ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE
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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE
1 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “LARGO BRODOLINI” Sede Associata:"E. CAVAZZA" Distretto 41 Largo Brodolini, s.n.c. 00071 POMEZIA (RM) Tel 06 121123160 Fax 06 9106204 C.M. RMIS08800G – e-mail: [email protected] – C.F. 80444560587 ANNO SCOLASTICO 2014/2015 classe 5a C produzioni industriali curvatura chimico-biologica DOCUMENTO FINALE DELLA CLASSE Legge n.°425 del 10/12/97 art.5 del Regolamento n.°323 del 23/07/98 2 INDICE SINTETICA DESCRIZIONE DELLA SCUOLA Pag. 3 STORIA DELLA CLASSE 4 Obiettivi EDUCATIVI E FORMATIVI - TIPOLOGIA DEL LAVORO COLLEGIALE 6 CRITERI, STRUMENTI E LIVELLI DELLE VALUTAZIONI. TIPOLOGIA DELLE PROVE 7 ATTIVITA’ CURRICULARI, EXTRA E PARASCOLASTICHE Attività di orientamento Attività di alternanza scuola/lavoro OBIETTIVI RAGGIUNTI DAGLI STUDENTI IN TERMINI di CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITÀ CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI 8 9 3 1 – SINTETICA DESCRIZIONE DELLA SCUOLA a) Strutture e attrezzature b) La scuola e il territorio a) L’Istituto “Largo Brodolini” nasce nel 1966 come sede coordinata dell’ IPSIA “LOCATELLI” di Roma. Nel 1986 ottiene l’autonomia e assume il nome di IPSIA “CAVAZZA”; dall’anno scolastico 2000/2001 fino all’anno scolastico 2006/2007 è stato accorpato all’ITIS “Copernico”. A seguito di un trend positivo nelle iscrizioni degli ultimi anni e alla stabilità del numero degli allievi (in controtendenza a quanto sta avvenendo ultimamente negli istituti di questo tipo), la nostra scuola è tornata ad essere autonoma. Nell’anno scolastico 2011/2012 è stato istituito l’Istituto Tecnico; pertanto presso la sede di Largo Brodolini, a tutt’oggi, operano i seguenti orientamenti: o nell’Istituto Professionale sono attivi due indirizzi distinti in Manutenzione e Assistenza Tecnica (ormai giunto al termine del percorso formativo con due classi quinte e che è stato sostituito gradualmente dall’indirizzo tecnico meccanico) e settore Industria e Artigianato curvatura Chimico-Biologica (Operatore delle Produzioni Chimiche); o nell’Istituto Tecnico per il settore Chimica Materiali e Biotecnologie sono operanti i seguenti indirizzi: Chimica e Materiali, Biotecnologie Ambientali, Biotecnologie Sanitarie ; o nell’Istituto Tecnico per il settore Meccanica, Meccatronica ed Energia è operante l’indirizzo Meccanica e Meccatronica. La recente riforma della Scuola Secondaria di II grado , che ha radicalmente modificato l’istruzione e formazione professionale, ha fatto sì che i corsi tradizionali Professionali, per tecnico di laboratorio chimico-biologico, operanti nell’Istituto subissero una importante perdita di identità, che solo in questo ultimo anno scolastico sta gradualmente recuperando con la ricostituzione per il 2015/2016 di una classe prima per l’istruzione e la formazione professionale. Inoltre l’Istituto in quanto Polo Formativo Chimico – Farmaceutico e Biotecnologico, è stato sede fino all’anno scolastico 2010/2011 dei corsi I.F.T.S., autorizzati dalla Regione Lazio, tra cui quello per Tecnico esperto nella produzione di Biomolecole ottenute da lieviti e batteri e per Tecnico di Processo, Sviluppo, Produzione e di prodotto per le industrie farmaceutiche con competenza nel sistema di qualità. Con l’istituzione in Italia dei percorsi di Alta Formazione Tecnica post secondaria alternativa ai percorsi universitari, l’Istituto, da ottobre 2011, è socio della Fondazione ITS Nuove Tecnologie della Vita :Filiera di settore chimico, chimico farmaceutico e biotecnologico e sede legale del percorso ITS post diploma per “Tecnico Superiore per la ricerca e lo sviluppo di prodotti e processi a base biotecnologica”. La struttura edilizia è di recente costruzione, situata in un edificio di 2 piani, con ampi e luminosi spazi razionalmente collocati e che sono da ritenersi in condizioni discrete ed adeguate alle normative di legge sulla sicurezza e nei riguardi dei portatori di Handicap. Vi sono laboratori, aule per la didattica, aule speciali, uffici di segreteria, magazzini, biblioteca, bar. I laboratori presenti sono: Tecnologico CAD; Pneumatica e Sistemi ed Automazione; Macchine Utensili tradizionali e Macchine Utensili speciali a C.N.C.; Microbiologia; Chimica; Chimica Strumentale;Biotecnologia; Fisica; Aula Multimediale. Tutti i laboratori sono dotati di attrezzature informatiche; è stata parzialmente attivata una rete locale di Istituto che, a regime, raggiungerà tutte le postazioni presenti e che è già ora in grado di permettere l’accesso esterno ad INTERNET. Mancano la palestra e l’aula magna, previste nell’ultimo lotto dove dovrebbe trovare spazio anche il teatro, ma di cui a tutt’oggi non sono disponibili i fondi istituzionali. b) Per quanto riguarda il territorio, l’istituto opera a Pomezia con un bacino di utenza molto vasto, esteso a tutti i comuni limitrofi con conseguente elevato pendolarismo. Il territorio è però privo di centri di 4 aggregazione e tradizioni comuni. La diffusa erronea opinione che l'Istituto Tecnico e Professionale rappresenti l'unico sbocco per giovani poco motivati e privi di modelli culturali, spesso fa sì che l'utenza sia rappresentata da allievi poco scolarizzati. L’ambiente socio-economico di provenienza è quello di famiglie in genere monoreddito appartenenti a ceti sociali medio-bassi. Non ricevendo stimoli culturali sufficientemente adeguati né dall’ambiente familiare, né dal contesto socio-territoriale, che è caratterizzato da un tessuto produttivo di piccole e medie imprese, la scuola rappresenta spesso per gli studenti l’unico momento di crescita umana, culturale e di aggregazione. L’Istituto pone molta attenzione alla presenza degli alunni con cittadinanza non italiana e sui loro percorsi ed esiti scolastici durante tutto l’anno scolastico. Particolare considerazione, poi, è riposta nell’inserimento degli alunni disabili; la scuola garantisce le attività di sostegno adeguate ai bisogni degli alunni e il rispetto della normativa vigente. Alla luce di tali realtà familiari e territoriali risulta estremamente importante tenere conto per l’Istituto di alcuni elementi quali: la dispersione scolastica, lo svantaggio culturale, la scarsa partecipazione della componente genitori, le problematiche giovanili, i rapporti con le industrie e il mondo del lavoro. 2 - PRESENTAZIONE SINTETICA DELLA CLASSE a) Storia del triennio della classe. b) Continuità didattica nel triennio. c) Situazione della classe. d) Partecipazione delle famiglie a) Storia del triennio della classe. Il bacino di utenza della classe comprende i Comuni di Pomezia, Ardea, Castelli Romani e diversi complessi abitativi limitrofi. Un alunno risiede nel Comune di Pavona. Il territorio è poco omogeneo per tradizioni e povero di occasioni che fungano da stimolo culturale, con pochi centri aggreganti in grado di contribuire ad ampliare lo spazio culturale entro cui si muovono gli studenti. Provenienti da ambienti socio-economici e culturali diversi, i ragazzi rivolgono la loro attenzione in prevalenza a tutto ciò che riguarda la propria zona abitativa e al contesto familiare . La crescita individuale rimane pertanto influenzata quasi esclusivamente dall’ambiente di provenienza ed è circoscritta ad interessi che hanno innescato solo in parte significativi processi evolutivi. Apparentemente omogeneo ,il contesto economico è, in realtà, abbastanza diversificato ed è legato sia al mondo del lavoro dipendente che a quello della piccola impresa. Il forte pendolarismo rende difficoltosa e, comunque, faticosa la partecipazione ad attività extra-curricolari in orario extra scolastico. Accade spesso che, a causa delle disfunzioni del servizio dei trasporti, alcuni alunni tornino a casa nel pomeriggio inoltrato o entrino a scuola alla seconda ora di lezione. Gli allievi hanno mantenuto rapporti comunicativi corretti, ed in parte collaborativi, sia tra loro che nei confronti dei docenti e del personale non docente. Del gruppo fa parte un alunno con Piano Didattico Personalizzato elaborato nel corso di questo anno scolastico. All’avvio del triennio la classe era composta da ventidue elementi e presentava esigenze opposte e compatte in un contesto scolastico diversificato, dovute all’inserimento di alunni respinti e alla riorganizzazione in un solo corpo di due classi seconde con percorsi didattici non del tutto affini. La maggioranza dei ragazzi presentava quindi una preparazione di base in generale abbastanza completa, ma poco sistematizzata in un metodo di lavoro efficace, per alcuni ragazzi sussisteva una modesta disponibilità al dialogo educativo - didattico, un interesse debolmente precisato verso le materie e le problematiche chimico-biologiche, una motivazione insoddisfacente, una partecipazione alla vita 5 scolastica variabile e incerta. In quarta classe si sono poi inseriti altri quattro allievi con varie problematiche di natura didattica e comportamentale. E’ stato pertanto necessario, specie nei primi due anni, condurre un’azione decondizionante e di recupero, fare ricorso ad interventi individualizzati per ottenere omogeneità nella preparazione di base degli alunni, perché ognuno potesse esprimere- secondo i propri mezzi e le proprie capacità- un accettabile livello comportamentale e cognitivo. Nel passaggio dalla terza alla quarta classe, così come dalla quarta alla quinta classe nessun alunno è stato respinto. Nell’insieme si può dire che il gruppo-classe ha acquisito in gran parte sia l’integrazione sia la strutturazione corretta dal punto di vista relazionale, ma permane per quest’anno scolastico, per alcuni allievi una dinamica comportamentale improntata perlopiù alla superficialità e discontinuità nella partecipazione e nell’impegno . b) Continuità didattica nel triennio. Nell’iter scolastico la classe non ha goduto di una certa continuità didattica per tutte le discipline, in quanto il corpo docente non è stato nel complesso stabile per varie ragioni, non ultima la riforma del percorso Professionale. Indubbiamente ciò è stato penalizzante sia per i ragazzi sia per i docenti che non sempre hanno potuto svolgere una efficace azione didattica. c) Situazione della classe. La classe attualmente è composta da 26 allievi dal temperamento vivace ma partecipe. La classe si presenta piuttosto eterogenea per attitudini, interessi e sensibilità. Il tempo ha contribuito ad ammorbidire e smussare differenze presenti all’inizio del triennio e che ad oggi appaiono in gran parte superate. Gli allievi hanno maturato una sufficiente capacità di cooperazione; alcuni di essi hanno lavorato in modo autonomo, parte in maniera sufficientemente costante, altri con ritmi discontinui ed appena sufficienti, altri ancora in modo serio e responsabile. Tutti gli studenti hanno avuto l’opportunità di partecipare alle attività di recupero pomeridiano e/o sostegno individualizzato. La frequenza a queste attività, da parte di alcuni allievi della classe, non è stata però, particolarmente assidua, con conseguenti ripercussioni sul profitto. I 26 alunni che attualmente compongono la classe nel corso del triennio si sono perciò meglio definiti e precisati in tre gruppi : il primo ristretto ad un numero di dieci elementi, dotato di solide basi e di un corretto metodo di studio, di buone capacità logico-deduttive, ha fatto registrare una crescita nell’interesse e nella partecipazione alle varie attività, pervenendo a buoni livelli di conoscenze, capacità e competenze; il secondo gruppo, abbastanza numeroso, si è limitato in generale ad acquisire i contenuti fondamentali di alcune discipline, rivelando sia discontinuità di attenzione, partecipazione scolastica e di impegno personale sia obiettive incertezze di base; il terzo esiguo gruppo ha mostrato modesto profitto e maggiore difficoltà a coordinare le conoscenze o per demotivazione o per capacità e competenze, limitate all’esecuzione guidata di analisi ed a semplici procedure di esposizione/argomentazione e conservando disorganicità nella preparazione. Opportunamente e frequentemente stimolati ed incoraggiati, questi ultimi hanno tuttavia dimostrato un maggior senso di responsabilità ed un atteggiamento più disponibile nell’ultimo periodo di questo anno scolastico. 6 Per alcuni alunni si evince un numero medio di assenze alquanto importante, che ha spesso interferito in maniera non positiva con il normale svolgimento del percorso formativo. d) Partecipazione delle famiglie La partecipazione delle famiglie alla vita scolastica è stata, a parte qualche caso, episodica e debolmente propositiva, limitata quasi esclusivamente a qualche incontro con i Docenti nell'ora di ricevimento settimanale e negli incontri periodici programmati. 3 - OBIETTIVI EDUCATIVI E FORMATIVI – TIPOLOGIA DEL LAVORO COLLEGIALE La definizione di tali obiettivi è realizzata sulla base dei nuclei fondanti indicati nel POF dell’Istituto. Sulla base delle conoscenze, competenze e capacità che definiscono il profilo d’indirizzo del Diplomato in Produzioni Industriali e Artigianali - Settore Operatore delle Produzioni Chimiche, il Consiglio di Classe ha riassunto e definito degli obiettivi trasversali comuni da perseguire nella programmazione didattica di ogni singola materia. In questo contesto lo studente deve acquisire: Solida cultura di base; Propensione all’aggiornamento; Capacità critiche, creative e di comunicazione; Capacità organizzative; Disponibilità al lavoro individuale e di gruppo; Capacità di adattamento all’evoluzione del profilo professionale. Possedere nozioni e procedimenti per organizzare le tematiche culturali, anche in prospettiva pluridisciplinare Saper rielaborare informazioni e utilizzarle in modo consapevole e critico Saper operare in modo autonomo Saper comunicare con linguaggi tecnici specifici Il lavoro collegiale del Consiglio di classe si è basato essenzialmente sulla tipologia tradizionale. In relazione alle singole discipline sono state inoltre realizzate riunioni per materia per la definizione degli obiettivi formativi, dei programmi per il loro conseguimento, dei criteri di valutazione, dei testi da adottare, etc. Naturalmente in Istituto sono attive una serie di Funzioni strumentali per la realizzazione di attività collaterali. Le attività curricolari e l’organizzazione della didattica hanno seguito procedure tradizionali. Per il recupero dei debiti formativi durante l’anno scolastico sono state effettuate le seguenti attività: recupero in itinere ( su azioni di recupero individualizzate da svolgere a casa). recupero curriculare ( nel mese di febbraio, prevede l’interruzione della normale attività didattica, impiegando parte del monte ore di ciascuna disciplina). recupero in orario aggiuntivo, pomeridiano ( periodo febbraio- marzo, per la durata di 10 ore di attività rivolte a gruppi di non più di quindici alunni con carenze omogenee e sostanziali). 4 - CRITERI, STRUMENTI E LIVELLI DELLE VALUTAZIONI. TIPOLOGIA DELLE PROVE 7 LIVELLI e CRITERI di VALUTAZIONE La valutazione del livello di conoscenza, dei contenuti e delle capacità di apprendimento da parte degli alunni è stata effettuata mediante voti attribuiti secondo i criteri indicati nel POF. Nel giudizio di valutazione si è tenuto anche conto dei seguenti fattori: a) grado di acquisizione dei contenuti e delle conoscenze b) chiarezza espositiva e proprietà di linguaggio c) livelli di partenza e di arrivo d) continuità nell’impegno e) capacità di analisi e di sintesi. Criteri di valutazione del percorso didattico sono stati anche i seguenti: partecipazione intesa come capacità dello studente di relazionarsi all'interno della vita di classe e di contribuire allo sviluppo delle attività. impegno inteso come comportamento dello studente nei confronti dello studio e della volontà di migliorarsi metodo di studio inteso come capacità dello studente di organizzare il proprio lavoro sulla base di scelte selettive Al documento sono, inoltre, allegate le griglie di valutazione delle prove scritte e del colloquio orale STRUMENTI di VALUTAZIONE Il Consiglio di classe, come indicato nel POF, ha svolto le seguenti tipologie di valutazione Valutazione formativa: colloqui conversazioni e discussioni in classe controllo dei lavori svolti autonomamente a casa o in classe nelle attività di gruppo prove pratiche di laboratorio prove strutturate Valutazione sommativa: interrogazioni prove scritte (composizioni, riassunti, resoconti ,ecc.), anche svolte a casa relazioni orali e/o scritte questionari (aperti o a scelta multipla) TIPOLOGIA DELLE PROVE Oltre alle tradizionali verifiche orali, a carattere individuale e collettivo e verifiche scritte, sono stati effettuati test oggettivi come previsto della terza prova scritta. La prima simulazione di terza prova è stata svolta a marzo e si prevede di svolgerne un’altra a fine maggio (i testi proposti sono a disposizione della Commissione). La simulazione ha compreso prevalentemente quesiti a risposta aperta, tipologia quest’ ultima in cui gli studenti meglio si orientano ed 8 in cui hanno dato i risultati migliori. I test sono stati effettuati ciascuno su quattro materie scelte dal Consiglio di Classe (con tre quesiti per ogni materia): per la prima simulazione: inglese, matematica, laboratorio tecnologico, tecnologie applicate. per la seconda simulazione si prevede : inglese, matematica, tecnologie applicate, tecniche di gestione e conduzione. Sono inoltre state effettuate le simulazioni della prima e della seconda prova d’esame; entro la fine dell’anno scolastico si intende svolgere una simulazione di colloquio d’esame. 5 - ATTIVITA’ CURRICULARI, EXTRA E PARASCOLASTICHE (Viaggi d’istruzione, visite guidate, scambi, conferenze, teatro, cinema, attività sportive, ecc.) Durante l’anno è stato attivato lo sportello CIC per l’ascolto e il sostegno psicologico agli studenti. Sono state svolte visite guidate ai Laboratori di ricerca e controllo della SIGMA TAU , presso l’azienda di riciclaggio delle materie plastiche REMAPLAST, nel reparto produttivo del “Caffè Trombetta”. La classe ha partecipato alla visione del film : LA TRATTATIVA STATO – MAFIA di S. Guzzanti, nonché al laboratorio teatrale sviluppato sull’argomento “La Violenza sulle Donne”. Parte degli allievi hanno partecipato a gare regionali di Pallavolo e Pallacanestro: 22° Torneo del Trofeo “ACEA” Volley Scuola Trofeo “TIM” Pallacanestro Gli alunni hanno inoltre seguito le conferenze tenute dalle Associazioni : AIDO, sulla donazione degli organi CRI, sulla donazione del sangue 6 - ATTIVITÀ di ORIENTAMENTO La classe ha partecipato: al campus sull’orientamento il Salone dello Studente presso la FIERA di Roma ; alle Giornate Universitarie presso l’Università Roma Tre; al campus Scienza Orienta presso l’Università di TorVergata. 7 - ATTIVITÀ di ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO I ragazzi hanno seguito in toto le lezioni di ALTERNANZA SCUOLA LAVORO all’approfondimento nel compartimento chimico-farmaceutico dell’indirizzo NUTRACEUTICO (vedi programma allegato) . mirate 8 - OBIETTIVI RAGGIUNTI DAGLI STUDENTI in TERMINI di CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITÀ Gli studenti hanno acquisito, anche se in modo non sempre approfondito, i contenuti fondamentali delle varie discipline come pure le fondamentali abilità necessarie nei percorsi lavorativi. Per la maggior parte degli allievi appaiono accettabili le capacità logico-sintetiche come pure la comprensione strutturata delle 9 varie tematiche, mentre altri meno assidui nell’impegno devono essere opportunamente guidati, riuscendo comunque ad individuare i concetti chiave ed a sostenere conversazioni adeguate ai diversi contesti. Nelle materie di indirizzo, verso le quali la classe mostra a tratti una certa difficoltà, un maggior impegno nella seconda parte dell’anno scolastico ha consentito a diversi allievi di conseguire un miglioramento delle capacità analitiche e critiche, mentre altri hanno comunque migliorato i livelli di partenza. Gli studenti hanno acquisito una base nel complesso adeguata di abilità tecnico-pratiche che consentiranno loro di muoversi nelle aree di competenza. Nell’insieme, nelle varie discipline sono stati raggiunti, se pur con qualche difficoltà, gli obiettivi fissati nella programmazione iniziale. Riguardo le conoscenze, competenze, capacità nelle singole discipline si rimanda agli allegati B 9 - CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI 1. N° 10 Allegati relazione finale docenti a. Italiano b. Storia c. Inglese d. Matematica e. Tecnologia applicata ai materiali e ai processi produttivi f. Tecniche di produzione e organizzazione g. Tecniche di gestione e conduzione di impianti e macchine h. Laboratorio tecnologico ed esercitazioni i. Scienze motorie j. Religione 2. Schema moduli svolti in Alternanza Scuola Lavoro 3. Griglia di valutazione prima prova scritta 1. TIPOLOGIA A 2. TIPOLOGIA B 3. TIPOLOGIA C – D 4. Griglia di valutazione seconda prova scritta 5. Griglia di valutazione terza prova scritta 6. Griglia di valutazione del colloquio 7. Simulazione terza prova : tracce proposte 10 IL CONSIGLIO di CLASSE MATERIA DOCENTE Italiano Marina Mangianti Storia Marina Mangianti Inglese Pierfrancesco Tiseo Matematica Maria Masullo Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi Laboratorio di tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi Cosimo Forleo Alberto Silvestri Tecniche di produzione e organizzazione Anna Cocchini Laboratorio di tecniche di produzione e organizzazione Massimo Izzo Tecniche di gestione e conduzione di macchine e impianti Laboratorio di tecniche di gestione e conduzione di macchine e impianti Laboratori tecnologici ed esercitazioni Scienze motorie Religione firma Cosimo Forleo Alberto Silvestri Massimo Izzo Ornella Barbon Sabrina Viti POMEZIA 15.05.2015 FIRMA DEL COORDINATORE ____________________________ FIRMA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO _____________________________ 11 Istituto d’Istruzione Superiore LARGO BRODOLINI POMEZIA 00040 POMEZIA,Largo Brodolini s.n.c. Tel. 06 121123160 Distretto 41° RELAZIONE FINALE Disciplina: Italiano Classe 5^ C p.i. a.s. 2014-2015 Prof.ssa Marina Mangianti La classe, composta da 26 alunni, si è rivelata soddisfacente sotto ogni profilo. Dal punto di vista dell’impegno, gli studenti hanno dimostrato senso di responsabilità e attiva partecipazione al dialogo didattico, offrendo una preparazione approfondita ed esauriente; solo alcuni elementi hanno rivelato alcune difficoltà nell’esposizione scritta e anche orale, va sottolineato, però, come gli stessi studenti si siano impegnati per migliorare i risultati. E' stato dedicato tempo alla produzione scritta, nello specifico all’elaborazione del saggio breve e all’analisi del testo poetico, così da mettere tutti gli alunni nelle condizioni di affrontare l’Esame di Stato in modo adeguato. Solo una piccola parte della classe rivela ancora nella lingua italiana una competenza espressiva non del tutto adeguata ai contenuti disciplinari più complessi e presenta alcune difficoltà a livello di organizzazione espositiva, pertanto, è necessario che il docente guidi nella rielaborazione dei contenuti acquisiti. Il programma pensato e pianificato all' inizio dell' anno scolastico è risultato troppo ambizioso per il tempo rivelatosi esiguo, nonostante il ricorso a interventi didattici pomeridiani, si sono dovuti apportare alcuni tagli. CONOSCENZE Conoscenza della figura dell’intellettuale in termini di vita, pensiero e poetica; conoscenza dell’opera; contestualizzazione. Quasi tutti gli alunni hanno acquisito conoscenze soddisfacenti, grazie a uno studio personale metodico. Nel complesso i risultati possono considerarsi buoni. CAPACITA’ Esposizione adeguata e organica degli argomenti proposti; elaborazione e argomentazione delle proprie opinioni; formulazione di fondati giudizi critici e personali. COMPETENZE Acquisizione del linguaggio letterario; esegesi dei testi letterari presi in esame, interpretazione dell’opera e sua contestualizzazione; capacità di confrontare testi e stabilire relazioni; 12 produzione scritta di elaborati di diverse tipologie testuali. Gran parte della classe ha raggiunto un livello più che discreto in termini di competenze e capacità; solo un piccolo gruppo di alunni ha raggiunto obiettivi complessivamente sufficienti. METODOLOGIA Le ore a disposizione sono state utilizzate non solo per svolgere le lezioni necessarie alla conoscenza della letteratura italiana, ma anche per effettuare la lettura e l’esegesi dei testi chiave, che hanno contribuito a un miglior apprendimento delle varie poetiche prese in esame. La metodologia didattica si è avvalsa soprattutto del metodo riproduttivo, affiancato da quello produttivo, che consente di far scoprire concetti e informazioni direttamente allo studente, sollecitato, altresì, a eseguire autonomamente l’analisi dei testi. VERIFICHE E VALUTAZIONI Le verifiche sono state sia orali che scritte. Nell’elaborazione scritta si sono affrontate tutte le tipologie testuali oggetto di esame. I criteri di valutazione, adottati sia nelle prove orali che in quelle scritte, si intendono riferiti ai livelli di conoscenza e competenza:1) pertinenza a quanto richiesto; 2) conoscenza dell’argomento; 3) fluidità espositiva e proprietà di linguaggio; 4) capacità di analisi; 5) capacità di confronto; 6) rielaborazione personale dei contenuti. STRUMENTI I materiali didattici utilizzati sono stati il testo scolastico in adozione e appunti di approfondimento. CONTENUTI E TEMPI IMPIEGATI PER LO SVOLGIMENTO Testo in adozione: M. Sambugar,G. Salà - Gaot - vol.2-3°a, Ed. La Nuova Italia RIPRESA DELLA NOZIONE DI ROMANTICISMO 4h G. LEOPARDI 14h Biografia Pensiero Poetica Opere LETTURE E ANALISI dallo Zibaldone: “Infelicità del mondo” da I Canti: “L’Infinito” “La sera del dì di festa” “Alla luna” “Il sabato del villaggio” dalle Operette morali: “Dialogo della Natura e di un Islandese” “Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passegere” A. MANZONI 9h Biografia Pensiero Poetica 13 Opere LETTURE E ANALISI dall' Adelchi: “Coro dell'atto III” dalle Odi Civili: “Marzo 1821” IL POSITIVISMO Caratteri generali La nascita delle scienze umane La psicanalisi di Freud Le reazioni al Positivismo Il pensiero di Nietzsche 4h IL NATURALISMO Caratteri generali e poetica E. e J. De Gouncourt, “ Questo romanzo è un romanzo vero ” E.Zola, “Osservazione e sperimentazione” 3h IL VERISMO Caratteri generali e poetica L.Capuana, “Verità e immaginazione” 3h G. VERGA Biografia Pensiero Poetica Opere LETTURE E ANALISI da Vita dei campi: “La roba” Prefazione a “ L'amante di Gramigna” 7h LA REAZIONE AL NATURALISMO E AL VERISMO: IL SIMBOLISMO FRANCESE Caratteri generali 1h IL DECADENTISMO Caratteri generali Romanticismo e Decadentismo Poetica 2h G. PASCOLI Biografia Pensiero Poetica Opere LETTURE E ANALISI da Myricae: “Novembre” “Lavandare” “X Agosto” 7h 14 dai Canti di Castelvecchio: “Nebbia” “Il gelsomino notturno” da La grande proletaria si è mossa:“Sempre vedendo in alto...il nostro tricolore” G. D’ANNUNZIO Biografia Pensiero Poetica Opere LETTURE E ANALISI da Alcyone: dal Notturno: 4h “La pioggia nel pineto” “Deserto di cenere” IL FUTURISMO 3h Caratteri generali e poetica LETTURE E ANALISI F.T.Marinetti, Manifesto del Futurismo “Aggressività, audacia, dinamismo” A. Palazzeschi ”E lasciatemi divertire” ARGOMENTI ANCORA DA SVOLGERE AL 15 MAGGIO LUIGI PIRANDELLO ITALO SVEVO POESIA TRA GLI ANNI VENTI E QUARANTA ERMETISMO G. UNGARETTI EUGENIO MONTALE Pomezia,11.05.2015 - 15 Istituto d’Istruzione Superiore LARGO BRODOLINI POMEZIA 00040 POMEZIA,Largo Brodolini s.n.c. Tel. 06 121123160 Distretto 41° RELAZIONE FINALE Disciplina: Storia Classe 5^ C p.i. a.s. 2014-2015 Prof.ssa Marina Mangianti CONOSCENZE I contenuti della disciplina sono stati affrontati per grandi tematiche, relative alla storia dell' ottocento e del novecento. A causa delle poche ore a disposizione rispetto alla vastità del programma, si è operata una scelta di tipo qualitativo degli argomenti. Il riferimento al quadro internazionale è stato dato solo nelle linee essenziali, privilegiando lo studio relativo agli avvenimenti del nostro paese. CAPACITA’ Saper esporre oralmente i fatti, utilizzando un lessico proprio della disciplina; saper evidenziare relazioni tra gli eventi; saper argomentare e sostenere un giudizio motivato sui fatti storici. COMPETENZE saper ricostruire nelle sue linee essenziali il processo storico; saper interpretare e valutare i fatti storici; saper utilizzare le informazioni e le conoscenze per interpretare i fenomeni del presente. Gli obiettivi minimi sono stati raggiunti solo da alcuni alunni, la maggior parte ha raggiunto livelli superiori. METODOLOGIA Nella metodologia didattica è prevalsa la lezione frontale. VERIFICHE E VALUTAZIONI La valutazione, sia di tipo formativo che sommativo, è stata compiuta attraverso verifiche orali e anche scritte. I criteri di valutazione adottati si intendono riferiti ai livelli di conoscenza e competenza: 1) pertinenza a quanto richiesto; 2) conoscenza dell’argomento; 3) fluidità espositiva e proprietà di linguaggio; 4) capacità di analisi; 5) capacità di confronto; 6) rielaborazione personale dei contenuti. STRUMENTI Lo svolgimento del programma è stato supportato dal libro di testo in adozione, dalla lettura di documenti e da materiale tratto da altri testi, per consentire di “raccontare” la storia senza fornire la solita sterile nozione. CONTENUTI E TEMPI IMPIEGATI PER LO SVOLGIMENTO 16 Testo in adozione: U. Diotti, Raccontare la storia, vol.2-3, De Agostini L’ETA' DELLA RESTAURAZIONE: Congresso di Vienna Santa AlleanzaSocietà segrete Moti del 1820-1821 Moti del 1830-1831 3h I MOTI RIVOLUZIONARI DEL 1848-1849 le guerre di indipendenza la politica di cavour l'unita' d' italia 5h LA DESTRA E LA SINISTRA AL POTERE 4h LA BELLE ÈPOQUE: 1h L’ITALIA GIOLITTIANA Quadro di insieme 4h LA PRIMA GUERRA MONDIALE: Motivo occasionale, cause politiche ed economiche Gli scenari extra europei L’entrata in guerra dell’Italia Sviluppo della guerra Fine della guerra La conferenza di pace I trattati di pace 6h LA RIVOLUZIONE RUSSA: 1h Quadro di insieme L’ETA’ DEI TOTALITARISMI: 4h Fascismo,Nazismo,Stalinismo LA CRISI DEL 1929 E IL NEW DEAL 2h Quadro di insieme -----------------------------------------------------------------------------------------------ARGOMENTI ANCORA DA SVOLGERE AL 15 MAGGIO LA SECONDA GUERRA MONDIALE: IL BIPOLARISMO USA – URSS LA NUOVA ITALIA POST BELLICA Pomezia, 11.05.2015 17 RELAZIONE LINGUA INGLESE CLASSE V Cpi prof. PIERFRANCESCO TISEO OBIETTIVO: raggiungimento del livello B2 del PEL attraverso l’integrazione delle varie abilità: ascolto, lettura, produzione orale, produzione scritta, interazione orale e interazione scritta; acquisizione del vocabolario tecnico di settore COMPETENZE TRASVERSALI COMPETENZE DI AMBITO COMPETENZE SPECIFICHE Leggere, comprendere, interpretare e produrre brevi testi orali e scritti riguardanti l’ambito personale, familiare e relazionale Comprensione di articoli tecnici di settore Parlare di lavoro Parlare di obbligo e di assenza di obbligo Individuare e fornire informazioni specifiche in testi Acquisire e orali e scritti relativi a interpretare vita quotidiana l’informazione Dare suggerimenti Parlare di azioni future programmate ed esprimere un’intenzione Comunicare Progettare Collaborare e Comunicare ed partecipare interagire in ambiti di conversazione lavorativa Agire in modo Repertorio di autonomo e strutture, lessico ed responsabile espressioni in contesti riguardanti il mondo più strettamente Risolvere i collegato alla propria problemi esperienza di vita e lavorativa Individuare collegamenti e relazioni ABILITA’ Riconoscere ed utilizzare le strutture della lingua presenti nei testi CONOSCENZE CONTENUTI Strutture grammaticali della lingua inglese I verbi di preferenz a + forma in-ing Gli avverbi di modo PRESENT SIMPLE e PRESENT CONTIN UOUS in utilizzi diversi dal presente Elementi tecnico Comprendere i specifici delle punti principali funzioni della di messaggi lingua tecnico specifici Lessico fondamentale Descrivere in per la gestione maniera comunicazioni approfondita orali in contesti esperienze ed formali e eventi relativi informali all’ambito personale e Contesto, scopo professionale e destinatario della Utilizzare in comunicazione modo adeguato orale, verbale e le strutture non verbale grammaticali Connettivi logici Interagire in conversazioni Varietà lessicali articolate su in rapporto ad temi di ambiti e contesti interesse diversi personale, quotidiano, Tecniche di sociale o lettura analitica professionale e sintetica Esprimere un’opinione Fare, accettare e rifiutare inviti Parlare di eventi passati con effetti nel presente Parlare della durata Fare acquisti Riferire quanto è stato detto Parlare di quantità Parlare di emozioni Parlare delle probabili conseguenze di un’azione Esprimere certezza, Utilizzare in Tecniche di SHOULD e SHOILDN ’T Have to e don’t have to Will per decisioni spontanee e offerte PAST PERFECT (1,2) PRESENT PERFECT (1,2) 18 possibilità incertezza Verificare informazioni e modo adeguato lettura le strutture espressiva le grammaticali Scrivere testi su temi di interesse personale, quotidiano, sociale o professionale Scrivere correttamente testi su tematiche coerenti con i percorsi di studio Riflettere sui propri atteggiamenti in rapporto all’altro in contesti multiculturali PRESENT PERFECT (3) Il discorso indiretto (say e tell) Used to e forma passiva Tag questions Il periodo ipotetico Will/may/ might La forma passive Linguaggio tecnico specifico di pertinenz a Strumenti ed andamento generale: Gli strumenti didattici che sono stati utilizzati per l’apprendimento/insegnamento della materia permettevano di sviluppare in modo integrato tutte le abilità linguistiche e miravano a creare motivazione negli studenti. La docente di ruolo ha svolto le unità didattiche previste dal piano di studi fino all’unità 13 del libro di testo. Dalla mia presa in carico il 12 Marzo ho concluso le ultime due unità per poi concentrare le lezioni sull’apprendimento di settore tramite il testo “Into Science”. Dopo aver realizzato un test di accertamento del livello linguistico degli studenti, ho riscontrato una grave carenza nella parte espositiva e comprensiva, esclusi pochi allievi, cosicché ci siamo concentrati su dei modelli di apprendimento lessicali e comunicativi specifici del settore tecnico di riferimento. Le unità realizzate finora sono in linea con il piano di studi e tramite un approccio comunicativo sono stato in grado di stimolare e raggiungere obiettivi soddisfacenti in tutti gli studenti. 19 Metodologia La metodologia utilizzata ha favorito un discreto raggiungimento delle competenze trasversali e di ambito sotto il punto di vista lessicale e morfosintattico. Il metodo utilizzato è stato quello funzionalecomunicativo; sono stati attivati lavori di gruppo, ricerche individuali e sono stati guidati gli studenti a partecipare e comunicare attraverso presentazioni di gruppo e partecipazioni attive alle interrogazioni. I contenuti sono stati proposti senza una distinzione netta delle abilità, attraverso un percorso didattico che ha previsto quattro fasi distinte: Presentazione Comprensione Ripetizione Assimilazione Riprendendo il percorso didattico della titolare di cattedra, a cominciare dai test di recupero somministrati le prime due lezioni che ho presieduto, attraverso l’utilizzo dell’approccio nozionalefunzionale, concludendo il discorso comunicativo e morfosintattico, per poi iniziare un approfondimento a livello socioculturale e tecnico specifico in un’ottica di interdisciplinarietà, funzionale ad affrontare l’esame di stato prima, l’università e il lavoro in genere. MODALITA’ DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE Al momento stiamo verificando il raggiungimento degli obbiettivi della programmazione per la correzione di eventuali errori di impostazione e di assimilazione dei contenuti. Gli indicatori che sto prendendo in considerazione sono: le competenze attraverso conoscenze e contenuti adeguati nel loro graduale sviluppo. Da queste informazioni si possono trarre indicazioni oggettive sulle competenze da promuovere in seguito. La valutazione non è sanzionatoria e selettiva ma trasparente e condivisa, tesa a far sì che lo studente abbia piena consapevolezza dei traguardi da raggiungere e di quelli raggiunti. Essa non è limitata alla classica interrogazione o alle prove scritte, che rispecchiano comunque quelle previste da programmazione. POMEZIA 11/05/2015 20 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE MATEMATICA CLASSE 5 Cp.i. prof.ssa MARIA MASULLO OBIETTIVI CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’ FUNZIONI: classificazione, dominio, segno e intersezioni con gli assi LIMITI: concetto intuitivo e calcolo dei limiti; forme indeterminate CONTINUITA' DI UNA FUNZIONE: punti di discontinuità ASINTOTI: definizione e loro classificazione (orizzontali, verticali e obliqui) DERIVATE: definizione, significato geometrico e regole di derivazione (derivata di un prodotto di funzioni e di un quoziente). Equazione della retta tangente al grafico di una funzione in un suo punto, FUNZIONI CRESCENTI E DECRESCENTI: studio della monotonia di una funzione MASSIMI E MINIMI RELATIVI e ASSOLUTI DI UNA FUNZIONE STUDIO DI FUNZIONI algebriche razionali intere e fratte E LORO RAPPRESENTAZIONE GRAFICA LETTURA DEL GRAFICO DI UNA FUNZIONE Dato il grafico di una funzione determinare le caratteristiche Saper classificare una funzione e determinare il suo dominio. Studiare il segno di una funzione e determinare i punti di intersezione con gli assi Acquisire il concetto intuitivo di limite. Saper calcolare il valore di semplici limiti e sapere eliminare i vari tipi di indeterminazione Riconoscere la discontinuità (di I, II e III specie). Comprendere il significato geometrico di derivata. Saper scrivere l’equazione della retta tangente al grafico di una funzione in un suo punto Saper calcolare la derivata di funzioni razionali intere e fratte. Studiare la monotonia di una funzione. Determinare massimi e minimi relativi di una funzione. Studiare una funzione razionale intera e fratta. Rappresentare graficamente una funzione, note le sue caratteristiche Saper leggere il grafico di una funzione: dedurre dominio, segno, punti d’incontro con gli assi, limiti agli estremi del dominio, asintoti, intervalli di monotonia, punti stazionari, Utilizzare consapevolmente tecniche e procedure di calcolo. Analizzare il grafico di una funzione e dedurre da esso le sue proprietà. Capacità di mettere in relazione tra loro gli argomenti trattati e darne una valutazione critica. Utilizzare metodi, linguaggi e strumenti matematici per interpretare fenomeni di varia natura e affrontare situazioni problematiche nuove. 21 2 - CONTENUTI DISCIPLINARI PER U. D. UNITA' DIDATTICHE Raccordo con il programma di quarta: Disequazioni 1°-2° grado, disequazioni fratte, sistemi di disequazioni Le funzioni: definizione e classificazione La ricerca del campo di esistenza (razionale – irrazionale –intere e fratte) Le funzioni pari e le funzioni dispari Studio del segno di una funzione Intersezione con gli assi cartesiani I limiti delle funzioni Gli intorni di un punto Il limite finito di una funzione in un punto Il limite destro e il limite sinistro di una funzione in un punto Il limite infinito di una funzione in un punto Il limite finito di una funzione per x che tende a più o meno infinito Il limite “più o meno infinito” di una funzione per x che tende a più o meno infinito Le operazioni sui limiti Le funzioni continue e il calcolo dei limiti Definizione Continuità delle funzioni razionali Classificazione dei punti di discontinuità di una funzione I calcolo dei limiti: forme indeterminate ( +∞ -∞ ;∞/∞ ; 0/0 ) Derivate delle funzioni Definizione Interpretazione geometrica della derivata Le derivate fondamentali e il calcolo delle derivate Equazione della retta tangente al grafico di una funzione in un suo punto Lo studio delle funzioni Le funzioni crescenti e decrescenti e le derivate. I massimi e i minimi delle funzioni Gli asintoti Lo studio e il grafico di una funzione 3 – METODOLOGIE lezione frontale Lezione frontale dialogata. Esercitazioni alla lavagna. Attività di recupero ( 4 ore ) 4 - MATERIALI DIDATTICI Testo in adozione: “Lineamenti di analisi.” Bergamini, Trifone, Barozzi. Editore: Zanichelli Appunti e schede di lavoro fornite dall’insegnante 22 5 - TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Verifiche orali :interrogazioni brevi e lunghe Verifiche scritte: esercizi, questionari a risposta singola e a risposta multipla. VALUTAZIONE GLOBALE DELLA CLASSE La classe, composta da 26 alunni, mi è stata affidata solo a novembre di quest’anno scolastico. Durante l’anno, la classe ha assunto un comportamento corretto, ma non sempre responsabile. L’applicazione per lo studio della disciplina e la partecipazione alle lezioni sono state per la maggior parte della classe appena sufficienti; solo alcuni studenti hanno partecipato in modo adeguato e costante al dialogo educativo. In modo particolare l’impegno a casa della maggior parte della classe è stato carente, inferiore alle capacità personali e superficiale. Durante le lezioni ho cercato di colmare le gravi lacune pregresse presenti nella preparazione degli alunni, per agevolarli nello studio e soprattutto nella comprensione del programma di quinta. La maggior parte della classe ha dimostrato una certa difficoltà di assimilazione dei concetti soprattutto teorici della materia, prediligendone la parte applicativa; pertanto ho cercato di dare risalto alla parte pratica della disciplina in vista dell’esame finale. Pomezia, 12 maggio 2015 23 TECNOLOGIA APPLICATA AI MATERIALI E AI PROCESSI PRODUTTIVI Classe 5 C P.I. Proff. Forleo Cosimo e Silvestri Alberto Nelle classi del biennio precedente, il programma, previsto dalle linee guida ministeriali di Tecnologia applicata ai materiali e ai processi produttivi, escluso la parte di laboratorio, non è stato praticamente svolto. Purtroppo non sono stati svolti neppure alcuni argomenti di chimica-fisica propedeutici e fondamentali per la disciplina. Per cui è stato necessario iniziare il programma ex novo del biennio insieme allo studio dei principali argomenti della chimica-fisica. Per cui nel programma , qui di seguito riportato, non si fa distinzione fra gli argomenti del 3° o del 4° anno o del 5°; di quest’ultimo, che aveva l’obiettivo di affrontare , particolarmente, lo studio e lo sviluppo di progetti innovativi, dopo la conoscenza delle caratteristiche dei materiali , del funzionamento delle apparecchiature e dell’evoluzione dei processi , si è potuto svolgere soltanto quanto umanamente possibile, alla luce dei tempi ristretti e dei tempi di apprendimento della classe nella sua interezza. PROGRAMMA S.I. di misura; Classificazione dei materiali e delle loro proprietà; materiali cristallini e amorfi. Struttura cristallina; sistemi e reticoli; difetti di struttura; legame metallico; allotropia : esempi del Fe, C, O. Polimorfismo e isomorfismo: esempi. Proprietà meccaniche: Elasticità, plasticità; Sollecitazioni statiche semplici; concetti fondanti statica; Resistenza alle sollecitazioni; prova di trazione, deformazioni unitarie e tensioni unitarie, legge di Hooke, rigidità e modulo di elasticità; concentrazioni degli sforzi; tenacità; prova di flessione; comportamento a compressione; diagramma energia di legame-distanze atomiche; resilienza, pendolo di Charpy; Durezza, calcolo della Durezza Brinell, scala Mohs, durezza Shore. Momento di una forza e reazioni vincolari. Rottura duttile e rottura fragile; carichi periodici; resistenza a fatica e rottura a fatica, diagramma di Wholer. Proprietà Tecnologiche: duttilità e malleabilità; temprabilità. Proprietà fisiche: calore specifico; calore latente; tensione di vapore; temperatura critica; Isotropia e anisotropia; Conducibilità termica; calcolo calore trasmesso attraverso una parete verticale e pareti in serie; legge di Fourier; coefficiente di conducibilità dei materiali in uso nell’edilizia. Dilatazione termica lineare; coefficiente termico lineare, superficiale e volumetrico. Calore sensibile e calore latente. Potere calorifico superiore e inferiore dei combustibili; calcolo. Tensione superficiale ed energia superficiale, bagnabilità e capillarità. Materiali amorfi: polimeri e stato vetroso ( generalità) Applicazioni tecnologiche: Coefficiente globale di scambio e trasmittanza; coefficiente di pellicola. Esempi : scambio di calore in uno scambiatore di calore, in un evaporatore. Vapore saturo. Bilancio di materia e di energia. I.P.E. e diagramma di Dhuring. Calcolo del calore scambiato e della superficie di scambio necessaria. Evaporatore con termocompressore; evaporatore sotto vuoto; Liofilizzazione. Scambiatori in equi- e controcorrente. Fenomeni luminosi: frequenza e lunghezza d’onda di una radiazione elettromagnetica, legge di Plank; temperatura cromatica. Irraggiamento; legge di Stephan-Boltzman; corpo nero e corpo grigio; emissività e assorbività e valori per alcuni materiali, nero fumo, ecc. 24 Spettrofotometria in assorbimento atomico: principi generali e descrizione dello spettrofotometro, principi di funzionamento. Processi chimici: nozioni fondamentali della termodinamica, primo e secondo principio; reazioni reversibili e costante di equilibrio; legge di azione di massa; energia libera e spontaneità delle reazioni; resa termodinamica; Sintesi dell’ammoniaca; aspetti termici, termodinamici, cinetici, tecnologici; isoterme di reazione. Conduzione della reazione: pressione, temperature, catalizzatori; sinterizzazione. Produttività. Reattori Haber e Fauser. Descrizione dell’impianto Fauser . Produzione di Biodisel: descrizione impianto e schema di processo. Processo di produzione della birra. Scelte e criteri generali per la realizzazione dei processi chimici. Generalità sui criteri sicurezza negli impianti chimici; pericolosità di prodotti e operazioni chimiche. Materiali impiegati nell’industria e loro caratteristiche: leghe metalliche, ghise e acciai, costituenti e loro funzioni; metallurgia dei metalli: minerali e loro composizioni; leghe a base di alluminio; di rame; di titanio; leghe auree: effetti dei costituenti. Proprietà chimiche delle leghe: Resistenza alla corrosione , alla ossidazione, passivazione. Corrosione dei metalli: classificazione dei fenomeni corrosivi, prevenzione della corrosione dei materiali metallici Distillazione: Colonna ( cenni) e concetto di stadio di equilibrio; legge di Dalton; legge di Raoult; diagrammi di stato di due componenti miscibili allo stato liquido; diagramma di stato dell’acqua; varianza e regola delle fasi, esempi. Laboratorio: determinazione spettrofotometrica in assorbimento atomico del calcio e del magnesio nelle acque. Prova di trazione su un provino in acciaio e analisi del digramma tensioni unitarie-deformazioni unitarie. Comprensione e rappresentazione grafica dello schema di processo , secondo le norme UNICHIM, degli impianti studiati. RELAZIONE FINALE Obiettivi formativi * Conoscere e comprendere le proprietà fisiche, chimiche , meccaniche e tecnologiche dei materiali. * saper eseguire calcoli e risolvere esercizi concernenti le proprietà dei materiali. * Conoscere i materiali più utilizzati nell’industria e le loro caratteristiche più importanti. * saper effettuare una scelta coerente e motivata dei materiali da impiegare per un prodotto finito. * conoscere e comprendere i fenomeni corrosivi al fine di una appropriata valutazione e prevenzione dalla corrosione dei materiali impiegati. conoscere il funzionamento delle apparecchiature più importanti in uso nell’industria e affrontati nel corso di studi. * Conoscere e comprendere l’evoluzione dei processi chimici dal punto di vista chimico, termodinamico, cinetico e tecnologico, al fine di ottimizzare la produttività. * Conoscere le problematiche e relative norme più importanti relative alla sicurezza degli impianti. * conoscere i principi generali della spettrofotometria e saper eseguire analisi spettrofotometriche in assorbimento atomico. 25 * conoscere la normativa Unichim e comprendere e saper rappresentare graficamente uno schema di processo. Testi: Di Pietro : Tecnologie Chimiche Industriali Vol. II – Ed. HOEPLI Milano Inoltre si è fatto riferimento ad altri testi: Simionato: Tecnologie dei materiali – Ed. Piccin – Padova Pasquon – Chimica Industriale Ed. Clup Milano Alcune Riviste , in particolare Le Scienze. Tempi Il corso prevedeva 4 ore di lezione settimanali e queste sono state svolte nell’anno scolastiche per il 95% ; inoltre, sono state effettuate altre 4 ore di recupero dopo il primo trimestre. Metodologie: i contenuti disciplinari sono stati trasmessi essenzialmente mediante lezioni frontali, anche , in qualche caso, con l’ausilio di alcune slide e la visione di alcuni filmati; riguardo ai testi impiegati non vi era un testo vero e proprio adottato e sono stati forniti agli allievi appunti del docente; si è comunque ricorso , per la trattazione di particolari argomenti o approfondimenti , anche a riviste, come Le Scienze. Verifiche: le verifiche sono state orali, scritte, relative alla risoluzione di esercizi su tutte o quasi le proprietà ei materiali e alla descrizione e ai principi di funzionamento degli impianti trattati , e scrittografiche che riguardavano l’esecuzione dei disegni e i commenti sui processi relativi agli impianti trattati; inoltre, si sono valutate le relazioni sulle analisi di laboratorio. Test a risposta sintetica. Criteri di valutazioni: queste erano intese ad accertare non soltanto le conoscenze dei contenuti, ma anche la loro elaborazione, la capacità di analisi e di sintesi degli argomenti trattati , senza dimenticare l’importanza del linguaggio specifico della disciplina evidenziane la funzionalità ed il rigore scientifico. Il profitto degli allievi si è rivelato eterogeneo; l’attenzione, la partecipazione durante le lezioni e l’impegno a casa sono state, anche se non per tutti, adeguate alla complessità della materia; in definitiva i tre quarti della classe hanno raggiunto una preparazione almeno sufficiente e diversi anche decisamente buona; purtroppo il 25% circa, a tutt’oggi, o per carenze in chimica-fisica e in matematica, che ne hanno limitato il profitto nella risoluzione scritta degli esercizi, o per mancanza di elaborazione degli argomenti proposti, o per difficoltà espressive, ha raggiunto un livello di preparazione mediocre o insufficiente. Pomezia 8 maggio 2015 26 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “LARGO BRODOLINI” Sede Associata:"E. CAVAZZA" POMEZIA Largo Brodolini snc Tel. 06 121123160 Fax 06 9106204 Distretto 41° ANNO SCOLASTICO 2014/2015 RELAZIONE FINALE DEI PROFF. Cocchini Anna – Massimo Izzo Classe 5Cp.i. AREA DISCIPLINARE : Chimico - Biologico Materia/e di insegnamento : TECNICHE di PRODUZIONE e ORGANIZZAZIONE Testi in adozione: Fiorin - Biologia e microbiologia ambientale e sanitaria – ZANICHELLI Fanti - Biologia, microbiologia e biotecnologie – ZANICHELLI Tagliaferri , Grande – Biotecnologie e chimica delle fermentazioni - ZANICHELLI Premessa: il programma ministeriale prevede innumerevoli e svariati argomenti di carattere generico e altrettanti approfondimenti che dovrebbero essere svolti in sole quattro ore settimanali; il tempo fortemente limitato, la partecipazione della classe a tratti parziale e l’utilizzo di testi non del tutto adeguati alle esigenze del corso hanno limitato fortemente l’effettivo svolgimento della programmazione stabilita ad inizio anno scolastico. Si è stati costretti perciò a svolgere ed approfondire solo i più importanti argomenti del programma ministeriale, trascurando la parte riguardante l’aspetto economico-energetico e le problematiche ambientali, così come non è stato possibile affrontare tutti i processi biotecnologici stabiliti inizialmente. SITUAZIONE DELLA CLASSE. La classe è costituita da 26 allievi, tutti loro risultano provenienti dall’istituto, ma si presentano con molteplici elementi distintivi a livello didattico e individuale. L’aula, perciò, si presentava alquanto eterogenea, sia per estrazione sociale sia per livello medio delle conoscenze di base. Le abilità di fondo non erano omogenee, ma il livello di preparazione generale si attestava su valori sufficienti. In ogni caso si è avuto modo di osservare che una parte degli allievi è stata particolarmente partecipe e coinvolta, con buone capacità di apprendimento e di resa. Alcuni dei ragazzi, invece, evidenziano tuttora una preparazione di base alquanto disorganica ed un gruppo ristretto di allievi mostra concrete difficoltà nella rielaborazione fattiva dei concetti più sofisticati. Dal punto di vista disciplinare non ci sono stati particolari problemi. Quasi tutti gli allievi hanno mostrato interesse e partecipazione nello svolgimento delle lezioni e sono stati comunque prontamente disponibili alla collaborazione reciproca, mentre alcuni di essi hanno richiesto un’attenzione continua e personalizzata, manifestando difficoltà proprie nella partecipazione e nella rielaborazione dei concetti appresi. È stato quindi necessario un attento lavoro di ricostruzione così da rendere la struttura della classe accettabilmente omogenea. 27 Nella classe è present un allievo per il quale il consiglio di classe ha elaborato un Piano Didattico personalizzato per poter così valorizzare le sue qualità nonostante le difficoltà personali dovute alla sindrome di cui è affetto. CONOSCENZE Una parte della classe ha dimostrato nel corso dell’anno scolastico impegno ed interesse non sempre costanti; alcuni alunni hanno seguito con maggiore attenzione, mentre altri hanno evidenziato mutevole partecipazione , o a causa della loro altalenante presenza, oppure per una loro predisposizione caratteriale . Parte dei ragazzi ha comunque assimilato e rielaborato i vari temi affrontati, evidenziando una buona padronanza della materia, ma per alcuni elementi permangono difficoltà elaborative e carenze di varia natura. Questi elementi presentano una preparazione non del tutto adeguata alle esigenze scolastiche; nel corso dell’anno hanno avuto necessità di continui stimoli ed attenzioni, e le conoscenze acquisite risultano alquanto disorganiche. Nel complesso comunque si è raggiunta una padronanza generalmente più che sufficiente della materia. ABILITA' Alcuni ragazzi della classe sono in grado di svolgere operazioni mentali autonome di sintesi e utilizzare le loro conoscenze nei più diversi contesti specifici del programma svolto . Una parte della classe non è però in grado di operare in modo critico, ma solo di riportare pedissequamente le conoscenze apprese durante l’anno scolastico, Gran parte della classe mostra comunque una sufficiente attitudine alla concentrazione, anche se è spesso necessario richiamarli ad una maggiore attenzione. Altri, invece, evidenziano una altalenante presenza e una scarsa propensione all’approfondimento a casa. COMPETENZE La classe, nel suo complesso, ha acquisito competenze sufficienti nell’esposizione orale dei diversi argomenti trattati, alcuni alunni evidenziano ottime capacità di analisi, sintesi e confronto tra i diversi argomenti affrontati; mentre una minor parte conserva difficoltà nella rielaborazione dei concetti appresi. METODOLOGIE I contenuti disciplinari sono stati trasmessi ed elaborati mediante lezioni frontali ed esercitazioni in classe. Per tutti gli argomenti trattati si è fatto in ogni modo riferimento al libro consigliato e a dispense elaborate in classe. Gli argomenti del programma sono stati suddivisi in unità didattiche disposte secondo una loro propedeuticità interna, in modo da non essere appresi come elementi isolati, ma piuttosto come parti organiche della struttura della disciplina. Questo per sviluppare e raggiungere quegli obiettivi formativi più generali come la capacità di operazioni mentali autonome di sintesi e la capacità di utilizzare le conoscenze nei più diversi contesti specifici. RECUPERO Il recupero è stato effettuato in itinere, al termine del trimestre e dopo il pagellino di marzo. VALUTAZIONE Per gli aspetti cognitivi e la valutazione del profitto conseguito gli indicatori prescelti sono stati: 28 Comprensione dei quesiti posti e coerenza delle risposte date Conoscenze specifiche in ordine all’argomento Capacità linguistico espressive ed uso di un lessico specifico Rielaborazione critica di testi grafici relativi ad impianti biotecnologici Sono stati seguiti i seguenti criteri: M<5 mancato raggiungimento degli obiettivi minimi 5=M<6 parziale raggiungimento degli obiettivi minimi M=6 raggiungimento degli obiettivi minimi 6<M<7 raggiungimento degli obiettivi 7=M<8 raggiungimento degli obiettivi ed adeguate capacità di rielaborazione 8=M<9 pieno raggiungimento degli obiettivi , adeguate capacità di analisi e di rielaborazione autonoma 9=M=9 pieno raggiungimento degli obiettivi, buone capacità di analisi , di rielaborazione e collegamento interdisciplinare 9=M<10 pieno raggiungimento degli obiettivi, ottime capacità di analisi , di rielaborazione e collegamento interdisciplinare, padronanza, sicurezza e chiarezza espositiva. Oltre ai suddetti indicatori si è tenuto conto della partecipazione dell’alunno, dell’impegno dimostrato, della progressione nell’apprendimento. STRUMENTI DI VERIFICA. Per verificare il grado di apprendimento e la progressione nello studio si è ricorsi a verifiche orali, scritte e a test, non trascurando come elementi di valutazione l’attenzione e partecipazione, gli interventi. Le verifiche sono state effettuate periodicamente alla fine delle unità didattiche, attraverso prove tradizionali e semi-strutturate, come previsto dalla nuova normativa degli esami di maturità. Per gli aspetti cognitivi e la valutazione del profitto conseguito gli indicatori prescelti sono: Conoscenze specifiche in ordine all’argomento Comprensione dei quesiti posti e coerenza delle risposte date Capacità linguistico espressive ed uso di un lessico specifico Oltre ai suddetti indicatori si è tenuto conto della partecipazione dell’alunno, dell’impegno dimostrato, della progressione nell’apprendimento. Per le griglie di valutazione delle prove e per la spiegazioni dei parametri seguiti nella valutazione stessa si rimanda alle tabelle presenti nel POF d’istituto. Testo consigliato: Fiorin - Biologia e microbiologia ambientale e sanitaria – ZANICHELLI Fanti - Biologia, microbiologia e biotecnologie – ZANICHELLI Tagliaferri , Grande – Biotecnologie e chimica delle fermentazioni - ZANICHELLI Si è inoltre ricorsi a dispense elaborate a parte quando il testo non risultava adeguato alle esigenze di approfondimento FINALITÀ DELLA DISCIPLINA. L’insegnamento di Tecniche di produzione e organizzazione per la classe quinta dell’Istituto Professionale prevede una giusta integrazione tra teoria e competenze applicative, con un riferimento particolare alle produzioni biotecnologiche presenti nel territorio. Al termine del percorso professionale lo studente dovrà possedere le conoscenze di tipo chimico - biologico e tecnico relative ai vari materiali che ha utilizzato e che utilizzerà in ambito professionale, inteso in senso ampio. Dovrà essere in grado di utilizzare le tecnologie specifiche del settore e sapersi orientare nella normativa di riferimento; 29 applicare le normative che disciplinano i processi produttivi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio; intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo dei servizi, per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità; riconoscere e applicare i principi dell'organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi assicurando i livelli di qualità richiesti. Si è cercato inoltre di collegare gli elementi essenziali dei processi di produzione ai principi generali dei metodi di analisi in campo microbiologico, con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio, mettendo l’allievo in condizione di affrontare problemi che solo in apparenza sono diversi da quelli in genere incontrati. Si è sviluppato e promosso quanto segue: Acquisire specifici strumenti di interpretazione e di orientamento nella realtà quotidiana e nel mondo circostante. Comprendere i concetti e i procedimenti che stanno alla base degli aspetti chimico - biologici delle trasformazioni naturali e tecnologiche. Potenziare le capacità logiche e linguistiche, attuando una stretta collaborazione tra fare e pensare . Approfondire tematiche che interessino produzione, gestione, sicurezza e attenzione ambientale per i processi produttivi biotecnologici in generale. OBIETTIVI DIDATTICI. Al termine di questo anno lo studente dovrà essere in grado di: Possedere capacità logiche e linguistiche ed usare correttamente la simbologia chimico - biologica. Comprendere il legame tra le caratteristiche biologiche di un prodotto ed il suo specifico utilizzo in campo produttivo. Riconoscere le applicazioni biotecnologiche del territorio Identificare le operazioni unitarie nei processi biotecnologici. Saper utilizzare le diverse tecniche strumentali per eseguire analisi di controllo qualità. Saper manipolare prodotti biologici di uso comune osservando le norme di sicurezza. Saper individuare le finalità di un processo e metterlo in atto in modo corretto. Saper riconoscere e valutare le materie prime ed i materiali necessari per la produzione del settore. Potenziare le capacità logiche, grazie all’acquisizione della consapevolezza delle correlazioni esistenti tra attività pratiche ed implicazioni teoriche, tipiche della disciplina. SCANSIONE ORARIA DELLA DISCIPLINA. La disciplina consta di quattro ore settimanali, il monte ore è costituito da 132 ore annue. Queste ore sono così suddivise : circa il 20% è dedicato ad attività di recupero e di allineamento, soprattutto nella parte iniziale dell’anno scolastico; il 10% è destinato ad attività di approfondimento interdisciplinare ed il restante 70% ad attività ed approfondimenti teorici. Tutto ciò è così ripartito nella programmazione: Modulo 1: ore totali 32 suddivise in 27 ore di lezioni frontali, e 5 ore di verifiche. Modulo 2 : ore totali 40 ore suddivise in 35 di lezione frontale, e 5 di verifiche. Modulo 3 : ore totali 30 ore suddivise in 25 ore di lezioni frontali, e 5 ore di verifiche. Modulo 4 : ore totali 30 ore suddivise in 25 di lezione frontale, e 5 di verifiche. Il modulo 5 di laboratorio si intende svolto durante tutto l’anno scolastico. 30 Le ore residue, circa il 5% del totale, saranno dedicate al recupero in itinere su richiesta dei ragazzi. SINTESI DEI CONTENUTI PROGRAMMATICI La programmazione seguita è quella prevista dai programmi ministeriali, organizzata in moduli e unità didattiche ed è stata costantemente collegata alle altre materie previste dal piano di studi dell’indirizzo specifico, mediante collegamenti interdisciplinari. Gli argomenti che costituiscono la parte iniziale del programma sono di riallineamento delle conoscenze, competenze e abilità necessarie per procedere allo sviluppo dei contenuti programmatici . Le lezioni sono state svolte favorendo una partecipazione attiva degli studenti mediante materiale e spunti per ricerche ed approfondimenti personali, che esposti al resto della classe hanno favorito da un lato la partecipazione attiva degli studenti alle lezioni, dall’altro hanno aiutato lo studente stesso a cogliere il legame esistente tra la chimica e i diversi aspetti della vita produttiva industriale. La programmazione, organizzata in un trimestre ed un pentamestre è riportata di seguito). Molto importante è stata inoltre la collaborazione con tutte le altre discipline di indirizzo ai fini di una visione sistemica da parte dei ragazzi dei processi produttivi, sicurezza, impianti, normativa e controllo di qualità. CONTENUTI DELLA DISCIPLINA. Modulo 1 :Allineamento e verifica dei prerequisiti della disciplina Modulo 2 : Il sistema genetico dei microrganismi Modulo 3 : L’industria farmaceutica e biotecnologica nel territorio Modulo 4 : Produzioni biotecnologiche Modulo 5 : Esercitazioni di laboratorio A disposizione della Commissione Esaminatrice sono depositati in segreteria esempi di prove e delle verifiche effettuate. Pomezia 13/05/15 31 IIS “L.GO BRODOLINI” – sez. I.P.I.B –PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI art.. INDUSTRIA CLASSE V° - DISCIPLINA: TECNICHE DI PRODUZIONE E ORGANIZZAZIONE Ore settimanali : 4 (2+2 laboratorio) ore annue : 33 sett.x4h/sett.=152 ore annuali N° 1 2 3 4 MODULI E PREREQUISITI Allineamento e verifica dei prerequisiti della disciplina Prerequisiti: conoscere la configurazione elettronica dell’atomo Il sistema genetico dei microorganismi Prerequisiti:riconoscere DNA ed RNA, riconoscere i cromosomi,conoscere i meccanismi della mitosi e meiosi , conoscere le leggi di Mendel, conoscere i principi della regolazione enzimatica L’industria farmaceutica e biotecnologica nel territorio Prerequisiti: vincoli termodinamici,cinetica enzimatica Produzioni biotecnologiche Prerequisiti: definizione di enzima, classificazione e caratteristiche dei microrganismi. metabolismo aerobico e anaerobico, bilanci di materia CONTENUTI 1.L’atomo di carbonio, struttura e ibridazione; e struttura molecolare 2.Idrocarburi alifatici e aromatici: nomenclatura e classificazione; 3. Gruppi funzionali e classificazione dei composti organici. 4. Molecole biologiche 4. Cinetica enzimatica 1.nascita della genetica 2. il genoma e l’ereditarietà 3. informazione genica , sua trasmissione e regolazione 4.Variabilità genica 5. Ingegneria genetica 6.cenni Elettroforesi 1.Il processo fermentativo. Messa a punto dei terreni di coltura per processi di fermentazione 2. Monitoraggio di un processo biotecnologico. Processi aerobici e anaerobici 1.Esempi di fermentazioni e bioconversioni industriali produzione di alimenti,proteine e antibiotici (birra , penicillina, lisina , insulina). 2. Depurazione biologica dei reflui e smaltimento fanghi. 3.OGM E BIODIESEL OBIETTIVI CONOSCENZE 1. conoscere la struttura elettronica del C. 2.conoscere i vari tipi di idrocarburi e la loro nomenclatura 3. distinguere i diversi gruppi funzionali 4.conoscere i diversi tipi di enzimi e la loro attività enzimatica Conoscere il ruolo del DNA e dell’RNA Conoscere i principi della variabilità genetica distinguere i diversi strumenti elettroforetici COMPETENZE 1. saper costruire le molecole e prevedere la loro geometria 2.classificare i vari tipi di idrocarburi, essere in grado di scriverne le formule . 3. riconoscere il gruppo funzionale come gruppo caratterizzante 4.comprendere i meccanismi d’azione di un enzima riconoscere il ruolo del DNA e dell’RNA spiegare quali fattori determinano in modo preciso lo sviluppo di un organismo batterico METODOLOGIA TEMPI VERIFICHE Lezioni frontali. Lezione dialogata. Audiovisivi. Uso di schemi 32 Verifiche orali e scritte Lezioni frontali. Audiovisivi. 40 Verifiche orali,scritte Verifiche dell’attività di laboratorio. Uso di schemi Attività di laboratorio, Conoscere le generalità di un impianto fermentativo Riconoscere le applicazioni biotecnologiche del territorio Lezioni frontali. Attività di laboratorio, 30 Verifiche orali,scritte relazioni di laboratorio, Verifiche dell’attività di laboratorio. 1.conoscere i principali processi di produzione biotecnologica, 2. descrivere gli effetti sulle acque naturali del rilascio di acque inquinate, 3. riconoscere gli OGM 1.descrivere le caratteristiche principali dei fermentatori,descrivere gli aspetti tecnologici e di processo delle principali produzioni biotecnologiche, descrivere i campi di applicazione commerciale dei prodotti biotecnologici, Lezioni frontali. Attività di laboratorio, Audiovisivi. Uso di schemi 30 Verifiche orali,scritte relazioni di laboratorio, Verifiche dell’attività di laboratorio. 2.descrivere i principi di funzionamento e le principali tecniche impiegate per lo smaltimento delle acque inquinanti LABORATORIO Modulo 5 : Esercitazioni di laboratorio Prerequisiti: possedere un livello adeguato di conoscenze teoriche e la capacità di argomentare i temi proposti, nonché stilare semplici relazioni tecniche di laboratorio. Lo svolgimento di questo modulo avviene durante tutto l’arco dell’anno scolastico con la codocenza del prof. Izzo e prevede che i suoi contenuti programmatici completino per la parte laboratoriale quanto indicato nei precedenti moduli. Allestimento e controllo di qualità dei materiali di riferimento (ATCC, NTCC); Studio del metabolismo finalizzato all’identificazione biochimica dei microorganismi; Controllo microbiologico delle acque (CBT 36° e 22°c); rilevazione e conteggio di coliformi/e. coli (ISO 9308); enterococchi (ISO 7899); pseudomonas (ISO12780); spore clostridi solfito riduttori (met. interno); controllo microbiologico aria e superfici in ambienti confinati (IMA, SAS) Obiettivi: - capacità di stendere relazioni di lavoro ben strutturate e documentate, partendo dall’approccio del problema per finire con l’elaborazione dei dati raccolti e la loro presentazione. - acquisizione delle abilità essenziali relative al laboratorio, intesa soprattutto come attuazione pratica di utilizzo dello strumento assistita da un’adeguata autonomia di elaborazione. 32 Tecniche di Gestione e Conduzione di Impianti e Macchine classe 5 C P.I. a.s. 2014-15 proff. Forleo Cosimo e Silvestri Aberto Il Programma parte dalla considerazione che sul nostro territorio sono insite diverse industrie e aziende farmaceutiche e ambientali. Il corso necessitava la conoscenza di concetti e leggi assolutamente fondanti per il proseguo del corso di studi, per cui si sono ripresi o studiati ex novo alcuni argomenti propedeutici: S.I. di misura. 1° e 2° principio della termodinamica; reazioni reversibili e costante di equilibrio; legge di azione di massa; fattori che influiscono sull’equilibrio chimico; energia libera di un sistema chimico. Bilancio di materia e di energia ad una apparecchiatura. Idrodinamica: equazione della continuità; equazione di Bernoulli e perdite di carico. Tensione di vapore di un liquido; temperatura e pressione critica; calore latente. Proprietà colligative; Innalzamento del punto di ebollizione di una soluzione, IPE; osmosi. Potere calorifico di un combustibile. Principi generali delle tecniche di analisi di laboratorio; tecniche cromatografiche. Impianti di depurazione di reflui: Caratteristiche acque di scarico: solidi totali, sospesi, filtrabili, sedimentabili, non sedimentabili, colloidali, disciolti; effetti degli inquinanti sui corpi idrici; parametri da analizzare; campionamento e conservazione dei campioni; attrezzature di laboratorio. Profilo del tecnico di conduzione di Impianti di trattamento acque reflue. Trattamenti fisico-meccanici: Grigliatura, sollevamento, equalizzazione, omogeneizzazione, dissabbiatura, deoleazione, flottazione, filtrazione, sedimentazione; Trattamenti biologici: Impianti a fanghi attivi con vasca di ossidazione tradizionale; a contattostabilizzazione; ad aerazione prolungata; aerazione ed agitazione; Filtri percolatori. Nitrificazione , Denitrificazione. Bilancio alla vasca di ossidazione e determinazione del rapporto di ricircolo dei fanghi; calcolo del volume della vasca; controlli alla vasca di ossidazione. Trattamenti chimico-fisici: Neutralizzazione; ossidazione, riduzione; Precipitazione Chimica; Chiariflocculazione; Adsorbimento su Carbone attivo; strippaggio di ammoniaca; osmosi inversa; Ultrafiltrazione; Disinfezione (reattivi chimici: cloro, ipoclorito, Acido peracetico, ecc); Resine scambiatrici di ioni, durezza delle acque. Linea fanghi: Ispessimento fanghi; Disidratazione meccanica: filtropressa e nastropressa , controlli del tecnico. Stabilizzazione: digestione anaerobica, digestione aerobica, lagunaggio, compostaggio, stabilizzazione chimica. Controlli al Digestore: temperatura, rapporto C/N, ecc. Biogas: composizione, PCI e bilanci termici al digestore anaerobico. Trattamenti Termici: essiccamento, forno a tamburo rotante; incenerimento: principio di funzionamento e parametri. Smaltimento dei fanghi. 33 Innovazioni Tecnologiche: descrizione di impianti innovativi nella depurazione delle acque reflue : Biofilm: MBBR. Impianti per la produzione di acque potabili da acque reflue domestiche. Regolazione degli Impianti Schema e descrizione di un processo di regolazione; elementi che lo costituiscono; perturbazione di un processo e risposte stabili e non stabili; regolazione ad azione P,I,D; regolatori continui ad azioni combinate PD, PI, PID. Regolazione del livello di un serbatoio, della portata, della pressione di un gas e di un vapore, del pH, di rapporto, della temperatura. Regolazione del Digestore anaerobico. Vasca a fanghi attivi: grandezze controllate e grandezze regolate. Fermentatori continui; controlli fisici, chimici e biologici; fenomeno del Wash out. Regolazione di un evaporatore a singolo effetto. Regolazione di una caldaia. Regolazione in cascata e ad anelli multipli. Schemi di processo degli impianti e norme UNICHIM di rappresentazione grafica. Di tutti gli impianti oltre allo studio del loro funzionamento, si sono affrontati gli aspetti specifici relativi alla loro conduzione, all’avviamento, alla manutenzione, alle eventuali disfunzioni e opportune correzioni. Controlli analitici; schede di lavoro. Sicurezza nei luoghi di lavoro: normativa sulla sicurezza in fase di progettazione , installazione e di esercizio degli impianti di depurazione delle acque reflue a fanghi attivi. Sostanze pericolose nell’industria. Studio di altri impianti: Scambiatori di calore ( principi di funzionamento e regolazione); Evaporatori; Bilanci di materia e di energia ad un evaporatore; evaporazione mediante termocompressione; evaporazione sotto vuoto. Liofilizzazione. Produzione di Biodisel: processo e schema dell’impianto. Elementi di macchine: Pompe, compressori, eiettori; NPSH di una pompa. Laboratorio: analisi spettrofotometriche in assorbimento atomico per la determinazione del Ca e del Mg nelle acque. Purtroppo , non è stato possibile utilizzare, per cause non imputabili ai docenti, il laboratorio di informatica, ragion per cui gli impianti non sono stati disegnati al computer. Obiettivi formativi: * Conoscere i concetti di base e i processi fisico-meccanici, biologici e chimici relativi ai trattamenti delle acque reflue; * conoscere le caratteristiche e il funzionamento delle principali apparecchiature; * conoscere le principali nozioni relative alla conduzione degli impianti e avere consapevolezza delle possibili disfunzioni , delle loro cause e dei possibili rimedi; * analizzare e descrivere lo schema di processo di un impianto di depurazione; 34 * conoscere e descrivere i controlli e le regolazioni necessarie alla vasca a fanghi attivi, al digestore, ai serbatoi, e alle altre più importanti, anche ausiliarie, apparecchiature ; * avere padronanza del linguaggio specifico della disciplina; * avere consapevolezza dei problemi legati alla sicurezza e all’impatto ambientale delle attività industriali. Testi: Passino – Conduzione di impianti di depurazione delle acque reflue- Ed. Zanichelli di Bologna Dispense ENAIP dell’ing. Natalini su Profilo professionale del conduttore di impianti di depurazione G. Genon - Processi biologici industriali - Ed. CLUT di Torino Tagliaferri- Grande: impianti di Biotecnologie - Zanichelli di Bologna Alcune riviste de “ Le Scienze”. tempi: il corso prevedeva 5 ore di lezione settimanali; in realtà nel corso dell’anno scolastico ne sono state svolte il 75% comprese le 2 ore del corso di recupero al termine del primo trimestre. Altre lezioni di recupero sono state svolte in itinere. metodologie: i contenuti disciplinari sono stati trasmessi essenzialmente mediante lezioni frontali, anche , in qualche caso, con l’ausilio di alcune slide; riguardo ai testi impiegati non vi era un testo vero e proprio adottato , ma si è fatto sostanzialmente riferimento al testo di Passino di cui sopra; si è comunque ricorso , per la trattazione di particolari argomenti o approfondimenti , anche ad altri testi o riviste. Verifiche: le verifiche sono state orali, scritte, relative essenzialmente alla descrizione e ai principi di funzionamento degli impianti trattati , e scritto-grafiche che riguardavano l’esecuzione dei disegni e i commenti sui processi relativi agli impianti trattati; inoltre, si sono valutate le relazioni sulle analisi di laboratorio e le relazioni sugli impianti di alcune aziende visitate dalla classe. Criteri di valutazioni: queste erano intese ad accertare non soltanto le conoscenze dei contenuti, ma anche la loro elaborazione, la capacità di sintesi degli argomenti trattati , senza dimenticare l’importanza del linguaggio specifico della disciplina di cui è stato sempre evidenziato la funzionalità ed il rigore scientifico. Il profitto degli allievi si è rivelato eterogeneo; l’attenzione, la partecipazione durante le lezioni e l’impegno a casa sono state, anche se non per tutti, adeguate alla complessità della materia; in definitiva quasi tutta la classe ha raggiunto una preparazione almeno sufficiente e qualcuno anche decisamente buona; purtroppo il 20% circa della classe, a tutt’oggi, o per le diverse carenze disciplinari, soprattutto in chimica-fisica, o per mancanza di elaborazione degli argomenti proposti, in aggiunta alle difficoltà espressive, ha raggiunto un livello di preparazione abbastanza lacunosa. Pomezia 8 maggio 2015 35 IIS “L.GO BRODOLINI IPSIA “E.Cavazza” Pomezia (RM) A.S. 2014-2015 RELAZIONE FINALE classe 5° C PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI MATERIA: Laboratorio Tecnologico ed Esercitazioni ORE SETT: 4 DOCENTE: IZZO Massimo 1 - OBIETTIVI CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA' Conoscere la principale Interpretare e contestualizzare i punti Saper utilizzare correttamente e in terminologia tecnico- fondamentali della normativa sulla condizioni di sicurezza materiali e scientifica e orientarsi sicurezza con particolare riferimento al strumentazione di laboratorio; nella normativa di rischio chimico e biologico; Utilizzare correttamente DPI e DPC; riferimento utilizzata Individuare pericoli e valutare rischi in Eseguire procedure operative nell’ambito della diverse situazioni lavorative; (preparazione di soluzioni, terreni di sicurezza, sistemi di riconoscere ed coltura, tecniche di semina, diluizioni, gestione qualità, interpretare la segnaletica di sicurezza; metodi di conteggio); prodotti per l’ambiente Comprendere la finalità della Identificare e gestire correttamente e la cura della persona, normazione, i termini e principali diverse tipologie di rifiuti di farmaci; strumenti in uso nei SGQ e applicarli in laboratorio; Conoscere i principi alla laboratorio e in altri sistemi aziendali; Compilare moduli di lavoro associati a base del funzionamento Comprendere schede tecniche e schede procedure tecniche, operative e di apparecchi e di sicurezza dei materiali e strumenti di analitiche. strumenti di laboratorio; Preparare di semplici formulazioni laboratorio; pianificare e organizzare le fasi di detergenti e cosmetiche; lavoro; Eseguire procedure analitiche e di QC Comprendere il ruolo delle diverse di tipo chimico e microbiologico su sostanze nelle formulazioni diverse matrici; multicomponenti; 36 2 - CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE PER U.D. UNITA' DIDATTICHE TEMPI SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO il testo unico sulla sicurezza DL 81/08: definizioni, disposizioni generali, finalità e applicazione; rischio e pericolo; DPI, DPC; valutazione dei rischi ; segnaletica di sicurezza; rischio chimico: il regolamento REACH; il regolamento CLP; etichettatura delle sostanze Trimestre chimiche;frasi di pericolo H e prescrizioni di prudenza; pittogrammi, schede tecniche e (10 ore) schede di sicurezza (MSDS); valori milite di esposizione (TLV-TWA,TLV-STEL,TLV-C); rischio biologico; definizione e classificazione degli agenti biologici in base al livello di pericolosità (classe 1,2,3,4); ambienti lavorativi a rischio biologico; misure di contenimento (dpi, dpc, procedure di sicurezza ecc.); gestione dei rifiuti a rischio biologico. NORMATIVA UNI EN ISO E SISTEMI GESTIONE QUALITA’ NORMATIVA ISO UNI EN: finalità della normativa; definizione di “norma” e principali enti di normazione nazionali, europei e internazionali; concetto di unificazione, normalizzazione e armonizzazione; I SISTEMI DI GESTIONE QUALITA: PRINCIPI E FINALITA’ DELLE ISO 9001: concetto di qualità;- principi alla base dei SGQ; formalizzazione della qualità (norme ISO); principale terminologia in uso nei SGQ (UNI ISO 9000 E UNI ISO12100); architettura dei SGQ, approccio per processi; identificazione e classificazione dei processi; assicurazione di qualità (QA), controllo di qualità (QC) ; documentazione dei SGQ (Manuale qualità, procedure e moduli) ; strumenti per il miglioramento della qualità (diagrammi di causa-effetto, carte di Trimestre controllo); certificazione di qualità; accreditamento. (20 ore) IL PROCESSO ANALITICO IN AMBITO CHIMICO-BIOLOGICO SECONDO I SGQ Gestione del processo analitico dal campionamento all’emissione del rapporto di prova (prelievo, trasporto, accettazione analisi, registrazione delle fasi analitiche su modulistica associata a procedure, emissione del rapporto di prova); Procedure gestionali, tecniche, operative e analitiche utilizzate nelle diverse fasi del processo; concetto di materiali di riferimento, standard e calibratori; controlli di qualità in ambito microbiologico (verifica di fertilità dei terreni di coltura; verifica della selettività per i terreni di isolamento; verifiche di sterilità dei terreni, diluenti e vetreria sterile utilizzata) in accordo con la scheda tecnica dei prodotti dove sono indicati i ceppi specifici di riferimento certificati di collezioni internazionali (es. ATCC, NTCC); LA GESTIONE DEI RIFIUTI Trimestre Definizione di rifiuto, normativa di riferimento, classificazione (urbani, speciali, pericolosi e (8 ore) non pericolosi) ,principio comunitario delle 4R,catalogo europeo e codici CER. 37 PRODOTTI PER L’AMBIENTE E LA CURA DELLA PERSONA DETERGENTI E TENSIOATTIVI : definizioni, tensione superficiale proprietà chimicofisiche, proprietà detergenti, bagnanti, solubilizzanti, schiumogeni, emulsionanti, disinfettanti); applicazioni tecnologiche; classificazione ; coadiuvanti e additivi nei detergenti, elementi di legislazione; produzione artigianale del sapone; determinazione del numero di saponificazione; PRODOTTI COSMETICI; il mercato in Italia e nel mondo; definizione e classificazione; Pentamestre sicurezza, composizione e materie prime; normativa di riferimento; etichettatura, (40 ore) imballaggio primario e secondario; INCI; PAO; controlli di qualità delle materie prime, del prodotto finito e dell’ambiente produttivo (aria, acqua, superfici); Challenge test; determinazione della carica batterica totale (CBT); determinazione della carica micotica (CMT); ricerca di Stafilococco aureus, Pseudomonas aeruginosa, Escherichia coli, tecnologie innovative, la sicurezza, scheda europea, test in vitro per valutare la sicurezza; produzione in laboratorio di semplici preparazioni cosmetiche. FARMACI Definizione e forme farmaceutiche; classificazione ATC; principi attivi ed eccipienti; elementi di farmacocinetica (vie di somministrazione, assorbimento, biodisponibilità, distribuzione, biotrasformazione ed escrezione); elementi di farmacodinamica (meccanismo Pentamestre d’azione, clearance del farmaco, tempo di emivita, accumulo), la “nascita” di un farmaco: (10 ore) ricerca di principi attivi, sperimentazione preclinica (fase 0), sperimentazione clinica (clinical trials), registrazione ed immissione in commercio,tutela della proprietà intellettuale (brevetto); farmacopea; norme di buona fabbricazione (GMP/NBF); Cenni su nutraceutici e alimenti funzionali; PRODUZIONI BIOTECNOLOGICHE Cenni sulle colture cellulari eucariotiche; descrizione, assemblaggio e utilizzazione di un Pentamestre bioreattore - BIOSTAT A PLUS 5L (Sartorius) per la produzione di biomasse o sostanze (4 ore) chimiche. 3 - METODOLOGIE Per il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla programmazione ci si è avvalsi di lezioni frontali, spesso con l’ausilio di PC e videoproiettore, esercitazioni di laboratorio sia individuali che di gruppo. Sono state effettuate durante l’anno scolastico in itinere lezioni di recupero rivolte a tutta la classe con approfondimenti e chiarimenti sugli argomenti affrontati che non sono stati ben acquisiti dagli allievi. 4 - MATERIALI DIDATTICI Dispense ed appunti preparati dal docente sugli argomenti trattati vista la non disponibilità di un testo adottato per la disciplina; videoproiettore, materiali multimediali e risorse in rete sono state utilizzate a supporto delle lezioni frontali e di laboratorio; materiali e strumentazione di laboratorio 5 - TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Il gruppo classe è stato sottoposto a verifiche per valutare il livello raggiunto e l’acquisizione degli obiettivi preposti. Sono state effettuate prove scritte con test a risposta multipla, vero/falso, a completamento, domande aperte, domande orali rapide, compilazione di modulistica (fogli di lavoro e rapporti di prova) associata a procedure operative e/o analitiche di laboratorio. 38 6 - CONSIDERAZIONI FINALI E OBIETTIVI RAGGIUNTI La classe, quasi sempre ben disposta al dialogo educativo e al confronto, nell’insieme è stata caratterizzata da un interesse e una partecipazione attiva e abbastanza costante alle lezioni. Nella prima parte dell’anno è stato necessario aggiornare e rivedere concetti fondamentali propedeutici alle successive unità didattiche. Alcuni argomenti del programma sono stati seguiti con maggiore vivacità ed interesse rispetto ad altri. I risultati finali conseguiti in termini di conoscenze, competenze e abilità, possono ritenersi nel complesso più che sufficienti . Un limitato numero di allievi ha raggiunto una buona preparazione finale, si orienta in modo autonomo correttamente nella disciplina, e rielabora autonomamente i contenuti anche in modo trasversale con le altre materie tecnico-scientifiche dell’indirizzo di studio, una decina di allievi ha ottenuto risultati discreti e il resto della classe si è limitato a conseguire un profitto nel complesso sufficiente spesso a causa di un impegno non sempre costante ed adeguato. Ad oggi, un piccolo numero di alunni , nonostante gli interventi di recupero attuati, non raggiunge risultati pienamente sufficienti nella disciplina a causa di diverse e personali motivazioni (difficoltà nello studio, problemi nell’esposizione delle conoscenze, scarso impegno e/o frequenza discontinua). Le valutazioni finali sono state assegnate in accordo ai criteri di valutazione indicati nel POF tenendo conto dei risultati raggiunti, dell’impegno, del progresso ottenuto, dell’interesse per la materia, dell’attenzione in classe e in laboratorio nonché delle capacità personali. Nel corso dell’anno non si sono evidenziati nella classe problemi di carattere disciplinare. Pomezia, 15/05/2015 39 ISTITUTO PROFESSIONALE PER L'INDUSTRIA E L'ARTIGIANATO "LARGO BRODOLINI" POMEZIA Anno scolastico 2014-2015 RELAZIONE della PROF.ssa Barbon Ornella Materia di insegnamento: Scienze Motorie Classe 5°Cpi Competenze di riferimento per la progettazione e la valutazione Padroneggiare efficacemente gli aspetti coordinativi oculo-manuali e oculo-podalici. Controllare e gestire le condizioni di equilibrio statico-dinamico del proprio corpo Riconoscere e valutare le traiettorie, le distanze delle azioni motorie. Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di giochi di movimento interagendo positivamente con gli altri parte teorica:norme di primo soccorso , alimentazione Obiettivo formativo a) Conoscere e sperimentare più schemi motori dinamici e posturali in situazioni combinate e diversificate tra loro. b) Organizzare il movimento del proprio corpo secondo le varianti spazio-temporali c) Partecipare alle attività di gioco Conoscenze a) Conoscere le modalità coordinative oculo-segmentarie: oculo-manuali e oculo-podaliche Conoscere le molteplici condizioni di equilibrio del proprio corpo c) Svolgimento di giochi Abilità 1 a) Utilizzare e organizzare i movimenti del proprio corpo coordinandoli tra loro Controllare e adattare le condizioni di equilibrio statico-dinamico 2 b) Riconoscere e valutare le traiettorie, le distanze 3 c) Partecipare ai giochi organizzati anche in forma di gara rispettandone le regole, accettando i propri limiti e le capacità degli altri CONTENUTI DISCIPLINARI - Test d’ingresso di valutazione delle capacità motorie - Potenziamento fisiologico: Obiettivi: Progressivo miglioramento delle funzioni organiche e delle capacità condizionali - Rielaborazione degli schemi motori di base: Obiettivi: Miglioramento delle capacità coordinative oculo-manuale, oculo-podalica, destrezza di agilità e 40 - Consolidamento del carattere, sviluppo della socialità e del senso civico - Conoscenza e pratica delle attività sportive : Obiettivi: Consolidamento di abitudini sportive permanenti - Informazioni fondamentali sulla tutela della salute e prevenzione METODOLOGIE UTILIZZATE Lezione frontale classica - Esercitazioni individuali STRUMENTI UTILIZZATI Dispense - Attrezzi sportivi SPAZI UTILIZZATI Palestra STRUMENTI DI VERIFICA Prova scritta - Prova pratica - Prova simulata CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione si è basata sulla rilevazione dei livelli di partenza e si è riferita in primo luogo al miglioramento delle prestazioni individuali. Altri elementi basilari sono stati l’impegno costante, la partecipazione e il rispetto delle regole Sono stati utilizzati: test motori, controlli periodici basati sulle osservazioni sistematiche delle varie attività sia da parte degli stessi allievi sia da parte dell’insegnante. Test di conoscenza teorica sono stati, inoltre, considerati elementi fondamentali per una valutazione globale. CONOSCENZE E COMPETENZE: 1-Potenziamento fisiologico 2-Consolidamento degli schemi motori di base; consolidare le capacità coordinative generali(capacità di combinazione di 2 o più schemi motori) 3-Consolidamento del carattere, sviluppo della socialità e del senso civico 4-Informazioni fondamentali sulla tutela della salute, prevenzione infortuni Gli allievi di questa classe hanno piena consapevolezza degli schemi motori di base. Nel corso dell’anno scolastico si è notato un ulteriore miglioramento nel consolidamento delle capacità coordinative CAPACITA’: In generale gli studenti hanno mostrato capacità più che buone a livello motorio La partecipazione nel corso delle lezioni, è stata generalmente molto soddisfacente. Il giudizio complessivo sulla classe è buono. Per tutto il corso dell'anno, gli alunni hanno mantenuto un atteggiamento educato, serio e corretto, dimostrando quindi un livello di maturità adeguato, consentendo il sostanziale raggiungimento degli obiettivi didattici contenuti nei programmi preventivi. Per lo svolgimento del programma, tenendo presente che l'insegnamento dell'Educazione Fisica deve tendere al motivato coinvolgimento degli alunni, si è lavorato procedendo con gradualità, tenendo 41 conto dei loro interessi, oltre che della disponibilità di attrezzature presso l'Istituto. Si è quindi cercato di coinvolgere, sempre e comunque, la totalità degli allievi, compresi i meno dotati, ricercando l'impegno personale, il rispetto delle regole proprie di ogni attività e la socializzazione, collocando i ragazzi in un circuito di interessi e conoscenze anche al di fuori di quelli puramente scolastici. Il buon livello di interesse e partecipazione al dialogo didattico, ha permesso alla classe il raggiungimento di un profitto più che soddisfacente. Pomezia, lì 10/05/2015 42 MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITÁ DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZZIO ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE - “LARGO BRODOLINI” Largo Brodolini, s.n.c. 00040 POMEZIA (RM) Tel. 06 9121822 Fax 06 9106204 RMIS08800G - Distretto 41° - ANNO SCOLASTICO 2014-2015 CLASSE 5 sez. C Produzione Industriale RELAZIONE DEL PROF.: Sabrina Viti AREA DISCIPLINARE : Area Comune Materia di insegnamento : Religione La classe è formata da 26 alunni, 7 si avvalgono dell’I.R.C. Gli avvalenti hanno dimostrato una partecipazione attiva e costruttiva. A livello disciplinare è stata riscontrata una maturità adeguata alle problematiche trattate e una buona capacità di dialogo e di confronto. PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE 1 - Religione e società Tempi Il posto della religione. Fede cristiana e responsabilità sociale. Settembre - Dicembre Integralismo e fondamentalismo. La vocazione. Il matrimonio e l’importanza della famiglia. 2 - Le sfide del mondo contemporaneo Tempi Economia e dignità dell’uomo. Un’etica per il lavoro: la crisi. Le migrazioni ed il multiculturalismo tra dialogo, razzismo e sfruttamento. Pace e sviluppo. La violenza nelle sue forme. La mafia: civiltà della morte. Gennaio - Giugno Nord e Sud del mondo. 3 - “Corpore et anima unus” L’uomo, creatura di Dio. La dimensione spirituale dell’uomo e le neuroscienze. “Maschio e Femmina li creò”. L’ossessione dei modelli imposti. Il valore del proprio corpo. PROGRAMMA SVOLTO La differenza tra i termini Fondamentalismo e Integralismo. 43 Il fondamentalismo Islamico. L’ISIS. Il Califfato Islamico. Il terrorismo nell’Islam.. Il mondo di oggi e la chiesa. Lettura e commento di Gaudium et Spes n.4.. Le contestazioni moderne alla religione. Economia e politica. La crisi. La dottrina sociale della chiesa. La vocazione: sacerdotale o matrimoniale. Il concetto di famiglia oggi. Il matrimonio come sacramento. Le unioni di fatto. Il matrimonio nel codice del diritto canonico. Gli impedimenti per contrarre un matrimonio. Il rito civile. Il matrimonio per gli Ebrei e i Mussulmani. Presentazione del progetto indetto dall’ufficio scuola “Tuo figlio ha qualcosa da dirti”. Gli immigrati: pregiudizi e tolleranza. Diritti umani e immigrazione. La legge Italiana. Spiegazione dei termini: antisemitismo, razzismo, intolleranza, omofobia, xenofobia. La criminalità organizzata. Come reagiscono gli italiani dinanzi alle loro paure quotidiane. Argomenti da trattare: La violenza nelle sue forme. Nord e sud del mondo. L’uomo creatura di Dio. La dimensione spirituale dell’uomo e le neuroscienze. Le ossessione dei modelli imposti. Il valore del proprio corpo. CONOSCENZE Ruolo della religione nella società contemporanea. Secolarizzazione, pluralismo, nuovi fermenti religiosi e globalizzazione. La concezione cristiano-cattolica del Matrimonio e della Famiglia; scelta di vita, vocazione e professione. Il magistero della Chiesa su aspetti peculiari della realtà sociale, economica e tecnologica. Conoscere le vie dell’impegno e della solidarietà percorse dalle organizzazioni cristiane. Le varie forme di violenza nel contesto storico del XX secolo. Natura e valore delle relazioni umane alla luce della visione cristiana. Il rapporto tra anima e corpo nel cristianesimo e nelle grandi religioni. Le conseguenze per l’uomo di oggi che tende a rifiutare la propria realtà per inseguire modelli inesistenti o comunque irraggiungibili. ABILITÁ Motivare in un contesto multiculturale le proprie scelte di vita confrontandole con la visione cristiana nel quadro di un dialogo aperto libero e costruttivo. 44 Riconoscere il rilievo morale delle azioni umane con particolare riferimento alle relazioni interpersonali, alla vita pubblica e allo sviluppo scientifico e tecnologico. Saper riflettere su quello che vivono le persone che provengono da altri paesi per cercare una condizione migliore di vita e di lavoro. Riconoscere l’origine delle ideologie di eventi drammatici nella storia e le relative conseguenze. Comprendere l’impegno della chiesa nella promozione della giustizia. Usare e interpretare correttamente e criticamente le fonti autentiche della tradizione cristiana. Evidenziare quei valori irrinunciabili per la vita della persona. Riconoscere l’unità dell’anima e del corpo. Comprendere che l’illusione dell’apparire offerta oggi dai mass media non ci permette di essere noi stessi, alimentando solamente le nostre frustrazioni. COMPETENZE Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all’esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale. Cogliere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte dalla scienza e dalla tecnologia. Utilizzare consapevolmente le fonti del cristianesimo. METODOLOGIE Il metodo seguito è stato quello dialogico-esperienziale al fine di far raggiungere e comprendere gli obbiettivi in modo graduale ai ragazzi. Ogni argomento, infatti, è stato preceduto da un confronto sulle conoscenze che ha permesso di rilevare la situazione di partenza e di impostare un’azione didattica in modo mirato. TIPOLOGIE DELLE VERIFICHE Le verifiche sono state effettuate in base a colloqui, osservazioni sistematiche all’interno delle discussioni e con lavori in classe (individuali o di gruppo) in itinere. VALUTAZIONE A causa dell’esiguo numero di ore a disposizione, la valutazione è stata di tipo sommativa. Criteri: impegno - partecipazione al dibattito - uso di un linguaggio appropriato. STRUMENTI Il lavoro è stato svolto soprattutto in classe e sintetizzato in schemi, con l’ausilio di testi e di materiale audiovisivo, proposti dall’insegnante. Pomezia, 14/05/2015 45 46 47 48 49 ESAME di STATO A.S 2014-2015 COMMISSIONE ________________________ IIS “LARGO BRODOLINI” sez. IPIB " E. Cavazza" SECONDA PROVA SCRITTA: TECNICHE di PRODUZIONE e di ORGANIZZAZIONE POMEZIA _______________________ CANDIDATO………………………………………………………………………….. CLASSE 5……………. DESCRITTORI CONOSCENZE Il candidato possiede conoscenze: Corrette ed approfondite Non complete, ma coerenti con la traccia Lacunose e non sempre coerenti con le richieste della traccia Inconsistenti/fuori traccia Relaz.tec. 4 3 2 1 punti Quesito1 Quesito2 1 1 0,75 0,75 0,5 0,5 0,25 0,25 Quesito3 1 0,75 0,5 0,25 COMPETENZE Il candidato : Coglie con sicurezza i problemi proposti, sa organizzare i contenuti dello studio in sintesi complete , efficaci e organiche Sa cogliere i problemi e organizza i contenuti dello studio in modo sufficientemente completo Elenca semplicemente le nozioni assimilate, ma compie procedimenti logici efficaci 2 1,5 1 0,75 0,5 0,25 0,75 0,5 0,25 0,75 0,5 0,25 CAPACITÀ Il candidato: Si esprime in modo chiaro e corretto, con padronanza del lessico e della terminologia specifica Tratta i problemi in modo sufficientemente chiaro, nonostante alcune imprecisioni Imposta le questioni, ma non riesce a risolverle 1,5 1 0,5 0,75 0,5 0,25 0,75 0,5 0,25 0,75 0,5 0,25 TOTALE IL PRESIDENTE ……./15 LA COMMISSIONE 50 Simulazione 3^ PROVA IIS “LARGO BRODOLINI” indirizzo Ipia “ E. CAVAZZA “ Pomezia Griglia di valutazione terza prova a.s. 2014/2015 Classe 5 p.i. Candidato________________________________ DATA _________2015 Materie oggetto della prova Descrittori Conoscenza e comprensione degli argomenti Complete ed approfondite Complete ed adeguate Corrette ed essenziali Superficiali con qualche imprecisione Frammentarie Scarse / Inconsistenti Non risponde a nessun quesito Capacità di sintesi e rielaborazione delle tecniche apprese Approfondite e corrette Complete ed adeguate Essenziali Superficiali con qualche imprecisione Limitata e imprecisa Competenze: applica le conoscenze in modo Personale ed approfondito, con linguaggio specifico ed appropriato Sufficiente con terminologia adeguata Superficiale con terminologia a volte imprecisa Lacunoso e frammentario Punti Sapere: termini, principi, concetti, teoria, regole e metodi 6 5 4 3 2 1 0 Saper elaborare, in modo sintetico e logicamente coerente e sulla base delle conoscenze acquisite, la risposta al quesito 5 4 3 2 1 Saper fare . applicazione concreta delle competenze teoriche 4 3 2 1 Tot Votazione Finale:_________/15 (media aritmetica) 51 IIS LARGO BRODOLINI POMEZIA ESAMI DI STATO a. s. 2014/15 Commissione GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO Classe 5 Candidato…………………………………………………………………….. VOTO 1 - 13 14 - 17 GIUDIZIO Non manifesta alcuna conoscenza dei contenuti proposti. Manifesta una conoscenza frammentaria e non sempre corretta dei contenuti che non riesce ad applicare a contesti diversi da quelli appresi. Distingue i dati, senza saperli classificare né sintetizzare in maniera precisa. 18 - 19 Non riesce a fare valutazioni adeguate di quanto appreso. Ha appreso i contenuti in maniera superficiale. Distingue e collega tra loro i contenuti in modo frammentario, perdendosi, se non guidato, nella loro applicazione. 20 Compie valutazioni ma spesso in modo inesatto. Conosce e comprende i contenuti essenziali, riesce a compiere semplici applicazioni degli stessi. Li sa distinguere e raggruppare in modo elementare. 21 - 22 Compie valutazioni ma non ancora in modo autonomo Ha conoscenze complete, ma non approfondite; la comprensione dei contenuti è essenziale. 23 - 25 L’argomentazione è organica, ma per lo più consequenziale. Ha una conoscenza completa e corretta ma poco approfondita dei contenuti. 26 - 28 Collega tra loro i contenuti e li applica a diversi contesti con parziale autonomia. Li sa analizzare e sintetizzare, esprimendo valutazioni sugli stessi, anche se necessita talvolta di una guida. Ha una conoscenza completa ed approfondita dei contenuti. 29 - 30 Collega tra loro i contenuti e li applica a diversi contesti. Li sa ordinare, classificare e sintetizzare, esprimendo valutazioni articolate sugli stessi. Ha conseguito una piena conoscenza dei contenuti che riconosce e collega in opposizione ed in analogia con altre conoscenze, applicandoli, autonomamente e correttamente, a contesti diversi. Compie analisi critiche personali e sintesi corrette ed originali. Ha raggiunto l’autonomia nella valutazione. LA COMMISSIONE _____________________________ _____________________________ _____________________________ Data IL PRESIDENTE 52 MINISTERO DELL’ISTRUZIONE , DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE – “LARGO BRODOLINI” Largo Brodolini, s.n.c. 00040 POMEZIA (RM) Tel 06 121123160 Fax 06 9106204 RMIS08800G - Distretto 41° Sito internet: www.iiscavazza.it SIMULAZIONE TERZA PROVA CLASSE 5 Cpi TIPOLOGIA B : Quesiti a risposta singola MATERIE COINVOLTE : Tecnologie Applicate ai Materiali e ai Processi Produttivi, Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni, Inglese, Matematica, TEMPO PREVISTO : 120 minuti Candidato COGNOME …………………………………………………………………… NOME …………….…………………………….. DATA : 30/03/2015 Si ricorda al candidato che possono essere utilizzate massimo 10 righe per ogni risposta; è consentito solo l’utilizzo di calcolatrici non programmabili,del vocabolario di Italiano e d’Inglese monolingua. 53 Disciplina INGLESE classe 5Cpi COGNOME ………….…………………………..… NOME …..…………..……….………………… What different forms of pollution do you know of? _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ What are the worst pollutants and who are the worst polluters? _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ The famous marine biologist Jacques Cousteau said: "Water and air…have become global garbage cans." What do you think of his words? _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ 54 Simulazione III prova - Disciplina: matematica Classe 5 Cpi Cognome……………………………………………………………. Nome………………………………………………………………………. 1) Dopo aver illustrato la classificazione delle funzioni matematiche, individua a quale tipo appartiene la seguente funzione : 2x - 4 y 2 e determinane il dominio. (max 10 righe) x 16 (punti 5) _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ 2) Calcola il valore dei seguenti limiti: (punti 5) x 2 3x 2 lim x 3 x 2 6 x 24 x 2 5x 6 lim x 3 x2 9 _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ 55 3) Dal grafico della funzione determina: (punti 5) Dominio Intervalli di positività e negatività Intersezioni con gli assi. Intervalli in cui la funzione è crescente o decrescente ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ 56 Disciplina Tecnologie Applicate classe 5Cpi COGNOME …………….…………..………………… NOME…………..…………..……….…………… Definire le seguenti proprietà meccaniche: durezza, resilienza , rigidità, resistenza , tenacità ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ In un evaporatore si devono produrre 2000kg/h di una soluzione al 8% p/p. nota la concentrazione in entrata al 2%, qual è la portata di vapore prodotta? ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ 1. Descrivere i parametri e il funzionamento del reattore HABER per la sintesi dell’ammoniaca. ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ 57 ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________