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IN DIFESA DI UN COLLEGA CHE NON NE AVEVA BISOGNO
Nei giorni scorsi, ed esattamente nei giorni 11-12-13-14 marzo scorso, sulle pagine
della Gazzetta di Reggio Emilia (per opportuna conoscenza, per chi legge, ne ho fotocopia)
sono apparsi alcuni articoli relativi ad un condominio al quale – essendo moroso – era
stata sospesa l’erogazione dell’acqua.
Alzi la mano quell’amministratore che – negli anni e per qualsivoglia motivo – non
si è mai trovato in una situazione del genere.
In ogni caso, solo gli imbecilli riescono a stupirsi, a giudicare ed a crocifiggere.
E pensare che il Vangelo di una delle ultime domeniche diceva: chi è senza peccato
scagli la prima pietra!.
Quanti falsi innocenti sono saltati fuori, e con la pietra in mano.
A Reggio tanti, a Parma qualcuno, a Bologna pure.
A Modena abbiamo seguito la situazione con apprensione sì, ma con la certezza che
non c’era dolo, tranne gli imbecilli che già avevano, appunto, la pietra in mano.
Il nostro ineffabile Presidente Regionale Geom. Samoggia ha telefonato preoccupato
al Presidente di Modena, auspicando provvedimenti: contro chi, contro se stesso??
E’ forse il caso di dire che il Collega falsamente accusato è orgogliosamente iscritto
all’Anaci di Modena.
Sui giornali, come detto, sono stati espressi commenti (interessati?) al vetriolo, e lo
stesso
Vicesindaco
di
Reggio
Emilia
ha
ripetutamente
richiesto
la
sostituzione
dell’amministratore.
Questa è bella! Ora la revoca dell’amministratore non può essere richiesta solo dai
condomini o dal Tribunale, ma anche dal primo che passa per la strada?
Perché, chi esprime commenti così scioccamente lapidari non può essere un politico
con responsabilità istituzionali, ma proprio uno sprovveduto.
Perché solo uno sprovveduto, senza minimamente, ripeto minimamente, conoscere
i retroscena può esprimere tali considerazioni assurde, ed avanzare a gran voce tale
richiesta!
Vien quasi da pensare che al Comune di Reggio, con l’uscita del Sindaco Delrio,
abbiano dovuto raffazzonare gente sprovveduta, per formare la Giunta.
Prova ne sia che l’egregio Vicesindaco di Reggio Emilia, tal Matteo Sassi, su carta
intestata del Comune ed indicante il suo incarico di Vicesindaco e Assessore al Welfare, ha
dovuto inviare – tambur battente – in data 17 marzo una lunga lettera di scuse al Collega
sotto falsa accusa (e ne ho fotocopia).
E’ il caso di ripetere che certi politici dovrebbero fare gli spazzini, con assoluto
rispetto per questi ultimi?
Che dire poi del nostro esimio ed ineffabile Presidente Regionale che, senza nulla
conoscere, ma non per comprendere, bensì per esprimere preoccupazione, ha ricevuto le
notizie dovute, nonché la lettera di scuse a firma del Vicesindaco e una splendida lettera di
protesta dal Presidente di Modena, Geom. Mauro Bignardi, il tutto – per ora - senza
fiatare.
E’ comprensibile che sia rimasto senza fiato, ma non è la prima volta che fa la pipì
fuori dal vasino!
Viene da chiedersi perché non ha guardato, con attenzione, alle situazioni della sua
Bologna e non solo, con casi ben più eclatanti e certi, successi non tanto tempo fa.
Mi si dirà perché lui è il Presidente Regionale . . . è vero, ma prima di fare la pipì
fuori dal vasino è il caso che si informi meglio, e con più rispetto, altrimenti rischia di
inzaccherarsi le scarpe e poi di dover chiedere scusa al falsamente accusato.
Chissà se lo ha fatto?!
Franco Folli