Ennio Fantastichini

Transcript

Ennio Fantastichini
Periodico bimestrale numero 2 - anno 5 Marzo - Aprile 2013
La rivista del benessere globale
Ennio Fantastichini
La cultura non è un costo,
è un investimento
Salute
Benessere
Cultura
Società
Ambiente
Fashion
Design
Sport
54
Sommario
IN COPERTINA
Ennio Fantastichini
4
L’INTERVISTA
Vito de Palma
Sindaco di Ginosa
SALUTE, BELLEZZA E BENESSERE
Psiche e Tango
Mio figlio ha i pidocchi
Intervista al Dott. De Fazio
Il primo ciclo mestruale
Caffè
Cous Cous
CULTURA E SOCIETÀ
Poesia ed etica
Il Papa uomo
Habemus Papam
"...parliamo di bellezza quando..."
I cavalieri di Santaccio
La nascita del Comitato Olimpico in Italia
Alla scoperta di Roma
Rodolfo Valentino
SPETTACOLO E INTRATTENIMENTO
Gipsy - Loretta Goggi
La Modestia
Casting e provini
8
4
10
12
14
18
22
26
28
30
32
34
36
38
40
42
32
44
44
46
SPAZIO APERTO
DIRITTO E TUTELA DEL CITTADINO
NEWS dal mondo delle Assicurazioni
Obiettivi legislativi
per la conservazione dell'impresa
Detrazioni figli a carico
60
48
50
52
TURISMO
In Marocco con ai piedi gli sci
Tutti in crociera
Bilbao - Guggenheim
54
58
60
AMBIENTE ED ECOSOSTENIBILITÀ
Energy Roadmap 2050
62
DESIGN
Shabby Chic
64
MODA
Must have 2013
66
SPORT
Campionato italiano di Palermo
Raduno collegiale 2013
68
69
HI TECH
La stele di Rosetta
70
EVENTI
Firenze Tango Festival
Sospesa
Fiera dell'Eccellenza
Weekend Strabiologico
72
73
74
78
74
8
66
10
64
Wealth Planet magazine
1
GECOM S.p.A.
Via Avv. Fulvio Croce, 14 - 52100 Arezzo - Tel. 0575 411166 - www.gecom.biz
Editoriale
Direttore
Editoriale
Direttore
Responsabile
G.Laura
Ascione
Massimo
Poggioni
I diritti, la dignità e il rispetto delle donne non
possono più attendere.
Papa Benedetto XVI, prima disprezzato poi
venerato...decidetevi!
Oltre 14 milioni di donne italiane nella loro vita sono state oggetto
di violenza fisica, sessuale o psicologica. Più che mai devastante
è la violenza di tipo morale, sottile, ma profondamente tagliente
nell’animo delle donne che la subiscono. Spesso non viene
nemmeno riconosciuta come una forma di violenza o di sopruso,
in quanto si stabilisce come modalità relazionale all’interno della
coppia. L’intento è quello di creare un malinteso, a partire dalle
parole della donna, che vengono sfruttate a proprio vantaggio.
Di fronte a questa situazione molte donne soccombono. Dapprima
si sforzano di essere comprensive, scusando il proprio uomo per
amore o ammirazione. Man mano si insinua nella loro mente il
pensiero di essere le uniche a poterlo capire e aiutare, arrivando a
giustificare tutto. Le vittime nutrono la speranza che l’altro cambi,
che capisca la sofferenza che infligge loro e che se ne penta.
La violenza psicologica subita nel contesto familiare è una ragnatela
tessuta lentamente nel corso del tempo. Il sentimento prevalente
sottostante l’incapacità di reagire delle donne è la paura di perdere
l’uomo della loro vita. La paura immobilizza ed impedisce scenari
diversi. Questo spiega come possano mantenersi, per lungo
tempo, relazioni di questo tipo. Gli uomini che instaurano modalità
relazionali di questo tipo sono, a loro volta, vittime di se stessi,
o meglio del bisogno costante di essere rassicurati del proprio
valore. Non c’è desiderio di condivisione con l’altro, bensì di
controllo totale sull’altro e così impongono le loro scelte e cercano
di far accettare alle proprie compagne tutto il loro mondo fino a
portarle alla rinuncia totale dei loro desideri e della possibilità
di realizzarsi secondo le personali modalità. Amare non significa
rinunciare a se stesse ed è questo che molte donne devono riuscire
a capire per liberarsi da un tale giogo.
L’anno 2005 vedeva l’investitura di un nuovo Papa e ciò
rappresentava una partenza sicuramente in salita per il cardinale
Ratzinger il quale si trovava a confrontarsi con l’Attività Pastorale
del suo predecessore Giovanni Paolo II che ha saputo lasciare un
segno indelebile nella storia della Chiesa e dell’umanità.
Ratzinger è stato a lungo criticato per i suoi trascorsi stante
l’accusa di aver presuntivamente aderito, da giovane, alla Hitler
Jugend (ma obbligatoriamente costretto ad aderire dal Regime) e
cioè l’organizzazione giovanile diretta propagazione del partito
nazionalsocialista tedesco.
Insomma, una specie di coerenza, a dire di molti, nell’affermare la
propria idea cristianocentrica.
Diciamo la verità: il cardinale tedesco non ha mai riscosso univoche
simpatie dal mondo laico ed è stato trattato, in molti casi, con
distacco e freddezza e ciò è stato forse in gran parte dovuto anche
al ruolo che Karol Wojtyla gli conferì durante il suo pontificato con
l’attribuzione della carica di Prefetto della Congregazione per la
Dottrina della Fede (per chi non lo sa, l’indimenticabile Tribunale
dell’Inquisizione). Ruolo assolto egregiamente da Ratzinger che
evidentemente ne possedeva le caratteristiche morali e le giuste
competenze tanto che alcune pubblicazioni lo definirono - forse un
po’ troppo arditamente- il “pastore tedesco”, lasciando intendere
una personalità risoluta e determinata.
Alla notizia delle sue inspiegabili dimissioni, il mondo dei fedeli
si scandalizza e si dispiace, esprimendosi in una continua e
ripetuta elargizione di messaggi di dolore, lettere toccanti e di
tweet per quel Papa a lungo criticato ma che adesso si trova ad
essere riconsiderato, amato e apprezzato, come se ricorresse un
pentimento per ciò che gli è stato attribuito in questi anni e che
probabilmente ha contribuito a creare il suo grave e inaspettato
ripensamento.
Quanta ipocrisia ho visto esprimere in questi giorni…
Periodico bimestrale Iscr. Trib. di Montepulciano n. 321 13/05/2009
Direttore Responsabile
Massimo Poggioni
Direttore Editoriale
G. Laura Ascione
Per la pubblicità nazionale
Claudio D’Ambrosio
+39 327 6623731
Resp. Comunicazione
Francesco Patiti
Resp. Marketing
Claudio D'Ambrosio
Vincenza Ficelo
Per la pubblicità Roma e Lazio
Angelo Mangione
+39 340 8215137
Edito da
Wealth Planet Perugia
Presidente Massimo Patiti
[email protected]
Si ringraziano tutti i collaboratori
Wealth Planet magazine
3
a cura di G. Laura Ascione
Ennio
Fantastichini
In copertina
Una breve intervista con l’attore co-protagonista, insieme a
Isabella Ferrari, della commedia “Il Catalogo”.
Il palco come professione ma anche come vettore per una
comunicazione sociale.
4
Wealth Planet magazine
Uno dei temi della commedia è l’incomunicabilità,
da cosa è dovuta?
Anche se la commedia è stata scritta negli anni 60 oggi
è più attuale che mai. Viviamo in un’epoca che sembra
dominata dalla comunicazione ma in realtà dalla finta
comunicazione, quella digitale, olografica e non quella del
ph della pelle, degli odori.
Io credo che il testo abbia guadagnato una forte
contemporaneità, due prototipi di solitudine, uno maschile e
uno femminile s’incontrano e come succede nella vita sono
come due bombe pronte ad esplodere e che esploderanno
attraverso questo incontro.
Wealth Planet magazine
5
La sua storia
...sono gentile naturale,
simpatico naturale...
tratto da “Il Catalogo”
La solitudine è l’altro tema della commedia, il
mestiere dell’attore porta a soffrirne?
In realtà la vita degli attori è molto solitaria; c’è
un’immagine all’esterno che non corrisponde esattamente
alla realtà, certo poi c’è Tom Cruise ma ad ogni Tom Cruise
corrispondono cento attori che vivono la propria professione
nella solitudine, faccio un esempio, basti pensare agli attori
di teatro ceceni, iraniani o di altri luoghi in cui il loro lavoro
si radica nel territorio, un territorio spesso difficile. L’attore
quindi si trova ad essere spesso solo con gravi difficoltà.
Comunque a mio giudizio coloro che riempiono la propria
vita di persone sono proprio coloro che ne soffrono di più.
Cosa ti ha spinto a recitare in questa commedia?
La proposta mi è arrivata da Valerio Binasco, un regista che
io volevo incontrare e poi la presenza di Isabella con cui ho
lavorato spesso. Il mio ritorno al teatro dopo 12 anni era
in agenda per cui non ho avuto difficoltà ad accettare la
proposta di risalire sul palco e credo che nei prossimi anni
approfitterò di questo disagio sociale che stiamo vivendo
per fare una politica culturale attiva e anche per far capire
alla gente e a chi ci amministra che la cultura non è un
costo, è un investimento.

6
Wealth Planet magazine
Secondo figlio di un maresciallo dei Carabinieri, nel 1975 si
trasferisce da Fiuggi (dove il padre comandava la locale
stazione) a Roma, per studiare recitazione all’Accademia
d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, avendo esordito all’età
di 15 anni a teatro in un’opera di Samuel Beckett ed in altri
spettacoli teatrali.
Nel 1982 con il film "Fuori dal giorno" esordisce sul grande
schermo. Recita una piccola parte nel film "I soliti ignoti
vent’anni dopo" (1985), regia di Amanzio Todini, al fianco
di Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni.
Nel 1988 è coprotagonista, con Laura Morante e Mario
Adorf, del film "I ragazzi di via Panisperna", regia di Gianni
Amelio, ove interpreta Enrico Fermi.
Il suo più grande successo lo ottiene con "Porte
aperte" (1989) di Gianni Amelio, grazie al quale,
interpretando il personaggio di Tommaso Scalia accanto
al suo maestro Gian Maria Volonté, riceve vari premi: Ciak
d’Oro 1991, Nastro d’Argento (miglior attore non
protagonista), European Film Awards (scoperta dell’anno)
e il Premio Felix 1991.
Attore sanguigno ed incisivo, ottiene grande successo la
sua interpretazione del romano prepotente con Sabrina
Ferilli nel film "Ferie d’agosto" (1996) di Paolo Virzì, grazie
al quale ottiene una nomina per il David di Donatello 1996.
Oltre ad aver interpretato numerosi film Fantastichini recita
con successo nelle miniserie TV, "La Piovra 7" (1997),
a quella impegnata "Sacco e Vanzetti" (2005), in cui
interpreta l’anarchico Bartolomeo Vanzetti (ruolo interpretato
nel film di Montaldo proprio da Volonté), fino a quella in
costume "La freccia nera" (2006), in cui impersona il ruolo
del perfido nobile medievale Raniero.
Nel 2007 recita nel film "Saturno contro" di Ferzan
Ozpetek e nel 2008 nel lungometraggio "Fortapàsc" diretto
da Marco Risi. Nel 2010 è diretto ancora da Ozpetek al
fianco di Alessandro Preziosi, Riccardo Scamarcio ed Elena
Sofia Ricci in "Mine vaganti", per il quale vince il David di
Donatello come miglior attore non protagonista.
Ultimo lavoro, "Studio illegale", un film di Umberto
Carteni con Fabio Volo, Ennio Fantastichini, Zoé Félix,
Marina Rocco, Nicola Nocella.
P 4625
P 728
Acquistiamo Proprietá Immobiliari e
Partecipazioni Aziendali
Via dei Tagliapietra, 5
06132 Perugia
tel. 075.5270599
e-mail: [email protected]
L’intervista
Intervista al Dott. Vito De Palma
Sindaco di Ginosa
a cura di Mirina Hoxha
Incontriamo il Dott. Vito De Palma Sindaco di Ginosa che ci accoglie con la sua innata gentilezza ed ospitalità.
In un ambiente fine approfittiamo della cortesia del primo cittadino di Ginosa per rivolgergli alcune domande….
Sig. Sindaco, come primo cittadino di Ginosa, ci parli di
questa cittadina ricca di storia, cultura e di speranze per
il futuro…
Ginosa è una città che comprende nel suo territorio anche
la frazione di Marina di Ginosa.
Caratteristiche particolari del nostro territorio, che ne fanno
una attrazione a livello turistico, sono le Gravine, con le sue
chiese rupestri, nella quale ogni anno nel periodo pasquale
si rappresenta la famosa Passio Christi ed il mare con la
sua splendida spiaggia di Marina di Ginosa, Bandiera Blu
della FEE da ormai 14 anni.
Questi sono solo alcuni dei punti di forza della città di
Ginosa, eccellenze ci sono nel campo dell’agricoltura, del
commercio e della piccola e media industria.
Una città che nonostante la crisi ha voglia di crescere.
Cosa rappresenta la sua città per Lei?
Ginosa è il motivo per il quale mi sono impegnato in politica.
È fondamentale per me contribuire alla sua crescita ed al
miglioramento della qualità della vita dei miei concittadini,
specie le fasce più deboli come bambini, anziani e disabili.
Il momento che la Puglia e l’Italia intera stanno
attraversando non è sicuramente uno dei migliori
economicamente parlando: ciò nonostante Lei si è
assunto una grande responsabilità, quella di dare un
futuro alla città di Ginosa e ai suoi concittadini, come si
8
Wealth Planet magazine
sta muovendo e come intende muoversi al riguardo?
Mi muovo in questa mia esperienza di Primo cittadino in
continuità con il mio percorso politico che nelle precedenti
amministrazioni comunali di centro destra mi ha visto
Presidente del Consiglio comunale.
Stiamo potenziando i servizi sociali, particolare attenzione
è prestata ai finanziamenti regionali, statali e comunitari
ai quali candidiamo, spesso con successo, progetti di
finanziamento. Stiamo adottando politiche di bilancio rivolte
alla razionalizzazione ed al contenimento della spesa
senza diminuire i servizi, siamo riusciti a non aumentare la
tassazione comunale e, anzi, abbiamo ridotto la tassazione
su suoli e terreni agricoli.
Altre attività poste in essere dalla mia Amministrazione sono
rivolte al potenziamento delle infrastrutture a servizio della
zona P.I.P. di Ginosa oltre che ad avere messo in campo una
serie di iniziative volte al recupero ed alla valorizzazione
del patrimonio storico, culturale ed architettonico del centro
storico di Ginosa. Inoltre abbiamo presentato per Marina di
Ginosa un importante progetto per la realizzazione di un
porticciolo turistico che potrebbe rappresentare la chiave di
volta dello sviluppo turistico dell’intero territorio.
Dott. De Palma, quando ha deciso di scendere in politica
e quali sono state le motivazioni di fondo che l’hanno
spinta?
La politica per me significa servizio e passione. Appena
ventenne mi sono avvicinato alla politica. Risale al 1993
la mia prima candidatura al Consiglio Comunale, e da
allora mi sono sempre impegnato in prima linea per la
crescita della mia comunità, in tutti i ruoli di minoranza e di
maggioranza.
I giovani di oggi sono i cittadini di domani. Cosa consiglia
a questi futuri cittadini affinchè diventino effettivamente
parte attiva della vita pubblica e civile nonché della
politica stessa?
Consiglio loro di essere parte attiva e critica della politica.
Personalmente credo che la politica può ricevere tantissimo
dai giovani in termini di partecipazione alla gestione della
cosa pubblica.
Oggi viviamo sentimenti di populismo che soffiano sul fuoco
dell’antipolitica.
A me questa cosa non piace, preferisco una proposta
costruttiva ad una sterile protesta. Proprio perché ritengo
fondamentale l’ingresso in politica dei giovani, nelle liste
che sostenevano la mia candidatura a Sindaco erano
candidati moltissimi giovani, alcuni dei quali oggi siedono
in consiglio comunale.
Infine, proprio nell’ottica di una maggiore partecipazione
dei giovani alla politica, ho voluto che tutte le sedute del
Consiglio Comunale fossero mandate in streaming sul sito
istituzionale del Comune di Ginosa.
Un consiglio ai “meno giovani” e agli anziani sempre più
in debito di ossigeno e non solo per l’età avanzata...
Il consiglio che mi permetto di dare è quello di non arrendersi
mai, di essere sempre pronti a mettersi in gioco ed a dare
il loro contributo.
Signor Sindaco può essere il Turismo e una maggiore
coesione tra istituzioni e regioni italiane la ricetta vincente
per un futuro migliore?
Sicuramente. Il brand che da sempre contraddistingue
turisticamente Ginosa e Marina di Ginosa è non a caso: Tra
le Gravine ed il Mare.
Stiamo concentrando le nostre iniziative per uno sviluppo
ecosostenibile della Gravina e di Marina di Ginosa.
Il nostro obiettivo è creare un'offerta turistica basata su
un itinerario storico e culturale che parte dalle Gravine
di Ginosa, lungo un percorso che vede anche passaggi
enogastronomici di altissima qualità, per arrivare al
meraviglioso mare, con le sue spiagge, di Marina di Ginosa.
Il tutto inserito in una programmazione di carattere generale
che mira ad ottenere standard ambientali di alta qualità.
In questo senso devono essere lette le politiche di tutela
ambientale adottate dal Comune di Ginosa che vanno dalla
bonifica dei siti inquinati dall’amianto al nuovo servizio di
raccolta dei rifiuti urbani con l’inizio del sistema di raccolta
differenziata spinta “porta a porta” che ci sta consentendo
di ottenere risultati eccezionali; basti pensare che la
percentuale di raccolta differenziata del mese di febbraio
è pari a circa il 70%.
La nostra rivista si occupa anche di Bellezza e Benessere
nel senso più ampio…cosa è per Lei la Bellezza ed il
Benessere?
Bellezza e Benessere per me sono un binomio che può
contribuire a raggiungere gli obiettivi di mandato che ho
voluto mettere alla base del mio programma amministrativo.
La Bellezza del nostro territorio, il rispetto dell’ambiente
insieme alla vocazione turistica della nostra comunità, sono
elementi indispensabili per dare benessere economico e
sociale alla popolazione. 
Wealth Planet magazine
9
Salute, Bellezza e Benessere
Psiche e tango:
un gioco di equilibri
nell’incontro con l’altro
a cura della Dott.ssa Barbara Bertocci
Psicologa, Psicoterapeuta, Vice Presidente
Associazione per i Diritti degli Anziani
(A.D.A.)
Le piacerebbe imparare il tango, donna?
Intende ora?
Mi pongo gratuitamente al suo servizio, che ne pensa?
Ehm, credo di avere un po’ paura
E di cosa?
Paura di sbagliare.
Nel tango gli errori non esistono. Donna, è semplice, non è
come la vita ed è questo a renderlo così grande, che se fai
un errore e ti imbrogli tutto basta andare avanti a ballare,
vuoi provare?
Va bene, proviamo.
(dal film “Profumo di donna”, 1992)
In questo articolo ho deciso di parlare dell’affascinante
binomio tra tango e psiche perché questo ballo richiama
importanti significati psicologici che hanno a che fare con
lo stare in relazione. Questa danza, dichiarata nel 2009
dall’UNESCO patrimonio culturale dell’umanità, permette
infatti un contatto profondo tra corpo e anima che si
estrinseca soprattutto attraverso l’abbraccio (abrazo) e la
posizione. L’abbraccio è un processo delicato che sollecita
sensazioni di unione, possesso e distanza che, se dato con
consapevolezza ma senza difese eccessive, dà l’opportunità
di creare una intensa comunicazione empatica. Per questo
10
Wealth Planet magazine
è necessario che prima di abbracciare il/la partner il
ballerino/a stia bene con se stesso: essere sereni, giocosi,
ma anche interessati ed emotivamente in connessione.
Contemporaneamente all’ “abrazo” i danzatori assumono
una posizione particolare (si sostengono, spingendosi
lievemente l’uno con l’altro e mantenendosi abbastanza
frontali, come due carte inclinate che restano in equilibrio),
che permette loro di affidarsi reciprocamente sia
nell’equilibrio che nella postura, sempre tesa e dinamica.
Per non perdere la dinamicità oltre a mantenersi sempre
in contatto con l’altro in modo da non far mai avvertire
il proprio peso, i partners devono comunque avere una
centratura su di sé facendo perno sul proprio asse interno
(un filo invisibile che tiene il ballerino dritto dalla testa ai
piedi). Nonostante questa biunivoca fiducia, comunque,
l’uomo e la donna non perdono la propria identità ma
stanno con l’altro mantenendo la propria indipendenza e la
propria capacità di confronto dialettico. Altra caratteristica
del tango è che non ci sono schemi o passi prestabiliti,
ma, come nella vita, la coppia si muove nello spazio
trovando sempre nuovi equilibri tra lo stare in contatto ed il
distanziarsi. L’unico accordo, sancito a livello non verbale, è
che l’uomo conduce e propone a patto di ricordarsi sempre
di aver fiducia nella capacità della ballerina e di rispettarne
le variazioni, i tempi, le posture e lo stile. Compito della
danzatrice è rinunciare in parte alla propria volitività e
rilassarsi completamente tra le braccia di un uomo spesso
sconosciuto, senza però astenersi dall’esprimere i propri
bisogni e diritti. Nel tango l’uomo non è superiore alla donna
ma è proprio dal rispetto reciproco che si sprigiona la magia
di questa danza. Ballare il tango significa quindi cercare se
stessi, ascoltarsi, ma anche rispecchiarsi nell’animo della
persona con cui si balla: conoscerlo perché vive delle tue
stesse lontananze/vicinanze, degli stessi sogni, paure e
dolori. Poiché, come abbiamo visto, semplici lezioni di tango
propongono dei temi ricorrenti all’interno delle relazioni (ad
esempio la distribuzione di potere e di ruoli, la negoziazione
della distanza e della vicinanza, l’essere presenti a se stesso
e all’altro, la comunicazione e l’espressione delle emozioni
e la gestione dei conflitti) potrebbe essere auspicabile
inserire questa disciplina in percorsi psicologici di aiuto e
sostegno alla relazione tra partners. Ballare nell’abbraccio,
in un contesto di apprendimento comunitario, può quindi
voler dire investigare e promuovere un cambiamento verso
un più autentico equilibrio multidimensionale che permette
di approcciarsi alla “danza” della vita garantendo a se
stessi un nuovo benessere psicofisico.

BIBLIOGRAFIA
Corrente G., Moretti M.P., Nicaso G., Riccetti M., Tamarro D.,
Tenerini A. (2011), Psiche e Tango: significati psicologici del tango
argentino; Trasciatti Editore, Lucca
Giusti E., Marsiglia V. (2011), Psicotangoterapia, Sovera, Roma
Mio figlio ha i
pidocchi
non perdiamo la testa!
a cura della Dott.ssa Maria Luisa Bacosi
Università degli Studi di Perugia
Se il cane si dice il più fedele amico dell’uomo, il pidocchio
non è sicuramente da meno: onnipresente, silenzioso,
democratico. E’ sempre stato sulle teste sia dei ricchi che
dei poveri e rappresenta una delle poche specie viventi che
non hanno subito contraccolpi al variare del clima e delle
abitudini di vita dell’uomo.
In passato questi piccoli parassiti erano considerati come
una presenza naturale dell’ambiente domestico anche
se i rapporti tra uomo e pidocchio non sono mai stati
idilliaci e nel corso dei millenni l’uomo le ha tentate tutte
per sbarazzarsi di questo ospite poco gradito, ma, ahimè,
fornito di grande capacità di adattamento e resistenza.
La pediculosi del capo è una infestazione diffusa in tutto
il mondo e presenta focolai epidemici maggiormente fra i
bambini delle scuole materne ed elementari in particolare tra
ottobre e maggio ma anche in estate. Il pediculus humanus
capitis è un artropode ematofago, cioè un insetto che si
nutre di sangue, parassita obbligato e permanente, che sta
a significare che lontano dall’ospite muore in 1-2 giorni.
Questo insetto misura circa tre millimetri da adulto, di colore
scuro e visibile ad occhio nudo. Le sue uova, chiamate lendini,
sono simili a granellini di colore chiaro o scuro, attaccate
su un lato del capello con preferenza alle zone auricolari
ed occipitali. Ogni femmina depone 3-4 uova al giorno e le
cementa con la saliva. Gli individui adulti e le ninfe (i piccoli)
si nutrono di sangue: iniettano una piccola dose di saliva
per dilatare i capillari e facilitare l’aspirazione del sangue
producendo trauma, irritazione e allergia. I danni sono le
12
Wealth Planet magazine
lesioni della cute legate allo sfregamento per il forte prurito.
Il pidocchio della testa è un assiduo frequentatore di posti
affollati, come luoghi di lavoro, scuole, mezzi di trasporto,
palestre. Questo parassita rappresenta un problema, ma
non è concretamente un nemico per la salute dell’uomo.
Anche se è noto che il contagio non dipende da una scarsa
igiene personale, il “caso pidocchi” continua ad essere visto
con sospetto e vissuto con malessere.
L’identificazione del pidocchio della testa con la scarsa
igiene personale e con la povertà è tuttora la causa della
tendenza, da parte della famiglia, a nascondere la realtà,
con gli amici, i vicini, la scuola.
Ma è bene sapere che: il pidocchio del capo non vola e
non salta; non si trasmette attraverso l’acqua della piscina;
colpisce sia i capelli sporchi che puliti; non trasmette
malattie; non vive sugli animali domestici.
Come prevenire i pidocchi? La prevenzione più importante
avviene a livello familiare e consiste nella tempestiva
individuazione dei parassiti, mettendo in atto una
sorveglianza accurata dei bambini, con ispezioni settimanali
del capo, in particolare dietro le orecchie e sulla nuca.
Quando viene identificata la presenza del parassita, le
linee guida suggeriscono l’uso di sostanze a base di piretro
reperibili in farmacia. E’ importante seguire scrupolosamente
le istruzioni riportate sul foglietto illustrativo e suggerite
dal proprio medico di famiglia o dal farmacista, al fine di
evitare eccessi terapeutici che possono risultare dannosi per
l’uomo. E come si può eliminare il parassita dall’ambiente ?
Le regole base sono: lavare biancheria da letto e indumenti
in lavatrice a 60° centigradi; quello che non può essere
lavato in acqua, lavarlo a secco; aspirare i divani con
l’aspirapolvere e buttare il sacchetto; lavare i giocattoli
con acqua calda e sapone; i giocattoli che non si possono
lavare (es. peluche) possono essere
messi in buste di plastica sigillate
per due settimane; i pettini, le
spazzole si possono lavare
in acqua calda con
aggiunta di detersivo
o alcool denaturato.
E ricordarsi che non
bisogna disinfestare,
ma
solo
avere
qualche accortezza!
Insomma si può
affermare che il
pidocchio della testa
è un vero e proprio
“grattacapo”. 
e-mail [email protected]
Salute, Bellezza e Benessere
Intervista al Dott. De Fazio
Chirurgo
Internazionale e
Maestro in Chirurgia
delle Calvizie
a cura di Mirina Hoxha
Il Dott. De Fazio, laureato in Medicina e Chirurgia presso
l’Università di Perugia, specializzato in Chirurgia Generale
con un perfezionamento in Chirurgia della Calvizie, nei
primi anni del 2000, ha iniziato a sviluppare e a realizzare
una propria tecnica chirurgica che permetteva il trapianto
di singoli bulbi con modalità ed esiti che superavano le
tecnologie di trapianto ad unità follicolari standard.
In quello stesso periodo arriva, quindi, a brevettare un micro
bisturi rotante, denominato”Bulbix” e, a distanza di un anno
mette a punto anche un “Implanter Bulbix” che consente
di impiantare il capello alla stessa profondità bulbare che
aveva nella zona donatrice.
Il Dott. De Fazio è inoltre un esperto utilizzatore del Trichosca,
il metodo microscopico computerizzato per l’analisi
approfondita e dettagliata del capello e del cuoio capelluto
ed è membro della Società Italiana di Chirurgia e Medicina
Estetica e della Italian Society of Hair restoration Surgery.
Autore di numerose pubblicazioni svolge la sua professione
presso l’ambulatorio Chires di Perugia e all’estero presso la
Wimpole Clinic di Londra.
Dott. De Fazio quando parliamo di interventi chirurgici ci
vengono subito alla mente le cicatrici...
Le cicatrici sono solo un brutto ricordo. L'”effetto bambola”
(vedere spuntare un ciuffetto di capelli dalla cute come nelle
bambole) è un fastidio del quale non soffre più nessuno.
Il sistema “Bulbix “ è in grado di curare la calvizie senza
cicatrici e con un risultato estetico praticamente perfetto.
Ci parli e ci descriva l’intervento....
L’intervento viene fatto in anestesia locale, senza tagli, senza
punti di sutura o cicatrici. Il prelievo viene effettuato da una
zona chiamata “donatrice” che normalmente corrisponde
all’area nucale o parietale del cuoio capelluto. Si tratta di
14
Wealth Planet magazine
un piccolissimo foro dal diametro variabile di 0,5 - 0,8 mm
al massimo, che si rimargina spontaneamente nell’arco di
qualche giorno”.
Si ha dolore durante e dopo L’intervento?
Assolutamente no. L’anestesia è quella che normalmente si
effettua dal dentista. Subito dopo l’intervento non si avvertirà
alcun dolore e neanche nei giorni successivi.
Il sistema Bulbix in cosa consiste?
“Bulbix” è uno strumento chirurgico che permette di prelevare
ogni capello insieme al proprio bulbo. Ciò che rende Bulbix
una tecnologia unica al mondo nel suo genere, è il fatto che
questo sistema è in grado di misurare la profondità del bulbo
in fase di espianto, consentendo un reinserimento dell’unità
follicolare ad altezza variabile nella fase di innesto.
Questo permette al dispositivo Implanter Bulbix di
riposizionare il bulbo alla stessa profondità in cui giaceva
nella zona di espianto, in modo da ristabilire una condizione
identica a quella in cui si trovava il capello nella zona
donatrice. Proprio grazie a tale processo è quindi possibile
ottenere risultati con una percentuale di attecchimento del
100% circa”.
Ma per vedere dei risultati concreti e poter avere dei
nuovi capelli?
Alcuni dei capelli impiantati, attaccati alle nuove unità
follicolari, cadano entro le prime 4-8 settimane dopo la
procedura. Ma ciò è normale perchè il capello subisce
uno stress chirurgico. Dopo la caduta del capello, inizia un
nuovo ciclo di crescita, che farà comparire i primi capelli
entro 2-4 mesi. I nuovi capelli impiantati saranno cresciuti
completamente entro 8-10 mesi dopo la procedura con un
ritmo di crescita di circa un 20% del totale per ogni mese.
Con il sistema Bulbix è possibile trapiantare fino a 18002000 UF (unità follicolari, che possono contenere 1,2,3,4,5
Salute, Bellezza e Benessere
capelli cosiddetti fratelli) in una sola seduta e garantire un
processo di reinfoltimento naturale dei capelli con direzione
fisiologica di crescita.
Ma questi nuovi capelli saranno naturali?
Per garantire una maggiore naturalezza, il capello viene
orientato seguendo la direzione di quelli adiacenti già
presenti nella zona di innesto. L’unità follicolare viene infatti
inserita dall’Implanter che, in un’unica manovra e in assoluta
precisione, pratica il minuscolo forellino ed inserisce il bulbo
spingendolo con l’ausilio di un microscopico stantuffo. Il tutto
avviene seguendo l’inclinazione e la profondità impostati,
in base alle caratteristiche del capello e a quelle dell’area
di innesto.
Molto interessante ma ci faccia capire ancora meglio....
Una volta inserito il bulbo, le pareti della microfessura
aderiranno perfettamente ai margini dell’elemento
trapiantato, trattenendolo senza alcuna necessità di apporre
punti di sutura. In seguito alla seduta di trapianto con la
tecnica microchirurgica, sulla zona trattata si formeranno
soltanto delle piccole crosticine destinate a scomparire
naturalmente entro una settimana circa dall’intervento, e
dopo 2-3 giorni è già possibile iniziare a lavarsi i capelli,
avendo l’accortezza di utilizzare uno shampoo delicato,
consigliato dallo specialista. Il risultato sarà, quindi,
naturale e senza cicatrici ed è possibile programmare un
percorso a seconda delle esigenze del paziente. Per una
calvizie di dimensioni ridotte è sufficiente un’unica seduta.
Quando si tratta di aree più estese invece è possibile
suddividere la pratica di intervento di trapianto in più
intervalli, distanziandoli tra di loro di alcuni mesi.
Dott. De Fazio, Lei svolge la sua professione presso
l’ambulatorio Chires e all’estero presso la Wimpole Clinic
di Londra. Un altro cervello in fuga?
Diciamo che all’estero lo spazio viene dato ai meriti, alle
idee e alla creatività. A Perugia queste possibilità non
c’erano. Il giorno successivo ad un concorso da ricercatore,
che non ho potuto sostenere, mi è stato offerto un contratto
di ricerca per otto anni a Londra. Cosa che mi ha permesso
di mettere a punto la tecnica del Bulbix e di lavorare con le
staminali, anche se al momento il trapianto è l’unica arma

contro la caduta dei capelli.
Info:
Dr Luca De fazio
Perugia-London
www.lucadefazio.com
Wealth Planet magazine
15
Villa Cecilia
Centro di Riabilitazione Estensiva
La filosofia della struttura Villa Cecilia è muoversi
correttamente ad ogni età, mantenere e sviluppare al meglio
le proprie potenzialità fisiche, recuperare la performance
sportivo agonistica dopo un infortunio: godere di una vita
in equilibrio con il proprio corpo è fondamentale.
Al centro di ogni nostra attività c'è il paziente: il bambino,
l’adulto e l’anziano. È fondamentale la sua motivazione
per raggiungere un risultato d’eccellenza, quale esso sia.
Sarà nostra premura che il paziente riesca a fare squadra
con l’equipe di riabilitazione mettendoci la passione e la
professionalità dei grandi atleti.
A Villa Cecilia il concetto di movimento è quello di
elemento indispensabile per la qualità della vita di ciascuna
persona, in equilibrio e compatibilità con l’età, il grado
di abilità, lo stato di salute, lo stile di vita. Attraverso un
team interdisciplinare di medici altamente specializzati e
fisioterapisti formati sulle varie branche della riabilitazione,
la struttura opera ogni giorno per lo sviluppo, il recupero e
il mantenimento della capacità di movimento, seguendo il
principio dell’equilibrio fisico-psichico dell’individuo.
Visite specialistiche
Il fondamento di ogni attività
di riabilitazione funzionale
o di rieducazione motoria è
la motivazione del paziente,
alimentata
dal
rapporto
positivo e di fiducia con il
medico
specialista.
Solo
attraverso
l’elaborazione
di una terapia ad hoc e/o
di un percorso riabilitativo
d’avanguardia si possono
raggiungere
gli
obiettivi
diagnostici prefissati. Le nostre
branche
specialistiche
si
concentrano in:
Visita podologica-posturale Visita cardiologica
Visita ortopedica - Visita fisiatrica
Visita dietologica - Visita flebologica
Visita Proctologica per emorroidi - Visita endocrinologica
Visite per osteoporosi/malattia ossea di Paget
Visita neurologica - Consulto psicologico
Visita dentistica - Visita psichiatrica
16
Wealth Planet magazine
Riabilitazione
L’attività di riabilitazione prevede trattamenti ed esercizi per il
recupero della funzione della mobilità e della coordinazione
con l’utilizzo di macchinari innovativi e specializzati per
lo sviluppo della forza, della potenza e della resistenza
muscolare. Tutti gli esercizi e trattamenti sono eseguiti sotto
stretto monitoraggio da parte del fisioterapista.
Durante tutto il corso delle fasi di riabilitazione e recupero
funzionale, vi è un costante contatto tra il paziente e il
fisioterapista e, sia tra quest’ultimo e il referente medico
all’interno dell’equipe. Ciò permetterà di monitorare la
risposta nel tempo alle varie attività e potrà determinare
un’evoluzione del protocollo, seguendo il principio
dell’individualità del paziente.
Elettrostimolazione - Ionoforesi - Laserterapia - Linfodrenaggio
- Magnetoterapia - Massoterapia - Rieducazione motoria
- Rieducazione posturale globale - Tecarterapia - Tens Ultrasuonoterapia
Diagnostica
In tutto il mondo medico-scientifico è riconosciuta
l’importanza della prevenzione per garantire una buona
salute ed una migliore qualità della vita. Adottare uno stile
di vita corretto ed attuare la diagnosi precoce, possono
salvare la vita di molte persone, evitare tanta sofferenza, oltre
che diminuire la spesa sanitaria. A tale scopo Villa Cecilia
ha attivato i seguenti screening: Screening audiologico Esame podobarometrico - Misurazione pressione arteriosa
- Stick glicemico - Ecocuore - Ecografie internistiche Elettrocardiogramma.
Ecografie muscolo-scheletriche - Ecodoppler arti inferiori Ecodoppler carotideo.
Moc - mineralometria ossea computerizzata - Misurazione
massa grassa/massa muscolare.
Tradurre questi principi in azioni concrete nel nostro
territorio, attuando informazione sulla prevenzione, affiancando
il lavoro dei medici di medicina generale e quello delle strutture
sanitarie specialistiche, è da sempre l’obiettivo che Villa
Cecilia si è prefissata fin dalla sua apertura nel 2010.
Convenzione ASL
Info:
VILLA CECILIA - Via della Molinella - Passignano sul Trasimeno - Pg
Tel. 331 8731921 - 075 8296035
SEMIDORO
OFFICINA ORTOPEDICA
L’Officina Ortopedica Semidoro è una azienda storica,
fondata nel 1950 con una grande esperienza in ambito
riabilitativo e ortopedico. Non solo laboratorio specialistico
per costruzione di ausili su misura, ma commercializzazione
e adattamento di ogni genere di ausilio ortopedico. Sita
al centro di Perugia, l’officina ortopedica Semidoro è
composta: dall’ufficio, che accoglie con cordialità e
competenza qualsiasi richiesta, fornendo tutte le indicazioni
relative ad ausili sanitari-ortopedici nonché alle modalità per
ottenere eventuali convenzionamenti o altre agevolazioni;
dalla mostra con la più ampia scelta dei migliori presidi
presenti sul mercato, tutti personalizzabili e adattabili
alle singole esigenze. L’officina è anche: 4 sala prove,
sala conferenze, magazzino e laboratori. Dalla sede
perugina i nostri presidi vengono poi distribuiti a tutta la
provincia/regione, anche in aree meno servite attraverso
un servizio di consegna a domicilio e anche grazie
ai nostri recapiti dislocati in diverse zone. Il personale è
altamente specializzato e continuamente aggiornato,
sia nelle tradizionali tecniche di lavorazione che sulle
innovazioni tecnologiche per predisposizione ausili di
nuova generazione: tecnici ortopedici sempre presenti in
azienda, tecnici degli ausili, modellisti, calzolai, etc.
Tra i nostri servizi ricordiamo: Esame Posturale
Ergonomico-Antropometrico-Biomeccanico, analisi della
postura secondo le più recenti innovazioni scientifiche
Le disfunzioni e le problematiche legate ad alterazioni
posturali sono tra le più frequenti cause di dolorabilità
articolari. Sappiamo inoltre che quest’ultime sono presenti
nella maggior parte della popolazione.
Una normalizzazione della postura può quindi spesso essere
decisiva nella risoluzione di problemi ritenuti normalmente
cronici, oltre che naturalmente in campo preventivo.
Data la complessità del nostro sistema posturale e le infinite
interconessioni del nostro organismo, risulta chiaro quanto
un’analisi posturale debba essere più precisa e corretta
possibile. Siamo punto di riferimento nella realizzazione
artigianale di ausili ortopedici: dalle calzature su misura
ai busti e corsetti, artigiani dalla lunga esperienza curano
con meticolosità la costruzione di ogni referenza. Solo
coniugando questa passione artigianale con le tecniche
scientifiche più innovative è infatti possibile proporre articoli
in grado di soddisfare le necessità di ogni cliente.
Gli ausili ortopedici per il tronco e la colonna: tenendo
conto delle personali esigenze correttive, dello stile di
vita e della garanzia di confort per il paziente, l’officina
ortopedica realizza nei propri laboratori: reggispalle, collari,
busti, corsetti rieducativi. In modo particolare, per quanto
riguarda i corsetti, i tecnici ortopedici dell’azienda sono
in grado di realizzarne diversi modelli, di tipo: Cheneau,
Bivalva, Boston, Minerva, Milwakee.
Dal 2009 vantiamo la collaborazione diretta del
prof. Jacque Chenaeau per l’intera fase di realizzazione dei
busti ideati e perfezionati dal grande luminare.
I prodotti realizzati internamente dall’Officina Ortopedica
Semidoro, grazie a un’accurata selezione dei migliori
materiali disponibili sul mercato, sono garantiti dalla
rintracciabilità dei prodotti.
Tutori e protesi
Punto di forza della nostra
produzione è il settore tutori
e protesi, anche questi presidi
vengono realizzati a mano
nei laboratori della nostra
azienda.
Per la produzione di questi
ausili l’antica tecnica della
lavorazione a mano si
combina con i materiali e
le tecnologie più moderne
ottenendo un prodotto unico e
con la massima funzionalità.
Le protesi in particolare
vengono lavorate con materiali
più evoluti per consentire la maggior mobilità e leggerezza
per permettere agli amputati la miglior riabilitazione
possibile.
La nostra azienda dispone di una vasta gamma di prodotti
per disabili e per la riabilitazione di ogni tipo e per ogni
età. Trattiamo inoltre diversi modelli di poltrone elevabili
per il massimo confort domestico.
Convenzione ASL E INAIL
Info:
OFFICINA ORTOPEDICA
SEMIDORO S.R.L.
Via XX Settembre, 76 Perugia
Tel: 0755729192 - Fax: 0755721636
Wealth Planet magazine
17
Il primo ciclo mestruale
a cura del Prof. Adriano Falorni - Pediatra
La prima mestruazione o “menarca” rappresenta una pietra
miliare nello sviluppo puberale della femmina. Anche
quando sia stata fatta adeguata preparazione e siano state
fornite le opportune informazioni alla ragazza, la comparsa
del primo ciclo provoca sempre sorpresa e un certo grado
d’inevitabile implicazione psicologica, dal momento che
essa segna l’ingresso nel mondo degli adulti per quanto
concerne l’acquisizione della capacità riproduttiva. L’evento,
sebbene tenda ancora ad assumere i caratteri dell’intimità
e della riservatezza, è d’esperienza comune nel mondo
femminile; ciò non toglie che intorno ad esso aleggino
errate convinzioni o leggende di varia natura. Una delle più
diffuse si riferisce al rapporto dello sviluppo della statura con
il menarca e comporta l’idea che il primo ciclo mestruale si
associ in qualche misura all’arresto dell’accrescimento. In
realtà le cose non stanno così. Il menarca si inserisce, di
fatto, in un periodo contraddistinto dalla fase discendente
del picco di accelerata velocità di crescita che caratterizza
18
Wealth Planet magazine
lo sviluppo puberale. L’incremento residuo della statura,
tuttavia, non si esaurisce in quel momento, ma continua
fino al raggiungimento dell’altezza definitiva, sia pure con
ampia variabilità individuale. In altre parole non risulta
che il ciclo mestruale e lo sviluppo della statura possano
realmente influenzarsi reciprocamente; ma presenterebbero
solo un certo grado di contemporaneità. Del resto il
menarca compare in età piuttosto variabile, che in media
nella nostra popolazione si aggira intorno ai dodici anni
e mezzo. Tale, infatti, risultò da un’indagine condotta dal
nostro gruppo della Clinica Pediatrica dell’Università di
Perugia, negli anni novanta, nelle province di Perugia, Terni
e Rieti. Analogamente a quanto osservato per l’altezza,
anche per l’età del menarca si è assistito ad una variazione
nel tempo con la tendenza per quest’ultima alla riduzione,
come è documentato da studi ripetuti a partire dagli anni
cinquanta in diverse zone d’Italia. E’ stata rilevata così una
progressiva anticipazione dell’ordine di circa due anni nel
Salute, Bellezza e Benessere
corso di mezzo secolo. Il “trend” sembra tuttavia in fase
d’arresto o addirittura di regressione sulla base di studi
condotti in diversi paesi europei.
Tale andamento richiama l’attenzione sui diversi fattori che
possono influenzare lo sviluppo sessuale femminile, anche
se quello maschile non appare indifferente all’effetto di
alcuni di essi. Oltre a situazioni patologiche debilitanti,
sono state di volta in volta riferite influenze da parte di
condizioni ambientali, geografiche, socio-economiche,
educative, di stati di stress o dello stile di vita ivi compresa
la qualità dell’alimentazione, od altro. Per molti di tali fattori
è dubbio un reale effetto poiché i risultati degli studi in
proposito non appaiono concordanti. Un ruolo di una certa
importanza è stato attribuito all’esercizio fisico. Ritardo del
menarca è stato ripetutamente osservato nelle atlete che
svolgono certe attività: podismo, corsa di fondo, ginnastica,
danza. In realtà la reale influenza di queste attività appare
controversa, poiché nei vari studi l’età del menarca è
apparsa sovrapponibile a quella materna in una larga
parte delle atlete valutate. Tende, pertanto, a prevalere il
concetto che tale rapporto sia da attribuire a condizioni
costituzionali delle ragazze che portano a favorire certe
scelte dell’esercizio fisico.
Un ruolo più definito si può attribuire allo stato di nutrizione.
Ripetuti studi, infatti, hanno mostrato un rapporto inverso
fra entità della massa corporea, indicata per esempio dal
BMI, ed età di comparsa della prima mestruazione. Anche
in questo caso si può, in realtà, supporre un meccanismo
costituzionale che escluda l’influenza diretta del peso.
Tuttavia un dato di evidenza risulta da ciò che si osserva
in quelle ragazze che cadono vittime della tremenda
trappola dell’anoressia nervosa. Un segno del decorso
della malattia, indicante una situazione di grave pericolo,
è fornito dall’arresto dei cicli mestruali o dalla mancata
comparsa di essi, cosa che, fra l’altro, può verificarsi anche
in corso di diete dimagranti eccessivamente ipocaloriche
comportanti forti perdite di peso. Pertanto, a parte una
situazione di base, che da un lato condiziona l’assetto dello
stato di nutrizione e dall’altro segna il ritmo dello sviluppo
puberale, la denutrizione sicuramente incide sui tempi del
menarca.
Se, come abbiamo detto, la comparsa del ciclo mestruale
segna un evento importante, esso non implica che fin
dall’inizio sia raggiunta la completa funzione riproduttiva,
poiché l’equilibrio dei ritmi regolati dai meccanismi
endocrini dell’asse ipotalamo-ipofis-ovaio è ottenuto con
una certa gradualità. Ne deriva che per uno-due anni i
cicli possono presentare irregolarità dei flussi, anticipazioni
o interruzioni più o meno prolungate, in rapporto alla
possibilità che alcuni di essi siano caratterizzati dall’assenza
dell’ovulazione.
Fra le varie anomalie, per alcune delle quali sarà ovviamente
opportuno il ricorso alla visita medico-specialistica, vale
segnalare un evento, in realtà assai infrequente, ma che può
essere oggetto di forte apprensione da parte dei genitori.
Il primo ciclo mestruale, quando è regolare, è preceduto
dalla comparsa dei caratteri sessuali secondari. Fra essi il
piccolo rigonfiamento che si forma sotto l’areola mammaria
sta ad indicare lo sviluppo della ghiandola e segna l’inizio
degli effetti ormonali connessi con le ovaie. Da questa
fase, che cronologicamente indica l’esordio dello sviluppo
puberale ed al quale si associano segni uterini rilevabili con
l’ecografia, il tempo che passa fino al menarca si aggira
in media intorno ai due anni, con variazioni individuali
anche piuttosto ampie. In alcuni casi, in bambine in età
prepubere (fra sei e nove anni) e in totale assenza di segni
indicanti l’inizio dello sviluppo sessuale, si può verificare
la comparsa di perdite ematiche, talora limitate, talora
invece tali da simulare un vero e proprio flusso mestruale
che si presenta come un fulmine a cielo sereno. Quando
siano escluse cause definite (una perdita di sangue può
riconoscere molteplici meccanismi) si parla di “menarca
prematuro”. Comunemente si limita a pochi episodi (da
uno a tre). Non è chiara la causa di tale evento poiché i
vari esami di laboratorio, ecografici, ecc, risultano normali
confermando lo stato di prepubertà. Si può rilevare solo la
presenza di livelli ematici di estrogeni più alti a testimoniare
un meccanismo endocrino contraddistinto dal loro transitorio
incremento. In sostanza è un quadro del tutto privo di aspetti
patologici; anche il successivo sviluppo puberale rispetta
i tempi e i modi della normalità, e tutto ciò che resta al
medico da fare è di tranquillizzare l’ambiente familiare e la

bambina.
Wealth Planet magazine
19
a cura del Dott. Giulio Lattanzi - Farmacista, nutrizionista
Cari lettori, in una piacevole giornata assolata, con
timido sole primaverile, con molta curiosità e con il
classico scetticismo che spesso aleggia ed accompagna
quasi incosciamente tutti noi Dottori, ho visitato il centro
Eutonia e ho potuto osservare, quasi scoprire vista la
poca documentazione presente, il conosciuto e molto
diffuso, soprattutto nei paesi Orientali ed Anglosassoni,
METODO MPH 80.
Eutonìa dal greco, sforzo, vigore termine usato da
Anassagora per indicare tensione, forza motrice, negli
stoici è la forza dell’aria e del fuoco; per noi Eutonìa è
definibile come la condizione di equilibrio psicofisico
dell’individuo, caratterizzata da uno stato di normalità del
tono neuromuscolare e talvolta ottenibile con l’applicazione
di tecniche di concentrazione mentale e di rilassamento e
sicuramente il centro che abbiamo la fortuna di aver nella
nostra provincia né rappresenta la massima espressione.
Oggi importanti inestetismi e patologie estetiche affliggono
molti pazienti, la ricerca del benessere psico-fisico è
divenuto nella società attuale, il perseguire una filosofia
di vita che mette il benessere della persona al centro
dell’attenzione proponendo attività sportive, pratiche di
rigenerazione oltre che di mental training combinate con
un’alimentazione corretta. Il termine wellness si è diffuso
nel mondo contemporaneamente alla consapevolezza
che la società attuale espone le persone a stati di stress
fisici e psicologici che sono all’origine di molte patologie.
Il wellness ha come primo obiettivo proporre comportamenti
virtuosi nelle attività motorie, nell’alimentazione e nella
“manutenzione” del proprio stato emotivo ed una visita
presso il centro Eutonia saprà proporre i trattamenti
specifici e più indicati per il mantenimento del proprio stato
20
Wealth Planet magazine
psico-fisico ideale. Prendiamo ora in considerazione le
principali quattro patologie che affliggono gran parte della
popolazione mondiale per quanto riguarda gli inestetismi e
che tornano alla ribalta spesso in concomitanza con l’arrivo
della primavera
Le zone più frequentemente colpite da fenomeni di adiposità
localizzata variano tra i due sessi. Gli uomini manifestano
solitamente la cosiddetta “obesità di tipo androide o a mela”
(massa adiposa concentrata nel viso, nel collo, nelle spalle
e soprattutto nell’addome al di sopra dell’ombelico) che si
associa, tra l’altro, a livelli più alti di glicemia, trigliceridi e
pressione arteriosa; nelle femmine prevale invece l’obesità
di tipo ginoide o a pera (massa adiposa concentrata
nelle anche, nelle natiche, nelle cosce e nell’addome al
di sotto dell’ombelico). Per adiposità localizzata s’intende
un tessuto costituito da cellule adipose sane, normali più o
meno localizzato ed è la responsabile di inestetismi come
la pancetta, e come le maniglie dell’amore.
La cellulite colpisce il 90% della popolazione femminile
e molto spesso viene indicata solo come uno spiacevole
inestetismo. In realtà la cellulite è una vera e propria malattia
del tessuto sottocutaneo. Si tratta infatti di un’alterazione
che impedisce il normale scambio di sostanze nutritive,
dai liquidi e dalle scorie, cioè materiali di scarto prodotti
dall’organismo che non vengono allontanati; il risultato
consiste nella creazione di tessuto in cui le cellule adipose
sono alterate, le fibre connettivali sono ispessite con relativa
formazione di fastidiosi granuli.
E’ differenziabile in cellulite edematosa, il primo stadio
della cellulite e, si riconosce perché la pelle, nei punti critici,
è pastosa e se pizzicata, compare un effetto” bucherellato”
sulla superficie simile alla “pelle di una arancia”.
Le sue origini sono dovute a disfunzioni ormonali,
costituzionali ed ereditarie. La cellulite edematosa è causata
da una perdita di elasticità dei vasi sanguigni che irrorano
il tessuto adiposo causando il ristagno dei liquidi. Per porre
rimedio, non bisogna assolutamente perdere tempo perché
questo inestetismo, se non curato, può peggiorare. Bisogna
curare meglio l’alimentazione usando poco sale, fare attività
fisica costantemente unita a massaggi drenanti ed iniziare
ad assumere se preferito un integratore.
La cellulite fibrosa è il secondo stadio della cellulite.
Se si stringe la pelle fra le mani, il suo aspetto appare come
quello di un sacchetto pieno di biglie, con protuberanze
abbastanza evidenti. Questa forma di cellulite è dovuta ad
un ristagno di liquidi costante che crea una sofferenza per il
tessuto adiposo rendendolo fibroso, rendendo la pelle dura
al tatto. Per difenderci dalla cellulite fibrosa occorre ricorrere
a massaggi che riattivino la circolazione ed indirizzarsi
verso cibi che contengano flavonoidi e bromelina, sostanze
che aiutano la pelle a mantenersi elastica.
La cellulite sclerotica si riconosce immediatamente perché,
anche se non compressa, la pelle presenta avvallamenti e
protuberanze come un sacchetto di noci; inoltre, comprimendo
le zone colpite, si proverà dolore e si avvertiranno gli strati
profondi sottocutanei inspessiti. In questo terzo stadio, la
cellulite causa una notevole sofferenza ai tessuti e le cellule
adipose aumentano numericamente e volumetricamente, ma
i setti fibrosi che le separano tendono ad irrigidirsi ed a
ritirarsi. Questo fa sì che le terminazioni nervose vengano
compresse ed anche il semplice tastare i punti critici causi
sofferenza. La cura punta su massaggi mirati, ginnastica in
acqua ed un’alimentazione povera di carboidrati.
Da qualche tempo grazie alla ricerca scientifica è stato
messo a punto un particolare approccio classificabile
come un trattamento transdermico di posa noto anche
come metodo MPH80, il cui nome deriva dalle iniziali
dell’ideatore ed il numero dalla quantità di principi attivi
impiegati. Ogni paziente accolto presso il centro Eutonìa
viene valutato con un’attenta anamnesi dello stato di tessuto
adiposo o patologie estetiche presenti e gli viene consigliato
il trattamento più adatto.
Importante osservare che, già dal primo trattamento, ogni
paziente nota immediatamente un beneficio sia al tatto
ed alla vista del proprio corpo e sia fisiologicamente
riscontrabile in quanto l’effetto drenante dei principi attivi
e la ginnastica vascolare indotta provocano una diuresi
immediata e, successivamente, a seconda dello stadio
patologico della ritenzione frequenti stimoli alla minzione
che si protraggono in alcuni casi sino alla notte.
Il trattamento induce calore endogeno, creando ondate di
caldo e freddo tali da sviluppare una ginnastica vascolare.
La sua azione permette un ripristino della circolazione
linfatica e capillare, migliora la diuresi e la tonicità cutanea
e riduce il volume degli adipociti.
Il Metodo si suddivide in 4 trattamenti: cellulite edematosa,
cellulite fibrosa e sclerotica, adiposità localizzata e generale,
e trattamento tonificante; grazie alla sinergia degli 80
principi attivi, lavora a livello dell’epidermide, del derma e del
subderma. A livello dell’epidermide l’azione antiossidante,
previene l’invecchiamento cellulare, favorisce la sintesi del
collagene, nutre e elasticizza il tessuto. A livello del derma,
favorisce la sintesi e la produzione del collagene, migliora
il microcircolo, con attività, antiossidante, depurativa,
disintossicante e tonificante. A livello del subderma, stimola
l’utilizzazione dei grassi favorendo un aumentato del
metabolismo dei liquidi, inducendo un’azione snellente,
rassodante, vaso protettrice e antiedematosa.
Tra gli innumerevoli principi attivi presenti, meritano una
particolare attenzione, anche perché largamente studiati
dalla comunità scientifica estetica e largamente utilizzati, la
fosfatidilcolina, con la sua attività lipolitica ed anticellulite,
favorente la riparazione ed il turnover delle cellule della cute;
l’olio essenziale di pepe nero quale stimolante, rivitalizzante
ed efficace diuretico naturale; l’escina con il suo spiccato
effetto drenante, favorente la microcircolazione ed il turnover cellulare ed oltre agli altri principi menzionabili da
sottolineare la bromillina con azione esfoliante, drenante
anticellulitica e lenitiva.
Non mi resta che concludere invitando tutti i lettori interessati
a contattare il centro Eutonìa per prendere un appuntamento
gratuito al fine di ottenere un’anamnesi accurata e magari
un primo trattamento, considerando che importanti benefici
ed effetti sono riscontrabili già dopo solo sei sedute.
Eutonia
Via Fosse Ardeatine, 8 - Ellera di Corciano
Tel. 075 5170398 - cell. 338 9739824
[email protected] - www.eutonia.it
Farmacia C. “Le Fornaci“
Via F.lli Briziarelli n°17 - 06055 Marsciano - Tel. 075 8749453
[email protected] - www.farmacialefornaci.it
farmacia le fornaci
farmacia fornaci
Wealth Planet magazine
21
Caffè
Coffea arabica e Coffea canephora
Salute, Bellezza e Benessere
22
Wealth Planet magazine
a cura del Dott. Giulio Lattanzi
Farmacista, nutrizionista
In origine, la parola araba “qahwa” identificava una
bevanda estratta da alcuni semi che provocava effetti
stimolanti ed eccitanti sugli esseri umani. Oggi in arabo con
questa parola si indica il caffè.
Fino al secolo XIX non era certo quale fosse il luogo dove la
pianta del caffè ebbe origine, oltre all’Etiopia e le regioni
dell’Africa orientale si ipotizzava la Persia e lo Yemen.
Sull’origine del caffè esistono molte leggende, la più
conosciuta dice che un pastore chiamato Kaldi portava a
pascolare le capre in Etiopia ed un giorno queste, incontrando
una pianta di caffè, cominciarono a mangiare le bacche
ed a masticare le foglie. Arrivata la notte le capre anziché
dormire si misero a vagabondare con energia e vivacità
mai espressa fino ad allora. Vedendo questo il pastore ne
individuò la ragione e abbrustolì i semi della pianta mangiati
dal suo gregge, li macinò e, dopo averne fatta un’infusione,
ottenne il caffè. Le capacità eccitanti della bevanda furono
presto sfruttate in ambito religioso per le veglie notturne e la
bevanda fu grandemente apprezzata dai mistici sufi nello
Yemen, già intorno al 1450. Nel XV secolo questa bevanda
cominciò a diffondersi in Medio Oriente prima (a Damasco,
al Cairo e ad Instambul veniva consumata regolarmente
nei luoghi d’incontro) e successivamente in Europa e nelle
Americhe. I primi europei a descrivere la pianta di caffè
furono il botanico tedesco Leonard Rauwolf, in un libro
pubblicato nel 1583 e l’italiano Prospero Alpini, nel suo
libro De Medicina Aegyptiorum del 1591.
La pianta del caffè appartiene alla famiglia delle Rubiacee
e viene identificata col nome di Coffea; ha piccole bacche
rotonde e verdi che una volta giunte a maturazione
diventano di color rosso vivo. Le specie di caffè attualmente
commercializzate sono due: Coffea Canephora e Coffea
arabica. L’arabica cresce tra i 1.000 e i 2.000 metri di altezza,
è molto delicata ma ha maggiori proprietà organolettiche,
mentre la Canephora, conosciuta anche col nome di
Robusta, è più resistente e cresce ad altitudini inferiori, tra i
150 e i 600 metri. La qualità di caffè più coltivata al mondo
è senza dubbio quella arabica che rappresenta circa il 75%
della produzione mondiale. Pare che le prime notizie del
caffè provengano dall’Etiopia e precisamente dall’altopiano
del Kaffa, da dove appunto proviene la prima pianta di
caffè; per quanto riguarda la bevanda, trae le sue origini in
Yemen, intorno all’anno 1.000.
Forse non tutti sanno che il caffè è una miscela ricca di
numerose sostanze che se assunte in quantità giuste e senza
esagerazioni possono avere effetti benefici sull’organismo.
Qualche tazzina al giorno è salutare per le arterie, per il
fegato, aiuta a mantenere una linea in forma e allevia il mal di
testa. In base alle caratteristiche individuali dei consumatori
(età, metabolismo, peso, sistema nervoso e cardiovascolare)
è possibile consumare da 2 a 5 tazzine di caffè al giorno
senza correre alcun rischio e col beneficio dei piacevoli e utili
“effetti collaterali”. La composizione del caffè è complessa: in
esso sono presenti più di innumerevoli sostanze che variano
in rapporto al tipo di caffè e alle modalità di preparazione.
Il limite nell’utilizzo è semplicemente legato alla presenza
tra i suoi componenti della caffeina, componente
farmacologicamante attivo con azione stimolante al livello
del sistema nervoso centrale. Uno degli effetti della caffeina,
è lo stimolo che la sostanza determina sull'attività cerebrale
inducendo una migliore capacità di apprendimento, di
associazione di idee e di memorizzazione. Proprio per
questo motivo è consigliato l’uso del decaffeinato piuttosto
che quello del caffè normale, per chi soffre di ulcere (per la
stimolazione della secrezione gastrica) o per chi ha gravi
problemi cardiologici. Grazie alla caffeina, un alcaloide
presente nel caffè questa bevanda produce importanti effetti
analgesici sul corpo umano. La caffeina è utilizzata anche
per la preparazione di alcuni farmaci che possono essere
acquistati senza ricetta e che alleviano il dolore di piccoli
traumi, è spesso presente in associazione in alcuni farmaci
utili per combattere la cefalea.
Il caffè ha importanti proprietà antiossidanti grazie ai
“flavonoidi” che contrastano l’azione dei radicali liberi,
favorendo la prevenzione dei tumori legati all’invecchiamento
delle cellule. Nella cosmesi la caffeina è un principio attivo
noto, soprattutto per le sue proprietà drenanti e anti- edema,
viene usato per le creme anticellulite e per contrastare le
borse sotto gli occhi mentre fitoestratti di caffè nelle capsule
anticellulite di note case estetiche prevengono anche
l’invecchiamento cellulare; la caffeina è anche presente in
creme viso con effetto anti età, anti invecchiamento, anti
rughe e per la cura e la prevenzione del cancro alla pelle.
Un’azione importante è la capacità di ridurre la fatica. Infatti
dalle ricerche effettuate sugli effetti benefici durante l’attività
sportiva, risulta che il caffè, un importante energizzante,
aumenti l’attenzione e riduca la sensazione di fatica
negli sport di resistenza. La caffeina produce uno stimolo
all’attività cerebrale inducendo una migliore capacità di
apprendimento, di associazione di idee e di memorizzazione.
Tutti questi suoi suoi effetti hanno portato le autorità sportive
a considerarla una sostanza vietata dalle norme antidoping
nella pratica degli sport, limitandone l’uso ad una quantità
tale da mantenere la concentrazione nelle urine inferiore ad
un certo valore.
In farmacia è reperibile sotto forma estratto secco, con aloe,
in tisane ed infusi da utilizzare a scopi terapeutici oltre che
nelle classiche formulazioni conosciute, ma provenienti da

colture biologiche.
Torta al caffè
Ingredienti: 250 gr di uova intere, 200 gr zucchero di canna,
250 gr di burro, 250 gr di farina e la punta di un cucchiaino
di lievito per dolci, una punta di sale e vaniglia (estratto o
semi, non la vaniglina).
Si mescolano il burro morbido e lo zucchero con vaniglia e
sale, si aggiungono le uova gradualmente, infine la farina
setacciata con il lievito. Si inforna per circa 30 minuti, con
forno preriscaldato a 170-180°.
Per la ganache al caffè: 200 gr di cioccolato bianco, 150
gr di panna liquida, due cucchiaini rasi di caffè solubile di
buona qualità, 1 cucchiaino pieno di sciroppo di glucosio.
Si mette il latte sul fuoco con il caffè solubile e il glucosio,
si porta appena a bollore, si versa sul cioccolato bianco
tagliato a pezzetti e si mescola delicatamente finché tutti gli
ingredienti non sono ben amalgamati. Si emulsiona bene con
il minipimer cercando di non creare bolle d’aria. Si mette in
frigorifero per qualche ora, almeno quattro o meglio una notte
intera, così la ganache si solidifica. Si tira fuori e si da di
nuovo una frullatina con le fruste elettriche per montarla, a
questo punto è pronta per farne l’uso che si vuole. Decorare le
pareti esterne della torta con scaglie di cioccolato irregolari.
Farmacia C. “Le Fornaci“
Via F.lli Briziarelli n°17 - 06055 Marsciano - Tel. 075 8749453
[email protected]
farmacia le fornaci
farmacia fornaci
www.farmacialefornaci.it
Wealth Planet magazine
23
SAPOROSA e intolleranza al lattosio
a cura della Dott.ssa Pastore e Sig. D’ambrosio – area Ricerca e Sviluppo della Sanguedolce Srl
La maggior parte delle
persone può mangiare una
grande varietà di cibi senza
alcun problema. Tuttavia per
una percentuale di individui
sempre maggiore, determinati
alimenti
o
componenti
alimentari possono provocare
reazioni negative, da una
leggera eruzione cutanea
ad una risposta allergica
di grave entità. Una delle
intolleranze alimentari più
diffuse è quella al lattosio.
Si definisce intolleranza al
lattosio, o più correttamente,
maldigestione di lattosio,
una sindrome caratterizzata
da disturbi gastroenterici che
insorgono dopo l’ingestione
di alimenti contenenti questo
zucchero, generata dal deficit
di produzione da parte delle
cellule intestinali del duodeno
dell’enzima lattasi deputato
alla scissione del lattosio in
glucosio e galattosio che sotto
questa forma possono essere
assorbiti. Non si tratta, come
alle volte, discorsivamente, si
può riferire, di una allergia.
Le eventuali allergie al latte
sono scatenate da proteine
contenute nello stesso. Negli
ultimi anni sono stati messi
a punto diversi prodotti
dedicati a quei soggetti che
hanno riscontrato questa
intolleranza.
Anche
la
Sanguedolce Srl, un’azienda
lattiero
casearia,
ormai
leader nel settore, ha voluto
soddisfare questa esigenza
dei suoi consumatori. Grazie
allo staff dell’area di Ricerca
e Sviluppo, in particolare al
Sig. Pietro D’Ambrosio e alla
dott.ssa Luciana Pastore, la
nostra azienda ha realizzato
una
mozzarella
senza
lattosio e una caciotta a
basso contenuto di lattosio.
Questi prodotti si ottengono
aggiungendo la lattasi, un
enzima che scinde il lattosio
in glucosio e galattosio. La
Sanguedolce Srl ha ottenuto
anche l’autorizzazione da
parte del Ministero della
Salute per produrre alimenti
destinati ad un’alimentazione
particolare.
Questo riconoscimento ci
consente di ottenere la
massima fiducia da parte
dei consumatori. Gli ottimi
risultati
ottenuti,
grazie
alla messa a punto di
questi prodotti, sia da un
punto di vista commerciale
sia per la soddisfazione
mostrata dai consumatori
che hanno riscontrato un
oggettivo beneficio, rendono
necessario un ampliamento
della gamma di alimenti
senza lattosio. Infatti, la
nostra azienda a breve,
introdurrà sul mercato anche
la scamorza senza lattosio.
In questo modo potrà
fornire ai consumatori affetti
dall’intolleranza al lattosio
la possibilità di variare il
consumo di questi prodotti.
Salute, Bellezza e Benessere
Ingredienti per 4 persone:
•
•
•
•
•
cous cous precotto
2 pomodori medi e molto sodi
mezza zucchina
1 peperone rosso
4 etti di filetto di tonno; ricordatevi che
deve essere abbattuto
• 1 cipolla rossa
• olio sale, pepe e aneto per guarnire
• verdure miste per il brodo vegetale
Preparazione:
Cous Cous
di verdure e
tartare di tonno
Lavare e fare a dadini piccolissimi il
peperone, la zucchina, i pomodori
(eliminando la parte interna con i semini).
In una padella mettere un filo d’olio e far
saltare il cous cous.
In seguito aggiungere il brodo vegetale
bollente, cuocere per cinque minuti fino
a completo assorbimento del brodo.
Aggiungere le verdure e continuare la
cottura per altri due minuti.
Le verdurine devono assolutamente restare
croccanti aggiustando di sale e pepe.
Le origini del couscous vanno ricercate
tra i Berberi, popolo autoctono
delle montagne e delle valli del
Nord Africa. Pastori nomadi, i berberi
ricavavano dal frumento, o, alle volte, da
miglio e orzo, una sorta di semola che
lavoravano con acqua o latte dando vita a
dei composti che chiamavano kskso, o kuski.
Il ritrovamento di alcuni reperti archeologici,
che corrispondono a utensili presumibilmente
utilizzati nella preparazione del piatto, fanno
pensare che il couscous venisse consumato
già da prima del IX secolo. Il suo elevato
apporto nutritivo e la lunga conservazione,
lo rendono adatto per chi è spesso in
movimento. 
26
Wealth Planet magazine
Cultura e Società
Poesia ed etica
a cura di Lina Lo Giudice Sergi - Presidente Accademia Italiana di Poesia, Sociologa, Psicologa sociale, Giurista, già Direttore generale del
Ministero della Pubblica Istruzione, Provveditore agli studi e Rettore dell'Università di Castel S.Angelo dell'UNLA
28
Wealth Planet magazine
Cultura e Società
Nella Grecia pre-classica e pre-filosofica, la stabilità dello
spazio esistenziale della “polis”, era garantita, non dal
gesto fondatore della città, che era ritenuto impolitico, ma
dal canto dei poeti: l’unica possibilità che i greci avevano,
di fermare la ciclicità della vita, era il gesto immortalante
della poesia, della creazione poetica. La poesia procura
al soggetto una posizione nel mondo, lo rivela, lo fa
esistere. Ecco la dimensione etica della poesia, che ne
fa emergere la stretta connessione, con la giustizia e la
capacità di giudicare, e disvela il significato degli eventi.
La poesia acquista, quindi, una dimensione fondativa
rispetto “all’essere” ed uno spessore pratico quando si apre
all’agire, alla “praxis”.
Il concetto greco di “arete”, corrisponde al latino “virtus”,
come capacità di eccellere, di emergere dalle difficoltà,
di determinare il caso, di reagire, vuol dire fortezza di
carattere, modello di equilibrio e di umanità. In pratica
ingegno e coraggio per agire in modo giusto.
L’uomo agisce, produce, imitando la natura e in questa
produzione, nel “poiein”, creazione e tecnica si intrecciano
con una potenza autonoma che è l’arte, sia come
abilità tecnica, sia come creatività poetica, invenzione,
anticipazione del futuro.
La storia ha una sua morale, e se i nostri eruditi non sono in
grado di scoprirla, vuol dire semplicemente che non sono
in grado di capire il mondo che abbiamo creato, proprio
come il popolo non è capace di utilizzare le istituzioni che
si è dato. La storia, sfortunatamente, non conosce ”l’astuzia
della ragione” di Hegel. Il precetto ”amerai il prossimo
tuo come te stesso” dice Freud, è una delle norme etiche
fondamentali della vita civilizzata, ma è anche in assoluta
contraddizione con il genere di “ragione” che questa
civiltà promuove, cioè la ragione dell’interesse personale,
del vantaggio personale. E il prossimo tuo? E l’Altro? Ma
chi è l’altro? Per Levinas l’altro non è che "un frammento
differenziato", o una proiezione di ciò che è interno alla
coscienza, ma è, e rimane, esterno al soggetto. E il soggetto
diventa tale, si crea attraverso l’assunzione di responsabilità
verso l’indomabile e irriducibile alterità del mondo.
E, citando Dostoevskij, Levinas afferma “l’io ha sempre una
responsabilità verso gli altri”.
Ma la funzione principale della regolamentazione dei
comportamenti umani, attraverso regole e norme giuridiche,
consiste nel rendere compatibili con la struttura sociale,
sia l’esercizio della responsabilità, che l’ubbidienza
alle esigenze dell’etica. La società, infatti, non è che il
prodotto dell’imbrigliamento delle inclinazioni egoistiche
ed aggressive dei suoi membri, mediante la proposta della
solidarietà. Di conseguenza, la società, con le sue leggi,
trasforma la responsabilità verso l’altro, da incondizionata
e illimitata a condizionata e limitata.
La logica della responsabilità planetaria nasce dal
presupposto che, soluzioni efficaci a problemi planetari,
possano trovarsi solo se si riuscirà a rimodellare e far
funzionare, la ragnatela di interdipendenze e interazioni
globali.
Ma, nella fitta rete mondiale di interdipendenza globale,
non possiamo essere certi della nostra innocenza morale,
ogni qualvolta altri esseri umani patiscono miseria,
dolore, umiliazione. Bauman sostiene che il processo di
globalizzazione ha prodotto una tale rete di interdipendenza,
che penetra in ogni anfratto del pianeta, in ogni cervello
disponibile ad essere conquistato.
Servono perciò energie nuove per ristabilire e rafforzare
un “forum globale” e per questo occorre attenzione e
apprendimento continuo. La nostra educazione, la nostra
scuola, ha questo compito etico, da sempre e oggi in
particolare, in quanto la sfera pubblica, la politica, ha perso
la capacità di illuminazione e guida, che faceva parte della
sua natura originaria.
Viviamo tempi oscuri, possiamo ripetere con Hanna
Arendt e Bertold Brecht: gli amministratori dello stato
abbandonano ogni ipotesi di regolamentazione basata su
norme giuridiche e si trasformano in “agenti” delle esigenze
del mercato, indifferenti alle esigenze culturali ed artistiche.
Per loro la cultura non è più necessaria come strumento
di progettazione, costruzione e mantenimento dell’ordine
sociale, mettono in vendita i beni culturali e usano il loro
potere e le risorse di cui dispongono, per garantirsi il
silenzio e la complicità della “massa”, corrotta e scivolata in
basso, nei parametri da essi stabiliti. Si tagliano così le ali
all’immaginazione artistica e alla creatività.
E’ nostro dovere ricostruire queste ali attraverso la
rivisitazione storica delle arti e della poesia.
La bellezza è stata una delle promesse eccitanti della
modernità.
Ora è nascosta, si vergogna a mostrarsi in un mondo
volgare che non la conosce ed ovviamente non la cerca.
La bellezza è l’anima dell’arte, anche quando, straziata, si
trasforma in un buco nero, si nasconde nella caverna.
Ma anche da li, dalla caverna platonica, l’idea artistica, la
poesia, vola e poeticamente tras- forma la realtà, ed è questa
nuova “forma” possibile e l’unica eticamente praticabile.
Il “Kalos Kai Agatos” è ancora valido. 
Wealth Planet magazine
29
Il Papa Uomo
a cura di Mirina Hoxha
“Smarrito e inadatto in un mondo che cambia molto
velocemente”
Benedetto XVI
Giustifica così il Papa Benedetto XVI il suo ritiro dal mandato
pontificio.
Questa rinuncia, avvenuta in un momento in cui il mondo
intero si trova molto solo e senza più certezze ha destato
una profonda paura nei fedeli ma allo stesso tempo tanta
ammirazione nei confronti di un Papa così coraggioso.
Ormai consapevoli del continuo declino non solo economico
ma anche spirituale l’uomo moderno si sta avvicinando
sempre più alla fede.
La voragine che si è andata a creare tra l’uomo e la sua
coscienza, la difficoltà di mettersi in comunicazione con
l’io più profondo hanno ogni giorno delle conseguenze per
quanto riguarda la socializzazione e il modo di affrontare
la vita.
Chi ha avuto delle riserve nei confronti di questo Pontificato,
chi l’ha guardato da lontano con sfiducia, all’annuncio del
30
Wealth Planet magazine
Papa di aver deciso di lasciare il trono pontificio si è fermato
a riflettere. Se la chiesa o qualsiasi altra fede religiosa
presente nel mondo è frutto anch’essa dei nostri tempi e
quindi corrotta, perché questo papa-uomo decide di fare
un passo indietro. Allora si è andati a rivedere i vari filmati
con i discorsi tenuti in questi quasi otto anni di pontificato
e hanno riscoperto il papa. Hanno fatto un passo indietro
e si sono recati tutti, fisicamente o spiritualmente, sotto la
finestra papale.
Il mondo, noi tutti, al di là dell’appartenenza religiosa si è
reso conto di non aver forse dato fiducia ad un uomo che
doveva essere un faro e indirizzare le nostre coscienze.
La sua grande apertura verso le altre credenze religiose ha
lanciato un grande input di fratellanza e perciò lo ha reso
ancora più amato e stimato.
Prima di essere il papa è un uomo, e l’uomo di oggi più che
mai ha bisogno di ritrovarsi per poter guidare e insegnare
agli altri. Molto probabilmente la nostra società è portata a
mitizzare certe figure e ruoli dimenticandosi che dietro c’è
l’anima, la forza e il coraggio di un uomo.
Un coraggio che ha saputo guidare a fianco a Papa Wojtyla
per oltre trenta anni la chiesa in un momento molto delicato,
hanno saputo avvicinarla all’uomo, a noi tutti guidandoci
sempre.
La sua rinuncia al trono pontificio non va vista come una
sconfitta ma forse come l’ennesimo atto di coraggio che
solo chi conosce se stesso fino in fondo, chi conosce i propri
limiti in quanto uomo è in grado di prendere.
Ci ha dato una grande lezione il Papa Benedetto XVI, la
lezione del saper rinunciare, di saper capire quando è il
momento di lasciare il nostro posto, “abbandonare il nostro
trono” e lasciarlo a chi verrà dopo.
Noi così attaccati “alla roba”, come scriveva Verga, così
gelosi e combattivi per i nostri privilegi ci siamo perduti
nei meandri del consumismo, dell’indifferenza e della
superficialità.
Tutte queste cose ci hanno fatto dimenticare qual è il nostro
dovere cioè quello di curare la nostra anima a discapito di
qualunque trono noi apparteniamo.
E per fare questo noi tutti avremmo bisogno di tanto
coraggio, il coraggio della rinuncia per riavere in cambio
la “nostra anima”.
Ognuno di noi molto probabilmente porta sulle proprie
spalle dei pesi che con fatica riesce a risolvere.
A questi fardelli della vita forse dovremmo imparare a
rispondere con la fede.
Magari non con la fede dei musulmani, degli ortodossi, dei
buddisti o dei cattolici ma con la fede dell’amore dell’uomo
per l’altro uomo.
Sarà la fede in questo amore che molto probabilmente ci
salverà e come disse il Papa Benedetto XVI nell’Assemblea
generale della C.E.I. Nel 2005:
“La fede non è qualche cosa che aggiungiamo al fardello

della vita, ma è la perla che si deve scoprire.” 1 2 3
4 5 6
7 8 9
* 0#
Cultura e Società
Habemus
Papam
a cura di Juan Carlos Gallici
Docente e giornalista,
nato in Argentina,
laurea a Còrdoba e Roma,
specializzazione a Viterbo
Nei tre primi mesi di quest’anno di grazia 2013 si sono
verificati eventi e avvenimenti di grande e grandissima
portata. Uno di questi è la vicenda Vaticana che vide la
fine di un Papato per abdicazione non traumatica e il
contestuale inizio di un altro pontificato, in una successione
mai vista nella storia della Chiesa Cattolica, Apostolica e
Romana. Evento unico più che raro che potrebbe avere un
paragone in quello di sette secoli fa, della forzata rinuncia
di Papa Celestino V (Pietro dal Morrone), inviso alla potente
casata del Caetani, il quale, eletto al Soglio Pontificio il 5
luglio 1294 abdicò 6 mesi più tardi, il 13 dicembre dello
stesso anno.
In quella occasione si trattò di “successione” forzata, non
di coesistenza di due Papi “simultanei”, esempio unico nella
bimillenaria Storia di legittima successione dei Pontefici.
E’ vero, oggi non ci meravigliamo più di tanto di novità
di questo tipo, ma resta il fatto che, comunque, la nostra
sensibilità è assai minore di quella di un tempo non lontano.
Allora sarebbe stata una autentica rivoluzione giuridica
e di costume, oggi, pur clamorosa, resta solo un fatto di
cronaca. Però la cosa non è tanto semplice.
Prima di tutto le cause e motivazioni. Se le cronache hanno
un briciolo di verità, le cause che ci hanno fatto sapere,
ancorché con grande beneficio di inventario, sarebbero
credibili e non trascurabili. All’interno dell’imponente
organizzazione Vaticana si sono guastati certi meccanismi
operativi e decisionali che da sempre assicurano il
32
Wealth Planet magazine
multiforme governo della Chiesa nel mondo. Effettivamente
oggi appaiono inefficaci, obsoleti non più adeguati alla
bisogna. Altra causa viene addebitata al fatto che certi
equilibri del potere interno alla Curia Romana che si
diramano per il mondo intero, siano venuti meno. Alla fin
fine la Chiesa è una comunità di uomini che ha due livelli di
organizzazione. Uno “apostolico” che è immutabile come la
fede e fa capo unicamente al Papa in quanto viene mandato
a ricevere il Sacro Compito da Cristo e dagli Apostoli. La
materia prima è il “messaggio” evangelico e le grandi verità
cristiane che i credenti accettano con il Battesimo e gli altri
Sacramenti. Questo primo livello conserva il deposito della
fede e l’amministra univocamente nel mondo intero secondo
le modalità culturali di ogni regione, senza minimamente
mutare i contenuti. L’altro livello è quello “gerarchico” vale
a dire, l’organizzazione a più livelli (gerarchia) che ha la
missione di portare all’umanità con ogni mezzo lecito quel
messaggio di Cristo. La Gerarchia è costituita da sacerdoti,
vescovi, cardinali e il Papa (per la parte decisionale ed
organizzativa) e da laici, sacerdoti, vescovi e cardinali
per gli aspetti esecutivi. Ne fanno parte uomini più o meno
esperti, più o meno seri, più o meno santi, con difetti, vizi e
virtù come tutti. Essi, attraverso organismi operativi centrali e
locali, fanno si che il messaggio di Cristo pervenga integro
e immutato ad ogni uomo di buona volontà.
Ma, si sa, gli uomini hanno diversità di carattere, di cultura,
di esperienza, di disponibilità, di fedeltà. In più, il tempo
è un elemento assai importante in quanto il suo divenire
contribuisce a cambiamenti che, modificando e introducendo
nuovi elementi (il web, p.e.), esige costante attenzione
e messa a punto dell’organizzazione internazionale
che coinvolgono uomini e mezzi. Passaggi rischiosi che
spesso comportano profondi mutamenti qualitativi che
interferiscono negativamente sul risultato finale. E qui sta
il pericolo. I cambiamenti possono interessare persone,
individui e unità operative che, se non tempestivamente
ricalibrati, possono cambiare fisionomia ed efficienza e
perfino arrivare alla corruzione. Il mondo intero è testimone
delle biasimevole vicende di gente, sacerdoti e perfino
porporati che, da zelanti e bravi operatori del Vangelo
sono passati alle più esecrabili nefandezze. Sono uomini
e come tali possono essere fragili, ambiziosi, avere istinti
non domati, invidie e défaillance e altre miserie umane.
Tutto comprensibile, ma tutto inaccettabile in quanto
deleterio per l’equilibrio generale che mette a repentaglio
la missione che professano. Sul piano “gerarchico” della
tradizione apostolica, la Gerarchia ecclesiastica ha un
compito “amministrativo” nell’elargizione del messaggio
evangelico che deve programmare, dosare, organizzare e
farlo pervenire ai credenti, senza manipolazioni di sorta.
Sul piano dell’organizzazione, la Chiesa deve sottoporsi
umilmente alle verifiche del tempo, della storia,
del consenso dei fedeli e provvedere ai normali
aggiustamenti e cambiamenti che la sua possente macchina
operativa richiede per il bene della gente. La cronaca ci ha
detto, con molti “forse e distinguo” che questa macchina
fa acqua in molti dei suoi comparti, come dimostrano le
spie accese circa conflitti, contrapposizioni, sgambetti degli
operatori e responsabili, non degni della Casa di Dio.
Questo “tagliando” una volta lo eseguivano i Concili, locali
o universali. Ma oggi sarebbe enormemente complesso
organizzarli. E Papa Ratzinger, uomo puro e santo nonché
di finissimo cervello, ha pensato che era più semplice, veloce
ed ugualmente efficace, chiamare una nuova squadra di
specialisti. E fu così che, con lo stupore del mondo intero
disse: questo compito richiede energie che io non ho più,
richiede percorsi ed esperienze fresche da iniettare nel
corpo febbricitante della Chiesa militante. E si è fatto da
parte in modo stupefacente e sereno ma non traumatico.
Grandiosa ed efficace innovazione!
Ma non finiscono qui le sorprese e meraviglie. Da un
Conclave veloce, ordinato e senza apparenti intoppi, esce
eletto quale successore del coraggioso Papa dimissionario
un figlio dei nostri tempi: emigrato, del terzo mondo, venuto
“quasi dalla fine del mondo”, tifoso del pallone, invaghito di
Cristo, della Chiesa e dei poveri, malati e deboli, che non
si vergogna di sentire tenerezza e che ha metabolizzato il
potere come servizio agli altri, credenti o no, entrando con
affetto e prepotenza nella sterminata famiglia dei diseredati.
Ma attenzione, non è un debole ed è perfettamente
consapevole che per mettere mano alla macchina di
una Chiesa con molti ricambi da operare, dovrà fare il
meccanico, il chirurgo, l’infermiere, lo psicologo, il padre
consolatore, lo stratega, l’ingegnere, il soldato, il generale
e anche l’attendente, e, soprattutto, avere spalle larghe.
Perché le responsabilità saranno immense e anche la sua
solitudine. Gli arriveranno critiche, accuse, zizzania, questa
graminacea nociva che mai è mancata nel campo della
Chiesa, neanche quando Cristo cercò di seminare il grano.
Comunque sia, il nuovo Papa Francesco ha un’altra
mentalità: dentro, quella della comprensione e del perdono;
fuori, quella dell’efficienza, del coinvolgimento e della
condivisione. Di ciò è convinto in quanto la Chiesa di Roma
è avanti a tutte le chiese del mondo per il servizio e la
carità.

Habemus Papam: benvenuto Santità! Wealth Planet magazine
33
Cultura e Società
˝
...parliamo di Bellezza
quando godiamo qualcosa
per quello che è...
Umberto Eco nella prefazione allo splendido volume “Storia della bellezza” (Bompiani).
a cura di Francesco Patiti
Sono tornato a ri-vedere e fotografare (sono un pessimo
fotografo digitale!) le opere di Giuliano Giuman, raccolte
nella mostra “Virus Vitreum” alla Casina delle Civette
- Villa Torlonia - Roma, dopo alcuni giorni dalla festosa
inaugurazione del 13 febbraio scorso ricca di affetto, persone,
amicizia e sentimento.
Ci sono tornato dubbioso sul fatto che i commenti dei
critici, esperti e giornalisti e la fortuna di aver visto nello
studio-laboratorio di Giuman la genesi di gran parte di esse,
avessero potuto intaccare la mia capacità di percepirne
ancora il carico emozionale.
Sono stato felice di questo ritorno perché ho constatato che
avevo ragione solo in parte: ero sicuramente condizionato
dal “prima” ed allo stesso tempo ero libero di percepire,
nuovamente, ciò che le opere avevano da dirmi. Qui sta
l’arte di Giuman, sempre, ogni volta, ogni opera, ha un
linguaggio conosciuto e nuovo allo stesso tempo; rassicura
ed esalta, trascina nel paradosso temporale passato/futuro
senza schizofrenie. Pensavo di descrivere la mostra, ma non ne
sono capace, so solo dire che la sua Bellezza, ecco il motivo
dell’incipit con Eco, riempie, così come solo l’arte pura sa fare.
Certo il contesto è suggestivo, soprattutto per chi intende il
vetro come materia viva e quindi linfa vitale per una forma
espressiva artistica (ricordiamo nel precedente numero della
rivista la bellissima scheda sul Museo Nazionale della Vetrata
34
Wealth Planet magazine
ospitato, permanentemente, presso la Casina delle Civette) è
però pur vero che una crosta esposta al Louvre resta sempre
una crosta. In questo caso, non ce ne vogliano gli amici di
Villa Torlonia, il convenuto ha contribuito di gran lunga
ad accendere una luce straordinaria di Bellezza in casa
dell’Ospite.
Le opere di Giuman vivono e fanno vivere uno scambio di luce
magica con le vetrate del Museo.
Potrei ribadire tutti i compiuti ragionamenti sulla
contaminazione del vetro con le materie della vita, della sua
origine, con le materie del sudore, dell’anima, del profano
e della cultura fruita, una contaminazione operata, forzata,
da Giuman, in questa raccolta di opere; potrei ri-leggere in
chiave critica il percorso dell’artista; potrei ri-elencare le opere
tentando di interpretarne il linguaggio intrinseco (nel numero
di Gennaio/Febbraio ne abbiamo dato ampia descrizione);
potrei elogiare la fantastica intuizione di Giuman e Raffaela
Vittori sulla, anche qui paradossale, “duttilità” del vetro che
diventa opera da indossare; potrei cercare, Eco permettendo,
di individuare il percorso semiotico di ciascuna di esse per
ciascun interessato “lettore”.
Tralascerei però la parte più importante ed intensa di tutta la
mostra: La Bellezza! Forse perché in questi tempi bui, in questa
medioevale sensibilità per l’Arte e la Cultura in genere, sembra
impossibile fare ancora i conti con la Bellezza. Giuman, e così
si sostanzia il suo merito più grande, ci ha costretto a questo.
Non ho le competenze scientifiche e professionali per ragionare
intorno all’Artista di cui ben altri e più importanti critici hanno
già declamato virtù ed altissimo valore, posso, però da essere
vivente, pensante, Sentire prima di Capire, quanto le opere
di Giuman ed in Virus Vitreum in particolare, mi abbiano
ricordato che la Bellezza esiste e, a differenza di ciò che si
crede, sia un fatto che sostanzia una realtà oggettiva.
Per una testata come la nostra, che “lavora” sul fronte
benessere, raccomandare di visitare la mostra che chiuderà i
battenti il 28 aprile 2013 significa sostanziare una missione
sulla quale crediamo fermamente, non c’è benessere senza
Arte e senza Cultura. 
Le informazioni di dettaglio si trovano sul sito: www.giuman.it
Francesco Patiti - [email protected]
Iovvero
cavalieri
di
Santaccio
la Cavalleria ai giorni nostri
a cura di Luca Morelli
Anno Domini 1210, gli Ordini cavallereschi festeggiavano
più o meno i 100 anni di età, si combatteva in Terrasanta
al grido di “Deus Vult” e in Europa ai gridi di Welfen e
di Wibeling (tradotti in italiano con Guelfi e Ghibellini),
Erman Von Salza diventava Hocmeister (Gran Maestro)
dell’Ordine Teutonico prima e consigliere di Federico II di
36
Wealth Planet magazine
Svevia poi, la cavalleria difendeva i buoni dai cattivi (più o
meno) e il camaglio e l’usbergo erano di gran moda!! Anno
Domini 2010 ottocento anni dopo un manipolo di ragazzi
con la passione del medioevo decidono di organizzare
una festa Medievale a Chiusi in provincia di Siena, la
storia ci racconta che la Civitas di Clusium era divisa in 3
parti, la parte a sud denominata terziere di Santa Maria,
la parte a nord denominata Terziere di sant’Angelo e tutte
le parti fuori le mura denominate Terziere di San Silvestro,
la festa medievale a dire il vero era stata ripristinata negli
anni ottanta ma era andata via via affievolendosi fino a
un ricambio generazionale avvenuto proprio nel 2010. Del
Terziere di San Silvestro fanno parte un gruppo di amici con
esperienze teatrali “capitanati” da M.Minotti e L.Morelli a
cui viene l’idea di formare una Compagnia d’Armi, caso
volle che proprio tra le comparse del terziere ci fosse
C.Bucaioni che aveva diverse esperienze di arti marziali e
con l’uso di armi bianche, al nucleo iniziale di 8 cavalieri
(oltre a suddetti Morelli, Minotti e Bucaioni ne fanno parte
S. Banella, M.Fuccelli, A.Masini, R.Nofroni e D.Bianconi)
si aggiungono via via altri cavalieri (G.Scarpanti, Marco e
Riccardo Ramini, P.Scaccini, T. Mencarelli, G.Valdambrini
e A.Capasso), la neonata Compagnia trova collocazione
nel Rettorato dei Terzieri di Chiusi. Si cerca un nome alla
Foto di Jorn Straten
Compagnia curiosando nella storia della città di Chiusi e lo
si trova in Santaccio da Pistoia, Sante Borri da Cutigliano
detto Santaccio da Pistoia fuoriuscito pistoiese di parte
cancelleresca eroe della cattura a Chiusi di Ascanio della
Cornia. Vengono decise le linee guida della compagnia,
si predilige la scherma scenografica a quella storica
e quindi oltre alle spade appaiono nei combattimenti
bastoni, pugnali, mazze ferrate, martelli d’Arme ecc., il tutto
destinato a far divertire il pubblico, viene creata una pagina
su Facebook, un sito internet, vengono girati diversi video
Trailer che viaggiano in rete soprattutto su YouTube. Dalle
prime uscite locali e nei comuni della zona la compagnia
inizia a farsi conoscere anche in Italia a Rovigo, Castel di
Casio (BO), Malmantile e Incisa Valdarno (FI), Ischia di
Castro (VI) e Iseo (BS) dove i cavalieri si coprono d’onore
(fanno la loro bella figura)! Apprezzati non solo per i
combattimenti, molto veritieri, ma anche per coinvolgere
adulti e soprattutto bambini nei loro spettacoli. A Chiusi
oltre al Torneo cavalleresco organizzato per il Tria Turris si
fanno notare collaborando con le istituzioni comunali, con le
scuole e con la Rassegna Nazionale “Ragazzi in Gamba”.
Ma cosa significa tenere una spada in mano? Sicuramente
avere la precisa percezione di quando usarla, come usarla
e soprattutto quando non usarla. La spada è un simbolo
esoterico, alcune scuole di pensiero dicono che la spada
si alza con la mente e non con la forza, infatti dietro alla
nomina di un cavaliere c’era un rituale di iniziazione che
lo doveva portare a perseguire una vita più spirituale che
avventurosa. Consiglio a tutti di provare a usare una spada
specialmente da giovani magari venendo a ingrossare le
nostre fila o di qualche altra compagnia d’armi, vi assicuro
che le emozioni e le scariche di adrenalina che si provano
prima di un duello o meglio ancora prima di una battaglia
valgono la pena di essere provate!! 
Wealth Planet magazine
37
Cultura e Società
La nascita del Comitato Olimpico in Italia
a cura del Prof. Luigi Bertini - Università degli Studi di Perugia - Scienze Motorie e Sportive
La nascita dello sport organizzato in Italia può essere datata
al 1894, cioè all’anno in cui venne costituito un Comitato
per la partecipazione alle Olimpiadi moderne, che si
disputarono per la prima volta ad Atene nel 1896. Esaurito
il suo compito, il comitato si sciolse senza che la nostra
rappresentativa partecipasse poi alla prima Olimpiade:
"si ha notizia della costituzione di un C.N.O. italiano, nel
1896 (...) ma non si danno spiegazioni sul perché fallisca
l’iniziativa".1
Tra la fine dell’800 e l’inizio del nuovo secolo erano state
diverse le iniziative tendenti a creare un organismo di
coordinamento per lo sport e l’educazione fisica: nel 1896
funzionava, dietro la spinta di Angelo Mosso, l’"Istituto
nazionale per l’incremento dell’educazione fisica e i
giuochi ginnici", che in seguito modificò la denominazione
in “Comitato nazionale per l’incremento dell’educazione
fisica e i giuochi nelle scuole e nel popolo”, con dei comitati
periferici nelle varie provincie, con lo scopo di organizzare
l’educazione fisica e le manifestazioni ginnico-sportive nelle
scuole e nella società.2
Questi enti avevano preso lo spunto da iniziative analoghe
che stavano sorgendo in tutta Europa, ma avevano dato
un’impronta particolare in vista dell’obiettivo della “nazione
armata”: e in questo contesto tutti i tentativi di costituire
organismi legati al movimento olimpico internazionale, e
quindi solo sportivo, assumevano un significato del tutto
opposto rispetto al panorama europeo.3 Non facilitò le
cose nemmeno la Federazione italiana di ginnastica,
che sentendosi l’unica depositaria di tutta la cultura
ginnico-sportiva, ostacolava qualsiasi tentativo di
coordinare lo sport al di fuori delle proprie strutture. L’Italia
non partecipò nemmeno alle due successive edizioni
delle Olimpiadi (Parigi e Saint Louis), ma invece esordì
brillantemente ai cosiddetti Giochi suppletivi di Atene del
1906, dove si distinse in diverse discipline.
E in vista di questi Giochi che venne creata nei primissimi
mesi del 1906 una “Commissione italiana per i Giuochi
Olimpici”, che lavorò alacremente e con successo, spianando
la strada alla nascita del “Comitato Olimpico Nazionale
Italiano”, organismo interfederale che da sopra le parti
avrebbe potuto guidare lo sport italiano, abbandonando
l’impronta militaristica e le velleità della Federazione di
Ginnastica.
E nel 1907, presso la sede del Touring Club, si riunì per la
prima volta il Comitato Olimpico Italiano, con l’intento di
preparare una rappresentativa per le Olimpiadi di Londra
(1908). Alla presidenza venne nominato il marchese Carlo
Compans de Brichanteaux.
Furono le Olimpiadi della leggendaria maratona di Dorando
Petri, e del ginnasta Alberto Braglia. Le procedure messe in
piedi per le Olimpiadi di Londra, vennero rinnovate alla
vigilia dei Giochi di Stoccolma del 1912.
L’attività sportiva in Italia si stava sviluppando abbastanza
rapidamente per cui venne sentita l’esigenza di una più
razionale e continua presenza del Comitato nell’ambito
dello sport organizzato in Italia, mediante la creazione nel
giugno del 1914 di una struttura permanente con lo "scopo
di divulgare il fondamento educativo delle Olimpiadi
moderne, nonché di organizzare le rappresentanze italiane
per la loro partecipazione alle Olimpiadi internazionali".4
1 cfr. L’Italie e l’Olympisme, in “Revue Olympique”, n. 91-92, 1975, p. 185
2 A.T. Lombardo, Alle origini del movimento olimpico in Italia, in Ricerche
storiche, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, n°2, 1989, p. 301
3 A.T. Lombardo, op. cit., p. 301
4
38
Wealth Planet magazine

Almanacco dello sport, Firenze, Bemporad, 1915, p. 311
SAGI srl - Via Galileo Galilei, 61 - Capocavallo
Corciano - Perugia (Pg)
Tel 075.605171 - Fax 075.605202
[email protected] - www.terreumbre.net
Cultura e Società
Alla Scoperta di Roma
Dal 10 Febbraio al 26 Maggio 2013
L’Associazione Good Morning Roma propone al pubblico
romano una serie di visite guidate gratuite. Tale iniziativa si
è voluta realizzare per cercare di dare l’opportunità a tutti
gli estimatori d’arte “in tempi di crisi” di poter visitare le
straordinari bellezze romane. Accompagnati da uno storico
dell’arte della Soprintendenza del Polo Museale Romano,
nonché presidente di tale Associazione, dott.ssa Sara
Mancini, l’ospite avrà il piacere di scoprire le mille bellezze
del “museo all’aperto” più importante al mondo.
Il primo percorso guidato verterà su una passeggiata
suggestiva nella Roma Imperiale; partendo da un’analisi
dettagliata storico-artistica (esterna) del Colosseo, simbolo
romano per preziosità, si proseguirà verso l’Arco di
Costantino, trionfo di battaglie e sacralità, per poi proseguire
l’excursus nei Fori Romani, soffermandoci tra i reperti
più significativi, dal foro di Cesare a quello di Traiano.
Successivamente una visita alla splendida chiesa dei
SS. Cosma e Damiano con l’analisi del mosaico absidale, il
nostro percorso terminerà presso la Colonna Traiana.
Tale progetto proseguirà con una Passeggiata alla scoperta
della Roma Medievale, un giorno d’arte dedicato ad un
periodo non facile dal punto di vista soprattutto artistico
a Roma. È difficile trovare testimonianze dell’epoca
medievale, anche perché spesso esse sono nascoste da altri
edifici o situate in zone poco frequentate dai turisti. Molte
di queste testimonianze si trovano nel rione Trastevere.
L'itinerario medievale può iniziare dall’isola Tiberina per
poi raggiungere Piazza in Piscinula dove si trova Casa
Mattei, un insieme di eleganti palazzi trecenteschi costruiti
per questa nobile famiglia romana. Si prosegue poi per via
Arco dei Tolomei, così chiamata dall’arco medievale ancora
visibile. Percorrendo via di Santa Cecilia si arriva invece
nella piazza dove domina l’omonima basilica. Inoltre sopra
l’altare maggiore possiamo ammirare il bellissimo ciborio
gotico realizzato da Arnolfo di Cambio. In Piazza Sonnino
è situata una delle più conosciute costruzioni medievali: la
40
Wealth Planet magazine
Torre degli Anguillara, più nota come “Casa di Dante”. Nei
pressi della piazza si trova la chiesa di San Crisogono, una
delle grandi basiliche medievali di Trastevere. Percorrendo
Via della Lungaretta arriviamo nella piazza dove sorge
la Basilica di Santa Maria in Trastevere, uno dei gioielli
medievali di Roma.
Il terzo incontro sarà una incantevole passeggiata attraverso
le meraviglie della Roma Barocca. Una giornata d’arte
partendo dal primo Liceo romano Virgili sulla via Recta,
passando per via Giulia, continuando per i straordinari
palazzi dei blasoni fiorentini alla scoperta di palazzo
Spada-Consiglio di Stato con la Galleria prospettica del
Borromini, palazzo Farnese, Campo de’ Fiori e piazza
Navona. Per arrivare poi a San Luigi dei Francesi in cui si
possono ammirare le opere di Caravaggio. Un percorso nel
cuore di Roma dove l’occhio sarà penetrato di scintillanti
bellezze dell’epoca.
A maggio, precisamente il 12 alle ore 10 la nostra
passeggiata verterà alla scoperta del mondo cristiano:
San Pietro dal colonnato alla cupola.
Partiremo dalla straordinaria piazza ellittica del Bernini con
il suggestivo colonnato, per poi visitare gli splendori della
Basilica (Baldacchino del Bernini, la Pietà di Michelangelo),
fino a percorrere la Basilica verso l’alto, dove, affacciandoci
dalla cupola potremo godere di uno degli spettacoli più
incantevoli di Roma.
La nostra iniziativa avrà termine il 26 Maggio alle ore
10 presso il parco della Caffarella, uno dei più belli e
interessanti dal punto di vista storico-artistico.
Approfittando delle piacevoli giornate di maggio, il visitatore
sarà accompagnato alla scoperta delle meravigliose ville
romane con grottesche ancora perfettamente conservate,
acquedotti, colombari e antiche tombe; una piacevole

mattinata tra arte e natura. www.citroen.it
DESIGN, TECNOLOGIA, SENSAZIONI.
CITROËN DS4
CITROËN DS3
CITROËN DS5
SCOPRITE L’UNIVERSO DS IN CITROËN.
Linee audaci per una chiara e moderna espressione di status: con il loro innovativo design, i modelli della linea DS Citroën si muovono
su territori inesplorati e aprono nuove prospettive nel mondo delle auto premium. Ispirata da 90 anni di storia e di eccellenza
automobilistica, la linea DS si avvale della più straordinaria creatività e tecnologia Citroën. Tutte le vetture della linea DS sono
caratterizzate dal design ispirato e da un concetto rivoluzionario e offrono rara eleganza, forti emozioni alla guida e sensazioni di
benessere. Il genio visionario di Citroën ha creato un nuovo approccio al mondo delle auto che risveglia i sensi.
SCOPRITE IL NUOVO MOTORE 3 CILINDRI 1.2 VTi 82. ANCHE PER NEOPATENTATI.
CRÉATIVE TECHNOLOGIE
Consumo su percorso misto: più basso Citroën DS3 1.4 e-HDi 70 FAP Airdream CMP - Citroën DS5 Hybrid4 Airdream (CERCHI DA 17’’) 3,4 l/100 Km; più alto Citroën DS3 1.4 VTi 95
GPL/ BENZINA (uso a GPL) 8,2 l/100 Km. Emissioni di CO2 su percorso misto: più basse Citroën DS3 1.4 e-HDi 70 FAP Airdream CMP 87g/Km; più alte Citroën DS4 1.6 THP 160 c.a.6
178 g/Km.
Centralcar S.p.A. Via G. Dottori, 62 - 06132 Perugia - Tel. 075 5270162
Cultura e Società
Rodolfo Valentino
Rodolfo Alfonso Raffaello Pierre Filibert Guglielmi di
Valentina D’Antonguella (Castellaneta 6 maggio 1895 –
New York 23 Agosto 1926), in arte Rudolph Valentino,
è stato un attore e ballerino italiano del cinema muto.
Viene ricordato ancora oggi con un premio, che viene
consegnato ogni anno da una Giuria internazionale di
critici cinematografici ad attori, attrici e registi che hanno
raggiunto i vertici del successo nell’Arte Cinematografica,
con mostre, eventi cinematografici, e numerose iniziative.
Rodolfo Valentino rappresenta ancora oggi non solo uno dei
più grandi divi cinematografici della storia del cinema, ma
anche uno dei primi sex symbol di primi anni del Novecento
tanto che gli venne affibbiato il soprannome di “Latin
lover”. Iniziò la sua carriera prima di ballerino in alcune
“operette” e poi di attore come comparsa in diversi film
per poi raggiungere la tanto desiderata notorietà con il film
“I quattro cavalieri dell’Apocalisse” del 1921. Al successo
di attore si affiancò il successo e l’ammirazione per il
personaggio enigmatico e pieno di fascino che rappresentava
tanto ad arrivare a conquistare milioni di cuori femminili. Il
percorso di Rodolfo Valentino venne interrotto all’età di 31
42
Wealth Planet magazine
anni a causa di una peritonite. Rodolfo Valentino non fu solo
un grande attore ma anche un poeta con una percezione
molto fine per quanto riguarda i sentimenti che costellano
il percorso della vita. Riportiamo una delle sue poesie più
importanti in cui possiamo leggere lo stato d’animo con cui
il poeta-attore affronta la vita:
To A.M
The sky is the mirror that reflects all phases of Life.
The clouds of Doubt bring showers, but there is always the
“Silver Lining” promise.
Moral: If the sky is the limit better fix it clear in your mind
to begin with.
Dedicata ad A.M
Il cielo è uno specchio che riflette tutte le fasi della vita.
Le nuvole inducono tempeste di dubbio, ma in questo c’è
sempre una promessa di arcobaleno.
Morale: se il cielo è il limite delle tue risorse, è bene che tu
lo immagini limpido fin dal principio. 
Spettacolo e Intrattenimento
Teatro Augusteo
(NAPOLI) dal 5 al 14 aprile
Teatro Argentina
(ROMA) dal 9 al 14 aprile 2013
LA MODESTIA
di Rafael Spregelburd
regia Luca Ronconi
traduzione Manuela Cherubini
con Francesca Ciocchetti, Maria Paiato, Paolo Pierobon,
Fausto Russo Alesi
Autore: Jule Styne-Stephen Sondheim
Regia: Stefano Genovese
Cast: Loretta Goggi, Sergio Leone, Gisella Szansizlò, Eleonora
Tata, Mario Pietramala, Diego Savastano, Matteo Tugnoli, Danilo
Picciallo, Marco De Gaudio, Tiziano Edini, Barbara Corradini,
Stefano Bontempi, Giada Lorusso, Lorena Martini, Vanessa
Innocenti, Valentina Arena, Viola Anzilotti, Michele Terralavoro,
Salvatore Marchione, Nico Buratta
Con una diva italiana del calibro di Loretta Goggi, il
personaggio di Rose e il musical Gypsy arrivano per la
prima volta in Italia, dagli stessi produttori di “Priscilla”, con
la regia di Stefano Genovese. Nei panni di Rose, incarnerà
dunque una madre ambiziosa (e antesignana, siamo negli
anni Trenta), che spinge le proprie figlie June e Louise, fin
da bambine a diventare delle star. Per questo traguardo
è disposta a tutto: mette in gioco il proprio matrimonio, i
sentimenti, il rapporto con le figlie. Una - la più promettente
- fuggirà. L’altra, la timida Louise, accondiscendendo alla
madre assisterà al declino del teatro di varietà e diventerà
- quasi suo malgrado - una diva del burlesque, col nome
di Gypsy Rose Lee. Una storia vera, raccontata attraverso
musiche note e molto belle tra le quali vale la pena segnalare
alcuni classici del genere come Everything’s Coming up
Roses e Some People. 
44
Wealth Planet magazine
Spregelburd, nato nel 1970, è una delle figure più rilevanti
della scena argentina contemporanea: ha raccolto sotto
il titolo di Eptalogia sette opere brevi rappresentanti la
dissoluzione della morale moderna, ispirandosi alla pittura
visionaria di Bosch che fotografava quella medievale.
I titoli di questi testi designano i sette peccati contemporanei:
L’inappetenza (Lussuria); La stravaganza (Invidia); La
modestia (Superbia); La stupidità (Avarizia); Il panico
(Accidia); La paranoia (Gola); La cocciutaggine (Ira):
ereditiamo i sette del passato e ne generiamo sette nuovi.
L’interesse di Ronconi si concentra su La modestia.
“La commedia”, spiega il regista “è enigmatica o ironica, a
seconda dell’occhio con cui lo spettatore sceglie di vederla.
Una storia di equivoci e di espedienti, che si svolge in un
unico spazio e indica due luoghi - e di conseguenza due
tempi - diversissimi e lontani: Buenos Aires odierna e forse
un paese dei Balcani in un tempo passato […] Il teatro di
Spregelburd fa pensare a un certo cinema che abbiamo
conosciuto grazie a registi come Iñarritu e Arriaga. Una cifra
tipicamente sudamericana ma che ci è divenuta familiare e
che viviamo come profondamente contemporanea. 
Etruria La Collina
Catering e Banqueting
Organizzazione matrimoni ed eventi
Il Menu Tipico
Aperitivo con
Prosecco, Analcolico, Cocktail di Frutta fresca, Sangria,
Stuzzichini caldi e freddi della casa
Buffet di antipasti con Angolo Cantina ed etichette regionali
Angolo dei formaggi
Tavola dei Formaggi con marmellate agrodolci in abbinamento
Parmigiano,
Treccia di Mozzarella di Bufala con salsa ai mirtilli
Angolo dei salumi
Tavola dei Salumi tipici Umbri con panini caldi,
Prosciutto tagliato in bellavista
Selezione di Formaggi con marmellate Agrodolce
Trancio di Bufala ai Lamponi
Angolo del freddo
Bresaola in carpaccio con ananas e noci
Lombetto marinato con sedano e pecorino
Insalata di farro con pachini, mais e asparagi
Finger Food di Orzo Perlato e gamberetti
Umbricelli Tipici con ragù di faraona
Cappellacci Assisani con pachini, basilico e ricotta salata
Stinco Tipico Umbro con demi - glace di cottura
Flan di spinaci
Patate Argent
Torta nuziale da concordare
Buffet di dolci
Tortino al Cioccolato caldo,
Bavarese alla frutta con salsa all arancia
Composta di Frutta fresca
Meringhe con panna e cioccolato
Vino bianco e rosso da scegliere
Spumante dolce e secco per brindare
Minerale, Caffè, carrello dei distillati
Nelle splendide sale con vista su Perugia oppure nelle migliori location
Umbre Etruria La Collina Banqueting e Catering organizza matrimoni,
ricevimenti ed eventi per tutte le occasioni.
Dispone di sale da 50, 100 e 200 coperti con parco estivo adatto a magnifici
aperitivi scenografici.
La location è ideale per qualsiasi cerimonia che richieda eleganza e qualità
totale.
La cura per i dettagli, per le decorazioni e gli allestimenti garantisce di
poter coniugare ottima cucina e una location da sogno.
A disposizione degli ospiti buffet floreali o con richiami arabeggianti,
portate servite su quadri a specchio e vassoi d’argento. Catering a domicilio
e noleggio attrezzature.
Presente anche un ottimo servizio di catering a domicilio in strutture
ubicate tutte intorno alle colline umbre convenzionate tra cui scegliere
quella più adatta alle singole esigenze.
Si fornisce servizio di noleggio attrezzature complete e personale
altamente qualificato per rendere indimenticabile ogni occasione.
HOTEL LA COLLINA
Via G. Dottori, 42 - San Sisto (Perugia)
Tel. 075 5292144 - www.countryhouselacollina.com
Casting e provini
Casting, cantanti, ballerini, attori etc.. per
programma tv “Casting live”
Dopo il grande successo della prima edizione torna in tv il
programma che ti darà la possibilità di esibire il tuo talento
davanti a tutta Italia!
Vero, senza filtri e in diretta!
Credi di avere un talento particolare? Vorresti essere tu
protagonista del grande schermo? Questa potrebbe essere la tua occasione!!!
Hai un età compresa tra gli 8 e i 70 anni...? Sai ballare,
cantare, recitare...insomma se credi di avere un talento
artistico di qualsiasi genere?
Comunica i tuoi dati e partecipa alle selezioni per la nuova
edizione di “Casting Live”!
Primo appuntamento casting: Domenica 6 aprile 2013
presso il Centro Commerciale IL VULCANO a Sesto San
Giovanni (MI)
Le selezioni si svolgeranno in: Sesto San Giovanni
Annuncio valido fino a: Sabato, 6 Aprile, 2013
Casting per nuova produzione televisiva sugli
extraterrestri - Napoli
Sq8 Immaterial Arts, nuova produzione televisiva cerca
chiunque abbia avuto esperienze di carattere extraterrestre,
rapimenti/adduzioni.
E’ invitato a partecipare ai casting:
- chiunque abbia conoscenze o si diletti di ufologia
- chiunque abbia avuto contatti alieni, o ritenga di avere qualità morfologiche particolari
I provini si terranno a Napoli la prima settimana di aprile
2013.
Le selezioni si svolgeranno in Napoli
46
Wealth Planet magazine
Casting modella per servizio fotografico abito
sposa - Liguria
Casting modella per realizzazione di un servizio fotografico
per pubblicità in abito da sposa in Liguria. Lo studio fotografico Claudio Beduschi ricerca una modella
con le seguenti caratteristiche:
- altezza: almeno 170 cm - no tatuaggi - età max 32 anni - capelli: non importante - seno: seconda-terza - sorriso perfetto, denti bianchi - ottimo portamento
- fisico atletico e tonico
Compenso ancora da definire più rimborso spese viaggio
e vitto.
Luogo: Liguria
Periodo: Aprile
Durata lavoro: 1 giorno
Indicare nell’oggetto dell’email il codice "Codice IT04".
Le mail non corrispondenti a quanto sopra non verranno
considerate.
Solo le modelle scelte verranno contattate per telefono o per
email appena terminata la selezione.
Le selezioni si svolgeranno in Liguria
Annuncio valido fino a Venerdì, 22 Marzo, 2013
Casting giornalisti, telecroniste, presentatori,
showmen e showgirls per webTV: enTV - Italy
Casting giornalisti, inviati, telecroniste, presentatori,
showmen e showgirls per webTV. enTV sta iniziando
la programmazione della sua nazionaleenTV - Italy, in
lingua italiana, un webTV dedicata all’informazione e allo
Spettacolo (programmazione 24 ore).
In particolare si ricercano le seguenti figure professionali:
- Giornalisti/inviati, giovani, laureati, professionisti o
aspiranti, da tutta Italia, con ottima conoscenza della
lingua inglese
- Telecroniste di bella presenza, con perfetta dizione e
ottima conoscenza della lingua inglese
- Presentatori di programmi di intrattenimento, giovani,
professionisti o aspiranti, di bella presenza
- Showgirls/Showmen di ogni età
Ci sarà una enTV per ogni paese, con informazione ed
intarttenimento. Le persone selezionate saranno retribuite
normalmente. La sede italiana sarà a Bologna con inviati
a Roma, Milano, Napoli e in tutte le altre maggiori città
italiane.
Annuncio valido fino a Domenica 31 Marzo 2013
Spazio aperto - Diritto e Tutela del Cittadino
NEWS dal mondo delle Assicurazioni
RC AUTO scaduta? Non puoi essere multato per i 15 giorni successivi
La garanzia assicurativa del tuo vecchio contratto viene
estesa fino al quindicesimo giorno dalla data di scadenza.
Questo significa che, se ti ferma la polizia nei 15 giorni
successivi, puoi esibire il vecchio tagliando scaduto senza
essere multato. Per 15 giorni si può esibire il tagliando
scaduto. Se la tua polizza è in scadenza, però, il tuo
contratto resta operante per 15 giorni successivi. Durante
queste due settimane, quindi, puoi esibire il certificato e
il tagliando assicurativo scaduti. Perciò, se ti ferma la
polizia nei 15 giorni successivi alla scadenza della polizza
precedente, non puoi essere multato. 
Altroconsumo
RC AUTO: Aumento illegittimo dei costi, ora c’è il risarcimento
Spetta alla compagnia dimostrare in maniera puntuale la
non illegittimità degli aumenti richiesti.
Sensazionale sentenza della Corte di Cassazione (n. 5327/2013) che ha messo in discussione quanto
sentenziato dalla Corte di Appello di Napoli in merito ad
un ricorso presentato da un assicurato, vittima di un aumento
illegittimo del premio assicurativo (considerando come
parametro di riferimento dell’aumento il corrispondente
incremento dei premi della media europea).
La compagnia presso cui era assicurato il consumatore era
stata trovata “in odore” di “cartello”, per aver siglato un
“accordo” con altre compagnie per mantenere agli stessi
livelli le tariffe delle polizze Rc auto, ostacolando quindi
la concorrenza tra le stesse a sfavore dei consumatori,
impossibilitati ad usufruire dell’offerta più conveniente.
E per questo l’azienda era stata condannata dall’Autorità
48
Wealth Planet magazine
per la concorrenza e il mercato. Nella sentenza succitata,
la Corte di Cassazione ha riaffermato quindi il principio,
ormai consolidato, che gli atti dei procedimenti dell’Antitrust
rappresentano una “prova privilegiata” a favore del
consumatore.
Pertanto l’assicurato può avvalersi della “presunzione”
che l’aumento del premio sia stato dovuto ad un accordo
collusivo tra compagnie assicurative.
Spetterà all’impresa fornire la prova contraria, ma lo dovrà
fare in maniera puntuale, dimostrando che l’aumento è
stato applicato ad es. per l’alta sinistrosità dell’assicurato,
o per aver svolto delle prestazioni per assicurare la corretta
copertura della polizza o per difficoltà economiche
dell’impresa stessa. 
Adiconsum
La vostra serenità
è il nostro obiettivo
...da sempre
Vittoria Assicurazioni offre una vasta gamma di prodotti in grado di soddisfare
tutte le esigenze assicurative in ogni ambito della vita privata e professionale
Linea Strada
Le proposte assicurative che ti consentono di viaggiare
tranquillo alla guida del tuo veicolo
Linea Navigare
Coperture assicurative complete e modulari per le
imbarcazioni
Linea Patrimonio
Tante garanzie convenienti, che tutelano la serenità e la
protezione per la tua casa e la tua famiglia
Linea Imprese e Professioni
Costruisci la tranquillità della tua attività lavorativa per
tutelarti e produrre meglio
Linea Previdenza Complementare
Le forme assicurative finalizzate all’erogazione di
trattamenti pensionistici complementari al sistema
obbligatorio
Linea Tutela e Infortuni
Un ventaglio di prodotti per far fronte ad ogni
inconveniente legato alla tua vita privata, familiare,
lavorativa
Linea Salute e Benessere
La linea di coperture assicurative che si prendono cura di
te, dei tuoi familiari e della vostra salute
Linea Arte
Soluzioni flessibili che rispondono alle esigenze di tutti
coloro che si occupano di oggetti d’arte, d’antiquariato e
da collezione
Linea Protezione
Più coperture assicurative che rispondono efficacemente
alle diverse esigenze di protezione della vita di ognuno
Linea Trasporti
Specifiche protezioni assicurative per far viaggiare in
tranquillità il prodotto del tuo lavoro
Linea Investimento
I prodotti che ti consentono di cogliere le opportunità
offerte dai mercati finanziari per incrementare il tuo capitale
ASSURFINANCE di BETTINI ANDREA
Via Luigi Rizzo, 38
06128 Perugia (PG)
Tel. 075.5153103 - Fax 075.5000276
[email protected]
Linea Risparmio
Le soluzioni flessibili e personalizzabili che ti aiutano a
definire un piano di risparmio per tutelare il futuro tuo e
dei tuoi cari
Linea Strada inCamper
Una polizza per l’autocaravan completa e conveniente
con interessanti opportunità di risparmio sulle tariffe e
idonea personalizzazione sulle proprie esigenze di
camperista
AGENZIA di PERUGIA
Per verificare dove si trovano le nostre Agenzie e richiedere un preventivo gratuito, visitare
www.vittoriaassicurazioni.com, consultare App iVittoria o contattare il Numero Verde 800 016 611.
Prima della sottoscrizione leggere i fascicoli informativi reperibili in Agenzia o sul nostro sito.
Spazio aperto - Diritto e Tutela del Cittadino
a cura dell’Avvocato Pier Paolo Poggioni
Esperto in Diritto di Impresa, Docente Universitario
Obiettivi legislativi
per la conservazione
dell’impresa
Il D.L. 83/2012 (“decreto sviluppo”), convertito, con
modificazioni, nella L. 134/2012, è il portato del tentativo
di favorire la composizione concordata della crisi aziendale
nell’ottica di scongiurare la cessazione dell’attività di
impresa.
Le procedure concorsuali hanno da sempre goduto di un
meccanismo atto alla tutela della par conditio creditorum
e cioè l’azione revocatoria fallimentare. Tuttavia, tale
strumento è stato oggetto di progressiva demolizione stante
la disciplina dell’art. 67 Legge Fallimentare che prevede
una serie non risibile di esenzioni e ciò si è tradotto, nella
pratica, in una sostanziale eliminazione del contenzioso
revocatorio.
Il ridimensionamento, nella riforma fallimentare, dell’azione
revocatoria, attraverso la riduzione della sua esperibilità
e dalle numerose esenzioni introdotte, è frutto della
decisione legislativa di privilegiare fortemente soluzioni
conservative dell’impresa nelle situazioni di crisi, evitando
lo smembramento e la liquidazione di un patrimonio
che pur sarebbe astrattamente suscettibile di incremento
attraverso recuperi conseguiti con l’esperimento delle azioni
revocatorie.
La descritta impostazione che è stata connotata, nell’ambito
dell’alternativa
fra
conservazione
e
liquidazione
dell’impresa in stato di insolvenza, dalla scelta verso la
prima, è sicuramente da ravvisare dalla circostanza che,
attualmente, il valore delle imprese è spesso rappresentato
non tanto da beni materiali suscettibili di liquidazione,
quanto da beni immateriali (know how, mercato,
organizzazione, capacità imprenditoriale) che andrebbero
dispersi e massivamente perduti attraverso la liquidazione.
Tali beni potrebbero invece essere conservati e utilmente
50
Wealth Planet magazine
riattivati evitando la disgregazione dell’impresa nell’ottica
di un successivo e auspicabile affidamento, una volta
corretti e ridisegnati fattori di disequilibrio, ad una nuova
proprietà/management.
Sotto altro profilo, tale scelta è stata anche dettata da aspetti
empirici. Infatti, le liquidazioni concorsuali secondo la vecchia
legge fallimentare, sono state sempre più caratterizzate
dalle insufficienza della tutela per i creditori, anche con la
presenza di assets materiali oggettivamente alienabili ed
anche con la sussistenza di esperibili azioni revocatorie.
In alcuni casi, addirittura, si è pervenuti all’assunto che i
tentativi di recuperare alla liquidazione fallimentare ulteriori
cespiti che erano usciti dal patrimonio dell’imprenditore
insolvente, oltre alla variabile dell’aleatorietà del risultato, si
risolvevano spesso in un’inaccettabile dilatazione dei tempi
per addivenire ai riparti, rendendo in tal modo ancor più
penalizzanti, in termini reali, le attribuzioni finali ai creditori.
Il legislatore della riforma ha ritenuto di tutelare meglio le
ragioni dei creditori con misure sia preventive sia alternative
rispetto alla liquidazione fallimentare, nel cui ambito
tradizionalmente si colloca l’esperimento delle azioni
revocatorie.
In tale contesto teleologico, alla predetta congerie di
esenzioni è stato ritenuto di aggiungerne un’altra e cioè
quella di cui all’art. 67, comma 3, lett. c) Legge Fallimentare
secondo cui e’ esente da revocatoria, secondo tale novella,
l’immobile destinato ad “uso produttivo principale”
in aggiunta all’immobile destinato ad “uso abitativo
principale”.
Tale integrazione in tema di esenzione dall’azione
revocatoria è coerente con la ratio del provvedimento in
quanto l’obiettivo è quello di evitare che un imprenditore
rischi di perdere l’immobile acquistato a giusto prezzo da un
debitore che poi fallisca. In tal modo, viene maggiormente
perseguito quello scopo che sorregge l’intero impianto
normativo e cioè la continuità aziendale che sarebbe
pregiudicata qualora l’imprenditore non insolvente veda
venire meno l’immobile produttivo acquistato da un soggetto
poi fallito. In tal modo, vi è il consolidamento dell’acquisto
dell’immobile nella prospettiva della continuità d’impresa.
Prevede, quindi, il novellato art. 67 comma 3 lettera c) che “le vendite ed i preliminari di vendita trascritti ai sensi
dell’articolo 2645-bis del codice civile, i cui effetti non siano
cessati ai sensi del comma terzo della suddetta disposizione,
conclusi a giusto prezzo ed aventi ad oggetto immobili ad
uso abitativo, destinati a costituire l’abitazione principale
dell’acquirente o di suoi parenti e affini entro il terzo grado,
ovvero immobili ad uso non abitativo destinati a costituire
la sede principale dell’attività d’impresa dell’acquirente,
purché alla data di dichiarazione di fallimento tale attività
sia effettivamente esercitata ovvero siano stati compiuti
investimenti per darvi inizio”. 
Info: [email protected]
affiliato network franchising
Gruppo info Vacanze
.
.
.
o
t
a
g
a
P
.
.
.
o
t
a
s
r
o
Rimb
Restituzione fino al 100% degli importi spesi, nelle attività commerciali
convenzionate, sotto forma di € Valuta Horus
Potrai prenotare nella nostra agenzia un qualsiasi pacchetto vacanza,
presente nei cataloghi turistici in qualunque periodo dell’anno altissima
stagione compresa e ti verrà garantita la prenotazione per te e le persone al
tuo seguito, con uno sconto che potrà arrivare fino al 40% da catalogo, lo sconto
potrà essere cumulato da più €uro
Buoni Vacanza raccolti.
UITA
T
A
R
G
A
NZ
CONSULE A DOMICILIO
cchie, cral,
per parro
d enti.
anizzati e
gruppi org
t
i
.
u
r
c
y
d
a
l
.iviaggidi
www
06132 Castel del Piano (PG),
via Strozzacapponi 80
Tel. 075 5149489 - Fax 075 5158856
[email protected]
Massimo Cruciani +39 335 1010850
Cultura e Società
Detrazioni
figli a carico
a cura del Dott. Mauro Andretta
Dott. Comm.sta Revisore contabile
Dal 1° gennaio 2013 sono aumentate le detrazioni per i
figli a carico. Si passa da 800 a 950 euro per ciascun figlio
(compresi quelli nati da unioni di fatto e riconosciuti, quelli
adottivi o affidati), da 900 a 1.220 euro per i bambini sotto
i tre anni. Le detrazioni saranno aumentate di 400 euro in
caso di figli portatori di handicap.
Le detrazioni spettano se il figlio è fiscalmente a carico:
• ai fini dell’agevolazione sono considerati: i figli naturali,
riconosciuti, adottivi, affidati o affiliati;
• per “fiscalmente a carico” si intende che il figlio non
possiede un reddito proprio superiore ad euro 2.840,51
al lordo degli oneri deducibili.
La detrazione è riconosciuta a prescindere dalla convivenza
con i genitori, dallo status o meno di studente, dall’eventuale
residenza all’estero e dallo svolgimento di stage/tirocini
gratuiti o prestazioni di lavoro retribuite.
Maggiorazione per le disabilità
Per i figli a carico con disabilità è prevista una maggiorazione.
In questo caso, il requisito è il riconoscimento dello “stato di
handicap” ai sensi dell’articolo 3 della Legge n. 104 del 5
febbraio 1992.
Il calcolo del reddito
Dal calcolo del reddito sono esclusi:
• le pensioni, le indennità e gli assegni erogati a seguito
del riconoscimento di invalidità civile, sordomutismo e
cecità;
• nel calcolo invece, viene conteggiata l’eventuale rendita
dell’abitazione principale.
Gli importi previsti diminuiscono in progressione all’aumentare
del reddito complessivo del contribuente.
La detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra
l’importo di 95.000 euro, diminuito del reddito complessivo,
e 95.000 euro. In presenza di più figli, l’importo di 95.000
euro è aumentato per tutti di 15.000 euro per ogni figlio
successivo al primo.
Ammontare delle detrazioni
Per i figli a carico è prevista una detrazione base dall’imposta
lorda di 950 euro (800 euro nel 2012), a scalare a partire
da un reddito di 95.000 euro. La detrazione può aumentare
nei seguenti casi:
• per ciascun figlio a carico di età inferiore a tre anni,
la detrazione è aumentata fino a 1.220 euro (nel
2012, 900 euro);
52
Wealth Planet magazine
• per i contribuenti con più di tre figli a carico, la detrazione
è aumentata di 200 euro per ciascun figlio a partire dal
primo;
• in presenza di almeno quattro figli a carico, ai genitori
è riconosciuta un’ulteriore detrazione di importo pari a
1.200 euro.
Figli con disabilita
Per ogni figlio con disabilità, riconosciuto “in stato di
handicap” ai sensi dell’articolo 3 della Legge 104/1992, le
precedenti detrazioni sono aumentate di 400 euro.
Come viene ripartita la detrazione
La detrazione:
• è ripartita nella misura del 50% tra i genitori non
legalmente ed effettivamente separati;
• spetta al genitore che possiede un reddito complessivo
più elevato se c’è un preciso accordo tra gli stessi;
• spetta, in mancanza di accordo, al solo genitore
affidatario dei figli, in caso di separazione legale ed
effettiva o di annullamento, scioglimento o cessazione
degli effetti civili del matrimonio;
• è ripartita, in mancanza di accordo, nella misura del
50% tra i genitori, nel caso di affidamento congiunto o
condiviso;
• compete al genitore che ha il coniuge fiscalmente a
carico.
Si applicano, se più convenienti, le detrazioni previste per il
coniuge a carico nei seguenti casi:
• se l’altro genitore manca o non ha riconosciuto i figli
naturali e il contribuente non è coniugato;
• se coniugato, si è successivamente legalmente ed
effettivamente separato;
• se vi sono figli adottivi, affidati o affiliati del solo
contribuente e questi non è coniugato o, se coniugato,
si è successivamente legalmente ed effettivamente
separato, per il primo figlio.
Il beneficio delle detrazioni
I lavoratori dipendenti e pensionati con figli a carico
potranno percepire i benefici delle detrazioni a partire dal
1° gennaio 2013 in sede di retribuzione o pensione mensile,
mentre imprenditori e professionisti potranno fruirne in sede
di dichiarazione dei redditi per l’anno 2013 (modello Unico
2014).
Per poter beneficiare delle detrazioni per i figli a carico,
il contribuente ha l’obbligo di presentare annualmente
un’apposita richiesta al sostituto d’imposta (datore di lavoro,
committente, Ente previdenziale) in cui deve dichiarare di
averne diritto, indicando il codice fiscale dei figli per i quali
si richiedono tali detrazioni.
La dichiarazione va presentata ogni anno, anche quando
non sono intervenute variazioni.
Per avere diritto alla detrazione, viene considerato il reddito
complessivo del contribuente, che comprende anche i
seguenti redditi: terreni, fabbricati, tranne l’abitazione
principale, redditi diversi, ecc. 
Spazio aperto - Turismo
In Marocco
con ai piedi gli sci
a cura di L.A.
54
Wealth Planet magazine
Indecisi tra trascorrere una vacanza d’inverno tra le consuete
piste da sci o meraviglie esotiche di una meta assolata?
Partite per il Marocco e non dovrete prendervi la briga
di scegliere. Ci sono luoghi nell’affascinante paese
nord-africano che regalano l’opportunità di immergervi tra
le meraviglie dei paesaggi desertici senza dover rinunciare
all’euforia di una elettrizzante discesa sci ai piedi.
In Marocco ci son piste da sci praticamente affacciate sulle
dune di sabbia. Stiamo parlando della zona dei monti
dell’Atlante dove, sulle vette più elevate si può usufruire
di impianti sciistici d’eccezione proprio a due passi
dal deserto. Un' esperienza davvero unica che dà la
sensazione di trovarsi in una dimensione tutta particolare in
cui paesaggi diversi, e solitamente lontani, si fondono
in un unico scenario carico di suggestioni. Per provare
Wealth Planet magazine
55
tutto questo, basterà soggiornare, ad esempio, nella
seducente Marrakech che si trova a circa un’ora di viaggio
dalle piste di Oukaimeden, nell’Alto Atlante. Qui, tra
2500 e 3200 metri di altitudine, si trovano gli impianti più
elevati ed innevati del paese, con circa 25 chilometri di
piste distribuite su un territorio di 300 ettari, raggiungibili
grazie ad una funivia, la più alta del Nord Africa, e a sei
seggiovie; aperta fino ad aprile, la stazione di Oukaimeden
è molto soleggiata ed offre ottime opportunità anche per
praticare sci di fondo e fuoripista. Se si è stuzzicati dall’idea
di alloggiare in un borgo dalle tipiche atmosfere alpine,
ma immerso tra le bellezze delle montagne marocchine, è
interessante visitare Ifrane soprannominata piccola Svizzera
del Marocco, la località a 60 chilometri da Fes, si presenta
come un pittoresco agglomerato di chalet dai tetti a spiovente
abbarbicati sul Medio Atlante a 1700 metri di altezza. Gli
impianti, a 50 metri più in basso, sono adatti sia allo sci di
fondo che da discesa e propongono 5 piste servite da due
skilift immerse nella suggestiva cornice creata da una
bellissima foresta di cedri. Volendo sperimentare qualcosa
di veramente particolare, si possono scegliere le piste
di Michlifen, a 19 chilometri da Ifrane. Arrampicate a 2000
metri di altitudine, si snodano all’interno del cratere di un
vulcano spento circondato da boschi di cedri. Qui, inoltre,
si può alloggiare in un albergo d’eccezione, il Michlifen
Ifrane Hotel Suites & Spa che regala le classiche atmosfere
delle strutture dal tipico concept nordico immersi nel cuore
pulsante del Marocco. 
56
Wealth Planet magazine
Tutti in crociera!
L’estate al lago Trasimeno tra musica e gastronomia
La primavera è alle porte e tra pochi mesi bisogna seriamente pensare
all’estate e alle tante desiderate vacanze. Visto che la situazione economica
non è una delle migliori la Provincia di Perugia è venuta incontro ai suoi
cittadini proponendo per il secondo anno consecutivo delle mini crociere
in loco. Proprio così, il lago Trasimeno diventerà anche quest’anno la meta
preferita per trascorrere il weekand. La Provincia di Perugia in collaborazione
con il Consorzio Urat (Unione Ristoratori ed Albergatori del Trasimeno) e
con l’associazione culturale Cose in Umbria stanno organizzando una serie
di crociere e costi contenuti e dal tema variabile, con partenza da vari moli
turistici del Lago. Per valorizzare ulteriormente il territorio, il giro sulle acque
del Trasimeno verrà allietato da musica e degustazioni enogastronomiche.
La seconda edizione di “Navigando sul Trasimeno” verrà presentata anche
quest’anno alla prestigiosa mostra di Bit di Milano, la Borsa Internazionale
del Turismo.
Luogo quest’ultima che garantirà un importante visibilità allo stand Perugino
grazie alla presenza di un grande afflusso di visitatori e operatori turistici.
“Navigando sul Trasimeno” diventa così un vero e proprio punto di forza
per quanto riguarda l’offerta del turismo in Umbria. Ad illustrare il progetto
presso la Bit di Milano quest’anno lo stand Perugino avrà un padrone di
casa d’eccezione, l’assessore provinciale al Turismo Roberto Bertini.
L’occasione di avere una vetrina a Milano è stata colta dall’amministrazione
del presidente Marco Vinicio Guasticchi anche per far conoscere
ulteriormente la nona edizione di «Storie di Ville e di Giardini», che
comprende una serie di visite guidate tra le più affascinanti dimore storiche
presenti nel territorio Umbro. La collaborazione tra la Provincia l’Adsi
(Associazione Dimore Storiche Italiane) e la casa editrice Volumnia darà
vita ad una pubblicazione interamente dedicata agli itinerari storici che si
estendono tra le bellezze del territorio Umbro. 
58
Wealth Planet magazine
êt
pr
à porter
Ita
made in
ly
WP
Style
Spazio aperto - Turismo
Bilbao
Guggenheim
Il Museo Guggenheim Bilbao è un museo di arte
contemporanea progettato dall’architetto canadese Frank
Gehry che si trova a Bilbao, País Vasco in Spagna.
Il Guggenheim di Bilbao è uno dei vari musei della
Fondazione Solomon R. Guggenheim.
Il Museo venne inaugurato nel 1997, nel contesto di
rivitalizzazione della città di Bilbao e della provincia
60
Wealth Planet magazine
di Vizcaya (Biscaglia) intrapreso dall’amministrazione
pubblica del Pais Vasco. Sin dalla sua apertura il museo
si è trasformato in un’importantissima attrazione turistica,
richiamando visitatori da numerosi paesi del mondo;
diventando così il simbolo della Città di Bilbao nel mondo.
Le esposizioni nel museo cambiano frequentemente, e sono
per lo più opere realizzate durante il XX secolo, infatti le
opere pittoriche e scultoree classiche sono una piccolissima
parte della collezione, in confronto ad altri tipi di opere
artistiche. La collezione comprende opere chiave di artisti
importanti tra cui Anselm Kiefer, Willem de Kooning, Robert
Motherwell, e Richard Serra, il cui lavoro The Matter of
Time è stato creato per essere una installazione permanente
nella più grande galleria di Bilbao. 
Wealth Planet magazine
61
Spazio aperto - Ambiente ed Ecosostenibilità
a cura di G. A.
Energy Roadmap 2050
Strategie per abbattere le emissioni di gas serra
In data 24 gennaio 2013 la Commissione Industria ed
Energia del Parlamento Europeo ha approvato la Ue Energy
Roadmap 2050, la tabella di marcia che delinea le strategie
per la decarbonizzazione del settore energetico con
l’obbiettivo di azzerare le emissioni di CO2 entro il 2050.
La notizia è passata un po’ in sordina senza tener conto del
fatto che rappresenta un passo in avanti verso l’abbattimento
delle emissioni di gas serra da parte dell’Europa. La strada intrapresa dall’Unione europea fin dalla definizione
degli obiettivi 20-20-20 per il 2020 e il piano d’azione Ue per
la decarbonizzazione dell’intera economia europea introdotta
a marzo 2011, hanno determinato lo sviluppo di un settore
energetico sicuro e competitivo. Lo sguardo della Commissione
Europea, lanciando definitivamente l’Energy Roadmap si
spinge oltre il 2020 a favore di un’economia decarbonizzata,
in cui tutti i settori, non solo il comparto energetico, ma anche
quello dei trasporti, edilizia, industria e agricoltura sono
coinvolti e concorrono alla riduzione delle emissioni inquinanti.
Le stime si basano su una serie di auspicabili scenari che
ipotizzano l’adozione di precisi impegni politici in materia.
Le prospettive individuate sono finalizzate ad agevolare tutti
gli Stati membri a trovare le misure più idonee da adottare nel
settore energetico.
Il nuovo modello energetico si fonda su 5 pilastri:
• Innanzitutto l’efficienza e la riduzione dei consumi.
Lo scenario individuato dall’Ue si realizza con la riduzione
della domanda di Energia Primaria tra il 16% e il 20% entro
il 2030 e tra il 32 e il 41% entro il 2050.
• In secondo luogo l’aumento della quota prodotta da fonti
rinnovabili. In particolare la quota delle energie rinnovabili
vere e proprie dovrà aumentare in maniera considerevole
in tutti gli scenari considerati, e raggiungere almeno
il 55% del consumo finale lordo di energia nel 2050
(30% al 2030).
• In terzo luogo lo sviluppo delle tecniche di cattura
e stoccaggio di CO2 (Carbon capture storage). Ciò sarà possibile da una parte grazie allo sviluppo di
tecnologie di stoccaggio e accumulo di elettricità in
grado di gestire le variazioni di approvvigionamento
62
Wealth Planet magazine
proveniente dalle fonti rinnovabili, dall’altra grazie
ad una ristrutturazione delle reti di distribuzione per
accogliere la produzione da generazione distribuita
(le Smart Grids e le reti intelligenti).
• La diversificazione tecnologica dell’approvvigionamento
di energia.
• Infine, l’energia nucleare, che l’Unione non prescrive agli
Stati membri, ma continua a difendere e a promuovere
con finanziamenti importanti in chiave di sicurezza degli
impianti esistenti e di basse emissioni di CO2. Anche se non
saranno costruiti nuovi impianti, il nucleare rappresenta,
secondo la Commissione, un momento importante di
passaggio e non solo per la transizione verso la completa
decarbonizzazione dell’Unione.
L’obiettivo della Commissione è quello di comunicare la
necessità di mettere in campo misure e azioni che favoriscano
investimenti nel settore. La prima osservazione che emerge è
che, nonostante i buoni propositi, resiste l’opzione nucleare.
E mentre sono tutti d’accordo sugli obiettivi di lungo
termine, restano alcune criticità relative al medio periodo.
Secondo importanti associazioni Ambientaliste, Imprenditori
e organizzazioni del settore delle rinnovabili, il costo
della transizione alle fonti alternative è stato sovrastimato
ridimensionando le ambizioni della Roadmap Energetica
2050. Inoltre si può notare che nella Roadmap le proiezioni
sui contributi Statali per le Energie Rinnovabili sono
eccessivamente pessimistiche a tutto vantaggio dei progetti
che puntano su nucleare e sul carbon capture storage”. Ciò che emerge in buona sostanza è che nel prossimo futuro gli
scenari indicano che l’elettricità svolgerà un ruolo più rilevante
rispetto allo stato attuale dove la quota nella domanda finale di
energia si attesterà a circa il 40% nel 2050 (il doppio di quella
attuale), contribuendo per circa il 65%-70% nella domanda
di energia nei trasporti e per il riscaldamento/raffreddamento
degli edifici. In questo scenario, la mancanza di precise e
vincolanti indicazioni sulle misure da adottare è percepita
come una debolezza nel Programma che rischia di mettere in
pericolo gli obiettivi già raggiunti. 
Ciodue Italia SpA
azienda
leader
commercio
di
nella
produzione
materiale
ed
il
Antincendio
e
Antinfortunistico che da OLTRE 70 ANNI
guida
il
mercato
consulenziale
della
Sicurezza nei Luoghi di Lavoro e della
Formazione come CFA - Centro di Formazione
Accreditato a livello nazionale
Per consulenze ed opportunità di lavoro
contattare la filiale di Perugia
CIODUE ITALIA SpA
FILIALE DI PERUGIA
Via Michelangelo Iorio, 8
06128 Perugia
Tel. 075 5007461
Fax 075 5058959
[email protected]
www.antincendio-sicurezza.it
Spazio aperto - Design
Shabby Chic
a cura di G. L. Ascione
64
Wealth Planet magazine
Dal minimal e alle forme futuriste molto
lineari passiamo allo Shabby Chic,
uno stile che sta spopolando e che,
letteralmente, significa ”trasandato chic”.
Arredi, complementi e accessori che
impiegano per lo più materiali di
riciclo opportunamente anticati, per
un risultato old-fashioned, che combina
lo stile provenzale, quello british e un
pizzico di immancabile retrò.
Protagonisti assoluti di questa tendenza
sono i colori chiari, pastello, il beige la
fa da padrone, ma anche le tinte avorio,
gli azzurri grigiastri e il bianco candido.
Le rose e i fiori in generale diventano gli
interpreti delle atmosfere più romantiche,
ritrovando lo stile Vittoriano sulle tazze,
le alzatine, le teiere e dai cassetti della
nonna rispuntano preziosi pizzi e
centrini. Si mettono in risalto la bellezza
delle imperfezioni, il fascino del tempo,
gli oggetti consumati, il calore della vita
semplice e della praticità. Una casa che
può essere veramente vissuta e ancora
bella. Ambienti accoglienti e rilassanti
dove i bambini sono liberi di mettere
i piedi sul divano e gli ospiti possono
mettere le loro tazze sul tavolino senza il
timore di macchiarli. Il segreto per vivere
bene a circondandosi di cose belle
che siano pratiche e deliziosamente
confortevoli.
Un vecchio cassettone sbiadito, un
lampadario incrinato bianco, un cestino
di metallo scheggiato verniciato con
delle rose non sono sempre elementi
da portare alla discarica ma una vera
e propria ricchezza per riscoprire la
bellezza nella ricerca di nuovi usi. 
Wealth Planet magazine
65
Must have 2013
I must have della primavera-estate 2013: abiti e
accessori che fanno tendenza e che dettano le leggi
della moda della bella stagione prossimamente in
arrivo. Suggerimenti su cosa puntare per essere
davvero “giuste”.
La gonna in pitone o stampa pitone sarà,
senza dubbio, la più glam della prossima
stagione calda. Nei toni naturali o in inedite
varianti colorfull, vestirà la silhouette dalla
testa ai piedi anche se consigliamo di
concentrarsi su un pezzo facile, da abbinare
a una camicia bianca maschile.
Il completo printed Gonna e top.
Pantalone e giacca. Camicia e
bermuda. L’importante è che la
stessa fantasia vesta uniformemente
dalla testa ai piedi e siano anche
romantiche, vagamente rètro,
e comunque delicate.
L’abito a righe, come preferite...l’effetto delle stripes,
possibilmente maxi, deve essere quello
“sdraio al mare”, mentre i volumi devono essere
semplici al limite del minimal, dal tubino allo chemisier.
Il white long
dress virginale,
atmosfere
romantiche e
rètro per l’abito
da vestale che
arriva al suolo
e copre tutto
il copribile,
salvo lasciare
intravvedere le
forme grazie
alla trasparenza
di tessuti
leggerissimi e
impalpabili.
Un plus: ricami,
pizzi e piccoli
intagli. La blusa-kimono è il vento d’oriente
che soffia sulla moda di primavera
che si concretizza in questo comodo
passe-par-tout. Più di una blusa, oltre
una camicia, altro da un top.
Il mino-kimono offre vestibilità e mistero.
Abiti e top a scacchi per chi non
ama le righe che imperversano.
Anche in questo caso la scelta
più oculata è quella di un top, da
abbinare con discrezione a pezzi
che ne “smorzino” l’eccentricità. In
bianco e nero, ma anche colorati.
Gli shorts solo per chi sa di avere belle
gambe, infatti non sono affatto facili
da indossare, anche se sanno
valorizzare polpacci torniti, cosce lunghe
e caviglie sottili.
La giacca tuxedo, classico capo
da uomo formalmente elegante
si trasforma adattandosi al corpo
femminile.
Le maniche possono sparire,
le lunghezze possono variare
e intagli sensuali possono
apparire divenendo persino un
sensualissimo minidress.
Spazio aperto - Moda
La stola di pelliccia non va in
letargo, buttata con nonchalance
su una spalla, può completare
anche un look estivo, sarà che
nell'amore e nella moda tutto è
permesso!?
Pantaloni al polpaccio, leggings
addio, benvenute pinces.
I pantaloni più cool della
primavera arrivano al polpaccio,
o poco sotto, ma sono comodi
e ampi.
La gonna a ruota ricrea
l’atmosfera Fifties.
Sotto al ginocchio,
trasformano la silhouette
evidenziando con classe
il punto vita.
La camicia nera, un gioco
sensuale sempre attuale quello
del
vedo-non vedo che chiffon e seta
possono regalare.
Il modo più sexy per interpretare
la tendenza see-through è optare
per una camicetta, anche molto
accollata, nera, severa, ma con
un tocco di perversione.
Il top-reggiseno a balconcino non
esattamente intimo ma non ancora
top. Il reggiseno a balconcino si
propone come idea “sexy” da
indossare sotto la giacca o a
vista, in ogni caso con addominali
scolpiti.
La borsa in PVC, se non è la borsa,
che siano le scarpe. Trasparenza
plastica: questa è la formula magica
per la primavera alle porte, per quanto
riguarda gli accessori.
La décolté metal sarà un trend, in genere,
molto forte in primavera. Se abito o
trench possono essere estremamente
scenografici ma anche di non facile
vestibilità.
Gli accessori si prestano invece a
esperimenti più azzardati. Il modello da
scegliere è un classico stiletto molto sexy,
da declinare in oro, argento, rame o total
color.
Wealth Planet magazine
67
IL G.S. JU-JITSU PERUGIA brilla al Campionato italiano di Palermo
TRE TITOLI ITALIANI
a cura del Mº Paolo Palma
Il Palasport di Palermo ha ospitato il Campionato Italiano
di Ju-Jitsu, sotto l’egida dell’A.I.J.J. Ottima l’organizzazione
da parte del Comitato Regionale Sicilia e grande affluenza
da parte dei “jutsukas” (oltre 300), convenuti da tutta la
penisola. Il Gruppo Sportivo Ju-Jitsu Perugia, accompagnato
dagli allenatori, M° Paolo Palma, M° Marco Facincani e
l’Istruttore Raffaele Calzoni, si è presentato con 10 atleti,
tutti nella specialità “Fighting System”, (combattimento che
prevede tecniche di percussione light contact, lotta in piedi
e a terra).
Il prestigioso Club (attivo da oltre 35 anni) del Presidente
M° Massimo Bistocchi, al termine della giornata di gara
conquistava ben 7 medaglie: 3 d’oro, 3 d’argento e
una di bronzo.
Salivano in cima al podio:
-- Nicole Mugnani (14 anni, Classe Aspirants, cat. Kg 57),
al cospetto di avversarie più esperte, dimostrava di non
avere alcun timore reverenziale, anzi, prendeva l’iniziativa
e con sicurezza vinceva tutti i match, candidandosi ad un
posto in Nazionale Under 18;
-- Andrea Calzoni (16 anni, Classe Aspirants, cat. Kg 55),
Campione Europeo U18 in carica, con un ricco repertorio
tecnico dominava la categoria, a novembre lo attendono i
Mondiali in Romania;
-- Jessica Scricciolo (19 anni, Classe Seniors, cat. Kg 55),
anche lei detentrice del titolo Continentale nella classe
Junior, vinceva tutti gli incontri prima del limite per
manifesta superiorità tecnica (Full-Ippon), evidenziando,
come al solito, grande padronanza tecnica. A fine
luglio volerà in Colombia, difenderà i colori dell’Italia ai
prestigiosi World Games;
68
Wealth Planet magazine
Si aggiudicavano la medaglia di argento:
-- Gabriele Bazzucchi (15 anni, Classe Aspirants,
cat. Kg 50), una piccola distrazione in finale gli negava
l’oro, ottima in ogni caso la sua gara;
-- Alessandra Cerbini (20 anni, Classe Juniors,
cat. Kg 62), nonostante una preparazione alla gara non
perfetta, con grande grinta conquistava quello che per lei
era l’obiettivo minimo;
-- Alessio Scricciolo (16 anni, Classe Aspirants,
cat. Kg 66), molto brillante fino alla finale, ove lasciava
un’opportunità all’avversario, purtroppo fatale; avrà
modo di rifarsi in futuro;
Conquistava il terzo posto:
-- Adolfo Lizzi (19 anni, Classe Juniors, kg 69), autore di
alcuni spunti tecnici pregevoli, disputava una gara con
grande impegno e determinazione, il risultato gli va un
po’ stretto;
Pure non conquistando medaglie, erano degne di nota le
prove di:
-- Danilo Baldelli (16 anni, Classe Aspirants, cat. Kg 60);
-- Gianmarco Corbucci (16 anni, Classe Aspirants,
cat. Kg 81);
-- Benedetta Zenzero (14 anni, Classe Aspirants,
cat. Kg 63);
Al termine della competizione, il Maestro Massimo
Bistocchi, presente per l’occasione in veste di D.G. della
Nazionale Italiana, elogiava il suo staff e nel contempo
raccoglieva informazioni utili in vista del prossimo raduno
della nazionale Senior, in programma a Perugia il 9 e 10

marzo. Spazio aperto - Sport
Il Maestro Massimo Bistocchi e il nuovo Staff Tecnico
Il Maestro Massimo Bistocchi
1° Raduno Collegiale 2013 della Nazionale Italiana Seniores
Perugia, 09-10 marzo 2013
Il Maestro Bistocchi (riconfermato nel suo ruolo di Direttore
Generale per il quadriennio 2013/2016 a seguito di
delibera del Consiglio dell’A.I.J.J. in quel di Palermo 23
febbraio scorso) si è avvalso dell’assistenza dello Staff
che ha rimodulato nel seguente modo, prevedendo delle
opportune e meritate promozioni:
STAFF TECNICO:
M° Paolo PALMA di Perugia
(Neo Direttore Tecnico Fighting System);
M° Claudio CORAZZA di Modena
(Neo Direttore Tecnico Duo System);
M° Michele VALLIERI di Ferrara
(Neo Allenatore Duo System);
M° Cristian MINUTO di Palermo
(Neo Allenatore Fighting System);
Istr. Francesco SCOLTI di Brindisi
(Neo Allenatore Fighting System).
Per quanto attiene i Maestri Palma e Corazza, il passaggio
da Allenatore a Direttore Tecnico ha rappresentato un
tangibile segno di stima e riconoscenza al merito sportivo,
sottolineato dall’intero Consiglio Nazionale.
STAFF MEDICO:
Dr./M° Marco Facincani - Neo Responsabile Medico;
M° Claudio Faraghini - Assistente;
Istr. Sergio Manitto - Assistente.
Giuseppe Radicchi - Assistente;
Enrico Scricciolo - Assistente e logistica;
Stefano Cerbini - Assistente;
Alessandro Cofanelli - Operatore TV - RAI Sport 1
In occasione di questo raduno il M° Bistocchi si è compiaciuto
nel presentare il suo Vice-Direttore, scelto nella persona
del Dott. Igor Lanzoni di Genova, giovane dirigente, di
appena quarant’anni, con esperienza sul campo da atleta
e da tecnico, sia nel Ju-Jitsu tradizionale che nel Judo che
nel Taekwondo, nonché membro del Consiglio Regionale
C.O.N.I. Liguria e dirigente nazionale C.S.E.N.; ma la
qualifica distintiva sta nella recente elezione di novembre
scorso al ruolo di vice-Presidente della Federazione
Internazionale (J.J.I.F.).
Sono stati convocati 32 atleti componenti le squadre
Maschile e Femminile, tra cui i perugini Jessica
Scricciolo del G.S. Ju-Jitsu Perugia, Lorenzo
Armino, Alice Bartoccetti, Laura Boco, Jessica
Castellani Roberto Crispolti, Michele Marmottini,
Sara Mazzeschi, Martina Pacioselli e Giuseppe
Sapienza del Club “La Dolce Arte” di San Martino in
Campo.
Erano presenti per conto del Consiglio Nazionale A.I.J.J.
il Vice-Presidente M° Alfredo Pellecchia di Napoli e il
M° Raffaella Fucini di La Spezia (arbitro internazionale).
STAFF ORGANIZZATIVO:
Istr. Raffaele Calzoni - responsabile del Coordinamento
della Direzione Generale;
Cristina Svolacchia - Assistente e logistica;
Wealth Planet magazine
69
Spazio aperto - Hi tech
La Stele di Rosetta hi tech
L’hi tech aiuta gli storici
a cura di L. Ascione
Nelle università di British Columbia e Berkeley California
è stato progettato un software soprannominato stele di
Rosetta, la lastra di basalto scoperta nel 1799 dai francesi
durante la Campagna d’Egitto di Napoleone, caduta poi
nelle mani degli inglesi che ancora la conservano al British
museum.
La stele recava un’incisione tradotta in tre lingue, greco
antico, demotico (lingua tarda dell’Egitto) e geroglifico:
il suo fortuito rinvenimento costituì il punto di svolta per
la decifrazione dell’idioma parlato dall’antichissima
civiltà nilotica. Lo studio della versione tecnologica è stata
pubblicato sulla rivista Pnas dell’Accademia di Scienze
degli Stati Uniti.
Uno dei più antichi problemi nel campo della linguistica
è di ricostruire le parole e i linguaggi da cui sono nate le
lingue moderne.
Spesso, infatti, non vi sono testi scritti in molte di queste
lingue progenitrici.
Tale software ha permesso ai ricercatori di ricostruire un
gruppo di antichi linguaggi del Pacifico e dell’Asia da una
banca dati di oltre 142.000 parole appartenenti a 637
lingue austronesiane, una famiglia di lingue parlate nel
Sud-Est asiatico, nel Pacifico e parte dell’Asia continentale.
Operazione che veniva svolta con metodo comparativo,
processo manuale basato sulle informazioni relative ai
cambiamenti dei suoni delle parole nelle lingue moderne
imparentate fra loro.
Come in altri lavori di linguistica storica, i ricercatori hanno
ipotizzato che ogni parola si evolve lungo i rami di un
albero di linguaggi imparentati fra loro.
I nodi dell’albero sono lingue non più parlate, le foglie invece
sono le lingue moderne. I ricercatori ritengono ad esempio
che i dati raccolti durante il loro esperimento rappresentino
prove inequivocabili a supporto di una teoria proposta dal
linguista Andre Martinet nel 1955 e mai dimostrata, e cioè
che i suoni che in una lingua sono cruciali per distinguere le
parole tra loro, hanno una minore probabilità di modificarsi
nel corso del tempo.
Bouchard-Côté, dell’università di Berkeley, comunica
“il nostro programma non può certo rimpiazzare il lavoro
svolto da un linguista esperto, ma può risultare molto utile,
permettendo di aumentare il numero di idiomi utilizzati
dai linguisti come base del loro lavoro”, anche se i risultati
dell’esperimento hanno mostrato che il nuovo strumento è in
grado di raggiungere un livello di precisione pari all’85%,
“siamo fiduciosi che il nostro strumento rivoluzionerà la
storia della linguistica come l’analisi statistica e il calcolo
computerizzato hanno rivoluzionato la biologia”. 
70
Wealth Planet magazine
Spazio aperto - Eventi
Firenze Tango Festival
Undicesimo Festival Internazionale
di Tango dal 24 al 28 Aprile 2013
“Un capolavoro di festival”
Con il Patrocinio di: Ministero dei Beni e delle Attività Culturali; Ambasciata Argentina in Italia;
Regione Toscana; Provincia di Firenze; Comune di Firenze
Dal 2002 il Tangoclub con la guida dei maestri Patricia
Hilliges e Matteo Panero organizza il Firenze Tango Festival,
un evento che nel corso dell’ultimo decennio ha attirato
appassionati “tangueros” da tutto il mondo.
La location delle due serate principali è stata scelta ed
allestita con cura perchè adatta ad ospitare diverse centinaia
di ballerini senza perdere l’intimità e la ronda nella pista,
inoltre i teatri più piccoli per le serate del mercoledì, giovedì
e della domenica a numero chiuso sono ideali per poter
ballare con tutti, invitare con mirada e cabeceo a conoscere
tante persone.
Le lezioni si svolgeranno in diverse sale raggiungibili a piedi
tra loro e hanno un limite di partecipanti. Il cast dei maestri e
le orchestre di tango rendono questo evento particolarmente
ricco di emozioni, e la disponibilità dello staff del Festival vi
farà sentire come a casa.
72
Wealth Planet magazine
Una vera grande festa internazionale vi aspetta nella
splendida Firenze, non mancate!
Alcuni dei nostri artisti quest’anno saranno:
Esteban Moreno & Claudia Codega, Sebastian Missè &
Andrea Reyero, Gustavo Rosas & Gisela Natoli, Marco
Palladino & Sabrina Garcia, Neri Luciano Piliu e Yanina
Quiñones, Ney Melo & Ellinor Westrup e altri ancora
Orchestra:
Ensemble Hyperion canta Ruben Peloni, Duo Fuertes
Varnerin
Dj’s:
VJDJ Pierre_M(Berlin)Super Sabino, dj Gus (Buenos Aires),
Gibo, Serio Chiaverini, TangoClub Dj’s e altri ancora
Direttori Artistici:
Patricia Hilliges & Matteo Panero. 
Maria Rita Chiara Pantaleoni
Un romanzo da leggere
tutto di un fiato
a cura di C. B.
Melissa Panarello a diciotto anni scrisse “100 colpi di
spazzola prima di andare a dormire”, Lara Cardella
a diciannove anni scrisse “Volevo i pantaloni”, Clizia
Gurrado a soli sedici anni scrisse “Sposerò Simon Le Bon”
ed Enrico Brizzi a ventanni scrisse “Jack Frusciante è uscito
dal gruppo”. Questi libri hanno in comune oltre la fama
del successo il fatto di essere stati creati da giovani penne.
Su questa linea segnaliamo il romanzo “Sospesa” della
giovane scrittrice Maria Rita Chiara Pantaleoni che
ha tutte le carte in regola per essere l’ennesimo trionfo di un
autore in erba. Il punto di forza di “Sospesa” è la capacità
di far sognare i più giovani e di risvegliare emozioni sopite
negli adolescenti di ieri. Il romanzo, edito da Bevivino,
narra la storia di Margherita, una ragazza diciottenne che
frequenta l’ultimo anno di liceo e si divide tra appuntamenti
con le amiche, primi amori e routine scolastica. La giovane
si trova sospesa tra l’amore ingenuo con il suo ragazzo e
quello travolgente con l’uomo dei suoi sogni, una vicenda
comune a molte ragazze che si trovano a conciliare la
vita adolescenziale alle pulzioni dell’età adulta. Maria
Rita Chiara Pantaleoni ha solo 20 anni ma esprime con
il suo romanzo i tratti di una scrittrice consumata. Lo stile
narrativo è semplice e sintetico con i capitoli divisi in base
alle date dei giorni più significativi della vicenda che danno
al romanzo quel fascino adolescenziale di diario. 
sospesa tra
PASSATO PRESENTE e FUTURO
sospesa in un SOGNO
sospesa nel TEMPO che FUGGE
sospesa tra tutti i miei VORREI
tra QUELLA CHE ERO
E QUELLA CHE SONO
DIVENTATA
Wealth Planet magazine
73
Fasano
FIERA REGIONALE
DELL’ECCELLENZA
Fasano - Brindisi - Puglia
Dal 24/04/2013 al 05/05/2013
La Fiera Dell’Eccellenza E’ una manifestazione fieristica di
carattere itinerante, che la identifica come Prima Fiera a
livello Nazionale non appartenente ad un solo Comune,
difatti nelle scorse edizioni è stata ospitata in diversi comuni
del Sud-Est Barese/Brindisino con un incredibile successo
ripetuto ottenendo un’immagine positiva e vincente sia a
livello locale, regionale e persino interregionale. Monopoli
Brindisi
Rappresenta un importante ed innovativo indotto
pubblicitario, un evento economico in grado di attrarre
l’attenzione di una vasta gamma di operatori di ogni settore
merceologico.
Una Fiera che promuove le tradizioni Regionali
dell’Artigianato,
dell’Agricoltura,
del
Commercio,
dell’Edilizia e della Gastronomia confrontandole e
valorizzandole con le realtà locali.
Una Fiera che ha dimostrato di possedere in materia una
competenza comprovata e qualificata con un elevato
gradimento da parte dei numerosi visitatori.
Per questa EDIZIONE ANNIVERSARY è assicurato l’arrivo di
oltre 150.000 mila visitatori, con la partecipazione di circa
200 aziende.
Una Fiera che è migliorata nel corso delle edizioni a livello
scenografico ed estetico risaltando l’immagine e la visibilità
di ciascun espositore.
Una Fiera che sviluppa ad ogni edizione nuove idee, novità
ed entusiasmo in grado di suscitare il coinvolgimento da
parte sia dei visitatori che degli espositori i quali trascorrono
dodici giorni di fiera in maniera piacevole e produttiva. 
74
Wealth Planet magazine
Polignano
Spazio aperto - Eventi
Weekend
Strabiologico
da Giovedì 25 Aprile 2013 a Domenica 28 Aprile 2013 - Stra Villa Loredan Veneto
La XIII° edizione della rassegna di prodotti biologici, tipici
e tradizionali, salutistici e di artigianato naturale, si terrà,
come di consueto, nel parco di Villa Loredan, a Stra, nella
Riviera del Brenta, dal 25 al 28 aprile prossimi. La manifestazione è promossa dal Comune di Stra e
organizzata da Veneto a Tavola e Pro Loco Pisani, con
il patrocinio della Provincia di Venezia e della Regione
Veneto. Nel corso del lungo weekend, oltre al ricco
mercatino, si susseguiranno incontri tematici, spettacoli,
laboratori aperti al pubblico per bambini e adulti. Il tema
centrale di quest’anno ERBE AROMATICHE, OFFICINALI
E SPONTANEE sarà sviluppato attraverso una mostra, un
corso di cucina ed uno sull’uso delle erbe aromatiche, e
varie degustazioni di prodotti a base di erbe, presentate da
Veneto a Tavola e dalla Condotta Slow Food della Riviera
del Brenta. Per le scuole saranno svolti laboratori e incontri
didattici per conoscere le erbe aromatiche e raccogliere
quelle spontanee del nostro territorio. Non mancheranno
nella giornata del 25 aprile, né la tradizionale tosatura di
alcune pecore da parte del sig. dalla Bona, tra gli ultimi
pastori transumanti del Veneto, né la degustazione di Risi
& Bisi per tutti, in omaggio al piatto veneziano più famoso,
78
Wealth Planet magazine
che il Doge consumava immancabilmente nel giorno di
S. Marco. Saranno presenti, come ogni anno, anche le
eccellenze gastronomiche stagionali del territorio veneziano
(“castraure” dell’isola di S. Erasmo, asparagi di Giare,
miele di barena ecc.). Tra le varie attività per il visitatore
ricordiamo l’escursione guidata “Andar per erbe”, alla
scoperta di erbe spontanee, la gita in battello “In burcio
sul Naviglio”, il percorso gratuito “In trenino attraverso le
Ville“ e uno “Spazio Benessere” per conoscere e provare
varie discipline olistiche, anche con oli essenziali a base di
erbe aromatiche. Lo stand gastronomico (anche biologico
e vegetariano) “La Sana Cucina” allieterà il palato del
pubblico durante le quattro giornate a pranzo e a cena,
in particolare con le specialità a base di erbe spontanee
e verdure locali. La cena a tema “Dal prato al palato”
del venerdì sera, completerà l’offerta enogastronomica.
La mostra mercato ospiterà 60 espositori con prodotti
alimentari biologici e tipici, salutistici e di artigianato
naturale, e, novità di quest’anno, sarà predisposta l’area
“Salute alle Erbe”, completamente dedicata alle piante
aromatiche e ai prodotti derivati. 
Visione naturale
di benessere.
Coltivazioni Biologiche, Cultura e Tradizione, Ricerca e Innovazione, Trasformazione e Produzione
L’EVOLUZIONE DELLA FITOTERAPIA
www.aboca.com
Istituzionale 220x280.indd 1
18/04/13 15:42
Sanguedolce S.r.l. - s.p.le Andria - Trani - km. 02 - 76123 - Andria (BT) - Italia - info +39 0883 599587 - +39 0883 557544
www.sanguedolce.com - [email protected]