Resilienza e crisi - Associazione Joseph

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Resilienza e crisi - Associazione Joseph
NOVEMBRE 2010
ASSOCIAZIONE
JOSEPH ONLUS
Anno 1—numero 4
Via Castelli 4 martiri, 4
Montecchio
Maggiore
[email protected]
www.casajoseph.it
c.f. 90004220241
IN QUESTO NUMERO
• Redazio nale:
Che spettacolo!
• Un regalo col cuo re
CHE S PE T T ACOLO!
R ed a zio na le
Negli ultimi giorni, tutti noi abbiamo
potuto
e
dovuto
assistere
all’interpretazione di un copione ormai
replicato centinaia di volte dalla compagnia teatrale più famosa d’Italia “IL GOVERNO”. Per l’ennesima volta, sono
riusciti a rappresentare la sceneggiata
italiana “Io sono il padre ed il padrone”.
In questo ultimo remake, oltre al solito
protagonista principale, vi era una protagonista esordiente di nome Ruby. La
sceneggiatura, rifacendosi alle più autorevoli statistiche italiane sul disagio
famigliare, ha voluto ribadire come e
quanto la violenza sui minori avviene
nella maggioranza dei casi proprio
all’interno delle mura domestiche ed il
più delle volte da parte di una figura
maschile vicina al minore. E siamo riusciti a vedere tutto ciò “gratuitamente”,
dai nostri comodi divani di casa. Cosa
chiedere di più? Veramente io qualcosa
da dire ce l’avrei: con i minori non si
gioca e soprattutto non si bara.
I ragazzi/e, chiunque essi siano, non
sono proprietà degli adulti, né gli adulti
si possono permettere di comprare i
loro affetti e di approfittare delle loro
debolezze. Se un minore è in difficoltà,
deve essere aiutato rispettando le regole che la legge prevede. In Italia dopo anni di discussione è stata approvata un’ottima legge sull’affido, e allora mi
chiedo, per poter prendere in affido una
minore basta forse essere l’igienista
dentale del premier? O forse fare da
velina in un programma di Chiambretti?
O forse diventare consigliera regionale? La domanda sorge spontanea in
quanto sul c.v. di Nicole Minetti (colei a
cui venne affidata Ruby) questo è scritto. Ma forse la massima “due pesi due
misure” era proprio il messaggio che
tale ennesima sceneggiata voleva far
passare, o sbaglio? Nella nostra squallida televisione ci lamentiamo spesso
che non c’è nulla di nuovo che valga la
pena di essere visto.
E allora, invece di trasmettere cose già
viste e di cui abbiamo ormai le tasche
piene (vedi Ruby’s story), perché non dare ampio e doveroso spazio ad un inedito
reality recentemente girato in Vicenza e
provincia dal titolo “Oh guarda, una rana
vicino all’iphone”? Un colossal girato in
poche ore con un cast eccezionale così
coinvolto da meritare un Oscar e con effetti speciali pari forse a quelli di
“Armageddon”. Sarà forse che Vicenza è
assai lontana da Roma? Sarà forse che a
livello politico non c’è gran che da comperare (“più leghisti di noi non c’è nessuno”)? Sarà che non siamo gente che vive
di assistenzialismo e che quindi in un modo o nell’altro ci asciugheremo le
“braghe”, cacceremo le rane di casa e
torneremo ben presto a fare le nostre 8-12
ore di lavoro al giorno? Sarà questo sarà
quello, ma io penso che non sia giusto.
“Niente paura” perché dopo tutto c’è chi le
leggi le rispetta e fa di tutto affinché le
tante Ruby siano considerate non degli
oggetti ma dei soggetti portatori di diritti
inviolabili come recita la dichiarazione dei
diritti del bambino, quali l’amore, la comprensione (art. 6), la protezione contro
qualsiasi forma di negligenza, crudeltà e
sfruttamento (art. 9).
“Niente paura” perché, dopo tutto, sebbene ci sia chi vuol far passare l’alluvione di
Vicenza come una tragedia minore, c’è
chi, dall’altra parte, vuol condividere questa tragedia attraverso segni di volontaria
solidarietà.
Molte sono le persone, di ogni razza e
religione, di ogni cultura e ceto sociale,
che in questi giorni si sono offerte volontarie per dare una mano a quanti ne avessero bisogno e ci piace dedicare tutta la
nostra attenzione, non solo di spettatori, a
questa parte “buona” della nostra società.
Roberto Rinaldi
[email protected]
• Recensione film:
Robin Williams
• Recensione del libro:
Un bambino
• Echi dall’assemblea:
presenze e assenze
• Resilienza: primo
passo
• Lettera aperta dal
CNCA
• Appuntamento con
l’art e
• L’ango lo della poesia
• I soci si presentano
•
Lavori in co rso
F ARE UN REGALO
CON I L CUORE
Vi ricordiamo le iniziativ e promosse dalla nostra onlus per raccogliere f ondi in vista del trasf erimento nella nuov a sede, ancora
non arredata : PRENOTATEVI!
• DVD/CD CONCERTO di Ciccio Corona (€ 15,00)
• BIGLIETTI NATALIZI con logo
Joseph (€ 5,00 per 4 biglietti)
• S P E TTAC OL O A NONI MA
MAGNAGATTI del 22 gennaio
2011 a Montecchio teatro S.
Antonio (€ 15,00 a biglietto)
NEWSLETTER JOSEPH
Pagina 2
SU GGERIMENTI PER U N BU ON LIBRO: “Un bambino”
Il libro che consigliamo oggi è Un bambino di Thomas Bernhard. Tutto comincia con un bambino di otto anni che si getta in una sfrenata spediz ione in bicicletta. "Sarebbe stato del tutto contrario alla mia natura scendere dalla bicicletta dopo qualche giro; come tutte le imprese che iniz iavo, anche questa la
spingevo fino all'estremo". Il romanzo continua narrando lo straordinario rapporto del protagonista-bambino (che non ha una figura paterna di rif erimento e
la cui madre appare incapace di attendere al ruolo genitoriale) con il nonno,
uno “scrittore” pieno di saggezza che educa il nipote ad affrontare le diffic oltà
della vita.
Il racconto è pervaso allo stesso tempo dall’euforia e dal
dramma; l’euforia che spinge il bambino a compiere imprese meravigliose e un po’ “folli”, e i drammi familiari e
storic i che pervadono la vita del piccolo e della sua comunità (il libro infatti si colloca storicamente all’inizio della
seconda Guerra Mondiale). La scrittura è complessa ma
estremamente fluida, il racconto affascinante e ci spinge
a riflettere sull’infanzia, sul compito educativo e sulla estrema bellezza della vita!
Marta Sartori Camazzini
calvinhobbes@infi nito.it
… E PER U N B U ON F I L M SU GGERI A MO
U N B U ON A TTORE: R o b i n W il l ia ms
Oggi v i voglio parlare di un f ilm, anzi di un Attore e dei
molti film da lui interpretati: si tratta di Robin McLaurin
Williams. Tra i molti f ilm annov erati nella sua filmografia,
v oglio citarne alcuni che personalmente ritengo imperdibili, come:
Good morning, Vietnam (1987),
L'attimo fuggente (Dead Poets Society) (1989),
Hook - Capitan Uncino (Hook) (1991),
Mrs. Doubtf ire - Mammo per sempre (1993),
Jumanji (1995),
Will Hunting - Genio ribelle (Good Will Hunting) (1997),
Al di là dei sogni (What Dreams May Come) (1998),
Patch Adams (1998),
L'uomo bicentenario (Bicentennial Man) (1999),
Un amore sotto l'albero (Noel) (2004),
Vita da camper (RV) (2006),
Daddy Sitter (Old Dogs) (2009).
Questi f ilm son di v ario genere: commedia, drammatico,
sentimentale ecc. Ho volutamente escluso dalla lista i
thriller, ma chi amasse, o comunque “sopportasse”, il
genere consiglio caldamente la visione anche di quelli.
Sebbene v arino dalla “leggerezza” della commedia al
drammatico, per certi aspetti molto duro, hanno in comune una grandissima sensibilità nei riguardi della famiglia
e della società moderna, che solo un attore come lui
riesce a interpretare così bene, “toccando” nel prof ondo
lo spettatore. Siccome, ahimè, il tempo e lo spazio sono
tiranni, non riesco a parlarvi di tutti i titoli di cui sopra, ma
se siete disposti a pazientare un po’, nei prossimi numeri
della newsletter vi darò qualche informazione in più su
ognuno di essi, anche se v i consiglio caldamente di
guardarli (o riguardarli) tutti a prescindere … Ne v ale
v eramente la pena!
Gabriele Gigante
[email protected]
PRESENZE … E ASSENZE
Echi da ll’a sse mb le a del 13 nove mb re
Se v i mostrassi uno spartito musicale e voi foste dei bambini direste
che sono dei segni, delle piccole macchie d’inchiostro su un f oglio
bianco, al massimo dei segni o un disegno bizzarro … qualcosa del
genere; non certamente musica … quella che f a v enire voglia di ballare e cantare e che trasmette delle emozioni, ci fa sorridere o piangere … Ecco: così come non si può dire d’avere della musica solo
perché abbiamo in mano uno spartito, allo stesso modo non si può
dire d’avere un’associazione finché non si mettono insieme le
persone, i soci, appunto, in un’unica assemblea. Il nostro libro
soci, così come uno spartito, resterebbe lettera morta se non si offrissero occasioni concrete per v ivere, essere presenti, partecipare, trasf ormare le idee in prassi, i sogni in realtà: anche i nostri nomi sarebbero solo delle piccole macchie di inchiostro scuro e non un concerto!
Questa di oggi è una delle poche occasioni nell’anno in cui ogni socio
è chiamato a far v ivere con la propria presenza l’associazione; perciò
ognuno dov rebbe partecipare tenendo ben a mente questo: senza di
me questa realtà Joseph non sarebbe la stessa, perché essa
vive anche grazie a me.
Ecco perché non dov remmo mai dubitare dell’importanza di esserci,
non dov remmo aspettare che qualcuno ci inv iti a partecipare, a sostenere o a contribuire in qualche modo alla realizzazione di qualsiasi
iniziativ a Joseph, ogni evento o fiera che porti il nostro logo, ogni appuntamento di sensibilizzazione, di f ormazione o spettacolo offerto
dalla nostra onlus: tutte queste cose resterebbero inf atti lettera morta
se non ci f ossero dei soci che le sentono proprie, ci mettono la loro
opera (magari non sempre appariscente ma quanto mai necessaria)
perché parole e progetti diventino realtà.
Cominciamo a considerarci sempre invitati, sempre chiamati,
sempre appartenenti rispetto a tutte le iniziativ e “marchiate” Joseph,
dalla Scuola del Martedì, alla f iera di Vicenza, dal percorso Resilienza
alla lotteria di San Giuseppe. Alcune iniziative ci coinv olgeranno più
direttamente, altre in modo meno diretto, ma dovremmo sentire comunque che è la nostra associazione a f are queste proposte, quindi
siamo noi - e non chissà chi altro - che dov remmo div ulgare la notizia,
realizzare i gadget, allestire uno stand, coinv olgere nuov i amici e così
via. Solo così potremo dire di essere un’associazione vera.
Federica Barbieri
casa [email protected]
NEWSLETTER JOSEPH
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RESILIENZA: PRIMO PASSO
Giovanni tra molti altri ha partecipato alla prima serata sulla Resilienza, proposta lo scorso
19 ottobre ad Alte Ceccato: ecco il suo contributo “di getto”. Ricordiamo gli altri appuntamenti previsti martedì sera in sala S.Paolo ad Alte: 16 e 23 novembre 2010 alle 20.30
per la commissione Forma zione: Anna Fortuna
anna.fortuna@yaho o.it
19 ottobre 2010 ore 23.00
Sto rientrando a casa in auto. Guido assorto seguendo la linea continua a lato della strada.
Mi sta guidando lei perché sto pensando all’incontro appena concluso, al silenzio attento
dei partecipanti. Tanti.
Tutti catturati dalle parole di Marco Ius, che ci parla di RESILIENZA e ci racconta storie le
cui origini si radicano negli eventi drammatici della seconda grande guerra. Gli eventi della
Shoah. I nostri cuori rimbalzano impazziti tra quelle storie, e le nostre
storie; quelle personali di ciascuno e quelle delle giovani vite che incrociamo in “Casa Joseph”, nelle famiglie di “Rete famiglie aperte” e di “Il Sogno di Lele”.
Esistenze messe a dura prova dal martello delle vita; diresti pronte a spezzarsi ed invece, tante volte, sono solo forgiate, trasformate, plasmate. Non sempre. Questo è certo. A questo punto sarò sincero. Ho una domanda.
La domanda è: la resilienza è una dote? E’ effettivamente la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà? La mia risposta la trovo al volante. La resilienza come capacità o dote
personale non esiste; è vernice bianca nella linea continua della nostra vita. La vostra qual è?
Giovanni Cogo
[email protected]
Lettera aperta del C.N.C.A. (e altri) al Forum delle famiglie
Riportiamo qui di seguito la “Lettera aperta” inviata in questi giorni dal Coordinamento delle Comunità di Accoglienza (di cui anche
la nostra casa famiglia f a parte) insieme ad altre Associazioni impegnate nel sociale; destinatari: il Presidente della Repubblica,
l’Onorev ole Giov anardi, il Dipartimento per le politiche della Famiglia e il Presidente del FORUM DELLE FAMIGLIE.
Ci unia mo al senso di imbarazzo espresso dal Forum delle famiglie e desideriamo riportare ulteriori elementi di riflessione
Il Presidente del Consiglio ha dichiarato di aver agito nei confronti di Karima “per aiutare una minore nel bisogno”. Crediamo che
sarebbe opportuno che di minori ci si occupasse con competenza, professionalità e soprattutto nel rispetto della legge e delle sue
procedure. Vogliamo far passare il messaggio che per aiutare i minori basta regalare soldi ed avere amici influenti?
Quanti di noi sono direttamente impegnati nella tutela del diritto del minore a crescere in una famiglia sono coinvolti in un dibattito
internazionale volto a identificare gli strumenti legislativi più idonei a dare forma concreta a questo diritto. Vogliamo veramente far
credere che l’ affidamento possa essere utilizzato a proprio piacimento per “cavare d’ impiccio” una minorenne accusata di furto?
Voglia mo delegittimarlo e ignorare il lavoro di tanti operatori sociali e famiglie coinvolte quotidianamente in questo grande strumento d’ impegno e responsabilità sociale?
Fra i diritti dei minori che cerchiamo di diffondere vi è quello ad una vita da bambini. Auspichiamo che gli stili di vita delle nostre
moderne società puntino a restituire innocenza e spensieratezza ai bambini, non a trasformarli precocemente in adulti (persino
della peggior specie). Preferiamo chiudere gli occhi su comporta menti a dir poco scorretti e di dubbia moralità in nome dei “tempi
che cambiano”?
Portiamo avanti nel mondo progetti basati sulla pari dignità di genere, cercando di diffondere una visione della società in cui maschi e femmine abbiano le stesse possibilità di
esprimersi e di crescere. Accettiamo che nel nostro paese le donne possano essere considerate come un passatempo e una possibilità di relax dopo aver tanto lavorato?
Credia mo che una riflessione condivisa su questi temi possa trovare spazio nell’ ambito
stesso della Conferenza.
Ap p u nt amen t o con l’ arte
Lo s corso 11 novembre, a ttra verso la Fonda zione
Vignato per l ’Arte, abbiamo preso pa rte
all’inaugura zione della mos tra personale di
Monica Marioni a San Sil vestro a Vi cenza.
Nei prossimi giorni e fino al 2 gennaio la mos tra resterà aperta al pubblico e uni ta mente al ca talogo verrà distribuita anche la nos tra ca rta dei
servi zi : sa rà una buona occasione per fa rci conoscere da mol ti.
Grazie ancora alla Fondazi one e … alla prossima!
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NEWSLETTER JOSEPH
L ’ANGO L O DEL L A PO ESIA
P re n d i a m o s p u n t o d al l a V e g li a di R o m e n a c u i a b b i a mo p a rt e c i p a t o c o n l a c as a f a mi g li a lo sc o rs o o t t o b re a P a d o va e
g u a rd a n d o a ll a n o st ra f u t u ra c as a J os e p h
ra c c o g li a m o l o sp i ri t o di q u es t a p o es i a c h e s i f a p re g hi e ra
LAVOR I IN CORSO
NUOVO AR R E D O
Facendo casa
Dio rimetti in mano a tutti noi
la regola dei costruttori,
uno sguardo attento,
per ricostruire la casa per abitarvi
con la ricchezza dell’oro degli sguardi,
con la debolezza del perdono.
Ricostruisco la casa per abitarvi
con un angelo davanti alla porta
che mi faccia entrare e uscire,
che riduca il numero dei disperati
e innalzi colombe sui due lati.
I lavori di ristrutturazione in via Pieve procedono
ora all’interno, con impianti idraulico ed elettrico, in
quanto tetto e tinte sterne sono già stati ultimati.
A proposito di interni … ci stiamo dando da fare per
acquistare l’arredo necessario alla casa famiglia e
ogni contributo che andremo a raccogliere da qui
alla fine dell’inverno sarà finalizzato a questo scopo.
Ricostruisco la casa per abitarvi
dove lo sguardo, l’ascolto e il respiro
abbiano la forza e l’ostinazione
del seme che matura.
Ricostruisco la casa per abitarvi
avrò pezzi da rimettere insieme,
parole contorte e macerie
da spazzare via con amore.
Porterò ciò che trovo in giro
presso un’unica candela condivisa
e lo renderò semplice.
Nuove coordinate bancarie dell’associazione:
(d. Luigi Verdi)
Banca Etica IT48O0501811800000000133336
I SOCI SI PRESENTANO
Ciao a tutti !
Siamo Cinzia ed Enric o dal novembre del 2000 abbiamo
c reato la nostra famiglia, viviamo a M ontecchio Maggiore ma solo nel 2009 siamo venuti a c onoscenza della
realtà Casa Famiglia J oseph per caso, infatti abbiamo
incontrato il nostro caro amico U mberto Brugnolo alla
fiera di Vicenza G itando All e gli abbiamo c hies to come
mai era li. Ci ha informato che stava allestendo uno
stand per la Casa Famiglia di c ui era presidente e ci ha
presentato Nicola Bertoldo. Siamo rimas ti talmente c olpiti da c iò c he hanno descritto in poche parole c he ci
siamo detti s ubito perché non collaboriamo?
Q ualche giorno dopo abbiamo c hiamato telefonicamente
la Casa Famiglia chiedendo quando potevamo andare
per conoscerli meglio e per farci c onoscere!
Nicola c i aveva vis ti in fiera ed aveva s piegato a Federica c he siamo persone con disabilità , durante la telefonata Federica ci ha riferito c he avremmo trovato qualche
difficoltà per raggiungerli a causa della struttura non
recente della loro abitazione.
Noi siamo stati “resilienti” e siamo andati ugualmente a
trovarli perc hé era da molto tempo che volevamo dare
un aiuto, per quanto possibile, a dei bambini.
Nicola e Federica sono rimasti molto s orpres i della nostra tenacia! Ci siamo incontrati, abbiamo parlato, siamo
diventati s ubito soc i di questa bellissima e grande famiglia.
Successivamente siamo entrati a far parte dei gruppi
di lavoro, Cinzia nel gruppo s egreteria ed E nrico nel
gruppo news e web.
Abbiamo c onosciuto i ragazzi ospiti di Casa J oseph c he
sono venuti anche a casa nostra e ci hanno dato una
grande gioia e soddisfazione.
Non vediamo l’ora c he sia ultimata la nuova res idenza
per poter collaborare più attivamente dal momento
che è più vicina a casa nostra, ma soprattutto è completamente accessibile!
Se qualche volta i ragazzi volessero venire a trovarci
la nostra casa è sempre aperta.
Cinzia ed Enrico
henrya go@ya hoo.it
RICORDA: 90004220241
PER DEVOLVERE ALL’ASSOCIAZIONE
JOSEPH ONLUS IL TUO 5 X MILLE!
www.casajoseph.it
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