Voce Nostra - Comune di Maniago

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Voce Nostra - Comune di Maniago
Ride il cielo
Ecco Aprile
viene gentile;
ride il cielo
senza velo.
Per le vie, liete di sole,
per i campi, tra le aiuole,
bimbi e bimbe, in gaia schiera
vanno incontro a primavera.
C. Prosperi
Bigliettini d’auguri donati ai nonni dai bambini della scuola elementare di Maniago Capoluogo
E’ un piacere presentarvi alcune novità del servizio animazione.
Per prima cosa vogliamo farvi conoscere Deborah, che lavora in affiancamento
alle animatrici.
Alcuni incarichi di Deborah sono la conversazione con gli ospiti, la raccolta delle
loro storie di vita, la collaborazione ai laboratori e altro ancora che scoprirete col
tempo.
Deborah è una ragazza sensibile e discreta dice di se
stessa che ama il disegno e la musica, è una buona ascoltatrice, ma è anche un po’ timida.
Chi l’ha conosciuta ha già avuto modo di apprezzarla per
la sua disponibilità.
(Alcuni disegni di Deborah)
Altra novità è la condivisione del gioco della tombola con
l’associazione Mai Vecjus di Maniago, che si è offerta di affiancare questa attività molto gradita ai nostri residenti, con
alcuni dei loro volontari.
Una di queste è Teresa che ogni lunedì e domenica è presente insieme a Giovanna per portare un po’ di allegria.
Con il mese di marzo inoltre il gioco della tombola si è esteso anche al martedì pomeriggio con la presenza della signora Maria , presidente
dell’associazione Mai Vecjus che insieme ad altre simpatiche signore cercano di
coinvolgere sempre più nonni della struttura.
Il progetto di drammatizzazione con le scuole elementari procede, abbiamo già
fatto alcune prove sia di recitazione che di ballo, i nonni sono veramente contenti
e si divertono.
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Visita all’allevamento di trote.
Venerdì 13 marzo siamo stati a visitare l’allevamento di trote che si trova
vicino all’ex filanda. Al nostro arrivo abbiamo trovato due simpatici signori che ci hanno raccontato del loro lavoro in qualità di volontari per la salvaguardi di quel particolare tipo di trote.
Ci hanno raccontato di come avviene la fecondazione, cosa non semplice e che non sempre da garanzia di riuscita, ci hanno mostrato i piccoli
avannotti la loro crescita e di come nutrono con pazienza le trote per farle diventare adulte.
Lo scopo di questo allevamento non è finalizzato alla pesca del pesce,
ma bensì alla loro salvaguardia, infatti sono l’unico allevamento in Italia
che è riuscito a far nascere in cattività questo particolare tipo di trota.
Dopo la visita alle vasche dei pesci e la descrizione sulle varie tecniche
di allevamento, ci siamo dedicati a un momento di relax insieme anche
con i bambini della scuola elementare di Maniago capoluogo, i volontari
ci hanno preparato una merenda da condividere con i nostri piccoli amici
e ci hanno così regalato una giornata diversa.
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Incontro di bocce con le altre case di riposo
Finalmente ce l’abbiamo fatta….siamo riusciti a disputare il nostro primo
incontro amichevole di bocce con le altre case di riposo.
Venerdì 3 aprile presso il bocciodromo di sud ferrovia ci siamo ritrovati
con la casa di riposo di Cavasso e quella di Sacile.
E’ stato proprio un momento piacevole, inizialmente c’era un po’ di imbarazzo, tante persone nuove, ma poi è stato tutto automatico, abbiamo
fatto delle squadre miste e abbiamo giocato in allegria per una buona oretta.
Qualche nonno alla fine ha anche scoperto che in passato si era già conosciuto o aveva qualche parente in comune.
Il risultato dell’incontro?
Abbiamo vinto tutti….
Alla fine tra saluti e abbracci ci siamo dati appuntamento per il prossimo
incontro che si svolgerà il primo venerdì di giugno.
I giocatori ringraziano le squadre partecipanti e danno loro un arrivederci
alla prossima volta.
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Festa di primavera con l’ANLA
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Un pranzo in famiglia.
Com’è ormai tradizione, ogni anno per la Pasqua, i nostri residenti invitano i loro familiari per passare insieme questa giornata di festa.
Non c’è dubbio che è sempre un’emozione, figli e mariti sono al loro
fianco così, anche se per breve tempo, possono gustare quel clima familiare che riempiva le loro giornate di una vita passata a condividere
momenti di crescita e cambiamenti ma anche di gioia e festività.
In una famiglia così allargata, come la casa di riposo, non si può negare
che ogni tanto serve qualche momento di intimità ed è bello vedere come si trovano sempre delle occasioni da dedicare ai propri cari.
I familiari ringraziano per la bella giornata passata in compagnia e si augurano di esserci per la prossima occasione
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Quanto detto per la Chiesa universale è necessario tradurlo nella vita delle parrocchie e
comunità. Si riesce in tali realtà ecclesiali a sperimentare di far parte di un solo corpo? Un
corpo che insieme riceve e condivide quanto Dio vuole donare? Un corpo, che conosce e si
prende cura dei suoi membri più deboli, poveri e piccoli? O ci rifugiamo in un amore universale che si impegna lontano nel mondo, ma dimentica il Lazzaro seduto davanti alla
propria porta chiusa ? (cfr Lc 16,19-31).(…)Cari fratelli e sorelle, quanto desidero che i
luoghi in cui si manifesta la Chiesa, le nostre parrocchie e le nostre comunità in particolare, diventino delle isole di misericordia in mezzo al mare dell’indifferenza! (…)
Anche come singoli abbiamo la tentazione dell’indifferenza. Siamo saturi di notizie e immagini sconvolgenti che ci narrano la sofferenza umana e sentiamo nel medesimo tempo tutta
la nostra incapacità ad intervenire. Che cosa fare per non lasciarci assorbire da questa spirale di spavento e di impotenza?
In primo luogo, possiamo pregare nella comunione della Chiesa terrena e celeste. Non trascuriamo la forza della preghiera di tanti!(…)
In secondo luogo, possiamo aiutare con gesti di carità, raggiungendo sia i vicini che i lontani, grazie ai tanti organismi di carità della Chiesa. La Quaresima è un tempo propizio
per mostrare questo interesse all’altro con un segno, anche piccolo, ma concreto, della nostra partecipazione alla comune umanità.
E in terzo luogo, la sofferenza dell’altro costituisce un richiamo alla conversione, perché il
bisogno del fratello mi ricorda la fragilità della mia vita, la mia dipendenza da Dio e dai
fratelli. Se umilmente chiediamo la grazia di Dio e accettiamo i limiti delle nostre possibilità, allora confideremo nelle infinite possibilità che ha in serbo l’amore di Dio. E potremo
resistere alla tentazione diabolica che ci fa credere di poter salvarci e salvare il mondo da
soli. Per superare l’indifferenza e le nostre pretese di onnipotenza, vorrei chiedere a tutti di
vivere questo tempo di Quaresima come un percorso di formazione del cuore.(…)Avere un
cuore misericordioso non significa avere un cuore debole. Chi vuole essere misericordioso
ha bisogno di un cuore forte, saldo, chiuso al tentatore, ma aperto a Dio. Un cuore che si
lasci compenetrare dallo Spirito e portare sulle strade dell’amore che conducono ai fratelli
e alle sorelle. In fondo, un cuore povero, che conosce cioè le proprie povertà e si spende
per l’altro.(…) Con questo auspicio, assicuro la mia preghiera affinché ogni credente e ogni comunità ecclesiale percorra con frutto l’itinerario quaresimale, e vi chiedo di pregare
per me. Che il Signore vi benedica e la Madonna vi custodisca.”
Papa Francesco8
Anche tutti noi e ospiti di questa Casa, possiamo concretizzare questo messaggio con la preghiera personale e comunitaria, in modo particolare partecipando alla Santa
Messa e alla devozione della Via Crucis che viene proposta
ogni venerdì di quaresima.
Con il digiuno, non tanto alimentare, ma soprattutto un digiuno di chiacchiere superflue.
Con la carità, offrendo un aiuto e una parola consolatrice a
chi ci sta accanto e donando a loro il nostro sorriso, perché
nessuno è così povero da non poterlo donare e nessuno è
tanto ricco da non averne bisogno. Allora, nella Pasqua, la
luce di Gesù risorto aprirà il nostro cuore alla gioia e alla
speranza.
Buon cammino quaresimale
Gianna
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I festeggiati di aprile
Colussi Ida
90 anni
Pietrini Brunetta
95 anni
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