Malattie infettive e rischio biologico
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Malattie infettive e rischio biologico
Gemona del Friuli, 23 gennaio 2017 Alice Benedetti assistente sanitaria Cos’è il rischio biologico? È la possibilità di contrarre un’infezione e/o malattia infettiva in seguito all'esposizione a materiali o fluidi potenzialmente infetti. Modalità di trasmissione delle infezioni occupazionali Le modalità di trasmissione delle infezioni occupazionali dipendono da: 1. la mansione svolta, 2. le caratteristiche dell’ambiente di lavoro, 3. i microrganismi implicati. E’ possibile individuare 2 diverse tipologie di rischio biologico in ambito occupazionale: • rischio biologico generico - presente in tutti gli ambienti di lavoro; • rischio biologico specifico - proprio della mansione svolta, a sua volta distinguibile in: Rischio biologico deliberato: si manifesta quando una determinata attività prevede l’uso deliberato, intenzionale, di agenti biologici, per esempio si usa un microrganismo nella produzione di generi alimentari. Rischio biologico potenziale: deriva da una esposizione non intenzionale, potenziale ad agenti biologici. … nello specifico … Durante l’attività di acconciatore l’esposizione ad agenti biologici si può realizzare attraverso contatto diretto con fonti di contaminazione, quali ad esempio: • cuoio capelluto in presenza di Tinea Capitis o pediculosi • attraverso contatto diretto col sangue … e in quali fasi di lavoro? ACCOGLIENZA DEL CLIENTE TINTURA/COLPI DI SOLE/MECHES LAVAGGIO DEI CAPELLI PERMANENTE/STIRATURA DEI CAPELLI TAGLIO MESSA IN PIEGA/ACCONCIATURA CONGEDO DEL CLIENTE Le malattie potenzialmente trasmissibili • Parassitosi cutanee Pediculosi Scabbia • Infezioni cutanee di origine batterica (es. impetigine, ascessi cutanei…) • Micosi (es. dermatofitosi, tinee, tigne…) • Virosi cutanee (es. verruche, mollusco contagioso…) • Infezioni virali x via ematica (es. epatite B, epatite C, HIV) PARASSITOSI CUTANEE Pediculosi Scabbia Sintomi Prurito intenso con conseguente lesioni cutanee da grattamento Prurito intenso, specialmente notturno. Lesioni cutanee (lineari e sottili) Modalità di trasmissione Contatto diretto (toccando i capelli) Contatto indiretto (condivisione di pettini, spazzole, cuffie, ecc.) Contatti prolungati Condivisione di indumenti (vestiti, biancheria intima, ecc.) Misure di prevenzione • • • • • Misure di protezione • Osservazione della cute del cliente. Disinfettare accuratamente lo strumentario utilizzato. Avvisare il cliente dell’eventuale presenza dei parassiti per intraprendere trattamenti specifici. Evitare contatti diretti. Dopo il trattamento indossare un abito di lavoro pulito e lavare quelli dismessi e la biancheria utilizzata in acqua calda (55°C) per almeno 20 minuti. Utilizzo di guanti monouso. INFEZIONI CUTANEE DI ORIGINE BATTERICA Impetigine Ascessi cutanei Sintomi Gruppi di vescicole o pustole Bolle persistenti che tendono a trasformarsi in croste Infezioni della cute profonda dovuti a infezione delle ghiandole sebacee con presenza di pus sulla superficie della cute Modalità di trasmissione Causate da contaminazione di microlesioni da parte di batteri abitualmente presenti sulla cute Misure di prevenzione • Misure di protezione Utilizzo di guanti protettivi monouso. • • • • • • Evitare trattamenti sulla cute che possano provocare microlesioni che potrebbero infettarsi. Non introdurre le mani nude nel contenitore dei prodotti in uso. Conservare i prodotti ben chiusi e al riparo da luce e fonti di calore. Preferire prodotti confezionati in tubetti a quelli in barattoli a collo largo. Effettuare trattamenti utilizzando guanti protettivi. Lavare e disinfettare gli strumenti immediatamente dopo l’uso. Non utilizzare per se e per i clienti biancheria già venuta a contatto con altri. MICOSI Sintomi Infezione dei tessuti superficiali (cute, peli, unghie) Chiazze grigiastre o arrossate contenenti capelli fragili, che si spezzano Modalità di trasmissione Contatto diretto cutaneo con persone malate Contatto indiretto tramite biancheria, indumenti, strumenti professionali Misure di prevenzione • Misure di protezione Utilizzo di guanti protettivi monouso Lavare e disinfettare gli strumenti di lavoro dopo l’utilizzo per ogni cliente VIROSI CUTANEE Verruche Mollusco contagioso Sintomi Possono essere: Volgari (localizzate su mani e si presentano come escrescenze rugose rilevate) Piane (localizzate sul volto, avambracci, mani e si presentano lisce e rosate e possono essere confuse con nei o lentiggini) Papule, escrescenze, rosee emisferiche di pochi millimetri di diametro. Di colorito biancastro, contenente detriti cellulari e particelle virali. Modalità di trasmissione Contatto diretto interumano Trasmissione favorita dall’umidità Misure di prevenzione • • • • Misure di protezione Astenersi dall’intervenire Utilizzo di guanti protettivi monouso. Astenersi dall’intervenire e consigliare il ricorso al dermatologo. Non utilizzare per se e per i clienti biancheria già venuta a contatto con altri. Utilizzare preferibilmente strumenti monouso oppure disinfettati e sterilizzati. Se presenti sulle vostre mani è necessario indossare guanti protettivi per evitare il contagio del cliente. INFEZIONI VIRALI PER VIA EMATICA EPATITI B, C e HIV Sintomi Difficilmente visibili Modalità di trasmissione Contatto con sangue, saliva o liquidi biologici contaminati (strumenti acuminati e taglienti non sterilizzati come rasoi, lamette, forbici, ecc) Misure di prevenzione • • • • • Misure di protezione Per il virus dell’epatite B la miglior misura di protezione è la vaccinazione. Evitare di tagliarsi o pungersi con strumenti di lavoro durante il trattamento di un cliente (se ciò capitasse disinfettarsi subito). Indossare guanti protettivi durante le operazioni di pulizia e preparazione dello strumentario. Utilizzare strumentario e biancheria monouso oppure, ove non disponibili, sterilizzati. Lavare e disinfettare le superfici e tutto ciò che viene a contatto con i liquidi biologici del cliente. Utilizzo di guanti protettivi monouso durante i trattamenti in cui sia presente il rischio di venire a contatto con sangue o con liquidi biologici del cliente. Immagini tratte da «Google Immagini» e «Pixabay.com »