Ventotto e ventinove settembre 2013, due giorni importanti

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Ventotto e ventinove settembre 2013, due giorni importanti
Ventotto e ventinove settembre 2013, due giorni importanti per la pesca a mosca nelle Marche
grazie all impegno del Fly Fisherman Club di Ascoli Piceno che anche quest’anno ha ripetuto il
successo di una manifestazione destinata ad entrare di diritto nell’elenco delle manifestazioni
dedicate a questa nostra passione.
Il tutto ha luogo in piazza Arringo ed in piazza del Popolo, in un quadro storico e culturale di
elevata bellezza: nella prima una vasca riservata alla dimostrazione di lancio mentre nella seconda
ha luogo un convegno che vede la partecipazione di personaggi di spicco del mondo della pesca a
mosca mentre nelle sale inferiori costruttori di canne in bambu e di mosche artificiali fanno bella
mostra di sé.
Apre il convegno, dopo i saluti di rito, Mauro Raspini che proietta una serie di diapositive il cui
tema focale è “la dissoluzione della pesca a mosca” con molti riferimenti alla situazione attuale in
rapporto al passato, con un velato riferimento bucolico ed un meno velato apprezzamento per un
periodo storico ormai perso nei meandri della memoria di coloro i quali hanno avuto la fortuna di
viverlo in prima persona. L’invito del relatore rivolto ai presenti ed ai futuri pescatori a mosca è di
prendere atto di questo stato di “ignoranza” (inteso come “mancanza di conoscenza”) per poter
colmare la lacuna culturale destinata a portare la pesca a mosca verso un punto di non ritorno.
Prende poi la parola Alberto Salvini, che illustra le potenzialità della “Tenkara”, una tecnica di
chiara etimologia giapponese che gli Italiani hanno già avuto modo di vivere – e praticare – ai
primordi della pesca a mosca nel nostro paese quando si andava su fiume con la valsesiana od altre
tecniche simili.
E’ stata poi la volta del Dr Gibertoni e del suo assistente dai quali i presenti hanno ricevuto
interessanti informazioni di carattere scientifico ed una considerazione che non ha mancato di
sorprenderne alcuni. Secondo i relatori, in alcuni casi ben specifici sarebbe auspicabile che il corso
d’acqua non fosse soggetto a periodi di chiusura alla pesca in quanto potrebbe – il condizionale è
d’obbligo – non inficiare il comportamento od il ciclo vitale dei pesci. L’argomento è troppo esteso
e complesso da poter essere dibattuto in questa sede ma è indubbio che si tratti di una sorta di
“rivelazione” che merita un maggior confronto ed approfondimento perché potrebbe contribuire a
minare le basi della teoria della gestione alieutica così come conosciuta e concepita oggi.
Interessante ed apprezzato anche l’intervento del Dr. Matalucci, della provincia di Ascoli che ha
illustrato la nascita e l’attività dell’incubatoio ittico provinciale.
Al pianterreno, nel frattempo erano in piena attività costruttori di canne in bambu e di mosche
artificiali che hanno dato pieno sfogo alla loro abilità attirand l’attenzione dei passanti e visitatori
All’esterno, in piazza Arringo, le varie Scuole di Lancio si sono cimentate (in entrambe le giornate)
in dimostrazioni che miravano a mettere in luce le proprie caratteristiche e filosofie di lancio:
FFM
SNL – UNPeM (C. Sala) – Canna a due mani e una mano, attrezzatura da gara
SIM
Tenkara (Salvini)
Antonio Pozzolini
La manifestazione ha attirato anche l’attenzione della locale testata Piceno Time
(www.picenotime.it) che ha intervistato il nostro Presidente (http://www.picenotime.it/articoli/889.html)
Di notevole interesse e meritevole di plauso l’iniziativa organizzata da un socio del Fly Fisherman
Club (Luzi) che si è messo a disposizione con infinita pazienza di chiunque interessato a provare a
costruire una mosca artificiale, disponibilità che è sfociata in un vero e proprio assalto da parte di
numerosi ragazzi presenti in piazza. Iniziativa, questa, che meriterebbe di essere maggiormente
portata a termine quanto piu spesso possibile.
Sulle qualità organizzative e sull’ospitalità del Fly Fisherman di Ascoli Piceno, non c’è
assolutamente nulla da eccepire. Un esempio di professionalità e di efficienza raramente ravvisabili
in altre manifestazioni.
La Scuola Nazionale di Lancio e la Presidenza dell’Unione si uniscono nei ringraziamenti, a nome
di tutti quanti i soci, per queste bellissime giornate trascorse in un ambiente decisamente
accattivante in un clima di serenità e di divertimento. Con la speranza che questa manifestazione
venga perpetuata per il bene e la divulgazione della pesca a mosca in Italia.