Al via un programma di monitoraggio del mare al largo

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Al via un programma di monitoraggio del mare al largo
Assessorato Territorio ed Ambiente
Al via un programma di monitoraggio
del mare al largo delle coste siciliane
Attività dell’Arpa nell’ambito della Marine strategy. Avviate anche azioni di educazione
ambientale per la sostenibilità
COMUNICATO STAMPA
PALERMO, 20 ottobre 2015. Arpa Sicilia ha avviato due azioni per la tutela e la salvaguardia
dell’ambiente: la prima è rivolta al monitoraggio del mare in aree mai verificate prima, la seconda è diretta
alla diffusione di comportamenti di sostenibilità ambientale.
Marine Strategy
Per la prima volta Arpa sottopone a verifica il mare della Sicilia che va dai 3 chilometri di distanza dalla costa
ai 24 chilometri (1,5-12 miglia). Lo prevede il programma monitoraggio dell'ambiente marino per la
realizzazione della Marine Strategy nell'ambito della convenzione tra il Ministero dell'Ambiente e le Agenzie
regionali. Le prime attività sono già partite da luglio e sono previste da un decreto legislativo (il 190/2010)
che recepisce una direttiva europea. Obiettivo di questo programma è quello di dare come obiettivo agli Stati
membri il raggiungimento entro il 2020 di un buono stato ambientale per le proprie acque marine, cioè la
capacità di preservare la diversità ecologica, la vitalità dei mari e degli oceani affinché siano puliti, sani e
produttivi mantenendo l’utilizzo dell’ambiente marino ad un livello sostenibile e salvaguardando il potenziale
per gli usi e le attività delle generazioni presenti e future.
Il monitoraggio viene effettuato con le due imbarcazioni di Arpa Sicilia, Galatea e Teti gestite in conto
proprio, in circa 30 diverse aree marine della Sicilia e delle sue isole minori per un totale di circa 110 stazioni
di campionamento. Sono state scelte sia aree ad elevato pregio ambientale come le aree marine protette di
Ustica, Isole Egadi, Isole Ciclopi, Plemmirio e Capo Gallo - Isola delle Femmine, sia aree sottoposte a stress
di natura antropica come zone con impianti industriali, porti commerciali, piattaforme off-shore, condotte
sottomarine e impianti di acquacoltura. Vengono ricercati i contaminanti nell'acqua, nei sedimenti e nel
biota, rilevati tutti i parametri chimico-fisici (pH, temperatura, ossigeno disciolto ecc.) valutati l'abbondanza
delle specie fitoplanctoniche e zooplanctoniche sia indigene che non indigene (quest'ultime solo nel golfo di
Gela) marine litter e rifiuti spiaggiati. Inoltre, saranno effettuate, con strumentazione oceanografica, indagini
sui fondali marini per la valutazione dello stato di salute dell'Habitat Coralligeno e Habitat di Fondi a Maerl e
verificate l'estensione e vitalità di alcuni habitat sottoposti a danno fisico per abrasione dovuta ad attività di
pesca con mezzi che interagiscono in modo attivo sul fondo marino.
Peas 2015, Piano di educazione ambientale
Le attività di educazione ambientale per la sostenibilità sono state avviate nell’ambito del Peas 2015
coordinato dal Laboratorio InFEA. Queste riguardano la diffusione di comportamenti sostenibili, con
particolare attenzione verso i giovani. Per questo sono stati avviati corsi di aggiornamento per docenti, veri
laboratori di progettazione partecipata, che hanno interessato 48 scuole (tra medie e superiori) e 83
insegnati, chiamati a coinvolgere circa 1720 alunni. Sempre nell’ambito del Peas, inoltre è stato avviato il
concorso “Perché ci vuole occhio” che prevede la realizzazione di spot (rivolto agli studenti delle scuole
superiori siciliane) e documentari (rivolto agli over 18 siciliani) per promuovere l’educazione alla
sostenibilità e per valorizzare il patrimonio ambientale siciliano. Nella Conferenza Regionale, che si svolgerà
intorno alla metà di dicembre prossimo , saranno presentati il sistema di qualità per l’accreditamento dei
CEAS e delle Fattorie Didattiche e le proposte del Piano regionale di Educazione all’Ambiente ed alla
Sostenibilità per il triennio 2016 – 2018.
Assessorato Territorio ed Ambiente
Dichiarazione dell’assessore regionale del Territorio e Ambiente, Maurizio Croce:
«Con l’attuazione della Marine Strategy la Sicilia si trova in linea con tutte le altre regioni per il
monitoraggio del mare, su una vasta area del Mare Mediterraneo. Una grande sfida per la regione,
chiamata a verificare lo stato di salute del mare Mediterraneo, in una fascia estesa fino a 12 miglia
dalla costa, finora mai esplorati in maniera sistematica, che ci permetterà di indagare da vari
punti di vista la qualità dell’ambiente marino e, conseguentemente, poter determinare le politiche
necessarie per garantire la salute dei cittadini fruitori ed una migliore qualificazione dei prodotti
del mare».
Dichiarazione del direttore generale di Arpa Sicilia, Francesco Licata di Baucina:
«Arpa Sicilia è in prima linea per la salvaguardia dell’ambiente e la tutela della biodiversità in tutte
le sue espressioni. Con queste due attività, che prevedono la realizzazione di diversi progetti,
abbiamo avviato azioni, quali la Marine Strategy, che estendono l’ambito di indagine al mare,
aggiungendosi a quante già in corso in ambito terrestre. Ma non solo, seguiamo anche una duplice
direttrice: da un lato ci occupiamo di verificare lo stato di salute dell’ambiente, dall’altro di
diffondere le buone pratiche di sostenibilità, soprattutto tra le nuove generazioni, grazie
all’impegno del Laboratorio regionale InFEA».
Addetto stampa del progetto
Salvo Butera
3393220822
Direzione Generale
via San Lorenzo, 312/G, 90146 Palermo
Tel.: 091 598260 Fax: 091 6574146 - Web: www.arpa.sicilia.it
SG2 Formazione, Informazione, Comunicazione
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