biografia opuscolo numero sei

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biografia opuscolo numero sei
BIOGRAFIA OPUSCOLO NUMERO SEI
CAPITOLO TREDICESIMO
SERMONI DI WILLIAM BRANHAM
Jehovah-Jireh: Il Signore provvederà (1 )
Leggiamo, nel capitolo 22 della Genesi, un racconto riguardante Abramo e Isacco.
In questa circostanza, Dio rivelò Se stesso come essere Jehova-Jire. É il primo
nome redentore di Dio. Questa parola rivela che Dio provvederà da Se stesso il
sacrificio. Al tempo della vecchiaia di Abramo, Dio gli apparve e gli disse: “Abramo,
cammina davanti a me e sii perfetto” (Genesi 17:1). In quel momento, Abramo aveva
novantanove anni e la sua forza era diminuita. Dio disse a lui ed anche a Sara, sua
moglie, ugualmente anziana, che essi avrebbero avuto un figlio e che, tramite questa
semenza, la benedizione avrebbe raggiunto tutte le nazioni.
Potete concepire che un uomo e una donna di questa età possono procreare? Dio
ama le persone anziane. L’impossibile diventa possibile quando Dio è creduto sulla
parola. Il Signore apparve ad Abramo come l’Iddio onnipotente. La parola ebrea è:
El-Shaddai, che significa: “Petto”. Abramo disse: “Io sono un uomo vecchio e la mia
forza se ne è andata”. “Ma, Abramo, io sono il ‘Petto’. Coricati sul mio seno ed io ti
renderò forte affinché tu possa avere questo bambino”. Com’è meraviglioso! E
questo stesso Dio di Abramo è il nostro Signore oggi. Egli è l’Iddio onnipotente. Io
non conosco lo stato di gravità del vostro caso. Un cancro non è niente per Dio se
voi volete solamente crederlo e riposarvi sulla Sua promessa.
Tra la promessa fatta da Dio ad Abramo e il suo compimento trascorsero
venticinque anni. Pensate a questo: venticinque anni! Io vi chiedo di credere e di
accettare Gesù come “Colui che guarisce”. Io vi prego di crederLo e di tenere duro,
appoggiandovi sulla promessa che voi starete bene. Se voi non state meglio nei
giorni seguenti, direte: “Io non credo che i miei occhi miglioreranno o non credo che
camminerò meglio”. Questa sarebbe la ragione per la quale non potreste ottenere
ciò che avete domandato. Se voi accettate la promessa di Dio, non la lasciate. Io
non conosco l’intervallo di tempo tra la promessa e il suo adempimento. Tenetevi
saldi ad essa. Un fratello, William D. Upshaw, attese sessantasei anni...e Dio
confermò la Sua promessa.
Parecchi anni fa, dovetti essere trasportato alla clinica Mayo in seguito ad un
completo esaurimento. Potevo appena rendermi conto dove mi trovavo. Tutti quelli
che mi esaminarono dissero: “Siete perduto. Voi non potete salvar-vi”. Ma l’Iddio
onnipotente mi visitò e mi disse: “Ti rialzerai e starai meglio di quanto tu lo sia mai
stato”. Io credetti in Dio e, oggi, io sono in ottima salute come non lo sono mai stato
in tutta la mia vita. Prima, non avevo mai superato i sessanta chili ed ora peso
settanta chili. Questo non fu ciò che i dottori avevano previsto, ma ciò che Dio aveva
detto.
Un giorno, mi recai in un istituto per visitare un giovanotto, figlio unico. Egli era
colpito da una febbre dovuta al suo cuore malato. L’elettrocardiogramma mostrava
che stava per morire. Le infermiere non volevano permettermi di entrare. Io
domandai al dottore: “Siete cristiano?”. Egli rispose: “Sono cattolico”. Io gli dissi:
“Lascereste entrare un prete vicino a lui?”. Egli rispose: “É differente. Lo lasceremmo
entrare per l’ultimo sacramento”. Io replicai: “Si, è differente. Il prete entrerebbe per
portare l’ultimo sacramento prima che egli muoia. Io desidero entrare per pregare
per la sua vita”. Noi ne discutemmo.
Alla fine, egli mi fece infilare un vestito, mi mise una maschera e mi fece lavare le
mani in un disinfettante. Poi, potei entrare nella camera del giovanotto. Suo padre,
un anziano, stava seduto e mi disse: “Fratello Branham, che posso fare?”. Io risposi:
“Solamente mantenere la fede in Dio”. Mi inginocchiai e mi misi a pregare, ma non ci
fu nessun cambiamento. Poi, un istante dopo, ebbi una visione e vidi il ragazzo che
stava bene. Io dissi: “Signore, questo ragazzo vivrà”. Egli rispose: “Grazie, Signore,
grazie”. Egli e sua moglie caddero nelle braccia l’uno dell’altra, si abbracciarono e
cominciarono a rallegrarsi.
L’infermiera entrò per farci uscire. Ella disse: “Signore, voi sembrate non
comprendere ciò che il dottore ha dichiarato. Egli dice che il ragazzo morirà. Non ne
ha che per qualche minuto”. Il padre ripeteva: “Alleluia! Alleluia!”. L’infermiera
domandò: “Signore, non avete compreso?”. Il padre le rispose: “Solamente voi non
capite”. L’infermiera replicò: “Ma, andiamo, signore, è molto buono avere la fede, ma
quando l’elettrocardiogramma registra una tale caduta, non c’è più possibilità di
vivere. Il figliuolo non respira più. Egli è morto”. Poi, il medico interno entrò. Egli
venne per farci uscire tutti perché pensava che stavamo disputando. Allora, il padre
si alzò di colpo e disse: “Voi guardate al vostro strumento e al grafico registrato, ma
io guardo alla promessa divina di Dio”. Per otto ore, il figliuolo restò in questo stato. Il
giorno seguente, stette meglio. Oggi, è sposato ed è padre di famiglia. Alleluia!
Questo dipende da “come voi guardate” e da “ciò che voi guardate”. Tutte le
promesse divine sono compiute se voi le guardate direttamente. Dio è sempre
Jehova-Jire. Egli è sempre El-Shaddai.
Gesù ha dichiarato che la Parola di Dio era una semenza che il seminatore
seminò. Quando un melo non è ancora che un bocciolo, esso porta già in se ogni
frutto, ogni foglia, ogni fiore. Tutte le raccolte di mele sono già nel piccolo albero. Voi
lo prendete, lo piantate, lo innaffiate e lasciate agire il sole. Il lavoro del piccolo
albero sarà di bere acqua, di bere e bere ancora. Beve tutta la sua parte e cresce;
poi, produrrà delle mele. Esse non verranno né da sotto, né da sopra, nasceranno
dall’albero. L’uomo che è piantato in Cristo ha in se ognuna delle qualità di cui avrà
bisogno nella sua vita giornaliera. La cosa che importa è di essere radicato in Gesù
Cristo e di bere ai Suoi ruscelli di acqua viva. Egli è l’inesauribile “Fonte di Vita” e
ogni uomo che è in Lui può bere e bere alle Sue promesse.
“Un
seminatore uscì per seminare del grano e una parte della semenza cadde
sulla strada”. Gesù ha detto: “Sono quelli che odono la Parola, ma non La ricevono”.
Le persone vengono alle riunioni di risveglio e dicono: “Era un buonissimo incontro”.
Il demonio va dritto da loro e strappa la semenza dal loro cuore, poiché essa non ha
agito in loro. “Una parte della semenza cadde in un terreno pietroso”. Questa
categoria di persone, la sera stessa, vorrebbe convertire il mondo e, alla prima
difficoltà che sorge, essi abbandonano tutto. “Altri grani caddero tra le spine e la
semenza fu soffocata”. Le preoccupazioni della vita soffocano la Parola e nessun
frutto può maturare. Delle persone possono inorgoglirsi così facilmente quando
hanno dei soldi in tasca e sono confortevolmente vestiti; la semenza è soffocata
dalla mondanità e dall’orgoglio.
Ma, ci sono dei grani che “cadono nel buon terreno e portano chi trenta, chi
sessanta e chi cento per ognuno”. Se voi avete un terreno incolto che desiderate
coltivare, la prima cosa che fate per avere una buona raccolta è di preparare il
terreno. Togliete tutti i cespugli, i rovi, le piante rampicanti, le cattive erbe. Le togliete
con le loro radici. Se non togliete le radici, il risultato del vostro raccolto è compromesso. Ed è lo stesso quando voi venite a Cristo. Datevi a Dio e...tenete il terreno
pronto. Rompetelo, bagnatelo e rendetelo malleabile. Poi, andate e comprate “la
migliore semenza” che voi possiate trovare, per portarla in questo terreno. Dopo aver
fatto tutto questo, ogni mattino, non andate a dissotterrare il grano per vedere se
comincia a germogliare poiché, facendo questo, non avrete mai un raccolto. Che fate
dopo aver piantato una semenza? L’affidate alla terra e l’abbandonate. La natura se
ne incaricherà e se ne prenderà cura.
Voi che desiderate essere salvati o guariti rigettate tutto ciò che trascina nelle
profondità, tutte le pietre nel terreno, tutti i dubbi e siate pronti a ricevere la
Semenza. Questa Semenza è la Parola di Dio. Quando avete fatto questo, confidate
in Essa, innaffiateLa e...benedite Dio. La vittoria è sempre là. Non dissotterrate e non
piantate di nuovo la Semenza. Non dite: “Non sto meglio oggi”. Prendendo questo
atteggiamento, voi cadete di nuovo e la vostra guarigione sarà ritardata. Credete
solamente e agite come se foste già guariti. Dio è obbligato a confermare la Sua
Parola, poiché è la “Parola di Dio”; senza guardare alla condizione, questa Parola
vincerà satana, non importa dove, non importa quando. Quando Gesù incontrò
satana, Egli non si difese con la Sua divinità, ma impiegò la Parola di Dio. Il più
debole cristiano ha questa potenza per ottenere la vittoria. Dio ha detto: “Tutto ciò
che domanderete pregando, credete che lo riceverete e vi sarà accordato” (Marco
11:24). Una promessa divina che è accettata e creduta da un cuore sincero, e che
come la semenza resta sola per crescere, produrrà esattamente ciò che Dio ha
voluto farle dire. Essa è la verità. Fatene la prova. Essa non può fallire se qualcuno
guarda alla promessa e non ai suoi sintomi. Se una persona dice: “Ma, io non vedo
alcun miglioramento”...non è quel che voi vedete, ma è quello che voi credete.
Supponete che, domani mattina, il postino vi porti un grosso pacco “espresso”
dicendo che è per voi. Voi guardate il pacchetto e scoprite che si tratta di una cassa
di serpenti a sonagli. Non è espressamente ciò che voi desiderate. Il vostro nome è
sulla scatola, ma...è per voi? In un senso si e in un altro senso no. I serpenti non
sono per voi fintanto che non avete firmato per il pacchetto. Malgrado il vostro nome
sia scritto sulla cassa e potete avere i serpenti a sonagli se lo desiderate, se vi
rifiutate di firmare per avere questa merce, il postino è obbligato a riprendersi il collo.
Se egli cerca di convincervi che questo pacchetto è proprio per voi, tuttavia non lo è
fino a quando non avete apposto la vostra firma.
Gesù non desidera che voi abbiate una malattia o una sofferenza nel vostro corpo.
Se il diavolo vuole depositarne una in voi, non ricevetela. Se egli ne produce i
sintomi, non accettate questa testimonianza, nemmeno qualsiasi altra cosa il demonio vi presenterebbe. Dite semplicemente: “Riprendi questo, riprendilo, io rifiuto di
riceverlo”. Che si produrrà? “Resistete al diavolo ed egli fuggirà lontano da voi”
(Giacomo 4:7). Egli se ne fuggirà lontano da voi, andrà via. Ma, fintanto che voi
direte: “Si, ho sempre questa malattia... Sissignore, il diavolo me l’ha data ed io
concludo che devo averla”, il diavolo vi permetterà certamente di tenerla.
Voglio parlarvi della mia esperienza della clinica Mayo. Ero così malato che non
potevo sopportare nessun alimento. Persino l’acqua che assorbivo usciva dal naso e
dalla bocca. Io non vedevo più chiaro e satana mi diceva: “Tu non ti risolleverai, sei
un uomo morto”. Io gli rispondevo: “Ma, Gesù mi ha dato la promessa. Alleluia”. Dio
è il migliore Dottore. Gesù è sempre lo stesso. Tutta la Parola di Dio è verità. Dissi a
mia moglie: “Apri un barattolo di fagioli. Dammi un po’ di questa cipolla. Voglio
mangiare”. Io non avevo fame, ma sapevo che l’appetito sarebbe venuto. Da mesi,
non avevo mangiato la minima cosa. Avevo bevuto solamente dell’acqua ed ero
stanco.
Ella mi chiese: “Come sai che sei guarito?”. Io risposi: “Perché Dio l’ha detto”. Ella
posò il cibo sulla tavola ed io presi alcuni di questi buoni fagioli ed anche un po’ di
cipolla. Allora, il diavolo mi disse: “Attenzione, quando questo entre-rà nel tuo
stomaco, lo vomiterai”. Io risposi: “Satana, vattene, Dio mi ha guarito”. Il mio
ragazzino mi osservava mentre masticavo questi alimenti e mi disse: “Papà, il
dottore ha detto che questo potrebbe ucciderti”. Io risposi: “Dio mi salverà”.
Quando il cibo entrò nel mio stomaco ed io sentii le contratture dei muscoli per
gettare questi alimenti, presi un po’ di acqua che ingoiai lentamente. Pensai: “Sono
guarito, Dio mi ha dato la promessa”. Io mi aggrappavo alla promessa. Mia moglie
lasciò la camera. Io presi un altro boccone di fagioli e le contratture ricominciarono.
Bevvi di nuovo un po’ d’acqua e feci uno sforzo per far scendere questo cibo. La
vittoria completa non venne immediatamente, ma perseverai giorno dopo giorno e,
alleluia, Dio confermò la Sua Parola. Oggi, io sono completamente guarito. Posso
digerire una buona bistecca e tutto ciò che voi avreste voglia di darmi. Poiché ho
creduto nella promessa, Dio mi ha guarito.
Il giorno della preparazione
Se c’è un tempo nel quale il popolo deve essere avvisato del giorno in cui vive, è
proprio la nostra epoca. Oggi è il giorno in cui Dio prepara il Suo popolo. Ci sono due
spiriti nel mondo: uno è lo Spirito di Dio, l’altro quello di satana. Satana prepara i
suoi, ma Dio prepara anche i Suoi. Il Signore ha dato ad ognuno il privilegio di
essere libero di servire chi vuole. Io non sono mai andato a ballare. Se voi ci andate,
non dovete mettervi nell’atmosfera della danza? La musica jazz e i suoi ritmi vi
trascinano in questo dominio della danza, ne assicurano il successo. Se voi andate
ad un incontro, dovete mettervi nello spirito del gioco per trovarci l’interesse. Voi
potete anche restare indifferenti a tutte queste cose ed esserne degli spettatori
senza parteciparvi.
Lo stesso è per molte persone che si recano in chiesa. Poco importa che qualcosa
vi succede. Essi dicono solamente: “Sono andato in chiesa”. Fratelli, andiamo in
chiesa per adorare Dio. La Bibbia dice che Dio è Spirito e che bisogna che quelli che
L’adorano, L’adorino in Spirito e verità. Ora, è possibile conoscere la verità e
mancare lo Spirito, ma quando riunite i due, Spirito e verità, voi potete adorare Dio.
Noi viviamo negli ultimi giorni. É la fine di tutte le cose in quest’epoca. La storia del
mondo sta terminando. I libri stanno per chiudersi e, quando il nome dell’ultima
persona che deve fare parte del corpo di Cristo sarà scritto, la porta della Grazia
sarà chiusa e nessuno potrà più entrare. Questo può succedere oggi. Il corpo di
Cristo non sarà un fenomeno; non avrà sei dita. Sarà perfetto. Ogni membro sarà
lavato nel Sangue, nato di nuovo e predestinato a tutto ciò che Dio ha preparato per
lui.
Come satana l’ha detto a Gesù, i regni di questo mondo sono suoi. É una cosa
dura a dire, ma tutti i regni di questo mondo sono dominati e controllati dal diavolo.
Quando satana incontrò Gesù e Lo trasportò su un’alta montagna, mostrando-Gli
tutti i regni della terra, Gli disse che poteva farne quel che voleva. Satana sapeva
che erano suoi e Gesù non lo contestò. Se i regni di questo mondo fossero retti da
Dio, non ci sarebbe più guerra; ma, fintanto che satana è al potere, potete attendervi
delle guerre e dei rumori di guerre, fino a che le profezie siano compiute:
“Rallegratevi cieli e voi, santi profeti, poiché i regni di questo mondo sono diventati i
regni del nostro Dio e del Suo Cristo, ed Egli regnerà per sempre”.
Non ci sarà più guerra quando Gesù regnerà nel Millennio. Ma, prima di questa
dispensazione, deve esserci un tempo di grande preparazione. Lo spirito del mondo
è tale che le profezie stanno per trovare il loro compimento. Attualmente, gli uomini
ribelli contro Dio, amanti il lusso e i piaceri, sono manifestati. Dio dice che, negli
ultimi giorni, gli uomini saranno profani, amici del piacere più che di Dio, ecc. Io
guardo e vedo il diavolo all’opera; egli sta per mettere tutto a posto per il più grande
massacro che abbia mai avuto luogo dall’inizio.
Nonostante ciò, io sono riconoscente di vedere Iddio all’opera nella Sua chiesa.
Dio prepara sempre un’uscita di sicurezza per coloro i quali desiderano scappare.
Voi non siete responsabili di essere nati peccatori, ma siete responsabili di restare
peccatori. Voi siete nati nel peccato e siete in un mondo dove regna la menzogna.
Dipende da voi di restare come siete o di camminare nel cammino consacrato a Dio.
In Matteo 24, Gesù disse che, come fu ai giorni di Noè, così sarà alla venuta del
Figliuol dell’Uomo. Prima di inviare il giudizio sulla terra, Dio mise Noè nell’arca al
fine di salvare lui e tutta la sua casa. Noè diede un messaggio al mondo, dicendo
agli uomini del suo tempo di venire e di essere salvati; ma, essendo ribelli, essi
rifiutarono di crederlo. Essi non ricevettero questo messaggio, poiché camminavano
secondo lo spirito del loro tempo. Quando Noè e la sua famiglia entrarono nell’arca e
Dio stesso chiuse la porta della misericordia, non restò più che il giudizio.
Che Dio abbia pietà di voi, uomini e donne, se voi non conoscete Cristo quando
questo tempo verrà. Si avvicina il tempo in cui voi griderete grazia, ma quando si
rigetta la grazia, non resta più che il giudizio. Posso immaginarmi Noè che predica e
le persone che dicono: “Fanatismo! Chi ha mai inteso cadere della pioggia?”.
Quest’arca stessa, di cui essi risero, fu ciò che salvò Noè. Essa condannò il mondo
ed essa salvò Noè. Egli fu salvato poiché era nell’arca preparata da Dio.
Oggi, Dio ha un’arca preparata: il corpo di Gesù Cristo che è la Sua chiesa.
Questo corpo sarà tolto dalla terra e Dio distruggerà i colpevoli che hanno rigettato
Gesù Cristo. Ma, è ancora più insensato rigettare lo Spirito Santo di quanto lo sia
stato di rigettare Dio, il Padre, nella dispensazione di Noè. Nel momento della venuta
di questo giorno, ci sarà distruzione per quelli che non sono coperti dal Sangue. Oggi
è il giorno di preparazione.
Molti anni fa, come lo menziona l’Antico Testamento, c’era un anno gradito dal
Signore per quelli che erano schiavi e, quando quest’anno arrivava, questo si apriva
con un suono strepitoso di trombe e gli schiavi erano liberi. Ma, se essi rifiutavano di
essere liberati, li si conduceva al tempio, si metteva il loro orecchio contro il palo e lo
si perforava. Allora, essi restavano al servizio del loro maestro tutta la loro vita. É
adesso l’anno gradito e ovunque lo Spirito Santo è all’opera per proclamare il
Vangelo del giubileo della libertà.
Quando la proclamazione dell’emancipazione echeggiò, alla lettura di questo
testo, gli schiavi nel Sud furono liberati. La fede viene ascoltando la Parola di Dio.
Quando un uomo si siede e ascolta il Vangelo, quando vede l’opera dello Spirito
Santo che prepara attualmente la chiesa e la fa pronta per il rapimento, se egli rifiuta
di uscire dalle cose del mondo, satana lo marchia a ferro rovente ed è rigettato dal
regno di Dio. C’è una linea di separazione che voi potete varcare e che farà che Dio
non avrà mai più a che fare con voi. Voi resterete un servitore del diavolo per il resto
dei vostri giorni.
Daniele dice che al tempo fissato, il tempo della preparazione, la conoscenza
aumenterà e gli uomini viaggeranno. L’uomo è andato molto più lontano nella
conoscenza durante questi ultimi cento anni che durante tutti i secoli precedenti.
Fino a circa cento anni fa, l’uomo inviava un messaggio o una lettera per mezzo di
un corriere. Oggi, noi abbiamo il telefono, la televisione. In quei tempi, il mezzo di
locomozione più usato era il cavallo, che percorreva circa trenta chilometri all’ora.
Oggi, l’aereo raggiunge milleot-tocento chilometri orari.
Nel suo capitolo 4, Isaia parla del comportamento della donna. Non ho niente
contro le donne, io credo che una buona sposa è la migliore cosa che Dio possa
dare all’uomo. Ma, oggi, la donna agisce come un uomo. Ella giura come un uomo,
fuma come un uomo. Non c’è, per così dire, più differenza. Le donne degne sono
apprezzate, ma quando escono dalla loro posizione, sono gli strumenti del diavolo.
Non vi offendete, sorelle mie, io non voglio ferirvi. Il sabato sera, mia madre aveva
l’abitudine di darmi dell’olio. Io ne avevo veramente abbastanza di prenderlo che,
vedendo la bottiglia, dicevo: “Oh mamma, questo mi rende così malato!”. Ella
rispondeva: “Se questo non ti rende malato, non ti farà del bene”. Il Vangelo è un po’
come questo. Non vi sembrerà buono fino a che non siete stati ben puliti dallo Spirito
Santo e può darsi che vi renda malati prima di farvi del bene.
Satana esaminò l’uomo nel giardino di Eden e non poté fare niente con lui. Provò
con la donna. Prese una parola di Dio e mise un punto interrogativo accanto; la
donna ascoltò. Adamo non fu ingannato. Era in pieno possesso di tutte le sue
facoltà. Seguì sua moglie. Sapeva dove andava. Ma la donna trasgredì le leggi di
Dio e, da allora, la donna restò la migliore esca del diavolo in tutte le epoche. Molte
donne professano di essere cristiane e fanno degli atti e hanno un abbigliamento da
far vergogna. Riconoscerete l’albero dai suoi frutti. Sono persuaso che se avete lo
Spirito Santo, sentirete differentemente, agirete differentemente e sarete cambiati. Il
diavolo prepara i suoi per l’inferno e Dio prepara la Sua chiesa per la gloria. Dio non
ama il miscuglio. Il mondo vuole il miscuglio. Dio richiede la separazione. Lo Spirito
Santo separa. Una chiesa separata potrà portare un risveglio spargendosi in tutto il
mondo. Il Fuoco dello Spirito Santo è la necessità della chiesa attuale.
Mi ricordo che, una volta, io e mio fratello camminavamo nella campagna.
Vedemmo una tartaruga d’acqua. Era una cosa piacevole da guardare e desideravo
vederla correre. Mio fratello disse: “Lasciamela prendere”, ma quando andò verso la
tartaruga, essa si ritirò nel suo carapace. É esattamente quel che fanno una quantità
di persone quando predicate loro il Vangelo. Presi un bastone e dissi che volevo
battere la tartaruga se non avesse voluto venire e camminare per me. Ma non si
muoveva. Dissi: “Me ne occuperò io”. La presi e la tuffai nell’acqua. Dicevo di volerla
annegare oppure avrebbe camminato. Allora...alcune bolle d’acqua salirono alla
superficie! Che voi battezziate in un modo o in un altro, un peccatore resterà un
peccatore. Questo non gli servirà a niente fintanto che il suo cuore non sarà
cambiato.
Sapete come riuscii a far camminare la tartaruga? Presi delle carte e qualche
fuscello che piazzai sotto di essa e ci misi del fuoco. Allora, essa camminò. Quello di
cui abbiamo bisogno oggi non è di una nuova dossologia o di canti nuovi, ma di un
buon vecchio risveglio, inviato dall’alto tramite lo Spirito Santo, che getta gli uomini
nella polvere e li porta diritti davanti a Dio. Allora, voi sarete degli uomini e non delle
marionette. Voi, che fumate delle sigarette e che lasciate fumare le vostre mogli,
dovreste arrossire di vergogna. L’uomo non si misura dalla sua taglia, ma dal suo
carattere. Attualmente, quel che ci è necessario è un’autentica e vera manifestazione dello Spirito Santo. Dio rivela Se stesso nella Sua chiesa. La prepara. Uno
di questi giorni, essa sarà presentata a Cristo come una vergine pura. Sarà vestita
con un abito ricamato. Il dito di Dio l’ha messa da parte e l’ha ornata di gioielli e di
doni dello Spirito Santo.
Mostratemi un passo nella Scrittura che indica che Dio ha privato la chiesa della
benedizione dello Spirito Santo. Quando Paolo era sulla strada di Damasco, vacillò
nella polvere, lo Spirito Santo discese e Paolo cadde come morto. Quelli che lo
accompagnavano sentirono ugualmente questa potenza e furono disarcionati dai
loro cavalli. Quando il profeta Daniele incontrò Dio, cadde in ginocchio. Fu senza
forza fino a che una Voce gli parlò e lo rialzò. Si raddrizzò ed ebbe una visione di
Dio. Quando un uomo entra in contatto con Dio, perde la sua forza. Lo Spirito Santo
entra in lui e quel che è dell’uomo deve uscire. Dio desidera che voi moriate a voi
stessi e che lo Spirito Santo venga in voi. Gesù Cristo fu inchiodato sulla croce e
morì. Poi, Egli Si alzò in una vita nuova. Voi dovete morire a voi stessi per rinascere
come nuove creature in Cristo. Morite a voi stessi e nascete di nuovo tramite lo
Spirito Santo.
Quando Stefano viveva, era ripieno dello Spirito Santo; non ripieno di tabacco o
alcool, non ripieno della professione di fede della chiesa, ma ripieno dello Spirito
Santo. Era come una casa in fuoco in un giorno di gran vento. Più lo si combatteva e
più si bruciava; anche quando, un certo mattino, il consiglio lo convocò per produrre
la sua difesa, egli non utilizzò questo privilegio, ma difese Cristo. Predicò Cristo e la
resurrezione. Chiese ai capi della nazione perché resistevano allo Spirito Santo
come lo avevano fatto i loro padri. Allora, Dio scese su questo piccolo profeta ed
illuminò il suo viso di un alone meraviglioso fino a che rassomigliò ad un angelo. Ma,
al posto di accettarlo in quanto profeta di Dio, si presero gioco di lui e gli gettarono
delle pietre. Egli guardò in alto e disse: “Vedo i cieli aperti e il Figliuolo dell’Uomo che
è alla destra di Dio”. Poi, mentre il suo viso era tutto illuminato e le pietre
rimbalzavano sulla sua testa, Dio lo prese nelle Sue braccia per cullarlo come una
madre lo fa per il suo bambino, ed egli si addormentò in Gesù. Niente poteva più col-
pirlo, era nelle braccia di Gesù.
Un giorno, Gesù ritornerà e il corpo martoriato di Stefano sarà cambiato e reso
simile a quello di Cristo, che aveva visto in piedi, davanti al trono, che stava
intercedendo. Non solamente Stefano, ma ogni uomo e ogni donna che si prepara
incontrerà Cristo nell’aria quando Egli ritornerà. L’amate? Se non conoscete Gesù,
trovateLo immediatamente. Se non avete lo Spirito Santo, non rilassatevi...il giorno
della preparazione è là. Benamati, in questi ultimi giorni, gli schernitori si leveranno
come al tempo di Noè. Sono saggi ai loro occhi. Ma una conoscenza senza Dio può
distruggere l’uomo.
Quando Eva mangiò del frutto proibito, ella lasciò l’albero della fede per quello
della conoscenza. Al primo morso, separò se stessa da Dio e, attraverso di lei, tutta
la razza uma-na. L’uomo ha prima scoperto la polvere, poi la bomba atomica e la
bomba a idrogeno. Egli è pronto a distruggersi e satana è là per aiutarlo. Ma Dio, nel
Suo amore, chiede al Suo popolo di accettarLo e di credere in Lui. La Sua potenza
circonda ancora la chiesa. I Suoi segni e i Suoi miracoli sono manifesti e i santi
lavano la loro veste nel Sangue dell’ Agnel-lo. Dio mette i Suoi gioielli: i doni di
guarigione, il dono di profezia, le parole di conoscenza e di saggezza, il dono
d’interpretazione, tutti i doni dello Spirito Santo. Quando una donna è fidanzata,
lascia tutto dietro di lei. Si prepara per il matrimonio ed è pronta a partire, se questo
è necessario, in un paese straniero. Benamati, lo Spirito Santo chiama il Suo popolo
da ogni parte. Dio lo fa entrare nella chiesa. Gli da lo Spirito Santo, i doni dello
Spirito Santo e, ben presto, lo prenderà con Lui. Amico peccatore, se non sei pronto,
non verresti adesso a cercare Dio con tutto il tuo cuore?
Guarigione divina per colui che obbedisce
La guarigione divina è una proprietà personale di ogni figlio di Dio. Un’attitudine
retta e sincera riguardo alle promesse di Dio porterà la guarigione nella vostra vita.
Dovunque siate, voi siete un cristiano se amate il Signore. Ma non potete amare il
Signore e praticare le cose del mondo, poiché la Parola di Dio dichiara: “Colui che
dice: ‘L’ho conosciuto’ e non osserva i Suoi comandamenti è bugiardo e la verità non
è in lui” (1° Giovanni 2:4).
La guarigione divina è basata: sulla Parola di Dio, su un sacrificio e sulla vostra
fede personale. I doni divini di guarigione non danno ad un uomo il potere di guarire
chiunque a sua scelta. L’imposizione delle mani per la guarigione del malato è un
atto di obbedienza insegnato dal Signore Gesù Cristo che ha detto: “Ecco i segni che
accompagneranno quelli che avranno creduto...imporranno le mani agli ammalati ed
essi saranno guariti” (Marco 16:17-18). La guarigione non dipende dalla persona, è
un atto di obbedienza, come lo è ugualmente il battesimo per immersione. Nello
stesso ordine di idee, l’acqua del battesimo non vi purifica dai vostri peccati, ma il
Sangue di Gesù Cristo cancella tutti i peccati. Il battesimo nell’acqua è la
dimostrazione visibile dell’opera interiore che la Grazia compie nel cuore. Di
conseguenza, se non vi siete pentiti dei vostri peccati, se non avete accettato Cristo
come vostro Salvatore, il vostro battesimo non ha alcun significato. Allo stesso
modo, se un uomo dice che ha la fede e non ha le opere che danno delle prove che
testimoniano di questa fede, non ha niente di valido. La fede senza le opere è morta,
come il corpo senza lo spirito è morto.
Oggi, ci sono due specie di persone con le quali Dio ha a che fare. Gli uni
stendono la Grazia fino a un punto in cui non è più e gli altri la distendono
all’opposto. Ma, giusto nel mezzo della strada si rizza il Vangelo del nostro Signore
Gesù Cristo. Credo nella Grazia ma, d’altra parte, credo anche nella santità. Isaia
parla di un cammino: la via santa. Una strada, costruita correttamente, è
sopraelevata nel mezzo affinché le lordure possano essere eliminate. Quando un
uomo è generato nel Regno di Dio, è posto in piedi, diritto nel mezzo della strada, gli
occhi fissi su Cristo, il Salvatore. Se egli non veglia, si sposterà gradualmente verso
uno dei lati, si raffredderà e si gelerà o allora andrà all’altro bordo e rischierà di
andare a finire al fanatismo.
Proprio nel mezzo del cammino, ci sono le vere tracce di quelli che vogliono
obbedire al vero Vangelo di Gesù Cristo. É un Vangelo di cui non dovete
vergognarvi: è la potenza e la manifestazione dello Spirito Santo. Potete credere
sempre più alla Grazia e cadere nell’universalismo, fare tutto quel che desiderate e
credere che sarete salvati. Ma è falso. Altri credono che, se avete fatto questo o
quello, avete varcato per sempre la linea di frontiera. Molte persone credono che
hanno peccato contro lo Spirito Santo. Quello di cui hanno bisogno è di guardare al
loro Avvocato. Dio li riporterà nella Grazia. Che Egli ci aiuti a rimanere equilibrati. É
lo stesso per la guarigione divina. Ci sono delle persone che dichiarano di avere una
specie di potere per imporre le mani agli ammalati.
A Sioux Falls, c’era una donna che fu testimone delle opere meravigliose del
Signore. Qualcuno seduto vicino a lei l’intese dire: “Certamente, quest’uomo dice la
verità ma...deve essere pieno di magia”. Per lei, non era che della superstizione. No,
non è superstizione, è la benedizione di Dio. Prendiamo Sansone. Egli nacque in
questo mondo per essere nazireo. Non era il suo desiderio, ma era la volontà di Dio
che egli fosse nazireo. Delle persone cercarono di sondare il segreto del suo
ministerio. Dicevano: “Che specie di potenza ha quest’uomo? Deve sicuramente
pregare in una certa maniera”. La potenza di Dio cancella sempre l’uomo. Ogni
essere umano non ha niente al di fuori della potenza di Dio. I misteri di Dio sono
nascosti all’essere umano. Noi dobbiamo accettare e credere. Tutto ciò che Dio fa è
una manifestazione della Sua potenza; l’uomo lo vede e l’accetta.
Quando Filippo condusse Natanaele a Gesù, costui era un po’ sulla difensiva. Ma
Gesù disse: “Ecco un vero israelita nel quale non c’è frode”. Natanaele disse: “Come
mi conosci, Rabbi?”. Gesù gli rispose che prima che Filippo lo chiamasse, Egli lo
aveva visto sotto il fico. Certo, Natanaele avrebbe potuto dire: “Come l’ha saputo
quest’uomo?”. Ma, Natanaele non dubitò. Egli rispose: “Tu sei il Figliuolo di Dio, il Re
di Israele”. Quella donna, seduta al bordo del pozzo, avrebbe potuto dire di Gesù
che Egli era un indovino, poiché Egli era stato capace di rivelare quale era stata la
sua vita e che ella era nel disordine. Ma no, ella disse: “Vedo che Tu sei un Profeta”.
Pietro avrebbe potuto dirlo quando Gesù gli comandò di andare a pescare un pesce,
di aprire la sua gola e di prendere là un pezzo di moneta per pagare il tributo.
Quando Gesù disse ai Suoi discepoli di recarsi in un certo luogo e di seguire un
uomo che portava un’otre d’acqua e di andare a casa sua per preparare la camera
superiore, essi avrebbero anche potuto avere gli stessi pensieri. Ma Gesù diceva
che Egli sapeva queste cose semplicemente perché il Padre Glielo aveva rivelato.
“In verità, in verità, Io ve lo dico, il Figlio non può fare niente da Se stesso, a meno
che Egli non lo veda fare al Padre, poiché tutto quel che il Padre fa, il Figlio lo fa
anche similmente; poiché il Padre ama il Figlio e Gli mostra tutto ciò che Egli fa, e
dimostrerà delle opere più grandi di queste, in modo che voi siate pieni d’ammirazione” (Giovanni 5:19-20).
Le stesse manifestazioni si producono oggi, gli uomini si stupiscono di spiegarle.
Ci si abbevera d’istruzione al posto di salvezza. Era già la stessa cosa all’inizio...il
prete conosceva tutte le parole latine! Oggi, noi studiamo le parole, ma non
conosciamo l’Autore. Nonostante ciò, Dio è vivente e, in quel che Lo concerne, ogni
persona malata è guarita. Gesù ne ha pagato il prezzo al calvario. Se i cristiani che
si riferiscono ai primi tre capitoli dell’epistola agli Efesini e che pensano di essere figli
e figlie di Dio poiché credono in Lui volessero semplicemente leggere i tre ultimi
capitoli di questa epistola, essi vi troverebbero come devono vivere per mantenere la
loro esistenza. Ci sono delle persone che hanno la fede ma, sempli-cemente, non
sanno chi sono. Se solamente lo sapessero!
La Parola di Dio è scritta per lo Spirito Santo; Essa è nascosta ai savi e agli
intelligenti, ma è rivelata ai fanciulli. Nessuno può comprenderLa se non per lo
Spirito Santo. Gesù ha detto: “Se un uomo non nasce di nuovo, egli non può vedere”. La parola “vedere” significa qui “comprendere”. Voi guardate alle cose che si
producono e dite: “Non posso comprendere”. Voi guardate con i vostri occhi, ma
comprendete con il cuore. E ora, se io potessi andare verso le persone che sanno
quel che sono, ma che non hanno abbastanza fede per scrivere l’assegno ed
emetterlo sul deposito che Gesù ha messo al calvario e poi potessi andare verso le
persone che hanno abbastanza fede, ma non sanno come scrivere l’assegno...se io
potessi riunire questi due gruppi, noi avremmo una vera chiesa.
Cosa é il cancro (2)
I più grandi medici ammettono la guarigione divina, ma molti predicatori la
collocano nel passato. Nonostante ciò, sono proprio loro che dovrebbero credere.
Cos’è la malattia? La malattia è una conseguenza del peccato. Sapete che ogni
malattia viene dal diavolo? Con questo, io non voglio dire che voi avete peccato. Può
darsi che la vostra malattia sia ereditaria, manifestandosi ad ogni generazione. Prima che l’uomo conoscesse la malattia, non c’era peccato. Allorquando il peccato
entrò nel mondo, la malattia seguì come conseguenza.
Prendiamo il caso di quell’uomo sordomuto che fu condotto a Gesù (Marco 7:32).
Noi lo inviamo dal medico. Costui guarda l’orecchio, esamina la gola, le corde vocali,
poi dichiara: “Non può parlare, né ascoltare”. Ma perché? Non c’è un timpano? Non
ha delle corde vocali? C’è qualcosa che disturba? Non si potrebbe togliere ciò che
ostacola affinché egli possa parlare e udire? Nel 90% dei casi, il dottore vi dirà: “Il
nervo è morto, è paralizzato”. Nonostante ciò, il sistema nervoso funziona per tutti gli
altri organi del corpo. Allora, perché c’è morte in questo settore? La Parola di Dio
dichiara: “É uno spirito sordo e muto; è uno spirito di cecità; è uno spirito di
mutismo”.
Anche l’epilessia viene dal diavolo. Oggi, il demone di questa malattia porta un
nome carino: “epilessia”. Ma, malgrado questa etichetta è ugualmente il diavolo e
Dio lo rivela nella Sua Parola. Se veramente il nervo in questione è morto, chi l’ha
ucciso? E perché è senza vita solamente in questa parte? Il medico basa il suo
giudizio su quel che vede, su quel che ascolta, su quel che può toccare e constatare.
Allora, c’è una causa soprannaturale. Se ciò che lega il nervo paralizzato può essere
tolto, la vita ritornerà in questo organo e il malato comincerà a intendere, a parlare, a
vedere. All’inizio, forse questo non sarà perfetto, ma qualcosa si è prodotto, il nervo
morto ha ricevuto un impulso di vita. La Bibbia dichiara: “Gesù cacciò un demone.
Essendo il demone uscito, il muto parlò” (Luca 11:14; Matteo 9:32, 12:22). É un
demone che legava il malato e non una causa naturale. Bisogna venire a Gesù, il
solo che possa aiutarvi.
Parliamo un po’ del cancro. Cos’è il cancro? Questo nome trae radice dalla parola
“granchio”. É un nome medico, ma la Parola di Dio dichiara che è un demone, un
tormentatore. Voi che avete un cancro, un tumore o la cataratta agli occhi, non avete
avuto sempre questa malattia. Prendiamo le cose che appartengono all’ordine
naturale. Esse sono il tipo delle cose spirituali. Alla vostra nascita, si è prodotto
qualcosa nell’ordine naturale. Alla vostra conversione, quando siete nati di nuovo,
qualcosa ha avuto ugualmente luogo spiritualmente. Alla nascita del bambino, la
prima cosa che viene è l’acqua. Poi, esce anche del sangue e la vita, cioè il
bambino. Quando Gesù morì e ricevette il colpo di lancia, uscì anche dell’acqua e
del sangue, poi lo Spirito che Egli aveva rimesso nelle mani di Suo Padre. La nascita
naturale è dunque figurativa della nascita spirituale.
Nella prima epistola di Giovanni, capitolo l (Capitolo 5 - n.d.t.), versetto 7, noi
leggiamo: “Poiché ce ne sono tre che rendono testimonianza nel cielo: il Padre, la
Parola e lo Spirito Santo e questi tre sono uno”. La Parola è il Figlio. Non potete
avere il Padre senza avere il Figlio. Non potete avere il Figlio senza avere lo Spirito
Santo. Al versetto seguente, Giovanni dice: “Ce ne sono anche tre che rendono
testimonianza sulla terra: lo spirito, l’acqua e il sangue e questi tre si riferiscono ad
uno”. Essi sono d’accordo. Non sono uno, ma sono d’accordo. Essi rendono testimonianza di un’opera unica: la giustificazione per la fede (l’acqua), la
santificazione per il sangue e il battesimo dello Spirito Santo (l’acqua, il sangue, lo
spirito).
L’avvoltoio è un uccello che si nutre di carne morta. Il cancro rode il corpo
dell’uomo. All’inizio, non sono che alcune cellule contuse, ma una vita estranea è
entrata in esse, una vita che non era al principio. Al concepimento, la vita è introdotta
da un piccolo germe che si trova in una cellula sanguigna. Questo piccolo germe è
invisibile a occhio nudo, ma se mettete la cellula sanguigna sotto il microscopio,
allora vedete che il germe si muove. É la più piccola forma di vita e in essa è tutto il
corpo. E le cellule si sviluppano secondo la loro specie come ogni seme si riproduce
secondo la sua specie. Questo germe di vita viene da Dio; è una vita soprannaturale.
Ma, da dove viene la vita che è nel cancro, nel tumore? Le cellule che
costituiscono un cancro assumono delle forme diverse, dando alla malattia degli
aspetti differenti. Ci sono dei cancri piatti ed estesi. Altri sono granulosi o gibbosi o
presentano delle ramificazioni. Sono dei demoni; essi non hanno affatto forma. É
uno spirito che si sviluppa in voi attra-verso queste cellule. Penetra in voi, succhia il
vostro sangue e vive su di voi. Fa la sua opera di morte prendendo la vostra stessa
vita. Che farà il dottore? Egli esaminerà e vedrà se può fare qualcosa. Se il cancro è
troppo avanzato non c’è niente da fare. Bisogna intervenire chirurgicamente e voi
potreste non sopportare l’operazione. Allora, deve lasciarvi andare. Se il tumore è
piccolo e si può operare e togliere la parte malata, allora avete delle possibilità di
guarire. Dunque, non c’è che una porta d’uscita: bisogna sbarazzarsi di questa vita
estranea.
Che fa la guarigione divina in un tale caso? Il Signore si occupa della vita che è
nel tumore e non del tumore stesso. Lo Spirito di Dio non si occupa del genere di
cancro. Egli rigetta, attraverso la Sua potenza di vita, la vita maligna del tumore. Lo
spirito di vita viene ad incontrare lo spirito di morte per l’efficacia del Sangue di Gesù
Cristo, poiché nelle cellule del Sangue di Gesù riposava la vita stessa di Dio.
Allora, andate via e dite: “Mi sento meglio. Ma...ecco un gonfiore”. Dimenticate
questo gonfiore, non lo guardate. Voi ammazzate un animale, lo mettete sulla
bilancia e lo pesate. Il giorno seguente, se voi pesate nuovamente la bestia,
parecchie libbre del suo peso saranno già sparite. Perché? La vita è andata via.
Sarà così per i primi giorni; ma, dopo settantadue ore, questo corpo morto comincerà
a gonfiarsi e il suo volume sarà più grosso di prima. Il malato si sente meglio, lo
spirito di vita ha cacciato l’intruso, ma il tumore morto è là nel corpo e il malato
constata che ha la febbre. Allora, sarebbe tentato a dire: “Mi sono sentito meglio per
qualche giorno ma, ecco, la cosa è ritornata”.
No. É proprio il segno che voi siete guarito. Il vostro corpo reagisce come ha
reagito quando avevate un semplice ascesso alla gengiva o ogni altro genere
d’infezione. Il vostro sangue ha preso e raccolto le impurità di questo gonfiore. Gesù
ha detto: “Quando lo spirito impuro è uscito da un uomo, esso se ne va nei luoghi
aridi, cercando riposo e non ne trova affatto e dice: ‘Ritornerò nella casa da cui sono
uscito’. E, quando ci viene, la trova spazzata e ornata. Allora, se ne va e prende con
se sette altri spiriti peggiori di lui...” (Luca 11:24-26). Se “l’uomo della casa”, cioè la
fede, non si trova là per impedire loro di penetrare, essi entreranno e la persona sarà
sette volte più infelice di prima.
Non è solamente una speranza di guarigione che vi necessita, ma che voi
sappiate nel vostro cuore che, qualunque cosa possa prodursi, voi siete guariti. Se vi
sembra di stare meno bene e vi mettete a dubitare della vostra guarigione, la vostra
incredulità apre la porta al nemico e perdete il beneficio della vittoria riportata dalla
fede. Questo gonfiore morto in voi riprenderà vita a causa della vostra incredulità. La
responsabilità non ricadrà sul Signore, ma su voi stessi. La Parola di Dio è infallibile
in tutti i punti.
Sono obbligato a dirvi queste cose e desidero che le riceviate. Quale beneficio si
trae dal lasciar venire il diavolo e di far della Parola di Dio un inganno? Bisogna che
tutte le cose siano ben in chiaro nel vostro cuore. Bisogna che voi sappiate di cosa
parlate. Se alla conoscenza, voi aggiungete l’accettazione del vostro cuore, sarete
guariti; altrimenti fate del male a voi stessi. Ce ne sono che pensano: vedere è
credere. Bisogna togliere quest’idea dalla vostra testa.
Vedo davanti a me un uomo. Egli è abbastanza basso e ha un costume grigio con
una cravatta a disegni. Credo che è là perché io lo vedo. Ma, se qualcosa o
qualcuno s’interpone fra lui e me, egli è lo stesso tanto presente di quando i miei
occhi lo guardavano. Cinque sensi sono stati dati all’uomo: la vista, l’udito, il tatto, il
gusto e l’olfatto. La vista non costituisce che un solo senso ed è spesso il più difettoso di tutti. Voi avete molte illusioni ottiche. Se io non posso vedere quest’uomo, ma
posso toccarlo, so che è là perché l’ho toccato. Voi ascoltate la musica, ma nessuno
l’ha mai vista. No, vedere non è credere.
“Ora,
la fede è certezza delle cose che si sperano e una dimostrazione di cose che
non si vedono” (Ebrei 11:1). É ancora più reale dell’apporto dei vostri cinque sensi.
Amen! Se io vi dicessi che la camicia bianca che io porto è rossa, voi non lo
credereste, poiché la vostra vista testimonia al vostro spirito che è veramente
bianca. E tuttavia, se voi foste daltonici, il colore che voi vedete non sarebbe sempre
il colore reale. La fede non sbaglia mai. Essa non è daltonica. Se voi credete con
tutto il vostro cuore, si stabilisce in voi una certezza di guarigione. É tutto così reale
per voi quanto ciò che voi vedete con i vostri occhi. Non avete nemmeno più bisogno
che si preghi per voi; tutto è adempiuto per voi, avete già la vostra guarigione.
Quando venite per avere una benedizione di guarigione, desiderate ottenere
quello che è al di fuori della vostra portata. Qualcosa deve prodursi in voi e non in
Cristo. Il dono manifestato attraverso di me non ha altro scopo che di aumentare la
vostra fede fino al livello voluto. Quel che importa dunque, non è che dei predicatori
o io stesso vi tocchiamo, ma che voi tocchiate Cristo. Ecco perché Dio mi ha dato il
dono: è per la vostra fede. Amen!
_____________________________
1. Questo capitolo è tratto dal libro “The William Branham Sermons” di Gordon
Lindsay e tradotto in francese dalle Editions Evangéliques, Peseux , NE.
2. Frammenti di un sermone di William Branham predicato a Renens, Svizzera, il
23 agosto 1955 e pubblicato in “William Branham” delle Editions Evangéliques,
Peseux, NE.
CAPITOLO QUATTORDICESIMO
TESTIMONIANZE
Le diverse testimonianze contenute nelle pagine che seguiranno ci provengono da
diversi testimoni e sono tratte da differenti fonti. Ecco l’estratto di un articolo di Dick
Leggat, tratto dalla rivista carismatica “Restore” del novembre 1978.
Un’intervista personale con Ern Baxter
Nota dell’editore:
Durante gli anni che seguirono immediatamente la seconda guerra mondiale, gli
Stati Uniti e il mondo in generale furono testimoni di un grande movimento di Dio
che, alla fine, si è fatto conoscere sotto il nome di “risveglio della guarigione”, nel
quale i ministeri di uomini quali William Branham, Oral Roberts, Gordon Lindsay e
T.L. Osborn diventarono eminenti. Quando il risveglio della guarigione esplose, il
fratello Ern Baxter era pastore di una grande chiesa evangelica nell’ovest canadese.
All’invito di William Branham, egli viaggiò con il gruppo Branham, pur mantenendo la
sua posizione nella sua chiesa locale.
Al tempo in cui delle divisioni denominazionali erano chiaramente definite da criteri
puramente teologici, il dottor Baxter non era un ministro pentecostale. Nonostante
ciò, non era neanche un ministro evangelico tradizionale, perché era stato battezzato
dallo Spirito Santo. Con le sue proprie parole, egli ci dice: “Ero in qualche modo un
pre-carismatico carismatico”. Degli avvenimenti storici molto significativi hanno
preceduto il movimento carismatico attuale. La mag-gior parte delle persone non
sono coscienti di questi avve-nimenti. In questa intervista condotta da Dick Leggat,
editore capo della rivista “New Wine”, il fratello Ern Baxter descrive l’atmosfera
spirituale di quei giorni. Da un punto di vista interiore, egli descrive il risveglio della
guarigione. Essendo un uomo che ha vissuto la storia, egli rivela gli insegnamenti
tratti dalle esperienze di questo movimento da cui noi, i rinnovati carismatici di oggi,
possiamo trarre profitto.
Domanda: Nel suo libro “All thinghs are possible” (“Tutto è possibile” -n.d.t.), che è
un esposto storico del risveglio della guarigione e del movimento carismatico in
America del Nord, David Harrell dichiara che sono pochi gli osservatori ecclesiastici
che hanno riconosciuto l’importanza di queste immense campagne di guarigione
degli anni ’50 e pochissimi di coloro che sono affascinati dal movimento carismatico
di oggi conoscono le sue origini. Potreste dirci che genere di atmosfera religiosa
c’era negli anni che seguirono la seconda guerra mondiale e le circostanze che
hanno reso possibile i risvegli della guarigione?
Baxter: A quel tempo, l’atmosfera religiosa era spiritualmente piuttosto bassa.
Ogni avvenimento soprannaturale del mondo intero era diffuso ed esaminato con
interesse. A mio avviso, l’elemento soprannaturale in seno al Pentecostalismo era
generalmente molto basso. C’erano qua e là delle benedizioni, ma non c’erano
risvegli di grande larghezza. L’impatto che fece la guarigione nel movimento è
dovuto al fatto che non si era avuta un’ondata di guarigione da molto tempo. Nel
1933, in una grande conferenza pentecostale, la maggior parte del tempo dei
delegati fu speso discutendo per sapere perché le persone non ottenevano più il battesimo dello Spirito Santo e il perché di questa mancanza di guarigioni e di
conversioni. Di conseguenza, devo dire che il clima spirituale era molto basso.
Questo ha allora fornito uno sfondo per l’arrivo del risveglio della guarigione.
In quel periodo, quando William Branham apparve sulla scena, egli era il solo che
aveva un autentico ministerio di guarigione. Persino i fratelli Jeffreys della Gran
Bretagna avevano attraversato l’apice del loro ministerio alla fine degli anni ‘30.
Così, il clima religioso era al punto in cui il soprannaturale sembrava essere cessato.
Allora, quando William Branham entrò in scena con la qualità del soprannaturale che
egli dimostrava, questo fu degno di essere pubblicato perché era relativamente
nuovo.
Domanda: Che cosa vi ha condotto ad unirvi alla sua équipe? Egli ve lo ha chiesto
o avete avuto un contatto con lui e, in seguito, un rapporto si è sviluppato?
Baxter: Me ne stavo andando in vacanza e in aereo, nel giornale “Time”, ho letto a
proposito di lui. Ero in viaggio con mia moglie per Winnipeg, dove avevamo degli
amici. Durante la cena, il mio ospite (colui che ospita - n.d.t.), un uomo d’affari molto
in vista a Winnipeg mi disse: “C’è un ministro molto insolito laggiù alla chiesa di Zion.
Il suo nome è William Branham”. Risposi: “Ho appena letto a suo riguardo
nell’aereo”. Decidemmo di assistere. Quel che udii era unico, poco comune. Prima di
allora, non avevo mai udito qualcosa di simile. Parlava dei demoni e della potenza di
Dio per guarire. Malgrado il fatto che era fondamentale, in questo c’era qualcosa che
attirava. Mentre stavo nel buio, dissi al mio ospite: “Sento che avrò qualcosa a che
fare con quest’uomo”.
Poi, ritornai a Vancouver e William Branham venne a Calgary. Decisi di portare
qualcuno dei miei a Calgary. In quel periodo, Branham aveva uno o due uomini che
viaggiavano con lui, la cui responsabilità era soprattutto di preparare le riunioni. Ogni
sera, egli pregava per parecchie migliaia di persone. Siccome il suo fardello era così
pesante, altri ministri che potevano far fronte a grandi folle si occupavano delle
riunioni del pomeriggio ed io fui invitato ad occuparmi di una riunione pomeridiana.
Mi ricordo su cosa parlai: “Ecco il giorno che Dio ha scelto, rallegriamoci e siamo
felici”. Presumo che l’uomo che mi ascoltò gli riferì le mie parole. Dopo essere
rimasto due o tre giorni e senza aver fatto alcun tentativo per incontrare
personalmente il fratello Branham, ritornai a casa.
Quando fui di ritorno a Vancouver, un buon numero di ministri si riunì e disse:
“Dobbiamo far venire William Branham qui”. Mi si chiese di dirigere le riunioni ed è
quel che feci. Branham chiese di vedermi. Egli disse che era stato in preghiera e che
l’Angelo del Signore gli aveva detto che sarei stato il suo compagno nel ministerio.
Ed egli mi invitò ad unirmi a lui. In quel periodo, ero pastore di una grande chiesa.
Dopo aver ottenuto il permesso di lasciarli, mi sono unito a Branham, a Ashland,
Oregon. Ho cominciato a viaggiare con lui ogni volta che potevo allontanarmi dalla
mia chiesa. Un anno, stette via per otto mesi. Quando egli parlava e, specialmente ai
suoi inizi, gli succedeva di dire delle cose terribilmente provocanti. Per me non era
necessario. Così, quando parlavamo assieme, ci intendevamo. Egli dava le sue
testimonianze e parlava della storia della sua vita; io facevo le spiegazioni, soccorrevo i malati. Sono stato con Branham dal 1947 fino a che dovetti lasciarlo all’incirca
nel 1953-54. Più tardi, F.F. Bosworth si associò e si incaricò di alcune riunioni.
Domanda: Potreste brevemente descrivere il ministerio di Branham o alcuni dei
punti culminanti e quel che lo portò sulla scena nazionale?
Baxter: William Branham aveva una parola di conoscenza straordinaria. Prima di
pregare per una persona, dava dei dettagli precisi che concernevano la malattia
della persona, così come dei dettagli sulla sua vita, il suo domicilio, le sue attività ed
anche delle cose fatte molto lontano nella sua infanzia. Per tutti gli anni che sono
stato con lui, Branham non ha mai commesso un solo errore con questa parola di
conoscenza. Per quel che mi concerne, questo riguarda migliaia di casi. L’utilizzo di
questa parola di conoscenza è cominciata tramite un fenomeno nella sua mano. Egli
prendeva la mano di una persona nella sua. Immediatamente, nella parte più spessa
della sua mano, alla base del pollice, c’era una manifestazione precisa secondo la
malattia o il bisogno. Ho visto questo fenomeno tante volte che ho comin-ciato ad
apprendere le malattie al punto che io ero diventato capace di riconoscerle. La
tubercolosi era di un rosso legger-mente rosato. Il cancro era di un rosso vivo nel
quale una parte del pollice ci dava l’impressione di sorgere come un’onda.
Domanda: Era visibile fino a questo punto?
Baxter: Si, potevate vederlo. Questo lo portava a dare delle parole precise che
contenevano dei dettagli esatti concernenti la persona. Egli non ha mai fallito e
questo faceva enormemente colpo. Così, in quel momento, Branham introduceva la
sua forma di liberazione. Egli cacciava gli spiriti. Questo rendeva le grandi
congregazioni molto sensibili alla presenza delle forze demoniache. C’era molta
prudenza. Per esempio, egli insisteva affinché l’uditorio tenesse la testa inchinata
durante l’esorcismo, per paura che gli spiriti entrassero in altre persone. Tutto il suo
ministerio era così nuovo e così potente al tempo in cui io l’ho incontrato, nel 1947,
che la sua corrispondenza era notevole.
Parecchi guaritori che vennero dopo, è da lui che presero la loro iniziativa. Egli fu
realmente la sorgente d’inizio del risveglio della guarigione degli anni 50 fino al 1960.
Molti uomini, che cominciarono a fare delle riunioni di guarigione in seguito a
Branham, ebbero dei ministeri brevi. Parecchi di loro non potevano tenere davanti
alle esigenze e alle con-seguenze del ministerio sulla loro persona. Quel che questo
generò fu incredibile. Molte persone non conoscevano la guarigione o persino se
esisteva qualcosa di soprannaturale. Il ministerio raggiunse e toccò le persone delle
denominazioni. Fu in questo modo molto efficace. Le persone si preoccupava-no dei
loro corpi. Così, percorrevano alcuni delle centinaia e altri delle migliaia di miglia. Era
difficile controllare le lusin-ghe e le lodi. Era quasi come l’esperienza di Paolo e
Barnaba quando furono considerati come “degli dei scesi dal cielo”.
Domanda: Potreste raccontarci alcuni dei periodi più memorabili trascorsi con lui e
gli avvenimenti che vi ricordate ancora chiaramente?
Baxter: Ebbene, cercare di ricordarmi o di scegliere alcuni avvenimenti straordinari
con William Branham è qualcosa di difficile, perché non era che una sfida continua
del soprannaturale. In un’occasione, eravamo negli stati del sud. Era una riunione in
un grande auditorio. La prima e la seconda sera che il fratello Branham era là, un
uomo venne nella fila di preghiera. Egli lo guardò e disse: “Signore, vedo che questa
sera, voi siete venuto in questa fila per prendermi in difetto. Difatti, vi vedo ieri sera,
in una camera, seduto con quattro altri ministri. Voi siete un ministro di tale e tale
denominazione”. Poi, egli alzò il suo dito in direzione della balconata e disse: “Questi
quattro uomini che sono seduti lassù sono i vostri amici e, ieri sera, voi avete
complottato contro di me sul modo d’imbrogliarmi. Stavo per dirvi quello che non
andava in voi e stavate per negarlo”. Essi si girarono e se ne scapparono dall’edificio.
Una volta, ero con lui in Africa del Sud, un gran numero di persone religiose
rigettarono il ministerio della guarigione e crearono una vera opposizione. C’era un
uomo nella riunione che era interessato. Era di questa denominazione che si era
sollevata contro di noi molto fortemente. Mentre tornava a casa sua, quest’uomo
sentì una mano dietro la sua camicia, si girò e non vide nessuno. Ma, quando arrivò
a casa sua, egli tolse la sua camicia e, in quel momento, trovò l’impronta di una
mano come se un ferro caldo avesse lasciato la sua impronta sulla camicia. Il giorno
seguente, la camicia fu mostrata sul giornale.
Un’altra volta, a Des Moines, Iowa, un missionario di South Seas stava davanti al
fratello Branham. Era appena arrivato da casa sua con l’aereo poiché soffriva di una
malattia molto grave. Il fratello Branham cominciò con queste parole: “Oh, voi siete
un missionario e, oggi, avete giusto preso l’aereo”. Ed egli diede il nome dell’aereo
con il quale l’uomo era venuto. A questo punto, la folla intera giubilò.
Domanda: Branham aveva avuto dei contatti con degli uomini che l’avevano
preceduto come Smith Wigglesworth o i Jeffreys? Questo avrebbe potuto ispirare il
suo ministerio?
Baxter: A quel tempo, ho verificato molto accuratamente questo fatto. In rapporto
al suo dono, Branham non aveva alcun legame diretto con il Pentecostalismo. A
casa sua, non c’era stata una vita spirituale profonda; ma, mi raccontò delle storie
che mostravano che questo dono è stato con lui dalla sua infanzia. Una volta, mi ha
detto: “Se mai qualcuno scrivesse la mia biografia, tu sei il solo a cui ho veramente
detto tutto”. Io e lui abbiamo avuto assieme degli incontri di parecchie ore. In
un’occasione, mi confessò che non credeva che le lingue fossero l’evidenza del
battesimo dello Spirito Santo. Così, gli chiesi in merito al parlare in lingue. Mi rispose
che era stato in una missione pentecostale e aveva chiesto a Dio: “Signore, queste
persone sembrano essere le sole che accetteranno il mio dono. Lasciami parlare in
lingue affinché io sia accet-tabile ai loro occhi”. Ed egli mi disse che Dio l’aveva
lasciato parlare in lingue ma, che in seguito, non avrebbe più parlato.
Questo è sembrato essere il suo inizio al Pentecostalismo e, chiaramente, essi lo
avrebbero accettato a causa di questo. Pochissime persone conoscono questa
versione. Ma, la menziono perché, man mano che il suo dono diventava apparente e
mentre egli invecchiava, si percepiva che probabilmente le persone pentecostali
erano le sole che lo avrebbero ricevuto. Egli era relativamente un uomo illetterato e
non aveva letto molto. Era un grande cacciatore e le sue abilità rivelavano un grande
indirizzo naturale e intuitivo.
Gli chiesi in merito a molte persone. Non conosceva il dottor Charles Price che
aveva avuto tutto un ministerio di guarigione negli anni 1920-1930 e nemmeno molti
altri che gli menzionai. Dunque, non vedo che alcuna ispirazione per il suo ministerio
sia venuta da questi uomini dell’inizio e certamente non per quel che riguardava il
suo dono di “parola di conoscenza”. Apparentemente, non c’era nessun modello al
quale avrebbe potuto rifarsi. Sembrava semplicemente uscire da una fonte tutta
nuova. Egli era un missionario battista e la sua tradizione non lo avrebbe mai portato
nella storia del Pentecostalismo.
Domanda: Come fu ricevuto dalle persone degli anni ’50?
Baxter: Fu ricevuto con gioia dalle persone ordinarie a causa della manifestazione
divina nel suo ministerio. Ma, per la maggior parte dei ministri, era un enigma non
risolto. Tanto per iniziare, sia dal punto di vista teologico che accademico, egli era
assolutamente ignorante. Quando parlava, la sua grammatica inglese era dura e la
sua teologia ancora peggio.
Domanda: In qualità di amico e compagno nel suo ministerio, quali sono le
esperienze personali che avete avuto con lui?
Baxter: Eravamo di una grande amicizia intima. Abbiamo cacciato insieme e
abbiamo camminato enormemente. Branham era un uomo molto semplice. Nella sua
regione, aveva fatto la manutenzione sulle linee elettriche per una compagnia; l’aria
aperta era dunque tutta la sua vita. Così, camminavamo e parlavamo insieme.
Eravamo dei veri amici.
Domanda: Chi ha messo fine a questo mondo del risveglio della guarigione
divina? E chi ha portato il declino del ministerio di William Branham e degli altri simili
a lui?
Baxter: Ebbene, il movimento della guarigione debuttò con una dimostrazione così
spettacolare che gli uomini implicati in questo dovettero far fronte a dei problemi
maggiori senza precedenti. Gli uomini si videro improvvisamente introdotti in
ministeri molto eminenti e soprannaturali che impressionava-no molto. Parecchi di
loro non poterono controllare questo. Uno degli aspetti tristi del movimento della
guarigione fu di vedere i naufragi e le depressioni nervose inflitte ad alcuni. Gli
uomini non potevano sopportare la pressione e le tentazioni personali. Oltre a
questo, un numero di elementi di fanatismo furono associati a questo come:
l’esagerazione, il falso reportage, la falsa dichiarazione. Dall’inizio del movimento
della guarigione, io l’ho visto apparire.
I guaritori non potevano rassomigliarsi in modo significativo. Essi ebbero assieme
degli incontri; ma, questi non furono significativi. Cominciarono a pubblicare delle
statistiche esagerate e competitive sulla grandezza delle loro tende, sugli assistenti,
sui risultati, ecc. In quel periodo, Gordon Lindsay, che era sempre in rapporto con
Branham, cominciò il giornale “Voice of Healing” (La Voce della Guarigione” - n.d.t.).
Siccome io ero immancabilmente implicato con Branham, mi si chiese di contribuire
e scrissi un articolo secondo le mie convinzioni intitolato: “Maledetti siano i paragoni
carnali”, nel quale sottolineavo che c’era una buona porzione di corintanesimo
(vedere Corinti 3:1-10). E dicevo che se qualcosa non veniva fatto per rimediare a
questo, questo movimento si sarebbe distrutto da se stesso.
Domanda: Non c’è ancora oggi qualche “guaritore”?
Baxter: É vero. Quando osservo le cose progredire, vedo che le persone cercano
ancora di promuovere questo stesso genere d’attività che fu così eminente nel
passato. Ma dalla mia posizione, essendo uno di coloro che hanno testimoniato della
qualità, della profondità e dell’efficacia di questa grande ondata di inizio degli anni
’50, questo è lontano dall’essere paragonabile a quel tempo.
Un ministerio incomparabile
Nel suo libro “All thinghs are possible”, David Harrell Jr., professore di storia
all’università dell’Alabama, parla lungamente di questo risveglio della guarigione.
Ecco il suo apprezzamento (1).
“Il
risveglio della guarigione che fece irruzione nel 1947 portò un gruppo di uomini,
di cui non si sarebbe mai supposta l’esistenza, in una posizione di rinomanza
mondiale. Due uomini apparvero per primi. Questi due giganti del risveglio della
guarigione furono William Branham e Oral Roberts. Essi avevano delle personalità
palesemente differenti; ma, si riconobbero reciprocamente come essere i primi
conduttori del risveglio.
La maggior parte dei partecipanti del risveglio considerano William Branham come
essere il suo iniziatore. Dal comples-so delle sue riunioni del 1947, si propagarono le
testimonian-ze di centinaia di miracoli e di meraviglie. Branham sembra essere
considerato come un conduttore senza pari. Le sue esitanti predicazioni erano di una
semplicità appena credibile. Ma William Branham diventò il profeta di una
generazione. Questo piccolo uomo di mezza età, umile, gli occhi penetranti, con i
racconti delle sue costanti comunicazioni con Dio e gli Angeli, teneva i suoi uditori
agghiacciati. Sera dopo sera, davanti a migliaia di credenti meravigliati, egli
discerneva le malattie dei malati e li pronunciava guariti.
Il secondo gigante della guarigione divina fu Oral Roberts. Il successo di Roberts
era tanto prevedibile quanto quello di Branham era imprevedibile. Questo giovane
uomo aveva appena ventinove anni quando iniziò il suo ministerio. Era un giovane
uomo dell’Oklahoma, bello, alto, ben immerso nelle sfumature della teologia
pentecostale e dell’adorazione. Roberts divenne rapidamente l’aristocratico del
risveglio. Figlio di un ministro pentecostale, aveva dunque delle conoscenze
collegiali ed era un uomo di un immenso buon senso. Per milioni di spettatori
americani, all’inizio dell’uso della televisione, le sue riunioni tenute in una grande
tenda sono sembrate senza ordine e frustanti e tuttavia erano dei modelli
convenevoli e decenti nel contesto pentecostale. L’abilità di organizzatore combinata
al suo talento hanno fatto di Oral Roberts un uomo di primo grado nel risveglio”.
Altrove, nello stesso libro, lo storico David Harrell Jr. scrive: “La potenza di
guarigione del fratello Branham diven-ne leggendaria nel mondo intero; delle
testimonianze continue circolavano che egli resuscitava i morti. Già nel 1949, il fratello Branham aveva unto e pregato su migliaia di pezzi di stoffa che erano stati
inviati da tutto il mondo intero. L’équipe Branham non aveva alcun problema
finanziario. Gordon Lind-say fa osservare che parecchi evangelisti dovevano
scuotere le persone per ottenere dei fondi; ma, nelle riunioni di Branham, la sola
cosa che si faceva era di prelevare un’offerta” (2).
Negli anni ’50, il campo missionario fu pieno di una folla di guaritori carismatici.
Ma, il nome di Branham ispirava il rispetto anche dei nuovi arrivati più audaci. La
reputazione di Branham era chiaramente riflessa dagli onori che otteneva da Oral
Roberts, questo evangelista energico e pieno di talento che gradualmente dominava
il risveglio. Roberts rispettava profondamente Branham. Egli considerava come una
foto-grafia rara quella che era stata fatta durante la sua visita in una campagna di
Branham a Kansas City nel 1948 (3).
Benché Roberts ebbe un ministerio che salì vertiginosa-mente, era il proprio
ministerio, non essendosi rifatto a nessun altro. Ma, fu molto lusingato quando
Branham venne ad assistere alla sua crociata di Tempa, in Florida, nel 1949. Il
giornale di Oral Roberts, “Healing Waters”, racconta questo momento commovente
(4):
“Era
meravigliosamente inesprimibile vedere questi due uomini fiduciosi, tutti e
due chiamati da Dio, entrambi uditori della voce dello stesso meraviglioso Salvatore,
tutti e due ordinati per liberare l’umanità, mentre discorrevano delle cose
meravigliose di Dio...”.
“I due avevano udito la voce di Dio e sentivano la potenza della guarigione nella
loro mano. Il fratello Branham la percepiva dalle vibrazioni nella sua mano sinistra.
Oral Roberts poteva, tramite la sua mano destra, scoprire la presenza, il numero e il
nome dei demoni”.
Per parecchi anni, Roberts continuò a pubblicare le riunioni di Branham, anche
dopo che la sua opera diventò più considerevole. Gli altri evangelisti più giovani nel
ministerio della liberazione guardavano Branham come l’uomo “messo da parte
come Mosè fu messo da parte”.
“Era
il numero uno” confesserà l’evangelista H. Richard Hall. “Di tutti gli evangelisti
che operano attualmente, mettete venti tra di loro da un lato e William Branham dall’altro lato ed egli prevarrebbe su tutti” (3). Come diceva il suo vecchio amico Jack
Moore: “Di tutti, egli aveva i più grandi doni”.
Ecco qualche testimonianza di guarigioni (5). La guarigione della signora Marthe
Cossy.
Potremmo persino dire che ci sono stati due miracoli. Per ventiquattro anni, la
signora Marthe Cossy percorre un lungo calvario. Parecchie operazioni non
migliorano il suo stato. Ella erra da un ospedale ad una maternità, subisce dei
trattamenti nei cantoni di Neuchatel, di Berna e di Vaud. Parecchie volte alle porte
della morte, ella è portata negli istituti con l’ambulanza. Il suo male iniziale è un tumore canceroso complicato da dissenteria e da anemia cerebrale. Alla sua uscita
dall’ospedale di Berthoud, è considerata come incurabile. Tuttavia, le buone cure del
dottor Bouvin migliorano il suo stato. Nel 1939, visto l’aggravarsi dell’ anemia
cerebrale, si giudica necessario di nominarle una tutrice. Dal 1939 al 1947, la malata
subisce otto operazioni e fa ventotto soggiorni negli ospedali. Non ci sono risultati, la
signora Cossy è sfinita e il suo stato peggiora.
Nel 1949, ha l’asportazione totale di alcuni organi. Il dottor Golisse afferma che la
malata non è uscita che per miracolo da una simile operazione. Malgrado questo
grave intervento chirurgico, delle aderenze rodono questo corpo dall’alto in basso.
Poi, è l’anemia! La pressione arteriosa si abbassa fino a otto. La malata non può
quasi più alimentarsi. Un po’ di carote grattugiate, ecco il suo regime. Malgrado la
sua energia, ella non può fare niente. Niente può più passare: il tubo digestivo è
colpito come anche il resto. Arrivano adesso delle penose emicranie. Un eczema
forma delle scaglie sotto i suoi piedi. É il dottor Zwahlen della Source che cura la
signora Cossy per questo male. Segue adesso una serie di pun-ture di cocaina, di
penicillina; la febbre sale a quaranta gradi. Il 17 agosto 1955, il dottor Chiolerà, di
Losanna, dichiara che le aderenze ricoprono tutto il corpo. É il cancro generalizzato.
La signora Cossy sa che è perduta, ma è cristiana e viene alla missione Branham
per ricevere qualche bene per la sua anima. Prega soprattutto per suo marito e per
sua madre ammalata. Ella non ha la fede nella guarigione in quel che la concerne.
Nonostante ciò, avendo ricevuto un biglietto, sale sul palco in testa alla fila, ma è
sempre per i suoi che prega, non per se stessa. Davanti al signor Branham, ella
sente una presenza divina e benevola, vede l’Angelo che è vicino al servitore e la
sua fede cresce.
Il profeta di Dio le parla: “Non avete molta fede. Avete una fede che non raggiunge
la misura per la liberazione. Non so se venite per dei problemi di denaro, di malattia
o altre difficoltà, ma sappiate che se venite per curiosità, potete cadere morta.
Adesso, se Dio mi rivela quel che è, crederete? Siete stata operata di cancro e tutto
viene da questo male. Non potete digerire. Il dottore vi ha trovato delle aderenze fino
al fegato. Siete una candidata alla morte. Avete ricevuto parecchie volte
l’imposizione delle mani, ma voi non avete creduto a fondo. Ma, adesso, voi avete la
fede. Ho visto in voi una vocazione fiaccata...si, come la donna samaritana, bisogna
andare a dirlo agli altri. Leggerete Marco a partire dal versetto 6. Se ho detto il vero,
alzate la mano! Il Signore dichiara adesso che voi siete guarita”. La signora Cossy
ode subito una voce dire al suo orecchio: “Come le ossa della visione di Ezechiele
sono state riunite e come le carni sono cresciute tutt’intorno, così sarà per il tuo
corpo”. Da questo momento, ella non sente più alcun dolore. Questo succedeva il 27
agosto 1955, un sabato.
“Martedì
30 agosto - dice la signora Cossy - mi ero alzata presto per andare a
vedere un appartamento a Renens. C’era una pioggia da temporale.
Improvvisamente, una Voce mi disse: ‘Vai a coricarti!’. Chiedendomi se questa voce
fosse quella del nemico, risposi: ‘No, devo andare a vedere quell’appartamento’. Ma
la Voce insisteva ed io resistetti e andai sul balcone a spazzolare gli abiti di mio
marito. Tutto ad un tratto, un sonno di piombo cadde su di me ed io non ebbi che il
tempo di stendermi sul divano dicendo: ‘Signore, se sei Tu, cosa vuoi da me?’. Udii:
‘Dormi’. É quel che feci dalle ore 7,50 alle ore 9,00, sentendo tuttavia che un’opera
avveniva nel mio ventre. Alle ore 9,00, mi sentii come sanguinante su un tavolo
operatorio. Malgrado questo, lottai contro questo torpore, mantenendo la mia idea:
‘Devo andare a Renens’ che ripetei mentalmente.
La stessa Voce che mi aveva parlato sotto la tenda ripeté le stesse parole che
concernevano le ossa seccate della visione di Ezechiele, aggiungendo: ‘Se fossi
stata sveglia, avresti sofferto troppo’. Dormii profondamente fino alle ore 10,00.
Svegliandomi, mi sentii molto bene, salvo una pesantezza e dei crampi alla gamba
destra. Come spiegare che io presi fra le mani questa gamba tante volte bucata da
punture ed esclamai: ‘Nel nome del Signore, esci di là!’. Poi, mi sono alzata
completamente guarita”.
Da questo grande miracolo che stupisce molti, tante cose nuove sono successe
alla signora Cossy. Non soltanto ella ha ripreso tredici chili ed ha un grande appetito,
ma il Signore ha fatto per lei un secondo miracolo. Tramite l’asportazione degli
organi interni, era impossibile che ella avesse un bambino. Due medici hanno
constatato che la matrice era rispuntata e la signora Cossy è incinta di sei mesi.
Davanti a tali meraviglie, noi non possiamo che inchinarci e dire: “A Dio sia tutta la
gloria!”.
Ecco la testimonianza della signora Mariette Vannoz, avenue du Mont-Blanc 12,
Losanna.
É all’età di cinque anni che io feci una caduta dal ponte di un granaio. Rimasi
debole avendo i reni dolenti. Una seconda caduta non fece che aggravare il mio
stato. É a partire dal mio quindicesimo anno che i dolori diventarono insopportabili.
Numerosi medici di Losanna mi hanno esaminata e curata. Sono stata tra le mani di
eccellenti chiroterapisti. I trattamenti erano dolorosi ed io non vedevo progressi. Le
iniezioni, l’estensione, la sospensione tramite la testa, la ginnastica: niente mi
risollevava. Tre anni fa, un medico mi certificò che se io avessi abbandonato i
trattamenti, sarebbe stata la paralisi a breve scadenza. Malgrado tutto questo, io
mantenevo la fede nella guarigione e, se non fosse stato per il sostegno di Dio che io
invocavo, mai avrei potuto sopportare tanti mali.
Fu giovedì 25 agosto che successe il miracolo. Pensavo che, davanti a tante altre
miserie, non avevo il diritto di chiedere un biglietto di preghiera. La sera, nonostante
ciò, ne ricevetti uno; sul palco, non ci scrissi che il mio nome. Il signor Branham ebbe
la visione di quel che mi era successo nella mia infanzia. Egli disse: “Questa signora,
che ha un bell’aspetto, è tuttavia ammalata alla colonna vertebrale. Vedo una
bambina che cade. Poi, in un granaio, fa una seconda caduta. É da lì che viene il
male”. Dopo che il signor Branham ebbe pregato imponendomi le mani, fui
radicalmente guarita. Gloria al Signore! Alleluia!
Ecco quel che scrive una persona dei Diablerets:
“Vent’anni
fa, feci una brutta caduta, le conseguenze furono lunghe e dolorose.
Ero a letto, paralizzata, l’artrite aveva fatto la sua opera. I medici non potevano fare
niente per me. Una chiroterapista mi aveva ben curata ed io potei di nuovo
camminare e lavorare. Venni ad ascoltare il signor Branham. Non soltanto sono
completamente guarita, ma Gesù mi ha salvata e Lo lodo con tutto il mio cuore.
Ringrazio il fratello Branham di avermi aiutato a trovare una fede ferma e viva.
Adesso, io e mio marito vivremo felici fino al giorno in cui Dio nostro Padre ci
raccoglierà”.
M. Favre, di Renens, lavorava in un’impresa di sterramen-to. Egli si bagnò, prese
freddo e ne seguì una pleurite. Era il 26 agosto 1953. La malattia evolse in poliartrite
all’ultimo grado. I trattamenti al benervin e alla penicillina ebbero un risultato. “Per sei
mesi non soffrii - disse - ma, nel 1954, le cose si aggravarono. Seguì un trattamento
di due mesi all’ ospedale Nestlè a Losanna. Il gonfiore e il dolore necessita-vano
l’impiego di numerose pillole, fino a trentaquattro al giorno. Rientrato a casa, il calo
fu rapido. Con un gran rinforzo di vitamine, il dottor Bruttin di Renens fece
l’impossibile per tirarmi fuori da questa situazione. Il male peggiorò, la paralisi colpì
anche le mascelle; così, era una tortura il non mangiare quasi niente. Non si osava
quasi toccarmi, ero attorcigliato nel mio letto, soffrivo atrocemente e perdevo il
sonno. Un medico di Losanna mi aveva condannato ed io non avevo più che da
attendere la fine.
Una piccola speranza mi restava: Dio; così, quando venne la tenda evangelica, mi
ci trascinai penosamente con le mie stampelle; mi ci volle un’ora per superare
qualche centinaia di metri.
Mercoledì 24 agosto, mentre il signor Branham parlava ad una tubercolotica sul
palco, egli si girò per indirizzarsi ad un’altra ammalata che non era lontana da me e
le disse: ‘Voi avete la stessa malattia di questa donna, la vostra fede vi ha guarita,
giratevi!’. Questa persona si girò sul suo letto e si alzò. Sentii in quel momento un
tale calore invadermi che mi misi a sudare. M. D. Scott, l’evangelista, stava davanti a
me ed io gli chiesi di impormi immediatamente le mani. Subito dopo, mi alzai e
camminai, trascinando le mie stampelle; poi, mettendole sulle mie spalle, uscii dalla
tenda e rientrai a casa. Di giorno in giorno, le forze mi ritornano, non soffro più,
mangio, cammino e benedico il nome del Signore che mi ha guarito”.
Questo caso magnifico merita di essere descritto con alcuni dettagli, poiché
presenta una concomitanza di circostanze tali che si è spinti a riconoscere che
questa guarigione era nel piano di Dio.
All’inizio del 1948, dopo qualche mese di malattia, la signorina Messerli fu
ospedalizzata e trasferita successiva-mente, per tre anni e mezzo, negli ospedali
d’Aaran e di Berna; poi, nei sanatori di Leysin e di Montana per trattamenti di
appendicectomia, di tubercolosi nel ventre e di peritonite. Nel maggio 1951, avendo
potuto riprendere parzialmente il lavoro, ebbe una grave ricaduta e dovette, per la
seconda volta, soggiornare a Leysin; ma, questa volta, per tubercolosi ossea alla
colonna vertebrale (spondilite). Dopo ventidue mesi di letto, ella riprese faticosamente a camminare, senza tuttavia potersi sedere; purtroppo, ebbe una seconda
ricaduta. Obbli-gata a letto per un anno a Leysin e dopo, per un anno e mezzo
all’ospedale Tiefenau a Berna per la spondilite di cui soffriva, ella subì tra l’altro
parecchi interventi chirurgici così come innumerevoli trattamenti destinati a calmare
le sue sofferenze. Nell’agosto 1955, il suo stato si riassume come segue:
impossibilità di sedersi e di alzarsi, forti dolori fisici inter-mittenti. La malata è
sostenuta moralmente da diversi lavori manuali artistici che può eseguire anche
rimanendo coricata .
All’inizio del 1955, la signorina Messerli ricevette da due fonti differenti il libro
“William Branham, un uomo inviato da Dio”. Ella si mise, con parecchi dei suoi amici,
a pregare quotidianamente per la sua guarigione, ignorando tuttavia che Dio avrebbe
inviato il suo servitore in Svizzera. É così che l’annuncio dell’arrivo di William
Branham trovò delle anime pronte. D’altra parte, durante le visite che le facevano
regolar-mente, ella si confidò a questo riguardo al conduttore spiritua-le della sua
chiesa, l’evangelista Landeskirche. A parte un susseguirsi di fatti tali che non si può
che meravigliarsi della precisione con la quale Dio prepara i Suoi piani proprio nei
minimi dettagli, è notevole constatare l’autorizzazione spon-tanea accordata
dall’ospedale di portare la signorina Messerli per due giorni, a condizione che fosse
trasportata coricata.
É così che il martedì 23 agosto, ella fu portata a Renens per la prima volta. In
questa serata che era riservata dal signor Branham allo studio della guarigione
divina, la signorina Messerli, che è di lingua madre tedesca, poté formarsi l’orecchio
e abituarsi alla traduzione inglese-francese. Benché ella non poté ottenere un
biglietto di preghiera e non avere, a motivo di questo fatto, alcuna possibilità di
essere ammessa in presenza del signor Branham, lo sviluppo della sua fede doveva
trovare la pienezza la sera seguente.
I1 24 agosto, alle ore 22,00 circa, mentre il signor Branham parlava ad una malata
sul palco, si girò di colpo e guardò la signorina Messerli. Egli l’interpellò una prima
volta e le disse: “Voi che avete appena pregato, mettetevi sul lato destro e
continuate a pregare affinché Dio vi aiuti”. In capo a qualche istante, girandosi di
nuovo dalla persona sul podio, si indirizzò una seconda volta alla signorina Messerli
in questi termini: “Non siete di qui e questa lingua non è la vostra. Venite da Berna,
dall’ospedale, e soffrite di tubercolosi dorsale. I medici hanno fatto tutto per voi. La
vostra fede vi ha salvata. Siate fedele al Signore Gesù. Alzatevi e prendete il vostro
letto”. Coloro i quali avevano portato la signorina Messerli sulla lettiga si affrettarono
allora a liberarla dal suo sacco da letto e questo fu un momento commovente per
tutta l’assemblea di vedere la signorina alzarsi e tenersi in piedi senza alcun aiuto, a
piedi nudi, vestita con una lunga camicia da notte. Vedendo compiersi questo
miracolo, il mormorio della folla percorse la tenda come il rumore di una grande
onda. Essendo stata autorizzata a ritornare la sera seguente, la signorina Messerli
poté rendere testimonianza di quel che la sera prima Dio aveva fatto per lei.
Da quella sera, ella non sentì più alcun dolore nel dorso e poté camminare subito
bene, malgrado le sue gambe indebolite da anni di degenza. Conviene aggiungere
qui che ella era una malata senza mezzi finanziari, che dipendeva interamente
dall’assistenza sociale e dall’autorità medica. É per questa ragione che ritornò
all’ospedale di Berna dove restò in osservazione per due mesi e, in seguito, soggiornò per convalescenza a Leysine, fino al marzo 1956. Nel corso di questi sei mesi, le
radiografie risultarono sempre migliori, tanto che i medici riconobbero questa
guarigione come straordinariamente rapida. Cosa c’è di più confortante per gli
ammalati dell’udire la testimonianza vivente della potenza di Dio portata dalla
signorina Messerli!
Attualmente, cioè dopo otto anni di malattia, ella si prepara per una nuova
professione che le permette di guadagnarsi da vivere. Troviamo in questo caso
magnifico, il compimento della guarigione divina come fu spiegata le due prime sere
a Renens. É il germe della malattia che viene ucciso al momento dell’intervento di
Dio e bisogna che in seguito l’organismo ricostruisca la parte colpita. Dunque, il
risultato non è necessariamente apparente, immediato o completo. Ogni domanda di
guarigione indirizzata sinceramente con perseveranza nella preghiera sarà udita e si
vedrà accordata. Alle volte, fintanto che la sofferenza è salutare, il nostro Padre
celeste ritarda il Suo intervento. Ma, durante la prova, Egli non rifiuta la Sua
benedizione.
Ecco delle altre testimonianze tratte dall’opuscolo “Temete il cancro?”.
Sono quattro anni da quando il fratello Branham, spinto dallo Spirito Santo, è
entrato nell’ospedale municipale di Phoenix ed ha pregato per Wilma Baghy che
stava morendo di tubercolosi. Wilma Baghy vive ed è stata guarita dalla potenza di
Dio che ha reso la vita a delle cellule morte. Ma, questo non era che l’inizio delle
benedizioni che Dio avrebbe sparso su Wilma Baghy. Poco tempo dopo, suo marito
fu colpito da un cancro allo stomaco ed era in uno stato disperato. Un po’ più tardi,
dei dolori nel petto di Wilma Baghy rilevarono un cancro che si estese in tutto il
corpo. Il suo avvenire era senza alcun dubbio molto scuro. E la malattia la colpì
ancora più forte. La sua figlioletta di sei anni s’ammalò e dovette essere esaminata
molto seriamente. I medici dissero: “Vostra figlia è colpita dalla leucemia e non potrà
vivere molto a lungo”. Una madre, un padre ed una figlia, tutti colpiti da malattie
gravi!
Poi, due anni fa, il fratello Branham venne a Phoenix e Wilma Baghy, molto
ammalata, venne alla riunione e, alla chiamata del suo biglietto di preghiera, venne
davanti a lui. Quella sera, il fratello Branham le parlò della sua malattia, di quella
della sua figlioletta ed anche di quella di suo marito. Dio sparse su di essi le Sue
benedizioni del cielo e furono guariti tutti e tre. Pochissimo tempo fa, ho avuto la
grande gioia di parlare a Wilma Baghy e alla sua figlioletta. Entrambe risplendevano
di salute ed ella mi disse che anche suo marito era guarito. Scrivetele, ella sarà
contenta di dirvi come ha ricevuto la preghiera del profeta di Dio e come è stata
guarita. Il suo indirizzo è: Signora Wilma Baghy, 1407 South 21 Pl., Phoenix,
Arizona.
Ecco ora la storia di Hattie Waldrop, 1701 East Glandale Avenue, Phoenix,
Arizona, tal quale mi è stata raccontata. Mi ha riempito il cuore di fede e di coraggio
e voglio che la conosciate. Leggendola, il vostro cuore avrà la pace ed una
sensazione di vittoria.
“Voglio
salutarvi nel Nome del nostro Signore e parlarvi della mia guarigione
sopraggiunta dieci anni fa, mentre assistevo coricata, morente su una lettiga, ad una
riunione del fratello Branham. Faccio questo sforzo per aiutare tutti quelli che
soffrono di cancro. Per ventisei anni, avevo sofferto ad intermittenza di un dolore al
fianco destro, proprio al di sopra dell’anca. Nel 1957, cominciai ad avere dei periodi
durante i quali non potevo mantenere nessun cibo, neanche dell’acqua. Più tardi, ho
avuto dei periodi durante i quali non riuscivo a saziarmi e mangiavo sempre. Un
giorno, nel giornale locale, vidi un annuncio fatto da un certo dottore della città, che
offriva di esaminarvi ai raggi X per la modica somma di cinque dollari. Mio marito mi
disse di andare a vederlo, che forse egli avrebbe potuto scoprire la malattia di cui
soffrivo.
Dunque, il lunedì seguente, ero dal dottore per farmi esaminare. Il dottore non fu
per niente soddisfatto di quel che vide e chiese a mio marito di venire di buon’ora il
mattino seguente. Il mattino dopo, alle ore dieci, ci andammo e il dottore ci disse che
avevo una grave enterite e che pensava di potermi guarire in sei sedute. Fummo
d’accordo. Il trat-tamento consisteva nel far circolare per un’ora, nel colon, dell’acqua
ad una temperatura leggermente superiore a quella del corpo e qualche volta più a
lungo.
Verso la fine della seconda settimana, svenni sul tavolo e quando il dottore e
l’infermiera mi rianimarono, chiesi: ‘Ho un cancro?’. Il dottore rispose: ‘Si, mia povera
signora, perché avete atteso così lungamente per farvi curare?’. Quando il dottore
scoprì questo, mi fece un altro esame ai raggi X e l’esame mostrò che il lato destro
del colon trasversale era tenuto come da dei fili. Egli chiese che un altro dottore
venisse a esaminarmi; ma, rifiutai poiché avevo paura che mi avrebbero portato
all’ospedale ed io non volevo andarci. Allora, mi disse che c’erano dei medici in città
che avrebbero potuto operarmi e togliermi la parte inferiore del mio stomaco, ma che
sarei morta da qui a venti giorni. Non avevo altro da fare che rientrare a casa mia e
aspettare...
Andavo di male in peggio e dovevo prendere delle pillole per sollevarmi dal dolore
che aumentava di giorno in giorno. Ma, grazie al Signore ed anche ai santi che
hanno pregato con me e per me durante questi scuri giorni cosi dolorosi! Come mi
sono rimasti accanto per delle notti mentre ero così giù. I1 dottore aumentò la dose
di calmanti fino a che il mio cuore cominciò a reagire agli effetti del violento
narcotico. Poi, dovetti prendere delle medicine per il cuore e per reagire contro
l’avvelenamento.
Una domenica mattina, una sorella nel Signore venne nella nostra piccola casa. Mi
chiamò: ‘Mà’, come mi chiamavano tutti in chiesa. Ella mi portò la notizia che il
fratello Branham veniva in città e mi parlò del dono di guarigione che Iddio gli aveva
dato e come egli pregava per gli ammalati. Ella disse: ‘Egli viene a Phoenix. Ma, io
so che tu sarai guarita. Ti prego, resisti ancora undici giorni fino a che egli sia là!’.
Queste sono le parole della mia amica. Il dottore aveva detto a mio marito che il
prossimo attacco grave sarebbe stato fatale e che egli doveva prepararsi. Io lo
sapevo.
Dopo undici giorni, il fratello Branham cominciò le sue riunioni nella chiesa del
fratello Outlaw. La prima riunione ebbe luogo il 2 marzo 1947 e la chiesetta era
talmente piena che dovettero trasferire la riunione in un luogo più ampio. Domenica
sera, andai alla riunione, ma c’erano tantissime persone davanti a me che avevano
bisogno di preghiera che io non fui chiamata. La sera seguente, fu la stessa cosa,
ma il fratello Branham disse che avrebbe pregato per gli ammalati martedì mattina
alle ore 10.00. Di buon’ora, martedì mattina, mentre sistemavo delle faccende nella
cucina, una Voce mi disse: ‘Corri per la tua vita’. Chiamai una sorella che aveva
trascorso la notte con noi e le dissi: ‘Dobbiamo sbrigarci’; e uscimmo correndo verso
la chiesa. Nel mio stato, non potevo correre per molto tempo. Gesù lo sapeva; così,
mentre lasciavamo il cortile, un altro fratello e una sorella nel Signore ci condussero
in fretta alla chiesa.
Verso le ore 8.30, entrammo nella chiesa e il fratello Outlaw mi salutò e mi disse:
‘Andate direttamente in prima fila, sorella Waldrop, voglio che questo mattino si
preghi prima per voi. Mi affrettai verso la prima fila senza dire niente. Mentre ero
seduta là, un usciere venne verso di me e mi chiese se fossi cieca. Gli risposi che
non lo ero. Allora, egli si scusò e mi disse che dovevo indietreggiare di quattro file,
poiché le prime quattro file erano riservate ai ciechi. Mentre egli parlava, sentivo il
cancro tormentarmi lo stomaco. Dopo che l’usciere andò via, cercai di cambiare
posto, ma invano. Egli ritornò e mi trovò ansimante. Gli dissi: ‘Portatemi nella stanza
in fondo’. Egli disse: ‘Mi dispiace, ma non posso’. Mormorai: ‘Andate a cercare il
fratello Outlaw’ e lo respinsi. Il fratello Outlaw e le altre sorelle vennero verso di me e
mi dissero: ‘Siete semplicemente nervosa, sorella Waldrop. Pregheremo per voi’.
Allora, la sorella che era venuta con me intervenne e disse: ‘No, questo non è
nervosismo, ma la morte!’. In quel momento, il fratello Hooper e la sorella Mac
Daniel avanzarono e dissero al fratello Outlaw che il caso era molto serio e che, se il
fratello Branham era là, avrebbero fatto bene di andarlo a cercare molto
velocemente. Il fratello Outlaw chiese a qualcuno di andare a cercare una barella e
qualcun altro corse nella stanza in fondo per avvertire il fratello Branham. Udivo tutto
quel che si diceva, ma non potevo parlare e tutto diventava sempre più oscuro.
Il fratello Branham arrivò molto velocemente, andò verso il microfono e disse a tutti
di stare raccolti, poiché una sorella stava morendo di cancro. Poi, il fratello Branham
si girò verso di me dicendo: ‘Guardatemi, sorella’. Le sue parole non erano che un
basso mormorio per me, ma egli le ripeté fino a che le spesse tenebre sparirono.
Poi, mi chiese se credevo che l’Angelo era venuto a lui. Non potevo parlare, ma egli
sentì che lo credevo. Allora, egli disse: ‘Ringraziate Iddio, sorella, la vostra fede vi ha
salvata!’. La prima volta che egli pregò, non avevo sentito niente; poi, quando
ricominciò, una sensazione di calore mi invase e partiva dalla mia testa e si
estendeva dall’esterno e all’interno e ogni dolore lasciò il mio corpo. Mi alzai dalla
lettiga. Il fratello Branham mi disse che per settantadue ore avrei sofferto molto e
sarei stata molto malata quando il cancro avrebbe abbandonato il mio corpo. Egli
disse che il cancro era morto, fino alle sue minime radici. Mi disse anche di osservare una dieta liquida così come il dottore me lo aveva consigliato e che Gesù mi
avrebbe fatto sapere quando avrei potuto mangiare del cibo solido. Egli mi disse che
un boccone di cibo solido mi avrebbe ucciso.
Per settantadue ore, soffrii terribilmente al punto che non potevo più piangere.
Cercavo di chiamare mio marito che dormiva, ma il dolore era così forte che non
potevo parlare. Così, mi trascinavo verso di lui, per chiedergli di pregare affinché io
avessi la forza di sopportare il dolore. Poi, il dolore mi lasciava per qualche ora e
potevo riposarmi. Questo continuò per un periodo da quattro a sei settimane, ma il
dolore diminuiva sempre.
Alla fine, chiamai il dottore e gli chiesi se voleva esaminare il mio stomaco ai raggi
X ed egli mi disse di si. I raggi X rilevarono che tutto era in perfetto stato. Il mio cuore, che si era ingrossato a causa dei veleni che avevo assorbito, era normale e i
calcoli, tanto grossi come l’unghia del pollice e che erano nel mio fegato, non c’erano
più. Quella sera, per cena, mangiai dei fagioli, della cipolla, dei cetrioli, dell’arrosto di
vitello e della torta alle mele. Il giorno dopo, dovevo vedere i raggi X, ma Gesù mi
aveva detto che potevo mangiare e lo feci. Questo succedeva dieci anni fa e oggi
tutto è ancora perfettamente guarito.
Se avete un cancro e si prega per voi e il dolore persiste, continuate
semplicemente a lodare il Signore per la vostra guarigione. Il diavolo cercherà di
impedire la vostra guari-gione, ma continuate a lodare Gesù Cristo, guardando a Lui.
All’epoca della mia guarigione, il mio bambino di sei anni, per la cui guarigione si era
anche pregato, fu guarito da un gozzo. Oggi, Martino ha sedici anni ed è perfettamente guarito”.
La testimonianza seguente è quella della signora Laura Walter, pastore a Hessel,
nel Michigan.
“Sei
anni fa, stavo morendo per un cancro agli intestini. I miei intestini erano
insensibili e sembravano morti. In alcuni momenti, la parte inferiore dell’addome era
come della pietra ed era fredda all’interno come all’esterno. Non potevo fare a meno
dei clisteri. Il gonfiore e la sofferenza erano così violenti che, alcuni giorni, parecchi
clisteri erano necessari per risollevarmi. Nell’agosto 1951, il fratello Branham ebbe
una riunione a Erie, Pennsylvania. Il Signore mi parlò e mi disse: ‘Va a questa
riunione e Io ti guarirò’. A quel tempo, abitavo a Port Huron, Michigan, che era a
parecchie centinaia di miglia. Mi sembrava impossibile andarci, ma il Signore mi fornì
il mezzo e la forza per farlo.
A quell’epoca, il fratello Branham utilizzava il segno nella sua mano. Egli mi disse
che avevo un cancro, poi pregò per me. Allora, egli si girò verso di me e mi disse:
‘Figlia mia, la tua fede ti ha guarita’. Sul momento, non sentii nessun cambiamento
speciale; ma, circa un’ora più tardi, sentii qualcosa dentro di me che si staccava. Da
quel giorno fino ad ora, sono stata perfettamente normale. Lodato sia il mio Signore
e Salvatore Gesù Cristo”.
Lasciatemi raccontarvi la storia veritiera di una persona, un angelo di misericordia.
Potreste essere voi...nel ruolo più importante della vostra vita...essere uno dei Suoi
testimoni e annunciare la buona novella.
La nostra storia comincia con la signora Eckenburg: ella aveva detto arrivederci a
suo marito ed era salita su un autobus. Suo marito non poteva accompagnarla in
questo spostamento, poiché questo lo avrebbe tenuto troppo tempo lontano dal suo
lavoro e comportato delle spese al di sopra dei loro mezzi. Il signore e la signora
Eckenburg sono una coppia dell’età di cinquant’anni, hanno una casa modesta e
conducono la vita semplice che le loro entrate gli permettono, ma hanno vissuto
insieme una vita meravigliosa, dividendo le loro gioie attraverso gli anni. Sono delle
persone come molte altre, che hanno dovuto lavorare per mantenersi, molto spesso
questo fu difficile, altre volte più facile.
L’autobus la portava verso una destinazione che non conosceva. Era poco tempo
dopo la sua prima malattia per la quale era stata curata alla Stanford University a
San Francisco. É là che nel giugno 1955 diventò una malata sperimentale. Il signore
e la signora Eckenburg avevano scelto questa università perché non avevano i
mezzi per pagare le spese per altri trattamenti o altri dottori. Là, tutti i trattamenti
erano gratuiti per gli indigenti ed ella sarebbe stata curata dai migliori dottori. Era
iscritta come malata sperimentale. Questo significava che voi guarivate mentre essi
imparavano, altrimenti...ebbene...con poco denaro, era la migliore soluzione e la loro
sola speranza.
Era il suo terzo tentativo per farsi curare. Nel suo caso, non c’era un’operazione
possibile, poiché i dottori le avevano detto che il cancro era troppo profondamente
radicato e aveva attaccato il fegato e altri organi del suo corpo. Precedentemen-te,
quando essi avevano voluto operarla, ella aveva finito con il dire di no. Non lo
voleva. Così, il suo primo appuntamento seguente era in gennaio, poco tempo dopo i
primi giorni dell’anno. La signora Eckenburg annullò questo appuntamen-to
apparentemente senza motivo e quando il suo terzo appun-tamento fu fissato, ella
partì subito, poiché capì che il dolore nel suo corpo e lo sviluppo del cancro non le
davano scelta.
Ella portò con se una valigetta che registrò al deposito degli autobus di San
Francisco. Aveva il suo biglietto e un po’ di soldi nel suo portafoglio. Aveva detto a
suo marito che non aveva bisogno di molto denaro, poiché andava direttamente al
deposito degli autobus e da lì all’università. Alla sua uscita dall’ospedale, suo marito
doveva andare a prenderla con la macchina. Era il 18 ottobre; il giorno dopo, i dottori
dovevano cominciare l’esperimento. Ella pensava senza fermarsi a quel che
avrebbero fatto i medici e a quel che avrebbe fatto la sua famiglia se ella fosse
morta. Pensava anche a Dio, ma siccome non era credente, questi pensieri non
facevano che sfiorarla. Ma per avere comunque una guida cristiana, ella decise di
prendere con se il suo libretto di preghiere. Lo avrebbe letto ogni tanto, quando
avrebbe pensato troppo intensamente al suo avvenire.
Il mattino del 19 ottobre, di buon ora, l’autobus entrò a Oakland, California, dove si
fermò dieci minuti prima di continuare fino a San Francisco, proprio dall’altro lato
della baia. Alla fermata dell’autobus, tutti i passeggeri scesero e la signora
Eckenburg, stanca del viaggio, restò al suo posto. Sarebbe stata ben presto a San
Francisco dove sarebbe scesa. Improvvisamente, la signora Eckenburg udì una
Voce dirle: “Va nella strada e cammina”, con una tale insistenza che ella obbedì
subito. Mentre camminava senza scopo, ella udì la Voce dirle: “Fermati alla
quattordicesima strada”. Alla quattordicesima strada, ella si sentì molto stanca; si
fermò abbastanza a lungo per notare un caffè dall’altro lato della strada. Entrò nel
caffè Foster e prese una tazza di caffè e, dopo qualche minuto, uscì di nuovo sulla
strada. Dopo aver camminato un po’, si sentì di nuovo stanca e si appoggiò contro il
muro di un edificio per riposarsi.
É in quel momento che vide una signora seduta su una panchina della fermata
degli autobus che aspettava il passaggio dell’autobus locale. Ella si fermò un breve
istante; poi, decise di andare a sedersi sulla panchina. Sedendosi, notò che la
signora accanto a lei leggeva un libro. Pensò che anche lei avrebbe potuto leggere il
suo libricino di preghiere per confortarsi. La scena era estremamente semplice:
solamente due signore sedute su una panchina e ognuna che leggeva un libro. Esse
erano completamente estranee l’una all’altra: ma non lo rimasero a lungo. Dio aveva
condotto la signora Eckenbug verso un angelo di misericordia e di grazia, portatrice
dibuone notizie. Egli l’aveva guidata dal deposito degli autobus e adesso l’aveva
fatta sedere accanto ad un’altra signora che aveva scelto per portarle la buona
notizia del Vangelo e per prendersi cura di lei.
In pochissimo tempo, esse avevano intrapreso la conversazione. Si scambiarono
alcune osservazioni e ben presto la signora Eckenburg raccontò a questa signora
che ella non conosceva la sua malattia e nemmeno dove stava andando. La signora
le disse: “Guardate il libro che sto leggendo: Un uomo inviato da Dio; quest’uomo è
qui a Oakland e stasera comincia le sue riunioni. Egli pregherà per voi. Molte persone vengono guarite dal cancro”. Per un momento, la signora Eckenburg guardò
stranamente la donna, non sapendo cosa pensare.
Fino a quel momento, ella non aveva pensato alla guarigione divina né che delle
tali cose potessero succedere. La nuova amica interruppe i suoi pensieri con dei
racconti appassionanti su Dio il Quale spande la Sua misericordia e la guarigione
sull’umanità sofferente. La signora Eckenburg non aveva mai udito delle parole così
edificanti ed esse versarono la pace nel suo cuore, ella fu riconfortata ed anche
incoraggiata. Fino ad allora, ella non aveva mai udito qualcuno parlare in quel modo,
né dire delle cose così straordinarie e meravigliose! I suoi pensieri furono di nuovo
interrotti da un invito diretto della signora che diceva: “Venite nella mia camera per
riposarvi, stasera vi porterò alla riunione. Ho una camera proprio qui di fronte”.
La signora Eckenburg e la donna attraversarono la strada ed entrarono
nell’albergo e la signora prese una camera per la signora Eckenburg proprio di fronte
alla sua. Quando la camera fu prenotata ed ella fu sistemata, la signora Eckenburg
decise di riposarsi un momento ed andò a stendersi nella sua camera. Cominciò a
pensare a quel che la donna le aveva detto e, per la prima volta nella sua vita, la
signora Eckenburg entrò nello spirito della preghiera e pregò a lungo, molto a lungo,
fino a che una pace che non aveva mai sentito non le riempì il cuore. Trascorse il
pomeriggio a pregare e a piangere, in comunione con la sua nuova amica.
Quando l’ora della riunione arrivò, la sua amica la portò nel luogo della riunione,
l’auditorio Civic a Oakland. Arrivando, la sua amica l’aiutò a trovare un posto e si occupò di lei molto gentilmente. Poco tempo dopo, Billy Paul Branham le chiese se
voleva un biglietto di preghiera. Ella rispose: “Si” e lo ringraziò. Ben presto il servizio
cominciò e la signora Eckenburg non aveva mai udito un tale sermone nella sua vita;
questo la fece piangere e la riempì di timore. Non era mai stata trattata così
gentilmente come lo era stata quel giorno, non aveva mai udito delle cose così
meravigliose.
E adesso, il suo biglietto fu chiamato ed ella andava a stare davanti a quest’uomo
di Dio. Mentre si pregava per le quattordici persone prima di lei e altri erano chiamati
nell’assistenza, ella sapeva che quest’uomo le avrebbe rivelato quel che lei e i dottori
ignoravano. Qualche istante più tardi, Rose Eckenburg stette davanti al reverendo
Branham. Egli le disse che era coperta dall’ombra della morte e che aveva un cancro
al fegato; le chiese se ella credeva che Dio l’avrebbe guarita se egli avesse pregato
per lei. La sua risposta fu: “Si”; ed ella scoppiò in singhiozzi. Il giorno dopo, il 20
Ottobre 1956, alle ore 7.00 del mattino, Rose Eckenburg rigettava dal suo corpo dei
grossi pezzi di carne marcia e di sangue molto infetto. La settimana seguente, il 24
ottobre alle ore 11,00, ella rigettò un grosso tumore indurito e altri rifiuti; in seguito,
un’emorragia normale sbarazzò il suo sangue da ogni contaminazione e da ogni
odore.
Amici miei, la signora Rose Eckenburg vive ed è una vera convertita al Signore
Gesù Cristo. É veramente una benedizione di Dio, ma ricordatevi dove questo è
iniziato per Rose Eckenburg: su una panchina della fermata dell’autobus dove ha
incontrato un messaggero ed un testimone della buona novella del Vangelo. In una
città di cinque milioni di abitanti, Dio la condusse verso una sconosciuta. Potreste
essere voi, caro(a) amico(a), la prossima volta che sarete solo(a) su di una panchina
della fermata d’autobus o nella vostra auto o per la strada o in un caffè. Ovunque
sia, potete avere nel vostro cuore e sulle vostre labbra delle parole che possono
portare la vita all’umanità vacillante, disperata e morente. Dunque, ricordatevi di
testimoniare e ricordatevi che l’angelo di misericordia...potreste essere voi.
Ecco la testimonianza della signorina Rossella Griffith di Joliet, Illinois.
Sono figlia unica e per quanto mi posso ricordare, cercavo qualcosa che mi
rendesse felice. Cercavo la pace e la gioia. Quando ero bambina, andavo alla chiesa
metodista nel nostro piccolo villaggio del sud dell’Illinois. All’età di sei anni,
accompagnai mia nonna ad un risveglio e avanzai per dare il mio cuore a Gesù, ma
nessuno venne per aiutarmi o consigliarmi. Temo di non aver vissuto per Lui. Andavo alla scuola domenicale, in chiesa e al campo dei giovani della nostra chiesa; ma,
malgrado tutto questo, non conoscevo Gesù come mio Salvatore.
Poi, ci trasferimmo in un’altra città e, dopo essermi diplomata alla scuola
secondaria, cominciai a lavorare in un ufficio per sei e sette giorni alla settimana,
dalle ore 15,00 alle ore 23,00. Quando io e le mie compagne avevamo una serata
libera, ne approfittavamo per uscire insieme. Andavamo a ballare e bevevamo
qualche bicchiere. Esse potevano smettere di bere quando lo volevano, ma io non lo
potevo. Non ero immorale, ma Dio dice che ai Suoi occhi un peccato è così grave
come un altro.
Nell’anno 1949, ero un’alcolizzata incorreggibile (non volevo ammetterlo neanche
a me stessa). I miei genitori volevano aiutarmi, ma non sapevano come venirne a
capo, poiché essi non bevevano. Nel mio cuore volevo essere libera e provai di tutto
per dimenticare il bere, ma questo non mi tolse l’abitudine. Alla fine, decisi di unirmi
agli Alcolizzati Anonimi, pensando che, forse, essi avrebbero potuto aiutarmi. In
questa organizzazione, non ero felice: anche se, andando alle loro riunioni, restai
sobria per nove mesi. Ogni sera, pregavo perché Dio mi mantenesse sobria. Egli mi
mantenne sobria, ma non ero né felice né libera.
Prima di unirmi agli Alcolizzati Anonimi, avevo soggiornato in parecchi ospedali. In
quel periodo della mia vita, ero molto debole, perdevo peso ed ero proprio
miserabile. Cinque dottori mi avevano abbandonata, uno di loro mi aveva detto che,
in sei mesi, sarei stata in un ricovero per alienati. I vicini mi avevano abbandonata, i
ministri non sapevano più cosa fare. Mio padre disse a mia madre di rinunciare a
pregare per me, poiché io non sarei mai cambiata; ma ella non l’ascoltò, poiché ella
diceva che, forse, io non sarei cambiata, ma che Dio era capace di cambiarmi. Sono
così contenta che mia madre si sia tenuta al mio fianco e che ella si sia attaccata alla
Parola di Dio.
Diventai cattolica, cercando la pace del cuore, benché non ci credessi. Mi dissero
che avevo bisogno d’aiuto, ma non mi condussero a Cristo. Tutti mi avevano
abbandonata, tranne mia madre. Quando stavo peggio di come non lo ero mai stata,
mia madre mi vide in una visione essere salvata, dietro un pulpito, che aprivo la
Bibbia. Ella credette a Dio anziché credere ai cinque medici e, più tardi, questa
visione si compì così come Dio gliel’aveva mostrata.
Brancolando per un raggio di luce, mentre la vita non era che tenebre, delle
persone mi parlarono di una serie di riunioni a Hammond, Indiana, dove un profeta di
Dio, il reverendo William Branham, pregava per gli ammalati; e gli zoppi
camminavano, i ciechi erano guariti, dei cancri venivano gua-riti e dei miracoli si
operavano nel nome di Gesù Cristo. Mi attaccai a queste parole poiché pensavo
che, se queste persone erano guarite, allora anch’io avrei potuto essere guarita.
Quel giorno dell’11 luglio 1952, io, mia madre e la sua amica andammo al Civic
Center dove si teneva la riunione. Dopo la riunione del pomeriggio, ritornammo ed io
ricevetti un biglietto di preghiera. Il fratello Branham tornò e predicò.
Dopo la sua predicazione, egli chiamò i biglietti da J25 a J50; il mio era il J27.
Così, avanzai sapendo che, se fossi stata davanti a quest’uomo di Dio, sarei stata
guarita. Quando arrivai nella fila di preghiera, il fratello Branham disse che mi vedeva
nelle tenebre. Egli disse: “Credete al profeta di Dio?”. Dissi: “Si”. Il fratello Branham
disse: “Se Dio mi rivela quel che non va in voi e se Gesù vi guarisce, Lo servirete per
il resto della vostra vita?”. Risposi: “Si”. Il fratello Branham chiese all’uditorio di chinare il capo, egli posò le sue mani sulla mia testa e, nel nome di Gesù Cristo, cacciò
il demone dell’alcool dalla mia vita ed io lasciai il palco libera. Ero così felice di sapere che per la prima volta nella mia vita ero LIBERA. Gloria al Suo santo nome.
Quella sera, venni a Dio domandandoGli di mostrarmi che ero stata salvata,
poiché sapevo che ero stata guarita. Chiesi a Dio di perdonare tutti i miei peccati,
poiché ne ero dispiaciuta. Attesi circa dieci minuti e, mentre ero distesa sul mio letto
con le braccia stese, la mia anima lasciò il mio corpo e salì al soffitto ed ebbi molta
paura. Chiamai mia madre ed ella mi disse che ero stata appena salvata. Ero molto
contenta.
(Dopo questo, ogni giorno, andai alle riunioni, fino alla fine). Una settimana dopo
essere stata salvata e guarita, andai alla riunione. Un uomo, che era alcolizzato,
venne con mia madre e mio padre. Dopo che il fratello Branham ebbe terminato la
sua predicazione, chiamò i biglietti di preghiera. Mio padre aveva il biglietto R60. Il
numero era alto per essere chiamato, allora io inchinai il capo e pregai. Chiesi a Dio
di guarire quest’uomo alcolizzato, come Egli lo aveva fatto per me; anche di guarire
mio padre e di salvarlo. Il fratello Bran-ham si girò e disse: “Signore, la ragazza lassù
nella balconata è stata guarita una settimana fa dalla stessa cosa che voi avete. Ella
prega per voi e prega anche per qualcun altro. É suo pa-dre. Che egli si alzi in piedi.
Mettete la vostra mano sulla sua testa. Che egli accetti il recupero dell’udito e la sua
salvezza”.
Mio padre cominciò a frequentare la chiesa e la scuola domenicale con me e mia
madre. Avevamo adesso un focolare felice ed io ho veramente una nuova vita in
Cristo. 2° Corinzi 5:17: “Se qualcuno è in Cristo è una nuova creatura. Le cose
antiche sono passate; ecco, tutte le cose sono diventate nuove”. Ringrazio Dio per la
Sua misericordia e il Suo amore verso di me. Dio ha udito le preghiere di mia madre,
ha visto il mio cuore sincero, che voleva essere liberato, ed ha inviato il Suo profeta,
il reverendo Branham, ad Hammond, Indiana, per portare Cristo nella mia vita. Ho il
più grande rispetto per il fratello Branham ed egli è veramente un profeta di Dio.
Gloria al Suo nome.
Testimonianza di Billy Paul Branham (6)
Fu nel corso di una riunione sotto la tenda a Vandalia, Illinois. Io e mio padre
eravamo in una camera e suo fratello Donny era con noi. Eravamo in un piccolo
albergo a buon mercato, non c’era stanza da bagno, c’era giusto un piccolo lavabo
nell’angolo. Un mattino, verso le ore 2,00 o le 3,00, papà mi svegliò, aveva messo un
cuscino sul mio viso. Mi disse: “Paul, ti ricordi quando papà ti parlava dell’Angelo del
Signore che veniva a visitarlo?”. Risposi: “Si”. Egli disse: “Ebbene, Egli è qui. Gli ho
chiesto se potevo svegliare te e Donny, affinché possiate vederLo. Egli mi ha detto
che potevo svegliarti. Ti piacerebbe vederLo?”. Io dissi: “Si”. Sapete, essendo un
ragazzino, non sapevo quel che poteva essere (in questo periodo, Billy Paul aveva
circa quattordici anni - n.d.e.). Pensavo che potesse essere qualcosa che
volteggiava qui e là. Voglio essere onesto con voi. Io non ne avevo idea.
Papà disse: “Sai dove si trova il lavandino?”. Risposi: “Si”. Egli aggiunse: “Quando
toglierò il cuscino dal tuo viso, guarda nell’angolo ed Egli si troverà là”. E quando
tolse il cuscino dal mio viso, guardai. Là, stava un Uomo che portava un vestito
bianco. Aveva il colorito scuro, le Sue mani erano incrociate. Oh! Questo mi fece
venire una paura blu. Mi aggrappai a papà, non sapevo quel che era. Egli non mi ha
mai parlato, Egli mi ha solamente guardato. É avvenuto in questa maniera, sapete,
come il fratello Branham lo ha descritto ed, in seguito, Egli è diventato una Luce ed è
uscito dalla stanza. E da quel momento, ogni volta che viaggiavo con papà nelle
riunioni, potevo dirvi sempre quando l’Angelo del Signore veniva sul pulpito.
Avevo sedici o diciassette anni e non servivo più il Signore, ero retrocesso. Si era
sviluppata un’ulcera duodenale e quest’ulcera mi aveva roso ad un tale punto che la
parete si era perforata e l’interno si era sparso. Papà era partito e vivevo con mia
nonna a Jeffersonville. Per parecchi giorni, cercarono di contattarlo; durante questo
periodo, io mi trovavo all’ospedale. Mentre la mia condizione si aggravava, il dottore
entrò e mi disse: “Billy, sei soltanto un giovanotto e mi ripugna veramente di fare
quest’operazione, ma noi dovremo fare una colostemia, al fine di togliere i tuoi
intestini dal fianco. É quel che dovremo fare o si formerà la cancrena e tu ne morirai.
Avrei desiderato contattare il tuo papà, ma non ci sono riuscito. Abbiamo provato per
parecchi giorni, ma non possiamo aspettare più a lungo perché adesso comincia la
peritonite”.
Un certo mattino, verso le ore 9,00, avrebbero dovuto operarmi. Quel mattino
verso le ore 7,00 o 7,30, qualcuno mi svegliò. Alzai gli occhi e percepii che papà
stava là vicino a me. Egli mi guardò ed io non dimenticherò mai quel che mi disse:
“La via dei perfidi è dura”. Dissi: “Si”. Egli disse: “Mi trovavo nel Colorado, in cima
alla montagna, quando l’Angelo del Signore mi ha parlato e mi ha detto: ‘Vai
immediatamente da Billy’”. Aggiunse: “Ti sei allontanato dal Signore, non è vero?”.
Risposi: “Si. Ma, papà, se tu preghi per me, sarò guarito”. Egli mi guardò e rispose:
“Non sono io che ho peccato, sei tu che hai peccato; così, spetta a te di pregare.
Questa mattina, se sei pronto a ritornare a Lui, il Signore ti guarirà”. Così, pregai e
ridiedi il mio cuore al Signore e Gli chiesi di perdonarmi. Gli promisi che Lo avrei
servito per il resto della mia vita.
In seguito, papà fece una piccola preghiera molto semplice e il dottor Burner entrò.
Egli disse: “Oh! Sono contento di vederti, fratello Branham. Sapete, Billy è
veramente in un cattivissimo stato”. Papà rispose: “Si, lo so, dottore, ma forse è
sufficientemente forte per uscirne. Tuttavia, devo dirvelo dottore, che Billy si era
allontanato dal Signore; ma, stamattina, è ritornato a Lui. Così, potreste riportarlo nel
vostro studio ed esaminarlo ancora una volta?”. Egli disse: “Fratello Branham,
l’abbiamo tenuto d’occhio praticamente ogni ora ed è perforato”. Il fratello Branham
disse: “Lo so, ma solamente giusto una volta ancora”. Dunque mi riportarono nella
sala d’esame, presero delle radiografie e ritornai. Il dottore disse: “Fratello Branham,
non comprendo questo, ma quest’ulcera ha smesso di sanguinare e, di
conseguenza, Billy sarà risparmiato”. Circa due giorni più tardi, rientrai a casa
perfettamente ristabilito.
Una volta, ci trovavamo a Bakersfield, in California. Spero che comprenderete
questo: egli era papà, ma anche più che papà. Così, quella sera, ci preparavamo per
andare a mangiare, credo che è la stessa sera in cui il fratello Branham predicò il
messaggio “Il Segno”. Dunque, salii nella camera di papà e bussai alla sua porta. E
quando venne alla porta, egli portava il suo parrucchino. Gli chiesi: “Porterai questo
parrucchino per andare in chiesa, stasera?”. Rispose: “Si”. Io dissi: “Ebbene, non ci
andrò affatto”. “Ma, dove non andrai?” mi chiese. Io risposi: “Non andrò con te in
chiesa”. Vedete, un’osservazione stupida come questa. E tutto ad un tratto egli
cambiò. Disse: “Fratelli, andate dunque a mangiare da soli, non ho fame. Non
mangerò adesso; così, fratelli, andate a mangiare insieme”. In quel momento, capii
che avevo fatto qualcosa di male.
Dunque, andammo a mangiare ed io dissi al fratello Borders: “Oh, sapete, credo di
aver ferito papà”. Egli disse: “Oh, non hai ferito il tuo papà”. “Si, l’ho fatto” replicai.
Dunque, ritornai e bussai alla sua porta, egli rispose: “Entra, Paul”. Era amichevole e
mi chiese: “Avete avuto una buona cena?”. Dissi: “Papà, vengo da te per scusarmi”.
“Ma, perché, Paul?”. “É a riguardo di quel che ho detto poco fa, a proposito del fatto
che tu avresti portato il tuo parrucchino per andare in chiesa, stasera”. Egli disse:
“Siediti”. Capii allora che avrei udito qualcosa. Continuò: “Credi che potresti ferire
papà?”. Dissi: “Ma, l’ho fatto papà”.
Egli disse: “No, no, tu non potrai ferire papà; poco importa quel che accade, tu
sarai sempre il mio ragazzo. Non potresti ferire papà. Ma, questa Cosa all’interno di
me, che non posso controllare, non ha apprezzato quel che tu hai detto. Ti ricordi la
volta in cui predicavo al tabernacolo, io non potevo leggere la mia Bibbia; così, misi i
miei occhiali e cominciai a leggere le Scritture. Ti ricordi, fu uno dei diaconi della
chiesa; questo fratello venne verso di noi all’esterno; poi, cominciò a ridicolizzarmi. Ti
dicevo continuamente: ‘Bisogna che andiamo via da qui’. Questo fratello diceva:
‘Fratello Branham, ho vergogna di voi, voi predicate la guarigione divina e portate gli
occhiali’”. Il fratello Branham gli aveva risposto: “Ma, io non posso farci niente, la mia
vista si abbassa e, semplicemente, io non posso leggere la mia Bibbia”. Questo
fratello ripeteva continuamente: “Ma, io mi vergogno di voi”. Il fratello Branham disse:
“Io non posso farci niente, questo non ha niente a che fare con la guarigione divina,
semplicemente non posso vedere”.
E quest’uomo veniva sempre alla carica e papà diceva: “Billy, allontaniamoci,
allontaniamoci”. Provai con tutti i mezzi, ma quest’uomo continuava sempre a
molestare. Papà mi chiese: “Ti ricordi quel che è successo? Tre giorni dopo, lo
abbiamo seppellito”. Dissi: “Si”. Egli aggiunse: “Ti ricordi quando Eliseo scendeva
per la strada e i bambini uscirono e gridarono: ‘Eh, vecchio calvo, eh vecchio calvo’.
Era un profeta in collera, ma essi si presero gioco di Dio che era in lui. Tu non
potresti ferire papà, ma questa Cosa che è all’interno non ha apprezzato quel che tu
hai detto. So che tu non lo hai fatto apposta a dirlo, ma ho dovuto allontanarmi da te
prima che tu non aggiungessi altro”.
In un’altra occasione, eravamo in un giro di caccia e i miei nervi erano a fior di
pelle ed io non potevo mangiare la cena che i fratelli avevano preparato. É allora che
vidi papà togliere il suo vecchio cappello nero, inchinare il capo e poi rimetterlo. E
tutto ad un tratto, la mia tensione nervosa cominciò a diminuire e i miei nervi si
calmarono, potei mangiare una grossa cena.
Quella sera, mentre eravamo tutti seduti attorno al fuoco del campo, papà fece
qualcosa che non dimenticherò mai. Si indirizzò a tutti e disse: “Vi dirò qualcosa,
fratelli. Vi ricordate, qualche momento fa, quando avete preparato la cena, Billy non
poteva mangiare. Ho semplicemente tolto il mio cappello ed ho chiesto al Signore di
aiutarlo e di aiutare i suoi nervi, affinché potesse prendere la sua cena e gioire di
questo viaggio. Vedete come istantaneamente il Signore lo ha guarito?”. E noi
rispondemmo: “Si”. Allora, cominciò a togliere i suoi stivali, poi vedemmo che la sua
caviglia era tutta gonfia e tutta blu. Poi, egli aggiunse: “Sei mesi fa, mi sono ferito a
questa caviglia e, ogni sera, ho pregato, chiedendo al Signore di guarirmi; ma, non
ha fatto che peggiorare. Vedete, questo dono non è per me, ma è per voi”.
Un giorno, un fratello mi ha domandato: “Quale è il più grande miracolo che avete
visto?”. Risposi: “Ho visto dei morti resuscitare, dei ciechi e dei sordi guariti; ho visto
la stessa sfida essere lanciata in tutti i paesi. Ma, la più grande cosa che io abbia
mai visto, è il modo in cui il fratello Branham sapeva dominare ogni situazione”.
Qualcuno mi disse: “Non capisco come questo possa essere un miracolo”. Risposi:
“In ogni situazione, Dio gli ha dato la conoscenza per sapere come dominarla”.
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1. e 2. All things are possible, David Harrell.
3. Intervista “In memory of a prophet”, “Shield of Faith”, nov./dic. 1969.
4. Reg. G. Hanson, “William Branham assiste alla campagna di Roberts a Tempa, Florida”, Healing Waters, p. 6, marzo 1949.
5. “William Branham”, Editions Evangéliques, Pesuex, NE.
6. Tratto dalla testimonianza di B. Paul Branham “Vivere il Messaggio”.