biografia opuscolo numero sei
Transcript
biografia opuscolo numero sei
BIOGRAFIA OPUSCOLO NUMERO SEI CAPITOLO TREDICESIMO SERMONI DI WILLIAM BRANHAM Jehovah-Jireh: Il Signore provvederà (1 ) Leggiamo, nel capitolo 22 della Genesi, un racconto riguardante Abramo e Isacco. In questa circostanza, Dio rivelò Se stesso come essere Jehova-Jire. É il primo nome redentore di Dio. Questa parola rivela che Dio provvederà da Se stesso il sacrificio. Al tempo della vecchiaia di Abramo, Dio gli apparve e gli disse: “Abramo, cammina davanti a me e sii perfetto” (Genesi 17:1). In quel momento, Abramo aveva novantanove anni e la sua forza era diminuita. Dio disse a lui ed anche a Sara, sua moglie, ugualmente anziana, che essi avrebbero avuto un figlio e che, tramite questa semenza, la benedizione avrebbe raggiunto tutte le nazioni. Potete concepire che un uomo e una donna di questa età possono procreare? Dio ama le persone anziane. L’impossibile diventa possibile quando Dio è creduto sulla parola. Il Signore apparve ad Abramo come l’Iddio onnipotente. La parola ebrea è: El-Shaddai, che significa: “Petto”. Abramo disse: “Io sono un uomo vecchio e la mia forza se ne è andata”. “Ma, Abramo, io sono il ‘Petto’. Coricati sul mio seno ed io ti renderò forte affinché tu possa avere questo bambino”. Com’è meraviglioso! E questo stesso Dio di Abramo è il nostro Signore oggi. Egli è l’Iddio onnipotente. Io non conosco lo stato di gravità del vostro caso. Un cancro non è niente per Dio se voi volete solamente crederlo e riposarvi sulla Sua promessa. Tra la promessa fatta da Dio ad Abramo e il suo compimento trascorsero venticinque anni. Pensate a questo: venticinque anni! Io vi chiedo di credere e di accettare Gesù come “Colui che guarisce”. Io vi prego di crederLo e di tenere duro, appoggiandovi sulla promessa che voi starete bene. Se voi non state meglio nei giorni seguenti, direte: “Io non credo che i miei occhi miglioreranno o non credo che camminerò meglio”. Questa sarebbe la ragione per la quale non potreste ottenere ciò che avete domandato. Se voi accettate la promessa di Dio, non la lasciate. Io non conosco l’intervallo di tempo tra la promessa e il suo adempimento. Tenetevi saldi ad essa. Un fratello, William D. Upshaw, attese sessantasei anni...e Dio confermò la Sua promessa. Parecchi anni fa, dovetti essere trasportato alla clinica Mayo in seguito ad un completo esaurimento. Potevo appena rendermi conto dove mi trovavo. Tutti quelli che mi esaminarono dissero: “Siete perduto. Voi non potete salvar-vi”. Ma l’Iddio onnipotente mi visitò e mi disse: “Ti rialzerai e starai meglio di quanto tu lo sia mai stato”. Io credetti in Dio e, oggi, io sono in ottima salute come non lo sono mai stato in tutta la mia vita. Prima, non avevo mai superato i sessanta chili ed ora peso settanta chili. Questo non fu ciò che i dottori avevano previsto, ma ciò che Dio aveva detto. Un giorno, mi recai in un istituto per visitare un giovanotto, figlio unico. Egli era colpito da una febbre dovuta al suo cuore malato. L’elettrocardiogramma mostrava che stava per morire. Le infermiere non volevano permettermi di entrare. Io domandai al dottore: “Siete cristiano?”. Egli rispose: “Sono cattolico”. Io gli dissi: “Lascereste entrare un prete vicino a lui?”. Egli rispose: “É differente. Lo lasceremmo entrare per l’ultimo sacramento”. Io replicai: “Si, è differente. Il prete entrerebbe per portare l’ultimo sacramento prima che egli muoia. Io desidero entrare per pregare per la sua vita”. Noi ne discutemmo. Alla fine, egli mi fece infilare un vestito, mi mise una maschera e mi fece lavare le mani in un disinfettante. Poi, potei entrare nella camera del giovanotto. Suo padre, un anziano, stava seduto e mi disse: “Fratello Branham, che posso fare?”. Io risposi: “Solamente mantenere la fede in Dio”. Mi inginocchiai e mi misi a pregare, ma non ci fu nessun cambiamento. Poi, un istante dopo, ebbi una visione e vidi il ragazzo che stava bene. Io dissi: “Signore, questo ragazzo vivrà”. Egli rispose: “Grazie, Signore, grazie”. Egli e sua moglie caddero nelle braccia l’uno dell’altra, si abbracciarono e cominciarono a rallegrarsi. L’infermiera entrò per farci uscire. Ella disse: “Signore, voi sembrate non comprendere ciò che il dottore ha dichiarato. Egli dice che il ragazzo morirà. Non ne ha che per qualche minuto”. Il padre ripeteva: “Alleluia! Alleluia!”. L’infermiera domandò: “Signore, non avete compreso?”. Il padre le rispose: “Solamente voi non capite”. L’infermiera replicò: “Ma, andiamo, signore, è molto buono avere la fede, ma quando l’elettrocardiogramma registra una tale caduta, non c’è più possibilità di vivere. Il figliuolo non respira più. Egli è morto”. Poi, il medico interno entrò. Egli venne per farci uscire tutti perché pensava che stavamo disputando. Allora, il padre si alzò di colpo e disse: “Voi guardate al vostro strumento e al grafico registrato, ma io guardo alla promessa divina di Dio”. Per otto ore, il figliuolo restò in questo stato. Il giorno seguente, stette meglio. Oggi, è sposato ed è padre di famiglia. Alleluia! Questo dipende da “come voi guardate” e da “ciò che voi guardate”. Tutte le promesse divine sono compiute se voi le guardate direttamente. Dio è sempre Jehova-Jire. Egli è sempre El-Shaddai. Gesù ha dichiarato che la Parola di Dio era una semenza che il seminatore seminò. Quando un melo non è ancora che un bocciolo, esso porta già in se ogni frutto, ogni foglia, ogni fiore. Tutte le raccolte di mele sono già nel piccolo albero. Voi lo prendete, lo piantate, lo innaffiate e lasciate agire il sole. Il lavoro del piccolo albero sarà di bere acqua, di bere e bere ancora. Beve tutta la sua parte e cresce; poi, produrrà delle mele. Esse non verranno né da sotto, né da sopra, nasceranno dall’albero. L’uomo che è piantato in Cristo ha in se ognuna delle qualità di cui avrà bisogno nella sua vita giornaliera. La cosa che importa è di essere radicato in Gesù Cristo e di bere ai Suoi ruscelli di acqua viva. Egli è l’inesauribile “Fonte di Vita” e ogni uomo che è in Lui può bere e bere alle Sue promesse. “Un seminatore uscì per seminare del grano e una parte della semenza cadde sulla strada”. Gesù ha detto: “Sono quelli che odono la Parola, ma non La ricevono”. Le persone vengono alle riunioni di risveglio e dicono: “Era un buonissimo incontro”. Il demonio va dritto da loro e strappa la semenza dal loro cuore, poiché essa non ha agito in loro. “Una parte della semenza cadde in un terreno pietroso”. Questa categoria di persone, la sera stessa, vorrebbe convertire il mondo e, alla prima difficoltà che sorge, essi abbandonano tutto. “Altri grani caddero tra le spine e la semenza fu soffocata”. Le preoccupazioni della vita soffocano la Parola e nessun frutto può maturare. Delle persone possono inorgoglirsi così facilmente quando hanno dei soldi in tasca e sono confortevolmente vestiti; la semenza è soffocata dalla mondanità e dall’orgoglio. Ma, ci sono dei grani che “cadono nel buon terreno e portano chi trenta, chi sessanta e chi cento per ognuno”. Se voi avete un terreno incolto che desiderate coltivare, la prima cosa che fate per avere una buona raccolta è di preparare il terreno. Togliete tutti i cespugli, i rovi, le piante rampicanti, le cattive erbe. Le togliete con le loro radici. Se non togliete le radici, il risultato del vostro raccolto è compromesso. Ed è lo stesso quando voi venite a Cristo. Datevi a Dio e...tenete il terreno pronto. Rompetelo, bagnatelo e rendetelo malleabile. Poi, andate e comprate “la migliore semenza” che voi possiate trovare, per portarla in questo terreno. Dopo aver fatto tutto questo, ogni mattino, non andate a dissotterrare il grano per vedere se comincia a germogliare poiché, facendo questo, non avrete mai un raccolto. Che fate dopo aver piantato una semenza? L’affidate alla terra e l’abbandonate. La natura se ne incaricherà e se ne prenderà cura. Voi che desiderate essere salvati o guariti rigettate tutto ciò che trascina nelle profondità, tutte le pietre nel terreno, tutti i dubbi e siate pronti a ricevere la Semenza. Questa Semenza è la Parola di Dio. Quando avete fatto questo, confidate in Essa, innaffiateLa e...benedite Dio. La vittoria è sempre là. Non dissotterrate e non piantate di nuovo la Semenza. Non dite: “Non sto meglio oggi”. Prendendo questo atteggiamento, voi cadete di nuovo e la vostra guarigione sarà ritardata. Credete solamente e agite come se foste già guariti. Dio è obbligato a confermare la Sua Parola, poiché è la “Parola di Dio”; senza guardare alla condizione, questa Parola vincerà satana, non importa dove, non importa quando. Quando Gesù incontrò satana, Egli non si difese con la Sua divinità, ma impiegò la Parola di Dio. Il più debole cristiano ha questa potenza per ottenere la vittoria. Dio ha detto: “Tutto ciò che domanderete pregando, credete che lo riceverete e vi sarà accordato” (Marco 11:24). Una promessa divina che è accettata e creduta da un cuore sincero, e che come la semenza resta sola per crescere, produrrà esattamente ciò che Dio ha voluto farle dire. Essa è la verità. Fatene la prova. Essa non può fallire se qualcuno guarda alla promessa e non ai suoi sintomi. Se una persona dice: “Ma, io non vedo alcun miglioramento”...non è quel che voi vedete, ma è quello che voi credete. Supponete che, domani mattina, il postino vi porti un grosso pacco “espresso” dicendo che è per voi. Voi guardate il pacchetto e scoprite che si tratta di una cassa di serpenti a sonagli. Non è espressamente ciò che voi desiderate. Il vostro nome è sulla scatola, ma...è per voi? In un senso si e in un altro senso no. I serpenti non sono per voi fintanto che non avete firmato per il pacchetto. Malgrado il vostro nome sia scritto sulla cassa e potete avere i serpenti a sonagli se lo desiderate, se vi rifiutate di firmare per avere questa merce, il postino è obbligato a riprendersi il collo. Se egli cerca di convincervi che questo pacchetto è proprio per voi, tuttavia non lo è fino a quando non avete apposto la vostra firma. Gesù non desidera che voi abbiate una malattia o una sofferenza nel vostro corpo. Se il diavolo vuole depositarne una in voi, non ricevetela. Se egli ne produce i sintomi, non accettate questa testimonianza, nemmeno qualsiasi altra cosa il demonio vi presenterebbe. Dite semplicemente: “Riprendi questo, riprendilo, io rifiuto di riceverlo”. Che si produrrà? “Resistete al diavolo ed egli fuggirà lontano da voi” (Giacomo 4:7). Egli se ne fuggirà lontano da voi, andrà via. Ma, fintanto che voi direte: “Si, ho sempre questa malattia... Sissignore, il diavolo me l’ha data ed io concludo che devo averla”, il diavolo vi permetterà certamente di tenerla. Voglio parlarvi della mia esperienza della clinica Mayo. Ero così malato che non potevo sopportare nessun alimento. Persino l’acqua che assorbivo usciva dal naso e dalla bocca. Io non vedevo più chiaro e satana mi diceva: “Tu non ti risolleverai, sei un uomo morto”. Io gli rispondevo: “Ma, Gesù mi ha dato la promessa. Alleluia”. Dio è il migliore Dottore. Gesù è sempre lo stesso. Tutta la Parola di Dio è verità. Dissi a mia moglie: “Apri un barattolo di fagioli. Dammi un po’ di questa cipolla. Voglio mangiare”. Io non avevo fame, ma sapevo che l’appetito sarebbe venuto. Da mesi, non avevo mangiato la minima cosa. Avevo bevuto solamente dell’acqua ed ero stanco. Ella mi chiese: “Come sai che sei guarito?”. Io risposi: “Perché Dio l’ha detto”. Ella posò il cibo sulla tavola ed io presi alcuni di questi buoni fagioli ed anche un po’ di cipolla. Allora, il diavolo mi disse: “Attenzione, quando questo entre-rà nel tuo stomaco, lo vomiterai”. Io risposi: “Satana, vattene, Dio mi ha guarito”. Il mio ragazzino mi osservava mentre masticavo questi alimenti e mi disse: “Papà, il dottore ha detto che questo potrebbe ucciderti”. Io risposi: “Dio mi salverà”. Quando il cibo entrò nel mio stomaco ed io sentii le contratture dei muscoli per gettare questi alimenti, presi un po’ di acqua che ingoiai lentamente. Pensai: “Sono guarito, Dio mi ha dato la promessa”. Io mi aggrappavo alla promessa. Mia moglie lasciò la camera. Io presi un altro boccone di fagioli e le contratture ricominciarono. Bevvi di nuovo un po’ d’acqua e feci uno sforzo per far scendere questo cibo. La vittoria completa non venne immediatamente, ma perseverai giorno dopo giorno e, alleluia, Dio confermò la Sua Parola. Oggi, io sono completamente guarito. Posso digerire una buona bistecca e tutto ciò che voi avreste voglia di darmi. Poiché ho creduto nella promessa, Dio mi ha guarito. Il giorno della preparazione Se c’è un tempo nel quale il popolo deve essere avvisato del giorno in cui vive, è proprio la nostra epoca. Oggi è il giorno in cui Dio prepara il Suo popolo. Ci sono due spiriti nel mondo: uno è lo Spirito di Dio, l’altro quello di satana. Satana prepara i suoi, ma Dio prepara anche i Suoi. Il Signore ha dato ad ognuno il privilegio di essere libero di servire chi vuole. Io non sono mai andato a ballare. Se voi ci andate, non dovete mettervi nell’atmosfera della danza? La musica jazz e i suoi ritmi vi trascinano in questo dominio della danza, ne assicurano il successo. Se voi andate ad un incontro, dovete mettervi nello spirito del gioco per trovarci l’interesse. Voi potete anche restare indifferenti a tutte queste cose ed esserne degli spettatori senza parteciparvi. Lo stesso è per molte persone che si recano in chiesa. Poco importa che qualcosa vi succede. Essi dicono solamente: “Sono andato in chiesa”. Fratelli, andiamo in chiesa per adorare Dio. La Bibbia dice che Dio è Spirito e che bisogna che quelli che L’adorano, L’adorino in Spirito e verità. Ora, è possibile conoscere la verità e mancare lo Spirito, ma quando riunite i due, Spirito e verità, voi potete adorare Dio. Noi viviamo negli ultimi giorni. É la fine di tutte le cose in quest’epoca. La storia del mondo sta terminando. I libri stanno per chiudersi e, quando il nome dell’ultima persona che deve fare parte del corpo di Cristo sarà scritto, la porta della Grazia sarà chiusa e nessuno potrà più entrare. Questo può succedere oggi. Il corpo di Cristo non sarà un fenomeno; non avrà sei dita. Sarà perfetto. Ogni membro sarà lavato nel Sangue, nato di nuovo e predestinato a tutto ciò che Dio ha preparato per lui. Come satana l’ha detto a Gesù, i regni di questo mondo sono suoi. É una cosa dura a dire, ma tutti i regni di questo mondo sono dominati e controllati dal diavolo. Quando satana incontrò Gesù e Lo trasportò su un’alta montagna, mostrando-Gli tutti i regni della terra, Gli disse che poteva farne quel che voleva. Satana sapeva che erano suoi e Gesù non lo contestò. Se i regni di questo mondo fossero retti da Dio, non ci sarebbe più guerra; ma, fintanto che satana è al potere, potete attendervi delle guerre e dei rumori di guerre, fino a che le profezie siano compiute: “Rallegratevi cieli e voi, santi profeti, poiché i regni di questo mondo sono diventati i regni del nostro Dio e del Suo Cristo, ed Egli regnerà per sempre”. Non ci sarà più guerra quando Gesù regnerà nel Millennio. Ma, prima di questa dispensazione, deve esserci un tempo di grande preparazione. Lo spirito del mondo è tale che le profezie stanno per trovare il loro compimento. Attualmente, gli uomini ribelli contro Dio, amanti il lusso e i piaceri, sono manifestati. Dio dice che, negli ultimi giorni, gli uomini saranno profani, amici del piacere più che di Dio, ecc. Io guardo e vedo il diavolo all’opera; egli sta per mettere tutto a posto per il più grande massacro che abbia mai avuto luogo dall’inizio. Nonostante ciò, io sono riconoscente di vedere Iddio all’opera nella Sua chiesa. Dio prepara sempre un’uscita di sicurezza per coloro i quali desiderano scappare. Voi non siete responsabili di essere nati peccatori, ma siete responsabili di restare peccatori. Voi siete nati nel peccato e siete in un mondo dove regna la menzogna. Dipende da voi di restare come siete o di camminare nel cammino consacrato a Dio. In Matteo 24, Gesù disse che, come fu ai giorni di Noè, così sarà alla venuta del Figliuol dell’Uomo. Prima di inviare il giudizio sulla terra, Dio mise Noè nell’arca al fine di salvare lui e tutta la sua casa. Noè diede un messaggio al mondo, dicendo agli uomini del suo tempo di venire e di essere salvati; ma, essendo ribelli, essi rifiutarono di crederlo. Essi non ricevettero questo messaggio, poiché camminavano secondo lo spirito del loro tempo. Quando Noè e la sua famiglia entrarono nell’arca e Dio stesso chiuse la porta della misericordia, non restò più che il giudizio. Che Dio abbia pietà di voi, uomini e donne, se voi non conoscete Cristo quando questo tempo verrà. Si avvicina il tempo in cui voi griderete grazia, ma quando si rigetta la grazia, non resta più che il giudizio. Posso immaginarmi Noè che predica e le persone che dicono: “Fanatismo! Chi ha mai inteso cadere della pioggia?”. Quest’arca stessa, di cui essi risero, fu ciò che salvò Noè. Essa condannò il mondo ed essa salvò Noè. Egli fu salvato poiché era nell’arca preparata da Dio. Oggi, Dio ha un’arca preparata: il corpo di Gesù Cristo che è la Sua chiesa. Questo corpo sarà tolto dalla terra e Dio distruggerà i colpevoli che hanno rigettato Gesù Cristo. Ma, è ancora più insensato rigettare lo Spirito Santo di quanto lo sia stato di rigettare Dio, il Padre, nella dispensazione di Noè. Nel momento della venuta di questo giorno, ci sarà distruzione per quelli che non sono coperti dal Sangue. Oggi è il giorno di preparazione. Molti anni fa, come lo menziona l’Antico Testamento, c’era un anno gradito dal Signore per quelli che erano schiavi e, quando quest’anno arrivava, questo si apriva con un suono strepitoso di trombe e gli schiavi erano liberi. Ma, se essi rifiutavano di essere liberati, li si conduceva al tempio, si metteva il loro orecchio contro il palo e lo si perforava. Allora, essi restavano al servizio del loro maestro tutta la loro vita. É adesso l’anno gradito e ovunque lo Spirito Santo è all’opera per proclamare il Vangelo del giubileo della libertà. Quando la proclamazione dell’emancipazione echeggiò, alla lettura di questo testo, gli schiavi nel Sud furono liberati. La fede viene ascoltando la Parola di Dio. Quando un uomo si siede e ascolta il Vangelo, quando vede l’opera dello Spirito Santo che prepara attualmente la chiesa e la fa pronta per il rapimento, se egli rifiuta di uscire dalle cose del mondo, satana lo marchia a ferro rovente ed è rigettato dal regno di Dio. C’è una linea di separazione che voi potete varcare e che farà che Dio non avrà mai più a che fare con voi. Voi resterete un servitore del diavolo per il resto dei vostri giorni. Daniele dice che al tempo fissato, il tempo della preparazione, la conoscenza aumenterà e gli uomini viaggeranno. L’uomo è andato molto più lontano nella conoscenza durante questi ultimi cento anni che durante tutti i secoli precedenti. Fino a circa cento anni fa, l’uomo inviava un messaggio o una lettera per mezzo di un corriere. Oggi, noi abbiamo il telefono, la televisione. In quei tempi, il mezzo di locomozione più usato era il cavallo, che percorreva circa trenta chilometri all’ora. Oggi, l’aereo raggiunge milleot-tocento chilometri orari. Nel suo capitolo 4, Isaia parla del comportamento della donna. Non ho niente contro le donne, io credo che una buona sposa è la migliore cosa che Dio possa dare all’uomo. Ma, oggi, la donna agisce come un uomo. Ella giura come un uomo, fuma come un uomo. Non c’è, per così dire, più differenza. Le donne degne sono apprezzate, ma quando escono dalla loro posizione, sono gli strumenti del diavolo. Non vi offendete, sorelle mie, io non voglio ferirvi. Il sabato sera, mia madre aveva l’abitudine di darmi dell’olio. Io ne avevo veramente abbastanza di prenderlo che, vedendo la bottiglia, dicevo: “Oh mamma, questo mi rende così malato!”. Ella rispondeva: “Se questo non ti rende malato, non ti farà del bene”. Il Vangelo è un po’ come questo. Non vi sembrerà buono fino a che non siete stati ben puliti dallo Spirito Santo e può darsi che vi renda malati prima di farvi del bene. Satana esaminò l’uomo nel giardino di Eden e non poté fare niente con lui. Provò con la donna. Prese una parola di Dio e mise un punto interrogativo accanto; la donna ascoltò. Adamo non fu ingannato. Era in pieno possesso di tutte le sue facoltà. Seguì sua moglie. Sapeva dove andava. Ma la donna trasgredì le leggi di Dio e, da allora, la donna restò la migliore esca del diavolo in tutte le epoche. Molte donne professano di essere cristiane e fanno degli atti e hanno un abbigliamento da far vergogna. Riconoscerete l’albero dai suoi frutti. Sono persuaso che se avete lo Spirito Santo, sentirete differentemente, agirete differentemente e sarete cambiati. Il diavolo prepara i suoi per l’inferno e Dio prepara la Sua chiesa per la gloria. Dio non ama il miscuglio. Il mondo vuole il miscuglio. Dio richiede la separazione. Lo Spirito Santo separa. Una chiesa separata potrà portare un risveglio spargendosi in tutto il mondo. Il Fuoco dello Spirito Santo è la necessità della chiesa attuale. Mi ricordo che, una volta, io e mio fratello camminavamo nella campagna. Vedemmo una tartaruga d’acqua. Era una cosa piacevole da guardare e desideravo vederla correre. Mio fratello disse: “Lasciamela prendere”, ma quando andò verso la tartaruga, essa si ritirò nel suo carapace. É esattamente quel che fanno una quantità di persone quando predicate loro il Vangelo. Presi un bastone e dissi che volevo battere la tartaruga se non avesse voluto venire e camminare per me. Ma non si muoveva. Dissi: “Me ne occuperò io”. La presi e la tuffai nell’acqua. Dicevo di volerla annegare oppure avrebbe camminato. Allora...alcune bolle d’acqua salirono alla superficie! Che voi battezziate in un modo o in un altro, un peccatore resterà un peccatore. Questo non gli servirà a niente fintanto che il suo cuore non sarà cambiato. Sapete come riuscii a far camminare la tartaruga? Presi delle carte e qualche fuscello che piazzai sotto di essa e ci misi del fuoco. Allora, essa camminò. Quello di cui abbiamo bisogno oggi non è di una nuova dossologia o di canti nuovi, ma di un buon vecchio risveglio, inviato dall’alto tramite lo Spirito Santo, che getta gli uomini nella polvere e li porta diritti davanti a Dio. Allora, voi sarete degli uomini e non delle marionette. Voi, che fumate delle sigarette e che lasciate fumare le vostre mogli, dovreste arrossire di vergogna. L’uomo non si misura dalla sua taglia, ma dal suo carattere. Attualmente, quel che ci è necessario è un’autentica e vera manifestazione dello Spirito Santo. Dio rivela Se stesso nella Sua chiesa. La prepara. Uno di questi giorni, essa sarà presentata a Cristo come una vergine pura. Sarà vestita con un abito ricamato. Il dito di Dio l’ha messa da parte e l’ha ornata di gioielli e di doni dello Spirito Santo. Mostratemi un passo nella Scrittura che indica che Dio ha privato la chiesa della benedizione dello Spirito Santo. Quando Paolo era sulla strada di Damasco, vacillò nella polvere, lo Spirito Santo discese e Paolo cadde come morto. Quelli che lo accompagnavano sentirono ugualmente questa potenza e furono disarcionati dai loro cavalli. Quando il profeta Daniele incontrò Dio, cadde in ginocchio. Fu senza forza fino a che una Voce gli parlò e lo rialzò. Si raddrizzò ed ebbe una visione di Dio. Quando un uomo entra in contatto con Dio, perde la sua forza. Lo Spirito Santo entra in lui e quel che è dell’uomo deve uscire. Dio desidera che voi moriate a voi stessi e che lo Spirito Santo venga in voi. Gesù Cristo fu inchiodato sulla croce e morì. Poi, Egli Si alzò in una vita nuova. Voi dovete morire a voi stessi per rinascere come nuove creature in Cristo. Morite a voi stessi e nascete di nuovo tramite lo Spirito Santo. Quando Stefano viveva, era ripieno dello Spirito Santo; non ripieno di tabacco o alcool, non ripieno della professione di fede della chiesa, ma ripieno dello Spirito Santo. Era come una casa in fuoco in un giorno di gran vento. Più lo si combatteva e più si bruciava; anche quando, un certo mattino, il consiglio lo convocò per produrre la sua difesa, egli non utilizzò questo privilegio, ma difese Cristo. Predicò Cristo e la resurrezione. Chiese ai capi della nazione perché resistevano allo Spirito Santo come lo avevano fatto i loro padri. Allora, Dio scese su questo piccolo profeta ed illuminò il suo viso di un alone meraviglioso fino a che rassomigliò ad un angelo. Ma, al posto di accettarlo in quanto profeta di Dio, si presero gioco di lui e gli gettarono delle pietre. Egli guardò in alto e disse: “Vedo i cieli aperti e il Figliuolo dell’Uomo che è alla destra di Dio”. Poi, mentre il suo viso era tutto illuminato e le pietre rimbalzavano sulla sua testa, Dio lo prese nelle Sue braccia per cullarlo come una madre lo fa per il suo bambino, ed egli si addormentò in Gesù. Niente poteva più col- pirlo, era nelle braccia di Gesù. Un giorno, Gesù ritornerà e il corpo martoriato di Stefano sarà cambiato e reso simile a quello di Cristo, che aveva visto in piedi, davanti al trono, che stava intercedendo. Non solamente Stefano, ma ogni uomo e ogni donna che si prepara incontrerà Cristo nell’aria quando Egli ritornerà. L’amate? Se non conoscete Gesù, trovateLo immediatamente. Se non avete lo Spirito Santo, non rilassatevi...il giorno della preparazione è là. Benamati, in questi ultimi giorni, gli schernitori si leveranno come al tempo di Noè. Sono saggi ai loro occhi. Ma una conoscenza senza Dio può distruggere l’uomo. Quando Eva mangiò del frutto proibito, ella lasciò l’albero della fede per quello della conoscenza. Al primo morso, separò se stessa da Dio e, attraverso di lei, tutta la razza uma-na. L’uomo ha prima scoperto la polvere, poi la bomba atomica e la bomba a idrogeno. Egli è pronto a distruggersi e satana è là per aiutarlo. Ma Dio, nel Suo amore, chiede al Suo popolo di accettarLo e di credere in Lui. La Sua potenza circonda ancora la chiesa. I Suoi segni e i Suoi miracoli sono manifesti e i santi lavano la loro veste nel Sangue dell’ Agnel-lo. Dio mette i Suoi gioielli: i doni di guarigione, il dono di profezia, le parole di conoscenza e di saggezza, il dono d’interpretazione, tutti i doni dello Spirito Santo. Quando una donna è fidanzata, lascia tutto dietro di lei. Si prepara per il matrimonio ed è pronta a partire, se questo è necessario, in un paese straniero. Benamati, lo Spirito Santo chiama il Suo popolo da ogni parte. Dio lo fa entrare nella chiesa. Gli da lo Spirito Santo, i doni dello Spirito Santo e, ben presto, lo prenderà con Lui. Amico peccatore, se non sei pronto, non verresti adesso a cercare Dio con tutto il tuo cuore? Guarigione divina per colui che obbedisce La guarigione divina è una proprietà personale di ogni figlio di Dio. Un’attitudine retta e sincera riguardo alle promesse di Dio porterà la guarigione nella vostra vita. Dovunque siate, voi siete un cristiano se amate il Signore. Ma non potete amare il Signore e praticare le cose del mondo, poiché la Parola di Dio dichiara: “Colui che dice: ‘L’ho conosciuto’ e non osserva i Suoi comandamenti è bugiardo e la verità non è in lui” (1° Giovanni 2:4). La guarigione divina è basata: sulla Parola di Dio, su un sacrificio e sulla vostra fede personale. I doni divini di guarigione non danno ad un uomo il potere di guarire chiunque a sua scelta. L’imposizione delle mani per la guarigione del malato è un atto di obbedienza insegnato dal Signore Gesù Cristo che ha detto: “Ecco i segni che accompagneranno quelli che avranno creduto...imporranno le mani agli ammalati ed essi saranno guariti” (Marco 16:17-18). La guarigione non dipende dalla persona, è un atto di obbedienza, come lo è ugualmente il battesimo per immersione. Nello stesso ordine di idee, l’acqua del battesimo non vi purifica dai vostri peccati, ma il Sangue di Gesù Cristo cancella tutti i peccati. Il battesimo nell’acqua è la dimostrazione visibile dell’opera interiore che la Grazia compie nel cuore. Di conseguenza, se non vi siete pentiti dei vostri peccati, se non avete accettato Cristo come vostro Salvatore, il vostro battesimo non ha alcun significato. Allo stesso modo, se un uomo dice che ha la fede e non ha le opere che danno delle prove che testimoniano di questa fede, non ha niente di valido. La fede senza le opere è morta, come il corpo senza lo spirito è morto. Oggi, ci sono due specie di persone con le quali Dio ha a che fare. Gli uni stendono la Grazia fino a un punto in cui non è più e gli altri la distendono all’opposto. Ma, giusto nel mezzo della strada si rizza il Vangelo del nostro Signore Gesù Cristo. Credo nella Grazia ma, d’altra parte, credo anche nella santità. Isaia parla di un cammino: la via santa. Una strada, costruita correttamente, è sopraelevata nel mezzo affinché le lordure possano essere eliminate. Quando un uomo è generato nel Regno di Dio, è posto in piedi, diritto nel mezzo della strada, gli occhi fissi su Cristo, il Salvatore. Se egli non veglia, si sposterà gradualmente verso uno dei lati, si raffredderà e si gelerà o allora andrà all’altro bordo e rischierà di andare a finire al fanatismo. Proprio nel mezzo del cammino, ci sono le vere tracce di quelli che vogliono obbedire al vero Vangelo di Gesù Cristo. É un Vangelo di cui non dovete vergognarvi: è la potenza e la manifestazione dello Spirito Santo. Potete credere sempre più alla Grazia e cadere nell’universalismo, fare tutto quel che desiderate e credere che sarete salvati. Ma è falso. Altri credono che, se avete fatto questo o quello, avete varcato per sempre la linea di frontiera. Molte persone credono che hanno peccato contro lo Spirito Santo. Quello di cui hanno bisogno è di guardare al loro Avvocato. Dio li riporterà nella Grazia. Che Egli ci aiuti a rimanere equilibrati. É lo stesso per la guarigione divina. Ci sono delle persone che dichiarano di avere una specie di potere per imporre le mani agli ammalati. A Sioux Falls, c’era una donna che fu testimone delle opere meravigliose del Signore. Qualcuno seduto vicino a lei l’intese dire: “Certamente, quest’uomo dice la verità ma...deve essere pieno di magia”. Per lei, non era che della superstizione. No, non è superstizione, è la benedizione di Dio. Prendiamo Sansone. Egli nacque in questo mondo per essere nazireo. Non era il suo desiderio, ma era la volontà di Dio che egli fosse nazireo. Delle persone cercarono di sondare il segreto del suo ministerio. Dicevano: “Che specie di potenza ha quest’uomo? Deve sicuramente pregare in una certa maniera”. La potenza di Dio cancella sempre l’uomo. Ogni essere umano non ha niente al di fuori della potenza di Dio. I misteri di Dio sono nascosti all’essere umano. Noi dobbiamo accettare e credere. Tutto ciò che Dio fa è una manifestazione della Sua potenza; l’uomo lo vede e l’accetta. Quando Filippo condusse Natanaele a Gesù, costui era un po’ sulla difensiva. Ma Gesù disse: “Ecco un vero israelita nel quale non c’è frode”. Natanaele disse: “Come mi conosci, Rabbi?”. Gesù gli rispose che prima che Filippo lo chiamasse, Egli lo aveva visto sotto il fico. Certo, Natanaele avrebbe potuto dire: “Come l’ha saputo quest’uomo?”. Ma, Natanaele non dubitò. Egli rispose: “Tu sei il Figliuolo di Dio, il Re di Israele”. Quella donna, seduta al bordo del pozzo, avrebbe potuto dire di Gesù che Egli era un indovino, poiché Egli era stato capace di rivelare quale era stata la sua vita e che ella era nel disordine. Ma no, ella disse: “Vedo che Tu sei un Profeta”. Pietro avrebbe potuto dirlo quando Gesù gli comandò di andare a pescare un pesce, di aprire la sua gola e di prendere là un pezzo di moneta per pagare il tributo. Quando Gesù disse ai Suoi discepoli di recarsi in un certo luogo e di seguire un uomo che portava un’otre d’acqua e di andare a casa sua per preparare la camera superiore, essi avrebbero anche potuto avere gli stessi pensieri. Ma Gesù diceva che Egli sapeva queste cose semplicemente perché il Padre Glielo aveva rivelato. “In verità, in verità, Io ve lo dico, il Figlio non può fare niente da Se stesso, a meno che Egli non lo veda fare al Padre, poiché tutto quel che il Padre fa, il Figlio lo fa anche similmente; poiché il Padre ama il Figlio e Gli mostra tutto ciò che Egli fa, e dimostrerà delle opere più grandi di queste, in modo che voi siate pieni d’ammirazione” (Giovanni 5:19-20). Le stesse manifestazioni si producono oggi, gli uomini si stupiscono di spiegarle. Ci si abbevera d’istruzione al posto di salvezza. Era già la stessa cosa all’inizio...il prete conosceva tutte le parole latine! Oggi, noi studiamo le parole, ma non conosciamo l’Autore. Nonostante ciò, Dio è vivente e, in quel che Lo concerne, ogni persona malata è guarita. Gesù ne ha pagato il prezzo al calvario. Se i cristiani che si riferiscono ai primi tre capitoli dell’epistola agli Efesini e che pensano di essere figli e figlie di Dio poiché credono in Lui volessero semplicemente leggere i tre ultimi capitoli di questa epistola, essi vi troverebbero come devono vivere per mantenere la loro esistenza. Ci sono delle persone che hanno la fede ma, sempli-cemente, non sanno chi sono. Se solamente lo sapessero! La Parola di Dio è scritta per lo Spirito Santo; Essa è nascosta ai savi e agli intelligenti, ma è rivelata ai fanciulli. Nessuno può comprenderLa se non per lo Spirito Santo. Gesù ha detto: “Se un uomo non nasce di nuovo, egli non può vedere”. La parola “vedere” significa qui “comprendere”. Voi guardate alle cose che si producono e dite: “Non posso comprendere”. Voi guardate con i vostri occhi, ma comprendete con il cuore. E ora, se io potessi andare verso le persone che sanno quel che sono, ma che non hanno abbastanza fede per scrivere l’assegno ed emetterlo sul deposito che Gesù ha messo al calvario e poi potessi andare verso le persone che hanno abbastanza fede, ma non sanno come scrivere l’assegno...se io potessi riunire questi due gruppi, noi avremmo una vera chiesa. Cosa é il cancro (2) I più grandi medici ammettono la guarigione divina, ma molti predicatori la collocano nel passato. Nonostante ciò, sono proprio loro che dovrebbero credere. Cos’è la malattia? La malattia è una conseguenza del peccato. Sapete che ogni malattia viene dal diavolo? Con questo, io non voglio dire che voi avete peccato. Può darsi che la vostra malattia sia ereditaria, manifestandosi ad ogni generazione. Prima che l’uomo conoscesse la malattia, non c’era peccato. Allorquando il peccato entrò nel mondo, la malattia seguì come conseguenza. Prendiamo il caso di quell’uomo sordomuto che fu condotto a Gesù (Marco 7:32). Noi lo inviamo dal medico. Costui guarda l’orecchio, esamina la gola, le corde vocali, poi dichiara: “Non può parlare, né ascoltare”. Ma perché? Non c’è un timpano? Non ha delle corde vocali? C’è qualcosa che disturba? Non si potrebbe togliere ciò che ostacola affinché egli possa parlare e udire? Nel 90% dei casi, il dottore vi dirà: “Il nervo è morto, è paralizzato”. Nonostante ciò, il sistema nervoso funziona per tutti gli altri organi del corpo. Allora, perché c’è morte in questo settore? La Parola di Dio dichiara: “É uno spirito sordo e muto; è uno spirito di cecità; è uno spirito di mutismo”. Anche l’epilessia viene dal diavolo. Oggi, il demone di questa malattia porta un nome carino: “epilessia”. Ma, malgrado questa etichetta è ugualmente il diavolo e Dio lo rivela nella Sua Parola. Se veramente il nervo in questione è morto, chi l’ha ucciso? E perché è senza vita solamente in questa parte? Il medico basa il suo giudizio su quel che vede, su quel che ascolta, su quel che può toccare e constatare. Allora, c’è una causa soprannaturale. Se ciò che lega il nervo paralizzato può essere tolto, la vita ritornerà in questo organo e il malato comincerà a intendere, a parlare, a vedere. All’inizio, forse questo non sarà perfetto, ma qualcosa si è prodotto, il nervo morto ha ricevuto un impulso di vita. La Bibbia dichiara: “Gesù cacciò un demone. Essendo il demone uscito, il muto parlò” (Luca 11:14; Matteo 9:32, 12:22). É un demone che legava il malato e non una causa naturale. Bisogna venire a Gesù, il solo che possa aiutarvi. Parliamo un po’ del cancro. Cos’è il cancro? Questo nome trae radice dalla parola “granchio”. É un nome medico, ma la Parola di Dio dichiara che è un demone, un tormentatore. Voi che avete un cancro, un tumore o la cataratta agli occhi, non avete avuto sempre questa malattia. Prendiamo le cose che appartengono all’ordine naturale. Esse sono il tipo delle cose spirituali. Alla vostra nascita, si è prodotto qualcosa nell’ordine naturale. Alla vostra conversione, quando siete nati di nuovo, qualcosa ha avuto ugualmente luogo spiritualmente. Alla nascita del bambino, la prima cosa che viene è l’acqua. Poi, esce anche del sangue e la vita, cioè il bambino. Quando Gesù morì e ricevette il colpo di lancia, uscì anche dell’acqua e del sangue, poi lo Spirito che Egli aveva rimesso nelle mani di Suo Padre. La nascita naturale è dunque figurativa della nascita spirituale. Nella prima epistola di Giovanni, capitolo l (Capitolo 5 - n.d.t.), versetto 7, noi leggiamo: “Poiché ce ne sono tre che rendono testimonianza nel cielo: il Padre, la Parola e lo Spirito Santo e questi tre sono uno”. La Parola è il Figlio. Non potete avere il Padre senza avere il Figlio. Non potete avere il Figlio senza avere lo Spirito Santo. Al versetto seguente, Giovanni dice: “Ce ne sono anche tre che rendono testimonianza sulla terra: lo spirito, l’acqua e il sangue e questi tre si riferiscono ad uno”. Essi sono d’accordo. Non sono uno, ma sono d’accordo. Essi rendono testimonianza di un’opera unica: la giustificazione per la fede (l’acqua), la santificazione per il sangue e il battesimo dello Spirito Santo (l’acqua, il sangue, lo spirito). L’avvoltoio è un uccello che si nutre di carne morta. Il cancro rode il corpo dell’uomo. All’inizio, non sono che alcune cellule contuse, ma una vita estranea è entrata in esse, una vita che non era al principio. Al concepimento, la vita è introdotta da un piccolo germe che si trova in una cellula sanguigna. Questo piccolo germe è invisibile a occhio nudo, ma se mettete la cellula sanguigna sotto il microscopio, allora vedete che il germe si muove. É la più piccola forma di vita e in essa è tutto il corpo. E le cellule si sviluppano secondo la loro specie come ogni seme si riproduce secondo la sua specie. Questo germe di vita viene da Dio; è una vita soprannaturale. Ma, da dove viene la vita che è nel cancro, nel tumore? Le cellule che costituiscono un cancro assumono delle forme diverse, dando alla malattia degli aspetti differenti. Ci sono dei cancri piatti ed estesi. Altri sono granulosi o gibbosi o presentano delle ramificazioni. Sono dei demoni; essi non hanno affatto forma. É uno spirito che si sviluppa in voi attra-verso queste cellule. Penetra in voi, succhia il vostro sangue e vive su di voi. Fa la sua opera di morte prendendo la vostra stessa vita. Che farà il dottore? Egli esaminerà e vedrà se può fare qualcosa. Se il cancro è troppo avanzato non c’è niente da fare. Bisogna intervenire chirurgicamente e voi potreste non sopportare l’operazione. Allora, deve lasciarvi andare. Se il tumore è piccolo e si può operare e togliere la parte malata, allora avete delle possibilità di guarire. Dunque, non c’è che una porta d’uscita: bisogna sbarazzarsi di questa vita estranea. Che fa la guarigione divina in un tale caso? Il Signore si occupa della vita che è nel tumore e non del tumore stesso. Lo Spirito di Dio non si occupa del genere di cancro. Egli rigetta, attraverso la Sua potenza di vita, la vita maligna del tumore. Lo spirito di vita viene ad incontrare lo spirito di morte per l’efficacia del Sangue di Gesù Cristo, poiché nelle cellule del Sangue di Gesù riposava la vita stessa di Dio. Allora, andate via e dite: “Mi sento meglio. Ma...ecco un gonfiore”. Dimenticate questo gonfiore, non lo guardate. Voi ammazzate un animale, lo mettete sulla bilancia e lo pesate. Il giorno seguente, se voi pesate nuovamente la bestia, parecchie libbre del suo peso saranno già sparite. Perché? La vita è andata via. Sarà così per i primi giorni; ma, dopo settantadue ore, questo corpo morto comincerà a gonfiarsi e il suo volume sarà più grosso di prima. Il malato si sente meglio, lo spirito di vita ha cacciato l’intruso, ma il tumore morto è là nel corpo e il malato constata che ha la febbre. Allora, sarebbe tentato a dire: “Mi sono sentito meglio per qualche giorno ma, ecco, la cosa è ritornata”. No. É proprio il segno che voi siete guarito. Il vostro corpo reagisce come ha reagito quando avevate un semplice ascesso alla gengiva o ogni altro genere d’infezione. Il vostro sangue ha preso e raccolto le impurità di questo gonfiore. Gesù ha detto: “Quando lo spirito impuro è uscito da un uomo, esso se ne va nei luoghi aridi, cercando riposo e non ne trova affatto e dice: ‘Ritornerò nella casa da cui sono uscito’. E, quando ci viene, la trova spazzata e ornata. Allora, se ne va e prende con se sette altri spiriti peggiori di lui...” (Luca 11:24-26). Se “l’uomo della casa”, cioè la fede, non si trova là per impedire loro di penetrare, essi entreranno e la persona sarà sette volte più infelice di prima. Non è solamente una speranza di guarigione che vi necessita, ma che voi sappiate nel vostro cuore che, qualunque cosa possa prodursi, voi siete guariti. Se vi sembra di stare meno bene e vi mettete a dubitare della vostra guarigione, la vostra incredulità apre la porta al nemico e perdete il beneficio della vittoria riportata dalla fede. Questo gonfiore morto in voi riprenderà vita a causa della vostra incredulità. La responsabilità non ricadrà sul Signore, ma su voi stessi. La Parola di Dio è infallibile in tutti i punti. Sono obbligato a dirvi queste cose e desidero che le riceviate. Quale beneficio si trae dal lasciar venire il diavolo e di far della Parola di Dio un inganno? Bisogna che tutte le cose siano ben in chiaro nel vostro cuore. Bisogna che voi sappiate di cosa parlate. Se alla conoscenza, voi aggiungete l’accettazione del vostro cuore, sarete guariti; altrimenti fate del male a voi stessi. Ce ne sono che pensano: vedere è credere. Bisogna togliere quest’idea dalla vostra testa. Vedo davanti a me un uomo. Egli è abbastanza basso e ha un costume grigio con una cravatta a disegni. Credo che è là perché io lo vedo. Ma, se qualcosa o qualcuno s’interpone fra lui e me, egli è lo stesso tanto presente di quando i miei occhi lo guardavano. Cinque sensi sono stati dati all’uomo: la vista, l’udito, il tatto, il gusto e l’olfatto. La vista non costituisce che un solo senso ed è spesso il più difettoso di tutti. Voi avete molte illusioni ottiche. Se io non posso vedere quest’uomo, ma posso toccarlo, so che è là perché l’ho toccato. Voi ascoltate la musica, ma nessuno l’ha mai vista. No, vedere non è credere. “Ora, la fede è certezza delle cose che si sperano e una dimostrazione di cose che non si vedono” (Ebrei 11:1). É ancora più reale dell’apporto dei vostri cinque sensi. Amen! Se io vi dicessi che la camicia bianca che io porto è rossa, voi non lo credereste, poiché la vostra vista testimonia al vostro spirito che è veramente bianca. E tuttavia, se voi foste daltonici, il colore che voi vedete non sarebbe sempre il colore reale. La fede non sbaglia mai. Essa non è daltonica. Se voi credete con tutto il vostro cuore, si stabilisce in voi una certezza di guarigione. É tutto così reale per voi quanto ciò che voi vedete con i vostri occhi. Non avete nemmeno più bisogno che si preghi per voi; tutto è adempiuto per voi, avete già la vostra guarigione. Quando venite per avere una benedizione di guarigione, desiderate ottenere quello che è al di fuori della vostra portata. Qualcosa deve prodursi in voi e non in Cristo. Il dono manifestato attraverso di me non ha altro scopo che di aumentare la vostra fede fino al livello voluto. Quel che importa dunque, non è che dei predicatori o io stesso vi tocchiamo, ma che voi tocchiate Cristo. Ecco perché Dio mi ha dato il dono: è per la vostra fede. Amen! _____________________________ 1. Questo capitolo è tratto dal libro “The William Branham Sermons” di Gordon Lindsay e tradotto in francese dalle Editions Evangéliques, Peseux , NE. 2. Frammenti di un sermone di William Branham predicato a Renens, Svizzera, il 23 agosto 1955 e pubblicato in “William Branham” delle Editions Evangéliques, Peseux, NE. CAPITOLO QUATTORDICESIMO TESTIMONIANZE Le diverse testimonianze contenute nelle pagine che seguiranno ci provengono da diversi testimoni e sono tratte da differenti fonti. Ecco l’estratto di un articolo di Dick Leggat, tratto dalla rivista carismatica “Restore” del novembre 1978. Un’intervista personale con Ern Baxter Nota dell’editore: Durante gli anni che seguirono immediatamente la seconda guerra mondiale, gli Stati Uniti e il mondo in generale furono testimoni di un grande movimento di Dio che, alla fine, si è fatto conoscere sotto il nome di “risveglio della guarigione”, nel quale i ministeri di uomini quali William Branham, Oral Roberts, Gordon Lindsay e T.L. Osborn diventarono eminenti. Quando il risveglio della guarigione esplose, il fratello Ern Baxter era pastore di una grande chiesa evangelica nell’ovest canadese. All’invito di William Branham, egli viaggiò con il gruppo Branham, pur mantenendo la sua posizione nella sua chiesa locale. Al tempo in cui delle divisioni denominazionali erano chiaramente definite da criteri puramente teologici, il dottor Baxter non era un ministro pentecostale. Nonostante ciò, non era neanche un ministro evangelico tradizionale, perché era stato battezzato dallo Spirito Santo. Con le sue proprie parole, egli ci dice: “Ero in qualche modo un pre-carismatico carismatico”. Degli avvenimenti storici molto significativi hanno preceduto il movimento carismatico attuale. La mag-gior parte delle persone non sono coscienti di questi avve-nimenti. In questa intervista condotta da Dick Leggat, editore capo della rivista “New Wine”, il fratello Ern Baxter descrive l’atmosfera spirituale di quei giorni. Da un punto di vista interiore, egli descrive il risveglio della guarigione. Essendo un uomo che ha vissuto la storia, egli rivela gli insegnamenti tratti dalle esperienze di questo movimento da cui noi, i rinnovati carismatici di oggi, possiamo trarre profitto. Domanda: Nel suo libro “All thinghs are possible” (“Tutto è possibile” -n.d.t.), che è un esposto storico del risveglio della guarigione e del movimento carismatico in America del Nord, David Harrell dichiara che sono pochi gli osservatori ecclesiastici che hanno riconosciuto l’importanza di queste immense campagne di guarigione degli anni ’50 e pochissimi di coloro che sono affascinati dal movimento carismatico di oggi conoscono le sue origini. Potreste dirci che genere di atmosfera religiosa c’era negli anni che seguirono la seconda guerra mondiale e le circostanze che hanno reso possibile i risvegli della guarigione? Baxter: A quel tempo, l’atmosfera religiosa era spiritualmente piuttosto bassa. Ogni avvenimento soprannaturale del mondo intero era diffuso ed esaminato con interesse. A mio avviso, l’elemento soprannaturale in seno al Pentecostalismo era generalmente molto basso. C’erano qua e là delle benedizioni, ma non c’erano risvegli di grande larghezza. L’impatto che fece la guarigione nel movimento è dovuto al fatto che non si era avuta un’ondata di guarigione da molto tempo. Nel 1933, in una grande conferenza pentecostale, la maggior parte del tempo dei delegati fu speso discutendo per sapere perché le persone non ottenevano più il battesimo dello Spirito Santo e il perché di questa mancanza di guarigioni e di conversioni. Di conseguenza, devo dire che il clima spirituale era molto basso. Questo ha allora fornito uno sfondo per l’arrivo del risveglio della guarigione. In quel periodo, quando William Branham apparve sulla scena, egli era il solo che aveva un autentico ministerio di guarigione. Persino i fratelli Jeffreys della Gran Bretagna avevano attraversato l’apice del loro ministerio alla fine degli anni ‘30. Così, il clima religioso era al punto in cui il soprannaturale sembrava essere cessato. Allora, quando William Branham entrò in scena con la qualità del soprannaturale che egli dimostrava, questo fu degno di essere pubblicato perché era relativamente nuovo. Domanda: Che cosa vi ha condotto ad unirvi alla sua équipe? Egli ve lo ha chiesto o avete avuto un contatto con lui e, in seguito, un rapporto si è sviluppato? Baxter: Me ne stavo andando in vacanza e in aereo, nel giornale “Time”, ho letto a proposito di lui. Ero in viaggio con mia moglie per Winnipeg, dove avevamo degli amici. Durante la cena, il mio ospite (colui che ospita - n.d.t.), un uomo d’affari molto in vista a Winnipeg mi disse: “C’è un ministro molto insolito laggiù alla chiesa di Zion. Il suo nome è William Branham”. Risposi: “Ho appena letto a suo riguardo nell’aereo”. Decidemmo di assistere. Quel che udii era unico, poco comune. Prima di allora, non avevo mai udito qualcosa di simile. Parlava dei demoni e della potenza di Dio per guarire. Malgrado il fatto che era fondamentale, in questo c’era qualcosa che attirava. Mentre stavo nel buio, dissi al mio ospite: “Sento che avrò qualcosa a che fare con quest’uomo”. Poi, ritornai a Vancouver e William Branham venne a Calgary. Decisi di portare qualcuno dei miei a Calgary. In quel periodo, Branham aveva uno o due uomini che viaggiavano con lui, la cui responsabilità era soprattutto di preparare le riunioni. Ogni sera, egli pregava per parecchie migliaia di persone. Siccome il suo fardello era così pesante, altri ministri che potevano far fronte a grandi folle si occupavano delle riunioni del pomeriggio ed io fui invitato ad occuparmi di una riunione pomeridiana. Mi ricordo su cosa parlai: “Ecco il giorno che Dio ha scelto, rallegriamoci e siamo felici”. Presumo che l’uomo che mi ascoltò gli riferì le mie parole. Dopo essere rimasto due o tre giorni e senza aver fatto alcun tentativo per incontrare personalmente il fratello Branham, ritornai a casa. Quando fui di ritorno a Vancouver, un buon numero di ministri si riunì e disse: “Dobbiamo far venire William Branham qui”. Mi si chiese di dirigere le riunioni ed è quel che feci. Branham chiese di vedermi. Egli disse che era stato in preghiera e che l’Angelo del Signore gli aveva detto che sarei stato il suo compagno nel ministerio. Ed egli mi invitò ad unirmi a lui. In quel periodo, ero pastore di una grande chiesa. Dopo aver ottenuto il permesso di lasciarli, mi sono unito a Branham, a Ashland, Oregon. Ho cominciato a viaggiare con lui ogni volta che potevo allontanarmi dalla mia chiesa. Un anno, stette via per otto mesi. Quando egli parlava e, specialmente ai suoi inizi, gli succedeva di dire delle cose terribilmente provocanti. Per me non era necessario. Così, quando parlavamo assieme, ci intendevamo. Egli dava le sue testimonianze e parlava della storia della sua vita; io facevo le spiegazioni, soccorrevo i malati. Sono stato con Branham dal 1947 fino a che dovetti lasciarlo all’incirca nel 1953-54. Più tardi, F.F. Bosworth si associò e si incaricò di alcune riunioni. Domanda: Potreste brevemente descrivere il ministerio di Branham o alcuni dei punti culminanti e quel che lo portò sulla scena nazionale? Baxter: William Branham aveva una parola di conoscenza straordinaria. Prima di pregare per una persona, dava dei dettagli precisi che concernevano la malattia della persona, così come dei dettagli sulla sua vita, il suo domicilio, le sue attività ed anche delle cose fatte molto lontano nella sua infanzia. Per tutti gli anni che sono stato con lui, Branham non ha mai commesso un solo errore con questa parola di conoscenza. Per quel che mi concerne, questo riguarda migliaia di casi. L’utilizzo di questa parola di conoscenza è cominciata tramite un fenomeno nella sua mano. Egli prendeva la mano di una persona nella sua. Immediatamente, nella parte più spessa della sua mano, alla base del pollice, c’era una manifestazione precisa secondo la malattia o il bisogno. Ho visto questo fenomeno tante volte che ho comin-ciato ad apprendere le malattie al punto che io ero diventato capace di riconoscerle. La tubercolosi era di un rosso legger-mente rosato. Il cancro era di un rosso vivo nel quale una parte del pollice ci dava l’impressione di sorgere come un’onda. Domanda: Era visibile fino a questo punto? Baxter: Si, potevate vederlo. Questo lo portava a dare delle parole precise che contenevano dei dettagli esatti concernenti la persona. Egli non ha mai fallito e questo faceva enormemente colpo. Così, in quel momento, Branham introduceva la sua forma di liberazione. Egli cacciava gli spiriti. Questo rendeva le grandi congregazioni molto sensibili alla presenza delle forze demoniache. C’era molta prudenza. Per esempio, egli insisteva affinché l’uditorio tenesse la testa inchinata durante l’esorcismo, per paura che gli spiriti entrassero in altre persone. Tutto il suo ministerio era così nuovo e così potente al tempo in cui io l’ho incontrato, nel 1947, che la sua corrispondenza era notevole. Parecchi guaritori che vennero dopo, è da lui che presero la loro iniziativa. Egli fu realmente la sorgente d’inizio del risveglio della guarigione degli anni 50 fino al 1960. Molti uomini, che cominciarono a fare delle riunioni di guarigione in seguito a Branham, ebbero dei ministeri brevi. Parecchi di loro non potevano tenere davanti alle esigenze e alle con-seguenze del ministerio sulla loro persona. Quel che questo generò fu incredibile. Molte persone non conoscevano la guarigione o persino se esisteva qualcosa di soprannaturale. Il ministerio raggiunse e toccò le persone delle denominazioni. Fu in questo modo molto efficace. Le persone si preoccupava-no dei loro corpi. Così, percorrevano alcuni delle centinaia e altri delle migliaia di miglia. Era difficile controllare le lusin-ghe e le lodi. Era quasi come l’esperienza di Paolo e Barnaba quando furono considerati come “degli dei scesi dal cielo”. Domanda: Potreste raccontarci alcuni dei periodi più memorabili trascorsi con lui e gli avvenimenti che vi ricordate ancora chiaramente? Baxter: Ebbene, cercare di ricordarmi o di scegliere alcuni avvenimenti straordinari con William Branham è qualcosa di difficile, perché non era che una sfida continua del soprannaturale. In un’occasione, eravamo negli stati del sud. Era una riunione in un grande auditorio. La prima e la seconda sera che il fratello Branham era là, un uomo venne nella fila di preghiera. Egli lo guardò e disse: “Signore, vedo che questa sera, voi siete venuto in questa fila per prendermi in difetto. Difatti, vi vedo ieri sera, in una camera, seduto con quattro altri ministri. Voi siete un ministro di tale e tale denominazione”. Poi, egli alzò il suo dito in direzione della balconata e disse: “Questi quattro uomini che sono seduti lassù sono i vostri amici e, ieri sera, voi avete complottato contro di me sul modo d’imbrogliarmi. Stavo per dirvi quello che non andava in voi e stavate per negarlo”. Essi si girarono e se ne scapparono dall’edificio. Una volta, ero con lui in Africa del Sud, un gran numero di persone religiose rigettarono il ministerio della guarigione e crearono una vera opposizione. C’era un uomo nella riunione che era interessato. Era di questa denominazione che si era sollevata contro di noi molto fortemente. Mentre tornava a casa sua, quest’uomo sentì una mano dietro la sua camicia, si girò e non vide nessuno. Ma, quando arrivò a casa sua, egli tolse la sua camicia e, in quel momento, trovò l’impronta di una mano come se un ferro caldo avesse lasciato la sua impronta sulla camicia. Il giorno seguente, la camicia fu mostrata sul giornale. Un’altra volta, a Des Moines, Iowa, un missionario di South Seas stava davanti al fratello Branham. Era appena arrivato da casa sua con l’aereo poiché soffriva di una malattia molto grave. Il fratello Branham cominciò con queste parole: “Oh, voi siete un missionario e, oggi, avete giusto preso l’aereo”. Ed egli diede il nome dell’aereo con il quale l’uomo era venuto. A questo punto, la folla intera giubilò. Domanda: Branham aveva avuto dei contatti con degli uomini che l’avevano preceduto come Smith Wigglesworth o i Jeffreys? Questo avrebbe potuto ispirare il suo ministerio? Baxter: A quel tempo, ho verificato molto accuratamente questo fatto. In rapporto al suo dono, Branham non aveva alcun legame diretto con il Pentecostalismo. A casa sua, non c’era stata una vita spirituale profonda; ma, mi raccontò delle storie che mostravano che questo dono è stato con lui dalla sua infanzia. Una volta, mi ha detto: “Se mai qualcuno scrivesse la mia biografia, tu sei il solo a cui ho veramente detto tutto”. Io e lui abbiamo avuto assieme degli incontri di parecchie ore. In un’occasione, mi confessò che non credeva che le lingue fossero l’evidenza del battesimo dello Spirito Santo. Così, gli chiesi in merito al parlare in lingue. Mi rispose che era stato in una missione pentecostale e aveva chiesto a Dio: “Signore, queste persone sembrano essere le sole che accetteranno il mio dono. Lasciami parlare in lingue affinché io sia accet-tabile ai loro occhi”. Ed egli mi disse che Dio l’aveva lasciato parlare in lingue ma, che in seguito, non avrebbe più parlato. Questo è sembrato essere il suo inizio al Pentecostalismo e, chiaramente, essi lo avrebbero accettato a causa di questo. Pochissime persone conoscono questa versione. Ma, la menziono perché, man mano che il suo dono diventava apparente e mentre egli invecchiava, si percepiva che probabilmente le persone pentecostali erano le sole che lo avrebbero ricevuto. Egli era relativamente un uomo illetterato e non aveva letto molto. Era un grande cacciatore e le sue abilità rivelavano un grande indirizzo naturale e intuitivo. Gli chiesi in merito a molte persone. Non conosceva il dottor Charles Price che aveva avuto tutto un ministerio di guarigione negli anni 1920-1930 e nemmeno molti altri che gli menzionai. Dunque, non vedo che alcuna ispirazione per il suo ministerio sia venuta da questi uomini dell’inizio e certamente non per quel che riguardava il suo dono di “parola di conoscenza”. Apparentemente, non c’era nessun modello al quale avrebbe potuto rifarsi. Sembrava semplicemente uscire da una fonte tutta nuova. Egli era un missionario battista e la sua tradizione non lo avrebbe mai portato nella storia del Pentecostalismo. Domanda: Come fu ricevuto dalle persone degli anni ’50? Baxter: Fu ricevuto con gioia dalle persone ordinarie a causa della manifestazione divina nel suo ministerio. Ma, per la maggior parte dei ministri, era un enigma non risolto. Tanto per iniziare, sia dal punto di vista teologico che accademico, egli era assolutamente ignorante. Quando parlava, la sua grammatica inglese era dura e la sua teologia ancora peggio. Domanda: In qualità di amico e compagno nel suo ministerio, quali sono le esperienze personali che avete avuto con lui? Baxter: Eravamo di una grande amicizia intima. Abbiamo cacciato insieme e abbiamo camminato enormemente. Branham era un uomo molto semplice. Nella sua regione, aveva fatto la manutenzione sulle linee elettriche per una compagnia; l’aria aperta era dunque tutta la sua vita. Così, camminavamo e parlavamo insieme. Eravamo dei veri amici. Domanda: Chi ha messo fine a questo mondo del risveglio della guarigione divina? E chi ha portato il declino del ministerio di William Branham e degli altri simili a lui? Baxter: Ebbene, il movimento della guarigione debuttò con una dimostrazione così spettacolare che gli uomini implicati in questo dovettero far fronte a dei problemi maggiori senza precedenti. Gli uomini si videro improvvisamente introdotti in ministeri molto eminenti e soprannaturali che impressionava-no molto. Parecchi di loro non poterono controllare questo. Uno degli aspetti tristi del movimento della guarigione fu di vedere i naufragi e le depressioni nervose inflitte ad alcuni. Gli uomini non potevano sopportare la pressione e le tentazioni personali. Oltre a questo, un numero di elementi di fanatismo furono associati a questo come: l’esagerazione, il falso reportage, la falsa dichiarazione. Dall’inizio del movimento della guarigione, io l’ho visto apparire. I guaritori non potevano rassomigliarsi in modo significativo. Essi ebbero assieme degli incontri; ma, questi non furono significativi. Cominciarono a pubblicare delle statistiche esagerate e competitive sulla grandezza delle loro tende, sugli assistenti, sui risultati, ecc. In quel periodo, Gordon Lindsay, che era sempre in rapporto con Branham, cominciò il giornale “Voice of Healing” (La Voce della Guarigione” - n.d.t.). Siccome io ero immancabilmente implicato con Branham, mi si chiese di contribuire e scrissi un articolo secondo le mie convinzioni intitolato: “Maledetti siano i paragoni carnali”, nel quale sottolineavo che c’era una buona porzione di corintanesimo (vedere Corinti 3:1-10). E dicevo che se qualcosa non veniva fatto per rimediare a questo, questo movimento si sarebbe distrutto da se stesso. Domanda: Non c’è ancora oggi qualche “guaritore”? Baxter: É vero. Quando osservo le cose progredire, vedo che le persone cercano ancora di promuovere questo stesso genere d’attività che fu così eminente nel passato. Ma dalla mia posizione, essendo uno di coloro che hanno testimoniato della qualità, della profondità e dell’efficacia di questa grande ondata di inizio degli anni ’50, questo è lontano dall’essere paragonabile a quel tempo. Un ministerio incomparabile Nel suo libro “All thinghs are possible”, David Harrell Jr., professore di storia all’università dell’Alabama, parla lungamente di questo risveglio della guarigione. Ecco il suo apprezzamento (1). “Il risveglio della guarigione che fece irruzione nel 1947 portò un gruppo di uomini, di cui non si sarebbe mai supposta l’esistenza, in una posizione di rinomanza mondiale. Due uomini apparvero per primi. Questi due giganti del risveglio della guarigione furono William Branham e Oral Roberts. Essi avevano delle personalità palesemente differenti; ma, si riconobbero reciprocamente come essere i primi conduttori del risveglio. La maggior parte dei partecipanti del risveglio considerano William Branham come essere il suo iniziatore. Dal comples-so delle sue riunioni del 1947, si propagarono le testimonian-ze di centinaia di miracoli e di meraviglie. Branham sembra essere considerato come un conduttore senza pari. Le sue esitanti predicazioni erano di una semplicità appena credibile. Ma William Branham diventò il profeta di una generazione. Questo piccolo uomo di mezza età, umile, gli occhi penetranti, con i racconti delle sue costanti comunicazioni con Dio e gli Angeli, teneva i suoi uditori agghiacciati. Sera dopo sera, davanti a migliaia di credenti meravigliati, egli discerneva le malattie dei malati e li pronunciava guariti. Il secondo gigante della guarigione divina fu Oral Roberts. Il successo di Roberts era tanto prevedibile quanto quello di Branham era imprevedibile. Questo giovane uomo aveva appena ventinove anni quando iniziò il suo ministerio. Era un giovane uomo dell’Oklahoma, bello, alto, ben immerso nelle sfumature della teologia pentecostale e dell’adorazione. Roberts divenne rapidamente l’aristocratico del risveglio. Figlio di un ministro pentecostale, aveva dunque delle conoscenze collegiali ed era un uomo di un immenso buon senso. Per milioni di spettatori americani, all’inizio dell’uso della televisione, le sue riunioni tenute in una grande tenda sono sembrate senza ordine e frustanti e tuttavia erano dei modelli convenevoli e decenti nel contesto pentecostale. L’abilità di organizzatore combinata al suo talento hanno fatto di Oral Roberts un uomo di primo grado nel risveglio”. Altrove, nello stesso libro, lo storico David Harrell Jr. scrive: “La potenza di guarigione del fratello Branham diven-ne leggendaria nel mondo intero; delle testimonianze continue circolavano che egli resuscitava i morti. Già nel 1949, il fratello Branham aveva unto e pregato su migliaia di pezzi di stoffa che erano stati inviati da tutto il mondo intero. L’équipe Branham non aveva alcun problema finanziario. Gordon Lind-say fa osservare che parecchi evangelisti dovevano scuotere le persone per ottenere dei fondi; ma, nelle riunioni di Branham, la sola cosa che si faceva era di prelevare un’offerta” (2). Negli anni ’50, il campo missionario fu pieno di una folla di guaritori carismatici. Ma, il nome di Branham ispirava il rispetto anche dei nuovi arrivati più audaci. La reputazione di Branham era chiaramente riflessa dagli onori che otteneva da Oral Roberts, questo evangelista energico e pieno di talento che gradualmente dominava il risveglio. Roberts rispettava profondamente Branham. Egli considerava come una foto-grafia rara quella che era stata fatta durante la sua visita in una campagna di Branham a Kansas City nel 1948 (3). Benché Roberts ebbe un ministerio che salì vertiginosa-mente, era il proprio ministerio, non essendosi rifatto a nessun altro. Ma, fu molto lusingato quando Branham venne ad assistere alla sua crociata di Tempa, in Florida, nel 1949. Il giornale di Oral Roberts, “Healing Waters”, racconta questo momento commovente (4): “Era meravigliosamente inesprimibile vedere questi due uomini fiduciosi, tutti e due chiamati da Dio, entrambi uditori della voce dello stesso meraviglioso Salvatore, tutti e due ordinati per liberare l’umanità, mentre discorrevano delle cose meravigliose di Dio...”. “I due avevano udito la voce di Dio e sentivano la potenza della guarigione nella loro mano. Il fratello Branham la percepiva dalle vibrazioni nella sua mano sinistra. Oral Roberts poteva, tramite la sua mano destra, scoprire la presenza, il numero e il nome dei demoni”. Per parecchi anni, Roberts continuò a pubblicare le riunioni di Branham, anche dopo che la sua opera diventò più considerevole. Gli altri evangelisti più giovani nel ministerio della liberazione guardavano Branham come l’uomo “messo da parte come Mosè fu messo da parte”. “Era il numero uno” confesserà l’evangelista H. Richard Hall. “Di tutti gli evangelisti che operano attualmente, mettete venti tra di loro da un lato e William Branham dall’altro lato ed egli prevarrebbe su tutti” (3). Come diceva il suo vecchio amico Jack Moore: “Di tutti, egli aveva i più grandi doni”. Ecco qualche testimonianza di guarigioni (5). La guarigione della signora Marthe Cossy. Potremmo persino dire che ci sono stati due miracoli. Per ventiquattro anni, la signora Marthe Cossy percorre un lungo calvario. Parecchie operazioni non migliorano il suo stato. Ella erra da un ospedale ad una maternità, subisce dei trattamenti nei cantoni di Neuchatel, di Berna e di Vaud. Parecchie volte alle porte della morte, ella è portata negli istituti con l’ambulanza. Il suo male iniziale è un tumore canceroso complicato da dissenteria e da anemia cerebrale. Alla sua uscita dall’ospedale di Berthoud, è considerata come incurabile. Tuttavia, le buone cure del dottor Bouvin migliorano il suo stato. Nel 1939, visto l’aggravarsi dell’ anemia cerebrale, si giudica necessario di nominarle una tutrice. Dal 1939 al 1947, la malata subisce otto operazioni e fa ventotto soggiorni negli ospedali. Non ci sono risultati, la signora Cossy è sfinita e il suo stato peggiora. Nel 1949, ha l’asportazione totale di alcuni organi. Il dottor Golisse afferma che la malata non è uscita che per miracolo da una simile operazione. Malgrado questo grave intervento chirurgico, delle aderenze rodono questo corpo dall’alto in basso. Poi, è l’anemia! La pressione arteriosa si abbassa fino a otto. La malata non può quasi più alimentarsi. Un po’ di carote grattugiate, ecco il suo regime. Malgrado la sua energia, ella non può fare niente. Niente può più passare: il tubo digestivo è colpito come anche il resto. Arrivano adesso delle penose emicranie. Un eczema forma delle scaglie sotto i suoi piedi. É il dottor Zwahlen della Source che cura la signora Cossy per questo male. Segue adesso una serie di pun-ture di cocaina, di penicillina; la febbre sale a quaranta gradi. Il 17 agosto 1955, il dottor Chiolerà, di Losanna, dichiara che le aderenze ricoprono tutto il corpo. É il cancro generalizzato. La signora Cossy sa che è perduta, ma è cristiana e viene alla missione Branham per ricevere qualche bene per la sua anima. Prega soprattutto per suo marito e per sua madre ammalata. Ella non ha la fede nella guarigione in quel che la concerne. Nonostante ciò, avendo ricevuto un biglietto, sale sul palco in testa alla fila, ma è sempre per i suoi che prega, non per se stessa. Davanti al signor Branham, ella sente una presenza divina e benevola, vede l’Angelo che è vicino al servitore e la sua fede cresce. Il profeta di Dio le parla: “Non avete molta fede. Avete una fede che non raggiunge la misura per la liberazione. Non so se venite per dei problemi di denaro, di malattia o altre difficoltà, ma sappiate che se venite per curiosità, potete cadere morta. Adesso, se Dio mi rivela quel che è, crederete? Siete stata operata di cancro e tutto viene da questo male. Non potete digerire. Il dottore vi ha trovato delle aderenze fino al fegato. Siete una candidata alla morte. Avete ricevuto parecchie volte l’imposizione delle mani, ma voi non avete creduto a fondo. Ma, adesso, voi avete la fede. Ho visto in voi una vocazione fiaccata...si, come la donna samaritana, bisogna andare a dirlo agli altri. Leggerete Marco a partire dal versetto 6. Se ho detto il vero, alzate la mano! Il Signore dichiara adesso che voi siete guarita”. La signora Cossy ode subito una voce dire al suo orecchio: “Come le ossa della visione di Ezechiele sono state riunite e come le carni sono cresciute tutt’intorno, così sarà per il tuo corpo”. Da questo momento, ella non sente più alcun dolore. Questo succedeva il 27 agosto 1955, un sabato. “Martedì 30 agosto - dice la signora Cossy - mi ero alzata presto per andare a vedere un appartamento a Renens. C’era una pioggia da temporale. Improvvisamente, una Voce mi disse: ‘Vai a coricarti!’. Chiedendomi se questa voce fosse quella del nemico, risposi: ‘No, devo andare a vedere quell’appartamento’. Ma la Voce insisteva ed io resistetti e andai sul balcone a spazzolare gli abiti di mio marito. Tutto ad un tratto, un sonno di piombo cadde su di me ed io non ebbi che il tempo di stendermi sul divano dicendo: ‘Signore, se sei Tu, cosa vuoi da me?’. Udii: ‘Dormi’. É quel che feci dalle ore 7,50 alle ore 9,00, sentendo tuttavia che un’opera avveniva nel mio ventre. Alle ore 9,00, mi sentii come sanguinante su un tavolo operatorio. Malgrado questo, lottai contro questo torpore, mantenendo la mia idea: ‘Devo andare a Renens’ che ripetei mentalmente. La stessa Voce che mi aveva parlato sotto la tenda ripeté le stesse parole che concernevano le ossa seccate della visione di Ezechiele, aggiungendo: ‘Se fossi stata sveglia, avresti sofferto troppo’. Dormii profondamente fino alle ore 10,00. Svegliandomi, mi sentii molto bene, salvo una pesantezza e dei crampi alla gamba destra. Come spiegare che io presi fra le mani questa gamba tante volte bucata da punture ed esclamai: ‘Nel nome del Signore, esci di là!’. Poi, mi sono alzata completamente guarita”. Da questo grande miracolo che stupisce molti, tante cose nuove sono successe alla signora Cossy. Non soltanto ella ha ripreso tredici chili ed ha un grande appetito, ma il Signore ha fatto per lei un secondo miracolo. Tramite l’asportazione degli organi interni, era impossibile che ella avesse un bambino. Due medici hanno constatato che la matrice era rispuntata e la signora Cossy è incinta di sei mesi. Davanti a tali meraviglie, noi non possiamo che inchinarci e dire: “A Dio sia tutta la gloria!”. Ecco la testimonianza della signora Mariette Vannoz, avenue du Mont-Blanc 12, Losanna. É all’età di cinque anni che io feci una caduta dal ponte di un granaio. Rimasi debole avendo i reni dolenti. Una seconda caduta non fece che aggravare il mio stato. É a partire dal mio quindicesimo anno che i dolori diventarono insopportabili. Numerosi medici di Losanna mi hanno esaminata e curata. Sono stata tra le mani di eccellenti chiroterapisti. I trattamenti erano dolorosi ed io non vedevo progressi. Le iniezioni, l’estensione, la sospensione tramite la testa, la ginnastica: niente mi risollevava. Tre anni fa, un medico mi certificò che se io avessi abbandonato i trattamenti, sarebbe stata la paralisi a breve scadenza. Malgrado tutto questo, io mantenevo la fede nella guarigione e, se non fosse stato per il sostegno di Dio che io invocavo, mai avrei potuto sopportare tanti mali. Fu giovedì 25 agosto che successe il miracolo. Pensavo che, davanti a tante altre miserie, non avevo il diritto di chiedere un biglietto di preghiera. La sera, nonostante ciò, ne ricevetti uno; sul palco, non ci scrissi che il mio nome. Il signor Branham ebbe la visione di quel che mi era successo nella mia infanzia. Egli disse: “Questa signora, che ha un bell’aspetto, è tuttavia ammalata alla colonna vertebrale. Vedo una bambina che cade. Poi, in un granaio, fa una seconda caduta. É da lì che viene il male”. Dopo che il signor Branham ebbe pregato imponendomi le mani, fui radicalmente guarita. Gloria al Signore! Alleluia! Ecco quel che scrive una persona dei Diablerets: “Vent’anni fa, feci una brutta caduta, le conseguenze furono lunghe e dolorose. Ero a letto, paralizzata, l’artrite aveva fatto la sua opera. I medici non potevano fare niente per me. Una chiroterapista mi aveva ben curata ed io potei di nuovo camminare e lavorare. Venni ad ascoltare il signor Branham. Non soltanto sono completamente guarita, ma Gesù mi ha salvata e Lo lodo con tutto il mio cuore. Ringrazio il fratello Branham di avermi aiutato a trovare una fede ferma e viva. Adesso, io e mio marito vivremo felici fino al giorno in cui Dio nostro Padre ci raccoglierà”. M. Favre, di Renens, lavorava in un’impresa di sterramen-to. Egli si bagnò, prese freddo e ne seguì una pleurite. Era il 26 agosto 1953. La malattia evolse in poliartrite all’ultimo grado. I trattamenti al benervin e alla penicillina ebbero un risultato. “Per sei mesi non soffrii - disse - ma, nel 1954, le cose si aggravarono. Seguì un trattamento di due mesi all’ ospedale Nestlè a Losanna. Il gonfiore e il dolore necessita-vano l’impiego di numerose pillole, fino a trentaquattro al giorno. Rientrato a casa, il calo fu rapido. Con un gran rinforzo di vitamine, il dottor Bruttin di Renens fece l’impossibile per tirarmi fuori da questa situazione. Il male peggiorò, la paralisi colpì anche le mascelle; così, era una tortura il non mangiare quasi niente. Non si osava quasi toccarmi, ero attorcigliato nel mio letto, soffrivo atrocemente e perdevo il sonno. Un medico di Losanna mi aveva condannato ed io non avevo più che da attendere la fine. Una piccola speranza mi restava: Dio; così, quando venne la tenda evangelica, mi ci trascinai penosamente con le mie stampelle; mi ci volle un’ora per superare qualche centinaia di metri. Mercoledì 24 agosto, mentre il signor Branham parlava ad una tubercolotica sul palco, egli si girò per indirizzarsi ad un’altra ammalata che non era lontana da me e le disse: ‘Voi avete la stessa malattia di questa donna, la vostra fede vi ha guarita, giratevi!’. Questa persona si girò sul suo letto e si alzò. Sentii in quel momento un tale calore invadermi che mi misi a sudare. M. D. Scott, l’evangelista, stava davanti a me ed io gli chiesi di impormi immediatamente le mani. Subito dopo, mi alzai e camminai, trascinando le mie stampelle; poi, mettendole sulle mie spalle, uscii dalla tenda e rientrai a casa. Di giorno in giorno, le forze mi ritornano, non soffro più, mangio, cammino e benedico il nome del Signore che mi ha guarito”. Questo caso magnifico merita di essere descritto con alcuni dettagli, poiché presenta una concomitanza di circostanze tali che si è spinti a riconoscere che questa guarigione era nel piano di Dio. All’inizio del 1948, dopo qualche mese di malattia, la signorina Messerli fu ospedalizzata e trasferita successiva-mente, per tre anni e mezzo, negli ospedali d’Aaran e di Berna; poi, nei sanatori di Leysin e di Montana per trattamenti di appendicectomia, di tubercolosi nel ventre e di peritonite. Nel maggio 1951, avendo potuto riprendere parzialmente il lavoro, ebbe una grave ricaduta e dovette, per la seconda volta, soggiornare a Leysin; ma, questa volta, per tubercolosi ossea alla colonna vertebrale (spondilite). Dopo ventidue mesi di letto, ella riprese faticosamente a camminare, senza tuttavia potersi sedere; purtroppo, ebbe una seconda ricaduta. Obbli-gata a letto per un anno a Leysin e dopo, per un anno e mezzo all’ospedale Tiefenau a Berna per la spondilite di cui soffriva, ella subì tra l’altro parecchi interventi chirurgici così come innumerevoli trattamenti destinati a calmare le sue sofferenze. Nell’agosto 1955, il suo stato si riassume come segue: impossibilità di sedersi e di alzarsi, forti dolori fisici inter-mittenti. La malata è sostenuta moralmente da diversi lavori manuali artistici che può eseguire anche rimanendo coricata . All’inizio del 1955, la signorina Messerli ricevette da due fonti differenti il libro “William Branham, un uomo inviato da Dio”. Ella si mise, con parecchi dei suoi amici, a pregare quotidianamente per la sua guarigione, ignorando tuttavia che Dio avrebbe inviato il suo servitore in Svizzera. É così che l’annuncio dell’arrivo di William Branham trovò delle anime pronte. D’altra parte, durante le visite che le facevano regolar-mente, ella si confidò a questo riguardo al conduttore spiritua-le della sua chiesa, l’evangelista Landeskirche. A parte un susseguirsi di fatti tali che non si può che meravigliarsi della precisione con la quale Dio prepara i Suoi piani proprio nei minimi dettagli, è notevole constatare l’autorizzazione spon-tanea accordata dall’ospedale di portare la signorina Messerli per due giorni, a condizione che fosse trasportata coricata. É così che il martedì 23 agosto, ella fu portata a Renens per la prima volta. In questa serata che era riservata dal signor Branham allo studio della guarigione divina, la signorina Messerli, che è di lingua madre tedesca, poté formarsi l’orecchio e abituarsi alla traduzione inglese-francese. Benché ella non poté ottenere un biglietto di preghiera e non avere, a motivo di questo fatto, alcuna possibilità di essere ammessa in presenza del signor Branham, lo sviluppo della sua fede doveva trovare la pienezza la sera seguente. I1 24 agosto, alle ore 22,00 circa, mentre il signor Branham parlava ad una malata sul palco, si girò di colpo e guardò la signorina Messerli. Egli l’interpellò una prima volta e le disse: “Voi che avete appena pregato, mettetevi sul lato destro e continuate a pregare affinché Dio vi aiuti”. In capo a qualche istante, girandosi di nuovo dalla persona sul podio, si indirizzò una seconda volta alla signorina Messerli in questi termini: “Non siete di qui e questa lingua non è la vostra. Venite da Berna, dall’ospedale, e soffrite di tubercolosi dorsale. I medici hanno fatto tutto per voi. La vostra fede vi ha salvata. Siate fedele al Signore Gesù. Alzatevi e prendete il vostro letto”. Coloro i quali avevano portato la signorina Messerli sulla lettiga si affrettarono allora a liberarla dal suo sacco da letto e questo fu un momento commovente per tutta l’assemblea di vedere la signorina alzarsi e tenersi in piedi senza alcun aiuto, a piedi nudi, vestita con una lunga camicia da notte. Vedendo compiersi questo miracolo, il mormorio della folla percorse la tenda come il rumore di una grande onda. Essendo stata autorizzata a ritornare la sera seguente, la signorina Messerli poté rendere testimonianza di quel che la sera prima Dio aveva fatto per lei. Da quella sera, ella non sentì più alcun dolore nel dorso e poté camminare subito bene, malgrado le sue gambe indebolite da anni di degenza. Conviene aggiungere qui che ella era una malata senza mezzi finanziari, che dipendeva interamente dall’assistenza sociale e dall’autorità medica. É per questa ragione che ritornò all’ospedale di Berna dove restò in osservazione per due mesi e, in seguito, soggiornò per convalescenza a Leysine, fino al marzo 1956. Nel corso di questi sei mesi, le radiografie risultarono sempre migliori, tanto che i medici riconobbero questa guarigione come straordinariamente rapida. Cosa c’è di più confortante per gli ammalati dell’udire la testimonianza vivente della potenza di Dio portata dalla signorina Messerli! Attualmente, cioè dopo otto anni di malattia, ella si prepara per una nuova professione che le permette di guadagnarsi da vivere. Troviamo in questo caso magnifico, il compimento della guarigione divina come fu spiegata le due prime sere a Renens. É il germe della malattia che viene ucciso al momento dell’intervento di Dio e bisogna che in seguito l’organismo ricostruisca la parte colpita. Dunque, il risultato non è necessariamente apparente, immediato o completo. Ogni domanda di guarigione indirizzata sinceramente con perseveranza nella preghiera sarà udita e si vedrà accordata. Alle volte, fintanto che la sofferenza è salutare, il nostro Padre celeste ritarda il Suo intervento. Ma, durante la prova, Egli non rifiuta la Sua benedizione. Ecco delle altre testimonianze tratte dall’opuscolo “Temete il cancro?”. Sono quattro anni da quando il fratello Branham, spinto dallo Spirito Santo, è entrato nell’ospedale municipale di Phoenix ed ha pregato per Wilma Baghy che stava morendo di tubercolosi. Wilma Baghy vive ed è stata guarita dalla potenza di Dio che ha reso la vita a delle cellule morte. Ma, questo non era che l’inizio delle benedizioni che Dio avrebbe sparso su Wilma Baghy. Poco tempo dopo, suo marito fu colpito da un cancro allo stomaco ed era in uno stato disperato. Un po’ più tardi, dei dolori nel petto di Wilma Baghy rilevarono un cancro che si estese in tutto il corpo. Il suo avvenire era senza alcun dubbio molto scuro. E la malattia la colpì ancora più forte. La sua figlioletta di sei anni s’ammalò e dovette essere esaminata molto seriamente. I medici dissero: “Vostra figlia è colpita dalla leucemia e non potrà vivere molto a lungo”. Una madre, un padre ed una figlia, tutti colpiti da malattie gravi! Poi, due anni fa, il fratello Branham venne a Phoenix e Wilma Baghy, molto ammalata, venne alla riunione e, alla chiamata del suo biglietto di preghiera, venne davanti a lui. Quella sera, il fratello Branham le parlò della sua malattia, di quella della sua figlioletta ed anche di quella di suo marito. Dio sparse su di essi le Sue benedizioni del cielo e furono guariti tutti e tre. Pochissimo tempo fa, ho avuto la grande gioia di parlare a Wilma Baghy e alla sua figlioletta. Entrambe risplendevano di salute ed ella mi disse che anche suo marito era guarito. Scrivetele, ella sarà contenta di dirvi come ha ricevuto la preghiera del profeta di Dio e come è stata guarita. Il suo indirizzo è: Signora Wilma Baghy, 1407 South 21 Pl., Phoenix, Arizona. Ecco ora la storia di Hattie Waldrop, 1701 East Glandale Avenue, Phoenix, Arizona, tal quale mi è stata raccontata. Mi ha riempito il cuore di fede e di coraggio e voglio che la conosciate. Leggendola, il vostro cuore avrà la pace ed una sensazione di vittoria. “Voglio salutarvi nel Nome del nostro Signore e parlarvi della mia guarigione sopraggiunta dieci anni fa, mentre assistevo coricata, morente su una lettiga, ad una riunione del fratello Branham. Faccio questo sforzo per aiutare tutti quelli che soffrono di cancro. Per ventisei anni, avevo sofferto ad intermittenza di un dolore al fianco destro, proprio al di sopra dell’anca. Nel 1957, cominciai ad avere dei periodi durante i quali non potevo mantenere nessun cibo, neanche dell’acqua. Più tardi, ho avuto dei periodi durante i quali non riuscivo a saziarmi e mangiavo sempre. Un giorno, nel giornale locale, vidi un annuncio fatto da un certo dottore della città, che offriva di esaminarvi ai raggi X per la modica somma di cinque dollari. Mio marito mi disse di andare a vederlo, che forse egli avrebbe potuto scoprire la malattia di cui soffrivo. Dunque, il lunedì seguente, ero dal dottore per farmi esaminare. Il dottore non fu per niente soddisfatto di quel che vide e chiese a mio marito di venire di buon’ora il mattino seguente. Il mattino dopo, alle ore dieci, ci andammo e il dottore ci disse che avevo una grave enterite e che pensava di potermi guarire in sei sedute. Fummo d’accordo. Il trat-tamento consisteva nel far circolare per un’ora, nel colon, dell’acqua ad una temperatura leggermente superiore a quella del corpo e qualche volta più a lungo. Verso la fine della seconda settimana, svenni sul tavolo e quando il dottore e l’infermiera mi rianimarono, chiesi: ‘Ho un cancro?’. Il dottore rispose: ‘Si, mia povera signora, perché avete atteso così lungamente per farvi curare?’. Quando il dottore scoprì questo, mi fece un altro esame ai raggi X e l’esame mostrò che il lato destro del colon trasversale era tenuto come da dei fili. Egli chiese che un altro dottore venisse a esaminarmi; ma, rifiutai poiché avevo paura che mi avrebbero portato all’ospedale ed io non volevo andarci. Allora, mi disse che c’erano dei medici in città che avrebbero potuto operarmi e togliermi la parte inferiore del mio stomaco, ma che sarei morta da qui a venti giorni. Non avevo altro da fare che rientrare a casa mia e aspettare... Andavo di male in peggio e dovevo prendere delle pillole per sollevarmi dal dolore che aumentava di giorno in giorno. Ma, grazie al Signore ed anche ai santi che hanno pregato con me e per me durante questi scuri giorni cosi dolorosi! Come mi sono rimasti accanto per delle notti mentre ero così giù. I1 dottore aumentò la dose di calmanti fino a che il mio cuore cominciò a reagire agli effetti del violento narcotico. Poi, dovetti prendere delle medicine per il cuore e per reagire contro l’avvelenamento. Una domenica mattina, una sorella nel Signore venne nella nostra piccola casa. Mi chiamò: ‘Mà’, come mi chiamavano tutti in chiesa. Ella mi portò la notizia che il fratello Branham veniva in città e mi parlò del dono di guarigione che Iddio gli aveva dato e come egli pregava per gli ammalati. Ella disse: ‘Egli viene a Phoenix. Ma, io so che tu sarai guarita. Ti prego, resisti ancora undici giorni fino a che egli sia là!’. Queste sono le parole della mia amica. Il dottore aveva detto a mio marito che il prossimo attacco grave sarebbe stato fatale e che egli doveva prepararsi. Io lo sapevo. Dopo undici giorni, il fratello Branham cominciò le sue riunioni nella chiesa del fratello Outlaw. La prima riunione ebbe luogo il 2 marzo 1947 e la chiesetta era talmente piena che dovettero trasferire la riunione in un luogo più ampio. Domenica sera, andai alla riunione, ma c’erano tantissime persone davanti a me che avevano bisogno di preghiera che io non fui chiamata. La sera seguente, fu la stessa cosa, ma il fratello Branham disse che avrebbe pregato per gli ammalati martedì mattina alle ore 10.00. Di buon’ora, martedì mattina, mentre sistemavo delle faccende nella cucina, una Voce mi disse: ‘Corri per la tua vita’. Chiamai una sorella che aveva trascorso la notte con noi e le dissi: ‘Dobbiamo sbrigarci’; e uscimmo correndo verso la chiesa. Nel mio stato, non potevo correre per molto tempo. Gesù lo sapeva; così, mentre lasciavamo il cortile, un altro fratello e una sorella nel Signore ci condussero in fretta alla chiesa. Verso le ore 8.30, entrammo nella chiesa e il fratello Outlaw mi salutò e mi disse: ‘Andate direttamente in prima fila, sorella Waldrop, voglio che questo mattino si preghi prima per voi. Mi affrettai verso la prima fila senza dire niente. Mentre ero seduta là, un usciere venne verso di me e mi chiese se fossi cieca. Gli risposi che non lo ero. Allora, egli si scusò e mi disse che dovevo indietreggiare di quattro file, poiché le prime quattro file erano riservate ai ciechi. Mentre egli parlava, sentivo il cancro tormentarmi lo stomaco. Dopo che l’usciere andò via, cercai di cambiare posto, ma invano. Egli ritornò e mi trovò ansimante. Gli dissi: ‘Portatemi nella stanza in fondo’. Egli disse: ‘Mi dispiace, ma non posso’. Mormorai: ‘Andate a cercare il fratello Outlaw’ e lo respinsi. Il fratello Outlaw e le altre sorelle vennero verso di me e mi dissero: ‘Siete semplicemente nervosa, sorella Waldrop. Pregheremo per voi’. Allora, la sorella che era venuta con me intervenne e disse: ‘No, questo non è nervosismo, ma la morte!’. In quel momento, il fratello Hooper e la sorella Mac Daniel avanzarono e dissero al fratello Outlaw che il caso era molto serio e che, se il fratello Branham era là, avrebbero fatto bene di andarlo a cercare molto velocemente. Il fratello Outlaw chiese a qualcuno di andare a cercare una barella e qualcun altro corse nella stanza in fondo per avvertire il fratello Branham. Udivo tutto quel che si diceva, ma non potevo parlare e tutto diventava sempre più oscuro. Il fratello Branham arrivò molto velocemente, andò verso il microfono e disse a tutti di stare raccolti, poiché una sorella stava morendo di cancro. Poi, il fratello Branham si girò verso di me dicendo: ‘Guardatemi, sorella’. Le sue parole non erano che un basso mormorio per me, ma egli le ripeté fino a che le spesse tenebre sparirono. Poi, mi chiese se credevo che l’Angelo era venuto a lui. Non potevo parlare, ma egli sentì che lo credevo. Allora, egli disse: ‘Ringraziate Iddio, sorella, la vostra fede vi ha salvata!’. La prima volta che egli pregò, non avevo sentito niente; poi, quando ricominciò, una sensazione di calore mi invase e partiva dalla mia testa e si estendeva dall’esterno e all’interno e ogni dolore lasciò il mio corpo. Mi alzai dalla lettiga. Il fratello Branham mi disse che per settantadue ore avrei sofferto molto e sarei stata molto malata quando il cancro avrebbe abbandonato il mio corpo. Egli disse che il cancro era morto, fino alle sue minime radici. Mi disse anche di osservare una dieta liquida così come il dottore me lo aveva consigliato e che Gesù mi avrebbe fatto sapere quando avrei potuto mangiare del cibo solido. Egli mi disse che un boccone di cibo solido mi avrebbe ucciso. Per settantadue ore, soffrii terribilmente al punto che non potevo più piangere. Cercavo di chiamare mio marito che dormiva, ma il dolore era così forte che non potevo parlare. Così, mi trascinavo verso di lui, per chiedergli di pregare affinché io avessi la forza di sopportare il dolore. Poi, il dolore mi lasciava per qualche ora e potevo riposarmi. Questo continuò per un periodo da quattro a sei settimane, ma il dolore diminuiva sempre. Alla fine, chiamai il dottore e gli chiesi se voleva esaminare il mio stomaco ai raggi X ed egli mi disse di si. I raggi X rilevarono che tutto era in perfetto stato. Il mio cuore, che si era ingrossato a causa dei veleni che avevo assorbito, era normale e i calcoli, tanto grossi come l’unghia del pollice e che erano nel mio fegato, non c’erano più. Quella sera, per cena, mangiai dei fagioli, della cipolla, dei cetrioli, dell’arrosto di vitello e della torta alle mele. Il giorno dopo, dovevo vedere i raggi X, ma Gesù mi aveva detto che potevo mangiare e lo feci. Questo succedeva dieci anni fa e oggi tutto è ancora perfettamente guarito. Se avete un cancro e si prega per voi e il dolore persiste, continuate semplicemente a lodare il Signore per la vostra guarigione. Il diavolo cercherà di impedire la vostra guari-gione, ma continuate a lodare Gesù Cristo, guardando a Lui. All’epoca della mia guarigione, il mio bambino di sei anni, per la cui guarigione si era anche pregato, fu guarito da un gozzo. Oggi, Martino ha sedici anni ed è perfettamente guarito”. La testimonianza seguente è quella della signora Laura Walter, pastore a Hessel, nel Michigan. “Sei anni fa, stavo morendo per un cancro agli intestini. I miei intestini erano insensibili e sembravano morti. In alcuni momenti, la parte inferiore dell’addome era come della pietra ed era fredda all’interno come all’esterno. Non potevo fare a meno dei clisteri. Il gonfiore e la sofferenza erano così violenti che, alcuni giorni, parecchi clisteri erano necessari per risollevarmi. Nell’agosto 1951, il fratello Branham ebbe una riunione a Erie, Pennsylvania. Il Signore mi parlò e mi disse: ‘Va a questa riunione e Io ti guarirò’. A quel tempo, abitavo a Port Huron, Michigan, che era a parecchie centinaia di miglia. Mi sembrava impossibile andarci, ma il Signore mi fornì il mezzo e la forza per farlo. A quell’epoca, il fratello Branham utilizzava il segno nella sua mano. Egli mi disse che avevo un cancro, poi pregò per me. Allora, egli si girò verso di me e mi disse: ‘Figlia mia, la tua fede ti ha guarita’. Sul momento, non sentii nessun cambiamento speciale; ma, circa un’ora più tardi, sentii qualcosa dentro di me che si staccava. Da quel giorno fino ad ora, sono stata perfettamente normale. Lodato sia il mio Signore e Salvatore Gesù Cristo”. Lasciatemi raccontarvi la storia veritiera di una persona, un angelo di misericordia. Potreste essere voi...nel ruolo più importante della vostra vita...essere uno dei Suoi testimoni e annunciare la buona novella. La nostra storia comincia con la signora Eckenburg: ella aveva detto arrivederci a suo marito ed era salita su un autobus. Suo marito non poteva accompagnarla in questo spostamento, poiché questo lo avrebbe tenuto troppo tempo lontano dal suo lavoro e comportato delle spese al di sopra dei loro mezzi. Il signore e la signora Eckenburg sono una coppia dell’età di cinquant’anni, hanno una casa modesta e conducono la vita semplice che le loro entrate gli permettono, ma hanno vissuto insieme una vita meravigliosa, dividendo le loro gioie attraverso gli anni. Sono delle persone come molte altre, che hanno dovuto lavorare per mantenersi, molto spesso questo fu difficile, altre volte più facile. L’autobus la portava verso una destinazione che non conosceva. Era poco tempo dopo la sua prima malattia per la quale era stata curata alla Stanford University a San Francisco. É là che nel giugno 1955 diventò una malata sperimentale. Il signore e la signora Eckenburg avevano scelto questa università perché non avevano i mezzi per pagare le spese per altri trattamenti o altri dottori. Là, tutti i trattamenti erano gratuiti per gli indigenti ed ella sarebbe stata curata dai migliori dottori. Era iscritta come malata sperimentale. Questo significava che voi guarivate mentre essi imparavano, altrimenti...ebbene...con poco denaro, era la migliore soluzione e la loro sola speranza. Era il suo terzo tentativo per farsi curare. Nel suo caso, non c’era un’operazione possibile, poiché i dottori le avevano detto che il cancro era troppo profondamente radicato e aveva attaccato il fegato e altri organi del suo corpo. Precedentemen-te, quando essi avevano voluto operarla, ella aveva finito con il dire di no. Non lo voleva. Così, il suo primo appuntamento seguente era in gennaio, poco tempo dopo i primi giorni dell’anno. La signora Eckenburg annullò questo appuntamen-to apparentemente senza motivo e quando il suo terzo appun-tamento fu fissato, ella partì subito, poiché capì che il dolore nel suo corpo e lo sviluppo del cancro non le davano scelta. Ella portò con se una valigetta che registrò al deposito degli autobus di San Francisco. Aveva il suo biglietto e un po’ di soldi nel suo portafoglio. Aveva detto a suo marito che non aveva bisogno di molto denaro, poiché andava direttamente al deposito degli autobus e da lì all’università. Alla sua uscita dall’ospedale, suo marito doveva andare a prenderla con la macchina. Era il 18 ottobre; il giorno dopo, i dottori dovevano cominciare l’esperimento. Ella pensava senza fermarsi a quel che avrebbero fatto i medici e a quel che avrebbe fatto la sua famiglia se ella fosse morta. Pensava anche a Dio, ma siccome non era credente, questi pensieri non facevano che sfiorarla. Ma per avere comunque una guida cristiana, ella decise di prendere con se il suo libretto di preghiere. Lo avrebbe letto ogni tanto, quando avrebbe pensato troppo intensamente al suo avvenire. Il mattino del 19 ottobre, di buon ora, l’autobus entrò a Oakland, California, dove si fermò dieci minuti prima di continuare fino a San Francisco, proprio dall’altro lato della baia. Alla fermata dell’autobus, tutti i passeggeri scesero e la signora Eckenburg, stanca del viaggio, restò al suo posto. Sarebbe stata ben presto a San Francisco dove sarebbe scesa. Improvvisamente, la signora Eckenburg udì una Voce dirle: “Va nella strada e cammina”, con una tale insistenza che ella obbedì subito. Mentre camminava senza scopo, ella udì la Voce dirle: “Fermati alla quattordicesima strada”. Alla quattordicesima strada, ella si sentì molto stanca; si fermò abbastanza a lungo per notare un caffè dall’altro lato della strada. Entrò nel caffè Foster e prese una tazza di caffè e, dopo qualche minuto, uscì di nuovo sulla strada. Dopo aver camminato un po’, si sentì di nuovo stanca e si appoggiò contro il muro di un edificio per riposarsi. É in quel momento che vide una signora seduta su una panchina della fermata degli autobus che aspettava il passaggio dell’autobus locale. Ella si fermò un breve istante; poi, decise di andare a sedersi sulla panchina. Sedendosi, notò che la signora accanto a lei leggeva un libro. Pensò che anche lei avrebbe potuto leggere il suo libricino di preghiere per confortarsi. La scena era estremamente semplice: solamente due signore sedute su una panchina e ognuna che leggeva un libro. Esse erano completamente estranee l’una all’altra: ma non lo rimasero a lungo. Dio aveva condotto la signora Eckenbug verso un angelo di misericordia e di grazia, portatrice dibuone notizie. Egli l’aveva guidata dal deposito degli autobus e adesso l’aveva fatta sedere accanto ad un’altra signora che aveva scelto per portarle la buona notizia del Vangelo e per prendersi cura di lei. In pochissimo tempo, esse avevano intrapreso la conversazione. Si scambiarono alcune osservazioni e ben presto la signora Eckenburg raccontò a questa signora che ella non conosceva la sua malattia e nemmeno dove stava andando. La signora le disse: “Guardate il libro che sto leggendo: Un uomo inviato da Dio; quest’uomo è qui a Oakland e stasera comincia le sue riunioni. Egli pregherà per voi. Molte persone vengono guarite dal cancro”. Per un momento, la signora Eckenburg guardò stranamente la donna, non sapendo cosa pensare. Fino a quel momento, ella non aveva pensato alla guarigione divina né che delle tali cose potessero succedere. La nuova amica interruppe i suoi pensieri con dei racconti appassionanti su Dio il Quale spande la Sua misericordia e la guarigione sull’umanità sofferente. La signora Eckenburg non aveva mai udito delle parole così edificanti ed esse versarono la pace nel suo cuore, ella fu riconfortata ed anche incoraggiata. Fino ad allora, ella non aveva mai udito qualcuno parlare in quel modo, né dire delle cose così straordinarie e meravigliose! I suoi pensieri furono di nuovo interrotti da un invito diretto della signora che diceva: “Venite nella mia camera per riposarvi, stasera vi porterò alla riunione. Ho una camera proprio qui di fronte”. La signora Eckenburg e la donna attraversarono la strada ed entrarono nell’albergo e la signora prese una camera per la signora Eckenburg proprio di fronte alla sua. Quando la camera fu prenotata ed ella fu sistemata, la signora Eckenburg decise di riposarsi un momento ed andò a stendersi nella sua camera. Cominciò a pensare a quel che la donna le aveva detto e, per la prima volta nella sua vita, la signora Eckenburg entrò nello spirito della preghiera e pregò a lungo, molto a lungo, fino a che una pace che non aveva mai sentito non le riempì il cuore. Trascorse il pomeriggio a pregare e a piangere, in comunione con la sua nuova amica. Quando l’ora della riunione arrivò, la sua amica la portò nel luogo della riunione, l’auditorio Civic a Oakland. Arrivando, la sua amica l’aiutò a trovare un posto e si occupò di lei molto gentilmente. Poco tempo dopo, Billy Paul Branham le chiese se voleva un biglietto di preghiera. Ella rispose: “Si” e lo ringraziò. Ben presto il servizio cominciò e la signora Eckenburg non aveva mai udito un tale sermone nella sua vita; questo la fece piangere e la riempì di timore. Non era mai stata trattata così gentilmente come lo era stata quel giorno, non aveva mai udito delle cose così meravigliose. E adesso, il suo biglietto fu chiamato ed ella andava a stare davanti a quest’uomo di Dio. Mentre si pregava per le quattordici persone prima di lei e altri erano chiamati nell’assistenza, ella sapeva che quest’uomo le avrebbe rivelato quel che lei e i dottori ignoravano. Qualche istante più tardi, Rose Eckenburg stette davanti al reverendo Branham. Egli le disse che era coperta dall’ombra della morte e che aveva un cancro al fegato; le chiese se ella credeva che Dio l’avrebbe guarita se egli avesse pregato per lei. La sua risposta fu: “Si”; ed ella scoppiò in singhiozzi. Il giorno dopo, il 20 Ottobre 1956, alle ore 7.00 del mattino, Rose Eckenburg rigettava dal suo corpo dei grossi pezzi di carne marcia e di sangue molto infetto. La settimana seguente, il 24 ottobre alle ore 11,00, ella rigettò un grosso tumore indurito e altri rifiuti; in seguito, un’emorragia normale sbarazzò il suo sangue da ogni contaminazione e da ogni odore. Amici miei, la signora Rose Eckenburg vive ed è una vera convertita al Signore Gesù Cristo. É veramente una benedizione di Dio, ma ricordatevi dove questo è iniziato per Rose Eckenburg: su una panchina della fermata dell’autobus dove ha incontrato un messaggero ed un testimone della buona novella del Vangelo. In una città di cinque milioni di abitanti, Dio la condusse verso una sconosciuta. Potreste essere voi, caro(a) amico(a), la prossima volta che sarete solo(a) su di una panchina della fermata d’autobus o nella vostra auto o per la strada o in un caffè. Ovunque sia, potete avere nel vostro cuore e sulle vostre labbra delle parole che possono portare la vita all’umanità vacillante, disperata e morente. Dunque, ricordatevi di testimoniare e ricordatevi che l’angelo di misericordia...potreste essere voi. Ecco la testimonianza della signorina Rossella Griffith di Joliet, Illinois. Sono figlia unica e per quanto mi posso ricordare, cercavo qualcosa che mi rendesse felice. Cercavo la pace e la gioia. Quando ero bambina, andavo alla chiesa metodista nel nostro piccolo villaggio del sud dell’Illinois. All’età di sei anni, accompagnai mia nonna ad un risveglio e avanzai per dare il mio cuore a Gesù, ma nessuno venne per aiutarmi o consigliarmi. Temo di non aver vissuto per Lui. Andavo alla scuola domenicale, in chiesa e al campo dei giovani della nostra chiesa; ma, malgrado tutto questo, non conoscevo Gesù come mio Salvatore. Poi, ci trasferimmo in un’altra città e, dopo essermi diplomata alla scuola secondaria, cominciai a lavorare in un ufficio per sei e sette giorni alla settimana, dalle ore 15,00 alle ore 23,00. Quando io e le mie compagne avevamo una serata libera, ne approfittavamo per uscire insieme. Andavamo a ballare e bevevamo qualche bicchiere. Esse potevano smettere di bere quando lo volevano, ma io non lo potevo. Non ero immorale, ma Dio dice che ai Suoi occhi un peccato è così grave come un altro. Nell’anno 1949, ero un’alcolizzata incorreggibile (non volevo ammetterlo neanche a me stessa). I miei genitori volevano aiutarmi, ma non sapevano come venirne a capo, poiché essi non bevevano. Nel mio cuore volevo essere libera e provai di tutto per dimenticare il bere, ma questo non mi tolse l’abitudine. Alla fine, decisi di unirmi agli Alcolizzati Anonimi, pensando che, forse, essi avrebbero potuto aiutarmi. In questa organizzazione, non ero felice: anche se, andando alle loro riunioni, restai sobria per nove mesi. Ogni sera, pregavo perché Dio mi mantenesse sobria. Egli mi mantenne sobria, ma non ero né felice né libera. Prima di unirmi agli Alcolizzati Anonimi, avevo soggiornato in parecchi ospedali. In quel periodo della mia vita, ero molto debole, perdevo peso ed ero proprio miserabile. Cinque dottori mi avevano abbandonata, uno di loro mi aveva detto che, in sei mesi, sarei stata in un ricovero per alienati. I vicini mi avevano abbandonata, i ministri non sapevano più cosa fare. Mio padre disse a mia madre di rinunciare a pregare per me, poiché io non sarei mai cambiata; ma ella non l’ascoltò, poiché ella diceva che, forse, io non sarei cambiata, ma che Dio era capace di cambiarmi. Sono così contenta che mia madre si sia tenuta al mio fianco e che ella si sia attaccata alla Parola di Dio. Diventai cattolica, cercando la pace del cuore, benché non ci credessi. Mi dissero che avevo bisogno d’aiuto, ma non mi condussero a Cristo. Tutti mi avevano abbandonata, tranne mia madre. Quando stavo peggio di come non lo ero mai stata, mia madre mi vide in una visione essere salvata, dietro un pulpito, che aprivo la Bibbia. Ella credette a Dio anziché credere ai cinque medici e, più tardi, questa visione si compì così come Dio gliel’aveva mostrata. Brancolando per un raggio di luce, mentre la vita non era che tenebre, delle persone mi parlarono di una serie di riunioni a Hammond, Indiana, dove un profeta di Dio, il reverendo William Branham, pregava per gli ammalati; e gli zoppi camminavano, i ciechi erano guariti, dei cancri venivano gua-riti e dei miracoli si operavano nel nome di Gesù Cristo. Mi attaccai a queste parole poiché pensavo che, se queste persone erano guarite, allora anch’io avrei potuto essere guarita. Quel giorno dell’11 luglio 1952, io, mia madre e la sua amica andammo al Civic Center dove si teneva la riunione. Dopo la riunione del pomeriggio, ritornammo ed io ricevetti un biglietto di preghiera. Il fratello Branham tornò e predicò. Dopo la sua predicazione, egli chiamò i biglietti da J25 a J50; il mio era il J27. Così, avanzai sapendo che, se fossi stata davanti a quest’uomo di Dio, sarei stata guarita. Quando arrivai nella fila di preghiera, il fratello Branham disse che mi vedeva nelle tenebre. Egli disse: “Credete al profeta di Dio?”. Dissi: “Si”. Il fratello Branham disse: “Se Dio mi rivela quel che non va in voi e se Gesù vi guarisce, Lo servirete per il resto della vostra vita?”. Risposi: “Si”. Il fratello Branham chiese all’uditorio di chinare il capo, egli posò le sue mani sulla mia testa e, nel nome di Gesù Cristo, cacciò il demone dell’alcool dalla mia vita ed io lasciai il palco libera. Ero così felice di sapere che per la prima volta nella mia vita ero LIBERA. Gloria al Suo santo nome. Quella sera, venni a Dio domandandoGli di mostrarmi che ero stata salvata, poiché sapevo che ero stata guarita. Chiesi a Dio di perdonare tutti i miei peccati, poiché ne ero dispiaciuta. Attesi circa dieci minuti e, mentre ero distesa sul mio letto con le braccia stese, la mia anima lasciò il mio corpo e salì al soffitto ed ebbi molta paura. Chiamai mia madre ed ella mi disse che ero stata appena salvata. Ero molto contenta. (Dopo questo, ogni giorno, andai alle riunioni, fino alla fine). Una settimana dopo essere stata salvata e guarita, andai alla riunione. Un uomo, che era alcolizzato, venne con mia madre e mio padre. Dopo che il fratello Branham ebbe terminato la sua predicazione, chiamò i biglietti di preghiera. Mio padre aveva il biglietto R60. Il numero era alto per essere chiamato, allora io inchinai il capo e pregai. Chiesi a Dio di guarire quest’uomo alcolizzato, come Egli lo aveva fatto per me; anche di guarire mio padre e di salvarlo. Il fratello Bran-ham si girò e disse: “Signore, la ragazza lassù nella balconata è stata guarita una settimana fa dalla stessa cosa che voi avete. Ella prega per voi e prega anche per qualcun altro. É suo pa-dre. Che egli si alzi in piedi. Mettete la vostra mano sulla sua testa. Che egli accetti il recupero dell’udito e la sua salvezza”. Mio padre cominciò a frequentare la chiesa e la scuola domenicale con me e mia madre. Avevamo adesso un focolare felice ed io ho veramente una nuova vita in Cristo. 2° Corinzi 5:17: “Se qualcuno è in Cristo è una nuova creatura. Le cose antiche sono passate; ecco, tutte le cose sono diventate nuove”. Ringrazio Dio per la Sua misericordia e il Suo amore verso di me. Dio ha udito le preghiere di mia madre, ha visto il mio cuore sincero, che voleva essere liberato, ed ha inviato il Suo profeta, il reverendo Branham, ad Hammond, Indiana, per portare Cristo nella mia vita. Ho il più grande rispetto per il fratello Branham ed egli è veramente un profeta di Dio. Gloria al Suo nome. Testimonianza di Billy Paul Branham (6) Fu nel corso di una riunione sotto la tenda a Vandalia, Illinois. Io e mio padre eravamo in una camera e suo fratello Donny era con noi. Eravamo in un piccolo albergo a buon mercato, non c’era stanza da bagno, c’era giusto un piccolo lavabo nell’angolo. Un mattino, verso le ore 2,00 o le 3,00, papà mi svegliò, aveva messo un cuscino sul mio viso. Mi disse: “Paul, ti ricordi quando papà ti parlava dell’Angelo del Signore che veniva a visitarlo?”. Risposi: “Si”. Egli disse: “Ebbene, Egli è qui. Gli ho chiesto se potevo svegliare te e Donny, affinché possiate vederLo. Egli mi ha detto che potevo svegliarti. Ti piacerebbe vederLo?”. Io dissi: “Si”. Sapete, essendo un ragazzino, non sapevo quel che poteva essere (in questo periodo, Billy Paul aveva circa quattordici anni - n.d.e.). Pensavo che potesse essere qualcosa che volteggiava qui e là. Voglio essere onesto con voi. Io non ne avevo idea. Papà disse: “Sai dove si trova il lavandino?”. Risposi: “Si”. Egli aggiunse: “Quando toglierò il cuscino dal tuo viso, guarda nell’angolo ed Egli si troverà là”. E quando tolse il cuscino dal mio viso, guardai. Là, stava un Uomo che portava un vestito bianco. Aveva il colorito scuro, le Sue mani erano incrociate. Oh! Questo mi fece venire una paura blu. Mi aggrappai a papà, non sapevo quel che era. Egli non mi ha mai parlato, Egli mi ha solamente guardato. É avvenuto in questa maniera, sapete, come il fratello Branham lo ha descritto ed, in seguito, Egli è diventato una Luce ed è uscito dalla stanza. E da quel momento, ogni volta che viaggiavo con papà nelle riunioni, potevo dirvi sempre quando l’Angelo del Signore veniva sul pulpito. Avevo sedici o diciassette anni e non servivo più il Signore, ero retrocesso. Si era sviluppata un’ulcera duodenale e quest’ulcera mi aveva roso ad un tale punto che la parete si era perforata e l’interno si era sparso. Papà era partito e vivevo con mia nonna a Jeffersonville. Per parecchi giorni, cercarono di contattarlo; durante questo periodo, io mi trovavo all’ospedale. Mentre la mia condizione si aggravava, il dottore entrò e mi disse: “Billy, sei soltanto un giovanotto e mi ripugna veramente di fare quest’operazione, ma noi dovremo fare una colostemia, al fine di togliere i tuoi intestini dal fianco. É quel che dovremo fare o si formerà la cancrena e tu ne morirai. Avrei desiderato contattare il tuo papà, ma non ci sono riuscito. Abbiamo provato per parecchi giorni, ma non possiamo aspettare più a lungo perché adesso comincia la peritonite”. Un certo mattino, verso le ore 9,00, avrebbero dovuto operarmi. Quel mattino verso le ore 7,00 o 7,30, qualcuno mi svegliò. Alzai gli occhi e percepii che papà stava là vicino a me. Egli mi guardò ed io non dimenticherò mai quel che mi disse: “La via dei perfidi è dura”. Dissi: “Si”. Egli disse: “Mi trovavo nel Colorado, in cima alla montagna, quando l’Angelo del Signore mi ha parlato e mi ha detto: ‘Vai immediatamente da Billy’”. Aggiunse: “Ti sei allontanato dal Signore, non è vero?”. Risposi: “Si. Ma, papà, se tu preghi per me, sarò guarito”. Egli mi guardò e rispose: “Non sono io che ho peccato, sei tu che hai peccato; così, spetta a te di pregare. Questa mattina, se sei pronto a ritornare a Lui, il Signore ti guarirà”. Così, pregai e ridiedi il mio cuore al Signore e Gli chiesi di perdonarmi. Gli promisi che Lo avrei servito per il resto della mia vita. In seguito, papà fece una piccola preghiera molto semplice e il dottor Burner entrò. Egli disse: “Oh! Sono contento di vederti, fratello Branham. Sapete, Billy è veramente in un cattivissimo stato”. Papà rispose: “Si, lo so, dottore, ma forse è sufficientemente forte per uscirne. Tuttavia, devo dirvelo dottore, che Billy si era allontanato dal Signore; ma, stamattina, è ritornato a Lui. Così, potreste riportarlo nel vostro studio ed esaminarlo ancora una volta?”. Egli disse: “Fratello Branham, l’abbiamo tenuto d’occhio praticamente ogni ora ed è perforato”. Il fratello Branham disse: “Lo so, ma solamente giusto una volta ancora”. Dunque mi riportarono nella sala d’esame, presero delle radiografie e ritornai. Il dottore disse: “Fratello Branham, non comprendo questo, ma quest’ulcera ha smesso di sanguinare e, di conseguenza, Billy sarà risparmiato”. Circa due giorni più tardi, rientrai a casa perfettamente ristabilito. Una volta, ci trovavamo a Bakersfield, in California. Spero che comprenderete questo: egli era papà, ma anche più che papà. Così, quella sera, ci preparavamo per andare a mangiare, credo che è la stessa sera in cui il fratello Branham predicò il messaggio “Il Segno”. Dunque, salii nella camera di papà e bussai alla sua porta. E quando venne alla porta, egli portava il suo parrucchino. Gli chiesi: “Porterai questo parrucchino per andare in chiesa, stasera?”. Rispose: “Si”. Io dissi: “Ebbene, non ci andrò affatto”. “Ma, dove non andrai?” mi chiese. Io risposi: “Non andrò con te in chiesa”. Vedete, un’osservazione stupida come questa. E tutto ad un tratto egli cambiò. Disse: “Fratelli, andate dunque a mangiare da soli, non ho fame. Non mangerò adesso; così, fratelli, andate a mangiare insieme”. In quel momento, capii che avevo fatto qualcosa di male. Dunque, andammo a mangiare ed io dissi al fratello Borders: “Oh, sapete, credo di aver ferito papà”. Egli disse: “Oh, non hai ferito il tuo papà”. “Si, l’ho fatto” replicai. Dunque, ritornai e bussai alla sua porta, egli rispose: “Entra, Paul”. Era amichevole e mi chiese: “Avete avuto una buona cena?”. Dissi: “Papà, vengo da te per scusarmi”. “Ma, perché, Paul?”. “É a riguardo di quel che ho detto poco fa, a proposito del fatto che tu avresti portato il tuo parrucchino per andare in chiesa, stasera”. Egli disse: “Siediti”. Capii allora che avrei udito qualcosa. Continuò: “Credi che potresti ferire papà?”. Dissi: “Ma, l’ho fatto papà”. Egli disse: “No, no, tu non potrai ferire papà; poco importa quel che accade, tu sarai sempre il mio ragazzo. Non potresti ferire papà. Ma, questa Cosa all’interno di me, che non posso controllare, non ha apprezzato quel che tu hai detto. Ti ricordi la volta in cui predicavo al tabernacolo, io non potevo leggere la mia Bibbia; così, misi i miei occhiali e cominciai a leggere le Scritture. Ti ricordi, fu uno dei diaconi della chiesa; questo fratello venne verso di noi all’esterno; poi, cominciò a ridicolizzarmi. Ti dicevo continuamente: ‘Bisogna che andiamo via da qui’. Questo fratello diceva: ‘Fratello Branham, ho vergogna di voi, voi predicate la guarigione divina e portate gli occhiali’”. Il fratello Branham gli aveva risposto: “Ma, io non posso farci niente, la mia vista si abbassa e, semplicemente, io non posso leggere la mia Bibbia”. Questo fratello ripeteva continuamente: “Ma, io mi vergogno di voi”. Il fratello Branham disse: “Io non posso farci niente, questo non ha niente a che fare con la guarigione divina, semplicemente non posso vedere”. E quest’uomo veniva sempre alla carica e papà diceva: “Billy, allontaniamoci, allontaniamoci”. Provai con tutti i mezzi, ma quest’uomo continuava sempre a molestare. Papà mi chiese: “Ti ricordi quel che è successo? Tre giorni dopo, lo abbiamo seppellito”. Dissi: “Si”. Egli aggiunse: “Ti ricordi quando Eliseo scendeva per la strada e i bambini uscirono e gridarono: ‘Eh, vecchio calvo, eh vecchio calvo’. Era un profeta in collera, ma essi si presero gioco di Dio che era in lui. Tu non potresti ferire papà, ma questa Cosa che è all’interno non ha apprezzato quel che tu hai detto. So che tu non lo hai fatto apposta a dirlo, ma ho dovuto allontanarmi da te prima che tu non aggiungessi altro”. In un’altra occasione, eravamo in un giro di caccia e i miei nervi erano a fior di pelle ed io non potevo mangiare la cena che i fratelli avevano preparato. É allora che vidi papà togliere il suo vecchio cappello nero, inchinare il capo e poi rimetterlo. E tutto ad un tratto, la mia tensione nervosa cominciò a diminuire e i miei nervi si calmarono, potei mangiare una grossa cena. Quella sera, mentre eravamo tutti seduti attorno al fuoco del campo, papà fece qualcosa che non dimenticherò mai. Si indirizzò a tutti e disse: “Vi dirò qualcosa, fratelli. Vi ricordate, qualche momento fa, quando avete preparato la cena, Billy non poteva mangiare. Ho semplicemente tolto il mio cappello ed ho chiesto al Signore di aiutarlo e di aiutare i suoi nervi, affinché potesse prendere la sua cena e gioire di questo viaggio. Vedete come istantaneamente il Signore lo ha guarito?”. E noi rispondemmo: “Si”. Allora, cominciò a togliere i suoi stivali, poi vedemmo che la sua caviglia era tutta gonfia e tutta blu. Poi, egli aggiunse: “Sei mesi fa, mi sono ferito a questa caviglia e, ogni sera, ho pregato, chiedendo al Signore di guarirmi; ma, non ha fatto che peggiorare. Vedete, questo dono non è per me, ma è per voi”. Un giorno, un fratello mi ha domandato: “Quale è il più grande miracolo che avete visto?”. Risposi: “Ho visto dei morti resuscitare, dei ciechi e dei sordi guariti; ho visto la stessa sfida essere lanciata in tutti i paesi. Ma, la più grande cosa che io abbia mai visto, è il modo in cui il fratello Branham sapeva dominare ogni situazione”. Qualcuno mi disse: “Non capisco come questo possa essere un miracolo”. Risposi: “In ogni situazione, Dio gli ha dato la conoscenza per sapere come dominarla”. _____________________ 1. e 2. All things are possible, David Harrell. 3. Intervista “In memory of a prophet”, “Shield of Faith”, nov./dic. 1969. 4. Reg. G. Hanson, “William Branham assiste alla campagna di Roberts a Tempa, Florida”, Healing Waters, p. 6, marzo 1949. 5. “William Branham”, Editions Evangéliques, Pesuex, NE. 6. Tratto dalla testimonianza di B. Paul Branham “Vivere il Messaggio”.