Politica europea per le imprese
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Politica europea per le imprese
Politica europea per le imprese A partire dal 1983, l'Unione Europea ha promosso azioni volte a sostenere la creazione di un ambiente favorevole al prosperare delle imprese e delle industrie, tramite una politica particolarmente favorevole allo sviluppo delle PMI. Nel corso degli anni tale programma è stato via via modificato, fino all’adozione - nel 2000 - del nuovo programma pluriennale (periodo di attuazione 2001-2005) a favore delle imprese e dello spirito imprenditoriale, ed in particolare delle piccole e medie imprese (PMI). L'obiettivo dell'UE è stimolare l'attività imprenditoriale in Europa contribuendo a creare condizioni quadro favorevoli alle imprese. Compensare e sostenere potenziali imprenditori e promuovere le modalità per migliorarne l'accesso ai finanziamenti sono iniziative chiaramente finalizzate al costituirsi di nuove imprese. La politica Europea per le imprese è finanziata mediante varie fonti comunitarie, la più importante delle quali è il programma pluriennale 2001-2005 a favore delle imprese e dello spirito imprenditoriale. Altre fonti di finanziamento, più direttamente mirate alle imprese, comprendono i Fondi strutturali e la Banca europea per gli investimenti (BEI), la quale finanzia progetti e fornisce prestiti mediante intermediari finanziari operanti a livello nazionale, regionale e locale. Obiettivi generali della politica delle imprese Attraverso la politica delle imprese, la Commissione europea si propone i seguenti obiettivi: • promuovere lo spirito imprenditoriale, • incoraggiare l'innovazione, • elaborare un ambiente commerciale e normativo favorevole allo sviluppo delle imprese e all'innovazione, • rafforzare la competitività delle imprese in un'economia basata sulla conoscenza, • migliorare l'ambiente finanziario delle imprese, • favorire la cooperazione fra le imprese ed assicurare la prestazione di servizi di assistenza e consulenza alle imprese, • migliorare l'accesso ai mercati, • promuovere una migliore utilizzazione dei servizi. Allo scopo di realizzare questi obiettivi e di creare un'Europa imprenditoriale, innovativa ed aperta, sono stati concepiti tre assi d'azione principali. Si tratta di favorire l'imprenditorialità, di creare un ambiente favorevole all'innovazione e al cambiamento, e di assicurare l'accesso di beni e servizi ai rispettivi mercati. Parallelamente alla messa in atto di un ambiente favorevole alla nascita e allo sviluppo delle imprese, sarà remunerato lo spirito di iniziativa. La maggior parte delle imprese europee è di dimensioni modeste. Sono tali imprese che creano la maggior parte dei posti di lavoro e rendono redditizia l'economia europea; per questo le politiche e i programmi comunitari comportano importanti aspetti relativi alle PMI. Nel periodo 2000-2006, 16 miliardi di Euro, cioè l'11% dei fondi strutturali, sono stati destinati a progetti a sostegno delle PMI. Anche la politica in materia di ricerca e sviluppo (R&S) ha orientato varie attività sul miglioramento della competitività delle piccole e medie imprese. 1 Un’altra importante finalità dell’U.E. è quella di promuovere lo spirito imprenditoriale anche presso i gruppi sottorappresentati, come ad esempio le donne. Le minoranze etniche testimoniano uno spiccato interesse per l'impresa e un potenziale superiore, ma i servizi di sostegno a favore delle imprese risultano essere meno adeguati ai loro fabbisogni specifici. Per raggiungere questo, e gli altri obiettivi sopra riportati, assume un’importanza cruciale la disponibilità di dispositivi, reti e servizi di supporto alle imprese e la creazione di un ambiente imprenditoriale dinamico, volto ad assicurare ai neoimprenditori l’effettivo accesso ai mercati per i loro prodotti e servizi, sia all'interno sia all'esterno dell'Europa. In questa logica trova le sue radici l’European Business Angel Network (E.B.A.N), la Rete Europea dei Business Angels. 2