fronte armato per le immagini
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fronte armato per le immagini
FRONTE ARMATO PER LE IMMAGINI MAURIZIO MANZO THOMAS ENRICO CARRIERO SAVERIO ROCCA MAURIZIO MANZO -1Il respiro del bosco sembrava vedersi a mezz’aria. Mentre l’affanno di Federico fumava e diventava un fascio bluette. Il silenzio di quel posto aumentava il ronzio nelle orecchie e gli sembrava di non riuscire a sentire i passi sopraggiungere. La strada che aveva percorso era quella giusta. Era risalito su per le ultime case del paese, le aveva ancora sotto gli occhi mentre se le lasciava alle spalle e imboccava il sentiero verso il bosco. Avrebbe dovuto camminare almeno due ore e un quarto e poi si sarebbe trovato al posto giusto. Il buio aveva come acceso la luna piena. Riusciva a vedere ogni contorno tra gli alberi e finalmente, preceduti da un brusio, intravide i primi uomini video. Federico era entrato nel Fronte Armato per le Immagini da circa quindici mesi. La prima azione che fece, fu quella di tenere le braccia tirate indietro di un ragazzino molto precoce nel procurarsi immagini rubate. La punizione consisteva nel mettere delle gocce di pixel sciolti a mo’ di collirio che con il movimento dell’iride creava una reazione, scatenando un oscillamento continuo di luce e colori indefiniti. Più tardi fece azioni più pericolose e coinvolgenti come tenere segregata la nonna del responsabile di un sito web che consentiva il saccheggio di storie in immagini, facendone sorbire per intero video porno interattivi. Gli obiettivi da perseguire erano decisi dalla Segreta Commissione Dolly, cui conferivano le informazioni sensibili su personaggi sospetti: chi abusava di verbatim, di cavi, chi chiedeva pieghevoli brochure notizie di uscite imminenti di film con un ghigno beffardo. La Segreta Commissione Dolly vagliava le informazioni e preparava le azioni indicando chi doveva compierle e su chi compierle. Dopo aver partecipato a un certo numero di azioni, entravi a pieno titolo nel Fronte e guadagnavi il diritto di accedere al Bosco delle Immagini Dette. Federico aveva raggiunto quella meta. ...morire è una cosa che capita ai vecchi...la vita è uno stato mentale... Federico incontrò Jean Luc che con lo sguardo gli mostrò di conoscerlo, ma Jean Luc proseguì mormorando: Che cosa sto facendo? Ah, sto inseguendo quell'uomo! No! È lui che sta inseguendo me! Federico di colpo si accorse che conosceva tutti coloro che gli passavano davanti tra gli alberi del bosco e soprattutto riconosceva le loro storie, quello che avevano scelto d’incarnare. MAURIZIO MANZO -2A quell’ora di sera avanzata e in quel periodo, nel bosco si posava sull’aria l’odore che rilasciavano i fiori degli alberi. Era uno strano odore che procurava scintille agli occhi. Somigliava all’odore dei solventi usati per i viraggi delle pellicole cinematografiche. Nel sincopato rincorrersi di lampi agli occhi, Federico vide per la prima volta Adele, che ogni lampo avvicinava sempre di più a lui, tanto d’accorgersi della sua inquietante bellezza e dello sfregio che portava dignitosamente sull’occhio sinistro. Federico ancora non sapeva che Adele era una delle prime donne video e tra le più attiviste. A lei si dovevano le azioni più incisive e penetranti del Fronte Armato per le Immagini. Lo sfregio che le segnava l’occhio sinistro, che iniziava dal sopracciglio e finiva prima dello zigomo, le era stato inferto da un gruppo di linkatori inferociti, perché lei era il simbolo delle azioni che avevano smosso il mondo dei siti linkanti, che era convinto di aver ormai sconfitto chi rivendicava diritti legali sulla fruibilità del cinema. L’avevano attesa alla chiusura della sua videoteca, portarsi nel vicolo dove parcheggiava sempre l’auto, per saltarle addosso. Federico ebbe poi modo di vedere altri segni di quell’aggressione sul corpo di Adele, e di accarezzarli. Adele fu l’ideatrice e artefice di alcune delle più grandi azioni dimostrative del Fronte. Aveva pensato di sagomare dei dvd in modo tale da farli entrare nella fessura dei tornelli di più enti possibili, la dove fossero stati piazzati dal ministro Peretta. L’effetto fu che il riflesso del dvd evitava di riconoscere e timbrare i cartellini dei lavoratori statali, che sono tra le sanguisughe più assatanate dell’avere gratis e rubacchiata ogni cosa. Ebbene migliaia di lavoratori di vari enti lavorarono per più di una settimana gratis, in altre parole gli fu rubata la loro prestazione. E tutt’oggi lo stato non vuole riconoscere quelle giornate come lavorative ma come assenteiste. L’altra grande idea di Adele, la più grande ed efficace, fu quella di mettere nei siti linkanti, aiutata da un amico hacker, un link che apriva delle pagine riguardanti il presidente del consiglio Pigsconi. Una pagina in particolare velocizzava l’intervento delle autorità nel chiudere i siti che ospitavano link a contenuti protetti da copyright senza alcuna autorizzazione, dopo che Adele faceva la segnalazione al ministero delle telecomunicazioni e al ministero degli interni, era quella che mostrava l’operazione alla prostata del presidente Pigsconi e la risoluzione della disfunzione erettile con l’inserimento di una protesi che gli teneva l’augello sempre dritto; tanto da creargli problemi in tutti i meeting di Capi di Stato, dove sistematicamente evitano di porgergli le spalle; da qui l’orgoglio che tutti sono sorridenti e gioviali con il presidente Pigsconi. Quattro ore dalla soffiata ai ministeri e il sito linkante era chiuso. Ora Adele era diventata Lezioni di Piano e Anni di Piombo, e passeggiava nel Bosco delle Immagini Dette perché la veda Federico, perché la senta Federico: C’è un grande silenzio dove non c'è mai stato suono; c'è un grande silenzio dove suono non può esserci; nella fredda tomba del profondo mare. THOMAS ENRICO CARRIERO – 1 – Era un'asfittica estate, senza gioia ed inutilmente sudaticcia, quando "Qualcuno Volò sul Nido del Cuculo", per vincere l'inerzia si decise ad entrare nel Fronte Armato per le Immagini; nel farlo e scegliendo l'opera nella quale si sarebbe identificato si sentì sollevato. Decise di riguardarsela la sera stessa, con un vecchio vhs. E tornarono violente le speranze della gioventù, l'aspettativa di un mondo giusto, qualcosa da realizzarsi nel mentre della vita, del resto da morti non c'è più tempo, e poi "Qualcuno" non aveva mai brillato per la pazienza, riteneva il diritto umano inequivocabile, una felicità nel presente, le balle sul dopo lo lasciavano perplesso e diffidente. Tornando a casa ammirò sorridendo, la sua bella collezione d'armi bianche, pregustandone il silenzioso lavoro... Attacco il vhs, un lieve ronzio gli fece capire di aver scelto il cavo giusto, prese dalla libreria il film che si era scelto e sorrise nel vedere il grande Jack ed il suo cappellino, un film di rara poesia pensò, oltreché rabbioso, desideroso di violenza verso un potere altrettanto violento: occhio per occhio, dente per dente, piede per piede, pensò, e così rimase alcuni attimi meditabondi. Qualcuno era della vecchia scuola e considerava il saper uccidere bene come una forma d'arte, che peraltro questi nemici informatici poco meritavano, si fissò con il lento dissanguamento, del resto quando un uomo inizia a sentire il sangue che gli cola nelle mutande capisce che è finita e che non sarà cosa rapida... Si versò un whiskey con ghiaccio, accese una paglia e schiacciò play, e cosa strana sorrise di nuovo.... SAVERIO ROCCA – 1 – Si diceva che Federico avesse imparato da Adele le torture più efficaci da infliggere a coloro che rubano immagini. Alcune pare fossero veramente crudeli, ma il suo compito era questo e questo doveva fare. Una leggenda raccontava di un verbatim rivolto contro il sole di mezzodì, affinché il suo riflesso si fiondasse sull'occhio già martoriato del malcapitato, costringendolo a pentirsi dei propri misfatti. Altri particolari cominciavano ad aleggiare intorno al popolo che abitava il Bosco delle Immagini Dette, presto anche Lupo Siberiano avrebbe fatto richiesta di poter entrare e servire la causa per il Fronte Armato per le Immagini. Sorrise Lupo Siberiano pensando a quale contatto avrebbe dovuto scovare per entrare nel Fronte. Pensando a quanto sarebbe stata importante la sua esperienza per portare a termine le azioni del gruppo, che si presentavano sempre più importanti e sempre più pericolose. Avrebbe voluto contattare Adele per entrare a far parte del Fronte o forse solo per vederla in volto. THOMAS ENRICO CARRIERO – 2 Subito dopo schiacciò stop, di lì a poco sarebbe uscito e per quel poco tempo voleva starsene con i suoi pensieri nuovi, anche se privi di speranza portavano il dolcissimo sapore della vendetta. Rifletteva sui nuovi compagni, Adele e Federico, prendere ordini da una donna non le andava tanto giù, già era mentalmente un po’ antico, le uniche donne in divisa che aveva conosciuto erano delle meravigliose crocerossine, e di una di loro conservava ancora, assieme ad una scatola di ricordi anche quella bella croce rossa che portano in petto, un vero inno alla vita, una croce rossa sui seni...e per la terza volta sorrise... “Qualcuno” capì che i tempi erano cambiati troppo velocemente senza che se ne accorgesse, lui che amava la stilografica ed il bianco e nero, era stato sopraffatto da una infinità di tastiere algide e plasticose, era tempo di riscatto... Quella sera incontrò Anni di piombo e Federico, che mano nella mano si presentarono dinnanzi al vecchio cinema, uno dei pochi rimasti in quella metropoli vuota, sorrisero da lontano mentre gli venivano sotto, a lui che era uno degli ultimi acquisti. Qualcuno si poneva però la riserva mentale di fare a modo suo, da tempo accettava solo ordini condivisibili e l'azione solitaria lo rendeva ebbro di gioia... Si salutarono velocemente guardandosi intorno, nessuno di loro era ancora stato preso, ma erano coscienti che i primi arresti avrebbero creato non pochi problemi, le torture di solito fanno parlare ed era meglio non essere beccati. Entrarono al cinema, dove si proiettava Adele h, era stato un piccolo gesto d'amore di Federico; Qualcuno non approvò la cosa, il nesso logico era troppo evidente, stare nel Fronte significava clandestinità e su queste cose non si scherza... Il film rapì tutti e tre, e durante la visione ripercorsero le loro storie che avevano fatto sì che diventassero videotecari...Questa passione eterna... MAURIZIO MANZO -3Rosa Mara era diventata The Others. Questa casa è come una nave…qui la luce deve essere controllata come se fosse acqua. Aprendo e chiudendo le porte...è in gioco la vita dei miei figli...Scoprirete che a volte questa casa non è propriamente un paradiso...e incrociò Roman che uscì dalla Nona Porta. Rosa Mara aveva perso i figli, rapiti da un download killer. Era diventata quel film per il senso di colpa che sentiva, perché tutto successe mentre era nel suo negozio e tratteneva a se dei film che venivano rubati. Scegliendo quel film sentiva di poter stare accanto ai suoi figli e recuperarli. Rosa Mara non era temeraria come Adele, ma al Fronte aveva aderito a pieno titolo e guadagnato il Bosco con delle belle azioni per la causa. Ogni volta che usciva dal Bosco delle Immagini Dette, passava a controllare la sua casetta, a controllare se non gli avessero portato via l’ultima VHS che teneva sempre in play: Poltergeist, nella speranza che potessero riaffiorare dalla tv i suoi figli e ritrovarseli felici ad attenderla al suo arrivo. Federico guardò con quanta tenerezza Rosa Mara fingeva di tenere al suo fianco i figlioletti, mentre recitava The Others: E ricordate, nessuna porta deve essere aperta prima che l'ultima sia stata chiusa... Fu a quel punto che Federico diventò Otto e Mezzo perché gli parve di sentire la musica impazzare e regolare tutte quelle figure che mormorando immagini attraversavano il bosco. THOMAS ENRICO CARRIERO – 3 – E la pellicola finì, si alzarono con gli occhi lucidi. Era la prima volta che si conoscevano e Qualcuno penso che Adele somigliasse molto a Isabelle A., secondo errore di Federico, che peraltro aveva scelto per sé un film che Qualcuno non amava particolarmente e continuò ad osservare i fieri lineamenti di Adele, fu in quel momento che s'impose le parole di Yukio Mishima. un buon soldato non deve avere a casa una donna che lo aspetta, solo così non avrà tentennamenti... Uscirono che era già buio, strade semideserte, qualche tram sferragliante, prostitute e televisioni accese, c'era la partita e la città faceva uno stolto tifo, s'incamminarono verso un pub, finalmente Qualcuno avrebbe conosciuto la sua prima missione. Solo si augurava che fosse degna, la sua rabbia era di troppo cresciuta negli ultimi tempi e la lunga inattività l'aveva incattivito a dismisura. Quando seppe di dover imparare a memoria il film che si era scelto, sbuffò, odiava imparare a memoria, era di gran lunga preferibile assorbire il più possibile dal tempo e rimescolare il tutto, sempre alla ricerca di pensieri inediti, lasciava la memoria statica ai pappagalli. Qualcuno era fatto così, fin da piccolo... Adele lo guardò e capì che era più che pronto, avrebbe rispettato il suo stile, non poteva fare altrimenti: era la missione giusta per lui. Iniziò a meditare il piano, sorseggiando il suo mojito... Giunti all'incrocio si salutarono, era la prima volta che vedeva negli occhi dei colleghi/compagni una speranza ed una gioia, e si rese conto che Adele era proprio bella...S'incamminò verso casa, gli avevano raccontato la storia di Rosa Mara ed era orgoglioso potendo di vendicarla. Arrivato a casa rifece il filo al suo splendido compagno di sempre, il coltello giapponese. Sfoderò anche il Camillus, molto più indicato per carogne di poco conto e munito di un perfetto scorri sangue...Finalmente la notte avrebbe dormito... Nel sopirsi sorrise... MAURIZIO MANZO -4Erano atterriti. Federico e Adele avevano i piedi insanguinati e sporchi di materia cerebrale. Gregorio si era gettato dal terzo piano. Avrebbero dovuto vedersi per compiere un azione molto complessa e pericolosa. Con l’aiuto di un interno alla distribuzione nelle edicole, avrebbero dovuto sostituire il film omaggio nella rivista Panorama, Alice in the wonderland, con il film Lost in TransLation che alla massa avrebbe svegliato il tedio del cuore. Da tempo le major adottavano queste politiche scorrette verso le videoteche, in special modo con titoli di grande richiamo, praticavano alle videoteche prezzi d’acquisto esorbitanti e dopo solo pochi giorni consegnavano i film in abbinamento a una rivista a un prezzo irrisorio, recando un danno incredibile al canale delle videoteche. Gregorio era diventato il film l’Inquilino del Terzo Piano, e nell’identificazione dell’identificazione finì col cedere e si uccise anche lui. Collegare una situazione così toccante e sconcertante con un ricordo bello inquietava Federico, però fu quella sera davanti al corpo di Gregorio che abbracciò e strinse forte a se Adele. Per la prima volta collegò i suoi occhi al suo profumo, e sentì le sue labbra, screpolate dal mordicchiarle nervosamente, avvicinarsi con flebile tremore. Tornarono al Bosco per sentirsi coprire dalla luna, come a proteggerli in quella sera così terribile, che preannunciava la fine di un gioco e l’inizio di qualcosa che diventava sempre più pericoloso. Intanto le città venivano private sempre più violentemente di tutti i supporti la cui visione potesse procurare emozioni. Le ronde entravano nelle case dove potesse intravedersi un Piano Sequenza la cui luce illuminava la stanza e le menti, e a sprangate creavano il buio. Continua...