di una Passione

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di una Passione
CHI HA DETTO CHE NON ESISTONO
PIÚ GUITAR HEROES?
I Migliori Chitarristi
Usano i Migliori Pickup
www.mogarmusic.it
www.dimarzio.com
S ommario
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EDITORIALE
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C’ERA UNA VOLTA
NASHVILLE
SHG 25
Andrea Biraghi - Gianni Cameroni
Andrea Biraghi
STORIA DI UNA
PASSIONE
Cristiano Cameroni
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CHI È PASSATO
DA SHG
Andrea Biraghi
CPM: 20 ANNI
SUONATI
ALLA GRANDE
17
Franco Mussida
19 ELENCO
ESPOSITORI
COLTI DI SORPRESA
Stefano Tavernese
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D-GENERATION E
COMUNITÀ DEI
CHITARRISTI
Piero Chianura
DA VEDERE
IN FIERA
A cura della Redazione
Speciale Catalogo SHG 25
Supplemento editoriale a Dismamusica Magazine
Anno VII - numero 17 (Febbraio 2005)
Redazione: S&G Partners srl
Via Bainsizza, 30 - 20039 Varedo - MI
tel 0362 583672 - fax 0362 544356
www.sgstudio.it - Direttore Responsabile: Gianni Cameroni
Progetto grafico e impaginazione: S&G Partners
Stampa: Centro Arti Grafiche - Fino Mornasco (CO)
Second Hand Guitars 25
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E ditoriale
L
’avventura con SHG è
cominciata in una ventosissima,
ma solare, giornata dello scorso
maggio. Era la vigilia di SHG 23, e ci
siamo trovati a discutere di mercato, etica e prezzi nei
sotterranei (a dire il vero un po’ inquietanti) della Mole
Vanvitelliana di Ancona.
Lì, tra atmosfere un po’ medioevali e discorsi futuribili, è
nata la “stretta di mano” tra “voi” e “noi” (mantenendo
la dicotomia suggerita dall’amico Biraghi) nell’intento di
guardare avanti in una prospettiva di mercato centrata
sulla musica, sul fare musica e sul proporre musica.
Proprio alla Mole Vanvitelliana di Ancona uno dei
presenti (eravamo una ventina) ha fatto notare come
solo io e un altro (non farò i nomi nemmeno sotto
tortura) abbiamo avuto il coraggio (o la sfrontatezza,
giudicate voi) di parlare di Musica. Tutti parlavano
di mercato, di prezzi, di tendenze, di andamento,
di politiche commerciali e di un sacco di altre cose
comunque reali, interessanti e concrete. Ma è bastato
citare la parola musica che si è rientrati tutti nei binari
più affascinanti del mondo reale che genera ogni anno il
fenomeno SHG.
Di musica ci si nutre con famelica voracità, qui e in
altri luoghi per iniziati. E di musica vogliamo parlare
anche su queste pagine: accompagnandovi in una visita
quasi rituale, proponendovi nomi e indirizzi da ricordare
(altrimenti, che Catalogo sarebbe?) e facendovi trovare
firme amiche e personaggi di riferimento (bastano i
nomi –in rigoroso ordine alfabetico– di Alberto Biraghi,
Franco Cerri, Piero Chianura, Franco Mussida, Stefano
Tavernese, Massimo Varini?).
Su questo numero speciale troverete un po’ di storia
e qualche “chicca” che siamo riusciti a conoscere
prima di andare in stampa. Siete curiosi? Non dovete
fare altro che sbirciare nelle prossime pagine. Prima
però tenete presente una cosa. Quello che vi porta
qui a SHG non è né la chitarra, né la voglia di fare un
affare, né il desiderio di conoscere prezzi e condizioni
strepitose. Quello che vi porta qui, e che vi fa scorrere
queste pagine con interesse, è la Musica. E poco
importa che musica suoniate. È Musica. Ed è ad essa
che, se permettete, dedichiamo questo primo lavoro di
collaborazione tra Dismamusica e Accordo.
D’accordo?
Gianni Cameroni
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Second Hand Guitars 25
I
mmagino che la componente “dura
e pura” della nostra grande comunità
(ma grande davvero, con oltre 171mila
unique visitors per accordo.it - dato di
gennaio 2005) abbia letto come tradimento la
notizia di questo primo approccio tra “noi”
(cioè chi compra) e “voi” (cioè chi importa e/o produce).
A volte anche un’improvvisa stretta di mano dopo anni di
freddo può fare scandalo, è logico che sia così.
Metto per un istante la macchina del tempo al 1992,
anno di nascita di SHG. Alcune situazioni del mondo
chitarristico dell’epoca gridavano vendetta. Prezzi
alle stelle, servizi scadenti, sperequazioni al limite del
cattivo gusto. Nell’era pre-eBay, con Visa privilegio di
pochi, la gran parte dei consumatori subiva un mercato
incontrollato e (quasi) incontrollabile. Una situazione
solo apparentemente favorevole a chi vende, ma in
realtà destinata a generare frustrazione, a sopprimere
entusiasmi e “GAS” (nella nostra lingua è acronimo di
“Guitar Acquisition Syndrome”, in italiano “propensione
all’acquisto”), finalmente a generare antagonismo.
SHG ha dato ossigeno all’immaginario collettivo:
spostando decine di migliaia di persone da TV e PS2
a LP e PRS; riaccendendo la passione per la musica;
mescolando generazioni diverse di musicisti;
avviando un imponente travaso culturale.
Ma non solo. Sul versante trade, SHG ha imposto ai
negozianti di dare il meglio di sé (per vincere il confronto
con i concorrenti) e ha presentato un campione significativo
di consumatori ai (purtroppo rari) produttori e distributori
che hanno compreso spirito e potenzialità dell’iniziativa.
Oggi, 6 marzo 2005, l’SHG del terzo millennio può
affrontare il mercato globale con l’autorevolezza che
deriva da dodici anni di presenza. Non più costola di
Accordo.it (che torna alla sua funzione naturale di
editore puro), ma con una sua identità, SHG dà seguito
al progetto avviato nel maggio 2004 ad Ancona assieme
a produttori, distributori, rivenditori, liutai e stampa
specializzata. L’obiettivo è continuare a intervenire
sull’immaginario sostituendo dovunque sia possibile
l’antagonismo con la collaborazione. Senza per questo
rinnegare il proprio ruolo storico di osservatorio
indipendente e laboratorio di critica costruttiva.
Alberto Biraghi
R etrospettiva
C’era una volta
SHG 2001
SHG 2003
SHG 2004
di Alberto Biraghi
Qui sopra e a fianco,
alcune immagini “rubate”
durante alcune delle ultime
edizioni di Second Hand Guitars.
In alto a destra, la copertina
di un numero di Nashville,
la fanzine all’origine
del “collettivo” di
Second Hand Guitars.
aggio 1992, un gruppo di
amici appassionati di chitarre e musica si scambiano
opinioni sulle loro esperienze di consumatori. Invidiosi dei loro “colleghi” americani, che trovano di tutto e di più a
prezzi per noi impensabili, decidono di
lanciarsi in un progetto nuovo e ambizioso: Nashville, una rivista indipendente (nel gruppo abbondavano i fan
di Ralph Nader), diffusa solo in abbonamento, che a partire dal fenomeno “vintage” (all’epoca in straordinaria espansione anche in Italia) parlasse in modo
libero e spregiudicato di chitarre di qualità in genere. “Non in concorrenza con
le riviste tradizionali - recitava il primo
editoriale di Nashville - ma al loro fianco in modo diverso” grazie a un modello
economico non basato sulla pubblicità,
che consentisse di raccontare e discutere senza filtri e pastoie.
All’epoca - va ricordato - non c’erano Internet, E-bay, mercato globale: l’oceano
che ci separava dall’America era molto
più grande di oggi. Solo pochi fortunati, per lavoro o grazie ad amici e parenti dal lato “zio Sam”, potevano accedere
alle meraviglie a stelle-strisce con i loro incredibili prezzi americani. Quei pochi fortunati (in gran parte “nashvilliani” della prima ora) non si abituavano
all’idea che potessero esistere differenze di prezzo anche di un ordine di grandezza tra “noi” e “loro”. Eppure era così e Nashville cominciò a farlo
sapere, suscitando in parti
uguali scandalo e ammirazione.
LA PARTENZA
DI NASHVILLE
Il lancio di Nashville
(sedici pagine di carta riciclata, impaginate
con un arcaico DTP, stampate dal tipografo sotto casa) fu un piccolo capolavoro di
ingegno: dalle riviste degli annunci
di tutta Italia
(Secondamano
e Porta
Portese,
per intenderci) si raccoglievano numeri di telefono, poi trasformati in indirizzi grazie a
un terminalino Philips che si connetteva
agli archivi della Seat. A tutti si mandavano un paio di numeri gratis e la proposta di abbonamento. Un lavoraccio,
ma dava i suoi frutti. Per il primo anno Nashville raccolse una cinquantina
di abbonamenti al mese. Bastarono però pochi mesi per capire che i conti non
sarebbero tornati: spedizione e stampa
costituivano un costo insostenibile, serviva un’altra idea brillante. Ancora una
volta si guardò oltre il mare, ai “guitar
show” americani e in poche settimane fu immaginata, definita e organizzata “Second Hand Guitars, prima mostra
mercato dell’usato” in Italia. Ebbene sì,
SHG, il più importante guitar show europeo, nacque solo per dare fiato a una
fanzine.
LA PRIMA VOLTA
Il gruppetto dei pionieri, molti dei quali si conoscevano tra di loro solo per lettera, si ritrovò in una cupa discoteca alle porte di Milano, riempiendola per un
pomeriggio con chitarre, amplificatori, effetti, accessori, minutaglia e altri giocattoli assortiti. Era il 26
ottobre 1992 e il bilancio di fine giornata fu sorprendente:
la prima edizione di
SHG aveva radunato
oltre una mezza dozzina di commercianti e
quasi 300 appassionati.
Soprattutto, aveva messo in
contatto il gruppetto di milane-
Second Hand Guitars 25
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R etrospettiva
si con alcuni altri personaggi destinati a
diventare star di prima grandezza, primo
fra tutti quello che sarebbe diventato il
riferimento “tecnico” di Second Hand
Guitars: Roberto
Pistolesi, liutaio
toscano, che da
Santa Croce sull’Arno illumina il
mondo della chitarra.
DI ANNO IN ANNO
Non si può dire che “il resto fu
facile”, ma certo il
ghiaccio era rotto.
Meno di sei mesi dopo, nella primavera del 1993, ci si
ritrovò in un centro sociale di Voghera
(individuato da un’altra new entry, Paolino Canevari, chitarrista sopraffino che
si era aggregato al gruppo) per SHG-2.
Nel frattempo era nata “Accordo Associazione Nazionale”, il “contenitore”
per Second Hand Guitars e per la rivista Nashville.
Esattamente un anno dopo, un teatro
parrocchiale su viale Monza ospitò la
prima edizione milanese della manifestazione, SHG-3. Fu un evento importante, perché per la prima volta ci fu
la partecipazione ufficiale di una grande azienda, Mogar, che - oltre a esporre
le sue Gibson e Ibanez - mise a disposizione una replica di Les Paul Junior per
un “blind test”.
La bella riedizione fu confrontata
“dietro la tenda”
con un prezioso
esemplare originale, una Junior
sunburst classe
1956. Le mani di
Claudio Bazzari,
apprezzato insegnante e turnista
milanese, fecero cantare alternativamente i due strumenti attraverso
il medesimo setup. Il pubblico assegnò
per acclamazione la vittoria alla “riedizione”, con un ovvio tripudio degli amici
di Mogar e un evidente scorno dei vintage-maniaci, che si dovettero arrendere al “giudizio del popolo”.
L’APERTURA DI UN DIALOGO
Il test dietro la tenda e la presenza di
Mogar non sono citati a caso: SHG-3
resta probabilmente l’edizione storicamente più importante, almeno fino a
oggi, perché di fatto segnò il futuro del-
Parola di jazzista
Abbiamo chiesto a Franco Cerri, a ragione considerato uno
dei grandi della chitarra jazz italiana ed europea, di dedicare un pensiero a chi viene quest’anno a SHG 25. Ed è un
pensiero “di chitarra e di musica” proposto con l’anima inconfondibile di Franco Cerri, con la pacata compostezza
che lo distingue anche nel suo personalissimo modo di regalare emozioni musicali a migliaia di estimatori.
Faccio del jazz con la chitarra. Il jazz è un linguaggio musicale che si distingue
per la libertà di cui vive, per l’Immediatezza della sua invenzione e per il particolare modo di accentuarlo e ritmarlo che lo caratterizza. A differenza del musicista classico, che interpreta il pensiero del compositore seguendo i dettami
della partitura, il jazzista crea all’istante la propria musica, organizza iI suono,
il ritmo e l’estro melodico, fondendo in un solo momento le sue capacità creative, strumentistiche e culturali.
C’è poi l’impatto con la platea e le conseguenze che questo comporta: la scelta del repertorio, la successione dei brani da eseguire, l’acustica, il suono e la
timbrica, l’estetica, l’emotività, la determinazione con cui rivolgersi al pubblico e alla critica sperando di trasmettere loro il “messaggio” e poi tante altre
sensazioni che fanno del palcoscenico una sorta di podio da cui parte un monologo che vorrebbe tanto diventare un dialogo.
Ogni sera è un esame e la fragilità che dimora nel jazzista può giocare qualche
“scherzo”. In ogni caso mi sento un privilegiato. Continuo ad essere un fatalista
sognatore con un discreto senso dell’umore e un grande amore per la musica,
che rappresenta, insieme alla mia famiglia, il costante piacere della vita.
Ora vorrei regalarvi quello che personalmente considero un bellissimo passaggio del pensiero che Platone dedicò appunto alla musica: “La musica è
una legge morale, essa dà anima all’universo, ali al pensiero, slancio all’immaginazione, fascino alla tristezza,
impulso alla gioia e vita a tutte le cose.”
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Second Hand Guitars 25
epoche della chitarra, da Charlie Christian a John Petrucci, attraverso Jimi
Hendrix, Eric Clapton, Stevie Ray Vaughan, Steve Vai, Slash.
la manifestazione.
Da un lato infatti
sottolineò l’attenzione delle aziende
per un movimento di consumatori destinato a modificare i rapporti
tra chi vende e chi
compra, aprendo
un dialogo fino ad
allora inesistente.
Dall’altro dimostrò che il futuro della manifestazione non poteva essere
il “vintage”: ragioni culturali e generazionali convinsero gli organizzatori
che SHG - se voleva crescere - doveva
trasformarsi da “raduno carbonaro” in
“evento di ampio respiro”, capace di far
convivere le diverse anime e le diverse
Andò proprio così: il settore “vintage”,
comunque mai trascurato, è oggi una
delle diverse componenti di SHG, una
manifestazione che sa parlare al quindicenne alle prime armi appassionato
di Dream Theater come al cinquantenne che
non ha rinnegato Richie Blackmore.
L’EDIZIONE
ESTIVA
Nel
frattempo, la voglia di
espandersi verso sud, portò alla nascita delll’edizione estiva di
Ancona (in collaborazione con Comune e CNA, a dimostrare l’interesse delle istituzioni più illuminate per questo
grande evento), destinata ad accorciare le distanze tra nord e sud, raggiungendo un pubblico nuovo, vivace e appassionato.
SECOND HAND GUITARS OGGI
Si arriva così, venticinque edizioni dopo, ai giorni nostri. Second Hand Guitars è oggi il più importante evento
musicale europeo nel genere, è punto di ritrovo di una comunità sempre
più grande e coesa, richiama anonimi
appassionati e nomi noti, che si mescolano volentieri al pubblico, in genere cercando di non farsi notare, per
assaporare in pace gusti, odori e immagini della grande kasbah musicale. In questa venticinquesima edizione particolarmente festosa, la novità
è costituita da una serie di partnership di prestigio, a testimoniare il
gradimento riscosso da SHG presso
gli addetti ai lavori. Lo testimoniano queste pagine (con cui produttori e distributori di strumenti musicali
sottolineano l’importanza della manifestazione per il mercato) e la collaborazione col Centro Professione
Musica di Franco Mussida (per dare
al “popolo di SHG” un evento ancora
più ricco di contenuti).
Questo è SHG, caotico e felice di esserci, 25 “giorni” dopo.
Domani si comincerà a parlare di futuro, per oggi godiamoci una giornata straordinaria. •
Second Hand Guitars 25
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I l personaggio
di una
Passione
intervista a Massimo Varini
ncontriamo Massimo Varini in un momento di relativa calma: il poliedrico chitarrista
e arrangiatore modenese ha appena finito di lavorare a un paio di CD che usciranno a
breve, e si sta preparando per una serie di sessioni in studio di registrazione. In altre parole,
è il momento giusto per un’intervista; e noi ne
approfittiamo per incominciare il discorso da
molto lontano…
SHG: Ci puoi raccontare come è iniziato il tuo
rapporto con la chitarra?
M.V. Ti dirò… è una cosa che è successa più
di vent’anni fa, ma me la ricordo come se fosse accaduta ieri. Era l’82, avrò avuto undici o
dodici anni, e avevo alle spalle qualche lezione
di pianoforte interrotta a causa di un rapporto “difficile” con il solfeggio. Un giorno ho visto in televisione il video di Start Me Up degli
Stones, e ne sono rimasto letteralmente affascinato. In quel preciso momento, con la lucidità tipica delle intuizioni, ho deciso che nella
mia vita avrei fatto il chitarrista. Così, nonostante la faccia di Keith Richards non mettesse
totalmente a proprio agio i miei genitori, riuscii a convincerli ad iscrivermi ad un corso di
chitarra.
SHG: E a comprarti uno strumento…
M.V. Sbagliato. La prima chitarra l’ho avuta a
noleggio, ed era una Ibanez fatta ad imitazione di una Les Paul. Con quello strumento sono
andato avanti un bel po’, e solo a 17 anni sono
riuscito a farmi comprare una Stratocaster che,
a dire la verità, era quello che si direbbe un “assemblato”: il manico era un vero manico Strato,
mentre il corpo era tutt’altra cosa… e si sentiva! Anni dopo ho cambiato il corpo, ma per il
momento per me andava benissimo così…
SHG: Oggi ti occupi molto di didattica della
chitarra. Come è stata la tua formazione?
M.V. Dopo avere ascoltato Start Me Up, come
ti ho detto, i miei mi iscrissero ad una scuola. Il
mio primo insegnante fu Giampaolo Lancellotti, che per la verità faceva il batterista dei Nomadi. Lui mi insegnò tutti gli accordi e mi fece
lavorare con le scale pentatoniche, ma la cosa
più importante fu che mi mise a lavorare, già
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Second Hand Guitars 25
dalla seconda lezione, con altri allievi. Ricordo
ancora che il primo pezzo che mi fece studiare
fu Apache, e che dalla seconda lezione lo eseguivo insieme ad un suo allievo di batteria il cui
fratello, in capo a poche settimane, fu “invitato” come bassista.
SHG: Un antesignano del Massimo Varini Trio…
M.V. Beh, non lo so. La cosa fondamentale è
stata che, grazie a quelle esperienze, fare musica ha sempre significato per me occuparmi di un aspetto produttivo. Di fatto, non ho
mai studiato in modo fine a se stesso, ma con
l’obiettivo costante di produrre qualcosa per un
pubblico. Questa consapevolezza, che mi è stata passata dai miei insegnanti lungo il percorso
della mia formazione, non mi ha mai abbandonato, al punto che oggi costituisce una parte
integrante della mia mentalità musicale.
SHG: È forse per questo che ti sei dedicato
all’attività di arrangiatore?
M.V. È sicuramente per questo. Ti dirò… il bisogno di produrre musica è sempre stato fortissimo per me. Fin dalle prime lezioni, quando
prendevo in mano la chitarra lo facevo per
scrivere canzoni; arrivavo al punto di preparare
tutti gli arrangiamenti nei più piccoli dettagli.
Quando tutto era scritto e “approvato”, correvo in un negozio di strumenti musicali (pensa
che il commesso era Paolo Belli) e noleggiavo
per una mattinata una batteria elettronica e un
registratore a quattro piste, mi chiudevo in camera e incidevo la mia opera…
SHG: Nel tuo “one man studio” avrai dovuto
superare difficoltà tecniche enormi.
M.V. Diciamo piuttosto che, attraverso questa
mio costante desiderio produttivo, ho potuto
pormi tante domande e conquistare un piccolo numero di certezze, sia sul piano tecnico che
su quello più squisitamente musicale.
SHG: Cosa intendi dire?
M.V. È presto detto. Lavorando da solo (ma
solo in studio, perché di fatto ho sempre suonato in quattro-cinque gruppi diversi, uno per
sera) ho potuto dedicarmi con ostinazione alla
ricerca del mio sound, cercando di comprendere il funzionamento di ogni singolo apparecchio, di ogni singolo effetto per poterlo usare
al servizio del mio pensiero musicale. Nella calma del mio studio (anche se era la mia camera da letto) ho potuto, per così dire, “usare” gli
strumenti senza essere usato da loro.
SHG: Una filosofia che hai riversato non solo
nella tua attività strumentale, ma anche nella didattica.
M.V. Naturalmente. Fra l’altro è importante ricordare come molta della mia competenza tecnica sia nata proprio in occasione delle
fiere: sono stato per anni dimostratore ufficiale per Davoli, e in seguito per la ditta Meazzi, che all’epoca era considerata il paradiso dei
chitarristi: dalle chitarre Hamer all’effettistica
Rocktron, passando per l’amplificazione Marshall, Mesa Boogie, Ada etc… Durante la mia
attività di dimostratore ho avuto modo, e faceva parte del mio compito, di studiare a fondo
moltissimi strumenti, comprendendo nei minimi dettagli il loro funzionamento. Ed è stato proprio durante una fiera che l’editore di
Axe mi ha chiesto di tenere una rubrica fissa di didattica della chitarra. Ho accettato con
entusiasmo, e per dieci anni ho continuato a
scrivere per loro, raccogliendo in questo modo
una mole notevole di materiale.
SHG: È da qui che sono nati i tuoi libri?
M.V. In buona parte. In realtà, il mio metodo
di lavoro è un po’ originale. Quando ho un’idea
giusta per un libro, lavoro per diversi mesi all’indice analitico dei contenuti. Quindi lo pub-
la mia scrittura e con la mia impaginazione. Magari non saranno completamente a posto sotto il
profilo della sintassi, magari non saranno magnifici nella loro veste grafica, ma sono MIEI in tutto
e per tutto... mi capita di usare punti esclamativi,
smiles, puntini-puntini etc. etc.. Alla luce di tutto ciò ho deciso di mettermi in proprio aprendo
una mia casa editrice. Ma i costi per la distribuzione sul territorio erano davvero insostenibili, e non
avremmo potuto andare avanti a lungo.
blico sul mio sito internet e lo propongo alla
comunità degli utenti registrati... tra di noi ci
chiamiamo i “pelleverde”. Alla fine raccolgo i
commenti e i suggerimenti dei “miei ragazzi” e
rivedo i contenuti alla luce delle loro scelte. In
questo modo penso di poter dare alle stampe
qualcosa che corrisponde con le effettive necessità del mio pubblico.
SHG: Fino a qualche tempo fa era difficile trovare in commercio i tuoi libri. Cosa è successo?
M.V. Il mio primo editore giustamente pretendeva che i miei libri avessero una veste grafica e
un linguaggio standardizzato alla sua linea editoriale. Per carità, si trattava di un’impostazione tipografica di alto livello, niente da dire, però non
corrispondevano alla mia personalità; e io, da questo punto di vista, sono sempre stato particolarmente esigente. Mi riesce impossibile pensare ad
un mio libro che sia diverso da me: e allora, poiché credo nella spontaneità e nella autenticità del
rapporto didattico, ho preteso che i miei libri venissero stampati così come li avevo realizzati, con
SHG: Così è nato il rapporto con Carisch…
M.V. Sì. Carisch ha capito che, per me, la spontaneità viene prima di tutto, e di conseguenza
mi ha permesso di pubblicare i miei manoscritti esattamente alla mia maniera. Professione
chitarrista ha riscosso un importante successo di vendita, e a breve sono previste importanti nuove uscite.
SHG: Ci puoi anticipare qualcosa?
M.V. Direi proprio di sì. Proprio in questi giorni va in distribuzione Tecnica razionale, un lavoro sulla tecnica chitarristica sostenuto da un
CD-ROM con esempi audio e video e con accompagnamenti MIDI per ciascuno degli esercizi contenuti all’interno (ho cercato io i codec
più corretti per avere 73 minuti di video, basi
ed esempi per oltre 30 min. in mp3 etc. per fare
stare tutto in un CD-Rom). In più sto continuando a lavorare alla collana I suoni della chitarra: il piano dell’opera prevede 5 DVD, finora
ne è uscito solo uno, ma in questo periodo e sicuramente prima del Disma uscirà il secondo...
per quanto mi riguarda è un progetto di gran-
I l personaggi
personaggio
dissima importanza. Sul mio sito ci sono dei video-preview.
SHG: Puoi lasciare un messaggio a tutti i visitatori di Second Hand Guitars?
M.V. Penso che una manifestazione come
questa offra al pubblico degli appassionati l’opportunità di mettersi a confronto con
un numero incredibile di strumenti musicali. Credo sia importante che ciascuno di noi
ascolti i suoni che gli piacciono e vada alla
ricerca del proprio sound muovendosi anche,
se necessario, controcorrente. Il suono è una
delle componenti più importante, per un chitarrista come per un musicista in genere, e
non può essere lasciato da parte. •
Cristiano Cameroni
Second Hand Guitars 25
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A proposito di SHG...
da SHG
Michele “Glen”
Annicchiarico.
Presidente del
CdA di Accordo.it
srl, è in realtà
considerato il “Re” dalla comunità. E visto che si tratta di musica, non un Re qualsiasi, ma un
Re Maggiore. Ha dato al gruppo un contributo di follia creativa, determinante per il salto
di qualità che ha portato Accordo a essere il primo portale
europeo nel settore, in termini quantitativi e qualitativi. La
presenza di Glen a SHG è garanzia di “good vibrations”.
DONATO BEGOTTI.
Il più bel chitarrista (esteticamente
e tecnicamente, che
invidia quei boccoli
biondi da cherubino)
passato da SHG, col
suo volo del calabrone, la sua simpatia, la
sua disponibilità e la sua incredibile tecnica, incanta da anni
un pubblico di tifosi sempre più
accaniti.
LUCIANO BIASIBETTI.
Personaggio straordinario, al
limite dell’irreale, via di mezzo tra Smeagol e Watto, ha inventato il Social Network prima
che esistesse Internet: la sua
agendina, un ammasso di foglietti con milioni di caratteri
minutissimi che solo lui può ca-
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pire, pare contenga le
coordinate di ogni chitarra presente in Italia.
ALEX BRITTI.
Si è aggirato tra le chitarre di SHG davvero
senza tirarsela, anzi ha
accettato di buon grado di farsi fotografare
con chi lo ha riconosciuto. Irreggibile invece il manager, che non lo mollava
di un centimetro e sembrava
voler chiedere soldi e clausole contrattuali anche a chi
gli voleva stringere la mano.
ma soprattutto un musicista vero.
Autore geniale, chitarrista
istintivo, riesce a conciliare l’anima
elettrica con
la dolcezza necessaria a scrivere
canzoni per bambini che riescono a vincere il primo premio allo
Zecchino D’Oro.
FENDER NO-CASTER 1951
SUSI DE PRETIS.
Non capisce nulla di chitarre e musica, in casa ha un
disco ogni trecento libri,
ha insegnato analisi strutturale all’università di Tubinga. È responsabile marketing, ha
la capacità e la tenacia per relazionarsi col mondo variopinto degli espositori. E in più - grazie alla
rete di connessioni costruite nel
suo lavoro “serio” - regala a SHG
un ufficio stampa formidabile e
visibilità gratis degna di un’expo
mondiale. Senza di lei, semplicemente non ci sarebbe SHG.
DAVE ELECTRIC.
Una rock star che a volte deve
mascherarsi da pubblicitario,
Second Hand Guitars 25
Rarissima, una delle circa 50 costruite
all’epoca
in cui era già stato abbandonato il
nome “Broadcaster” per problemi di copyright
e ancora non si
era scelto “Telecaster”. Ha
cantato a SHG 3 e non solo. È una
gioia per occhi, orecchie e dita e
vale oltre 50mila dollari.
EUGENIO FINARDI.
L’ho accolto cantando La radio, colonna sonora dei miei primi passi
come giornalista in una delle prime “radio libere”, a fine anni ’70.
Mi ha guardato un po’ di sbieco
e se ne è rimasto per un bel po’
a guardare le chitarre. Chissà se
quando ne imbraccia una suona
sempre della “musica ribelle”.
MAURIZIO GOTTARDI.
Primo editore di Nashville cartacea, primo presidente di Accordo, fu lui a dire per la prima volta
“perché non facciamo un guitar
show?” L’idea non era male...
IVAN GRAZIANI.
Rimpianto musicista e appassionato della chitarra scomparso nel
1997 a soli 51 anni, ha acquistato
nell’autunno del 1996 a SHG
la sua ultima chitarra, una
doppiomanico 6/12 Jerry Jones rossa, bellissima.
MAURIZIO GRAZIOSI.
Consigliere comunale ad Ancona, bassista nel cuore, appassionato di blues, è l’uomo
che ha convinto Fabio Sturani a
ospitare SHG ad Ancona, primo
riconoscimento istituzionale alla
manifestazione. Sturani è stato
poi votato come secondo miglior
sindaco d’Italia. Non può essere
una coincidenza.
CHRIS MARTIN IV.
La sua presenza è stata una gioia
multipla. Perché è una persona squisita, perché ci ha dato l’occasione di
fare una scorpacciata di tartufi, perché ha firmato le Martin di decine di
Accordiani. Perché grazie a lui l’importatore di allora, che aveva sempre snobbato SHG, è stato costretto
a presentarsi all’ingresso.
FRANCO MUSSIDA.
Un’icona della musica
italiana, oltreché una
persona di straordinaria umanità. L’idea di un
gemellaggio SHG-CPM
è tutta sua ed è un segno di stima che ha
fatto piacere a tutti.
I NEGOZIANTI.
Sono il motore che muove il mondo. Simpatici, rissosi, gentili, incontentabili, competenti, casinisti,
di fatto sono uno degli elementi indispensabili a tenere in piedi - con la loro partecipazione e
con gli strumenti che espongono tutta la baracca. SHG (inteso come
organizzazione e pubblico) è molto
grato a tutti loro, anche se alcuni
non se ne rendono conto.
ROBERTO PISTOLESI.
Colonna tecnica di tutto il “movimento”, è stato uno dei primi “nuovi amici” conosciuti
grazie alla diffusione della rivista Nashville di carta. La sua competenza e il suo entusiasmo sono
stati sempre determinanti. Ultimamente partecipa un po’ meno,
ma è in missione: deve spiegare
al mondo che Apache è
stata registrata con una
Gretsch Country Gentleman del 1959.
IL PUBBLICO.
Straordinario. Travolgente. Appassionato. Casinis t a . Affettuoso. Competente.
Esigente. Generoso. Second Hand
Guitars vive perché a ogni edizione migliaia di persone si ritrovano
per l’orgia di strumenti e musica
che li fa sognare.
SHEL SHAPIRO.
Comparso dall’alto alla
biglietteria di SHG per
comprare il biglietto
come tutti gli altri (un
gran signore), si è sen-
tito dire con accento inglese “bisogna saper perdere” mentre gli
veniva consegnato un pass VIP.
Ha sorriso.
“beat”, per noi la trasgressione
massima è un paio di Levi’s. Le
chitarre invece sono le stesse. Ovviamente.
LUCA TAGLIABUE.
VINCENZO.
L’altra figura fondamentale di SHG
(con Susi de Pretis). Sua la gestione logistica, il coordinamento dello
staff, la soluzione di mille problemi grandi e piccoli. Tenero come
un orsacchiotto, in realtà ha “due
palle così”, grazie alle quali riesce
a incassare senza cedere di un millimetro insulti e schiaffoni, anche
non metaforici. E poi, grazie a Luca
il pubblico può vedere il sorriso di
Micky, la bella ragazza coi capelli
viola che sta alla cassa.
Non ha mai fatto nulla, non ha
mai dato un parere se non negativo, ha complicato la vita ai
compagni di avventure, si è solo
preoccupato delle sue chitarre. Lo
citiamo solo perché convinti che
Alberto Fortis si riferisse a lui nella sua famosa Vincenzo e Milano e
questo ci rende orgogliosi.
VARI GRUPPI ANNI ‘60.
Sono passati in molti, gli eroi del
gruppo di ex-ragazzi che a SHG
si mescola ai ragazzi veri.
Loro insistono con
pettinature e abbigliamento
E FINALMENTE - last but not least
- il sottoscritto, autore di questa foto di gruppo scattata con
la tastiera del computer, da cui
qualcuno sarà certo rimasto fuori (come si dice in questi casi? “la
memoria non è più quella di una
volta”). Da anni lo coccolo, questo SHG, quasi come faccio con
mia figlia, lo amo quasi altrettanto, lo nutro, lo vizio, mi ci incazzo
uguale. E ne sono dannatamente
orgoglioso. •
Alberto Biraghi
Second Hand Guitars 25
15
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Anniversari
20 ANNI
SUONATI ALLA GRANDE
di Franco Mussida
uesta edizione straordinaria di
Second Hand Guitars suona particolarmente celebrativa per
questo nostro piccolo grande strumento
che è la chitarra. Riconoscimento strameritato visto il grande e
prezioso lavoro che la
nostra amata amica
svolge da sempre
per far uscire da
mani piccole e
grandi, dalle
dita piene di
fragili curiosità dei ragazzi, le loro
emozioni più
nascoste. Ma
a partecipare
a questo evento
ci sono anche tante altre persone, tante
altre mani e dita coinvolte.
Da quelle di chi è diventato professionista, a quelle decisamente più numerose magari indurite dal tempo o da
altri mestieri preferiti al sogno di poter vivere di musica, a quelle che, meno interessate al suonare, con riverente sacralità
toccano ammirate legni, intarsi, manopole, pick up, con quella comune ansia benefica che fa trattenere il fiato come si
fosse di fronte all’oggetto di uno sciamano. Il che è vero perché il suo lavoro è
quello di fare uscire attraverso il suo ventre di legno piccole e grandi magie pubbliche e private.
Come sappiamo, la storia della chitarra parte da molto lontano e riguarda i nostri antenati. Per conto nostro, raccolto il testimone,
abbiamo fatto un ulteriore pezzo di strada,
una strada che si è sempre intersecata con
gli appassionati che si ritrovano a Second
Hand Guitars.
La nostra parte crediamo di farla tutti i giorni da vent’anni. Senza presunzione ma per
spirito di verità, che non vuole essere autocelebrazione, va riconosciuto al CPM il merito di aver dato una scossa determinante
per avvicinare migliaia di ragazzi ad un approccio più completo alla chitarra e stimolato in tutt’Italia la crescita di nuove strutture
e scuole. Di aver reso disponibili informazioni e formazione, che ancora nei primi anni
ottanta sottostavano a un che di carbonaro.
A quel tempo i metodi dell’editoria internazionale venivano gelosamente custoditi da
pochi. Oggi crediamo di aver dato un preziosissimo contributo alla divulgazione della
pratica chitarristica con la pubblicazione dell’ENCICLOPEDIA DELLA CHITARRA, che
sancisce la messa a disposizione di tutti di
un patrimonio vastissimo che riguarda l’essenza delle
regole che governano i linguaggi del chitarrismo
moderno.
tante tecniche particolari che governano
anche il chitarrismo acustico come il Fingerstyle, e il grande mondo del Jazz.
Una fesTa per la chiTarra
Siamo sicuri che sarà una grande festa
per la chitarra e per Milano. Siamo sicuri che incontreremo tantissimi ex allievi
CPM che saluteremo volentieri perché siamo curiosi di ascoltare le loro storie, l’evoluzione delle loro vite artistiche legate alla
chitarra. Se vorranno venire a trovarci nel
nostro stand, oltre ad una sentita e amichevole stretta di mano offriremo loro una
grande sorpresa.
Un sincero e affettuoso saluto a tutti gli
amici delle sei corde. •
Il CPM e Second
Hand GuiTars
È con questo spirito che
partecipiamo con entusiasmo a questo particolare
Second Hand e che accompagneremo volentieri altre edizioni. Lo spirito
SHG 25 sarà una giornarta da
che da anni ci spinge ad accompagnare
vivere intensamente, dal primo
migliaia di ragazzi in quel tentativo tutall’ultimo minuto. I workshop
to individuale che necessita di talento e
a cura del CPM dureranno
15 minuti circa e saranno
volontà in dosi massicce, per poter far diintervallati da opportune
ventare la chitarra, se non la prima, almepause di 30 minuti, per
no una seconda moglie.
dare
a tutti la possibilità di
Abbiamo pensato così assieme agli orga“giocare” con le chitarre.
nizzatori di Second Hand Guitars (nella
persona di Alberto Biraghi) di farvi vive11.30 Luca Colombo
re qualcosa di speciale. Un po’ come
Linguaggio blues e pentatonici, da
entrare nei camerini privati di tanti
Jimi Hendrix ai Deep Purple
grandi chitarristi che hanno fat12.15 Luca Friso
to la storia dalla fine degli anni
Il suono dagli Shadows ai Dire Straits
‘50 ad oggi, facendovi parte13.00 Pietro Nobile - Acustico e
Fingerstyle, la chitarra come un pianoforte
cipi delle regole e dei manie13.45 Gli allievi del CPM presentano:
rismi che definiscono i loro
Il
mondo
di Stevie Ray Vaughan
linguaggi. Facendovi osser14.30
Michele
Quaini - Le frontiere del rock
vare come la chitarra non
anni ‘90 (Vai, Lukather e Petrucci)
soffra di complessi di infe15.15 Antonio Cordaro e Tony De Gruttola
riorità rispetto al pianoforIl mondo di Satriani e dei melodici
te. Mettendovi su un treno
16.00 Donato Begotti - L’innovazione dei
di sonorità e di storia che
linguaggi rock da Eddie Van Halen in poi
viaggia dagli Stati Uniti al16.45 Luca Colombo
l’Europa con la possibilità di
Pat Metheny, John Scofield, Mike Stern. Fuchiedere ai nostri maestri ciò
sion: linguaggi improvvisativi
17.30 Maria Orlandi e Gigi Cifarelli
che più vi incuriosisce, chieElaborare gli standard jazz
dendo suggerimenti e consigli
18.15 Bebo Ferra
sui linguaggi del Pop, del Rock nelSuonare il jazz con l’acustica
le sue diverse forme anche le più virtuosistiche; del Blues, della World, delle
Second Hand Guitars 25
17
Tutti gli
ESPOSITORI
Accordo.it srl
Via De Togni, 7 - 20123 Milano - Fax: 02 47.71.02.87 - www.accordo.it
AL13 srl
Via Mazzini, 16 - 26866 Sant’Angelo Lodigiano (Lodi) - Telefono: 0385-22.30.964 - [email protected]
Alisound
Via Asiago, 33 - 22100 Como - Telefono: 031-34.00.78 - Fax: 031-34.01.97 - www.alisound.com
Blu Solutions
Via Ragazzi del ‘99, 1 - 60035 Jesi (AN) - Telefono: 333-94.74.119 - [email protected]
Chitarre
Via Monte delle Gioie, 24 - 00199 Roma - Telefono: 06-86.21.99.19 - Fax: 06-86.21.97.88 - www.chitarre.com
CPM
Via Elio Reguzzoni, 15 - 20125 Milano - Telefono: 02-64.11.461 - Fax: 02-64.11.46.23 - www.centroprofessionemusica.it
DISMAMUSICA
Corso Venezia, 49 - 20121 Milano - Telefono: 02-77.50.254 - Fax: 02-76.01.38.25 - www.dismamusica.it
Fornasero
Via Reano, 4 - 10141 Torino - Telefono: 011-38.51.453 - Mobile: 335-84.11.001
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Vinile da collezione - Mobile: 338-94.87.784 - [email protected]
Guitar Club
Via Bazzini, 14 - 20131 Milano - Telefono: 02-70.63.84.12 - fax: 02-70.63.84.12
Guitarecollection.com
www.guitarecollection.com
Guitarsland
Via Silvio Pellico, 9 - 73100 Lecce - Telefono: 0832-24.17.69 - Fax: 0832-24.78.54 - www.guitarsland.it
I-spira
Via Acquario, 85 - 47900 Rimini - Telefono: 0541-79.15.36 - [email protected]
C Continua
C
B B
A A
Second Hand
25
SGuitars
S
19
Liuteria Artigiana Jacaranda
Via Corsico, 8 - 20144 Milano - Telefono: 02-83.94.686 - Fax: 02-83.24.07.81 - www.jacaranda.it
Jacques - Jacelka
361 Avenue Mireille Lauze - 13011 Marseille (France) - Telefono: 0033-4-91.35.30.30 - Fax: 0033-4-91.89.89.91 www.jacelka.com
Lenzotti
Via Emilia Est, 885/A - 41100 Modena - Telefono: 059-36.41.14 - Fax: 059-37.90.40 - www.lenzotti.com
Liuteria Alverman
Via Matteotti, 91 - 10073 Cirie’ (TO) - Telefono: 011-92.10.227
Lucky Music
Viale Cassala, 7/2 - 20143 Milano - Telefono: 02-58.10.32.39 - Fax: 02-58.10.16.53 - www.luckymusic.com
Masotti Guitar Devices
Farnese (VT) - Telefono: 0172-50.60.56 - www.masottiamp.it
Moreno Meroni & C.
Via Beato Carino, 3 - 20092 Cinisello Balsamo (MI) - Telefono: 02-66.04.63.70 - www.morenomeroni.com
Mezzanota
Via Monte Giove, 19 - Schio (VI) - Telefono e Fax: 0445-52.60.99 - www.mezzanota.it
Music Factory
Via Lungarno, 412/A - 52028 Terranuova Bracciolini (AR) - Telefono: 055-97.38.655
MusicGallery
Via Paravia, 77 (angolo via Zamagna) - 20148 Milano - Telefono: 02-36.50.76.07 - Fax: 02-36.50.76.08 - www.musicgallery.it
Music Island
Via San Carlo, 35 - 20017 Rho (MI) - Telefono e Fax: 02-93.08.276 - www.musicisland.it
Il NegoZIO della Musica
Via G.B. Piranesi, 93 - 20100 Milano - Telefono: 02-70.00.68.18 - www.ilnegoziodellamusica.net
Orlando Giuseppe - Nocivelab
Via San Nicolò al Borgo, 106 - 95100 Catania - Telefono: 328-87.71.846 - www.nocivelab.com
Pissarello R.
[email protected]
Prina
Corso di Porta Ticinese, 3 - 20123 Milano - Telefono e Fax: 02-89.42.90.80 - www.prina.it
Rash Guitars
Via Marconi, 45 - 23807 Merate (LC) - Telefono: 039-99.20.048 - www.rashguitars.it
Giampiero Secco
Via Nazionale, 51 - 12071 Bagnasco (CN) - collezionista
20
Second Hand Guitars 25
Sound Factory
Custom Shop - Pro Sound - Via Santa Chiara, 11 - 61029 Urbino - Telefono e Fax: 072-20.32.79.25 www.soundfactoryshop.com - www.fbattistelli.com
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Via Ceccaroni, 1 - 62019 Recanati (MC) - Telefono: 071-757.37.20 - Fax: 071-757.72.40 - www.sr-tech.net
Strumenti Musicali
Mixxnow Publishing srl - via Cimabue, 39 - 20035 Lissone (MI) - Telefono: 02-66.03.41 - www.mixxnow.com
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Via Cesare Cantù, 11 - 20090 Cinisello Balsamo (MI) - Telefono: 02-66.01.500 - Fax: 02-66.01.04.84 - www.teac.it
Uncle P.
Cascina Cantarana - 27020 Carbonara al Ticino (PV) - Telefono: 0382-53.85.31 - Mobile: 338-19.01.974 - [email protected]
Venturini Alberto
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Paul Weber - Ponte di Mezzo, 27 - CH 6854 San Pietro - Telefono: 0041-63.43.61.93
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Via Tartini, 5/a - 43100 Parma - Telefono: 0521-27.27.43 - Fax: 0521-77.45.39 - www.wilderdavoli.it
Zanini Luca
[email protected]
Zizzetope
www.zizzetope.it - [email protected]
Second Hand Guitars 25
21
IL WORKSHOP DI SECOND HAND
A CURA DEL CPM
Per questa straordinaria edizione di Second Hand il CPM ha preparato un viaggio nei tanti linguaggi,
nelle sonorità nei trucchi che costituisono il bagaglio di molti grandi chitarristi del nostro tempo.
Sarà l’occasione per il pubblico di assistere non soltanto a performance straordinarie, ma anche di
entrare in contatto diretto con quello che forma il linguaggio e la personalità di grandi musicisti.
Tutto questo verrà supportato oltre che da alcuni insegnanti del CPM, anche dalla novità straordinaria di contributi extra come la visione di parti mirate dell’Enciclopedia Didattica.
In sintesi, i WORKSHOP affronteranno diversi mondi, da quello del Rock in gran parte delle sue forme, del Blues, dei linguaggi della Fusion, del mondo della chitarra acustica anche unita ai linguaggi del Jazz. Saranno diversi maestri e musicisti a guidare le singole aree. La particolare area che dal
confine del Rock si addentra nei linguaggi della Fusion sarà affidata a Luca Colombo.
Il Rock nei suoi aspetti più recenti a Donato Begotti che, oltre a coordinare anche gli interventi degli altri insegnanti di quest’area, come Antonio Cordaro, Michele Quaini e Toni De Gruttola, parlerà del contributo all’Enciclopedia Didattica e dell’imminente uscita di un suo lavoro editoriale.
La chitarra Fingerstile verrà affidata a Pietro Nobile mentre Bebo Ferra parlerà del chitarrismo acustico in relazione ai linguaggi del Jazz. A Maria Orlandi, che si avvarrà della complicità di Gigi Cifarelli, verrà affidato il compito di raccontarci i segreti di come rielaborare gli standard Jazz e di
come impostare l’improvvisazione. Ecco il programma della giornata:
ORE 11.30 LINGUAGGI BLUES E PENTATONICI NELLE RADICI DEL ROCK BLUES
(da Jimy Hendrix ai Deep Purple)
Luca Colombo
ORE 12.15 I SUONI DAGLI SHADOWS AI DIRE STRAITS
Luca Friso (ex alunno CPM)
ORE 13.00 LA CHITARRA COME IL PIANOFORTE: SUONARE ACUSTICO E FINGERSTYLE
Pietro Nobile
ORE 13.45 IL MONDO DI STEVE RAY VAUGHAN
Allievi CPM
ORE 14.30 LE FRONTIERE DEL ROCK DEGLI ANNI ’90
(Il mondo di Steve Vai, Steve Lukather e Petrucci)
Michele Quaini
ORE 15.15 Il MONDO DI SATRIANI E I MELODICI
Antonio Cordaro e Tony De Gruttola
ORE 16.00 L’INNOVAZIONE DEI LINGUAGGI ROCK DA VAN HALEN IN POI
Donato Begotti
ORE 16.45 LINGUAGGI IMPROVVISATIVI NELL’EVOLUZIONE DEGLI STORICI DELLA FUSION
(Pat Metheny, John Scofield, Mike Stern)
Luca Colombo
ORE 17.30 ELABORARE GLI STANDARD JAZZ
Maria Orlandi con l’intervento di Gigi Cifarelli
ORE 18.15 SUONARE JAZZ CON L’ACUSTICA
Bebo Ferra
22
Second Hand Guitars 25
P arola di...
olti
di Stefano Tavernese
di sorpresa
N
on è bello esser colti
di sorpresa? Almeno
quando la sorpresa
è piacevole, questo è chiaro. Come quando accendiamo il televisore e, invece del
solito panorama deprimente, scopriamo un programma
interessante, una variazione
intelligente sul tema, un film
che non ci saremmo proprio
aspettati. Ecco, devo ammettere che l’interesse della DISMA per Second Hand
Guitars e la decisione di realizzare questo catalogo ufficiale della manifestazione in
occasione di un anniversario
importante, mi hanno colpi-
to. Senza nulla togliere alle
normali e apprezzatissime
attività che la DISMA continua a svolgere da anni - dal-
l’organizzazione dell’annuale
DISMA Music Show a inchieste e inziative per sensibilizzare opinione pubblica e
governo sull’argomento musica - l’apertura verso una
realtà come quella di Accordo e delle sue inziative merita attenzione.
Eravamo abituati a considerare le fiere-mercato SHG
come meeting di appassionati organizzati da semplici appassionati e, come tali,
dilettanti (non è un’offesa)
in un certo senso orgogliosi di rimanere fuori dal coro
dell’ufficialità, di mantenere dei connotati alternativi
tali da permettere a chiunque di identificarsi con i loro
intenti.
IL PROFESSIONISTA
NASCOSTO
Nel tempo abbiamo imparato che dietro ad un dilettante si può nascondere anche
un vero professionista e
l’evoluzione vissuta da SHG
in questi anni ne è la prova. Una solida testimonianza ne è il successo del sito
Accordo, con il suo abbondante e costante flusso di
opinioni, domande, discussioni, notizie e quant’altro
sul mondo della chitarra e
della musica.
Siamo abituati a considerare
impossibili certe operazioni in Italia, ma la crescita di
questa vera e propria comunità di chitarristi e chitarrofili (scusate il termine…)
ha dimostrato a tutti come
la buona volontà, coniugata con le opportune scelte
tecniche e il fatto di saper
cogliere al volo il momento opportuno (leggi: sviluppo esponenziale del mezzo
internet), possano dare dei
frutti insperati.
Guitars
Rash Guitars
Rash Guitars
experience
Manca da citare un fattore
essenziale e per farlo dobbiamo tornare da capo. La
passione. Se non ci fosse
questa, nulla sarebbe successo e niente succederebbe.
Come mai, con tutta la fatica che comportano (penso
sia evidente a tutti…) l’organizzazione e la gestione di
queste cose senza neanche
la giustificazione di un lucro, l’entusiasmo non accenna a diminuire?
LA FORZA DELLA MUSICA
Ed eccoci a confronto con
il vero oggetto della questione.
La musica è una cosa strana. Chi ha provato a definirla ancora non c’è riuscito.
Può essere arte, divertimento, mestiere, nutrimento,
business, hobby, passione,
ma è anche qualcosa di più.
C’è qualcosa di sottile che ci
invischia dopo poco, quando ci addentriamo nell’universo musicale, come fosse
una tela di ragno. È come
un virus molto potente di
cui non si conosce antidoto e che però non fa ammalare l’individuo che colpisce,
ma lo trasforma lentamente, lo mette in grado di capire un linguaggio nuovo,
nel migliore dei casi anche
di parlarlo e comunicare. Si
tratta di comunicazione ad
un livello diverso che, spesso, arriva dove le parole non
bastano.
Se siamo ancora tutti qui a
donare il nostro tempo alla
musica (i musicisti e i giornalisti raramente diventano
ricchi), è evidente che un po’
malati lo siamo anche noi. E
parlo con diretta cognizione
di causa per quanto riguarda Chitarre, il mensile per
experience
la Tua Musica, finalmente.
la Tua Musica, finalmente.
Rash Guitars
di Ruggero Ascione
via G. Marconi, 45
23807 Merate (LC)
tel.: +39 039 9920048
fax: +39 039 9515122
[email protected]
www.rashguitars.it
24
Second Hand Guitars 25
cui lavoro da quasi vent’anni: se la nostra rivista è così
apprezzata, sia dai lettori
che dagli altri operatori del
settore, il motivo principale
risiede probabilmente nella sincerità degli intenti e
nella passione che traspare
dalle sue pagine. Con tutto
ciò che possiamo concedere
ai progressi della tecnologia
e alla creatività degli individui, lo strumento chitarra è
rimasto fondamentalmente
lo stesso, eppure continua a
comunicare magia e ad ammaliarci.
SANI & MALATI
Chissà che non siamo più
sani noi, i “malati”, di tan-
ti “sanissimi” personaggi… ma ben venga, in ogni
caso, il ponte lanciato da
un organismo consolidato
come DISMAMUSICA verso
una realtà trasversale come
SHG ed Accordo, perché
dal convergere di queste due entità
può venire
solo del bene,
in uno scambio di forze
ed entusiasmo di cui francamente c’è anche un certo
bisogno, se consideriamo il
momento storico.
Proviamo a metterci nei
panni di chi si batte da anni
per migliorare la (scarsa) familiarità con la musica degli
italiani, cercando di sensibilizzare le istituzioni stesse.
Nel momento in cui la materia musicale viene invece
addirittura retrocessa d’ufficio
(vedi recenti decisioni
governative), non può
certo sentirsi al settimo cielo. E neanche lo siamo
noi. Senza neanche bisogno
di considerazioni di taglio
politico, è legittimo preoccuparsi per le prospettive
della società in cui vivia-
mo e per le prospettive che
pone davanti a chi frequenta e frequenterà le scuole di
ogni grado.
Se crediamo che un’adeguata educazione alla musica come fattore essenziale
della crescita dell’individuo
sia indispensabile, possiamo solo continuare su questa strada di collaborazione
fra operatori sfruttando tutte le strade possibili.
Con una mentalità aperta e
una passione che - a quanto
pare - non manca, tutto può
succedere. •
Stefano Tavernese
Chitarre
Coordinamento editoriale
Second Hand Guitars 25
25
P arola di...
D-generation
e comunità dei chitarristi
di Piero Chianura
U
na nuova generazione di musicisti
viene descritta dai quotidiani e dai
settimanali di informazione generalista come una comunità di non-musicisti,
più capace a mettere insieme groove e sample a colpi di mouse che a far scorrere le proprie mani su tastiere di chitarre o pianoforti.
Il taglio usato dai giornalisti non specializzati per dipingere il nuovo musicista digitale è solitamente di tipo sociologico. Si parla
di un giovane senza passato e senza futuro,
che crea musica sfruttando l’immensa tavolozza di suoni e ritmi, subito e gratuitamente a sua disposizione. Questo artista in erba
fa parte della cosiddetta “D-generation” e
vive la sua dimensione creativa all’insegna
della flessibilità e della variabilità di progetto. Non ha una identità precisa e insegue il
mito del “tutto e subito”, che lo porta a masticare l’enorme quantità di oggetti sonori a
sua disposizione e a utilizzare tutte le forme
possibili di distribuzione della musica.
Suonare, perché?
In questo scenario saper suonare uno stru-
mento non è importante: occorrono troppo
tempo e troppa fatica per raggiungere risultati poi non sempre all’altezza delle aspettative, e comunque non così immediatamente
gratificanti.
Raccontando all’uomo comune questa nuova realtà, si finisce poi per descrivere lo studio di registrazione in cameretta, nel quale
il musicista digitale produce, promuove e distribuisce la sua musica attraverso la rete
digitale senza mai uscire di casa, in completa solitudine.
Questo quadro corrisponde certamente al
vero, ma non considera un’altra parte di
realtà che riguarda i ragazzi di oggi.
Si tratta di una sorta di “recupero dell’identità aggregativa nel reale”, che spinge anche
il non-musicista informatizzato a verificare
sul piano delle relazioni umane la qualità del
suo rapporto con il virtuale tecnologico.
IL RAPPORTO CON IL PUBBLICO
Per un musicista, infatti, il rapporto diretto
con il pubblico è ancora oggi fondamentale, qualunque sia il set-up
È NATA MIXXNOW PUBLISHING
Da quest’anno c’è una nuova realtà editoriale impegnata sul fronte dell’editoria musicale, dello spettacolo e della comunicazione multimediale più in generale. Si chiama Mixxnow Publishing, ha sede in Italia e si pone l’obiettivo di
far crescere attorno alle due riviste SM Strumenti Musicali e Backstage appena acquistate dal vecchio editore (VNU Business Publications) un gruppo editoriale la cui aspirazione è quella di rappresentare il mondo della musica da qualunque punto di vista la si osservi:
All music’s faces, recita infatti lo slogan di Mixxnow Publishing.
Per raggiungere questo obiettivo, Mixxnow Publishing metterà in campo nel prossimo triennio
nuovi investimenti nel settore dell’editoria musicale e professionale rafforzando ulteriormente lo
staff editoriale, anche con collaborazioni e partnership a livello internazionale.
Pensando al mondo dei musicisti cui SM Strumenti Musicali fa riferimento da oltre vent’anni, la
convinzione di Mixxnow Publishing è che sia giunto il momento di strutturare una proposta editoriale completa e adeguata a tutte le necessità del musicista, compresa quella di poter promuovere la propria musica. SM consoliderà la sua posizione di rivista di riferimento per il settore
tecnico-musicale, confermandosi guida di mercato e professionale. Nuove altre testate nasceranno invece per soddisfare specifiche comunità di musicisti, che avranno così anche una loro rivista di approfondimento verticale. Tutti i musicisti, che siano
o no oggi lettori di SM, sono dunque i destinatari privilegiati
del progetto Mixxnow Publishing.
Stay in tune!
MIXXNOW PUBLISHING
039-27.83.110
26
Second Hand Guitars 25
Lissone (MI)
www.mixxnow.com
strumentale
utilizzato per la
sua musica e qualunque sia la sua estrazione culturale.
Si potrebbe dire che c’è un momento per la
creazione, che può esprimersi in varie maniere (nella sala prove con strumenti veri e
un gruppo in carne e ossa, o nell’home studio virtuale collegato in rete con musicisti di
ogni parte del mondo), e che c’è poi un momento per affermare il proprio essere persona in carne e ossa, per testimoniare la
propria esistenza nel mondo reale. Si tratta
di condividere con l’ascoltatore un’esperienza che lasci un segno nel futuro di entrambi.
Sempre più questa esperienza è fatta di sudore e strumenti che “scaldano”, siano essi
computer o chitarre elettriche.
In questa comunità non può esistere solo un
presente fatto di velocità e accumulo continuo, ma anche un futuro da progettare che
richiede riflessione e conoscenza del passato. Questa è la consapevolezza di molti giovani che, proprio riascoltando la musica e i
racconti dei musicisti dei decenni trascorsi, riflettono oggi sul loro percorso
artistico. Lo fanno mettendo insieme
virtuale e reale, suonando computer,
batteria o chitarra, con quella flessibilità e velocità oggi necessarie, ma con la
consapevolezza che solo l’esperienza diretta nel mondo reale, fatta di lente verifiche e qualità differenti, potrà fornire le
giuste coordinate per il proprio viaggio.
Qui sta il valore della musica dal vivo, dove
musicisti e non-musicisti possono vivere un’esperienza necessaria ad entrambi, ciascuno secondo le proprie modalità di
espressione.
Allora non è un caso che proprio la comunità dei chitarristi sia oggi così “coccolata”
da tutti. Essa mantiene così saldo il legame
con il mondo reale da riuscire ad accogliere
con equilibrio e disincanto le virtualizzazioni e i nuovi stimoli creativi propri della Dgeneration. •
Piero Chianura
SM Strumenti Musicali
Mixxnow Publishing
D a vedere in Fiera
Tutti i premi del
Quizzarone
a cura della Redazione
A
nche quest’anno Second Hand Guitars sarà occasione per la premiazione finale del Quizzarone! A colui che si sarà classificato primo a parere
dell’insindacabile parere della giuria (che, lo ricordiamo,
è formata da Glen, Alberto Biraghi e Guido Michetti) andrà la meravigliosa ZIZZEMANNE. L’ambitissimo primo
premio di quest’anno è una Manne Ventura il cui body
è stato firmato da fan e amici di Accordo e dei Zizzetope durante lo svolgimento del ventiquattresimo Second
Hand Guitars (dettagli tecnici in fondo
a questo box).
Il Quizzarone si è tenuto dal 14 al 28
febbraio: durante questo periodo
sono state proposte, una alla volta, 5 domande
(una il lunedì e una il giovedì).
La classifica, con i nomi dei vincitori, è stata pubblicata lo scorso 2 febbraio, mentre la premiazione ufficiale avrà luogo
proprio oggi, durante SHG 25.
Ringraziamo fin d’ora chi ha messo in palio i premi che si
affiancano all’ambitissima ZizzeManne.
Quest’anno sono stati messi in palio un
pre Overtone (offerto da Brunetti), che
andrà al secondo classificato, più una
marea di “premi di tappa”,
fra cui ricordiamo un buffer
Vinteck
(offerto da Guido Michetti), un pedale
T-fuzz (regalato da Mr. T), 5 abbonamenti annuali
a Chitarre, 5 abbonamenti annuali a Guitar Club, 5 abbonamenti annuali a Strumenti Musicali,
10 mute di corde GHS Boomers offerte da Glen, 15 tessere
VIP per l’ingresso al
Disma Music Show.
Dulcis in fundo, offerti da Massimo
Varini: 5 “pacchetti MV” contenenti
Progetto Fusione
(ristampa) e Massimo Varini Trio, 5
manuali con CD-ROM Tecnica Razionale, 5 manuali con CD-AUDIO
Chitarra Solista. Infine, grazie alla collaborazione avviata con Dismamusica, durante il prossimo Disma Music
Show sarà possibile passare presso lo stand di Accordo.it
per firmare la prossima chitarra, il modello Dismamusica,
che verrà messa in palio a SHG 26. E allora... buon SHG e
appuntamento a Rimini!!! •
28
Second Hand Guitars 25
Qui sopra, due immagini della ZizzeManne.
In alto, Glen, vulcanico organizzatore del Quizzarone.
A sinistra, alcuni dei premi messi in palio
per la seconda edizione del Quizzarone.
TUTTI I NUMERI DELLA ZIZZEMANNE
• Modello: Manne Ventura • Body: basswood
• Manico: acero con fascia centrale in laminato (faggio)
• Tastiera: resina fenolica • Tasti: jumbo • Ponte: WSC TP2
• Meccaniche: Manne autolubrificanti Standard • Pickups:
configurazione HSS, Manne blades custom Magnet:
Ceramic bar D.C.Ohm(k): 12.20, Inductance(L): 6.89
• Switch: 5 posizioni • Controlli: 1 tono 1 volume,
ambedue con push pull per invertire la fase.
nu
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E
e
Jan Scott
ANTHRAX
un “salto”
di qualita’...
Per darti il sound che cercavi
Per sfogare la grinta che hai
Per sentire la scossa giusta
Distributore esclusivo:
Master Music S.r.l.
Via Papa Giovanni XXIII, 23 - 20090 Rodano (MI)
tel. 02 95 32 81 02 - fax. 02 95 32 86 07
www.master-music.it - e-mail: [email protected]
www.washburn.com
D a vedere in Fiera
LENZOTTI:
SOLo
second HAND
“Ci presentiamo a Milano aderendo pienamente
alla filosofia originale della
manifestazione”, hanno dichiarato. E sono a SHG 25
con una gamma di prodotti
davvero Second Hand, chitarre di pregio che hanno,
ciascuna, una storia e un
“vissuto” che le rende interessanti.
Lenzotti, punto di riferimento modenese nel campo degli strumenti musicali, rende
in questo modo omaggio all’idea stessa della manifestazione, nata per proporre
agli appassionati una serie di opportunità legate al
chitarrismo professionistico
e amatoriale rigorosamente
“di seconda mano”.
La gamma di prodotti presenti a Milano rappresenta
peraltro solo una panoramica degli strumenti
effettivamente disponibili presso il punto vendita Lenzotti, il cui elenco,
costantemente aggiornato, è anche disponibile sul
visitatissimo sito internet
www.lenzotti.com •
PRINA IN VETRINA
Una presenza “storica” per SHG è certamente l’area occupata ogni volta con caparbia
convinzione dai ragazzi di PRINA, che propongono a ogni edizione di SHG una serie sempre più ricca di modelli vintage, alcuni dei quali rappresentano letteralmente un pezzo
di storia dello strumento “chitarra elettrica”.
Ivano Chiodo, anticipando qualche presenza di
questo SHG 25, ci ha dichiarato: “Come ogni
anno abbiamo una vasta esposizione di chitarre vintage, tra cui per esempio delle bellissime
Gretsch (Superchet del 1972 e Country club del
1978), delle Gibson (il modello 330 del 1968, la
Sg Junior del 1965 e la Es 125 del 1955!), una
fantastica Epiphone Casino del 1968 e una serie
di altrettanto interessanti Fender (la Jazz Master
del 1965, una Telecaster custom del 1973 e una
Stratocaster del 1974). ma non è tutto. Accanto
a queste, e a molte altre, troviamo poi delle Gibson Les Paul da collezione visibili solo sul “GibEpiphone
son Les Paul Book”
Casino
Nell’ambito della “filosofia” Prina non possono
1968
peraltro mancare anche i prodotti più recenti,
che rappresentano oggi
la nuova frontiera della ricerca del suono per
chitarra, e facciamo rifeGibson
rimento a prodotti deciLes Paul
samente particolari come
Goldtop
le chitarre del liutaio statunitense Don Grosh, gli amplificatori artigianali
USA in classe A Carr-Speedster o i cosiddetti “Pedali boutique” USA- assemblati a mano, filo a filo,
di altissima qualità e dal look davvero originale Pete Cornish - Keely - Medusa - Klon - Rmc - Menatone - Red witch – Landgraff che sono usati dai
più noti chitarristi internazionali quali Santana,
Clapton o Landau. •
LENZOTTI
Modena
059-36.41.14 www.lenzotti.com
Amplificatore Carr-Speedster
in classe A
PRINA
02-89.42.90.80
Milano
www.prina.it
SATURNINO E JACARANDA
Dopo una lunga collaborazione nata con l’assistenza ai suoi strumenti, Saturnino ha commissionato a Jacaranda il prossimo basso che
entrerà a far parte del suo setup in studio e dal vivo. Lo strumento che
i liutai stanno preparando per il musicista è un 6 corde fretless, il modello è il Proxima, che Saturnino ha voluto firmare XXX e sarà presentato alla prossima edizione di S.H.G. a Milano.
Il basso Proxima XXX è, nonostante l’apparenza, leggero e bilanciato
grazie al corpo in alder con una tavola di abete che, insieme al ponte
custom realizzato in ebano, determina un suono caldo, penetrante e
avvolgente. Un’altra novità di rilievo è il sistema di fissaggio del manico, che lascia inalterato l’attacco tipico di un manico avvitato ma, grazie all’incastro con un ampio appoggio sulla spalla piena, permette alle corde basse di suonare con la definizione e il sustain di un basso neck-thru.
Saturnino ha voluto come finitura una particolare verniciatura “Cum Cream“, e due pickup stile soapbar con un’elettronica attiva a due bande. •
LIUTERIA ARTIGIANA JACARANDA
02-839.4686
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Second Hand Guitars 25
Milano
www.jacaranda.it
D a vedere in Fiera
Bassi
da Urbino
A SHG 25, direttamente da Urbino, arriva un liutaio
che ha saputo trasfondere la grande tradizione della
liuteria classica (fatta di amore per il legno, di impiego di resine naturali come la gommalacca e di raffinata conoscenza delle sonorità di ogni singolo dettaglio
strumentale) nei bassi elettrici più evoluti, che vengono apprezzati dai migliori performer italiani. È del luglio dello scorso anno, ad esempio, l’accordo con Patrick
Djivas, bassista della leggendaria PFM (Premiata
Forneria Marconi), che ha
ordinato un basso 5 corde F.BATTISTELLI della serie Continuum.
Sound Factory è presente a
SHG 25 con tre nuovi modelli di basso elettrico. •
SOUND FACTORY
072-20.32.79.25
Urbino
www.soundfactoryshop.com
MUSIC ISLAND:
DA RHO L’USATO RECENTE
Superando il mito del “vintage a tutti i costi”,
Music Island si presenta a Second Hand Guitars
25 con un robusto assortimento di pezzi recenti ma particolarmente interessanti: strumenti
di valore capaci di interpellare l’appassionato, il musicista e il neofita sia sul piano del
suono sia su quello, non meno importante,
del prezzo.
Molti modelli, molti possibili abbinamenti anche con elettroniche
piuttosto interessanti preludono comunque alla possibilità di continuare una simpatica “amicizia nel nome
della chitarra” così come nasce all’Alcatraz anche nel punto vendita tutto da scoprire di Rho. •
MUSIC ISLAND
Rho (MI)
02-93.08.276 www.musicisland.it
32
Second Hand Guitars 25
D a vedere in Fiera
DA RASHGUITARS, CON STILE
Dopo essersi dedicata anima e corpo agli strumenti elettrici,
Rashguitars ha creato nel 2004 il settore Acustica: linee essenziali per strumenti acustici dal suono classico e raffinato.
Acustica nasce per avvicinarsi al chitarrista più versatile che
ha bisogno di uno strumento ibrido, in grado di associare la
comodità di una chitarra elettrica e il suono di una chitarra acustica.
Oltre ai modelli di Acustica già disponibili a catalogo (caratteristiche e immagini su www.rashguitars.it), in occasione
di Second Hand Guitars 25 Rashguitars presenta ufficialmente la sua JAZZ CHALLENGE.
Si tratta di una SS Challenge (leggera, uno strumento live
affidabile senza feed-back o altri rumori di sorta, ma perfetto anche per registrazioni) con l’aggiunta di un pickup magnetico al manico rivestito in legno che ricrea il suono tipico delle
chitarre arch-top usate dai Jazzisti, senza l’imgombro della cassa e
con un manico comodamente accessibile fino al 24° tasto.
Se usata con corde da acustica
ricrea un suono più intimo, se
usata con corde da elettrica, invece, dà il meglio di sé nel suono mellow-jazz. •
RASHGUITARS
039-99.20.048
MUSIC - CENTER
TUTTO PER LA MUSICA
strumenti musicali - dischi - metodi
spartiti - noleggio impianti audio
luci - corsi di musica
via Como, 1 - 20036 MEDA (MI)
Tel. 0362-75.443 - Fax 0362-34.65.42
www.music-center.it
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Second Hand Guitars 25
Merate (LC)
www.rashguitars.it
IL NEGOZIO DELLA MUSICA
Parlare dell’offerta proposta da Il NegoZIO della Musica è abbastanza
semplice: strumenti usati e nuovi in una gamma
completa e con una serie di “chicche” che verranno rivelate solo ed
esclusivamente all’apertura di Second Hand
Guitars 25 (e quindi non
ancora nel momento
in cui stiamo scrivendo
queste righe).
L’unica vera anticipazione che siamo riusciti a
“strappare” ai gestori de
Il NegoZIO della Musica
riguarda uno strumento
certamente non in vendita: una chitarra che è
diventata un mito tra i
cultori del genere e che
è presente all’Alcatraz solo per gentile concessione del
suo attuale proprietario. Si tratta della chitarra originale
di Paolo Tofani, degli Area. •
IL NEGOZIO DELLA MUSICA
Milano
www.ilnegoziodellamusica.net
02-70.00.68.18
D a vedere in Fiera
LONTANO DA MILANO,
VICINO ALLA MUSICA
L’espositore di SHG25 che arriva da più lontano è senza
dubbio Giuseppe Orlando, il titolare della Nocivelab di Catania, la Milano del Sud.
Con i suoi ampli e i suoi strumenti personalissimi anima la
manifestazione di un sound
decisamente originale, italiano e curatissimo, sia per le
elettroniche valvolari di alto
profilo, sia per i pedali aggressivi e dedicati, sia per la raffinata liuteria, ottenuta con una
attenzione ai particolari che si
fa maniacale anche nei dettagli più minuti.
Dalla paletta della chitarra customizzata per i più esigenti, al singolo cablaggio sul componente del preamplificatore,
ogni aspetto viene seguito come se da
esso dipendesse l’intera stabilità del prodotto finale.
E forse è proprio così... •
NOCIVELAB
328-87.71.846
Catania
www.nocivelab.com
LUCKY IN MOSTRA
La presenza di Lucky Music a SHG
25 vuole essere celebrativa di un
evento, ma vuole anche portare alla
manifestazione un contributo originale: per questo il nostro titolo
“Lucky in mostra” si può leggere come una definizione di luogo (Lucky è a SHG 25), ma anche
come affermazione di sé (Lucky si
mette in mostra).
Qualunque sia il significato di
questo “in mostra”, Lucky sa dimostrare attenzione soprattutto
ai visitatori, per i quali ha raccolto molte proposte esclusive,
capaci di coniugare prezzi molto interessanti a prodotti davvero pregevoli. “Niente pezzi unici
o eclatanti”, hanno dichiarato i
responsabili di Lucky Music, “ma
chitarre 2nd hand di grande valore in una gamma completa a
prezzi ... sorprendenti”.
Tre soli esempi: una Taylor 514 CE o una Stratocaster del
’79 a 1.200 Euro, oppure una Gibson “Black Beauty” Les
Paul Custom a 1.700 Euro... •
LUCKY MUSIC
02-58.10.32.39
Milano
www.luckymusic.com
CHITARRE E ACCESSORI,
NEL NOME
DELL’INNOVAZIONE
Music Gallery si presenta a Second Hand Guitars con un’offerta che spazia da una nuova gamma di strumenti particolarmente innovativi a una serie di
accessori e ricambi che riconfermano il ruolo del dinamico
operatore milanese nel sempre più ampio mercato degli appassionati di chitarra. Ci riferiamo ad esempio alla
nuova lianea di chitarre acustiche Garrison, che
presentano per la prima volta in Italia la serie AG,
ricca di una catenatura della tavola in fibra di vetro che garantisce una elevata rigidità della struttura abbinata ad una straordinaria leggerezza dello
strumento.
Completano l’offerta i nuovi modelli Vinteck (tra
i quali il nuovo alimentatore + buffer) e tutti i nuovi marchi che Music Gallery ha acquisito nel campo della accessoristica:
dalle meccaniche Gotoh ai plettri
di varie fogge e colori dell’americana IcePix e della intrigante
Hot Picks. •
MUSIC GALLERY
02-36.50.76.07
36
Second Hand Guitars 25
Milano
www.musicgallery.it
D a vedere in Fiera
ENCICLOPEDIA DIDATTICA DELLA CHITARRA
Una delle “stelle” di questo Second
Hand Guitars è sicuramente l’Enciclopedia Didattica della Chitarra.
Realizzata a partire da un’idea di Franco Mussida, quest’opera (che è possibile vedere in... azione oggi in Fiera) è
decisamente un prodotto monumentale, e, allo stesso tempo, straordinariamente innovativo. In 12 CD-ROM sono
racchiuse 430 lezioni consultabili attraverso 20 percorsi differenti e tre livelli di
studio progressivi.
Per realizzare l’Enciclopedia sono stati
coinvolti undici professionisti di altissimo livello, ciascuno dei quali fa da guida
in una sezione specifica: giusto per fare
qualche esempio, Pietro Nobile è l’insegnante di riferimento per l’area tecnica
della sezione Acustico-Fingerstyle, Do-
nato Begotti lo è per i Linguaggi HeavyRock e le tecniche collegate, Nicoletta
Caselli e Attilio Zanchi per l’area di Teoria e Armonia...
Le lezioni sono state riprese in audio/
video con un impegno tecnico non indifferente. Molti degli esercizi sono
stati ripresi con due telecamere rivolte rispettivamente alla mano destra e a
quella sinistra e tenute in sincrono con
l’audio in fase di montaggio. Il risultato (vedi la foto in alto a destra) è che è
possibile studiare ogni brano verificando
da vicino ogni posizione delle mani.
Tutti gli studi e i brani proposti nei filmati sono disponibili sotto forma di partitura pentagrammata e di tablatura, e
sono consultabili sia in formato PDF
che attraverso il lettore MIDI integra-
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Second Hand Guitars 25
to. Questo significa che è possibile collegare il jack della chitarra direttamente
al computer, mandare in riproduzione il
file MIDI dalla schermata principale e...
suonare. Questa opzione permette naturalmente di escludere alcune tracce per
suonare con il tipo di accompagnamento preferito, di rallentare o accelerare il
tempo, come pure di registrare il risultato ottenuto per inviarlo al pool di insegnanti MultimediaMusicMaster come
momento di verifica del lavoro svolto.
In sintesi, l’Enciclopedia Didattica della Chitarra è sicuramente un prodotto
di altissimo livello, che può essere utilizzato con soddisfazione sia da chi non
conosce ancora la musica, sia da coloro
che, pur avendo una buona competenza
di base su uno o più repertori, desiderano “fare un giro” per conoscere meglio il
ricchissimo mondo della chitarra. •