2014_Statistiche sul tesseramento - ping

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2014_Statistiche sul tesseramento - ping
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TT. .SENIGALLIA!
2014
Quanti siamo?
(Statistiche sul tesseramento)
Gennaio 2015
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www.ping-pong.org
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TT. .SENIGALLIA!
Le statistiche del CONI
1
O
gni anno il CONI pubblica un documento sullo sport italiano fotografandone la forza e confrontando i
numeri con quelli degli anni passati. L’ultimo rapporto è particolarmente curato e ricco di informazioni, alcune delle quali sono differenziate per federazione e questo permette di inquadrare l’importanza
del tennistavolo nel panorama nazionale:
Tesserati
34°
Sostanziali differenze con gli anni passati non ce ne sono. La FITeT viaggia nelle ultime posizioni come tesserati
e per densità, rimanendo costantemente sotto la media nazionale con % a volte impressionanti. Nei grafici che
seguono è evidente come il nostro movimento non riesca a decollare traducendo in forma organizzata una diffusione capillare che invece ha nella società. Colpisce come alcuni sport apparentemente poco “conosciuti” incontrino invece molto favore in termini di tesserati.
Tesserati per club
39°
Si potrebbe aprire un dibattito sulle cause che impediscono al tennistavolo di assumere un peso sportivo (quantitativamente) adeguato alle sue possibilità (mancanza di risultati trainanti, facilità del gioco rispetto alla difficoltà
dell’agonismo, storia e cultura ricreativa, ecc…) ma non è questa la sede. Qui si vuole solo fotografare la realtà
al di fuori della retorica per avere consapevolezza di quello che è il tennistavolo organizzato.
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TT. .SENIGALLIA!
Valori FITeT rispetto al parametro medio CONI
2
Interessante è anche osservare come la FITeT si
confronti con la media nazionale CONI in termini
di rapporto maschi/femmine e soprattutto in base
all’età.
Poiché si sta parlando di % non è la “concorrenza”
degli altri sport che impedisce al tennistavolo di
avere una struttura sulla media nazionale, quanto
invece è il sistema organizzativo che favorisce (o
non si oppone) a che il nostro sport sia uno sport
per adulti. La mancanza di dati europei in ambito
ETTU impedisce di fare raffronti sull’argomento
confermando magari la circostanza come una
caratteristica specifica del tennistavolo anziché di
un aspetto tipicamente italiano.
Sull’argomento (vivai si, vivai no) si sta parlando
da anni e si è pensato che una strada per favorirli
fosse quella di premiare il merito individuale sia
attraverso sostegni economici sia attraverso il
Progetto Giovani. La “Scuola” non è contemplata
in questo contesto contrariamente a quanto avviene
in parecchie altre federazioni. Una “Scuola” presuppone allenatori e porli al centro di un progetto
tecnico: troppo complicato, sembra.
L’Italia in Europa e nel Mondo
Che il tennistavolo sia uno sport prettamente maschile è risaputo nell’ambiente. D’altronde basta
frequentare un minimo di tornei oppure analizzare i
campionati a squadre per rendersi conto che il
settore femminile è quasi inesistente.
Ma è sulla suddivisione per fasce di età che il
confronto con la media CONI è allarmante. Da
questa analisi emerge che le altre federazioni investono tantissimo sui giovani al contrario del tennistavolo. Nel periodo 8-17 anni infatti il tennistavolo
ha un valore minore della metà del dato del CONI.
Come si possa avere un futuro roseo senza un oggi
dinamico è tutto da capire.
I
l confronto con l’Europa non può che essere in
termini di risultati e più propriamente nel
numero di giocatori in classifica (si sono presi
come riferimento i primi 100 del ranking). In senso
stretto il valore che il valore che una nazione
esprime attraverso il ranking non è strettamente
legato al numero dei praticanti. E’ vero, dipende da
tante altre cose. Qui si riportano alcuni dati perché
sono migliorati rispetto all’anno scorso e poi perché
si è analizzata l’età media dei campioni.
A livello mondiale l’Italia è migliorata rispetto
all’anno passato portando due suoi atleti maschi
nelle prime 100 posizioni (Bobocica 55°, Stoyanov
90°). Resiste ancora, dopo quasi trent’anni, la 39°
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posizione di Massimo Costantini che rimane la
migliore posizione di un italiano (di nascita):
Nazione
JPN
CHN
GER
KOR
HKG
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TPE
AUT
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SWE
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CRO
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IND
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17
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Pos
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12
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18
18
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18
18
23
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28
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28
28
28
28
28
28
I due giocatori sono presenti anche nelle classifiche
europee (23° e 45°) ma è veramente inconsueto che
la posizione dell’Italia in classifica non migliori,
anzi, peggiori in proporzione considerando che otto
nazioni con ranking mondiale migliore dell’Italia
non sono europee e quindi sarebbe stato logico
aspettarsi di ritrovare una situazione equiparabile a
livello continentale.
Interessante è l’aspetto generazionale dei migliori
giocatori: in Italia l’età media, tanto maschile che
femminile, è più bassa con un andamento progressivo difforme dal resto d’Europa:
Nazione
FRA
RUS
GER
POL
ROU
SWE
AUT
CZE
HUN
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CRO
SRB
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Tot
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15
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18
19
20
21
22
27
27
27
27
27
27
27
Guardando i grafici, maschi e femmine hanno un
comportamento differente ma comunque il top lo si
raggiunge poco oltre i trent’anni, indicazione evidente come l’eccellenza del tennistavolo non sia
espressione della fisicità quanto invece della completezza dell’atleta:
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F
9
12
12
8
7
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5
4
3
4
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3
2
2
1
1
3
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giocare ma che sono poco disponibili (per mancanza di tempo, di risorse, di stimoli) a ragionare in
termini di società. Maschi e femmine inoltre hanno
un comportamento differente.
Rappresentando la tabella precedente in forma
grafica sono più evidenti due realtà. Gli uomini
“tengono” anche dai 40 ai 60 anni mentre le donne
hanno un’evoluzione più naturale, probabilmente
legata alla vita familiare:
Sembrano comunque di un’altra epoca i periodi in
cui le classifiche mondiali erano dominate da
giovani ed un 18enne vinceva il titolo di Campione
del Mondo. La mancanza di forti innovazioni nei
materiali smussa enormemente il confronto generazionale e permette di allungare la vita agonistica.
L’Italia del 2014
S
ono poco più di 12.000 i tesserati alla FITeT
che giocano attivamente il tennistavolo
agonistico:
Fasce
Minorenni
Adulti
3° età
Totale
F
380
744
33
M
2.035
8.137
914
Totali
2.415
8.881
947
1.157
11.086
12.243
%
19,7%
72,5%
7,7%
100,0%
Un’ulteriore rappresentazione grafica fa cogliere
altre differenze tra i due generi:
Femminile
I giovani sono una piccola parte e la ripartizione per
fasce di età mette maggiormente in risalto la pochezza dei numeri:
Fasce
Giovanissimi
Ragazzi
Allievi
Junior
Senior
Vet-40/50
Vet-50/60
Vet-60/65
Vet-65/70
Vet-70/75
Vet-75/80
Vet-80/over
Totale
F
45
75
114
146
491
157
96
18
8
3
2
2
M
179
360
495
1.001
3.712
2.136
2.289
464
275
98
53
24
Totali
224
435
609
1.147
4.203
2.293
2.385
482
283
101
55
26
1.157
11.086
12.243
%
1,8%
3,6%
5,0%
9,4%
34,3%
18,7%
19,5%
3,9%
2,3%
0,8%
0,4%
0,2%
100,0%
Considerando che le società sono poco più di 600 si
può affermare che esiste una consistente fetta di
club che sono costituiti principalmente di adulti, di
appassionati cioè che sono sicuramente interessati a
Maschile
La proporzione generazione è un vantaggio od uno
svantaggio per il tennistavolo? Non è sicuramente
una risposta facile da dare perché dipende dagli
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occhiali con cui si guarda il problema. Tanti adulti
farebbero pensare che ci siano molti tecnici e molte
scuole. Non è così. Nel rapporto CONI la FITeT è
al 26° posto per numero di “operatori” (molto
meglio quindi rispetto ai tesserati e alla media dei
tesserati per club) ma precipita alla 35° posizione
quando gli operatori sono confrontati con il numero
di società o degli atleti.
Potrebbe significare che la “gestione” del tennistavolo richieda molte energie oppure che l’efficienza
sia molto scarsa e necessiti di un carico oneroso di
struttura. Ma potrebbe anche voler dire anche che la
struttura è autoreferenziale, pensa a sé e non alla
promozione del tennistavolo, con gli occhi rivolti a
chi è dentro al sistema e non a chi è fuori e, dati i
numeri, non si interessa all’oceano che ci circonda.
Come sono inquadrati gli atleti? In base alle categorie che riflettono le vittorie e le sconfitte. E’ naturale che man mano che si sale (da 1 a 5) il numero
aumenta come pure il fatto che nelle categorie a più
alto contenuto tecnico i “Senior” siano più numerosi:
Femminile
Settore/categoria
Giovanissimi
Ragazzi
Allievi
Junior
Senior
Vet-40/50
Vet-50/60
Vet-60/65
Vet-65/70
Vet-70/75
Vet-75/80
Vet-80/over
Totali
1
2
5
50
9
2
15
3
18
66
3
6
16
25
145
35
18
3
248
4
6
22
36
65
208
67
51
9
8
1
1
1
5
39
47
62
51
73
43
25
6
475
350
2
1
1
Tot
45
75
114
146
491
157
96
18
8
3
2
2
1.157
Maschile
Settore/categoria
Giovanissimi
Ragazzi
Allievi
Junior
Senior
Vet-40/50
Vet-50/60
Vet-60/65
Vet-65/70
Vet-70/75
Vet-75/80
Vet-80/over
1
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2
8
21 100
22
13
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3
4
2
8
8
46
25
247
249 1.702
101
767
50
741
3
119
1
83
22
25
6
5
179
350
439
721
1.640
1.246
1.485
341
191
76
28
18
Totali 21 146 439 3.766 6.714
Tot
179
360
495
1.001
3.712
2.136
2.289
464
275
98
53
24
11.086
Tuttavia i numeri si modificano e pure sensibilmente considerando che esistono anche i “fuori quadro”
e coloro che non hanno classifica a causa di mancanza di vittorie utili.
Nelle due tabelle successive è riportato il dettaglio:
Femminile
Categoria
1
2
3
4
5
no
8
8
25
17
3
si
8
44
156
217
347
324
61
772
FQ
1
8
40
2.030
1
no
8
26
62
105
1.221
si
12
112
337
1.631
5.492
Totali 2.080
1.422
7.584
Totali
Tot
18
66
248
475
350
1.157
Maschile
Categoria
1
2
3
4
5
Tot
21
146
439
3.766
6.714
11.086
Dopo aver effettuato la depurazione la situazione
appare nella sua “vera” realtà:
In classifica
Fasce
Giovanissimi
Ragazzi
Allievi
Junior
Senior
Vet-40/50
Vet-50/60
Vet-60/65
Vet-65/70
Vet-70/75
Vet-75/80
Vet-80/over
Totali
F
42
72
102
110
260
99
64
12
5
3
2
1
M
81
233
334
691
2.312
1.531
1.727
349
211
72
29
14
Totali
772
7.584
8.356
123
305
436
801
2.572
1.630
1.791
361
216
75
31
15
Totale
Categoria
1
2
3
4
5
Totali
F
8
44
156
217
347
M
12
112
337
1.631
5.492
772
7.584
Tot
20
156
493
1.848
5.839
8.356
L’età media dei primi 50 giocatori in classifica ha
due andamenti differenti tra uomini e donne, in-
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FQ
2
14
67
241
5
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fluenzato in modo consistente dalla 20° alla 40°
posizione. Alla fine però i valori sono pressoché
simili. Essendo la rappresentazione di tipo incrementale il peso dell’età nei singoli scaglioni (10
anni) è decisamente più forte di quello che sembra
nel grafico.
La porta girevole
L
a Federazione è dinamica ed ogni anno ci
sono tesserati che non rinnovano l’adesione
ma anche new entry.
Prendendo in considerazione il periodo 2012-2014
emerge la seguente situazione:
2012
2013
2014
Rinnovi
9.397
10.532
12.243
Tot
11.760
12.023
12.343
Persi
-2.363
-1.491
%
-20,1%
-12,4%
Dei 12.243 tesserati del 2014 ben 9.397 lo erano
anche nel 2012 e rappresentano una perdita del
20,1% sui tesserati di quell’anno. Se il tasso dovesse rimanere questo nel giro di dieci anni ci sarebbe
un ricambio totale. Si tratta di un ragionamento
teorico che dipende anche dalla distribuzione per
fasce di età:
Tesserati persi
1.Giovanissimi
2.Ragazzi
3.Allievi
4.Juniores
6.Seniores
Vet.40-50
Vet.50-60
Vet.60-65
Vet.65-70
Vet.70-75
Vet.75-80
Vet.80-99
F
22
22
20
23
94
16
7
4
1
Totali
209
M
89
136
221
310
701
306
274
52
32
19
10
4
2.154
Tot
111
158
241
333
795
322
281
56
32
20
10
4
2.363
I numeri precedenti tradotti in % dicono che oltre il
30% dei giovani ha abbandonato il tennistavolo,
con una differenza di comportamento tra maschi e
femmine. I ragazzi entrano più numerosi ma escono
più rapidamente.
Da questi numeri si capisce bene quanto sia difficile lavorare sui vivai perché un ragazzo che se ne va
dopo uno o due anni porta via con sé tanto lavoro.
E’ per questo che una sana politica dovrebbe favorire, proteggere ed incoraggiare chi lavora con i
vivai. Tuttavia anche nelle altre fasce di età non si
scherza in termini di abbandoni.
Ma chi abbandona il tennistavolo? La risposta è
stata cercata nella distribuzione delle fuoriuscite in
funzione della categoria di appartenenza:
Categoria
1
2
3
4
5
NC
Str
Totali
M
Tot
1
1
62
125
18
4
127
1.940
81
5
209
2.154
189
2.065
99
9
2.363
Il grosso delle fuoriuscite è nella categoria bassa,
per questo i FQ ed i NC sono ad alto tasso di precarietà. D’altra parte il tennistavolo è uno sport difficile sotto il profilo dell’inserimento agonistico. Il
campionato a squadre piace molto a chi sa giocare
ma è un handicap per chi si avvicina. Più che il
campionato in sé è un handicap la lunghezza della
formula che impegna circa metà calendario.
Forse la FITeT dovrebbe considerare maggiormente
questo aspetto per superare le difficoltà
dell’inserimento. Per i giovani il problema si complica ancor di più perché il campionato a squadre
regionale (entry-level) mette a confronto “scolari”
che stanno imparando a giocare con un certo linguaggio con avversari che parlano un linguaggio
!
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F
6
!
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opposto (con le gomme antagoniste). E’ come se un
ragazzino andasse a scuola imparando le coniugazioni dei verbi e poi, appena uscito, frequentasse
luoghi nei quali si “coniuga al contrario”. Ne sarebbe ritardata la crescita per la confusione che viene
creata nella sua mente ancora acerba. Man mano
che cresce e padroneggia il linguaggio ciò che
prima creava confusione diventa invece arricchimento. Dopo però, non prima!
Analogo discorso può essere fatto per i nuovi
tesseramenti (2014 su 2013):
Aggregando i valori precedenti in base alle categorie si ottiene:
Categorie
1
2
3
4
5
Totali
F
5
1
15
9
55
M
5
5
38
63
1.515
85
1.626
T
10
6
53
72
1.570
1.711
A parte i numeri modestissimi del settore femminile
è interessante osservare come circa 2/3 delle newentry appartenga non già al settore giovanile ma a
quello della maggiore età. Considerando la difficoltà agonistica del nostro sport può essere che in parte
si tratti di ex-giocatori che riprendono in mano la
racchetta dopo qualche anno e che si inseriscono
facilmente:
Maschile
Giovanili
Adulti
Totali
FQ
1
29
no
385
517
si
217
477
30
902
694
T
603
1.023
1.626
***********************
A completamento dell’analisi sui dati disponibili del tesseramento si riportano i grafici degli ultimi tre anni dai
quali appare evidente come non ci siano sostanziali differenze, a parte nel settore giovanile, fermo restando una
distribuzione diversa tra maschi e femmine:
Femmine: andamento triennale dei tesserati distribuiti per età
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Maschi: andamento triennale dei tesserati distribuiti per età
8
Femmine: andamento triennale dei tesserati distribuiti per età
100"
80"
2014"
60"
2013"
40"
2012"
20"
0"
8" 9" 10" 11" 12" 13" 14" 15" 16" 17" 18" 19" 20" 21"
Maschi: andamento triennale dei tesserati distribuiti per età
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