gatti dalle straordinarie qualità, che lo aiutano a smascherare i colpevoli. In questa avventura Michelucci appare nelle vesti di investigatore privato. Tutto ha inizio quando Leandro Marchi, il Rettore dell'Università di Bologna lo chiama in Rettorato per incaricarlo d'investigare sulla vita di un uomo che lo perseguita. Il caso si complica quando il professore viene trovato morto nel suo studio. Aiutato da Bianco, un intelligente gatto che era di proprietà della vittima, investigherà tra sexy shop, riso OGM, cliniche per malati di mente e cattedratici universitari corrotti. Natalie Hargrove sarebbe disposta a uccidere pur di farsi eleggere "Principessa" della scuola, e non tollera l'idea che, al suo fianco, rischi di vincere non il fidanzato Mike ma Justin, un ragazzo a cui la legano sgraditi ricordi. Mentre fervono le manovre per conquistare i voti dei compagni, durante una festa di carnevale, Natalie e Mike si imbattono in Justin ubriaco, e Nat decide di legarlo di fronte alla chiesa, sottraendogli dalle tasche alcune pillole che scambia per droga. Ma il mattino dopo, lo scherzo diventa tragedia: Justin viene ritrovato morto, e davanti a Nat si spalanca l'abisso delle responsabilità da cui ormai non può più fuggire. Tra segreti inconfessabili, ricatti, premonizioni, il primo romanzo di Lauren Kate è il ritratto appassionante, duro ma vero, di un'adolescenza americana. Per ingannare la fame dei suoi figli, nel periodo della Grande Carestia, la nonna di Elena ha inventato un gioco: se i bambini si lamentano perché da mangiare c'è solo una zolletta di zucchero e una fettina di pane, la nonna li sbriciola nel piatto, trasformandoli in "una montagna di pane e di zucchero". Quel gioco diventa l'emblema della sua infanzia e della sua giovinezza, nella Russia degli anni '60 e '70. Elena cresce in una famiglia come tante. Un padre membro del Partito. Una madre che "è nata insieme all'Unione Sovietica", ha visto due guerre e insegna Anatomia all'Università di Leningrado. A dieci anni, Lena sente per la prima volta parlare in inglese e si innamora di quella lingua. Decide di cominciare a studiarla prendendo lezioni che ufficialmente sono proibite - nella speranza che le apra le porte verso un futuro migliore. Fino a quando, ottenendo un visto matrimoniale, non riuscirà a uscire dal paese e a trasferirsi in America. Quando Mario Fontana torna in Italia, dopo più di trent'anni trascorsi in Argentina, è un cinquantenne sposato, ricco e affermato, ben diverso dal giovane figlio di mezzadri partito alla volta del Sud America in cerca di avvenire. Ma non è solo lui a essere cambiato: della valle in cui è cresciuto, un tempo vivace e laboriosa, non c'è più traccia se non nei ricordi. Ed è proprio ai ricordi che Mario si lascia andare, in un appassionato racconto volto a trasmettere a Diego e Valentina, i figli adolescenti, la testimonianza della vita passata: dagli anni della dittatura fascista e della Resistenza fino all'ascesa sociale ed economica nell'Argentina di Perón e di Videla. Tuttavia il vero obiettivo del suo ritorno è un altro: quello di ridare vita ai luoghi della sua infanzia, creando una piccola società autosufficiente insieme agli amici di un tempo. Ma a qualcosa non aveva pensato... Riuscirà Mario a portare a termine il suo piano? E a quale prezzo? Jerry Delfont, noto autore di articoli di viaggio che risiede temporaneamente a Calcutta, è afflitto dal blocco dello scrittore ed è a un punto morto della propria vita. Ormai sull'orlo di una crisi irreversibile, riceve una lettera da Merril Unger, un'americana ricca e misteriosa impegnata in attività umanitarie che si professa sua estimatrice. Al loro primo incontro, la donna, sfruttando il proprio fascino, reso ancora più seducente da uno straordinario talento per il massaggio tantrico, convince Jerry ad aiutare un amico indiano del figlio, che si trova in difficoltà poiché nella sua stanza d'albergo ha rinvenuto il cadavere di un ragazzino. Solo che, naturalmente, le cose non sono come sembrano, e per Jerry cominciano i guai seri. Il mistero del Natale ci insegna che l'essenza del cristianesimo non risiede nell'originalità della dottrina, ma nella persona di Gesù, carne di Dio. In Gesù di Nazaret, infatti, Dio, scegliendo il cammino dell'umiltà, viene ad abbracciare ogni uomo. La strada più breve e più diritta tra l'uomo e Dio è la carne di Gesù, nel Natale in braccio alla madre. E proprio Maria, come ben dimostra questo libro, dove le immagini più belle del Natale di tutta l'arte cristiana si sposano in maniera suggestiva al commento di padre Ermes Ronchi, ci aiuta a capire il significato di questo abbraccio. Attorno alle bellezze minori, attorno alle chiese e ai monumenti meno conosciuti e più colpiti dall’incuria o dall’indifferenza, si sta giocando una parte importante del nostro futuro, perché lì persiste un senso ultimo di comunità che altrove è perduto. Né i partiti né i circoli culturali ripropongono un’idea di comunità umana come invece viene riproposta dai gruppi e dai comitati che lavorano a dar vita alle bellezze ritenute periferiche e secondarie. Il grande monumento "spersonalizza" la sua tutela (nessuno si sentirebbe di dover difendere la Cappella Sistina di Michelangelo), mentre invece il piccolo monumento, proprio perché spesso mal conservato, malcurato, ignorato dalle amministrazioni, riesce a far nascere un senso di difesa, di condivisione, di richiamo a ciò che abbiamo di importante e di duraturo nella nostra civiltà. Quello che le etichette non dicono è una guida, da consumatore a consumatore, che attraverso la figura di un personaggio di fantasia, il Signor No, fornisce ai consumatori istruzioni e consigli utili per poter leggere le etichette dei più comuni prodotti da supermercato e orientarsi in tutti gli altri casi. Il libro racconta come si può ridurre la quantità di rifiuti che produciamo ogni giorno a casa e al lavoro. Alternando l’approfondimento scientifico con racconti e aneddoti, Roberto Cavallo passa al setaccio le azioni che compongono la nostra quotidianità, e per ognuna ci indica come ridurre la quantità di spazzatura che potrebbe generarsi. Dai detersivi alla spina all’acqua del rubinetto, dai trucchi per ottenere il compost direttamente a casa propria all’uso degli eco pannolini. Dagli uffici che risparmiano carta ed elettricità alle feste di compleanno a zero rifiuti.