la mia testimonianza
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LA MIA TESTIMONIANZA Cari fratelli nel Messaggio dell'Ora, sono il fratello D'Aloisio Antonio. Ho avuto in cuore di rendere una piccola testimonianza di come Iddio mi ha dato grazia di conoscere il Messaggio, la Parola rivelata dell'Ora. Venivo già da una famiglia pentecostale ed accettai il Signore nel 1970 in un paesino di nome Liscia, in Abruzzo. Essendo in Svizzera per lavoro nel 1971, fui invitato in una chiesetta a Cours. Lì predicava il fratello Francois Le Picard e fui subito colpito. In italiano vi erano tradotti pochi messaggi dal fratello Gino Pilati, poiché soltanto l'anno prima aveva cominciato a tradurre. Quindi ascoltavo le cassette in francese, però comprendevo all'incirca il 50%, ma fu sufficiente a comprendere il vero battesimo biblico. Così il 03 Ottobre del 1971 fui battezzato nel Nome del Signore Gesù Cristo dal fratello Fernand Fait, che dopo qualche anno si trasferì in Canada ed è tutt'ora lì pastore. Così nel 1972 venni a lavorare a Roma e conobbi mia moglie in una chiesa pentecostale all'antica. Ho avuto anche 2 figli per grazia di Dio e tutti in famiglia abbiamo creduto nel Signore. In quel periodo ero solo nel Messaggio, ma nel 1975 conobbi un carissimo fratello che si chiamava Giraldi Sossio. Lui faceva il carabiniere a Velletri e tramite lui ebbi modo di conoscere tanti fratelli nel Messaggio. Nel 1985 poi il Signore lo chiamò a casa. All'inizio dell'80 ero ritornato in Abruzzo per lavoro, e venivano a trovarci ogni anno i fratelli Barilier e Forestieri. Nel 1986 da loro ricevetti l’indirizzo dei fratelli di Guglionesi guidati dal fratello Gino Rosito. Tutt'ora siamo in comunione nella Parola di Dio. Nel 1990 ritornammo a Roma sempre per motivo di lavoro, e qui il Signore ci ha dato grazia di avere una chiesetta da mio cognato. La chiesetta era un prefabbricato in legno che fu portato dal fratello Mariano Guagliardo e per un pò di tempo ci facemmo il culto. Avendo poi avuto possibilità dall'aiuto del Signore di avere una casa, ho potuto iniziare a fare i culti nel piano terra dell'abitazione. Tutt'ora ci raduniamo qui dove mio figlio predica, e il Signore ci ha benedetti e nel corso degli anni sono passati tantissimi fratelli. Molti hanno ricevuto il Messaggio e continuiamo a distribuirlo e farne parte a tutti quelli che raggiungiamo. Il Signore mi ha veramente onorato molto, perché ho potuto conoscere tanti fratelli italiani e di tante parti del mondo. Vivendo a Roma tutti vogliono venire a visitare la città e quindi li ho potuti ospitare. Facendo un passo indietro, ricordo che dopo il 1977 incominciarono le separazioni, e sorsero molte dottrine nel Messaggio che portarono soltanto litigi. E più anni sono trascorsi e ancora le dottrine si sono moltiplicate. Così ho cominciato a riflettere del perché accade tutto questo e leggendo e rileggendo la Scrittura e il Messaggio mi chiedevo il motivo. Gesù ci dice in Luca 6:26-29 “Guai a voi, quando tutti gli uomini diranno bene di voi, perché allo stesso modo facevano i padri loro verso i falsi profeti. Ma io dico a voi che udite: Amate i vostri nemici; fate del bene a coloro che vi odiano. Benedite coloro che vi maledicono e pregate per coloro che vi maltrattano. Se qualcuno ti percuote su una guancia, porgigli anche l'altra; e a chi ti toglie il mantello, non impedire di prenderti anche la tunica”. Ora, la Scrittura non la dobbiamo solo leggere ma La dobbiamo applicare e viverla. Quando l'apostolo Paolo in Ebrei 12:14 ci dice: "Procacciate la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedrà il Signore". Il nostro caro fratello e profeta Branham diceva spesso: "Il più grande nemico che ho è William Branham, non il mio fratello". Lui quale profeta diceva così, quanto più noi dobbiamo abbassarci fino alla polvere. Alcuni mesi fa visitai un parente pentecostale di 88 anni e mi disse: "Dobbiamo stare attenti a Dio di non togliere mai la ‘D’, perché rimarrebbe soltanto ‘io’". Questo mi ha fatto riflettere molto. Rileggendo il Messaggio LA GUIDA del 1965, il fratello Branham sottolinea proprio questo: "Morire a te stesso e a tutti i tuoi pensieri, il tuo io, e seguirLo". San Paolo in I° Corinzi 15:31 "Io muoio ogni giorno; sì per il vanto di voi che ho in Cristo Gesù nostro Signore". In Galati 5:19 "Ora le opere della carne sono manifeste, e sono: adulterio, fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, magia, inimicizie, contese, gelosie, ire, risse, divisioni, sette, invidie, omicidi, ubriachezze, gozzoviglie e cose simili a queste, circa le quali vi prevengo, come vi ho già detto prima, che coloro che fanno tali cose non erediteranno il regno di Dio". Ora singolarmente, ognuno di noi dobbiamo esaminarci e morire al vecchio uomo, perché se non c'è una morte, non può esserci una resurrezione esattamente come Gesù disse riguardo al seme (Giovanni 12:24-25). Oltre a questo di non guardare il fuscello che è nell'occhio del fratello, ma di vedere prima di togliere la trave che è nel proprio occhio, allora ci vedremo bene per aiutare il fratello. “Non essere vinto dal male, ma vinci il male con il bene” (Romani 12:21). Dobbiamo vincere il male con il bene e il profeta in un messaggio dice: “Basta con le vostre teste!” Dobbiamo essere filtrati con la Parola, ecco il nostro Assoluto, perché in Ecclesiaste 10:8: “Chi rompe la chiusura il serpente lo morderà”. Quando si comincia a mettere delle regole che non trovano fondamento nella Scrittura si costruisce una nuova torre di Babele. La Parola o ci unisce o ci separa. Invito tutti a riflettere e di fare secondo Matteo 6:6 “Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta, chiudi la tua porta e prega il Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà pubblicamente”. Vi saluto tutti con il più caloroso amore fraterno e consiglio a tutti di applicare il versetto di Giovanni 13:34 “Vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri; come Io vi ho amato, anche voi amatevi gli uni gli altri”. Dio ci benedica. Fratello Per ulteriori informazioni: IL MESSAGGIO DI DIO www.branham.it Pubblicato Dicembre 2013 D’Aloisio Antonio