Presentazione Insieme nella rete
Transcript
Presentazione Insieme nella rete
Misure di accompagnamento 2013-2014 Progetto di Formazione e Ricerca – USR Sardegna Rete Monastir - Ussana - Dolianova Insieme nella rete Istituzioni scolastiche partecipanti Istituto Comprensivo Monastir – Sede di Monastir Istituto Comprensivo Dolianova Istituto Comprensivo Monastir -Sede di Ussana Classi partecipanti Classi Monastir Ussana Dolianova Alunni cinquenni Infanzia 1 2 Classi prime Scuola Primaria 1 1 Classi terze Scuola Primaria 1 classe terza 1 classe quarta Classi quinte Scuola Primaria 1 1 2 1 Classi prime Scuola Secondaria 1 classe prima 1 classe seconda Classi terze Scuola Secondaria 1 Finalità (Indicazioni nazionali per il curricolo DM 16/11/2012) •Padronanza sicura delle abilità di letto-scrittura trasversali alle varie discipline •Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo Obiettivi (dalle Indicazioni Nazionali 2012) Alunni cinquenni Infanzia Classi prime Scuola Primaria Classi terze Scuola Primaria • Usare la lingua italiana, arricchire e precisare il proprio lessico, comprendere parole e discorsi, fare ipotesi sui significati. • Avvicinarsi alla lingua scritta, esplorare e sperimentare prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche tecnologie digitali e nuovi media. • Comprendere in brevi testi il significato di parole non note basandosi sia sul contesto sia sulla conoscenza intuitiva delle famiglie di parole. • Ampliare il patrimonio lessicale e usare in modo appropriato le parole man mano apprese. • Saper effettuare semplici ricerche su parole ed espressioni presenti nei testi, per ampliare il lessico d’uso. Obiettivi (dalle Indicazioni Nazionali 2012) Classi quinte Scuola Primaria Classi prime Scuola Secondaria Classi terze Scuola Secondaria • Comprendere ed utilizzare in modo appropriato il lessico di base (parole del vocabolario fondamentale e di quello di alto uso). • Arricchire il patrimonio lessicale attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole (somiglianze, differenze, appartenenza a un campo semantico). • Comprendere che le parole hanno diverse accezioni e individuare l’accezione specifica di una parola in un testo. • Comprendere, nei casi più semplici e frequenti, l’uso e il significato figurato delle parole. • Comprendere e utilizzare parole e termini specifici legati alle discipline di studio. • Saper utilizzare il dizionario come strumento di consultazione. • Utilizzare la propria conoscenza delle relazioni di significato fra le parole e dei meccanismi di formazione delle parole per comprendere parole non note all’interno di un testo. • Utilizzare dizionari di vario tipo: rintracciare all’interno di una voce di dizionario le informazioni utili per risolvere problemi o dubbi linguistici. Macroaree La struttura delle parole: rapporti di forma e di significato, attività volte a saper individuare famiglie di parole e ad imparare a costruire nomenclature e campi semantici. Linguaggio scientifico e tecnico: percorsi finalizzati alla comprensione, in contesto, del lessico specifico delle diverse discipline in collaborazione con i docenti di discipline scientifiche e tecniche. Parole straniere nella lingua italiana: (prestiti integrati e non integrati), le attività saranno volte ad imparare e a distinguere le parole a seconda dei ceppi linguistici di appartenenza, è previsto l’utilizzo del dizionario etimologico. Si svolgeranno in collaborazione fra docenti di L1 e LS. Uso del dizionario: percorsi finalizzati ad acquisire familiarità con la con la consultazione e la ricerca di parole; a conoscere i dizionari dell’uso o sincronici (anche in versione in rete e CDRom) e saperli utilizzare; a conoscere altri tipi di dizionari(storici, ortografici, tecnici, bilingui e dialettali). Percorso per contenuti Io cresco con le parole (competenza fonologica e metafonologica) Le parole del vocabolario di base Il dizionario dell’uso (sincronico) Il dizionario dei sinonimi Dizionari dialettali: il dizionario sardoitaliano Dizionari tecnici e bilingui Dizionari storici ed etimologici COMPETENZA SEMANTICO-LESSICALE (QCER) Competenza lessicale: conoscenza e capacità di usare il lessico di una lingua Competenza semantica: consapevolezza e controllo che chi apprende ha sull’organizzazione del significato (consapevolezza sulla natura del lessico) «Con i più piccoli, la riflessione lessicale dovrebbe innestare procedure di raccolta, osservazione e confronti tra parole: sulla base del significato (ad esempio parole simili o contrarie), oppure sulla base della forma (ad esempio parole con lo stesso numero di lettere o di sillabe, parole brevi e parole lunghe, parole che iniziano e finiscono allo stesso modo. Così facendo si prepara il terreno ai cicli successivi, dove tali argomenti vengono di fatto affrontati» (M. G. Lo Duca, «Riflettere sulla lingua») Io cresco con le parole Focus: lettura di immagini che iniziano con sillabe diverse. L’insegnante tiene in mano un mazzo di carte con le immagini di numero corrispondente ai bambini presenti, chiama un bambino alla volte e gli mostra un’immagine. Il bambino prende l’immagine, la guarda, la mostra ai compagni, ne pronuncia il nome scandendo le sillabe: ( es: CARA-MEL-LA) poi posa l’immagine per terra. Poi i bambini vengono chiamati uno alla volta per leggere le immagini posizionate sul pavimento. Alunni cinquenni Scuola dell’Infanzia – Classi prime Secondaria di primo grado Io cresco con le parole Focus: riconoscimento della sillaba iniziale di parola. L’insegnante farà scegliere al bambino le immagini da due mazzi che contengono uno parole che iniziano con la sillaba Pa, l’altro parole che non iniziano con la sillaba Pa. il bambino leggerà ciascuna immagine. Incollerà poi le immagini nella mongolfiera giusta. Il gioco si ripeterà poi con altre sillabe. Alunni cinquenni Infanzia – Classi prime Primaria Circle time Io cresco con le parole Focus: riconoscimento fonema iniziale di parola (le vocali). L’insegnante, che tiene in mano due mazzi di carte con le immagini di numero corrispondente al doppio dei bambini presenti, chiama un bambino alla volta il quale prende una carta da ciascun mazzo. I due mazzi contengono uno parole che iniziano la vocale A, l’altro parole che iniziano con le altre quattro vocali. Il bambino leggerà ciascuna immagine scandendo lentamente ciascuna parola e evidenziando quindi la parte iniziale della parola. Incollerà poi ciascuna parola nella mongolfiera giusta. Alunni cinquenni Infanzia – Classi prime Primaria Io cresco con le parole Focus: inventare rime. AI bambini sono state consegnate delle carte contenenti immagini relative a oggetti, animali elementi naturali, frutta fiori; hanno giocato prima in modo spontaneo osservando , esplorando e denominando le immagini, -successivamente sono stati invitati dall’insegnante a scegliere due o più carte e accostandole hanno creatoformulato una piccola frase rimata. Hanno poi svolto l’attività grafica disegnando le immagini scelte per formulare le loro rime e ricopiato la rima sul foglio. Alunni cinquenni Infanzia – Classi prime Primaria Io cresco con le parole Focus: il castello di rime. I bambini sono stati invitati a inventare una frase contenente una rima. Le stesse frasi con le rime sono state ripetute dai bambini, su richiesta delle insegnanti, per diversi giorni, sino a quando è stata intravista la possibilità di unirle per formare una storia con le rime. A quel punto, ogni bambino ripeteva la sua rima nell’ordine stabilito. Alunni cinquenni Scuola dell’Infanzia – Classi prime Secondaria di primo grado I dizionari dell’uso (sincronici) Focus: il lessico in contesto. A squadre gli alunni dovranno intuire il significato delle parole scritte in rosso in un brano tratto da un testo narrativo e lo scriveranno in una tabella. Ciascuna squadra dovrà poi consultare il dizionario e scrivere nella tabella stessa il significato corretto Classi terze Primaria PAROLE Universo Squarciavan o Bagliori Fauci Irte Abissi Sprazzi Sguainò Ventre Maculata IPOTESI DI SIGNIFICATO SIGNIFICATO Classi quinte Primaria LE PIOGGE ACIDE Un altro problema causato dall' inquinamento dell'aria sono le piogge acide. Le piogge acide sono provocate da gas come l'anidride solforosa e l'ossido di azoto, proveniente da vulcani attivi, dalle ciminiere delle industrie, dai gas di scarico delle automobili, camini delle case e da incendi di foreste. Le sostanze nocive così emesse vengono trasportate dai venti e vengono a contatto con il vapore acqueo che forma le nuvole, trasformandosi in acidi nocivi (acido solforico, acido nitrico) che ricadono sulla terra sotto forma di pioggia o neve. Le piogge acide non conoscono confini. Cadono su regioni lontano dal luogo d'origine e il loro effetti sono stati notati persino al Polo Nord e al Polo Sud. Gli acidi inquinanti presenti nelle piogge provocano danni: • alla vegetazione: le foglie vengono danneggiate e le sostanze nutritive del suolo vengono modificate; • ai laghi e ai fiumi: modificano l'acidità delle acque provocando la morte di animali e vegetali; • alla salute: in particolar modo danneggiano l'apparato respiratorio; • ai monumenti, alle case, ai ponti, agli edifici in generale, con una lenta costante azione di erosione; • aumentano inoltre la solubilità di metalli come il mercurio, il piombo, l'alluminio, che avvelenano il terreno e le falde acquifere. (Da “Pronti...Via!”, SCIENZE 5,Tredieci parole inquinamento aria piogge acide gas vulcani ciminiere nocive vegetazione sostanze nutritive modificate salute erosione solubilità avvelenano falde acquifere ipotesi di significato significato Secondaria di primo grado Ecosistema. L’ecosistema è il rapporto di interdipendenza che esiste tra una comunità, il suo habitat e l’ambiente non vivente: aria, acqua, luce, temperatura. Uno stagno è un ecosistema così come lo è una foresta di alberi di latifoglie o di conifere. Gli ecosistemi possono avere estensione assai varia: una piccola pozza d’acqua di pochi metri quadrati è un ecosistema allo stesso modo di una foresta di centinaia o migliaia di ettari. L’ecosistema è caratterizzato da un equilibrio fra tutte le sue componenti; in esso esistono rapporti fra i vari organismi, fra questi e le varie componenti dell’ambiente e fra queste ultime. In altre parole, per capire un albero è necessario studiare sia le sue cellule ed i suoi tessuti, sia la foresta di cui fa parte, sia il terreno in cui pone le radici. Inoltre, tra due ecosistemi vicini, possono instaurarsi un certo numero di relazioni e di scambi, creando una zona particolare di incontro. Per farvi un esempio, consideriamo due ecosistemi vicini: una foresta di latifoglie ed uno stagno. Nella foresta vivono animali che si nutrono delle specie vegetali presenti; inoltre animali che vivono a spese di questi erbivori; infine, c’è tutta una serie di relazioni tra i vegetali, gli animali e i microorganismi, come batteri, funghi, lieviti. Lo stesso vale per l’ecosistema stagno: il plancton viene mangiato dai pesci, alcuni dei quali servono da preda ad altri più voraci e così via. A prima vista si può pensare che i due ecosistemi, la foresta da un lato e lo stagno dall’altro, non abbiano alcun rapporto fra di loro. Ma se consideriamo più attentamente la cosa, possiamo vedere che in autunno una parte delle foglie morte è trasportata dal vento fino allo stagno, dove si decompongono, creando nutrimento per alcuni organismi acquatici. Analogamente, le larve di taluni insetti sono acquatiche, mentre le forme adulte vivono poi nella foresta vicina. (“Ecosistema” da “Ecologia e ambiente”, Editrice La Scuola, Brescia, 1987, pag. 8) parole ecosistema comunità habitat latifoglie conifere ettari cellule tessuti erbivori microorganismi plancton voraci larve ipotesi di significato significato Focus: le definizioni. Viene distribuita a ciascuna squadra una lista di definizioni, tratte da alcuni dizionari: gli alunni devono capire a quale parola corrisponde ciascuna definizione e scriverla nello spazio apposito. Vince la squadra che consegna la scheda nel minor tempo possibile con il maggiore numero di risposte esatte. Parole Definizioni (glosse) (lemmi) Evidenziatore S.M. 1. Pennarello a punta larga con inchiostro fluorescente e trasparente, usato per mettere in evidenza una parola o una frase di uno scritto. Aggettivo S.M. 1. In grammatica, parte del discorso che precisa e qualifica il sostantivo al quale si riferisce e di cui ha lo stesso genere e lo stesso numero. Diario S.M. 1. Quaderno usato per annotare ogni giorno le proprie esperienze o riflessioni personali. 2. Registro giornaliero. Evoluzione S.F. 1. Sviluppo graduale e completo. 2. Passaggio degli organismi viventi da forme semplici a forme sempre più complesse. Storia S.F. 1. L’insieme dei fatti che riguardano la vita militare, politica, sociale ed economica di un certo periodo e di un certo luogo. 2. L’insieme delle vicende che formano la vita di una persona. 3. Insieme degli eventi che costituiscono la trama di un romanzo, di un racconto o di un film. Forchetta S.F. 1. Tipo di posata che termina con due o più punte per portare alla bocca i cibi solidi. Magma S.M. 1. Massa di minerali fusi che si trova dentro la crosta terrestre; esce dalle bocche dei vulcani durante le eruzioni sotto forma di lava. Bussola S.F. 1. Strumento che indica sempre il nord, permettendo di individuare le direzioni dei quattro punti cardinali e quindi di orientarsi. Artificiale AGG. 1. Prodotto dall’uomo imitando la natura. Sinonimo: sintetico. Antropomorfo AGG. 1. Che ha somiglianza con l’uomo. Classi terze Primaria (termini d’uso nella programmazione curricolare) Classi quinte Primaria parole (lemmi) Pesca definizioni (glosse) s.f. 1. L’attività o il ricavato relativo alla ricerca e cattura degli animali che vivono in ambiente acquatico (soprattutto a scopo alimentare). Lanciare v.tr. 1. Conferire una notevole spinta iniziale diretta a imprimere la velocità necessaria al superamento di un determinato spazio o al raggiungimento di un obiettivo. pagella s.f. 1. Documento personale rilasciato dalle scuole su cui si riportano le assenze fatte dagli alunni nelle varie materie. v.tr. 1. Indicare per iscritto, annotare. 2. Mettere un segno su qualcosa perchè lo si possa riconoscere. segnare manovrare v.tr. 1. Mettere in funzione un apparecchio o dirigerne il movimento. 2. Condizionare qualcuno. domani avv. 1. Nel giorno immediatamente successivo all'odierno. 2. In un futuro piu o meno definito. fiorito agg. 1. Di pianta, che è in fiore. 2. Cosparso, pieno di qualcosa. cervo s.m. 1. Mammifero ruminante e selvatico delle foreste dell'Europa e dell'Asia con sole due corna. ascendente agg. 1. Che sale, che tende verso l'alto. - avv. 1. - s. m. 1. Antenato,avo, progenitore. asilo s.m. 1. Luogo dove ci si può rifuggiare. 2. Istituto pedagogico prescolastico. asciugare ala v.tr. 1. Eliminare il liquido o l'umidità che bagna qualcosa. s.f. 1. Organo che consente il volo. 2. Attaccante che agisce sulla fascia destra o sinistra del campo. Secondaria di primo grado parole (lemmi) Pesca definizioni (glosse) Lanciare v.tr. 1. Conferire una notevole spinta iniziale diretta a imprimere la velocità necessaria al superamento di un determinato spazio o al raggiungimento di un obiettivo. Ascoltare v.tr. Prestare attenzione a un suono o a un rumore, per percepirlo quanto più chiaramente possibile e per riconoscerne la provenienza e la natura. Forse avv. Esprime probabilità, dubbio, incertezza, possibilità. Libero agg. 1. Che ha il potere di decidere in modo autonomo, di agire secondo la propria volontà. Ippodromo s.m. 1. Nel mondo antico, specialmente in Grecia, luogo destinato alle corse dei cavalli e dei carri. - 2. Impianto in cui si svolgono le corse ippiche. Piano agg. 1. Che ha superficie uniforme. - avv. 1. Adagio, con calma. – s. m. 1. Superficie piana, non incurvata, senza rilievi. – 2. Progetto, programma elaborato in vista del conseguimento di un certo risultato e che, realizzato con disegni e indicazioni, guida chi ne cura l’esecuzione. Sereno agg. 1. Chiaro, limpido, sgombro di nuvole e privo di vento. Fermare v.tr. 1. Trattenere qualcuno o qualcosa arrestandone il movimento. - 2. Trattenere qualcuno in stato di fermo, in attesa di arresto o di rilascio. – 3. Dare saldezza, stabilità a qualcuno che si muove. s.f. 1. L’attività o il ricavato relativo alla ricerca e cattura degli animali che vivono in ambiente acquatico (soprattutto a scopo alimentare). Classi terze Primaria Focus: parole omofone. Viene distribuita a ciascuna squadra una lista di parole omofone. Gli alunni saranno invitati a scrivere una frase con ognuno dei significati che la parola data può assumere. Verifica dei significati nel dizionario. Illustrazione di due parole a scelta del gruppo. Mi fa venire in mente… SALE Mi fa venire in mente… RISO Mi fa venire in mente… SCOLARE Mi fa venire in mente… PESCA Mi fa venire in mente… VERSO Mi fa venire in mente… FILA ILLUSTRIAMO… ILLUSTRIAMO … Parole omofone Classi terze e quarte Primaria Focus: parole polisemiche. Agli alunni, divisi in squadre, verrà consegnato un elenco di frasi contenenti la parola studio insieme alle definizioni date dal dizionario Zingarelli alla voce studio: dovranno abbinare a ciascuna frase il numero del significato al quale ognuna si riferisce. Classi quinte - Secondaria di primo grado frasi Ho potuto vedere gli studi preparatori dell’autoritratto di Leonardo da Vinci. Nel viaggio di studio negli Stati Uniti ho fatto amicizia con persone appartenenti a etnie diversissime. Mio fratello ha preferito interrompere gli studi per cominciare a lavorare nel negozio di famiglia. A Roma ho potuto visitare gli studi della televisione da dove trasmettono il telegiornale. Il professore ci ha ricevuti nel suo studio e ci ha ascoltati con molta pazienza. Mio fratello ripete per tre ore al giorno gli studi di Clementi per pianoforte: è un’ossessione! Mi farebbe molto comodo poter usufruire della metropolitana per recarmi a scuola: purtroppo la nuova linea è solo allo studio. Sta preparando uno studio sul Rinascimento ferrarese. numero significato Il vocabolario di base Focus: parole ad alta, media, bassa frequenza d’uso. Parole che hanno un significato se usate da sole (parole parole piene), piene o parole senza un significato ma che servono a legare altre parole (parole parole vuote). vuote Classi quinte Primaria – Secondaria di primo grado Clorofilla continuava a star bene, nuove foglioline si aprivano di mattina ne grosso cesto che circondava il suo corpo e la sua vivacità aumentava a vista d'occhio. L'avevano tolta definitivamente dalla serra e la lasciavano in giro per la casa, che lei percorreva gattoni curiosando in ogni angolo e cacciandosi per gioco sotto i letti. Erasmus passava tutto il tempo a studiarla. L'aveva pesata: otto kg e 7 etti. L'aveva misurata: era lunga 60 cm e larga circa 40 cm (di circonferenza). Aveva raccolto una fogliolina di capelli che Clorofilla aveva lasciato impigliata nella rete del letto della signora Cesira, e l'aveva esaminata al microscopio... Ma per quanti libroni consultasse, non riusciva a trovare nessuna categoria di piante, nessuna sottospecie rara a cui la bambina pianta potesse appartenere: pareva che quella strana creatura fosse nata dall'innesto di almeno 10 tipi di piante diverse, più, naturalmente, perchè Clorofilla aveva gambe e braccia piene di fossette, cinque dita ad ogni mano e ogni piede, orecchie, naso, bocca... Lorenza, un giorno che le faceva il solletico per farla ridere aveva scoperto che tra le foglie che le ricoprivano la pancia, Clorofilla aveva persino l'ombelico. (Bianca Pitzorno, Clorofilla dal cielo blu, Arnoldo Mondadori editore, Milano,1991). avere e clorofilla pianta e il/lo/la che / Il che avevano tolta aveva pesata aveva misurata aveva raccolto aveva lasciato impigliata aveva scoperto clorofilla pianta e La che clorofilla piante e l' che E La che E La che E I che Il l' l' la la le le che Focus: parole fondamentali, ad alto uso e ad alta disponibilità. Secondaria di primo grado Non mi era stato facile scegliere la via della montagna, e contribuire a mettere in piedi quanto, nell’opinione mia e di altri amici di me poco più esperti, avrebbe dovuto diventare una banda partigiana affiliata a “Giustizia e Libertà”. Mancavano i contatti, le armi, i quattrini e l’esperienza per procurarseli; mancavano gli uomini capaci, ed eravamo invece sommersi da un diluvio di gente squalificata, in buona e mala fede, che arrivava lassù dalla pianura in cerca di un’organizzazione inesistente, di quadri, di armi o anche di solo di protezione, di un nascondiglio, di un fuoco, di un paio di scarpe. A quel tempo, non mi era stata ancora insegnata la dottrina che dovevo più tardi rapidamente imparare in lager, e secondo la quale il primo ufficio dell’uomo è perseguire i propri scopi con mezzi idonei, e chi sbaglia paga; per cui non posso che considerare conforme a giustizia il successivo svolgersi dei fatti. Tre centurie della Milizia, partite in piena notte per sorprendere un’altra banda, di noi ben più potente e pericolosa, annidata nella valle contigua, irruppero in una spettrale alba di neve nel nostro rifugio, e mi condussero a valle come persona sospetta. (P. Levi, Se questo è un uomo, cap. I). Vocabolar Vocabolario io di alto uso fondamen tale montagna opinione affiliata mancavano diluvio lassù nascondigl io scarpe dottrina sbaglia giustizia sorprender e pericolosa irruppero rifugio Vocabolario di alta disponibilità Strategie didattiche La presentazione del lessico attraverso i rapporti semantici è fondamentale per ampliare il vocabolario dell’apprendente I legami di significato aiutano infatti a definire la struttura del nostro lessico mentale Il dizionario dei sinonimi Focus: i sinonimi. Sostituire le parole sottolineate con dei sinonimi, magari più moderni, servendosi: del dizionario dei sinonimi cartaceo, dei suggerimenti del programma Word (tasto destro del mouse alla voce sinonimi), oppure del dizionario dei sinonimi e contrari online (http://dizionari.corriere.it/). Classi quinte Primaria - Secondaria di primo grado C’era una volta una regina, in attesa di un bambino, che in una giornata invernale stava filando davanti alla finestra. Il davanzale era di legno d’ebano nero, e si stava ammucchiando già della neve. Ad un tratto la regina si punse il dito ed alcune gocce di sangue caddero sulla neve. Ella pensò: «Come mi piacerebbe avere una bambina dai capelli neri come l’ebano, dalle labbra rosse come il sangue e dalla pelle bianca come la neve!». La bambina nacque e le fu imposto il nome Biancaneve. Ma poco dopo la mamma si ammalò gravemente e morì. Per qualche anno il re fu inconsolabile, poi un giorno incontrò una bellissima dama e decise di dare una nuova mamma a Biancaneve. Ma ignorava di aver sposato una strega vanitosa, con uno specchio magico al quale ogni giorno ella chiedeva: «Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?» per il gusto di farsi rispondere «La più bella, mia regina, sei tu!». Biancaneve intanto cresceva e diventava sempre più bella, finché un giorno la regina chiese di nuovo alla specchio chi fosse la più bella del reame e lo specchio le rispose: «Tu, mia regina, sei sempre bellissima, ma Biancaneve è più bella di te!». La regina non poteva tollerare una rivale, e così convocò un guardiacaccia fidato e gli disse: «Conduci la principessa nella foresta, uccidila e portami il suo cuore come prova!». Ma il guardiacaccia, dopo aver portato Biancaneve nella foresta, non ebbe il coraggio di fare quanto gli era stato ordinato, così disse alla bambina di fuggire, e uccise un cervo al suo posto. Biancaneve corse a perdifiato, fino a quando non arrivò in una radura dove sorgeva una minuscola e graziosa casetta: entrò e vide sette ciotole sul tavolo e sette lettini; assaggiò un po’ di minestra da ognuna delle sette ciotole, poi provò i sette diversi lettini, finché non si addormentò sull’ultimo. Gli abitanti della casa erano sette nanetti che lavoravano nella miniera vicina. Rientrando, trovarono Biancaneve, si fecero raccontare la sua storia e decisero di tenerla sempre con loro. Ma un brutto giorno la regina cattiva chiese di nuovo allo specchio chi era la più bella del reame, e lo specchio magico le rispose: «Al di là dei sette monti, al di là delle sette valli c’è la casa dei sette nani, in cui vive Biancaneve che è ancora più bella di te». La regina decise di trovare Biancaneve: si travestì da mercantessa e portò con sé un bel cesto di bellissimi nastri. Giunta alla casa dei sette nani, riuscì a convincere Biancaneve a comprare un nastro. La strega chiese di poterla aiutare a mettere il nastro, ma strinse così forte il collo della bambina da farle perdere i sensi. Per fortuna i nanetti stavano per rincasare: rianimarono Biancaneve e la sgridarono per essere stata così imprudente. Qualche giorno dopo la regina scoprì grazie allo specchio quanto era successo. Allora si travestì da venditrice ambulante di pettini e ribussò alla porta della casetta. Convinse Biancaneve a comprare un pettine, a cui aveva fatto un incantesimo. Con una scusa volle pettinarla e appena toccò i capelli di Biancaneve, ella cadde a terra addormentata. I nani tornarono a sera e riuscirono a salvarla togliendole il pettine dai capelli. Ma la regina riscoprì tutto e questa volta si travestì da mendicante, prese una mela bellissima e la immerse in un potente veleno. Poi andò alla casa dei nani. Biancaneve stava preparando una torta e impietosita gliene offrì una fetta. In cambio la strega travestita le diede la mela e Biancaneve l’addentò. Subito cadde a terra, addormentata per sempre. I nani stavolta non riuscirono a risvegliarla, così, disperati, per non poterla più vedere, non la seppellirono, ma la sistemarono in una bara di cristallo nella foresta, dove avrebbero potuto vegliarla in continuazione. Un giorno il figlio di un re vicino passò di lì. Vide Biancaneve e se ne innamorò; chiese di poterla vedere da vicino e volle baciarla. Subito lei si risvegliò dall’incantesimo: i nani festeggiarono il suo ritorno con una grande festa, la regina cattiva morì di rabbia e Biancaneve sposò il principe e vissero felici e contenti. Focus: sinonimi Leggi bene il testo. Dove trovi una parola in grassetto fermati e cerca di capirla. C’era una volta un re che aveva una giovane figlia scortese ma stupenda. La principessa doveva sposarsi e ogni principe che la guardava se ne innamorava. Lei però li rifiutava tutti. Un giorno, mentre camminava vicino ad un bosco, sulla riva di un laghetto, vide un giovane dal portamento fiero ed elegante. Quella volta lei se ne innamorò subito e gli dichiarò il proprio amore, ma il ragazzo la rifiutò.“ Ti conosco”, le disse, “so che sei troppo scorbutica e non ti accetto come sposa”. Così la principessa fu castigata per il suo stesso temperamento. Leggi il testo con attenzione. Collega le parole con il sinonimo adatto. Classi terze Primaria Parole Sinonimi Re Scontrosa Scortese Disse Stupenda Dì Rifiutava Scortese Giorno Bellissima Dichiarò Punita Amore Diceva di no Scorbutica Carattere Castigata Sovrano Temperamento Affetto Focus: sinonimi e contrari. Completare un cruciverba trovando dei sinonimi e contrari, con l’aiuto del dizionario dei sinonimi e contrari cartaceo oppure del dizionario online. Secondaria di primo grado. Sostituisci il verbo fare con il sinonimo adatto. Classi terze Primaria 1. 1. 1. 1. 1. 2. La studentessa fa un esame. _______________________________________________ _L’attrice fa la parte di una strega nel suo ultimo film. ________________________________________________ Il babbo fa una fotografia al suo bambino. ________________________________________________ Il sacerdote fa la messa. ________________________________________________ Il muratore fa una casa nuova. ________________________________________________ Il pittore fa un quadro da esporre ad una mostra. ______________________________________________ Il bambino fa un esercizio sui numeri decimali Sostiene – scatta – recita – costruisce – dipinge – celebra - esegue Focus: sinonimi e contrari Classi terze Primaria Emozioni evidenziate Leggi il testo e sottolinea le parole che esprimono emozioni. Io sono molto arrabbiato Se mi cade in terra il gelato, invece sono contento se una musica allegra sento. Se arriva un pacco misterioso di colpo divento curioso. Quando piove sto in casa annoiato! Quando un rimprovero ho avuto Contrari _________________________________ _________________________________ _ _________________________________ _ _________________________________ _ _________________________________ _ _________________________________ _ _________________________________ _ _________________________________ _ _________________________________ _Scrivi delle frasi utilizzando almeno sei parole dell’esercizio _________________________________ precedente, prendendone tre dalla _ mi sento un po’ dispiaciuto. prima colonna e tre dalla seconda. Quando vedo un uomo soffrire Dalla prima colonna scegliamo: Mi sento il cuore intristire. Ma…se per caso ho fatto un disastro e la mamma non urla nemmeno, allora mi sento sereno. ______________________________________________________________________ (tratto da Dai…leggiamo. ______________________________________________________________________ Nicola Milano Editore) ______________________________________________________________________ Dalla seconda colonna scegliamo: ______________________________________________________________________ ______________________________________________________________________ ______________________________________________________________________ Strategie didattiche Fasi 1) Tappa cognitiva: notare l’elemento lessicale 2) Tappa associativa: l’apprendente colloca la nuova parola all’interno del suo lexicon ma possiede ancora una conoscenza passiva. Sa dare una definizione ma non sa riutilizzarlo autonomamente (è utile il recupero ripetuto dell’elemento da apprendere, l’ incontro o utilizzo dell’elemento in modi diversi, in una diversa collocazione ) 3) Tappa dell’autonomia: l’apprendente è in grado di richiamare la parola in modo automatico I dizionari dialettali Focus: i dizionari dialettali. Spiegare il significato e cercare di determinarne la regione di provenienza. Classi quinte Primaria – Secondaria di primo grado Significato risotto piciotto burino malga camorra pennichella gianduiotto ghetto pesto cotechino mafia pizza coppola gondola cassata caciara Regione di provenienza PAROLE REGIONE guaglione abbacchio trofia panettone piadina coppola panforte burrata crescentina gianduiotto Il dizionario sardo-italiano Focus: ii dizionario sardo-italiano.. Consultare il dizionario cartaceo e/o online (http://www.ditzionariu.org) e compilare una tabella, scrivendo a fianco della parola italiana la traduzione corrispondente in lingua sarda. Classi quinte Primaria – Secondaria di primo grado Italiano dormire ridere parlare rubare vecchio topo piccolo lavoro matrimonio casa uomo bambina cavallo testa lavorare bambola cielo fiore Sardo arrabbiarsi ridere piangere rubare vecchio topo piccolo lavoro matrimonio • I dizionari tecnici e linguistici Focus: i linguaggi settoriali. Indicare, con l’ausilio del dizionario, il particolare significato delle seguenti parole nei diversi ambiti d’uso. Classi quinte Primaria – Secondaria di primo grado calcolo • • testata • Focus: i linguaggi tecnici e specialistici (il dizionario informatico). Consultare il dizionario informatico e cercare le parole seguenti Secondaria di primo grado • soluzione • • capitale Hardware Cliccare Off-line HTML Software On-line • campione • • a)lingua comune………………………………………… …………….... b)linguaggio della medicina……………………………………… ………………………….. a)lingua comune………………………………………… …………….... b) linguaggio del giornalismo…………………………………… …………………………. a)lingua comune………………………………………… ……………….. b)linguaggio della chimica………………………………………… ………………………….. a)linguaggio della geografia……………………………………… ………………………….. b)linguaggio dell’economia………………………………… ………….. a)linguaggio dello sport…………………………………………… …………………………… b)linguaggio commerciale…………………………………… ………………………….. I dizionari tecnici e linguistici Focus: i dizionari bilingui. Tradurre, con l’ausilio del dizionario anche in rete, una serie di parole. Classi quinte Primaria – Secondaria di primo grado Italiano casa finestra pensare medico lento cavallo viale comprare Inglese Francese Italiano Inglese casa house cuffia culla colombo coccinella lucertola lotta nove novembre papà ombrello quadro serpente Sardo domu Focus: prestiti e calchi. Esaminare le parole e distinguerle in prestiti e calchi. Secondaria di primo grado. Prestito hot-dog software supermercato dribblare videogioco poker part-time contattare fine settimana salvaschermo Calco I dizionari storici ed etimologici Focus: i dizionari etimologici (parole di origine latina e greca). Trova le seguenti parole nella versione online (www.etimo.it) del Vocabolario etimologico della lingua italiana di Ottorino Pianigiani. Secondaria di primo grado parole biblioteca prossimo democrazia cetra basilica madre dire monaco battesimo etimologia significato I dizionari storici ed etimologici Focus: parole latine. Classi quinte Primaria - Secondaria di primo grado In italiano In latino dedicare album deficit errare idem ghianda detergere edificare promemoria mano Significato latino mater pater cor amicus lux filia facere Aqua portus idea italiano sardo I dizionari storici ed etimologici Focus: germanismi e arabismi. Nel brano che segue distinguere tra arabismi (12) e Germanismi (18). Classi quinte Primaria - Secondaria di primo grado Durante la ricreazione, l’insegnante prende una tazza di caffè con lo zucchero, mentre il collega preferisce un tè al limone. Sono già vestiti di cotone perché fa caldo. Un ragazzo biondo seduto su una panca riempie il suo taccuino di appunti sulla lezione di narrativa, durante la quale si è letta la storia di un ricco barone che alloggia in un albergo e gioca spesso a tennis con una bella racchetta. Il barone scherza sul fatto di essere stato battuto e di aver fatto fiasco, allora per consolarsi, prende dalla stalla il suo cavallo bianco e grigio, monta e si lancia al galoppo. Il barone, in seguito, viene assassinato da un ribaldo guercio che lo sfida a duello, colpendogli la guancia con un guanto, a causa di una guerra tra famiglie nobili. Il ribaldo lo uccide a tradimento con un colpo alla nuca. Gli alunni in seguito studiano algebra ed il povero Andrea prende zero, rimanendoci come un carciofo. Per vendicarsi, poiché è il primo aprile, attacca un pesce sullo zaino di Luigi e si diverte a guardarlo. Una ben magra consolazione! Attività di formazione e supporto all’azione dei docenti Incontri con i coordinatori dei progetti e tra i docenti coinvolti nella sperimentazione Incontri periodici del gruppo di Progetto Attività di formazione svolta con la collaborazione di enti esterni (GISCEL) Attività di formazione Formatrici Luisa Milia , Maria Teresa Lecca (GISCEL Sardegna) Modalità di lavoro: 20 ore di formazione estesa anche a docenti non partecipanti alla sperimentazione Laboratorio Riflessione e discussione: idee per il curricolo verticale e per la trasposizione nelle classi Analisi di segmenti di sperimentazione realizzata nelle classi Valutazione dell’intera esperienza Attività di formazione Formatrici Luisa Milia , Maria Teresa Lecca (GISCEL Sardegna) Temi e sottotemi trattati: Formazione delle parole: composizione, suffissazione e prefissazione. Il repertorio linguistico degli alunni. Come farlo emergere e come analizzarlo. La parlata locale come risorsa linguistica. L’uso di dizionari sardo-italiano. Struttura del lessico della lingua italiana: fondamentale, alto uso, alta disponibilità, comune, lessici tecnici. Variazioni lessicali negli usi scritti e orali della lingua. Il linguaggio giovanile: le forme del fenomeno che investono anche i preadolescenti. Il lessico delle discipline scientifiche. Produzione e raccolta di materiali didattici (anche in Power Point) per realizzare una banca dati a disposizione delle scuole della rete Diario di bordo I docenti partecipanti alla sperimentazione hanno compilato un diario di bordo con le seguenti voci: Attività svolte (quali sequenze e attività) Come hanno lavorato gli alunni? Ci sono state modifiche nella suddivisione oraria e nello svolgimento delle attività? Quali attività hanno funzionato meglio? Quali difficoltà ho notato? Osservazioni degli alunni Il Gruppo di Progetto, a conclusione del percorso, sta rielaborando i dati