Q uartettovocale - The Ring Around Quartet

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Q uartettovocale - The Ring Around Quartet
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In breve
Programmi
2007
Discografia
Ring
Around
In breve
F
in dal suo esordio nel 1993 la formazione
vocale genovese Ring Around si è imposta
per la particolare fusione delle voci e per
la grande capacità comunicativa nell’esibizione.
Il quartetto, specializzatosi con Rachid Safir (Fondation Royaumont) e con The Hilliard Ensemble,
si distingue principalmente per come propone il
repertorio della polifonia antica profana (chanson, villanelle e madrigali, con predilezione per
autori franco-fiamminghi quali Josquin, Janequin
e Lasso) in una dimensione teatrale, realizzando
concerti-spettacolo dove la componente visiva
viene curata come quella musicale. Nel 2003 presenta a Spoleto il suo primo spettacolo Gioco di
voci e viene definito «la rivelazione del Festival
dei due Mondi». L’anno seguente incide da questo programma l’omonimo CD. Il quartetto Ring
Around affronta in modo esteso anche la polifonia sacra rinascimentale e medievale, specialmente francese e franco-fiamminga. Nel 2004,
in collaborazione con il M° Gian Enrico Cortese,
prende parte a una ricerca su fonti musicali inedite e presenta opere sacre e profane di autori liguri del XVI secolo, con prime esecuzioni assolute
in epoca moderna e prime registrazioni nel CD
Volgete gli occhi a tante meraviglie. Dal 1997 il Ring
Around si dedica allo studio del linguaggio musicale contemporaneo, spesso a diretto contatto
con gli autori. In quell’anno incide il CD Musiche
per Van Dyck, una raccolta di composizioni ispirate a criteri compositivi fiamminghi. Da allora ha
ricevuto ed eseguito in prima assoluta lavori di
Claudio Ambrosini, Andrea Basevi Gambarana,
Mauro Castellano, Pieralberto Cattaneo, Piero Caraba, Gian Enrico Cortese, Matteo D’Amico, Riccardo Dapelo, Raoul De Smet, Federico Ermirio,
Ennio Morricone, Raymond Schroyens, Mauro
Zuccante. Con questo repertorio ha ottenuto
al 42° Concorso Internazionale Seghizzi (2003) il
riconoscimento di miglior gruppo solistico e miglior complesso italiano.
L’intensa attività concertistica ha portato il
Ring Around a esibirsi fra l’altro ai Concerti del
Quirinale di Radiotre, al Festival dei Due Mondi
di Spoleto, alla Società Filarmonica di Trento, al
Centro di Musica Antica Pietà de’ Turchini (Napoli), agli Incontri Europei con la Musica (Bergamo),
alla Saison Musicale Fondation Royaumont nell’Abbazia di Royaumont (Parigi), ad Algeri e Marsiglia per il festival Chants Sacrés en Méditerranée,
presso gli Amici della Musica di Padova, l’Associazione De Sono (Torino), l’Associazione Musica
e Filosofia (Maratea), il Festival Internazionale di
Concerti per Organo (Aosta), la Famiglia Artistica
Reggiana (Reggio Emilia), il Teatro Nuovo Giovanni da Udine (Udine), e prossimamente presso l’Accademia Filarmonica di Messina, gli Amici
della Musica di Palermo e di Trapani, gli Amici
della Musica di Perugia, al Bologna Festival. È in
preparazione il quarto CD con un progetto originale di madrigali di Marenzio e Basevi.
La Repubblica, 30 giugno 2003
« A Spoleto la rivelazione è stata, al concerto di
mezzogiorno, il quartetto vocale Ring Around
Quartet, giovane e simpatico gruppo italiano che
affronta soprattutto il repertorio rinascimentale
francese e lo fa con una grazia, una penetrazione
espressiva straordinarie, intonazione impeccabile, dizione aderente allo spirito dei testi cantati.
Insomma li si direbbe perfetti. » (Dino Villatico)
Il Lavoro, 20 luglio 2003
« Una verve interpretativa che consente ai quattro artisti di trasformare un semplice concerto
di musiche a cappella in uno spettacolo ricco di
brio, di umorismo, di freschezza inventiva.
L’esemplare compattezza vocale è la qualità
migliore del quartetto: si avverte un ammirevole
affiatamento che garantisce un fraseggio scorrevole, perfettamente equilibrato nelle entrate e
nelle dinamiche. » (Roberto Iovino)
L’Adige, 24 novembre 2004
« Il Ring Around Quartet ha davvero regalato al
pubblico della Società Filarmonica di Trento una
serata entusiasmante. Ai suoi componenti va innanzitutto riconosciuto un ottimo livello di preparazione tecnica e inoltre una assoluta originalità sia nella scelta del repertorio, sia nella scelta
della chiave interpretativa.
Da una parte è evidente il gusto di assaporare il repertorio profano (e dunque accomunare
epoche e stili molto lontani) nei suoi profondi valori umani legati al divertimento. Dall’altra è ricercata una dimensione teatrale del fare musica, in
cui il concerto si trasforma in spettacolo: la musica asseconda il movimento e gli esecutori sono
attori di un evento curato nei minimi particolari
anche sotto il profilo visivo. La consapevolezza sinestesica del momento musicale nelle interpretazioni dei quattro cantanti è tra l’altro complice
di studiati effetti di risonanza acustica. In alcuni
casi è sorprendente la fusione vocale non senza un sapiente utilizzo della trasmissione ossea,
per esempio in «Mignonne, allons voir si la rose»
di Ronsard in cui la melodia è accompagnata da
un semplice – ma nella esecuzione dei quattro
genovesi anche magico – bordone di quinta in
arpeggio. » (Stefano Fogliardi)
Vera
Marenco
soprano
Manuela
Liri
contralto
Umberto
Bartolini
tenore
Alberto
Longhi
baritono
Presentato al Festival dei Due Mondi 2003, è un
concerto di musica vocale del XVI secolo, dove
però i cantanti non si presentano in abiti da concerto dietro ai leggii ma a piedi nudi e in abiti leggeri, e accennano passi di danza, recitano mentre
cantano, giocano con la musica e con le parole,
con i movimenti e con gli sguardi. Il programma
potrà essere eseguito in forma di concerto qualora
lo spazio non consenta le azioni coreografiche
Thoinot Arbeau (c. 1519-c. 1595): Belle qui tiens
ma vie; John Bennet (c. 1570-c. 1614): The Elves’
dance; Josquin Desprez (c. 1450-c. 1521): El grillo
è bon cantore; Jacques Arcadelt (c. 1504-1568):
Margot labourez les vignes; Johannes Ockeghem
(1425-1497): Petite camusette; Sebastiano Festa
(c. 1495-1525): L’ultimo dì di magio; Orlando di Lasso (c. 1532-1594): Tutto lo dì mi dici; Antonio Scandello (1517-1580): Bonzorno Madonna; Thomas Ravenscroft (c. 1592-c. 1635): A round of three country
dances in one; Claudin de Sermisy (c. 1490-1562):
Tant que vivrai; Adrian Willaert (c. 1490-1562): Madonn’io non lo so; Anonimo: Mignonne allons voir
si la rose; Orlando di Lasso (c. 1532-1594): Madonna
mia pietà; Josquin Desprez: Mille regretz; Anonimo: Pasa el agua; Pierre Passereau (c. 1509-c. 1547):
Il est bel et bon; Pierre Certon (c. 1510-1572): La, la,
la, je ne l’ose dire.
Programmi
Gioco di voci
Concerto-spettacolo di villanelle e chanson del XVI
secolo
A tavola con Lasso
Concerto-spettacolo di villanelle e chanson di Orlando di Lasso
Presentato al Festival dei Due Mondi 2004. Quattro servi di una locanda apparecchiano per un
ospite atteso (Lasso, appunto) e intanto giocano
con le suppellettili e sognano ad occhi aperti le
rispettive storie sentimentali.
Summa
La messa di Notre Dame di Machaut e polifonie sacre franco-fiamminghe dei secoli XV e XVI
Guillaume de Machaut (c.1300-1377): la Messa di
Notre Dame: Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus, Agnus
Dei, Ite missa est; Johannes Ockeghem (1425-1497):
Kyrie dalla Missa Prolationum, Déploration sur la
mort de Binchois; Guillaume Dufay (1400-1474): Lamentatio Sanctae Matris Ecclesiae Costantinopolitanae; Josquin Desprez (c. 1450-c. 1521): Tu solus
qui facis mirabilia, Tu pauperum refugium.
Laude e madrigali liguri
Polifonie sacre e profane di autori nati o vissuti in
Liguria nei secoli XV-XVII
Programma elaborato con la consulenza di Gian
Enrico Cortese e comprendente opere in gran
parte inedite.
Antonio de Janua (XV sec.): Inno a san Giovanni Battista; Giovanni Battista Strata (1577-1651?):
Dio ti salvi alma Regina; Giacomo Fogliano (14681548): Ave Maria, Vengo a te madre Maria; Anonimo (pubbl. 1536): Canticum artis; fra’ Paolo Papini
(pubbl. 1600): A santa Maria delle Vigne di Genova;
Simone Molinaro (c. 1570-1636): Angelus Domini;
Sebastiano Festa (c. 1495-1525): L’ultimo dì di magio; Antonio Dueto (c. 1545-1602?): Ecco mormorar
l’onde; Giovanni Battista dalla Gostena (?-1593):
Ohimè lasso, Come lume di notte; Marcello Tosone
(c. 1560-c. 1620): Mov’il tuo plettro Apollo; Simone
Molinaro: De le vostre sciocchezze, L’aura che già di
questo, Dunque per esser bella; Gian Enrico Cortese (viv.): Vanitae vanitas, Velum templi scissum est.
Trittico
Musica sacra francese, fiamminga e ligure dei secoli
XIV-XVI
Le principali forme della polifonia sacra in tre distinti nuclei stilistici. Il primo comprende lavori
della produzione francese e fiamminga dei secoli
XIV-XVI in un percorso ideale che va da Machaut
a Ockeghem a Josquin. Il secondo, più fresco e
popolare, presenta laude e inni tratti dalla letteratura ligure tra il 1400 e il 1600. Nel terzo sono presentati lavori contemporanei che si rifanno, nella
scrittura, a tecniche e suggestioni antiche.
Johannes Ockeghem (1425-1497): Déploration
sur la mort de Binchois; Antonio de Janua (XV
sec.): Inno a san Giovanni Battista; Anonimo (pubbl. 1536): Canticum artis; Josquin Desprez (c. 1450c. 1521): Tu solus qui facis mirabilia, Tu pauperum
refugium; fra’ Paolo Papini (pubbl. 1600): A santa
Maria delle Vigne di Genova; Guillaume de Machaut (c. 1300-1377): la Messa di Notre Dame: Kyrie,
Gloria; Paolo Paolini: Missa Jubilaei: Sanctus, Agnus
Dei; Giacomo Fogliano (1468-1548): Vengo a te madre Maria; Giovan Battista Strata (1577-c. 1651): Dio
ti salvi alma Regina; Gian Enrico Cortese: Vanitae
vanitas; Andrea Basevi Gambarana: Salve Regina.
Tableaux
Madrigali italiani e fiamminghi dei secoli XVI e XX
Un programma misto di musica antica e contemporanea dal progetto Musiche per Van Dyck.
Claudio Ambrosini: Acrobata; Matteo D’Amico:
Acrobata; Federico Ermirio: Così mi ruoto e salto
io nel tuo cuore; Josquin Desprez (c. 1450-c. 1521):
Adieu mes amours; Raymond Schroyens: Le cose
ultime; Riccardo Dapelo: Una modesta imperfezione; Josquin Desprez: Mille regretz; Ennio Morricone: Flash II; Orlando di Lasso (c. 1532-1594): La
nuit froide et sombre; Raoul De Smet: Madrigaal V;
Andrea Gabrieli (1510-1586): Benedictus; Pieralberto Cattaneo: Benedictus, benedicta; Pippo Molino:
Favola seconda; Clément Janequin (c. 1485-1558):
Le chant des oyseaux; Andrea Basevi Gambarana:
Sing Sang.
Brani antichi di compositori franco-fiamminghi,
e brani di autori viventi italiani e belgi su poesie
di Sanguineti. Tutti i lavori contemporanei sono
prime registrazioni assolute. Dal libretto « È come giocare con le note, nascondendole tra una lucidità tutta matematica,
complicando il ritmo, mescolando le lingue. »
(Andrea Basevi Gambarana) Contenuto Musiche di Clément Janequin (c.
1485-1558), Ennio Morricone, Josquin Desprez
(c. 1450-c. 1521), Orlando di Lasso (c. 1532-1594),
Matteo D’Amico, Pierre de La Rue (c. 1460-1518),
Raymond Schroyens, Riccardo Dapelo, Adrian
Willaert (c. 1490-1562), Raoul De Smet, Guillaume
Dufay (c. 1400-1474), Federico Ermirio, Andrea Basevi Gambarana.
Recensione « Once again vocal performers prove
that the combination of modern and “early” music is a felicitous one. The performances of the Renaissance songs are very good, but the modern
pieces are rendered even more delightfully, with
a rare warmth of sound to accompany precision
and balance. A thoroughly worthwhile recording. » (Ted Dumitrescu, www.medieval.org)
Discografia
Musiche per Van Dyck
Chanson e Madrigali
dei secoli XVI e XX
Rivo Alto CRR 9703
Registrato a Genova,
marzo 1997.
Costa (?-c. 1640), Giovanni Battista Strata (15771651?), Andrea Basevi Gambarana (viv.). Recensione « Il CD comprende pagine sacre e
canti profani d’estremo interesse per la loro bellezza e anche per la loro rarità. Interpreti: Gian
Enrico Cortese (voce e liuto), tra i più attenti e
profondi studiosi della musica rinascimentale
genovese, l’eccellente Ring Around Quartet e
il solido Coro Polyphoniae Studium diretto da
Francesco Lambertini. » (Roberto Iovino, Il Lavoro
11 maggio 2004)
Gioco di Voci
Chanson del
XVI secolo
Philarmonia PH4A021
Registrato a Genova,
aprile 2004.
Una scelta di chanson, madrigali e villanelle dal
concerto-spettacolo Gioco di voci.
Dal libretto « Il programma accosta ritmi, atmosfere, tonalità. Pagine di frivolo umorismo si alternano a brani di denso lirismo e a capolavori del
genere descrittivo-onomatopeico francese. » Contenuto Musiche di Pierre Certon (c. 1510-1572),
Claudin de Sermisy (c. 1490-1562), Clément Janequin (c. 1485-1558), Thoinot Arbeau (c. 1519-c.1595),
John Bennet (c. 1570-c. 1614), Josquin Desprez (c.
1450-c. 1521), Anonimo (XVI sec.), Pierre Passereau
(c. 1509-c. 1547), Orlando di Lasso (c. 1532-1594),
Adrian Willaert (c. 1490-1562), Jacques Arcadelt (c.
1504-1568), Antonio Scandello (1517-1580).
«Volgete gli occhi a
tante meraviglie»
La musica a Genova
nell’età di Rubens
Philarmonia PH4A020
Registrato a Genova,
marzo 2004.
Questo materiale
informativo è stato
redatto nell’ottobre 2006.
Per ulteriori informazioni:
Una rara collezione di opere sacre e profane di
autori nati o vissuti in Liguria nei secoli XV, XVI,
XVII, realizzato in collaborazione con altri artisti
nell’ambito di «Genova Capitale Europea della
Cultura 2004».
Dal libretto « Alcune perle, mai registrate finora
e per la maggior parte ancora inedite. » Contenuto Musiche di Antonio de Janua (XV
sec.), Franchino Gaffurio (1451-1522), Giacomo
Fogliano (1468-1548), Sebastiano Festa (c. 14951525), Vincenzo Ruffo (c. 1508-1587), Andrea Festa
(c. 1530-dopo 1559), Antonio Dueto (c. 1545-1602?),
Giovanni Battista Pinello (c. 1543-1587), Giovanni
Battista dalla Gostena (?-1593), Gasparo Fiorino (c.
1550-dopo 1574), Anonimo (pubbl. 1589), Marcello
Tosone (c. 1560-c. 1620), Simone Molinaro (c. 15701636), Simone Molinaro (c. 1570-1636), Francesco
Rasi (1574-1621), Simone Molinaro (c. 1570-1636), G.
Battista Aicardi (1599?-dopo 1622), Giovanni Paolo
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