Presentazione Insieme nella rete

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Presentazione Insieme nella rete
Misure di accompagnamento 2013-2014
Progetto di Formazione e Ricerca – USR Sardegna
Rete Monastir - Ussana - Dolianova
Insieme nella rete
Istituzioni scolastiche partecipanti
Istituto
Comprensivo
Monastir – Sede
di Monastir
Istituto
Comprensivo
Dolianova
Istituto
Comprensivo
Monastir -Sede
di Ussana
Classi partecipanti
Classi
Monastir
Ussana Dolianova
Alunni cinquenni
Infanzia
1
2
Classi prime Scuola Primaria
1
1
Classi terze Scuola Primaria
1 classe
terza
1 classe
quarta
Classi quinte Scuola Primaria
1
1
2
1
Classi prime Scuola Secondaria
1 classe prima
1 classe
seconda
Classi terze Scuola Secondaria
1
Finalità
(Indicazioni nazionali per il curricolo DM 16/11/2012)
•Padronanza sicura delle abilità di letto-scrittura trasversali alle
varie discipline
•Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo
Obiettivi (dalle Indicazioni Nazionali 2012)
Alunni cinquenni
Infanzia
Classi prime Scuola
Primaria
Classi terze Scuola
Primaria
• Usare la lingua italiana, arricchire e precisare il proprio lessico,
comprendere parole e discorsi, fare ipotesi sui significati.
• Avvicinarsi alla lingua scritta, esplorare e sperimentare prime
forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando
anche tecnologie digitali e nuovi media.
• Comprendere in brevi testi il significato di parole non note
basandosi sia sul contesto sia sulla conoscenza intuitiva delle
famiglie di parole.
• Ampliare il patrimonio lessicale e usare in modo appropriato
le parole man mano apprese.
• Saper effettuare semplici ricerche su parole ed espressioni
presenti nei testi, per ampliare il lessico d’uso.
Obiettivi (dalle Indicazioni Nazionali 2012)
Classi quinte
Scuola Primaria
Classi prime
Scuola
Secondaria
Classi terze
Scuola
Secondaria
• Comprendere ed utilizzare in modo appropriato il lessico di base
(parole del vocabolario fondamentale e di quello di alto uso).
• Arricchire il patrimonio lessicale attivando la conoscenza delle
principali relazioni di significato tra le parole (somiglianze,
differenze, appartenenza a un campo semantico).
• Comprendere che le parole hanno diverse accezioni e individuare
l’accezione specifica di una parola in un testo.
• Comprendere, nei casi più semplici e frequenti, l’uso e il significato
figurato delle parole.
• Comprendere e utilizzare parole e termini specifici legati alle
discipline di studio.
• Saper utilizzare il dizionario come strumento di consultazione.
• Utilizzare la propria conoscenza delle relazioni di significato fra
le parole e dei meccanismi di formazione delle parole per
comprendere parole non note all’interno di un testo.
• Utilizzare dizionari di vario tipo: rintracciare all’interno di una
voce di dizionario le informazioni utili per risolvere problemi o
dubbi linguistici.
Macroaree
La struttura delle parole: rapporti di forma e di significato, attività volte a saper individuare
famiglie di parole e ad imparare a costruire nomenclature e campi semantici.
Linguaggio scientifico e tecnico: percorsi finalizzati alla comprensione, in contesto, del lessico
specifico delle diverse discipline in collaborazione con i docenti di discipline scientifiche e
tecniche.
Parole straniere nella lingua italiana: (prestiti integrati e non integrati), le attività saranno volte
ad imparare e a distinguere le parole a seconda dei ceppi linguistici di appartenenza, è previsto
l’utilizzo del dizionario etimologico. Si svolgeranno in collaborazione fra docenti di L1 e LS.
Uso del dizionario: percorsi finalizzati ad acquisire familiarità con la con la consultazione e la
ricerca di parole; a conoscere i dizionari dell’uso o sincronici (anche in versione in rete e CDRom) e saperli utilizzare; a conoscere altri tipi di dizionari(storici, ortografici, tecnici, bilingui e
dialettali).
Percorso per contenuti
Io cresco con le
parole (competenza
fonologica e
metafonologica)
Le parole del
vocabolario di base
Il dizionario dell’uso
(sincronico)
Il dizionario dei
sinonimi
Dizionari dialettali: il
dizionario sardoitaliano
Dizionari tecnici e
bilingui
Dizionari storici ed
etimologici
COMPETENZA SEMANTICO-LESSICALE (QCER)
Competenza lessicale: conoscenza e capacità di usare il
lessico di una lingua
Competenza semantica: consapevolezza e controllo che
chi apprende ha sull’organizzazione del significato
(consapevolezza sulla natura del lessico)
«Con i più piccoli, la riflessione lessicale dovrebbe
innestare procedure di raccolta, osservazione e confronti
tra parole: sulla base del significato (ad esempio parole
simili o contrarie), oppure sulla base della forma (ad
esempio parole con lo stesso numero di lettere o di
sillabe, parole brevi e parole lunghe, parole che iniziano
e finiscono allo stesso modo. Così facendo si prepara il
terreno ai cicli successivi, dove tali argomenti vengono di
fatto affrontati»
(M. G. Lo Duca, «Riflettere sulla lingua»)
Io cresco con le parole
Focus: lettura di immagini che
iniziano con sillabe diverse.
L’insegnante tiene in mano un mazzo
di carte con le immagini di numero
corrispondente ai bambini presenti,
chiama un bambino alla volte e gli
mostra un’immagine. Il bambino
prende l’immagine, la guarda, la
mostra ai compagni, ne pronuncia il
nome scandendo le sillabe: ( es: CARA-MEL-LA) poi posa l’immagine per
terra. Poi i bambini vengono chiamati
uno alla volta per leggere le immagini
posizionate sul pavimento.
Alunni cinquenni Scuola dell’Infanzia
– Classi prime Secondaria di primo
grado
Io cresco con le parole
Focus: riconoscimento della sillaba iniziale di parola.
L’insegnante farà scegliere al bambino le immagini da due mazzi che contengono uno parole che iniziano con la sillaba Pa,
l’altro parole che non iniziano con la sillaba Pa. il bambino leggerà ciascuna immagine. Incollerà poi le immagini nella
mongolfiera giusta. Il gioco si ripeterà poi con altre sillabe.
Alunni cinquenni Infanzia – Classi prime Primaria
Circle time
Io cresco con le parole
Focus: riconoscimento fonema iniziale
di parola (le vocali).
L’insegnante, che tiene in mano due mazzi di
carte con le immagini di numero
corrispondente al doppio dei bambini
presenti, chiama un bambino alla volta il
quale prende una carta da ciascun mazzo. I
due mazzi contengono uno parole che
iniziano la vocale A, l’altro parole che iniziano
con le altre quattro vocali. Il bambino leggerà
ciascuna immagine scandendo lentamente
ciascuna parola e evidenziando quindi la
parte iniziale della parola. Incollerà poi
ciascuna parola nella mongolfiera giusta.
Alunni cinquenni Infanzia – Classi
prime Primaria
Io cresco con le parole
Focus: inventare rime.
AI bambini sono state consegnate delle carte contenenti immagini relative a oggetti, animali elementi naturali,
frutta fiori; hanno giocato prima in modo spontaneo osservando , esplorando e denominando le immagini,
-successivamente sono stati invitati dall’insegnante a scegliere due o più carte e accostandole hanno creatoformulato una piccola frase rimata. Hanno poi svolto l’attività grafica disegnando le immagini scelte per
formulare le loro rime e ricopiato la rima sul foglio.
Alunni cinquenni Infanzia – Classi prime Primaria
Io cresco con le parole
Focus: il castello di rime.
I bambini sono stati invitati a
inventare una frase contenente
una rima. Le stesse frasi con le
rime sono state ripetute dai
bambini, su richiesta delle
insegnanti, per diversi giorni,
sino a quando è stata intravista
la possibilità di unirle per
formare una storia con le rime.
A quel punto, ogni bambino
ripeteva la sua rima nell’ordine
stabilito.
Alunni cinquenni Scuola
dell’Infanzia – Classi prime
Secondaria di primo grado
I dizionari dell’uso (sincronici)
Focus: il lessico in contesto.
A squadre gli alunni dovranno intuire il significato delle parole scritte in rosso in un brano tratto da un testo
narrativo e lo scriveranno in una tabella. Ciascuna squadra dovrà poi consultare il dizionario e scrivere nella
tabella stessa il significato corretto
Classi terze Primaria
PAROLE
Universo
Squarciavan
o
Bagliori
Fauci
Irte
Abissi
Sprazzi
Sguainò
Ventre
Maculata
IPOTESI DI
SIGNIFICATO
SIGNIFICATO
Classi quinte Primaria
LE PIOGGE ACIDE
Un altro problema causato dall' inquinamento dell'aria sono le piogge acide.
Le piogge acide sono provocate da gas come l'anidride solforosa e l'ossido di
azoto, proveniente da vulcani attivi, dalle ciminiere delle industrie, dai gas di
scarico delle automobili, camini delle case e da incendi di foreste.
Le sostanze nocive così emesse vengono trasportate dai venti e vengono a
contatto con il vapore acqueo che forma le nuvole, trasformandosi in acidi
nocivi (acido solforico, acido nitrico) che ricadono sulla terra sotto forma di
pioggia o neve.
Le piogge acide non conoscono confini. Cadono su regioni lontano dal luogo
d'origine e il loro effetti sono stati notati persino al Polo Nord e al Polo Sud.
Gli acidi inquinanti presenti nelle piogge provocano danni:
•
alla vegetazione: le foglie vengono danneggiate e le sostanze nutritive
del suolo vengono modificate;
•
ai laghi e ai fiumi: modificano l'acidità delle acque provocando la morte
di animali e vegetali;
•
alla salute: in particolar modo danneggiano l'apparato respiratorio;
•
ai monumenti, alle case, ai ponti, agli edifici in generale, con una lenta
costante azione di erosione;
•
aumentano inoltre la solubilità di metalli come il mercurio, il piombo,
l'alluminio, che avvelenano il terreno e le falde acquifere.
(Da “Pronti...Via!”, SCIENZE 5,Tredieci
parole
inquinamento
aria
piogge acide
gas
vulcani
ciminiere
nocive
vegetazione
sostanze nutritive
modificate
salute
erosione
solubilità
avvelenano
falde acquifere
ipotesi di significato
significato
Secondaria di primo grado
Ecosistema.
L’ecosistema è il rapporto di interdipendenza che esiste tra una comunità, il
suo habitat e l’ambiente non vivente: aria, acqua, luce, temperatura. Uno
stagno è un ecosistema così come lo è una foresta di alberi di latifoglie o di
conifere. Gli ecosistemi possono avere estensione assai varia: una piccola
pozza d’acqua di pochi metri quadrati è un ecosistema allo stesso modo di
una foresta di centinaia o migliaia di ettari. L’ecosistema è caratterizzato da
un equilibrio fra tutte le sue componenti; in esso esistono rapporti fra i vari
organismi, fra questi e le varie componenti dell’ambiente e fra queste ultime.
In altre parole, per capire un albero è necessario studiare sia le sue cellule ed i
suoi tessuti, sia la foresta di cui fa parte, sia il terreno in cui pone le radici.
Inoltre, tra due ecosistemi vicini, possono instaurarsi un certo numero di
relazioni e di scambi, creando una zona particolare di incontro.
Per farvi un esempio, consideriamo due ecosistemi vicini: una foresta di
latifoglie ed uno stagno. Nella foresta vivono animali che si nutrono delle
specie vegetali presenti; inoltre animali che vivono a spese di questi erbivori;
infine, c’è tutta una serie di relazioni tra i vegetali, gli animali e i
microorganismi, come batteri, funghi, lieviti. Lo stesso vale per l’ecosistema
stagno: il plancton viene mangiato dai pesci, alcuni dei quali servono da
preda ad altri più voraci e così via.
A prima vista si può pensare che i due ecosistemi, la foresta da un lato e lo
stagno dall’altro, non abbiano alcun rapporto fra di loro. Ma se consideriamo
più attentamente la cosa, possiamo vedere che in autunno una parte delle
foglie morte è trasportata dal vento fino allo stagno, dove si decompongono,
creando nutrimento per alcuni organismi acquatici. Analogamente, le larve di
taluni insetti sono acquatiche, mentre le forme adulte vivono poi nella foresta
vicina. (“Ecosistema” da “Ecologia e ambiente”, Editrice La Scuola, Brescia,
1987, pag. 8)
parole
ecosistema
comunità
habitat
latifoglie
conifere
ettari
cellule
tessuti
erbivori
microorganismi
plancton
voraci
larve
ipotesi di
significato
significato
Focus: le definizioni.
Viene distribuita a ciascuna squadra una lista di definizioni, tratte da alcuni dizionari: gli alunni devono capire a
quale parola corrisponde ciascuna definizione e scriverla nello spazio apposito. Vince la squadra che consegna la
scheda nel minor tempo possibile con il maggiore numero di risposte esatte.
Parole
Definizioni (glosse)
(lemmi)
Evidenziatore S.M. 1. Pennarello a punta larga con inchiostro fluorescente e trasparente, usato
per mettere in evidenza una parola o una frase di uno scritto.
Aggettivo
S.M. 1. In grammatica, parte del discorso che precisa e qualifica il sostantivo al
quale si riferisce e di cui ha lo stesso genere e lo stesso numero.
Diario
S.M. 1. Quaderno usato per annotare ogni giorno le proprie esperienze o
riflessioni personali. 2. Registro giornaliero.
Evoluzione
S.F. 1. Sviluppo graduale e completo. 2. Passaggio degli organismi viventi da
forme semplici a forme sempre più complesse.
Storia
S.F. 1. L’insieme dei fatti che riguardano la vita militare, politica, sociale ed
economica di un certo periodo e di un certo luogo. 2. L’insieme delle vicende
che formano la vita di una persona. 3. Insieme degli eventi che costituiscono la
trama di un romanzo, di un racconto o di un film.
Forchetta
S.F. 1. Tipo di posata che termina con due o più punte per portare alla bocca i
cibi solidi.
Magma
S.M. 1. Massa di minerali fusi che si trova dentro la crosta terrestre; esce dalle
bocche dei vulcani durante le eruzioni sotto forma di lava.
Bussola
S.F. 1. Strumento che indica sempre il nord, permettendo di individuare le
direzioni dei quattro punti cardinali e quindi di orientarsi.
Artificiale
AGG. 1. Prodotto dall’uomo imitando la natura. Sinonimo: sintetico.
Antropomorfo AGG. 1. Che ha somiglianza con l’uomo.
Classi terze
Primaria
(termini d’uso nella
programmazione
curricolare)
Classi quinte Primaria
parole (lemmi)
Pesca
definizioni (glosse)
s.f. 1. L’attività o il ricavato relativo alla ricerca e cattura degli animali che vivono in ambiente
acquatico (soprattutto a scopo alimentare).
Lanciare
v.tr. 1. Conferire una notevole spinta iniziale diretta a imprimere la velocità necessaria al superamento
di un determinato spazio o al raggiungimento di un obiettivo.
pagella
s.f. 1. Documento personale rilasciato dalle scuole su cui si riportano le assenze fatte dagli alunni nelle
varie materie.
v.tr. 1. Indicare per iscritto, annotare. 2. Mettere un segno su qualcosa perchè lo si possa riconoscere.
segnare
manovrare
v.tr. 1. Mettere in funzione un apparecchio o dirigerne il movimento.
2. Condizionare qualcuno.
domani
avv. 1. Nel giorno immediatamente successivo all'odierno. 2. In un futuro piu o meno definito.
fiorito
agg. 1. Di pianta, che è in fiore. 2. Cosparso, pieno di qualcosa.
cervo
s.m. 1. Mammifero ruminante e selvatico delle foreste dell'Europa e dell'Asia con sole due corna.
ascendente
agg. 1. Che sale, che tende verso l'alto. - avv. 1. - s. m. 1. Antenato,avo, progenitore.
asilo
s.m. 1. Luogo dove ci si può rifuggiare. 2. Istituto pedagogico prescolastico.
asciugare
ala
v.tr. 1. Eliminare il liquido o l'umidità che bagna qualcosa.
s.f. 1. Organo che consente il volo. 2. Attaccante che agisce sulla fascia destra o sinistra del campo.
Secondaria di primo grado
parole
(lemmi)
Pesca
definizioni (glosse)
Lanciare
v.tr. 1. Conferire una notevole spinta iniziale diretta a imprimere la velocità necessaria al
superamento di un determinato spazio o al raggiungimento di un obiettivo.
Ascoltare
v.tr. Prestare attenzione a un suono o a un rumore, per percepirlo quanto più chiaramente
possibile e per riconoscerne la provenienza e la natura.
Forse
avv. Esprime probabilità, dubbio, incertezza, possibilità.
Libero
agg. 1. Che ha il potere di decidere in modo autonomo, di agire secondo la propria volontà.
Ippodromo
s.m. 1. Nel mondo antico, specialmente in Grecia, luogo destinato alle corse dei cavalli e dei
carri. - 2. Impianto in cui si svolgono le corse ippiche.
Piano
agg. 1. Che ha superficie uniforme. - avv. 1. Adagio, con calma. – s. m. 1. Superficie piana, non
incurvata, senza rilievi. – 2. Progetto, programma elaborato in vista del conseguimento di un
certo risultato e che, realizzato con disegni e indicazioni, guida chi ne cura l’esecuzione.
Sereno
agg. 1. Chiaro, limpido, sgombro di nuvole e privo di vento.
Fermare
v.tr. 1. Trattenere qualcuno o qualcosa arrestandone il movimento. - 2. Trattenere qualcuno in
stato di fermo, in attesa di arresto o di rilascio. – 3. Dare saldezza, stabilità a qualcuno che si
muove.
s.f. 1. L’attività o il ricavato relativo alla ricerca e cattura degli animali che vivono in ambiente
acquatico (soprattutto a scopo alimentare).
Classi terze Primaria
Focus: parole omofone.
Viene distribuita a ciascuna squadra una lista di parole omofone. Gli alunni saranno invitati a scrivere una frase con ognuno dei
significati che la parola data può assumere. Verifica dei significati nel dizionario. Illustrazione di due parole a scelta del gruppo.
Mi fa venire in mente…
SALE
Mi fa venire in mente…
RISO
Mi fa venire in mente…
SCOLARE
Mi fa venire in mente…
PESCA
Mi fa venire in mente…
VERSO
Mi fa venire in mente…
FILA
ILLUSTRIAMO… ILLUSTRIAMO
…
Parole
omofone
Classi terze e
quarte
Primaria
Focus: parole polisemiche.
Agli alunni, divisi in squadre, verrà consegnato un elenco di frasi contenenti la parola studio insieme alle
definizioni date dal dizionario Zingarelli alla voce studio: dovranno abbinare a ciascuna frase il numero del
significato al quale ognuna si riferisce. Classi quinte - Secondaria di primo grado
frasi
Ho potuto vedere gli studi preparatori
dell’autoritratto di Leonardo da Vinci.
Nel viaggio di studio negli Stati Uniti
ho fatto amicizia con persone
appartenenti a etnie diversissime.
Mio fratello ha preferito interrompere
gli studi per cominciare a lavorare nel
negozio di famiglia.
A Roma ho potuto visitare gli studi della
televisione da dove trasmettono il
telegiornale.
Il professore ci ha ricevuti nel suo studio
e ci ha ascoltati con molta pazienza.
Mio fratello ripete per tre ore al giorno
gli studi di Clementi per pianoforte: è
un’ossessione!
Mi farebbe molto comodo poter
usufruire della metropolitana per
recarmi a scuola: purtroppo la nuova
linea è solo allo studio.
Sta preparando uno studio sul
Rinascimento ferrarese.
numero significato
Il vocabolario di base
Focus: parole ad alta, media, bassa frequenza d’uso.
Parole che hanno un significato se usate da sole (parole
parole piene),
piene o parole senza un significato ma che servono a
legare altre parole (parole
parole vuote).
vuote
Classi quinte Primaria – Secondaria di primo grado
Clorofilla continuava a star bene, nuove foglioline si aprivano di
mattina ne grosso cesto che circondava il suo corpo e la sua
vivacità aumentava a vista d'occhio. L'avevano tolta
definitivamente dalla serra e la lasciavano in giro per la casa, che
lei percorreva gattoni curiosando in ogni angolo e cacciandosi
per gioco sotto i letti. Erasmus passava tutto il tempo a studiarla.
L'aveva pesata: otto kg e 7 etti. L'aveva misurata: era lunga 60 cm
e larga circa 40 cm (di circonferenza). Aveva raccolto una
fogliolina di capelli che Clorofilla aveva lasciato impigliata nella
rete del letto della signora Cesira, e l'aveva esaminata al
microscopio... Ma per quanti libroni consultasse, non riusciva a
trovare nessuna categoria di piante, nessuna sottospecie rara a
cui la bambina pianta potesse appartenere: pareva che quella
strana creatura fosse nata dall'innesto di almeno 10 tipi di piante
diverse, più, naturalmente, perchè Clorofilla aveva gambe e
braccia piene di fossette, cinque dita ad ogni mano e ogni piede,
orecchie, naso, bocca... Lorenza, un giorno che le faceva il
solletico per farla ridere aveva scoperto che tra le foglie che le
ricoprivano la pancia, Clorofilla aveva persino l'ombelico.
(Bianca Pitzorno, Clorofilla dal cielo blu, Arnoldo Mondadori
editore, Milano,1991).
avere
e
clorofilla
pianta
e
il/lo/la che
/
Il
che
avevano
tolta
aveva
pesata
aveva
misurata
aveva
raccolto
aveva
lasciato
impigliata
aveva
scoperto
clorofilla
pianta
e
La
che
clorofilla
piante
e
l'
che
E
La
che
E
La
che
E
I
che
Il
l'
l'
la
la
le
le
che
Focus: parole fondamentali, ad alto uso e ad alta disponibilità.
Secondaria di primo grado
Non mi era stato facile scegliere la via della montagna, e
contribuire a mettere in piedi quanto, nell’opinione mia e di altri
amici di me poco più esperti, avrebbe dovuto diventare una banda
partigiana affiliata a “Giustizia e Libertà”. Mancavano i contatti, le
armi, i quattrini e l’esperienza per procurarseli; mancavano gli
uomini capaci, ed eravamo invece sommersi da un diluvio di
gente squalificata, in buona e mala fede, che arrivava lassù dalla
pianura in cerca di un’organizzazione inesistente, di quadri, di
armi o anche di solo di protezione, di un nascondiglio, di un
fuoco, di un paio di scarpe.
A quel tempo, non mi era stata ancora insegnata la dottrina che
dovevo più tardi rapidamente imparare in lager, e secondo la
quale il primo ufficio dell’uomo è perseguire i propri scopi con
mezzi idonei, e chi sbaglia paga; per cui non posso che considerare
conforme a giustizia il successivo svolgersi dei fatti. Tre centurie
della Milizia, partite in piena notte per sorprendere un’altra
banda, di noi ben più potente e pericolosa, annidata nella valle
contigua, irruppero in una spettrale alba di neve nel nostro rifugio,
e mi condussero a valle come persona sospetta.
(P. Levi, Se questo è un uomo, cap. I).
Vocabolar Vocabolario
io
di alto uso
fondamen
tale
montagna
opinione
affiliata
mancavano
diluvio
lassù
nascondigl
io
scarpe
dottrina
sbaglia
giustizia
sorprender
e
pericolosa
irruppero
rifugio
Vocabolario
di
alta
disponibilità
Strategie didattiche
La presentazione del lessico attraverso i rapporti
semantici è fondamentale per ampliare il
vocabolario dell’apprendente
I legami di significato aiutano infatti a definire la
struttura del nostro lessico mentale
Il dizionario dei sinonimi
Focus: i sinonimi.
Sostituire le parole sottolineate con dei
sinonimi, magari più moderni, servendosi: del
dizionario dei sinonimi cartaceo, dei
suggerimenti del programma Word (tasto
destro del mouse alla voce sinonimi), oppure
del dizionario dei sinonimi e contrari online
(http://dizionari.corriere.it/).
Classi quinte Primaria - Secondaria di primo
grado
C’era una volta una regina, in attesa di un bambino, che in una giornata invernale stava filando
davanti alla finestra. Il davanzale era di legno d’ebano nero, e si stava ammucchiando già della
neve. Ad un tratto la regina si punse il dito ed alcune gocce di sangue caddero sulla neve. Ella
pensò: «Come mi piacerebbe avere una bambina dai capelli neri come l’ebano, dalle labbra rosse
come il sangue e dalla pelle bianca come la neve!». La bambina nacque e le fu imposto il nome
Biancaneve.
Ma poco dopo la mamma si ammalò gravemente e morì. Per qualche anno il re fu inconsolabile, poi
un giorno incontrò una bellissima dama e decise di dare una nuova mamma a Biancaneve. Ma
ignorava di aver sposato una strega vanitosa, con uno specchio magico al quale ogni giorno ella
chiedeva: «Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?» per il gusto di farsi
rispondere «La più bella, mia regina, sei tu!».
Biancaneve intanto cresceva e diventava sempre più bella, finché un giorno la regina chiese di
nuovo alla specchio chi fosse la più bella del reame e lo specchio le rispose: «Tu, mia regina, sei
sempre bellissima, ma Biancaneve è più bella di te!».
La regina non poteva tollerare una rivale, e così convocò un guardiacaccia fidato e gli disse:
«Conduci la principessa nella foresta, uccidila e portami il suo cuore come prova!». Ma il
guardiacaccia, dopo aver portato Biancaneve nella foresta, non ebbe il coraggio di fare quanto gli
era stato ordinato, così disse alla bambina di fuggire, e uccise un cervo al suo posto.
Biancaneve corse a perdifiato, fino a quando non arrivò in una radura dove sorgeva una minuscola
e graziosa casetta: entrò e vide sette ciotole sul tavolo e sette lettini; assaggiò un po’ di minestra da
ognuna delle sette ciotole, poi provò i sette diversi lettini, finché non si addormentò sull’ultimo. Gli
abitanti della casa erano sette nanetti che lavoravano nella miniera vicina. Rientrando, trovarono
Biancaneve, si fecero raccontare la sua storia e decisero di tenerla sempre con loro.
Ma un brutto giorno la regina cattiva chiese di nuovo allo specchio chi era la più bella del reame, e
lo specchio magico le rispose: «Al di là dei sette monti, al di là delle sette valli c’è la casa dei sette
nani, in cui vive Biancaneve che è ancora più bella di te». La regina decise di trovare Biancaneve:
si travestì da mercantessa e portò con sé un bel cesto di bellissimi nastri. Giunta alla casa dei sette
nani, riuscì a convincere Biancaneve a comprare un nastro. La strega chiese di poterla aiutare a
mettere il nastro, ma strinse così forte il collo della bambina da farle perdere i sensi. Per fortuna i
nanetti stavano per rincasare: rianimarono Biancaneve e la sgridarono per essere stata così
imprudente. Qualche giorno dopo la regina scoprì grazie allo specchio quanto era successo.
Allora si travestì da venditrice ambulante di pettini e ribussò alla porta della casetta. Convinse
Biancaneve a comprare un pettine, a cui aveva fatto un incantesimo. Con una scusa volle pettinarla
e appena toccò i capelli di Biancaneve, ella cadde a terra addormentata. I nani tornarono a sera e
riuscirono a salvarla togliendole il pettine dai capelli.
Ma la regina riscoprì tutto e questa volta si travestì da mendicante, prese una mela bellissima e la
immerse in un potente veleno. Poi andò alla casa dei nani. Biancaneve stava preparando una torta
e impietosita gliene offrì una fetta. In cambio la strega travestita le diede la mela e Biancaneve
l’addentò. Subito cadde a terra, addormentata per sempre.
I nani stavolta non riuscirono a risvegliarla, così, disperati, per non poterla più vedere, non la
seppellirono, ma la sistemarono in una bara di cristallo nella foresta, dove avrebbero potuto
vegliarla in continuazione. Un giorno il figlio di un re vicino passò di lì. Vide Biancaneve e se ne
innamorò; chiese di poterla vedere da vicino e volle baciarla.
Subito lei si risvegliò dall’incantesimo: i nani festeggiarono il suo ritorno con una grande festa, la
regina cattiva morì di rabbia e Biancaneve sposò il principe e vissero felici e contenti.
Focus: sinonimi
Leggi bene il testo. Dove trovi
una parola in grassetto
fermati e cerca di capirla.
C’era una volta un re che aveva
una giovane figlia scortese ma
stupenda.
La principessa doveva sposarsi e
ogni principe che la guardava se ne
innamorava. Lei però li rifiutava
tutti.
Un giorno, mentre camminava
vicino ad un bosco, sulla riva di un
laghetto, vide un giovane dal
portamento fiero ed elegante.
Quella volta lei se ne innamorò
subito e gli dichiarò il proprio
amore, ma il ragazzo la rifiutò.“ Ti
conosco”, le disse, “so che sei
troppo scorbutica e non ti accetto
come sposa”. Così la principessa fu
castigata per il suo stesso
temperamento.
Leggi il testo con attenzione. Collega le parole con il sinonimo adatto.
Classi terze Primaria
Parole
Sinonimi
Re
Scontrosa
Scortese
Disse
Stupenda
Dì
Rifiutava
Scortese
Giorno
Bellissima
Dichiarò
Punita
Amore
Diceva di no
Scorbutica
Carattere
Castigata
Sovrano
Temperamento
Affetto
Focus: sinonimi e contrari.
Completare un cruciverba trovando dei sinonimi e contrari, con l’aiuto del dizionario dei sinonimi e contrari
cartaceo oppure del dizionario online.
Secondaria di primo grado.
Sostituisci il verbo fare con il sinonimo adatto.
Classi terze Primaria
1.
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2.
La studentessa fa un esame.
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_L’attrice fa la parte di una strega nel suo ultimo film.
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Il babbo fa una fotografia al suo bambino.
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Il sacerdote fa la messa.
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Il muratore fa una casa nuova.
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Il pittore fa un quadro da esporre ad una mostra.
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Il bambino fa un esercizio sui numeri decimali
Sostiene – scatta – recita – costruisce – dipinge –
celebra - esegue
Focus: sinonimi e contrari
Classi terze Primaria
Emozioni evidenziate
Leggi il testo e sottolinea le
parole che esprimono
emozioni.
Io sono molto arrabbiato
Se mi cade in terra il gelato,
invece sono contento
se una musica allegra sento.
Se arriva un pacco misterioso
di colpo divento curioso.
Quando piove sto in casa annoiato!
Quando un rimprovero ho avuto
Contrari
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_Scrivi delle frasi utilizzando almeno sei parole dell’esercizio
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precedente, prendendone tre dalla
_
mi sento un po’ dispiaciuto.
prima colonna e tre dalla seconda.
Quando vedo un uomo soffrire
Dalla prima colonna scegliamo:
Mi sento il cuore intristire.
Ma…se per caso ho fatto un disastro
e la mamma non urla nemmeno,
allora mi sento sereno.
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(tratto da Dai…leggiamo.
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Nicola Milano Editore)
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Dalla seconda colonna scegliamo:
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Strategie didattiche
Fasi
1) Tappa cognitiva: notare l’elemento lessicale
2) Tappa associativa: l’apprendente colloca la nuova parola all’interno
del suo lexicon ma possiede ancora una conoscenza passiva. Sa dare una
definizione ma non sa riutilizzarlo autonomamente (è utile il recupero
ripetuto dell’elemento da apprendere, l’ incontro o utilizzo dell’elemento
in modi diversi, in una diversa collocazione )
3) Tappa dell’autonomia: l’apprendente è in grado di richiamare la parola
in modo automatico
I dizionari dialettali
Focus: i dizionari dialettali.
Spiegare il significato e cercare di determinarne la regione di provenienza.
Classi quinte Primaria – Secondaria di primo grado
Significato
risotto
piciotto
burino
malga
camorra
pennichella
gianduiotto
ghetto
pesto
cotechino
mafia
pizza
coppola
gondola
cassata
caciara
Regione di
provenienza
PAROLE
REGIONE
guaglione
abbacchio
trofia
panettone
piadina
coppola
panforte
burrata
crescentina
gianduiotto
Il dizionario sardo-italiano
Focus: ii dizionario sardo-italiano..
Consultare il dizionario cartaceo e/o online (http://www.ditzionariu.org) e compilare una tabella, scrivendo a fianco della
parola italiana la traduzione corrispondente in lingua sarda.
Classi quinte Primaria – Secondaria di primo grado
Italiano
dormire
ridere
parlare
rubare
vecchio
topo
piccolo
lavoro
matrimonio
casa
uomo
bambina
cavallo
testa
lavorare
bambola
cielo
fiore
Sardo
arrabbiarsi
ridere
piangere
rubare
vecchio
topo
piccolo
lavoro
matrimonio
•
I dizionari tecnici e linguistici
Focus: i linguaggi settoriali.
Indicare, con l’ausilio del dizionario, il particolare
significato delle seguenti parole nei diversi ambiti d’uso.
Classi quinte Primaria – Secondaria di primo grado
calcolo
•
•
testata
•
Focus: i linguaggi tecnici e specialistici (il dizionario
informatico).
Consultare il dizionario informatico e cercare le
parole seguenti
Secondaria di primo grado
•
soluzione
•
•
capitale
Hardware
Cliccare
Off-line
HTML
Software
On-line
•
campione
•
•
a)lingua
comune…………………………………………
……………....
b)linguaggio della
medicina………………………………………
…………………………..
a)lingua
comune…………………………………………
……………....
b) linguaggio del
giornalismo……………………………………
………………………….
a)lingua
comune…………………………………………
………………..
b)linguaggio della
chimica…………………………………………
…………………………..
a)linguaggio della
geografia………………………………………
…………………………..
b)linguaggio
dell’economia…………………………………
…………..
a)linguaggio dello
sport……………………………………………
……………………………
b)linguaggio
commerciale……………………………………
…………………………..
I dizionari tecnici e linguistici
Focus: i dizionari bilingui.
Tradurre, con l’ausilio del dizionario anche in rete, una serie di parole.
Classi quinte Primaria – Secondaria di primo grado
Italiano
casa
finestra
pensare
medico
lento
cavallo
viale
comprare
Inglese
Francese
Italiano
Inglese
casa
house
cuffia
culla
colombo
coccinella
lucertola
lotta
nove
novembre
papà
ombrello
quadro
serpente
Sardo
domu
Focus: prestiti e calchi.
Esaminare le parole e distinguerle in prestiti e calchi.
Secondaria di primo grado.
Prestito
hot-dog
software
supermercato
dribblare
videogioco
poker
part-time
contattare
fine settimana
salvaschermo
Calco
I dizionari storici ed etimologici
Focus: i dizionari etimologici (parole di origine latina e greca).
Trova le seguenti parole nella versione online (www.etimo.it) del Vocabolario etimologico della lingua italiana di Ottorino Pianigiani.
Secondaria di primo grado
parole
biblioteca
prossimo
democrazia
cetra
basilica
madre
dire
monaco
battesimo
etimologia
significato
I dizionari storici ed etimologici
Focus: parole latine.
Classi quinte Primaria - Secondaria di primo grado
In italiano
In latino
dedicare
album
deficit
errare
idem
ghianda
detergere
edificare
promemoria
mano
Significato
latino
mater
pater
cor
amicus
lux
filia
facere
Aqua
portus
idea
italiano
sardo
I dizionari storici ed etimologici
Focus: germanismi e arabismi.
Nel brano che segue distinguere tra arabismi (12) e Germanismi (18).
Classi quinte Primaria - Secondaria di primo grado
Durante la ricreazione, l’insegnante prende una tazza di caffè con lo
zucchero, mentre il collega preferisce un tè al limone. Sono già vestiti di
cotone perché fa caldo. Un ragazzo biondo seduto su una panca riempie il
suo taccuino di appunti sulla lezione di narrativa, durante la quale si è letta
la storia di un ricco barone che alloggia in un albergo e gioca spesso a
tennis con una bella racchetta. Il barone scherza sul fatto di essere stato
battuto e di aver fatto fiasco, allora per consolarsi, prende dalla stalla il suo
cavallo bianco e grigio, monta e si lancia al galoppo. Il barone, in seguito,
viene assassinato da un ribaldo guercio che lo sfida a duello, colpendogli la
guancia con un guanto, a causa di una guerra tra famiglie nobili. Il ribaldo
lo uccide a tradimento con un colpo alla nuca. Gli alunni in seguito
studiano algebra ed il povero Andrea prende zero, rimanendoci come un
carciofo. Per vendicarsi, poiché è il primo aprile, attacca un pesce sullo
zaino di Luigi e si diverte a guardarlo. Una ben magra consolazione!
Attività di formazione e supporto all’azione dei docenti
Incontri con i coordinatori dei progetti e tra i
docenti coinvolti nella sperimentazione
Incontri periodici del gruppo di Progetto
Attività di formazione svolta con la collaborazione
di enti esterni (GISCEL)
Attività di formazione
Formatrici Luisa Milia , Maria Teresa Lecca (GISCEL Sardegna)
Modalità di lavoro:
20 ore di formazione estesa anche a docenti
non partecipanti alla sperimentazione
Laboratorio
Riflessione e discussione: idee per il
curricolo verticale e per la trasposizione
nelle classi
Analisi di segmenti di sperimentazione
realizzata nelle classi
Valutazione dell’intera esperienza
Attività di formazione
Formatrici Luisa Milia , Maria Teresa Lecca (GISCEL Sardegna)
Temi e sottotemi trattati:
Formazione delle parole: composizione, suffissazione e
prefissazione.
Il repertorio linguistico degli alunni. Come farlo emergere
e come analizzarlo. La parlata locale come risorsa
linguistica. L’uso di dizionari sardo-italiano.
Struttura del lessico della lingua italiana: fondamentale,
alto uso, alta disponibilità, comune, lessici tecnici.
Variazioni lessicali negli usi scritti e orali della lingua. Il
linguaggio giovanile: le forme del fenomeno che
investono anche i preadolescenti.
Il lessico delle discipline scientifiche.
Produzione e raccolta di materiali
didattici (anche in Power Point) per
realizzare una banca dati a disposizione
delle scuole della rete
Diario di bordo
I docenti partecipanti alla sperimentazione hanno compilato un diario di bordo con le seguenti voci:
Attività svolte (quali sequenze e attività)
Come hanno lavorato gli alunni?
Ci sono state modifiche nella suddivisione oraria e nello svolgimento
delle attività?
Quali attività hanno funzionato meglio?
Quali difficoltà ho notato?
Osservazioni degli alunni
Il Gruppo di Progetto, a conclusione del percorso, sta rielaborando i dati