Business d`acqua DOLCE
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Business d`acqua DOLCE
Business d’acqua DOLCE invece, la densità di animali presenti nelle va- Le trote del Trentino hanno ottenuto lo scorso sche è da calcolarsi in relazione al numero di ricambi giornalieri d’acqua, da un minimo di 25 mese di ottobre la denominazione di origine chili al metro cubo in caso di ricambi giornalieri protetta Igp. Una certificazione che permette agli di acqua compresi tra due e sei, fino a un massimo di 40 chili al metro cubo nel caso di allevatori di veder tutelata la redditività della ricambi superiori alle dieci volte al giorno. propria impresa, a patto però di seguire il Tutto ciò fermo restando il fatto che rigido disciplinare di produzione Gli allevamenti la razione alimentare deve esse- I n alcune zone del Trentino la pratica dell’allevamento in vasca delle trote è molto antica e risale al XIX secolo, ma solo dallo scorso mese di ottobre le Oncorhynchus mykiss, nome scientifico di tali animali, provenienti dall’intero territorio della Provincia Autonoma di Trento e dal comune di Bagolino, in Provincia di Brescia, possono fregiarsi della denominazione di origine protetta Igp. Le trote del Trentino devono però avere alcune caratteristiche peculiari al momento della loro immissione sul mercato, quali il dorso verdastro con una fascia rosea su entrambi i fianchi, il ventre biancastro e macchiette scure sparse sul corpo e sulla pinna dorsale e caudale. La carne bianca o salmonata deve inoltre presentare un contenuto in grassi totali non superiore al sei per cento, valore che le consente di essere compatta, tenera, magra e con un odore tenue e fragrante d’acqua dolce. Assente invece il tipico retrogusto di fango, peculiarità che deriva direttamente dalle caratteristiche geomorfologiche e climatiche della zona delimitata. Coloro che producono trote Igp devono infatti attenersi alle rigide regole produttive stabilite nel disciplinare di produzione, garantito da uno specifico organismo di controllo. In tale ottica, le fasi di allevamento che comprendono gli stadi di avannotto, novellame, trota adulta e le operazioni di macellazione devono quindi avvenire all’interno della zona delimitata, fermo restando comunque che le vasche devono essere costruite completamente in cemento, in terra e cemento, con argini in cemento e fondo in terra, in vetroresina o in acciaio e devono essere disposte in serie o in successione in modo da favorire al massimo la riossigenazione. Grande importanza ricopre poi l’acqua utilizzata che deve provenire da fonti sorgive e fiumi o torrenti compresi nella zona di produzione delimitata. La temperatura media nei mesi da novembre a marzo non de- 24 re composta da mangimi privi ittici rappresentano di organismi geneticamente ve inoltre superare i un’interessante opportunità modificati, prodotti realizdieci gradi, mentre l’ossigeno disciolto di integrazione del business zati sulla base di cereali, granaglie, semi oleosi e di non deve essere soprattuto per le aziende che leguminose, farina di tuberi inferiore ai sette e sottoprodotti derivanti da milligrammi/litro. operano nell’agricoltura pesci e crostacei che nel loParametri non difspecializzata in ambiti ro insieme contribuiscono a ficilmente raggiunesaltare la qualità tipica della gibili anche grazie al montani e in zone carne delle trote Igp. La salmofatto che la composimarginali natura deve invece essere ottenuta zione chimica delle acque utilizzando prevalentemente il pigmensorgive trentine in termini di to carotenoide astaxantina o carotenoidi di oligoelementi presenta valori infeorigine naturale, così come sono ammessi tutti riori rispetto alla media europea, rendendo gli additivi destinati all’alimentazione animale così le fonti estremamente idonee allo svilupdefiniti dalla legislazione vigente. Per garantire po delle trote. Tali qualità rendono in effetti la tracciabilità del prodotto, ogni fase del ciclo difficile la proliferazione di alghe e di micrord’allevamento deve inoltre essere monitorata ganismi indesiderati che con i loro metaboliti e documentata, mentre le confezioni commersono generalmente i principali responsabili di cializzate devono invece riportare, sull’etichetsapori sgradevoli, non ultimo quello attribuibile ta o su un apposito contrassegno, il numero o al sapore di fango, causato dalla presenza ecil codice di riferimento del produttore. cessiva di geosmina. In termini d’allevamento © RIPRODUZIONE RISERVATA novembre 2012