Documento finale classe 5BP

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Documento finale classe 5BP
ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE “G. PASTORI” BRESCIA
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE QUINTA Sez. BP
INDIRIZZO: Agraria, Agroalimentare e Agroindustria
ARTICOLAZIONE: Produzioni e Trasformazioni
ELABORATO nella seduta del 9 Maggio 2016
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
MATERIA
Religione
Lingua e Letteratura
Italiana
Storia
Lingua straniera
(Inglese)
Matematica
DOCENTE
Prof. Civettini
Stefano
Prof.ssa Bozzetti
Angelica
Prof.ssa Bozzetti
Angelica
Prof.ssa Lavagnini
Chiara
Prof.ssa Frialdi
Flavia*
Prof. Albertini
mr motivi di salute
Giorgio
Prof. Cacciatore
Produzioni Vegetali
Francesco Luca
Prof .Cacciatore
Biotecnologie Agrarie
Francesco Luca
Economia, estimo,
Prof. Bernocchi
marketing e legislazione Giorgio
Gestione dell’ambiente Prof. ssa Antonella
e del territorio
Spano
Trasformazione dei
Prof.ssa Usberti
Prodotti
Patrizia
Scienze Motorie e
Prof.ssa Santus
Sportive
Edvige
Prof.ssa Stagnari
Sostegno
Paola
Produzioni Animali
CONTINUITÀ
3
4
5
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
INS. TECNICO-PRATICO
CONTINUITÀ
3
4
5
Prof. Sandrini Giuseppe
x
x
x
x
Prof. Sandrini Giuseppe
x
x
x
x
Prof. Sandrini Giuseppe
x
x
x
x
Prof. Sandrini Giuseppe
x
x
x
x
Prof.ssa Zucchi Giulia
x
x
x
x
Prof. Sandrini Giuseppe
x
x
x
x
x
Prof. Alfano Aurelio
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Sostituita per motivi di salute nel corso dell’anno dalla Prof.ssa Vanzillotta Alessia.
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ALUNNI
1
2
3
4
5
6
7
8
Abeni Andrea
Almici Jacopo
Apostoli Stefania
Baronchelli Andrea
Biloni Andrea
Bresciani Dalila
Buffoli Sebastiano
Buletto Giorgia
9
10
11
12
13
14
15
16
Caccagni Valentina
Frattini Lara
Giangrossi Paola
Giustacchini Luca
Meris Eleonora
Penazza Maria
Rivieri Camilla
Sala Nicolò
17
18
19
20
21
Salodini Giada
Scalvini Lorenzo
Simoncelli Giulia
Spiazzi Alessandra
Vaia Andrea
PROFILO PROFESSIONALE
Il Diplomato in Agraria, Agroalimentare e Agroindustria:


ha competenze nel campo dell’organizzazione e della gestione delle attività produttive,
trasformative e valorizzative del settore, con attenzione alla qualità dei prodotti ed al
rispetto dell’ambiente;
interviene, altresì, in aspetti relativi alla gestione del territorio, con specifico riguardo
agli equilibri ambientali e a quelli idrogeologici e paesaggistici.
In particolare, è in grado di:

collaborare alla realizzazione di processi produttivi ecosostenibili, vegetali e animali,
applicando i risultati delle ricerche più avanzate;

controllare la qualità delle produzioni sotto il profilo fisico-chimico, igienico ed
organolettico;

individuare esigenze locali per il miglioramento dell’ambiente mediante controlli con
opportuni indicatori e intervenire nella protezione dei suoli e delle strutture
paesaggistiche, a sostegno degli insediamenti e della vita rurale;

intervenire nel settore della trasformazione dei prodotti attivando processi
tecnologici e biotecnologici per ottenere qualità ed economicità dei risultati e gestire,
inoltre, il corretto smaltimento e riutilizzazione dei reflui e dei residui;

controllare con i metodi contabili ed economici le predette attività, redigendo documenti
contabili, preventivi e consuntivi, rilevando indici di efficienza ed emettendo giudizi di
convenienza;

esprimere giudizi di valore su beni, diritti e servizi;

effettuare operazioni catastali di rilievo e di conservazione; interpretare carte
tematiche e collaborare in attività di gestione del territorio;

rilevare condizioni di disagio ambientale e progettare interventi a protezione delle zone
di rischio;

collaborare nella gestione delle attività di promozione e commercializzazione dei
prodotti agrari ed agroindustriali;

collaborare nella pianificazione delle attività aziendali facilitando riscontri di trasparenza
e tracciabilità.
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A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Agraria,
Agroalimentare e Agroindustria” consegue i risultati di apprendimento di seguito
specificati in termini di competenze.
1.
Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali.
2.
Organizzare attività produttive ecocompatibili.
3.
Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei
prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza.
4.
Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli esercizi
produttivi; riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali ed indici di efficienza.
5.
Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi-benefici e di valutazione di impatto
ambientale.
6.
Interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle
attività agricole integrate.
Intervenire nel rilievo topografico e nelle interpretazioni dei documenti riguardanti le
situazioni ambientali e territoriali.
Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari
collegati alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente.
7.
8.
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OBIETTIVI PREFISSATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE
Obiettivi culturali
1 Osservare, conoscere e
analizzare, anche da più punti
di vista, le diverse realtà in
modo da poter formulare giudizi
ed operare scelte in modo
autonomo, motivato e
consapevole
2 Esprimersi in modo preciso ed
efficace e comprendere significati
ed implicazioni dei messaggi
altrui
3 Adattarsi con flessibilità ai
diversi contesti e a situazioni
professionali nuove, attuando
processi di educazione
permanente anche attraverso
l'attitudine
all'autoapprendimento
4
5
6
Obiettivi trasversali
Esprimersi efficacemente in
forma sia scritta che orale,
utilizzando anche appropriati
linguaggi tecnici
Obiettivi comportamentali
Graduale superamento della
visione egocentrica della
realtà e acquisizione di
un'ottica più vasta che tenga
conto del punto di vista e dei
diritti altrui e li rispetti
Analizzare ed interpretare
testi e documenti di diversa
natura
Disponibilità al dialogo e al
riesame delle proprie posizioni
attraverso il confronto
Effettuare scelte e prendere
decisioni ricercando ed
assumendo le opportune
informazioni
Autocontrollo fisico ed
emozionale
Organizzare il proprio
sapere in modo
interdisciplinare
applicandolo ai diversi
contesti
Esprimere giudizi
adeguatamente motivati
Capacità di lavorare
produttivamente sia in modo
autonomo che in gruppo
Acquisizione del senso di
responsabilità anche
attraverso la consapevolezza
delle conseguenze del proprio
operato sia per sé che per la
collettività
Elaborare dati ed analizzare
situazioni ed esperienze in
modo efficace per favorire
processi decisionali
Nell’articolazione “Produzioni e trasformazioni” vengono approfondite le problematiche
collegate all’organizzazione delle produzioni animali e vegetali, alle trasformazioni e alla
commercializzazione dei relativi prodotti, all’utilizzazione delle biotecnologie.
Discipline specifiche
Articolazione “Produzioni e trasformazioni”
Discipline
III
IV
V
Produzioni animali
3
3
2
Complementi di matematica
1
1
Produzioni vegetali
5
4
4
Trasformazione dei prodotti
2
3
3
Economia, estimo, marketing e legislazione
3
2
3
Genio rurale
3
2
Biotecnologie agrarie
Gestione dell’ambiente e del territorio
2
3
2
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CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DEL CREDITO
Al termine dello scrutinio sulla base degli esiti del singolo studente vengono assegnati i punti
di credito. Le modalità d’assegnazione del punteggio di credito scolastico sono fissate dalla
Tab. A allegata al D.M. 42/2007
La fascia alta della banda di oscillazione viene assegnata agli alunni in possesso di almeno
tre dei seguenti descrittori:
1.
Regolarità della frequenza
2.
Impegno, interesse e partecipazione;
3.
Partecipazione positiva ad attività integrative proposte dall’Istituto (tutte le attività
aggiuntive certificate dalla scuola)
4.
Crediti formativi certificati da Enti esterni;
5.
Media dei voti con parte decimale maggiore o uguale a 0,5.
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
L'alternanza scuola-lavoro, così come prevista dall'art. 4 della Legge 53/03 e dal relativo
decreto attuativo n. 77/2005, rappresenta una modalità di realizzazione della formazione del
secondo ciclo di studi e un’esperienza didattico formativa significativa per il miglioramento
dei risultati di apprendimento degli studenti. La novità più importante è rappresentata dalla
possibilità di svolgere l'intera formazione attraverso l'avvicendarsi di periodi di studio e di
lavoro.
La progettazione del nostro istituto si compone delle seguenti fasi:
Fase di sensibilizzazione per le classi seconde (Conoscenza dei tre settori aziendali)
Attività pratiche in Azienda per le classi terze (Conoscenza delle procedure e dei
processi tipici dell’attività del settore, applicazione delle conoscenze)
Attività pratiche in Azienda per le classi quarte (Conoscenza delle tecniche
agronomiche, degli interventi colturali, delle tecniche di trasformazione dei prodotti,
delle fasi di compostaggio, dei principali inquinanti di acqua, suolo e aria).
RELAZIONE FINALE PROGETTO CLIL
Referente del progetto: Prof.ssa Scifo Paola
Docenti coinvolti nel progetto: Prof.ssa D’Alessandro Emma, Prof. Morandini Diego
Obiettivi
Il progetto Content and Language Integrated Learning (CLIL) si prefissa l’obiettivo di
implementare la competenza linguistica degli studenti negli ambiti specifici del loro percorso
di studi, principalmente attraverso lo sviluppo di un vocabolario di microlingua specifico e
adeguato. Durante le ore destinate al progetto, agli studenti sarà richiesto di interagire con
l’insegnante e fra di loro in lingua inglese e di illustrare le attività a cui sono dediti in maniera
esaustiva e il più precisa possibile.
Il fine di tale progetto è di permettere agli studenti di comprendere ed approfondire i contenuti
disciplinari previsti dalle programmazioni presentate dai docenti curricolari, utilizzando la
lingua straniera come lingua veicolare, e favorendo, così, la loro capacità di relazionare in
lingua inglese riguardo argomenti specifici.
Programmazione
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Sono state organizzate tre uscite per ogni classe nei vari settori aziendali, così da permettere
ad ogni gruppo di trattare contenuti relativi ai tre ambiti principali dell’attività curricolare
offerta dall’Istituto.
1. Settore allevamenti e coltivazioni in pieno campo: allevamento del bestiame da carne e
da latte, alimentazione, produzione del latte e filiera del latte, coltivazioni principali in
pieno campo e produzione degli alimenti per la stalla, smaltimento dei reflui
zootecnici.
2. Settore florovivaistico: produzioni floricole principali in serra e ambiente protetto delle
coltivazioni vivaistiche in vaso e pieno campo, manutenzione del verde pubblico e
privato, impianti di giardini e parchi, riconoscimento delle principali essenze arboree,
arbustive ed erbacee utilizzate in campo ornamentale, riconoscimento delle principali
specie arboree, arbustive ed erbacee utilizzate nel campo della difesa ambientale,
ripristino del verde per la tutela dell’ambiente, parchi e giardini.
3. Settore vitivinicolo: coltivazione e allevamento della vite e relative pratiche colturali,
uso di mezzi, macchine e svolgimento delle principali operazioni in vigneto. Raccolta
e lavorazione delle uve, processi di vinificazione, spumantizzazione, cura del vino,
imbottigliamento e vendita, fino agli aspetti commerciali della produzione vinicola
italiana.
Il progetto è stato suddiviso come segue:
CLASSE
5AP
5BP
5CP
5AV
5AT
5BT
5DP
ORE IN SERRA
4
ORE IN STALLA
4
ORE IN VIGNETO
4
4
4
4
2
2
8
4
4
4
4
4
4
Le ore dedicate ai singoli settori sono state raggruppate in un'unica mattinata mensile per ogni
singola classe, dal mese di febbraio al mese di aprile, fatta eccezione per la classe 5AV, che
ha affrontato gli argomenti relativi a Serra e Stalla durante la stessa mattinata, e gli argomenti
relativi a Vigneto e Cantina in due mattinate distinte (4 ore + 4 ore). Gli incontri destinati al
progetto si sono svolti durante le ore di esercitazione, dalle ore 9:00 alle ore 13:00. Il
calendario degli incontri è stato organizzato come segue:
CLASSE
5AP
5AT
5AV
5BP
5BT
5CP
5DP
data
17/02
24/02
27/02
29/02
11/02
11/02
26/02
settore
Serra
Serra
Cantina
Stalla
Serra
Stalla
Serra
data
31/03
19/03
21/03
18/03
21/03
04/03
16/03
settore
Vigneto/Cantina
Stalla
Serra/Stalla
Serra
Vigneto/Cantina
Serra
Vigneto/Cantina
data
11/04
11/04
05/04
04/04
15/04
21/04
09/04
settore
Stalla
Vigneto/Cantina
Vigneto
Vigneto/Cantina
Stalla
Vigneto/Cantina
Stalla
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Svolgimento
Avendo destinato 4 ore consecutive per gli incontri, è stato deciso di dedicare le prima due ore
ad attività da svolgere in classe, al fine di presentare agli studenti una serie di materiali utili
per una revisione di argomenti già trattati con gli insegnanti curricolari, e per un
arricchimento del vocabolario di microlingua, di cui erano già in parte in possesso. Le due ore
restanti sono state invece dedicate alla visita guidata, da parte degli studenti stessi, dei settori
oggetto del singolo incontro, al fine di mettere in pratica quanto rivisto e approfondito durante
la parte iniziale. Sia le prime due ore (teoriche) sia le due ore di visita (pratiche) sono state
condotte dagli insegnanti e dagli studenti esclusivamente in lingua inglese.
Tutti i materiali presentati e analizzati durante gli incontri sono stati forniti agli studenti, e agli
insegnanti curricolari di Lingua Inglese, attraverso la funzione ‘Didattica’ del registro
elettronico.
Gli argomenti che sono stati approfonditi durante gli incontri sono i seguenti:
VINEYARD
Vineyard planning
Site and exposure
Microclimate
Terrain and soil
composition
Vine training (Guyot
system)
Vine selection and
propagation
Pruning
Disease and pest
control – pests,
fungi, bacteria and
viruses
Maintenance –
chemical treatments,
weed control and
fertilizers
Harvesting
WINERY/CELLAR
GREENHOUSE
FARMYARD
Pressing
White wine fermentation
Red wine fermentation
Filtration, clarification
and stabilization
Sparkling wine
production
Bottling
Corking
Labelling
Greenhouse structures
Climate control –
ventilation, heating and
shading
Irrigation – drip and
sprinkler systems, spray
Propagation – leaf/stem
cuttings and grafting
Potting – compost and soil
composition
Flowering plants –
herbaceous annuals and
perennials
Cacti and succulents
Bushes/shrubs, climbing
plants/vines, trees
Pest and disease control
Weed control
Dairy farm cowsheds
and barn – structures
Fencing and hedging
Cowsheds and bedding
Fodder production –
hay and silage
Cattle feed – production
and preparation
Nutritional value of
fodder and feed (appeal,
digestibility and
storage)
Hygiene and waste
management – slurry
Milking parlour and
milking process
Artificial insemination,
pregnancy and birth
Livestock management
– bull calves and heifers
Relazione
Gli studenti hanno mostrato un atteggiamento positivo durante gli incontri, dimostrandosi in
generale collaborativi e impegnati nei confronti del progetto. La comunicazione in lingua
inglese è risultata essere, per alcuni, incentivante a relazionare di argomenti inerenti a settori
aziendali diversi da quelli specifici del proprio indirizzo di studio. A tutti gli studenti è stata
offerta l’opportunità di poter conversare in lingua straniera sia fra di loro, sia con
l’insegnante, e in linea generale hanno lavorato con discreto impegno, seppur talvolta con
difficoltà, poiché non abituati a interagire in inglese per periodi così lunghi.
Durante le ore destinate al progetto si è cercato di valorizzare le capacità espositive degli
studenti, il che ha evidenziato l’abilità di buona parte di loro ad esprimersi in lingua inglese in
maniera accettabile e comprensibile, anche se non sempre formalmente e sintatticamente
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pienamente corretta. Hanno acquisito una certa dimestichezza nel relazionare riguardo
argomenti specifici del loro percorso di studi, ma anche ad interagire su argomenti di carattere
più generale.
L’unico ostacolo che si è effettivamente incontrato è la gestione delle tempistiche destinate al
progetto, in quanto 4 ore consecutive di conversazione in lingua straniera hanno reso gli
ultimi momenti di ogni singolo incontro più difficili da gestire, sia per quanto riguarda
l’attenzione degli studenti nei confronti degli argomenti proposti, sia per quanto riguarda
l’interesse e la partecipazione degli stessi.
Project coordinator: Prof.ssa Scifo Paola
Teachers involved: Prof.ssa D’Alessandro Emma, Prof. Morandini Diego
Objectives
The Content and Language Integrated Learning project (CLIL) sets the objective to
implement the students’ language competence in those fields specific of their sphere of
sudies, mainly by developing precise and adequate nomenclature. During the hours destined
to the project, the students will be asked to interact with one another and with the teacher
using the English language, and to illustrate all activities presented in as great detail and as
precisely as possible.
The aim of the project is to allow the students to understand and further explore the
disciplinary contents presented by their curricular teachers, using English as a common
language, thus enhancing their ability to relate in foreign language about specific topics.
Scheduling
Each class-group attended all three areas, so that each group was able explore topics relating
to the three main fields of the curricular activity offered by the School.
The project was structured as follows:
CLASS-GROUP
5AP
5BP
5CP
5AV
5AT
5BT
5DP
HOURS IN GREENHOUSE
4
HOURS IN
4
FARMYARD
HOURS IN VINEYARD/CELLAR
4
4
4
4
2
2
8
4
4
4
4
4
4
The hours devoted to each area were grouped in a single morning per month for each classgroup, from February to April, except for class-group 5AV, who dealt with Greenhouse and
Farmyard topics over the same morning, and with Vineyard and Cellar topics over two
different mornings (4 hours + 4 hours). CLIL Project classes took place during the students’
practice hours, from 9am to 1pm. Classes schedule was organised as follows:
CLASSGROUP
5AP
5AT
5AV
5BP
5BT
5CP
5DP
date
sector
date
sector
date
sector
17/02
24/02
27/02
29/02
11/02
11/02
26/02
Greenhouse
Greenhouse
Cellar
Farmyard
Greenhouse
Farmyard
Greenhouse
31/03
19/03
21/03
18/03
21/03
04/03
16/03
Vineyard/Cellar
Farmyard
Greenhouse/Farmyard
Greenhouse
Vineyard/Cellar
Greenhouse
Vineyard/Cellar
11/04
11/04
05/04
04/04
15/04
21/04
09/04
Farmyard
Vineyard/Cellar
Vineyard
Vineyard/Cellar
Farmyard
Vineyard/Cellar
Farmyard
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Project development
Since 4 consecutive hours were scheduled for each class, we decided to devote the first two
hours to classroom activities, in order to provide students with a series of materials useful for
revising topics that they had already studied with their curricular teachers, and to develop
specific nomenclature, which they already possessed, at least partly. The remaining two hours
were instead devoted to guided tours, led by the students themselves, of the single class area,
so as to implement what was revised and deepened during the first part of the class. Both the
first two hours (theory) and the tour hours (practice) were led by teachers and students alike
speaking exclusively in English.
All materials provided and analyzed during each class have been forwarded to students, and to
curricular English Language teachers, via ‘Didattica’ on registro elettronico.
Classes topics were as follows:
VINEYARD
Vineyard planning
Site and exposure
Microclimate
Terrain and soil composition
Vine training (Guyot system)
Vine selection and propagation
Pruning
Disease and pest control –
pests, fungi, bacteria and
viruses
Maintenance – chemical
treatments, weed control and
fertilizers
Harvesting
WINERY/CELLAR
Pressing
White wine fermentation
Red wine fermentation
Filtration, clarification and
stabilization
Sparkling wine production
Bottling
Corking
Labelling
GREENHOUSE
FARMYARD
Greenhouse structures
Climate control – ventilation, heating
and shading
Irrigation – drip and sprinkler systems,
spray
Propagation – leaf/stem cuttings and
grafting
Potting – compost and soil composition
Flowering plants – herbaceous annuals
and perennials
Cacti and succulents
Bushes/shrubs, climbing plants/vines,
trees
Pest and disease control
Weed control
Dairy farm cowsheds and barn –
structures
Fencing and hedging
Cowsheds and bedding
Fodder production – hay and silage
Cattle feed – production and
preparation
Nutritional value of fodder and feed
(appeal, digestibility and storage)
Hygiene and waste management –
slurry
Milking parlour and milking
process
Artificial insemination, pregnancy
and birth
Livestock management – bull
calves and heifers
Report
The students showed a positive attitude during classes, proving themselves to be generally
cooperative and involved by the project. Communication in English was, for some of them,
motivating to relate about topics relative to areas different from their study specialization. All
students were given the opportunity to interact in foreign language, both with one another and
with the teacher, and they generally worked with reasonable involvement, even though with
some difficulties, because they were not used to interacting in English for long periods.
During the hours devoted to the project, we tried to enhance the students’ explanatory
abilities, which showed that some of them can speak English adequately and clearly, even
though their use of the language is not always formally and syntactically correct. They have
proved able to relate about topics relative to their study specialization, but also to interact
about more general subjects.
The only obstacle that we actually met was managing the project schedule, since 4
consecutive hours of English conversation made it more difficult to manage the last part of
each class, both for the students’ attention over the topics and for their interest and
involvement.
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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe si compone di 21 alunni (9 maschi e 12 femmine): un solo allievo, ripetente
la classe quinta, gli altri 20 provengono dalla quarta sez. Bp..
La classe è caratterizzata da un profilo più che sufficiente sia a livello attitudinale che di
impegno, con alcune individualità che emergono dal contesto generale, caratterizzate da un
buon interesse e relativa partecipazione. La maggior parte degli allievi si è
complessivamente impegnata, anche se non sempre in modo continuo ,nello studio, a volte
con un impegno finalizzato alle verifiche, ma con risultati generalmente sufficienti e discreti.
Nel periodo finale, l’impegno è migliorato, con risultati positivi, in alcuni casi buoni e ottimi.
Il rapporto tra gli allievi si è mantenuto coeso e collaborativo anche se l’atteggiamento
individuale è stato differenziato: poche le figure in grado di svolgere una funzione trainante a
beneficio dell’intera classe; qualche alunno, sia per limiti personali che per metodologia di
studio inadeguata, ha faticato più della media. Alcuni studenti risultano più portati per le
discipline tecniche e interessati all'indirizzo scelto, altri, invece, hanno manifestato interesse
anche per le discipline umanistiche.
La classe ha beneficiato di una certa stabilità dei docenti per l'intero triennio.
Inoltre è presente un allievo DSA con problemi di disgrafia, per la prima e la seconda prova,
l’allievo necessita di strumenti compensativi e dispensativi ( vedere l’allegato cartaceo).
Nel corso dell'anno scolastico 2015-2016 la classe ha partecipato ad una visita di istruzione
di 6 giorni in Olanda e Germania, visita con finalità culturali e tecnico-scientifiche (visite ai
quartieri ecosostenibili sia di Friburgo sia ad Amsterdam, mercato dei fiori ad Amsterdam,
aziende locali). Gli allievi si sono dimostrati maturi e interessati dinanzi alla nuova
esperienza. Inoltre sono state effettuate altre due visite di carattere esclusivamente tecnico:
Fiera Agricola di Verona e a Rovereto presso una distilleria e una cantina sociale. Ha
partecipato ad altre iniziative interne ed esterne all’Istituto ( esterni: partecipazione alla gara
di valutazione morfologica di bovino da latte presso fiera agricola di Verona).
Il percorso scolastico degli allievi può considerarsi nel complesso regolare, non essendosi
verificato nel corso del triennio un forte tasso di bocciatura.
Anche la frequenza è stata regolare.
Il rapporto con gli insegnanti si è mantenuto corretto e partecipe, non si sono mai verificati
casi di disturbo o di scarsa disciplina; lo stesso dicasi anche per il rapporto fra gli allievi
stessi, risultato abbastanza collaborativo e solidale nei confronti di chi evidenziava qualche
fragilità.
Gli obiettivi prefissati dal Consiglio di classe sono stati globalmente raggiunti.
La preparazione conseguita dalla classe è globalmente soddisfacente in tutte le discipline e
per quasi tutti gli allievi.
All’interno della classe è presente un alunno certificato che segue dal primo anno un P.E.I
differenziato e sosterrà l’esame di stato con un percorso differenziato ai fini del
conseguimento dell’attestato di frequenza (OM del 21/05/01 n.90 Art.15).
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ELABORATI DA PRESENTARE ALLA PROVA ORALE
Per la stesura degli elaborati sono state dedicate circa 20 ore curricolari con l'assistenza di
tutti i docenti.
ALUNNI
ARGOMENTO TRATTATO
L’inquinamento del buon bere: quanto inquina
una bottiglia di vetro.
Progetto di un’azienda biodinamica con
annesso laboratorio erboristico
1
Abeni Andrea
2
Almici Jacopo
3
Apostoli Stefania
Rening: Cavalli
4
Baronchelli Andrea
Dal suino al salume
5
Biloni Andrea
Evoluzione dell’azienda agraria negli ultimi 50
anni.
6
Bresciani Dalila
Spagna
7
Buffoli Sebastiano
Ulivo: caratteristiche agronomiche e produttive
e produzione dell’olio
8
Buletto Giorgia
Acqua ed energia nell’universo
9
Caccagni Valentina
La dieta mediterranea: patrimonio dell’umanità.
10 Frattini Lara
L’allevamento degli ovini.
11 Giangrossi Paola
Walt Disney
12 Giustacchini Luca
Evoluzione dell’azienda agraria negli ultimi 50
anni
13 Meris Eleonora
L’allevamento degli ovini
14 Penazza Maria
15 Rivieri Camilla
Storia dell’agricoltura dal tradizionale agli
ecosistemi
Conversione di terreno coltivato a prato ad orto
biologico
16 Salodini Giada
La celiachia
17 Scalvini Lorenzo
L’impianto di un frutteto: il ciliegio
18 Simoncelli Giulia
Progetto di un’azienda biodinamica con
annesso laboratorio erboristico
19 Spiazzi Alessandra
L’importanza delle api
20 Vaia Andrea
Malattie
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RELAZIONI DELLE SINGOLE DISCIPLINE
RELIGIONE
DOCENTE: Prof. Stefano Civettini
La classe risulta costituita da 20 alunni. Durante l'anno scolastico, gli argomenti proposti e concordati
sono stati affrontati con ampie discussioni, in particolare quelle riguardanti i temi nell'ambito della
morale cristiana e delle problematiche religiose e sociali. Un contesto di particolare importanza, per i
continui riferimenti, è stato quello relative alla persona nella società, alla famiglia, al Concilio Vaticano
II e alla dottrina sociale della Chiesa .
Nel complesso posso affermare che la maggior parte degli alunni ha saputo cogliere la valenza
culturale della disciplina sviluppando quello spirito critico indispensabile per il tipo di tematiche che
sono state proposte. Durante l'anno scolastico sono stati in grado di lavorare in modo costante e
autonomo. Il giudizio espresso sui singoli è stato formulato sulla base della partecipazione in classe e
su un lavoro di approfondimento scritto di un tema trattato.
Il profitto raggiunto nel complesso è discreto e per alcuni alunni ottimo.
OBIETTIVI PREFISSATI
L'Irc nel triennio si pone come obiettivo generale di rispondere alle esigenze di verità e ricerca, vuole
contribuire alla formazione della coscienza morale non tanto perché ne inclina le decisioni, ma perché
offre elementi per scelte consapevoli e responsabili.
Gli alunni hanno ricercato le risposte che lungo la storia, gli uomini, le religioni e dottrine hanno
cercato di offrire agli interrogativi umani più profondi.
Hanno compreso la necessità che la dimensione religiosa e le risposte di senso alla vita, si traducano
in scelte etiche e morali, per una valutazione del proprio agire.
CONTENUTI
PROGRAMMA SVOLTO PER UNITÀ DIDATTICHE
Specifico della morale Cristiana
L'etica della vita
La bioetica: epistemologia del sapere
Il problema dei modelli di riferimento morale
I principi della bioetica cattolica
I principi della bioetica laica
Inizio vita
Accanimento terapeutico e eutanasia
Fecondazione assistita: tecniche e questioni etiche
Clonazione: tecniche e questioni morali
L'etica delle Relazioni
L'etica della Solidarietà
La famiglia nella visione cristiana
Il riconoscimento delle coppie civili
Il matrimonio laico e il divorzio
Il matrimonio cristiano: significato valoriale e religioso; i casi di nullità
La Dottrina sociale della Chiesa
Concilio vaticano II
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Gli alunni conoscono i principi fondamentali del cattolicesimo, sono in grado di elaborarne i contenuti e
di organizzarli in modo esaustivo. Sanno stabilire in modo proficuo opportuni punti di collegamento tra
l'Irc e le altre discipline; hanno compreso e maturato i valori del rispetto, della tolleranza, del dialogo,
dell’impegno comune, della solidarietà.
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LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
DOCENTE: Prof.ssa Angelica Bozzetti
OBIETTIVI PREFISSATI
 Competenza nell’impiego delle informazioni e delle conoscenze per la costruzione di un
discorso organico e coerente.
 Uso di registri linguistici idonei ed efficaci in relazione ai parametri comunicativi richiesti.
 Conoscenze relative agli autori e ai testi compresi nel programma.
 Capacità di collocare i testi letterari nei loro contesti storico-culturali conducendo
confronti con altre opere dello stesso autore o con altri autori.
 Capacità di affrontare lo studio di un testo letterario di media difficoltà in modo autonomo
comprendendone il significato e individuandone le principali strutture formali.
 Capacità di sviluppare commenti critici esprimendoli in modo convincente.
 Capacità di apprezzare il fenomeno letterario e di coglierne la bellezza.
METODI
Il metodo di lavoro utilizzato è stato generalmente quello della lezione frontale, con
frequenti interventi diretti degli allievi.
Lo svolgimento del programma è stato effettuato, in linea di massima, nel rispetto
dell’ordine cronologico; solo in qualche occasione si è proposto il discorso letterario in
contemporanea con quello storico, in modo da trattare più approfonditamente, su base
interdisciplinare, gli argomenti. Ciò si è verificato, ad esempio, per il Verga (campagna
garibaldina e annessione del Sud al regno d’Italia) e per Pascoli (periodo giolittiano e
campagna di Libia).
Lo studio letterario si è sempre basato sulla lettura dei testi considerati come elemento
fondamentale da cui partire per qualsiasi discorso critico.
L’approccio al testo letterario è stato principalmente di natura contenutistica e
storicistica (esegesi; individuazione delle fondamentali tematiche, confronto con altre opere o
con altri autori; collegamento al contesto storico-culturale).
L’analisi stilistica si è limitata alle considerazioni più generali sulla struttura formale e
all’individuazione delle principali figure retoriche. Solo per alcuni autori, quali Verga, Pascoli
e D’Annunzio, si è condotta un’analisi stilistica e linguistica più accurata.
Pur non avendo seguito il criterio dei percorsi tematici (preferendo, come si è detto, il
criterio cronologico), è sempre stata riservata una particolare attenzione allo studio
comparato dei diversi autori relativamente ad alcuni temi di fondamentale interesse quali, per
citare i maggiori, la concezione della vita, l’idea della morte, il senso del mistero, la solitudine
esistenziale, il conflitto tra reale e ideale, facendo riferimento alle principali dottrine filosofiche
dei vari periodi storici.
I riferimenti alle letterature straniere si sono limitati, di necessità, a rapidi cenni: un
maggior approfondimento ha caratterizzato lo studio del Naturalismo francese.
CONTENUTI
La vastità del patrimonio letterario ha imposto scelte non sempre facili ma inevitabili in
relazione all’esiguità del tempo disponibile (solo tre ore settimanali). Inoltre la necessità di
fare esercitare gli allievi nelle nuove prove di produzione letteraria proposte dal Ministero
(saggio breve, articolo giornalistico, analisi testuale, ecc.) ha richiesto notevole tempo.
Lo svolgimento del programma è risultato globalmente regolare: allo studio della
letteratura si è affiancato quello del “Paradiso” dantesco. Oltre al quadro generale della
cantica, in continuità con lo studio dell’”Inferno” e del “Purgatorio” effettuato negli anni
precedenti, ho proposto agli allievi la lettura e l’approfondimento di alcuni canti.
Il programma svolto comprende gli autori più rappresentativi dell’Ottocento (Foscolo,
così come il Romanticismo, già affrontati nella classe quarta, non compaiono in questo
programma) e alcune delle voci maggiori del Novecento scelte anche in funzione dei possibili
collegamenti con lo studio della storia.
Giacomo Leopardi
Il pessimismo personale, storico e cosmico; la concezione della natura. Dalle
“Operette morali”: “Dialogo della Natura e di un Islandese” - “Dialogo di un venditore
di almanacchi e di un passeggere”.
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Dai Canti: “L’Infinito” - “A Silvia” - “Il sabato del villaggio” - “ - “Canto notturno di un
pastore errante dell’Asia” - “La Ginestra” (vs.1-125 e parte finale)
Alessandro Manzoni
Il tema religioso; la posizione politica; la poetica.
Dalla “Lettera a Monsieur Chauvet”: “Vero storico e vero poetico”.
Da “Adelchi”: “La morte di Ermengarda”.
“Il cinque maggio”.
Dal “Fermo e Lucia”: qualche brano a scelta degli allievi
“I Promessi Sposi”: Personaggi e temi del romanzo - La concezione del romanzo
storico e la questione della lingua.
Il Positivismo: contesto storico e culturale.
Il Naturalismo francese. E. Zola : da "L’assommoir” : “La stireria”
La Scapigliatura.
C. Baudelaire: "Corrispondenze"
Il Verismo
Giovanni Verga
L’approdo al Verismo e la poetica.
Novelle: “LIbertà” - “Rosso Malpelo”-”La lupa"-"La Roba”
Il teatro:"Cavalleria rusticana"
“I Malavoglia”: lettura integrale
Da “Mastro-don Gesualdo”: lettura passi significativi
IL Decadentismo: stato di crisi, senso del mistero, estetismo, simbolismo
Giovanni Pascoli
Il mito del nido, la concezione della natura.
La poetica: lettura di alcuni passi della prosa: “Il fanciullino”.
Da “ Myricae”: “Lavandare”, “Arano””, “X Agosto”
Da “ Canti di Castelvecchio”: “Il gelsomino notturno”
“La grande proletaria si è mossa” (qualche parte)
Gabriele D’Annunzio
Evoluzione dell’arte dannunziana: estetismo, superomismo, panismo
Caratteristiche generali della produzione letteraria.
“Il Piacere”: lettura di alcune parti significative
Da “Alcyone”: “La pioggia nel pineto” - “I Pastori”.
La prosa del “Notturno” :”Scrivo nell’oscurità”
Giuseppe Ungaretti
Concezione poetica
Da “L’Allegria”: “I fiumi"”- “Vanità”Da “Sentimento del Tempo”: “La madre”
Luigi Pirandello
Il pensiero , la concezione dell’uomo, la politica
“Il fu Mattia Pascal”: ( lettura di qualche parte)
“Il sentimento del contrario”
Da “Novelle per un anno” : “La carriola”
"Cosi è se vi pare" (lettura integrale)
Italo Svevo
Il pensiero, la solitudine dell'intellettuale, l'importanza della psicanalisi.
"Senilità": lettura di qualche parte e commento
Da "La coscienza di Zeno": "Il fumo" - "La morte del padre" - "La conflagrazione".
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Il “Paradiso” dantesco: Struttura e organizzazione della Cantica.
Canti
versi
III
34-130
VI
1-126
XI
55-117
XV
88-148
XXXIII
1-33
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MEZZI E STRUMENTI
Testo in adozione:
G. Armellini- A. Colombo: “Letteratura-Letterature”, vol. 2 e 3 ed. Zanichelli.
“Paradiso” ed. libera.
Altro materiale: romanzi previsti dal programma; fotocopie di vario genere.
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VERIFICHE E VALUTAZIONI
Tipo di verifica:
per l’orale: interrogazione tradizionale
per lo scritto: tema tradizionale - saggio breve - analisi di un testo letterario di media
difficoltà - stesura e commento di articoli giornalistici - prove argomentative proposte da
Internet (www.istruzione.it).
Numero delle verifiche per quadrimestre:
per l’orale: due, tre o più in caso di insufficienza per quadrimestre
per lo scritto: tre in entrambi i quadrimestri.
Livello di sufficienza
per l’orale:
conoscenza e comprensione, anche se non approfondite, dei contenuti disciplinari
esposizione elementare, ma sostanzialmente corretta;
capacità di condurre collegamenti con la guida dell’insegnante;
per lo scritto:
conoscenza grammaticale, esposizione e terminologia chiara pur se elementare;
contenuto limitato ma pertinente e non contraddittorio.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Non tutti gli allievi hanno raggiunto pienamente gli obiettivi prefissati. Il livello
d'apprendimento è risultato medio, gli studenti hanno mantenuto una partecipazione
abbastanza continua per quanto ha riguardato lo studio domestico, in qualche caso
superficiale e puramente mnemonica. Da parte di qualche allievo si è evidenziata la
tendenza ad approfondire gli argomenti attraverso la ricerca di materiale informativo di
approfondimento. Relativamente alle competenze acquisite, alcuni studenti hanno
evidenziato un visibile progresso sia sul piano espressivo che a livello metodologico, per altri
invece i miglioramenti sono risultati inferiori. Presenti un paio di individualità di spicco.
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STORIA
DOCENTE: Prof.ssa Angelica Bozzetti
OBIETTIVI PREFISSATI
Conoscenza degli argomenti previsti dal programma.
Capacità di cogliere nel divenire storico i rapporti di causa ed effetto a breve e lungo termine.
Capacità di condurre opportuni collegamenti con il contesto letterario.
Consapevolezza dell’interazione, nel divenire storico, di fattori politici, economici, sociali e
culturali.
Consapevolezza delle diverse angolazioni da cui un medesimo evento storico può essere
osservato e valutato.
CONTENUTI
La complessità e la vastità della materia hanno comportato scelte selettive che
inevitabilmente penalizzano argomenti anche molto importanti.
Dato che nello scorso anno scolastico il Risorgimento era stato affrontato solo nelle
sue linee più generali, lo studio della storia ha preso l’avvio dai programmi risorgimentali e
dai principali eventi che lo hanno contraddistinto. Non si è giudicato opportuno svolgere una
sintesi di questi argomenti in quanto difficilmente sarebbe risultata adeguata.
Argomenti trattati durante l’anno scolastico
 L’unificazione Italiana
Cavour
La seconda guerra d’Indipendenza
La spedizione dei Mille
 L’Europa dal 1850 al 1870
La guerra franco-prussiana e l’unificazione della Germania
 L’Italia Unita e La Destra Storica
La costruzione dello stato italiano
La terza guerra d’indipendenza
 Gli Stati Uniti 1800-1865
La guerra civile
 L’Europa negli Ultimi Decenni Dell’800
Le nuove realtà industriali
Il protezionismo
La formazione dei partiti socialisti
La situazione internazionale
L’impero tedesco
 L’espansione Coloniale Europea
 L’Italia dal 1876 al 1900
La Sinistra al governo
Crispi
Crisi di fine secolo
o Economia e Società nei Paesi Industrializzati all’ Inizio del ‘900
o I Principali Stati Europei all’inizio del ‘900
o L’Italia nell’età Giolittiana
o La Prima Guerra Mondiale
Condizioni generali
Dalla guerra lampo alla guerra di trincea
Principali avvenimenti di guerra
La difficile costruzione della pace
- La Rivoluzione Russa del ’17
- Il Dopoguerra in Europa
La repubblica di Weimar e il Nazismo
Le relazioni internazionali
Il Dopoguerra in Italia e La Nascita del Fascismo
Il Regime Fascista in Italia
Gli Stati Europei tra le due Guerre
La Seconda Guerra Mondiale
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Caratteristiche generali
Le varie fasi belliche
L’intervento dell’Italia
La conclusione delle operazioni militari
I piani di pace
L’Italia tra il ’43 e il ’46
Le Relazioni Internazionali a Metà Secolo
La guerra fredda
La costruzione dell’unità europea
METODI
Il metodo di lavoro più frequente è stato quello della lezione frontale partecipata.
Lo studio è stato condotto in modo da evidenziare le principali problematiche e le più
importanti linee evolutive del processo storico.
In alcune occasioni si è ricorsi al supporto di testi letterari per meglio comprendere la
realtà socio-economica e culturale di determinati periodi storici. Interesse e partecipazione
discreta da parte degli studenti, soprattutto in relazione agli avvenimenti più recenti.
STRUMENTI
Testo in adozione: M. Palazzo -M.Bergese: "Clio Magazine '800- '900” vol. 2 e 3
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Tipo di verifica:
interrogazione tradizionale
prova scritta a domande aperte,
Numero delle verifiche per quadrimestre: due, tre o più in caso d’insufficienza
Livello di sufficienza:
conoscenza e comprensione, anche se non approfondite, dei contenuti disciplinari
capacità di cogliere collegamenti, con la guida dell’insegnante, fra i diversi contenuti.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti, sia pure con qualche difficoltà, dalla quasi
totalità della classe. Il livello delle conoscenze appare diversificato, con alcuni casi
nettamente superiori alla media.
Alcuni allievi rimangono però insicuri nel metodo di lavoro e nella memorizzazione.
L’approccio al fatto storico è per alcuni accompagnato dalla consapevolezza degli
obiettivi da raggiungere.
Il rendimento e l’interesse degli allievi è comunque migliorato durante il corso dell’anno
scolastico probabilmente in funzione della maggior attualità del programma trattato.
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LINGUA STRANIERA ( INGLESE)
DOCENTE: Prof.ssa Chiara Lavagnini
OBIETTIVI
L’insegnamento della lingua inglese ha mirato al conseguimento dei seguenti
obiettivi:
comprendere globalmente e/o analiticamente messaggi orali di comunicazione
quotidiana e settoriale;
comprendere globalmente e/o analiticamente testi scritti di interesse generale e relativi
all’ambito di specializzazione, anche risalendo al significato di parole nuove attraverso il
contesto;
produrre messaggi orali e scritti di comunicazione quotidiana e relativi al modulo tecnico
utilizzando le strutture morfosintattiche e il lessico settoriale;
acquisire una conoscenza di base e specifica del materiale linguistico proposto;
acquisire una competenza testuale e comunicativa sia nella lingua quotidiana che di
specializzazione.
Globalmente la classe ha raggiunto gli obiettivi prefissati relativi alla
comprensione della lingua orale e scritta, mentre gli obiettivi relativi alla produzione scritta ed
orale sono stati solo parzialmente conseguiti. Alcuni studenti hanno incontrato qualche
difficoltà nell’assimilazione e nella rielaborazione orale e scritta dei principali argomenti.
CONTENUTI
Lo studio della lingua inglese ha inteso soprattutto favorire l’acquisizione di una
conoscenza della L2 nel settore di specializzazione e dare competenze linguistiche e
comunicative nell’ambito dello stesso, fermo restando l’indiscutibile legame di dipendenza
del linguaggio settoriale o “microlingua” dalla lingua nel suo complesso o “macrolingua”.
Gli argomenti svolti sono stati i seguenti:
Dal testo “New challenges in Agriculture”:
Unit 11. Organic food: the food you can trust
Consumers’ concerns about food
What is organic food ?
What is genetic engineering?
The best methods of preserving and processing fruit and vegetables
Olive oil: drops of gold
Wine: the nectar of the Gods
What is organic wine?
Organic Italian wines
Milk: the most complete food at any age
Cheese
The king of all cheeses: Parmigiano Reggiano
The meat we eat (fotocopia)
What is organic meat?(fotocopia)
Unit 12. Livestock: love your animals
Livestock husbandry in organic farming
Animals’ rights
Ruminants
Milking cows (fotocopia)
The digestive system of ruminants
Parasites of cattle
Unit 13. The better the house, the better the life
Farm buildings
The main concerns about the housing of farm livestock
Animal housing in organic farming
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The right building for the right animal
Dal testo “Into Science”
Module 7 :How do we eat?
Proteins
Carbohydrates
Lipids
Vitamins
Allergy or intolerance?
Eating disorders
METODI
La metodologia ha tenuto conto dell'approccio comunicativo ed ha mirato allo
sviluppo delle capacità di autonomia d'uso della lingua straniera.
Le attività didattiche proposte nelle varie lezioni hanno tenuto conto dei seguenti
criteri: la centralità dell'alunno, la gradualità e organicità dei contenuti, l'acquisizione di abilità
e competenze, l'uso strumentale-operativo della lingua.
Il momento didattico ha previsto sia lezioni frontali che interattive, esercitazioni
guidate e attività di conversazione (con uno studente madrelingua nell'ambito del progetto
Educhange) atte a sviluppare la socializzazione e a dare l'immediata opportunità di usare la
lingua straniera.
Gli argomenti inerenti la lingua di specializzazione sono stati individuati tra quelli
già affrontati in altri ambiti disciplinari, in modo da conferire carattere di trasversalità al
curricolo.
MEZZI E STRUMENTI
I principali mezzi utilizzati per lo svolgimento delle attività didattiche sono stati i
seguenti:
“New Challenges in Agriculture” – C.Taylor, G. Barbieri – Edagricole;
“Into Science” –E.Grasso,P.Melchiori - Zanichelli
Dizionario bilingue e monolingue
VERIFICHE E VALUTAZIONI
La verifica dell’apprendimento si è avvalsa di procedure sistematiche,
comprendenti prove di tipo oggettivo e soggettivo. Prove di verifica dei singoli elementi della
competenza linguistica sono state integrate da altre più globali per verificare la competenza
comunicativa in riferimento alle abilità di comprensione e produzione orale e scritta. La
valutazione formativa ha inteso raccogliere informazioni sui processi d'apprendimento e il
livello raggiunto. La valutazione sommativa si è avvalsa di verifiche orali e scritte e ha
accertato la maturità globale raggiunta.
Le verifiche orali ( una/due a trimestre) hanno testato la comprensione, la
correttezza della pronuncia, e la capacità di comunicare in modo appropriato.
Le verifiche scritte ( due a trimestre più le verifiche di recupero) hanno valutato la
correttezza linguistica, la padronanza delle strutture e del lessico e l'efficacia della
comunicazione. La tipologia degli esercizi proposti è stata la seguente: domande a risposte
aperte, stesura di brevi testi su argomenti noti
Per quanto concerne l’accertamento della conoscenza della lingua straniera nella
terza prova scritta dell’esame di stato, nel corso dell’anno scolastico gli studenti hanno
sperimentato la tipologia di verifica che prevede la presentazione di tre domande aperte con
l’obiettivo di valutare le conoscenze specifiche e la capacità di produzione scritta. Agli alunni
è sempre stato concesso di utilizzare il dizionario bilingue.
La scala dei voti utilizzati è quella deliberata dal Collegio docenti e dal consiglio di classe e
va da 1 a 10. Il livello di sufficienza indica le conoscenze minime di base, non supportate da
capacità di analisi e di collegamento.
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MATEMATICA
DOCENTE: Prof.ssa Flavia Marta Frialdi
Prof.ssa Alessia Vanzillotta
OBIETTIVI
Gli obiettivi disciplinari prefissati per la classe quinta sono:
calcolare semplici integrali indefiniti e definiti;
interpretare grafici di vario tipo anche inerenti a situazioni concrete;
applicare metodi di statistica descrittiva ed inferenziale;
utilizzare metodi e strumenti di natura probabilistica;
conoscere ed applicare il programma Derive ed Excel.
CONTENUTI
INTEGRALI
L’integrale indefinito: significato geometrico.
Integrali indefiniti immediati.
Integrazione per scomposizione, per sostituzione, per parti; integrazione di funzioni
razionali fratte.
L’integrale definito: significato geometrico e calcolo, semplici applicazioni al calcolo di
aree e dei volumi di solidi di rotazione intorno all’asse x.
STATISTICA
Statistica descrittiva: rilevazioni, rappresentazioni grafiche.
Indici medi semplici o ponderati, relative applicazioni in funzione del contesto.
Indici di variabilità: range, scarto quadratico medio, i quantili e relative applicazioni in
funzione del contesto.
Forme di distribuzione: normale, approssimativamente normale e non normale.
Indici di forma: asimmetria e curtosi.
Strumenti d’analisi Excel: “statistica descrittiva”, “istogramma”, principali funzioni
statistiche.
Correlazione e regressione lineare: diagramma di dispersione, rette interpolanti con
metodo dei minimi quadrati e coefficiente di correlazione lineare.
Strumenti d’analisi Excel: “statistica descrittiva”, “istogramma”, principali funzioni
statistiche.
PROBABILITA’
Cenni storici, terminologia.
Definizione classica di probabilità, definizione soggettivista, e frequentista.
Teoremi fondamentali della teoria della probabilità, semplici applicazioni.
La probabilità condizionata- il Teorema di Bayes.
Distribuzione binomiale; lo schema delle prove ripetute di Bernoulli.
CALCOLO COMBINATORIO
Disposizioni semplici e con ripetizione. (Semplici applicazioni)
Permutazioni semplici e con ripetizione. (Semplici applicazioni)
Combinazioni semplici e con ripetizione. (Semplici applicazioni)
METODI
Dato l’esiguo numero di ore dedicato alla materia, il metodo didattico è
improntato alla massima incisività.
 Lezione frontale nella quale gli argomenti sono stati presentati attraverso esempi
significativi, cercando di non puntare sulla memorizzazione ma sull’acquisizione di metodi
risolutivi generali.
 Esercizi che l’allievo ha svolto autonomamente, riguardanti soprattutto la fase di calcolo e
di esecuzione di formule e procedure.
 Per la statistica è stata creata la classe on line su piattaforma Moodle come repository
dei materiali didattici, permettendo di non adottare alcun testo di statistica.
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 Uso del laboratorio sia per lo studio del calcolo integrale sia della statistica.
 Analisi statistiche a corredo delle tesine d’esame.
MEZZI E STRUMENTI
Per gli argomenti di analisi si è utilizzato il testo dello scorso anno “Lezioni di Matematica”
Lamberti ed Etas e il software Derive.
Per statistica appunti e il materiale fornito in classe on line e il software Excel (per la prima
parte dell’anno), sono stati forniti dall’insegnante schede riassuntive alla fine di ciascun
argomento.
VERIFICHE E VALUTAZIONE:
La verifica si è articolata nei seguenti momenti :
osservazione sistematica degli alunni durante il lavoro in classe ed in laboratorio, con
particolare riconoscimento alla partecipazione attiva e propositiva,
controllo del lavoro svolto dagli allievi,
somministrazione periodica di prove oggettive quali prove scritte da svolgersi in tempi
brevi, prove scritte richiedenti la soluzione di problemi più articolati, test e simulazione di
terza prova.
Valutazione dell’analisi statistica svolta all’interno della tesina d’esame.
La valutazione esprime il livello globale raggiunto dagli allievi analizzando la
conoscenza degli argomenti, l’applicazione consapevole dei concetti, la capacità di
organizzare le conoscenze, l’esecuzione del lavoro in tempo utile, l’uso del linguaggio
specifico e lo svolgimento puntuale delle consegne.
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TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI
DOCENTE: prof. Patrizia Usberti,
Insegnante Tecnico Pratico: prof. Aurelio Alfano
INDUSTRIA ENOLOGICA: il tecnico enologico è una figura esperta ed essenziale per le
cantine. Ha il compito di selezionare le uve, stabilire il periodo di vendemmia, di seguire le
fasi di vinificazione, di procedere ai diversi controlli analitici al fine di garantire il rispetto delle
norme igienico-sanitarie e della qualità del prodotto finale.
Per il raggiungimento di tali competenze lo svolgimento del programma è stato così
suddiviso:
- Uva, maturazione industriale, vendemmia
- Ammostamento: definizione, composizione e tipi di mosto.
- Determinazione: zuccheri, acidità, pH mosto.
- Fenomeni chimici della vinificazione: fermentazione alcolica.
- Tipi di vinificazione: con macerazione, in bianco.
- Composizione chimica del vino, determinazioni analitiche componenti.
- La stabilizzazione : tartarica e proteica
- Difetti e le principali malattie del vino.
- Limiti legali di genuinità.
- Classificazione dei vini.
- Vinificazioni speciali: spumantizzazione metodo classico.
- Principali metodiche analitiche per mosto e vino, secondo i metodi di analisi ufficiali.
INDUSTRIA OLEARIA: l’addetto agli impianti di trasformazione olearia è una figura
professionale prevista in molte aziende. Ha il compito di effettuare i controlli analitici al
ricevimento della materia prima e di seguire le fasi di produzione, garantendo la qualità del
prodotto finale. Non va inoltre dimenticato la capacità di degustare e classificare gli olii in
base alle loro caratteristiche organolettiche.
La trattazione degli argomenti è stata così suddivisa:
- Le olive e i sistemi di raccolta.
- L’estrazione dell’olio: ciclo continuo e discontinuo.
- Composizione chimica e classificazione olii in base all’acidità.
- Conservazione e confezionamento.
- Difetti ed alterazioni.
- Operazioni di rettifica agli olii.
- Olii di semi: fasi di lavorazione.
- Indici chimico-fisici: determinazioni analitiche per controllo qualità e ricerca di frodi.
INDUSTRIA LATTIERO-CASEARIA
Il tecnico del settore è una figura professionale di notevole rilievo. Svolge i controlli analitici
della materia prima; responsabile delle fasi di lavorazione nella caseificazione e
burrificazione. Garantisce il rispetto delle normative igienico sanitarie e dell’etichettatura dei
prodotti finiti. Le conoscenze che deve possedere per svolgere i ruoli sopra visti, hanno
portato alla seguente suddivisione degli argomenti:
- Il latte: sua composizione e principali indici chimico-fisici. Controlli analitici per qualità
e ricerca di eventuali frodi.
- Latte alimentare: classificazione merceologica e in base ai trattamenti di bonifica.
- Microrganismi del latte: classificazione e loro utilità.
- Burro: fasi principali del processo di burrificazione e composizione chimica.
- Caseificazione: fasi principali per produzione Grana Padano DOP.
- Classificazione merceologica dei formaggi, difetti ed alterazioni.
- Determinazione indici chimico-fisici per determinare la genuinità, la freschezza, la
ricerca di frodi nel latte e la sua composizione.
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VERIFICHE E METODI DI VALUTAZIONE
Gli obiettivi indicati sono stati misurati attraverso verifiche, per quanto riguarda
le conoscenze, mentre le competenze ed abilità sono state misurate con lo svolgimento
di determinazioni analitiche sui prodotti. Al termine di ogni analisi gli allievi hanno
compilato un certificato dove sono stati valutati sia i parametri chimici che organolettici e
si è valutato la necessità di eventuali correzioni se necessarie.
La valutazione delle diverse prove è stata fatta secondo i criteri stabiliti dal POF,con
scala da 1 a 10, utilizzando in prevalenza numeri interi.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti dalla quasi totalità della classe, le conoscenze e
le competenze possedute dagli studenti sono, nel complesso, definibili più che
soddisfacenti. La partecipazione al dialogo educativo e l’interesse dimostrato alla
disciplina sono aumentate nel corso dell’anno, in particolare modo per l’attività pratica di
laboratorio dove gli studenti hanno sempre lavorato in piena autonomia.
MEZZI E STRUMENTI
Come testo gli studenti hanno utilizzato dispense, sia per la parte teorica che pratica,
fornite dal Dipartimento Di Trasformazione dei Prodotti a cura dei Docenti del
Dipartimento.
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ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE
DOCENTE: prof. Bernocchi Giorgio
Insegnante Tecnico Pratico: prof.ssa Giulia Zucchi
OBIETTIVI DIDATTICI
Lo studio della disciplina inizia dalla Classe 3ª, tuttavia il programma della classe 5ª
risulta abbastanza autonomo e comprende lo studio dell’estimo e del diritto agrario.
In particolare gli obiettivi possono essere articolati come segue:
Conoscenze: La conoscenza dell’estimo si poggia sull’apprendimento di tematiche in
apparenza non pienamente correlate tra loro, quali la matematica finanziaria, la
gestione dell’azienda agraria, il bilancio economico dell’azienda, la legislazione
vigente relativa ad alcune problematiche del diritto civile. Esse hanno lo scopo di
fornire le basi cui il Perito deve attingere per affrontare correttamente e razionalmente
un eventuale quesito estimativo, che per sua natura può assumere forme particolari
ed impreviste.
Capacità: Consistono nell’acquisire capacità di analizzare un quesito estimativo, di
coglierne gli aspetti essenziali e quindi di elaborare una risposta pertinente ed
equilibrata. La difficoltà maggiore nell’ampia variabilità dei percorsi possibili che
rendono la risposta al quesito ogni volta unica.
VERIFICHE
Il raggiungimento degli obiettivi indicati è stato misurato attraverso un congruo
numero di prove di verifica.
Attraverso le interrogazioni orali si è cercato di verificare la conoscenza teorica delle
nozioni di base della disciplina ed i relativi richiami legislativi.
Attraverso le verifiche scritte si è cercato di controllare il livello di capacità e di
abilità acquisito nell’interpretare i quesiti e di organizzare una risposta che fosse
logica, coerente e contenesse opportune scelte individuali.
VALUTAZIONE
In ogni caso si è cercato di utilizzare una gamma di valutazioni compresa tra 1 e 10,
con voti interi senza frazioni.
In linea generale si è tenuto conto, ad un livello minimo delle conoscenze acquisite
e della capacità di riferire in modo chiaro e linguisticamente corretto i contenuti appresi.
Ad un livello superiore si è posta la capacità di analisi e di sviluppo autonomo delle
problematiche.
CONTENUTI E PROGRAMMA
Estimo Agrario
Stima analitica; determinazione del Bf di una azienda agricola condotta in economia
diretta;
Ricerca del saggio di capitalizzazione; aggiunte e detrazioni al valore capitale.
Stima delle scorte aziendali
Stima dei frutti pendenti e delle anticipazioni colturali.
Stima delle colture arboree
Giudizi di convenienza dei miglioramenti.
Stima dell'indennità spettante a chi esegue miglioramenti su fondi altrui.
I Consorzi di bonifica ed i riparti delle spese per opere consortili.
Stima dei danni.
Estimo legale.
Stime inerenti l'usufrutto
Stime inerenti le espropriazioni per cause di pubblica utilità
Stima delle servitù prediali coattive
Stime per successione ereditarie
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Estimo Catastale
Cenni al Catasto Terreni
Testo adottato: CORSO DI ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE”
VOLUME 2°, autore Stefano Amicabile edizione Hoepli.
TECNICHE DELLE PRODUZIONI ANIMALI
DOCENTE: Prof. Giorgio Albertini
Insegnante Tecnico Pratico: Prof. Giuseppe Sandrini
Gli argomenti sono stati affrontati mediante lezioni frontali, supportate dall’utilizzo di
audio - visivi con diapositive, videocassette, materiale di laboratorio e esercitazioni in
azienda.
Agli alunni sono stati forniti appunti, fotocopie di materiale didattico e materiale informatico
su alcuni argomenti specifici.
Non si è utilizzato un testo specifico in adozione ma appunti dal libro di Zootecnia speciale
del prof. Succi.
OBIETTIVI PREFISSATI
Conseguire un livello di conoscenze tale da permettere all’alunno di saper individuare
e analizzare le diverse problematiche della disciplina, correlando i vari argomenti e
dimostrando capacità di affrontare, sviluppare e risolvere autonomamente un semplice
problema pratico sulla tecnica di allevamento della specie bovina esprimendosi in modo
preciso e pertinente utilizzando correttamente un linguaggio tecnico – scientifico e di
sviluppare commenti critici in modo pertinente.
CONTENUTI
La vastità degli argomenti in relazione al monte ore a disposizione ha imposto scelte
non sempre facili ma inevitabili sul programma da effettuare
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BOVINI
Valutazione degli alimenti: analisi chimica, la digeribilità ed i fattori che la influenzano,
l’ingestione nei ruminanti, i principali sistemi di valutazione dell’energia degli alimenti
(Unità Amido, U.F. classica, U.F.L. e U.F.C.
Significato biologico dei principi alimentari
Ormoni ed enzimi, fattori sconosciuti della crescita, promotori di performance, antibiotici e
sostanze tampone, Relazione Nutritiva.
Alimentazione del bestiame: utilizzazione dell’energia, utilizzazione dell’azoto proteico e
non proteico, proteine by-pass, degradabilità delle proteine, proteine protette, aminoacidi
protetti, utilizzazione dei minerali e delle vitamine; il razionamento, fabbisogni energetici,
proteici, minerali e vitaminici per le vacche in lattazione, asciutta e bestiame da rimonta
(manze). Esempi di razionamento.
Utilizzazione zootecnica dei cereali foraggeri: utilizzazione del silomais nell’alimentazione
della vacca da latte e del bovino da carne, utilizzazione dell’insilato di pannocchie di mais
e del pastone di granella di mais.
La conservazione dei foraggi: essicamento in campo e fienagione, foraggi disidratati,
insilamento.
Principali foraggi di leguminose e di graminacee
Moderne problematiche relative agli indirizzi del razionamento della vacca da latte e della
somministrazione degli alimenti: alimentazione liquida, supplementi liquidi miscelati
all’unifeed, alimenti liquidi nel rumine, alimenti liquidi nell’abomaso tramite la doccia
esofagea.
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- Produzione del latte: i fattori che hanno influenza sulla produzione del latte, la qualità del
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latte, l’asciutta, la mungitura, la stabulazione libera, mastite.
Errori alimentari e disordini fisiologici: dislocazione dell’abomaso, timpanite, indigestione
acuta da acidosi, tossicosi da eccesso proteico, tossicosi da urea, chetosi, collasso
puerperale.
Fecondità ed efficienza riproduttiva dei bovini: efficienza riproduttiva ed intervallo
interparto, ipofecondità (cause di natura genetica e di natura alimentari, ecc.).
Fecondazione naturale, scelta del toro, efficienza riproduttiva, calore, diagnosi di
gravidanza, gestazione, parto.
Bovini: *principali razze con prevalente produzione di latte, allevate in Italia (pezzata nera
o frisona italiana, bruna , razze a duplice funzione (pezzata rossa italiana, grigio alpina,
bruna di Rendeva, valdostana), razze italiane da carne (Piemontese, Marchigiana,
Romagnola, Chianina, Marremana), razze da carne francesi (Charolaise, Limosine,
Aubrac, Salers, Blonde d’Aquitaine), Blue-Belga.
Produzione della carne con razze specializzate da carne ed incroci di prima generazione
(meticci).
Produzione della carne bovina: la produzione del vitellone, bovini da macello, tecnica di
allevamento, alimentazione.
Sistemi di stabulazione e cenni sulle principali tipologie di stalla.
Alimentazione del vitello e svezzamento: allevamento del vitello, ruolo della doccia
esofagea, alimentazione lattea e digestione dei glucidi, lipidi, protidi, somministrazione del
colostro, somministrazione del latte, preparazione della polvere di latte, tecnica di
svezzamento precoce.
Allevamento del vitello a carne bianca: tipo di allevamento, razze utilizzate, alimentazione,
tipi di ricoveri.
Cenni ai principali problemi sanitari dell’allevamento bovino, igiene zootecnica.
Caratteristiche morfologiche della bovina da latte e del bovino da carne.
*Le principali razze bovine sono state trattate specificatamente durante lo scorso anno
scolastico anticipando alcuni argomenti in conseguenza della riduzione dell’orario di
lezione in quinta classe.
MEZZI E STRUMENTI
Appunti del Docente e dal libro del Prof. Succi di Zootecnia speciale, fotocopie di
materiale didattico e file con trattazione di argomenti specifici.
Rispetto alla programmazione iniziale di Dipartimento e del Docente, per motivazioni
diverse ed evidenziate nei Consigli di Classe, il programma ha subito una riduzione e non si
sono trattati i suini.
Si sono utilizzate le attrezzature del laboratorio e si sono effettuate alcune uscite in
stalla con la collaborazione del Collega tecnico pratico.
VERIFICHE
Il raggiungimento degli obiettivi indicati è stato misurato attraverso un congruo
numero di verifiche, sia orali che scritte attraverso le quali lo studente doveva dimostrare di
sapere comprendere il quesito e proporre una soluzione con un corretto uso del linguaggio
tecnico scientifico.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Gli obiettivi formativi prefissati non sono stati raggiunti in modo adeguato, con una
differenziazione netta fra chi li ha manifestato qualche difficoltà e li raggiunti in modo
superficiale e chi li ha raggiunti in modo pieno.
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GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO
DOCENTE: Prof. ssa Antonella Spano
Insegnante Tecnico Pratico: Prof. Giuseppe Sandrini
OBIETTIVI PREFISSATI
Conoscere le problematiche legate ai rapporti agricoltura-ambiente;
Essere in grado di organizzare attività produttive ecocompatibili;
Saper interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle
attività agricole integrate;
Saper rilevare la capacità d’uso di un suolo e programmare idonei interventi in difesa
dell’ambiente;
Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali;
Saper realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari
collegati alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente.
CONTENUTI
Caratteristiche dell’ambiente del territorio e del paesaggio (ecosistemi naturali e
sue regole, biomi, habitat e nicchia ecologica, Direttiva Habitat 92/43/CEE e Rete
Natura 2000, Convenzione Europea del Paesaggio del 2000 e D. Lgs.157/2006,
Piano paesistico Regione Lombardia, landscape ecology, agroecosistema e fattori
della produzione)
Risorse e problemi ambientali (acqua: water footprint e gestione sostenibile
dell'acqua in agricoltura, inquinamento dell'acqua, OD, BOD, BOD5 e COD,
eutrofizzazione; aria: effetto serra e gas climalteranti, Protocollo di Kyoto, Carbon
footprint, inquinamento atmosferico su piccola scala, piogge acide, gas climalteranti
di origine agricola; suolo: degrado, sequestro del carbonio atmosferico, agricoltura
“blu”, gestione dei rifiuti, D. Lgs 152/2006, codice CER, ciclo dei rifiuti, dichiarazioni
ambientali di prodotto, biogas; biodiversità e sua tutela, Decisione 1600/2002/CE)
Pedologia (definizione, proprietà fisiche, fattori pedogenetici e pedogenesi, suolo
naturale e agrario, classificazione dei suoli secondo la Soil Taxonomy)
Paesaggistica e classificazione dei territori (cenni sulla carta pedologica; territorio e
suoi aspetti climatici, Land suitability, Land capability classification, cenni sul verde
urbano e sua progettazione, cenni di dissesto idrogeologico e di ingegneria
naturalistica, cenni sulle energie rinnovabili)
Valutazioni ambientali (VIA, VAS, AIA, VINCA)
Sostenibilità (agricoltura sostenibile: integrata, biologica e biodinamica)
Enti e istituzioni per la tutela dell'ambiente (cenni)
MEZZI E STRUMENTI
E’ stato utilizzato il libro di testo “GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO” autrice
Elena Stoppioni, edizione Zanichelli. Ritengo opportuno evidenziarne importanti limiti nei
contenuti che hanno creato difficoltà sia agli alunni che alla docente, nuova alla disciplina. Di
fatto è stato l’unico testo a disposizione in commercio.
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PRODUZIONE VEGETALE
DOCENTE: Prof. Francesco Luca Cacciatore
Insegnante Tecnico Pratico: Prof. Giuseppe Sandrini
OBIETTIVI
Obiettivi educativi
Educare allo sviluppo sostenibile;
Educare allo sviluppo di una coscienza critica nell’uso di tecniche agronomiche e
fitoiatriche;
Educare alle scelte professionali senza condizionamenti e dopo una oculata analisi
settoriale.
Obiettivi didattici
Saper descrivere gli aspetti agronomici di una zona o di una azienda;
Conoscenza della morfologia, fisiologia e della tecnica colturale delle specie arboree
maggiormente rappresentate nel territorio;
Saper individuare le specie e le cultivars più idonee da introdurre in una determinata
zona con caratteristiche pedoclimatiche definite ovvero gestire le relazioni clima –
arboreto in fase previsionale scegliendo la var. o cv adatta in funzione di condizioni
pedologiche e microclimate specifiche (vocazionalità territoriale). Valorizzare le risorse
genetiche locali. Sapersi orientare nell’acquisto di specie, var. e cv, con idonei standard
qualitativi certificati e ottenute per varie finalità;
Saper scegliere la tecnica colturale più idonea alle esigenze della coltura, alle condizioni
pedoclimatiche della zona e al rispetto dell’ambiente;
Saper individuare le esigenze della meccanizzazione in aziende specifiche ed indicare i
criteri di scelta delle diverse macchine
Saper definire le conseguenze di certi interventi tecnici sui cicli fisiologici delle colture
Capacità di esporre gli argomenti con un linguaggio tecnico specifico ed in modo
interdisciplinare
Esaminare i principi morfo-funzionali e tecnico-scientifici alla base della coltivazione
delle piante arboree in generale.
Entrare nella logica di un bio-sistema reticolare: l’agroecosistema; in cui si realizzano
sistemi assistiti (antropizzati) Formare un sapere critico che sappia, caso per caso,
orientare scelte tra i vari metodi di coltivazione. Saper le fasi di progettazione di un
arboreto; dirigere/eseguire l’impianto. Conoscere le forme di allevamento, i tipi di
potatura, raccolta, interventi fitoiatrici e concimazioni fogliari in relazione all’ambiente
pedoclimatico, alla varietà (o cv), alle macchine, attrezzi e personale qualificato
disponibile. Gestire il suolo e le pratiche colturali. Gestire il post-raccolta della frutta.
CONTENUTI
Modulo 1: Richiami degli argomenti propedeutici alle coltivazioni arboree
Unità 1. Cenni di anatomia e fisiologia delle piante
Organografia dei vegetali- aspetti botanici e fisiologici: apparato radicale; apparato aereo;
fusto; branche e rami; fiori, frutti e semi; gemme (differenziazione; dormienza, fabbisogno in
freddo e resistenza alle basse temperature; sviluppo e dominanza apicale); formazioni
fruttifere delle pomacee e delle drupacee. Ciclo ontogenetico delle piante. I cicli delle piante
arboree da frutto (ciclo annuale; biennale o di fruttificazione; vitale). Biologia fiorale: micro e
macrosporogenesi, fioritura, impollinazione, fecondazione e allegagione (periodo utile
d’impollinazione). Riproduzione sessuata. Sfruttamento e /o utilizzazione della riproduzione
sessuale nelle coltivazioni arboree (in frutticoltura e in selvicoltura). Formazione di frutti
senza fecondazione: partenocarpia, apomissia. Sterilità. Accrescimento del frutto,
maturazione; cascola. Frutti climaterici e aclimaterici. Alternanza di fruttificazione.
La propagazione agamica: talee, margotte, propaggini, ovoli, innesti, micropropagazione.
Unità 2. Richiami di ecologia
L’agro-ecosistema. L’eco-compatibilità delle coltivazioni agricole: la sostenibilità (o sviluppo
sostenibile).
Le interazioni tra l’ambiente e gli organismi viventi (contestualmente le colture arboree): la
valenza ecologica delle piante. Comportamento ecologico delle specie. Fattori limitanti.
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Legge del minimo di Liebig, legge dei fattori limitanti di Blackmann, legge della Tolleranza di
Shelford, legge di Thienemann, legge degli incrementi decrescenti di Mitscherlich, leggi di
Voisin (della restituzione degli elementi assimilabili; del massimo; delle qualità biologiche).
Unità 3. Richiami di climatologia
L’importanza del clima nei riguardi della vegetazione.
Modulo 2: parte generale
Unità 4. Le coltivazioni arboree
Generalità, definizioni e articolazioni delle coltivazioni arboree.
Unità 5. Il miglioramento genetico
Generalità e scopi.
Unità 6. I metodi di coltivazioni e le loro filosofie teoriche e pratiche.
Agricoltura convenzionale, integrata e biologica: concetti, principi e tecniche di applicazione.
Distinzioni concettuali, distinzioni tecnico-pratiche.
Unità 7. Impianto dell’arboreto
Generalità; valutazioni di mercato e scelte economiche; esame dell’ambiente pedoclimatico;
stanchezza del terreno e problemi del reimpianto; scelta della specie, cultivar e portinnesto;
tecnica d’impianto; sistemazione del terreno; lavorazioni; scelta del sesto d’impianto;
modalità di impianto; tipi di sostegno; gli shelter; viabilità relativa ai lavori meccanici,
frangivento o siepi viventi; fascia di delimitazione parafuoco.
Unità 8. Operazioni alla pianta
- Potatura
Generalità, scopi e articolazioni; fisiologia della potatura, interventi di potatura; potatura di
allevamento; forme di allevamento in volume (vaso classico, ritardato, piramide, fuso,
fusetto); forme di allevamento appiattite verticali (palmetta regolare, irregolare o libera,
cordone); nuove forme di allevamento. Potatura di produzione (potatura secca o invernale,
verde o estiva); Potatura di produzione in particolare della vite; potatura meccanica;
diradamento meccanico; diradamento chimico.
- Raccolta
Stadi e indici di maturazione; metodi di raccolta. Test per il grado di maturazione alla
raccolta: penetrometro; rifrattometro; metodo dello iodio; metodi non distruttivi (es. DAMeter). Curve di maturazione dell'uva (indici di raccolta alla maturazione tecnologica).
- Interventi fitoiatrici
Generalità.
Unità 9. Operazioni al terreno
- Gestione del suolo (lavorazioni; inerbimento; diserbo; pacciamatura).
- Irrigazione
Generalità, fabbisogno idrico, effetti dell’irrigazione sulla produzione, tecnica irrigua,
irrigazione per aspersione, microirrigazione.
- Concimazione
Concimazione di fondo o di impianto; concimazione annuale o di produzione.
Concimazione epigeica o fogliare; fertirrigazione. Concimazione e qualità dei frutti (aspetto
esteriore, caratteri gustativi, conservabilità).
Unità 10. Conservazione della frutta
Generalità.
Modulo 3: Parte speciale
Unità 11. Biologia e tecnica colturale di varie specie arboree
Biologia e tecnica colturale delle rosacee (melo, pero, pesco, mandorlo, ciliegio, susino e
albicocco), dell’actinidia, vite, olivo.
Modulo 4: Esercitazioni pratiche
Unità 12. Attività in azienda agraria dell’istituto curate dal docente tecnico pratico.
METODI
I contenuti sono stati trasmessi attraverso:
 lezioni frontali, dando anche spazio al dialogo e alla discussione;
 elaborazioni multimediali (in ppt) create dal docente al fine di sviluppare una
maggiore iconografia, creare approfondimenti e momenti di curiosità;
 schemi e mappe concettuali creati in collaborazione con gli studenti al fine di
migliorare la loro metodologia di studio e sviluppare la loro capacità di autoaprrendimento;
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 ripasso e approfondimento degli argomenti svolti l’anno precedente, integrando le
tante parti non affrontate.
MEZZI E STRUMENTI
 Altre pubblicazioni oltre il libro di testo;
 Articoli di riviste specializzate dell’Informatore Agrario, Frutticoltura e Vita in
Campagna;
 Ricerche e iconografie scientifiche divulgate sul web.
TEMPI
Lo svolgimento dell’intero programma è avvenuto durante le tre ore settimanali previste, un
certo numero delle quali è stato dedicato alle esercitazioni in azienda agraria dell’istituto. La
frequenza è stata regolare, le assenze rientrano nella norma.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Sono state sviluppate diverse tipologie di verifiche scritte con domande aperte, relazioni
tematiche o relazioni di sintesi e schematizzazioni e anche attraverso la verifica orale.
La scala dei voti utilizzata va da uno a dieci, come previsto dalle direttive ministeriali,
stabilendo che per raggiungere un livello di sufficienza è necessario possedere una
conoscenza di base della materia, appena sostenuta da una capacità di analisi e di
collegamento.
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BIOTECNOLOGIE AGRARIE
DOCENTE: Prof. Francesco Luca Cacciatore
Insegnante Tecnico Pratico: Prof. Giuseppe Sandrini
OBIETTIVI
Obiettivi educativi
Educare allo sviluppo sostenibile;
Educare allo sviluppo di una coscienza critica nell’uso di tecniche agronomiche e
fitoiatriche;
Educare alle scelte professionali senza condizionamenti e dopo una oculata analisi
settoriale.
Obiettivi didattici
Conoscenza delle nozioni fondamentali della disciplina;
Conoscenza dei principali parassiti delle colture presenti sul territorio;
Conoscenza dei rapporti tra parassiti ed antagonisti allo scopo di definire con criterio
le soglie di intervento;
Capacità di individuare i diversi sintomi e danni con acquisizione delle competenze
necessarie ad attuare interventi fitoiatrici eco-compatibili;
Capacità di riconoscere i fitofagi più comuni attraverso l’uso della guida;
Capire cosa si intende per malattia e come si studia e orientarsi sullo studio
sintomatologico delle varie malattie per poterle trattare adeguatamente.;
Capire la genesi delle malattie parassitarie al fine di poter agire scientemente nel
rapporto tra ospite, parassita, ambiente;
Riconoscere, contrastare e prevenire le fisiopatie;
Individuare i mezzi idonei e sostenibili per contrastare lo sviluppo parassitario dei
funghi, degli pseudo-funghi e dei funghi mitosporici;
Riconoscere e prevenire le malattie batteriche, le virosi e le fitoplasmosi.
Conoscere i sintomi di danni da nematodi, acari e saper come si possono trattare
Saper come si gestiscono i rifiuti in agricoltura, come si usano: il registro di carico e
scarico, il registro dei trasporti dei rifiuti, il MUD, i codici CER e come si depositano i
rifiuti in attesa di essere evacuati;
Saper quali rifiuti si producono in aziende agroalimentari e come si possono
impiegare o trattare.
CONTENUTI
Modulo 1 Fitopatologia generale
Unità 1. Ripasso introduttivo e approfondimento delle generalità della patologia
Generalità, oggetto di studio e scopi della Patologia vegetale.
Unità 2. Ripasso e approfondimento del concetto di malattia
Il concetto di malattia. Classificazione delle malattie.
Unità 3. Ripasso e approfondimento della patogenesi delle malattie parassitarie
Concetto di patogeno e parassita. Classificazione dei parassiti:
- in relazione al loro modo di rapportarsi con l’ospite: ectoparassiti, endoparassiti, ecto-endo
(o meso) -parassiti ed epifiti;
-in relazione al modo di procurarsi il cibo: parassiti biotrofi, emibiotrofi, pertotrofi;
-in relazione alla stretta dipendenza dall’ospite per la loro sopravvivenza: parassiti obbligati e
facoltativi, saprofiti facoltativi e obbligati.
Parassiti monoxeni, dixeni e polixeni. Ospite primario, secondario e definitivo. Ospite
paratenico.
Modulo 2. Danni ai vegetali
Unità 4. Ripasso e approfondimenti delle principali fisiopatie
Generalità su alterazioni da squilibri termici. Valenza ecologica degli esseri viventi;
amplitudine e optimum vegetativo.
Danni da freddo: sugli organi legnosi, sulle gemme, sugli organi erbacei, sui fiori, sui frutti e
sui tuberi. Prevenzione dai danni da freddo.
Danni da caldo sugli organi legnosi, sugli organi erbacei, sui frutti. Prevenzione dai danni da
caldo.
Danni da anomale condizioni idriche. Carenze ed eccessi idrici.
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Danni da grandine: generalità; prevenzione e mezzi di contrasto.
Principali idropatie. Alterazioni dei frutti durante la conservazione.
Assicurazioni mono e pluririschio relativi a eventi atmosferici dannosi (grandine, gelo, vento,
ecc.).
Alterazioni da sfavorevoli condizioni nutrizionali: clorosi ferrica.
Modulo 3. Malattie dei vegetali
Unità 5. Ripasso e approfondimento della Micopatologia
Introduzione e generalità. Struttura e biologia. Riproduzione asessuata: spore agamiche
(conidiospora, zoospora, clamidospora); budding /gemmazione. Riproduzione sessuata:
gametogamia, gametangiogamia e somatogamia. Ciclo ontogenetico: aplonte; aplodiplonte e
diplonte. Classificazione dei funghi (viene usata quella di Thomas Cavalier Smith) in
Pseudofunghi (Protozoa e Chromista), funghi veri (phylum Chytridiomycota, Zygomycota;
Ascomycota; Basidiomycota) e funghi mitosporici (Deuteromycota).
Unità 6. Malattie parassitarie: ciclo biologico, sintomatologia, danni, lotta (metodi terapici e
profilassi) nelle varie tipologie di agricoltura (convenzionale, integrata e biologica).
Pseudofunghi: Peronospora della vite.
Funghi veri: oidio della vite; botrite della vite; marciume nero e marciume acido della vite;
bolla del pesco; monilie (Monilinia laxa, fructicola e fructigena), cancro delle drupacee
(Fusicoccum amygdali), Mal del piombo (Chondrostereum purpureum), Corineo o vaiolatura/
impallinatura delle drupacee ( Coryneum beijerinckii); Mal dell’esca o aplopessia
(Phaeomoniella chlamydospora e Phaeoacremonium aleophilum, e Fomitiporia
mediterranea) ; Escoriosi ( Phomopsis viticola); Cicloconio od occhio di pavone (Spilocaea
oleagina);
Ticchiolatura del melo (Venturia inaequalis; Spilocea pomi; Fusicladium
dendriticum)
Unità 7. Ripasso e approfondimento Batteriologia fitopatologica
Generalità sui batteri; patogenesi delle malattie batteriche. Tumori batterici (ciclo biologico);
approfondimenti, tassonomia e patogenesi delle malattie batteriche. Batteriosi in campo
agricolo: fuoco batterico delle pomacee; rogna nera dell’olivo; tumore batterico delle radici
della vite; deperimento batterico dell’albicocco e maculatura batterica del susino.
Unità 8. Virologia vegetale
Caratteristiche chimico-fisiche dei virus; virosi; trasmissione dei virus; profilassi e terapia;
diagnostica (identificazione dei virus fitopatogeni). Malattie virali in campo agricolo. Vite:
arricciamento; legno riccio; accartocciamento fogliare. Melo: mosaico del melo. Pesco e
albicocco: Sharka; maculatura anulare necrotica; giallume fitoplasmatico europeo delle
drupacee.
Unità 9. Fitoplasmi
Generalità, trasmissione; identificazione e classificazione. Malattie da fitoplasmi in campo
agricolo. Vite: flavescenza dorata; legno nero. Melo: plastomania. Pero: moria del pero.
Modulo 4. Gli animali dannosi alle piante arboree.
Unità 10. Principali animali dannosi alle piante arboree trattate in produzioni vegetali: insetti,
acari e nematodi.
Insetti: caratteristiche morfologiche e anatomiche. Principali insetti dannosi delle piante
arboree:
 Pomacee, Rodilegno rosso (Cossus cossus); Rodilegno giallo (Zeuzera pyrina);
Cydia pomonella e Cydia molesta; ricamatrici dei fruttiferi; afide grigio, verde,
lanigero, delle galle rosse; Mosca mediterranea della frutta; Limantria; minatrici
fogliari; Antonomo; Tentredine; Psilla del pero;
 Vite- Cicaline; Metcalfa; Fillossera; Cocciniglia; Tignola e Tignoletta; Sigaraio;
Bostrichi; Cecidomia; Nottue; Eulia;
 Olivo- Cocciniglia mezzo grano di pepe; Cotonello; Mosca olearia; Oziorrinco;
Margaronia;
 Drupacee- Cocciniglia di San Josè; Anarsia; Cydia molesta.
Acari: generalità; danni alle piante arboree. Vite: Erinosi; acariosi. Ragnetto rosso di vite e
fruttiferi.
Nematodi: generalità; danni alle piante arboree. Vite: Tylenchulus semipenetrans;
Melaidogyne spp.; Xiphinema spp.
Modulo 5. Lotta agli animali e alle malattie
Unità 11. Cura e profilassi
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Applicazione delle principali tecniche usate in agricoltura convenzionale, integrata e biologica
alle colture studiate.
Modulo 6. La gestione dei rifiuti agricoli.
D. Lgs. 22/97 (Ronchi) e s.m.i. Decreto legislativo 3 Aprile 2006 n°152 e s.m.i. Dlgs
205/2010.
Adempimenti di Legge del Produttore (e/o detentore) di rifiuti (speciali, pericolosi). Il registro
di carico e scarico. Il registro del trasporto rifiuti (FIR). Il MUD. Il deposito temporaneo dei
rifiuti.
I rifiuti del comparto agroalimentare (lattiero -caseario, viti-vinicolo; oleicolo; macello).
Modulo 7. Esercitazioni pratiche
Svolte presso l’istituto in sede aziendale come previsto dal piano di esercitazione dell’istituto.
METODI
I contenuti sono stati trasmessi attraverso:
 lezioni frontali, dando anche spazio al dialogo e alla discussione;
 elaborazioni multimediali (in ppt) create dal docente al fine di sviluppare una
maggiore iconografia, creare approfondimenti e momenti di curiosità;
 schemi e mappe concettuali creati in collaborazione con gli studenti al fine di
migliorare la loro metodologia di studio e sviluppare la loro capacità di autoaprrendimento;
 ripasso e approfondimento degli argomenti svolti l’anno precedente, integrando le
tante parti non affrontate.
MEZZI E STRUMENTI
 altre pubblicazioni oltre il libro di testo
 Libro in possesso FERRARI - MENTA - MARCON: Fitopatologia, Entomologia e
Biologia Applicata; Edagricole.
 Schede Fitopatologiche: Edizioni L’Informatore Agrario.
 Ricerche e iconografie scientifiche divulgate sul web.
TEMPI
Lo svolgimento dell’intero programma è avvenuto durante le tre ore settimanali previste, un
certo numero delle quali è stato dedicato alle esercitazioni in azienda agraria dell’istituto. La
frequenza è stata regolare, le assenze rientrano nella norma.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Sono state sviluppate diverse tipologie di verifiche scritte con domande aperte o relazioni di
sintesi e schematizzazioni e anche attraverso la verifica orale.
La scala dei voti utilizzata va da uno a dieci, come previsto dalle direttive ministeriali,
stabilendo che per raggiungere un livello di sufficienza è necessario possedere una
conoscenza di base della materia, appena sostenuta da una capacità di analisi e di
collegamento.
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SCIENZE MOTORIE
DOCENTE: prof.ssa Edvige Santus
FINALITÀ SPECIFICHE DELLA MATERIA
Acquisizione del valore della corporeità, tramite esperienze motorie e sportive per la
formazione di una personalità equilibrata e stabile.
Acquisizione di una cultura motoria quale costume di vita.
Raggiungimento del completo sviluppo corporeo e motorio, tramite l’affinamento delle
capacità di utilizzare le qualità fisiche e le funzioni neuromuscolari.
Approfondimento operativo e teorico di attività motorie e sportive, per favorire
l’acquisizione di capacità trasferibili all’esterno della scuola.
Arricchimento della coscienza sociale tramite la consapevolezza di sé, l’acquisizione
della capacità critica nei riguardi del linguaggio del corpo e dello sport.
a.
b.
c.
d.
e.
f.
g.
h.
i.
j.
k.
l.
m.
OBIETTIVI GENERALI
Miglioramento delle capacità motorie.
Potenziamento fisiologico (miglioramento delle capacità coordinative e condizionali).
Consapevolezza dei percorsi effettuati.
Apprendimento motorio.
Rielaborazione degli schemi motori.
Conoscenza e pratica delle attività sportive.
Affinamento delle funzioni neuromuscolari.
Acquisizione di capacità operative e sportive.
Aspetti teorico pratici.
Conoscenza e pratica delle attività sportive.
Informazioni fondamentali sulla tutela della salute e prevenzione degli infortuni.
Conoscenza delle norme elementari sulla tutela della salute.
Conoscenza degli aspetti tecnici tattici e metodologici degli sport praticati.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Considerata la particolare struttura della disciplina, gli obiettivi minimi prefissati sono, oltre al
miglioramento individuale del livello di partenza, rilevato nei test e valutato in alcuni casi
soggettivamente, i seguenti:
1. Strutturazione dello schema corporeo ed affinamento dell’equilibrio dinamico.
2. Acquisizione di una buona mobilità e scioltezza articolare.
3. Affinamento della coordinazione.
4. Potenziamento organico generale e miglioramento della funzione cardio-respiratoria.
5. Miglioramento della resistenza organica e della potenza muscolare.
6. Velocità e prontezza come capacità di pronta reazione ad uno stimolo ed alle varie
situazioni ambientali.
7. Conoscenza culturale dell’educazione fisica, apprendimento di nozioni generali di pronto
soccorso.
8. Raggiungimento di qualità morali quali la lealtà e il rispetto degli altri, la forza di volontà e
il coraggio, la capacità di collaborazione e di iniziativa.
OBIETTIVI TRASVERSALI
Si è previsto il raggiungimento degli obiettivi trasversali concordati con il consiglio di Classe.
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CONTENUTI
Scansione quadrimestrale dei contenuti:
Corsa di resistenza con ostacoli naturali e in forma agonistica.
Potenziamento muscolare globale con carichi ed eseguito in circuito.
Esercizi di affinamento della coordinazione.
Esercizi di mobilizzazione e scioltezza articolare.
Preacrobatica al suolo e ai grandi attrezzi.
Esercizi in forma globale e analitica per l’apprendimento del gesto tecnico.
Atletica leggera: corse salti lanci.
Giochi sportivi: pallavolo, pallacanestro, calcio.
Parte teorica: concetto e metodi di allenamento della resistenza e della velocità.
METODI D’INSEGNAMENTO
A. Approcci didattici, tipologia di attività e modalità di lavoro.
B. Osservazione ed analisi dell’alunno per stabilire il reale livello psicomotorio.
C. Presentazione delle attività in modo tale da sollecitare l’interesse dell’alunno,
motivandone i contenuti ed i fini; fissare la sua attenzione sulla necessità di abituarsi al
“fare ragionato”; creare l’entusiasmo sia per il movimento in sé, sia per le sue
applicazioni utilitarie e ricreative.
D. Guida dei tentativi e delle ripetizioni.
E. Dosaggio del numero delle ripetizioni sia nei tempi d'esecuzione che nella quantità.
F. Incoraggiare l’alunno ad insistere a perseverare, conservando il suo interesse.
STRUMENTI DI LAVORO
Palestra, piccoli e grandi attrezzi, campo sportivo.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Per la verifica formativa si è proceduto con il controllo in itinere del processo di
apprendimento.
Si è valutato in ogni momento, con l’osservazione diretta, la partecipazione di ogni allievo, lo
sforzo e l’intensità dell’attenzione.
Strumenti per la verifica sommativa: controllo del profitto scolastico ai fini della valutazione.
Per quanto riguarda la valutazione psicomotoria, va intesa come momento di verifica
periodica degli obiettivi, mediante l’effettuazione di test motori diretti a valutare i
miglioramenti delle capacità coordinative e condizionali.
Scala dei voti effettivamente utilizzati da 1 a 10.
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SIMULAZIONE PRIMA E SECONDA PROVA
PER LA PRIMA PROVA
Sono state effettuate in data 2 maggio e 13 maggio le simulazioni di Prima e Seconda prova
d’Esame.
Il testo proposto per la simulazione della Prima Prova d'Esame (sessione ordinaria prima
prova 2013/2014) svoltasi in data 2/05/2016 è stato formulato dal Dipartimento di Lettere del
Triennio utilizzando tipologie scelte selezionate da diversi Esami di Stato, nella fattispecie:
 Tipologia A: Analisi del testo - Salvatore Quasimodo "Ride la gazza, nera sugli
aranci"
 Tipologia B: Ambito Artistico-Letterario -"Il dono"
 Tipologia B: Ambito Socio-Economico - "Le nuove responsabilità"
 Tipologia B: Ambito Storico-Politico - "Violenza e non-violenza: due volti del
Novecento"
 Tipologia B: Ambito Tecnico-Scientifico - "Tecnologia pervasiva”
 Tipologia C - Tema di argomento storico - "L’Europa del 1914 e l’Europa del 2014:
quali le differenze?"
 Tipologia D – Tema di Ordine Generale - " Siamo un paese straordinario e bellissimo,
ma allo stesso tempo molto fragile. E’ fragile il paesaggio e sono fragili le città, in
particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro per far
manutenzione.”
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA
INDICATORI
A.
ORTOGRAFIA E
MORFOSINTASSI
Punti 5
B.
CONTENUTO
Punti 5
C.
ORGANIZZAZIONE
DEL TESTO
Punti 5
VOTO
1
2
3
4
5
1
2
3
4
5
1
2
3
4
5
DESCRITTORI
Presenza di numerosi errori ortografici e morfosintattici
Presenza di errori ortografici e morfosintattici
Presenza di qualche errore ortografico e morfosintattico e di
qualche improprietà lessicale
Errori sporadici e non pregiudizievoli, lessico corretto
Correttezza generale e buona competenza lessicale
Contenuto non attinente alla traccia
Traccia sviluppata parzialmente
Contenuto adeguato alla traccia
Contenuto adeguato ed esaustivo
Contenuto approfondito, con riferimenti interdisciplinari ed elementi
di creatività e di originalità
Elaborato privo di organicità
Elaborato semplice, superficiale
Elaborato coerente, coeso, ma lineare
Elaborato coerente, coeso e logicamente organizzato
Elaborato coerente, coeso, ampio e ben argomentato
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PER LA SECONDA PROVA
Prima parte
Un tecnico viene incaricato di determinare l’indennità da corrispondere, ai sensi del
RD 1775/1933 e successive modifiche, al proprietario di un fondo per la costruzione
di una servitù di elettrodotto coattivo permanente. I dati rilevati sono i seguenti:
l’elettrodotto attraversa il fondo servente per una lunghezza di 400 m con 2
basamenti in calcestruzzo di m 4x4. Uno dei tralicci viene costruito vicino alla cascina
del proprietario.
La costruzione dell’elettrodotto avviene il 15 maggio, e sulla superficie asservita è in
atto la coltura di un cereale estivo.
Dopo aver descritto l’azienda in oggetto, il candidato, ipotizzando con cognizione di
causa eventuali dati mancanti, proceda alla determinazione dell’indennizzo.
Seconda parte
Il candidato svolga due quesiti tra quelli proposti
1.
2.
3.
4.
Illustrare in quali casi conviene applicare il Valore complementare nelle stime.
Riassumere l’iter procedurale per i casi di espropriazione.
Compilare il conto colturale di un ettaro di vigneto in fase di maturità.
Quali quote e su quali capitali si devono calcolare, in un bilancio estimativo?
Durata massima delle prove: 6 ore
È consentito l’uso del dizionario di italiano e Manuali tecnici.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del
tema.
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA
Candidato : …………………………………………………… Classe 5^...
INDICATORI
COMPLETEZZA
DEI CONTENUTI
CORRETTEZZA
TECNICA DEI
CONTENUTI
UTILIZZO
DELLA
TERMINOLOGIA
SPECIFICA
DESCRITTORI
Contenuti insufficienti e/o non rispondenti alle richieste della
traccia.
Contenuti superficiali e/o poco rispondenti alle richieste della
traccia.
Contenuti sufficienti e coerenti alle richieste della traccia, ma
essenziali, generici
Contenuti
completi,
coerenti
e
con
sufficiente
approfondimento.
Contenuti completi, pertinenti e ben approfonditi.
Numerosi errori concettuali gravi.
Alcuni errori concettuali gravi.
Numerose imprecisioni tecniche non gravi.
Alcune imprecisioni tecniche non gravi.
Nessun errore e/o imprecisione tecnica.
Terminologia tecnica generica, non specifica ed impropria.
Terminologia tecnica generica, non specifica.
Terminologia tecnica sufficientemente appropriata.
Terminologia tecnica appropriata e specifica.
Terminologia tecnica appropriata, specifica, varia e ricca.
PUNTI
1-3
4
5
6
7
0
1
2
3
4
0
1
2
3
4
Punteggio Assegnato :………………../15
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SIMULAZIONE TERZA PROVA
In data 26 marzo e 23 maggio sono state proposte agli allievi due simulazioni di Terza Prova
relative alla tipologia B “Quesiti a risposta singola”, ciascuna vertente su 4 materie con 2
quesiti cadauna. Ogni simulazione di Terza Prova è stata svolta in 2 ore effettive dagli
studenti (al netto dei tempi di consegna e presentazione dei quesiti) e prevedeva una
risposta a ciascun quesito in massimo 10 righe.
Si riportano di seguito i testi:
SIMULAZIONE TERZA PROVA N.1
2 MARZO 2016
GESTIONE AMBIENTE E TERRITORIO
QUESITO 1: Elenca i sei obiettivi previsti dalla Commissione Europea per la tutela della
biodiversità da raggiungere entro il 2020
QUESITO 2: Descrivi sinteticamente i fattori pedogenetici di un suolo
QUESITO 3: Definisci la LCC di un suolo
TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI
QUESITO 1: Il candidato indichi quali sono le acidità del vino e come vengono espresse.
QUESITO 2: Il candidato indichi quali sono le cause che provocano intorbidamento in un
vino.
QUESITO 3: Il candidato spieghi il significato della rifermentazione in bottiglia nella
spumantizzazione.
PRODUZIONI ANIMALI
QUESITO 1: Descrivi sinteticamente la routine di mungitura
QUESITO 2: Descrivi sinteticamente le prime cure al vitello
QUESITO 3: Descrivi la bovina in asciutto.
STORIA:
QUESITO 1: Gli Stati Uniti intervennero nella prima guerra mondiale...
QUESITO 2: Cosa si intende per Tesi d'Aprile?
QUESITO 3: Il delitto Matteotti e la secessione dell'Avellino.
SIMULAZIONE TERZA PROVA N.2
30 APRILE 2016
PRODUZIONI VEGETALI
QUESITO 1: L’importanza dei portinnesti clonali del melo e degli astoni Knip.
QUESITO 2: La fecondazione dei meli.
QUESITO 3: Una forma di allevamento a scelta tra cordone verticale e fusetto.
BIOTECNOLOGIE AGRARIE
QUESITO 1: Il danno dell’afide lanigero Eriosoma lanigerum (Hausmann)
QUESITO 2: La lotta all’afide lanigero Eriosoma lanigerum (Hausmann)
QUESITO 3: Il ciclo biologico dell’afide grigio Dysaphis plantaginea Pass.
MATEMATICA
QUESITO 1: La definizione di Disposizione. Calcola quante sigle di cinque elementi si
possono formare con le ventuno lettere dell’alfabeto e le dieci cifre decimali, sapendo che i
primi tre posti devono essere occupati dalle lettere e gli ultimi due dalle cifre.
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QUESITO 2: Elenca le formule della somma e del prodotto logico di eventi, facendo
eventuali distinzioni.
QUESITO 3: Utilizza il teorema di Bayes per il calcolo che segue: due macchinari producono
lo stesso pezzo di ricambio d’auto. La prima produce il 45% del totale e di questi il 90% non
ha difetti. La seconda produce pezzi con difettosità pari al 8%.
Estraendo un pezzo a caso nella produzione delle due macchine, calcola la probabilità che il
pezzo estratto sia difettoso; successivamente calcola la probabilità che, essendo difettoso,
sia stato prodotto dalla prima macchina.
LINGUA STRANIERA INGLESE
QUESITO 1. Breafly explain what proteins are and their functions.
QUESITO 2. Explain the essential conditions to preserve fruit and vegetables and the most
widely used methods.
QUESITO 3. Write a short text about the factors that cause stress to livestock
Griglia di valutazione della TERZA prova scritta
Materia
Allievo
Indicatori
Acquisizione di conoscenze,
competenze e capacità
Capacità di utilizzo delle conoscenze
Capacità di integrazione di conoscenze e
competenze
Giudizio
SCARSA
PARZIALE
ADEGUATA
BUONA
OTTIMA
SCARSA
PARZIALE
ADEGUATA
BUONA
OTTIMA
SCARSA
PARZIALE
ADEGUATA
BUONA
OTTIMA
1
2
3
4
5
1
2
3
4
5
1
2
3
4
5
Punteggio proposto
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MATERIA
DOCENTE
FIRMA
Religione
Prof. Civettini Stefano
Lingua e Letteratura Italiana
Prof.ssa Bozzetti Angelica
Storia
Prof.ssa Bozzetti Angelica
Lingua straniera (Inglese)
Prof.ssa Lavagnini Chiara
Matematica
Prof.ssa Frialdi Flavia *
In sostituzione la prof.ssa
Alessia Vanzillotta
Prof. Albertini Giorgio
Produzioni Animali
Prof. Sandrini Giuseppe
Produzioni Vegetali
Prof. Cacciatore Francesco
Luca
Prof. Sandrini Giuseppe
Biotecnologie Agrarie
Prof. Cacciatore Francesco
Luca
Prof. Sandrini Giuseppe
Economia, estimo, marketing e
legislazione
Gestione dell’ambiente e del territorio
Prof. Bernocchi Giorgio
Prof. Giulia Zucchi
Prof.ssa Spano Antonella
Prof. Sandrini Giuseppe
Prof.ssa Usberti Patrizia
Trasformazione dei Prodotti
Prof. Aurelio Alfano
Scienze Motorie e Sportive
Prof.ssa Santus Edvige
Sostegno
Prof.ssa Paola Stagnari
Brescia, 9 Maggio 2016
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(prof. Augusto Belluzzo)
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