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Italiano
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Ritmo e Magia nella tradizione
musicale napoletana
Photo : Yves Petit.
Ogni progetto discografico del Neapolis
Ensemble ha un tema ben preciso: il primo,
Napoli del 2006, fu un lavoro sulla storia di
Napoli ; nel secondo, Palummella del 2008,
abbiamo trattato il tema della Resistenza ;
per questo terzo progetto abbiamo scelto
di lavorare sulla figura della donna nella
tradizione musicale e popolare napoletana.
Neapolis Ensemble
Trattare questo argomento voleva dire aprirsi
su un mondo ben più vasto, in cui più elementi
si allacciano alla figura femminile: il ritmo e la
magia, prima di tutto, e poi la forza, la passione,
la scoperta di una società – quella napoletana
– che, contrariamente ai luoghi comuni, è tutto
tranne che maschilista. Infatti, a ben guardare, a
Napoli fondamentalmente è la donna che detta la
legge, che rappresenta l’equilibrio e l’avanzamento
della nostra società. Società, in fondo, puramente
matriarcale. Ma, senza voler approfondire gli aspetti
sociali e antropologici, abbiamo concentrato la
nostra attenzione sull’aspetto puramente artistico.
Quando abbiamo pensato a questo progetto, ci
è parso subito naturale che la forza delle donne
napoletane dovesse passare per i ritmi della
tarantella e della tammuriata, per il “brusìo” della
percussione, e – ovviamente – per la voce (in
questo caso quella della nostra cantante Maria
Marone). Potremmo definire, infatti, questo progetto
una sorta di cantata per voce, percussione e
strumenti (chitarre, flauti, mandolini e violoncello),
poiché questi canti – alcuni dei quali molto antichi –
sono strutturati sui due elementi voce/percussione,
secondo la migliore tradizione popolare della nostra
regione. A questo aspetto puramente popolare,
abbiamo associato – come è solito nel nostro
lavoro e come la tradizione napoletana lo impone
– l’aspetto colto, che passa attraverso strumenti
classici quali il violoncello e il flauto traverso.
La forte presenza in questo repertorio della
percussione e del ritmo, ci ha portati a confrontarci
con un altro aspetto molto importante della nostra
(e dell’Italia meridionale in generale) tradizione
musicale, quello della magia e, in particolar modo,
quello della cabala. Tutti sanno che a Napoli la
cabala ha un ruolo fondamentale nel gioco del lotto:
ad ogni numero, secondo la cabala napoletana,
corrisponde un sogno, un fatto di cronaca, una
figura umana o animale, un argomento. Il numero
77 corrisponde alle figure dei diavoli.
Nella nostra tradizione musicale (e nella nostra
cultura), e dunque nei brani che abbiamo scelto,
la donna è spesso legata con un filo rosso a tutti
gli elementi quali la magia, il ritmo, i riti pagani, il
diavolo. È bene tenere in mente, per un ascolto
ottimale di questi brani, i binomi seguenti: donna
– ritmo, donna – paganesimo, donna – magia,
donna – diavolo. È ugualmente utile sapere che
non sempre nella nostra tradizione il diavolo è
rappresentato come una figura negativa. Anzi,
spesso esso è sinonimo di forza, tenacia, pazienza,
insomma di tutte quelle qualità di cui la donna
dispone. Altre volte, invece, si assiste ad un
dualismo molto forte fra la donna e il diavolo. Dalle
nostre parti, soprattutto nei quartieri più popolari,
durante i temporali, al rumore fragoroso dei tuoni,
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si dice “questo è il diavolo che spinge la moglie giù
per le scale”.
Ovviamente non sappiamo se questo è vero,
possiamo invece prenderci in giro pensando che
questa è l’origine dei ritmi indiavolati! Le percussioni,
i ritmi della tarantella e della tammuriata, la forza…
Noi abbiamo messo insieme tutti questi elementi per
rendere il nostro omaggio alla donna napoletana,
dolce e autoritaria al tempo stesso, stranamente
credente e sfrontatamente pagana, capace di
ascoltare ma anche di farsi rispettare, talvolta con
maniere un po’ brusche, proprio come lo si evince
dai testi che accompagnano questi canti, ma mai
sottomessa alla volontà dell’uomo e del potere.
Ciro Costabile
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Neapolis Ensemble
Il Neapolis Ensemble è un gruppo che si è formato
con l’intento di diffondere e far conoscere la
tradizionale musicale napoletana. Il carattere
universale di questi canti e di queste musiche, il
forte legame tra lo spirito colto e quello popolare
e la varietà del repertorio permettono al gruppo
di rappresentare un caso abbastanza raro nel
panorama musicale attuale. Non a caso, il Neapolis
Ensemble, riscuote grandi consensi sia dalla critica
che dal pubblico, sia esso quello dei festival classici
o quello dei centri culturali, quello dei festival
di musica antica o quello dei festival di musica
popolare : il gruppo ottiene sistematicamente
grandi successi pur suonando in teatri d’opera o
all’aperto, nelle chiese o nei teatri di prosa, con o
senza amplificazione. Questo particolare fa del
Neapolis il gruppo « popolare » per eccellenza.
Dalla sua fondazione, il Neapolis Ensemble ha
suonato in ambiti prestigiosi di una quindicina
di paesi, tra cui ricordiamo il Festival d’Ile-de-de
France, il Festival de Saint-Chartier, il Festival
International de Musique de Besançon, il Teatro
dell’Opera di Lilla, il Teatro dell’Opera di Lione, il
Teatro Louis Jouvet di Parigi, i Teatri Nazionali di
Narbonne, Saint-Quentin-en-Yvelines, La Rochelle,
Aubusson, La Roche sur Yon, Quimper e Forbach
(Francia), il Monastero di Montserrat (Spagna), la
Filarmonica di Colonia, il Radialsystem V di Berlino,
il Musikfestspiele Potsdam Sanssouci (Germania), il
Festival delle Fiandre di Bruges (Belgio), il FolkClub
di Torino, le Settimane Musicali di Merano (Italia),
il Teatro Coliseo di Buenos Aires (Argentina), il
Teatro Oriente di Santiago (Cile), il Centro Cultural
Universitario di Città del Messico (Messico), il
Ballroom Radisson di Montevideo (Uruguay), il
Festival dei Palazzi di San Pietroburgo, la Dom
Muziki di Mosca (Russia), il Dornbirn Festival, la
Brucknerhaus di Linz (Austria), la Muziekgebouw di
Amsterdam (Olanda), la Eesti Concert Hall di Tallinn
(Estonia).
Nel mese di ottobre 2006 a pubblicato il cd, Napoli,
un ambizioso lavoro sulla storia della capitale del
sud, rappresentata attraverso undici brani che
vanno dal 1200 al 1977. Il disco, realizzato con le
immagini del grande artista francese Ernest Pignon,
è edito da Calliope e distribuito in tutto il mondo da
Harmonia Mundi. La stampa internazionale saluta
tale cd con grande entusiasmo ; il cd risulta per ben
due mesi fra i più venduti nella sezione classicatradizionale.
Sempre edito da Calliope e distribuito da Harmonia
Mundi, nel novembre 2008 il gruppo pubblica il suo
secondo disco, Palummella, accolto dalla stampa
con grandissimo clamore. Nell’arco di una sola
settimana il gruppo è stato invitato ben quattro
volte, in altrettante trasmissioni, da Radio France e
da Radio Europe1.
Il Neapolis ha participato numerose trasmissioni
radiofoniche a Radio France, dove ha diviso il palco
con il grande musicista africano Manu Dibango,
Radiouno, Klara Radio, Catalunuya Radio.
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Français
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Rytme et magie dans la tradition
musicale napolitaine
Chaque projet discographique du Neapolis
Ensemble a un thème bien précis : le premier,
Napoli, en 2006, était un travail sur l’histoire
de Naples ; dans le deuxième, Palummella,
en 2008, nous avons traité le sujet de la
Résistance ; pour ce troisième projet nous
avons voulu travailler sur le rôle de la femme
dans la tradition musicale et populaire
napolitaine.
Traiter ce sujet voulait dire s’ouvrir sur un monde
bien plus vaste, où plusieurs éléments sont liés à
la figure féminine : le rythme et la magie avant tout,
la force, la passion, la découverte d’une société
– la société napolitaine - qui, contrairement aux
idées reçues, est loin d’être machiste. En effet, la
vie à Naples montre que c’est essentiellement la
femme qui y fait la loi, qui représente l’équilibre et
le progrès de la société, qui est de type matriarcal.
Nous n’approfondirons pas ici les aspects sociaux
et anthropologiques (pour cela nous invitons nos
auditeurs à consulter les textes qui accompagnent
les chants), préférant attirer l’attention sur les
aspects purement artistiques.
Lorsque nous avons conçu ce projet, il nous a
paru clair toute de suite que la force de la femme
napolitaine devait passer par le rythme des
tarentelles et des tammurriate*, par le “bruit” de la
percussion et, bien sûr, par la voix (en l’occurrence,
celle de notre chanteuse, Maria Marone). En fait,
ce projet peut être défini comme une sorte de
cantate rythmique pour voix féminine, percussions
et instruments (guitares, flûtes, mandolines et
violoncelle), puisque la plupart des chants – dont
certains remontent au 17e siècle – sont axés surtout
sur les deux éléments voix/percussions, selon la
meilleure tradition de la région du Vésuve. A cet
aspect purement populaire, nous avons associé –
comme d’habitude et comme la tradition musicale
napolitaine l’impose – l’aspect cultivé, qui passe
par l’utilisation d’instruments classiques, comme le
violoncelle et la flûte traversière.
Cette présence forte de la percussion et du rythme
dans ce répertoire, nous a conduits à rejoindre
un autre aspect très important de notre tradition
musicale (mais aussi de celle de toute l’Italie du
Sud en général), celui de la magie et surtout de la
cabale. A Naples, la cabale est la science liée au jeu
du loto : à chaque numéro correspond un rêve, un
fait divers, une figure humaine ou animale, un sujet.
Le numéro 77 correspond aux figures des diables
(qui reviennent souvent dans les textes des chants
que vous écouterez).
Dans notre tradition musicale et, par conséquent,
dans les morceaux que nous avons choisi, la
femme est très souvent liée par un fil rouge avec ces
éléments d’une importance extrême de notre culture
(la magie, le rythme, les rites païens, le diable). Il faut
donc, pendant l’écoute, garder toujours à l’esprit
ces nombreux binômes : femme–rythme, femme–
paganisme, femme–magie, femme–diable. Il faut
aussi se rappeler que, dans notre culture, le diable
n’est pas une figure négative, bien au contraire : il
est signe de force, de ténacité, de patience, c’est-àdire de toutes les qualités de la femme. Et pourtant,
on peut souvent noter un dualisme très fort entre
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les deux, le diable et la femme. Une anecdote
assez amusante illustrera notre propos sur les deux
entités en question. Pendant les orages, dans les
quartiers populaires de Naples, chaque fois qu’on
entend le tonnerre on dit “ça c’est le diable qui fait
tomber sa femme dans l’escalier”.
Même si cela n’est pas vrai, nous imaginons, par
contre, que l’origine des rythmes endiablés est bien
là. Les percussions, les rythmes, les tarentelles,
les tammurriate, la force… Nous avons réuni tous
ces éléments pour rendre notre hommage à la
femme de Naples, douce et autoritaire, bizarrement
croyante et fièrement païenne, capable d’écouter
mais de se faire respecter, parfois de manière très
brusque, comme on peut le lire dans les textes,
jamais soumise à la volonté de l’homme et du
pouvoir.
*tammurriata. Il s’agit d’une forme de chant
accompagné uniquement par des tambours.
Typique de la région du Vésuve, il est joué encore
de nos jours lors de fêtes religieuses (le lundi de
Pâques au Sanctuaire de la Madonna dell’Arco,
par exemple), mais aussi par les paysans du lieu
après le travail, lorsqu’ils se réunissent en famille
et entre amis. Il est lié aux rites de l’abondance
très répandus à l’époque de la Grande Grèce. On
peut observer dans le Musée Archéologique de
Naples un très grand nombre de vases grecs, sur
lequels sont reproduites des images de joueurs
de tammorre (tambours) qui accompagnent des
danseurs, et parfois des joueurs de aulos (rites
dionysiaques).
Ciro Costabile
Traduction : Robert Nadal
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Neapolis Ensemble
Neapolis Ensemble est un groupe qui s’est formé
avec le but de reproposer la tradition musicale
napolitaine. Le caractère universel de ces chants
et de ces musiques, le fort métissage entre l’esprit
cultivé et l’esprit populaire et la variété du répertoire
permettent à ce groupe de représenter un cas
assez rare dans le panorama musical actuel. Le
Neapolis Ensemble, en fait, obtient toujours de
grands succès et de réponses enthousiastes, aussi
bien du public que de la part de la critique, même
si le groupe se produit dans des cadres les plus
divers : les centres culturels et les théâtres d’opéra,
les festivals de musiques du monde et les festivals
classiques ou de musique ancienne, en plein air,
dans les églises, sans ou avec sonorisation. Cet
aspect fait du Neapolis le groupe « populaire » par
excellence.
Depuis sa fondation le groupe a joué dans une
quinzaine de pays et dans de cadres de prestiges
tels que le Festival d’Ile-de-de France, le Festival de
Saint-Chartier, le Festival International de Musique
de Besançon, le Théâtre de l’Opéra de Lille, le
Théâtre de l’Opéra de Lyon, le Théâtre de l’Athénée
Louis Jouvet de Paris, les Scènes Nationales de
Narbonne, Quimper, Saint-Quentin-en-Yvelines, La
Rochelle, Aubusson, La Roche sur Yon et Forbach
(France), au Monastère de Montserrat (Espagne),
à la Philarmonie de Cologne, au Radialsystem V
de Berlin, au Musikfestspiele Potsdam Sanssouci
(Allemagne), au Festival des Flandres de Bruges
(Belgique), au FolkClub de Turin, aux Semaines
Musicales de Merano, au Teatro Al Massimo de
Palerme (Italie), au Teatro Coliseo de Buenos
Aires (Argentine), au Teatro Oriente de Santiago
(Chili), au Centro Cultural Universitario de
Mexico City (Méxique), au Ballroom Radisson de
Montevideo (Uruguay), au Festival des Palais de
Saint-Petersbourg, à la Dom Musiki de Moscou
(Russie), à la Eesti Concert Hall de Tallinn (Estonie),
au Dornbirn Festival, à la Brucknerhaus de Linz
(Autriche), à la Muziekgebouw de Amsterdam
(Hollande).
En octobre 2006 il a publié le cd, Napoli, un travail
très ambitieux sur l’histoire de la ville de Naples
et de l’Italie du Sud, représentée à travers onze
morceaux qui datent de 1200 à 1977. Le disque,
réalisé avec les images de Ernest Pignon-Ernest, est
édité par Calliope et distribué par Harmonia Mundi.
La presse du monde entier a salué ce disque avec
beaucoup d’éloges et le public en a fait la meilleur
vente dans tous les magasins de disques pendant
deux mois.
Deux ans plus tard il a publié le cd Palummella,
toujours édité par Calliope et distribué par
Harmonia Mundi. Ce projet, accueilli encore une
fois très favorablement par le public, a débuté
en public au mois de novembre 2008 lors d’une
longue tournée en France, Italie et Allemagne.
D’importants journalistes comme Thierry Geffrotin
sur Europe1, Caroline Bourgine sur France Culture
et Arièle Butaux sur France Musique ont accordé à
ce disque beaucoup d’attention).
Le Neapolis a participé à de nombreuses émissions
radio en France (Un poco agitato et Equinoxe sur
France Culture, Un mardi idéal sur France Musique,
Le fou du roi sur France Inter présentée par
Stéphane Bern, dans laquelle a partagé le même
plateau avec Manu Dibango), en Italie, en Norvège,
en Espagne, en Belgique.
9
English
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Rhythm and Magic in the
Neapolitan musical tradition
Every recording project of Neapolis Ensemble
has a specific theme: the first one, Napoli of
2006, was a work about the history of Naples,
in the second one, Palummella of 2008, we
treated the theme of resistance; for this third
project we have chosen to work with the
figure of a woman in the Neapolitan musical
and popular tradition.
To treat this argument meant to open up to the
wider world, where more elements are connected
to the female figure: first of all, rhythm and magic,
and then strength, passion, discovery of a society
– that Neapolitan – which contrary to stereotypes,
is everything, but not male chauvinism. In fact, in
Naples basically is a woman, who is the law, which
represents the balance and the progress of our
society. After all the society is purely matriarchal.
But, without going deeper through the social and
anthropological aspects, we focused our attention
on the purely artistic argument.
When we thought of this project it seemed just
natural that the strength of Neapolitan women
should pass through the rhythms of tarantella and
tammuriata, through the “buzz” of the percussion
and – of course – through the voice (in this case
the voice of our singer Maria Marone). In fact, we
could determine this project a kind of cantata for
voice, percussion and instruments (guitars, flutes,
mandolin and cello), because this songs – some
of them are very old – are based on two elements
vocal/percussion, following the popular tradition
of our region. To this purely popular aspect we
have added – as usual in our work and how the
Neapolitan tradition demands it – the cultural
aspect, which passes through the instruments as
cello and traversière flute.
The strong presence of percussion and rhythm
in this repertoire led us to another very important
aspect of our (and the Southern Italy in general)
musical tradition, that of the magic and, especially,
that of the cabbala. Everyone knows that in Naples
the cabbala plays an important role in the lottery: to
any number, according to the Neapolitan cabbala,
corresponds a dream, a true story, a human
figure or an animal, an argument. The number 77
corresponds to the figures of devils.
In our musical tradition (and in our culture), and
therefore in the songs that we chose, woman is
often linked with a common thread to all elements
such as magic, rhythm, pagan rites and devil. For
the optimal listening of these songs you should
keep in mind the following pairs: woman – rhythm,
woman – paganism, woman – magic and woman
– devil. It also useful to know, that in our tradition
the devil is not always represented as a negative
figure. Indeed, it is often synonymous with strength,
tenacity, patience, in short, with all those qualities
which a woman has. Instead, sometimes there is
a strong duality between the woman and the devil.
Here, especially in the so called “folk” districts when
it is storming, it says “this is the devil pushing his
wife down the stairs”.
Obviously we don’t know if it’s true, instead we can
joke thinking that this is a source of furious rhythms!
The percussions, the rhythms of the tarantella and
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the tammuriata, the strength... We put together
all these elements to pay our respects to the
Neapolitan woman, gentle and authoritative at the
same time, strangely believer and brazenly pagan,
able to listen but also to be respected, sometimes
with a brusque manners, just as it emerges from
the texts that accompanies these songs, but never
subjected to human will and power.
Ciro Costabile
Translated by Giovanna Pistillo
(Cosmopolitan)
Neapolis Ensemble
The Neapolis Ensemble have been re-proposing
the traditional Neapolitan musical repertoire. The
universal character of these songs and tunes, the
major contamination of cultivated and folk elements,
combined with the variety of the repertoire, make
this band truly unique. It is a fact that the Neapolis
are appreciated by critics and the public alike,
although they play in a wide variety of contexts,
ranging from cultural centres to opera houses, from
ethnic or traditional music festivals to classical or
ancient music festivals, in the open air, in churches,
with or without amplification. It is this multifaceted
identity that makes the Neapolis the popular band
par excellence.
From its foundation, the Neapolis Ensemble has
played in very prestigious events in more than
15 countries, like the Festival d’Ile-de-de France,
the Opera Theatre of Lyon, the Festival de SaintChartier, the Festival International de Musique de
Besançon, the Opera Theatre of Lilla, the Théâtre
de l’Athénée of Paris, the National Theatres of
Saint-Quentin-en-Yvelines, La Rochelle, Aubusson,
La Roche sur Yon, Quimper and Forbach (France),
the Montserrat’s Abbey (Spain), the Kölner
Philharmonie, the Radialsystem V in Berlin, the
Musikfestspiele Potsdam Sanssouci (Germany), the
Flanders Festival of Bruges (Belgium), the FolkClub
in Turin, the Musical Weeks in Merano, the Teatro
Al Massimo of Palermo (Italy), the Coliseo Theatre
in Buenos Aires (Argentina), the Teatro Oriente
in Santiago (Cile), the University Cultural Centre
in Mexico City (Mexico), the Ballroom Radisson
in Montevideo (Uruguay), the Palaces Festival of
Saint-Petersbourg, the Dom Muziki of Moscow
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(Russia), the Dornbirn Festival, the Brucknerhaus
of Linz (Austria), the Muziekgebouw of Amsterdam
(the Netherlands), the Eesti Concert Hall of Tallinn
(Estonia).
In october 2006 the band published the record,
Napoli, an ambitious project about the history of
the southern Italy’s capital, represented through
11 pieces that go from 1200 to 1977. The record,
that contains the pictures of the fantastic French
artist Ernest Pignon, it’s been published by Calliope
and ditributed worldwide by Harmonia Mundi. The
international press has been positively impressed
by this record and it’s a matter of fact that it has
scored the highest ranking in the classical music’s
chart. In november 2008 the group published his
second record, Palummella.
Neapolis has taken part to a lot of radio programmes
like Radio France, in the presence of the great
african musician Manu Dibango ; Radiouno, Klara
Radio, Catalunuya Radio.
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Ritmo e Magia nella tradizione
musicale napoletana
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Tiempo mancante
Rytme et magie dans la tradition
musicale napolitaine
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Tiempo mancante
Rhythm and Magic in the
Neapolitan musical tradition
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Tiempo mancante
Nuje simmo povere
e venimmo da caloria,
da Casoria e da Messina
simmo ‚e povere pellerine...
Nous sommes pauvres
et venons de la ville de Casoria,*
de Casoria et de Messine
nous sommes de pauvres pèlerins…
We are poor
and we are coming from Casoria,*
from Casoria and Messina
we are poor pilgrims…
Mastu Mineco fujette
rimanette ‚a port‘aperta,
po‘ venette ‚o mariuolo
s‘arrubbaie ‚e raffiuole...
Maître Minico a fui **
en laissant la porte ouverte,
alors entra un voleur
qui vola tous ses gâteaux…
Master Minico went away**
and left his door open,
the thief came and took away
all his Christmas sweets…
Sagliette cchiù ‚ncoppa
e truvaie ‚na gatta morta,
scennette cchiù abbascio
e truvaie ‚nu mastedascio…
Il monta plus haut
et vit une chatte morte,
il descendit plus bas
et vit un menuisier…
Climbing just a little bit up
he found the dead cat,
going just a little bit down
he found a carpenter…
Mastedascio che fai lloco?
Faccio casce cu‘ cascione,
cascette e casciulelle
pe‘ Maria ‚a piccerella...
Mon menuisier que fais-tu là?
Je fais des caisses, des grandes caisses,
des petites caisses et des caisses minuscules
pour Maria la belle fillette…
Carpenter, what are you doing there?
I am making cases and big cases,
small cases and tiny cases
for little Maria…
Maria mariola
port‘a bevere ‚e galline,
‘e galline fanno ll‘ova
e Maria mariola...
Maria la voleuse
emmène boire les poules,
les poules font des oeufs
ô Maria la voleuse…
Maria is a thief
carries the chickens to drink,
chickens lay eggs
and Maria is a thief…
E Maria dint‘o ciardino
jeva cuglienno ‚o petrusino,
petrusino nun ce ne steva
e Maria se ne fujeva…
Et Maria dans le jardin
allait ramasser du persil,
mais de persil il n’y avait pas
et Maria s’en alla…
And in her garden Maria
picked the parsley,
but there was no parsley
and Maria ran away…
Jette ‚a casa e se cuccaie,
mastu Mineco scetaie,
jette ‚a mare e se lavaje,
jette ‚o sole e s‘asciuttaie...
Elle rentra chez elle et se mit au lit,
Maître Minico la réveilla,
elle alla à la mer et se lava,
le soleil vint et elle se sécha…
She came back home and went to bed,
but woke up master Minico,
went to the sea to wash herself,
went in the sun to dry herself…
Po‘ s‘ammalaie,
jette ‚o miereco e ‚a visitaje,
jette ‚o prevete e ‚a cunfessaje,
jette ‚a morte e s‘a pigliaje...
Mais elle tomba malade,
vint le médecin pour la visiter,
vint le prêtre pour la confesser,
vint la mort pour l’emporter…
Then she got sick,
the doctor came and examined her,
the priest came and confessed her,
the death came and took her away…
* Petite ville à 10 km de Naples. Anciennement était un
centre agricole très important.
** Dominique
* A small town 10 km from Naples. In the last centuries
was an important agricultural center.
** Dominic.
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Jesce Carnevale
Jesce Carnevale
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Jesce Carnevale
O Carnaval reviens,
donne la joie aux enfants,
si tu ne meurs pas une nouvelle fois
l’année ne peux pas commencer.
Carnival arrive soon
and make all children happy
if you don’t die again
the year wouldn’t start.
Parulano, parlano,
si rimasto ‘mmiezo ‘a via,
è chiuvuto ‘ncuollo ‘o ciuccio
ca tira ‘a carretta e te fa cumpagnia.
O paysan, mon paysan,
tu es resté dans la rue,
la pluie a mouillé l’âne
qui tire la charette et te tient compagnie.
Peasant, peasant,
you remained on the road,
it rained on your donkey
which pulls the cart and keeps you company.
Ammo attiso tanta juorne,
d’a nuvena de Natale,
p’abballà la tarantella
quanno more Carnevale.
Nous avons attendu si longtemps,
depuis la neuvaine de Noël,
pour danser la tarentelle
quand meurt Carnaval.
We were waiting for so many days,
from a nine-day prayer to Christmas,
to dance tarantella
when the Carnival dies.
Mò ch’è tempo ‘e Carnevale
ce magnammo e ce bevimmo,
ca Quaresima quanno vene
sgrava pure chi nun è prena.
Alors que c’est le temps de Carnaval
nous mangeons et nous buvons
car quand le Carême arrive
accouche même qui n’est pas enceinte.
Now as it’s Carnival time
we’ll eat and drink
waiting for the Lent which arrives
even the one who isn’t pregnant gives birth.
Femmene zite e maretate,
chiste nun so juorne amare,
cchiù de Pasqua e de Natale
‘o diavolo va a denare,
cchiù de Pasqua e de Natale
‘o diavolo pe cumpare.
Femmes jeunes et mariées
ces jours ne sont pas tristes,
plus qu’à Pâques et à Noël
le diable va à l’argent,
plus qu’à Pâques et à Noël
le diable est notre compère.
Young and married women,
these are not black days,
more at Easter and at Christmas
the devil wants the money,
more at Easter and at Christmas
the devil is our friend.
‘O Diavule s’arrecreia
Zompa rillo
Zompa ‘o suricillo
Zompa ‘o diavolillo
Zompa ci c’ha fa.
Zompa tu
Zompa palummella
Zompa Farfariello
Zompa ‘o diavolo cu li scelle.
Zompa ‘o muorto
Zompa la gallina
Zompa zì Nicola
Zompa ‘o diavolo ca nun vola.
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Carnevale jesce fora,
fa cuntente a li creature,
si nun muore ‘n’ata vota
l’anno nun po’ avé apertura.
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‘O Diavule s’arrecreia
Saute le grillon
Saute la souris
Saute le petit diable
Saute qui en est capable.
Saute toi aussi
Saute le papillon
Saute Farfariello*
Saute le diable avec les ailes.
Saute le mort
Saute la poule
Saute oncle Nicolas
Saute le diable qui ne vole pas.
3
‘O Diavule s’arrecreia
Jumps the cricket
Jumps the little mouse
Jumps the imp
Jumps everyone who can.
Jump you
Jumps Farfariello*
Jumps the spirit
Jumps the devil with the wings.
Jumps the dead
Jumps the chicken
Jumps the uncle Nicola
Jumps the devil, who doesn’t fly.
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E lu diavolo s’arreposa ‘a notte pazzeia
quando è ghiuorno cu li femmene.
E lu diavolo s’arreposa sott’a lu lietto
e tutte ‘e prievete e chi l’ha viste.
Et le diable la nuit se repose
mais de jour il s’amuse avec les femmes.
Et le diable se repose sous le lit
et tous les prêtres et qui l’a vu.
The devil has a rest at night
but plays with the women by day.
The devil has a rest under the bed
and all these priests, who have ever seen them.
Zompa ‘o lietto
Zompa la campagna
Zompa lu tavuto
Zompa ‘o diavolo ca l’ha avuto.
Zompa ‘o re
cu la regina
Zompa ‘a varca a mare
Zompa ‘o povero marenare.
A Marsala
‘o mercato d’o sale
s’è vennuta ‘na figliola
ca nun è cresciuta ancora.
E lu diavolo s’arrecreia
sott’a veste d’a creatura
sta annascusa ‘na fattura.
Zompa ‘a mosca
Zompa ‘a tarantella
e chi vo abballare
chiamma ‘o diavolo pe cumpare.
Saute le lit
Saute la campagne
Saute le cercueil
Saute le diable qui en a un.
Saute le roi
avec la reine
Saute la barque à l’eau
Saute le pauvre pêcheur.
A Marsala**
au marché du sel
on a vendu une jeune fille
qui n’a pas encore grandi.
Et le diable se réjouit
sous le jupon de la fille
est caché un maléfice.
Saute la mouche
Saute la tarentelle
et qui veut danser
appelle le diable pour l’accompagner.
Jumps the bed
Jumps the village
Jumps the coffin
Jumps the devil who had it.
Jumps the king
With the queen
Jumps the boat in the sea
Jumps the poor sailor.
In Marsala**
at the salt-market
a little girl, who hasn’t grown up yet
has sold herself.
And the devil is having fun
under the skirt of the little girl
the sorcery is hidden
Jumps the fly
Jumps the tarantella
and the one who wants to dance
chooses the devil as his friend.
Zompa zompa la luna chiena
Zompa lu gallo senza la capa.
Gira gira la vita è ‘na rota
chi fa lu male se l’adda aspetta.
Saute saute la lune pleine
Saute le coq sans tête.
Tourne et retourne la vie est une roue
qui fait du mal doit en attendre autant.
Jumps, jumps the full moon
Jumps the rooster without a head.
Turns, turns the life is a wheel
the one who makes the evil, should expect it back.
Zompa ‘o munno
Zompa la terra
Zompa chi fa la guerra
Zompa chi se ne fuje
Zompa ‘a figlia d’o re
Zompa ‘o guarracino
Zompa chi va a Messina
Zompa ‘o diavolo ca te tira
Zompa la nennella
Zompa lu cecato
ca a Salierno nun ce mai stato.
Saute le monde
Saute la terre
Saute qui fait la guerre
Saute qui s’enfuit
Saute la fille du roi
Saute le poisson
Saute qui va à Messine
Saute le diable qui te traîne
Saute la fillette
Saute l’aveugle
qui n’a jamais été à Salerne.
Jumps the world
Jumps the ground
Jumps the one who makes war
Jumps the one who runs away
Jumps the daughter of a king
Jumps the fish
Jumps the one who goes to Messina
Jumps the devil that pulls you
Jumps the girl
Jumps the blind man
Who hasn’t ever been to Salerno.
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È venuto ‘o malo tempo
s’è purtato a zì Nicola
s’è purtato ‘a badessa
s’è purtato ‘o viento
s’è purtato a chi vò isso.
Uno doje e tre chi sta meglio ‘e me?
(zompilà zompilà)
Uno doje e tre chi sta meglio ‘e me?
Quanno vene ‘o malo tiempo chi sta meglio ‘e me?
Voici un grand orage
qui emporte oncle Nicolas
qui emporte l’abbesse
qui emporte le vent
qui emporte qui le veut.
Un deux trois qui est mieux que moi ?
(saute fort saute fort)
un deux trois qui est mieux que moi ?
Quand l’orage arrive qui est mieux que moi ?
The storm has arrived
and took away uncle Nicola
took away the abbess
took away the wind.
took away those he wanted.
One, two and three and who feels better than me?
(Jump up, jump up)
One, two and three who feels better than me?
When the storm comes, who feels better than me?
Zompa ca
Zompa chi nun crede
Zompa ‘o diavolo ca te vede
Zompa ‘o piezzo ‘e pane
Zompano ‘e sorde d’a semmana
Zompa la chiave
Zompa ‘a mascatura
Zompa ‘a connola d’a creatura
Zompa ‘o bastone
e me fa ‘na mazziata.
Zompa ‘o diavolo cu la spata.
Saute ici
Saute qui ne croit à rien
Saute le diable qui te voit
Saute le bout de pain
Saute l’argent de la semaine
Saute la clef
Saute la serrure
Saute le berceau avec la petite fille
Saute le bâton
qui me tape fort.
Saute le diable avec l’épée.
Jumps here
Jumps the one who doesn’t believe
Jumps the devil, who sees you
Jumps the piece of bread
Jump the salary money
Jumps the key
Jumps the keyhole
Jumps the cradle of a child
Jumps the stick
Which gives me many hits
Jumps the devil with a sword.
* Nom donné au diable à Naples.
** Ville de Sicile occidentale où se trouvaient de grandes salines.
* The name of the devil in Naples.
** A town in western Sicily, which had important salt production.
La leggenda del lupino
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La leggenda del lupino
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La leggenda del lupino
A Bettlemme ‚se iettaje nu banne
contro ‚a creatura sotto a li duje anne.
Fuje Maria cu‘ nu gruosso schianto
lu figlio arravugliato dint‘a lu manto.
E li giudei nun hanno arricietto
e a‘ ogni mamma sbatte lu core n‘pietto.
Ah! ah! ah! – fuje, Maria, va‘ pe‘ la campagna.
Ah! ah! ah! - ma l‘angelo d’’o cielo l‘accumpagna.
A Bethléem fut publié un édit
contre les enfants de moins de deux ans.
Marie s’enfuit avec une grande peur
l’enfant enveloppé dans le manteau.
Mais les Juifs ne restent pas en repos
et à chaque mère bat très fort le coeur.
Ah ! ah ! ah ! – fuis, Marie, fuis vers la campagne
Ah ! ah ! ah ! – mais un ange du ciel l’accompagne.
There were bandits in Bethlehem
the children didn’t have two years yet.
Maria is scared and runs away
with the child wrapped in a mantle.
But the Jews don’t let her escape
and every mother’s heart beats.
Ah! ah! ah! – run Maria, run through the campaign
Ah! ah! ah! – an angel from the sky accompanies you.
Oi ‘lloco ‘nu giudeo cu ‘na brutta faccia
le vò levà lu figlio da li bracce.
Tremma Maria e corre senza sciato
lu bambeniello zitto e appaurato.
E attuorno attuorno nun ce sta reparo,
sulo cielo scupierto e tempo amaro.
Ah! ah! ah! – corre, Maria, ca viento s’avvicina.
Ah! ah! ah! – corre annascunnere a Gesù Bambino.
Voici un Juif avec une mauvaise mine
qui veut lui arracher l’enfant des bras.
Marie tremble et court à bout de souffle
avec son enfant silencieux et effrayé.
Mais tout autour il n’y a aucun abri
qu’un ciel pur et de tristes temps.
Ah ! ah ! ah ! – cours, Marie, car le vent s’approche
Ah ! ah ! ah ! – cours et cache bien l’Enfant Jésus.
Here it is a Jew with an ugly face
wants to take the child from her arms.
Maria trembles and runs without a breath
with sad and frightened child.
But all around there is no shelter
just an open sky and bad weather.
Ah! ah! ah! – run Maria the wind is near
Ah! ah!, ah! – run and hide Jesus Child.
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Quand‘‘a Madonna persa se vedette
a ogni fronna aiuto, aiuto dicette.
„Frutto ‚e lupino mio, frutto ‚e lupino,
arapete e annascunne lu mio bambino“.
„Vattenne“ lu lupino arrispunnette
e forte forte li fronne sbattette.
Ah! ah! ah! – lupino ca tu fuste amaro assale.
Ah! ah! ah! - sempe cchiu‘ amaro addeventarraje.
Quand la Madone se vit perdue
à chaque feuillage elle demanda de l’aide.
“Feuillage de mon lupin, mon beau lupin
ouvre-toi et cache mon petit enfant”.
“Va-t-en” lui répondit le lupin
en battant très fort ses feuilles.
Ah ! ah ! ah ! – lupin, toi qui fus si amer
Ah ! ah ! ah ! – tu deviendras de plus en plus amer.
When Madonna saw she’s got lost
asked for help at every leaf.
“My lupine tree, lupine tree
open up and hide my child”.
“Go away” – the lupine tree answered
and beat the leaves strongly.
Ah! ah! ah! – lupine tree that you were so bitter
Ah! ah! ah! – you will become even bitter.
E quando lu lupino se ‚nserraje
Maria a n‘albero e pigne tuzzuliaje.
„Frutto ‚e pignuole mie, frutto ‚e pignole,
arapete e annascunne lu mio figliolo“.
E subito lu pignuole s’arapette
e ‚a mamma e ‚o figlio n‘zino annascunnette.
Ah! ah! ah! - „reparate, reparete Maria,
Ah! ah! ah! – ca’ li giudei so’ gghiute pe‘ n‘ata via“.
Lorsque le lupin ferma ses feuilles
Marie s’adressa à un joli pin.
“Feuillage de mon pin, mon beau pin
ouvre-toi et cache mon petit enfant”.
Le pin s’ouvrit tout de suite et sans rien dire
cacha la mère et l’enfant en son sein.
Ah ! ah ! ah ! - “reste à l’abri Marie
Ah ! ah ! ah ! – car les Juifs ont pris un autre chemin”.
And when the lupine tree has shut
Maria knocked to a pine tree.
“My pine tree, pine tree
open up and hide my child”.
And the pine tree opened up at once
the mother and the son have hidden in the sine.
Ah! ah! ah! – hide Maria, hide
Ah! ah! ah! – that the Jews have gone another way.
E doppe ca lu bambino se salvaje,
cu‘ la manella santa lu carezzaje.
„Pignuole, tu puozza essere beneditto
ca riparasti a Dio zitto zitto.
Si oggi buono tu aviste lu core,
d‘incenso santo purtarraje l‘addore.
Ah! ah! ah! - ‘a Madonna e lu bambino se salvajeno.
Ah! ah! ah! - na mana piccerella ‚nce lassaje.
Ah! ah! ah! - pignuolo tu ca a Dio t’arapiste
Ah! ah! ah! - nce’ purtarraje la mano de Gesù Criste.
Après que l’enfant fut sauvé
avec sa main sacrée il caressa le pin.
“Mon pin, que tu sois béni
pour avoir caché Dieu sans protester.
Toi qui aujourd’hui a eu si bon cœur
tu auras l’odeur du saint encens”.
Ah ! ah ! ah ! – la Madone et l’enfant se sauvèrent,
Ah ! ah ! ah ! – une petite main resta gravée sur le pin,
Ah ! ah ! ah ! – ô mon pin, toi qui t’ouvris à Dieu
Ah ! ah ! ah ! – tu porteras sur toi la main de Jésus Christ.
And after, when the child was saved
with a holy hand she made a caress.
”Pine tree that you are blessed
because you had hidden God without saying no.
If today you were so good
someday of the holy incense you’ll smell”.
Ah! ah! ah! - Madonna and the child were saved,
Ah! ah! ah! - a sign of Christ she has left,
Ah! ah! ah! - pine tree that you opened yourself to God
Ah! ah! ah! - you will carry the hand of Jesus Christ.
Parzonarella mia
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Parzonarella mia
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Parzonarella mia
Parzunarella mia, parzunarella,
si ammore scioscia ‚mmocca a lu destino,
damme duie frutte de lo tuo ciardino.
Figliulo mio, io so‘ parzunarella,
ma so‘ guardiana de lo mio ciardino
nun songo femmena ca s‘arruvina.
Fermière, ma belle fermière,
si l’amour souffle dans la bouche du destin,
donne-moi deux fruits de ton jardin.
Mon jeune garçon, je suis la belle fermière
et je suis gardienne de mon jardin,
je ne suis pas femme à tout perdre.
My peasant lady, peasant,
if love blows in the mouth of destiny,
give me two fruits from your garden.
My boy, I’m the peasant lady
and I’m the guardian of my garden,
I’m not a woman who wants to spoil herself.
Damme sti purtualle malandrine,
dammelle presto si me le vuo‘ dare,
sinnò tu me arreduce a pazziare.
Nun tengo purtualle e ceraselle
ca non se ponno cogliere o ‚mprestare,
agge pacienza, senza pazziare.
Donne-moi ces oranges belles et coquines,
donne-moi les vite si tu veux bien,
sinon tu me réduis à la folie.
Je n’ai pas d’oranges ni de petites cerises
qu’on puisse cueillir ou emprunter,
sois compréhensif et ne fais pas de folies.
Give me your villain’s oranges,
give me quickly, if you want to give me them,
otherwise you’ll make me crazy.
I don’t have the oranges and cherries
which could be picked up or rented,
be patient and don’t joke.
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Si tu nun me vuo‘ da‘ sti ceraselle,
‚mpriestame l‘uorto e nun te dare affanno,
ca te l‘arracquo senza fare danno.
Chiss‘uorto mio nce tene uno frutto
e me lo guardo e me lu tengo caro,
ca si se coglie po‘ nun c‘è reparo.
Si tu ne veux pas me donner tes cerises,
donne-moi ton jardin et sois tranquille,
je te l’arroserai sans l’endommager.
Ce jardin n’a qu’un seul fruit
et je le garde car il m’est cher,
car si on l’abîme il n’y a plus de remède.
If you don’t want to give me these cherries,
lend me your garden and be quiet,
I’ll water it without damage.
This garden has only one precious fruit
and I watch it and I keep it dear,
because if it is disrupted there will no return.
Lu frutto tuoio me face sfrennesiare,
parzonarella mia, vide ca moro
si nun me fai ‚sta ‚ràzia, faccia d‘oro!
Farte ‚sta ‚ràzia a me me piaciarria,
ma si ce perdo po‘ la massaria,
tu me vuò fà‘ murire, arrassusia!
Ton fruit me fait perdre la raison,
ma belle fermière, ne vois-tu pas que je meurs
si tu ne m’accordes pas cette grâce, ô visage d’or!
J’aimerais bien t’accorder cette grâce,
mais si j’y perds ensuite la ferme,
tu me feras mourir, gare à moi!
Your fruit makes me crazy,
my peasant lady, look I will die,
if you wouldn’t make me this pleasure, oh golden face!
I’d like to make this pleasure for you,
but then if I’ll loose family and home,
you’ll make me die, hope it never happens!
Nanninella
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Nanninella
6
Nanninella
Nanninella sotto ‘o sole move
‘e trezze d’oro,
se mette a sunà,
‘ncoppa a l’evera sta annura
e ‘a paura se ne va.
Sona, sona
chistu popolo canta ancora.
Nanninella sous le soleil secoue*
ses tresses d’or,
se met à jouer
sur l’herbe elle est toute nue
et sa peur s’en va.
Joue, joue encore
que ce peuple continue à chanter.
Under the sun Nanninella*
moves her golden braids
and starts to play,
she’s naked on the grass
and doesn’t have any fear.
Play, play again
these people still believe
Nanninella allucca aret’o muro,
mo è sicura,
‘a guerra vo fa,
vott’o viento e passa ‘n’aquilone
e redenno se fa purtà.
Vola, vola
chistu popolo crede ancora.
Nanninella crie derrière le mur,
maintenant elle est sûre
de vouloir faire la guerre,
le vent souffle, un cerf-volant passe
elle rit et se laisse emporter.
Vole, vole encore
que ce peuple continue à y croire.
Nanninella shouts behind the wall,
now she’s sure
and wants to make a war,
the wind is blowing, the kite is passing
and laughing, she lets take her away.
Fly, fly again
These people are still singing.
Uè, nennè,
meglio a murì cantanno
pecchè ‘o popolo cresce
e ‘a musica jesce
‘a dinto ‘e saittelle,
addò accumencia ‘a guerra.
Écoute, ma fille,
il vaut mieux mourir en chantant
car le peuple grandit
et la musique sort
du fond des égouts,
là où la guerre commence.
Listen, my girl,
it’s better do die singing
because the people grow
and the music comes out
from the streets’ sewers,
there where the war begins.
Nanninella porta ‘o maltiempo
e doje parole
‘e libertà,
chi l’ha vista nun’ha perso ‘o viento
e cuntento se fa purtà.
Sona, sona
chistu popolo canta ancora.
Nanninella nous amène les orages
et deux mots
de liberté,
qui l’a vue n’a pas perdu le vent
et content se laisse emporter.
Joue, joue encore
que ce peuple continue à chanter.
Nanninella brings the storm
and two words
of freedom,
the one who has seen her, knows the wind
and lets gladly take him away.
Play, play again
these people still believe.
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Nanninela scende dinto ‘e vasce
e po’ s’affaccia
senza parlà,
tene ‘ncullo ‘a forza ‘e ciento facce
e l’addore d’o magnà.
Vola, vola
chistu popolo crede ancora.
Nanninella rentre chez les petites gens
les regarde
sans rien dire,
elle porte en elle la force de cent visages
et l’odeur de la bouffe.
Vole, vole encore
que ce peuple continue à y croire.
Nanninella comes into people’s homes
looks around
without speaking,
she has strength of hundred faces
and the smell of food.
Fly, fly again
these people still believe.
Uè, nennè,
meglio a murì cantanno
pecchè ‘o popolo cresce
e ‘a musica jesce
‘a dinto ‘e saittelle,
addò accumencia ‘a guerra.
Écoute, ma fille,
il vaut mieux mourir en chantant
car le peuple grandit
et la musique sort
du fond des égouts,
là où la guerre commence.
Listen, my girl,
it’s better do die singing
because the people grow
and the music comes out
from the streets’ sewers,
there where the war begins.
Vola, vola
chistu popolo crede ancora.
Sona, sona
chistu popolo canta ancora.
Joue, joue encore
que ce peuple continue à chanter.
Vole, vole encore
que ce peuple continue à y croire.
Play, play again
these people still believe.
Fly, fly again
these people still believe.
* Diminutif de Anne
7
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Ricciulina
7
Ricciulina
* Diminutive of Anna.
7
Ricciulina
Oi Ricciulina
oi marranchina
oi signurina
fai la li la
fa li la li la...
O Ricciulina*
ô coquine
ô mademoiselle
tu fais la li la
tu fais li la li la...
Oh Ricciulina*
oh little girl
oh lady
you make la li la
make li la li la...
Tu m’he traduto
e m’he feruto
l’aggio saputo
fai la li la
fa li la li la...
Tu m’as trompé
et m’as blessé
je l’ai appris
tu fais la li la
tu fais li la li la...
You betrayed me
you hurt me
I knew that
you make la li la
make li la li la…
Tu me vuò muorto
ma io me ne accuorto
ma hai gran tuorto
fai la li la
fa li la li la...
Tu me voudrais mort
je l’ai bien compris
mais tu as bien tort
tu fais la li la
tu fais li la li la...
You want me died
but I realized
but you are mistaken
you make la li la
make li la li la…
Stella diana
sì ruffiana
fai la puttana
fai la li la
fa li la li la...
Stella diana**
tu es une maquerelle
tu fais la pute
tu fais la li la
tu fais li la li la...
Stella diana**
you are pimp
you are a whore
you make la li la
make li la li la…
* Femme aux cheveux frisés.
** Lucifer est le nom donné dans l’Antiquité à la planète Vénus
quand elle est étoile du matin, c’est-à-dire quand elle apparaît
à l’est à l’aurore, avant le lever du Soleil. Dans ce cas, la planète
annonce la lumière du Soleil, raison pour laquelle elle fut
appelée Lucifer, du latin qui apporte la lumière.
C’est Pythagore qui identifia Lucifer, étoile du matin, et Vesper,
étoile du soir, à une seule et même planète, Vénus.
Durant la période du Stil Novo (1280–1310) la planète fut aussi
appelée Stella Diana, nom qui ne provenait pas de celui de la
déesse de la chasse mais du latin dies (jour) et qui la désignait
ainsi comme l’étoile qui annonce le jour.
* Woman with curly hair.
** At the ancient times Lucifer was a name given to the planet
Venus when it was a morning star, that is, when the dawn
appears. In this case the planet announces the sunlight, that’s
why it was called Lucifer, which in Latin means bringer of light.
Pythagoras identified Lucifer, the morning star, and Vesper, the
evening star in one planet, namely Venus.
During the period of the Stil Novo (1280–1310) the planet was
also called Stella Diana (Diana Star), the name didn’t come from
the goddess of hunting, but from the Latin dies (day).
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Donna Cuncetta
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Donna Cuncetta
8
Donna Cuncetta
Donna Cuncè parlate
donna Cuncè dicite
‘o tiempo d’e cerase è già fernuto.
Dint’a stu tuppo niro
ci stanno tutt’e paure
‘e nu popolo ca cammina sotta ‘o muro.
Donna Cuncè cacciate
tutt’e ricordi ‘a ‘mpietto
donna Cuncè alluccate pe’ dispetto.
Donna Cuncetta parlez-nous*
donna Cuncetta dites-nous
si le temps des cerises est déjà passé.
Dans votre chignon tout noir
il y a toutes les peurs
d’un peuple qui marche en rasant les murs.
Donna Cuncetta chassez
tous vos souvenirs de votre cœur
donna Cuncetta criez votre dépit.
Donna Concetta speak*
Donna Concetta tell us
the time of cherries has passed.
In your black chignon
there are all fears
of the people who walk hugging the walls.
Donna Concetta take out
all the memories from your breast
Donna Concetta shout for resentment.
E si vulesse Dio cu chesta fantasia
jettasse tutt’e cose a mare,
mo’ ca so’ vecchia e dormo
nun pozzo cchiù fà’ niente,
so’ na pezza ‘mmano a gente
e tengo mente.
Ma s’je fosse guaglione,
je fosse capurione
e quando vott’o viento dic’a mia
e sulamente si vulesse Dio.
Si Dieu le voulait, selon ma fantaisie
je jetterais toutes choses à la mer,
maintenant que je suis vieille et dors
je ne peux plus rien faire
je suis une serpillière dans les mains des gens
et ne peux que regarder.
Mais si j’étais plus jeune,
je serais le chef du quartier
alors que je dis mon mot quand il y a du vent
et seulement si Dieu le voulait.
And if God wants with this dreams
I’d throw everything away in the sea,
But now as I’m old and I’m asleep
I can’t do anything else
I’m just a rag in people’s hands
and I keep watching.
But if I were young
I would be a head of the people
and when the wind blows I can speak
if only God wants it.
* Prénom de femme (Conception)
* Woman’s name.
Ballo cantato
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Ballo cantato
9
Ballo cantato
Balla, votate tonna
comm’a ‘na faccia de palomma
balla dilicato fà muri lo ‘nnammurato.
Danse, tourne sur toi
avec ton visage de colombe
danse avec grâce à en faire mourir ton amoureux.
Dance, turn around yourself
with your face of a dove
dance delicately to make your lover die.
Balla ‘mpizze
ca lu diavolo te scapisse
balla forte forte ca lu diavolo te straporte.
Danse tout de suite
que le diable te possède
danse vite vite que le diable t’emporte.
Dance with a great enthusiasm
that the devil holds you
dance with much force that the devil takes you away.
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Canzone per Juzzella
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Canzone per Juzzella
10
Canzone per Juzzella
Quando nasciste tu forma d’argento
nasciste a lu tiempo
de la luna nova
‘ncielo sulo e stelle pe curona.
Quand tu naquis ô belle forme d’argent
tu nacquis au temps
de la nouvelle lune
avec dans le ciel les étoiles pour couronne.
When you were born the ingot of silver
you were born at the time
of a new moon
when there was the star’s crown in the sky.
Luna cresciente tu da stu giardino
cuglivi a uno a uno
tutti li culure
de la primmavera chiena ‘e sciure.
A la lune croissante toi dans ce jardin
tu cueillais une par une
toutes les couleurs
d’un printemps chargé de fleurs.
At the growing moon in this garden
one by one
you picked up all the colors
from the spring full of flowers.
A li tre notte de la luna chiena
tu ce si venuta
pe fare l’ammore
pe vasà tre vote chistu core.
A la troisième nuit de la pleine lune
tu es venue
pour faire l’amour
pour étreindre trois fois mon cœur.
On the third night of the full moon
you came
to make love
to kiss my heart three times.
Luna calante tu te si addormuta
comme a na palomma
ca ce vò murire
novi amanti statemi a sentire.
A la lune décroissante tu t’es endormie
comme un papillon
qui a envie de mourir
nouveaux amants écoutez-moi bien.
At the waning moon you fell asleep
as the butterfly
that wants to die
the new lovers listen to me.
Cicerenella
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Cicerenella
11
Cicerenella
Cicerenella teneva ‘no gallo
tutta la notte nce jeva a cavallo,
essa nce jeva po’ senza la sella,
chisto è lo gallo de Cicerenella.
Cicerenella mia
sì bbona e bella.
Cicerenella avait un coq*
elle le chevauchait toute la nuit,
mais sans se servir de selle,
voici le coq de Cicerenella.
O ma Cicerenella
tu es bonne et belle.
Cicerenella had a cock*
every night she rode on his back
and she went without a saddle,
this is the cock of Cicerenella.
My Cicerenella,
you are nice and beautiful.
Cicerenella tenea ‘na gallina
faceva ll’ove de sera e matina,
l’avea ‘mparata a magna’ farenella,
chesta è ‘a gallina de Cicerenella.
Cicerenella mia
sì bbona e bella.
Cicerenella avait une poule
elle faisait des œufs soir et matin,
elle lui avait appris à manger de la farine de maïs,
voici la poule de Cicerenella.
O ma Cicerenella
tu es bonne et belle.
Cicerenella had a hen
that layed eggs in the morning and in the evening,
she taught her to eat up the grain’s dust,
this is the hen of Cicerenella.
My Cicerenella,
you are nice and beautiful.
Cicerenella teneva ‘na votte
metteva da coppa e asceva da sotto,
ma nun teneva tompagno e cannella,
chesta è la votte de Cicerenella.
Cicerenella mia
sì bbona e bella.
Cicerenella avait un tonneau
qu’elle emplissait par le haut et vidait par le bas
mais elle n’avait ni cire ni mastic,
voici le tonneau de Cicerenella.
O ma Cicerenella
tu es bonne et belle.
Cicerenella had a barrel
that was filled from above and emptied from below
but it didn’t have a bung and a tap,
this is the barrel of Cicerenella.
My Cicerenella,
you are nice and beautiful.
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Cicerenella teneva ‘nu culo
ca pareva ‘nu cofanaturo
e l’ammustava la notte di stelle,
chisto è lu culo de Cicerenella.
Cicerenella mia
sì bbona e bella.
Cicerenella avait un gros cul
qui ressemblait à une jatte,
elle le dévoilait les nuits étoilées,
voici le cul de Cicerenella.
O ma Cicerenella
tu es bonne et belle.
Cicerenella had a bottom
that looked like a big trunk
and she showed it at night,
this is the bottom of Cicerenella.
My Cicerenella,
you are nice and beautiful.
Cicerenella teneva ‘na vacca
c’aizava la coda e mustrava la ‘ntacca,
ma nun teneva né ossa né pelle,
chesta è la vacca de Cicerenella.
Cicerenella mia
sì bbona e bella.
Cicerenella avait une vache
qui soulevait sa queue pour montrer sa raie,
mais elle n’avait ni os ni peau,
voici la vache de Cicerenella.
O ma Cicerenella
tu es bonne et belle.
Cicerenella had a cow
that lifted her tail and showed the pussy,
but had neither bones nor skin
this is the cow of Cicerenella.
My Cicerenella,
you are nice and beautiful.
Cicerenella s’aizava ‘a matina
menava li pisce ‘int’’o mantesino,
uno fujette de sott’’a vunnella,
chisto è lo pesce de Cicerenella.
Cicerenella mia
sì bbona e bella.
Cicerenella se levait tôt
elle attrapait les poissons dans son tablier,
mais l’un d’eux passa sous son jupon,
voici le poisson de Cicerenella.
O ma Cicerenella
tu es bonne et belle.
Cicerenella waked up early in the morning
and put fish in her apron,
one slipped under her skirt,
this is the fish of Cicerenella.
My Cicerenella,
you are nice and beautiful.
*Cicerenella, petit pois chiche, est le surnom d’une jeune fille
* Cicerenella, a small chickpea (from the Latin cicer),
and the nickname of a girl.
Secondo coro delle lavandaie
12
Secondo coro delle lavandaie
12
Secondo coro delle lavandaie
Uh Marò che bellu suonno,
uh Marò che bellu suonno
m’è benuto ‘nzuonno ‘e notte,
c’’o penziero ‘o stesso chiuovo
ca martella a sirece anne
e t’avuote dint’’o lietto,
e t’avuote e t’arrevuote
senza mai truva’ arricietto.
M’è benuto ‘nzuonn’’o rre,
m’è benuto comme fosse
proprio overo ‘nnanz’’a mme.
Seh... seh... seh... seh...
O Madone quel beau rêve,
ô Madone quel beau rêve
est venu en mon sommeil cette nuit,
une pensée comme cette idée fixe
qui tourmente à seize ans.
On se tourne dans le lit,
on se tourne et se retourne
sans jamais trouver le repos.
Dans ce rêve m’est apparu le roi,
il m’est apparu comme s’il était
vraiment devant moi...
Oui… Oui… Oui… Oui…
Oh Virgin, what a lovely dream
oh Virgin, what a lovely dream
I had in my sleep last night
with that thought - that same thought
nagging since your teens
and you turn in your bed
and you toss and you turn
without ever finding rest.
The king came to me in my dream
he came as if he were real,
just in front of me...
Yeah… yeah… yeah… yeah…
Proprio overo tale e quale
bello comm’’a san Pascale,
janco russo latte e mmele
comm’’o pesce ‘e san Rafele.
Uh Maronna m’aggio ‘ntiso,
m’aggio ‘ntiso ‘a trava ‘mpietto,
Vraiment tel quel
beau comme Saint-Pascal,*
blanc rouge lait et miel
comme le poisson de Saint-Raphaël.**
O Madone, j’ai ressenti,
j’ai ressenti un chevron dans la poitrine,
Yes, he looked right the same
as handsome as Saint Pasquale*
white red milk and honey
like Saint Raphael’s fish**
Oh Virgin, what I felt
I felt a beam hitting my breast
33
34
‘na trava e ‘nu paletto,
ddoie palle e ‘na scuppetta
e ‘na botta de curtiello,
tacco e ponta’nu martiello
quanno ‘nchiova e nun se chiea,
preta pommece e pummecéa.
Marammè, marammè,
chill’’o rre vulev’a mme.
Seh… seh… seh… seh...
un chevron et puis un pieux,
deux balles et un fusil
et puis un coup de couteau,
le talon et la pointe d’un marteau
qui clouait sans me plier,
j’étais prête à me laisser peloter.
Pauvre de moi, pauvre de moi
car le roi voulait de moi.
Oui… Oui… Oui… Oui…
a beam and a pole
two balls from a gun
and a stab
up and down goes the hammer
when it hits and doesn’t bend
pumice stone and snogging.
Poor me poor me
the king wanted me
Yeah...yeah...yeah...yeah...
I’ c’’o fazzuletto angrese
tutto posema e fatt’’a ccà,
l’aggio rat’’a stessa botta
cu ‘na mossa aggraziata,
l’è carut’’a vetrata,
l’è carut’’a gelosia,
‘ncopp’’o core,
‘ncopp’’o core
ca sunnanno dint’’o mmeglio
comme pienz’’e fa’ ll’ammore,
rint’’o suonno cu ‘e llenzole
s’arravogliano còre e core.
Ah… ah… ah… ah...
Moi avec un mouchoir anglais
tout amidon et fait ici,
je lui ai donné le même coup
avec un geste plein de grâce,
il n’a plus eu aucun doute
il n’a plus été jaloux
sur mon cœur,
sur mon cœur
car en rêvant si bien
on pense à faire l’amour,
dans le rêve et dans les draps
s’enveloppent nos deux cœurs.
Ah... ah... ah... ah...
I – with my English handkerchief
all stiff and ‘bring it on’
gave him the same blow
with a graceful move
the window pane fell
the shutter fell
onto his heart
onto his heart
and while he’s fast asleep
as he thinks of making love
in his sleep in the bed sheets
they wrap themselves, heart to heart
Ah… ah… ah... ah...
Quanno è stato a lu ballà
ih che musica e musicà,
vota e gira ‘a part’’e ccà
‘nziem’’a mme isso vò girà.
I’ aggio ritto maistà,
Maistà si faie ‘o palummo
ì t’’a facci’’a palummella
e t’’a facci’’a ballatela,
ma si ‘ncappe sott’’a scella
me fernisce ‘e rucchià.
Isso allora me tirava
e tirava ‘a ppont’’e pietto,
io pe’ sotto m’annascunnevo
scatenann’’o fierr’’o lietto.
Scatenanno ‘e matarazze
cu ‘e cuscine a ppere e a ccapo,
isso allora me sceriava
e int’’o stommaco me turcevo
comm’’e panne dint’’a culata
sott’’o sole ca ‘nfoc’’a loggia.
Quand vint le moment de danser
quelle musique, mais quelle musique,
il tourne et se retourne d’un côté et de l’autre
c’est avec moi qu’il veut danser.
Je lui ai dit “Majesté,
Majesté, si tu fais le pigeon
je te ferai le papillon
et je danserai devant toi,
mais si tu me heurtes sous les ailes
tu auras fini de me faire la cour”.
Alors il me traînait
et me tenait par la poitrine,
moi je me cachais sous le lit
à qui je déclarais la guerre,
bouleversant les matelas
et les coussins des pieds et de la tête.
Lui alors se frottait à moi
et en mon ventre tout s’entortillait
comme le linge pendant la lessive
sous le soleil qui brûle la terrasse.
When it came to dancing
oh what a music what a music
turn around, here there
with me he wants to twirl
I told him your majesty
Majesty if you’re a lovebird
then I’ll be your dove
and I’ll dance with you
but if you get stuck under my wing
then I’ll give up cooing.
And so he would pull me
pull me to his breast
and I would hide underneath
shaking the bed frame.
Shaking the mattresses
with pillows at the head and foot,
then he would stroke me
and in my stomach I felt wrung out
like the clothes in the washing
in the sun which burns the terrace.
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Una botta, roie botte,
gioia mia gioia mia
m’è benut’’a fantasia,
mena mè falla ‘sta spesa
ca so’ ricco e so’ rignante.
Si cu mme viene a cavallo
io t’’o metto st’aniell’’o rito,
e tt’’o metto,
e tt’’o metto,
ca si’ bella e ca te spetta
tu si’ ‘a bella delli cazette.
Ah… ah… ah… ah...
Un coup, deux coups
“ô ma joie, ma joie,
il m’est venu un désir,
viens avec moi faire tes emplettes
car je suis riche et je règne.
Si tu viens avec moi à cheval
je te mets cette bague au doigt,
je te la mets,
je te la mets
car tu es belle et elle te revient
tu es la belle fille aux chaussettes”.
Ah… ah... ah... ah...
A shot two shots
Oh my joy oh my joy
I feel like it now
go and make this purchase
‘cause I’m rich and I rule.
If you ride with me
I’ll shove a ring on your finger
and I’lll shove it
and I’ll shove it
‘cause you’re pretty and you deserve it
you’re the beauty amongst all women.
Ah… ah… ah… ah...
E m’ha miso a ‘sti parole
rint’’o core ‘na pugnlata
e po’ ‘mpietto m’ha rignuto
‘e lazziette oro e curalle,
perle ‘rosse fatt’’a nocelle,
pigne e ‘rappule cu ‘e diamante.
‘Nu spillone justo ccà,
n’at’’a ccà,
po’ cchiù a ccà.
Che pugnut’’int’’o sunnà.
Ah… ah… ah… ah...
Avec ces mots
il m’a poignardé le cœur,
puis il m’a couvert la poitrine
de colliers d’or et de corail
de perles rouges en forme de noisettes
et de grappes de diamants.
Une broche d’un côté,
une broche de l’autre côté,
puis une autre encore là.
Quelles piqûres dans mon rêve !
Ah… ah… ah… ah...
And with these words
he stabbed me in the heart
and then he covered my bosom
with gold chains and coral
beads in the shape of nuts
cones and bunches of diamonds.
A big brooch right here
another here
and another to the side.
Oh I got pricked in my sleep.
Ah… ah… ah… ah...
Quanno è stato a lu vasà
preta pommece e pommicià
siente ‘o fforte si vuò pruvà.
Cerasiello pe’ ‘mpont’’o musso,
mela janca e milo russo,
m’ha pigliato pe’ sott’’e brazze
e s’è miso a cunnulià.
Cunnulianno ‘sta fantasia,
viene ‘a ccà oi nenna mia
ca si’ fatta pe’ rignà.
Io te voglio cunzulà.
‘Mman’’a tte t’’o voglio dà
tutto ‘stu munno pe’ pazzià.
Comm’’a palla è ‘stu munno sano
e ì’ t’’a dongo ‘sta palla ‘mmano.
‘Mman’’a mme,
‘mman’’a tte,
si’ ‘a riggina e ì’ song’’o rre.
Seh… seh… seh… seh...
Au moment du baiser
j’étais prête à me laisser peloter,
que c’est beau de goûter tout ça.
Du piment sur mes lèvres,
une pomme blanche et une pomme rouge,
il m’a pris par dessous les bras
et a commencé à me bercer.
“En berçant ma fantaisie
viens là ma fille
car tu es faite pour régner.
Je veux te combler.
Dans tes mains je veux mettre
ce monde entier pour jouer.
Comme une balle est le monde entier
et je te donne cette balle dans les mains.
Dans mes mains,
dans tes mains
tu es la reine et je suis le roi”.
Oui… Oui… Oui… Oui…
When it came to the kissing
Pumice stone and snogging
it tastes hot if you will try.
A chilli pepper on the lips
white apple and red apple
he lifted me in his arms
and he started to rock...
And to cherish this fantasy
come, come, my sweetheart
‘cause you were born to be a queen.
I want to make you happy
In your hands I want to put
all this world to play with.
The whole world’s like a ball
and I’ll put it in your hands.
In my hands
in your hands
you are queen and I am king.
Yeah... yeah... yeah... yeah...
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Ma ‘int’’o suonno bell’’e bbuono
m’aggio ‘ntiso ‘ncopp’’a ‘na spalla,
cu ‘nu pizzeco ‘na strignuta
‘na stregnuta c’’o ppezzecà.
Uh Maronna e che sarrà.
Rint’’o mmeglio,
rint’’o mmeglio
era mammema ca ‘int’’o mmeglio
è benuta pe’ me scetà.
Uh mannaggia ‘a sciorta mia,
m’è carut’’a fantasia,
m’è caruta c’’o vulìo,
miett’’a toia ca ì mett’’o mmio
rint’’o mmeglio ‘e ‘stu ssunnà.
Uh mannaggia ‘o baccalà.
Chi t’è muorto oi mamma mà,
puozza sculà,
puozza schiattà,
puozz’j’ cercann’’a carità.
‘Na botta ‘nfronte puozz’ asseccà
pe’ sott’’o ponte d’’a Sanità.
Ah… ah… ah… ah...
Mais dans ce bel et bon rêve
j’ai senti sur mon épaule
un pincement et un serrement,
un serrement et un pincement.
O Madone que se passe-t-il ?
Sur le plus beau,
sur le plus beau,
sur le plus beau c’était ma mère
venue me réveiller.
Oh! Malédiction, quel sort que le mien,
la fantaisie est partie,
mon désir s’est envolé
“à toi puis à moi,
dans le meilleur de ce rêve”.
Maudit soit le crétin
que tu as perdu, ô ma mère !
puisses-tu te dessécher,
puisses-tu crever,
puisses-tu aller demander la charité.
Qu’un coup sur le front t’envoie te morfondre
sous le pont de la Sanità.***
Ah… ah...ah… ah…
But in my sleep out of the blue
I felt on my shoulder
like a pinch, like a squeeze
like a squeeze with a pinch.
Oh my Virgin, what can it be?
In the sweetest sleep
in the sweetest sleep
it’s my mother who in the sweetest sleep
has come to wake me up.
Alas! My adverse fate
I’ve lost the will
I’ve lost it with my desire
do your part and I’ll do mine
in the sweetest part of my dream.
For heaven’s sake
for Christ’s sake oh my goodness
may you turn up your toes
may you kick the bucket
may you end up begging.
May you hit your head
under the bridge in Sanità***.
Ah… ah… ah… ah...
Ih che luna,
ih che luna,
‘stu vulìo e ‘stu ssunnà
quanno vene me fa fa’,
ah ah ah ah
chi m’’a vene a cunzulà
a Raziella...
Quelle belle lune,
quelle belle lune,
ce désir et ce rêve
quand il en vient à me faire faire
ah ah ah ah
qui vient me satisfaire,
ma Graziella…****
What a moon
what a moon
this desire and this dreaming
when it comes it makes me say
Ah ah ah ah
Who’s going to satisfy my…
countess pussy…
Uh Maro’ Maro’ Maronna
lu marit’è muorto.
Uh Maro’ Maro’ Maronna
lu marit’è muorto,
cu ‘na rosa spampanata,
cu ‘na rosa spampanata
cu ‘na rosa spampanata l’ha lassata.
Mannaggia ccà mannaggia llà,
mannaggi’’a fessa ‘e mammeta,
pe’ sott’a te voglio passà
voglio vede’ comme se stà
e chella vò fà vò fà vò fà.
Gira e vott’’a mano ca vene,
O Madone, ô Madone
son mari est mort.
O Madone, ô Madone
son mari est mort.
Avec une rose flétrie,
avec une rose flétrie,
avec une rose flétrie il l’a laissée.
Malheur à tout le monde
et maudite soit la chatte de ta mère,
sous tes jambes je veux passer
pour voir comment c’est,
j’en ai envie, envie, envie.
Tourne et retourne cette main.
Oh my God my God my God
the husband’s dead.
Oh my God my God my God
the husband’s dead,
with a wilted rose
with a wilted rose
with a wilted rose he left her..
Damn here damn there
damn your mother’s pussy,
I want to lie under you
I want to see how it feels
and that’s what you want to do too.
Turn and push your hand in, and she’ll come
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soret’’a tene ‘a tene ‘a tena.
Vott’’a mano ca s’è ‘nfucata
e sott’a prevul’’a tiene ll’uva,
meglio a te ca a uno ‘e nuie
e piglia ‘o cane ca vene e fuie.
Piglia ‘o trebbete c’’a tiella,
s’è ‘nfucat’’a furnacella
e lu mare annizza annizza,
‘o tuoio è mmuscio e ‘o mio s’arrizza.
13
40
11 mesi e 29 giorni
13
Ta sœur aussi en a une, en a une, en a une.
Tourne la main qui est toute chaude,
et sous la tonnelle garde le raisin
c’est mieux à toi qu’à l’un de nous
et attrape le chien qui va et qui vient…
Prends le trépied avec la poêle,
mon four est chaud
et la mer excite, excite
le tien est mou et le mien durcit…
your sister has it has it has it.
Push your hand in, she’s all hot
and under the pergola she’s got grapes
better to you than to one of us
and catch the dog who comes and goes…
Take the tripod with the pan
and the grill is now hot
and the sea beckons
yours is soft and mine stands up straight…
*
**
***
****
* Saint Paschal Baylon. In the neapolitan tradition he’s
considered the saint patron of women.
** In Christian iconography the archangel Raphael is always
represented with a fish. In Naples, according to tradition, on
the feast of the saint (24 October) the procession went to
kiss the “fish of St. Raphael”. The fish in the lower classes is
often used to refer to the male’s member, as it’s also in case
of this text.
*** Is a bridge that connects the Museum of Capodimonte with
the National Archeological Museum. It was built by order of
Joachim Murat, King of naples from 1808 to 1815. The long
road that was formed with the construction of the bridge
was named Corso Napoleone, emperor and brother-in-law
of Murat.
Saint Pascal Baylón. Dans la tradition napolitaine il est
considéré comme patron des femmes.
Dans l’iconographie chrétienne Saint Raphaël archange
est représenté avec un poisson ; à Naples, les femmes
allaient traditionnellement baiser ce poisson le jour de la fête
du saint (le 24 octobre). Le poisson, dans les milieux
populaires, est souvent employé comme allusion au sexe
masculin, et c’est également le cas ici.
Ce pont relie le Musée National Archéologique au Musée
de Capodimonte. Il fut construit sur ordre de Joachim Murat,
Roi de Naples de 1808 à 1815. La longue rue qui traversait ce
pont s’appelait à l’époque Cours Napoléon, du nom de
l’Empereur, beau-frère de Murat.
A Naples le sexe féminin prend souvent le prénom de
femmes. Ici, le prénom choisi par l’auteur est le plus
commun : Graziella.
11 mesi e 29 giorni
13
11 mesi e 29 giorni
I’ scenno ra Salierno a vintun’ore
e a Napule arrivaie cu ‘e ccatene.
Je débarque de Salerne à vingt et une heures
et à Naples on arrive avec les chaînes.
I came from Salerno at nine o’clock
and I was chained up when I arrived in Naples.
Aizo ll’uocchie e veco ‘a Vecaria
addò se ‘ntise la cundanna mia.
Je lève les yeux et vois le tribunal
où a été prononcée ma condamnation.
I raise my eyes and see the court
where I was sentenced.
Oima’ t’arraccumanno ‘e chillo scellerato
e nun ‘a fà mancà ‘nu muorzo ‘e pane.
O ma mère, prends soin de ce scélérat
ne le laisse pas manquer d’un bout de pain.
Oh mother, take care of that wicked man
and don’t let him miss a piece of bread.
Ai’ lloco mò s’accosta chianu chiano
‘na varchetella a vela e addò me porta.
Voilà maintenant qu’accoste lentement
un petit bateau à voile qui va m’amener là-bas.
Here it is that comes closer slowly
a little boat who knows where it will take me.
Votta a passà chisti vintinov’anne
unnice mise e vintinove juorne.
Que passent vite ces vingt-neuf ans
onze mois et vingt-neuf jours.
Hope these twenty-nine years
eleven months and twenty-nine days will pass soon.
Oima’ t’arraccumanno ogne tre anne
‘e me mannà ‘na lettera e ‘nu saluto.
O ma mère, souviens-toi tous les trois ans
de m’envoyer une lettre avec ton réconfort.
Oh mother, don’t forget
to send me a letter and a greeting every three years.
41
Neapolis Ensemble 77
13
Tempo mancante (N. Areni)
Jesce Carnevale (E. Bennato)
‘O diavolo s’arrecreia (C. D’Angiò) La leggenda del lupino (Anon. / R. De Simone)
Parzonarella mia (Trad.)
Nanninella (P. Daniele)
Ricciulina (Trad.) Donna Cuncetta (P. Daniele)
Ballo cantato (E. Bennato)
Canzone per Juzzella (E. Bennato / C. D’Angiò)
Cicerenella (Trad.)
Secondo coro delle lavandaie (R. De Simone)
11 mesi e 29 giorni (Trad.) Maria Marone, voce . Edoardo Puccini, chitarre
Salvatore Della Vecchia, mandola . Marco Messina, flauti
Wally Pituello, violoncello . Raffaele Filaci, percussioni
1
Per la realizzazione di questo disco sono stati utilizzati i seguenti strumenti :
Edoardo : chitarra classica a sei corde, chitarra a dodici corde, chitarra battente ; Salvatore : mandolino,
mandola ; Marco : flauto traverso, flauto traverso basso, ottavino, flauto dritto soprano, flauto dritto contralto,
cromorni, bansuri ; Wally : violoncello, chitarrone ; Raffaele : set di tre tom, rullante, grancassa, piatti, tamburelli,
timpani, gong, cimbali, campanelli, nacchere, crepitacolo, unghie di capra, sonagli.
La voce maschile su Parzunarella mia è di Lello Giulivo.
La fisarmonica su ‘O diavolo s’arrecreia è suonata da Luigi Esposito.
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Pour la réalisation de ce disque nous avons utilisé les instruments suivants :
Edoardo : guitare classique à six cordes, guitare à douze cordes, guitare battente ; Salvatore : mandoline, mandola ; Marco : flûte traversière, flûte traversière basse, piccolo, flûte à bec soprano, flûte à bec alto, cromornes,
bansuri ; Wally : violoncelle, chitarrone ; Raffaele : tambours, caisse claire, grosse caisse, timbales, gong, tambourins, cymbales, cloches, sonnailles, castagnettes, crécelle, ongles de chèvres, grelots.
La voix masculine sur Parzunarella mia est de Lello Giulivo.
L’accordéon sur ‘O diavolo s’arrecreia est joué par Luigi Esposito.
For the realization of this record we used the following instruments:
Edoardo : classical guitar six strings, twelve strings guitar, battente guitar; Salvatore : mandolin, mandola;
Marco : transverse flute, bass transverse flute, piccolo, soprano recorder, contralto recorder, cromorns, bansuri;
Wally : cello, chitarrone; Raffaele : three toms set, snare drum, bass drum, cymbals, tambourines, timpani,
gong, jingles, bells, castanets, slap stick, ratchet, goat’s nails block, sleigh bells.
The male voice on Parzonarella mia is Lello Giulivo.
The accordion on ‘O diavolo s’arrecreia is played by Luigi Esposito.
42
10
11
12
4’03
1’50
2’31
5’36
4’56
3’56
3’35
3’41
3’40
3’10
3’38
6’45
3’10
Giorgio Mellone, arrangiamenti/arrangements (3, 4, 5, 6, 7, 8, 10, 11)
Produzione artistica/production artistique/artistic production: MusicaEtcetera (www.musicaetcetera.it).
Direzione artistica/direction artistique/artistic supervision: Ciro Costabile.
Registrato, missato e masterizzato/prise de son, mixage et mastering/sound recording, balance and mastering : Luigi Esposito.
Registrato/enregistrement/recording: 15.-31.03.2010, Studio Scere Aram (Scafati).
Produzione esecutiva/producteur/executive producer: Kaisa Pousset.
Direzione artistica æon/direction artistique æon/æon artistic supervision: Damien Pousset.
æon 56, rue Traversière, F-75012 Paris. C 2010 Imprimé en Autriche.
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www.æon.fr
AECD 1097
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