Legainf 9-2017
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Legainf 9-2017
Visita il sito www.legacoop.coop Anno III - n. 9 del 6 marzo 2017 Primo piano “Avanti con l’Alleanza verso la Cooperazione 4.0” La relazione del presidente Mauro Lusetti all’Assemblea dei delegati e delle delegate a pagina 2-5 Presente alla fiera “Fa la Cosa Giusta” con un proprio stand Torna a Milano dal 10 al 12 marzo presso Fieramilanocity, l’annuale appuntamento con ‘Fa la Cosa Giusta’, la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, giunta ormai alla sua quattordicesima edizione. L’evento, nato nell’anno 2004 dall’idea della casa editrice Terre di mezzo, ha l’obiettivo di far conoscere e diffondere sul territorio nazionale le buone pratiche di consumo e produzione, e di valorizzare... Nota della redazione Questo numero è stato chiuso il 2 marzo 2017 alle ore 12.30 Settori Territori “E’ un impegno morale per tutti affiancare e supportare il Commissario per ridare alle popolazioni colpite la speranza di ritornare nei loro territori”. E’ questo il messaggio lanciato il 28 febbraio a Roma nel corso del seminario organizzato da OICE e Legacoop Produzione e Servizi dal titolo “Interventi di ricostruzione post sisma e incarichi professionali”per fare il punto sulla situazione degli interventi avviati... ANCPL Interventi di ricostruzione post sisma e incarichiprofessionali” Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 Estense I cooperatori di Modena e Ferrara “mantengonolarotta” Imprese Fondazione Unipolis Presentato il X Rapportosullasicurezzae l’insicurezza sociale Sondaggio Una platea di oltre 150 cooperatori, ospiti e autorità ha partecipato all’assemblea annuale di Legacoop Estense, a un anno dalla sua fondazione, venerdì 24 febbraio al Teatro Nuovo di Ferrara. Al centro della relazione del presidente Andrea Benini, il tema della legalità – contro le false cooperative e i massimi ribassi – dell’attualità del messaggio cooperativo – che ribadisce la centralità della persona, la... Europa cercasi. A sessant’anni dall’avvio del processo di integrazione, non solo l’unità europea non si è realizzata, ma mai come in questa fase appare a rischio l’dea stessa di Europa. E tuttavia, pur nella forte disillusione, la maggioranza dei cittadini italiani continua a ritenere “necessaria” l’unità del Vecchio Continente. Al punto che, richiesti di scegliere se preferirebbero stare “dentro” o “fuori”,... Una donna deceduta per il duro lavoro cui era sottoposta nelle campagne pugliesi. Migliaia di giovani che vivono di lavoretti, pagati con pochi spiccioli l’ora. Il calo del 37% dei contratti a tempo indeterminato, non appena finiti gli incentivi fiscali (dati Inps) e la crescita costante, anche se rallentata, dei voucher (+3,9% a in un anno). Sono le notizie che hanno campeggiato questa settimana e che mostrano... Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa di Legacoop Direttore Responsabile: Dora Iacobelli leggi Osservatorio SWG Precarietà, inquietudine e risentimento Registrazione del Tribunale di Roma n. 109 del 22 giugno 2015 Primo piano 2 “Avanti con l’Alleanza verso la Cooperazione 4.0” La relazione del presidente Mauro Lusetti all’Assemblea dei delegati e delle delegate “Ai decisori politici e istituzionali chiediamo certezze, senso di responsabilità e visione di futuro. Abbiamo bisogno di un orizzonte: per le imprese il sì va bene, al no si rimedia, ma l’incertezza uccide. Perché in questa condizione un’impresa non sa come agire, se assumere, quando investire. Vogliamo vivere invece in un Paese che non si rassegni, pronto a cambiare, e per questo siamo pronti a fare la nostra parte”. Questo l’appello del presidente Mauro Lusetti nella sua relazione all’Assemblea dei delegati e delle delegate di Legacoop. L’appuntamento è andato in scena giovedì 2 marzo a Roma, con una parte pubblica al mattino ed una a porte chiuse nel pomeriggio, e ha costituito, tra l’altro, il momento conclusivo per le celebrazioni del 130° anniversario di Legacoop e l’incontro per fare il punto a metà del mandato iniziato con il 39° Congresso del dicembre 2014. “La Alleanza delle cooperative italiane – ha proseguito il presidente di Legacoop – è il contributo più concreto e avanzato che i cooperatori e le cooperatrici a cui stanno dando vita. A volte vediamo rispuntare un dibattito vecchio, tra chi difende la rappresentanza così come è stata finora e chi ve- STRUMENTI GESTIONE dendola vecchia, punta le proprie carte sulla disintermediazione istituzionale. Sono due visioni povere, due scelte che non ci servono. È un modo di guardare indietro, noi invece vogliamo andare avanti. Con l’Alleanza abbandoniamo rendite di posizione e sicurezze per costruire insieme una nuova rappresentanza”. A cosa servirà questo rafforzamento? “Vogliamo costruire una Cooperazione 4.0 – Una app per essere sempre in linea con il movimento cooperativo Per ora è disponibile solo la versione per Apple, ovvero per iPhone e iPad. Ma entro il 10 marzo arriverà anche quella per tutti gli altri dispositivi. È la app di Legacoop, un ulteriore strumento per rimanere in linea con il movimento cooperativo ed essere aggiornati su tutte le novità. La app “Legacoop News” contiene, infatti, le ultime notizie da Legacoop nazionale, ma anche gli aggiornamenti sulle attività parlamentari interessanti per la cooperazione, i dati più freschi dal Centro studi e un sonPrimo piano ACI daggio quotidiano realizzato da SWG, per capire come si muove il Paese. Se avete a disposizione un dispositivo Apple, per scaricarla potete entrare su iTunes attraverso il vostro iPhone o iPad e scaricare la app, ovviamente gratuita, all’indirizzo https://itunes.apple.com/us/app/legacoop-news/id 1210035500?l=it&ls=1&mt=8 Per eventuali problemi o chiarimenti potete scrivere a [email protected] Legacoop Settori Territori Al via il Coordinamento dei presidenti regionali “Essere arrivati fin qui è merito di un gruppo dirigente diffuso che ha saputo gestire e supportare, rendere praticabile la prima fase di questo mandato” durante la quale tanto è stato fatto anche per quel che concerne la vita associativa. “La proposta che avanzo ora è quella di passare ad una fase più matura nella vita e nell’evoluzione di questo gruppo dirigente che ci dovrà condurre alla nascita di Alleanza delle cooperative italiane”. Così il presidente Lusetti ha introdotto, nel corso della sua relazione, una scelta di Legacoop per il prossimo futuro. “Oggi vi propongo – ha spiegato infatti – di strutturare ancor di più questo percorso di rivisitazione organizzativa. È mia intenzione proporre alla prossima riunione della direzione nazionale l’istituzione del Coordinamento dei presidenti regionali. Ad esso spetterà il compito di pianificare le attività di costruzione dell’Alleanza sui territori, garantire il raccordo con le scelte nazionali e sviluppare un’azione di advocacy territoriale e nazionale nei confronti dei diversi decisori istituzionali. La mia proposta è che a presiederne e coordinarne i lavori sia il Vice presidente vicario Luca Bernareggi”. Imprese Sondaggio Primo piano 3 ha spiegato Lusetti – Non è uno slogan; deve diventare la sfida quotidiana. Dobbiamo cambiare! Molto più di quanto già abbiamo fatto”. I primi passi sono stati compiuti, con la maggioranza data alle imprese negli organismi nazionali e un’organizzazione più snella e collegiale. “Entro il mandato daremo corpo a regolamenti associativi che garantiscano il ricambio di genere e generazionali e pensiamo a forme di partecipazione on line dei soci, per rendere reale la democrazia economica”. L’autoriforma è la strada per camminare verso l’Alleanza, su tutti i versanti: “Vogliamo lavorare con il Governo per costruire – ha proseguito il presidente di Legacoop – una revisione delle forme di vigilanza, con l’obiettivo di avere cooperative autentiche e genuine, grandi e piccole ma sempre portatrici di valori imprenditoriali distintivi”. Approccio analogo sul prestito sociale: “Non intendiamo consegnarci ad un immobilismo conservatore e inutile: noi abbiamo intrapreso, con convinzione, la strada dell’autoriforma. Vogliamo definire in tempi rapidi, spero entro marzo, una nostra proposta di autoregolamentazione dell’istituto per le cooperative che ne fanno uso”. Parlare di Cooperazione 4.0 vuol dire affrontare alcuni nodi irrisolti della nostra economia. “Rischiamo che l’innovazione – ha concluso Lusetti – diventi oggettivamente nemica del lavoro, così come che le nuove forme di intermediazione digitali cancellino diritti dei lavoratori e dei consumatori. Dobbiamo ritrovare il coraggio di chi ha iniziato la nostra storia 130 anni fa: il nostro compito è far parte di questo cambiamento per inventare nuovi modi per conciliare sviluppo e centralità delle persone, crescita e comunità, con una particolare attenzione a donne e giovani”. Tra le proposte definire al più presto con il MiUR un protocollo di attività per realizzare il piano nazionale di Legacoop per l’ “Alternanza scuola lavoro”, mettendo a disposizione le cooperative per i giovani studenti ai fini dell’orientamento futuro, e per valorizzare e promuovere il lavoro cooperativo come buon lavoro e prospettiva di futuro per tanti ragazzi. IL SALUTO Gardini: “Compagni di viaggio per costruire insieme l’Alleanza” “Vi sento compagni di viaggio di un percorso che abbiamo deciso di cominciare e che ci siamo impegnati poco più di un mese fa a confermare e rinnovare”. Così il presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Maurizio Gardini ha iniziato il proprio saluto all’Assemblea dei delegati e delle delegate. “Non è facile mettere insieme le organizzazioni – ha spiegato – ma l’elemento di maggior responsabilità è decidere di stare insieme per andare dove e per fare che cosa. Gli strumenti vengono dopo, l’importante è aver chiaro a che cosa deve servire. E noi, insieme, vogliamo costruire un progetto per una società diversa”. Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Si parla molto di Industria 4.0: “Non voglio demonizzare, ma questi processi penalizzano il lavoro, aumentano le disuguaglianze: non può essere solo questo, non è sufficiente a dare risposte al Paese, non basta per dare lavoro e distribuire ricchezza, a creare un Paese più inclusivo”. “Noi con l’Alleanza – ha proseguito Gardini – vogliamo far crescere una società in cui essere protagonisti. È vero: non ci siamo dati una data, ma c’è tutto il nostro impegno per costruire questo progetto che deve dare anima e corpo all’Alleanza. E la velocità con cui tutto ciò sarà possibile dipende da voi, da ogni singolo cooperatore, da tutte le cooperatrici”. Imprese Sondaggio Primo piano 4 L’APERTURA Poletti: “Insieme per grandi progetti capaci di tenere insieme la società” Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha aperto l’Assemblea dei delegati e delle delegate Legacoop. “Gli anni che abbiamo trascorso – ha spiegato Poletti – sono stati anni di grande crisi ma anche di grande cambiamento. La tecnologia evolve più velocemente della società e della capacità della democrazia di governare i cambiamenti che genera. Questo crea un’epoca di grande incertezza, che rischia di essere la madre del rinvio, invece servono proprio adesso cambiamenti strutturali per dare opportunità a tutti e misurarci con i cambiamenti”. “All’Italia serve – ha proseguito il Ministro – una stagione di grandi progetti, che devono tenere insieme la società e che non possono essere statali, ma devono coinvolgere profondamente le comunità. Serve investimento pubblico, poi servono soggetti che ci mettono del proprio. E in questo la cooperazione può avere un grande ruolo”. Uno dei temi cardine è l’occupazione, in particolare quella giovanile: “Aver alzato età pensionabile e bloccato il turn over nella pubblica amministrazione ha voluto dire tagliar fuori i giovani. Abbiamo bisogno di alzare il tasso di occupazione del nostro Paese. Le rilevazioni mensili vanno e vengono, non mi basta che l’ultima sia positiva. In un anno abbiamo recuperato 230mila posti, ma siamo ancora indietro rispetto alla situazione precedente alla crisi”. Terremoto, dalla cooperazione solidarietà per 10 milioni di euro Dieci milioni di euro. A tanto ammonta il contributo della cooperazione per le comunità colpite a più riprese dal terremoto in Centro Italia. Il bilancio della azioni di solidarietà sarà presentato oggi nel corso dell’Assemblea dei delegati e delle delegate in programma a Roma. Legacoop e le cooperative associate si sono attivate in ciascuna delle fasi di prima emergenza, portando aiuti alla popolazione: sono stati consegnati alimenti freschi, attivati centri di raccolta, consegnati 22 container al Comune di Montegallo, approvvigionate le farmacie del cratere sismico. La solidarietà è proseguita poi con la messa a disposizione di minibus per i collegamenti con i territori, la costruzione di ludoteche e biblioteche per i bambini di Amatrice e, soprattutto, con la realizzazione della nuova scuola antisismica di Cittareale e quella di Primo piano ACI Norcia, in consegna ad aprile 2017 . Attraverso un fondo aperto da Legacoop ed uno dall’Alleanza insieme ai tre sindacati sono stati raccolti oltre 700mila euro per finanziare progetti destinati sia alla popola- Legacoop Settori zione che alle cooperative danneggiate. A questi si aggiungono i contributi arrivati attraverso le iniziative attivate da Coop e Conad con i soci, raccogliendo una cifra che sfiora i 7 milioni di euro. Territori Imprese Sondaggio Primo piano Quadrofedele premia la trasparenza nei bilanci della cooperazione 5 Durante l’Assemblea ha avuto luogo la consegna dei riconoscimenti alle cooperative vincitrici del Premio Quadrofedele 2016 ai migliori bilanci d’Esercizio e Sociale delle cooperative aderenti a Legacoop . Il premio, giunto alla 18° edizione, è stato organizzato da AIRCES (Associazione Italiana Revisori Legali nell’Economia Sociale) con il patrocinio di Legacoop, il contributo di Coopfond e il supporto tecnico della FERPI, organizzatrice dell’Oscar dei Bilanci. Questi i vincitori dei vari premi: • Per il BILANCIO D’ESERCIZIO il premio è stato assegnato alla Cooperativa CAMST – Villanova di Castenaso (BO); alle Cooperative COOP LOMBARDIA Milano, COOP SOCIALE COOSS MARCHE ONLUS Ancona, COSEVA Camporosso (IM) e PROGRESSO E LAVORO SOC. COOP CPL POLISTENA S. Giorgio Morgeto (RC) è stata assegnata la “Menzione Speciale”. • Per il BILANCIO SOCIALE il premio è stato assegnato alla CIR FOOD – Reggio Emilia; alle Cooperative CMC Ravenna, CONAD ADRIATICO Monsampolo del Tronto (AP), ITACA Pordenone e LABIRINTO COOP. SOCIALE Pesaro (PU) è stata assegnata la “Menzione Speciale”. • Il Premio BEST 2015 (9° edizione) alla Cooperativa con i migliori Bilancio d’Esercizio e Bilancio Sociale congiuntamente esaminati, è stato assegnato a NOVACOOP di Vercelli. • Alla Cooperativa Sociale COOPSELIOS di Reggio Emilia è stato assegnato il Premio Speciale “Donne al lavoro in Cooperativa” per la seconda volta consecutiva. • Il Premio Speciale NEW ENTRY per il Bilancio d’Esercizio è stato assegnato alla Cooperativa FLORA TOSCANA SOC. AGR. COOP. di Pescia (PT) e per il Bilancio Sociale al Consorzio SISIFO di Palermo. • Assegnato il premio FUORI CONCORSO alla COOP ALLEANZA 3.0 di Villanova di Castenaso (BO) quale riconoscimento per il pluriennale interessamento e impegno al Premio QF, peraltro vinto ripetutamente in primis da Coop Adriatica ma anche dalle altre due Cooperative, Coop Estense e Coop Nordest che mediante fusione, hanno costituito la più grande cooperativa di consumatori d’Europa. La Giuria del Premio è composta da Enea Mazzoli (UNIPOLIS) Presidente, Luciano Sita (Legacoop) Vicepresidente, Aldo Soldi (Coopfond), Gianni Bragaglia (AIRCES), Mauro Gori (Legacoop), Claudio Travaglini (Università di Bologna) e Lorenzo Zambotto, Segretario. Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio 6 >> Alleanza Cooperative Italiane >> Alleanza Cooperative Ravenna >> Alleanza Cooperative Pesca Primo piano ACI ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE Presente alla fiera “Fa la Cosa Giusta” con un proprio stand Torna a Milano dal 10 al 12 marzo presso Fieramilanocity, l’annuale appuntamento con ‘Fa la Cosa Giusta’, la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, giunta ormai alla sua quattordicesima edizione. L’evento, nato nell’anno 2004 dall’idea della casa editrice Terre di mezzo, ha l’obiettivo di far conoscere e diffondere sul territorio nazionale le buone pratiche di consumo e produzione, e di valorizzare le specificità e le eccellenze in rete e in sinergia con il tessuto istituzionale, associativo e imprenditoriale locale. Quest’anno l’Alleanza delle Cooperative Italiane prenderà parte alla kermesse con un proprio stand (Pad.3, PA01) nella sezione ‘Terre Resistenti’, raggruppando la partecipazione cooperativa e promuovendo diverse iniziative. Si parlerà di commercio equo, finanza etica, risparmio energetico, cooperazione sociale, riciclo, riuso e tutti quei temi che cercano di conciliare sviluppo ed equità e di porre l’uomo e l’ambiente al centro. Saranno presenti le cooperative di comunità con le quali si parlerà di sviluppo locale , turismo responsabile cultura e valorizzazione delle eccellenze agroalimentari. Hanno confermato la loro presenza le cooperative di comunità Valle dei Cavalieri di Succiso, I Briganti di Cerreto, L’Innesto, Brigì, Ture Nirvane, Terre Normanne di Calabria e la cooperativa di comunità di Melpignano. La cooperativa l’Innesto, con Lodovico Patelli presenterà “Cooperative in Cammino e piattaforma AtC56W” .Acronimo di Alleanza territoriale Conciliazione ambiti 5 e 6 per un Welfare più efficace – la piattaforma AtC56W+, è un portale e-commerce destinato a facilitare, i dipendenti delle imprese (Cooperative sociali aderenti all’Alleanza ) coinvolte nel progetto “Networking: fare sistema per sostenere la famiglia che cura”, l’acquisto di servizi e prodotti raggruppati in sei categorie che sono: cura della persona; prodotti Km 0; tempo libero e benessere; consumo sostenibile; salute e previdenza. Momento importante sarà quello dedicato al convegno “Ricostruire una comunità Legacoop Settori dopo ferite profonde, come un terremoto” all’interno delle buone pratiche con Luca Bernareggi, Presidente Alleanza delle Cooperative Italiane Lombardia Segnaliamo il progetto “Vie e cammini.Walk in progress” a cura di Betania Società Cooperativa con Fabrizio Pozzoli Betania Società cooperativa. Il programma della tre giorni ricco di iniziative e convegni è scaricabile al seguente link http://falacosagiusta.org/ RAVENNA Ravenna: grande partecipazione al convegno sulle coop sociali “Linee guida regionali sull’affidamento dei servizi alle cooperative sociali” è il titolo dell’incontro organizzato dall’Alleanza cooperative italiane della provincia di Ravenna – ospitato il 27 febbraio, all’Almagià di Ravenna – per approfondire le prassi che le amministrazioni pubbliche dovranno seguire per costruire le gare di appalto dei servizi di welfare e le imprese per aggiudicarseli e quindi gestirli. «Per il sistema delle cooperative sociali – è il commento di Mario Mazzotti, direttore generale di Legacoop Romagna, in rappresentanza dell’Alleanza delle cooperative italiane – è una sfida che ci permette di fare un passo avanti e capire se siamo in grado, come sistema di cooperative sociali, di costruire una sintesi più avanzata delle competenze che possano fare funzionare il meccanismo previsto dalle linee guida, a cominciare dalla interazione fra sistema pubblico e imprese sociali. È anche una sfida culturale che riguarda sia il sistema pubblico sia quello della cooperazione sociale: siamo intenzionati a raccoglierla perché sappiamo che le cooperative sociali, non solo quando garantiscono servizi asse- Territori Imprese Sondaggio 7 gnati dagli enti locali, ma per la loro natura costitutiva e per le risposte che danno ai bisogni, già svolgono una funzione di carattere pubblico». Nelle sue conclusioni, l’assessore regionale alle politiche di welfare Elisabetta Gualmini ha spiegato quali siano gli obiettivi che l’Emilia-Romagna vuole centrare con la nuova normativa. «La nostra visione del welfare ha nei servizi alla persona il suo cuore pulsante. La sfida della “buona amministrazione” riusciamo a vincerla se sappiamo dare risposta ai mutati bisogni dei nostri territori. E se proprio nei servizi alla persona riusciamo a operare in maniera trasparente, efficace, rassicurante e raggiungendo i risultati che ci aspettiamo». Primo piano ACI L’assessore ai servizi sociali del Comune di Ravenna, Valentina Morigi, dal canto suo ha insistito sul fatto che «il settore sociale è una leva per garantire il benessere dei cittadini, la coesione delle comunità e l’attuazione dei diritti di terza generazione. Le nuove regole sono un’opportunità per rinnovare il welfare e i diritti di cittadinanza con procedure condivise e codificate». Due sono stati gli interventi tecnici che hanno esaminato e spiegato ai numerosi responsabili delle pubbliche amministrazioni e delle cooperative sociali presenti i contenuti della normativa. Sofia Bandini, docente di Appalti pubblici nazionali e comunitari e diritto pubblico dell’economia all’Università di Bologna e Luciano Gallo, avvocato amministrativista e consigliere dell’Anci, hanno ricordato i pilastri su cui è stato costruito il nuovo codice degli appalti, flessibilità, semplificazione e correttezza, e che nella normativa esiste l’indicazione specifica che gli appalti del welfare debbano garantite la finalizzazione sociale. Alla fine degli interventi, tra cui quello del responsabile di Legacoopsociali Emilia-Romagna, Alberto Alberani, il confronto è continuato fra il pubblico – oltre cento per- Legacoop Settori sone hanno partecipato all’iniziativa – e i relatori, anche con interventi su alcuni temi specifici. ALLEANZA COOPERATIVE PESCA Milleproroghe,rifinanziamentoCigs pesca sblocca pagamenti 2016 “Con i 17 milioni di euro destinati dal ‘milleproroghe’ al rifinanziamento per la cassa integrazione pesca, finalmente si riusciranno a sbloccare i pagamenti relativi alle domande rimaste in sospeso lo scorso anno. Una boccata di ossigeno per imprese e lavoratori.” Così l’Alleanza delle cooperative italiane pesca commenta il via libera definitivo del Parlamento al decreto legge Milleproroghe. “La pesca registra un risultato importante. Sullo sfondo restano, però, ancora questioni irrisolte che richiedono interventi strutturali per dotare il comparto di una adeguata rete di ammortizzatori sociali, in grado di tutelare aziende e operatori del settore nei momenti di maggiore difficoltà” conclude l’Alleanza. Territori Imprese Sondaggio Settori >> ANCPL 8 ANCPL Seminario Oice “Interventi di ricostruzione post sisma e incarichi professionali” “E’ un impegno morale per tutti affiancare e supportare il Commissario per ridare alle popolazioni colpite la speranza di ritornare nei loro territori” E’ questo il messaggio lanciato il 28 febbraio a Roma nel corso del seminario organizzato da OICE e Legacoop Produzione e Servizi dal titolo “Interventi di ricostruzione post sisma e incarichi professionali”per fare il punto sulla situazione degli interventi avviati e da avviare nel Centro Italia e che ha visto la partecipazione di Alfredo Bertelli, esperto del Commissario Vasco Errani. Dopo l’introduzione di Marco Mingrone, Responsabile settore costruzioni e ingegneria Legacoop Produzione e Servizi che ha ringraziato Bertelli “per la sensibilità e la disponibilità al dialogo con gli operatori economici che saranno coinvolti, dai committenti privati e pubblici, nella progettazione e realizzazione degli interventi di ricostruzione”, il presidente OICE, Gabriele Scicolone ha messo in evidenza la “notevole mobilitazione del settore tecnico-professionale di cui è prova la massiccia iscrizione all’elenco dei professionisti e società di ingegneria che vogliono dare un contributo fattivo e reale alle popolazioni colpite e alle amministrazioni”. Alfredo Bertelli, nella sua relazione, cui è seguito un animato dibattito con i presenti, ha annunciato che entro la settimana dovrebbe essere varata l’ordinanza che regolerà le modalità per gli interventi relativi ai cosiddetti “danni gravi” e ha dato conto dell’entità dei complessi problemi da affrontare: “La struttura del commissario, costituita ad agosto, si deve oggi occupare di un cratere che arriverà forse a 140 comuni, anche se ce ne Primo piano ACI Legacoop Settori sono anche altri con danni che il decretolegge considera finanziabili. I danni riguardano 300.000 immobili, dentro e fuori il cratere; non abbiamo ancora una stima precisa dei danni perché, dopo la scossa di ottobre la campagna di rilevazione è stata necessariamente riavviata”. Per Bertelli, nelle condizioni in cui opera la Struttura commissariale, il “primo problema da affrontare è che si spopolino paesi. Bisogna rimettere in sesto le scuole e fare ripartire le attività minimali perché le famiglie devono essere tenute sul territorio. Sono circa 7/800 le scuole danneggiate. Premesso che andranno riparate tutte con adeguamento sismico, in prima battuta ci siamo presi carico, con il supporto delle Università, di 21 scuole che devono essere riparate entro l’inizio dell’anno scolastico e lo stiamo facendo firmando noi, come struttura commissariale, i progetti definitivi sui quali a breve partiranno gli affidamenti di lavori”. Ma su un aspetto ha molto insistito Bertelli: “Bisogna lavorare tutti per lo stesso obiettivo che è quello di aiutare le popolazioni così duramente colpite a non abbandonare i territori, a riprendere le attività economiche perché se questo non succede, quelle saranno aree desertificate. Ognuno, noi, i progettisti, le imprese, dobbiamo guardare in primis a questo obiettivo di solidarietà e aiuto. La strumentazione giuridica ormai c’è tutta bisogna soltanto utilizzarla e voi progettisti e società di ingegneria dovete aiutare i privati a non avere timori di partire con gli interventi” Giorgio Lupoi, vice presidente OICE e coordinatore del gruppo ingegneria sismica, ha infine dato atto alla Struttura governativa del “serio e apprezzato supporto per consentire alla committenza pubblica e privata di poter contare anche sull’operato dell’ingegneria organizzata che, in un primo momento, era stata esclusa immotivatamente dagli incarichi privati”. Territori Imprese Sondaggio Territori >> Veneto 9 VENETO >> Estense Pubblicato l’annuario delle cooperative di Legacoop >> Lazio Uno strumento organico e articolato che restituisce la fotografia della realtà Legacoop in Veneto: è l’Annuario delle Cooperative venete intitolato “Il valore della mutualità cooperativa”, curato dall’Ufficio Revisioni e Adesioni e dall’Ufficio Studi dell’Associazione, e realizzato con il contributo di Coopfond. La pubblicazione, appuntamento importante per Legacoop, contiene la suddivisione delle cooperative a seconda della tipologia di attività svolta e delle province di appartenenza. Un sistema, quello di Legacoop Veneto, che conta 469.103 soci, 31.248 addetti e un valore della produzione pari a 2.553.595.966 di euro.Al primo posto per numero di addetti troviamo i servizi sociali (9.401), mentre il settore del consumo e dettaglio spicca per numero dei soci (401.128) e valore della produzione (640.099.005 euro). Sono i numeri delle cooperative aderenti a Legacoop Veneto e attive al 31 dicembre 2015, e delle coop che hanno aderito nel 2016 fino alla data di chiusura dell’annuario. Sono invece escluse quelle in liquidazione coatta amministrativa, e quelle che hanno receduto o sono state escluse nel corso del 2016 fino alla data di chiusura dell’annuario. «La pubblicazione è l’occasione per la nostra organizzazione di fare un bilancio – commenta Adriano Rizzi, presidente di Legacoop Veneto -: in un contesto di crisi, che ha colpito anche la nostra regione, attraverso attente politiche aziendali le cooperative hanno dimostrato di aver saputo svolgere un’importante funzione anticiclica. A prezzo talvolta di una “rinuncia” agli utili di bilancio, il mondo cooperativo di Legacoop Veneto ha fatto segnare un aumento dell’occupazione e del valore della produzione. Performance positive sono state realizzate nel settore agroalimentare, nella cultura, nella ristorazione, nell’industriale, nel consumo e, in particolare, nella cooperazione sociale». L’annuario, stampato in 5mila copie, sarà di- >> Romagna >> Puglia >> Bologna Primo piano ACI Legacoop Settori stribuito nel corso del primo semestre dell’anno tra cooperative associate e non, soggetti privati, giornalisti e Istituzioni potenzialmente interessate a conoscere la cooperazione e gli strumenti di promozione. Assieme all’annuario sarà distribuita anche una brochure dei servizi di IsfidPrisma, ente di formazione e consulenza di Legacoop Veneto. Tutti materiali saranno pubblicati anche on line nei siti di Legacoop Veneto e di IsfidPrisma e diffusi tramite i social network. ESTENSE I cooperatori di Modena e Ferrara “mantengono la rotta” Una platea di oltre 150 cooperatori, ospiti e autorità ha partecipato all’assemblea annuale di Legacoop Estense, a un anno dalla sua fondazione, venerdì 24 febbraio al Teatro Nuovo di Ferrara. Al centro della relazione del presidente Andrea Benini, il tema della legalità – contro le false cooperative e i massimi ribassi – dell’attualità del messaggio cooperativo – che ribadisce la centralità della persona, la necessità della redistribuzione della ricchezza e della partecipazione democratica – e del processo di unificazione delle tre centrali cooperative in un’unica associazione di rappresentanza.“Il futuro non si fa con il rimpianto del passato – ha affermato Benini – solo se uniti potremo davvero raggiungere tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati. Il messaggio che viene da Legacoop Estense è che mettersi insieme può rendere più forti, che Territori Imprese Sondaggio Territori 10 vogliamo restare fedeli al cambiamento e intendiamo mantenere la rotta”. L’assessore dell’Emilia-Romagna Patrizio Bianchi ha ricordato come “i valori della cooperazione non siano accessori della crescita, ma fattori fondanti. C’è un enorme bisogno di riferimenti stabili e credo con orgoglio che le nostre terre estensi possano essere una bussola per tutto il paese”. Per il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, “la cooperazione ha la capacità di essere davvero significativa nel diritto alla cittadinanza della comunità in cui opera. Dobbiamo continuare a ribadire con convinzione i concetti di equità, legalità, dignità del lavoro”. Sulla stessa linea il sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli, nel ricordare “la responsabilità che abbiamo, insieme, di rafforzare democrazia e coesione sociale, soprattutto in una fase in cui la crisi economica e le politiche liberiste hanno contribuito a creare un clima conflittuale favorevole a rigurgiti xenofobi ed estremismi”. Ospite dell’assemblea anche Martina Bagnoli, direttrice delle Gallerie Estensi, una delle realtà culturali del territorio che ha dato concretezza al sodalizio tra Ferrara e Modena attraverso il marchio del Ducato Estense. Nel suo intervento sull’ecologia della cultura, ha sottolineato come “il termine ecologia evidenzi il rapporto degli organismi con il proprio territorio, la capacità di attirare risorse e al contempo incrementarle. La cultura non è un bene ma un processo di rigenerazione continua e non può misurarsi solo con il PIL, ma soprattutto con la ricchezza sociale che produce”. Nicola Folletti, presidente dell’Alleanza delle Cooperative di Ferrara, ha chiesto “che anche a livello nazionale arrivi un segnale forte verso l’unificazione, perchè i cooperatori e i giovani lo aspettano. La costruzione di ponti è fondamentale per essere in grado di superare le sfide che ci verranno poste in futuro”. Dopo i numerosi interventi delle cooperative associate, ha concluso l’assemblea il presidente di Legacoop nazionale Mauro Lusetti: “l’Alleanza delle Cooperative nei fatti già esiste, siamo in marcia. Ma si tratta di un percorso da maratoneta e, se vogliamo arrivare lontano, dobbiamo misurare bene le energie, condividere e costruire un modello organizzativo nuovo”. Primo piano ACI ROMAGNA Tax credit, cinema e non solo; successo per il convegno Legacoop Decine gli operatori culturali intervenuti da tutta Italia per il seminario nazionale «Tax credit, cinema e non solo? Nuove opportunità per comunicazione, nuovi talenti, fare rete tra imprese diverse, fare comunità, racconto, territorio, responsabilità sociale…», promosso il 24 febbraio a Forlì da Legacoop Cultura Turismo e Comunicazione e da Legacoop Romagna. «Il workshop che ci ha visto protagonisti ancora una volta a livello nazionale insieme a Legacoop CulTurMedia – ha detto il presidente di Legacoop Romagna, Guglielmo Russo – è nato per ribadire la necessità che la produzione cinematografica e audiovisuale incontri la responsabilità sociale delle imprese. Legacoop Romagna associa una filiera della comunicazione e della cultura fortemente interessata a questi temi e alle sinergie positive rese possibili dalle nuove norme. Al nostro interno opera inoltre una realtà di eccellenza come Rete Servizi Romagna che è in grado di gestire tutti gli aspetti tecnici, finanziari e operativi di questo tipo di interventi». Fra i progetti cinematografici e audiovisuali presentati quelli di realtà cooperative come la forlivese Sunset, Il Gigante, Nuvole e Strisce, Kinè e Teatri Uniti. Erano presenti il presidente nazionale di Legacoop CulTurMedia, Roberto Calari, il presidente di Legacoop Romagna, Guglielmo Russo e il responsabile Turismo di Legacoop Romagna, Massimo Gottifredi. Tra gli altri hanno preso la parola il produttore cinematografico Angelo Curti e il regista e sceneggiatore Maurizio Fiume, mentre l’esperta fiscale Laura Macrì di Federcoop Nullo Baldini ha presentato la parte tecnico-normativa. I lavori sono stati condotti Legacoop Settori dalla vicepresidente di CulTurMedia, Anna Ceprano. Convegno su presente e futuro della privacy Le novità in materia di privacy – a partire dal decreto legislativo 196/2003 fino al regolamento europeo 2016/679 – sono al centro del convegno organizzato per venerdì 10 marzo a Forlì da Legacoop Romagna, in collaborazione con gli esperti di Rete Servizi Romagna. I lavori saranno aperti dal responsabile di Legacoop Romagna, Antonio Zampiga. Federica Buzzi, dell’ufficio legale di Federcoop Nullo Baldini, interverrà sul trattamento dei dati nel rispetto dell’attuale Codice della privacy. La consulente Gloriamaria Paci illustrerà quindi il nuovo regolamento comunitario e gli adempimenti previsti dalla nuova normativa, in particolare in materia di Data Protection Officer, registro dei trattamenti, analisi dei rischi e data breach. Infine Giuseppe Giuliano, funzionario del Dipartimento attività ispettive e sanzioni del Garante per la protezione dei dati, terrà la sua relazione sui poteri ispettivi del Garante per la protezione dei dati personali. La partecipazione è gratuita, prima occorre dare conferma alla segreteria organizzativa: [email protected] LAZIO Premio Formica d’Oro a tre cooperative aderenti a Legacoopsociali Si è svolta sabato 25 febbraio la X Edizione del Premio Formica d’Oro, promosso dal Forum Terzo Settore del Lazio, presso la Sala Solferino del Salone della Croce Rossa a Roma. I premi “Formica d’Oro” richiamano nella de- Territori Imprese Sondaggio Territori 11 nominazione la laboriosità dei piccoli ed hanno l’obiettivo di promuovere e diffondere le buone prassi, ossia azioni o attività efficaci e innovative nei settori dell’educazione, dei servizi socio-sanitari alla persona, della cultura, dell’ambiente, dell’integrazione e di tutto quanto è connesso alle politiche tese al benessere sociale. Oltre 20 riconoscimenti, suddivisi in 6 aree, sono stati assegnati ai realizzatori di esperienze innovative o per il sostegno e la promozione dello stile di vita e di lavoro del Terzo Settore. In primis ad Organismi del Terzo Settore regionale, associati o meno al Forum, mentre le altre 5 sezioni comprendono Media/Comunicazione, Enti Locali, Settore Ricerca, Servizio Civile e singole Personalità. Tra i premiati, nella sezione “Organizzazioni del Terzo Settore”, anche tre cooperative sociali aderenti a Legacoop Lazio: - Cooperativa sociale IL TRATTORE: per l’esperienza di agricoltura urbana sociale e di “pet therapy” nella Valle dei Casali a Roma, finalizzata a favorire l’inserimento lavorativo di persone con disagio mentale. - Cooperativa sociale ASTROLABIO: per avere sviluppato un progetto di Atelier di moda sociale a Latina. - Cooperativa sociale AELLE IL PUNTO: per il progetto “Dalla cura al lavoro”, volto alla riabilitazione, alla autonomia personale e lavorativa delle persone con disagio mentale con attività di restauro e manutenzione. PUGLIA “Il Senso delle nostre storie”, assemblea di metà mandato delle cooperative Legacoop di euro circa. La Cooperazione in Puglia rappresenta un numeri significativi che, come Movimento cooperativo, abbiamo il dovere di difendere e sostenere per uno sviluppo sociale ed economico sostenibile”. Lo ha dichiarato il presidente Legacoop Puglia, Carmelo Rollo, nel corso dell’assemblea di metà delle cooperative di Legacoop Puglia, che si svolta il 28 febbraio a Bari. “Un incontro assembleare per fare il punto della situazione sul percorso intrapreso sino ad oggi come Movimento, dando voce ai veri protagonisti: le cooperatrici e i cooperatori pugliesi. Un Movimento cooperativo che ha senso di essere non può prescindere dai bisogni delle persone, dalle loro storie, dalle criticità, i successi e gli insuccessi, le istanze, i progetti”. Veri protagonisti i tanti cooperatori pugliesi di diversi settori produttivi che hanno preso la parola e raccontato la propria storia d’impresa, i progetti, i bisogni, come anche le difficoltà legate al lavoro, al ricambio generazionale, alla sostenibilità ambientale, economica e sociale. “Abbiamo intitolato quest’incontro ‘Il senso delle nostre storie’, per fare il punto sul programma di lavoro annunciato nel nostro congresso, condividerne l’efficacia o meno, anche alla presenza del presidente nazionale, Mauro Lusetti. E soprattutto per riprogrammare il lavoro futuro, in favore del nostro territorio, dei giovani, del lavoro buono, dell’occupazione e del welfare”. “Le cooperative pugliesi, insieme alle cooperative del Mezzogiorno, rappresentano una leva essenziale per la crescita dell’intero Paese: abbiamo già presentato, lo scorso settembre 2016, un documento programmatico coraggioso, il ‘Masterplan della Cooperazione del Mezzogiorno’ con una serie di proposte progettuali, nate dalla condivisione di bisogni di tante, tantissime persone: dal welfare di prossimità, alle cooperative di comunità, passando per lo sviluppo della cooperazione in ambito culturale.Abbiamo, come Movimento, “Sono 505 cooperative aderenti a Legacoop Puglia, circa 319 mila soci e 6 mila addetti, con un valore della produzione di 840 milioni Primo piano ACI Legacoop Settori il dovere di riprendere e rafforzare l’ascolto, il dialogo tra persone e imprese, che operano in settori produttivi cruciali per la nostra economia e per il nostro welfare”. L’assemblea è stata occasione per ribadire la necessità di “rinforzare il dialogo e l’incontro tra cooperative - ha rimarcato Rollo -. Come anche di rilanciare progetti di attività che siano, altresì, trasversali tra settori, che coinvolgano le cooperative in processi collaborativi. Per essere competitivi, per massimizzare le opportunità, per alzare il livello qualitativo delle proposte, per contrastare fenomeni di dumping e di concorrenza sleale. Per rimarcare la funzione sociale del nostro Movimento costituito da tanti cooperatori che, con il loro fare quotidiano, sostenuti da spirito di sacrificio e capacità di abnegazione, sono pronti a mettersi a disposizione del proprio territorio. E in tal senso sarà importante continuare a perseguire il percorso unitario dell’Alleanza delle Cooperative Italiane quale processo ineludibile di rafforzamento del sistema cooperativo teso alla difesa e valorizzazione della cooperazione genuina e del patrimonio intergenerazionale del movimento”. Per il presidente Legacoop, Mauro Lusetti, la Puglia rappresenta un tassello importante rispetto al Movimento nazionale e all’Alleanza delle Cooperative Italiane. “La cooperazione pugliese – ha sottolineato Lusetti – ha un ruolo fondamentale, sopratutto nell’esprimere idee e innovazione. Un fare impresa che è all’avanguardia, dal settore agricolo, passando per la pesca, nel campo socio sanitario e culturale”. BOLOGNA Seconda edizione del premio Giacomo Venturi per la rigenerazione urbana E’ stato pubblicato il bando della seconda edizione del Premio Giacomo Venturi, promosso da Legacoop Bologna e Istituto Nazionale di Urbanistica, sezione Emilia-Romagna, con il patrocinio di Città Metropolitana di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna. Il “Premio Giacomo Venturi” ha l’obiettivo di promuovere la cultura della rigenerazione ur- Territori Imprese Sondaggio Territori 12 bana, ricordare un amministratore impegnato sui temi dell’urbanistica sostenibile e diffondere tra studenti universitari e neolaureati la cultura della rigenerazione urbana. Possono partecipare studenti (singoli o gruppi) dei corsi di progettazione territoriale e urbanistica delle università italiane e neolaureati negli stessi corsi che presentino un contributo culturale di carattere progettuale o metodologico riferito al territorio della città metropolitana di Bologna. I premi consistono nell’iscrizione gratuita all’Inu per un biennio e in una somma di denaro dell’importo di 1.000 euro per il primo classificato nella categoria “studenti” e un premio di 2.500 euro oltre alla pubblicazione di una sintesi della tesi su Urbanistica Informazioni per il primo classificato nella categoria “neolaureati”. “L’idea del Premio è nata perché volevamo ricordare Giacomo Venturi con un qualcosa Primo piano ACI di concreto, duraturo e al tempo stesso creare sensibilità intorno ai temi che gli sono stati cari – dichiara Simone Gamberini, direttore di Legacoop Bologna - Con questa seconda edizione del Premio, dopo i positivi riscontri avuti nella prima edizione, vogliamo consolidare un percorso di memoria che, tuttavia, non allevia il dolore per la sua prematura scomparsa. Puntare sui giovani e sulla cultura della sostenibilità - conclude Gamberini - è il modo migliore per rendere omaggio a Giacomo, per far vivere le sue idee e per dare una risposta ai tanti cooperatori che lo hanno conosciuto e che ci hanno chiesto di onorarne la memoria”. “Il Bando è un modo concreto per dare attuazione alla missione dell’INU, che ha lo scopo di sostenere e di valorizzare l’affermazione di una nuova cultura tecnico-progettuale capace di attivare processi e strumenti Legacoop Settori innovativi di rigenerazione urbana attraverso un approccio integrato e condiviso – dichiara Simona Tondelli, vicepresidente Inu EmiliaRomagna - Il contributo dei giovani studenti e neolaureati, che con le loro esplorazioni progettuali indagano varie modalità di trasformazione della città esistente, è di fondamentale importanza in un momento di profondo rinnovamento della pratica urbanistica, e può fornire utili spunti di riflessione per tutti gli attori coinvolti nella rigenerazione della città”. I premi verranno assegnati nel corso di un evento pubblico, in occasione della commemorazione della scomparsa di Giacomo Venturi, ad ottobre 2017. Il bando è disponibile sul sito dell’Istituto Nazionale di Urbanistica (www.inu.it) Territori Imprese Sondaggio Imprese >> Fondazione Unipolis 13 FONDAZIONE UNIPOLIS >> COOP Presentato il X Rapporto sulla sicurezza e l’insicurezza sociale >> CIR FOOD Europa cercasi. A sessant’anni dall’avvio del processo di integrazione, non solo l’unità europea non si è realizzata, ma mai come in questa fase appare a rischio l’dea stessa di Europa. E tuttavia, pur nella forte disillusione, la maggioranza dei cittadini italiani continua a ritenere “necessaria” l’unità del Vecchio Continente. Al punto che, richiesti di scegliere se preferirebbero stare “dentro” o “fuori”, il 60% sceglierebbe di restare in Europa; così come continuerebbero a dire sì alla moneta unica. Un risultato tutt’altro che scontato, di fronte all’avanzare di partiti e movimenti che, in quasi tutti i paesi, mettono apertamente in discussione l’appartenenza all’Unione europea e contestano l’Euro. E’ questo, del resto, il dato più significativo che emerge dal X Rapporto sulla sicurezza e insicurezza sociale, realizzato da Fondazione Unipolis in collaborazione con Demos&Pi e Osservatorio di Pavia, che quest’anno ha dedicato uno specifico approfondimento all’Europa, proprio in coincidenza con l’anniversario dei Trattati di Roma del 1957, che segnarono l’inizio del percorso, faticoso e contraddittorio, per la nascita dell’Unione europea. Il Rapporto, elaborato con la direzione scientifica del prof. Ilvo Diamanti dell’Università di Urbino, è stato presentato martedì 28 febbraio, a Roma, alla Camera dei deputati, nel corso di un incontro, coordinato da Maria Latella di Sky Tg24, al quale hanno preso parte Romano Prodi, già presidente della Commissione europea; Lucio Caracciolo, direttore di Limes; lo scrittore Paolo Di Paolo; Gian Guido Nobili, coordinatore del Forum Nazionale della sicurezza urbana; Pierluigi Stefanini, presidente del Gruppo Unipol e di Fondazione Unipolis. Oltre al Focus sull’Europa, il Rapporto giunto al giro di boa della decima edizione - mette in evidenza le maggiori “preoccupazioni” e “paure” dei cittadini italiani e di altri sei paesi europei (Francia, Germania, Polonia, Regno Unito, Spagna, Ungheria) attraverso un’indagine sulla “percezione” >> COOP >> Terre dell’Etruria >> L’Innesto >> Identicoop >> Coop CILS >> Coop Montalbano >> COTABO >> Itaca >> Itaca >> Co.Ge.Vo Chioggia >> Apofruit >> CNS Primo piano ACI Legacoop Settori della sicurezza (utilizzando un ampio e rappresentativo campione di popolazione) e la rilevazione sulla “rappresentazione” che di questo fenomeno danno i telegiornali nazionali italiani e i principali Tg esteri. Ne emerge un quadro assai articolato, ma nel quale, in particolare per quanto riguarda l’Italia, svettano le preoccupazioni connesse alla “distruzione dell’ambiente e della natura” (58%), così come “essere vittima di disastri naturali” (38%), sui cui hanno senza dubbio inciso i terremoti che hanno colpito nel 2016 il Centro Italia. Un peso rilevante nell’accrescere le paure ce l’hanno i processi di globalizzazione (39%) e “gli atti terroristici” (44%). Ma è la crisi economica, con il corredo di perdita di lavoro, disoccupazione, impoverimento e timori per il futuro dei giovani a determinare situazioni di vera e propria angoscia. Al punto che “l’80% degli intervistati dichiara di avere percepito un aumento delle disuguaglianze economiche e sociali”. Ciò mentre si conferma, peraltro, come nel nostro Paese il sistema dell’informazione televisiva continui a sottovalutare i fenomeni sociali connessi alla crisi economica, che sono appunto al centro delle preoccupazioni dei cittadini, dedicando invece maggiore spazio ai fenomeni della criminalità comune, spesso mettendoli in relazione all’immigrazione e al flusso dei rifugiati. “Di fronte alle minacce e all’instabilità sollevate dalla globalizzazione – sottolinea il prof. Diamanti nel suo commento ai risultati del X Rapporto su sicurezza e insicurezza sociale l’Europa “dovrebbe offrire “mediazione” e “rappresentanza”, ma anche “difesa”, nelle relazioni fra noi e il Mondo”. In realtà, il sentimento europeo si è andato “affievolendo” per l’incapacità dell’Europa di rappresentare un’efficace strumento di protezione: “Anche così – continua Diamanti - si spiega la crescita dell’insicurezza fra i cittadini”. E tuttavia, pur in un’Europa “che ancora non c’è, perché è stata e viene perseguita in modo sbagliato, per gran parte dei cittadini, continua a rappresentare un obiettivo giusto. Perché l’Europa unita offre un buon motivo per cui “spendersi”. Per allargare i confini e lo spazio dove sentirsi “insieme”. Riuscendo, così, a superare l’incertezza sociale e l’inquietudine personale. Ma, per questo, occorre Territori Imprese Sondaggio Imprese 14 agire e operare da “imprenditori politici solidali”. Per un’Europa senza frontiere”. Intervenendo alla presentazione, il presidente Stefanini ha ripreso in particolare le considerazioni svolte dal prof. Diamanti riguardo all’Europa: “I ritardi, le contraddizioni e l’incapacità di affrontare unita la crisi economica e sociale, i problemi del lavoro, soprattutto per i giovani, sono in gran parte all’origine della disaffezione e per taluni aspetti del rifiuto di un’Europa della quale si avverte essenzialmente la burocratizzazione, l’ossessione ai vincoli di bilancio. Appare perciò importante il dato, rilevato dall’indagine contenuta nella decima edizione del Rapporto su sicurezza e insicurezza sociale, secondo cui nonostante tutto, la maggioranza dei cittadini italiani considera l’Europa necessaria. Bisogna partire da qui per affermare il necessario cambiamento nelle strategie e nelle politiche della Ue, che devono mettere al centro i bisogni dei cittadini, a partire dal lavoro, da una maggiore giustizia ed equità sociale. Il punto di riferimento deve diventare l’Agenda 2030 dell’Onu, per definire anche per l’Europa e per l’Italia obiettivi concreti di sviluppo sostenibile; i soli in grado di affrontare i grandi cambiamenti indotti dall’innovazione tecnologica e dalla globalizzazione. Spetta alle istituzioni, alla politica come a chi opera nelle imprese e nella società, assumere piena consapevolezza di queste sfide e impegnarsi con determinazione per dare una prospettiva e un futuro alle nuove generazioni”. Il Rapporto, è scaricabile integralmente su: fondazioneunipolis.org; demos.it; osservatorio.it COOP Un anno di “Buoni e Giusti”, campagna per l’eticità delle filiere ortofrutticole a rischio Un anno di “Buoni e Giusti Coop”, la campagna volta a promuovere l’eticità delle filiere ortofrutticole a rischio: in occasione del convegno “La legalità nel lavoro agricolo” che si è svolto il 27 febbraio a Palazzo Isimbardi, sede della città metropolitana di MiPrimo piano ACI lano, il direttore generale di Coop Italia, Maura Latini ha parlato diffusamente del risultati del progetto lanciato a marzo 2016. Un anno di “Buoni e Giusti”, la campagna Coop volta a promuovere l’eticità delle filiere ortofrutticole a rischio. 8 filiere sotto i riflettori, in totale 270 aziende agricole sottoposte a audit, 2 aziende sospese per gravi problemi rilevati in sede di audit. Già iniziata la campagna di controlli 2017 che interesserà le altre filiere oltre a mantenere il presidio sulle prime 8. A ritroso le prime ispezioni sono partite nell’autunno 2015 e hanno riguardato la filiera degli agrumi (clementine e arance Navel). Successivamente sono state ispezionate le filiere delle fragole, il pomodoro pachino, la lattuga, i meloni, la filiera del pomodoro da industria, l’uva per un totale di 8 filiere e 270 aziende agricole ispezionate. A ciò si aggiunge l’impegno chiesto alle 7200 aziende agricole dei prodotti a marchio Coop a iscriversi alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità. E’ la rendicontazione del primo anno di attività della campagna “Buoni e Giusti Coop” lanciata a marzo 2016. Per Coop un impegno che parte da lontano in realtà (nel 1998 Coop è stata la prima in Europa e l’ottava nel mondo a adottare lo standard SA8000 per ottenere precise garanzie in tema di responsabilità sociale dai propri fornitori di prodotto a marchio), ma che è stato rilanciato a fronte di un problema drammatico che arriva a toccare i diritti primari delle persone. A fianco di Coop un ente esterno, Bureau Veritas, che si occupa delle verifiche e dei controlli ispettivi in campo. I risultati 2016 sono stati tutto sommato incoraggianti anche perché, è doveroso dirlo, Coop parte da una situazione di vantaggio avendo già da tempo avviato le ricognizioni. Le segnalazioni di gravi non conformità si sono registrate sulla filiera del pomodoro da industria dove, nell’estate 2016, a seguito di ispezioni sono state sospese 2 aziende agricole per gravi problemi di sicurezza e ostilità all’audit. D’altronde è questa la filiera che più di tutti almeno nell’opinione pubblica impatta con il fenomeno criminale. Nella stagione estiva 2016 c’è stato infatti un potenziamento delle ispezioni in campo pari a più del doppio rispetto all’anno scorso: sono Legacoop Settori state 48 le ispezioni solo su questo specifico settore (prevalentemente in Puglia, ma anche in Campania, Abruzzo, Emilia Romagna e Toscana). Inoltre alle prime 7.200 aziende agricole si sono aggiunte le altre 1.500 aziende agricole coinvolte nella filiera del pomodoro da industria (di cui il 15% opera nelle filiere più critiche per zona geografica e modalità di raccolta manuale) anche queste invitate a aderire alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità. Nelle altre filiere ispezionate nel corso del 2016 invece sono state individuate problematiche relative a norme di sicurezza disattese su cui è stato chiesto un pronto intervento. Le verifiche di follow up datate 2017 serviranno anche a testare la risoluzione di queste criticità. “Abbiamo incontrato ostacoli ma anche una diffusa sensibilità da parte delle aziende che riforniscono le nostre filiere e i risultati sono nel complesso incoraggianti”, ha commentato Latini. Che ha approfittato della presenza del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina per sottolineare i problemi collegati alla Rete del lavoro agricolo di qualità: “va necessariamente migliorata perché evidenzia problemi rilevanti; ciò nonostante il 40% dei fornitori Coop si è iscritta”. Il Dg di Coop ha proseguito affermando che “solo un lavoro concertato tra imprese, istituzioni ed enti può permettere all’Italia un approccio trasparente ed etico alle produzioni, utile per compiere un salto di qualità”. Sulla stessa lunghezza d’onda Enrico Migliavacca, vicepresidente vicario dell’ Associazione nazionale cooperative di consumatori di Coop, che nel ricordare i numeri del sodalizio (sei milioni di soci, oltre 53mila dipendenti), ha parlato di “doverosa sensibilità ai temi etici che nelle nostre linee certificate parte dai produttori agricoli e arriva all’industria trasformazione”. Territori Imprese Sondaggio Imprese 15 COOP Insieme a Milan Center for Food Law and Policy per la legalità del lavoro agricolo Una ricerca europea sulle tematiche delle Buone pratiche contro lo sfruttamento del lavoro in agricoltura. E’ l’obiettivo dell’accordo di collaborazione siglato fra Coop e Milan Center for Food Law and Policy presentato il 27 febbraio a Milano presso Palazzo Isimbardi, sede della Città metropolitana di Milano alla presenza tra gli altri del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina. Un accordo che arriva all’indomani dell’arresto di 6 persone al termine delle indagini avviate dalla Procura di Trani in seguito alla morte della bracciante agricola Paola Clemente, quasi un banco di prova per la nuova legge che offre importanti strumenti di contrasto al fenomeno del caporalato. Illustrata da Marco Pedol, capo progetto MCFLP, l’indagine ha offerto a Livia Pomodoro, Presidente del MCFLP, lo spunto per sottolineare la necessità di “tenere alta la guardia, in Italia come in Europa, nella battaglia per il rispetto dei diritti fondamentali, primo fra tutti quello del lavoro e del lavoro agricolo in particolare”. L’ex Presidente del Tribunale di Milano rilancia così, con questa iniziativa - che la vede insieme alla Città metropolitana ed alla sua vice sindaca Arianna Censi - il ruolo di una Milano capitale della nutrizione e dei suoi diritti. Lo fa affiancando l’impegno di legalità - per prodotti che siano insieme “buoni e giusti” - di COOP presente all’evento con Enrico Migliavacca, Vice Presidente Ancc Coop e Maura Latini, Direttore Generale Coop Italia. “Per Coop l’accordo e la ricerca, sostenuta grazie al contributo concesso dal fondo mutualistico intercooperativo Coopfond, sono parte integrante della campagna “Buoni e Giusti” varata un anno fa sulla legalità di filiere ortofrutticole considerate a alto rischio. Una campagna di rilancio di un impegno storico di Coop su questo versante –ha dichiarato il Vice Presidente Enrico Migliavacca- Con la ricerca in atto potremmo acquisire informazioni su best practice altrove presenti e sulle legislazioni Primo piano ACI in essere su questo ambito specifico. Un modo per continuare a ragionare di un problema drammatico ma anche di prospettive di uscita”. Nell’occasione Coop ha voluto rendicontare un anno di campagna che ha visto monitorare 8 filiere, sottoporre ad audit 270 aziende agricole e sospenderne 2 per i gravi problemi rilevati. “I risultati 2016 sono tutto sommato incoraggianti –ha spiegato Maura Latini, Direttore Generale Coop Italia- anche perché Coop parte da una situazione di vantaggio avendo già da tempo avviato le ricognizioni. Le segnalazioni di gravi non conformità che hanno poi determinato la sospensione dei rapporti sono avvenute nella filiera del pomodoro da industria là dove sappiamo esserci una particolare criticità e dove non a caso abbiamo potenziato nell’estate scorse le ispezioni che sono state pari a più del doppio rispetto all’anno precedente. Andremo avanti anche nel corso del 2017 non abbassando la guardia”. CIR FOOD Nel 2017 ricavi a 618 milioni di euro (+6%) Ricavi a 618 milioni di euro (+6%) con un utile netto di 12,2 milioni di euro. Sono questi gli obiettivi del Gruppo CIR food illustrati oggi ai soci, in occasione della presentazione del piano di sviluppo 2017 tenutasi a Reggio Emilia. Un anno decisivo nel percorso di crescita del Gruppo di ristorazione che vedrà un incremento significativo degli investimenti, pari complessivamente a 40,5 milioni di euro, con un consolidamento della leadership nella ristorazione collettiva ed una particolare attenzione al segmento commerciale, cui saranno destinati 10 milioni di euro. In un mercato di fatto fermo sul fronte della ristorazione collettiva (-0,3% lo scorso anno), CIR food ha deciso di mettere in campo gli oltre 40 anni di esperienza e risorse adeguate per incrementare la propria attività nel settore commerciale. È qui che si registra, infatti, una crescita costante nell’ultimo triennio (+9,6%) con un valore Legacoop Settori complessivo di 4,2 miliardi di euro nel 2016, di poco inferiore ai 4,8 miliardi della collettiva (dati Cerved-Databank). “Nel 2017, in linea con gli obiettivi strategici, rafforzeremo con importanti investimenti la nostra leadership nel segmento scuola e sociosanitario, intensificando la nostra presenza nel mercato privato, con un focus particolare sulla ristorazione aziendale e sui servizi welfare – dichiara Chiara Nasi, Presidente CIR food –. Proseguiremo sulla strada tracciata dal nostro piano di sviluppo che ci porterà a crescere soprattutto nel settore commerciale. Gli obiettivi che ci prefiggiamo di raggiungere sono supportati dalla nostra identità fondata su cibo, cultura e persone che operano con la volontà di rendere accessibile a tutta la comunità il piacere e la qualità della nutrizione”. Nel 2017 la ristorazione scolastica continuerà ad avere un ruolo centrale nell’attività di CIR food, con la promozione del proprio modello incentrato sulla crescita culturale e sull’acquisizione di corrette abitudini alimentari. Il fatturato complessivo sarà di circa 195 milioni di euro. L’asse sociosanitario della ristorazione collettiva è quello in cui CIR food si è sviluppata maggiormente negli ultimi anni, e nel 2017 il Gruppo si concentrerà su opportunità di sviluppo più redditive e su nuovi processi produttivi, come il refrigerato. Il fatturato dovrebbe attestarsi sui 135 milioni di euro. Nel 2017 CIR food intensificherà la presenza nel mercato privato, incrementando i suoi investimenti nella ristorazione aziendale e nei servizi welfare, privilegiando le imprese che condividono l’importanza di una ristorazione di qualità come benessere per i propri lavoratori. In questo segmento si Territori Imprese Sondaggio Imprese 16 stima un fatturato di 80 milioni di euro. Nel segmento dei buoni pasto Bluticket, la strategia 2017 prevede il superamento del solo ticket per il pasto, grazie all’implementazione di ulteriori servizi di welfare aziendale. Il fatturato si attesterà intorno ai 78 milioni di euro con 14 milioni di buoni pasto erogati. Entro dicembre CIR food, che vanta una rete di oltre 100 locali commerciali, aprirà 10 nuovi store con le insegne Aromatica, Chiccotosto, Let’s Toast, Viavai, La Polpetteria, concept innovativi con tutte le carte in regola per competere con i big del settore nel travel retail e nelle gallerie dello shopping. Dal segmento commerciale sono attesi ricavi pari a 71,8 milioni di euro (+10%), obiettivo che da piano strategico, al 2020, è fissato a 120 milioni di euro. Nel 2017 CIR food preparerà un totale di 88,5 milioni di pasti all’interno delle 1.300 cucine presenti in 16 regioni italiane. Fra le nuove gestioni del Gruppo CIR food avviate quest’anno, si annoverano i servizi di ristorazione per grandi aziende come Bulgari (Valenza), Montenegro e Philiph Morris a Bologna, Tetra Pak (Rubiera), ThyssenKrupp (Terni), Italiana Coke (Savona), Mino (Alessandria), per le scuole di Pisa e per l’ospedale di Cremona. I 12.000 dipendenti, di cui 6.865 soci, rappresentano il reale vantaggio competitivo di CIR food. L’impresa continuerà ad investire in progetti di formazione e aggiornamento professionale, oltre che in innovazione e ricerca per la riduzione dei consumi e degli sprechi alimentari, di nuovi sistemi di produzione/conservazione e di digital innovation. TERRE DELL’ETRURIA Approvato il bilancio 2016 Terre dell’Etruria ha presentato il 25 febbraio a Donoratico il bilancio 2016. La cooperativa chiude al 31 agosto 2016 un anno di crescita, con un aumento di oltre 3 milioni di euro del valore della produzione, un fatturato che tocca i 50 mln di euro e con investimenti in manutenzioni e ristrutturazioni immobiliari che nell’ultimo esercizio superano i 980 mila euro, frutto di un documento di pianificazione strategica trienPrimo piano ACI nale, approvato nel corso del 2015 e che la cooperativa sta attuando come da programma. La cooperativa nell’esercizio 2015/016 ha inoltre registrato 211.570 euro di utile, in crescita di quasi 170 mila euro rispetto all’anno precedente. I soci sono cresciuti ed attualmente segnano quota 3495 con un capitale sociale di quasi 6 milioni di euro, mentre il patrimonio immobiliare, al netto dei fondi ammortamento, sfiora i 18 milioni di euro. Buoni anche i numeri dell’occupazione: nel periodo 31 agosto 2015/31 agosto 2016 a Terre dell’Etruria hanno lavorato 208 unità, di cui 120 uomini e 88 donne, con un aumento di 19 unità rispetto all’esercizio precedente. “I buoni risultati del 2015/2016 arrivano nonostante il perdurare di una situazione produttiva preoccupante e di molte coincidenze sfavorevoli, forse troppe, che oggi vive il settore agricolo e agroalimentare: dalle calamità che hanno colpito il Paese ad un meteo sempre più imprevedibile e inadatto alle nostre produzioni abituate all’alternanza pacifica delle stagioni – ha spiegato il presidente Terre dell’Etruria, Massimo Carlotti - Non solo, la cooperativa si trova a fronteggiare un momento delicato, da un lato per il problema della scarsa produzione, dall’altro per la questione delle crisi dei prezzi, con i prodotti agricoli che sul mercato vengono venduti sempre a meno. Siamo riusciti ugualmente a chiudere un anno positivo, che oggi archiviamo fra la soddisfazione dei soci, a conferma di un ruolo importante della cooperativa, che, grazie alla sua capacità di affrontare insieme le difficoltà, di aggregare i produttori, di valorizzare i prodotti del territorio, di investire e di creare rapporti di filiera può dare risposte, certezze e continuità ai propri soci. Ora guardiamo ai prossimi anni con l’obiettivo del 2020 per continuare ad essere un punto di riferimento per i produttori agricoli della Toscana”. A proposito di accordi di filiera, Carlotti ha ricordato i rapporti stretti con la cooperativa Pieve di Santa Luce per il progetto della pasta a marchio, con la cooperativa Val d’Orcia, nell’area senese, per lo stoccaggio dei cereali, con la cooperativa Montalbano olio & vino per affacciarsi nell’area delle province di Pistoia e Firenze, dove già Terre dell’Etruria sta collaborando nel settore ortofrutta con la cooperativa di Legnaia. Legacoop Settori Carlotti ha ricordato anche l’impegno per dare maggiori opportunità economiche al personale, ad esempio attraverso la firma di un buon accordo di secondo livello e il lancio di un programma di welfare aziendale per i dipendenti. Riguardo agli investimenti, Carlotti ha citato gli interventi finiti e in fase di conclusione a Donoratico, Chianni, Poderone, Vignale Riotorto e Rosignano. “Riqualificare i punti vendita – ha chiarito Carlotti - è per noi un percorso indispensabile; lo è non solo per l’immagine aziendale, ma ancora di più perché abbiamo di fronte una sfida durissima che ci porta ogni giorno a combattere per mantenere quote di mercato e aumentare la marginalità in un contesto nel quale la competitività riduce la catena del valore che va comunque divisa tra tutti gli attori della filiera. E’ dunque obbligatorio lavorare per sviluppare molteplici canali di vendita avendo ben presente che qualunque cosa si faccia dovrà guardare all’efficienza e alla capacità di dare servizi e di collocare le nostre produzioni nel mercato con il miglior risultato possibile. È del resto il nostro compito ed il motivo stesso di esistere della cooperativa. È quello che dobbiamo ai nostri soci”. “I dati del bilancio 2016 di Terre dell’Etruria, oltre a confermare che la cooperativa rappresenta un pezzo importante dell’economia toscana, confermano quanto stiamo portando avanti come Regione Toscana, ovvero che investire sull’agricoltura genera buoni risultati nonostante la contingenza delicata del momento, in controtendenza con altri settori, e che quando gli agricoltori toscani riescono a stare insieme mantenendo alta l’asticella della qualità, ci sono tutti i presupposti non solo per difendersi dalle avversità, siano esse di mercato che naturali, ma anche per raggiungere tra- Territori Imprese Sondaggio Imprese 17 guardi di notevole entità” ha affermato l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi intervenendo alla presentazione del bilancio della cooperativa. Nella foto Sara Guidelli, presidente Legacoop Agroalimentare Toscana, Roberto Negrini, presidente Legacoop Toscana e Massimo Carlotti, presidente Terre dell’Etruria. L’INNESTO RealizzatoAtC56W+portalee-commerceperlaconciliazionefamiglialavoro Ancora in prima linea per l’ideazione e realizzazione di servizi volti a sostenere i bisogni delle comunità locali, L’Innesto ha sviluppato - su richiesta dell’Alleanza territoriale di conciliazione del Basso Sebino e della Val Cavallina, il cui capofila è il Consorzio Servizi Val Cavallina - uno strumento a sostegno delle politiche territoriali di conciliazione dei tempi lavorativi con le esigenze familiari. AtC56W+” (acronimo di Alleanza territoriale Conciliazione ambiti 5 e 6 per un Welfare più efficace) è il nome di un portale e-commerce destinato a facilitare, ai dipendenti delle imprese (Cooperative sociali aderenti all’Alleanza) coinvolte nel progetto “Networking: fare sistema per sostenere al famiglia che cura”, l’acquisto di servizi e prodotti raggruppati in sei categorie che sono: cura della persona; prodotti Km 0; tempo libero e benessere; consumo sostenibile; salute e previdenza. Si tratta di un’offerta selezionata in base ad un preciso matching tra le esigenze di conciliazione dei dipendenti delle aziende coinvolte e coinvolgibili e che, nel rispondere a queste esigenze, promuove l’empowerment della rete di protezione sociale, sanitaria e territoriale di cui sono protagoniste le tante imprese del territorio impegnate a soddiPrimo piano ACI sfare alcuni bisogni legati all’invecchiamento della popolazione, alla necessità di un valido sostegno nell’accudire ed educare i figli, alla presenza di persone disabili e/o gravemente inferme. “AtC56W+”, mette in contatto i dipendenti e le aziende con una rete di fornitori, eticamente responsabili, che erogano servizi di qualità e che coprono a 360 gradi le necessità conciliative raggiungendo, nel raggio di pochi chilometri, anche quei territori di residenza dei lavoratori privi di servizi. Il tema della conciliazione famiglia-lavoro è, inoltre, una delle tante possibili risposte ad una più complessiva strategia volta allo sviluppo di iniziative che, facendo leva sulle potenzialità ambientali, sociali ed economiche del territorio d’intervento, siano finalizzate all’accrescimento della resilienza delle comunità territoriali. In coerenza con il progetto, già in via di attuazione e che sarà ripresentato alla Fondazione Cariplo entro maggio, L’Innesto, all’interno della piattaforma, veicola l’”accesso” a prodotti e servizi che sono tutti geograficamente prossimi (a km 0) ai luoghi di provenienza dei consumatori, oggi i lavoratori delle aziende coinvolte e domani tutti i cittadini del territorio. “AtC56W+” potrebbe sembrare una delle tante piattaforme di e-commerce; è, invece, una vera e proprio comunità di pratiche sostenibili in cui tutti i fornitori, prima di essere ammessi in qualità di partner, hanno sottoscritto una carta di comportamento etico dal punto di vista ambientale, territoriale e sociale e di prodotto dal punto di vista della provenienza e delle modalità di produzione. È da sottolinare, infine, che - grazie alla reciprocità fra l’Innesto, soggetto gestore, e i servizi sociali territoriali - viene promossa anche l’inclusione di utenti del Servizio di Formazione all’Autonomia nella filiera logistica, del confezionamento dei pacchi spesa, della consegna a domicilio e, in alcuni casi, della realizzazione di alcuni prodotti sia alimentari che artigianali, creando opportunità lavorative, in spazi protetti, per inserimenti di persone in situazioni di fragilità sociale. In altre parole,“AtC56W+” è uno strumento di promozione della comunità locale ed è dunque il territorio la vera forza del progetto. Con l’obiettivo specifico di far fronte sia ai bisogni quotidiani, sia alle emergenze che Legacoop Settori possono mettere in difficoltà i lavoratori della valle nella gestione degli equilibri tra esigenze familiari e impegni lavorativi, l’azione realizza quella economia virtuosa (cosiddetta circolare) che permette al territorio stesso (le imprese agricole, gli operatori turistici, le imprese culturali, ecc) di essere protagonista nel generare, in modo costante, il valore economico necessario ad uno sviluppo locale, caratterizzato da un elevato valore sociale. IDENTICOOP A Rimini il dentista arriva nel carrello della spesa Anche il dentista arriva nel carrello della spesa. Sabato 25 febbraio, I.denticoop - la cooperativa di dentisti di cui Coop Alleanza 3.0 è socio sovventore – ha aperto nella galleria commerciale “I Malatesta” di via Emilia 150 a Rimini. Al taglio del nastro, hanno partecipato Jamil Sadegholvaad, assessore alle Attività Economiche del Comune di Rimini, Gianni Tugnoli, presidente di I.denticoop, Antonio Vona, direttore macro area Romagna, Marche e Abruzzo di Coop Alleanza 3.0, Massimo Gottifredi, responsabile d’area di Legacoop Romagna, Sara Bianchi, vicepresidente di Zona soci di Coop Alleanza 3.0, e Daniele Botticelli, responsabile scientifico del nuovo Studio dentistico. Si tratta del secondo studio in città dei dentisti “a marchio Coop”, che portano anche nella prevenzione e nelle cure odontoiatriche la qualità e la convenienza della cooperazione di consumatori. L’ambulatorio “I Malatesta”, adiacente all’ipercoop, opererà Territori Imprese Sondaggio Imprese 18 con 5 poltrone e apparecchiature all’avanguardia; grazie ad uno staff di 6 dentisti e 7 assistenti, sarà aperto con orari particolarmente comodi - dal lunedì al sabato dalle 9 alle21, ed anche la domenica dalle 10 alle 19 – offrendo listini vantaggiosi soprattutto per i soci Coop, che godono di uno sconto del 15% su tariffe già convenienti. I.denticoop è l’unica cooperativa di dentisti italiana in un settore ormai dominato da catene straniere. Ha aperto il primo studio a Rimini città nel 2014, con la affiliazione della Ariminum Odontologica di via Pascoli. Nei primi due anni di attività, la struttura ha ottenuto risultati brillanti: oltre 4.700 pazienti serviti, per il 95% soci Coop, con una crescita del 40% all’anno. Per rispondere in modo sempre più tempestivo ai bisogni dei pazienti, ha deciso di aprire il secondo ambulatorio, che potrà seguire circa 1.800 persone all’anno. Lo studio fungerà di fatto anche da pronto soccorso odontoiatrico, dal momento che insieme all’ambulatorio di via Pascoli offre l’unico servizio del genere sempre aperto in città. Nel nuovo studio a “I Malatesta”, di circa 230 metri quadrati, trovano posto apparecchiature per RX endorali digitali ed un ortopantomografo. I servizi erogati comprendono igiene, ortodonzia fissa, ortodonzia fissa linguale, ortodonzia mobile, ortodonzia intercettiva e allineatori invisibili; conservativa (cura delle carie); endodonzia (cura di carie profonde e devitalizzazioni); odontoiatria pediatrica (cure dentali nei bambini e prevenzione); parodontologia, implantologia, implantologia a carico immediato (denti fissi in 10 ore), computer guidata e impianti endossei; protesi fissa e mobile; chirurgia.Tutte le postazioni sono attrezzate con telecamere intraorali, ed è disponibile anche il servizio di sedazione cosciente. Rimini è una sede particolarmente importante e qualificata, per I.denticoop. La Ariminum Odontologica è stata infatti la prima struttura in Italia affiliata alla cooperativa di dentisti. Nella sede di via Pascoli, il gruppo di professionisti offre anche medicina e chirurgia estetica dal lunedì al sabato, ed il Centro di formazione ARDEC, che organizza corsi accreditati Ecm per igienisti dentali sul trattamento non chirurgico della malattia parodontale e per dentisti sulla riabilitazione Primo piano ACI orale, anche implantare, semplice e complessa. Il Centro ospita circa 100 allievi l’anno da tutta Italia, con aule attrezzate e sistemi didattici innovativi, avvalendosi fra l’altro dell’apporto del professor Daniele Botticelli, uno dei più celebri chirurghi e docenti universitari in ambito odontoiatrico. esperienze internazionali di benchmarking sulla cooperazione, provenienti da Francia e Italia.Abbiamo condiviso le nostre esperienze con le istituzioni pubbliche e le organizzazioni dell’Economia Sociale e Solidale tunisini per allargare gli orizzonti della riflessione del paese magrebino». COOP CILS COOP MONTALBANO Ospite in Tunisia per convegno sull’economia sociale L’Istituzionalizzazione dell’economia sociale e solidale in Tunisia e il ruolo che le istituzioni pubbliche, i sindacati e le organizzazioni possono avere nel promuoverla sono stati i temi chiave delle “Prime giornate internazionali di studi sull’Economia Sociale e Solidale” che si sono svolte ad Hammamet il 20 e 21 febbraio. Per l’Italia erano presenti, tra gli altri, Nicole Triboli della cooperativa sociale CILS di Cesena, Roberta Trovarelli di Legacoop e Alessandro Viola di CFI. Il convegno è stato organizzato dal Ministero tunisino dell’Agricoltura, Risorse Idrauliche e Pesca e dal Ministero delle Relazioni con le Istanze Costituzionali, con la Società civile ed i Diritti Umani, in collaborazione con l’Ong NEXUS ER, nell’ambito del progetto di cooperazione internazionale co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, “Med Solidaire”. «Il processo di istituzionalizzazione dell’Economia sociale e solidale in Tunisia – spiega Nicole Triboli – si sta concretizzando con la presentazione di un progetto di legge organica all’Assemblea parlamentare e le due giornate di Hammamet hanno proposto Legacoop Settori Operazione salvataggio di 300.000 ulivi Sono circa 300.000 le piante di olivo in stato di abbandono sul Montalbano. Da una parte l’età avanzata dei proprietari degli oliveti e la poca disponibilità di figli e nipoti a seguire le orme di chi, prima di loro, se n’è occupato; dall’altra la scarsa remunerazione dell’olio che, spesso, rappresenta, soprattutto per i piccoli coltivatori, una rimessa e non un guadagno, rischiano di penalizzare fortemente una delle maggiori risorse del territorio. Sul Montalbano, infatti, il recupero del patrimonio olivicolo è una necessità. E per attuare un’azione di contrasto al fenomeno dell’abbandono degli olivi, è stato elaborato un progetto ambizioso, che prevede una gestione innovativa e sostenibile. Un’unione d’intenti e un lavoro di squadra che vedrà lavorare le Cooperative Montalbano Olio e Vino fianco a fianco con le aziende agricole della zona, le associazioni di categoria, il Cnr ed anche l’Ota (Olivicoltori toscani associati). «La cooperativa - spiega l’amministratore delegato di Coop Montalbano, Giancarlo Faenzi - sarà a disposizione per recuperare i terreni abbandonati, che le saranno dati in comodato d’uso. La loro gestione, per cinque o dieci anni, sarà efficiente e meccanizzata, grazie ad un’agricoltura di precisione. Verranno poi coinvolte aziende agricole locali e operazioni permetteranno di calcolare costi Territori Imprese Sondaggio Imprese 19 certi. L’obiettivo, infatti, è quello di aumentare la produttività della raccolta di olive e la produzione di olio extra vergine di oliva. Un’operazione necessaria per il recupero del nostro patrimonio olivicolo, ma anche un’ulteriore possibilità per incrementare la bellezza del paesaggio del Montalbano». Sono stati presentati ben 160 progetti, di cui 20 sono stati finanziati dalla Regione Toscana. 50.000 euro, infatti, sono stati destinati alla prima fase di questo progetto pilota che, se avrà successo, potrà essere replicato in ogni parte della Toscana. «Il progetto – spiegano Tiziana Mariotti e Andrea Triossi della Dream Italia - si propone di aumentare lo stoccaggio di carbonio e di ridurre le emissioni di anidride carbonica, sfruttando il recupero degli oliveti abbandonati del Montalbano. Come prima istanza, però, è necessario fare una mappatura puntuale dei terreni abbandonati o in stato di abbandono. Dopo l’identificazione e la classificazione, potrà avere inizio la seconda fase. I terreni verranno quindi dati in gestione alla Coop Montalbano, in un comodato d’uso “ad migliorandum” che, con il sostegno delle istituzioni e con il lavoro del gruppo operativo, tornerà a produrre». Presto, quindi, verrà organizzato un calendario di incontri per mettere a conoscenza i coltivatori del progetto, che sarà anche presentato, il 10 aprile prossimo, al Vinitaly, la manifestazione dedicata al mondo del vino. «Abbiamo accolto favorevolmente l’iniziativa ha detto Sandro Pezzatini dell’Unione degli agricoltori - e la collaborazione con le strutture del territorio rappresenta un’importante risorsa». Infine la presidente della Coop Montalbano, Rosanna Matteoli: «Il progetto avrà molti effetti migliorativi, tra cui la messa in sicurezza dei territori dal rischio idrogeologico e d’incendio, senza tralasciare l’incremento dell’eccellenza produttiva locale» Fonte C0TABO In ricordo di Lucio Dalla, la sua musica sui taxi Cotabo è stato sponsor del progetto A Casa di Lucio va in città, svolto nei giorni 2, 3 e 4 marzo, per commemorare il quinto anniverPrimo piano ACI sario della scomparsa di Lucio Dalla. In quei giorni, grazie a diverse installazioni, è risuonata la musica di Lucio e si è resa evidente la sua presenza nei luoghi che gli sono stati cari. Cotabo ha collaborato con gli organizzatori della manifestazione, per dare un contributo al ricordo di Lucio Dalla. Alcuni taxi sono stati “brandizzati” con le grafiche dell’evento. Inoltre, i tassisti che hanno aderito all’iniziativa, hanno trasmesso a bordo dei taxi una selezione di brani di Lucio Dalla ed hanno fatto da ambasciatori del progetto A Casa di Lucio, raccontandolo ai clienti. “Nel corso di questi anni abbiamo partecipato a diverse iniziative per rendere omaggio alla memoria di un grande artista, quale è stato Lucio Dalla – commenta Riccardo Carboni, presidente di Cotabo – Lucio Dalla aveva in comune con i tassisti, il grande amore per Bologna. Ha contribuito a far conoscere la nostra città in tutto il mondo. Le sue canzoni e la sua musica ci hanno resi migliori, hanno reso migliore il nostro territorio, qualificandolo sempre più come un polo artistico, culturale e musicale di attrattiva internazionale. Dobbiamo gratitudine a Lucio – conclude Carboni – per questo suo contributo. Il ringraziamento dei tassisti bolognesi sta nel sostenere i tanti progetti che, anche nei prossimi anni, preserveranno la memoria di Dalla”. ITACA Presentazione del libro “Cronache di assistenza” Sarà presentato mercoledì 15 marzo alle 18.45 nella sede della Casa di risposo Sarcinelli di Cervignano del Friuli (Ud) “Gentlecare: cronache di assistenza. Soluzioni, modalità e idee di applicazione del metodo” (Erickson), il volume a cura di Elena Bortolomiol, Laura Lionetti e Enzo Angiolini - soci fondatori del gruppo Ottima Senior di Pordenone assieme alla Cooperativa sociale Itaca - che contiene indicazioni pratiche di attuazione e valutazione Legacoop Settori dell’efficacia di Gentlecare ed esperienze da Nord a Sud. Gli anziani fragili, i grandi anziani e le persone affette da demenza o Alzheimer modificano il loro modo e le loro capacità di interazione con l’ambiente circostante. Su questo si basa Gentlecare, il sistema di cura ideato dalla terapista occupazionale canadese Moyra Jones, che individua come obiettivo fondamentale il benessere della persona e di chi le sta vicino, e come strumento operativo la protesi di cura. Ora un libro raccoglie le esperienze di applicazione del metodo in Italia, per raccontare cosa è stato fatto, a che punto si è arrivati e dove si vuole andare. Organizzata dal Cooperativa Itaca e Ottima Senior, la serata sarà moderata da Karin Faggionato, responsabile della Sarcinelli, e vedrà gli interventi del sindaco Gianluigi Savino, dell’assessore alle politiche sociali Federico Gratton, della responsabile di settore Tamico Nonino e della vice presidente di Itaca Anna La Diega. A presentare il libro saranno Enzo Angiolini e Laura Lionetti di Ottima Senior. Nel corso della serata è prevista la lewttura di un brano del volume e di alcuni racconti personali di un operatore a cura di Clizia Spolaor, referente di Nucleo alla Sarcinelli per la Cooperativa Itaca. Previsti anche alcuni interventi musicali a cura del maestro Denis Monte. Il gruppo Ottima Senior, fondato nel 2005, dal 2011 è referente per la società Moyra Jones Resources Ltd della diffusione e della verifica del metodo per l’Italia e per l’Europa e ha elaborato le Linee guida per l’applicazione del Modello Gentlecare®.“Molte persone hanno scelto Gentlecare in enti e regioni diverse, accomunate dalla passione e dall’idea che si può e si deve pensare in modo nuovo ai servizi per anziani – spiega Ottima Senior -. Il libro parte da una riflessione sui nuovi bisogni delle persone anziane e sulle ragioni per le quali il metodo Gentlecare aiuta a costruire un possibile “fare” nella complessità della demenza”. Come evidenziato dal Rapporto OMS-ADI Demenza: una priorità di Salute pubblica (2012) Territori Imprese Sondaggio Imprese 20 e sottolineato dal recente Piano nazionale demenze – Strategie per la promozione e il miglioramento della qualità e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel settore delle demenze (2014), “la demenza si propone come espressione paradigmatica di cronicità, che richiede diagnosi tempestiva, supporto ai caregiver, formazione specifica, servizi diversificati – prosegue Ottima Senior - che devono trovare la programmazione e il coordinamento necessari attraverso una rete socio sanitaria realmente integrata”. Articolato in dieci capitoli per un totale di 246 pagine, oltre a contributi di Elena Bortolomiol, Laura Lionetti e Enzo Angiolini, il volume ospita diversi contributi esterni di esperti del settore. I tre elementi della protesi Gentlecare – spazio, persone, programmi – vengono illustrati da un punto di vista metodologico e operativo, “per fornire indicazioni pratiche di applicazione e valutazione dell’efficacia di Gentlecare”. La sezione centrale propone alcune esperienze di applicazione in diverse regioni d’Italia, evidenziando la duttilità del metodo e i risultati ottenuti. Come evidenziato nelle conclusioni,“una sempre maggiore diffusione del metodo Gentlecare permetterà un cambiamento culturale e organizzativo, grazie al quale pensiero clinico, relazione terapeutica e forma organizzativa sono interdipendenti”. ITACA Con Aism per la ricerca Sabato 4 marzo a Pordenone e Azzano Decimo gli operatori della salute mentale e i beneficiari di alcuni servizi della Cooperativa sociale Itaca hanno partecipato, assieme ai volontari di Aism, alla manifestazione “La gardenia di Aism” per raccogliere fondi a favore della ricerca scientifica sulla sclerosi multipla pediatrica. I servizi di Itaca erano presenti a Primo piano ACI Pordenone al Pam di viale Grigoletti con Casa Ricchieri, al Pam di Corso Garibaldi con il Gruppo Seminando e in piazza Libertà ad Azzano Decimo con il Gruppo Orti solidali. La partecipazione della Coop sociale friulana all’iniziativa rientra in un progetto più ampio che si propone di “costruire opportunità di integrazione sociale a favore di persone con sofferenza mentale e a rischio di emarginazione”, e nasce dalla condivisione tra Cooperativa sociale Itaca e Aism Sezione provinciale di Pordenone sull’importanza di “perseguire uno sviluppo di modelli per l’integrazione delle persone in ambito sociale”. Una collaborazione significativa quella tra Itaca e Aism per rispondere ai bisogni di integrazione, riabilitazione e cittadinanza delle persone, affrontati attraverso forme di collaborazione comunitaria tra i Servizi pubblici e altre realtà, formali ed informali, del territorio. La partecipazione di alcuni servizi legati alla salute mentale a “La gardenia di Aism” ha inteso, altresì, sensibilizzare il territorio pordenonese rispetto alle tematiche della marginalità e del disagio sociale, nonché promuovere e sostenere percorsi partecipativi di cittadinanza. CO.GE.VO CHIOGGIA Michele Boscolo Marchi riconfermato presidente APOFRUIT Michele Boscolo Marchi è stato riconfermato per la terza volta alla guida di Co.Ge.Vo. Chioggia-Consorzio di Gestione e Valorizzazione dei molluschi bivalvi. A eleggerlo presidente con la quasi totalità dei voti, il 24 febbraio scorso, l’assemblea soci del Consorzio che ha premiato il lavoro costante di tutela e valorizzazione dei molluschi bivalvi. «Ringrazio l’assemblea per la fiducia e l’apprezzamento del lavoro svolto negli anni; posso dire che i risultati ottenuti sinora hanno permesso un salto di qualità al settore: abbiamo dimostrato con i fatti che la pesca si può gestire in maniera seria e senza impattare sull’ambiente, ottenendo il rispetto da parte di Ministero e Unione Europea, e siamo anche riusciti a trasformare i pescatori in imprenditori ottenendo la programmazione dell’attività di pesca» commenta il presidente Legacoop Settori Michele Boscolo Marchi, che veste anche la carica di coordinatore nazionale dei Cogevo e di presidente della nostra associata Vongolari Sottomarina. «Per quanto riguarda il futuro – prosegue Boscolo Marchi - puntiamo a un programma di lavoro di buona gestione della pesca, orientato alla salvaguardia dell’ambiente e a dare valore aggiunto al nostro prodotto, che è unico». Parole di soddisfazione e di augurio giungono da Gianni Stival, presidente di Co.Ge.Vo.Venezia: «Alla luce della collaborazione decennale tra i consorzi, l’auspicio di continuare a lavorare insieme e in sinergia per sostenere il settore». Il consorzio, fondato nel 1996, raggruppa a Chioggia 77 imprese di pesca che esercitano nell’intero litorale veneto la pesca dei molluschi bivalvi, ovvero vongole di mare (o bevarasse), fasolari e cannolicchi, mediante l’ausilio di attrezzi denominati turbosoffianti. La gestione riguarda le zone di pesca, i fermo pesca obbligatori, i fermi biologici volontari e la gestione del territorio per garantire la sostenibilità della pesca e la tutela dei banchi naturali. Definisce inoltre tempi, luoghi e quantità di pesca attraverso formule gestionali di quote giornaliere per il prelievo della risorsa o l’emanazione di opportune ordinanze emesse dalle Capitanerie di porto. Produce “Melissa” la fragola invernale C’è una novità sui banchi della grande distribuzione e nei mercati generali. Si chiama Melissa ed è una varietà precoce di fragola che, in quanto a proprietà organolettiche, non ha molto da invidiare alla più celebre Candonga. È prodotta da Apofruit Italia. Mirco Zanelli direttore commerciale della Coop di Bologna spiega le potenzialità del prodotto, mentre Alfonso D’Aquila, responsabile area Sicilia, rivela l’aspetto innovativo di questa fragola. È una fragola precoce, ha polpa soda e molto aromatica, frutti di pezzatura mediogrande e di colore rosso aranciato, e si distingue per le ottime caratteristiche organolettiche e la lunga vita commerciale. Territori Imprese Sondaggio Imprese 21 Si chiama Melissa ed è la novità di Apofruit Italia sul mercato dei piccoli frutti. Disponibile già da dicembre, solo da qualche settimana inizia ad essere presente in modo diffuso sui banchi della grande distribuzione e nei mercati generali in quanto la produzione – come tutte le altre del Sud Italia – è stata toccata dalle gelate di gennaio. La cooperativa ortofrutticola romagnola produce questa varietà di fragola in Sicilia, a Donnalucata, in provincia di Ragusa, dove ha sede anche lo stabilimento del gruppo, e nelle campagne del siracusano. “Si tratta di una varietà sviluppata in Italia, che abbiamo introdotto anche a Scanzano Jonico (in Basilicata, terra della già affermata Candonga, ndr), e a Caserta, presso i soci della cooperativa Sole di Parete. – esordisce Mirco Zanelli, direttore commerciale di Apofruit – È il primo anno di produzione, dopo un’esperienza test condotta in alcuni campi sperimentali. Per ora le caratteristiche di questa fragola si confermano molto interessanti”. Tuttavia è presto per fare un primo bilancio della campagna, che a causa del maltempo di gennaio ha visto un rallentamento nella maturazione dei frutti. “Le gelate non hanno compromesso la produzione, – spiega Zanelli – tuttavia ci hanno fatto perdere quell’anticipo che avrebbe reso i primi mesi dell’anno molto interessanti in quanto a prezzi”. Per i produttori di Apofruit in Sicilia, Melissa rappresenta un’importante novità. “È un prodotto che tra le nostre aziende non figurava ancora – rivela Alfonso D’Aquila, responsabile d’area di Apofruit – e che potrebbe offrire un’alternativa importante ai soci della cooperativa presenti in quest’area, finendo sul mercato in un periodo con pochi altri concorrenti”. I primi innesti di Melissa sono stati trapiantati a inizio ottobre, in coltura protetta. La Primo piano ACI campagna, da previsioni, proseguirà fino ad aprile-maggio. “Attualmente – continua D’Aquila – abbiamo circa 180 mila piantine, in parte fuori suolo e in parte in suolo, per un equivalente di circa tre ettari di superficie coltivata. Se i risultati commerciali ci daranno ragione, in un paio di anni contiamo di raggiungere i dieci ettari”. In condizioni climatiche regolari, l’obiettivo, con Melissa, è quello di allungare il calendario produttivo della fragola di Apofruit, affiancandola a Candonga e inaugurando la stagione fragolicola con questa nuova cultivar. “Il prossimo anno – conclude Alfonso D’Aquila – innesteremo le piatine con un ulteriore anticipo, per iniziare a produrre già da novembre”. Per promuovere questa varietà sul mercato sono previsti test di gradimento nei punti vendita e un riscontro diretto con i dettaglianti dei mercati generali. “Candonga è già affermata presso il consumatore, – conclude Mirco Zanelli – Melissa deve essere conosciuta e spiegata, ma dal riscontro avuto finora le premesse sono positive”. Fonte CNS Precisazioni sul servizio delle “Iene” Pubblichiamo, di seguito, una nota diffusa dal Consorzio Nazionale Servizi in merito al servizio delle “Iene”: “Il Consorzio Nazionale Servizi ritiene doveroso evidenziare che alcune notizie diffuse nel servizio andato in onda in data 26-022017 devono ritenersi infondate, oltre che lesive dell’immagine del Consorzio, per le ragioni che di seguito si espongono. Requisiti morali: Il CNS è nel pieno possesso dei requisiti morali, cioè i requisiti previsti dall’art. 80 D.L.gs. 50/2016 per la partecipazione agli appalti pubblici e non incide su tale possesso il provvedimento sanzionatorio assunto dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, né la sentenza cui si è fatto riferimento nel servizio, riguardando questi provvedimenti fatti risalenti nel tempo, rispetto ai quali sono state adottate tutte le misure del caso. Legacoop Settori Innanzitutto, sulla base delle Linee guida dell’l’Autorità Nazionale Anticorruzione, pubblicate sulla G.U. n. 2/2017, volte a precisare "quali mezzi di prova considerare adeguati per la dimostrazione delle circostanze di esclusione di cui al comma 5, lett. c), ovvero quali carenze nell'esecuzione di un precedente contratto di appalto siano significative ai fini del medesimo comma 5, lett. c)" (reperibile sul sito www.anticorruzione.it), non sono rilevanti i provvedimenti antitrust in relazione ai quali siano esperibili o siano esperiti ulteriori rimedi giurisdizionali. E tale condizione ricorre nel caso di specie. In ogni caso, il CNS ha già da tempo adottato tutte le misure di prevenzione e di c.d. self cleaning previste dal provvedimento dell’ANAC anzidetto affinché l’operatore economico, nonostante l’esistenza di un precedente antitrust, sia ammesso alla gara dimostrando all’Amministrazione “la sua integrità e affidabilità nell’esecuzione del contratto oggetto di affidamento”, come rilevato anche dai Giudici amministrativi che di recente hanno avuto modo di pronunciarsi sul punto. Il Consorzio ha, infatti, da tempo provveduto al cambiamento degli organi di governo, alla revisione degli atti di regolamentazione interna, all’adozione di un programma di compliance antitrust in linea con le migliori pratiche europee e nazionali, assumendo ogni utile iniziativa organizzativa e gestionale idonea a prevenire illeciti della specie di quello contestato nel provvedimento sanzionatorio dell’AGCM. Le attività di competenza del CNS Si precisa che il CNS fornisce esclusivamente le Soluzioni Abitative in Emergenza, mentre tutti gli altri lavori di urbanizzazione, acqua, corrente elettrica, gas, etc. non sono di competenza del Consorzio. Nè sono riferibili al CNS i tempi di esecuzione delle suddette ulteriori lavorazioni. Costo: Nel servizio viene, inoltre, riportata la cifra presunta di 1 miliardo e 200 milioni di euro per un totale di presunte 18.000 casette su tutto il territorio nazionale. Anche tali considerazioni non sono esatte. Infatti, il Consorzio Nazionale Servizi è uno dei tre Fornitori che ha sottoscritto l’Accordo Quadro per la durata di 6 anni. Il CNS, in particolare, si è aggiudicato i Lotti nn. 1 (nord Italia) e 2 (cen- Territori Imprese Sondaggio Imprese 22 tro Italia) e potrebbe realizzare solo in caso di eventi calamitosi fino ad un massimo di circa 4.200 per lotto 1 (non interessato dal recente sisma) e di circa 2.900 SAE per il lotto 2: il valore complessivo – stimabile, in eccesso, in 460 milioni solo laddove gli ordinativi dovessero raggiungere i numeri massimi indicati per entrambi i lotti - è dunque molto inferiore alla cifra riportata impropriamente. Ad oggi gli ordinativi riguardano 831 SAE. Ma non è tutto. Le condizioni di pagamento previste nell'Accordo Quadro impongono di fatto al Fornitore di anticipare consistenti Primo piano ACI somme di denaro, maturando il diritto al corrispettivo della prima rata solo successivamente alla consegna "chiavi in mano" di almeno il 50% delle SAE, con diritto al pagamento del corrispettivo fino a 60 giorni dalla ricezione della fattura. Le 18 casette di Norcia: Dal momento in cui vengono consegnate le opere di urbanizzazione, complete di fondazioni, il Consorzio Nazionale Servizi, come da contratto, deve necessariamente consegnare i moduli abitativi entro 60 giorni. Le casette di San Pellegrino di Norcia sono state consegnate nel pieno rispetto della Legacoop Settori suddetta tempistica. Il ruolo di Cosp Tecno Service CNS esegue le prestazioni oggetto dell’Accordo Quadro per mezzo di una serie di imprese consorziate designate per l'esecuzione. Cosp Tecno Service svolge talune attività di logistica e fornitura in favore di due delle suddette consorziate esecutrici nel rispetto delle previsioni del Codice dei contratti pubblici. Cosp Tecno Service ha, inoltre, messo a disposizione di CNS un’area del proprio stabilimento per la realizzazione di un prototipo ad inizio attività. La Società è in possesso del rating di legalità.” Territori Imprese Sondaggio Sondaggio 23 OSSERVATORIO SWG Precarietà, inquietudine e risentimento Una donna deceduta per il duro lavoro cui era sottoposta nelle campagne pugliesi. Migliaia di giovani che vivono di lavoretti, pagati con pochi spiccioli l’ora. Il calo del 37% dei contratti a tempo indeterminato, non appena finiti gli incentivi fiscali (dati Inps) e la crescita costante, anche se rallentata, dei voucher (+3,9% a in un anno). Sono le notizie che hanno campeggiato questa settimana e che mostrano un Paese piuttosto lontano dai temi su cui la politica discute, si separa o vivacchia. Un Paese per certi versi sconosciuto: di cui si dimentica che un terzo della popolazione vive in condizioni di difficoltà economica e di cui si rimuove l’evoluzione sociale degli ultimi 15 anni, con il ceto medio quasi dimezzato rispetto al 2002 (allora si collocava nel ceto medio il 70% degli italiani, oggi si è ridotto al 42%). Una nazione in cui più di metà degli occupati denunciano un clima gelido nella propria azienda, un’atmosfera asfittica, in cui è difficile veder riconosciute le competenze, incentivate professionalità e capacità (solo Primo piano ACI Legacoop Settori il 28% degli italiani sostiene che nella propria azienda è apprezzato chi esegue il proprio lavoro con originalità). Un’Italia in cui le famiglie (a prescindere se sposate o di fatto) sono segnate dallo stress della gestione del quotidiano, inquietate dalla crisi economica e dall’incertezza lavorativa (Il 23% denuncia uno status di costante instabilità lavorativa, mentre il 19% evidenzia la permanente difficoltà a far quadrare i conti ogni mese). Nuclei familiari marcati dalle ansie per i figli, dalla fragilità di comunicazione e dall’egoismo dei componenti. L’Italia è un Paese inquieto, in cui tutto sembra scorrere nonostante tutto, ma si stanno cumulando, da troppo tempo, insidie e rabbie, rancore, ansie e paure. L’Italia assomiglia sempre di più a una polveriera, segnata dal risentimento e dalla sensazione di essere incamminati su un percorso buio e irto di ostacoli, sulla via di una società che rischia di lasciare ai propri figli un mondo più precarizzato e instabile, più povero e senza identità. NOTA INFORMATIVA: Indagine realizzata da SWG. Sondaggio cati-cawi nazionale su un campione di 1.500 italiani maggiorenni svolto tra il 7 e il 15 febbraio 2017. Territori Imprese Sondaggio