ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE

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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE
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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE
“LARGO BRODOLINI”
Sede Associata:"E. CAVAZZA"
Distretto 41
Largo Brodolini, s.n.c. 00071 POMEZIA (RM)
Tel 06 121123160 Fax 06 9106204
C.M. RMIS08800G – e-mail: [email protected] – C.F. 80444560587
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
classe 5a C produzioni industriali
curvatura chimico-biologica
DOCUMENTO FINALE
DELLA CLASSE
Legge n.°425 del 10/12/97
art.5 del Regolamento n.°323 del 23/07/98
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INDICE
SINTETICA DESCRIZIONE DELLA SCUOLA
Pag.
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STORIA DELLA CLASSE
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Obiettivi EDUCATIVI E FORMATIVI - TIPOLOGIA DEL LAVORO
COLLEGIALE
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CRITERI, STRUMENTI E LIVELLI DELLE VALUTAZIONI. TIPOLOGIA DELLE
PROVE
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ATTIVITA’ CURRICULARI, EXTRA E PARASCOLASTICHE
Attività di orientamento
Attività di alternanza scuola/lavoro
OBIETTIVI RAGGIUNTI DAGLI STUDENTI IN TERMINI di CONOSCENZE,
COMPETENZE, CAPACITÀ
CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI
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1 – SINTETICA DESCRIZIONE DELLA SCUOLA
a) Strutture e attrezzature
b) La scuola e il territorio
a) L’Istituto “Largo Brodolini” nasce nel 1966 come sede coordinata dell’ IPSIA “LOCATELLI” di Roma. Nel
1986 ottiene l’autonomia e assume il nome di IPSIA “CAVAZZA”; dall’anno scolastico 2000/2001 fino
all’anno scolastico 2006/2007 è stato accorpato all’ITIS “Copernico”. A seguito di un trend positivo nelle
iscrizioni degli ultimi anni e alla stabilità del numero degli allievi (in controtendenza a quanto sta
avvenendo ultimamente negli istituti di questo tipo), la nostra scuola è tornata ad essere autonoma.
Nell’anno scolastico 2011/2012 è stato istituito l’Istituto Tecnico; pertanto presso la sede di Largo
Brodolini, a tutt’oggi, operano i seguenti orientamenti:
o
nell’Istituto Professionale sono attivi due indirizzi distinti in Manutenzione e Assistenza Tecnica
(ormai giunto al termine del percorso formativo con due classi quinte e che è stato sostituito
gradualmente dall’indirizzo tecnico meccanico) e settore Industria e Artigianato curvatura
Chimico-Biologica (Operatore delle Produzioni Chimiche);
o
nell’Istituto Tecnico per il settore Chimica Materiali e Biotecnologie sono operanti i seguenti
indirizzi: Chimica e Materiali, Biotecnologie Ambientali, Biotecnologie Sanitarie ;
o nell’Istituto Tecnico per il settore Meccanica, Meccatronica ed Energia è operante l’indirizzo
Meccanica e Meccatronica.
La recente riforma della Scuola Secondaria di II grado , che ha radicalmente modificato l’istruzione e
formazione professionale, ha fatto sì che i corsi tradizionali Professionali, per tecnico di laboratorio
chimico-biologico, operanti nell’Istituto subissero una importante perdita di identità, che solo in questo
ultimo anno scolastico sta gradualmente recuperando con la ricostituzione per il 2015/2016 di una classe
prima per l’istruzione e la formazione professionale.
Inoltre l’Istituto in quanto Polo Formativo Chimico – Farmaceutico e Biotecnologico, è stato sede fino
all’anno scolastico 2010/2011 dei corsi I.F.T.S., autorizzati dalla Regione Lazio, tra cui quello per
Tecnico esperto nella produzione di Biomolecole ottenute da lieviti e batteri e per Tecnico di Processo,
Sviluppo, Produzione e di prodotto per le industrie farmaceutiche con competenza nel sistema di qualità.
Con l’istituzione in Italia dei percorsi di Alta Formazione Tecnica post secondaria alternativa ai percorsi
universitari, l’Istituto, da ottobre 2011, è socio della Fondazione ITS Nuove Tecnologie della Vita :Filiera
di settore chimico, chimico farmaceutico e biotecnologico e sede legale del percorso ITS post diploma
per “Tecnico Superiore per la ricerca e lo sviluppo di prodotti e processi a base biotecnologica”.
La struttura edilizia è di recente costruzione, situata in un edificio di 2 piani, con ampi e luminosi spazi
razionalmente collocati e che sono da ritenersi in condizioni discrete ed adeguate alle normative di legge
sulla sicurezza e nei riguardi dei portatori di Handicap. Vi sono laboratori, aule per la didattica, aule
speciali, uffici di segreteria, magazzini, biblioteca, bar. I laboratori presenti sono: Tecnologico CAD;
Pneumatica e Sistemi ed Automazione; Macchine Utensili tradizionali e Macchine Utensili speciali a
C.N.C.; Microbiologia; Chimica; Chimica Strumentale;Biotecnologia; Fisica; Aula Multimediale. Tutti i
laboratori sono dotati di attrezzature informatiche; è stata parzialmente attivata una rete locale di
Istituto che, a regime, raggiungerà tutte le postazioni presenti e che è già ora in grado di permettere
l’accesso esterno ad INTERNET. Mancano la palestra e l’aula magna, previste nell’ultimo lotto dove
dovrebbe trovare spazio anche il teatro, ma di cui a tutt’oggi non sono disponibili i fondi istituzionali.
b) Per quanto riguarda il territorio, l’istituto opera a Pomezia con un bacino di utenza molto vasto, esteso a
tutti i comuni limitrofi con conseguente elevato pendolarismo. Il territorio è però privo di centri di
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aggregazione e tradizioni comuni. La diffusa erronea opinione che l'Istituto Tecnico e Professionale
rappresenti l'unico sbocco per giovani poco motivati e privi di modelli culturali, spesso fa sì che l'utenza
sia rappresentata da allievi poco scolarizzati. L’ambiente socio-economico di provenienza è quello di
famiglie in genere monoreddito appartenenti a ceti sociali medio-bassi. Non ricevendo stimoli culturali
sufficientemente adeguati né dall’ambiente familiare, né dal contesto socio-territoriale, che è
caratterizzato da un tessuto produttivo di piccole e medie imprese, la scuola rappresenta spesso per gli
studenti l’unico momento di crescita umana, culturale e di aggregazione. L’Istituto pone molta attenzione
alla presenza degli alunni con cittadinanza non italiana e sui loro percorsi ed esiti scolastici durante tutto
l’anno scolastico. Particolare considerazione, poi, è riposta nell’inserimento degli alunni disabili; la scuola
garantisce le attività di sostegno adeguate ai bisogni degli alunni e il rispetto della normativa vigente.
Alla luce di tali realtà familiari e territoriali risulta estremamente importante tenere conto per l’Istituto
di alcuni elementi quali: la dispersione scolastica, lo svantaggio culturale, la scarsa partecipazione della
componente genitori, le problematiche giovanili, i rapporti con le industrie e il mondo del lavoro.
2 - PRESENTAZIONE SINTETICA DELLA CLASSE
a) Storia del triennio della classe.
b) Continuità didattica nel triennio.
c) Situazione della classe.
d) Partecipazione delle famiglie
a) Storia del triennio della classe.
Il bacino di utenza della classe comprende i Comuni di Pomezia, Ardea, Castelli Romani e diversi complessi
abitativi limitrofi. Un alunno risiede nel Comune di Pavona. Il territorio è poco omogeneo per tradizioni e
povero di occasioni che fungano da stimolo culturale, con pochi centri aggreganti in grado di contribuire
ad ampliare lo spazio culturale entro cui si muovono gli studenti. Provenienti da ambienti socio-economici
e culturali diversi, i ragazzi rivolgono la loro attenzione in prevalenza a tutto ciò che riguarda la propria
zona abitativa e al contesto familiare .
La crescita individuale rimane pertanto influenzata quasi esclusivamente dall’ambiente di provenienza ed
è circoscritta ad interessi che hanno innescato solo in parte significativi processi evolutivi.
Apparentemente omogeneo ,il contesto economico è, in realtà, abbastanza diversificato ed è legato sia al
mondo del lavoro dipendente che a quello della piccola impresa. Il forte pendolarismo rende difficoltosa
e, comunque, faticosa la partecipazione ad attività extra-curricolari in orario extra scolastico. Accade
spesso che, a causa delle disfunzioni del servizio dei trasporti, alcuni alunni tornino a casa nel pomeriggio
inoltrato o entrino a scuola alla seconda ora di lezione.
Gli allievi hanno mantenuto rapporti comunicativi corretti, ed in parte collaborativi, sia tra loro che nei
confronti dei docenti e del personale non docente.
Del gruppo fa parte un alunno con Piano Didattico Personalizzato elaborato nel corso di questo anno
scolastico.
All’avvio del triennio la classe era composta da ventidue elementi e presentava esigenze opposte e
compatte in un contesto scolastico diversificato, dovute all’inserimento di alunni respinti e alla
riorganizzazione in un solo corpo di due classi seconde con percorsi didattici non del tutto affini. La
maggioranza dei ragazzi presentava quindi una preparazione di base in generale abbastanza completa, ma
poco sistematizzata in un metodo di lavoro efficace, per alcuni ragazzi sussisteva una modesta
disponibilità al dialogo educativo - didattico, un interesse debolmente precisato verso le materie e le
problematiche chimico-biologiche, una motivazione insoddisfacente, una partecipazione alla vita
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scolastica variabile e incerta. In quarta classe si sono poi inseriti altri quattro allievi con varie
problematiche di natura didattica e comportamentale.
E’ stato pertanto necessario, specie nei primi due anni, condurre un’azione decondizionante e di recupero,
fare ricorso ad interventi individualizzati per ottenere omogeneità nella preparazione di base degli
alunni, perché ognuno potesse esprimere- secondo i propri mezzi e le proprie capacità- un accettabile
livello comportamentale e cognitivo.
Nel passaggio dalla terza alla quarta classe, così come dalla quarta alla quinta classe nessun alunno è
stato respinto.
Nell’insieme si può dire che il gruppo-classe ha acquisito in gran parte sia l’integrazione sia la
strutturazione corretta dal punto di vista relazionale, ma permane per quest’anno scolastico, per alcuni
allievi una dinamica comportamentale improntata perlopiù alla superficialità e discontinuità nella
partecipazione e nell’impegno .
b) Continuità didattica nel triennio.
Nell’iter scolastico la classe non ha goduto di una certa continuità didattica per tutte le discipline, in
quanto il corpo docente non è stato nel complesso stabile per varie ragioni, non ultima la riforma del
percorso Professionale.
Indubbiamente ciò è stato penalizzante sia per i ragazzi sia per i docenti che non sempre hanno potuto
svolgere una efficace azione didattica.
c) Situazione della classe.
La classe attualmente è composta da 26 allievi dal temperamento vivace ma partecipe. La classe si
presenta piuttosto eterogenea per attitudini, interessi e sensibilità. Il tempo ha contribuito ad
ammorbidire e smussare differenze presenti all’inizio del triennio e che ad oggi appaiono in gran parte
superate.
Gli allievi hanno maturato una sufficiente capacità di cooperazione; alcuni di essi hanno lavorato in modo
autonomo, parte in maniera sufficientemente costante, altri con ritmi discontinui ed appena sufficienti,
altri ancora in modo serio e responsabile.
Tutti gli studenti hanno avuto l’opportunità di partecipare alle attività di recupero pomeridiano e/o
sostegno individualizzato. La frequenza a queste attività, da parte di alcuni allievi della classe, non è
stata però, particolarmente assidua, con conseguenti ripercussioni sul profitto.
I 26 alunni che attualmente compongono la classe nel corso del triennio si sono perciò meglio definiti e
precisati in tre gruppi : il primo ristretto ad un numero di dieci elementi, dotato di solide basi e di un
corretto metodo di studio, di buone capacità logico-deduttive, ha fatto registrare una crescita
nell’interesse e nella partecipazione alle varie attività, pervenendo a buoni livelli di conoscenze, capacità e
competenze; il secondo gruppo, abbastanza numeroso, si è limitato in generale ad acquisire i contenuti
fondamentali di alcune discipline, rivelando sia discontinuità di attenzione, partecipazione scolastica e di
impegno personale sia obiettive incertezze di base; il terzo esiguo gruppo ha mostrato modesto profitto e
maggiore difficoltà a coordinare le conoscenze o per demotivazione o per capacità e competenze, limitate
all’esecuzione guidata di analisi ed a semplici procedure di esposizione/argomentazione e conservando
disorganicità nella preparazione. Opportunamente e frequentemente stimolati ed incoraggiati, questi ultimi
hanno tuttavia dimostrato un maggior senso di responsabilità ed un atteggiamento più disponibile
nell’ultimo periodo di questo anno scolastico.
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Per alcuni alunni si evince un numero medio di assenze alquanto importante, che ha spesso interferito in
maniera non positiva con il normale svolgimento del percorso formativo.
d) Partecipazione delle famiglie
La partecipazione delle famiglie alla vita scolastica è stata, a parte qualche caso, episodica e debolmente
propositiva, limitata quasi esclusivamente a qualche incontro con i Docenti nell'ora di ricevimento
settimanale e negli incontri periodici programmati.
3 - OBIETTIVI EDUCATIVI E FORMATIVI – TIPOLOGIA DEL LAVORO COLLEGIALE
La definizione di tali obiettivi è realizzata sulla base dei nuclei fondanti indicati nel POF dell’Istituto.
Sulla base delle conoscenze, competenze e capacità che definiscono il profilo d’indirizzo del Diplomato in
Produzioni Industriali e Artigianali - Settore Operatore delle Produzioni Chimiche, il Consiglio di Classe
ha riassunto e definito degli obiettivi trasversali comuni da perseguire nella programmazione didattica di
ogni singola materia.
In questo contesto lo studente deve acquisire:
 Solida cultura di base;
 Propensione all’aggiornamento;
 Capacità critiche, creative e di comunicazione;
 Capacità organizzative;
 Disponibilità al lavoro individuale e di gruppo;
 Capacità di adattamento all’evoluzione del profilo professionale.
 Possedere nozioni e procedimenti per organizzare le tematiche culturali, anche in prospettiva
pluridisciplinare
 Saper rielaborare informazioni e utilizzarle in modo consapevole e critico
 Saper operare in modo autonomo
 Saper comunicare con linguaggi tecnici specifici
Il lavoro collegiale del Consiglio di classe si è basato essenzialmente sulla tipologia tradizionale.
In relazione alle singole discipline sono state inoltre realizzate riunioni per materia per la definizione
degli obiettivi formativi, dei programmi per il loro conseguimento, dei criteri di valutazione, dei testi da
adottare, etc.
Naturalmente in Istituto sono attive una serie di Funzioni strumentali per la realizzazione di attività
collaterali.
Le attività curricolari e l’organizzazione della didattica hanno seguito procedure tradizionali.
Per il recupero dei debiti formativi durante l’anno scolastico sono state effettuate le seguenti attività:
 recupero in itinere ( su azioni di recupero individualizzate da svolgere a casa).
 recupero curriculare ( nel mese di febbraio, prevede l’interruzione della normale attività
didattica, impiegando parte del monte ore di ciascuna disciplina).
 recupero in orario aggiuntivo, pomeridiano ( periodo febbraio- marzo, per la durata di 10 ore di
attività rivolte a gruppi di non più di quindici alunni con carenze omogenee e sostanziali).
4 - CRITERI, STRUMENTI E LIVELLI DELLE VALUTAZIONI. TIPOLOGIA DELLE PROVE
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LIVELLI e CRITERI di VALUTAZIONE
La valutazione del livello di conoscenza, dei contenuti e delle capacità di apprendimento da parte degli
alunni è stata effettuata mediante voti attribuiti secondo i criteri indicati nel POF.
Nel giudizio di valutazione si è tenuto anche conto dei seguenti fattori:
a) grado di acquisizione dei contenuti e delle conoscenze
b) chiarezza espositiva e proprietà di linguaggio
c) livelli di partenza e di arrivo
d) continuità nell’impegno
e) capacità di analisi e di sintesi.
Criteri di valutazione del percorso didattico sono stati anche i seguenti:
 partecipazione intesa come capacità dello studente di relazionarsi all'interno della vita di classe e
di contribuire allo sviluppo delle attività.
 impegno inteso come comportamento dello studente nei confronti dello studio e della volontà di
migliorarsi
 metodo di studio inteso come capacità dello studente di organizzare il proprio lavoro sulla base di
scelte selettive
Al documento sono, inoltre, allegate le griglie di valutazione delle prove scritte e del colloquio orale
STRUMENTI di VALUTAZIONE
Il Consiglio di classe, come indicato nel POF, ha svolto le seguenti tipologie di valutazione
Valutazione formativa:
 colloqui
 conversazioni e discussioni in classe
 controllo dei lavori svolti autonomamente a casa o in classe nelle attività di gruppo
 prove pratiche di laboratorio
 prove strutturate
Valutazione sommativa:
 interrogazioni
 prove scritte (composizioni, riassunti, resoconti ,ecc.), anche svolte a casa
 relazioni orali e/o scritte
 questionari (aperti o a scelta multipla)
TIPOLOGIA DELLE PROVE
Oltre alle tradizionali verifiche orali, a carattere individuale e collettivo e verifiche scritte, sono stati
effettuati test oggettivi come previsto della terza prova scritta.
La prima simulazione di terza prova è stata svolta a marzo e si prevede di svolgerne un’altra a fine
maggio (i testi proposti sono a disposizione della Commissione). La simulazione ha compreso
prevalentemente quesiti a risposta aperta, tipologia quest’ ultima in cui gli studenti meglio si orientano ed
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in cui hanno dato i risultati migliori. I test sono stati effettuati ciascuno su quattro materie scelte dal
Consiglio di Classe (con tre quesiti per ogni materia):
per la prima simulazione: inglese, matematica, laboratorio tecnologico, tecnologie applicate.
per la seconda simulazione si prevede : inglese, matematica, tecnologie applicate, tecniche di gestione e
conduzione.
Sono inoltre state effettuate le simulazioni della prima e della seconda prova d’esame; entro la fine
dell’anno scolastico si intende svolgere una simulazione di colloquio d’esame.
5 - ATTIVITA’ CURRICULARI, EXTRA E PARASCOLASTICHE
(Viaggi d’istruzione, visite guidate, scambi, conferenze, teatro, cinema, attività sportive, ecc.)
Durante l’anno è stato attivato lo sportello CIC per l’ascolto e il sostegno psicologico agli studenti.
Sono state svolte visite guidate ai Laboratori di ricerca e controllo della SIGMA TAU , presso l’azienda
di riciclaggio delle materie plastiche REMAPLAST, nel reparto produttivo del “Caffè Trombetta”.
La classe ha partecipato alla visione del film : LA TRATTATIVA STATO – MAFIA di S. Guzzanti, nonché
al laboratorio teatrale sviluppato sull’argomento “La Violenza sulle Donne”.
Parte degli allievi hanno partecipato a gare regionali di Pallavolo e Pallacanestro:
 22° Torneo del Trofeo “ACEA” Volley Scuola
 Trofeo “TIM” Pallacanestro
Gli alunni hanno inoltre seguito le conferenze tenute dalle Associazioni :
 AIDO, sulla donazione degli organi
 CRI, sulla donazione del sangue
6 - ATTIVITÀ di ORIENTAMENTO
La classe ha partecipato:
 al campus sull’orientamento il Salone dello Studente presso la FIERA di Roma ;
 alle Giornate Universitarie presso l’Università Roma Tre;
 al campus Scienza Orienta presso l’Università di TorVergata.
7 - ATTIVITÀ di ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO
I ragazzi hanno seguito in toto le
lezioni di ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
all’approfondimento nel compartimento chimico-farmaceutico dell’indirizzo NUTRACEUTICO
(vedi programma allegato) .
mirate
8 - OBIETTIVI RAGGIUNTI DAGLI STUDENTI in TERMINI di CONOSCENZE, COMPETENZE,
CAPACITÀ
Gli studenti hanno acquisito, anche se in modo non sempre approfondito, i contenuti fondamentali delle
varie discipline come pure le fondamentali abilità necessarie nei percorsi lavorativi. Per la maggior parte
degli allievi appaiono accettabili le capacità logico-sintetiche come pure la comprensione strutturata delle
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varie tematiche, mentre altri meno assidui nell’impegno devono essere opportunamente guidati, riuscendo
comunque ad individuare i concetti chiave ed a sostenere conversazioni adeguate ai diversi contesti.
Nelle materie di indirizzo, verso le quali la classe mostra a tratti una certa difficoltà, un maggior
impegno nella seconda parte dell’anno scolastico ha consentito a diversi allievi di conseguire un
miglioramento delle capacità analitiche e critiche, mentre altri hanno comunque migliorato i livelli di
partenza.
Gli studenti hanno acquisito una base nel complesso adeguata di abilità tecnico-pratiche che
consentiranno loro di muoversi nelle aree di competenza.
Nell’insieme, nelle varie discipline sono stati raggiunti, se pur con qualche difficoltà, gli obiettivi fissati
nella programmazione iniziale.
Riguardo le conoscenze, competenze, capacità nelle singole discipline si rimanda agli allegati B
9 - CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI
1. N° 10 Allegati relazione finale docenti
a. Italiano
b. Storia
c. Inglese
d. Matematica
e. Tecnologia applicata ai materiali e ai processi produttivi
f. Tecniche di produzione e organizzazione
g. Tecniche di gestione e conduzione di impianti e macchine
h. Laboratorio tecnologico ed esercitazioni
i. Scienze motorie
j. Religione
2. Schema moduli svolti in Alternanza Scuola Lavoro
3. Griglia di valutazione prima prova scritta
1. TIPOLOGIA A
2. TIPOLOGIA B
3. TIPOLOGIA C – D
4. Griglia di valutazione seconda prova scritta
5. Griglia di valutazione terza prova scritta
6. Griglia di valutazione del colloquio
7. Simulazione terza prova : tracce proposte
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IL CONSIGLIO di CLASSE
MATERIA
DOCENTE
Italiano
Marina Mangianti
Storia
Marina Mangianti
Inglese
Pierfrancesco Tiseo
Matematica
Maria Masullo
Tecnologie applicate ai
materiali e ai processi
produttivi
Laboratorio di tecnologie
applicate ai materiali e ai
processi produttivi
Cosimo Forleo
Alberto Silvestri
Tecniche di produzione e
organizzazione
Anna Cocchini
Laboratorio di tecniche di
produzione e organizzazione
Massimo Izzo
Tecniche di gestione e
conduzione di macchine e
impianti
Laboratorio di tecniche di
gestione e conduzione di
macchine e impianti
Laboratori tecnologici ed
esercitazioni
Scienze motorie
Religione
firma
Cosimo Forleo
Alberto Silvestri
Massimo Izzo
Ornella Barbon
Sabrina Viti
POMEZIA 15.05.2015
FIRMA DEL COORDINATORE
____________________________
FIRMA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
_____________________________
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Istituto d’Istruzione Superiore
LARGO BRODOLINI
POMEZIA
00040 POMEZIA,Largo Brodolini s.n.c. Tel. 06 121123160
Distretto 41°
RELAZIONE FINALE
Disciplina: Italiano
Classe 5^ C p.i.
a.s. 2014-2015
Prof.ssa Marina Mangianti
La classe, composta da 26 alunni, si è rivelata soddisfacente sotto ogni profilo.
Dal punto di vista dell’impegno, gli studenti hanno dimostrato senso di responsabilità e attiva
partecipazione al dialogo didattico, offrendo una preparazione approfondita ed esauriente; solo alcuni
elementi hanno rivelato alcune difficoltà nell’esposizione scritta e anche orale, va sottolineato, però,
come gli stessi studenti si siano impegnati per migliorare i risultati.
E' stato dedicato tempo alla produzione scritta, nello specifico all’elaborazione del saggio breve e
all’analisi del testo poetico, così da mettere tutti gli alunni nelle condizioni di affrontare l’Esame di
Stato in modo adeguato.
Solo una piccola parte della classe rivela ancora nella lingua italiana una competenza espressiva non del
tutto adeguata ai contenuti disciplinari più complessi e presenta alcune difficoltà a livello di
organizzazione espositiva, pertanto, è necessario che il docente guidi nella rielaborazione dei contenuti
acquisiti.
Il programma pensato e pianificato all' inizio dell' anno scolastico è risultato troppo ambizioso per
il tempo rivelatosi esiguo, nonostante il ricorso a interventi didattici pomeridiani, si sono dovuti
apportare alcuni tagli.
CONOSCENZE
Conoscenza della figura dell’intellettuale in termini di vita, pensiero e poetica;
conoscenza dell’opera;
contestualizzazione.
Quasi tutti gli alunni hanno acquisito conoscenze soddisfacenti, grazie a uno studio personale metodico.
Nel complesso i risultati possono considerarsi buoni.
CAPACITA’
Esposizione adeguata e organica degli argomenti proposti;
elaborazione e argomentazione delle proprie opinioni;
formulazione di fondati giudizi critici e personali.
COMPETENZE
Acquisizione del linguaggio letterario;
esegesi dei testi letterari presi in esame,
interpretazione dell’opera e sua contestualizzazione;
capacità di confrontare testi e stabilire relazioni;
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produzione scritta di elaborati di diverse tipologie testuali.
Gran parte della classe ha raggiunto un livello più che discreto in termini di competenze e capacità; solo
un piccolo gruppo di alunni ha raggiunto obiettivi complessivamente sufficienti.
METODOLOGIA
Le ore a disposizione sono state utilizzate non solo per svolgere le lezioni necessarie alla
conoscenza della letteratura italiana, ma anche per effettuare la lettura e l’esegesi dei testi chiave, che
hanno contribuito a un miglior apprendimento delle varie poetiche prese in esame. La metodologia
didattica si è avvalsa soprattutto del metodo riproduttivo, affiancato da quello produttivo, che consente
di far scoprire concetti e informazioni direttamente allo studente, sollecitato, altresì, a eseguire
autonomamente l’analisi dei testi.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Le verifiche sono state sia orali che scritte. Nell’elaborazione scritta si sono affrontate tutte le
tipologie testuali oggetto di esame.
I criteri di valutazione, adottati sia nelle prove orali che in quelle scritte, si intendono riferiti ai livelli di
conoscenza e competenza:1) pertinenza a quanto richiesto; 2) conoscenza dell’argomento; 3) fluidità
espositiva e proprietà di linguaggio; 4) capacità di analisi; 5) capacità di confronto; 6) rielaborazione
personale dei contenuti.
STRUMENTI
I materiali didattici utilizzati sono stati il testo scolastico in adozione e appunti di
approfondimento.
CONTENUTI E TEMPI IMPIEGATI PER LO SVOLGIMENTO
Testo in adozione: M. Sambugar,G. Salà - Gaot - vol.2-3°a, Ed. La Nuova Italia
RIPRESA DELLA NOZIONE DI ROMANTICISMO
4h
G. LEOPARDI
14h
Biografia
Pensiero
Poetica
Opere
LETTURE E ANALISI
dallo Zibaldone:
“Infelicità del mondo”
da I Canti:
“L’Infinito”
“La sera del dì di festa”
“Alla luna”
“Il sabato del villaggio”
dalle Operette morali:
“Dialogo della Natura e di un Islandese”
“Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passegere”
A. MANZONI
9h
Biografia
Pensiero
Poetica
13
Opere
LETTURE E ANALISI
dall' Adelchi:
“Coro dell'atto III”
dalle Odi Civili:
“Marzo 1821”
IL POSITIVISMO
Caratteri generali
La nascita delle scienze umane
La psicanalisi di Freud
Le reazioni al Positivismo
Il pensiero di Nietzsche
4h
IL NATURALISMO
Caratteri generali e poetica
E. e J. De Gouncourt, “ Questo romanzo è un romanzo vero ”
E.Zola, “Osservazione e sperimentazione”
3h
IL VERISMO
Caratteri generali e poetica
L.Capuana, “Verità e immaginazione”
3h
G. VERGA
Biografia
Pensiero
Poetica
Opere
LETTURE E ANALISI
da Vita dei campi: “La roba”
Prefazione a “ L'amante di Gramigna”
7h
LA REAZIONE AL NATURALISMO E AL VERISMO:
IL SIMBOLISMO FRANCESE
Caratteri generali
1h
IL DECADENTISMO
Caratteri generali
Romanticismo e Decadentismo
Poetica
2h
G. PASCOLI
Biografia
Pensiero
Poetica
Opere
LETTURE E ANALISI
da Myricae: “Novembre”
“Lavandare”
“X Agosto”
7h
14
dai Canti di Castelvecchio:
“Nebbia”
“Il gelsomino notturno”
da La grande proletaria si è mossa:“Sempre vedendo in alto...il nostro tricolore”
G. D’ANNUNZIO
Biografia
Pensiero
Poetica
Opere
LETTURE E ANALISI
da Alcyone:
dal Notturno:
4h
“La pioggia nel pineto”
“Deserto di cenere”
IL FUTURISMO
3h
Caratteri generali e poetica
LETTURE E ANALISI
F.T.Marinetti, Manifesto del Futurismo “Aggressività, audacia, dinamismo”
A. Palazzeschi
”E lasciatemi divertire”
ARGOMENTI ANCORA DA SVOLGERE AL 15 MAGGIO
LUIGI PIRANDELLO
ITALO SVEVO
POESIA TRA GLI ANNI VENTI E QUARANTA
ERMETISMO
G. UNGARETTI
EUGENIO MONTALE
Pomezia,11.05.2015
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Istituto d’Istruzione Superiore
LARGO BRODOLINI
POMEZIA
00040 POMEZIA,Largo Brodolini s.n.c. Tel. 06 121123160
Distretto 41°
RELAZIONE FINALE
Disciplina: Storia
Classe 5^ C p.i.
a.s. 2014-2015
Prof.ssa Marina Mangianti
CONOSCENZE
I contenuti della disciplina sono stati affrontati per grandi tematiche, relative alla storia dell' ottocento
e del novecento. A causa delle poche ore a disposizione rispetto alla vastità del programma, si è operata
una scelta di tipo qualitativo degli argomenti. Il riferimento al quadro internazionale è stato dato solo
nelle linee essenziali, privilegiando lo studio relativo agli avvenimenti del nostro paese.
CAPACITA’
Saper esporre oralmente i fatti, utilizzando un lessico proprio della disciplina;
saper evidenziare relazioni tra gli eventi;
saper argomentare e sostenere un giudizio motivato sui fatti storici.
COMPETENZE
saper ricostruire nelle sue linee essenziali il processo storico;
saper interpretare e valutare i fatti storici;
saper utilizzare le informazioni e le conoscenze per interpretare i fenomeni del presente.
Gli obiettivi minimi sono stati raggiunti solo da alcuni alunni, la maggior parte ha raggiunto livelli superiori.
METODOLOGIA
Nella metodologia didattica è prevalsa la lezione frontale.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
La valutazione, sia di tipo formativo che sommativo, è stata compiuta attraverso verifiche orali e anche
scritte. I criteri di valutazione adottati si intendono riferiti ai livelli di conoscenza e competenza:
1) pertinenza a quanto richiesto; 2) conoscenza dell’argomento; 3) fluidità espositiva e proprietà di
linguaggio; 4) capacità di analisi; 5) capacità di confronto; 6) rielaborazione personale dei contenuti.
STRUMENTI
Lo svolgimento del programma è stato supportato dal libro di testo in adozione, dalla lettura di
documenti e da materiale tratto da altri testi, per consentire di “raccontare” la storia senza fornire la
solita sterile nozione.
CONTENUTI E TEMPI IMPIEGATI PER LO SVOLGIMENTO
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Testo in adozione: U. Diotti, Raccontare la storia, vol.2-3, De Agostini
L’ETA' DELLA RESTAURAZIONE:
Congresso di Vienna
Santa AlleanzaSocietà segrete
Moti del 1820-1821
Moti del 1830-1831
3h
I MOTI RIVOLUZIONARI DEL 1848-1849
le guerre di indipendenza
la politica di cavour
l'unita' d' italia
5h
LA DESTRA E LA SINISTRA AL POTERE
4h
LA BELLE ÈPOQUE:
1h
L’ITALIA GIOLITTIANA
Quadro di insieme
4h
LA PRIMA GUERRA MONDIALE:
Motivo occasionale, cause politiche ed economiche
Gli scenari extra europei
L’entrata in guerra dell’Italia
Sviluppo della guerra
Fine della guerra
La conferenza di pace
I trattati di pace
6h
LA RIVOLUZIONE RUSSA:
1h
Quadro di insieme
L’ETA’ DEI TOTALITARISMI:
4h
Fascismo,Nazismo,Stalinismo
LA CRISI DEL 1929 E IL NEW DEAL
2h
Quadro di insieme
-----------------------------------------------------------------------------------------------ARGOMENTI ANCORA DA SVOLGERE AL 15 MAGGIO
LA SECONDA GUERRA MONDIALE:
IL BIPOLARISMO USA – URSS
LA NUOVA ITALIA POST BELLICA
Pomezia, 11.05.2015
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RELAZIONE LINGUA INGLESE
CLASSE V Cpi
prof. PIERFRANCESCO TISEO
OBIETTIVO: raggiungimento del livello B2 del PEL attraverso l’integrazione delle varie abilità: ascolto,
lettura, produzione orale, produzione scritta, interazione orale e interazione scritta; acquisizione del
vocabolario tecnico di settore
COMPETENZE
TRASVERSALI
COMPETENZE DI AMBITO
COMPETENZE
SPECIFICHE
Leggere, comprendere,
interpretare
e
produrre brevi testi
orali
e
scritti
riguardanti
l’ambito
personale, familiare e
relazionale
Comprensione
di
articoli tecnici di
settore
Parlare di lavoro
Parlare di obbligo
e di assenza di
obbligo
Individuare e fornire
informazioni
specifiche in testi
Acquisire
e orali e scritti relativi a
interpretare
vita quotidiana
l’informazione
Dare suggerimenti
Parlare di azioni
future
programmate ed
esprimere
un’intenzione
Comunicare
Progettare
Collaborare e Comunicare
ed
partecipare
interagire in ambiti di
conversazione
lavorativa
Agire in modo Repertorio
di
autonomo
e strutture, lessico ed
responsabile
espressioni in contesti
riguardanti il mondo
più
strettamente
Risolvere
i collegato alla propria
problemi
esperienza di vita e
lavorativa
Individuare
collegamenti
e relazioni
ABILITA’
Riconoscere ed
utilizzare
le
strutture della
lingua presenti
nei testi
CONOSCENZE
CONTENUTI
Strutture
grammaticali
della
lingua
inglese
I verbi di
preferenz
a + forma
in-ing
Gli
avverbi di
modo
PRESENT
SIMPLE e
PRESENT
CONTIN
UOUS in
utilizzi
diversi dal
presente
Elementi tecnico
Comprendere i specifici
delle
punti principali funzioni
della
di
messaggi lingua
tecnico
specifici
Lessico
fondamentale
Descrivere in per la gestione
maniera
comunicazioni
approfondita
orali in contesti
esperienze ed formali
e
eventi relativi informali
all’ambito
personale
e Contesto, scopo
professionale
e
destinatario
della
Utilizzare
in comunicazione
modo adeguato orale, verbale e
le
strutture non verbale
grammaticali
Connettivi logici
Interagire
in
conversazioni
Varietà lessicali
articolate
su in rapporto ad
temi
di ambiti e contesti
interesse
diversi
personale,
quotidiano,
Tecniche
di
sociale
o lettura analitica
professionale
e sintetica
Esprimere
un’opinione
Fare, accettare e
rifiutare inviti
Parlare di eventi
passati
con
effetti
nel
presente
Parlare
della
durata
Fare acquisti
Riferire quanto è
stato detto
Parlare di quantità
Parlare
di
emozioni
Parlare
delle
probabili
conseguenze
di
un’azione
Esprimere
certezza,
Utilizzare
in Tecniche
di
SHOULD
e
SHOILDN
’T
Have to e
don’t have
to
Will per
decisioni
spontanee
e offerte
PAST
PERFECT
(1,2)
PRESENT
PERFECT
(1,2)
18
possibilità
incertezza
Verificare
informazioni
e modo adeguato lettura
le
strutture espressiva
le grammaticali
Scrivere testi
su
temi
di
interesse
personale,
quotidiano,
sociale
o
professionale
Scrivere
correttamente
testi
su
tematiche
coerenti con i
percorsi
di
studio
Riflettere sui
propri
atteggiamenti
in
rapporto
all’altro
in
contesti
multiculturali
PRESENT
PERFECT
(3)
Il
discorso
indiretto
(say
e
tell)
Used to e
forma
passiva
Tag
questions
Il periodo
ipotetico
Will/may/
might
La forma
passive
Linguaggio
tecnico
specifico
di
pertinenz
a
Strumenti ed andamento generale: Gli strumenti didattici che sono stati utilizzati per
l’apprendimento/insegnamento della materia permettevano di sviluppare in modo integrato tutte le abilità
linguistiche e miravano a creare motivazione negli studenti. La docente di ruolo ha svolto le unità
didattiche previste dal piano di studi fino all’unità 13 del libro di testo. Dalla mia presa in carico il 12
Marzo ho concluso le ultime due unità per poi concentrare le lezioni sull’apprendimento di settore tramite
il testo “Into Science”. Dopo aver realizzato un test di accertamento del livello linguistico degli studenti,
ho riscontrato una grave carenza nella parte espositiva e comprensiva, esclusi pochi allievi, cosicché ci
siamo concentrati su dei modelli di apprendimento lessicali e comunicativi specifici del settore tecnico di
riferimento.
Le unità realizzate finora sono in linea con il piano di studi e tramite un approccio comunicativo sono
stato in grado di stimolare e raggiungere obiettivi soddisfacenti in tutti gli studenti.
19
Metodologia
La metodologia utilizzata ha favorito un discreto raggiungimento delle competenze trasversali e di
ambito sotto il punto di vista lessicale e morfosintattico. Il metodo utilizzato è stato quello funzionalecomunicativo; sono stati attivati lavori di gruppo, ricerche individuali e sono stati guidati gli studenti a
partecipare e comunicare attraverso presentazioni di gruppo e partecipazioni attive alle interrogazioni.
I contenuti sono stati proposti senza una distinzione netta delle abilità, attraverso un percorso didattico
che ha previsto quattro fasi distinte:
Presentazione
Comprensione
Ripetizione
Assimilazione
Riprendendo il percorso didattico della titolare di cattedra, a cominciare dai test di recupero
somministrati le prime due lezioni che ho presieduto, attraverso l’utilizzo dell’approccio nozionalefunzionale, concludendo il discorso comunicativo e morfosintattico, per poi iniziare un approfondimento a
livello socioculturale e tecnico specifico in un’ottica di interdisciplinarietà, funzionale ad affrontare
l’esame di stato prima, l’università e il lavoro in genere.
MODALITA’ DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE
Al momento stiamo verificando il raggiungimento degli obbiettivi della programmazione per la correzione
di eventuali errori di impostazione e di assimilazione dei contenuti. Gli indicatori che sto prendendo in
considerazione sono: le competenze attraverso conoscenze e contenuti adeguati nel loro graduale
sviluppo. Da queste informazioni si possono trarre indicazioni oggettive sulle competenze da promuovere
in seguito.
La valutazione non è sanzionatoria e selettiva ma trasparente e condivisa, tesa a far sì che lo studente
abbia piena consapevolezza dei traguardi da raggiungere e di quelli raggiunti. Essa non è limitata alla
classica interrogazione o alle prove scritte, che rispecchiano comunque quelle previste da
programmazione.
POMEZIA 11/05/2015
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PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE MATEMATICA
CLASSE 5 Cp.i.
prof.ssa MARIA MASULLO
OBIETTIVI
CONOSCENZE
COMPETENZE
CAPACITA’
FUNZIONI: classificazione,
dominio, segno e intersezioni
con gli assi
LIMITI: concetto intuitivo e
calcolo dei limiti; forme
indeterminate
CONTINUITA' DI UNA
FUNZIONE:
punti
di
discontinuità
ASINTOTI: definizione e
loro
classificazione
(orizzontali,
verticali
e
obliqui)
DERIVATE:
definizione,
significato geometrico e
regole
di
derivazione
(derivata di un prodotto di
funzioni e di un quoziente).
Equazione
della
retta
tangente al grafico di una
funzione in un suo punto,
FUNZIONI CRESCENTI E
DECRESCENTI: studio della
monotonia di una funzione
MASSIMI
E
MINIMI
RELATIVI e ASSOLUTI DI
UNA FUNZIONE
STUDIO DI FUNZIONI
algebriche razionali intere e
fratte
E
LORO
RAPPRESENTAZIONE
GRAFICA
LETTURA DEL GRAFICO DI
UNA FUNZIONE
Dato il grafico di una
funzione
determinare
le
caratteristiche
Saper
classificare
una
funzione e determinare il suo
dominio.
Studiare il segno di una
funzione e determinare i
punti di intersezione con gli
assi
Acquisire
il
concetto
intuitivo di limite.
Saper calcolare il valore di
semplici limiti e sapere
eliminare i vari tipi di
indeterminazione
Riconoscere la discontinuità
(di I, II e III specie).
Comprendere il significato
geometrico di derivata.
Saper scrivere l’equazione
della retta tangente al
grafico di una funzione in un
suo punto
Saper calcolare la derivata
di funzioni razionali intere e
fratte.
Studiare la monotonia di una
funzione.
Determinare
massimi
e
minimi
relativi
di
una
funzione.
Studiare
una
funzione
razionale intera e fratta.
Rappresentare graficamente
una funzione, note le sue
caratteristiche
Saper leggere il grafico di
una
funzione:
dedurre
dominio,
segno,
punti
d’incontro con gli assi, limiti
agli estremi del dominio,
asintoti,
intervalli
di
monotonia, punti stazionari,
Utilizzare consapevolmente
tecniche e procedure di
calcolo.
Analizzare il grafico di una
funzione e dedurre da esso
le sue proprietà. Capacità di
mettere in relazione tra loro
gli argomenti trattati e
darne una valutazione critica.
Utilizzare metodi, linguaggi e
strumenti matematici per
interpretare fenomeni di
varia natura e affrontare
situazioni
problematiche
nuove.
21
2 - CONTENUTI DISCIPLINARI PER U. D.
UNITA' DIDATTICHE
Raccordo con il programma di quarta:
Disequazioni 1°-2° grado, disequazioni fratte, sistemi di disequazioni
Le funzioni: definizione e classificazione
La ricerca del campo di esistenza (razionale – irrazionale –intere e fratte)
Le funzioni pari e le funzioni dispari
Studio del segno di una funzione
Intersezione con gli assi cartesiani
I limiti delle funzioni
Gli intorni di un punto
Il limite finito di una funzione in un punto
Il limite destro e il limite sinistro di una funzione in un punto
Il limite infinito di una funzione in un punto
Il limite finito di una funzione per x che tende a più o meno infinito
Il limite “più o meno infinito” di una funzione per x che tende a più o meno infinito
Le operazioni sui limiti
Le funzioni continue e il calcolo dei limiti
Definizione
Continuità delle funzioni razionali
Classificazione dei punti di discontinuità di una funzione
I calcolo dei limiti: forme indeterminate ( +∞ -∞ ;∞/∞ ; 0/0 )
Derivate delle funzioni
Definizione
Interpretazione geometrica della derivata
Le derivate fondamentali e il calcolo delle derivate
Equazione della retta tangente al grafico di una funzione in un suo punto
Lo studio delle funzioni
Le funzioni crescenti e decrescenti e le derivate.
I massimi e i minimi delle funzioni
Gli asintoti
Lo studio e il grafico di una funzione
3 – METODOLOGIE
lezione frontale
Lezione frontale dialogata.
Esercitazioni alla lavagna.
Attività di recupero
( 4 ore )
4 - MATERIALI DIDATTICI
Testo in adozione: “Lineamenti di analisi.” Bergamini, Trifone, Barozzi. Editore: Zanichelli
Appunti e schede di lavoro fornite dall’insegnante
22
5 - TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Verifiche orali :interrogazioni brevi e lunghe
Verifiche scritte: esercizi, questionari a risposta singola e a risposta multipla.
VALUTAZIONE GLOBALE DELLA CLASSE
La classe, composta da 26 alunni, mi è stata affidata solo a novembre di quest’anno scolastico.
Durante l’anno, la classe ha assunto un comportamento corretto, ma non sempre responsabile.
L’applicazione per lo studio della disciplina e la partecipazione alle lezioni sono state per la maggior parte
della classe appena sufficienti; solo alcuni studenti hanno partecipato in modo adeguato e costante al
dialogo educativo. In modo particolare l’impegno a casa della maggior parte della classe è stato carente,
inferiore alle capacità personali e superficiale. Durante le lezioni ho cercato di colmare le gravi lacune
pregresse presenti nella preparazione degli alunni, per agevolarli nello studio e soprattutto nella
comprensione del programma di quinta. La maggior parte della classe ha dimostrato una certa difficoltà
di assimilazione dei concetti soprattutto teorici della materia, prediligendone la parte applicativa;
pertanto ho cercato di dare risalto alla parte pratica della disciplina in vista dell’esame finale.
Pomezia, 12 maggio 2015
23
TECNOLOGIA APPLICATA AI MATERIALI E AI PROCESSI PRODUTTIVI
Classe 5 C P.I.
Proff. Forleo Cosimo e Silvestri Alberto
Nelle classi del biennio precedente, il programma, previsto dalle linee guida ministeriali di Tecnologia
applicata ai materiali e ai processi produttivi, escluso la parte di laboratorio, non è stato praticamente
svolto. Purtroppo non sono stati svolti neppure alcuni argomenti di chimica-fisica propedeutici e
fondamentali per la disciplina. Per cui è stato necessario iniziare il programma ex novo del biennio
insieme allo studio dei principali argomenti della chimica-fisica. Per cui nel programma , qui di seguito
riportato, non si fa distinzione fra gli argomenti del 3° o del 4° anno o del 5°; di quest’ultimo, che aveva
l’obiettivo di affrontare , particolarmente, lo studio e lo sviluppo di progetti innovativi, dopo la
conoscenza delle caratteristiche dei materiali , del funzionamento delle apparecchiature e dell’evoluzione
dei processi , si è potuto svolgere soltanto quanto umanamente possibile, alla luce dei tempi ristretti e
dei tempi di apprendimento della classe nella sua interezza.
PROGRAMMA
S.I. di misura; Classificazione dei materiali e delle loro proprietà; materiali cristallini e amorfi.
Struttura cristallina; sistemi e reticoli; difetti di struttura; legame metallico; allotropia : esempi del Fe,
C, O. Polimorfismo e isomorfismo: esempi.
Proprietà meccaniche: Elasticità, plasticità; Sollecitazioni statiche semplici; concetti fondanti statica;
Resistenza alle sollecitazioni; prova di trazione, deformazioni unitarie e tensioni unitarie, legge di Hooke,
rigidità e modulo di elasticità; concentrazioni degli sforzi; tenacità; prova di flessione; comportamento a
compressione; diagramma energia di legame-distanze atomiche; resilienza, pendolo di Charpy; Durezza,
calcolo della Durezza Brinell, scala Mohs, durezza Shore.
Momento di una forza e reazioni vincolari.
Rottura duttile e rottura fragile; carichi periodici; resistenza a fatica e rottura a fatica, diagramma di
Wholer.
Proprietà Tecnologiche: duttilità e malleabilità; temprabilità.
Proprietà fisiche: calore specifico; calore latente; tensione di vapore; temperatura critica; Isotropia e
anisotropia; Conducibilità termica; calcolo calore trasmesso attraverso una parete verticale e pareti in
serie; legge di Fourier; coefficiente di conducibilità dei materiali in uso nell’edilizia.
Dilatazione termica lineare; coefficiente termico lineare, superficiale e volumetrico.
Calore sensibile e calore latente.
Potere calorifico superiore e inferiore dei combustibili; calcolo.
Tensione superficiale ed energia superficiale, bagnabilità e capillarità.
Materiali amorfi: polimeri e stato vetroso ( generalità)
Applicazioni tecnologiche: Coefficiente globale di scambio e trasmittanza; coefficiente di pellicola.
Esempi : scambio di calore in uno scambiatore di calore, in un evaporatore.
Vapore saturo. Bilancio di materia e di energia. I.P.E. e diagramma di Dhuring.
Calcolo del calore scambiato e della superficie di scambio necessaria.
Evaporatore con termocompressore; evaporatore sotto vuoto; Liofilizzazione.
Scambiatori in equi- e controcorrente.
Fenomeni luminosi: frequenza e lunghezza d’onda di una radiazione elettromagnetica, legge di Plank;
temperatura cromatica. Irraggiamento; legge di Stephan-Boltzman; corpo nero e corpo grigio; emissività
e assorbività e valori per alcuni materiali, nero fumo, ecc.
24
Spettrofotometria in assorbimento atomico: principi generali e descrizione dello spettrofotometro,
principi di funzionamento.
Processi chimici: nozioni fondamentali della termodinamica, primo e secondo principio; reazioni reversibili
e costante di equilibrio; legge di azione di massa; energia libera e spontaneità delle reazioni; resa
termodinamica;
Sintesi dell’ammoniaca; aspetti termici, termodinamici, cinetici, tecnologici; isoterme di reazione.
Conduzione della reazione: pressione, temperature,
catalizzatori;
sinterizzazione. Produttività.
Reattori Haber e Fauser. Descrizione dell’impianto Fauser .
Produzione di Biodisel: descrizione impianto e schema di processo.
Processo di produzione della birra.
Scelte e criteri generali per la realizzazione dei processi chimici.
Generalità sui criteri sicurezza negli impianti chimici; pericolosità di prodotti e operazioni chimiche.
Materiali impiegati nell’industria e loro caratteristiche:
leghe metalliche, ghise e acciai, costituenti e loro funzioni; metallurgia dei metalli: minerali e loro
composizioni; leghe a base di alluminio; di rame; di titanio; leghe auree: effetti dei costituenti. Proprietà
chimiche delle leghe: Resistenza alla corrosione , alla ossidazione, passivazione.
Corrosione dei metalli: classificazione dei fenomeni corrosivi, prevenzione della corrosione dei materiali
metallici
Distillazione: Colonna ( cenni) e concetto di stadio di equilibrio; legge di Dalton; legge di Raoult;
diagrammi di stato di due componenti miscibili allo stato liquido; diagramma di stato dell’acqua; varianza e
regola delle fasi, esempi.
Laboratorio: determinazione spettrofotometrica in assorbimento atomico del calcio e del magnesio nelle
acque.
Prova di trazione su un provino in acciaio e analisi del digramma tensioni unitarie-deformazioni unitarie.
Comprensione e rappresentazione grafica dello schema di processo , secondo le norme UNICHIM, degli
impianti studiati.
RELAZIONE FINALE
Obiettivi formativi
* Conoscere e comprendere le proprietà fisiche, chimiche , meccaniche e tecnologiche dei materiali.
* saper eseguire calcoli e risolvere esercizi concernenti le proprietà dei materiali.
* Conoscere i materiali più utilizzati nell’industria e le loro caratteristiche più importanti.
* saper effettuare una scelta coerente e motivata dei materiali da impiegare per un prodotto finito.
* conoscere e comprendere i fenomeni corrosivi al fine di una appropriata valutazione e prevenzione dalla
corrosione dei materiali impiegati.
conoscere il funzionamento delle apparecchiature più importanti in uso nell’industria e affrontati nel
corso di studi.
* Conoscere e comprendere l’evoluzione dei processi chimici dal punto di vista chimico, termodinamico,
cinetico e tecnologico, al fine di ottimizzare la produttività.
* Conoscere le problematiche e relative norme più importanti relative alla sicurezza degli impianti.
* conoscere i principi generali della spettrofotometria e saper eseguire analisi spettrofotometriche in
assorbimento atomico.
25
* conoscere la normativa Unichim e comprendere e saper rappresentare graficamente uno schema di
processo.
Testi:
Di Pietro : Tecnologie Chimiche Industriali Vol. II – Ed. HOEPLI Milano
Inoltre si è fatto riferimento ad altri testi:
Simionato: Tecnologie dei materiali – Ed. Piccin – Padova
Pasquon – Chimica Industriale Ed. Clup Milano
Alcune Riviste , in particolare Le Scienze.
Tempi
Il corso prevedeva 4 ore di lezione settimanali e queste sono state svolte nell’anno scolastiche per il
95% ; inoltre, sono state effettuate altre 4 ore di recupero dopo il primo trimestre.
Metodologie: i contenuti disciplinari sono stati trasmessi essenzialmente mediante lezioni frontali, anche
, in qualche caso, con l’ausilio di alcune slide e la visione di alcuni filmati; riguardo ai testi impiegati non vi
era un testo vero e proprio adottato e sono stati forniti agli allievi appunti del docente; si è comunque
ricorso , per la trattazione di particolari argomenti o approfondimenti , anche a riviste, come Le Scienze.
Verifiche: le verifiche sono state orali, scritte, relative alla risoluzione di esercizi su tutte o quasi le
proprietà ei materiali e alla descrizione e ai principi di funzionamento degli impianti trattati , e scrittografiche che riguardavano l’esecuzione dei disegni e i commenti sui processi relativi agli impianti
trattati; inoltre, si sono valutate le relazioni sulle analisi di laboratorio. Test a risposta sintetica.
Criteri di valutazioni: queste erano intese ad accertare non soltanto le conoscenze dei contenuti, ma
anche la loro elaborazione, la capacità di analisi e di sintesi degli argomenti trattati , senza dimenticare
l’importanza del linguaggio specifico della disciplina evidenziane la funzionalità ed il rigore scientifico.
Il profitto degli allievi si è rivelato eterogeneo; l’attenzione, la partecipazione durante le lezioni e
l’impegno a casa sono state, anche se non per tutti, adeguate alla complessità della materia; in definitiva
i tre quarti della classe hanno raggiunto una preparazione almeno sufficiente e diversi anche
decisamente buona; purtroppo il 25% circa, a tutt’oggi, o per carenze in chimica-fisica e in matematica,
che ne hanno limitato il profitto nella risoluzione scritta degli esercizi, o per mancanza di elaborazione
degli argomenti proposti, o per difficoltà espressive, ha raggiunto un livello di preparazione mediocre o
insufficiente.
Pomezia 8 maggio 2015
26
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE
“LARGO BRODOLINI”
Sede Associata:"E. CAVAZZA"
POMEZIA
Largo Brodolini snc Tel. 06 121123160 Fax 06 9106204
Distretto 41°
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
RELAZIONE FINALE DEI PROFF. Cocchini Anna – Massimo Izzo
Classe 5Cp.i.
AREA DISCIPLINARE : Chimico - Biologico
Materia/e di insegnamento : TECNICHE di PRODUZIONE e ORGANIZZAZIONE
Testi in adozione: Fiorin - Biologia e microbiologia ambientale e sanitaria – ZANICHELLI
Fanti - Biologia, microbiologia e biotecnologie – ZANICHELLI
Tagliaferri , Grande – Biotecnologie e chimica delle fermentazioni - ZANICHELLI
Premessa: il programma ministeriale prevede innumerevoli e svariati argomenti di carattere generico e
altrettanti approfondimenti che dovrebbero essere svolti in sole quattro ore settimanali; il tempo
fortemente limitato, la partecipazione della classe a tratti parziale e l’utilizzo di testi non del tutto
adeguati alle esigenze del corso hanno limitato fortemente l’effettivo svolgimento della programmazione
stabilita ad inizio anno scolastico.
Si è stati costretti perciò a svolgere ed approfondire solo i più importanti argomenti del programma
ministeriale, trascurando la parte riguardante l’aspetto economico-energetico e le problematiche
ambientali, così come non è stato possibile affrontare tutti i processi biotecnologici stabiliti inizialmente.
SITUAZIONE DELLA CLASSE.
La classe è costituita da 26 allievi, tutti loro risultano provenienti dall’istituto, ma si presentano con
molteplici elementi distintivi a livello didattico e individuale.
L’aula, perciò, si presentava alquanto eterogenea, sia per estrazione sociale sia per livello medio delle
conoscenze di base. Le abilità di fondo non erano omogenee, ma il livello di preparazione generale si
attestava su valori sufficienti. In ogni caso si è avuto modo di osservare che una parte degli allievi è
stata particolarmente partecipe e coinvolta, con buone capacità di apprendimento e di resa. Alcuni dei
ragazzi, invece, evidenziano tuttora una preparazione di base alquanto disorganica ed un gruppo
ristretto di allievi mostra concrete difficoltà nella rielaborazione fattiva dei concetti più sofisticati.
Dal punto di vista disciplinare non ci sono stati particolari problemi. Quasi tutti gli allievi hanno mostrato
interesse e partecipazione nello svolgimento delle lezioni e sono stati comunque prontamente disponibili
alla collaborazione reciproca, mentre alcuni di essi hanno richiesto un’attenzione continua e
personalizzata, manifestando difficoltà proprie nella partecipazione e nella rielaborazione dei concetti
appresi. È stato quindi necessario un attento lavoro di ricostruzione così da rendere la struttura della
classe accettabilmente omogenea.
27
Nella classe è present un allievo per il quale il consiglio di classe ha elaborato un Piano Didattico
personalizzato per poter così valorizzare le sue qualità nonostante le difficoltà personali dovute alla
sindrome di cui è affetto.
CONOSCENZE
Una parte della classe ha dimostrato nel corso dell’anno scolastico impegno ed interesse non sempre
costanti; alcuni alunni hanno seguito con maggiore attenzione, mentre altri hanno evidenziato mutevole
partecipazione , o a causa della loro altalenante presenza, oppure per una loro predisposizione
caratteriale .
Parte dei ragazzi ha comunque assimilato e rielaborato i vari temi affrontati, evidenziando una buona
padronanza della materia, ma per alcuni elementi permangono difficoltà elaborative e carenze di varia
natura.
Questi elementi presentano una preparazione non del tutto adeguata alle esigenze scolastiche; nel corso
dell’anno hanno avuto necessità di continui stimoli ed attenzioni, e le conoscenze acquisite risultano
alquanto disorganiche.
Nel complesso comunque si è raggiunta una padronanza generalmente più che sufficiente della materia.
ABILITA'
Alcuni ragazzi della classe sono in grado di svolgere operazioni mentali autonome di sintesi e utilizzare
le loro conoscenze nei più diversi contesti specifici del programma svolto .
Una parte della classe non è però in grado di operare in modo critico, ma solo di riportare
pedissequamente le conoscenze apprese durante l’anno scolastico, Gran parte della classe mostra
comunque una sufficiente attitudine alla concentrazione, anche se è spesso necessario richiamarli ad una
maggiore attenzione. Altri, invece, evidenziano una altalenante presenza e una scarsa propensione
all’approfondimento a casa.
COMPETENZE
La classe, nel suo complesso, ha acquisito competenze sufficienti nell’esposizione orale dei diversi
argomenti trattati, alcuni alunni evidenziano ottime capacità di analisi, sintesi e confronto tra i diversi
argomenti affrontati; mentre una minor parte conserva difficoltà nella rielaborazione dei concetti
appresi.
METODOLOGIE
I contenuti disciplinari sono stati trasmessi ed elaborati mediante lezioni frontali ed esercitazioni in
classe.
Per tutti gli argomenti trattati si è fatto in ogni modo riferimento al libro consigliato e a dispense
elaborate in classe. Gli argomenti del programma sono stati suddivisi in unità didattiche disposte secondo
una loro propedeuticità interna, in modo da non essere appresi come elementi isolati, ma piuttosto come
parti organiche della struttura della disciplina. Questo per sviluppare e raggiungere quegli obiettivi
formativi più generali come la capacità di operazioni mentali autonome di sintesi e la capacità di
utilizzare le conoscenze nei più diversi contesti specifici.
RECUPERO
Il recupero è stato effettuato in itinere, al termine del trimestre e dopo il pagellino di marzo.
VALUTAZIONE
Per gli aspetti cognitivi e la valutazione del profitto conseguito gli indicatori prescelti sono stati:
28
Comprensione dei quesiti posti e coerenza delle risposte date
Conoscenze specifiche in ordine all’argomento
Capacità linguistico espressive ed uso di un lessico specifico
Rielaborazione critica di testi grafici relativi ad impianti biotecnologici
Sono stati seguiti i seguenti criteri:
M<5
mancato raggiungimento degli obiettivi minimi
5=M<6 parziale raggiungimento degli obiettivi minimi
M=6
raggiungimento degli obiettivi minimi
6<M<7 raggiungimento degli obiettivi
7=M<8 raggiungimento degli obiettivi ed adeguate capacità di rielaborazione
8=M<9 pieno raggiungimento degli obiettivi , adeguate capacità di analisi e di rielaborazione autonoma
9=M=9 pieno raggiungimento degli obiettivi, buone capacità di analisi , di rielaborazione e collegamento
interdisciplinare
9=M<10 pieno raggiungimento degli obiettivi, ottime capacità di analisi , di rielaborazione e collegamento
interdisciplinare, padronanza, sicurezza e chiarezza espositiva.
Oltre ai suddetti indicatori si è tenuto conto della partecipazione dell’alunno, dell’impegno dimostrato,
della progressione nell’apprendimento.
STRUMENTI DI VERIFICA.
Per verificare il grado di apprendimento e la progressione nello studio si è ricorsi a verifiche orali,
scritte e a test, non trascurando come elementi di valutazione l’attenzione e partecipazione, gli
interventi.
Le verifiche sono state effettuate periodicamente alla fine delle unità didattiche, attraverso prove
tradizionali e semi-strutturate, come previsto dalla nuova normativa degli esami di maturità. Per gli
aspetti cognitivi e la valutazione del profitto conseguito gli indicatori prescelti sono:
Conoscenze specifiche in ordine all’argomento
Comprensione dei quesiti posti e coerenza delle risposte date
Capacità linguistico espressive ed uso di un lessico specifico
Oltre ai suddetti indicatori si è tenuto conto della partecipazione dell’alunno, dell’impegno dimostrato,
della progressione nell’apprendimento. Per le griglie di valutazione delle prove e per la spiegazioni dei
parametri seguiti nella valutazione stessa si rimanda alle tabelle presenti nel POF d’istituto.
Testo consigliato: Fiorin - Biologia e microbiologia ambientale e sanitaria – ZANICHELLI
Fanti - Biologia, microbiologia e biotecnologie – ZANICHELLI
Tagliaferri , Grande – Biotecnologie e chimica delle fermentazioni - ZANICHELLI
Si è inoltre ricorsi a dispense elaborate a parte quando il testo non risultava adeguato alle esigenze di
approfondimento
FINALITÀ DELLA DISCIPLINA.
L’insegnamento di Tecniche di produzione e organizzazione
per la classe quinta dell’Istituto
Professionale prevede una giusta integrazione tra teoria e competenze applicative, con un riferimento
particolare alle produzioni biotecnologiche presenti nel territorio. Al termine del percorso professionale
lo studente dovrà possedere le conoscenze di tipo chimico - biologico e tecnico relative ai vari materiali
che ha utilizzato e che utilizzerà in ambito professionale, inteso in senso ampio. Dovrà essere in grado di
utilizzare le tecnologie specifiche del settore e sapersi orientare nella normativa di riferimento;
29
applicare le normative che disciplinano i processi produttivi, con riferimento alla riservatezza, alla
sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del
territorio; intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle
diverse fasi e livelli del processo dei servizi, per la produzione della documentazione richiesta e per
l’esercizio del controllo di qualità; riconoscere e applicare i principi dell'organizzazione, della gestione e
del controllo dei diversi processi produttivi assicurando i livelli di qualità richiesti. Si è cercato inoltre
di collegare gli elementi essenziali dei processi di produzione ai principi generali dei metodi di analisi in
campo microbiologico, con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela
della persona, dell’ambiente e del territorio, mettendo l’allievo in condizione di affrontare problemi che
solo in apparenza sono diversi da quelli in genere incontrati.
Si è sviluppato e promosso quanto segue:
Acquisire specifici strumenti di interpretazione e di orientamento nella realtà quotidiana e nel mondo
circostante.
Comprendere i concetti e i procedimenti che stanno alla base degli aspetti chimico - biologici delle
trasformazioni naturali e tecnologiche.
Potenziare le capacità logiche e linguistiche, attuando una stretta collaborazione tra fare e pensare .
Approfondire tematiche che interessino produzione, gestione, sicurezza e attenzione ambientale per i
processi produttivi biotecnologici in generale.
OBIETTIVI DIDATTICI.
Al termine di questo anno lo studente dovrà essere in grado di:
Possedere capacità logiche e linguistiche ed usare correttamente la simbologia chimico - biologica.
Comprendere il legame tra le caratteristiche biologiche di un prodotto ed il suo specifico utilizzo in
campo produttivo.
Riconoscere le applicazioni biotecnologiche del territorio
Identificare le operazioni unitarie nei processi biotecnologici.
Saper utilizzare le diverse tecniche strumentali per eseguire analisi di controllo qualità.
Saper manipolare prodotti biologici di uso comune osservando le norme di sicurezza.
Saper individuare le finalità di un processo e metterlo in atto in modo corretto.
Saper riconoscere e valutare le materie prime ed i materiali necessari per la produzione del settore.
Potenziare le capacità logiche, grazie all’acquisizione della consapevolezza delle correlazioni esistenti tra
attività pratiche ed implicazioni teoriche, tipiche della disciplina.
SCANSIONE ORARIA DELLA DISCIPLINA.
La disciplina consta di quattro ore settimanali, il monte ore è costituito da 132 ore annue.
Queste ore sono così suddivise : circa il 20% è dedicato ad attività di recupero e di allineamento,
soprattutto nella parte iniziale dell’anno scolastico; il 10% è destinato ad attività di approfondimento
interdisciplinare ed il restante 70% ad attività ed approfondimenti teorici.
Tutto ciò è così ripartito nella programmazione:
Modulo 1:
ore totali 32 suddivise in 27 ore di lezioni frontali, e 5 ore di verifiche.
Modulo 2 :
ore totali 40 ore suddivise in 35 di lezione frontale, e 5 di verifiche.
Modulo 3 :
ore totali 30 ore suddivise in 25 ore di lezioni frontali, e 5 ore di verifiche.
Modulo 4 :
ore totali 30 ore suddivise in 25 di lezione frontale, e 5 di verifiche.
Il modulo 5 di laboratorio si intende svolto durante tutto l’anno scolastico.
30
Le ore residue, circa il 5% del totale, saranno dedicate al recupero in itinere su richiesta dei ragazzi.
SINTESI DEI CONTENUTI PROGRAMMATICI
La programmazione seguita è quella prevista dai programmi ministeriali, organizzata in moduli e unità
didattiche ed è stata costantemente collegata alle altre materie previste dal piano di studi dell’indirizzo
specifico, mediante collegamenti interdisciplinari. Gli argomenti che costituiscono la parte iniziale del
programma sono di riallineamento delle conoscenze, competenze e abilità necessarie per procedere allo
sviluppo dei contenuti programmatici .
Le lezioni sono state svolte favorendo una partecipazione attiva degli studenti mediante materiale e
spunti per ricerche ed approfondimenti personali, che esposti al resto della classe hanno favorito da un
lato la partecipazione attiva degli studenti alle lezioni, dall’altro hanno aiutato lo studente stesso a
cogliere il legame esistente tra la chimica e i diversi aspetti della vita produttiva industriale. La
programmazione, organizzata in un trimestre ed un pentamestre è riportata di seguito).
Molto importante è stata inoltre la collaborazione con tutte le altre discipline di indirizzo ai fini di una
visione sistemica da parte dei ragazzi dei processi produttivi, sicurezza, impianti, normativa e controllo
di qualità.
CONTENUTI DELLA DISCIPLINA.
Modulo 1 :Allineamento e verifica dei prerequisiti della disciplina
Modulo 2 : Il sistema genetico dei microrganismi
Modulo 3 : L’industria farmaceutica e biotecnologica nel territorio
Modulo 4 : Produzioni biotecnologiche
Modulo 5 : Esercitazioni di laboratorio
A disposizione della Commissione Esaminatrice sono depositati in segreteria esempi di prove e delle
verifiche effettuate.
Pomezia 13/05/15
31
IIS “L.GO BRODOLINI” – sez. I.P.I.B –PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI art.. INDUSTRIA
CLASSE V° - DISCIPLINA: TECNICHE DI PRODUZIONE E ORGANIZZAZIONE Ore settimanali : 4 (2+2 laboratorio) ore annue : 33 sett.x4h/sett.=152 ore annuali
N°
1
2
3
4
MODULI E
PREREQUISITI
Allineamento e verifica dei prerequisiti della disciplina
Prerequisiti: conoscere la
configurazione elettronica
dell’atomo
Il sistema genetico dei
microorganismi
Prerequisiti:riconoscere DNA
ed RNA, riconoscere i
cromosomi,conoscere i
meccanismi della mitosi e
meiosi , conoscere le leggi di
Mendel, conoscere i principi
della regolazione enzimatica
L’industria farmaceutica e
biotecnologica nel territorio
Prerequisiti: vincoli
termodinamici,cinetica
enzimatica
Produzioni biotecnologiche
Prerequisiti: definizione di
enzima,
classificazione
e
caratteristiche
dei
microrganismi.
metabolismo
aerobico e anaerobico, bilanci di
materia
CONTENUTI
1.L’atomo di carbonio, struttura e ibridazione;
e struttura molecolare
2.Idrocarburi alifatici e aromatici:
nomenclatura e classificazione;
3. Gruppi funzionali e classificazione dei
composti organici.
4. Molecole biologiche
4. Cinetica enzimatica
1.nascita della genetica
2. il genoma e l’ereditarietà
3. informazione genica , sua trasmissione e
regolazione
4.Variabilità genica
5. Ingegneria genetica
6.cenni Elettroforesi
1.Il processo fermentativo. Messa a punto dei
terreni di coltura per processi di
fermentazione
2.
Monitoraggio
di
un
processo
biotecnologico. Processi aerobici e anaerobici
1.Esempi di fermentazioni e bioconversioni
industriali produzione di alimenti,proteine e
antibiotici (birra , penicillina, lisina , insulina).
2. Depurazione biologica dei reflui e
smaltimento fanghi.
3.OGM E BIODIESEL
OBIETTIVI
CONOSCENZE
1. conoscere la struttura
elettronica del C.
2.conoscere i vari tipi di
idrocarburi e la loro nomenclatura
3. distinguere i diversi gruppi
funzionali
4.conoscere i diversi tipi di enzimi
e la loro attività enzimatica
Conoscere il ruolo del DNA e
dell’RNA
Conoscere i principi della
variabilità genetica
distinguere i diversi strumenti
elettroforetici
COMPETENZE
1. saper costruire le molecole e
prevedere la loro geometria
2.classificare i vari tipi di idrocarburi,
essere in grado di scriverne le formule .
3. riconoscere il gruppo funzionale
come gruppo caratterizzante
4.comprendere i meccanismi d’azione
di un enzima
riconoscere il ruolo del DNA e dell’RNA
spiegare quali fattori determinano in
modo preciso lo sviluppo di un
organismo batterico
METODOLOGIA
TEMPI
VERIFICHE
Lezioni frontali.
Lezione dialogata.
Audiovisivi.
Uso di schemi
32
Verifiche orali e scritte
Lezioni frontali.
Audiovisivi.
40
Verifiche orali,scritte
Verifiche dell’attività di
laboratorio.
Uso di schemi
Attività di laboratorio,
Conoscere le generalità di un
impianto fermentativo
Riconoscere le applicazioni
biotecnologiche del territorio
Lezioni frontali.
Attività di laboratorio,
30
Verifiche orali,scritte
relazioni di laboratorio,
Verifiche dell’attività di
laboratorio.
1.conoscere i principali processi di
produzione biotecnologica,
2. descrivere gli effetti sulle acque
naturali del rilascio di acque
inquinate,
3. riconoscere gli OGM
1.descrivere le caratteristiche principali
dei fermentatori,descrivere gli aspetti
tecnologici e di processo delle principali
produzioni biotecnologiche, descrivere i
campi di applicazione commerciale dei
prodotti biotecnologici,
Lezioni frontali.
Attività di laboratorio,
Audiovisivi.
Uso di schemi
30
Verifiche orali,scritte
relazioni di laboratorio,
Verifiche dell’attività di
laboratorio.
2.descrivere i principi di funzionamento
e le principali tecniche impiegate per lo
smaltimento delle acque inquinanti
LABORATORIO
Modulo 5 : Esercitazioni di laboratorio
Prerequisiti: possedere un livello adeguato di conoscenze teoriche e la capacità di argomentare i temi proposti, nonché stilare semplici relazioni tecniche di laboratorio.
Lo svolgimento di questo modulo avviene durante tutto l’arco dell’anno scolastico con la codocenza del prof. Izzo e prevede che i suoi contenuti programmatici completino per la parte laboratoriale quanto indicato nei precedenti
moduli.

Allestimento e controllo di qualità dei materiali di riferimento (ATCC, NTCC);

Studio del metabolismo finalizzato all’identificazione biochimica dei microorganismi;

Controllo microbiologico delle acque (CBT 36° e 22°c); rilevazione e conteggio di coliformi/e. coli (ISO 9308); enterococchi (ISO 7899); pseudomonas (ISO12780); spore clostridi solfito riduttori (met. interno);

controllo microbiologico aria e superfici in ambienti confinati (IMA, SAS)
Obiettivi: - capacità di stendere relazioni di lavoro ben strutturate e documentate, partendo dall’approccio del problema per finire con l’elaborazione dei dati raccolti e la loro presentazione. - acquisizione delle abilità essenziali
relative al laboratorio, intesa soprattutto come attuazione pratica di utilizzo dello strumento assistita da un’adeguata autonomia di elaborazione.
32
Tecniche di Gestione e Conduzione di Impianti e Macchine
classe 5 C P.I. a.s. 2014-15
proff. Forleo Cosimo e Silvestri Aberto
Il Programma parte dalla considerazione che sul nostro territorio sono insite diverse industrie e aziende
farmaceutiche e ambientali.
Il corso necessitava la conoscenza di concetti e leggi assolutamente fondanti per il proseguo del corso di
studi, per cui si sono ripresi o studiati ex novo alcuni argomenti propedeutici:
S.I. di misura. 1° e 2° principio della termodinamica; reazioni reversibili e costante di equilibrio; legge di
azione di massa; fattori che influiscono sull’equilibrio chimico; energia libera di un sistema chimico.
Bilancio di materia e di energia ad una apparecchiatura. Idrodinamica: equazione della continuità;
equazione di Bernoulli e perdite di carico. Tensione di vapore di un liquido; temperatura e pressione
critica; calore latente. Proprietà colligative; Innalzamento del punto di ebollizione di una soluzione, IPE;
osmosi. Potere calorifico di un combustibile. Principi generali delle tecniche di analisi di laboratorio;
tecniche cromatografiche.
Impianti di depurazione di reflui:
Caratteristiche acque di scarico: solidi totali, sospesi, filtrabili, sedimentabili, non sedimentabili,
colloidali, disciolti; effetti degli inquinanti sui corpi idrici; parametri da analizzare; campionamento e
conservazione dei campioni; attrezzature di laboratorio.
Profilo del tecnico di conduzione di Impianti di trattamento acque reflue.
Trattamenti fisico-meccanici: Grigliatura, sollevamento, equalizzazione, omogeneizzazione, dissabbiatura,
deoleazione, flottazione, filtrazione, sedimentazione;
Trattamenti biologici: Impianti a fanghi attivi con vasca di ossidazione tradizionale; a contattostabilizzazione; ad aerazione prolungata; aerazione ed agitazione; Filtri percolatori.
Nitrificazione , Denitrificazione.
Bilancio alla vasca di ossidazione e determinazione del rapporto di ricircolo dei fanghi; calcolo del volume
della vasca; controlli alla vasca di ossidazione.
Trattamenti chimico-fisici: Neutralizzazione; ossidazione, riduzione; Precipitazione Chimica;
Chiariflocculazione; Adsorbimento su Carbone attivo; strippaggio di ammoniaca; osmosi inversa;
Ultrafiltrazione; Disinfezione (reattivi chimici: cloro, ipoclorito, Acido peracetico, ecc);
Resine scambiatrici di ioni, durezza delle acque.
Linea fanghi: Ispessimento fanghi; Disidratazione meccanica: filtropressa e nastropressa , controlli del
tecnico.
Stabilizzazione: digestione anaerobica, digestione aerobica, lagunaggio, compostaggio, stabilizzazione
chimica.
Controlli al Digestore: temperatura, rapporto C/N, ecc. Biogas: composizione, PCI e bilanci termici al
digestore anaerobico.
Trattamenti Termici: essiccamento, forno a tamburo rotante; incenerimento: principio di funzionamento e
parametri. Smaltimento dei fanghi.
33
Innovazioni Tecnologiche: descrizione di impianti innovativi nella depurazione delle acque reflue :
Biofilm: MBBR.
Impianti per la produzione di acque potabili da acque reflue domestiche.
Regolazione degli Impianti
Schema e descrizione di un processo di regolazione; elementi che lo costituiscono; perturbazione di un
processo e risposte stabili e non stabili; regolazione ad azione P,I,D; regolatori continui ad azioni
combinate PD, PI, PID.
Regolazione del livello di un serbatoio, della portata, della pressione di un gas e di un vapore, del pH, di
rapporto, della temperatura.
Regolazione del Digestore anaerobico.
Vasca a fanghi attivi: grandezze controllate e grandezze regolate.
Fermentatori continui; controlli fisici, chimici e biologici; fenomeno del Wash out.
Regolazione di un evaporatore a singolo effetto.
Regolazione di una caldaia.
Regolazione in cascata e ad anelli multipli.
Schemi di processo degli impianti e norme UNICHIM di rappresentazione grafica.
Di tutti gli impianti oltre allo studio del loro funzionamento, si sono affrontati gli aspetti specifici
relativi alla loro conduzione, all’avviamento, alla manutenzione, alle eventuali disfunzioni e opportune
correzioni. Controlli analitici; schede di lavoro.
Sicurezza nei luoghi di lavoro: normativa sulla sicurezza in fase di progettazione , installazione e di
esercizio degli impianti di depurazione delle acque reflue a fanghi attivi.
Sostanze pericolose nell’industria.
Studio di altri impianti: Scambiatori di calore ( principi di funzionamento e regolazione);
Evaporatori; Bilanci di materia e di energia ad un evaporatore; evaporazione mediante termocompressione;
evaporazione sotto vuoto. Liofilizzazione.
Produzione di Biodisel: processo e schema dell’impianto.
Elementi di macchine: Pompe, compressori, eiettori; NPSH di una pompa.
Laboratorio:
analisi spettrofotometriche in assorbimento atomico per la determinazione del Ca e del Mg nelle acque.
Purtroppo , non è stato possibile utilizzare, per cause non imputabili ai docenti, il laboratorio di
informatica, ragion per cui gli impianti non sono stati disegnati al computer.
Obiettivi formativi:
* Conoscere i concetti di base e i processi fisico-meccanici, biologici e chimici relativi ai trattamenti
delle acque reflue;
* conoscere le caratteristiche e il funzionamento delle principali apparecchiature;
* conoscere le principali nozioni relative alla conduzione degli impianti e avere consapevolezza delle
possibili disfunzioni , delle loro cause e dei possibili rimedi;
* analizzare e descrivere lo schema di processo di un impianto di depurazione;
34
* conoscere e descrivere i controlli e le regolazioni necessarie alla vasca a fanghi attivi, al digestore, ai
serbatoi, e alle altre più importanti, anche ausiliarie, apparecchiature ;
* avere padronanza del linguaggio specifico della disciplina;
* avere consapevolezza dei problemi legati alla sicurezza e all’impatto ambientale delle attività industriali.
Testi:
Passino – Conduzione di impianti di depurazione delle acque reflue- Ed. Zanichelli di Bologna
Dispense ENAIP dell’ing. Natalini su Profilo professionale del conduttore di impianti di
depurazione
G. Genon - Processi biologici industriali - Ed. CLUT di Torino
Tagliaferri- Grande: impianti di Biotecnologie - Zanichelli di Bologna
Alcune riviste de “ Le Scienze”.
tempi:
il corso prevedeva 5 ore di lezione settimanali; in realtà nel corso dell’anno scolastico ne sono
state svolte il 75% comprese le 2 ore del corso di recupero al termine del primo trimestre. Altre lezioni di
recupero sono state svolte in itinere.
metodologie: i contenuti disciplinari sono stati trasmessi essenzialmente mediante lezioni frontali, anche ,
in qualche caso, con l’ausilio di alcune slide; riguardo ai testi impiegati non vi era un testo vero e proprio
adottato , ma si è fatto sostanzialmente riferimento al testo di Passino di cui sopra; si è comunque ricorso
, per la trattazione di particolari argomenti o approfondimenti , anche ad altri testi o riviste.
Verifiche: le verifiche sono state orali, scritte, relative essenzialmente alla descrizione e ai principi di
funzionamento degli impianti trattati , e scritto-grafiche che riguardavano l’esecuzione dei disegni e i
commenti sui processi relativi agli impianti trattati; inoltre, si sono valutate le relazioni sulle analisi di
laboratorio e le relazioni sugli impianti di alcune aziende visitate dalla classe.
Criteri di valutazioni: queste erano intese ad accertare non soltanto le conoscenze dei contenuti, ma
anche la loro elaborazione, la capacità di sintesi degli argomenti trattati , senza dimenticare l’importanza
del linguaggio specifico della disciplina di cui è stato sempre evidenziato la funzionalità ed il rigore
scientifico.
Il profitto degli allievi si è rivelato eterogeneo; l’attenzione, la partecipazione durante le lezioni e
l’impegno a casa sono state, anche se non per tutti, adeguate alla complessità della materia; in definitiva
quasi tutta la classe ha raggiunto una preparazione almeno sufficiente e qualcuno anche decisamente
buona; purtroppo il 20% circa della classe, a tutt’oggi, o per le diverse carenze disciplinari, soprattutto in
chimica-fisica, o per mancanza di elaborazione degli argomenti proposti, in aggiunta alle difficoltà
espressive, ha raggiunto un livello di preparazione abbastanza lacunosa.
Pomezia 8 maggio 2015
35
IIS “L.GO BRODOLINI IPSIA “E.Cavazza” Pomezia (RM) A.S. 2014-2015
RELAZIONE FINALE classe 5° C PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI
MATERIA: Laboratorio Tecnologico ed Esercitazioni
ORE SETT: 4
DOCENTE: IZZO Massimo
1 - OBIETTIVI
CONOSCENZE
COMPETENZE
CAPACITA'
Conoscere la principale Interpretare e contestualizzare i punti Saper utilizzare correttamente e in
terminologia
tecnico- fondamentali
della normativa sulla condizioni di sicurezza materiali e
scientifica e orientarsi sicurezza con particolare riferimento al strumentazione di laboratorio;
nella
normativa
di rischio chimico e biologico;
Utilizzare correttamente DPI e DPC;
riferimento utilizzata Individuare pericoli e valutare rischi in Eseguire
procedure
operative
nell’ambito
della diverse
situazioni
lavorative; (preparazione di soluzioni, terreni di
sicurezza, sistemi di riconoscere ed
coltura, tecniche di semina, diluizioni,
gestione
qualità, interpretare la segnaletica di sicurezza; metodi di conteggio);
prodotti per l’ambiente Comprendere
la
finalità
della Identificare e gestire correttamente
e la cura della persona, normazione, i termini e principali diverse tipologie
di rifiuti di
farmaci;
strumenti in uso nei SGQ e applicarli in laboratorio;
Conoscere i principi alla laboratorio e in altri sistemi aziendali;
Compilare moduli di lavoro associati a
base del funzionamento Comprendere schede tecniche e schede procedure
tecniche,
operative
e
di
apparecchi
e di sicurezza dei materiali e strumenti di analitiche.
strumenti
di laboratorio;
Preparare di semplici
formulazioni
laboratorio;
pianificare e organizzare le fasi di detergenti e cosmetiche;
lavoro;
Eseguire procedure analitiche e di QC
Comprendere il ruolo delle diverse di tipo chimico e microbiologico su
sostanze
nelle
formulazioni diverse matrici;
multicomponenti;
36
2 - CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE PER U.D.
UNITA' DIDATTICHE
TEMPI
SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO
il testo unico sulla sicurezza DL 81/08: definizioni, disposizioni generali, finalità e
applicazione; rischio e pericolo; DPI, DPC; valutazione dei rischi ; segnaletica di sicurezza;
rischio chimico: il regolamento REACH; il regolamento CLP; etichettatura delle sostanze
Trimestre
chimiche;frasi di pericolo H e prescrizioni di prudenza; pittogrammi, schede tecniche e
(10 ore)
schede di sicurezza (MSDS); valori milite di esposizione (TLV-TWA,TLV-STEL,TLV-C);
rischio biologico; definizione e classificazione degli agenti biologici in base al livello di
pericolosità (classe 1,2,3,4); ambienti lavorativi a rischio biologico; misure di contenimento
(dpi, dpc, procedure di sicurezza ecc.); gestione dei rifiuti a rischio biologico.
NORMATIVA UNI EN ISO E SISTEMI GESTIONE QUALITA’
NORMATIVA ISO UNI EN: finalità della normativa; definizione di “norma” e principali enti
di normazione nazionali, europei e internazionali; concetto di unificazione, normalizzazione e
armonizzazione;
I SISTEMI DI GESTIONE QUALITA: PRINCIPI E FINALITA’ DELLE ISO 9001: concetto
di qualità;- principi alla base dei SGQ; formalizzazione della qualità (norme ISO); principale
terminologia in uso nei SGQ (UNI ISO 9000 E UNI ISO12100); architettura dei SGQ,
approccio per processi; identificazione e classificazione dei processi; assicurazione di qualità
(QA), controllo di qualità (QC) ; documentazione dei SGQ (Manuale qualità, procedure e
moduli) ; strumenti per il miglioramento della qualità (diagrammi di causa-effetto, carte di
Trimestre
controllo); certificazione di qualità; accreditamento.
(20 ore)
IL PROCESSO ANALITICO IN AMBITO CHIMICO-BIOLOGICO SECONDO I SGQ
Gestione del processo analitico dal campionamento all’emissione del rapporto di prova
(prelievo, trasporto, accettazione analisi, registrazione delle fasi analitiche su modulistica
associata a procedure, emissione del rapporto di prova); Procedure gestionali, tecniche,
operative e analitiche utilizzate nelle diverse fasi del processo; concetto di materiali di
riferimento, standard e calibratori; controlli di qualità in ambito microbiologico (verifica di
fertilità dei terreni di coltura; verifica della selettività per i terreni di isolamento; verifiche
di sterilità dei terreni, diluenti e vetreria sterile utilizzata) in accordo con la scheda tecnica
dei prodotti dove sono indicati i ceppi specifici di riferimento certificati di collezioni
internazionali (es. ATCC, NTCC);
LA GESTIONE DEI RIFIUTI
Trimestre
Definizione di rifiuto, normativa di riferimento, classificazione (urbani, speciali, pericolosi e
(8 ore)
non pericolosi) ,principio comunitario delle 4R,catalogo europeo e codici CER.
37
PRODOTTI PER L’AMBIENTE E LA CURA DELLA PERSONA
 DETERGENTI E TENSIOATTIVI : definizioni, tensione superficiale proprietà chimicofisiche, proprietà
detergenti, bagnanti, solubilizzanti, schiumogeni, emulsionanti,
disinfettanti); applicazioni tecnologiche; classificazione ; coadiuvanti e additivi nei
detergenti, elementi di legislazione; produzione artigianale del sapone; determinazione del
numero di saponificazione;
 PRODOTTI COSMETICI; il mercato in Italia e nel mondo; definizione e classificazione; Pentamestre
sicurezza, composizione e materie prime; normativa di riferimento; etichettatura, (40 ore)
imballaggio primario e secondario; INCI; PAO; controlli di qualità delle materie prime, del
prodotto finito e dell’ambiente produttivo (aria, acqua, superfici); Challenge test;
determinazione della carica batterica totale (CBT); determinazione della carica micotica
(CMT); ricerca di Stafilococco aureus, Pseudomonas aeruginosa, Escherichia coli,
tecnologie innovative, la sicurezza, scheda europea, test in vitro per valutare la sicurezza;
produzione in laboratorio di semplici preparazioni cosmetiche.
FARMACI
Definizione e forme farmaceutiche; classificazione ATC; principi attivi ed eccipienti;
elementi di farmacocinetica (vie di somministrazione, assorbimento, biodisponibilità,
distribuzione, biotrasformazione ed escrezione); elementi di farmacodinamica (meccanismo
Pentamestre
d’azione, clearance del farmaco, tempo di emivita, accumulo), la “nascita” di un farmaco:
(10 ore)
ricerca di principi attivi, sperimentazione preclinica (fase 0), sperimentazione clinica (clinical
trials), registrazione ed immissione in commercio,tutela della proprietà intellettuale
(brevetto); farmacopea; norme di buona fabbricazione (GMP/NBF); Cenni su nutraceutici e
alimenti funzionali;
PRODUZIONI BIOTECNOLOGICHE
Cenni sulle colture cellulari eucariotiche; descrizione, assemblaggio e utilizzazione di un Pentamestre
bioreattore - BIOSTAT A PLUS 5L (Sartorius) per la produzione di biomasse o sostanze (4 ore)
chimiche.
3 - METODOLOGIE
Per il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla programmazione ci si è avvalsi di lezioni frontali, spesso
con l’ausilio di PC e videoproiettore, esercitazioni di laboratorio sia individuali che di gruppo. Sono state
effettuate durante l’anno scolastico in itinere lezioni di recupero rivolte a tutta la classe con
approfondimenti e chiarimenti sugli argomenti affrontati che non sono stati ben acquisiti dagli allievi.
4 - MATERIALI DIDATTICI
Dispense ed appunti preparati dal docente sugli argomenti trattati vista la non disponibilità di un testo
adottato per la disciplina; videoproiettore, materiali multimediali e risorse in rete sono state utilizzate a
supporto delle lezioni frontali e di laboratorio; materiali e strumentazione di laboratorio
5 - TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Il gruppo classe è stato sottoposto a verifiche per valutare il livello raggiunto e l’acquisizione degli
obiettivi preposti. Sono state effettuate prove scritte con test a risposta multipla, vero/falso, a
completamento, domande aperte, domande orali rapide, compilazione di modulistica (fogli di lavoro e
rapporti di prova) associata a procedure operative e/o analitiche di laboratorio.
38
6 - CONSIDERAZIONI FINALI E OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe, quasi sempre ben disposta al dialogo educativo e al confronto, nell’insieme è stata
caratterizzata da un interesse e una partecipazione attiva e abbastanza costante alle lezioni. Nella prima
parte dell’anno è stato necessario aggiornare e rivedere concetti fondamentali propedeutici alle
successive unità didattiche. Alcuni argomenti del programma sono stati seguiti con maggiore vivacità ed
interesse rispetto ad altri.
I risultati finali conseguiti in termini di conoscenze, competenze e abilità, possono ritenersi nel complesso
più che sufficienti .
Un limitato numero di allievi ha raggiunto una buona preparazione finale, si orienta in modo autonomo
correttamente nella disciplina, e rielabora autonomamente i contenuti anche in modo trasversale con le
altre materie tecnico-scientifiche dell’indirizzo di studio, una decina di allievi ha ottenuto risultati
discreti e il resto della classe si è limitato a conseguire un profitto nel complesso sufficiente spesso a
causa di un impegno non sempre costante ed adeguato.
Ad oggi, un piccolo numero di alunni , nonostante gli interventi di recupero attuati, non raggiunge risultati
pienamente sufficienti nella disciplina a causa di diverse e personali motivazioni (difficoltà nello studio,
problemi nell’esposizione delle conoscenze, scarso impegno e/o frequenza discontinua).
Le valutazioni finali sono state assegnate in accordo ai criteri di valutazione indicati nel POF tenendo
conto dei risultati raggiunti, dell’impegno, del progresso ottenuto, dell’interesse per la materia,
dell’attenzione in classe e in laboratorio nonché delle capacità personali. Nel corso dell’anno non si sono
evidenziati nella classe problemi di carattere disciplinare.
Pomezia, 15/05/2015
39
ISTITUTO PROFESSIONALE PER L'INDUSTRIA E L'ARTIGIANATO
"LARGO BRODOLINI" POMEZIA
Anno scolastico 2014-2015
RELAZIONE della PROF.ssa Barbon Ornella
Materia di insegnamento: Scienze Motorie
Classe 5°Cpi
Competenze di riferimento per la progettazione e la valutazione
Padroneggiare efficacemente gli aspetti coordinativi oculo-manuali e oculo-podalici.
Controllare e gestire le condizioni di equilibrio statico-dinamico del proprio corpo
Riconoscere e valutare le traiettorie, le distanze delle azioni motorie.
Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di giochi di movimento interagendo positivamente
con gli altri
parte teorica:norme di primo soccorso , alimentazione
Obiettivo formativo
a) Conoscere e sperimentare più schemi motori dinamici e posturali in situazioni combinate e diversificate
tra loro.
b) Organizzare il movimento del proprio corpo secondo le varianti spazio-temporali
c) Partecipare alle attività di gioco
Conoscenze
a) Conoscere le modalità coordinative oculo-segmentarie: oculo-manuali e oculo-podaliche
Conoscere le molteplici condizioni di equilibrio del proprio corpo
c) Svolgimento di giochi
Abilità
1 a) Utilizzare e organizzare i movimenti del proprio corpo coordinandoli tra loro
Controllare e adattare le condizioni di equilibrio statico-dinamico
2 b) Riconoscere e valutare le traiettorie, le distanze
3 c) Partecipare ai giochi organizzati anche in forma di gara rispettandone le regole,
accettando i propri limiti e le capacità degli altri
CONTENUTI DISCIPLINARI
- Test d’ingresso di valutazione delle capacità motorie
- Potenziamento fisiologico:
Obiettivi: Progressivo miglioramento delle funzioni organiche e delle capacità condizionali
- Rielaborazione degli schemi motori di base:
Obiettivi: Miglioramento delle capacità coordinative oculo-manuale, oculo-podalica,
destrezza
di agilità e
40
- Consolidamento del carattere, sviluppo della socialità e del senso civico
- Conoscenza e pratica delle attività sportive :
Obiettivi: Consolidamento di abitudini sportive
permanenti
- Informazioni fondamentali sulla tutela della salute e prevenzione
METODOLOGIE UTILIZZATE
Lezione frontale classica - Esercitazioni individuali
STRUMENTI UTILIZZATI
Dispense - Attrezzi sportivi
SPAZI UTILIZZATI
Palestra
STRUMENTI DI VERIFICA
Prova scritta - Prova pratica - Prova simulata
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione si è basata sulla rilevazione dei livelli di partenza e si è riferita in primo luogo al
miglioramento delle prestazioni individuali. Altri elementi basilari sono stati l’impegno costante,
la partecipazione e il rispetto delle regole
Sono stati utilizzati: test motori, controlli periodici basati sulle osservazioni sistematiche delle
varie attività sia da parte degli stessi allievi sia da parte dell’insegnante. Test di conoscenza teorica
sono stati, inoltre, considerati elementi fondamentali per una valutazione globale.
CONOSCENZE E COMPETENZE:
1-Potenziamento fisiologico
2-Consolidamento degli schemi motori di base; consolidare le capacità coordinative
generali(capacità di combinazione di 2 o più schemi motori)
3-Consolidamento del carattere, sviluppo della socialità e del senso civico
4-Informazioni fondamentali sulla tutela della salute, prevenzione infortuni
Gli allievi di questa classe hanno piena consapevolezza degli schemi motori di base. Nel corso dell’anno
scolastico si è notato un ulteriore miglioramento nel consolidamento delle capacità coordinative
CAPACITA’:
In generale gli studenti hanno mostrato capacità più che buone a livello motorio
La partecipazione nel corso delle lezioni, è stata generalmente molto soddisfacente.
Il giudizio complessivo sulla classe è buono. Per tutto il corso dell'anno, gli alunni hanno mantenuto un
atteggiamento educato, serio e corretto, dimostrando quindi un livello di maturità adeguato, consentendo
il sostanziale raggiungimento degli obiettivi didattici contenuti nei programmi preventivi. Per
lo
svolgimento del programma, tenendo presente che l'insegnamento dell'Educazione Fisica deve
tendere al motivato coinvolgimento degli alunni, si è lavorato procedendo con gradualità, tenendo
41
conto dei loro interessi, oltre che della disponibilità di attrezzature presso l'Istituto. Si è quindi cercato
di coinvolgere, sempre e comunque, la
totalità degli
allievi, compresi i
meno dotati, ricercando
l'impegno personale, il rispetto delle regole proprie di ogni attività e la socializzazione, collocando i
ragazzi in un circuito di interessi e conoscenze anche al di fuori di quelli puramente scolastici.
Il buon livello di interesse e partecipazione al dialogo didattico, ha permesso
alla
classe il
raggiungimento di un profitto più che soddisfacente.
Pomezia, lì 10/05/2015
42
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITÁ DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZZIO
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE - “LARGO BRODOLINI”
Largo Brodolini, s.n.c. 00040 POMEZIA (RM) Tel. 06 9121822 Fax 06 9106204
RMIS08800G - Distretto 41° -
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
CLASSE 5 sez. C Produzione Industriale
RELAZIONE DEL PROF.: Sabrina Viti
AREA DISCIPLINARE : Area Comune
Materia di insegnamento : Religione
La classe è formata da 26 alunni, 7 si avvalgono dell’I.R.C. Gli avvalenti hanno dimostrato una
partecipazione attiva e costruttiva. A livello disciplinare è stata riscontrata una maturità adeguata alle
problematiche trattate e una buona capacità di dialogo e di confronto.
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
1 - Religione e società
Tempi
Il posto della religione.
Fede cristiana e responsabilità sociale.
Settembre - Dicembre
Integralismo e fondamentalismo.
La vocazione.
Il matrimonio e l’importanza della famiglia.
2 - Le sfide del mondo contemporaneo
Tempi
Economia e dignità dell’uomo.
Un’etica per il lavoro: la crisi.
Le migrazioni ed il multiculturalismo tra dialogo, razzismo e
sfruttamento.
Pace e sviluppo.
La violenza nelle sue forme.
La mafia: civiltà della morte.
Gennaio - Giugno
Nord e Sud del mondo.
3 - “Corpore et anima unus”
L’uomo, creatura di Dio.
La dimensione spirituale dell’uomo e le neuroscienze.
“Maschio e Femmina li creò”.
L’ossessione dei modelli imposti.
Il valore del proprio corpo.
PROGRAMMA SVOLTO
La differenza tra i termini Fondamentalismo e Integralismo.
43
Il fondamentalismo Islamico. L’ISIS.
Il Califfato Islamico.
Il terrorismo nell’Islam..
Il mondo di oggi e la chiesa.
Lettura e commento di Gaudium et Spes n.4..
Le contestazioni moderne alla religione.
Economia e politica.
La crisi.
La dottrina sociale della chiesa.
La vocazione: sacerdotale o matrimoniale.
Il concetto di famiglia oggi.
Il matrimonio come sacramento.
Le unioni di fatto.
Il matrimonio nel codice del diritto canonico.
Gli impedimenti per contrarre un matrimonio.
Il rito civile.
Il matrimonio per gli Ebrei e i Mussulmani.
Presentazione del progetto indetto dall’ufficio scuola “Tuo figlio ha qualcosa da dirti”.
Gli immigrati: pregiudizi e tolleranza.
Diritti umani e immigrazione. La legge Italiana.
Spiegazione dei termini: antisemitismo, razzismo, intolleranza, omofobia, xenofobia.
La criminalità organizzata.
Come reagiscono gli italiani dinanzi alle loro paure quotidiane.
Argomenti da trattare:
La violenza nelle sue forme.
Nord e sud del mondo.
L’uomo creatura di Dio.
La dimensione spirituale dell’uomo e le neuroscienze.
Le ossessione dei modelli imposti. Il valore del proprio corpo.
CONOSCENZE
Ruolo della religione nella società contemporanea.
Secolarizzazione, pluralismo, nuovi fermenti religiosi e globalizzazione.
La concezione cristiano-cattolica del Matrimonio e della Famiglia; scelta di vita, vocazione e professione.
Il magistero della Chiesa su aspetti peculiari della realtà sociale, economica e tecnologica.
Conoscere le vie dell’impegno e della solidarietà percorse dalle organizzazioni cristiane.
Le varie forme di violenza nel contesto storico del XX secolo.
Natura e valore delle relazioni umane alla luce della visione cristiana.
Il rapporto tra anima e corpo nel cristianesimo e nelle grandi religioni.
Le conseguenze per l’uomo di oggi che tende a rifiutare la propria realtà per inseguire modelli inesistenti o
comunque irraggiungibili.
ABILITÁ
Motivare in un contesto multiculturale le proprie scelte di vita confrontandole con la visione cristiana nel
quadro di un dialogo aperto libero e costruttivo.
44
Riconoscere il rilievo morale delle azioni umane con particolare riferimento alle relazioni interpersonali,
alla vita pubblica e allo sviluppo scientifico e tecnologico.
Saper riflettere su quello che vivono le persone che provengono da altri paesi per cercare una condizione
migliore di vita e di lavoro.
Riconoscere l’origine delle ideologie di eventi drammatici nella storia e le relative conseguenze.
Comprendere l’impegno della chiesa nella promozione della giustizia.
Usare e interpretare correttamente e criticamente le fonti autentiche della tradizione cristiana.
Evidenziare quei valori irrinunciabili per la vita della persona.
Riconoscere l’unità dell’anima e del corpo.
Comprendere che l’illusione dell’apparire offerta oggi dai mass media non ci permette di essere noi stessi,
alimentando solamente le nostre frustrazioni.
COMPETENZE
Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel
confronto con il messaggio cristiano, aperto all’esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto
multiculturale.
Cogliere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte dalla scienza e
dalla tecnologia.
Utilizzare consapevolmente le fonti del cristianesimo.
METODOLOGIE
Il metodo seguito è stato quello dialogico-esperienziale al fine di far raggiungere e comprendere gli
obbiettivi in modo graduale ai ragazzi.
Ogni argomento, infatti, è stato preceduto da un confronto sulle conoscenze che ha permesso di rilevare
la situazione di partenza e di impostare un’azione didattica in modo mirato.
TIPOLOGIE DELLE VERIFICHE
Le verifiche sono state effettuate in base a colloqui, osservazioni sistematiche all’interno delle discussioni
e con lavori in classe (individuali o di gruppo) in itinere.
VALUTAZIONE
A causa dell’esiguo numero di ore a disposizione, la valutazione è stata di tipo sommativa.
Criteri: impegno - partecipazione al dibattito - uso di un linguaggio appropriato.
STRUMENTI
Il lavoro è stato svolto soprattutto in classe e sintetizzato in schemi, con l’ausilio di testi e di materiale
audiovisivo, proposti dall’insegnante.
Pomezia, 14/05/2015
45
46
47
48
49
ESAME di STATO A.S 2014-2015
COMMISSIONE ________________________
IIS “LARGO BRODOLINI” sez. IPIB " E. Cavazza"
SECONDA PROVA SCRITTA: TECNICHE di PRODUZIONE e di ORGANIZZAZIONE
POMEZIA _______________________
CANDIDATO………………………………………………………………………….. CLASSE 5…………….
DESCRITTORI
CONOSCENZE Il candidato possiede conoscenze:
 Corrette ed approfondite
 Non complete, ma coerenti con la traccia
 Lacunose e non sempre coerenti con le richieste della traccia
 Inconsistenti/fuori traccia
Relaz.tec.
4
3
2
1
punti
Quesito1 Quesito2
1
1
0,75
0,75
0,5
0,5
0,25
0,25
Quesito3
1
0,75
0,5
0,25
COMPETENZE Il candidato :
 Coglie con sicurezza i problemi proposti, sa organizzare i contenuti dello studio in sintesi complete ,
efficaci e organiche
 Sa cogliere i problemi e organizza i contenuti dello studio in modo sufficientemente completo
 Elenca semplicemente le nozioni assimilate, ma compie procedimenti logici efficaci
2
1,5
1
0,75
0,5
0,25
0,75
0,5
0,25
0,75
0,5
0,25
CAPACITÀ Il candidato:
 Si esprime in modo chiaro e corretto, con padronanza del lessico e della terminologia specifica
 Tratta i problemi in modo sufficientemente chiaro, nonostante alcune imprecisioni
 Imposta le questioni, ma non riesce a risolverle
1,5
1
0,5
0,75
0,5
0,25
0,75
0,5
0,25
0,75
0,5
0,25
TOTALE
IL PRESIDENTE
……./15
LA COMMISSIONE
50
Simulazione 3^ PROVA
IIS “LARGO BRODOLINI” indirizzo Ipia “ E. CAVAZZA “ Pomezia
Griglia di valutazione terza prova
a.s. 2014/2015
Classe 5
p.i.
Candidato________________________________
DATA _________2015
Materie oggetto della prova
Descrittori
Conoscenza e comprensione degli argomenti
Complete ed approfondite
Complete ed adeguate
Corrette ed essenziali
Superficiali con qualche imprecisione
Frammentarie
Scarse / Inconsistenti
Non risponde a nessun quesito
Capacità di sintesi e rielaborazione delle tecniche apprese
Approfondite e corrette
Complete ed adeguate
Essenziali
Superficiali con qualche imprecisione
Limitata e imprecisa
Competenze: applica le conoscenze in modo
Personale ed approfondito, con linguaggio specifico ed appropriato
Sufficiente con terminologia adeguata
Superficiale con terminologia a volte imprecisa
Lacunoso e frammentario
Punti
Sapere: termini, principi, concetti, teoria, regole e metodi
6
5
4
3
2
1
0
Saper elaborare, in modo sintetico e logicamente coerente e sulla base delle conoscenze acquisite, la risposta al quesito
5
4
3
2
1
Saper fare . applicazione concreta delle competenze teoriche
4
3
2
1
Tot
Votazione Finale:_________/15 (media aritmetica)
51
IIS LARGO BRODOLINI POMEZIA
ESAMI DI STATO a. s. 2014/15
Commissione
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
Classe 5
Candidato……………………………………………………………………..
VOTO
1 - 13
14 - 17
GIUDIZIO
Non manifesta alcuna conoscenza dei contenuti proposti.
Manifesta una conoscenza frammentaria e non sempre corretta dei contenuti che non
riesce ad applicare a contesti diversi da quelli appresi.
Distingue i dati, senza saperli classificare né sintetizzare in maniera precisa.
18 - 19
Non riesce a fare valutazioni adeguate di quanto appreso.
Ha appreso i contenuti in maniera superficiale.
Distingue e collega tra loro i contenuti in modo frammentario, perdendosi, se non
guidato, nella loro applicazione.
20
Compie valutazioni ma spesso in modo inesatto.
Conosce e comprende i contenuti essenziali, riesce a compiere semplici applicazioni
degli stessi. Li sa distinguere e raggruppare in modo elementare.
21 - 22
Compie valutazioni ma non ancora in modo autonomo
Ha conoscenze complete, ma non approfondite; la comprensione dei contenuti è
essenziale.
23 - 25
L’argomentazione è organica, ma per lo più consequenziale.
Ha una conoscenza completa e corretta ma poco approfondita dei contenuti.
26 - 28
Collega tra loro i contenuti e li applica a diversi contesti con parziale autonomia. Li sa
analizzare e sintetizzare, esprimendo valutazioni sugli stessi, anche se necessita
talvolta di una guida.
Ha una conoscenza completa ed approfondita dei contenuti.
29 - 30
Collega tra loro i contenuti e li applica a diversi contesti. Li sa ordinare, classificare e
sintetizzare, esprimendo valutazioni articolate sugli stessi.
Ha conseguito una piena conoscenza dei contenuti che riconosce e collega in
opposizione ed in analogia con altre conoscenze, applicandoli, autonomamente e
correttamente, a contesti diversi.
Compie analisi critiche personali e sintesi corrette ed originali.
Ha raggiunto l’autonomia nella valutazione.
LA COMMISSIONE
_____________________________
_____________________________
_____________________________
Data
IL PRESIDENTE
52
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE , DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE – “LARGO BRODOLINI”
Largo Brodolini, s.n.c. 00040 POMEZIA (RM)
Tel 06 121123160 Fax 06 9106204
RMIS08800G - Distretto 41°
Sito internet: www.iiscavazza.it
SIMULAZIONE
TERZA PROVA
CLASSE 5 Cpi
TIPOLOGIA B : Quesiti a risposta singola
MATERIE COINVOLTE : Tecnologie Applicate ai Materiali e ai Processi Produttivi,
Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni, Inglese, Matematica,
TEMPO PREVISTO :
120 minuti
Candidato
COGNOME …………………………………………………………………… NOME …………….……………………………..
DATA :
30/03/2015
Si ricorda al candidato che possono essere utilizzate massimo 10 righe per ogni risposta;
è consentito solo l’utilizzo di calcolatrici non programmabili,del vocabolario di Italiano e d’Inglese
monolingua.
53
Disciplina INGLESE
classe 5Cpi
COGNOME ………….…………………………..…
NOME …..…………..……….…………………
What different forms of pollution do you know of?
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
What are the worst pollutants and who are the worst polluters?
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
The famous marine biologist Jacques Cousteau said: "Water and air…have become global garbage cans." What
do you think of his words?
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
54
Simulazione III prova - Disciplina: matematica
Classe 5 Cpi
Cognome…………………………………………………………….
Nome……………………………………………………………………….
1)
Dopo aver illustrato la classificazione delle funzioni matematiche, individua a quale tipo
appartiene la seguente funzione :
2x - 4
y 2
e determinane il dominio.
(max 10 righe)
x  16
(punti 5)
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
2) Calcola il valore dei seguenti limiti:
(punti 5)
x 2  3x  2
lim
x  3 x 2  6 x  24
x 2  5x  6
lim
x 3
x2  9
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
55
3) Dal grafico della funzione determina:
(punti 5)
 Dominio
 Intervalli di positività e negatività
 Intersezioni con gli assi.
 Intervalli in cui la funzione è
crescente o decrescente
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
56
Disciplina Tecnologie Applicate
classe 5Cpi
COGNOME …………….…………..…………………
NOME…………..…………..……….……………
Definire le seguenti proprietà meccaniche: durezza, resilienza , rigidità, resistenza , tenacità
______________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________
In un evaporatore si devono produrre 2000kg/h di una soluzione al 8% p/p. nota la concentrazione in entrata al 2%, qual è la
portata di vapore prodotta?
______________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________
1. Descrivere i parametri e il funzionamento del reattore HABER per la sintesi dell’ammoniaca.
______________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________
57
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______________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________