una giornata senza regole - Sacro Cuore

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una giornata senza regole - Sacro Cuore
UNA GIORNATA SENZA REGOLE
Talvolta per capire l’importanza delle regole sociali è utile immaginare di non
rispettarle. Ecco cos’è successo in classe a partire da questa provocazione.
UNA GIORNATA UN PO’ STRANA
G A M B IL L A R A G I N E V R A
È stata una giornata strana, ma divertente. Ero stufa di dovere seguire troppe regole
fin dal primo mattino. Allora ho deciso: “oggi comando io. Giuro solennemente di
impegnarmi a fondo nel non rispettare nessuna regola che mi venga imposta, dalla più
banale alla più fondamentale”.
Prima di tutto ho dato una mia personalissima
interpretazione al detto "non rimandare a domani ciò
che puoi far oggi". L’ho trasformato in "non fare oggi
quel che puoi benissimo fare domani". Mia madre era
già andata al bar a lavorare. Sapevo di avere casa libera
per tutto il giorno fino a sera tardi. Allora mi sono
scatenata. Ho acceso la musica a tutto volume. Per
l’intera mattinata ho ballato e cantato come una pazza
per
ogni
angolo
della
casa,
non
curandomi
assolutamente dei miei poveri vicini stanchi di sentire le
mie "doti" canore.
Il mio pranzo è stato a base di gelato al cioccolato e thè freddo alla pesca, la mia
passione. Sono uscita di casa in pigiama, con i capelli racconti alla buona in una coda
e il volto completamente struccato. Passavo da una corsia all'altra della strada senza
curarmi delle macchine, rischiando in modo molto serio di farmi male.
Verso le 20 sono tornata a casa dopo uno stancantissimo pomeriggio passato a ridere
e scherzare con le mie amiche.
La cena è stata al quanto veloce, solo qualche caramella (le cui carte sono finite sotto
i cuscini del divano, per la gioia di mia madre). Mi sono concentrata a fare zapping con
la televisione. Quando ho deciso che era ora di andare a letto mi sono infilata la tuta
da sci, ho afferrato il mio computer reduce da una mattinata "ad alto volume", e ho
cominciato a saltare da sito a sito. Mi sono addormentata con PC e telefono in mano.
che giornata! Davvero devastante.
Da domani forse qualche piccola regola sarà meglio rispettarla….
Buona giornata a tutti. Ops… ho appena rispettato una regola, accidenti…
UNA GIORNATA SENZA ALCUNA REGOLA
ANDREIA PESSA
Non è facile vivere una giornata senza regole, ma sforzandomi un po’ ce la posso fare.
Allora iniziamo: alla mattina mi sveglio alle 11.30, non dico buongiorno a nessuno,
non mi faccio il letto, rimango in pigiama, vado in bagno, ma non mi lavo. Vado subito
a fare colazione sul divano, davanti alla televisione mentre guardo Criminal Minds con
un numero infinito di crêpes al cioccolato al latte. Rimango davanti alla televisione fino
alle 13.30 per poi andare a mangiare senza neanche apparecchiare, usando le mani e
mangiando quello che desidero: pizza, kebab,
hot-dog, patatine fritte e un bel menù McDonald!
Per dolce, invece, una tonnellata di profiteroles e
panna montata. Non sparecchio lasciando così
tutti i piatti sporchi sul tavolo e me ne vado a
Milano con le mie amiche senza che lo sappiano i
miei. Prendo il bus senza pagare, così come tutti
i vestiti che mi compro durante la giornata di
shopping e tutte le schifezze che rubiamo ai
proprietari di bar e bancarelle nel centro di Milano. Le carte delle merendine vengono
lasciate per terra, ogni volta che qualcuno ci infastidisce (sia che sia bambino, adulto
o anziano questo a noi non ci interessa) gli urliamo dietro parolacce e lo prendiamo a
botte fino a farlo finire in ospedale. E se qualcuno ci intralcia la strada lo spingiamo
per terra senza neanche chiedere scusa.
Ritorno a casa molto tardi e mando a quel paese i miei. Quando mi chiedono qualcosa
non li tengo in considerazione. Sempre con il pigiama ceno con cibarie varie prese nel
frigo lasciandolo aperto. Finita la cena lascio tutto incasinato e la televisione accesa e
me ne vado sul divano strappando con prepotenza il telecomando dalle mani di mia
madre. Evidentemente il programma è scelto da me senza tenere in considerazione gli
altri.
È giunta ormai la sera e vado, senza permesso, in centro a Gallarate con la mitica
Priscilla a svegliare tutti i cittadini che si trovano a casa loro a dormire. Facciamo
rumori assurdi per poi scappare, poi, come divertimento, entriamo in chiesa e
spacchiamo sedie, panche, l’organo della chiesa, il posto dove siede tutte le
domeniche il prete.
Riflessione: in questa giornata non ho rispettato nessuna regola, ho fatto quello che
mi andava di fare. Agendo così me ne sono “fregata” di tutto e di tutti. Ma man mano
che andavo avanti nella mia giornata senza regole, mi sono accorta che nella vita le
regole non esistono soltanto per “romperci le scatole” ma ci sono perché servono a
qualcosa. E’ vero che spesso è noioso rispettarle, ad esempio quando dobbiamo
alzarci la mattina per andare a scuola oppure fare i compiti e studiare.
Sì, alcune non sono per niente piacevoli, ma sono utili. È certamente opportuno
essere educati per non dare una brutta impressione di se stessi quando conosci una
persona nuova , oppure non essere violenti con persone che non ti hanno fatto niente
di male. In questo percorso sono arrivata a una conclusione: le regole ci DEVONO
ESSERE per garantire una convivenza il più possibile pacifica tra tutti noi.
LA MIA GIORNATA SENZA REGOLE SOCIALI
P R I S C IL L A D EL G A L D O
Una giornata senza regole sociali sarebbe sicuramente un mio sogno, peccato non sia
possibile, ma meno male! Altrimenti finirei in carcere per tutte le “cavolate” che
faccio. Comunque … cosa mi piacerebbe fare in una giornata del genere? TUTTO. Tutto
quello che mi hanno proibito, quello ke (anche le regole grammaticali sto alterando)
mi hanno detto che era una pazzia per la mia età. Logicamente mi sveglierei
mooooolto tardi, poi mi piacerebbe buttarmi con il paracadute e sentire il vuoto sotto
di me, urlare in kiesa e scompisciarmi dal ridere quando il prete mi urla di tutto,
prendere in “prestito” la makkina di mio padre e fare fast & furious per tutta la città
creando panico nella folla! Starei fuori di casa fino a tardi, contrariamente al volere di
mia madre, ma, essendo una giornata senza regole, posso fare QUELLO KE VOGLIO!
In seguito sarebbe fighissimo fare cadere sulle città una bolla
enormissima piena di tempera colorata, che quando arriva a
contatto con la città, la colora tutta non facendola più essere
triste e grigia. Andrei poi nello spazio per vedere il mio
capolavoro spiaccicato su tutta l’Europa: una sorta di quadro
fatto con le macchie molto meglio di un capolavoro di
Michelangelo (non quello delle tartarughe ninja) o Giotto,
modestamente! Far fuori 1 persona è eccessivo vero? Allora
gli faccio pentire di essere nato. Muahahahahaha
Idea luminosa! Andrei all’ Ikea con Riki a mettere tutto sotto sopra! Salteremmo sui
letti sino a che le molle non reggono +’. Potremmo spaventare le persone uscendo dai
mobili dicendo che siamo appena tornati da Narnia. Mi piacerebbe prendere dei
mestoli di legno, pentole, ciotole rumorose e improvvisare il suono assordante di una
batteria. Infine mi vorrei andare dove tengono i bambini fino all’arrivo dei genitori e
liberarli tutti per l’intero negozio.
Bene… la mia giornata un po’ pazza e abbastanza strana l’ho passata, mi sento molto
meglio. Anche se ho provocato troppi guai mi sono divertita. Ora passerò un bel po’ di
tempo a sistemare i mie guai, ma non devo chiamare nessun avvocato, vero?