Leggi tutto... - Autonautica Diglio

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TEST
Motori fuoribordo
Due
contro
uno
OnTest
<
<
<
Prezzi
Installazione
Prestazioni
Accelerazione
Manovrabilità
Schede motori
<
<
<
di Niccolò Volpati
Due barche identiche, le Cap Camarat 755 di
Jeanneau, con due diverse motorizzazioni. Da una
parte il nuovo 300 cv di Suzuki, dall’altra una coppia
di 150 cv. Prezzi, installazione, prestazioni e consumi
per capire qual è la scelta giusta
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TEST
7500
La coppia di 150 cv costa
di listino 7.500 Euro in più
del motore da 300 cv
La crescita sembra inarrestabile. I
motori fuoribordo hanno raggiunto delle potenze che fino a poco
tempo fa sembravano impossibili. È trascorso poco più di un anno
da quando Suzuki ha presentato,
a Miami, il suo modello di punta:
un quattro tempi da 300 cv. Stesso scenario, dodici mesi dopo ed
ecco che nello stand di Mercury
compare il Verado 300 e in quello
di Yamaha campeggia il 350. Fino
a dove arriveremo? La barriera dei
300 cv è stata raggiunta e superata. La prossima sarà quella dei 400
Motori fuoribordo
cv e non tarderà a venire. F350 di
Yamaha ha una cilindrata da 400
cv, quindi è facile prevedere che
tra non molto esisterà anche una
versione con questa potenza. Ma
in molti sono pronti a raggiungere questo traguardo. Non a caso,
da tempo si mormora che Suzuki
e Mercury, stiano studiando fuoribordo da 400 cv. Sono i motori del
presente e del futuro, anche perché questo è quello che chiede il
mercato. Chi si avvicina alla nautica per la prima volta, è orientato a un’imbarcazione più grande,
rispetto a qualche anno fa. Il “primo barchino” è diventato un natante di discrete dimensioni. E se
i cantieri fanno barche più grandi,
i motori devono essere più potenti.
In questo contesto, porsi il quesito
se scegliere la singola o la doppia
motorizzazione diventa ancora più
sensato. Un tempo le doppie installazioni si vedevano solo su scafi
con entrofuoribordo o linea d’asse.
I fuoribordo doppi, tripli o quadrupli esistevano solo in Florida. L’alternativa era scegliere tra due fuo-
ribordo e un linea d’assi. Due da
250 cv oppure un motore entrobordo. La crescita esponenziale delle
potenze dei fuoribordo permette
di scegliere anche all’interno della
stessa “famiglia”. Questo è il senso della prova che abbiamo voluto realizzare. Sugli specchi di poppa di due barche identiche, sono
stati installati il Suzuki 300 e due
Suzuki da 150 cv. Singola o doppia
motorizzazione, quindi, ma sempre
all’interno della famiglia dei fuoribordo.
SINGOLA O DOPPIA?
Per maturare la scelta giusta si
deve cominciare facendo delle considerazioni “a secco”. Fondamentale è la carena. Noi abbiamo effettuato la prova utilizzando due Cap
Camarat 755 di Jeanneau. Si tratta di due scafi progettati per la doppia installazione. L’angolo di carena,
l’altezza e la larghezza dello specchio si prestano perfettamente per
due motori. Ma non tutte le barche
sono così. Lo specchio di poppa potrebbe non essere sufficientemente
largo e la conseguenza è che i due
motori si danno fastidio, penalizzando la manovrabilità. I “nostri” 150
cv erano montati a 68 cm l’uno dall’altro. La misura è stata presa all’asse elica. Si tratta di una distanza più che sufficiente. Quindi, primo
aspetto da prendere in considerazione è lo specchio di poppa. Non
meno importante è la forma della
carena e la sua misura. La coppia
di 150 cv era nella versione gambo
lungo, mentre il 300 cv gambo extralungo. Un singolo motore non dà
mai problemi. Si deve solo scegliere la lunghezza del gambo giusto e
montarlo sullo specchio in modo da
ottenere le prestazioni migliori. Più
è alto, più sarà “corsaiolo”, ma anche più difficile da manovrare. Un
armatore non molto esperto è bene
che scelga un’installazione più tranquilla che gli garantisca maggiore
sicurezza in navigazione. Nel caso
di doppia motorizzazione, c’è il rischio che il gambo lungo sia troppo corto e quello extralungo troppo
lungo. Una barca con carena profonda tende, in virata, a intraver-
PREZZI
sarsi. Se il gambo è troppo corto,
quello esterno rischia di uscire dall’acqua, l’elica cavita, il motore va
fuori giri e si perde spinta e stabilità. Per contro, un gambo troppo
lungo, garantirà certo stabilità in
navigazione, ma può comportare un
aumento della resistenza all’avanzamento. La conseguenza è una
perdita di velocità, soprattutto al
massimo dei giri. Inoltre, scegliendo una doppia motorizzazione, si
deve verificare se la casa costruttrice dispone di gambi di diversa lunghezza con le eliche controrotanti.
In questo modo, sarà più facile trovare i modelli adatti per la carena
dell’imbarcazione sulla quale installare due propulsori. I Cap Camarat 755 della nostra prova, hanno
dimostrato di avere la carena giusta per la doppia installazione. Anche in caso di virate molto strette e
di passaggio su onda, l’elica esterna non è mai uscita dall’acqua. Un
altro aspetto da prendere seriamente in considerazione è il peso.
Abbiamo attaccato i tre “bestioni”
al dinamometro a fine prova. Sono
VELOCITÀ
Giri/min
nodi
nodi
1000
5,4
4,8
1500
7,1
6,4
2000
8,9
7,5
2500
12,4
10,6
3000
21,6
16,1
3500
24,9
24,8
4000
29,7
29,3
4500
35,1
32,8
5000
38,5
37,6
5500
42,2
39,5
Max
43,4
40,3
CONSUMI
Giri/min
lit/h
lit/h
1000
4,8
9,2
1500
11,6
9,8
2000
16,4
10,2
2500
24,0
14,3
3000
29,0
20,8
3500
35,0
25,4
4000
48,6
33,6
4500
63,4
40,6
Marca
Suzuki 2x150 cv
Suzuki 300 cv
Motore*
31.500
24.000
Installazione
1.000
900
5000
76,0
52,3
Timoneria
2.500
1.600
5500
90,0
65,9
Elica
Max
91,6
77,2
compresa nel prezzo
compresa nel prezzo
contagiri analogico,
indicatore trim, pannello
comando, elica
tachimetro digitale,
contagiri, indicatore trim,
pannello comando, elica
Totale
35.000
35.000
26.500
26.500
Euro X CV
105
88,3
Tagliando
1.068
632
voltmetro 124 €,
strumento carb. 154 €,
tachimetro analogico 154 €
voltmetro 260 €,
strumento carb. 260 €,
pressione acqua 260 €
Sandard
Optional
Per i consumi, il risultato è
completamente ribaltato.
Due motori spingono
di più, ma ovviamente
consumano molto più
carburante. La crescita
è progressiva. Da 4.500
giri in poi, la differenza
supera abbondantemente
i 20 litri/ora. Al massimo
dei giri, il gap scende
leggermente, ma rimane
comunque consistente.
La coppia di 150 cv beve
91,6 litri/ora, mentre il
300 cv solo 77,2. Un dato
sorprendentemente basso.
Meno di tanti 250 cv in
commercio. I consumi
sono stati rilevati con il
flussometro Navman.
RUMOROSITÀ
* Tutti i prezzi sono Iva inclusa. Il prezzo di listino del DF150 nella versione controrotante è di 15.750
Euro. Moltiplicato per due si arriva a 31.500.
** Per totale si intende il prezzo “chiavi in mano”. Per questo abbiamo sommato il costo del motore,
l’installazione e la timoneria.
N.B.: La differenza si evidenzia anche nei costi di manutenzione. Per fare il tagliando a un 300 cv servono circa 632 Euro, per farlo a due 150 cv ce ne vogliono 1.068.
Giri/min
dbA
dbA
1000
60
60
1500
65
61
2000
69
70
2500
72
75
3000
74
76
3500
76
77
4000
79
79
4500
79
84
5000
86
86
5500
85
86
Max
88
87
Doppia
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4-5
Per quanto riguarda la
velocità, la tabella qui a
lato, evidenzia coma la
coppia di 150 cv (colonna
rossa), fornisce prestazioni
superiori fino a 3.000
giri. Questo perché due
motori hanno una spinta
maggiore e consentono
di anticipare i tempi di
planata. A 3.500 e 4.000
con tutte e due le barche
in planata, la velocità è
sostanzialmente identica.
Ai regimi più alti, la doppia
installazione riesce a
sviluppare qualche nodo
in più rispetto al singolo
motore.
La rumorosità è, tra le
prestazioni rilevate, quella
più equilibrata. Né vinti,
né vincitori. Segno che
i quattro tempi di ultima
generazione sono stati
progettati proprio per
ridurre i decibel. Sia che il
motore sia un bestione da
300 cv, sia che si tratti di
due fuoribordo da 150 cv.
Singola
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TEST
24,1
Motori fuoribordo
MANOVRABILITÀ
a 5500 giri, la coppia di
150 cv consuma 24,1
litri/ora in più del
Suzuki 300 cv
devono prendere in considerazione
tutti questi aspetti e non solo quello di listino. Ma c’è dell’altro. Due
motori di pari potenza, comportano
un consumo di carburante maggiore. La doppia è pertanto più onerosa: dal prezzo di acquisto del motore e di tutti gli accessori necessari,
al funzionamento per via dei consumi, alla manutenzione periodica.
Quali sono allora i vantaggi di una
doppia motorizzazione? Se la carena della barca si presta, la lunghezza del gambo è quella giusta, il peso
non è eccessivo e il prezzo non è un
problema, due motori garantiscono
certamente prestazioni migliori.
stati pesati quindi, così come sono
veramente: elica, olio, timoneria
e calandra. Tutto quello che grava
sullo specchio di poppa. La differenza non è di poco conto. Il 300 cv
Suzuki pesa 291 kg, mentre la coppia di 150 cv arriva a 506 kg. A pari
potenza, una doppia motorizzazione
peserà sempre di più di un singolo
motore. Bisogna verificare quindi,
se lo specchio di poppa è in grado di reggere quel peso e se questo non influisce sull’assetto della
barca. Troppo peso a poppa, infatti, può significare, soprattutto sulle
imbarcazioni più piccole, una prua
molto sollevata. La conseguenza
è una riduzione delle prestazioni e
una maggiore difficoltà ad affrontare un mare con onda formata. Durante il test, in banchina, abbiamo
misurato l’altezza della prua dalla
superficie dell’acqua. Sul Cap Camarat che montava il Suzuki 300, il
musone si trovava a 76 cm, mentre
la con la doppia motorizzazione si
Durante l’ormeggio in porto, due motori sono ovviamente più confortevoli. In caso di virata stretta però, se il gambo è troppo
corto, il motore esterno rischia di uscire dall’acqua. L’elica cavita, il motore va fuori giri e si perde stabilità. Il gambo lungo del
Suzuki DF150, si è rivelato ideale per la carena del Cap Camarat 755. Nonostante tutti i tentativi, non siamo mai riusciti a far
cavitare l’elica esterna.
arrivava a 92. Anche questo dato,
conferma che si tratta di una barca
progettata per due motori. Con 215
kg in più sullo specchio di poppa, la
prua si trova solo 16 cm più in alto.
Infine, bisogna fare la considerazione più importante, cioè quella relativa ai costi. Un singolo motore è
più conveniente. E’ minore il prezzo di listino, serve una sola elica,
una sola timoneria, meno olio e, a
fine stagione, si deve fare un solo
tagliando. Per valutare il prezzo, si
ACCELERAZIONE
Due eliche spingono meglio di una
2x150 cv
300 cv
Sec.
5,6’’
6,9’’
2’’ 4’’ 6’’ 8’’
0-20 nodi
2x150 cv
300 cv
Sec.
8,2’’
2x150 cv
10,6’’
6’’ 8’’ 10’’ 12’’
0-30 nodi
18’’
300 cv
Sec.
15’’20’’25’’30’’
0-40 nodi
I dati di accelerazione sono come ce li aspettavamo. Due eliche, ovviamente, spingono meglio di
una sola. Durante i tre allunghi (a 20, 30 e 40 nodi), la barca con due fuoribordo da 150 cv è stata
più scattante. La differenza comunque non è molta. Segno che il 300 cv ha un’ottima accelerazione.
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Doppia
Singola
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11.21.30
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LA PROVA
Due a uno è il risultato in favore della doppia motorizzazione. La coppia
di 150 cv vince in accelerazione e
velocità. Perde nei consumi, mentre la rumorosità è sostanzialmente pari. L’accelerazione è stata registrata su tre allunghi diversi: fino
a 20 nodi, fino a 30 e fino a 40. In
tutti e tre i casi, due eliche spingono meglio di una sola. Per quanto riguarda la velocità, fino a 3000 giri la
coppia di 150 cv risulta decisamente superiore. Ovviamente una coppia di motori, proprio in virtù di una
spinta maggiore, consente di anticipare i tempi di planata. Anche alle
andature di crociera, la doppia motorizzazione la spunta. Due propulsori infatti, consentono di ridurre il
regresso delle eliche, ottenendo un
rendimento migliore. Con la manetta del gas tutta abbassata e lavorando di trim, la differenza è meno
sensibile. Per quanto riguarda i consumi, invece, vince a mani basse il
Suzuki 300 cv. A partire da 1000
giri, i litri bruciati dalla coppia di 150
cv sono decisamente superiori. A
velocità di crociera si arriva a un risparmio di oltre 20 litri/ora.
INSTALLAZIONE
Altezza Prua
Ingombri specchio
90 cm
92 cm
56 cm
68 cm
32 cm
76 cm
Peso
500 506
400
300
Suzuki Italia
Kg
Corso Fratelli Kennedy 12, 10070 Robassomero (To)
N° verde 800452625, www.suzuki.it
DF 150
291
300 cv
200
La differenze è notevole.
Abbiamo pesato i motori
nella reale condizione di
utilizzo e cioè con elica, olio,
calandra e timoneria. La
coppia di 150 cv supera i 500
kg, mentre il 300 cv arriva a
291. Lo specchio di poppa
deve, pertanto, sopportare
ben 200 kg in più. Anche
in questo caso, se lo scafo
non è adeguato, si rischia di
avere una prua troppo alta
sull’acqua (foto nella pagina
a fianco). Non è il caso del
Cap Camarat 755.
DF 300
Ciclo
4 tempi
Ciclo
4 tempi
Alesaggio x corsa
97x97 mm
Alesaggio x corsa
98x99 mm
Potenza
150 CV
Potenza
300 CV
@ giri/min.
5/6.000
@ giri/min.
5/6.000
Cilindrata
2.867 cc
Cilindrata
4.028 cc
Alimentazione
iniez. elett.
Alimentazione
iniez. elett.
Rapporto al piede
2,50:1
Rapporto al piede
2,08:1
Coppa olio
8 litri
Coppa olio
8 litri
Alternatore
44 A 12V
Alternatore
54 A 12 V
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Non tutte le carene e gli
specchi di poppa sono
adatti per accogliere una
doppia motorizzazione.
Per la nostra prova, i due
150 cv erano distanti
68 cm uno dall’altro. È
una misura ottimale, per
non compromettere la
manovrabilità. Anche la
lunghezza del gambo
è importante, per
avvicinarsi il più possibile
alla misura della singola
motorizzazione.
2x150 cv
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Motori fuoribordo
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