Workshop Autoimprenditorialità

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Workshop Autoimprenditorialità
UNIONE EUROPEA
Fondo Europeo
di Sviluppo Regionale
REGIONE SICILIANA
Assessorato della Famiglia,
delle Politiche Sociali e del Lavoro
“Investiamo
nel vostro futuro”
COMUNE DI
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“plumelia”
edizioni
Progetto BRIDGE: Inclusione, Responsabilità,
Dialogo intergenerazionale e Sviluppo della persona umana
PO FESR Sicilia 2007-2013 - “INVESTIAMO NEL VOSTRO FUTURO” - CUP D78C12000140004
© 2015 ARCES - Tutti i diritti riservati
WORKSHOP
Autoimprenditorialità
“Stay hungry. Stay foolish.” trad. “Siate affamati, siate folli”
Steve Jobs discorso ai laureati, Università Stanford, 2005
“Vincere non è importante: è la sola cosa che conti.”
Giampiero Boniperti, calciatore, dirigente sportivo e politico italiano.
“Non importa quante volte cadi, ma quante volte cadi e ti rialzi.”
Vince Lombardi, Coach Football Americano.
Con “Autoimprenditorialità” si definiscono tutte quelle azioni che il soggetto mette in
pratica, con l’aiuto anche di agenzie specializzate sul territorio e incubatori d’impresa, per
la creazione di start up imprenditoriale, l’ampliamento di una società già esistente o la
creazione di un lavoro autonomo.
Tecnicamente con il termine “Autoimprenditorialità” Invitalia1 indica anche gli strumenti
finanziari disponibili, rivolti ai soggetti appartenenti a specifiche regioni italiane svantaggiate
e che abbiano requisiti specifici, per esempio fascia di età 18/35 anni, stato di disoccupazione
o maggior presenza di donne al vertice.
Il workshop su autoimprenditorialità ha la finalità di far acquisire ai partecipanti la
consapevolezza rispetto al proprio potenziale imprenditoriale come attitudine nascosta
e sviluppare le capacità di pianificazione e progettazione del piano di fattibilità, tramite
simulazione, per crearsi autonomamente opportunità di lavoro o avviare uno start up
imprenditoriale.
OBIETTIVI GENERALI
1. Favorire negli studenti:
a) l’esplorazione di sé/l’autovalutazione dell’attitudine imprenditoriale
b) l’elaborazione e la maturazione di un’idea lavoro autonomo o imprenditoriale , la
“Business idea”
c) la comprensione degli aspetti legali/burocratici/fiscali su avvio attività autonoma/
imprenditoriale
d) la comprensione logica e della tipologia di strumenti finanziari a supporto
dell’autoimprenditorialità giovanile
1
Invitalia è l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, agisce su mandato
del Governo per accrescere la competitività del Paese, in particolare del Mezzogiorno, e per sostenere i settori
strategici per lo sviluppo. I suoi obiettivi prioritari sono: favorire l’attrazione di investimenti esteri, sostenere
l’innovazione e la crescita del sistema produttivo, valorizzare le potenzialità dei territori.
3
e) la pianificazione e la progettazione del piano di fattibilità riguardo lavoro autonomo/
start up imprenditoriale
2. fornire agli allievi indicazioni su istituzioni e referenti ai quali rivolgersi per informazioni
e per un supporto su autoimprenditorialità giovanile
DESTINATARI
Il workshop è rivolto a studenti delle scuole secondarie di secondo grado.
OPERATORI
• Orientatore
• Docente che ha ricevuto un’adeguata formazione sul laboratorio e sugli strumenti da
utilizzare.
TEMPI E MODALITÀ DI REALIZZAZIONE
Il workshop ha una durata minima di due ore a incontro e deve essere svolto presso un’aula
dove vi sia la possibilità di sfruttare lo spazio con assetti di lavoro differenti (impostazione:
semicerchio, circolare, assetto frontale) per poter lavorare in coppia o in gruppo e dove poter
utilizzare un PC ed un video proiettore per la visione del materiale introduttivo.
Durante le ore di workshop l’orientatore/docente deve avere la possibilità di potersi muovere
liberamente in mezzo agli studenti dato che sono chiamati a partecipare attivamente.
METODOLOGIA
Il workshop verrà strutturato secondo le seguenti fasi:
1. ACCOGLIENZA: questa fase è importante in quanto predispone gli studenti all’ascolto e
alla condivisione degli obiettivi del workshop.
Il setting d’aula servirà solo per la compilazione delle schede, poi se possibile si
formeranno coppie o gruppi di lavoro per la simulazione dello start up imprenditoriale.
L’importante è che l’operatore nelle attività formative stimoli il dialogo e la condivisione
oltre ad essere vicino ad ogni alunno e catturare la sua attenzione. Questa fase è il
momento di presentazione dell’operatore (nome, cognome, percorso professionale, etc.)
al quale seguiranno le presentazioni degli allievi.
Questa deve essere una presentazione autonoma, all’interno della quale ogni studente
può sentirsi libero di raccontare di se e condividere col gruppo ciò che preferisce (20
minuti in tutto).
Nel caso in cui non sia la prima volta che si incontri il gruppo di lavoro è possibile
bypassare la fase di presentazione degli attori del seminario (operatore e partecipanti),
facendo riepilogare agli studenti quanto svolto nel seminario precedente. Se all’interno
del gruppo vi dovessero essere nuove persone, allora sarà cura dell’operatore svolgere
la propria presentazione, fare presentare i nuovi partecipanti e fare riepilogare a chi era
stato presente precedentemete il percorso svolto. In questo caso il tempo impiegato per
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lo svolgimento di questa fase può essere ridotto a 10 minuti, dando maggiore spazio alle
successive.
2. PATTO FORMATIVO: rimanendo sempre in setting d’aula, l’operatore introdurrà la tematica
del workshop definendo e condividendo con il gruppo gli obiettivi, le metodologie e i
tempi di realizzazione (10 minuti).
3. AVVIO DELLE ATTIVITÀ: in questa fase l’operatore spiegherà gli obiettivi riguardo la
somministrazione degli strumenti riguardo l’auto-esplorazione e autoanalisi delle attitudini
imprenditoriali, cui viene spiegato all’alunno come deve procedere successivamente
durante la compilazione degli strumenti. In questo primo momento, l’operatore stimolerà
gli studenti sull’argomento partendo dalle conclusioni a cui gli studenti devono essere
pervenuti attraverso un profonda riflessione su stessi. Si deve fare presente e sottolineare
che lo studente non deve esitare ad indicare in modo molto libero ciò che gli piacerebbe
fare in termini di lavoro autonomo/attività imprenditoriale, anche se gli riesce difficile
individuare uno specifico settore professionale o imprenditoriale. (90 minuti).
OBIETTIVI SPECIFICI
Predisporre l’alunno:
• a scoprire se stesso
• a capire, confrontarsi, competere
• ad analizzare e capire criticamente differenze riguardo la personalità e i punti di forza/
debolezza tra imprenditore, libero professionista e dipendente
• a capire e discutere sulle minacce/opportunità di alcune idee di lavoro autonomo/
imprenditoriali esposte dai partecipanti
Il workshop può essere svolto secondo due impostazioni in funzione delle competenze
possedute dall’operatore:
a. IMPOSTAZIONE DIAGNOSTICA (orientatore)
Si utilizzano i test e l’operatore svolge il ruolo di esperto dove elabora un responso
descrittivo delle attitudini imprenditoriali dello studente e predittivo delle sue scelte
lavorative future. I workshop condotti con questa impostazione possono risultare molto
utili (anche per l’uso e il tipo dei test utilizzati) per capire le alternative occupazionali
tra lavoro dipendente o autonomo; in questo caso i dati raccolti vengono restituiti e
commentati con lo studente.
L’impostazione diagnostica ci dà una immagine dello studente più precisa ma una
minore attivazione rispetto a quella “educativa” (Evangelista Leonardo, 2006). In ogni
caso le conoscenze e le capacità di natura tecnica non vengono accertate.
b. IMPOSTAZIONE EDUCATIVA ( orientatore / docente)
Si utilizzano schede di autoanalisi e simulazioni di creazione lavoro autonomo/impresa,
perché la simulazione del piano di fattibilità viene vista come un importante momento di
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maturazione dello studente, che acquisisce una maggiore consapevolezza delle proprie
attitudini al lavoro autonomo o imprenditoriale ed eventuali preferenze versus autonomia.
Qui l’operatore assume un ruolo di facilitatore di processo, anche se interviene quando
ritiene che la visione dello studente non sia realistica.
Il workshop condotto con impostazione educativa ha lo scopo di educare e far mettere in
pratica, tramite simulazione, le capacità nascoste collegate ad una forte base di attitudini
imprenditoriali, funzionali per creare il lavoro autonomo/ start up imprenditoriale, ma
senza misurarne direttamente il livello o le caratteristiche personali.
4. STRUMENTI DEL WORKSHOP AUTOIMPRENDITORIALITÀ
Gli strumenti che si vogliono proporre sono:
- TAI “Test Attitudine Imprenditoriale”2
Ideato nella metà degli Anni Novanta, il Test di Attitudine Imprenditoriale è sottoposto da
allora ad un lavoro continuo di aggiornamento e standardizzazione (grazie al supporto
metodologico del Centro Docimologico dell’Università di Verona) che ad oggi ha visto
coinvolto un campione di oltre 1500 soggetti. È stato pubblicato e riconosciuto a livello
internazionale come uno dei migliori strumenti validi per la descrizione del potenziale
imprenditoriale.3
Il test è uno strumento self-report e si compila assegnando a ciascun item (75 item versione
completa) un punteggio da 1 a 5 in base a grado di accordo con l’affermazione.
A ciascun punteggio va poi assegnato un fattore moltiplicativo: i 15 risultati vanno poi
sommati e si individua, in base al punteggio totale, il profilo corrispondente.
- Slide
Riguardo il supporto multimediale con slide, sarà obiettivo principale, far capire quali sono le
caratteristiche che dovrebbe possedere chi sceglie di avviare un lavoro autonomo o start up
imprenditoriale rispetto al lavoro dipendente, presentare le fasi e gli strumenti per avviare
lavoro autonomo o attività imprenditoriale, le agevolazioni per i giovani e i vari adempimenti
burocratici e legislativi.
Riguardo le slide, gli argomenti da presentare e trattare saranno:
• Mercato del lavoro oggi
• Il lavoro autonomo e quello dipendente
2
Prof. Giuseppe Favretto (Direttore del Centro Imprenditoria Giovanile dell’Università di Verona - Dipartimento
di Economia Aziendale)
3
Serena Cubico et al. (2010) Describing the Entrepreneurial Profile: the Entrepreneurial Aptitude Test (TAI),
International Journal of Entrepreneurship and Small Business, 11(4), 424-435 .
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•
•
•
•
•
•
L’idea di lavoro autonomo/imprenditoriale
Il piano di fattibilità
Le fonti di finanziamento
Burocrazia ed adempimenti legislativi
Visione terminologia “Lavoro autonomo/Autoimprenditorialità”
Visione linkografia “Lavoro autonomo/Autoimprenditorialità”
- Simulazione creazione lavoro autonomo/impresa
In seguito alle slide, il taglio diventa pratico e operativo, in quanto si daranno istruzioni e si
supporteranno i partecipanti, in assetto duale o gruppale a:
• discutere e pianificare insieme l’avvio di un lavoro autonomo o impresa
Successivamente, ultimato il lavoro, si avvierà :
• una discussione/un confronto in aula del lavoro prodotto
• una restituzione orale con consigli e suggerimenti
Al termine dell’attività, si inviteranno i partecipanti a conservare il lavoro cartaceo prodotto,
per poter tenere traccia e magari in futuro riprenderlo per definirlo e renderlo non più
soltanto una simulazione/bozza ma uno start up reale.
5. ATTIVITÀ
Il workshop Autoimprenditorialità si articola in fasi distinte e una modalità di somministrazione
di gruppo degli strumenti, secondo quanto sotto dettagliato.
AUTOESPLORAZIONE/AUTOANALISI ATTITUDINI IMPRENDITORIALI
SOMMINISTRAZIONE DI GRUPPO O COPPIA
a) Predisposizione del materiale: l’operatore predisporrà un fascicolo per ogni partecipante
dove avrà cura di conservare tutto il materiale prodotto dall’alunno;
b) accoglienza: inviterà gli studenti a sedersi e a prestare ascolto in quanto una volta
avviata l’attività, gli studenti dovranno lavorare in autonomia;
c) compilazione del test TAI: l’operatore distribuirà il test cartaceo o ove previsto in formato
multimediale (all’interno aula informatica), lo studente lavorerà autonomamente
compilando il test fornito cartaceo o su monitor ed effettuando autonomamente la
correzione del punteggio, come da consegna.
d) raccolta informazioni: al termine, l’operatore ritirerà i test compilati e raccoglierà le
impressioni generali dell’aula senza che ogni studente parli nello specifico di quanto
scritto sulle stesse;
e) elaborazione: l’operatore rielabora i test redatti dagli studenti creando un documento
o realizzando una mappa della persona in funzione di quanto emerso dagli elaborati e
dunque individuare il profilo “Leader”, “Creativo” o “Dipendente”.
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I prodotti del TAI saranno conservati dall’operatore nei singoli fascicoli predisposti per ogni
alunno, che conterrà anche il lavoro prodotto dalla simulazione riguardo la creazione di
lavoro autonomo/impresa realizzato in coppia o gruppo.
PRESENTAZIONE SLIDE
a) Predisposizione del materiale: l’operatore predisporrà un fascicolo per ogni partecipante
dove avrà cura di conservare tutto il materiale prodotto dall’alunno;
b) accoglienza: inviterà gli studenti a prestare ascolto in quanto una volta avviata l’attività
gli studenti dovranno seguire slide ma interagendo;
c) elaborazione: l’operatore rielabora le domande poste dagli studenti creando un ragionamento
logico che possa eliminare dubbi e lasciare un feedback positivo che possa supportare la fase
operativa successiva nella simulazione creazione lavoro autonomo/impresa;
SIMULAZIONE CREAZIONE LAVORO AUTONOMO/IMPRESA
a) Predisposizione del materiale: l’operatore predisporrà un modello guida per ogni
coppia o gruppo formato, che l’operatore, una volta elaborato avrà cura di ritirare e
conservare nel fascicolo consegnato all’inizio con tutto il materiale prodotto dall’alunno,
consegnandone però una copia;
b) accoglienza: inviterà gli studenti a sedersi in coppia uno di fronte l’altro o a cerchio
formando piccoli gruppi (max 5) e prestare ascolto in quanto una volta avviata l’attività,
gli studenti dovranno lavorare secondo le istruzioni date;
c) compilazione del modello guida creazione lavoro autonomo/impresa: l’operatore
deciderà insieme ai partecipanti le idee di lavoro autonomo/impresa su cui simulare e
in seguito distribuirà i modelli, lo studente lavorerà in coppia o in gruppo compilando il
modello consegnato;
d) raccolta delle informazioni: al termine l’operatore ritirerà i modelli compilati e raccoglierà
le impressioni generali dell’aula e ogni coppia o gruppo designando un portavoce, parlerà
nello specifico di quanto scritto sullo stesso;
e) elaborazione: l’operatore rielabora i modelli redatti dagli studenti realizzando una
restituzione in funzione di quanto emerso dagli elaborati e dunque individuare l’idea
meglio descritta sotto il profilo della completezza, fattibilità economica, spendibilità.
BOOKSHOP
Per un rapido supporto visivo durante e dopo il workshop è consigliabile un semplice
supporto cartaceo e/o multimediale da consegnare per avere traccia e contatti utili per il
futuro per chi vorrà avviare lavoro autonomo/impresa, e deve essere prevista una piccola
zona, corner, possibilmente sulla cattedra, dove il partecipante in autonomia, può prendere
materiale lo stesso materiale cartaceo o multimediale quale:
• brochure
• guide informative
• varie ed eventuali
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L’obiettivo non deve essere sprecare carta e inquinare i locali e l’ambiente, ma rendere
vivo l’interesse e stimolare la curiosità intellettuale, permettendo di lasciare una traccia
materiale che possa restare al partecipante, per supportare e facilitare un possibile futuro
da LAVORATORE AUTONOMO o IMPRENDTORE!!!
6. CHIUSURA: momento di dibattito finale in cui l’operatore stimolerà gli studenti ad
esprimere le proprie opinioni in merito al lavoro svolto stimolandoli al dialogo e a fornire
ulteriori spunti di riflessione sulla strutturazione del proprio percorso professionale/
imprenditoriale. Durante questa fase l’operatore somministrerà anche un questionario
di gradimento. Questi due metodi di rilevamento hanno la finalità di acquisire le
informazioni sull’acquisizione della capacità di lettura delle informazioni traendo fuori
ciò che è essenziale per la scelta che vogliono operare e sulla conoscenza dei principali
metodi e canali informativi per la creazione di lavoro autonomo/impresa.
IMPORTANTE: durante ogni fase è importante che l’operatore stimoli il dialogo circolare
all’interno del gruppo e che :
•
•
•
•
Sia positivo/ottimista
Supporti e chiarisca eventuali dubbi
Sorrida
Azzeri pregiudizi ed eventuali dubbi su idee presentate e discusse in plenaria,
ragionando sempre con l’aula
• Faccia passare l’idea che tutto si può fare e che i problemi esistono per essere risolti!
• Lavori per lasciare clima positivo, ottimista e disponibile al supporto futuro
9
SITOGRAFIA
Evangelista, L.(2006). Estratto il 20.09.2013 (inserire data corretta) da: www.
leonardoevangelista.it
BIBLIOGRAFIA
Serena Cubico et al. (2010). Describing the Entrepreneurial Profile: the Entrepreneurial
Aptitude Test (TAI), International Journal of Entrepreneurship and Small Business, 11(4),
424-435.
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CREAZIONE IMPRESA
STEP:
FASE IDEATIVA/TEORICA(INPUT)
1 Business idea
2 Scelta settore
3 Bilancio di Competenze
4 Scelta tipologia d’impresa:ditta individuale/società di persone/società di capitali,
cooperativa, libero professionista
FASE TECNICA(OUTPUT)
5 Business plan
6 Notaio/Avvocato per statuto societario o altra pratica
7 Iscrizione registro imprese Camera di commercio (P.iva e R.E.A.)
8 Agenzia delle Entrate x compilazione moduli avvio impresa
9 Accesso ai finanziamenti specifici (Sviluppo Italia, Sportello Unico attività produttive)
FASE START-UP
10 Avvio Impresa
11 A regime entro 3 anni
11
Workshop
«Autoimprenditorialità»
INTRO
1
Perché avviare
un’attività?
12
MERCATO DEL LAVORO
Tutto nasce dall’analisi del nostro
mercato del lavoro:






Squilibrio tra domanda/offerta
Relativa flessibilità
Precarietà
Contrattualistica debole
Assenza meritocrazia
Scarsa cultura imprenditoriale
LAVORO DIPENDENTE
LAVORO AUTONOMO
Per una scelta consapevole, è
meglio analizzare le
differenze...
13
IL LAVORO DIPENDENTE
PRO
CONTRO







Non è facile trovare un
posto disponibile
Nelle selezioni, non si usa
molta meritocrazia….
Dipendi dalle decisioni altrui
Poca autonomia gestionale
Rischio di subire dinamiche
vessatorie dai livelli
superiori
Maggior esposizione a
dinamiche
stressanti:mobbing,
bossing, stalking
Squilibrio impegno
lavorativo/retribuzione







Hai un posto ‘fisso’
Hai turni di lavoro fissi
Hai diritto a ferie,
malattie, maternità…
Hai responsabilità
‘limitate’
Hai solo utili
Hai diritto alla
formazione
Non puoi subire
trattamenti peggiorativi
relativi alla retribuzione
IL LAVORO AUTONOMO
CONTRO
PRO







Sei autonomo
Libertà gestionale
Nessuna dipendenza
Potere decisionale
Rischio= elevato
guadagno
Fai quello che ti
piace
Puoi sempre
cambiare






14
Tutto dipende dalle
tue capacità
Devi supervisionare
il lavoro dei tuoi
collaboratori
Non hai orari
Non hai un ritorno
economico
immediato
Devi competere, per
sopravvivere
Rischi la tua
immagine, il tuo
nome
MA COS’E’ UN’IMPRESA?
DEFINIZIONE “Impresa”
“Attività economica
professionalmente organizzata al
fine della produzione o dello
scambio di beni o di servizi”
15
CARATTERISTICHE









Impresa individuale/società
Capitale investito
Mercato/competitors
Mission
Organizzazione produttiva
Attrezzature
Risorse umane/funzioni
Costi/ricavi=utili
Decisioni strategiche quotidiane
START UP IMPRESA
Quali sono i primi passi, per avviare
un’attività?






16
Avere un’idea imprenditoriale
Scegliere se da soli o in società
Avere un minimo di capitale, non solo
soldi!!!!
Se previsto, quali agevolazioni
richiedere
Compilare un convincente Business
plan
Una volta avviata, dare il massimo!!
Grazie per l’attenzione
17