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TEST Motori fuoribordo Due contro uno OnTest < < < Prezzi Installazione Prestazioni Accelerazione Manovrabilità Schede motori < < < di Niccolò Volpati Due barche identiche, le Cap Camarat 755 di Jeanneau, con due diverse motorizzazioni. Da una parte il nuovo 300 cv di Suzuki, dall’altra una coppia di 150 cv. Prezzi, installazione, prestazioni e consumi per capire qual è la scelta giusta 58 LUGLIO 2007 BG07_058ok.indd 58 2-3 uno o due motori.indd LUGLIO 2007 13/06/2007 11.20.38 BG07_058ok.indd 59 59 13/06/2007 16/02/2010 11.20.45 20.24.11 TEST 7500 La coppia di 150 cv costa di listino 7.500 Euro in più del motore da 300 cv La crescita sembra inarrestabile. I motori fuoribordo hanno raggiunto delle potenze che fino a poco tempo fa sembravano impossibili. È trascorso poco più di un anno da quando Suzuki ha presentato, a Miami, il suo modello di punta: un quattro tempi da 300 cv. Stesso scenario, dodici mesi dopo ed ecco che nello stand di Mercury compare il Verado 300 e in quello di Yamaha campeggia il 350. Fino a dove arriveremo? La barriera dei 300 cv è stata raggiunta e superata. La prossima sarà quella dei 400 Motori fuoribordo cv e non tarderà a venire. F350 di Yamaha ha una cilindrata da 400 cv, quindi è facile prevedere che tra non molto esisterà anche una versione con questa potenza. Ma in molti sono pronti a raggiungere questo traguardo. Non a caso, da tempo si mormora che Suzuki e Mercury, stiano studiando fuoribordo da 400 cv. Sono i motori del presente e del futuro, anche perché questo è quello che chiede il mercato. Chi si avvicina alla nautica per la prima volta, è orientato a un’imbarcazione più grande, rispetto a qualche anno fa. Il “primo barchino” è diventato un natante di discrete dimensioni. E se i cantieri fanno barche più grandi, i motori devono essere più potenti. In questo contesto, porsi il quesito se scegliere la singola o la doppia motorizzazione diventa ancora più sensato. Un tempo le doppie installazioni si vedevano solo su scafi con entrofuoribordo o linea d’asse. I fuoribordo doppi, tripli o quadrupli esistevano solo in Florida. L’alternativa era scegliere tra due fuo- ribordo e un linea d’assi. Due da 250 cv oppure un motore entrobordo. La crescita esponenziale delle potenze dei fuoribordo permette di scegliere anche all’interno della stessa “famiglia”. Questo è il senso della prova che abbiamo voluto realizzare. Sugli specchi di poppa di due barche identiche, sono stati installati il Suzuki 300 e due Suzuki da 150 cv. Singola o doppia motorizzazione, quindi, ma sempre all’interno della famiglia dei fuoribordo. SINGOLA O DOPPIA? Per maturare la scelta giusta si deve cominciare facendo delle considerazioni “a secco”. Fondamentale è la carena. Noi abbiamo effettuato la prova utilizzando due Cap Camarat 755 di Jeanneau. Si tratta di due scafi progettati per la doppia installazione. L’angolo di carena, l’altezza e la larghezza dello specchio si prestano perfettamente per due motori. Ma non tutte le barche sono così. Lo specchio di poppa potrebbe non essere sufficientemente largo e la conseguenza è che i due motori si danno fastidio, penalizzando la manovrabilità. I “nostri” 150 cv erano montati a 68 cm l’uno dall’altro. La misura è stata presa all’asse elica. Si tratta di una distanza più che sufficiente. Quindi, primo aspetto da prendere in considerazione è lo specchio di poppa. Non meno importante è la forma della carena e la sua misura. La coppia di 150 cv era nella versione gambo lungo, mentre il 300 cv gambo extralungo. Un singolo motore non dà mai problemi. Si deve solo scegliere la lunghezza del gambo giusto e montarlo sullo specchio in modo da ottenere le prestazioni migliori. Più è alto, più sarà “corsaiolo”, ma anche più difficile da manovrare. Un armatore non molto esperto è bene che scelga un’installazione più tranquilla che gli garantisca maggiore sicurezza in navigazione. Nel caso di doppia motorizzazione, c’è il rischio che il gambo lungo sia troppo corto e quello extralungo troppo lungo. Una barca con carena profonda tende, in virata, a intraver- PREZZI sarsi. Se il gambo è troppo corto, quello esterno rischia di uscire dall’acqua, l’elica cavita, il motore va fuori giri e si perde spinta e stabilità. Per contro, un gambo troppo lungo, garantirà certo stabilità in navigazione, ma può comportare un aumento della resistenza all’avanzamento. La conseguenza è una perdita di velocità, soprattutto al massimo dei giri. Inoltre, scegliendo una doppia motorizzazione, si deve verificare se la casa costruttrice dispone di gambi di diversa lunghezza con le eliche controrotanti. In questo modo, sarà più facile trovare i modelli adatti per la carena dell’imbarcazione sulla quale installare due propulsori. I Cap Camarat 755 della nostra prova, hanno dimostrato di avere la carena giusta per la doppia installazione. Anche in caso di virate molto strette e di passaggio su onda, l’elica esterna non è mai uscita dall’acqua. Un altro aspetto da prendere seriamente in considerazione è il peso. Abbiamo attaccato i tre “bestioni” al dinamometro a fine prova. Sono VELOCITÀ Giri/min nodi nodi 1000 5,4 4,8 1500 7,1 6,4 2000 8,9 7,5 2500 12,4 10,6 3000 21,6 16,1 3500 24,9 24,8 4000 29,7 29,3 4500 35,1 32,8 5000 38,5 37,6 5500 42,2 39,5 Max 43,4 40,3 CONSUMI Giri/min lit/h lit/h 1000 4,8 9,2 1500 11,6 9,8 2000 16,4 10,2 2500 24,0 14,3 3000 29,0 20,8 3500 35,0 25,4 4000 48,6 33,6 4500 63,4 40,6 Marca Suzuki 2x150 cv Suzuki 300 cv Motore* 31.500 24.000 Installazione 1.000 900 5000 76,0 52,3 Timoneria 2.500 1.600 5500 90,0 65,9 Elica Max 91,6 77,2 compresa nel prezzo compresa nel prezzo contagiri analogico, indicatore trim, pannello comando, elica tachimetro digitale, contagiri, indicatore trim, pannello comando, elica Totale 35.000 35.000 26.500 26.500 Euro X CV 105 88,3 Tagliando 1.068 632 voltmetro 124 €, strumento carb. 154 €, tachimetro analogico 154 € voltmetro 260 €, strumento carb. 260 €, pressione acqua 260 € Sandard Optional Per i consumi, il risultato è completamente ribaltato. Due motori spingono di più, ma ovviamente consumano molto più carburante. La crescita è progressiva. Da 4.500 giri in poi, la differenza supera abbondantemente i 20 litri/ora. Al massimo dei giri, il gap scende leggermente, ma rimane comunque consistente. La coppia di 150 cv beve 91,6 litri/ora, mentre il 300 cv solo 77,2. Un dato sorprendentemente basso. Meno di tanti 250 cv in commercio. I consumi sono stati rilevati con il flussometro Navman. RUMOROSITÀ * Tutti i prezzi sono Iva inclusa. Il prezzo di listino del DF150 nella versione controrotante è di 15.750 Euro. Moltiplicato per due si arriva a 31.500. ** Per totale si intende il prezzo “chiavi in mano”. Per questo abbiamo sommato il costo del motore, l’installazione e la timoneria. N.B.: La differenza si evidenzia anche nei costi di manutenzione. Per fare il tagliando a un 300 cv servono circa 632 Euro, per farlo a due 150 cv ce ne vogliono 1.068. Giri/min dbA dbA 1000 60 60 1500 65 61 2000 69 70 2500 72 75 3000 74 76 3500 76 77 4000 79 79 4500 79 84 5000 86 86 5500 85 86 Max 88 87 Doppia 60 LUGLIO 2007 BG07_058.indd 60 uno o due motori.indd 4-5 Per quanto riguarda la velocità, la tabella qui a lato, evidenzia coma la coppia di 150 cv (colonna rossa), fornisce prestazioni superiori fino a 3.000 giri. Questo perché due motori hanno una spinta maggiore e consentono di anticipare i tempi di planata. A 3.500 e 4.000 con tutte e due le barche in planata, la velocità è sostanzialmente identica. Ai regimi più alti, la doppia installazione riesce a sviluppare qualche nodo in più rispetto al singolo motore. La rumorosità è, tra le prestazioni rilevate, quella più equilibrata. Né vinti, né vincitori. Segno che i quattro tempi di ultima generazione sono stati progettati proprio per ridurre i decibel. Sia che il motore sia un bestione da 300 cv, sia che si tratti di due fuoribordo da 150 cv. Singola LUGLIO 2007 15/06/2007 14.20.58 BG07_058ok.indd 61 61 16/02/2010 13/06/2007 20.24.12 11.21.09 TEST 24,1 Motori fuoribordo MANOVRABILITÀ a 5500 giri, la coppia di 150 cv consuma 24,1 litri/ora in più del Suzuki 300 cv devono prendere in considerazione tutti questi aspetti e non solo quello di listino. Ma c’è dell’altro. Due motori di pari potenza, comportano un consumo di carburante maggiore. La doppia è pertanto più onerosa: dal prezzo di acquisto del motore e di tutti gli accessori necessari, al funzionamento per via dei consumi, alla manutenzione periodica. Quali sono allora i vantaggi di una doppia motorizzazione? Se la carena della barca si presta, la lunghezza del gambo è quella giusta, il peso non è eccessivo e il prezzo non è un problema, due motori garantiscono certamente prestazioni migliori. stati pesati quindi, così come sono veramente: elica, olio, timoneria e calandra. Tutto quello che grava sullo specchio di poppa. La differenza non è di poco conto. Il 300 cv Suzuki pesa 291 kg, mentre la coppia di 150 cv arriva a 506 kg. A pari potenza, una doppia motorizzazione peserà sempre di più di un singolo motore. Bisogna verificare quindi, se lo specchio di poppa è in grado di reggere quel peso e se questo non influisce sull’assetto della barca. Troppo peso a poppa, infatti, può significare, soprattutto sulle imbarcazioni più piccole, una prua molto sollevata. La conseguenza è una riduzione delle prestazioni e una maggiore difficoltà ad affrontare un mare con onda formata. Durante il test, in banchina, abbiamo misurato l’altezza della prua dalla superficie dell’acqua. Sul Cap Camarat che montava il Suzuki 300, il musone si trovava a 76 cm, mentre la con la doppia motorizzazione si Durante l’ormeggio in porto, due motori sono ovviamente più confortevoli. In caso di virata stretta però, se il gambo è troppo corto, il motore esterno rischia di uscire dall’acqua. L’elica cavita, il motore va fuori giri e si perde stabilità. Il gambo lungo del Suzuki DF150, si è rivelato ideale per la carena del Cap Camarat 755. Nonostante tutti i tentativi, non siamo mai riusciti a far cavitare l’elica esterna. arrivava a 92. Anche questo dato, conferma che si tratta di una barca progettata per due motori. Con 215 kg in più sullo specchio di poppa, la prua si trova solo 16 cm più in alto. Infine, bisogna fare la considerazione più importante, cioè quella relativa ai costi. Un singolo motore è più conveniente. E’ minore il prezzo di listino, serve una sola elica, una sola timoneria, meno olio e, a fine stagione, si deve fare un solo tagliando. Per valutare il prezzo, si ACCELERAZIONE Due eliche spingono meglio di una 2x150 cv 300 cv Sec. 5,6’’ 6,9’’ 2’’ 4’’ 6’’ 8’’ 0-20 nodi 2x150 cv 300 cv Sec. 8,2’’ 2x150 cv 10,6’’ 6’’ 8’’ 10’’ 12’’ 0-30 nodi 18’’ 300 cv Sec. 15’’20’’25’’30’’ 0-40 nodi I dati di accelerazione sono come ce li aspettavamo. Due eliche, ovviamente, spingono meglio di una sola. Durante i tre allunghi (a 20, 30 e 40 nodi), la barca con due fuoribordo da 150 cv è stata più scattante. La differenza comunque non è molta. Segno che il 300 cv ha un’ottima accelerazione. 62 LUGLIO 2007 BG07_058ok.indd 62 6-7 uno o due motori.indd Doppia Singola LUGLIO 2007 13/06/2007 11.21.22 BG07_058ok.indd 63 63 13/06/2007 20.24.13 11.21.30 16/02/2010 LA PROVA Due a uno è il risultato in favore della doppia motorizzazione. La coppia di 150 cv vince in accelerazione e velocità. Perde nei consumi, mentre la rumorosità è sostanzialmente pari. L’accelerazione è stata registrata su tre allunghi diversi: fino a 20 nodi, fino a 30 e fino a 40. In tutti e tre i casi, due eliche spingono meglio di una sola. Per quanto riguarda la velocità, fino a 3000 giri la coppia di 150 cv risulta decisamente superiore. Ovviamente una coppia di motori, proprio in virtù di una spinta maggiore, consente di anticipare i tempi di planata. Anche alle andature di crociera, la doppia motorizzazione la spunta. Due propulsori infatti, consentono di ridurre il regresso delle eliche, ottenendo un rendimento migliore. Con la manetta del gas tutta abbassata e lavorando di trim, la differenza è meno sensibile. Per quanto riguarda i consumi, invece, vince a mani basse il Suzuki 300 cv. A partire da 1000 giri, i litri bruciati dalla coppia di 150 cv sono decisamente superiori. A velocità di crociera si arriva a un risparmio di oltre 20 litri/ora. INSTALLAZIONE Altezza Prua Ingombri specchio 90 cm 92 cm 56 cm 68 cm 32 cm 76 cm Peso 500 506 400 300 Suzuki Italia Kg Corso Fratelli Kennedy 12, 10070 Robassomero (To) N° verde 800452625, www.suzuki.it DF 150 291 300 cv 200 La differenze è notevole. Abbiamo pesato i motori nella reale condizione di utilizzo e cioè con elica, olio, calandra e timoneria. La coppia di 150 cv supera i 500 kg, mentre il 300 cv arriva a 291. Lo specchio di poppa deve, pertanto, sopportare ben 200 kg in più. Anche in questo caso, se lo scafo non è adeguato, si rischia di avere una prua troppo alta sull’acqua (foto nella pagina a fianco). Non è il caso del Cap Camarat 755. DF 300 Ciclo 4 tempi Ciclo 4 tempi Alesaggio x corsa 97x97 mm Alesaggio x corsa 98x99 mm Potenza 150 CV Potenza 300 CV @ giri/min. 5/6.000 @ giri/min. 5/6.000 Cilindrata 2.867 cc Cilindrata 4.028 cc Alimentazione iniez. elett. Alimentazione iniez. elett. Rapporto al piede 2,50:1 Rapporto al piede 2,08:1 Coppa olio 8 litri Coppa olio 8 litri Alternatore 44 A 12V Alternatore 54 A 12 V 64 LUGLIO 2007 BG07_058ok.indd uno o due motori.indd64 8-9 Non tutte le carene e gli specchi di poppa sono adatti per accogliere una doppia motorizzazione. Per la nostra prova, i due 150 cv erano distanti 68 cm uno dall’altro. È una misura ottimale, per non compromettere la manovrabilità. Anche la lunghezza del gambo è importante, per avvicinarsi il più possibile alla misura della singola motorizzazione. 2x150 cv TEST Motori fuoribordo LUGLIO 2007 13/06/2007 11.21.39 BG07_058ok.indd 65 65 13/06/2007 20.24.14 11.21.47 16/02/2010