Manuale della pronta disponibilità del Dipartimento di
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Manuale della pronta disponibilità del Dipartimento di
A.S.L. DI BRESCIA DIREZIONE SANITARIA MANUALE DELLA PRONTA DISPONIBILITA’ DEL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICO Ultimo aggiornamento: novembre 2014 1 PREMESSA La continuità delle prestazioni nell’ambito della Prevenzione rappresenta uno degli strumenti di maggiore visibilità dell’operato della Sanità Pubblica. La consapevolezza, infatti, che, anche nei momenti di chiusura serale, festiva e prefestiva, personale tecnico e medici siano disponibili ad intervenire in forma coordinata e continua per affrontare ogni tipo di emergenza sanitaria del territorio, oltre a fornire una sicurezza in termini pratici e psicologici all’utenza istituzionale, è un reale strumento di Prevenzione che si pone a tutela della salute dei cittadini in ogni circostanza. Le modalità di attivazione prevedono q u a l e punto unico di raccolta delle chiamate il centralino della sede di via Duca degli Abruzzi. Accanto alle reperibilità fisse è p r e v i s t a una reperibilità micologica; E' stilata una regolamentazione scritta del sistema di Pronta Disponibilità; E' previsto un sistema di rendicontazione omogenea degl’interventi effettuati in reperibilità in Pronta Disponibilità; Sono previsti quattro tecnici reperibili, in ambito PSAL, per la coesistenza di autonome indagini delle Forze dell’Ordine in caso di lesioni traumatiche in ambito lavorativo e per eventuali segnalazioni pervenute di situazioni di grave pericolo in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro. Tale reperibilità riguarda tutto il territorio dell’Azienda; Ogni operatore è dotato di idonei dispositivi di protezione individuale. ARTICOLAZIONE OPERATIVA Competenze generali del servizio di pronta disponibilità: le competenze del servizio di P.D. sono da riportare alla necessità di affrontare emergenze insorte durante il periodo di chiusura dei servizi (dalle 17.00 alle 8.00 del giorno successivo di ogni giorno feriale e dalle 8.00 alle 8.00 del giorno successivo di ogni giorno festivo). Non possono essere comunque effettuate, durante le ore di attivazione della P.D., prestazioni che non presentino i caratteri dell’indifferibilità e/o dell’urgenza. Livelli di attivazione della P.D. I livelli di attivazione della P.D. nel campo delle competenze dell’Igiene e Sanità Pubblica sono i seguenti: Livello di gestione degli eventi rilevanti a livello dipartimentale: tale reperibilità è garantita da un gruppo di dirigenti particolarmente addestrati. Tale livello è attivato dal livello locale di reperibilità (nel caso in cui sia evidenziato un evento al di fuori della gestione ordinaria) o esterno (Regione, Prefettura, ecc…); I compiti di tali Dirigenti sono: - l’immediata informazione della Direzione Aziendale dell’evento; - l’attivazione della Direzione Distrettuale; - la prima valutazione dell’evento stesso; - la programmazione di azioni conseguenti in base alle procedure definite dal Piano di Emergenza; - la programmazione e modalità di gestione di azioni conseguenti alla DDGS n°23058 21/12/04:” Linee Guida Regionali sulla previsione e gestione dei rischi conseguenti ad atti terroristici”; Livello dirigenziale: effettuato dai dirigenti medici, rappresenta il livello di attivazione cui devono pervenire le istanze locali (a livello distrettuale). A questo livello compete l’attivazione 2 delle risorse locali e centrali disponibili per la reperibilità e l’interfaccia con il livello superiore; Livello operativo: effettuato dai tecnici della prevenzione, è costituito dagli operatori coinvolti nell’emergenza. E’ attivato dal livello dirigenziale ed applica le disposizioni dei protocolli e del profilo professionale. Articolazione centrale della P.D. A livello centrale il servizio di P.D. è come di seguito articolato: • Livello di gestione degli eventi rilevanti a livello dipartimentale: già descritto al punto precedente; • Laboratorio di Sanità Pubblica: 1 tecnico e 1 dirigente sono reperibili per l’accettazione dei campioni biologici o chimici, il loro primo trattamento e la conduzione in emergenza eventuale della centrale di sterilizzazione presente nel piano cortile del Presidio di Via Cantore e per consulenza sull’attività analitica e di campionamento; • Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro: sono previste 4 aree periferiche PSAL. Per il territorio di tutte le aree sono reperibili 4 tecnici della prevenzione; • Ispettorato micologico: é garantita la reperibilità di 2 micologi; Articolazione periferica della P.D. A livello periferico sono reperibili: • Tecnici della prevenzione: 1 per ogni DGD • Medici igienisti: Feriali: n.1 per il territorio comprendente le DGD n. 1, 2 e 3; n.1 per la DGD n. 4; n.1 per la DGD n. 5; n.1 per la DGD n. 6 Sabato, domenica e festivi: n.2 per il territorio comprendente le DGD n. 1, 2 e 3; n.2 per la DGD n. 4; n.2 per la DGD n. 5; n.1 per la DGD n. 6. Modalità di attivazione. Il Servizio di Pronta Disponibilità viene attivato attraverso il Centralino aziendale di Brescia Viale Duca degli Abruzzi (tel. 030 3839403) dal lunedì al venerdì dalle ore 7,00 alle ore 22,00, il sabato dalle ore 7,00 alle ore 13,00, la domenica e i festivi chiuso. Il risponditore automatico è in funzione dal lunedì al venerdì dalle ore 21,45 alle ore 7,15, il sabato dalle ore 12,45 alle 24, la domenica e festivi 24 h (fino alle 7,15 del giorno successivo). Compito del centralino è l’attivazione del medico igienista territorialmente competente cui, a sua volta, spetta il compito di attivare le figure distrettuali e centrali, compresa l’informazione della reperibilità dipartimentale nei casi contemplati e negli orari di chiusura. Quest’ultima reperibilità é attivabile direttamente solo dall’utenza istituzionale (Regione, Comuni, Prefettura etc.). Collegamenti. Per quanto attiene i collegamenti con altre strutture aziendali reperibili, essi sono garantiti dal centralino aziendale negli orari prima indicati, su richiesta del dirigente sanitario responsabile territoriale dell’evento. Il collegamento con il servizio di reperibilità ARPA é garantito attraverso l’attivazione della centrale telefonica ARPA. 3 Il collegamento infine con altre forze (P.S., CC, VV.F. etc.) viene assicurato a livello locale dal dirigente reperibile. Qualora siano invece interessati livelli centrali (Prefettura, Comandi provinciali VV.F, CC, Polizia etc.) i collegamenti saranno garantiti dal livello dipartimentale, riservandosi, in tal caso, al livello locale gli adempimenti logistici. Tipologie di prestazioni rese per la parte igienistica. Le principali tipologie di prestazioni rese in P.D. possono essere le seguenti: Profilassi in emergenza delle malattie infettive; Certificazione della fruizione di spazi ad uso abitativo o collettivo; Emergenze igienico-sanitarie quali: - intossicazioni da CO, - provvedimenti urgenti sulle acque potabili, - interventi per incidenti gravi in ambiente lavorativo e per richieste infortuni e/o a richiesta dell’autorità giudiziaria o di pubblica sicurezza, - valutazione delle caratteristiche tossicologiche delle sostanze immesse nell’ambiente per la definizione degli interventi volti alla tutela della salute dei residenti, - interventi per problematiche igienico-sanitarie derivanti da attività di somministrazione di alimenti; - prelievo di matrici alimentari coltivate nell’area dell’evento per determinarne il livello di contaminazione; - vigilanza sugli impianti di potabilizzazione dell’acqua eventualmente attivati in occasione dell’evento e controllo della qualità dell’acqua trattata; Vigilanza in emergenza su strutture sanitarie; Attività di Polizia Mortuaria: Commestibilità alimenti ad uso umano, tossinfezioni alimentari e tutela dell’acqua ad uso potabile; Primi accertamenti in caso d’infortunio sul lavoro; Coordinamento con attività ARPA. Rendicontazione. Un sistema quale quello appena descritto, deve essere estremamente flessibile in rapporto alle esigenze del bacino d’utenza. Tale flessibilità presuppone che siano disponibili attendibili dati di attività che dovranno essere rilevati e registrati secondo un modello predisposto dal Dipartimento di Prevenzione Medico e periodicamente valutati con proposizione dei correttivi conseguenti. (All. 1). Mensilmente il registro sarà inviato in via informatica alla Direzione del Dipartimento di Prevenzione Medico ([email protected] ), mentre l’originale cartaceo sarà conservato presso le strutture di appartenenza. Organizzazione: Il servizio di pronta disponibilità è caratterizzato dalla immediata reperibilità del dipendente e dall’obbligo per lo stesso di intervenire nel minor tempo possibile. Considerata la natura dell’istituto e tenuto conto dell’estensione territoriale dell’ASL della Provincia di Brescia nonché della possibilità per il dipendente in pronta disponibilità di spostarsi dalla propria abituale dimora, garantendo comunque l’immediata reperibilità, si definisce con il presente protocollo una modalità, volta a favorire il miglioramento qualitativo del servizio mediante interventi più mirati ed efficaci, che si aggiunge a quella ordinaria, che prevede l’accesso alla abituale sede di servizio prima di iniziare l’intervento e l’utilizzo dell’automezzo aziendale. 4 Il dipendente, in caso di chiamata in pronta disponibilità, potrà recarsi direttamente sul luogo di intervento per motivi di celerità ed efficienza della prestazione, dandone successivamente motivazione scritta al proprio Responsabile. In ogni altro caso, l’intervento avrà inizio e termine presso la sede di servizio. Il predetto dipendente dovrà avere a bordo del proprio automezzo la dotazione prevedibilmente necessaria all’intervento oggetto della chiamata. In caso di chiamata, il dipendente – a seconda dei casi e in rapporto alle concrete possibilità – è tenuto ad assumere telefonicamente ogni preventiva informazione, utile a rendere l’intervento quanto più possibile mirato ed efficace. Assunte le informazioni, il dipendente può intervenire direttamente sul posto, seguendo, nelle normali condizioni stradali, il tragitto più breve. Terminato l’intervento, il dipendente ritorna, sempre per il tragitto più breve, alla propria residenza o comunque al luogo di partenza. REPERIBILITA’ DIPARTIMENTALE E PER EVENTI RILEVANTI Tale reperibilità è attivata direttamente al cellulare 3292104666; inoltre è dotata di una mail: [email protected] sulla quale afferiscono tutte le comunicazioni delle altre istituzioni. Le competenze della reperibilità dipartimentale sono: a) coordinamento delle attività rese in pronta disponibilità; b) supporto tecnico - gestionale in evenienze di particolare rilevanza. Tale coordinamento si esplicita nella sintesi valutativa di quanto emerge dalle segnalazioni degli operatori in P.D. e dalle istanze che, direttamente, possono provenire per emergenze di rilievo dalle istituzioni territoriali o sovra- territoriali. Complementare a quanto sopra è il supporto tecnico per la gestione di eventi rilevanti da parte degli operatori in P.D. Modalità di attivazione: L’attivazione della pronta disponibilità dipartimentale riconosce due vie principali: - la prima, istituzionale esterna avviene attraverso il numero di telefono cellulare comunicato ad istituzioni centrali quali Regione, Prefettura, Questura, Comando Prov.le dei Vigili del Fuoco, etc.; - la seconda, istituzionale interna, diretta, avviene attraverso i medici responsabili del turno di pronta disponibilità sul territorio. Modalità di rendicontazione: Ogni turno, anche se negativo, viene rendicontato dal dirigente incaricato. In tal senso, si è predisposto l’allegato modello di registro informatico, da compilarsi a cura dell’ incaricato del servizio di PD dirigenziale ed inviato in copia ad ogni termine di turnazione al Direttore Sanitario, oltre che registrato sul supporto informatico in dotazione. (All. 1) 5 NORME ATTUATIVE GUARDIA IGIENICA COMPARTO PSAL In considerazione del carattere straordinario degli interventi da effettuarsi in servizio di pronta disponibilità, appare utile definire i criteri e le procedure da seguire nella selezione dei casi in cui è necessario intervenire sul luogo di lavoro. Casi di intervento : Infortuni gravi e mortali Infortuni plurimi Intossicazioni da fumi e gas Incarico del P.M. Casi dubbi Qualora gli eventi segnalati al centralino della reperibilità e comunicati all’operatore non siano chiari in merito alla dinamica, alle lesioni, prognosi, agli impianti e macchine coinvolti ecc.. sarà cura dell’operatore effettuare ogni indagine preliminare necessaria a definire puntualmente l’accaduto. (es. sentire telefonicamente il 118, polizia e/o carabinieri intervenuti, pronto soccorso, referenti di ditte e cantieri ecc..) Qualora permanga una incompleta informazione, sarà sempre necessario intervenire sul posto per definire il caso ed effettuare gli accertamenti conseguenti. L’intervento dovrà essere effettuato secondo le procedure di qualità, in particolare effettuando gli atti non rinviabili al giorno successivo o comunque utili alla eventuale stesura della “prima informativa” da inviare al magistrato. (es. sequestro, sit, fotografie, dichiarazioni spontanee, rilievi dei luoghi e degli impianti ecc.. Per quanto sopra si rinvia alle procedure di qualità: “prime attività d’indagine e messa in sicurezza” “ ispezione” “atti di polizia giudiziaria” N.B. Si ricorda di contattare sempre il magistrato di turno, nei casi gravi o mortali, al fine di ricevere indicazioni sulle misure più opportune e non rinviabili. Modalita’ d’intervento e di registrazione dell’attivita’ Il Servizio di Pronta Disponibilità è caratterizzato dalla immediata reperibilità del tecnico della prevenzione di turno e dall’obbligo per lo stesso di intervenire nel minor tempo possibile. L’operatore reperibile dovrà pertanto essere dotato di quanto necessario ad effettuare gli accertamenti del caso. Lo stesso si recherà direttamente sul luogo segnalato registrando l’ora di attivazione e di chiusura dell’intervento. Le ore di lavoro effettuate in servizio di pronta disponibilità saranno convalidate dal Responsabile di U.O.; dovrà inoltre essere redatta una relazione interna indirizzata al Responsabile e al coordinatore dei tdp. Il coordinatore dei tecnici della prevenzione si occuperà di registrare gli interventi sul modulo aziendale al fine di monitorare l’attività eseguita in pronta disponibilità. Gli interventi complessivi, effettuati dal servizio di pronta disponibilità nel territorio dell’ ASL di Brescia, saranno comunicati mensilmente alla Direzione del Dipartimento di Prevenzione Medico ([email protected]). 6 Dotazione del tecnico reperibile Modulistica prevista dalla qualità per infortuni sul lavoro e accertamenti ispettivi. Macchina fotografica dotata di flash esterno e di obiettivo grandangolo almeno 28 mm. Metro (almeno 5 metri) Dpi (scarpe e/o stivali antinf.- casco – tuta e soprascarpe in tyvek - guanti in lattice) Kit per sequestro (nastro adesivo bianco/rosso – piombini) Torcia professionale Numeri telefonici di riferimento del magistrato di turno, dirigente contattabile, Arpa, ecc… Telefono Cellulare 7 A.S.L. di Brescia Dip. Prevenzione Laboratorio di Sanità Pubblica Via Cantore, 20 25128 BRESCIA PROTOCOLLO TECNICO DI GESTIONE DELLA PRONTA DISPONIBILITA' PT 7.33 Revisione 03 Pag. 2 di 4 1. SCOPO Il presente protocollo intende definire i metodi operativi di gestione della Pronta Disponibilità • 2. CAMPO DI APPLICAZIONE Il presente protocollo deve essere applicato a: tutto il personale Tecnico operativo del Laboratorio di Sanità Pubblica che effettua la pronta disponibilità. Non è incluso il personale part-time, in libera professione, borsisti.... 3. RIFERIMENTI • Verbale della direzione LSP n. 6 eseguito in data 08/01/2004: a) La pronta disponibilità non è limitata alla problematica Bioterrorismo ma anche ad eventuali emergenze idriche e di presenza Legionella pneumophyla, ricevimento campioni di alimenti o acque minerali da sottoporre a successive analisi.... b) Il personale è organizzato in turni settimanali, per motivi organizzativi interni facilitando il passaggio del telefono aziendale. c) Al personale tecnico reperibile del LSP è assegnata: - l'accensione della caldaia il lunedì mattina e - lo spegnimento della caldaia il venerdì sera (per poter utilizzare l'autoclave OMASA). La verifica visiva del consumo delle resine delle colonne per osmosi e l'avviso telefonico di intervento al Sig. Zanotti Uff. Tecnico quando evidente il consumo delle stesse. d) Al coordinatore tecnico del LSP, Sig.ra Luisa Consolati, è assegnato il compito di organizzare i turni di pronta disponibilità settimanale. 4. TURNI REPERIBILITA’ La Reperibilità si effettua dal lunedì al lunedì delle settimana successiva, nei seguenti orari: dalle ore 17.00 alle ore 8.00, da lunedì a venerdì della stessa settimana dalle ore 17.00 del venerdì alle ore 8.00 del lunedì della settimana seguente. 5. PROCEDURA REPERIBILITA’ Presso il LSP sono presenti i “cellulari di pronta disponibilità”, disponibili per il personale designato alla reperibilità. Tali numeri sono in possesso di ciascuna Direzione Gestionale Distrettuale. La richiesta di intervento, al personale reperibile del LSP, avviene tramite il responsabile di Unità Operativa delle DGD o tramite il dirigente reperibile delle DGD, il quale valuta la necessità di far intervenire il personale tecnico reperibile del LSP per l’eventuale consegna di plichi/campioni. Il nominativo del reperibile ed il numero di telefono a lui assegnato sono mensilmente trasmessi dalla segreteria del LSP alla portineria della sede centrale dell’ASL in via Duca Abruzzi. 8 A.S.L. di Brescia Dip. Prevenzione Laboratorio di Sanità Pubblica Via Cantore, 20 25128 BRESCIA PROTOCOLLO TECNICO DI GESTIONE DELLA PRONTA DISPONIBILITA' PT 7.33 Revisione 03 Pag. 3 di 4 5.1 MODALITA’ OPERATIVE per il personale del LABORATORIO di SANITA’ PUBBLICA 5.1.1 ACCENSIONE /SPEGNIMENTO CALDAIA: Il LUNEDÌ mattina dopo le ore 8.00, ad inizio turno si procede all'ACCENSIONE DELLA CALDAIA (ubicata nel piano interrato con accesso dal parcheggio interno) . a. controllare il livello dell'acqua b. girare l'interruttore generale da 0 a 1 (l'operazione è seguita da un fischio che segnala il blocco per mancanza di acqua) c. girare la levetta pompa da A a M, per cui il livello dell'acqua sale. Quando è raggiunto il livello ottimale rispostare la levetta pompa da M a A. d. Premere il tasto di sblocco rosso che indica la mancanza di acqua (il fischio deve smettere). e. Se la caldaia non si accende, controllare che il bruciatore non sia in blocco, eventualmente premere il tasto in alto al bruciatore (pulsante rosso, il fischio deve smettere); la lampada del bruciatore (sotto INS) deve essere verde. Il VENERDI pomeriggio a fine lavoro e non dopo le 17,00 SPEGNERE LA CALDAIA, girando l'interruttore generale da 1 a 0. Durante la settimana la caldaia si spegne automaticamente, raramante e solo in caso di black-out potrà suonare l'allarme, quindi procedere come ai punti precedenti. LE AUTOCLAVI DEVONO RIGOROSAMENTE ESSERE SPENTE OGNI SERA. - - 5.1.2 IN CASO DI ALLARME ANTHRACE: accendere l'autoclave FEDEGARI ed impostare i cicli di avviamento come riportato sulla scheda affissa a parete al piano seminterrato delle autoclavi - procedere con l'accettazione del/dei verbale/i e di eventuali buste o tamponi nasali. - Le BUSTE vanno inserite in appositi sacchetti da autoclavare, poi sigillati da termosaldatrice. Tutte le operazioni di manovra dei pacchetti consegnati al laboratorio, vanno eseguite: sotto cappa senza accendere l'aspirazione ed indossando guanti monouso, mascherina a facciale MMP3. Assegnare il numero progressivo al pacco appena costituito, lo stesso che corrisponde alla registrazione su registro Anthrace (nel cassetto in stanza 3). Vedi compilazione del registro ed archiviazione, paragrafo successivo. - Sigillare le buste con la termosaldatrice posta nell' area di lavaggio (stanza 5) - Procedere alla sterilizzazione delle buste in autoclave utilizzando il ciclo predisposto n. 5. - Verificare che i cicli siano nelle specifiche - Spegnere l'autoclave. Archiviare i dati stampati dall'autoclave, uniti al Mod. 7.15 compilato e firmato, nell'apposito contenitore in cui sono raccolti tutti i dati delle sterilizzazioni del Laboratorio (conservazione 3 anni) 9 A.S.L. di Brescia Dip. Prevenzione Laboratorio di Sanità Pubblica Via Cantore, 20 25128 BRESCIA - PROTOCOLLO TECNICO DI GESTIONE DELLA PRONTA DISPONIBILITA' PT 7.33 Revisione 03 Pag. 4 di 4 I TAMPONI nasali vanno seminati su piastre di agar sangue senza CNA (seguendo la metodica MA Mc 11 del manuale "Metodiche analitiche di microbiologia clinica", presente nell'area di microbiologia umana). Tutte le operazioni di manovra dei pacchetti consegnati al laboratorio e la semina dei tamponi, vanno eseguite: sotto cappa senza accendere l'aspirazione ed indossando guanti monouso, mascherina a facciale MMP3. Assegnare il codice a barre (dei campioni di origine umana) sul Mod. 7.01 "richiesta esami di laboratorio" da compilare e su ogni coppia di tamponi (in genere narice destra e sinistra). Le piastre vanno racchiuse nell'apposito contenitore dedicato ed incubate a 37°C per 18-24 ore in termostato di microbiologia umana. Inserire i pazienti provvisti del loro codice a barre, nel sistema informatico, come di routine. Alla stampa del referto, conservare i Mod. 7.01 nella cartella apposita (nel cassetto in stanza 3). - COMPILAZIONE DEL REGISTRO E ARCHIVIO DEI VERBALI Al ricevimento dei campioni (buste o tamponi) si assegna il primo numero progressivo libero del registro per Anthrace (nel cassetto dedicato in stanza 3). Tale numero deve essere scritto sul pacchetto da autoclavare e su una busta trasparente che dovrà contenere i verbali accompagnatori datati e firmati dal tecnico reperibile (per accettazione campione). Compilare in ogni sua parte gli spazi appositi del registro: n. progressivo campione, data di consegna al laboratorio, la provenienza del campione, la sua descrizione (altre ed eventuali). La busta contenente il verbale accompagnatorio deve essere inserita nella cartella apposita, nel cassetto del registro. - CONSERVAZIONE DEL PLICO Dopo la sterilizzazione, il plico deve essere momentaneamente custodito sottochiave dal tecnico reperibile. Per intervento del Responsabile del Dipartimento di prevenzione, viene nominato il custode cautelare a cui devono essere consegnati: il plico ed il relativo verbale accompagnatorio (che saranno richiusi in cassaforte ed in seguito a dissequestro inviato a Foggia per le analisi di competenza). 5.1.3 IN CASO DI ACCETTAZIONE CAMPIONI ALIMENTARI CONTRAFFATTI O DA TOSSINFEZIONE DA ANALIZZARE SUCCESSIVAMENTE: - I campioni ed i rispettivi verbali/richieste devono essere ben controllati: è importante la corrispondenza del numero aliquote segnalate sul verbale e quelle consegnate, se i campioni sono aperti o sigillati e quindi segnalati sul verbale accompagnatorio, se presenti particolari segnalazioni o note, se la tipologia delle analisi richieste corrisponde a quella del ventaglio di offerte previste del Laboratorio..... - Contattare il responsabile dell' area di processo di interesse per eventuali e particolari istruzioni. - Datare, segnare l'ora di arrivo e la temperatura di trasporto dei campioni, firmare ed apporre il timbro per accettazione sul verbale accompagnatorio. - Seguire le istruzioni operative dei protocolli tecnici PT 7.01 "Smistamento, conservazione e stoccaggio dei campioni" -7.02 " Requisiti per accettazione campioni" - 7.03 "Raccolta, conservazione e trasporto dei campioni" . - Il processamento sarà eseguito nei giorni seguenti, rispettando l'urgenza e/o l'eventuale diritto alla difesa. 10 A.S.L. di Brescia Dip. Prevenzione Laboratorio di Sanità Pubblica Via Cantore, 20 25128 BRESCIA - PROTOCOLLO TECNICO DI GESTIONE DELLA PRONTA DISPONIBILITA' PT 7.33 Revisione 03 Pag. 5 di 4 5.1.4 IN CASO DI ALLARME PER LEGIONELLA p. Accettare i campioni, le richieste debitamente compilate e firmate dal richiedente, datare, segnare l'ora di arrivo dei campioni, firmare per accettazione il foglio/verbale di richiesta. Porre i campioni a 4°C, la filtrazione e la semina verranno eseguite nei giorni seguenti, rispettando l'urgenza e/o l'eventuale diritto alla difesa. Se necessario, contattare il responsabile dell' area di processo di interesse per eventuali e particolari istruzioni. 5.1.5 COMPILAZIONE DEL REGISTRO DEGLI INTERVENTI EFFETTUATI Il personale di pronta disponibilità, durante i turni di reperibilità, deve compilare un apposito registro, conservato nel cassetto dedicato in stanza 3, come da circolare del Dipartimento di Prevenzione del 19/10/04 prot. n. 0138323 11 PROCEDURE IN CASO DI RINVENIMENTO DI CONTENITORI CON SOSPETTA PRESENZA DI SPORE DI BACILLUS ANTHTRACIS Ormai da oltre un decennio nell’occasione del rinvenimento presso strutture pubbliche o private di contenitori sospettati di essere contaminati da spore di Bacillus Anthracis è previsto l’intervento di una serie di Pubblici Servizi fra cui quelli sanitari che si attivano al fine di garantire la tutela della salute pubblica. Dall’autunno 2001 le competenze specifiche di tale tutela sono attribuite alle articolazioni di Igiene Pubblica delle DGD cui si assommano le competenze del Laboratorio di Sanità Pubblica dell’ASL. Questa attività è garantita nelle 24 ore grazie alla pronta disponibilità del personale addetto (medici di Igiene pubblica, tecnici della prevenzione e personale del Laboratorio di Sanità Pubblica). Si riconferma, inoltre, che il responsabile del procedimento che viene attivato ad ogni nuova segnalazione pervenuta in orario di servizio è il medico di Igiene Pubblica designato dal Responsabile di U.O. di Igiene e Medicina di Comunità della DGD o in alternativa il medico di Igiene Pubblica operante in pronta disponibilità fuori orario di servizio. Ciò premesso si specifica quanto segue: 1. Segnalazione: la segnalazione perviene di norma attraverso le forze dell’ordine operanti sul territorio. Qualora ciò non avvenisse, il medico di Igiene Pubblica dovrà immediatamente informare le forze dell’ordine: Carabinieri della stazione locale, Questura o Polizia Municipale. Il medico di Igiene Pubblica allerterà anche il tecnico della prevenzione (in servizio o reperibile) ed il personale del Laboratorio di Sanità Pubblica (in servizio o reperibile) 2. Ispezione: ricevuta la segnalazione il medico di Igiene pubblica si reca sul posto con le Forze dell’ordine intervenute ed individua il materiale sospetto. Dopo aver esaminato il materiale e solo in presenza di una sospetta diffusione del contenuto, procede: all’indagine epidemiologica volta ad individuare gli eventuali soggetti esposti che dovranno essere tutti identificati ad una ricognizione dei luoghi nei quali, se necessario, dovrà essere effettuata una disinfezione ambientale. 3. Provvedimenti per le persone: ai soggetti individuati come esposti sarà prescritta a cura del medico di Igiene Pubblica (tramite il ricettario in dotazione per la profilassi delle malattie infettive) la terapia preventiva (ciprofloxacina o amoxicillina) e sarà dallo stesso effettuato un tampone nasale bilaterale. Le provette in cui saranno riposti i tamponi nasali dovranno riportare i dati anagrafici identificativi del soggetto potenzialmente esposto alla contaminazione oltre alla identificazione della coana nasale (dx o sx) da cui il campione è stato prelevato. Tutte le persone individuate come soggetti esposti saranno invitate a presentarsi al proprio medico curante per la prosecuzione della terapia e la sorveglianza e controllo nel tempo dello stato di salute. Tra i soggetti sospettati di contaminazione solo i casi particolari, in cui l’intervento dello specialista sarà ritenuto indispensabile, saranno invitati a recarsi presso il Dipartimento di Malattie Infettive dell’A.O. Spedali Civili preventivamente contattato. 4. Sanificazione e disinfezione: In caso di sospetta dispersione di spore di Bacillus Anthracis la sanificazione/disinfezione delle superfici sarà ottenuta con una accurata pulizia con prodotti che contengano alogeni (Cloro in primo luogo o Glutaraldeide). 5. Conferimento del reperto: i reperti dovranno essere opportunamente posti in uno o più contenitori plastici in base alla loro tipologia ed alle necessità del caso. Nella logica dei “tre involucri” questi contenitori iniziali dovranno essere chiusi in un contenitore 12 plastico per rifiuti sanitari taglienti contaminati che a sua volta verrà riposto in un contenitore per rifiuti sanitari pericolosi di cellophane e cartone (allpack) sigillato sul quale verrà indicato “MATERIALE SOSPETTATO DI CONTAMINAZIONE CON SPORE DI BACILLUS ANTHRACIS” prima del trasporto al Laboratorio di Sanità Pubblica. 6. Trasporto al Laboratorio di Sanità Pubblica: l’allpack sigillato contenente il materiale posto sotto sequestro, sarà trasportato, unitamente ai tamponi nasali al Laboratorio di Sanità Pubblica da parte del T.d.P. intervenuto. La custodia sarà affidata al personale del Laboratorio. 7. Sterilizzazione del materiale: dopo il conferimento al Laboratorio di Sanità Pubblica, il personale addetto procederà a sottoporre i contenitori utilizzati ad un ciclo di sterilizzazione in autoclave a vapore e all’inoltro all’IZS di Foggia. 8. Tutela del personale: il personale chiamato ad intervenire deve essere munito dei seguenti presidi di protezione individuale: tute monouso per protezione da agenti biologici guanti monouso in nitrile maschera con filtro FFP3D occhiali protettivi monouso calzari monouso con laccio per il fissaggio. Al termine delle operazioni tutto questo materiale dovrà essere eliminato nei rifiuti sanitari pericolosi. Nei rifiuti sanitari verranno eliminati anche i contenitori per il trasporto autoclavati non più usati. Il personale intervenuto, ognuno per la propria parte, dovrà provvedere alla compilazione degli specifici modelli (riepilogativi delle operazioni) allegati alla presente procedura. Copia dei modelli riepilogativi sottoscritti verranno consegnate agli U.P.G. intervenuti. 9. Sospetta contaminazione diffusa in uffici postali o uffici pubblici: nel caso di una sospetta contaminazione diffusa da spore di B. Anthracis in uffici o altri luoghi pubblici non sarà necessario procedere all’invio di tutto il materiale potenzialmente contaminato presente. Il materiale che risulterà eccessivamente oneroso e/o eccessivamente ingombrante da sottoporre a disinfezione o autoclavazione, dovrà comunque essere raccolto e confezionato ermeticamente in allpack (con l’indicazione del contenuto pericoloso) conservandolo in loco, prima di procedere all’eventuale distruzione o restituzione ai proprietari, in attesa dell’esito degli accertamenti sulle polveri campionate ed inviate all’IZS di Foggia. 13 Allegato 1 Resoconto Pronta Disponibilità …………………..…….. ………………… dal……….... al …..………. GIORNO ORA ALLERTANTE MOTIVO DELLA SEGNALAZIONE VVEDIMENTI ASSUNTI MEDICO REPERIBILE NOTE Protocollo di intervento in materia di emergenza di sanità pubblica (al di fuori dell’orario istituzionale:nei giorni lavorat ivi dalle ore 17.00 alle ore 8.00 del giorno successivo e nei giorni di sabato, domenica e festività infrasettimanali dalle ore 8.00 alle ore 8.00 del giorno successivo) Comunicazione al DIRETTORE VV.FF – Areu 118 – GENERALE ARPA ‐ Prefettura – Forze dell’ordine – Comuni – Provincia – Protezione Civile – UNITA’ DI CRISI Autorità Giudiziaria – Pubblici Ufficiali Centralino ASL (tel. 030.3839403 – 401) (tel. 329.2104666) H24 DIRETTORE SANITARIO LOCALE UO Regionale Governo della Prevenzione e Tutela Sanitaria Operatori in pronta disponibilità (igienisti e veterinari) Direttore Dipartimento di Prevenzione Medico esecuzione primi interventi indifferibili anche sulla scorta di indicazioni regionali VV.FF – Areu 118‐ ARPA – Erogatori Sanitari e Sociosanitari ‐ Prefettura – Forze dell’ordine – Comuni – Provincia – Protezione Civile – Volontariato ‐ Autorità Giudiziaria Protocollo di intervento in materia di emergenza di sanità pubblica (in orario istituzionale: dalle ore 8.00 alle ore 17.00 d i tutti i giorni lavorativi) VV.FF – Areu 118 – ARPA ‐ Prefettura – Forze dell’ordine – Comuni – Provincia – Protezione Civile – Autorità Giudiziaria – Pubblici Ufficiali Comunicazione al DIRETTORE GENERALE DIRETTORE SANITARIO UNITA’ DI CRISI LOCALE Centralino ASL (tel. 030.3839403 – 401) Direttore Dipartimento di Prevenzione Medico (tel. 030.3838322 cell. 329.2104666 ) Articolazioni territoriali di Igiene Pubblica UO Regionale Governo della Prevenzione e Tutela Sanitaria Articolazioni territoriali Veterinarie esecuzione primi interventi indifferibili anche sulla scorta di indicazioni regionali VV.FF – Areu 118 – ARPA – Prefettura – Erogatori Sanitari e Sociosanitari ‐ Forze dell’ordine – Comuni – Provincia – Protezione Civile – Volontariato ‐ Autorità