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Italiano 77 Ritmo e Magia nella tradizione musicale napoletana Photo : Yves Petit. Ogni progetto discografico del Neapolis Ensemble ha un tema ben preciso: il primo, Napoli del 2006, fu un lavoro sulla storia di Napoli ; nel secondo, Palummella del 2008, abbiamo trattato il tema della Resistenza ; per questo terzo progetto abbiamo scelto di lavorare sulla figura della donna nella tradizione musicale e popolare napoletana. Neapolis Ensemble Trattare questo argomento voleva dire aprirsi su un mondo ben più vasto, in cui più elementi si allacciano alla figura femminile: il ritmo e la magia, prima di tutto, e poi la forza, la passione, la scoperta di una società – quella napoletana – che, contrariamente ai luoghi comuni, è tutto tranne che maschilista. Infatti, a ben guardare, a Napoli fondamentalmente è la donna che detta la legge, che rappresenta l’equilibrio e l’avanzamento della nostra società. Società, in fondo, puramente matriarcale. Ma, senza voler approfondire gli aspetti sociali e antropologici, abbiamo concentrato la nostra attenzione sull’aspetto puramente artistico. Quando abbiamo pensato a questo progetto, ci è parso subito naturale che la forza delle donne napoletane dovesse passare per i ritmi della tarantella e della tammuriata, per il “brusìo” della percussione, e – ovviamente – per la voce (in questo caso quella della nostra cantante Maria Marone). Potremmo definire, infatti, questo progetto una sorta di cantata per voce, percussione e strumenti (chitarre, flauti, mandolini e violoncello), poiché questi canti – alcuni dei quali molto antichi – sono strutturati sui due elementi voce/percussione, secondo la migliore tradizione popolare della nostra regione. A questo aspetto puramente popolare, abbiamo associato – come è solito nel nostro lavoro e come la tradizione napoletana lo impone – l’aspetto colto, che passa attraverso strumenti classici quali il violoncello e il flauto traverso. La forte presenza in questo repertorio della percussione e del ritmo, ci ha portati a confrontarci con un altro aspetto molto importante della nostra (e dell’Italia meridionale in generale) tradizione musicale, quello della magia e, in particolar modo, quello della cabala. Tutti sanno che a Napoli la cabala ha un ruolo fondamentale nel gioco del lotto: ad ogni numero, secondo la cabala napoletana, corrisponde un sogno, un fatto di cronaca, una figura umana o animale, un argomento. Il numero 77 corrisponde alle figure dei diavoli. Nella nostra tradizione musicale (e nella nostra cultura), e dunque nei brani che abbiamo scelto, la donna è spesso legata con un filo rosso a tutti gli elementi quali la magia, il ritmo, i riti pagani, il diavolo. È bene tenere in mente, per un ascolto ottimale di questi brani, i binomi seguenti: donna – ritmo, donna – paganesimo, donna – magia, donna – diavolo. È ugualmente utile sapere che non sempre nella nostra tradizione il diavolo è rappresentato come una figura negativa. Anzi, spesso esso è sinonimo di forza, tenacia, pazienza, insomma di tutte quelle qualità di cui la donna dispone. Altre volte, invece, si assiste ad un dualismo molto forte fra la donna e il diavolo. Dalle nostre parti, soprattutto nei quartieri più popolari, durante i temporali, al rumore fragoroso dei tuoni, 3 si dice “questo è il diavolo che spinge la moglie giù per le scale”. Ovviamente non sappiamo se questo è vero, possiamo invece prenderci in giro pensando che questa è l’origine dei ritmi indiavolati! Le percussioni, i ritmi della tarantella e della tammuriata, la forza… Noi abbiamo messo insieme tutti questi elementi per rendere il nostro omaggio alla donna napoletana, dolce e autoritaria al tempo stesso, stranamente credente e sfrontatamente pagana, capace di ascoltare ma anche di farsi rispettare, talvolta con maniere un po’ brusche, proprio come lo si evince dai testi che accompagnano questi canti, ma mai sottomessa alla volontà dell’uomo e del potere. Ciro Costabile 4 Neapolis Ensemble Il Neapolis Ensemble è un gruppo che si è formato con l’intento di diffondere e far conoscere la tradizionale musicale napoletana. Il carattere universale di questi canti e di queste musiche, il forte legame tra lo spirito colto e quello popolare e la varietà del repertorio permettono al gruppo di rappresentare un caso abbastanza raro nel panorama musicale attuale. Non a caso, il Neapolis Ensemble, riscuote grandi consensi sia dalla critica che dal pubblico, sia esso quello dei festival classici o quello dei centri culturali, quello dei festival di musica antica o quello dei festival di musica popolare : il gruppo ottiene sistematicamente grandi successi pur suonando in teatri d’opera o all’aperto, nelle chiese o nei teatri di prosa, con o senza amplificazione. Questo particolare fa del Neapolis il gruppo « popolare » per eccellenza. Dalla sua fondazione, il Neapolis Ensemble ha suonato in ambiti prestigiosi di una quindicina di paesi, tra cui ricordiamo il Festival d’Ile-de-de France, il Festival de Saint-Chartier, il Festival International de Musique de Besançon, il Teatro dell’Opera di Lilla, il Teatro dell’Opera di Lione, il Teatro Louis Jouvet di Parigi, i Teatri Nazionali di Narbonne, Saint-Quentin-en-Yvelines, La Rochelle, Aubusson, La Roche sur Yon, Quimper e Forbach (Francia), il Monastero di Montserrat (Spagna), la Filarmonica di Colonia, il Radialsystem V di Berlino, il Musikfestspiele Potsdam Sanssouci (Germania), il Festival delle Fiandre di Bruges (Belgio), il FolkClub di Torino, le Settimane Musicali di Merano (Italia), il Teatro Coliseo di Buenos Aires (Argentina), il Teatro Oriente di Santiago (Cile), il Centro Cultural Universitario di Città del Messico (Messico), il Ballroom Radisson di Montevideo (Uruguay), il Festival dei Palazzi di San Pietroburgo, la Dom Muziki di Mosca (Russia), il Dornbirn Festival, la Brucknerhaus di Linz (Austria), la Muziekgebouw di Amsterdam (Olanda), la Eesti Concert Hall di Tallinn (Estonia). Nel mese di ottobre 2006 a pubblicato il cd, Napoli, un ambizioso lavoro sulla storia della capitale del sud, rappresentata attraverso undici brani che vanno dal 1200 al 1977. Il disco, realizzato con le immagini del grande artista francese Ernest Pignon, è edito da Calliope e distribuito in tutto il mondo da Harmonia Mundi. La stampa internazionale saluta tale cd con grande entusiasmo ; il cd risulta per ben due mesi fra i più venduti nella sezione classicatradizionale. Sempre edito da Calliope e distribuito da Harmonia Mundi, nel novembre 2008 il gruppo pubblica il suo secondo disco, Palummella, accolto dalla stampa con grandissimo clamore. Nell’arco di una sola settimana il gruppo è stato invitato ben quattro volte, in altrettante trasmissioni, da Radio France e da Radio Europe1. Il Neapolis ha participato numerose trasmissioni radiofoniche a Radio France, dove ha diviso il palco con il grande musicista africano Manu Dibango, Radiouno, Klara Radio, Catalunuya Radio. 5 Français 77 Rytme et magie dans la tradition musicale napolitaine Chaque projet discographique du Neapolis Ensemble a un thème bien précis : le premier, Napoli, en 2006, était un travail sur l’histoire de Naples ; dans le deuxième, Palummella, en 2008, nous avons traité le sujet de la Résistance ; pour ce troisième projet nous avons voulu travailler sur le rôle de la femme dans la tradition musicale et populaire napolitaine. Traiter ce sujet voulait dire s’ouvrir sur un monde bien plus vaste, où plusieurs éléments sont liés à la figure féminine : le rythme et la magie avant tout, la force, la passion, la découverte d’une société – la société napolitaine - qui, contrairement aux idées reçues, est loin d’être machiste. En effet, la vie à Naples montre que c’est essentiellement la femme qui y fait la loi, qui représente l’équilibre et le progrès de la société, qui est de type matriarcal. Nous n’approfondirons pas ici les aspects sociaux et anthropologiques (pour cela nous invitons nos auditeurs à consulter les textes qui accompagnent les chants), préférant attirer l’attention sur les aspects purement artistiques. Lorsque nous avons conçu ce projet, il nous a paru clair toute de suite que la force de la femme napolitaine devait passer par le rythme des tarentelles et des tammurriate*, par le “bruit” de la percussion et, bien sûr, par la voix (en l’occurrence, celle de notre chanteuse, Maria Marone). En fait, ce projet peut être défini comme une sorte de cantate rythmique pour voix féminine, percussions et instruments (guitares, flûtes, mandolines et violoncelle), puisque la plupart des chants – dont certains remontent au 17e siècle – sont axés surtout sur les deux éléments voix/percussions, selon la meilleure tradition de la région du Vésuve. A cet aspect purement populaire, nous avons associé – comme d’habitude et comme la tradition musicale napolitaine l’impose – l’aspect cultivé, qui passe par l’utilisation d’instruments classiques, comme le violoncelle et la flûte traversière. Cette présence forte de la percussion et du rythme dans ce répertoire, nous a conduits à rejoindre un autre aspect très important de notre tradition musicale (mais aussi de celle de toute l’Italie du Sud en général), celui de la magie et surtout de la cabale. A Naples, la cabale est la science liée au jeu du loto : à chaque numéro correspond un rêve, un fait divers, une figure humaine ou animale, un sujet. Le numéro 77 correspond aux figures des diables (qui reviennent souvent dans les textes des chants que vous écouterez). Dans notre tradition musicale et, par conséquent, dans les morceaux que nous avons choisi, la femme est très souvent liée par un fil rouge avec ces éléments d’une importance extrême de notre culture (la magie, le rythme, les rites païens, le diable). Il faut donc, pendant l’écoute, garder toujours à l’esprit ces nombreux binômes : femme–rythme, femme– paganisme, femme–magie, femme–diable. Il faut aussi se rappeler que, dans notre culture, le diable n’est pas une figure négative, bien au contraire : il est signe de force, de ténacité, de patience, c’est-àdire de toutes les qualités de la femme. Et pourtant, on peut souvent noter un dualisme très fort entre 7 les deux, le diable et la femme. Une anecdote assez amusante illustrera notre propos sur les deux entités en question. Pendant les orages, dans les quartiers populaires de Naples, chaque fois qu’on entend le tonnerre on dit “ça c’est le diable qui fait tomber sa femme dans l’escalier”. Même si cela n’est pas vrai, nous imaginons, par contre, que l’origine des rythmes endiablés est bien là. Les percussions, les rythmes, les tarentelles, les tammurriate, la force… Nous avons réuni tous ces éléments pour rendre notre hommage à la femme de Naples, douce et autoritaire, bizarrement croyante et fièrement païenne, capable d’écouter mais de se faire respecter, parfois de manière très brusque, comme on peut le lire dans les textes, jamais soumise à la volonté de l’homme et du pouvoir. *tammurriata. Il s’agit d’une forme de chant accompagné uniquement par des tambours. Typique de la région du Vésuve, il est joué encore de nos jours lors de fêtes religieuses (le lundi de Pâques au Sanctuaire de la Madonna dell’Arco, par exemple), mais aussi par les paysans du lieu après le travail, lorsqu’ils se réunissent en famille et entre amis. Il est lié aux rites de l’abondance très répandus à l’époque de la Grande Grèce. On peut observer dans le Musée Archéologique de Naples un très grand nombre de vases grecs, sur lequels sont reproduites des images de joueurs de tammorre (tambours) qui accompagnent des danseurs, et parfois des joueurs de aulos (rites dionysiaques). Ciro Costabile Traduction : Robert Nadal 8 Neapolis Ensemble Neapolis Ensemble est un groupe qui s’est formé avec le but de reproposer la tradition musicale napolitaine. Le caractère universel de ces chants et de ces musiques, le fort métissage entre l’esprit cultivé et l’esprit populaire et la variété du répertoire permettent à ce groupe de représenter un cas assez rare dans le panorama musical actuel. Le Neapolis Ensemble, en fait, obtient toujours de grands succès et de réponses enthousiastes, aussi bien du public que de la part de la critique, même si le groupe se produit dans des cadres les plus divers : les centres culturels et les théâtres d’opéra, les festivals de musiques du monde et les festivals classiques ou de musique ancienne, en plein air, dans les églises, sans ou avec sonorisation. Cet aspect fait du Neapolis le groupe « populaire » par excellence. Depuis sa fondation le groupe a joué dans une quinzaine de pays et dans de cadres de prestiges tels que le Festival d’Ile-de-de France, le Festival de Saint-Chartier, le Festival International de Musique de Besançon, le Théâtre de l’Opéra de Lille, le Théâtre de l’Opéra de Lyon, le Théâtre de l’Athénée Louis Jouvet de Paris, les Scènes Nationales de Narbonne, Quimper, Saint-Quentin-en-Yvelines, La Rochelle, Aubusson, La Roche sur Yon et Forbach (France), au Monastère de Montserrat (Espagne), à la Philarmonie de Cologne, au Radialsystem V de Berlin, au Musikfestspiele Potsdam Sanssouci (Allemagne), au Festival des Flandres de Bruges (Belgique), au FolkClub de Turin, aux Semaines Musicales de Merano, au Teatro Al Massimo de Palerme (Italie), au Teatro Coliseo de Buenos Aires (Argentine), au Teatro Oriente de Santiago (Chili), au Centro Cultural Universitario de Mexico City (Méxique), au Ballroom Radisson de Montevideo (Uruguay), au Festival des Palais de Saint-Petersbourg, à la Dom Musiki de Moscou (Russie), à la Eesti Concert Hall de Tallinn (Estonie), au Dornbirn Festival, à la Brucknerhaus de Linz (Autriche), à la Muziekgebouw de Amsterdam (Hollande). En octobre 2006 il a publié le cd, Napoli, un travail très ambitieux sur l’histoire de la ville de Naples et de l’Italie du Sud, représentée à travers onze morceaux qui datent de 1200 à 1977. Le disque, réalisé avec les images de Ernest Pignon-Ernest, est édité par Calliope et distribué par Harmonia Mundi. La presse du monde entier a salué ce disque avec beaucoup d’éloges et le public en a fait la meilleur vente dans tous les magasins de disques pendant deux mois. Deux ans plus tard il a publié le cd Palummella, toujours édité par Calliope et distribué par Harmonia Mundi. Ce projet, accueilli encore une fois très favorablement par le public, a débuté en public au mois de novembre 2008 lors d’une longue tournée en France, Italie et Allemagne. D’importants journalistes comme Thierry Geffrotin sur Europe1, Caroline Bourgine sur France Culture et Arièle Butaux sur France Musique ont accordé à ce disque beaucoup d’attention). Le Neapolis a participé à de nombreuses émissions radio en France (Un poco agitato et Equinoxe sur France Culture, Un mardi idéal sur France Musique, Le fou du roi sur France Inter présentée par Stéphane Bern, dans laquelle a partagé le même plateau avec Manu Dibango), en Italie, en Norvège, en Espagne, en Belgique. 9 English 77 Rhythm and Magic in the Neapolitan musical tradition Every recording project of Neapolis Ensemble has a specific theme: the first one, Napoli of 2006, was a work about the history of Naples, in the second one, Palummella of 2008, we treated the theme of resistance; for this third project we have chosen to work with the figure of a woman in the Neapolitan musical and popular tradition. To treat this argument meant to open up to the wider world, where more elements are connected to the female figure: first of all, rhythm and magic, and then strength, passion, discovery of a society – that Neapolitan – which contrary to stereotypes, is everything, but not male chauvinism. In fact, in Naples basically is a woman, who is the law, which represents the balance and the progress of our society. After all the society is purely matriarchal. But, without going deeper through the social and anthropological aspects, we focused our attention on the purely artistic argument. When we thought of this project it seemed just natural that the strength of Neapolitan women should pass through the rhythms of tarantella and tammuriata, through the “buzz” of the percussion and – of course – through the voice (in this case the voice of our singer Maria Marone). In fact, we could determine this project a kind of cantata for voice, percussion and instruments (guitars, flutes, mandolin and cello), because this songs – some of them are very old – are based on two elements vocal/percussion, following the popular tradition of our region. To this purely popular aspect we have added – as usual in our work and how the Neapolitan tradition demands it – the cultural aspect, which passes through the instruments as cello and traversière flute. The strong presence of percussion and rhythm in this repertoire led us to another very important aspect of our (and the Southern Italy in general) musical tradition, that of the magic and, especially, that of the cabbala. Everyone knows that in Naples the cabbala plays an important role in the lottery: to any number, according to the Neapolitan cabbala, corresponds a dream, a true story, a human figure or an animal, an argument. The number 77 corresponds to the figures of devils. In our musical tradition (and in our culture), and therefore in the songs that we chose, woman is often linked with a common thread to all elements such as magic, rhythm, pagan rites and devil. For the optimal listening of these songs you should keep in mind the following pairs: woman – rhythm, woman – paganism, woman – magic and woman – devil. It also useful to know, that in our tradition the devil is not always represented as a negative figure. Indeed, it is often synonymous with strength, tenacity, patience, in short, with all those qualities which a woman has. Instead, sometimes there is a strong duality between the woman and the devil. Here, especially in the so called “folk” districts when it is storming, it says “this is the devil pushing his wife down the stairs”. Obviously we don’t know if it’s true, instead we can joke thinking that this is a source of furious rhythms! The percussions, the rhythms of the tarantella and 11 the tammuriata, the strength... We put together all these elements to pay our respects to the Neapolitan woman, gentle and authoritative at the same time, strangely believer and brazenly pagan, able to listen but also to be respected, sometimes with a brusque manners, just as it emerges from the texts that accompanies these songs, but never subjected to human will and power. Ciro Costabile Translated by Giovanna Pistillo (Cosmopolitan) Neapolis Ensemble The Neapolis Ensemble have been re-proposing the traditional Neapolitan musical repertoire. The universal character of these songs and tunes, the major contamination of cultivated and folk elements, combined with the variety of the repertoire, make this band truly unique. It is a fact that the Neapolis are appreciated by critics and the public alike, although they play in a wide variety of contexts, ranging from cultural centres to opera houses, from ethnic or traditional music festivals to classical or ancient music festivals, in the open air, in churches, with or without amplification. It is this multifaceted identity that makes the Neapolis the popular band par excellence. From its foundation, the Neapolis Ensemble has played in very prestigious events in more than 15 countries, like the Festival d’Ile-de-de France, the Opera Theatre of Lyon, the Festival de SaintChartier, the Festival International de Musique de Besançon, the Opera Theatre of Lilla, the Théâtre de l’Athénée of Paris, the National Theatres of Saint-Quentin-en-Yvelines, La Rochelle, Aubusson, La Roche sur Yon, Quimper and Forbach (France), the Montserrat’s Abbey (Spain), the Kölner Philharmonie, the Radialsystem V in Berlin, the Musikfestspiele Potsdam Sanssouci (Germany), the Flanders Festival of Bruges (Belgium), the FolkClub in Turin, the Musical Weeks in Merano, the Teatro Al Massimo of Palermo (Italy), the Coliseo Theatre in Buenos Aires (Argentina), the Teatro Oriente in Santiago (Cile), the University Cultural Centre in Mexico City (Mexico), the Ballroom Radisson in Montevideo (Uruguay), the Palaces Festival of Saint-Petersbourg, the Dom Muziki of Moscow 12 (Russia), the Dornbirn Festival, the Brucknerhaus of Linz (Austria), the Muziekgebouw of Amsterdam (the Netherlands), the Eesti Concert Hall of Tallinn (Estonia). In october 2006 the band published the record, Napoli, an ambitious project about the history of the southern Italy’s capital, represented through 11 pieces that go from 1200 to 1977. The record, that contains the pictures of the fantastic French artist Ernest Pignon, it’s been published by Calliope and ditributed worldwide by Harmonia Mundi. The international press has been positively impressed by this record and it’s a matter of fact that it has scored the highest ranking in the classical music’s chart. In november 2008 the group published his second record, Palummella. Neapolis has taken part to a lot of radio programmes like Radio France, in the presence of the great african musician Manu Dibango ; Radiouno, Klara Radio, Catalunuya Radio. 13 77 Ritmo e Magia nella tradizione musicale napoletana 1 14 Tiempo mancante Rytme et magie dans la tradition musicale napolitaine 1 Tiempo mancante Rhythm and Magic in the Neapolitan musical tradition 1 Tiempo mancante Nuje simmo povere e venimmo da caloria, da Casoria e da Messina simmo ‚e povere pellerine... Nous sommes pauvres et venons de la ville de Casoria,* de Casoria et de Messine nous sommes de pauvres pèlerins… We are poor and we are coming from Casoria,* from Casoria and Messina we are poor pilgrims… Mastu Mineco fujette rimanette ‚a port‘aperta, po‘ venette ‚o mariuolo s‘arrubbaie ‚e raffiuole... Maître Minico a fui ** en laissant la porte ouverte, alors entra un voleur qui vola tous ses gâteaux… Master Minico went away** and left his door open, the thief came and took away all his Christmas sweets… Sagliette cchiù ‚ncoppa e truvaie ‚na gatta morta, scennette cchiù abbascio e truvaie ‚nu mastedascio… Il monta plus haut et vit une chatte morte, il descendit plus bas et vit un menuisier… Climbing just a little bit up he found the dead cat, going just a little bit down he found a carpenter… Mastedascio che fai lloco? Faccio casce cu‘ cascione, cascette e casciulelle pe‘ Maria ‚a piccerella... Mon menuisier que fais-tu là? Je fais des caisses, des grandes caisses, des petites caisses et des caisses minuscules pour Maria la belle fillette… Carpenter, what are you doing there? I am making cases and big cases, small cases and tiny cases for little Maria… Maria mariola port‘a bevere ‚e galline, ‘e galline fanno ll‘ova e Maria mariola... Maria la voleuse emmène boire les poules, les poules font des oeufs ô Maria la voleuse… Maria is a thief carries the chickens to drink, chickens lay eggs and Maria is a thief… E Maria dint‘o ciardino jeva cuglienno ‚o petrusino, petrusino nun ce ne steva e Maria se ne fujeva… Et Maria dans le jardin allait ramasser du persil, mais de persil il n’y avait pas et Maria s’en alla… And in her garden Maria picked the parsley, but there was no parsley and Maria ran away… Jette ‚a casa e se cuccaie, mastu Mineco scetaie, jette ‚a mare e se lavaje, jette ‚o sole e s‘asciuttaie... Elle rentra chez elle et se mit au lit, Maître Minico la réveilla, elle alla à la mer et se lava, le soleil vint et elle se sécha… She came back home and went to bed, but woke up master Minico, went to the sea to wash herself, went in the sun to dry herself… Po‘ s‘ammalaie, jette ‚o miereco e ‚a visitaje, jette ‚o prevete e ‚a cunfessaje, jette ‚a morte e s‘a pigliaje... Mais elle tomba malade, vint le médecin pour la visiter, vint le prêtre pour la confesser, vint la mort pour l’emporter… Then she got sick, the doctor came and examined her, the priest came and confessed her, the death came and took her away… * Petite ville à 10 km de Naples. Anciennement était un centre agricole très important. ** Dominique * A small town 10 km from Naples. In the last centuries was an important agricultural center. ** Dominic. 15 2 3 Jesce Carnevale Jesce Carnevale 2 Jesce Carnevale O Carnaval reviens, donne la joie aux enfants, si tu ne meurs pas une nouvelle fois l’année ne peux pas commencer. Carnival arrive soon and make all children happy if you don’t die again the year wouldn’t start. Parulano, parlano, si rimasto ‘mmiezo ‘a via, è chiuvuto ‘ncuollo ‘o ciuccio ca tira ‘a carretta e te fa cumpagnia. O paysan, mon paysan, tu es resté dans la rue, la pluie a mouillé l’âne qui tire la charette et te tient compagnie. Peasant, peasant, you remained on the road, it rained on your donkey which pulls the cart and keeps you company. Ammo attiso tanta juorne, d’a nuvena de Natale, p’abballà la tarantella quanno more Carnevale. Nous avons attendu si longtemps, depuis la neuvaine de Noël, pour danser la tarentelle quand meurt Carnaval. We were waiting for so many days, from a nine-day prayer to Christmas, to dance tarantella when the Carnival dies. Mò ch’è tempo ‘e Carnevale ce magnammo e ce bevimmo, ca Quaresima quanno vene sgrava pure chi nun è prena. Alors que c’est le temps de Carnaval nous mangeons et nous buvons car quand le Carême arrive accouche même qui n’est pas enceinte. Now as it’s Carnival time we’ll eat and drink waiting for the Lent which arrives even the one who isn’t pregnant gives birth. Femmene zite e maretate, chiste nun so juorne amare, cchiù de Pasqua e de Natale ‘o diavolo va a denare, cchiù de Pasqua e de Natale ‘o diavolo pe cumpare. Femmes jeunes et mariées ces jours ne sont pas tristes, plus qu’à Pâques et à Noël le diable va à l’argent, plus qu’à Pâques et à Noël le diable est notre compère. Young and married women, these are not black days, more at Easter and at Christmas the devil wants the money, more at Easter and at Christmas the devil is our friend. ‘O Diavule s’arrecreia Zompa rillo Zompa ‘o suricillo Zompa ‘o diavolillo Zompa ci c’ha fa. Zompa tu Zompa palummella Zompa Farfariello Zompa ‘o diavolo cu li scelle. Zompa ‘o muorto Zompa la gallina Zompa zì Nicola Zompa ‘o diavolo ca nun vola. 16 2 Carnevale jesce fora, fa cuntente a li creature, si nun muore ‘n’ata vota l’anno nun po’ avé apertura. 3 ‘O Diavule s’arrecreia Saute le grillon Saute la souris Saute le petit diable Saute qui en est capable. Saute toi aussi Saute le papillon Saute Farfariello* Saute le diable avec les ailes. Saute le mort Saute la poule Saute oncle Nicolas Saute le diable qui ne vole pas. 3 ‘O Diavule s’arrecreia Jumps the cricket Jumps the little mouse Jumps the imp Jumps everyone who can. Jump you Jumps Farfariello* Jumps the spirit Jumps the devil with the wings. Jumps the dead Jumps the chicken Jumps the uncle Nicola Jumps the devil, who doesn’t fly. 17 18 E lu diavolo s’arreposa ‘a notte pazzeia quando è ghiuorno cu li femmene. E lu diavolo s’arreposa sott’a lu lietto e tutte ‘e prievete e chi l’ha viste. Et le diable la nuit se repose mais de jour il s’amuse avec les femmes. Et le diable se repose sous le lit et tous les prêtres et qui l’a vu. The devil has a rest at night but plays with the women by day. The devil has a rest under the bed and all these priests, who have ever seen them. Zompa ‘o lietto Zompa la campagna Zompa lu tavuto Zompa ‘o diavolo ca l’ha avuto. Zompa ‘o re cu la regina Zompa ‘a varca a mare Zompa ‘o povero marenare. A Marsala ‘o mercato d’o sale s’è vennuta ‘na figliola ca nun è cresciuta ancora. E lu diavolo s’arrecreia sott’a veste d’a creatura sta annascusa ‘na fattura. Zompa ‘a mosca Zompa ‘a tarantella e chi vo abballare chiamma ‘o diavolo pe cumpare. Saute le lit Saute la campagne Saute le cercueil Saute le diable qui en a un. Saute le roi avec la reine Saute la barque à l’eau Saute le pauvre pêcheur. A Marsala** au marché du sel on a vendu une jeune fille qui n’a pas encore grandi. Et le diable se réjouit sous le jupon de la fille est caché un maléfice. Saute la mouche Saute la tarentelle et qui veut danser appelle le diable pour l’accompagner. Jumps the bed Jumps the village Jumps the coffin Jumps the devil who had it. Jumps the king With the queen Jumps the boat in the sea Jumps the poor sailor. In Marsala** at the salt-market a little girl, who hasn’t grown up yet has sold herself. And the devil is having fun under the skirt of the little girl the sorcery is hidden Jumps the fly Jumps the tarantella and the one who wants to dance chooses the devil as his friend. Zompa zompa la luna chiena Zompa lu gallo senza la capa. Gira gira la vita è ‘na rota chi fa lu male se l’adda aspetta. Saute saute la lune pleine Saute le coq sans tête. Tourne et retourne la vie est une roue qui fait du mal doit en attendre autant. Jumps, jumps the full moon Jumps the rooster without a head. Turns, turns the life is a wheel the one who makes the evil, should expect it back. Zompa ‘o munno Zompa la terra Zompa chi fa la guerra Zompa chi se ne fuje Zompa ‘a figlia d’o re Zompa ‘o guarracino Zompa chi va a Messina Zompa ‘o diavolo ca te tira Zompa la nennella Zompa lu cecato ca a Salierno nun ce mai stato. Saute le monde Saute la terre Saute qui fait la guerre Saute qui s’enfuit Saute la fille du roi Saute le poisson Saute qui va à Messine Saute le diable qui te traîne Saute la fillette Saute l’aveugle qui n’a jamais été à Salerne. Jumps the world Jumps the ground Jumps the one who makes war Jumps the one who runs away Jumps the daughter of a king Jumps the fish Jumps the one who goes to Messina Jumps the devil that pulls you Jumps the girl Jumps the blind man Who hasn’t ever been to Salerno. 19 4 20 È venuto ‘o malo tempo s’è purtato a zì Nicola s’è purtato ‘a badessa s’è purtato ‘o viento s’è purtato a chi vò isso. Uno doje e tre chi sta meglio ‘e me? (zompilà zompilà) Uno doje e tre chi sta meglio ‘e me? Quanno vene ‘o malo tiempo chi sta meglio ‘e me? Voici un grand orage qui emporte oncle Nicolas qui emporte l’abbesse qui emporte le vent qui emporte qui le veut. Un deux trois qui est mieux que moi ? (saute fort saute fort) un deux trois qui est mieux que moi ? Quand l’orage arrive qui est mieux que moi ? The storm has arrived and took away uncle Nicola took away the abbess took away the wind. took away those he wanted. One, two and three and who feels better than me? (Jump up, jump up) One, two and three who feels better than me? When the storm comes, who feels better than me? Zompa ca Zompa chi nun crede Zompa ‘o diavolo ca te vede Zompa ‘o piezzo ‘e pane Zompano ‘e sorde d’a semmana Zompa la chiave Zompa ‘a mascatura Zompa ‘a connola d’a creatura Zompa ‘o bastone e me fa ‘na mazziata. Zompa ‘o diavolo cu la spata. Saute ici Saute qui ne croit à rien Saute le diable qui te voit Saute le bout de pain Saute l’argent de la semaine Saute la clef Saute la serrure Saute le berceau avec la petite fille Saute le bâton qui me tape fort. Saute le diable avec l’épée. Jumps here Jumps the one who doesn’t believe Jumps the devil, who sees you Jumps the piece of bread Jump the salary money Jumps the key Jumps the keyhole Jumps the cradle of a child Jumps the stick Which gives me many hits Jumps the devil with a sword. * Nom donné au diable à Naples. ** Ville de Sicile occidentale où se trouvaient de grandes salines. * The name of the devil in Naples. ** A town in western Sicily, which had important salt production. La leggenda del lupino 4 La leggenda del lupino 4 La leggenda del lupino A Bettlemme ‚se iettaje nu banne contro ‚a creatura sotto a li duje anne. Fuje Maria cu‘ nu gruosso schianto lu figlio arravugliato dint‘a lu manto. E li giudei nun hanno arricietto e a‘ ogni mamma sbatte lu core n‘pietto. Ah! ah! ah! – fuje, Maria, va‘ pe‘ la campagna. Ah! ah! ah! - ma l‘angelo d’’o cielo l‘accumpagna. A Bethléem fut publié un édit contre les enfants de moins de deux ans. Marie s’enfuit avec une grande peur l’enfant enveloppé dans le manteau. Mais les Juifs ne restent pas en repos et à chaque mère bat très fort le coeur. Ah ! ah ! ah ! – fuis, Marie, fuis vers la campagne Ah ! ah ! ah ! – mais un ange du ciel l’accompagne. There were bandits in Bethlehem the children didn’t have two years yet. Maria is scared and runs away with the child wrapped in a mantle. But the Jews don’t let her escape and every mother’s heart beats. Ah! ah! ah! – run Maria, run through the campaign Ah! ah! ah! – an angel from the sky accompanies you. Oi ‘lloco ‘nu giudeo cu ‘na brutta faccia le vò levà lu figlio da li bracce. Tremma Maria e corre senza sciato lu bambeniello zitto e appaurato. E attuorno attuorno nun ce sta reparo, sulo cielo scupierto e tempo amaro. Ah! ah! ah! – corre, Maria, ca viento s’avvicina. Ah! ah! ah! – corre annascunnere a Gesù Bambino. Voici un Juif avec une mauvaise mine qui veut lui arracher l’enfant des bras. Marie tremble et court à bout de souffle avec son enfant silencieux et effrayé. Mais tout autour il n’y a aucun abri qu’un ciel pur et de tristes temps. Ah ! ah ! ah ! – cours, Marie, car le vent s’approche Ah ! ah ! ah ! – cours et cache bien l’Enfant Jésus. Here it is a Jew with an ugly face wants to take the child from her arms. Maria trembles and runs without a breath with sad and frightened child. But all around there is no shelter just an open sky and bad weather. Ah! ah! ah! – run Maria the wind is near Ah! ah!, ah! – run and hide Jesus Child. 21 5 22 Quand‘‘a Madonna persa se vedette a ogni fronna aiuto, aiuto dicette. „Frutto ‚e lupino mio, frutto ‚e lupino, arapete e annascunne lu mio bambino“. „Vattenne“ lu lupino arrispunnette e forte forte li fronne sbattette. Ah! ah! ah! – lupino ca tu fuste amaro assale. Ah! ah! ah! - sempe cchiu‘ amaro addeventarraje. Quand la Madone se vit perdue à chaque feuillage elle demanda de l’aide. “Feuillage de mon lupin, mon beau lupin ouvre-toi et cache mon petit enfant”. “Va-t-en” lui répondit le lupin en battant très fort ses feuilles. Ah ! ah ! ah ! – lupin, toi qui fus si amer Ah ! ah ! ah ! – tu deviendras de plus en plus amer. When Madonna saw she’s got lost asked for help at every leaf. “My lupine tree, lupine tree open up and hide my child”. “Go away” – the lupine tree answered and beat the leaves strongly. Ah! ah! ah! – lupine tree that you were so bitter Ah! ah! ah! – you will become even bitter. E quando lu lupino se ‚nserraje Maria a n‘albero e pigne tuzzuliaje. „Frutto ‚e pignuole mie, frutto ‚e pignole, arapete e annascunne lu mio figliolo“. E subito lu pignuole s’arapette e ‚a mamma e ‚o figlio n‘zino annascunnette. Ah! ah! ah! - „reparate, reparete Maria, Ah! ah! ah! – ca’ li giudei so’ gghiute pe‘ n‘ata via“. Lorsque le lupin ferma ses feuilles Marie s’adressa à un joli pin. “Feuillage de mon pin, mon beau pin ouvre-toi et cache mon petit enfant”. Le pin s’ouvrit tout de suite et sans rien dire cacha la mère et l’enfant en son sein. Ah ! ah ! ah ! - “reste à l’abri Marie Ah ! ah ! ah ! – car les Juifs ont pris un autre chemin”. And when the lupine tree has shut Maria knocked to a pine tree. “My pine tree, pine tree open up and hide my child”. And the pine tree opened up at once the mother and the son have hidden in the sine. Ah! ah! ah! – hide Maria, hide Ah! ah! ah! – that the Jews have gone another way. E doppe ca lu bambino se salvaje, cu‘ la manella santa lu carezzaje. „Pignuole, tu puozza essere beneditto ca riparasti a Dio zitto zitto. Si oggi buono tu aviste lu core, d‘incenso santo purtarraje l‘addore. Ah! ah! ah! - ‘a Madonna e lu bambino se salvajeno. Ah! ah! ah! - na mana piccerella ‚nce lassaje. Ah! ah! ah! - pignuolo tu ca a Dio t’arapiste Ah! ah! ah! - nce’ purtarraje la mano de Gesù Criste. Après que l’enfant fut sauvé avec sa main sacrée il caressa le pin. “Mon pin, que tu sois béni pour avoir caché Dieu sans protester. Toi qui aujourd’hui a eu si bon cœur tu auras l’odeur du saint encens”. Ah ! ah ! ah ! – la Madone et l’enfant se sauvèrent, Ah ! ah ! ah ! – une petite main resta gravée sur le pin, Ah ! ah ! ah ! – ô mon pin, toi qui t’ouvris à Dieu Ah ! ah ! ah ! – tu porteras sur toi la main de Jésus Christ. And after, when the child was saved with a holy hand she made a caress. ”Pine tree that you are blessed because you had hidden God without saying no. If today you were so good someday of the holy incense you’ll smell”. Ah! ah! ah! - Madonna and the child were saved, Ah! ah! ah! - a sign of Christ she has left, Ah! ah! ah! - pine tree that you opened yourself to God Ah! ah! ah! - you will carry the hand of Jesus Christ. Parzonarella mia 5 Parzonarella mia 5 Parzonarella mia Parzunarella mia, parzunarella, si ammore scioscia ‚mmocca a lu destino, damme duie frutte de lo tuo ciardino. Figliulo mio, io so‘ parzunarella, ma so‘ guardiana de lo mio ciardino nun songo femmena ca s‘arruvina. Fermière, ma belle fermière, si l’amour souffle dans la bouche du destin, donne-moi deux fruits de ton jardin. Mon jeune garçon, je suis la belle fermière et je suis gardienne de mon jardin, je ne suis pas femme à tout perdre. My peasant lady, peasant, if love blows in the mouth of destiny, give me two fruits from your garden. My boy, I’m the peasant lady and I’m the guardian of my garden, I’m not a woman who wants to spoil herself. Damme sti purtualle malandrine, dammelle presto si me le vuo‘ dare, sinnò tu me arreduce a pazziare. Nun tengo purtualle e ceraselle ca non se ponno cogliere o ‚mprestare, agge pacienza, senza pazziare. Donne-moi ces oranges belles et coquines, donne-moi les vite si tu veux bien, sinon tu me réduis à la folie. Je n’ai pas d’oranges ni de petites cerises qu’on puisse cueillir ou emprunter, sois compréhensif et ne fais pas de folies. Give me your villain’s oranges, give me quickly, if you want to give me them, otherwise you’ll make me crazy. I don’t have the oranges and cherries which could be picked up or rented, be patient and don’t joke. 23 6 24 Si tu nun me vuo‘ da‘ sti ceraselle, ‚mpriestame l‘uorto e nun te dare affanno, ca te l‘arracquo senza fare danno. Chiss‘uorto mio nce tene uno frutto e me lo guardo e me lu tengo caro, ca si se coglie po‘ nun c‘è reparo. Si tu ne veux pas me donner tes cerises, donne-moi ton jardin et sois tranquille, je te l’arroserai sans l’endommager. Ce jardin n’a qu’un seul fruit et je le garde car il m’est cher, car si on l’abîme il n’y a plus de remède. If you don’t want to give me these cherries, lend me your garden and be quiet, I’ll water it without damage. This garden has only one precious fruit and I watch it and I keep it dear, because if it is disrupted there will no return. Lu frutto tuoio me face sfrennesiare, parzonarella mia, vide ca moro si nun me fai ‚sta ‚ràzia, faccia d‘oro! Farte ‚sta ‚ràzia a me me piaciarria, ma si ce perdo po‘ la massaria, tu me vuò fà‘ murire, arrassusia! Ton fruit me fait perdre la raison, ma belle fermière, ne vois-tu pas que je meurs si tu ne m’accordes pas cette grâce, ô visage d’or! J’aimerais bien t’accorder cette grâce, mais si j’y perds ensuite la ferme, tu me feras mourir, gare à moi! Your fruit makes me crazy, my peasant lady, look I will die, if you wouldn’t make me this pleasure, oh golden face! I’d like to make this pleasure for you, but then if I’ll loose family and home, you’ll make me die, hope it never happens! Nanninella 6 Nanninella 6 Nanninella Nanninella sotto ‘o sole move ‘e trezze d’oro, se mette a sunà, ‘ncoppa a l’evera sta annura e ‘a paura se ne va. Sona, sona chistu popolo canta ancora. Nanninella sous le soleil secoue* ses tresses d’or, se met à jouer sur l’herbe elle est toute nue et sa peur s’en va. Joue, joue encore que ce peuple continue à chanter. Under the sun Nanninella* moves her golden braids and starts to play, she’s naked on the grass and doesn’t have any fear. Play, play again these people still believe Nanninella allucca aret’o muro, mo è sicura, ‘a guerra vo fa, vott’o viento e passa ‘n’aquilone e redenno se fa purtà. Vola, vola chistu popolo crede ancora. Nanninella crie derrière le mur, maintenant elle est sûre de vouloir faire la guerre, le vent souffle, un cerf-volant passe elle rit et se laisse emporter. Vole, vole encore que ce peuple continue à y croire. Nanninella shouts behind the wall, now she’s sure and wants to make a war, the wind is blowing, the kite is passing and laughing, she lets take her away. Fly, fly again These people are still singing. Uè, nennè, meglio a murì cantanno pecchè ‘o popolo cresce e ‘a musica jesce ‘a dinto ‘e saittelle, addò accumencia ‘a guerra. Écoute, ma fille, il vaut mieux mourir en chantant car le peuple grandit et la musique sort du fond des égouts, là où la guerre commence. Listen, my girl, it’s better do die singing because the people grow and the music comes out from the streets’ sewers, there where the war begins. Nanninella porta ‘o maltiempo e doje parole ‘e libertà, chi l’ha vista nun’ha perso ‘o viento e cuntento se fa purtà. Sona, sona chistu popolo canta ancora. Nanninella nous amène les orages et deux mots de liberté, qui l’a vue n’a pas perdu le vent et content se laisse emporter. Joue, joue encore que ce peuple continue à chanter. Nanninella brings the storm and two words of freedom, the one who has seen her, knows the wind and lets gladly take him away. Play, play again these people still believe. 25 Nanninela scende dinto ‘e vasce e po’ s’affaccia senza parlà, tene ‘ncullo ‘a forza ‘e ciento facce e l’addore d’o magnà. Vola, vola chistu popolo crede ancora. Nanninella rentre chez les petites gens les regarde sans rien dire, elle porte en elle la force de cent visages et l’odeur de la bouffe. Vole, vole encore que ce peuple continue à y croire. Nanninella comes into people’s homes looks around without speaking, she has strength of hundred faces and the smell of food. Fly, fly again these people still believe. Uè, nennè, meglio a murì cantanno pecchè ‘o popolo cresce e ‘a musica jesce ‘a dinto ‘e saittelle, addò accumencia ‘a guerra. Écoute, ma fille, il vaut mieux mourir en chantant car le peuple grandit et la musique sort du fond des égouts, là où la guerre commence. Listen, my girl, it’s better do die singing because the people grow and the music comes out from the streets’ sewers, there where the war begins. Vola, vola chistu popolo crede ancora. Sona, sona chistu popolo canta ancora. Joue, joue encore que ce peuple continue à chanter. Vole, vole encore que ce peuple continue à y croire. Play, play again these people still believe. Fly, fly again these people still believe. * Diminutif de Anne 7 26 Ricciulina 7 Ricciulina * Diminutive of Anna. 7 Ricciulina Oi Ricciulina oi marranchina oi signurina fai la li la fa li la li la... O Ricciulina* ô coquine ô mademoiselle tu fais la li la tu fais li la li la... Oh Ricciulina* oh little girl oh lady you make la li la make li la li la... Tu m’he traduto e m’he feruto l’aggio saputo fai la li la fa li la li la... Tu m’as trompé et m’as blessé je l’ai appris tu fais la li la tu fais li la li la... You betrayed me you hurt me I knew that you make la li la make li la li la… Tu me vuò muorto ma io me ne accuorto ma hai gran tuorto fai la li la fa li la li la... Tu me voudrais mort je l’ai bien compris mais tu as bien tort tu fais la li la tu fais li la li la... You want me died but I realized but you are mistaken you make la li la make li la li la… Stella diana sì ruffiana fai la puttana fai la li la fa li la li la... Stella diana** tu es une maquerelle tu fais la pute tu fais la li la tu fais li la li la... Stella diana** you are pimp you are a whore you make la li la make li la li la… * Femme aux cheveux frisés. ** Lucifer est le nom donné dans l’Antiquité à la planète Vénus quand elle est étoile du matin, c’est-à-dire quand elle apparaît à l’est à l’aurore, avant le lever du Soleil. Dans ce cas, la planète annonce la lumière du Soleil, raison pour laquelle elle fut appelée Lucifer, du latin qui apporte la lumière. C’est Pythagore qui identifia Lucifer, étoile du matin, et Vesper, étoile du soir, à une seule et même planète, Vénus. Durant la période du Stil Novo (1280–1310) la planète fut aussi appelée Stella Diana, nom qui ne provenait pas de celui de la déesse de la chasse mais du latin dies (jour) et qui la désignait ainsi comme l’étoile qui annonce le jour. * Woman with curly hair. ** At the ancient times Lucifer was a name given to the planet Venus when it was a morning star, that is, when the dawn appears. In this case the planet announces the sunlight, that’s why it was called Lucifer, which in Latin means bringer of light. Pythagoras identified Lucifer, the morning star, and Vesper, the evening star in one planet, namely Venus. During the period of the Stil Novo (1280–1310) the planet was also called Stella Diana (Diana Star), the name didn’t come from the goddess of hunting, but from the Latin dies (day). 27 8 9 28 Donna Cuncetta 8 Donna Cuncetta 8 Donna Cuncetta Donna Cuncè parlate donna Cuncè dicite ‘o tiempo d’e cerase è già fernuto. Dint’a stu tuppo niro ci stanno tutt’e paure ‘e nu popolo ca cammina sotta ‘o muro. Donna Cuncè cacciate tutt’e ricordi ‘a ‘mpietto donna Cuncè alluccate pe’ dispetto. Donna Cuncetta parlez-nous* donna Cuncetta dites-nous si le temps des cerises est déjà passé. Dans votre chignon tout noir il y a toutes les peurs d’un peuple qui marche en rasant les murs. Donna Cuncetta chassez tous vos souvenirs de votre cœur donna Cuncetta criez votre dépit. Donna Concetta speak* Donna Concetta tell us the time of cherries has passed. In your black chignon there are all fears of the people who walk hugging the walls. Donna Concetta take out all the memories from your breast Donna Concetta shout for resentment. E si vulesse Dio cu chesta fantasia jettasse tutt’e cose a mare, mo’ ca so’ vecchia e dormo nun pozzo cchiù fà’ niente, so’ na pezza ‘mmano a gente e tengo mente. Ma s’je fosse guaglione, je fosse capurione e quando vott’o viento dic’a mia e sulamente si vulesse Dio. Si Dieu le voulait, selon ma fantaisie je jetterais toutes choses à la mer, maintenant que je suis vieille et dors je ne peux plus rien faire je suis une serpillière dans les mains des gens et ne peux que regarder. Mais si j’étais plus jeune, je serais le chef du quartier alors que je dis mon mot quand il y a du vent et seulement si Dieu le voulait. And if God wants with this dreams I’d throw everything away in the sea, But now as I’m old and I’m asleep I can’t do anything else I’m just a rag in people’s hands and I keep watching. But if I were young I would be a head of the people and when the wind blows I can speak if only God wants it. * Prénom de femme (Conception) * Woman’s name. Ballo cantato 9 Ballo cantato 9 Ballo cantato Balla, votate tonna comm’a ‘na faccia de palomma balla dilicato fà muri lo ‘nnammurato. Danse, tourne sur toi avec ton visage de colombe danse avec grâce à en faire mourir ton amoureux. Dance, turn around yourself with your face of a dove dance delicately to make your lover die. Balla ‘mpizze ca lu diavolo te scapisse balla forte forte ca lu diavolo te straporte. Danse tout de suite que le diable te possède danse vite vite que le diable t’emporte. Dance with a great enthusiasm that the devil holds you dance with much force that the devil takes you away. 29 10 11 30 Canzone per Juzzella 10 Canzone per Juzzella 10 Canzone per Juzzella Quando nasciste tu forma d’argento nasciste a lu tiempo de la luna nova ‘ncielo sulo e stelle pe curona. Quand tu naquis ô belle forme d’argent tu nacquis au temps de la nouvelle lune avec dans le ciel les étoiles pour couronne. When you were born the ingot of silver you were born at the time of a new moon when there was the star’s crown in the sky. Luna cresciente tu da stu giardino cuglivi a uno a uno tutti li culure de la primmavera chiena ‘e sciure. A la lune croissante toi dans ce jardin tu cueillais une par une toutes les couleurs d’un printemps chargé de fleurs. At the growing moon in this garden one by one you picked up all the colors from the spring full of flowers. A li tre notte de la luna chiena tu ce si venuta pe fare l’ammore pe vasà tre vote chistu core. A la troisième nuit de la pleine lune tu es venue pour faire l’amour pour étreindre trois fois mon cœur. On the third night of the full moon you came to make love to kiss my heart three times. Luna calante tu te si addormuta comme a na palomma ca ce vò murire novi amanti statemi a sentire. A la lune décroissante tu t’es endormie comme un papillon qui a envie de mourir nouveaux amants écoutez-moi bien. At the waning moon you fell asleep as the butterfly that wants to die the new lovers listen to me. Cicerenella 11 Cicerenella 11 Cicerenella Cicerenella teneva ‘no gallo tutta la notte nce jeva a cavallo, essa nce jeva po’ senza la sella, chisto è lo gallo de Cicerenella. Cicerenella mia sì bbona e bella. Cicerenella avait un coq* elle le chevauchait toute la nuit, mais sans se servir de selle, voici le coq de Cicerenella. O ma Cicerenella tu es bonne et belle. Cicerenella had a cock* every night she rode on his back and she went without a saddle, this is the cock of Cicerenella. My Cicerenella, you are nice and beautiful. Cicerenella tenea ‘na gallina faceva ll’ove de sera e matina, l’avea ‘mparata a magna’ farenella, chesta è ‘a gallina de Cicerenella. Cicerenella mia sì bbona e bella. Cicerenella avait une poule elle faisait des œufs soir et matin, elle lui avait appris à manger de la farine de maïs, voici la poule de Cicerenella. O ma Cicerenella tu es bonne et belle. Cicerenella had a hen that layed eggs in the morning and in the evening, she taught her to eat up the grain’s dust, this is the hen of Cicerenella. My Cicerenella, you are nice and beautiful. Cicerenella teneva ‘na votte metteva da coppa e asceva da sotto, ma nun teneva tompagno e cannella, chesta è la votte de Cicerenella. Cicerenella mia sì bbona e bella. Cicerenella avait un tonneau qu’elle emplissait par le haut et vidait par le bas mais elle n’avait ni cire ni mastic, voici le tonneau de Cicerenella. O ma Cicerenella tu es bonne et belle. Cicerenella had a barrel that was filled from above and emptied from below but it didn’t have a bung and a tap, this is the barrel of Cicerenella. My Cicerenella, you are nice and beautiful. 31 12 32 Cicerenella teneva ‘nu culo ca pareva ‘nu cofanaturo e l’ammustava la notte di stelle, chisto è lu culo de Cicerenella. Cicerenella mia sì bbona e bella. Cicerenella avait un gros cul qui ressemblait à une jatte, elle le dévoilait les nuits étoilées, voici le cul de Cicerenella. O ma Cicerenella tu es bonne et belle. Cicerenella had a bottom that looked like a big trunk and she showed it at night, this is the bottom of Cicerenella. My Cicerenella, you are nice and beautiful. Cicerenella teneva ‘na vacca c’aizava la coda e mustrava la ‘ntacca, ma nun teneva né ossa né pelle, chesta è la vacca de Cicerenella. Cicerenella mia sì bbona e bella. Cicerenella avait une vache qui soulevait sa queue pour montrer sa raie, mais elle n’avait ni os ni peau, voici la vache de Cicerenella. O ma Cicerenella tu es bonne et belle. Cicerenella had a cow that lifted her tail and showed the pussy, but had neither bones nor skin this is the cow of Cicerenella. My Cicerenella, you are nice and beautiful. Cicerenella s’aizava ‘a matina menava li pisce ‘int’’o mantesino, uno fujette de sott’’a vunnella, chisto è lo pesce de Cicerenella. Cicerenella mia sì bbona e bella. Cicerenella se levait tôt elle attrapait les poissons dans son tablier, mais l’un d’eux passa sous son jupon, voici le poisson de Cicerenella. O ma Cicerenella tu es bonne et belle. Cicerenella waked up early in the morning and put fish in her apron, one slipped under her skirt, this is the fish of Cicerenella. My Cicerenella, you are nice and beautiful. *Cicerenella, petit pois chiche, est le surnom d’une jeune fille * Cicerenella, a small chickpea (from the Latin cicer), and the nickname of a girl. Secondo coro delle lavandaie 12 Secondo coro delle lavandaie 12 Secondo coro delle lavandaie Uh Marò che bellu suonno, uh Marò che bellu suonno m’è benuto ‘nzuonno ‘e notte, c’’o penziero ‘o stesso chiuovo ca martella a sirece anne e t’avuote dint’’o lietto, e t’avuote e t’arrevuote senza mai truva’ arricietto. M’è benuto ‘nzuonn’’o rre, m’è benuto comme fosse proprio overo ‘nnanz’’a mme. Seh... seh... seh... seh... O Madone quel beau rêve, ô Madone quel beau rêve est venu en mon sommeil cette nuit, une pensée comme cette idée fixe qui tourmente à seize ans. On se tourne dans le lit, on se tourne et se retourne sans jamais trouver le repos. Dans ce rêve m’est apparu le roi, il m’est apparu comme s’il était vraiment devant moi... Oui… Oui… Oui… Oui… Oh Virgin, what a lovely dream oh Virgin, what a lovely dream I had in my sleep last night with that thought - that same thought nagging since your teens and you turn in your bed and you toss and you turn without ever finding rest. The king came to me in my dream he came as if he were real, just in front of me... Yeah… yeah… yeah… yeah… Proprio overo tale e quale bello comm’’a san Pascale, janco russo latte e mmele comm’’o pesce ‘e san Rafele. Uh Maronna m’aggio ‘ntiso, m’aggio ‘ntiso ‘a trava ‘mpietto, Vraiment tel quel beau comme Saint-Pascal,* blanc rouge lait et miel comme le poisson de Saint-Raphaël.** O Madone, j’ai ressenti, j’ai ressenti un chevron dans la poitrine, Yes, he looked right the same as handsome as Saint Pasquale* white red milk and honey like Saint Raphael’s fish** Oh Virgin, what I felt I felt a beam hitting my breast 33 34 ‘na trava e ‘nu paletto, ddoie palle e ‘na scuppetta e ‘na botta de curtiello, tacco e ponta’nu martiello quanno ‘nchiova e nun se chiea, preta pommece e pummecéa. Marammè, marammè, chill’’o rre vulev’a mme. Seh… seh… seh… seh... un chevron et puis un pieux, deux balles et un fusil et puis un coup de couteau, le talon et la pointe d’un marteau qui clouait sans me plier, j’étais prête à me laisser peloter. Pauvre de moi, pauvre de moi car le roi voulait de moi. Oui… Oui… Oui… Oui… a beam and a pole two balls from a gun and a stab up and down goes the hammer when it hits and doesn’t bend pumice stone and snogging. Poor me poor me the king wanted me Yeah...yeah...yeah...yeah... I’ c’’o fazzuletto angrese tutto posema e fatt’’a ccà, l’aggio rat’’a stessa botta cu ‘na mossa aggraziata, l’è carut’’a vetrata, l’è carut’’a gelosia, ‘ncopp’’o core, ‘ncopp’’o core ca sunnanno dint’’o mmeglio comme pienz’’e fa’ ll’ammore, rint’’o suonno cu ‘e llenzole s’arravogliano còre e core. Ah… ah… ah… ah... Moi avec un mouchoir anglais tout amidon et fait ici, je lui ai donné le même coup avec un geste plein de grâce, il n’a plus eu aucun doute il n’a plus été jaloux sur mon cœur, sur mon cœur car en rêvant si bien on pense à faire l’amour, dans le rêve et dans les draps s’enveloppent nos deux cœurs. Ah... ah... ah... ah... I – with my English handkerchief all stiff and ‘bring it on’ gave him the same blow with a graceful move the window pane fell the shutter fell onto his heart onto his heart and while he’s fast asleep as he thinks of making love in his sleep in the bed sheets they wrap themselves, heart to heart Ah… ah… ah... ah... Quanno è stato a lu ballà ih che musica e musicà, vota e gira ‘a part’’e ccà ‘nziem’’a mme isso vò girà. I’ aggio ritto maistà, Maistà si faie ‘o palummo ì t’’a facci’’a palummella e t’’a facci’’a ballatela, ma si ‘ncappe sott’’a scella me fernisce ‘e rucchià. Isso allora me tirava e tirava ‘a ppont’’e pietto, io pe’ sotto m’annascunnevo scatenann’’o fierr’’o lietto. Scatenanno ‘e matarazze cu ‘e cuscine a ppere e a ccapo, isso allora me sceriava e int’’o stommaco me turcevo comm’’e panne dint’’a culata sott’’o sole ca ‘nfoc’’a loggia. Quand vint le moment de danser quelle musique, mais quelle musique, il tourne et se retourne d’un côté et de l’autre c’est avec moi qu’il veut danser. Je lui ai dit “Majesté, Majesté, si tu fais le pigeon je te ferai le papillon et je danserai devant toi, mais si tu me heurtes sous les ailes tu auras fini de me faire la cour”. Alors il me traînait et me tenait par la poitrine, moi je me cachais sous le lit à qui je déclarais la guerre, bouleversant les matelas et les coussins des pieds et de la tête. Lui alors se frottait à moi et en mon ventre tout s’entortillait comme le linge pendant la lessive sous le soleil qui brûle la terrasse. When it came to dancing oh what a music what a music turn around, here there with me he wants to twirl I told him your majesty Majesty if you’re a lovebird then I’ll be your dove and I’ll dance with you but if you get stuck under my wing then I’ll give up cooing. And so he would pull me pull me to his breast and I would hide underneath shaking the bed frame. Shaking the mattresses with pillows at the head and foot, then he would stroke me and in my stomach I felt wrung out like the clothes in the washing in the sun which burns the terrace. 35 36 Una botta, roie botte, gioia mia gioia mia m’è benut’’a fantasia, mena mè falla ‘sta spesa ca so’ ricco e so’ rignante. Si cu mme viene a cavallo io t’’o metto st’aniell’’o rito, e tt’’o metto, e tt’’o metto, ca si’ bella e ca te spetta tu si’ ‘a bella delli cazette. Ah… ah… ah… ah... Un coup, deux coups “ô ma joie, ma joie, il m’est venu un désir, viens avec moi faire tes emplettes car je suis riche et je règne. Si tu viens avec moi à cheval je te mets cette bague au doigt, je te la mets, je te la mets car tu es belle et elle te revient tu es la belle fille aux chaussettes”. Ah… ah... ah... ah... A shot two shots Oh my joy oh my joy I feel like it now go and make this purchase ‘cause I’m rich and I rule. If you ride with me I’ll shove a ring on your finger and I’lll shove it and I’ll shove it ‘cause you’re pretty and you deserve it you’re the beauty amongst all women. Ah… ah… ah… ah... E m’ha miso a ‘sti parole rint’’o core ‘na pugnlata e po’ ‘mpietto m’ha rignuto ‘e lazziette oro e curalle, perle ‘rosse fatt’’a nocelle, pigne e ‘rappule cu ‘e diamante. ‘Nu spillone justo ccà, n’at’’a ccà, po’ cchiù a ccà. Che pugnut’’int’’o sunnà. Ah… ah… ah… ah... Avec ces mots il m’a poignardé le cœur, puis il m’a couvert la poitrine de colliers d’or et de corail de perles rouges en forme de noisettes et de grappes de diamants. Une broche d’un côté, une broche de l’autre côté, puis une autre encore là. Quelles piqûres dans mon rêve ! Ah… ah… ah… ah... And with these words he stabbed me in the heart and then he covered my bosom with gold chains and coral beads in the shape of nuts cones and bunches of diamonds. A big brooch right here another here and another to the side. Oh I got pricked in my sleep. Ah… ah… ah… ah... Quanno è stato a lu vasà preta pommece e pommicià siente ‘o fforte si vuò pruvà. Cerasiello pe’ ‘mpont’’o musso, mela janca e milo russo, m’ha pigliato pe’ sott’’e brazze e s’è miso a cunnulià. Cunnulianno ‘sta fantasia, viene ‘a ccà oi nenna mia ca si’ fatta pe’ rignà. Io te voglio cunzulà. ‘Mman’’a tte t’’o voglio dà tutto ‘stu munno pe’ pazzià. Comm’’a palla è ‘stu munno sano e ì’ t’’a dongo ‘sta palla ‘mmano. ‘Mman’’a mme, ‘mman’’a tte, si’ ‘a riggina e ì’ song’’o rre. Seh… seh… seh… seh... Au moment du baiser j’étais prête à me laisser peloter, que c’est beau de goûter tout ça. Du piment sur mes lèvres, une pomme blanche et une pomme rouge, il m’a pris par dessous les bras et a commencé à me bercer. “En berçant ma fantaisie viens là ma fille car tu es faite pour régner. Je veux te combler. Dans tes mains je veux mettre ce monde entier pour jouer. Comme une balle est le monde entier et je te donne cette balle dans les mains. Dans mes mains, dans tes mains tu es la reine et je suis le roi”. Oui… Oui… Oui… Oui… When it came to the kissing Pumice stone and snogging it tastes hot if you will try. A chilli pepper on the lips white apple and red apple he lifted me in his arms and he started to rock... And to cherish this fantasy come, come, my sweetheart ‘cause you were born to be a queen. I want to make you happy In your hands I want to put all this world to play with. The whole world’s like a ball and I’ll put it in your hands. In my hands in your hands you are queen and I am king. Yeah... yeah... yeah... yeah... 37 38 Ma ‘int’’o suonno bell’’e bbuono m’aggio ‘ntiso ‘ncopp’’a ‘na spalla, cu ‘nu pizzeco ‘na strignuta ‘na stregnuta c’’o ppezzecà. Uh Maronna e che sarrà. Rint’’o mmeglio, rint’’o mmeglio era mammema ca ‘int’’o mmeglio è benuta pe’ me scetà. Uh mannaggia ‘a sciorta mia, m’è carut’’a fantasia, m’è caruta c’’o vulìo, miett’’a toia ca ì mett’’o mmio rint’’o mmeglio ‘e ‘stu ssunnà. Uh mannaggia ‘o baccalà. Chi t’è muorto oi mamma mà, puozza sculà, puozza schiattà, puozz’j’ cercann’’a carità. ‘Na botta ‘nfronte puozz’ asseccà pe’ sott’’o ponte d’’a Sanità. Ah… ah… ah… ah... Mais dans ce bel et bon rêve j’ai senti sur mon épaule un pincement et un serrement, un serrement et un pincement. O Madone que se passe-t-il ? Sur le plus beau, sur le plus beau, sur le plus beau c’était ma mère venue me réveiller. Oh! Malédiction, quel sort que le mien, la fantaisie est partie, mon désir s’est envolé “à toi puis à moi, dans le meilleur de ce rêve”. Maudit soit le crétin que tu as perdu, ô ma mère ! puisses-tu te dessécher, puisses-tu crever, puisses-tu aller demander la charité. Qu’un coup sur le front t’envoie te morfondre sous le pont de la Sanità.*** Ah… ah...ah… ah… But in my sleep out of the blue I felt on my shoulder like a pinch, like a squeeze like a squeeze with a pinch. Oh my Virgin, what can it be? In the sweetest sleep in the sweetest sleep it’s my mother who in the sweetest sleep has come to wake me up. Alas! My adverse fate I’ve lost the will I’ve lost it with my desire do your part and I’ll do mine in the sweetest part of my dream. For heaven’s sake for Christ’s sake oh my goodness may you turn up your toes may you kick the bucket may you end up begging. May you hit your head under the bridge in Sanità***. Ah… ah… ah… ah... Ih che luna, ih che luna, ‘stu vulìo e ‘stu ssunnà quanno vene me fa fa’, ah ah ah ah chi m’’a vene a cunzulà a Raziella... Quelle belle lune, quelle belle lune, ce désir et ce rêve quand il en vient à me faire faire ah ah ah ah qui vient me satisfaire, ma Graziella…**** What a moon what a moon this desire and this dreaming when it comes it makes me say Ah ah ah ah Who’s going to satisfy my… countess pussy… Uh Maro’ Maro’ Maronna lu marit’è muorto. Uh Maro’ Maro’ Maronna lu marit’è muorto, cu ‘na rosa spampanata, cu ‘na rosa spampanata cu ‘na rosa spampanata l’ha lassata. Mannaggia ccà mannaggia llà, mannaggi’’a fessa ‘e mammeta, pe’ sott’a te voglio passà voglio vede’ comme se stà e chella vò fà vò fà vò fà. Gira e vott’’a mano ca vene, O Madone, ô Madone son mari est mort. O Madone, ô Madone son mari est mort. Avec une rose flétrie, avec une rose flétrie, avec une rose flétrie il l’a laissée. Malheur à tout le monde et maudite soit la chatte de ta mère, sous tes jambes je veux passer pour voir comment c’est, j’en ai envie, envie, envie. Tourne et retourne cette main. Oh my God my God my God the husband’s dead. Oh my God my God my God the husband’s dead, with a wilted rose with a wilted rose with a wilted rose he left her.. Damn here damn there damn your mother’s pussy, I want to lie under you I want to see how it feels and that’s what you want to do too. Turn and push your hand in, and she’ll come 39 soret’’a tene ‘a tene ‘a tena. Vott’’a mano ca s’è ‘nfucata e sott’a prevul’’a tiene ll’uva, meglio a te ca a uno ‘e nuie e piglia ‘o cane ca vene e fuie. Piglia ‘o trebbete c’’a tiella, s’è ‘nfucat’’a furnacella e lu mare annizza annizza, ‘o tuoio è mmuscio e ‘o mio s’arrizza. 13 40 11 mesi e 29 giorni 13 Ta sœur aussi en a une, en a une, en a une. Tourne la main qui est toute chaude, et sous la tonnelle garde le raisin c’est mieux à toi qu’à l’un de nous et attrape le chien qui va et qui vient… Prends le trépied avec la poêle, mon four est chaud et la mer excite, excite le tien est mou et le mien durcit… your sister has it has it has it. Push your hand in, she’s all hot and under the pergola she’s got grapes better to you than to one of us and catch the dog who comes and goes… Take the tripod with the pan and the grill is now hot and the sea beckons yours is soft and mine stands up straight… * ** *** **** * Saint Paschal Baylon. In the neapolitan tradition he’s considered the saint patron of women. ** In Christian iconography the archangel Raphael is always represented with a fish. In Naples, according to tradition, on the feast of the saint (24 October) the procession went to kiss the “fish of St. Raphael”. The fish in the lower classes is often used to refer to the male’s member, as it’s also in case of this text. *** Is a bridge that connects the Museum of Capodimonte with the National Archeological Museum. It was built by order of Joachim Murat, King of naples from 1808 to 1815. The long road that was formed with the construction of the bridge was named Corso Napoleone, emperor and brother-in-law of Murat. Saint Pascal Baylón. Dans la tradition napolitaine il est considéré comme patron des femmes. Dans l’iconographie chrétienne Saint Raphaël archange est représenté avec un poisson ; à Naples, les femmes allaient traditionnellement baiser ce poisson le jour de la fête du saint (le 24 octobre). Le poisson, dans les milieux populaires, est souvent employé comme allusion au sexe masculin, et c’est également le cas ici. Ce pont relie le Musée National Archéologique au Musée de Capodimonte. Il fut construit sur ordre de Joachim Murat, Roi de Naples de 1808 à 1815. La longue rue qui traversait ce pont s’appelait à l’époque Cours Napoléon, du nom de l’Empereur, beau-frère de Murat. A Naples le sexe féminin prend souvent le prénom de femmes. Ici, le prénom choisi par l’auteur est le plus commun : Graziella. 11 mesi e 29 giorni 13 11 mesi e 29 giorni I’ scenno ra Salierno a vintun’ore e a Napule arrivaie cu ‘e ccatene. Je débarque de Salerne à vingt et une heures et à Naples on arrive avec les chaînes. I came from Salerno at nine o’clock and I was chained up when I arrived in Naples. Aizo ll’uocchie e veco ‘a Vecaria addò se ‘ntise la cundanna mia. Je lève les yeux et vois le tribunal où a été prononcée ma condamnation. I raise my eyes and see the court where I was sentenced. Oima’ t’arraccumanno ‘e chillo scellerato e nun ‘a fà mancà ‘nu muorzo ‘e pane. O ma mère, prends soin de ce scélérat ne le laisse pas manquer d’un bout de pain. Oh mother, take care of that wicked man and don’t let him miss a piece of bread. Ai’ lloco mò s’accosta chianu chiano ‘na varchetella a vela e addò me porta. Voilà maintenant qu’accoste lentement un petit bateau à voile qui va m’amener là-bas. Here it is that comes closer slowly a little boat who knows where it will take me. Votta a passà chisti vintinov’anne unnice mise e vintinove juorne. Que passent vite ces vingt-neuf ans onze mois et vingt-neuf jours. Hope these twenty-nine years eleven months and twenty-nine days will pass soon. Oima’ t’arraccumanno ogne tre anne ‘e me mannà ‘na lettera e ‘nu saluto. O ma mère, souviens-toi tous les trois ans de m’envoyer une lettre avec ton réconfort. Oh mother, don’t forget to send me a letter and a greeting every three years. 41 Neapolis Ensemble 77 13 Tempo mancante (N. Areni) Jesce Carnevale (E. Bennato) ‘O diavolo s’arrecreia (C. D’Angiò) La leggenda del lupino (Anon. / R. De Simone) Parzonarella mia (Trad.) Nanninella (P. Daniele) Ricciulina (Trad.) Donna Cuncetta (P. Daniele) Ballo cantato (E. Bennato) Canzone per Juzzella (E. Bennato / C. D’Angiò) Cicerenella (Trad.) Secondo coro delle lavandaie (R. De Simone) 11 mesi e 29 giorni (Trad.) Maria Marone, voce . Edoardo Puccini, chitarre Salvatore Della Vecchia, mandola . Marco Messina, flauti Wally Pituello, violoncello . Raffaele Filaci, percussioni 1 Per la realizzazione di questo disco sono stati utilizzati i seguenti strumenti : Edoardo : chitarra classica a sei corde, chitarra a dodici corde, chitarra battente ; Salvatore : mandolino, mandola ; Marco : flauto traverso, flauto traverso basso, ottavino, flauto dritto soprano, flauto dritto contralto, cromorni, bansuri ; Wally : violoncello, chitarrone ; Raffaele : set di tre tom, rullante, grancassa, piatti, tamburelli, timpani, gong, cimbali, campanelli, nacchere, crepitacolo, unghie di capra, sonagli. La voce maschile su Parzunarella mia è di Lello Giulivo. La fisarmonica su ‘O diavolo s’arrecreia è suonata da Luigi Esposito. 2 3 4 5 6 7 8 9 Pour la réalisation de ce disque nous avons utilisé les instruments suivants : Edoardo : guitare classique à six cordes, guitare à douze cordes, guitare battente ; Salvatore : mandoline, mandola ; Marco : flûte traversière, flûte traversière basse, piccolo, flûte à bec soprano, flûte à bec alto, cromornes, bansuri ; Wally : violoncelle, chitarrone ; Raffaele : tambours, caisse claire, grosse caisse, timbales, gong, tambourins, cymbales, cloches, sonnailles, castagnettes, crécelle, ongles de chèvres, grelots. La voix masculine sur Parzunarella mia est de Lello Giulivo. L’accordéon sur ‘O diavolo s’arrecreia est joué par Luigi Esposito. For the realization of this record we used the following instruments: Edoardo : classical guitar six strings, twelve strings guitar, battente guitar; Salvatore : mandolin, mandola; Marco : transverse flute, bass transverse flute, piccolo, soprano recorder, contralto recorder, cromorns, bansuri; Wally : cello, chitarrone; Raffaele : three toms set, snare drum, bass drum, cymbals, tambourines, timpani, gong, jingles, bells, castanets, slap stick, ratchet, goat’s nails block, sleigh bells. The male voice on Parzonarella mia is Lello Giulivo. The accordion on ‘O diavolo s’arrecreia is played by Luigi Esposito. 42 10 11 12 4’03 1’50 2’31 5’36 4’56 3’56 3’35 3’41 3’40 3’10 3’38 6’45 3’10 Giorgio Mellone, arrangiamenti/arrangements (3, 4, 5, 6, 7, 8, 10, 11) Produzione artistica/production artistique/artistic production: MusicaEtcetera (www.musicaetcetera.it). Direzione artistica/direction artistique/artistic supervision: Ciro Costabile. Registrato, missato e masterizzato/prise de son, mixage et mastering/sound recording, balance and mastering : Luigi Esposito. Registrato/enregistrement/recording: 15.-31.03.2010, Studio Scere Aram (Scafati). Produzione esecutiva/producteur/executive producer: Kaisa Pousset. Direzione artistica æon/direction artistique æon/æon artistic supervision: Damien Pousset. æon 56, rue Traversière, F-75012 Paris. C 2010 Imprimé en Autriche. 43 www.æon.fr AECD 1097 44