Giornalino scolastico anno II n 1
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Giornalino scolastico anno II n 1
Direttore: Olivieri Silvana Anno II – Numero 1 Redattori: gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Albanella 2010 “LA STAGIONE DELLA RACCOLTA ….....” AGRICOLTURA AD ALBANELLA....... 4 NOVEMBRE : FESTA DELLE FORZE ARMATE E DELL'UNITA' D'ITALIA Albanella:giovedì 4novembre,ore 10:30, piazza”Garibaldi” presenti il primo cittadino di Albanella, dott. Giuseppe Capezzuto, il dirigente dell' I.C. dott.ssa Mattea Pelosi, una rappresentanza delle Forze Armate, Don Carlo e noi alunni delle classi terze delle scuole medie e le classi quinte delle scuole elementari dell' I C di Albanella. La celebrazione si è aperta sulle note dell'inno di Mameli eseguito dagli alunni iscritti al corso di strumento musicale e cantato dagli alunni della Scuola Secondaria di I grado di Albanella. Successivamente ha preso la parola il parroco di Matinella, Don Carlo che ha ricordato i soldati caduti in guerra in ogni tempo, per unire l'Italia. Poi è intervenuto il sindaco che si è rivolto ai presenti ringraziando tutti della partecipazione. In seguito ha ricordato gli eventi storici del Risorgimento fino alla seconda guerra mondiale, le guerre e i caduti per la patria. Ci ha ricordato che la nostra libertà è stata frutto delle battaglie combattute e ancora oggi i nostri soldati, in missione in Paesi lontani, rischiano la vita ogni giorno per mantenere la pace. La giornata si è conclusa sulle note della Nona Sinfonia di Beethoven. Sara Sgangarella Valvano Martina Avagliano Rosanna Valentina Peluso La vendemmia è una tradizione che ci viene trasmessa dalle nostre generazioni passate. Un tempo essa veniva considerata un’attività da svolgere in famiglia, tutti partecipavano alla raccolta, si parlava e si stava insieme tra i filari di vite. Continua a pag.4 La Dirigente Scolastica Cari ragazzi , anche quest'anno,in accordo con i vostri insegnanti ,abbiamo deciso di darvi la possibilità di esprimere le vostre idee ei vostri sentimenti attraverso la redazione di un giornalino scolastico Spero che sarete in tanti ad utilizzare questo strumento .Esso vi permetterà di socializzare ,ad un pubblico più vasto della classe ,le vostre opinioni sui più diversi aspetti della vita scolastica e sociale . Ogni giornalino avrà uno specifico argomento che fungerà da filo conduttore . Sarà scelto ,di volta in volta, dal gruppo di ragazzi che compongono il comitato di redazione. Sicuramente non mancherà la finestra aperta sull'attualità dove poter inserire ciò che di nuovo, di particolare ,di importante accadrà in itinere sia nella nostra scuola che nel nostro contesto di vita Buon lavoro. La vostra dirigente Dott.ssa Mattea Pelosi Nel territorio del Comune di Albanella sono presenti molte aziende di allevamento di bufale e caseifici che lavorano il latte prodotto da questi animali. Continua a pag. 3 Albanella: un'economia essenzialmente agricoNel corso degli anni la raccolta delle olive è cambiata tantissimo. Nel passato la raccolta si faceva aspettando che le olive maturassero e cadessero su un telo. A mio parere è il modo migliore per far vegetare gli uliveti e raccogliere le olive mature. Continua a pag.2 L'economia di Albanella si impernia soprattutto sull'agricoltura e sulla zootecnica; l'alta percentuale di addetti all'agricoltura, circa il 60% sta a testimoniare che proprio questo ramo di attività caratterizza l'economia del paese. Continua a pag. 2 Il nostro olio L'economia di Albanella si impernia soprattutto sull'agricoltura e sulla zootecnica; l'alta percentuale di addetti all'agricoltura, circa il 60% sta a testimoniare che proprio questo ramo di attività c a ra t t e ri z z a l ' e c o n o m i a d el p a e s e. Dati recenti, relativi al censimento generale dell'agricoltura, individuano sul territorio comunale 1213 aziende, di cui 518 colture arboree e 695 aziende di allevamento. I prodotti agricoli tipici sono: olio extravergine di oliva e vino. Considerato che Albanella è un paese la cui economia si regge, in larga parte, sull'agricoltura e le attività connesse, la sagra dell'olio d'oliva rappresenta un importante appuntamento per la valorizzazione dei prodotti tipici locali, del piccolo artigianato locale e per la promozione turistica dei nostri luoghi, a volte conosciuti solo da chi vi abita.Ormai, dal 1994 si organizza la Giornata Promozionale dell'Olio Extravergine di Oliva, proprio per raggiungere gli obbiettivi anzidetti. Alunni classe III E QUALITA' DELLE PIANTE DI OLIVE PRESENTI NEL CILENTO: La presenza dell'olivo nel Cilento risale al IV secolo a.C. E tutto ciò è stato documentato da recenti ricerche storiche. Da allora fino ad oggi, la produzione di olio ha sempre caratterizzato le attività agricole e gastronomiche del Cilento, anche il poeta Giuseppe Ungaretti,dopo una sua visita nel territorio cilentano, scrisse, in una delle sue poesie, che il territorio era ricoperto completamente da piante di ulivi. Le qualità di olivo presenti sono di diversi tipi, le più diffuse sono: la Rotondella , la Frantoiana, la Carpellese, il Leccino. Tutte esse danno olio di grande qualità. Fabiano Damiano classe I C Albanella La raccolta delle olive tra passato e presente Nel corso degli anni la raccolta delle olive è cambiata tantissimo. Nel passato la raccolta si faceva aspettando che le olive maturassero e cadessero su un telo. A mio parere è il modo migliore per far vegetare gli uliveti e raccogliere le olive mature. Con il tempo la raccolta è cambiata, gli uomini hanno cominciato a battere i rami degli alberi di olivo con lunghe mazze e a far cadere il frutto per poi raccoglierlo. Secondo me è il peggior modo di trattare le olive perché così si rompevano anche rami e foglie, le olive venivano percosse e l'olio perdeva di qualità. Oggi le olive vengono tolte dai rami utilizzando dei pettini meccanici, azionati ad aria compressa, le olive cadono sui teli, precedentemente sistemati sotto la pianta, e portate al frantoio immediatamente. Con questo metodo si risparmiano soldi e fatica e l'olio prodotto è di grande qualità . Minichino Americo I A Albanella RICETTA PER PREPARARE OTTIME BRUSCHETTE. Ingredienti: 4 fette di pane 4 pomodori maturi 1 spicchio d'aglio qualche foglia di basilico olio extravergine di oliva delle nostre terre. PREPARAZIONE : Lavare i pomodori con acqua fresca e tagliarli a tocchetti, lavare le foglie di basilico, asciugarle e metterle insieme al pomodoro, aggiungere l'olio e mescolare il tutto, amalgamare fino a rendere l'insieme cremoso. Far tostare il pane sul fuoco e spalmare sopra la“crema” di pomodoro, olio, basilico e infine servire!! Buon Appetito! Agresti Rebecca classe I C Albanella 2 Tempo fa la raccolta delle olive iniziava a novembre e finiva alla fine di febbraio. A raccogliere le olive andava tutta la famiglia, il capo famiglia portava con sé una scala per metterla vicino alla pianta di ulivo e con il rastrello faceva cadere le olive a terra, mentre il resto della famiglia le raccoglieva in panieri di vimini. Durante le giornate più fredde, i lavoratori, come la mia bisnonna, si portavano un secchio pieno di carboni accesi e di tanto in tanto in tanto scaldavano le mani che diventavano umide di terra e fredde. Ogni sera le olive venivano portate a casa e lì restavano per molti giorni, poi venivano portate al frantoio per la molitura. Oggi le olive vengono raccolte diversamente. Sotto le piante si sistemano teli di fili di plastica così che le olive che cadono non toccano terra, e con macchinari azionati a motore si fanno cadere le olive dall'albero. Stesso in giornata le olive raccolte si portano al frantoio per la molitura. Si garantisce così la produzione di ottimo olio. Sgangarella Valvano Benedetta II C Albanella Verdi colline....... Verdi colline distese, trapuntate da mille colori, con strade orlate di fiori, d'ulivi che toccano il cielo. Verdi argentati buoni di olio baciati dal sole del sud dove i padri hanno lavorato ed arato, hanno raccolto l'olio santo e l'aria sana. Respiro d'altri tempi di un tempo passato che non viene dimenticato. Minichino Alessia I C Albanella LE ORIGINI DEL LATTE La mozzarella della piana del Sele La ricchezza della piana del Sele è la mozzarella di bufala .E' un prodotto caseario genuino ottenuto ,tramite un' accurata lavorazione artigianale . Il nome mozzarella deriva dall'operazione compiuta per separare dall'impasto i singoli pezzi. E spesso definito la regina della cucina mediterranea, ma anche oro bianco o perla della tavola .Gli ingredienti sono : latte , caglio, sale , e liquido governo. La data di scadenza del prodotto è di 48 ore successive alla data di produzione. Per apprezzare al meglio le sue caratteristiche, non va conservata nel frigorifero, ma bensì a temperatura di circa 18 ° . Se fa molto freddo prima di servirla a tavola è preferibile immergerla in un recipiente di acqua a 50-60 % per circa 10 minuti in modo da recuperare la freschezza . Oltre alla mozzarella ci sono altri prodotti come : bocconcino , aversana, caciocavallo affumicato e il burro di bufala . Tutti questi prodotti vengono distribuiti in tutta Italia. Questo prodotto oltre ad essere buono , per l' alto contenuto di vitamine e sali minerali, è un' eccellente prodotto dal punto di vista nutrizionale a pieno titolo nella dieta mediterranea .La mozzarella di bufala campana dal 1993 viene riconosciuta con marchio DOP. Nel territorio del Comune di Albanella sono presenti molte aziende di allevamento di bufale e caseifici che lavorano il latte prodotto da questi animali. Per questo potrebbe interessare molti sapere un po' di più sulla storia di questo prezioso a l i m e n t o . La storia del latte e dei latticini è legata alla storia dell'uomo da tempi remotissimi , probabilmente da quando l'uomo ha iniziato ad addomesticare gli animali e poi anche ad allevarli. 8.000 anni fa , le popolazioni della Mesopotamia tentavano di addomesticare animali lattiferi ed è verosimile pensare che già allora gli uomini cercassero di utilizzare e di lavorare il latte a fini alimentari . Ci sono alcune prove che la lavorazione del latte è un uso antico , una testimonianza si trova in Italia. Il colino di terracotta scoperto a Piadina , risalente a 3.500 anni fa , infatti , molto probabilmente uno strumento che serviva per lo “sgrondo” della cagliata . Quindi , le scoperte archeologiche confermano che gli antichi consumavano sia latte che formaggio. Alcune leggende dicono che la scoperta del formaggio sia stata legata al tentativo di trasportare e conservare più a lungo il latte. Fin dall'antichità la lavorazione del latte era presente , greci e romani vantavano tradizioni casearie . Ancora oggi l'allevamento e la lavorazione del latte sono attività diffuse nelle nostre valli. Maucione Sara Natalì 1 E Matinella Alunni classe III E 3 La vendemmia La vendemmia è una tradizione che ci viene trasmessa dalle nostre generazioni passate. Un tempo essa veniva considerata un’attività da svolgere in famiglia, tutti partecipavano alla raccolta, si parlava e si stava insieme tra i filari di vite. Oggi è tutto cambiato perché c’è poco tempo e le macchine, in parte, hanno sostituito l’uomo. La scoperta della trasformazione del succo d’uva in una bevanda, risale a qualche millennio fa . L’uva è citata in molte opere, però solo verso il “700” si arrivò a capire che da un liquido zuccherino, qual è il mosto, si ottiene un succo alcolico qual è il vino. Con il passare del tempo le piccole cantine sono state sostituite da grandi stabilimenti e cooperative che hanno consentito ai produttori di ricavare maggiori guadagni. La vendemmia viene fatta nei mesi di settembre- ottobre, quando, a maturazione raggiunta, i grappoli vengono staccati dai tralci e messi in apposite cassette, caricate sugli automezzi e portati nel luogo dove deve avvenire la pigiatura. Un tempo essa avveniva con i piedi in tinozze di legno, oggi ci sono macchine apposite che non solo schiacciano i chicchi, ma separano il mosto dalla parte solida. Il mosto viene poi lascito fermentare per alcuni giorni e infine abbiamo il vino. Nel nostro territorio molte famiglie hanno vigneti e producono “ con le loro mani “ il vino che si consuma sulle proprie tavole. i Masi Alfonso I D Matinella La vendemmia è la trasformazione dell'uva in vino. Il periodo della vendemmia è tra fine settembre e inizio ottobre perché è importante il fatt o r e d e l l a t e mp e r a t u r a . La vendemmia si svolge in questa maniera : la prima fase è la raccolta dell'uva quest'ultima viene messa dentro delle cassette e portata dove verrà macinata. La macinatura avviene o in giornata della raccolta o il giorno dopo. L'uva viene macinata con apposite macchine elettriche, l'uva dopo la macinatura si chiama mosto . Il mosto viene fatto fermentare per un tempo stabilito dalla quantità dello stesso . Al termine del tempo stabilito si estrae il vino dal mosto mettendolo in un'altra botte , il mosto rimasto viene messo in un apposito attrezzo , stringendolo si estrae altro vino. Infine viene travasato in vari contenitori di vetro . I contenitori vanno controllati fino all'undici Novembre che è il giorno di San Martino , dopo questa data il vino viene filtrato e messo in altri contenitori ed è pronto per essere gustato. Caterina Piesco 1 A Albanella Vigna disegnata da Kumar Khushdeep I D COMITATO DI REDAZIONE I C Minichino Alessia,Cammarano Dionino II C Guarracino Vito ,Pipolo Stefano III C Bellizio Martina, Chiumiento Noemi I A Minichino Americo,Sorvillo Roberta III A Avagliano Martina,Peluso Rosanna I D Catauro Nathalia,Tedesco Antonio II D Quaglia Angelo,Capozzoli Gianpaolo III D Giannone Rocco,Arnone Giuseppe I E Celeo Maririta ,Pescatore Paolo II E Palumbo Sofia, Carrano Sofia III E Giugliano Dolores,Lima Simona 4