Untitled - Mistral Air
Transcript
Untitled - Mistral Air
Mistral Air, compagnia risanata e player solido nel mix cargo-passeggeri «Il mestiere del trasporto aereo non è facile, troppi fattori esogeni, dal costo del carburante alle tensioni geopolitiche, come abbiamo visto nel 2011 per la Primavera araba. Ma siamo orgogliosi del lavoro di risanamento che abbiamo fatto a partire dal 2008, oggi questa compagnia è una realtà del settore charter sul medio raggio, fa occupazione con personale italiano e svolge la sua core mission, cioè il servizio postale aereo, efficientemente ». A parlare è l’amministratore delegato di Mistral Air, Riccardo Sciolti, già direttore trasporti di Poste italiane, che ad AiR PRESS traccia un bilancio dell’attività della compagnia, asset di Poste con un modello misto di trasporto passeggeri e courier. Si parte comunque dalla relazione della Corte dei Conti, che ha messo in evidenza la necessità periodica di rifinanziamento da parte dell’azionista e ha portato nuovamente a “rumours” sulla possibile vendita del vettore. Ma si parte anche dalle affermazioni dell’ad di Poste italiane, Massimo Sarmi, che ha invece ribadito come Mistral Air sia assolutamente strumentale al servizio postale notturno. E dalla considerazione che non si intravedono peraltro players di questo tipo, e con l’affidabilità raggiunta da Mistral Air, sul mercato italiano del trasporto postale. l’occasione è però anche quella di fotografare l’esistente di una compagnia aerea, «l’unico vettore cargo di una certa rilevanza a capitale interamente italiano», come sottolinea Sciolti, che in un settore, e in un mestiere, non facile come quello del trasporto aereo, abbinato poi ad un mercato cargo in costante contrazione, riesce a crescere e a trovare spazio ben al di là della mission originaria. Dott. Sciolti, parliamo allora di Mistral Air. Flotta, dipendenti, destinazioni: Mistral è un’azienda diversificata che è cresciuta fino a diventare il terzo vettore italiano nel charter di medio raggio. Sostanzialmente in questo segmento dopo Blue Panorama e Meridiana Fly c’è Mistral. Una realtà importante sul mercato, con 8 macchine in flotta, 6 Boeing 737 tra 400 e 300 Quick Change, più un ATR e un paio di altri aeromobili in wet lease. Tutte le macchine sono in leasing, con 50 dipendenti di terra e 200 unità complessive, incluso il personale di volo, nei periodi di alta stagione. la core mission è quella del vettore postale, pienamente sviluppata dalla capogruppo Poste e da Mistral Air con la gestione di tutta la rete aerea postale. Però una parte del business è anche nel settore passeggeri. il mix è di notte postale, di giorno passeggeri, raggiungendo in collaborazione con i tour operators le destinazioni tipiche del medio raggio, cioè il Mar Rosso, le capitali europee, le mete di pellegrinaggio, Canarie, Baleari, Grecia, Turchia, israele. Certo, nel 2011 l’Egitto ha subito una forte crisi di domanda, ed è stato sostituito con altre destinazioni europee che ci hanno visto scontrare con le low cost, trattandosi di rotte liberalizzate. Uno sguardo ai conti ed al percorso di risanamento che Mistral Air ha portato negli ultimi anni avanti: Negli ultimi tre anni abbiamo raddoppiato il fatturato, negli ultimi sei addirittura sestuplicato, passando dai 18 milioni di euro del 2006 ai 110 milioni del 2011. Rispondendo a qualche recente analisi forse troppo azzardata, direi che Mistral dunque decolla eccome. E cresciamo sia nel settore Mistral Air, compagnia risanata e player solido nel mix cargo-passeggeri PAGINA Core mission nel servizio postale dedicato per l’azionista Poste Italiane e terzo vettore sul charter medio raggio Nel 2010 perdite per un milione e mezzo di euro, meglio della media del settore, a fronte di 84 milioni di fatturato cresciuto nel 2011 a 110 milioni Carburante e fattori esogeni pesano sui conti come per tutta l’aviation industry Un B737 di Mistral Air Riccardo Sciolti