allegato - om giano dell`umbria bastardo

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allegato - om giano dell`umbria bastardo
PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U
℡ centralino
Sito web: www.omnicomprensivogianodellumbria.it
E-mail: [email protected]
0742/931953
Presidenza
0742/931954
℡ fax 0742/99394
C.F. 82005300544
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
CLASSE: 5 sez. B
Indirizzo: MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
Anno Scolastico 2015/2016
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INDICE GENERALE DEL DOCUMENTO
Presentazione dell’Istituto
Presentazione della Classe
Elenco candidati interni
Elenco degli Insegnanti del Consiglio di Classe
Profilo Professionale dell’indirizzo di studi Manutenzione e
Assistenza Tecnica
Metodi e Strumenti Didattici
Piani di studi a.s. 2015/2016
Criteri per la valutazione curricolare
Criteri per l’attribuzione del voto di comportamento
Riferimenti per stage aziendali
SCHEDE DISCIPLINARI:
Inglese
Religione
Tecnologie e tecniche di installazione manutenzione
Tecnologie elettriche elettroniche ed applicazioni
Matematica
Educazione fisica- Scienze motorie
Italiano
Storia
Tecnologie meccaniche ed applicazioni
Laboratori tecnologici ed esercitazioni
Calendario delle prove di simulazione
Lista dei documenti a disposizione della Commissione
Simulazioni Prima Prova Esame di Stato
Simulazioni Seconda Prova Esame di Stato
Simulazioni Terza Prova Esame di Stato
Simulazione Prova Esame per studenti con P.E.I.
Griglia Valutazione Prova Scritta per studenti con P.E.I
Griglia Valutazione Prova Orale per studenti con P.E.I.
Griglie di Valutazione Prima Prova
Griglie di Valutazione Seconda Prova
Griglia di Valutazione Terza Prova
Griglia del Colloquio
Firma dei docenti del Consiglio di Classe
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PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
L’Istituto professionale di Bastardo è nato nel 1966 sotto la spinta di un territorio molto vivace e
sviluppato dal punto di vista economico ed imprenditoriale: la cittadina di Bastardo, in particolare,è
caratterizzata da un elevato sviluppo della piccola e media impresa e del terziario e fa da punto di
riferimento per i paesi vicini. L’istituto professionale per il commercio di Bastardo è sorto come
sede coordinata dell’ IPSC Orfini di Foligno e ha subito svolto un ruolo di supporto all’economia
locale , fornendo alle imprese quadri di primo livello.
Il corso fino al 1985 aveva una durata di tre anni e rilasciava la sola qualifica professionale, nel
1985 il ministero ha concesso il corso post –qualifica per ottenere il diploma di tecnico della
gestione aziendale (titolo equipollente a quello di ragioniere). Negli anni 60’ a Bastardo è stato
istituito anche un corso di avviamento professionale trasformatosi poi in IPSIA, prima come sede
distaccata dell’IPSIA di Foligno, poi nel 2000 IPC e IPSIA di Bastardo formano un unico istituto
spesso con classi articolate aggregato all’IISS di Spoleto.
Dal primo settembre 2012 l’IPC - l’IPSIA di Bastardo è passato sotto la dirigenza del preside
dell’Istituto Omnicomprensivo di Giano dell’Umbria: prof. Giuseppe Sofia in quanto è stato attivato
il polo scolastico in verticale.
Si è risposto così all’esigenza, più volte avvertita, di un maggiore coordinamento dell’offerta
formativa del territorio.
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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe 5 B, indirizzo Manutenzione ed Assistenza Tecnica è costituita da dodici studenti ed al
suo interno sono presenti due alunni diversamente abili che hanno seguito un percorso educativodidattico individualizzato (P.E.I.) con obiettivi e contenuti diversificati, in base a quanto previsto
dall’art. 15 comma 4 dell’OM 90/2001. Tali studenti parteciperanno all’Esame di Stato con prove
d’Esame che accerteranno una preparazione idonea al rilascio di un attestato di Crediti Formativi.
La classe è il risultato della selezione avvenuta nel corso degli anni precedenti, a cui si sono
aggiunti due studenti provenienti da altro Istituto; in particolare uno studente si è inserito all’inizio
del quarto anno trasferendosi dall’ITIS di Foligno ed un altro studente, proveniente dalla stessa
scuola, ha iniziato a frequentare le lezioni in questo Istituto a partire dal 11/11/2015.
E’ opportuno inoltre sottolineare il fatto che tre studenti, non ammessi alla classe quinta del corso
Servizi Commerciali di questo Istituto, alla fine dell’anno scolastico 2013/2014, a causa della
mancata concessione della classe quarta per lo stesso indirizzo nell’anno scolastico successivo,
hanno deciso di cambiare percorso di studi, frequentando nel corso dell’a.s. 2014-2015 la classe
Quarta indirizzo Manutenzione ed Assistenza Tecnica, dopo aver sostenuto con esito positivo i
relativi esami integrativi.
All’interno della classe non ci sono studenti che ripetono il quinto anno.
Il corpo docente ha subito negli anni alcuni cambiamenti a causa dei quali non è stato sempre
possibile garantire la necessaria continuità didattica.
La classe si è dimostrata molto fragile nell’acquisizione dei contenuti del quinto anno. Sono state
rilevate carenze pregresse nonché scarsa attitudine nello studio degli argomenti teorici. L’interesse e
la partecipazione alle attività di tipo pratico sono stati conformi agli obiettivi prefissati, come anche
evidenziato dalle esperienze formative condotte all’esterno dell’Istituto durante il periodo di Stage
Aziendale. Nel corso dell’anno si sono alternati periodi di maggiore impegno ed altri di scarsa
applicazione. Gli studenti non sempre hanno dimostrato sufficiente maturità e consapevolezza
dell’impegno richiesto per affrontare l’Esame di Stato. Tuttavia, nell’ultima parte dell’anno, la
classe, nel complesso, ha evidenziato un impegno maggiore ed uno studio più regolare che ha
permesso di colmare buona parte delle lacune fino ad arrivare ad un profitto mediamente
sufficiente.
Uno studente si distingue dal resto della classe per la costanza e la serietà di applicazione.
Permangono singoli casi di particolare difficoltà che sono stati discussi dal Consiglio di Classe. Il
comportamento si è mantenuto sufficientemente corretto per tutto l’anno scolastico salvo episodi
circoscritti che comunque non hanno impedito il regolare svolgimento delle lezioni. Gli insegnanti
hanno cercato di instaurare rapporti interpersonali positivi e di collaborazione sia con gli alunni sia
con le famiglie ma solo una parte di queste ha risposto in modo continuo.
La frequenza alle lezioni è stata abbastanza regolare.
In estrema sintesi, il giudizio globale sul grado di raggiungimento degli obiettivi in termini di
conoscenze, abilità e competenze previste è nel complesso sufficiente. Si può affermare che non
tutta la classe ha pienamente raggiunto le competenze prefissate, sia a causa delle lacune pregresse,
sia per l’impegno e la partecipazione modesti che un gruppo minoritario di allievi ha evidenziato
nell’affrontare i contenuti culturali presenti in alcune discipline. Per questi allievi non sempre c’è
stato uno studio riflessivo ed un approfondimento degli argomenti trattati in aula ed il lavoro svolto
a casa si è dimostrato talvolta carente specialmente nella rielaborazione.
L’offerta formativa ha avuto come finalità generale quella di far acquisire una padronanza minima
delle tematiche fondamentali delle diverse discipline, cercando di contribuire allo sviluppo della
personalità degli alunni e al riconoscimento e valorizzazione delle loro capacità e potenzialità.
Come elementi di valutazione sono stati considerati: la presenza e la partecipazione al dialogo
educativo, l’impegno profuso, le conoscenze acquisite, i progressi compiuti rispetto ai livelli di
partenza e tutte le abilità (logiche, espositive, di analisi e di sintesi) mostrate dagli allievi.
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Studenti con Piano Educativo Individualizzato
Gli studenti diversamente abili che hanno seguito un percorso educativo-didattico individualizzato
(P.E.I.) con obiettivi e contenuti diversificati, in base a quanto previsto dall’art. 15 comma 4
dell’OM 90/2001, sono stati affiancati nel corso dell’anno, da quattro insegnanti di sostegno, per un
monte ore complessivo di 14,5 ore settimanali. Gli insegnanti specializzati seguiranno gli alunni
diversamente abili, anche durante lo svolgimento dell’Esame di Stato.
Tali studenti, sulla base di quanto deliberato in sede di Consiglio di Classe, svolgeranno una prova
scritta ed una prova orale da concordare con la Commissione Esaminatrice.
I contenuti delle prove saranno elaborati dalla Commissione, sulla base della documentazione
fornita dal Consiglio di Classe. Tali prove saranno coerenti con quelle svolte durante il corso degli
studi e con gli obiettivi educativi, di formazione professionale e di sviluppo della persona prefissati
nel P.E.I.
Per ulteriori indicazioni e dettagli in merito ai suddetti alunni, si rimanda alla relativa
documentazione a disposizione della Commissione.
Nell’ambito del percorso alternanza scuola-lavoro tali studenti hanno frequentato lo stage aziendale
previsto a livello ministeriale, inoltre hanno partecipato al Progetto di Alternanza Scuola-Lavoro
elaborato appositamente per tali discenti.
Il Consiglio di Classe ha attestato che tutti gli alunni hanno assolto il limite di frequenza ex art 14
punto 7 D.P.R. 122/09
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ELENCO CANDIDATI INTERNI
N.
COGNOME E NOME
1
BARTOLONI RICCARDO
2
BERZINTU CRISTINA MIHAELA (P.E.I.)
3
BISOGNI LORENZO
4
CAPODICASA RICCARDO
5
DEL SOLE JHONATAN
6
LILLI DANIELE
7
MAGGIORI LUCA (P.E.I.)
8
MENICONI ELIA
9
NEBIU ADIS
10
PATITO DIEGO
11
POLI EMANUELE
12
QUINTIERI FRANCESCO
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ELENCO DEGLI INSEGNANTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
(Ore settimanali 32)
Cognome e nome
Figura
professionale
disciplina
Ore
Continuità
settimanali didattica
1
Versiglioni Matilde
Docente
Italiano
4
SI
2
Versiglioni Matilde
Docente
Storia
2
SI
3
Grillo Michela
Docente
Matematica
3
NO
4
Massucci Amedeo
Docente
8
NO
5
Esposito Vincenzo
Docente
3
NO
6
Dominici Roberta
Docente
Tecnologie e
tecniche di
installazione e
manutenzione
Tecnologie
meccaniche ed
applicazioni
Scienze Motorie
2
SI
7
Tordi Franca
Docente
Religione
1
SI
8
Feliziani Maria Grazia Docente
Inglese
3
NO
9
Massucci Amedeo
Docente
3
NO
10
Placidi Stefano
ITP
2 comp
NO
11
Placidi Stefano
ITP
2 comp
SI
12
Placidi Stefano
ITP
2 comp
SI
13
Placidi Stefano
ITP
3
SI
14
Balletta Filomena
Docente
Tecnologie
elettriche ed
elettroniche ed
applicazioni
Tecnologie
meccaniche
ed
applicazioni
Tecnologie
elettriche ed
elettroniche
Tecnologie e
tecniche di
installazione
Laboratori
tecnologici ed
esercitazioni
Sostegno
15
Saia Mirella
Docente
Sostegno
NO
16
Picchiarelli Marco
Docente
Sostegno
NO
17
Petruccioli Gian Luca
Docente
Sostegno
SI
SI
7
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PROFILO PROFESSIONALE DELL’INDIRIZZO DI STUDI
MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”
possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e
manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi,
impianti e apparati tecnici, anche marittimi.
Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali
(elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in
relazione alle esigenze espresse dal territorio.
È in grado di:
• Controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del
loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla
salvaguardia dell’ambiente.
• Osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli
interventi.
• Organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue, relative al
funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi.
• Utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo
presenti nei processi lavorativi e nei servizi che lo coinvolgono.
• Gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l’approvvigionamento.
• Reperire e interpretare documentazione tecnica.
• Assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi.
• Agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome
responsabilità.
• Segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche.
• Operare nella gestione dei sevizi, anche valutando i costi e l’economicità degli interventi.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in “Manutenzione e assistenza tecnica”
consegue i risultati di apprendimento di seguito descritti in termini di competenze:
1. Comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti.
2. Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e
tecnologie specifiche.
3. Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta
funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione.
4. Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di
intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità
e delle procedure stabilite.
5. Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei
sistemi e degli impianti.
6. Garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d’arte,
collaborando alla fase di collaudo e installazione.
7. Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi
efficaci e economicamente correlati alle richieste.
Le competenze dell’indirizzo « Manutenzione e assistenza tecnica » sono sviluppate e integrate in
coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio.
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METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Il Consiglio di classe, in sede di programmazione preliminare, tenendo conto dei metodi di
insegnamento e degli strumenti didattici descritti, in coerenza con quanto programmato all’inizio
dell’anno scolastico 2014/2015 ha individuato quanto segue:
METODI DI INSEGNAMENTO
•
•
•
•
•
•
•
•
Lezione frontale
Lezione dibattito
Esercitazione in classe
Utilizzazione di supporti informatici (internet, programmi informatici)
Test a risposta aperta o multipla
Verifiche con valore di feedback
Esercitazioni di laboratorio
Risoluzione di problemi reali
STRUMENTI DIDATTICI
•
•
•
•
Libri scolastici in adozione
Altri testi
Fotocopie
Software di simulazione
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Gli strumenti didattici utilizzati dai docenti del Consiglio di classe, in coerenza con quelli
individuato nel P.O.F. sono stati i seguenti: interrogazioni, compiti scritti, relazioni, test,
discussione libera durante le lezioni ed esperienze pratiche di laboratorio.
Le verifiche sono state volte ad accertare sia l’acquisizione delle conoscenze che delle capacità
acquisite dagli allievi. Le verifiche sono state scritte, orali e pratiche (nelle discipline che lo
prevedevano).
I compiti in classe svolti da ciascuna disciplina sono stati almeno due per ciascun quadrimestre e le
interrogazioni orali sono state almeno due per quadrimestre. Gli eventuali interventi degli studenti
durante le lezioni sono stati anch’essi oggetto di valutazione. In preparazione dell’Esame di Stato,
sono state effettuate due simulazioni per ciascuna tipologia di prova scritta.
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PIANO DI STUDI A.S. 2015/2016
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
50A
4
LINGUA INGLESE
46A
3
STORIA
50A
2
MATEMATICA
47A
3
SCIENZE MOTORIE
29A
2
RELIGIONE
1
LABORATORI TECNOLOGICI ED
ESERCITAZIONI
32C
3
TECNOLOGIE MECCANICHE ED
APPLICAZIONI
20A
3
TECNOLOGIE E TECNICHE DI
INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE
34A
8
TECNOLOGIE ELETTRICO ELETTRONICHE
E APPLICAZIONI
34A
3
COMPRESENZA
6
TOTALE
32
10
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CRITERI PER LA VALUTAZIONE CURRICOLARE
Livello
Punteggio
decimi
in
Descrizione
Obiettivi completamente raggiunti con arricchimenti personali.
Raggiungimento completo delle competenze. Conoscenze approfondite ed organiche con
9 - 10
capacità di compiere osservazioni personali e competenza autonoma nelle applicazioni;
elaborazione e formulazione di giudizi in senso interdisciplinare; proprietà di linguaggio e
precisione nell’esposizione orale; metodo di lavoro autonomo e personale.
5
Obiettivi completamente raggiunti.
Raggiungimento completo delle competenze
8
prefissate per la disciplina. Conoscenze
complete con discrete capacità di rielaborazione, competenza sicura nelle applicazioni,
valide capacità logiche, autonomia di giudizio, esposizione precisa e puntuale; metodo di
lavoro efficace.
Obiettivi discretamente raggiunti.
4
7
Raggiungimento positivo delle competenze. Conoscenze complete con capacità di
rielaborazione sufficientemente padroneggiata, discrete capacità logiche, esposizione
diligente, applicazioni senza errori significativi e metodo di lavoro abbastanza efficace.
Obiettivi minimi raggiunti.
Raggiungimento
3
6
elementare
delle
minime
competenze
disciplinari.
Conoscenze
complessivamente sufficienti, capacità logiche essenziali, applicazioni senza errori
determinanti, esposizione ordinata anche se non sempre sicura; metodo di lavoro non sempre
efficace e adeguato.
Obiettivi minimi parzialmente raggiunti.
2
5
Raggiungimento parziale ed elementare delle minime competenze disciplinari. Conoscenze
parziali, modeste capacità logiche, difficoltà ad organizzare le informazioni, insufficiente
autonomia nelle applicazioni, metodo di lavoro parzialmente efficace ed adeguato.
Obiettivi minimi non raggiunti.
Mancato conseguimento del livello minimo di competenza. Conoscenze parziali e
4
superficiali, scarse capacità logiche, difficoltà ad organizzare le informazioni, esposizione
confusa e imprecisa, scarsa autonomia nelle applicazioni e metodo di lavoro scarsamente
produttivo.
1
Obiettivi minimi non raggiunti.
Non si evidenziano competenze. Rifiuto delle attività didattiche e rifiuto dell’esecuzione
1-3
delle prove di verifica oppure conoscenze gravemente lacunose, capacità logiche non
evidenziate con conseguente difficoltà o impossibilità nel coordinare le informazioni e nel
procedere nelle applicazioni, esposizione assente o caratterizzata da disordine formale e da
gravi carenze linguistico-espressive. Metodo di lavoro improduttivo.
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Tipologia degli interventi di recupero
Il Consiglio di classe ha attivato nel secondo quadrimestre lezioni di recupero in itinere rivolte agli
alunni con valutazioni insufficienti al termine del primo quadrimestre. Le carenze riscontrate sono
state parzialmente recuperate.
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CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI
COMPORTAMENTO
•
Frequenza
•
Puntualità
•
Rispetto delle norme di comportamento nella scuola verso persone e cose
•
Collaborazione e partecipazione alla vita scolastica
•
Rispetto delle consegne dei Docenti e degli impegni assunti
•
Sanzioni disciplinari
ATTIVITA’ COMPLEMENTARI CLASSE 5 B
Viaggio di istruzione presso EXPO Milano (parte della classe)
Partecipazione al progetto alternanza scuola- lavoro con stage aziendali dal 21.09.15 al 03.10.15.
Uscita didattica presso il castello di Gradara (parte della classe)
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Riferimenti per stage aziendali (5° anno)
N.
1
NOME
BARTOLONI RICCARDO
Prot. N. 2443/ c27 –
16/09/2015
DITTA
2
BERZINTU CRISTINA M.
DITTA
MILENA HAIR STYLE
L.go Colfumero, n. 9
06030 Bastardo – Giano dell’Umbria (PG)
TEL. 074299904
DITTA
OFFICINA POLTRONI IVANO E WALTER
VIA G. PASCOLI, N. 3
06036 MONTEFALCO (PG)
TEL. 0742379468
e-mail:[email protected]
DITTA
Prot. N. 2399/c27 - 15/09/15
3
BISOGNI LORENZO
Prot. N. 2413/c27 –
16/09/2015
4
CAPODICASA
RICCARDO
Prot. N. 2415/c27 16/09/2015
5
DEL SOLE JHONATAN
Prot. N. 2416/c27 –
16/09/2015
6
MAGGIORI LUCA
Prot. N. 2432/C27 –
16/09/2015
7
MENICONI ELIA
Prot. N. 2417/c27 –
16/09/2015
8
NEBIU ADIS
Prot. N. 2418/c27 –
16/09/2015
9
PATITO DIEGO
Prot. N 2445/c27 –
17/09/2015
11
12
POLI EMANUELE
Prot. N. 2419/c27 –
16/09/2015
QUINTIERI FRANCESCO
Prot. N. 2420/c/27 –
16/09/2015
DITTA
OFFICNINA MECCANICA
F.LLI FALCHI A. e R.
ZONA INDUSTRIALE,10 BASTARDO
06030 GIANO DELL0UMBRIA (PG)
TEL. 0742 99263
FELIZIANI NELLO
FERRAMENTA-EDILIZIA-SANITARI
P.ZZA DEL POPOLO, 16 BASTARDO
06030 GIANO DELL’UMBRIA (PG)
TEL. 0742 99140
e-mail: [email protected]
DITTA AUTODEMOLIZIONI
DEL SOLE ADOLFO
Loc. Viepri
06056 MASSA MARTANA (PG)
Tel. 0758947410
DITTA ARIEL COOPERATIVA SOCIALE
ORTO BIOLOGICO
VIA CASEVECCHIE, N. 20
06034 FOLIGNO (PG)
TEL. 0742356723
e-mail: [email protected]
DITTA CARROZZERIA
CASSIANI MARIO e LUCIANO S.N.C..
ZONA INDUSTRIALE BASTARDO
06030 GIANO DELL’UMBRIA (PG)
TEL. 0742 99072
e-mail: [email protected]
DITTA CENTRO REVISIONI SPACCHETTI
VIA DELL’ARTIGIANATO, N. 52
06030 GIANO DELL’UMBRIA (PG)
TEL 074299159
e-mail: [email protected]
DITTA
OFFICNINA MECCANICA
F.LLI FALCHI A. e R.
ZONA INDUSTRIALE,10 BASTARDO
06030 GIANO DELL0UMBRIA (PG)
TEL. 0742 99263
FERRAMENTA FUCCI S.A.S.
Via Cavallara, 11
06035 GUALDO CATTANEO (PG)
TEL.074299324
DITTA
FELIZIANI NELLO
FERRAMENTA-EDILIZIA-SANITARI
P.ZZA DEL POPOLO, 16 BASTARDO
06030 GIANO DELL’UMBRIA (PG)
TEL. 0742 99140
e-mail: [email protected]
14
PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U
SCHEDE DISCIPLINARI
15
PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U
DISCIPLINA
Inglese 5 B
ORE SETTIMANALI
3
LIBRO DI TESTO
B.Franchi Martelli – H. Creek “English Tools for
Mechanics”, Minerva Scuola
DOCENTE
Prof.ssa Maria Grazia Feliziani
OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI
- orientarsi nella comprensione di testi nella
lingua straniera relativi al settore specifico
d'indirizzo;
- produrre testi scritti di carattere generale
e/o specifico di indirizzo con sufficiente
coerenza e coesione;
- ampliamento delle competenze acquisite
dagli studenti anche attraverso il saper
riportare sinteticamente il contenuto di un
testo, riassumere testi analizzati,
comprendere testi di indirizzo;
-produrre testi scritti con lessico,funzioni
corretti
CONOSCENZE
Conoscenza di elementi, espressioni, strutture
sintattiche e lessicali specifici della meccanica e
delle tecnologie relative ad essa.
ABILITA’
Leggere, capire e interpretare testi scritti ed
orali su argomenti relativi all'ambito
professionale.
Esprimersi sia oralmente che per iscritto
utilizzando le strutture linguistiche in modo
sufficientemente corretto per avere una
semplice interazione sia di tipo corrente che
tecnico-professionale.
COMPETENZE
Saper usare la lingua , sia scritta che orale, in
situazioni professionali.
Saper presentare e argomentare tematiche di
tipo professionale.
Saper cogliere relazioni con le altre discipline .
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METODI UTILIZZATI
Metodo utilizzato di tipo funzionalecomunicativo per stimolare il più possibile la
riflessione e i collegamenti interdisciplinari, in
particolare con altre discipline d'indirizzo.
STRUMENTI
Libro di testo
Lavagna
Schemi riassuntivi
Dizionario
TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE
Verifiche formative
Verifiche sommative
CRITERI DI VALUTAZIONE
STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Nei criteri si è considerato la conoscenza degli
argomenti,uso adeguato di funzioni e lessico,
fluidità espositiva, uso del registro linguistico,
sintesi, interesse, impegno, partecipazione e
progressi rispetto ai livelli di partenza.
Verifiche: tre scritte e due orali per
quadrimestre. Nel secondo periodo dell’anno
scolastico sono state effettuate due simulazioni
delle prove di esame. Nel valutare si è fatto
riferimento alle griglie di valutazione elaborate
dai vari organi competenti e dall’Indirizzo per
l’Esame di Stato. Verifiche scritte di carattere
tradizionale: lettura, comprensione e
rielaborazione di testi specifici e settoriali.
Verifiche orali: lettura, comprensione,
traduzione di un brano e trattazione sintetica
del testo analizzato, risposte a domande,
semplici conversazioni guidate, valutando la
capacità dell’alunno di individuare i
collegamenti tra i vari argomenti ai fini
dell’Esame di Stato.
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PROGRAMMA SVOLTO :
Gli argomenti trattati sono stati selezionati in base a obiettivi pluridisciplinari specifici della
materia presenti nelle unità scelte dal libro di testo in adozione.
Libro di testo :“English Tools for mechanics” Autori:B. Franchi Martelli-H.Creek
Ed. Minerva Scuola:
Grammar: Revision of Simple past/Present perfect, Past perfect, Present Progressive,
Future, Linking words, Relative Pronouns, Phrasal verbs.
Modulo 3 (Tools and machine tools)
Unit 9-Computer and Machine
Automation developments
CNC machines
CAD/CAM and CIM/CIE
Advantages and disadvantages in using CNC
Modulo 4 (Computers and automation)
Unit 10-What is a Computer?
Memories and computers
RAM and ROM
Flash memory
Networks
Unit 11- The Worldwide network
What is the Internet?
What is a hypertext?
Unit 12- Automation and Robotics
What is a robot?
Industrial robots
Modulo 5 ( Energy, engines and mechanical engineering systems)
Unit 13- Energy and environment
Sources of energy
Non-renewable sources
Renewable sources
Climate is changing….why?
Solar energy
Unit 15- Engines and car technology
How car engines work
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OSSERVAZIONI DEL DOCENTE
La classe, formata da 13 alunni, di cui 2 diversamente abili con una
programmazione riservata ed uno ritirato, si è presentata con una fisionomia
vivace e con disponibilità al dialogo. La conoscenza della classe, per la
sottoscritta, è limitata all’anno scolastico 2015/2016. La non continuità
didattica, poiché è stato cambiato insegnante ogni anno nel corso del
quinquennio, ha determinato problematiche sia nello svolgimento del
programma, che di adattamento e di apprendimento. Il comportamento degli
alunni non è stato sempre corretto -a volte anche inaccettabile- e l’impegno,
l’interesse e l’attenzione non sempre costanti.
Rispetto agli obiettivi disciplinari fissati all’inizio dell’anno scolastico in termini
di conoscenze, competenze e capacità, sono stati raggiunti livelli di
apprendimento piuttosto disomogenei. Solo un alunno è stato in grado di
esporre i temi studiati con una adeguata correttezza, sia sul piano fonologico
che sintattico, e di rielaborare in modo personale le conoscenze acquisite
procedendo a diversi collegamenti interdisciplinari. Un gruppo di alunni ha
manifestato una certa inadeguatezza e difficoltà nell'esposizione orale e
scritta risultata non priva di imperfezioni e/o errori di tipo strutturale,
grammaticale, con l'utilizzo di un lessico eccessivamente semplice e non
sempre adeguato al contesto. E’ sicuramente vero, però, che tali alunni, se
guidati, hanno conseguito risultati quasi accettabili. Un ultimo esiguo numero
di studenti, per incostanza nell’impegno e/o per non aver acquisito un
efficace metodo di lavoro e di studio, ha raggiunto una preparazione mediocre.
Bastardo,15/maggio/2016
La Docente
M.Grazia Feliziani
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SCHEDA DISCIPLINARE
DISCIPLINA
ORE SETTIMANALI
LIBRO DI TESTO
Religione
1
Nuovo Religione e Religioni
DOCENTE
Prof.ssa Tordi Franca
OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI
Acquisire una conoscenza oggettiva e sistematica
dei contenuti essenziali del cattolicesimo e delle
grandi linee di sviluppo storico.
Approccio in modo adeguato e corretto alla Bibbia e
ai documenti principali della tradizione cristianocattolica.
Acquisire forme di linguaggio religioso e
specificamente quello cattolico.
Comprendere e rispettare le diverse posizioni che le
persone assumono in materia etica e religiosa.
Riconoscere il ruolo del cristianesimo nella crescita
civile italiana ed europea.
CONOSCENZE
ABILITÀ
COMPETENZE
METODI UTILIZZATI
Identità storica della religione Cattolica.
Concezione cristiano-cattolica della famiglia e
del matrimonio.
Rapporto della Chiesa con il mondo
contemporaneo.
Linee di fondo della dottrina sociale della
Chiesa.
Presenza della religione nella società
contemporanea in un contesto di pluralismo
culturale e religioso.
Giustifica e sostiene le proprie scelte di vita.
Discute dal punto di vista etico potenzialità e
rischi delle nuove tecnologie.
Si confronta con la dimensione della
multiculturalità.
Fonda le scelte religiose sulla base delle
motivazioni intrinseche e della responsabilità.
Sapersi interrogare sulla propria identità
umana,religiosa e spirituale,i relazione con gli
altri e con il mondo.
Riconoscere la presenza e l’incidenza del
cristianesimo nel corso della storia.
Confrontarsi con la visione del mondo ,
utilizzando le fonti autentiche della Rivelazione.
L’insegnante parte dal vissuto dei ragazzi con una
riflessione sulla loro crescita personale,mettendo in
evidenza l’importanza della loro relazionalità a
partire dalla famiglia fino al confronto con la società
nella dimensione religiosa.
In questo modo l’insegnamento della Religione
cattolica ha pone in essere un modello
d’insegnamento in cui l’allievo rielabora
autonomamente gli stimoli forniti dall’insegnante.
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Le tecniche da usare favoriscono il coinvolgimento
di ogni alunno in lavori di gruppo o individuali.
Si privilegiano brevi lezioni frontali o lettura ad alta
voce,visualizzazione alla lavagna di mappe
concettuali.
I mezzi e gli strumenti sono: letture ,conversazioni,
audiovisivi,fonti bibliche,documenti del Concilio
Vaticano II.
STRUMENTI
La valutazione degli obiettivi educativi avviene
attraverso osservazioni sistematiche.
La verifica viene effettuata tramite prove
scritte(prove oggettive),orali(dialoghi tra
insegnante e alunno)e esercitazioni individuali e
di gruppo.
La valutazione formativa ,in itinere ,sommativa
,ha come oggetto non solo i comportamenti
degli alunni ma anche l’operato dell’insegnante.
I criteri per la valutazione:il livello di partenza
degli alunni,il raggiungimento degli obiettivi sul
piano qualitativo e quantitativo,progressi che
l’alunno è stato in grado di compiere.
TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE
CRITERI DI VALUTAZIONE
PROGRAMMA SVOLTO
CONTENUTI DISCIPINARI
Modulo 1:I comandamenti ieri e oggi
-I comandamenti e i giova ni di oggi
-La vita come dono:analisi di problematiche riguardanti la vita (l’eutanasia e la pena di morte )
-La fede in Dio e le diverse posizioni a riguardo
-Gli idoli secondo la visione dei giovani
-Il rapporto tra genitori e figli
-Il matrimonio
Modulo2:La diversità e i pregiudizi
-Intolleranza religiosa e problematiche attuali
-La diversità come ricchezza e risorsa umana
-Lo sfruttamento minorile
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OSSERVAZIONI DEL DOCENTE
Per quanto riguarda l’area educativa gli alunni hanno dimostrato un comportamento più
responsabile nel rispetto di sé e degli altri , un maggior autocontrollo dell’impulsività e un
maturarsi della propria identità.
Per quanto riguarda l’area didattica gli obiettivi, programmati nelle varie Unità di Apprendimento
per questo anno scolastico,sono stati raggiunti dalla maggior parte degli alunni della classe quinta
in modo adeguato alle capacità e all’impegno ,riuscendo a raggiungere,così,un profitto globalmente
buono.
L’Insegnante
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DISCIPLINA
ORE SETTIMANALI
TECNOLOGIE E TECNICHE DI
INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE
8
LIBRO DI TESTO
TECNOLOGIE E TECNICHE DI
INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE –
EDITORE CALDERINI
DOCENTI
Prof. Massucci Amedeo
Prof. Placidi Stefano (ITP)
OBIETTIVI DISCIPLINARI
Il docente di “Tecnologie e tecniche di
installazione e di manutenzione” concorre a far
conseguire allo studente, al termine del percorso
quinquennale,
i
seguenti
risultati
di
apprendimento relativi al profilo educativo,
culturale e professionale:
- padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici
con particolare attenzione alla sicurezza nei
luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della
persona, dell’ambiente e del territorio;
- individuare i problemi attinenti al proprio
ambito di competenza e impegnarsi nella loro
soluzione collaborando efficacemente con gli
altri; utilizzare strategie orientate al risultato, al
lavoro per obiettivi e alla necessità di assumere
responsabilità nel rispetto dell’etica e della
deontologia professionale; - utilizzare le
tecnologie specifiche del settore e sapersi
orientare nella normativa di riferimento;
-intervenire, per la parte di propria competenza
e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle
diverse fasi e livelli del processo dei servizi, per
la produzione della documentazione richiesta e
per l’esercizio del controllo di qualità.
I risultati di apprendimento sopra riportati in
esito al percorso quinquennale costituiscono il
riferimento delle attività didattiche della
disciplina nel secondo biennio e nel quinto
anno. La disciplina, nell’ambito della
programmazione del Consiglio di Classe,
concorre in particolare al raggiungimento dei
seguenti risultati di apprendimento, relativi
all’indirizzo, espressi in termini di competenza:
- utilizzare, attraverso la conoscenza e
l’applicazione della normativa sulla sicurezza,
strumenti e tecnologie specifiche;
- utilizzare la documentazione tecnica prevista
dalla normativa per garantire la corretta
funzionalità di apparecchiature, impianti e
sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione;
- individuare i componenti che costituiscono il
sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di
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intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei
componenti e delle parti, nel rispetto delle
modalità e delle procedure stabilite;
- garantire e certificare la messa a punto degli
impianti e delle macchine a regola d’arte,
collaborando alla fase di collaudo e di
installazione;
- gestire le esigenze del committente, reperire le
risorse tecniche e tecnologiche per offrire
servizi efficaci ed economicamente correlati alle
richieste;
- analizzare il valore, i limiti e i rischi delle
varie soluzioni tecniche per la vita sociale e
culturale con particolare attenzione alla
sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla
tutela della persona, dell’ambiente e del
territorio.
Alcuni studenti hanno acquisito le conoscenze
di base e le competenze necessarie per operare
correttamente in tali ambiti, altri evidenziano
qualche difficoltà.
CONOSCENZE
Buona parte della classe ha acquisito un
livello di conoscenza della disciplina
sufficiente; alcuni studenti evidenziano
lacune.
ABILITÀ
Pochi allievi sono in grado di effettuare in
modo autonomo un problema di sintesi,
altri, sotto opportuna guida sono in grado
di svolgere problemi di analisi.
COMPETENZE
Pochi studenti hanno raggiunto in pieno le
abilità indicate.
METODI UTILIZZATI
Lezioni frontali interattive con prevalente
carattere problematizzante, orientate verso
la ricerca e la scoperta, operando in modo
tale da favorire la concettualizzazione.
Costruzione di schemi a blocchi per
analizzare tipiche applicazioni del settore.
Formulazione di domande stimolo per
cercare di far emergere i concetti
sistematici tipici della disciplina.
Svolgimento di esercizi e problemi, per
acquisire
le
capacità
critiche
e
di
rielaborazione;
Ricerca individuale di argomenti che
verranno proposti dagli studenti nella tesina
multidisciplinare che discuteranno in sede
d’esame.
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STRUMENTI
TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE
CRITERI DI VALUTAZIONE
STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Utilizzo del computer e di internet per
conoscere le ultime novità tecnologiche e
per capire l’importanza delle tecnologie
dell’istruzione in campo didattico-educativo.
Utilizzo di manuali tecnici.
Utilizzo del libro di testo limitatamente agli
aspetti descrittivi degli argomenti trattati.
Utilizzo di dispense fornite dall’insegnante.
L’accertamento del raggiungimento degli
obiettivi fissati è avvenuto attraverso prove
soprattutto quantitative.
Per verificare le conoscenze sono state
effettuate delle prove strutturate, così è
stato possibile appurare la conoscenza della
parte nozionistica della disciplina;
Per verificare le abilità sono stati elaborati
compiti in classe che prevedevano sia
problemi di analisi (esercizi) che descrizione
di argomenti trattati;
Per verificare le competenze sono stati
utilizzati colloqui individuali ed esercizi.
Sono inoltre state svolte verifiche riguardo
alle attività laboratoriali.
La valutazione è stata articolata in tre fasi:
diagnostica (fase iniziale);
formativa (durante l’anno) ;
sommativa (verifica finale).
La valutazione è stata in tal senso
concepita come un processo attraverso il
quale
è
stato
possibile
rilevare
l’apprendimento nella prospettiva del suo
miglioramento.
I controlli sono stati di tipo correttivo,
preventivo e migliorativo, orientati alla
logica del miglioramento continuo e
dell’apprendimento significativo.
Quindi l’attenzione è stata rivolta al
processo di apprendimento del discente nel
tempo.
Griglie di valutazione deliberate in sede di
Collegio Docenti e di Consiglio di Classe.
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PROGRAMMA SVOLTO
CONTENUTI DISCIPINARI
MODULO 1 : Sistemi elettronici per la gestione della produzione
UNITA’ DIDATTICA 1: Controllori Logici Programmabili (PLC)
ARGOMENTI:
Richiami sui sistemi in logica cablata, concetto di logica programmata, struttura hardware
e funzionamento di un PLC, moduli di input, moduli di output, moduli speciali, schemi di
collegamento degli I/O, cenni sulla programmazione del PLC, tecniche di interfacciamento
con sistemi supervisori, esempi applicativi.
UNITA’ DIDATTICA 2: Sistemi Flessibili di Produzione
ARGOMENTI:
Concetto di produzione flessibile, struttura di un sistema di produzione flessibile, utilizzo
del PC come supervisore di processo, gestione e scambio di informazioni tra i vari reparti
aziendali, esempi applicativi, elementi di robotica industriale, possibili strutture di un
robot, bracci, giunti, gradi di libertà.
MODULO 2 : Metodiche di ricerca e diagnostica dei guasti
UNITA’ DIDATTICA 1: Guasti
ARGOMENTI:
Definizione di guasto, guasti sistematici e non sistematici, analisi dei guasti, tasso di
guasto, FMEA, FMECA, FTA, Analisi dei guasti multipli
UNITA’ DIDATTICA 2: Affidabilità e disponibilità
ARGOMENTI:
Componenti riparabili e non riparabili, definizione di affidabilità, parametri di affidabilità,
MTTF, MTTR, MTBF affidabilità di un sistema costituito da componenti in serie ed in
parallelo, affidabilità di un sistema complesso, applicazione dei concetti di affidabilità ai
circuiti di comando e controllo con funzioni di sicurezza, disponibilità di un apparato.
MODULO 3 : Linee guida del progetto di manutenzione, metodi tradizionali e
innovativi di manutenzione
UNITA’ DIDATTICA 1: Manutenzione
ARGOMENTI:
Definizione di manutenzione, manutenzione ordinaria e straordinaria, politiche di
manutenzione, manutenzione correttiva o a guasto, manutenzione preventiva,
manutenzione migliorativa, progetto di manutenzione TPM, efficienza totale di impianto,
scelta della politica di manutenzione, organizzazione della manutenzione in una azienda.
UNITA’ DIDATTICA 2: Gestione dei rifiuti
ARGOMENTI:
Manutenzione e rifiuti, classificazione dei rifiuti, registro dei rifiuti, stoccaggio e gestione
dei rifiuti, direttive RAEE e RoHS
MODULO 4 : Sicurezza sul lavoro in ambienti specifici
UNITA’ DIDATTICA 1: sicurezza nei luoghi di lavoro
ARGOMENTI:
Infortuni sul lavoro, rischio e pericolo, la valutazione dei rischi, la legislazione in materia
di salute e sicurezza sul lavoro, DPI, segnaletica di sicurezza, rischio elettrico, norme per
l’esecuzione in sicurezza dei lavori elettrici, tipo di lavoro elettrico, profili professionali del
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personale nei lavori elettrici, ruoli operativi nell’esecuzione di un lavoro elettrico, attrezzi
e dispositivi di protezione per lavori elettrici, principali procedure di sicurezza da adottare
nell’esecuzione di lavori elettrici
MODULO 5 : Documentazione per la certificazione della qualità
UNITA’ DIDATTICA 1: Qualità del prodotto e qualità totale
ARGOMENTI:
Il controllo qualità, il controllo statistico di qualità (C.S.Q.), il costo della qualità, le norme
sui sistemi di qualità, certificazione ed Enti di certificazione, la marcatura CE, procedure
per l’apposizione della marcatura CE, marcatura CE obblighi degli utilizzatori, marchi,
certificazione del sistema di qualità di un’organizzazione, certificazione del sistema di
gestione della sicurezza e delle salute dei lavoratori in un’organizzazione, attestazione
SOA
MODULO 6 : Contratto di manutenzione e assistenza tecnica
UNITA’ DIDATTICA 1: Contratti di manutenzione
ARGOMENTI:
FAC-SIMILE DI CONTRATTO DI MANUTENZIONE
Esempio pratico di stesura di un contratto di manutenzione
MODULO 7 : Principi, tecniche e strumenti della telemanutenzione e della
teleassistenza, sistemi basati sulla conoscenza e sulla diagnosi multisensore,
affidabilità del sistema di diagnosi
UNITA’ DIDATTICA 1: Telemanutenzione
ARGOMENTI:
Telemanutenzione, costituzione di un servizio di telemanutenzione, esempi pratici
OSSERVAZIONI DEL DOCENTE
L’impegno degli alunni nei confronti delle attività didattiche proposte, è stato soddisfacente per
quanto riguarda il lavoro svolto a scuola, tuttavia la mancanza di adeguata applicazione nel
rielaborare a casa gli argomenti esposti dal docente, ha limitato la quantità degli argomenti
analizzati, rispetto alla programmazione iniziale.
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DISCIPLINA
ORE SETTIMANALI
TECNOLOGIE ELETTRICOELETTRONICHE E APPLICAZIONI
3
LIBRO DI TESTO
TECNOLOGIE ELETTRICOELETTRONICHE E APPLICAZIONI –
EDITORE CALDERINI
DOCENTI
Prof. Massucci Amedeo
Prof. Placidi Stefano (ITP)
Il docente di “Tecnologie elettrico-elettroniche e
applicazioni” concorre a far conseguire allo
studente, al termine del percorso quinquennale, i
seguenti risultati di apprendimento relativi al
profilo educativo, culturale e professionale:
- padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con
particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di
vita e di lavoro, alla tutela della persona,
dell’ambiente e del territorio;
OBIETTIVI DISCIPLINARI
- individuare i problemi attinenti al proprio
ambito di competenza e impegnarsi nella loro
soluzione collaborando efficacemente con gli
altri; utilizzare strategie orientate al risultato, al
lavoro per obiettivi e alla necessità di assumere
responsabilità nel rispetto dell’etica e della
deontologia professionale; - utilizzare le
tecnologie specifiche del settore e sapersi
orientare nella normativa di riferimento;
- riconoscere ed applicare i principi
dell’organizzazione, della gestione e del
controllo dei diversi processi produttivi
assicurando i livelli di qualità richiesti.
I risultati di apprendimento sopra riportati in
esito al percorso quinquennale costituiscono il
riferimento delle attività didattiche della
disciplina nel secondo biennio e nel quinto
anno. La disciplina, nell’ambito della
programmazione del Consiglio di Classe,
concorre in particolare al raggiungimento dei
seguenti risultati di apprendimento, relativi
all’indirizzo, espressi in termini di competenza:
- utilizzare, attraverso la conoscenza e
l’applicazione della normativa sulla sicurezza,
strumenti e tecnologie specifiche;
- utilizzare la documentazione tecnica prevista
dalla normativa per garantire la corretta
funzionalità di apparecchiature, impianti e
sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione;
- individuare i componenti che costituiscono il
sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di
intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei
componenti e delle parti, nel rispetto delle
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modalità e delle procedure stabilite;
- utilizzare correttamente strumenti di misura,
controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei
sistemi e degli impianti,
- gestire le esigenze del committente, reperire le
risorse tecniche e tecnologiche per offrire
servizi efficaci ed economicamente correlati alle
richieste;
- analizzare il valore, i limiti e i rischi delle
varie soluzioni tecniche per la vita sociale e
culturale con particolare attenzione alla
sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla
tutela della persona, dell’ambiente e del
territorio
Alcuni studenti hanno acquisito le conoscenze
di base e le competenze necessarie per operare
correttamente in tali ambiti, altri evidenziano
qualche difficoltà.
CONOSCENZE
Buona parte della classe ha acquisito un
livello di conoscenza della disciplina
sufficiente; alcuni studenti evidenziano
lacune.
ABILITÀ
Pochi allievi sono in grado di effettuare in
modo autonomo un problema di sintesi,
altri, sotto opportuna guida sono in grado
di svolgere problemi di analisi.
COMPETENZE
Pochi studenti hanno raggiunto in pieno le
abilità indicate.
METODI UTILIZZATI
Lezioni frontali interattive con prevalente
carattere problematizzante, orientate verso
la ricerca e la scoperta, operando in modo
tale da favorire la concettualizzazione.
Costruzione
di
schemi
circuitali
per
analizzare tipiche applicazioni dei settori
elettrotecnico ed elettronico.
Formulazione di domande stimolo per
cercare di far emergere i concetti
sistematici tipici della disciplina.
Svolgimento di esercizi e problemi, per
acquisire
le
capacità
critiche
e
di
rielaborazione;
Ricerca individuale di argomenti che
verranno proposti dagli studenti nella tesina
multidisciplinare che discuteranno in sede
d’esame.
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STRUMENTI
Utilizzo del computer e di internet per
conoscere le ultime novità tecnologiche e
per capire l’importanza delle tecnologie
dell’istruzione in campo didattico-educativo.
Utilizzo di manuali tecnici.
Utilizzo del libro di testo limitatamente agli
aspetti descrittivi degli argomenti trattati.
Utilizzo di software per l’analisi e la
simulazione di circuiti elettronici.
Utilizzo di dispense fornite dall’insegnante.
TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE
CRITERI DI VALUTAZIONE
STRUMENTI DI VALUTAZIONE
L’accertamento del raggiungimento degli
obiettivi fissati è avvenuto attraverso prove
soprattutto quantitative.
Per verificare le conoscenze sono state
effettuate delle prove strutturate, così è
stato possibile appurare la conoscenza della
parte nozionistica della disciplina;
Per verificare le abilità sono stati elaborati
compiti in classe che prevedevano sia
problemi di analisi (esercizi) che descrizione
di argomenti trattati;
Per verificare le competenze sono stati
utilizzati colloqui individuali ed esercizi di
progettazione di impianti elettronici.
Sono inoltre state svolte verifiche riguardo
alle attività laboratoriali.
La valutazione è stata articolata in tre fasi:
diagnostica (fase iniziale);
formativa (durante l’anno) ;
sommativa (verifica finale).
La valutazione è stata in tal senso
concepita come un processo attraverso il
quale
è
stato
possibile
rilevare
l’apprendimento nella prospettiva del suo
miglioramento.
I controlli sono stati di tipo correttivo,
preventivo e migliorativo, orientati alla
logica del miglioramento continuo e
dell’apprendimento significativo.
Quindi l’attenzione è stata rivolta al
processo di apprendimento del discente nel
tempo.
Griglie di valutazione deliberate in sede di
Collegio Docenti e di Consiglio di Classe.
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PROGRAMMA SVOLTO
CONTENUTI DISCIPINARI
MODULO 1 : Amplificatori
UNITA’ DIDATTICA 1: Amplificatori ed applicazioni
ARGOMENTI:
Concetto di amplificatore, guadagno di tensione, guadagno di corrente, conversione in
decibel del guadagno di un amplificatore, amplificatore operazionale ideale e reale,
parametri dell’amplificatore operazionale, funzionamento ad anello aperto, funzionamento
ad anello chiuso con retroazione negativa, amplificatore invertente, sommatore
invertente, amplificatore non invertente, inseguitore di tensione, sommatore non
invertente, amplificatore differenziale, convertitore corrente-tensione, convertitore
tensione-corrente, comparatori, trigger di Schmitt, esercizi applicativi, disturbi
elettromagnetici, disturbi condotti, disturbi irradiati, sistemi di riduzione dei disturbi
elettromagnetici e metodologie di protezione adottate in ambito industriale.
MODULO 2 : Apparati elettrico-elettronici
UNITA’ DIDATTICA 1: Componenti, circuiti e apparecchiature
ARGOMENTI:
Componenti elettromeccanici ed elettronici comunemente utilizzati per costruire impianti
per il controllo di apparecchiature, data sheet di un componente, manuali di installazione
e manutenzione, dati di targa di una apparecchiatura, schematizzazione di un
apparato/impianto, ciclo di vita di un apparato/impianto, diagnostica dei guasti di un
apparato e modalità di intervento, soluzioni circuitali per la modulazione PWM, sicurezza
nella installazione e nella manutenzione di apparecchiature elettriche ed elettroniche,
smaltimento di apparati e residui di lavorazione.
MODULO 3 : Tecniche di rilevazione dei dati
UNITA’ DIDATTICA 1: Conversione dei segnali elettrici
ARGOMENTI:
Problematiche legate alla conversione A/D dei segnali, campionamento, teorema di
Shannon, quantizzazione, codifica, circuito sample and hold, convertitore A/D ad
approssimazioni successive, convertitore A/D flash, problematiche legate alla conversione
D/A dei segnali, convertitore D/A a resistori pesati, convertitore D/A a scala R-2R.
UNITA’ DIDATTICA 2: Sistemi di acquisizione dati
ARGOMENTI:
Sistemi di acquisizione dati a singolo canale e multicanale, esempi di trasduttori utilizzati
in tali sistemi, memorizzazione e rappresentazione delle informazioni acquisite, esempi
applicativi.
OSSERVAZIONI DEL DOCENTE
L’impegno degli alunni nei confronti delle attività didattiche proposte, è stato soddisfacente per
quanto riguarda il lavoro svolto a scuola, tuttavia la mancanza di adeguata applicazione nel
rielaborare a casa gli argomenti esposti dal docente, ha limitato la quantità degli argomenti
analizzati, rispetto alla programmazione iniziale.
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SCHEDA DISCIPLINARE
DISCIPLINA
Matematica 5° B
ORE SETTIMANALI
3
LIBRO DI TESTO
Linee essenziali IPS matematica 4/5 * Analisi
Matematica; autore: Luciano Scaglianti –
Federico Bruni; editore: Editrice La Scuola
DOCENTE
prof.ssa Grillo Michela
1) possedere le nozioni introdotte;
2) utilizzare consapevolmente tecniche, strumenti di
calcolo e procedure matematiche;
OBIETTIVI DISCIPLINARI
3) saper utilizzare diverse forme espressive della
matematica (testo, grafico, diagramma, formule); 4)
saper collegare in modo autonomo i vari concetti e i
procedimenti del calcolo differenziale; 5) leggere su
un grafico le caratteristiche di una funzione
6) saper sintetizzare i procedimenti del calcolo
infinitesimale nel costruire il grafico di una
funzione;
7) esporre i concetti studiati utilizzando i termini
specifici della disciplina.
Saper definire il concetto di funzione e saper
classificare le funzioni
• Conoscere le principali proprietà delle
funzioni reali di variabile reale
• Comprendere il concetto di limite
• Comprendere il concetto di asintoto di una
funzione
• Conoscere il concetto di continuità di una
funzione e saper classificare i punti di
Discontinuità
• Conoscere il concetto di derivata e
comprenderne il significato geometrico e le
applicazioni fisiche
•
CONOSCENZE
ABILITÀ
Saper risolvere disequazioni di varia tipologia
Saper determinare il dominio, le eventuali
intersezione con gli assi cartesiani e il segno
di una funzione
• Saper calcolare semplici limiti
• Saper classificare i punti di discontinuità
•
•
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Saper determinare asintoti verticali,
orizzontali
• Saper analizzare il grafico di una funzione
individuandone le principali proprietà
• Saper determinare la funzione derivata
• Saper determinare la retta tangente al grafico
di una funzione in un suo punto
• Saper utilizzare lo studio della derivata per
individuare in una funzione i punti di max/min
relativi e i punti di flesso
• Saper individuare i principali elementi che
servono per la rappresentazione grafica di una
•
funzione e tracciarne il grafico
•
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo
aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche
sotto forma grafica
•
Utilizzare le strategie del pensiero razionale
negli aspetti dialettici e algoritmici per
affrontare situazioni problematiche, elaborando
opportune soluzioni
•
Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della
matematica per organizzare e valutare
adeguatamente informazioni
COMPETENZE
La trattazione dell’analisi matematica è stata
estremamente semplificata e, data la difficoltà che
gli allievi hanno manifestato nel trattare argomenti
troppo teorici, si è privilegiato l’aspetto applicativo.
METODI UTILIZZATI
L’azione didattica è stata diversificata: lezione
dialogata, scoperta guidata, lezione frontale,
risoluzione di esercizi esemplificativi, esercitazioni
svolte in classe, sia guidate dall’insegnante che
svolte singolarmente o a gruppi
L’esposizione dei contenuti è stata accompagnata
da numerosi esercizi, spesso di tipo ripetitivo, volti
a conseguire padronanza nell’applicazione degli
stessi, capacità di scegliere i procedimenti più adatti
e consapevolezza delle operazioni eseguite.
STRUMENTI
Libro di testo, fotocopie con esercizi e materiale di
recupero/approfondimento tratti da altri testi,
schemi riassuntivi e mappe concettuali
TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE
Prove orali, prove scritte semistrutturate, verifiche
scritte di tipo tradizionale.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Per la valutazione sono stati usati i criteri di istituto
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ed essa è stata effettuata sulla base degli obiettivi
didattici programmati.
La valutazione dello studente inoltre terrà conto di:
livello di partenza e progresso fatto nel corso
dell’anno, impegno e partecipazione all’attività
didattica, rielaborazione personale a casa, presenza
alle lezioni.
STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Interrogazioni alla lavagna, interventi brevi dal
posto, controllo e correzione degli esercizi svolti a
casa, verifiche scritte (risoluzione di esercizi e
problemi, quesiti a risposta aperta o da completare,
quesiti a risposta multipla).
PROGRAMMA SVOLTO
• Intervalli
• Disequazioni intere lineari e di 2° grado (o ad esse facilmente riconducibili),
• Disequazioni frazionarie
• Il concetto di funzione; funzioni pari e dispari; funzioni crescenti e decrescenti;
• Dominio di funzioni: algebriche razionali e irrazionali;
• Studio del grafico qualitativo di una funzione algebrica: dominio, intersezione assi, segno
• Approccio intuitivo al concetto di limite
• Individuazione grafica dei limiti di una funzione e dei suoi asintoti orizzontali e verticali
• Definizione del concetto di continuità
• Calcolo di limiti determinati e di forme indeterminate di funzioni algebriche razionali
• Individuazione algebrica di asintoti orizzontali, verticali di funzioni razionali fratte
• Grafico probabile di funzioni razionali fratte
• Classificazione dei punti di discontinuità: individuazione grafica e algebrica
• Definizione del concetto di derivata e suo significato geometrico
• Applicazione del concetto di derivata nella fisica: velocità, accelerazione, intensità di corrente,
tensione e corrente ai capi di un generatore
• Derivata delle funzioni elementari
• Derivata delle funzioni somma, prodotto e quoziente
• Derivata della funzione composta
• Determinazione della retta tangente ad una funzione in un suo punto
• Studio della derivata prima: funzioni crescenti e decrescenti, punti di massimo e minimo relativi
• Studio della derivata seconda: concavità e flessi
• Studio del grafico di una funzione: funzioni algebriche intere e fratte
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OSSERVAZIONI DEL DOCENTE
Dal punto di vista disciplinare, molti alunni hanno tenuto un comportamento non sempre corretto e spesso
l’attività didattica ha subito il condizionamento di tale atteggiamento sbagliato.
La classe ha subito evidenziato un clima amichevole ma poco motivato allo studio: l’apprendimento si è
svolto esclusivamente nei tempi scolastici. Si evidenzia un impegno non sempre adeguato che, anche a
fronte di discrete capacità, non ha sempre portato allo studio necessario per assimilare e rielaborare i
contenuti trasmessi nei vari moduli. In generale, la maggioranza degli studenti si è limitata ad uno studio
finalizzato al superamento delle verifiche. A causa di ciò molte ore curriculari, nel corso dell’anno
scolastico, sono state dedicate al recupero riprendendo gli argomenti svolti nelle precedenti lezioni.
Per quanto riguarda il profitto, esso è differenziato in relazione alle diverse potenzialità e all’ impegno
profuso.
• Tre alunni hanno una conoscenza adeguatamente completa degli argomenti oggetto di studio. Tra
questi però uno solo si è distinto per l’interesse, la partecipazione e l’impegno costante attestandosi
su buoni livelli di preparazione.
•
La maggioranza degli studenti, a causa di uno studio personale non adeguato, una partecipazione
poco produttiva, pur avendo raggiunto gli obiettivi minimi previsti dalla programmazione di classe,
evidenzia una preparazione piuttosto fragile e poco autonoma, un livello di conoscenze spesso
mnemonico. Limitata risulta pertanto la loro competenza nell’affrontare situazioni diverse da quelle
conosciute o che poco si discostano da quelle standardizzate a lezione.
•
Infine, due studenti, a causa di gravi e diffuse lacune, che si trascinano dagli anni precedenti, un
impegno non adeguato, una modesta, in alcuni casi assente, partecipazione alle attività didattiche, a
tutt’oggi non hanno pienamente raggiunto gli obiettivi disciplinari programmati.
L’Insegnante
prof.ssa Grillo Michela
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SCHEDA DISCIPLINARE
Classe 5^ B IPSIA BASTARDO
A.S. 2015_2016
DISCIPLINA
ORE SETTIMANALI
LIBRO DI TESTO
DOCENTE
Educazione Fisica- Scienze Motorie
Due
Nuovo Praticamente Sport – casa editrice
D’Anna- autori: Del Nista P.L., Parker J.,
Tasselli A.
Prof.ssa Roberta Dominici
•
•
•
OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI
•
•
•
•
•
•
•
CONOSCENZE
•
•
•
•
•
ABILITÀ
•
Completamento dello sviluppo corporeo e
motorio
Consolidamento di una cultura sportiva come
costume di vita
Approfondimento operativo e teorico delle
attività motorie e sportive
Coordinazione in situazioni complesse
Rispetto delle regole sportive e delle regole
sociali.
Rispetto dei compagni , dell’insegnante e degli
ambienti di lavoro
Conoscenza della adeguata terminologia
Conoscenza dei principi fondamentali di una
adeguata e corretta alimentazione .
I principi fondamentali di prevenzione dei traumi
ed attuazione della sicurezza personale in
palestra e negli altri ambienti.
Concetto di corporeità nell’unità fondamentale
della persona.
I benefici dell’attività fisica sul corpo umano e i
rischi di una cattiva gestione dello sforzo e
dell’uso di sostanze non consentite.
Gli aspetti educativi e sociali dello sport.
Conoscenza delle discipline dell’atletica leggera
e delle regole fondamentali della pallavolo e del
calcetto.
Conoscenza teorica e pratica del Tiro A Volo.
Acquisizione di autonomia nei percorsi di studio
e nella formulazione di ipotesi all’interno di un
determinato quadro teorico.
Promozione di rapporti interpersonali che
sappiano potenziare lo sviluppo del singolo
mediante il contributo del gruppo-classe.
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•
•
•
•
•
•
COMPETENZE
•
•
•
•
METODI UTILIZZATI
STRUMENTI
TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE
STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Comprendere il linguaggio proprio delle varie
discipline sportive praticate .
Avere coscienza del funzionamento del proprio
corpo e degli effetti del movimento su di esso.
Riconoscere il livello delle proprie capacità
motorie e sapere come esercitarsi per
migliorarle.
Sapere qual è la funzione del riscaldamento e in
quale fasi essenziali si può suddividere.
Comprendere l’importanza del mantenimento di
un giusto tono trofismo muscolare
Comprendere l’importanza del mantenimento di
una buona flessibilità e mobilità articolare e
dell’allungamento muscolare.
Praticare un’attività in funzione del
miglioramento e mantenimento della propria
salute dinamica.
Saper riconoscere le cause e le tipologie degli
infortuni e dei traumi sportivi più frequenti.
Saper gestire la propria alimentazione in base
alle conoscenze teoriche apprese per un corretto
stile di vita.
Comprendere gli effetti negativi che hanno
sull’organismo il fumo, l’alcool, le droghe e altre
sostanze vietate ed evitarne l’assunzione per una
vita sana.
Teoria: lezione frontale in classe con uso della LIM
e utilizzo del libro di testo.
Pratica: lavoro di gruppo e individuale in palestra metodo analitico e analitico globale.
Libro di testo e dispense dell’insegnante, lezioni
multimediali per la parte teorica.
Palestra e piccoli e grandi attrezzi in essa contenuti per la
pratica.
Le verifiche teoriche si sono svolte ogni 30gg e
si sono utilizzati test scritti con domande chiuse
con 4 risposte ciascuna. Le verifiche dell’attività
pratica si sono svolte ogni 15 gg in palestra con
lo svolgimento di alcune esercizi pratici
richiesti.
Per la pratica:test motori ed esercitazioni
pratiche individuali, in coppia e di gruppo con o
senza attrezzi.
Per la teoria: test scritti multi risposta.
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PROGRAMMA SVOLTO
CONTENUTI DISCIPINARI
Pratica
• Attività a carico naturale e aggiuntivo.
• Attività di opposizione e resistenza.
• Utilizzo di piccoli e grandi attrezzi codificati.
• Attività individuali, a coppie, di gruppo e di squadra.
• Giochi sportivi di squadra: tecnica dei fondamentali in forma individuale,a coppie e in
squadra ( calcetto, pallavolo, pallacanestro).
• Preatletismo generale e tecnica della corsa: corsa calciata dietro, calciata sotto, a ginocchia
alte, galoppata, balzi alternati, etc. Corsa veloce, corsa di resistenza e intervallata.
• Esercizi di coordinazione dinamica globale e segmentaria a corpo libero
• Esercizi di equilibrio statico e dinamico
• Esercizi di tonificazione generale e del cinto pelvico in particolare.
• Esercizi di mobilizzazione articolare e di allungamento muscolare
• Esercizi per la coordinazione e controllo spazio-temporale
Teoria
• Teoria del pronto soccorso e alimentazione.
• Conoscenza teorica dell’atletica leggera.
• Conoscenza teorica del Tiro a Volo e del Calcio.
OSSERVAZIONI DEL DOCENTE
La classe è composta da 12alunni . Al suo interno esistono rapporti sociali consolidati e una buona
capacità, in generale, di collaborazione e comunicazione.
Le varie attività svolte hanno consentito loro di approfondire il valore della propria corporeità
nonché di acquisire una adeguata autovalutazione delle proprie potenzialità. La maggior parte dei
ragazzi dimostra aspetti caratteriali e comportamentali ancora da migliorare e nel complesso la
classe si è dimostrata sempre molto vivace, non sempre corretta e sufficientemente in grado di
apprendere.
L’Insegnante
Roberta Dominici
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Scheda disciplinare
Disciplina
Ore di lezione settimanali
Libro di testo
Docente
Obiettivi disciplinari
Conoscenze
Capacità
Competenze
Metodi utilizzati
Strumenti
Spazi
Tipologia delle verifiche
Verifiche orali
Italiano
4
Paolo Di Sacco, Chiare lettere, vol. 3, Edizioni scolastiche Bruno
Mondadori
Matilde Versiglioni
Lo studio dell’italiano ha avuto come obiettivo primario il
potenziamento delle capacità espressive e comunicative nei vari
contesti. Attraverso costanti riscontri con il mondo attuale, si è
cercato di richiamare la valenza formativa della disciplina e di
condurre gli allievi al riconoscimento dei valori e alla formazione di
opinioni personali. Lo studio della letteratura ha avuto lo scopo di
fornire una conoscenza dello sviluppo del pensiero e delle correnti
letterarie nelle varie epoche, collegandole al contesto storico di
riferimento. L’analisi delle opere è stata condotta nell’intento di
promuovere la capacità di una interpretazione il più possibile
autonoma delle stesse, al fine di comprendere il senso generale e i
valori di carattere universale presenti nei testi.
Conoscere i maggiori autori e le più importanti correnti letterarie che
hanno caratterizzato il periodo storico che va dalla seconda metà
dell’Ottocento al secondo dopoguerra.
Scrivere testi di vario genere in forma chiara e corretta.
Esporre in modo chiaro e coerente le conoscenze acquisite.
Comprendere e commentare testi letterari, inserendoli nel contesto
storico e culturale di appartenenza.
Riconoscere le fasi evolutive nella produzione di un autore,
orientandosi nel rapporto opera/poetica.
Saper fare semplici confronti fra opere dello stesso autore e di autori
diversi.
Riconoscere le tematiche di un autore, risalendo dalle opere al
pensiero e alla poetica dello stesso.
Collocare il testo letterario nel contesto storico di riferimento ed
operare gli opportuni collegamenti.
Interpretare, tramite l’applicazione degli strumenti di analisi, testi,
fatti e relazioni.
Esprimere valutazioni ed assumere un punto di vista personale.
Lezione frontale e partecipata, lettura e analisi guidata dei testi degli
autori, commento e riflessione sui testi.
Attualizzazione delle tematiche degli autori e delle correnti letterarie.
Libro di testo, dispense, sintesi, mappe.
Le lezioni si sono svolte in aula.
Criteri di valutazione delle verifiche
- Conoscenza dell’argomento
- Proprietà di linguaggio
- Capacità di organizzazione del discorso e sua efficacia
Verifiche scritte:
I criteri di valutazione delle verifiche scritte sono indicati nelle
- Analisi del testo
“Griglie di valutazione della prima prova” inserite nel presente
- Saggio breve
documento e a disposizione della Commissione.
- Articolo di giornale
- Tema (storico e di ordine
generale)
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Contenuti disciplinari
1. L’età del Positivismo: dal Naturalismo francese al Verismo italiano
Il quadro storico-politico di fine Ottocento, gli aspetti sociali e culturali, le peculiarità del
contesto italiano, il mito del progresso.
Fondamenti teorici del Naturalismo francese: il pensiero di Comte, il darwinismo sociale e i
caratteri del romanzo sperimentale.
Analisi testuale.
- E. Zola, da Germinale, cap. I, “La miniera”
Giovanni VERGA: dati biografici e formazione culturale, la svolta verista, la poetica
dell’impersonalità, la tecnica della regressione, l’eclissi dell’autore.
Il progetto letterario del Ciclo dei Vinti.
L’intreccio, il sistema dei personaggi, la religione della famiglia e il motivo dell’esclusione nel
romanzo I Malavoglia.
Analisi testuale:
- Da Vita dei campi, Rosso Malpelo
- Da Novelle rusticane, La roba
- Da I Malavoglia: Prefazione “La fiumana del progresso”, cap. I “La famiglia Toscano”.
2. Decadentismo e Simbolismo
L’origine dei termini e la poetica decadente: protesta, rifiuto, estetismo, maledettismo e
rinnovamento del linguaggio poetico.
La crisi del Razionalismo e il pensiero di Nietzsche.
C. Baudelaire: dati biografici, il male, il conflitto intellettuale/società; struttura e temi della
raccolta I fiori del male.
L’opera dei poeti simbolisti francesi.
Analisi testuale:
- C. Baudelaire, da I fiori del male, Corrispondenze, L’albatro
3. Gabriele D’Annunzio
La vita come opera d’arte, lo sfruttamento dei meccanismi dell’industria culturale e l’evoluzione
poetica dell’autore: estetismo, superomismo, panismo. L’influenza nietzschiana nei romanzi e il
progetto poetico delle Laudi: musicalità, panismo e poesia pura.
Analisi testuale:
- Da Il piacere, “Il ritratto dell’esteta”, libro I, cap. II
- Da Le vergini delle rocce, “Il programma del superuomo”, libro I
- Da Alcyone, La pioggia nel pineto, Stabat nuda Aestas
- Da Notturno, “Imparo un’arte nuova”
4. Giovanni Pascoli
Dati biografici, visione del mondo, poetica: i simboli, il fanciullino e lo sperimentalismo
linguistico.
Le raccolte poetiche (informazioni essenziali).
Analisi testuale:
- Dal saggio Il fanciullino, “Il fanciullo che è in noi”, cap. I
- Da Myricae, Novembre, X agosto
- Da Canti di Castelvecchio, La mia sera
- Dai Poemetti, Italy, IV, V, VI
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5. Il primo Novecento: affermazione e critica della modernità
La crisi del Positivismo, la relatività e la psicoanalisi di Freud.
Il distacco dalla cultura tradizionale: programmi e critica militante.
La stagione delle Avanguardie e il rifiuto della tradizione: i Futuristi.
Analisi testuale:
-F. T. Marinetti, Manifesto del futurismo e Bombardamento
6. Italo Svevo e il nuovo romanzo novecentesco
Dati biografici e formazione culturale: l’incontro con Joyce e con la psicoanalisi, la scoperta
dell’inconscio come rifiuto del razionalismo borghese e la condizione di inettitudine.
I romanzi: trama, strutture, il nuovo impianto narrativo e la rivoluzione de La coscienza di Zeno
(tempo misto, romanzo psicologico, narratore inattendibile).
Analisi testuale:
- Da Una vita, cap. VIII “Gabbiani e pesci”
- Da La coscienza di Zeno, Prefazione e “Il fumo”, cap. III
7. Luigi Pirandello e la crisi d’identità
Vita, visione del mondo, poetica: la frantumazione dell’io, il contrasto vita/forma e il relativismo
conoscitivo.
I temi, le strutture e le soluzioni “umoristiche” nella narrativa di Pirandello: le novelle e i
romanzi Il fu Mattia Pascal e Uno, nessuno, centomila.
Innovazione del teatro pirandelliano: la teoria delle maschere, il teatro nel teatro e la
dissoluzione della finzione scenica.
Analisi testuale:
- Dalle Novelle per un anno, “Il treno ha fischiato”
- Da Il fu Mattia Pascal, “Adriano Meis” cap. VIII
- Da Uno, nessuno e centomila, “Il naso di Moscarda”, I
8. La nuova tradizione poetica del Novecento
Il superamento delle linee tradizionali e le principali linee di sviluppo, il ridimensionamento del
ruolo del poeta, il sentimento tragico dell’esistere.
Giuseppe Ungaretti
Dati biografici, formazione culturale, evoluzione poetica: la parola poetica come rapporto con
l’assoluto, la poesia come illuminazione, la distruzione del verso tradizionale.
Analisi testuale:
- Da L’allegria, Veglia, I fiumi, Fratelli, Soldati
Salvatore Quasimodo
La lezione di Ungaretti, la letteratura come vita, l’evoluzione stilistica.
Analisi testuale:
- Da Acque e terre, Ed è subito sera
- Da Giorno dopo giorno, Alle fronde dei salici
9. Eugenio Montale e la ricerca dell’essenzialità
Dati biografici e formazione culturale. Le “ragioni” della poesia montaliana: il male di vivere, la
ricerca del “varco”, il simbolo, il correlativo oggettivo.
Analisi testuale:
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-
Da Ossi di seppia, Non chiederci la parola, Meriggiare pallido e assorto, Spesso il male di
vivere ho incontrato
Da Satura, ho sceso dandoti il braccio
Da Quaderno dei quattro anni, Senza pericolo
Osservazioni del docente: la classe ha mostrato, nel corso del triennio, scarso interesse per la
disciplina e ciò ha determinato mancanza di impegno e lacune da parte di molti. Pertanto l’attività
didattica è stata impostata cercando di far acquisire agli allievi le tematiche fondamentali e di
sviluppare le capacità espositive, di comprensione e di rielaborazione personale, favorendo il
recupero delle carenze e delle difficoltà dovute a scarso impegno e a metodi di studio non sempre
adeguati. Nello svolgimento del lavoro si è fatto ricorso a spiegazioni semplici e al supporto di
schemi e sintesi, per far apprendere i concetti essenziali agli alunni e rendere omogenee le loro
conoscenze di base. Della vita degli autori sono stati sottolineati i dati essenziali per la
comprensione delle loro realizzazioni artistiche, mentre i testi letterari sono stati analizzati più dal
punto di vista dei contenuti che da quello formale.
Tranne un allievo, che si è distinto per continuità e partecipazione attiva e propositiva, la
progressione di molti è stata modesta ed i livelli attuali sono, nel complesso, appena sufficienti: per
molti ragazzi, infatti, è risultato difficile superare il semplice piano nozionistico e accedere ad un
approccio critico e consapevole dei contenuti disciplinari, sia per la poca abitudine allo studio
domestico, sia per una mancata determinazione a migliorare. Un alunno, infine, non ha raggiunto i
livelli minimi in termini di conoscenze e competenze, a causa di gravi lacune pregresse e ad un
impegno quasi assente.
Permangono, dunque, ancora alcune difficoltà nell’interpretazione autonoma del testo, nell’uso
degli strumenti di analisi e nell’impiego di un lessico appropriato ad una esposizione orale chiara
ed efficace. Nella produzione scritta emergono incertezze grammaticali, lessico ridotto e alcune
difficoltà nell’utilizzo delle tecniche compositive delle tipologie della prima prova scritta, che
talvolta ne compromettono la chiarezza e la correttezza.
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Scheda disciplinare
Disciplina
Storia
Ore di lezione settimanali 2
AA.VV., Capire la storia, vol. 3, Edizioni scolastiche Bruno
Libro di testo
Mondadori
Docente
Matilde Versiglioni
Analizzare la complessità delle ricostruzioni dei fatti storici.
Consolidare l’attitudine a problematizzare tenendo conto delle
dimensioni temporali e spaziali dei fatti e le loro connessioni con le
Obiettivi disciplinari
strutture economiche e sociali.
Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze e
delle tecniche.
Riconoscere un sistema di valori coerente con i principi della
Costituzione in base ai quali orientare i propri comportamenti
personali, sociali e professionali.
Conoscenze
Capacità
Competenze
Conoscere persistenze e processi di trasformazione che hanno
caratterizzato la storia del Novecento, con particolare riferimento alla
situazione italiana.
Collocare gli eventi storici affrontati nella giusta successione
cronologica e nelle aree geografiche di riferimento.
Ricostruire processi di trasformazione e individuare elementi di
persistenza e discontinuità.
Utilizzare il lessico di base delle scienze storico-sociali.
Analizzare l’evoluzione delle istituzioni democratiche con particolare
riguardo alla Costituzione repubblicana.
Riconoscere lo sviluppo storico dei sistemi economici e sociali.
Analizzare contesti e fattori che hanno favorito le innovazioni
scientifiche e tecnologiche.
Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una
dimensione diacronica e sincronica.
Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul
reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a
tutela della persona, della collettività e dell’ambiente.
Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio
economico correlato agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e
delle tecniche.
Metodi utilizzati
Strumenti
Lezione frontale e partecipata, guida alla lettura di documenti.
Libro di testo, dispense, sintesi e mappe, risorse web.
Spazi
Tipologia delle verifiche
Verifiche orali
Le lezioni sono state svolte in aula.
Criteri di valutazione
- Conoscenza dei contenuti richiesti
- Proprietà di linguaggio
- Capacità di esposizione, di analisi e di collegamento
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Contenuti disciplinari
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
- Lo sviluppo scientifico e tecnologico
- La società di massa: politica, valori, ideologie
L’ETA’ DELL’IMPERIALISMO
- La politica economica europea
- La spartizione del pianeta
L’INIZIO DEL SECOLO E LA GRANDE GUERRA
- L’Europa e il mondo all’inizio del Novecento
- L’età giolittiana
- La Prima guerra mondiale: le sue cause, i suoi esiti
- La cultura del nazionalismo e la crisi della democrazia
TOTALITARISMI E DEMOCRAZIE
- La rivoluzione russa e lo stalinismo
- Il fascismo: la presa del potere e la dittatura
- Il dopoguerra nel mondo, la crisi del ’29, il New Deal
- La Germania dalla Repubblica di Weimar all’affermazione della dittatura nazista
LA SECONDA GUERRA MONDIALE
- La Seconda guerra mondiale: le sue cause, i suoi esiti
- Il dominio nazista e la Shoah
- La Resistenza in Italia e in Europa
IL MONDO TRA SVILUPPO E GUERRA FREDDA
- Il bipolarismo: la guerra fredda e la sua evoluzione
- L’età dell’oro: crescita economica e welfare state
- L’Italia del dopoguerra
- La decolonizzazione e il mondo postcoloniale
IL MONDO CONTEMPORANEO
- Il processo di unificazione europea
- La ricerca di un nuovo ordine mondiale
- La “terza rivoluzione industriale” e le sfide del mondo globalizzato
Osservazioni del docente: la classe ha mostrato, nel corso del triennio, scarso interesse per la
disciplina e ciò ha determinato mancanza di impegno e lacune da parte di molti. Pertanto l’attività
didattica è stata impostata cercando di far acquisire agli allievi la conoscenza degli eventi
fondamentali delle epoche studiate e di stabilire fra questi relazioni e nessi di causa-effetto,
favorendo la discussione e il confronto con la storia attuale. Nello svolgimento del lavoro si è fatto
ricorso a spiegazioni semplici e al supporto di schemi e sintesi, per far apprendere i concetti
essenziali agli alunni e rendere omogenee le loro conoscenze di base. Il programma è stato svolto
seguendo una scansione cronologica, arrivando a toccare solo in modo marginale gli eventi più
recenti.
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Tranne un allievo, che si è distinto per continuità e partecipazione attiva e propositiva, la
progressione di molti è stata modesta ed i livelli attuali sono, nel complesso, appena sufficienti: la
maggior parte della classe, infatti, ha partecipato all’attività didattica in modo discontinuo e non
sempre produttivo, mostrando difficoltà a superare il semplice piano nozionistico e ad effettuare
autonomamente collegamenti. Un alunno, infine, non ha raggiunto i livelli minimi in termini di
conoscenze e competenze, a causa di gravi lacune pregresse e ad un impegno quasi assente.
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Tecnologie meccaniche e applicazioni
DISCIPLINA
ORE SETTIMANALI
LIBRO DI TESTO
DOCENTI
OBIETTIVI DISCIPLINARI
3
Titolo: Tecnologie meccaniche e applicazioni, Volume 3,
Autore: PASQUINELLI M., Editore: CAPPELLI
Prof. Vincenzo Esposito – Prof. Stefano Placidi
La disciplina “Tecnologie meccaniche e applicazioni” ha
concorso a far conseguire agli alunni, al termine del
percorso quinquennale, i seguenti obiettivi relativi al profilo
educativo, culturale e professionale:
utilizzare strumenti tecnologici con particolare attenzione
alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della
persona, dell’ambiente e del territorio;
individuare i problemi attinenti all’ ambito meccanico ed
impegnarsi
nella
loro
soluzione
collaborando
efficacemente con gli altri;
utilizzare strategie orientate al risultato, al lavoro per
obiettivi
utilizzare le tecnologie specifiche del settore meccanico e
sapersi orientare nella normativa di riferimento;
L’alunno conosce:
•
•
•
CONOSCENZE
•
•
•
•
•
•
Le principali forme di energia.
I principali impianti di produzione di energia elettrica da
fonte rinnovabile e non.
Impianti tecnologici per il condizionamento dell’aria e
per la produzione di energia termica .
La Direttiva macchine 2006/42/CE.
L’attestato CE. La marcatura CE.
L’affidabilità di un sistema, apparato, impianto.
Strategie manutentive. Tecniche di controllo e
monitoraggio di impianti e apparati.
La distinta base.
Normative e tecniche per dismissione, riciclo e
smaltimento di apparati e residui di lavorazione.
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ABILITÀ
COMPETENZE
METODI UTILIZZATI
L’alunno sa:
o Implementare in azienda lo sfruttamento della fonte di
energia più opportuna
o Utilizzare la terminologia del settore meccanico relativo
alla normativa e alla documentazione tecnica.
o Comprendere il concetto di affidabilità di un sistema,
apparato o impianto.
o Analizzare le caratteristiche di un impianto per
individuare la corretta strategia manutentiva.
o Valutare il ciclo di vita di un sistema, apparato o
impianto anche in relazione ai costi ed agli
ammortamenti.
o Applicare la normativa a tutela dell’ambiente.
o Utilizzare la terminologia relativa alla manutenzione
meccanica.
Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla
normativa per garantire la corretta funzionalità di
apparecchiature, impianti e sistemi tecnici ai fini della
manutenzione.
Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i
vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire
correttamente nel montaggio, nell’assemblaggio, nella
sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle
modalità e delle procedure stabilite.
Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e
diagnosi ed eseguire le regolazioni dei sistemi e degli
impianti.
Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse
tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci ed
economicamente correlati alle richieste.
Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni
tecniche per la vita sociale e culturale con particolare
attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla
tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.
Lezione frontale.
Lezione interattiva.
Problem solving.
Esercitazioni scritto – grafiche individuali e/o di
gruppo nella risoluzione di problemi e nella stesura di
relazioni tecniche.
Apprendistato (esercitazioni di laboratorio).
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STRUMENTI E SPAZI
- Il libro di testo adottato dal docente (Titolo: Tecnologie
meccaniche e applicazioni, Volume 3, Autore:
PASQUINELLI M., Editore: CAPPELLI);
- il Manuale tecnico di meccanica, Editore: HOEPLI (libro
di testo consigliato dal docente);
- fotocopie di tabelle e tavole numeriche tratte da manuali e
da cataloghi tecnici e fornite dal docente;
- fotocopie di dispense fornite dal docente;
- la lavagna tradizionale e la LIM;
- sussidi informatici ed audiovisivi e contenuti digitali di
settore;
- laboratori tecnologici, officine e reparto macchine utensili
dello
istituto e delle aziende sedi degli stage;
- calcolatrice tascabile non programmabile.
TIPOLOGIA DELLE
VERIFICHE, CRITERI E
STRUMENTI DI
VALUTAZIONE
Verifiche scritte consistenti in risoluzione di problemi e/o
nello svolgimento di temi di tipo analitico-grafico e/o in
quesiti a risposta multipla ed a risposta breve (simulazioni
III prova scritta Esame di Stato).
Verifiche orali consistenti in interrogazioni alla lavagna
con domande sia a risposta aperta che a risposta chiusa
(possono comprendere anche problemi numerici da
risolvere alla lavagna).
Verifiche pratiche consistenti in prove pratiche eseguite
nei laboratori.
.
PROGRAMMA SVOLTO
CONTENUTI DISCIPINARI
Modulo 1. Energetica, macchine ed impianti industriali
• Le fonti di energia: fonti energia rinnovabile e non
• Motori a combustione interna
• Impianto di produzione di energia elettrica mediante turbina a gas
• Impianto di produzione di energia elettrica mediante turbina a vapore
• Impianto di produzione di energia elettrica idroelettrica
• Impianto di produzione di energia elettrica fotovoltaico
• Sistemi a pompa di calore
• Impianti di condizionamento a tutt’aria
Modulo 2. Tecnica della manutenzione di sistemi, apparati, impianti
• Manutenzione: premessa e cenni storici.
• Guasto: definizione, tipologie.
• Probabilità o tasso di guasto.
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•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Affidabilità. Parametri dell’affidabilità. Affidabilità di sistemi in serie ed in parallelo.
Disponibilità. Manutenibilità.
Valutazione della affidabilità: analisi di Pareto, analisi ABC, diagramma di Ishikawa, metodo
dell’Albero di guasto,
Diagramma di Gantt.
Struttura aziendale.
Strategie manutentive. Manutenzione correttiva, preventiva, predittiva.
Tecniche di controllo e monitoraggio: termografia, analisi vibrazioni, analisi per mezzo di
ultrasuoni, misurazioni elettriche.
Modalità di segnalazione, ricerca e diagnosi dei guasti di sistemi, apparati e impianti
meccanici..
Analisi economica per il piano di manutenzione: costi aziendali, costo di fermo macchina,
indici di manutenzione.
Esempio pratico: diagnosi su cuscinetti per autoveicolo.
Cenni sulle Normative e tecniche per dismissione, riciclo e smaltimento di apparati e residui di
lavorazione.
Modulo 3. Normativa e documentazione tecnica per il settore meccanico
• Direttiva macchine 2006/42/CE.
• Direttiva macchine 2006/42/CE: manuale d'uso e manutenzione.
• Esempio di manuale d'uso e manutenzione di una serie di riduttori.
• Catalogo ricambi.
• Attestato CE. Marcatura CE.
• Distinta base.
OSSERVAZIONI DEL DOCENTE
La classe, costituita da 12 alunni di cui 2 con Piano Educativo Individualizzato Differenziato, si
presenta in maniera estremamente eterogenea. Metà classe proveniente da altri indirizzi scolastici è
stata ammessa solo nell’ultimo biennio a questo corso di studi. Per tale ragione, gli allievi
presentano carenze nel possesso dei pre-requisiti indispensabili tanto da costringere l’insegnante,
che peraltro ha iniziato il suo lavoro solo nella seconda metà del mese di dicembre, ad un recupero
in itinere. In tale contesto non è stato possibile che conseguire gli obiettivi minimi.
Durante l’anno scolastico si sono sempre affrontati gli argomenti in modo semplificato utilizzando
numerosi esempi per coinvolgere gli allievi il più possibile e rendere attiva e proficua la loro
partecipazione. L’attività didattica ha risentito di numerose interruzioni causate dal coinvolgimento
degli alunni in attività di altro ordine (simulazioni d’esame, partecipazioni ad eventi ). Sebbene il
clima sia stato amichevole, la classe ha mostrato un interesse discontinuo nei confronti della
disciplina e si è mostrata poco motivata allo studio. L’apprendimento, pertanto, si è svolto
esclusivamente nelle ore di impegno scolastico.
Il comportamento degli allievi è stato nel complesso corretto e le lezioni si sono svolte in un clima
sereno e tranquillo anche se la partecipazione dei discenti non si è rivelata, in alcuni casi, assidua.
Alla luce di quanto detto il rendimento complessivo della classe si può ritenere ai limiti della
sufficienza.
Gli insegnanti
Vincenzo Esposito
Stefano Placidi
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DISCIPLINA
ORE SETTIMANALI
SCHEDA DISCIPLINARE
LABORATORI TECNOLOGICI ED
ESERCITAZIONI
3
LIBRO DI TESTO
LABORATORI TECNOLOGICI ED
ESERCITAZIONI VOL.4 – EDITORE
HOEPLI
DOCENTI
Prof. Placidi Stefano
OBIETTIVI DISCIPLINARI
Il docente di “Laboratori Tecnologici ed
Esercitazioni” concorre a far conseguire allo
studente,
al
termine
del
percorso
quinquennale, risultati di apprendimento
che lo mettono in grado di: utilizzare,
attraverso la conoscenza e l’applicazione
della normativa di sicurezza, strumenti e
tecnologie
specifiche;
utilizzare
la
documentazione tecnica prevista dalla
normativa
per
garantire
la
corretta
funzionalità di apparecchiature, impianti e
sistemi tecnici per i quali cura la
manutenzione; individuare i componenti
che costituiscono il sistema e i vari
materiali impiegati, allo scopo di intervenire
nel montaggio, nella sostituzione dei
componenti e delle parti, nel rispetto delle
modalità e delle procedure stabilite;
utilizzare
correttamente
strumenti
di
misura, controllo e diagnosi, eseguire le
regolazioni dei sistemi e degli impianti;
garantire e certificare la messa a punto
degli impianti e delle macchine a regola
d’arte, collaborando alla fase di collaudo e
di installazione; gestire le esigenze del
committente, reperire le risorse tecniche e
tecnologiche per offrire servizi efficaci ed
economicamente correlati alle richieste.
Alcuni
studenti
hanno
acquisito
le
conoscenze di base e le competenze
necessarie per operare correttamente in tali
ambiti, altri evidenziano qualche difficoltà.
CONOSCENZE
Sei dei 12 alunni della classe hanno
acquisito
un
livello
di
conoscenza
sufficiente; due ha raggiunto risultati
discreti,
mentre
quattro
studenti
evidenziano ancora lacune.
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ABILITÀ
COMPETENZE
Pochi alunni hanno le capacità per applicare
conoscenze e di usare know-how per
portare a termine compiti e risolvere
problemi.
Meglio se il problema posto implica l'abilità
manuale, l'utilizzo di metodi, materiali e
strumenti; nelle attività laboratoriali infatti,
quasi tutti gli allievi sanno risolvere
problemi circuitali e di collaudo.
Pochi studenti hanno raggiunto la capacità
di utilizzare conoscenze, abilità e capacità
personali, sociali e/o metodologiche, in
situazioni di studio e nello sviluppo
professionale e personale.
Quasi tutti gli allievi hanno dimostrato una
discreta normalità, non supportata però
dalle opportune conoscenze.
METODI UTILIZZATI
Lezioni frontali interattive, orientate verso
la ricerca e la scoperta, operando in modo
tale da favorire la concettualizzazione.
Ove richiesti, costruzione di schemi
circuitali per analizzare tipiche applicazioni
dei settori elettrotecnico ed elettronico.
Formulazione di domande stimolo per
cercare di far emergere i concetti
sistematici tipici della disciplina.
Dimostrazione di tecniche di montaggio
circuitale negli impianti civili e industriali,
per acquisire le capacità critiche e di
rielaborazione.
STRUMENTI
Utilizzo del computer e di internet per
approfondimenti ed attinenze alla realtà.
Utilizzo del libro di testo.
Utilizzo di software Multisim per l’analisi e
la simulazione di circuiti elettrici ed
elettronici.
TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE
L’accertamento del raggiungimento degli
obiettivi fissati è avvenuto attraverso la
valutazione
di
attività
laboratoriali
effettuate nei reparti di Informatica e di
Elettrotecnica-Elettronica.
In conformità alla struttura laboratoriale
della disciplina, le esercitazioni svolte e gli
elaborati o stampe risultanti hanno valore
di verifica per la valutazione delle
competenze acquisite.
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Elementi di valutazione sono state le
conoscenze
acquisite
e
le
abilità
metodologiche
e
tecnico-esecutive
dimostrate.
Sono state valutate le capacità logiche,
l’attitudine alla materia, le capacità
creative, tecnico-esecutive, l’impegno, la
partecipazione, l’interesse, la quantità e la
qualità del lavoro effettuato tenendo conto
anche della crescita personale rispetto
anche ai livelli di partenza.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Griglie di valutazione deliberate in sede di
Collegio Docenti e di Consiglio di Classe.
STRUMENTI DI VALUTAZIONE
PROGRAMMA SVOLTO
CONTENUTI DISCIPINARI
MODULO O: Valutazione, ricerca e prevenzione guasti
Struttura:
Unità Didattica O1: Analisi, ricerca e prevenzione guasti;
Unità Didattica O2: Costi e affidabilità;
MODULO P: Tecniche di rilevazione dei guasti
Struttura:
Unità Didattica P1: Tecniche di rilevazione dei dati;
Unità Didattica P2: Tecniche di gestione;
MODULO Q: Impianti Elettrici Civili
Struttura:
Unità Didattica Q1: Componenti degli Impianti Elettrici Civili;
Unità Didattica Q2: Schemario di impianti civili del settore domestico;
MODULO R: Impianti Elettrici Industriali
Struttura:
Unità Didattica R1: Apparati per Impianti Elettrici Industriali;
Unità Didattica R2: Schemi Elettrici negli Impianti Industriali;
MODULO S: Schede Elettroniche e programmazione
Struttura:
Unità Didattica S1: Schede Elettroniche;
Unità Didattica S2: Convertitori DAC e ADC;
MODULO U: Documentazione Tecnica
Struttura:
Unità Didattica U1: Materiali per la manutenzione;
Unità Didattica U2: Contratti di Manutenzione
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MODULO V: Tecniche Operative
Struttura:
Unità Didattica V1: Distinta base;
Unità Didattica V2: Tecniche d’intervento
OSSERVAZIONI DEL DOCENTE
L’impegno degli alunni nei confronti delle attività didattiche proposte, è stato soddisfacente per
quanto riguarda il lavoro svolto a scuola, tuttavia la mancanza di applicazione nel rielaborare a
casa gli argomenti esposti in classe, ha costretto il docente a continui rielaborazioni degli
argomenti svolti, limitando la quantità degli argomenti rispetto alla programmazione iniziale.
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CALENDARIO DELLE PROVE DI SIMULAZIONE
Prima prova (Italiano)
29/02/2016
04/04/2016
Seconda prova (Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione)
03/03/2016
28/04/2016
Terza prova (Inglese, Laboratori Tecnologici, Tecnologie Meccaniche ed Applicazioni,
Scienze Motorie e Sportive)
23/03/2016
20/04/2016
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LISTA DEI DOCUMENTI A DISPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE
Sono a disposizione della commissione i seguenti documenti:
Compiti in classe svolti durante l’anno scolastico
Documentazione relativa agli stage previsti dalla normativa
Attestati relativi ai crediti formativi
Registro elettronico di classe
Registro personale elettronico dei singoli insegnanti
Programmi di ciascuna materia firmati dagli studenti
Simulazioni svolte
Copia dell’ultimo verbale del consiglio di classe
Tabellone con i voti dello scrutinio finale
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ALLEGATI:
-N° 2 SIMULAZIONI DELLA PRIMA PROVA D’ESAME
-N° 2 SIMULAZIONI DELLA SECONDA PROVA D’ESAME
-N° 2 SIMULAZIONI DELLA TERZA PROVA D’ESAME
-GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA PRIMA PROVA
-GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA SECONDA PROVA
-GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA
-GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
-GRIGLIE DI VALUTAZIONE PER GLI STUDENTI CON P.E.I.
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1) TIPOLOGIA DELLE PROVE SCRITTE E SIMULAZIONI
Il consiglio di classe, durante il secondo quadrimestre, ha provveduto ad effettuare due simulazioni per
ciascuna delle prove scritte previste dall’Esame di Stato. Per quanto riguarda la prima prova italiano, sono
state svolte due simulazioni della durata di cinque ore e mezzo ciascuna, proponendo agli alunni prove
ministeriali o compiti equivalenti per grado e difficoltà. Sono state presentate tutte le tipologie previste
dalla normativa. Per la seconda prova scritta “di Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione,
sono state svolte due simulazioni di cinque ore e mezzo ciascuna, nelle quali sono stati proposti agli
allievi temi conformi per tipologie e difficoltà a quelli assegnati all’Esame di Stato negli anni precedenti.
Per la terza prova scritta, il consiglio di classe ha ritenuto più adatta la tipologia mista B+C con due
quesiti a risposta aperta e quattro quesiti a risposta chiusa per tutte le discipline coinvolte tranne Inglese,
che propone tre quesiti a risposta aperta valutati con indicatori diversi rispetto a quelli utilizzati per le
altre discipline. Il tempo concesso per lo svolgimento della simulazione della terza prova è stato due ore e
mezzo.
Discipline Coinvolte nella Terza Prova
•
Inglese
•
Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni
•
Tecnologie meccaniche ed applicazioni
•
Scienze motorie e sportive
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PRIMA SIMULAZIONE DELLA PRIMA
PROVA D’ESAME
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA
SUPERIORE
PROVA DI ITALIANO - SIMULAZIONE
(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Gabriele D’Annunzio, Stabat nuda Aestas1( da Alcyone, 1903)
Primamente2 intravidi il suo piè stretto3
scorrere su per gli aghi arsi dei pini
ove estuava l’aere con grande
tremito, quasi bianca vampa effusa4.
5
Le cicale si tacquero. Più rochi
si fecero i ruscelli. Copiosa
la resina gemette giù pe’ fusti.
Riconobbi il colùbro5 dal sentore6.
10
15
Nel bosco degli ulivi la raggiunsi.
Scorsi l’ombre cerulee7 dei rami
su la schiena falcata8, e i capei fulvi
nell’argento pallàdio9 trasvolare10
senza suono. Più lungi, nella stoppia,
l’allodola balzò dal solco raso11,
la chiamò, la chiamò per nome in cielo.
Allora anch’io per nome la chiamai.
Tra i leandri la vidi che si volse.
1
Stabat nuda Aestas: citazione da Ovidio, Metamorfosi, II, v.28 “Stabat nuda Aestas et spicea serta gerebat” (stava nuda l’estate e portava ghirlande di
spighe).
2
Primamente: per prima cosa.
3
Piè stretto: piede piccolo.
4
Ove…effusa: dove l’aria ardeva con un grande tremito, come una bianca fiamma che si spargesse tutt’intorno.
5
Il colùbro: la biscia.
6
Dal sentore: dall’odore.
7
Cerulee: dal colore verde azzurro.
8
Falcata: arcuata.
9
Nell’argento palladio: tra le fronde di colore argenteo degli ulivi, un tempo sacri a Pallade.
10
Trasvolare: volare oltre.
11
Dal solco raso: dai solchi del terreno dove già le messi sono state mietute.
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Come in bronzea mèsse nel falasco12
entrò, che richiudeasi strepitoso.
20
Più lungi, verso il lido, tra la paglia
marina13 il piede le si torse in fallo14.
Distesa cadde tra le sabbie e l’acque.
Il ponente15 schiumò16 ne’ suoi capegli.
Immensa apparve, immensa nudità.
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
1. Comprensione del testo
Dopo un’attenta lettura, riassumi il contenuto informativo in non più di dieci righe.
2. Analisi del testo
2.1 Individua tutti i punti della lirica in cui c’è attenzione per i suoni, per i colori, per i profumi.
2.2 Individua i termini che, normalmente riferiti al comportamento umano, qui si accompagnano
invece ad elementi della natura. Si può parlare di antropomorfismo?
2.3 Quale tipo di lessico usa il poeta (Quotidiano? Ricercato? Specialistico?)
2.4 Individua le figure retoriche presenti nel testo.
2.5 C’è nella lirica una precisa descrizione della donna-estate o questa si fonde con gli elementi
della natura? Nella lirica si descrive una situazione con precisione o questa resta ambigua e
indefinita? Motiva la tua risposta.
2.6 È presente in questo testo l’esperienza del panismo?
3. Interpretazione complessiva e approfondimenti
Spiega perché l’estate è una stagione privilegiata per il poeta, collegando questo testo con altri
conosciuti di D’Annunzio, in cui compare il medesimo tema.
Quindi illustra la poetica presente nell’opera dell’autore e inseriscila nell’ambito del
Decadentismo italiano ed europeo.
12
Falasco: erba palustre.
La paglia marina: le alghe secche.
Le si torse in fallo: si piegò per un passo falso.
15
Il ponente: la brezza di mare.
16
Schiumò: provocò la spuma delle onde.
13
14
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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
TIPOLOGIA B – REDAZIONE DI UN SAGGIO BREVE O DI UN ARTICOLO DI GIORNALE
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l'argomento scelto o in forma di "saggio breve" o di "articolo di giornale", utilizzando in tutto o
in parte e nei modi che ritieni opportuni i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del "saggio breve",
argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e se vuoi suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell' "articolo di giornale", indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale
pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque
colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO LETTERARIO
ARGOMENTO: Il mito letterario di Ulisse
Narrami, o Musa17 dell'eroe multiforme18, che tanto
vagò, dopo che distrusse la rocca sacra di Troia19:
di molti uomini vide le città e conobbe i pensieri,
molti dolori patì sul mare nell'animo suo,
per acquistare a sé la vita e il ritorno ai compagni.
Ma i compagni neanche così li salvò, pur volendo:
con la loro empietà si perdettero,
stolti, che mangiarono i buoi del Sole
Iperione: ad essi egli tolse il dì del ritorno.
Odissea, Proemio Libro I, vv. 1-10
Né più mai toccherò le sacre sponde
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell’onde
del greco mar, da cui vergine nacque
Venere, e fea quelle isole feconde
col suo primo sorriso, onde non tacque
le tue limpide nubi e le tue fronde
l’inclito verso di colui che l’acque
cantò fatali, ed il diverso esiglio
per cui bello di fama e di sventura
baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.
Tu non altro che il canto avrai del figlio,
o materna mia terra; a noi prescrisse
il fato illacrimata sepoltura.
A Zacinto , Sonetti, IX
17
La Musa, figlia di Zeus e Mnemosine (dea della memoria) e ispiratrice della poesia
dal greco "pol'ytropos, può significare "multiforme, ingegnoso" con riferimento alla sua intelligenza ed astuzia, oppure che ha molto
viaggiato
19
allude all'episodio del cavallo di legno e attribuisce solo ad Ulisse il merito della vittoria
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Per il fanciullo appassionato di carte e di
mappe
L’universo è pari alle sue immense brame.
Com’è grande il mondo al chiarore delle lampade!
E com’è piccolo il mondo agli occhi del ricordo!
Un mattino, ecco, partiamo col cervello in fiamme
E il cuore gonfio di rancori e amari desideri,
e ce ne andiamo cullando al ritmo delle onde
sul finito dei mari il nostro infinito.
C’è chi è lieto di fuggire una patria infame
O la sua orrenda culla; chi, ancora, da astrologo
Annegato negli occhi d’una donna,
la tirannica Circe dai pericolosi incanti,
s’inebria di spazio, luce e cieli ardenti
per non essere mutato in bestia:
il ghiaccio che lo morde e il sole che l’abbronza
cancellano a poco a poco il segno dei baci.
Ma il vero viaggiatore è soltanto chi parte
Per partire, col cuore lieve, simile a un pallone;
chi non si separa mai dal suo destino
e, senza sapere perché, dice sempre “Andiamo!”;
chi nutre desideri a forma di nuvole
e sogna ebbrezze, come un coscritto il suo cannone,
ebbrezze immense, mutevoli ed ignote
di cui lo spirito umano non sa neanche il nome!
Abbiamo visto astri
E onde; anche sabbie abbiamo visto;
malgrado scosse e disastri non previsti,
ci siamo spesso annoiati, come voi.
La gloria del sole sul mare violetto,
la gloria delle città nel sole del tramonto,
accendevano, sì, nel cuore un inquieto ardore
di tuffarci in un cielo dal riflesso seducente!
Ma le città più ricche e i più grandi paesi
Non avevano mai quell’attrattiva di mistero
Di quello che il caso costruiva con le nuvole!
Come ci rendeva pensosi il desiderio!
(…)
Morte, vecchio capitano, è l’ora! Su l’ancora!
Morte, che noia questa terra! Salpiamo!
Se cielo e mare sono neri come inchiostro,
i nostri cuori sono colmi di raggi, e tu lo sai!
Su, versaci il veleno perché ci riconforti!
Quanto brucia questo fuoco nel cervello! Vogliamo
Tuffarci in fondo all’abisso! Cielo o Inferno, cosa importa?
In fondo all’Ignoto per trovarvi il nuovo!
Ch. Baudelaire, Il viaggio, da I fiori del male
Il canto di Ulisse. Chissà come e perché mi è venuto in
mente: ma non abbiamo tempo di scegliere, quest’ora
già non è più un’ora. Se Jean è intelligente capirà.
Capirà.[...] Ecco, attento Pikolo, apri gli orecchi e la
mente, ho bisogno che tu capisca: Considerate la vostra
semenza:\ fatti non foste a viver come bruti, \ ma per
seguir virtute e conoscenza.
Come se anch’io lo sentissi per la prima volta: come uno
squillo di tromba, come la voce di Dio. Per un momento,
ho dimenticato chi sono e dove sono. Pikolo mi prega di
ripetere. Come è buono Pikolo, si è accorto che mi sta
facendo del bene. O forse è qualcosa di più: forse,
nonostante la traduzione scialba e il commento pedestre
e frettoloso, ha ricevuto il messaggio, ha sentito che lo
riguarda, che riguarda tutti gli uomini in travaglio, e noi in
specie; e che riguarda noi due, che osiamo ragionare di
queste cose con le stanghe della zuppa sulle spalle. Li
miei compagni fec’io sì acuti...
... e mi sforzo, ma invano, di spiegare quante cose vuol
dire questo «acuti». Qui ancora una lacuna, questa volta
irreparabile. [...]«ho dimenticato almeno quattro terzine.
[...]Quando mi apparve una montagna, bruna \ per la
distanza e parvemi alta tanto \ che mai veduta non ne
avevo alcuna.
[...] Darei la zuppa di oggi per saper saldare «non ne
avevo alcuna» col finale. Mi sforzo di ricostruire per
mezzo delle rime, [...] È tardi, è tardi, siamo arrivati alla
cucina, bisogna concludere: Tre volte il fè girar con tutte
l’acque,
alla quarta levar la poppa in suso\ e la prora ire in giù,
come altrui piacque...
Trattengo Pikolo, è assolutamente necessario e urgente
che ascolti, che comprenda questo «come altrui
piacque», prima che sia troppo tardi, domani lui o io
possiamo essere morti, o non vederci mai più, devo
dirgli, spiegargli del Medioevo, del così umano e
necessario e pure inaspettato anacronismo [il fatto che
Ulisse, pagano, faccia riferimento al Dio cristiano], e
altro ancora, qualcosa di gigantesco che io stesso ho
visto ora soltanto, nell’intuizione di un attimo, forse il
perché del nostro destino, del nostro essere oggi qui...
Siamo oramai nella fila per la zuppa, in mezzo alla folla
sordida e sbrindellata dei portazuppa degli altri
Kommandos. [...] Si annunzia ufficialmente che oggi la
zuppa è di cavoli e rape: Choux et navets. Kàposzta és
répak [“cavoli e rape” viene ripetuto in francese e in
ungherese].
Infin che ’l mar fu sopra noi rinchiuso.
P. Levi, Se questo è un uomo, Einaudi, Torino 1976
-----------------------[Primo Levi (1919-1988) nel romanzo Se questo è un uomo (1947) rievoca la barbarie dei lager nazisti, che egli
visse in prima persona come deportato ad Auschwitz. In questo episodio i due personaggi sono l’autore e Jean, un
giovane alsaziano, il “pikolo” (aiutante) della baracca. Jean vorrebbe imparare l’italiano e Levi, mentre si recano a
prendere la zuppa, gli recita a memoria il canto di Ulisse, il XXVI della Divina Commedia.] [...]
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2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO
ARGOMENTO: I giovani e la crisi.
DOCUMENTI
«La crisi dell’economia ha lasciato per strada, negli ultimi tre anni, più di un milione di giovani lavoratori di età compresa tra i
15 ed i 34 anni. E sono stati soprattutto loro a pagare il conto della turbolenza economica e finanziaria che da anni investe
l’Europa e l’Italia, fiaccandone la crescita. Tra il 2008 ed il 2011, infatti, l’occupazione complessiva in Italia è scesa di 438
mila unità, il che significa che senza il crollo dell’occupazione giovanile ci sarebbe stata addirittura una crescita dei posti di
lavoro. Tra il 2008 e il 2011, secondo i dati dell’Istat sull’occupazione media, i lavoratori di età compresa tra i 15 e i 34 anni
sono passati da 7 milioni e 110 mila a 6 milioni e 56 mila. La diminuzione dei giovani occupati, pari a 1 milione 54 mila unità,
ha riguardato sia gli uomini che le donne, più o meno nella stessa proporzione (meno 622 mila posti di lavoro tra gli uomini,
meno 432 mila tra le giovani donne), ed in modo più intenso il Nord ed il Sud del Paese che non il Centro.»
Mario SENSINI, Crolla l’occupazione tra i 15 e i 35 anni, “Corriere della Sera” - 8/04/2012
«Giovani al centro della crisi. In Italia l’11,2% dei giovani di 15-24 anni, e addirittura il 16,7% di quelli tra 25 e 29 anni, non
è interessato né a lavorare né a studiare, mentre la media europea è pari rispettivamente al 3,4% e all’8,5%. Di contro, da noi
risulta decisamente più bassa la percentuale di quanti lavorano: il 20,5% tra i 15-24enni (la media Ue è del 34,1%) e il 58,8%
tra i 25-29enni (la media Ue è del 72,2%). A ciò si aggiunga che tra le nuove generazioni sta progressivamente perdendo
appeal una delle figure centrali del nostro tessuto economico, quella dell’imprenditore. Solo il 32,5% dei giovani di 15-35 anni
dichiara di voler mettere su un’attività in proprio, meno che in Spagna (56,3%), Francia (48,4%), Regno Unito (46,5%) e
Germania (35,2%).
La mobilità che non c’è, questione di cultura e non di regole. I giovani sono oggi i lavoratori su cui grava di più il costo
della mobilità in uscita. Nel 2010, su 100 licenziamenti che hanno determinato una condizione di inoccupazione, 38 hanno
riguardato giovani con meno di 35 anni e 30 soggetti con 35-44 anni. Solo in 32 casi si è trattato di persone con 45 anni o più.
L’Italia presenta un tasso di anzianità aziendale ben superiore a quello dei principali Paesi europei. Lavora nella stessa azienda
da più di dieci anni il 50,7% dei lavoratori italiani, il 44,6% dei tedeschi, il 43,3% dei francesi, il 34,5% degli spagnoli e il
32,3% degli inglesi. Tuttavia, solo il 23,4% dei giovani risulta disponibile a trasferirsi in altre regioni o all’estero per trovare
lavoro.»
45° RAPPORTO CENSIS, Lavoro, professionalità, rappresentanze, Comunicato stampa 2/12/2011
«Il lavoro che si riesce a ottenere con un titolo di studio elevato non sempre corrisponde al percorso formativo intrapreso. La
coerenza tra il titolo posseduto e quello richiesto per lavorare è, seppur in lieve misura, più elevata tra i laureati in corsi lunghi
piuttosto che tra quanti hanno concluso corsi di durata triennale. Infatti, i laureati in corsi lunghi dichiarano di svolgere un
lavoro per il quale era richiesto il titolo posseduto nel 69% dei casi mentre tra i laureati triennali tale percentuale scende al
65,8%. D’altra parte a valutare la formazione universitaria effettivamente necessaria all’attività lavorativa svolta è circa il 69%
dei laureati sia dei corsi lunghi sia di quelli triennali. Una completa coerenza tra titolo posseduto e lavoro svolto – la laurea,
cioè, come requisito di accesso ed effettiva utilizzazione delle competenze acquisite per lo svolgimento dell’attività lavorativa
– è dichiarata solo dal 58,1% dei laureati nei corsi lunghi e dal 56,1% dei laureati triennali. All’opposto, affermano di essere
inquadrati in posizioni che non richiedono la laurea sotto il profilo né formale, né sostanziale il 20% dei laureati in corsi lunghi
e il 21,4% di quelli triennali.»
ISTAT – Università e lavoro: orientarsi con la statistica - http://www.istat.it/it/files/2011/03/seconda_parte.pdf
«Che storia, e che vita incredibile, quella di Steve Jobs. […] Mollò gli studi pagati dai genitori adottivi al college di Portland,
in Oregon, dopo pochissimi mesi di frequenza. Se ne partì per un viaggio in India, tornò, e si mise a frequentare soltanto le
lezioni che gli interessavano. Ovvero, pensate un po’, i corsi di calligrafia. […] Era fuori dagli standard in ogni dettaglio, dalla
scelta di presentare personalmente i suoi prodotti da palchi teatrali, al look ultra minimal, con i suoi jeans e i suoi girocollo neri
alla Jean Paul Sartre. “Il vostro tempo è limitato - disse l’inventore dell’iPod, l’iPhone e l’iPad agli studenti di Stanford nel
2005 -. Non buttatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere con i risultati
dei pensieri degli altri. E non lasciate che il rumore delle opinioni degli altri affoghi la vostra voce interiore. Abbiate il
coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno già cosa voi volete davvero diventare.
Tutto il resto è secondario”.»
Giovanna FAVRO, Steve Jobs, un folle geniale, “La Stampa” - 6/10/2011
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3. AMBITO STORICO POLITICO
ARGOMENTO: Il fascismo e la cultura
Una cultura fascista nel duplice senso di fatta da fascisti dichiarati o a contenuto fascista non è mai realmente esistita, o
almeno non riuscì mai, per quanti sforzi fossero compiuti, a prender forma in iniziative o imprese durature e storicamente
rilevanti. L'unico gruppo che tentò di elaborare una dottrina originale e cercò di non perdere i contatti col resto del
mondo, fu quello dei giovani gentiliani che si raccolsero attorno a Bottai nella scuola di scienze corporative
dell'Università di Pisa. Per il resto gli intellettuali integralmente fascisti - dico «integralmente» per distinguerli da tutti
coloro che erano fascisti soltanto in quel quarto d'ora in cui scrivevano su una rivista fascista o facevano una
dichiarazione di omaggio al duce, insomma dagli opportunisti, da quelli con fede «a comando», e furono la stragrande
maggioranza - erano per la maggior parte intellettuali di mezza tacca, tra cui si poteva distinguere il delirante come lulius
Evola o il dilettante in vena di grandezza, come G. A. Fanelli, che definiva il fascismo «monarchia integrale». Nessuno li
prendeva sul serio, neppure coloro cui fornivano i prodotti delle loro dotte elucubrazioni. Buona parte della letteratura
fascista era già morta prima di nascere. Ora è diventata ciarpame che può incuriosire lo storico del costume o della follia
umana più che quello delle patrie lettere. Un bel numero degli autori improvvisati di quei libri sono scomparsi nella notte
da cui erano sorti senza lasciar alcuna traccia: [ ...] i soliti arrivisti cui sembrava di aver trovato la strada giusta per far
carriera; i conformisti cronici; i fanatici facili all'entusiasmo; giovani cresciuti nel culto del duce; e naturalmente teste
deboli, confuse, superficiali come se ne trovano a tutte le età. I grandi intellettuali del fascismo, di cui tre, mi pare,
spiccano ormai su tutti gli altri per vigore intellettuale e per l'influenza reale che esercitarono sul regime e sulla cultura
fascisti, Gentile, Alfredo Rocco e Volpe (tutti e tre coetanei, essendo nati i primi due nel 1875, il terzo nel 1876) si erano
formati prima dei fascismo: nel 1925 avevano cinquant'anni, cioè un'età in cui generalmente uno comincia a ripetere se
stesso. Le loro maggiori opere le avevano ormai alle spalle.
N. Bobbio, La cultura e il fascismo, in G. Quazza [a cura di], Fascismo e società italiana, Einaudi, Torino 1973
Il regime fascista non elaborò una propria cultura:così recita un diffuso luogo comune fondato sugli aspetti più
macchiettistici del regime: le divise in «orbace» (un pesante panno d'origine sarda); i discorsi di Mussolini dal balcone di
Palazzo Venezia, con il loro corollario di cipigli e smorfie messi spietatamente in rilievo dai documentari dell'Istituto
Luce; l'armamentario retorico ed esibizionista (le sfilate, gli esercizi ginnici dei gerarchi) tipico dello «stile fascista» caro
ad Achille Starace, segretario del Partito Nazionale Fascista dal dicembre 1931 al novembre 1939. Che il fascismo fosse
una non-cultura, un non-pensiero, è stata convinzione di molti antifascisti; ciò dipese da un lato dal significato restrittivo
e normativo che essi diedero al concetto di «cultura» (reso spesso sinonimo di «alta cultura»), dall'altro dall'esigenza di
contrapporre alla propaganda del regime un richiamo forte ai valori democratici a cui la maggioranza degli intellettuali
europei si rifaceva. Se però diamo al termine «cultura» il significato neutro di «complessiva visione del mondo», le
cose cambiano aspetto e s'impone una distinzione: è vero che non si creò un'alta cultura improntata ai valori del regime,
ma è altrettanto vero che il fascismo si fece portatore di una precisa proposta culturale improntata ai principi di ordine e
gerarchia, a un'idea di nazione di carattere naturalistico e organicista che legittimava pretese imperiali e di supremazia
verso l'estero, disuguaglianze e autoritarismi all'interno. Il regime fu protagonista di un organico tentativo di «fare gli
Italiani», di attuare una specifica «nazionalizzazione delle masse», secondo concetti di «nazione» e di «identità
nazionale» assai diversi tanto dai modelli propri all'Italia liberale quanto da quelli che avrebbero preso vita con la
Repubblica,[ ... ]La proposta culturale del regime fu per molti versi contraddittoria, spesso gretta e provinciale; finì coll'
isolare l'Italia dalle correnti più vive della cultura europea e mondiale. Tuttavia, il sistema di valori fascista penetrò nelle
menti e negli animi degli italiani e delle italiane del Ventennio, lasciandovi profonde tracce e contribuendo al diffondersi
di stereotipi entrati a far parte del senso comune del paese.
B. Mantelli, Il regime fascista. 1925-1940, Fenice 2000, Milano 1995
Nel campo della cultura il fascismo si distinse per alcuni tentativi non effimeri di organizzare il consenso degli
intellettuali. Già Mussolini aveva coltivato frequentazioni con gli ambienti delle avanguardie artistiche e letterarie, in
particolare con i futuristi, e si era preoccupato di stabilire solidi legami personali con intellettuali della destra liberale e
nazionalista. Nel 1925 Gentile aveva stilato un Manifesto degli intellettuali fascisti, al quale aveva però replicato
Benedetto Croce raccogliendo per il suo contro-manifesto antifascista firme ben più autorevoli. Ma non c'è dubbio che la
forza dei poteri costituiti, l'assuefazione al clima autoritario e fenomeni sempre più diffusi di conformismo spinsero gran
parte degli intellettuali a una collaborazione con il regime.
M. Palla, Mussolini e il fascismo, Giunti, Firenze 1994
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È verosimile tuttavia che il passaggio all'antifascismo di tanti giovani (…) avvenga, più che in virtù dell'esempio dei
maestri, davanti alla constatazione del fallimento del regime e alla sua catastrofe politico-militare. Un percorso che li
accomuna alla generazione che li ha preceduti, sia nella maggioranza degli afascisti, sia nella minoranza degli
antifascisti, perlopiù tiepidi, talora anche tra coloro che al fascismo hanno aderito con entusiasmo, scambiandolo per una
rivoluzione ideale, oppure sulla base della convinzione di un interesse di categoria (la classe dei colti), o infine per viltà,
opportunismo, calcolo prudenziale. Il giuramento in massa nel '31; il silenzio davanti alle leggi razziali nel '38 e anni
seguenti; le infinite manifestazioni di servilismo verso il duce, e spesso verso i ducetti locali (anche da parte dei più retti
rappresentanti del pensiero e dell'arte); la corsa volta a cercare la protezione di un potente per entrare in un giornale o per
rimanervi, per pubblicare un libro, per vincere una cattedra; la complicità attiva o passiva in soprusi e prepotenze; il
contributo intellettuale alla glorificazione della «rivoluzione delle camicie nere»: sono tutte pratiche che i giovani
sostanzialmente erediteranno dai più anziani, aggiungendovi la carica vitale, cinica o aggressiva, che ad essi deriva
dall'età e dal dato biografico che li vede formarsi sotto il fascismo. L' autentico antifascismo, dobbiamo concludere, non
è di casa nelle stanze della cultura; quello disposto alle rinunce e pronto alla lotta, preparato sul piano teoríco-ideologico,
fermo sul piano morale.
A. D'Orsi, La cultura a Torino tra le due guerre
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Progresso scientifico–tecnologico e risorse del Pianeta: una sfida per il prossimo
millennio
DOCUMENTI
"Molti rispettabili pensatori credono che siamo di fronte a un nuovo secolo di inevitabile progresso economico e tecnologico
[...]. Questa visione del futuro, alimentata dagli entusiasmanti progressi delle tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni
[...] riflette una nuova concezione della specie umana, in cui la società si considera libera dalla dipendenza dal mondo naturale
[...]. L'autocompiacimento di questo punto di vista porta a sottovalutare la nostra dipendenza dal mondo naturale e la nostra
profonda vulnerabilità". "... il sistema attuale ha prodotto gravi squilibri nei consumi energetici e nel benessere sociale: dai
suoi benefici sono esclusi circa due miliardi di poveri (un terzo della popolazione mondiale), che tuttora non hanno l'elettricità
e per cucinare ricorrono alla biomassa [legna, rifiuti vegetali e organici in genere]. Oggi un quinto dell'umanità - quello più
ricco - consuma il 58% dell'energia mondiale, mentre un quinto - il più povero - ne utilizza meno del 4%. Gli Stati Uniti, con il
5% della popolazione mondiale, consumano circa un quarto del rifornimento energetico globale [...].
"Un'economia è ecologicamente sostenibile solo se soddisfa il principio di sostenibilità, principio che affonda le sue radici
nella scienza ecologica. In un'economia sostenibile la pesca non supera i limiti naturali di prelievo del pesce, la quantità di
acqua pompata dal sottosuolo non supera la rigenerazione delle falde, l'erosione del suolo non supera il ritmo naturale di
formazione di nuovi suoli, il taglio degli alberi non supera il rimboschimento e le emissioni di carbonio non superano la
capacità dell'atmosfera
di fissare CO2. Un'economia sostenibile non distrugge specie vegetali e animali a ritmo più veloce di quello della loro
evoluzione [...].
Uso mondiale di energia, anni 1900 e 1997
fonte
1900
milioni di tonnellate
equiv. petrolio
%
1997
milioni di tonnellate
equiv. petrolio
%
carbone
501
55
2122
22
petrolio
18
2
2940
30
gas naturale
9
1
2173
23
nucleare
0
0
579
6
nergie rinnovabili(1)
383
42
1833
19
TOTALE
911
100
9647
100
1 Include energia da biomassa, idrogeno, energia eolica, geotermica e solare.
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Tavola e citazioni sono tratte da: State of the World 99. Stato del pianeta e sostenibilità. Rapporto annuale, Edizioni Ambiente,
Milano 1999
"... se l'evoluzione del sistema mondiale verrà lasciata proseguire secondo le tendenze attuali, senza interventi correttivi
consapevoli da parte della società umana [...] l'effetto combinato di aumento della popolazione, sovrasfruttamento delle risorse
naturali, inquinamento, produrrà una crisi su scala mondiale in un'epoca che si colloca attorno alla metà del prossimo secolo".
Repertorio Statistiche, in "Enciclopedia Europea", XII, Milano, 1984, pp. 901-902
"I progressi nella medicina e nell'igiene pubblica hanno consentito una drastica crescita della popolazione, riducendo le
malattie e la mortalità infantile. Allo stesso tempo la scienza agraria ha fatto aumentare la produzione di cibo, ad un grado
sufficiente per nutrire questa enorme popolazione, benché con diversi standard alimentari e sempre più frequenti eccezioni
[…]. Da un lato la scienza e la tecnologia vengono riconosciute come forze emancipatrici che liberano dalle malattie e da
condizioni di lavoro intollerabili, ma d'altro lato sono forze di sfruttamento "imperialistiche", perché impongono
l'industrializzazione e i valori occidentali a comunità che sono ancora prive di beni elementari […]. C'è dunque un problema
genuino, che, in una parola, è questo: come rendere la scienza più "umana"? Alcuni sosterrebbero che una delle reazioni più
costruttive al movimento antiscientifico è stato lo sviluppo di una "scienza critica" caratterizzata in generale da una più
spiccata sensibilità nei confronti dell'equilibrio ecologico".
Stewart RICHARDS, Filosofia e sociologia della scienza, Armando, 1998
«La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono mattoni indispensabili per
erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo del valore da dare alla conoscenza. Il valore che sembra
prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla conoscenza riconosce il mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di
conoscere quello che ci può tornare immediatamente ed economicamente utile. […] Ma, se vogliamo costruire un futuro
desiderabile, anche nel campo della scienza applicata il riconoscimento del valore della conoscenza non può essere delegato al
mercato. Lo ha dimostrato la recente vertenza tra le grandi multinazionali e il governo del Sud Africa sui farmaci anti-Aids
[…]. Il mercato non è in grado di distribuire gli “utili della conoscenza” all’80% della popolazione mondiale. Per costruire il
futuro coi mattoni della scienza occorre dunque (ri)associare al valore di mercato della conoscenza altri valori: i valori dello
sviluppo umano.»
Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, “l’Unità”, 7 luglio 2001
TIPOLOGIA C
TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Il “giovedì nero” del 24 ottobre 1929 ha segnato profondamente la società americana. Le cronache dei
suicidi, le lunghe file di disoccupati, le convulse giornate degli operatori di borsa, le corse al banco dei
pegni concorrono a dare dell’autunno del 1929 un’immagine all’insegna dell’isteria collettiva.
Descrivi gli aspetti principali che hanno caratterizzato l’economia americana negli anni ruggenti
soffermandoti, in particolare, sulle cause che hanno condotto al grande crollo di Wall Street e sulle
soluzioni trovate negli anni Trenta per arginare la crisi.
TIPOLOGIA D
TEMA DI ORDINE GENERALE
La letteratura, l'arte, il cinema hanno dedicato pagine indimenticabili al cibo e all'arte del convito. Il cibo
ha sempre avuto (almeno) due significati simbolici: segno di opulenza e convivialità, ma anche di
decadenza ed autodistruzione. In ogni caso cibo e tavola imbandita hanno sempre potuto contare in
passato su "tempi lunghi" e su luoghi raffinati. Oggi nei fast food si mangia all'americana: giovani e
giovanissimi affollano questi luoghi capaci di sfornare quantità enormi di cibi standardizzati e ipercalorici
in tempi rapidissimi.
Affronta criticamente le molteplici questioni poste, dopo esserti soffermato sulle valenze simboliche del
cibo, aggiungendo anche riflessioni personali, scaturite dall'esperienza, da letture, da film o documentari.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
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SECONDA SIMULAZIONE DELLA PRIMA
PROVA D’ESAME
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE
SECONDARIA SUPERIORE
PROVA DI ITALIANO - SIMULAZIONE
(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Italo Svevo, Prefazione, da La coscienza di Zeno, 1923
Edizione: I. Svevo, Romanzi. Parte seconda, Milano 1969, p. 599.
Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi di psico-analisi
s’intende, sa dove piazzare l’antipatia che il paziente mi dedica.
Di psico-analisi non parlerò perché qui entro se ne parla già a sufficienza. Debbo scusarmi di aver indotto
il mio paziente a scrivere la sua autobiografia; gli studiosi di psico-analisi arricceranno il naso a tanta
novità. Ma egli era vecchio ed io sperai che in tale rievocazione il suo passato si rinverdisse, che
l’autobiografia fosse un buon preludio alla psico-analisi. Oggi ancora la mia idea mi pare buona perché
mi ha dato dei risultati insperati, che sarebbero stati maggiori se il malato sul più bello non si fosse
sottratto alla cura truffandomi del frutto della mia lunga paziente analisi di queste memorie.
Le pubblico per vendetta e spero gli dispiaccia. Sappia però ch’io sono pronto di dividere con lui i lauti
onorarii che ricaverò da questa pubblicazione a patto egli riprenda la cura. Sembrava tanto curioso di se
stesso! Se sapesse quante sorprese potrebbero risultargli dal commento delle tante verità e bugie ch’egli
ha qui accumulate!...
Dottor S.
Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz (Trieste, 1861 – Motta di Livenza, Treviso, 1928), fece
studi commerciali e si impiegò presto in una banca. Nel 1892 pubblicò il suo primo romanzo, Una vita.
Risale al 1898 la pubblicazione del secondo romanzo, Senilità. Nel 1899 Svevo entrò nella azienda del
suocero. Nel 1923 pubblicò il romanzo La coscienza di Zeno. Uscirono postumi altri scritti (racconti,
commedie, scritti autobiografici, ecc.). Svevo si formò sui classici delle letterature europee. Aperto al
pensiero filosofico e scientifico, utilizzò la conoscenza delle teorie freudiane nella elaborazione del suo
terzo romanzo.
1. Comprensione del testo
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe.
2.
Analisi del testo
2.1 Quali personaggi entrano in gioco in questo testo? E con quali ruoli?
2.2 Quali informazioni circa il paziente si desumono dal testo?
2.3 Quale immagine si ricava del Dottor S.?
2.4 Il Dottor S. ha indotto il paziente a scrivere la sua autobiografia. Perché?
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2.5 Rifletti sulle diverse denominazioni del romanzo: “novella” (r. 1), “autobiografia” (r. 4), “memorie”
(r. 8).
2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al
romanzo nella sua interezza o ad altri testi di Svevo. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto,
delinea alcuni aspetti dei rapporti tra letteratura e psicoanalisi, facendo riferimento ad opere che hai letto e
studiato
TIPOLOGIA B – REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi
che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed
esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo
debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: La dissoluzione dell’io nella cultura di fine Ottocento e inizio Novecento.
DOCUMENTI
1. Ci sono ancor sempre candidi osservatori di sé che credono che esistano «certezze immediate», ad esempio «io penso»,
oppure, secondo la superstizione di Schopenhauer, «io voglio» […].
Al posto di quella «certezza immediata», alla quale il popolo […] può credere, il filosofo si trova […] tra le mani una serie di
questioni metafisiche, veri e propri problemi di coscienza dell’intelletto, che si esprimono così: «Da dove prendo il concetto di
pensare? Perché credo a causa ed effetto? Che cosa mi dà il diritto di parlare di un io e addirittura di un io come causa del
pensiero?». Chi, invocando una specie di intuizione della conoscenza, si sentisse in grado di rispondere subito a queste
interrogazioni metafisiche, come fa colui che dice: «io penso e so che almeno questo è vero, reale, certo» – non troverebbe
oggi in un filosofo che un sorriso e due punti interrogativi.
F. Nietzsche, Al di là del bene e del male, trad. it. di S. Bortoli Cappelletto, Newton Compton, Roma 1991
2. Naturalmente nulla è per noi più sicuro del senso di noi stessi, del nostro proprio Io. Questo Io ci appare autonomo, unitario,
ben contrapposto a ogni altra cosa. Che tale apparenza sia fallace, che invece l’Io abbia verso l’interno, senza alcuna
delimitazione netta, la propria continuazione in una entità psichica inconscia, che noi designamo come Es, e per la quale esso
funge per così dire da facciata, lo abbiamo per la prima volta appreso dalla ricerca psicanalitica […]. La patologia ci rende
edotti in merito a un gran numero di stati in cui la delimitazione dell’Io nei confronti del mondo esterno diventa incerta o in cui
i confini sono effettivamente tracciati in modo scorretto; ci sono casi in cui parti del proprio corpo, perfino porzioni della
propria vita psichica, percezioni, pensieri, sentimenti, appaiono come estranei e non appartenenti all’Io; ci sono altri casi in cui
al mondo esterno viene attribuito ciò che manifestamente ha avuto origine nell’Io e che da esso dovrebbe essere riconosciuto.
Così perfino il senso dell’Io è soggetto a disturbi e i confini dell’Io non sono stabili.
S. Freud, Il disagio della civiltà, in Il disagio della civiltà e altri saggi, trad. it. di E. Sagittario, Boringhieri, Torino 1971
3. La vita è un flusso continuo che noi cerchiamo d’arrestare, di fissare in forme stabili e determinate, dentro e fuori di noi,
perché noi già siamo forme fissate, forme che si muovono in mezzo ad altre immobili, e che però possono seguire il flusso
della vita, fino a tanto che, irrigidendosi man mano, il movimento, già a poco a poco rallentato, non cessi. Le forme, in cui
cerchiamo d’arrestare, di fissare in noi questo flusso continuo, sono i concetti, sono gli ideali a cui vorremo serbarci coerenti,
tutte le finzioni che ci creiamo, le condizioni, lo stato in cui tendiamo a stabilirci. Ma dentro noi stessi, in ciò che noi
chiamiamo anima, il flusso continua indistinto, sotto gli argini, oltre i limiti che noi imponiamo, componendoci una coscienza,
costruendoci una personalità. In certi momenti tempestosi, investite dal flusso, tutte quelle nostre forme fittizie crollano
miseramente; e anche quello che non scorre sotto gli argini e oltre i limiti, ma che si scopre in noi distinto e che noi abbiamo
con cura incanalato nei nostri affetti, nei doveri che ci siamo imposti, nelle abitudini che ci siamo tracciate, in certi momenti di
piena straripa e sconvolge tutto. […] E per tutti può rappresentare talvolta una tortura, rispetto all’anima che si muove e si
fonde, il nostro stesso corpo fissato per sempre in fattezze immutabili. Oh perché proprio dobbiamo essere così, noi? – ci
domandiamo talvolta allo specchio – con questa faccia, con questo corpo? Alziamo una mano, nell’incoscienza; e il gesto resta
sospeso. Ci pare strano che l’abbiamo fatto noi. Ci vediamo vivere.
L. Pirandello, L’umorismo e altri saggi, Giunti, Firenze 1994
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4. Io constato anzitutto che passo di stato in stato. Ho caldo ed ho freddo, sono lieto o triste, lavoro o non faccio nulla, guardo
ciò che mi circonda o penso ad altro. Sensazioni, sentimenti, volizioni [gli atti del volere che portano a compimento
determinate azioni], rappresentazioni: ecco le modificazioni tra cui si divide la mia esistenza e che di volta in volta la colorano
di sé. Io cambio, dunque, incessantemente. […] Se la nostra esistenza fosse costituita di stati separati, di cui un Io impassibile
dovesse far la sintesi, non ci sarebbe per noi durata: poiché un Io che non muti non si svolge, come non si svolge uno stato
psichico che resti identico a se stesso finché non venga sostituito dallo stato successivo. Infatti, la nostra durata non è il
susseguirsi di un istante ad un altro istante: in tal caso esisterebbe solo il presente, il passato non si perpetuerebbe nel presente
e non ci sarebbe evoluzione né durata concreta. La durata è l’incessante progredire del passato che intacca l’avvenire e che,
progredendo, si accresce. E poiché si accresce continuamente, il passato si conserva indefinitamente. […] Talvolta qualche
ricordo non necessario riesce a passar di contrabbando per la porta socchiusa; e questi messaggeri dell’inconscio ci avvertono
del carico che trasciniamo dietro a noi senza averne consapevolezza. Ma, se anche non ne avessimo chiara coscienza,
sentiremmo vagamente che il passato è sempre presente in noi. Che cosa siamo, infatti, che cos’è il nostro carattere se non la
sintesi della storia da noi vissuta sin dalla nascita, prima anzi di essa, poiché portiamo con noi disposizioni prenatali? Certo noi
pensiamo solo con una piccola parte del nostro passato; ma desideriamo, vogliamo, agiamo con tutto il nostro passato,
comprese le nostre tendenze congenite.
H. Bergson, L’evoluzione creatrice, in Le opere, trad. it. di P. Serini, UTET, Torino 1971
5. Nessun nome, nessun ricordo oggi del nome di ieri: del nome d’oggi, domani. Se il nome è la cosa: se un nome è in noi il
concetto d’ogni cosa posta fuori di noi; e senza nome non si ha il concetto. E la cosa resta in noi come cieca non indistinta e
non definita: ebbene questo che portai tra gli uomini ciascuno lo incida, epigrafe funeraria, sulla fronte di quella immagine con
cui gli apparvi e la lasci in pace e non ne parli più. Non è altro che epigrafe funeraria, un nome. Conviene ai morti. A chi ha
concluso. Io sono vivo e non concludo. La vita non conclude. E non sa di nomi la vita. Quest’albero, respiro tremulo di foglie
nuove. Sono quest’albero. Albero, nuvola; domani libro o vento; il libro che leggo, il verso che bevo. Tutto fuori, vagabondo.
L. Pirandello, Uno, nessuno e centomila, in Tutti i romanzi, vol. II, Mondadori, Milano 1973
6.
Forse un mattino andando in un’aria di vetro,
arida, rivolgendomi vedrò compirsi il miracolo:
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
di me, con un terrore di ubriaco.
Poi come s’uno schermo, s’accamperanno di gitto
[si insedieranno improvvisamente]
alberi case colli per l’inganno consueto.
Ma sarà troppo tardi; ed io me n’andrò zitto
tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.
E. Montale, Forse un mattino andando in un’aria di vetro (Ossi di seppia), in Tutte le poesie, a cura di E. Zampa, Mondadori,
Milano 1984
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Crescita irrinunciabile o decrescita felice?
DOCUMENTI
1. L'uomo e la donna d'oggi non riescono più a uscire dal ciclo lavoro-casa-famiglia. Sono sempre occupati a fare qualcosa per
gli altri, e hanno sempre meno possibilità di fare qualcosa per se stessi. La colpa, è di un carico lavorativo sempre più alto, in
una società sempre più competitiva, dove settimane di 60 ore in ufficio stanno diventando sempre più spesso la norma. Non
solo, anche chi lavora un po' meno in ufficio tende a portarsi il lavoro a casa, perché non ha fatto in tempo a fare tutto quello
che doveva fare, perché si sente in colpa, perché è quello che ci si aspetta da lui/lei se è un lavoratore dipendente o che lui/lei
ritengono comunque necessario se sono lavoratori autonomi o liberi professionisti. Un altro aspetto del calo del "me time" sono
le tecnologie: con personal computer e telefonini super intelligenti, l'ufficio ci segue dovunque siamo, in treno, al bar, a casa,
ed è più difficile per non dire impossibile staccarsene completamente anche quando la giornata di lavoro è terminata o
comincia il week-end. (...) Il benessere misurato in termini di merci prodotte e consumate è in un certo senso coerente con un
sistema sanitario eccessivamente orientato verso il consumo di tecnologie sanitarie, esami, farmaci, nel quale la salute -intesa
solo come assenza di malattia - rischia anch’essa di essere mercificata.
MDF GENOVA
2. La società della crescita si scontra con i limiti della biosfera. Se si assume come indice dell'impatto ambientale del nostro
stile di vita l'«impronta» ecologica, misurata in termini di superficie terrestre, i risultati che emergono sono insostenibili. Un
cittadino degli USA sfrutta in media 9,6 ha di superficie terrestre, un canadese 7,2, un europeo medio 4,5. Siamo lontanissimi
dall'uguaglianza planetaria, e più ancora da una civiltà sostenibile, per la quale non potremmo sfruttare più di 1,4 ettari a testa e per di più con il presupposto che la popolazione rimanga al livello attuale. La società della crescita non è auspicabile per
almeno tre motivi: perché incrementa le disuguaglianze e le ingiustizie; perché dispensa un benessere largamente illusorio, e
perché non offre un tipo di vita conviviale neppure ai «benestanti»: è un'«antisocietà» malata della propria ricchezza. Adottare
la parola d'ordine della decrescita vuol dire innanzitutto abbandonare l'obiettivo insensato di una crescita fine a se stessa. Si
vede subito quali sono i valori prioritari da anteporre a quelli oggi dominanti: l'altruismo dovrebbe prevalere sull'egoismo, la
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cooperazione sulla competizione sfrenata, il piacere dello svago sull'ossessione del lavoro, l'importanza della vita sociale sul
consumo illimitato, il gusto del lavoro bello e benfatto sull'efficientismo produttivista, il ragionevole sul razionale, e così via.
In poche parole: la scelta di un'etica personale diversa: la semplicità volontaria.
MDF GENOVA
3. Rivalutare, Ristrutturare, Ridistribuire, Ridurre, Riutilizzare, Riciclare. Questi sei obiettivi interdipendenti avvieranno un
circolo virtuoso di decrescita serena, conviviale e sostenibile.
JACQUES ELLUL, Forum delle ONG, 1981
4. C'è un paradosso che va anche oltre: in una recente audizione al Congresso Usa, lo scrittore Jonathan Rowe ha così definito
il suo «eroe del Pil»: è un malato terminale di cancro impegnato in una costosa causa di divorzio. Un uomo così, con il
fatturato che porta a ospedali e studi legali, contribuisce all' economia più di un marito felice e in perfetta salute. L'elenco dell'
assurdo in realtà sarebbe anche più lungo. In base ai criteri attuali, fa meglio alla crescita consumare carburante fermi in un
ingorgo, magari ammalando di asma da smog i bambini del quartiere, che prendere la metropolitana. Contribuisce
maggiormente affidare i propri genitori a un istituto per anziani, che occuparsi personalmente di loro.
FEDERICO FUBINI, Corsera 18.02.2012
5. Il termine "obsolescenza pianificata" è nato negli Stati Uniti. Brooks Stevens è stato il coniatore del termine e della sua
definizione. Stevens definì questo concetto come l’instillare nell'acquirente il desiderio di comprare qualcosa di un po' più
nuovo, un po' migliore e un po' prima di quanto non fosse necessario.
Piuttosto che creare manufatti poveri che sarebbero stati sostituiti in breve tempo l'idea di Stevens era di progettare prodotti
sempre nuovi che utilizzassero le moderne tecnologie, e generassero nuovi gusti e necessità. Nella sua ottica l'obsolescenza
pianificata serviva a far girare la ruota della produzione e del consumo a pieno regime, per il beneficio di tutta la società.
Stevens era vissuto in un'epoca in cui la società non era conscia dei possibili danni ambientali dei rifiuti come lo siamo oggi.
Comunque ha sempre dichiarato che non considerava l'obsolescenza pianificata come una sistematica produzione di rifiuti, ma
supponeva che i prodotti sarebbero finiti nel mercato di seconda mano, dove avrebbero potuto essere acquistati da persone con
un potere di acquisto inferiore.
WIKIPEDIA
6. Ieri ben tre amici (autorevoli) mi hanno detto: sento che siamo sull'orlo della catastrofe. Italiana e mondiale. Non essendo
scaramantico, non avevo scongiuri da fare. A meno che sia, a suo modo, uno scongiuro il piccolo gioco mentale che da qualche
mese, e forse da qualche anno, si innesca ogni volta che qualcuno mi dice: arriva la catastrofe. Il gioco è questo. La catastrofe è
arrivata. Devo decidere a cosa rinunciare, che cosa tenere. Casa, vestiti, mezzi di locomozione, consumi culturali, elettronica,
vacanze, viaggi, oggetti, abitudini. Un inventario ingombrante, che già a pensarlo suggerirebbe di alleggerirsi. Ma quando si
tratta di scegliere - questo sì, questo no - non ne sono capace, o cambio idea ogni volta. Tra le tante cose che possediamo, non
possediamo più una gerarchia dell'avere, e il necessario e il superfluo costituiscono un inestricabile groviglio.
MICHELE SERRA, La Repubblica, 23 settembre 2011
7. I. Non avrai altro pianeta al di fuori della Terra. II Non pensare invano che la Terra abbia risorse infinite. III Ricordati di
contemplare la Natura. IV Onora le energie rinnovabili. V Non inquinare. VI Non sprecare. VII Non cementificare. VIII Non
produrre così tanti rifiuti. IX Differenzia e ricicla i tuoi rifiuti. X Non desiderare la potenza altrui, ma sii più sobrio ed
efficiente
(Decalogo 2010.COM_ANDAMENTI).
8. Di fronte all’ipotesi assolutamente probabile di mettere in crisi le condizioni di sopravvivenza dell’uomo sulla terra, occorre
dunque mobilitare l’intero corpus di conoscenza maturato dalla civiltà. Mentre le scienze matematiche, fisiche e naturali,
elaborano scenari e raccolgono dati sul funzionamento del mondo, quelle umane- psicologia, sociologia, antropologia, storia,
economia – dovrebbero diffondere comportamenti saggi, concepire soluzioni politiche ed economiche, comunicare urgenze e
speranze. E sopra tutti i saperi, la filosofia dovrebbe tornare a assumere il ruolo di guida dell’Uomo: dove andare, quali
obiettivi porsi, quali limiti fisici rispettare, a quale etica conformarsi.
LUCA MERCALLI, Prepariamoci – Un piano per salvarci, 2011
3. STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Dal crollo dello Stock Exchange (la borsa) al New Deal: la crisi dell’american dream
DOCUMENTI
Una società da ripensare. I provvedimenti del presidente Hoover (1929-33) per arginare la Grande crisi non riuscirono a
ottenere gli effetti sperati. Nel 1932 i disoccupati salirono a 17 milioni, un terzo della forza lavoro della nazione, agli inizi del
1933 quattro quinti delle banche erano chiusi, fra il 1930 e il 1934 quasi un milione di contadini perse la terra a causa di
ipoteche. Centinaia di migliaia di diseredati persero la casa e andarono ad abitare in vecchie auto o in costruzioni di cartone
presso le discariche delle periferie urbane. Gli anni 1929-33 furono l'età dei fallimenti imprenditoriali, dei repentini
impoverimenti, dei suicidi a catena, ma anche della perdita delle certezze del cittadino comune, che vide dissolversi «l’antica
fiducia nella classe degli uomini d'affari in quanto classe dirigente» (Brogan). In questo clima di calamità nazionale, il
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democratico Franklin Delano Roosevelt vinse le elezioni presidenziali: insediatosi alla presidenza il 4 marzo 1933, vi resterà
fino al 1945. Roosevelt fu il presidente del New Deal, che condusse lentamente il paese fuori dalla depressione e ridiede
fiducia agli americani. Ma la ripresa fu tutt'altro che immediata, se ancora nel 1937 Roosevelt affermò: «Vedo milioni di
famiglie che cercano di vivere con redditi così bassi che l'incubo di un disastro familiare incombe su di essi ogni giorno [ ... ]
vedo un terzo della nazione male alloggiato, mal vestito, mal nutrito». Ma il New Deal ebbe il merito di far uscire i cittadini
dalla "depressione morale" e di restituire loro a poco a poco la fiducia nel "sogno americano".
A. De Bernardi, S. Guarracino, La Grande depressione, in La conoscenza storica, vol. III, B. Mondadori
Gli economisti, come altri scienziati, hanno scelto l'ipotesi dalla quale partono e che essi offrono ai novizi perché è la più
semplice e non perché sia la più vicina ai fatti. [...] Essi hanno cominciato col presupporre uno stato di cose in cui la
distribuzione ideale delle risorse produttive può essere ottenuta mercé individui agenti indipendentemente secondo un metodo
sperimentale, in questo modo quelli che si muovono nella direzione giusta distruggono per mezzo della concorrenza quelli che
si muovono nella direzione sbagliata. È un metodo che porta in alto i cercatori di guadagno cui arride il successo, grazie a una
spietata lotta per la sopravvivenza, che sceglie il più efficiente per mezzo del fallimento del meno efficiente. Esso non guarda
al costo della lotta, ma solo ai vantaggi del risultato finale, i quali si suppongono essere permanenti. Se lo scopo della vita è di
cogliere le foglie dagli alberi fino alla massima altezza possibile, il modo migliore di raggiungere questo scopo è di lasciare
che le giraffe dal collo più lungo facciano morir di fame quelle dal collo più corto.
Sono tanto grandi la bellezza e la semplicità di una tale teoria che è facile dimenticare come essa non segua dai fatti concreti,
ma da un'ipotesi incompleta introdotta per amor di semplicità. [...]. Se abbiamo a cuore il benessere delle giraffe, non
dobbiamo trascurare le sofferenze di quelle dal collo più corto, che sono affamate, né le dolci foglie che cadono a terra e che
vengono calpestate nella lotta, né la supernutrizione delle giraffe dal collo lungo, né il cattivo aspetto di ansietà e di voracità
combattiva che copre i miti visi del gregge.(J. M. Keynes, La fine del laissez faire, 1926)
Un mercato autoregolantesi richiede niente meno che la separazione istituzionale della società in una sfera economica e una
politica. [ ... ]
Il punto cruciale è questo: lavoro, terra e moneta sono gli elementi essenziali dell'industria; anch'essi debbono essere
organizzati in mercati poiché formano una parte assolutamente vitale del sistema economico; tuttavia essi non sono
ovviamente delle merci, e il postulato secondo cui tutto ciò che è comprato e venduto deve essere stato prodotto per la vendita
è, per questi elementi, manifestamente falso. In altre parole, secondo la definizione empirica di merce essi non sono delle
merci. Il lavoro è soltanto un altro nome per un'attività umana che si accompagna alla vita stessa, la quale a sua volta non è
prodotta per essere venduta, ma per ragioni del tutto diverse, né questo tipo di attività può essere distaccato dal resto della vita,
essere accumulato o mobilitato. La terra è soltanto un altro nome per la natura, che non è prodotta dall'uomo; la moneta, infine,
è soltanto un simbolo del potere d'acquisto, che di regola non è affatto prodotto ma si sviluppa attraverso il meccanismo della
banca o della finanza di stato. Nessuno di questi elementi è prodotto per la vendita. La descrizione, quindi, del lavoro, della
terra e della moneta come merce è interamente fittizia.
Karl Polanyi , La grande trasformazione, 1944
E alla fine i rappresentanti venivano al dunque, La mezzadria era un sistema che non funzionava più. Un uomo solo, sulla
trattrice, ora sostituisce dodici, quattordici famiglie. Gli si dà un salario e si prende tutto il raccolto. Non c'è scampo. È
doloroso, ma è così [...]
I mezzadri alzavano gli occhi, pieni di spavento. E noialtri? Come si mangia?
Eh, a voi non resta che andarvene altrove. Viene la trattrice [...] .
Va bene, gridavano i mezzadri, ma la tema è nostra. L'abbiamo misurata noi, dissodata noi. Siamo nati qui, qui ci hanno
ucciso, qui siamo morti. Anche se non è buona, è nostra lo stesso. È l'esserci nati, l'averla lavorata, l'esserci morti, che la fa
nostra. È questo che ce ne dà il possesso, e non una carta con dei numeri sopra.
È doloroso, ma noi non c'entriamo. È il mostro. La banca non è un essere umano.
Va bene, ma è una società di esseri umani.
Niente affatto. Questo è il vostro errore. La banca è qualcosa di diverso da un essere umano. Capita che chiunque faccia parte
di una banca non approvi l'operato della banca, eppure la banca lo fa lo stesso. Vi ripeto che la banca è qualcosa di più di un
essere umano. E il mostro. L'hanno fatta degli uomini, questo sì, ma gli uomini non la possono tenere sotto controllo.
John Steinbeck, Furore, 1939
Nella produzione letteraria degli anni trenta sono ritratte tutte le tensioni di quegli anni: disoccupazione,
scioperi, conflitti sociali, miseria, criminalità. Di tutto questo il romanzo Furore (1939) di Steinbeck è
fonte irrinunciabile. Il romanzo illustra il dramma della famiglia Joad all'interno del più vasto dramma
collettivo degli okies (gli abitanti dell'Oklahoma), costretti dai debiti e dalle ipoteche a lasciare per sempre le
loro case e le loro terre. È il grande romanzo corale dei diseredati e delle violenze che subiscono da parte dei
proprietari, delle banche, della polizia, è il romanzo della rabbia, del "furore", e al tempo stesso dell'umanità
e della forza di resistenza degli umili. In questo brano è riportato un dialogo immaginario tra i mezzadri,
indebitati ed espropriati delle loro terre, e i rappresentanti dei grandi proprietari e delle banche.
indebitatiindebitati ed espropriati delle loro terre, e i rappresentanti dei grandi proprietari e delle banche.
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: La pubblicità e il consumatore: il ruolo del rapido sviluppo delle nuove tecnologie.
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DOCUMENTI
1. La tecnica è il convitato di pietra che, con la sua fredda razionalità, relativizza e relega sullo sfondo tutte le simboliche e le
immagini che l’uomo si era fatto di sé per orientarsi nel mondo. (...) Nell’assuefazione con cui utilizziamo strumenti e servizi
che riducono lo spazio, velocizzano il tempo, leniscono il dolore, vanificano le norme su cui sono state scalpellate tutte le
morali, rischiamo di non chiederci se il nostro modo di essere uomini non sia troppo antico per abitare l’età della tecnica.
UMBERTO GALIMBERTI, L’ospite inquietante, 2007
2. Il conformismo di massa (o omologazione) è sicuramente uno dei risultati più eclatanti del neocapitalismo. Nella società del
benessere i bisogni sono in buona misura indotti dall’industria e dalla pubblicità e diventano sempre più artificiali. Il cittadino
diviene un consumatore che acquista merci stimolato dalla propaganda commerciale e dai miti della società dello spettacolo.
Gli istinti profondi e le pulsioni inconscie sono incanalati verso stereotipi di massa, suggeriti dal divismo cinematografico,
televisivo, musicale, sportivo. Il desiderio erotico, l’ambizione personale, l’aggressività sono indirizzati dai mass-media e dalla
pubblicità. Il processo, iniziato negli anni 50 e 60, subisce un’accelerazione fra gli anni 70 e 90, quando acquistano un ruolo
fondamentale nella vita quotidiana le nuove forme di comunicazione: non solo la televisione, ma anche la telematica e il
computer. L’esperienza reale del mondo appare sempre più impraticabile, a vantaggio della simulazione della realtà e della
virtualità dell’esperienza.
ROMANO LUPERINI, La scrittura e l’interpretazione, 2010
3. [...] In una società industrializzata e tecnologicamente avanzata, l’ampia disponibilità di mezzi economici e prodotti libera
gran parte della popolazione dalla morsa del bisogno, cosicché la domanda rivolta a beni opzionali, facoltativi, se non proprio
inutili, è più malleabile e soggetta ai condizionamenti indotti. Per esempio, un uomo che sia ben vestito, nutrito e alloggiato, e
abbia in tasca una somma per comprare un gadget personale, può essere ben guidato nella scelta del negozio, dell’oggetto, del
materiale ecc. Ma in tal modo la grande industria oltre che gestire prezzi e costi dei prodotti, può orientare la domanda dei
consumatori e, con l’ausilio delle scienze sociali, della psicologia, delle più sofisticate tecniche di comunicazione dei mass
media, è in grado di condizionare non solo la scelta dei prodotti, ma anche di indurre bisogni fittizi, atti a creare condizioni di
mercato per tutto quello che intende produrre [...] Il consumismo è un fenomeno che caratterizza le società industrializzate, e
consiste per un verso in uno spreco di energie e risorse, per un altro nello sfruttamento della massa da parte del sistema
industriale. Ne consegue che il singolo, intrappolato in questo meccanismo diabolico, o è frustrato dal mancato
soddisfacimento dei bisogni fittizi, oppure è preso da euforia, che però non cancella l’infelicità di fondo, in quanto
l’esaudimento di un desiderio ne fa nascere altri, in una continua tensione. Di qui l’alienazione, il conformismo, la noia, che
sono i moderni flagelli della nostra società, apparentemente immersa nell’abbondanza e in una straripante felicità materiale.
MATERAZZI, PRESUTTI, Technopolis, 2002.
4. Che la tecnologia sia un potente motore dei consumi è fenomeno ben noto in tutti i campi; per stare al passo coi tempi
occorre fornirsi di mezzi efficaci ed efficienti, sia a livello personale, sia familiare, sia aziendale. Tuttavia non è meno vero che
oggi per un verso la tecnologia corre troppo, specie nel settore hi-tech; per un altro, le industrie in una concorrenza spietata
anche con se stesse, riversano sul mercato modelli su modelli, che spesso differiscono tra loro per un’inezia, ma che pure
valgono a conquistare i compratori più renitenti o a far sentire obsoleto il modello posseduto a chi ha il pallino della novità. E
questo comporta una rischiosa spinta dal consumo al consumismo.
RAFFAELLA GALVANI, commento all’Osservatorio sui consumi 1999-2000 della Findomestic.
5. E’ evidente che lo sviluppo delle nuove tecnologie consente alla pubblicità di affinare le sue armi. Infatti viviamo nell’epoca
della facilitazione del marketing: sondaggi demoscopici, test proiettivi, test psicofisici, creatività e trasgressione dei linguaggi
complessi utilizzabili favoriscono nettamente l’efficacia dei cosiddetti persuasori occulti.
FABRIZIO FILOSA, L’Espresso, 2006.
6. Le multinazionali scaricano la produzione sulle spalle dei fornitori, che devono produrre gli articoli richiesti al prezzo più
basso possibile, in modo da lasciare ampi margini per gli investimenti destinati al branding (insieme delle attività finalizzate
alla diffusione del marchio). Ed è qui che entrano in campo le zone industriali di esportazione. In Indonesia, Cina, Messico,
Vietnam, Filippine e altrove, ne stanno nascendo per produrre la maggior parte dei capi di abbigliamento, giocattoli, scarpe,
apparecchi elettronici, macchinari e persino automobili. Se Nike Town e gli altri megastore sono le nuove, splendenti porte che
consentono di varcare la soglia del fantastico mondo dei marchi, la zona industriale di esportazione (...) è lo sgabuzzino del
branding.
NAOMI KLEIN, No logo, 2000
7. La carte di credito, ma anche i telepass, le tessere dei supermercati, i bancomat, i microchip dicono di chiunque cosa sta
facendo, chi frequenta, cosa consuma, quali itinerari percorre, quali abitudini alimentari ha contratto. La «tracciabilità» di
ciascun individuo è totale e senza residui. E non c'è solo un potere centralizzato che controlla tutto, come avviene invece
nell'incubo orwelliano. Ci sono tanti poteri che accumulano dati e possono usarli a loro piacimento anche se l'ipocrisia
dominante produce tonnellate di carta per onorare norme sulla privacy tanto meticolose, pignole, addirittura demenzialmente
dettagliate quanto ignorate nei fatti, trascurate, considerate un orpello inutile. Le agenzie pubblicitarie, intrufolandosi nella vita
privata violata dei consumatori, possono scegliere con grande precisione i loro target. Con le intercettazioni telefoniche a
raffica chiunque, anche non indagato, può essere sorpreso in una conversazione privata o intima. Con il commercio online, i
dati personali vengono messi a disposizione dei malintenzionati. Non importa ciò che accade: importa ciò che potrebbe
accadere. Anche se in questo preciso istante nessuno sta ispezionando ogni frammento di un individuo, quell'individuo è
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comunque alla mercé di qualcuno che un giorno, mutate le circostanze, potrebbe fare un uso ostile o maligno delle
informazioni possedute.
PIER LUIGI BATTISTA, Corsera, 20 marzo 2012
TIPOLOGIA C – TEMA DI ORDINE STORICO
Mentre in Italia e in Germania la democrazia non riuscì a sopravvivere ai traumi sociali ed economici del primo dopoguerra,
lasciandosi sopraffare da regimi totalitari, in Francia e in Inghilterra, pur in presenza di instabilità politica e di una profonda
crisi istituzionale, le forze democratiche seppero resistere ad ogni tendenza autoritaria.
Sviluppa l'argomento, illustrando le ragioni di comportamenti e risultati così differenti.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
Quando è uscito il rapporto del Censis sull’incapacità degli italiani di avere un sogno, Massimo Gramellini ha scritto sulla
Stampa: “L’Italia, sostiene il sempre immaginifico De Rita (fondatore e presidente del Censis), affonda perché non sa più
desiderare. In realtà molti di noi hanno ancora dei sogni. Quello che manca è l’ossigeno per raccontarli, persino a se stessi. A
forza di scattare a vuoto, la molla si è inceppata. Il futuro non è un’opportunità e nemmeno una minaccia. Semplicemente non
esiste.[…] Bisogna darsi una disciplina esistenziale, fissare dei traguardi e poi mettersi in marcia senza vittimismi, perché i
“se” sono la patente dei falliti, mentre nella vita si diventa grandi “nonostante”. (La Stampa, 04/12/2010)
Il candidato rifletta sull’analisi di Gramellini e discuta problemi, sfide e sogni delle nuove generazioni.
_____________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
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ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’INDUSTRIA E PER
L’ARTIGIANATO DI BASTARDO
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
SIMULAZIONE II PROVA ESAME DI STATO
1° Simulazione
1° Parte
TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE
CLASSE 5° SEZIONE B
Studente:
______________________________________________________
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In un oleificio sono presenti tre serbatoi uguali di forma cilindrica con diametro d = 3 m ed altezza h = 8
m. I serbatoi n. 1 e n. 2 servono per stoccare l’olio che l’azienda acquista da fornitori esterni, mentre il
serbatoio n. 3 viene utilizzato per effettuare miscele di oli provenienti dai serbatoi 1 e 2.
Il serbatoio n. 3 è provvisto di un sistema di miscelazione (pale meccaniche) azionate da un motore
elettrico.
Tutti i serbatoi sono provvisti di un sensore di livello montato sulla base del serbatoio che rileva la
pressione esercitata dalla colonna di fluido. Tali sensori, indicati con le sigle L1, L2 ed L3, forniscono
una corrente in uscita proporzionale all’altezza della colonna rispetto alla parte bassa della membrana a
contatto con l’olio che ha le seguenti caratteristiche:
Segnale [m A]
4
20
Altezza colonna olio [m]
0
8
Lo schema idraulico dell’impianto prevede 2 pompe volumetriche uguali (P1 e P2), azionate da motore
elettrico, che convogliano l’olio in un’unica direzione. Sono inoltre presenti 11 valvole pneumatiche (V1,
V2, V3, …., V11) azionate, da altrettanti attuatori pneumatici comandati da elettrovalvole monostabili.
Ogni valvola è provvista di 2 finecorsa azionati da un meccanismo solidale con l’albero che fa ruotare la
sfera interna alla valvola. Tali finecorsa sono gestiti come contatti NO che si chiudono quando il finecorsa
è attivo segnalando gli stati di valvola completamente aperta e valvola completamente chiusa.
Lo schema idraulico completo è raffigurato in FIGURA 1.
Il candidato, formulate le eventuali ipotesi aggiuntive:
1. Calcoli il quantitativo di olio in kg presente all’interno di un serbatoio quando il segnale fornito
dal trasduttore di pressione vale 10 m.A , tenendo conto che la densità dell’olio vale 0.916 g/cm3
2. Individui una possibile soluzione per il sistema di controllo utilizzando un PLC, attribuendo i
segnali necessari ai canali di ingresso e di uscita del PLC e definendo la logica di gestione dei
segnali stessi.
3. Elabori una tabella FMEA che evidenzi i guasti che si possono verificare sul serbatoio n. 3 e le
migliorie che si possono apportare per aumentare l’affidabilità riducendo l’IPR.
4. Elabori l’albero dei guasti considerando come TOP EVENT il fatto che “non si riesce ad
effettuare la miscela degli oli”.
E’ consentito l’uso di manuali tecnici e di calcolatrici non programmabili
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Serbatoio
1
V1
P1
V8
Serbatoio
V7
V6
PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U
Serbatoio
3
2
V4
V3
V5
L3
V9
L2
V10
L1
V11
P2
V2
75
PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U
ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’INDUSTRIA E PER
L’ARTIGIANATO DI BASTARDO
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
SIMULAZIONE II PROVA ESAME DI STATO
1° Simulazione
2° Parte
TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE
CLASSE 5° SEZIONE B
Studente:
______________________________________________________
76
PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U
IL CANDIDATO RISPONDA AD ALMENO 2 TRA I 4 SEGUENTI QUESITI
Quesito N° 1
Descrivere gli obblighi del datore di lavoro e dei dipendenti in materia di sicurezza. Illustrare inoltre
in dettaglio le problematiche inerenti le installazioni e le manutenzioni nei luoghi con pericolo di
esplosione.
Quesito N° 2
In uno stabilimento sono presenti 50 motori elettrici uguali funzionanti nella fase di guasti casuali.
Supposto che in un intervallo di tempo di 2500 ore si verifichino 7 guasti e precisamente dopo 200,
350, 1000, 1380, 1800, 2150 e 2350 ore, il candidato determini il tasso di guasto dei motori
esaminati e calcoli l’affidabilità nel lasso di tempo preso in considerazione.
Quesito N° 3
Una ruota dentata è tenuta in asse da 4 cuscinetti tutti uguali disposti in coppie (una coppia su
ciascuna delle due estremità dell’albero. Il tasso di guasto dei cuscinetti vale ʎ=0,0000001
guasti/ora.
Disegnare lo schema a blocchi del sistema dal punto di vista affidabilistico.
Calcolare inoltre l’MTBF del singolo cuscinetto, l’MTBF della coppia di cuscinetti e l’affidabilità del
sistema di tenuta in asse della ruota dentata per un tempo di missione di 2 anni.
Quesito N° 4
Una pressa è costituita da un piano superiore fisso e da un piano inferiore mobile azionato da
pistoni idraulici. Il sistema è gestito da un PLC. L’operatore comanda i movimenti della pressa da
una pulsantiera mobile. Durante il lavoro l’operatore, premendo i pulsanti di salita e discesa si
accorge che il piano inferiore della pressa non si sposta. Quali sono le verifiche e gli strumenti che
il manutentore deve utilizzare sull’impianto per effettuare la diagnosi del guasto?
77
PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U
SECONDA SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA D’ESAME
78
PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U
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PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U
Prima simulazione della terza prova
mercoledì 23 marzo 2016
Materia : Scienze Motorie
NOME E COGNOME DEL CANDIDATO:
Quesito n. 1
Parla dello sport più popolare in Italia , il CALCIO , partendo dalle regole fondamentali,tecnica e tattica di
gioco.(rispondi in massimo10 righe)
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Quesito n.2
Quali sono i nutrienti principali dell’alimentazione umana e qual’è la loro giusta distribuzione percentuale in
una dieta equilibrata? (rispondi in massimo 10 righe)
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
80
PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U
Quesito n.3
Un muscolo , se sottoposto ad una tensione eccessiva, può subire:
a)un’abrasione
b) uno stiramento
c)una periostite
d)una contusione
Quesito n.4
Le vitamine si dividono in:
• A, del GRUPPO B, del gruppo C,D, E, H,K.
• Idrosolubili e liposolubili.
• Di maggiore utilizzo e minor utilizzo.
• Energetiche e Idriche.
Quesito n.5
Se un’emorragia è di tipo arterioso,il sangue:
• Di colore rosso vivo, fuoriesce dall’organismo
• Di colore rosso vivo, fuoriesce a getto vivace ed intermittente
• Di colore rosso scuro, fuoriesce a getto costante
• Di colore rosso scuro, fuoriesce a getto vivace ed intermittente
Quesito n.6
Le proteine si dividono in:
• Carne, pesce, uova, etc.
• Vegetali e animali
• Semplici e complesse
• Di tipo A e di tipo B
81
PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U
LABORATORI TECNOLOGICI
1) DISEGNARE L’ALBERO DEI GUASTI E LA RELATIVA TABELLA DELLA
SEGUENTE STRUTTURA DI EVENTI:
2) DEFINISCI IN COSA CONSISTE IL METODO FMECA E A COSA SI APPLICA
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
82
PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U
3) LA CLASSIFICAZIONE DEI GUASTI IN FUNZIONE DEL TEMPO PREVEDE I
SEGUENTI TIPI DI GUASTO:
A)
B)
C)
D)
Pericolosi – Con conseguenze maggiori – Con conseguenze minori
Gravi – Non gravi – Molto gravi
Infantili – Usura – Casuali
Guasti al tempo T1 – Guasti al tempo T2 – Guasti al tempo T3
4) IPOTIZZANDO UN NUMERO DI COMPONENTI UGUALE A 100 INIZIALMENTE
TUTTI FUNZIONANTI, SUPPONENDO CHE DOPO 50 ORE SE NE SIANO
GUASTATI 15, L’AFFIDABILITA’ DOPO TALE TEMPO VALE:
A)
B)
C)
D)
0,7
0,15
0,85
1
5) L’AFFIDABILITA’ DOPO 300 GIORNI DI FUNZIONAMENTO E’ PARI A 0,773 E
DOPO 400 GIORNI E’ PARI A 0,576. IL TASSO DI GUASTO A 400 GIORNI E’ PARI
A:
A) 0,139
B) 0,255
C) 0,85
D) 1
6) IL SEGUENTE SIMBOLO E’:
A)
B)
C)
D)
Un Deviatore
Un doppio Deviatore
Un Invertitore
Un Commutatore
83
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Tecnologie Meccaniche e Applicazioni
Rispondere ai seguenti quesiti:
1. Descrivere i principali componenti ed il principio di funzionamento dell’impianto a
pompa di calore riportato in figura. Illustrare le principali accortezze installative e
spiegare l’effettivo vantaggio di usare un sistema del genere rispetto a dispositivi
tradizionali.
2.
Un motore a combustione interna destinato ad una vettura da corsa è costituito da 6
cilindri e possiede una cilindrata di 3250 cm 3 . Se l’alesaggio di ogni pistone è pari a è
pari a 87 mm quanto vale la corsa di ciascun cilindro?
84
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a. Indicare quali, fra le seguenti trasformazioni, avviene in uno scambiatore di
calore a tubi e mantello
1.
2.
3.
4.
isoterma
adiabatica
isocora
isobara
b. In una pompa di calore geotermica acqua-acqua con COP pari a 3,90
producendo 13,15 kWh di energia termica quanta energia elettrica si assorbe
dalla rete?
1.
2.
3.
4.
3,37 kWh elettrici
0,33 kWh elettrici
3,90 kWh elettrici
51,29 kWh elettrici
c. La corrente di corto-circuito di una stringa costituita da 12 moduli fotovoltaici
è pari a:
1.
2.
3.
4.
la corrente di corto-circuito di un singolo pannello
12 volte la corrente di corto circuito di un singolo pannello
1/12 della corrente di corto circuito di un singolo pannello
nessuna della precedenti
d. La potenza nominale di un modulo fotovoltaico indica:
1. la massima potenza ottenibile in condizioni standard ( temperatura 25°Cradiazione solare 1000 W/m2)
2. la minima potenza ottenibile in condizioni standard ( temperatura 25°Cradiazione solare 1000 W/m2)
3. la massima potenza ottenibile in qualsiasi condizione
4. la minima potenza ottenibile in qualsiasi condizione
85
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Energy sources
By energy we mean the ability of matter to do work or cause changes in
things because of its motion, mass, or electric charge. Energy cannot be
created or destroyed. It merely changes from one form to another. But
while energy surrounds us in all aspects of life, the ability to harness it and
use it for our ends as economically as possible is the challenge we have to
face today. Electricity, which can be produced or generated from other
forms of energy, has always been exploited by mankind and recently it has
proved essential for the development of technology. Electricity can be
generated in two ways- from a renewable energy source or from a nonrenewable one.
Answer these questions: (Max 5 lines)
1) What is energy?
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
2) How can electricity be produced?
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
3) Why are energy sources important in our daily life?
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
86
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Seconda simulazione della terza prova
mercoledì 20 aprile 2016
Materia : Scienze Motorie
NOME E COGNOME DEL CANDIDATO:
Quesito n. 1
Parla del primo soccorso e di come si classificano gli infortuni in base alla gravità, dandone anche
una definizione (rispondi in massimo10 righe)
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Quesito n.2
Le vitamine nell’alimentazione umana sono importantissime: fanne una classificazione e spiega la
loro funzione (rispondi in massimo 10 righe)
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
87
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Quesito n.3
La posizione antishock consiste nel mettere il soggetto che ha perso i sensi :
a) disteso su un fianco con un cuscino sotto alla testa
b) disteso in un posto tranquillo
c) disteso a terra con i piedi sollevati (circa 30 cm)
d) disteso prono con un cuscino sotto al mento
Quesito n.4
I lipidi si dividono in:
a)semplici e complessi
b) bigliceridi e trigliceridi
c) animali e vegetali
d) liquidi e solidi
Quesito n.5
Il calcio di rigore viene battuto ponendo il pallone sul dischetto, un segno a terra posto a:
a) 9 metri dalla linea della porta
b)10 metri dalla linea della porta
c) 11 metri dalla linea della porta
d) 12 metri dalla linea della porta
Quesito n.6
La funzione delle proteine è soprattutto:
a) energetica
b) plastica e solo in casi estremi energetica
c) riparatrice
d) regolatrice dei meccanismi energetici
88
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LABORATORI TECNOLOGICI
1) DISEGNARE LO SCHEMA ELETTRICO FUNZIONALE DI UNA LAMPADA
COMANDATA DA TRE PUNTI, PIU’ UNA PRESA 10A COMANDATA, PIU’ PRESA
16A NON COMANDATA
2) GLI APPARECCHI DI COMANDO DI UN IMPIANTO CIVILE SONO:
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
89
PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U
3) AI FINI DELLA VALUTAZIONE DELL’INDICE DI PRIORITA’ DI RISCHIO UN
“RPN” COMPRESO TRA 101 : 200 PUO’ DEFINIRSI
E) Alto
F) Basso
G) Medio
H) Altissimo
4) IL RELE’ E’ UN DISPOSITIVO DI COMANDO FORMATO DA:
E) Una parte Meccanica ed una Elettronica
F) Una parte Elettrica ed una Elettronica
G) Una parte Magnetica, una Elettrica ed una Meccanica
H) Una Bobina, una parte Elettrica ed una Magnetica
5) UN ISTOGRAMMA E’:
A) Un grafico lineare
B) Una rappresentazione grafica a barre
C) Una rappresentazione grafica a torta
D) Una rappresentazione grafica con le voci sottoposte a controllo in ordine decrescente
d’importanza
6) IN UN SISTEMA CON 3 COMPONENTI LA TABELLA DELLA VERITA’ PREVEDE
E) 6 Combinazioni
F) 3 Combinazioni
G) 8 Combinazioni
H) 4 Combinazioni
90
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Tecnologie Meccaniche e Applicazioni
Rispondere ai seguenti quesiti:
3. Dopo aver disegnato lo schema a blocchi, descrivere il principio di funzionamento di
un impianto fotovoltaico Grid Connected di potenza nominale pari a 3 kW a servizio
di un’abitazione.
4. In figura, si riporta la curva di coppia di una Alfa Romeo Giulietta 1.4 Benzina.
Dopo aver illustrato il principio di funzionamento di un motore a benzina, analizzare la
curva e determinare la coppia e la potenza erogata a 3500 rpm.
225
200
Coppia (N m)
175
150
125
100
75
50
25
0
2000
2500
3000
3500
4000
4500
5000
5500
6000
RPM
91
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e. Si voglia realizzare una tornitura cilindrica esterna di uno spezzone di barra
d’acciaio del diametro di 50 mm per ridurlo al diametro di 42 mm. Utilizzando
una profondità di passata pari a 1 mm, quante passate sono necessarie?
1.
2.
3.
4.
3 passate
4 passate
2 passate
8 passate
f. Una pompa di calore aria-acqua dotata di accumulo di 80 lt impiega 5 ore per
portare la temperatura dell’acqua da 15° a 55° lavorando in presenza di aria
esterna con temperatura pari a 20°. Sapendo che la potenza termica
istantanea ceduta all’ acqua è pari a 750 W e che in 5 ore assorbe 1250 Wh di
energia elettrica, quanto vale il COP?
1.
2.
3.
4.
COP = 0,60
COP = 1,67
COP = 3,00
nessuna delle precedenti
g. Si considerino 6000 cuscinetti a sfera posti in rotazione al numero di giri
previsto per il loro impiego. Dopo 800 ore si riscontra che 112 cuscinetti si
sono danneggiati. Quanto vale l’affidabilità ?
1.
2.
3.
4.
7,14 %
98,13 %
186,67%
92,86 %
h. Si consideri un apparecchio caratterizzato da una vita utile di 1000 ore e tasso
di guasto λ=0.0001 guasti/ora. Calcolare l’affidabilità dell’apparecchio per un
utilizzo di 1000 ore.
1.
2.
3.
4.
90,48 %
0,10 %
99,58%
nessuna delle precedenti
92
PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U
Solar Energy
There are different ways to exploit solar energy: solar cells or photovoltaic (PV)
cells convert sunlight directly into electricity. When energy from the sun comes into
contact with the cell, electrons in the two different semiconductors absorb the energy
and use it to move around, creating an electrical current. Photovoltaic cells linked
together are called modules or panels and hold about 40 cells. About 10 of these
modules can be mounted together to form a large array. Arrays can be used to
generate electricity for a single building or, in large numbers, for a power plant.
Despite their high capital cost, PV systems provide an independent, reliable electrical
power source, so they have an important use in remote areas far from the national
electricity grid.
Answer these questions. (Max 5 lines)
1)
How is solar energy transformed into electricity?
2)
Can arrays be used to generate electricity?
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
3) What do you think about solar energy?
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
93
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SIMULAZIONE PROVA ESAME PER STUDENTI CON P.E.I.
1. IN UN AMBIENTE DI LAVORO COSA INDOSSO PER PROTEGGERE GLI OCCHI?
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
_____________________
2. IN UN AMBIENTE DI LAVORO COSA INDOSSO PER PROTEGGERE LE MANI?
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
_____________________
3. IL CACCIAVITE E’ UN ATTREZZO UTILIZZATO PER
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
_____________________
4. CHE TIPO DI CACCIAVITE E’ QUESTO RAPPRESENTATO IN FIGURA?
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
_____________________
5. CHE UTENSILE E’QUESTO RAPPRESENTATO IN FIGURA?
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
_____________________
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA PER STUDENTI CON P.E.I.
CANDIDATO____________________________________________CLASSE_________
Comprensione
Descrittori
Punteggio
Punteggio
Attribuito
Comprensione delle consegne di svolgimento della prova
comprese pienamente
comprese sufficientemente
comprese parzialmente
non comprese
3
2
1
0,5
Comprensione delle istruzioni della prova
seguite pienamente
seguite globalmente
seguite parzialmente
non comprese e/o il messaggio recepito è diverso
3
2
1
0,5
TOTALE
/6
Produzione
Descrittori
Punteggio
Punteggio
Attribuito
Contenuto delle risposte
eccellente
soddisfacente
parziale
errato
3
2
1
0,5
Scelta del lessico
accurata
abbastanza adeguata
inappropriata
2
1
0,5
Forma
chiara, corretta e scorrevole
poco chiara, poco scorrevole
non scorrevole
1,8
1
0,5
Correttezza grammaticale
TOTALE
TOTALE
nessun errore
alcuni lievi errori
diffusi errori non gravi
gravi errori
numerosi e/o gravi errori
2,2
2
1,3
0,7
0,3
/9
/15
95
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA ORALE PER STUDENTI CON P.E.I.
CANDIDATO _______________________________________
CLASSE___________
Indicatori
Punti
Livelli di prestazione
Attributi
Argomento o prestazione di esperienze di ricerca e di progetto, anche in forma multimediale, scelti dal candidato
•
Grado di conoscenza e livelli
di approfondimento
•
Capacità di gestione delle
emozioni e organizzazione
del lavoro
•
Padronanza della lingua
Approfondita
Coerente ma non approfondita
Sufficiente
Superficiale
Frammentaria
Buona
Sufficientemente
Limitata
10
8
6
4
2
6
4
2
Articolata ed appropriata
Sufficientemente articolata
Confusa ed imprecisa
6
4
2
Consapevole e convincente
Sufficientemente consapevole e convincente
Incerta, superficiale
8
6
3
Discussione degli elaborati
•
Autocorrezione
Totale punteggio
___/30
I Commissari :
…………………..
…………………..
…………………..
…………………..
…………………..
…………………..
Il Presidente:
…………………..
96
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GRIGLIA VALUTAZIONE TIPOLOGIA A: ANALISI DEL TESTO
INDICATORI
LIVELLI
PUNTI
3
2,5
2
1,5
1
0,5
Nessun errore
1
Imprecisioni
Qualche errore che non compromette la struttura del testo
ORTOMORFOSINTASSI Errori diffusi
Errori numerosi e gravi
Errori gravissimi che compromettono la leggibilità
Scelte pertinenti, ricche, efficaci
2
3
2,5
2
1,5
1
0,5
Scelte pertinenti, abbastanza varie, non sempre incisive
Scelte pertinenti, ma comuni e ripetitive
LESSICO
Scelte elementari e generiche
Scelte non rispondenti all’intenzione comunicativa
Errori gravissimi che compromettono la leggibilità
Comprensione efficace e completa
Comprensione efficace e completa, con lievi fraintendimenti
3
Comprensione sufficiente, ma in alcuni punti superficiale e vaga
Comprensione nel complesso generica e superficiale
COMPRENSIONE
Comprensione frammentaria e lacunosa
Comprensione del tutto insignificante
4
ANALISI
Tutte le richieste della traccia sono soddisfatte con analisi
organica, esauriente; preciso e del tutto corretto l’uso degli
strumenti specifici
Analisi completa, ma non del tutto precisa nell’uso degli
strumenti specifici
Individuazione essenziale degli elementi richiesti
Incertezze nell’individuazione degli elementi richiesti e mediocre
padronanza degli strumenti specifici
Analisi generica e scorretta, non fondata sull’uso degli strumenti
specifici
Analisi del tutto approssimativa e insignificante
5
INTERPRETAZIONE
COMPLESSIVA E
APPROFONDIMENTI
Tematica completamente ed efficacemente trattata, in un
contesto ricco di riferimenti culturali e di contributi originali e
critici
Adeguata trattazione degli argomenti richiesti; qualche
incertezza nella sistemazione dei dati nel contesto culturaleletterario; qualche apprezzabile contributo personale
Interpretazione sostanzialmente corretta, ma gli
approfondimenti richiesti sono in alcuni punti carenti
Interpretazione piuttosto generica; gli approfondimenti richiesti
sono affrontati in modo parziale e vago
Interpretazione elementare; approfondimenti insignificanti
Interpretazione errata; approfondimenti assenti
3
2,5
2
1,5
1
0,5
3
2,5
2
1,5
1
0,5
3
2,5
2
1,5
1
0,5
Punteggio totale
Alunno ______________________________________
punteggio ottenuto
______/15
(arrotondamento al numero intero superiore)
97
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GRIGLIA VALUTAZIONE TIPOLOGIA B: SAGGIO BREVE E ARTICOLO
INDICATORI
LIVELLI
PUNTI
3
2,5
2
1,5
1
0,5
Nessun errore
1
Imprecisioni
Qualche errore che non compromette la struttura del testo
ORTOMORFOSINTASSI Errori diffusi
Errori numerosi e gravi
Errori gravissimi che compromettono la leggibilità
Scelte pertinenti, ricche, efficaci
2
3
2,5
2
1,5
1
0,5
Scelte pertinenti, abbastanza varie, non sempre incisive
Scelte pertinenti, ma comuni e ripetitive
LESSICO
Scelte elementari e generiche
Scelte non rispondenti all’intenzione comunicativa
Errori gravissimi che compromettono la leggibilità
3
PERTINENZA
Argomenti efficacemente selezionati in base a un’attenta analisi
dei documenti e al ricorso alla propria documentazione implicita
Argomenti pertinenti, ma limitati ai suggerimenti della
documentazione fornita
Qualche incertezza nell’analisi dei documenti e nella selezione di
dati pertinenti
Frequenti incertezze nella selezione di dati pertinenti per analisi
superficiale
dei
documenti
e/o
parziale
conoscenza
dell’argomento
Pertinenza frammentaria
Pertinenza nulla
4
QUANTITA’ E
QUALITA’ DEGLI
ARGOMENTI
Molteplici argomenti presentati in modo esaustivo, equilibrato,
significativo
Argomenti presentati in modo equilibrato e abbastanza
significativo, ma non del tutto esauriente
Argomenti per lo più appiattiti sui documenti, senza particolari
approfondimenti
Argomenti nel complesso generici e superficiali
Argomenti per lo più banali e insignificanti
Argomenti del tutto insignificanti
5
RIELABORAZIONE
COERENZA
Piena coerenza con la tesi sostenuta e con le caratteristiche
della tipologia; notevoli originalità ed efficacia persuasiva
Adeguata coerenza con la tesi sostenuta e con le caratteristiche
della tipologia; apprezzabili gli spunti personali e l’efficacia
persuasiva
Sufficiente coerenza con la tesi sostenuta e con le
caratteristiche della tipologia; argomentazione organizzata sul
piano logico, ma nel complesso piatta
Episodica coerenza con la tesi sostenuta e con le caratteristiche
della tipologia; argomentazione poco organica ed efficace
Assenza di una tesi e delle caratteristiche della tipologia;
argomentazione disorganica e inefficace
Argomentazione del tutto confusa e incomprensibile
3
2,5
2
1,5
1
0,5
3
2,5
2
1,5
1
0,5
3
2,5
2
1,5
1
0,5
Punteggio totale
Alunno ______________________________________
punteggio ottenuto
______/15
(arrotondamento al numero intero superiore)
98
PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U
GRIGLIA VALUTAZIONE TIPOLOGIA C e D: TEMA
INDICATORI
LIVELLI
PUNTI
3
2,5
2
1,5
1
0,5
Nessun errore
1
Imprecisioni
Qualche errore che non compromette la struttura del testo
ORTOMORFOSINTASSI Errori diffusi
Errori numerosi e gravi
Errori gravissimi che compromettono la leggibilità
Scelte pertinenti, ricche, efficaci
2
3
2,5
2
1,5
1
0,5
Scelte pertinenti, abbastanza varie, non sempre incisive
Scelte pertinenti, ma comuni e ripetitive
LESSICO
Scelte elementari e generiche
Scelte non rispondenti all’intenzione comunicativa
Errori gravissimi che compromettono la leggibilità
3
PERTINENZA
Argomenti efficacemente selezionati in base a un’attenta analisi
delle richieste della traccia
Argomenti
pertinenti,
ma
con
qualche
incertezza
nell’interpretazione delle richieste della traccia
Argomenti pertinenti, ma nel complesso le richieste della traccia
sono analizzate in modo generico
Frequenti incertezze nella selezione di dati pertinenti per analisi
superficiale della traccia e/o parziale conoscenza dell’argomento
Pertinenza frammentaria
Pertinenza nulla
4
QUANTITA’ E
QUALITA’ DEGLI
ARGOMENTI
Molteplici argomenti presentati in modo esaustivo, equilibrato,
significativo
Argomenti presentati in modo equilibrato e abbastanza
significativo, ma non del tutto esauriente
Argomenti
nel
complesso
ovvii,
senza
particolari
approfondimenti
Argomenti nel complesso generici e superficiali
Argomenti per lo più banali e insignificanti
Argomenti del tutto insignificanti
5
RIELABORAZIONE
COERENZA
Argomentazione coerente e organizzata intorno a nuclei
concettuali forti; notevoli originalità e osservazioni critiche
Adeguati la coerenza e l’ordine logico; apprezzabili gli spunti
personali
Sufficiente coerenza; argomentazione condotta con qualche
incertezza, nel complesso piatta
Argomentazione poco organica ed efficace, senza un sostanziale
approccio critico
Argomentazione disorganica e inefficace
Argomentazione del tutto confusa e incomprensibile
3
2,5
2
1,5
1
0,5
3
2,5
2
1,5
1
0,5
3
2,5
2
1,5
1
0,5
Punteggio totale
Alunno ______________________________________
punteggio ottenuto
______/15
(arrotondamento al numero intero superiore)
99
PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U
Classe 5° B - a.s. 2015/2016
CANDIDATO (Cognome e Nome):______________________________________
GRIGLIA DI VALUTAZIONE II PROVA - 1° PARTE
Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione
PARAMETRI ED
INDICATORI
1. PADRONANZA DELLA
LINGUA/LINGUAGGI
LIVELLI DI PRESTAZIONE
PUNTEGGIO
a) Esposizione articolata, fluida terminologicamente precisa
2
Esposizione semplice con terminologia generalmente
adeguata
1
b)
c) Esposizione confusa con errori teminologici
2. CONTENUTO
-
Conoscenze
Comprensione/applicazione
Competenze professionali
Capacità di calcolo
0.5
a)
Conoscenze complete e approfondite, piena comprensione
argomento applicazione ottima
5
b)
Conoscenze pertinenti ed esaurienti, piena comprensione
dell'argomento buona applicazione
4.5
c)
Discreto bagaglio delle conoscenze, comprensione
dell'argomento, applicazione corretta delle conoscenze
d)
Conoscenza dei temi fondamentali, globale comprensione
degli argomenti, uso sufficiente corretto delle conoscenze
3.5
Conoscenze generiche poco approfondite, parziale
e) comprensione dell'argomento, uso parziale delle conoscenze
acquisite
3
4
f)
Conoscenze framentarie e superficiali, comprensione e
applicazione spesso inadeguata
2.5
g)
Conoscenze frammentarie e lacunose, scarsa comprensione
dell'argomento, scarsa applicazione delle conoscenze
1.5
h)
Tematica non centrata, conoscenze pressoché nulle,
applicazione inadeguata
0.5
Sviluppo consequenziale dell'argomento; collegamenti efficaci
e significativi, rispetto di eventuali vincoli; presenza di
a)
elementi di merito (giudizio, idee, soluzioni personali,
elementi di criticità e originalità)
3
b) Sviluppo logico del discorso con collogamenti/scelte coerenti
2.5
Impostazione sintetica, sviluppo non sempre coerente del
discorso
1,5
3. ORGANIZZAZIONE
- Coerenza e organicità
- Controllo di procedure
- Opportunità e giustificazione
delle scelte
c)
d) Percorso confuso e gravemente incoerente
0.5
TOTALE MASSIMO 10 PUNTI
La prova SUFFICIENTE ottiene un punteggio di 7/10
Ad una prova consegnata in bianco si attribuisce un punteggio pari a 0,5
100
PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U
Classe 5° B - a.s. 2015/2016
CANDIDATO (Cognome e Nome): ____________________________________________
GRIGLIA DI VALUTAZIONE II PROVA - 2° PARTE - QUESITO 1
Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione
PARAMETRI ED INDICATORI
PUNTEGGIO
Risposta completa e corretta (possiede conoscenze complete e dettagliate)
2.5
Risposta quasi completa e corretta (possiede conoscenze adeguate)
2
Risposta parziale, sostanzialmente adeguata (possiede le conoscenze essenziali)
1.5
Risposta molto parziale, non del tutto adeguata (possiede alcune conoscenze essenziali) 0.8
Risposta nulla o palesemente errata (non possiede le conoscenze essenziali)
0.2
TOTALE MASSIMO 2,5 PUNTI
GRIGLIA DI VALUTAZIONE II PROVA - 2° PARTE - QUESITO 2
Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione
PARAMETRI ED INDICATORI
PUNTEGGIO
Risposta completa e corretta (possiede conoscenze complete e dettagliate)
2.5
Risposta quasi completa e corretta (possiede conoscenze adeguate)
2
Risposta parziale, sostanzialmente adeguata (possiede le conoscenze essenziali)
1.5
Risposta molto parziale, non del tutto adeguata (possiede alcune conoscenze essenziali) 0.8
Risposta nulla o palesemente errata (non possiede le conoscenze essenziali)
0.2
TOTALE MASSIMO 2,5 PUNTI
La prova SUFFICIENTE ottiene un punteggio di 3/5
Ad una prova consegnata in bianco si attribuisce un punteggio pari a 0,5
101
PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U
Classe 5° B - a.s. 2015/2016
CANDIDATO (Cognome e Nome): ____________________________________
GRIGLIA DI VALUTAZIONE II PROVA - RIEPILOGO
Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione
DESCRIZIONE
PUNTEGGIO
Punteggio II Prova - 1° Parte
Punteggio II Prova - 2° Parte - QUESITO 1
Punteggio II Prova - 2° Parte - QUESITO 2
TOTALE MASSIMO 15 PUNTI
VOTO
/ 15
LA COMMISSIONE
102
PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA ESAME DI STATO
TIPOLOGIA B+C
Indicatori rispetto ai quali viene definita la valutazione e relativi livelli di misurazione (ex D.P.R. 357/98, art. 1)
Quesiti tipologia: “B – RISPOSTA APERTA” (Inglese valuta la prova con indicatori e
descrittori riportati a pagina seguente)
INDICATORI
DESCRITTORI
PUNTI
CONOSCENZA DEI
CONTENUTI
DELLA DISCIPLINA
Esauriente ed approfondita
Generale e adeguata
Sufficiente e pertinente
Poco adeguata e/o non sempre pertinente
Scarsa e/o non pertinente
Argomento non centrato e/o conoscenze
pressoché nulle
Assente
2,0
1,7
1,4
1,1
0,8
0,5
Corretto e appropriato
Sostanzialmente corretto e appropriato
Semplice,sufficientemente corretto, ma
con qualche errore e imprecisione
Limitato con improprietà ed errori
Improprio e scorretto con gravi errori
Assente
1,5
1,2
1
Svolgimento coerente ed organico
Svolgimento ordinato e abbastanza
coerente
Svolgimento sufficientemente coerente
Svolgimento parzialmente aderente alla
traccia
Svolgimento del tutto incoerente e
frammentario
Assente
1,0
0,8
CAPACITA’ DI
ELABORAZIONE E
ARGOMENTAZION
E
0,7
0,4
0,1
0,6
0,4
0,2
0,1
Quesiti tipologia: “C – RISPOSTA CHIUSA”
Si assegnano:
1,5 punti per ogni risposta esatta;
0 punti per ogni risposta sbagliata o mancante.
ITEM
N.
PUNTEGGIO
SINGOLO
ITEM
C1
C2
C3
A1 - Punteggio totale
(in 15-mi)
B1
B2
C1
C2
C3
C4
A2 - Punteggio totale
(in 15-mi)
B1
B2
C1
C2
C3
C4
A3 - Punteggio totale
(in 15-mi)
B1
N.B.:
Per quanto riguarda i punteggi grezzi, ciascuna materia ha a disposizione 15 punti, mentre per
l’intera prova i punti a disposizione sono 60.
La media conseguita nelle 4 discipline costituirà il punteggio della prova
medesima (con arrotondamento per difetto se inferiore a 5 decimi: esempio
12,4 = 12; con arrotondamento per eccesso se superiore o uguale a 5
decimi: esempio 12,5 = 13)
SCIENZE MOTORIE E
SPORTIVE
USO DEL
LINGUAGGIO
SPECIFICO
0,1
LINGUA INGLESE
MATERIA
LABORATORI TECNOLOGICI
ED ESERCITAZIONI
TIPOLOGIA ITEM E VALUTAZIONE
DATA:
CLASSE: 5B / I.P.S.I.A.
TECNOLOGIE MECCANICHE E
APPLICAZIONI
STUDENTE: ___________________________
B2
C1
C2
C3
C4
A4 - Punteggio totale
(in 15-mi)
Punteggio totale prova (pg = A1+A2+A3+A4, in 60-mi)
Punteggio prova dopo conversione (pf in 15 – mi)
N.B.: La sufficienza corrisponde ad un punteggio pf=10/15.
Il Presidente_______________________
____/60
_____/15
I commissari
103
PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U
ESAME DI STATO
A.S. 2015– 2016
LINGUA E CIVILTA’ INGLESE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA TERZA PROVA
Indicatori
Punti
max
5
Comprensione
Contenuto e organizzazione
Accuratezza grammaticale e
proprietà lessicali
6
4
Descrittori
Punti da
assegnare
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
Assente o frammentaria
Parziale o superficiale
Globalmente corretta
Quasi completa
Aderente e puntuale
Incompleto e inadeguato
Superficiale e frammentario
Adeguato ed essenziale
Pertinente ma sintetico
Completo ed approfondito
1
2
3,2
4,1
5
2
3,5
4,4
5,2
6
o
o
o
o
o
Confuso e scorretto
Limitato ed inesatto
Essenziale ma adeguato
Scorrevole ma impreciso
Ampio ed accurato
1
1,5
2,4
3,2
4
C1
C2
C3
* Il livello di sufficienza è evidenziato dal carattere con dimensioni maggiori
NOME DEL CANDIDATO _________________________________________PUNTEGGIO ATTRIBUITO ALLA PROVA …………………/15
Il Presidente_______________________
I commissari
104
PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
CANDIDATO _______________________________________
Indicatori
Livelli di prestazione
CLASSE___________
Punti
Attributi
Argomento o prestazione di esperienze di ricerca e di progetto, anche in forma multimediale, scelti dal candidato
•
Grado di conoscenza e
livelli di
approfondimento
•
Capacità di
organizzazione della
discussione
•
Padronanza della
lingua
Approfondita
Coerente ma non approfondita
Sufficiente
Superficiale
Frammentaria
Trattazione originale o significativa
Sufficientemente interessante
Limitata
6
5
4
3
2
3
2
1
Articolata ed appropriata
Non sempre adeguata
Confusa ed imprecisa
3
2
1
Argomenti proposti al candidato della Commissione
•
Conoscenza degli
argomenti
•
Applicazione e
competenza
Capacità di
collegamento, di
discussione e di
approfondimento
•
Approfondita
Coerente ma non approfondita
Sufficiente
Superficiale
Frammentaria
Esprime valutazioni pertinenti
Propone elaborazioni e valutazioni essenziali
Evidenzia difficoltà
Articolata ed esauriente
Sufficiente
Difficoltosa
9
8
6
5
4
3
2
1
3
2
1
Consapevole e convincente in tutte le prove
Convincente solo a tratti
Incerta, superficiale
3
2
1
Discussione degli elaborati
•
Autocorrezione
Totale punteggio
Il Presidente
___/30
I Commissari
105
PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U
IL CONSIGLIO DI CLASSE
Firma dei docenti della classe 5 B
NOMINATIVO
FIRMA
Prof.ssa
Versiglioni Matilde (Italiano e Storia)
Prof.ssa
Feliziani Maria Grazia (Inglese)
Prof.ssa
Grillo Michela (Matematica)
Prof.ssa
Dominici Roberta (Scienze Motorie)
Prof.
Prof.ssa
Esposito Vincenzo (Tecnologie Meccaniche e
Applicazioni)
Placidi Stefano (Esercitazioni Pratiche,
Laboratori di Tecnologie e Tecniche di
Installazione e Manutenzione, Laboratori di
Tecnologie Meccaniche e Applicazioni,
Laboratori di Tecnologie Elettrico
Elettroniche e Applicazioni),
Massucci Amedeo (Tecnologie e Tecniche di
Installazione e Manutenzione, Tecnologie
Elettrico Elettroniche e Applicazioni),
Tordi Franca (Religione)
Prof.ssa
Balletta Filomena (Sostegno)
Prof. ssa
Saia Mirella (Sostegno)
Prof.
Picchiarelli Marco (Sostegno)
Prof.
Petruccioli Gianluca (Sostegno)
Prof.
Prof.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Giuseppe Sofia
…………………………………
106