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Martedì 19 novembre 2013 ore 20.30
Museo Diocesano – Sala dell’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento
Corso di Porta Ticinese, 95
“L'avida sete”
La musica di Carlo Gesualdo da Venosa in un racconto di Sandro Cappelletto
De labyrintho
Francesca Boncompagni, Nadia Caristi, Laura Fabris, Lia Serafini - soprani
Bronislawa Falinska, Paolo Costa - alti
Massimo Altieri, Fabio Furnari, Raffaele Giordani, Giacomo Schiavo - tenori
Guglielmo Buonsanti - basso
Walter Testolin, direttore
Sandro Cappelletto, voce narrante
CARLO GESUALDO DA VENOSA (1566 – 1613)
Hei mihi Domine (IX, 8)
Mercè, grido piangendo (V, 11)
Dolcissima mia vita (V, 4)
Asciugate i begl'occhi (V, 14)
Peccantem me quotidie (IX, 10)
Io tacerò (IV, 3)
Poiché l'avida sete (V, 17)
O vos omnes (XI, 5)
Sicut ovis ad occisionem (XI, 1)
Jerusalem surge (XI, 2)
Se la mia morte brami (VI, 1)
Ave dulcissima Maria (IX, 3)
Æstimatus sum (XI, 8)
Dolce spirto d'amore (III, 7)
De labyrintho nasce dall'unione di alcuni tra i più validi interpreti italiani del repertorio
rinascimentale, accomunati della volontà di diffondere la conoscenza della grande musica vocale
del Rinascimento. Determinante nelle scelte interpretative di De labyrintho è il percepire la Musica
come linguaggio superiore e come risultato quintessenziale di suono, parola, pensiero e simbolo.
Fondamentale è anche il rapporto col testo cantato e i suoi significati profondi, caratteristica che
rende fortemente espressive e intense le esecuzioni del gruppo. Fin dall'uscita nel 2004 del primo
disco, dedicato alla musica composta per la corte di Ercole I d'Este da Josquin Desprez, autore del
quale l'ensemble è considerato tra i maggiori interpreti al mondo, De labyrintho è stato premiato e
segnalato come uno dei più validi e rappresentativi esecutori del repertorio polifonico dalla critica
internazionale, che ne ha particolarmente messo in luce "l'intensità, l'ispirazione, la toccante
partecipazione".
Cantante e direttore, Walter Testolin è riconosciuto come uno dei principali esecutori italiani di
musica rinascimentale e barocca. Ha cantato e diretto nei principali festival di musica antica ed ha
all'attivo oltre cento registrazioni discografiche tra le quali spiccano l'integrale dei madrigali di
Monteverdi e di Gesualdo. Studioso dell'opera di Josquin Desprez, della quale è considerato uno
dei più attenti e significativi conoscitori ed esecutori in assoluto, il suo nome è indissolubilmente
legato a De labyrintho, ensemble vocale da lui fondato che sotto la sua direzione si è segnalato
come uno dei gruppi vocali di riferimento nel repertorio rinascimentale. Tiene corsi, conferenze e
masterclass presso prestigiose istituzioni italiane ed estere. È autore di uno studio, reso pubblico
durante il Symposium Josquin & the Sublime organizzato dall'Università di Utrecht e la cui
versione definitiva è stata pubblicata dalla Rivista Italiana di Musicologia, che propone Josquin
Desprez come soggetto del "Ritratto di Musico" di Leonardo da Vinci conservato nella Pinacoteca
Ambrosiana di Milano. È direttore dei corsi estivi Rovigo Musica Antica organizzati
dall'associazione Il Canto delle Muse in concorso con il Conservatorio "Venezze" di Rovigo e dal
2011 dirige RossoPorpora ensemble, giovane gruppo vocale e strumentale dedito al repertorio
barocco.
Scrittore e storico della musica. Laureato in Filosofia, giornalista professionista, collaboratore de
La Stampa, Sandro Cappelletto ha studiato inoltre armonia e composizione con Robert W. Mann.
Come autore ha pubblicato: Farinelli - La voce perduta (EDT, 1996); Farò grande questo teatro!
(EDT, 1997), inchiesta sui teatri d’opera; una monografia su Beethoven (Newton Compton, 1980);
un’analisi della Turandot di Puccini (1989); Mozart - La notte delle dissonanze (EDT, 2006),
dedicato al misterioso Adagio introduttivo del Quartetto KV 465 e libro da cui, grazie al Quartetto
Savinio, è nato un fortunato spettacolo; Messiaen - l’angelo del Tempo (Fondazion Perosi, Biella,
2008). Membro della Commissione Artistica della Scuola di Musica di Fiesole, dal 2010 è direttore
artistico dell’Accademia Filarmonica Romana. Autore di trasmissioni per Radio Tre Rai, è attivo
anche come scrittore per il teatro e per il teatro musicale, collaborando con numerosi compositori
contemporanei, tra i quali Michelangelo Lupone, Francesco Pennisi, Riccardo Piacentini, Matteo
D’Amico, Claudio Ambrosini, Luca Lombardi. Nel 2009 ha pubblicato il volume di racconti
Altravelocità. Avventure di un viaggiatore in treno (Giunti Editore). La padrona di casa (2010), testo
per soprano-attrice e pianoforte, racconta la relazione tra George Sand e Fryderyk Chopin. Nel
2011 scrive, per e con Ramin Bahrami, una drammaturgia sulle Variazioni Goldberg di Bach.
Debutta nel 2013, interpretato da Gabriele Lavia e i Cameristi della Scala, Che Verdi viva!