TA` DI GIANNI COLOMBO
Transcript
TA` DI GIANNI COLOMBO
Stefano Giovannoni, nato a La Spezia nel 1954, si è laureato alla Facoltà di E’ da anni punto di riferimento del mondo della notte: pluripremiato al Bybloscar, eletto ben Architettura di Firenze nel 1978, vive e quattro volte come miglior progettista e due volte come "autore" della miglior discoteca. lavora a Milano. Negli ultimi anni ha applicato con notevole versatilità il suo talento creativo e la sua metodologia Dal 1979 al 1981 ha svolto attività didattica progettuale a tutti i campi dell'architettura, con progetti sempre molto incisivi. e di ricerca alla Facoltà di Architettura di Ha firmato ville, hotel, scuole, villaggiStefano turistici,Giovannoni, fashion store, centri commerciali, con è stato nato a La Spezia nelinterni, 1954, si è laureato Firenze; alla Facoltà di professore di master alla una visione sempre molto personaleArchitettura del progetto, basata sulla ricerca Domus Academy, all’Università del di Firenze nel 1978, vivedieoriginali lavora aconcept Milano. architettonici. Dal 1999 al 2001 èDal stato Capo Dipartimento a Fabrica, chiamato dalalla FacoltàProgetto di Reggio Emilia e professore in 1979 al 1981 ha svolto attività didattica e di ricerca di Architettura direttore Oliviero Toscani. Nel 2004 è stato docente al Naba di di Milano, dove illustrato Industrial del Design all’Università di di Firenze; è Master stato professore master allaha Domus Academy, all’Università la metodologia progettuale legata al mondo della Architettura adiGenova. Progetto di notte. Reggio Emilia e professore in Industrial Design all’Università Lavora come industrial e interior designer Architettura a Genova. ed architetto, Lavora come industrial e interior designer ed architetto, è specializzato in prodottiè specializzato in prodotti plastica. Collabora con aziende come in plastica. Collabora con aziende come Alessi, Cedderoth, Deborah,in Flos, Hannstar, Alessi, Cedderoth, Deborah, Flos, Helit, Inda, Kankio, Laufen, Gavazza, Magis, Nissan, Oras, Oregon Scientific, Hannstar, Helit, Inda, Kankio, Laufen, Seiko, Siemens, 3M, etc. Magis, Nissan, Oras, Oregon Ha disegnato prodotti di grande successo commerciale tra cui, perGavazza, Alessi, le serie Scientific, Seiko, Siemens, 3M, etc. Girotondo e Mami, i prodotti in plastica, il Bagno Alessi e la serie “Bombo” per Ha disegnato prodotti di grande successo Magis. commerciale tra cui, per Alessi, le serie Vincitore di numerosi Premi e Concorsi, lavori fanno parte dell’archivio Dal 1966 rispondo a chi mi chiama Fabio Novembre. Dal 1992 rispondo anche aSuoi chi mi chiama Girotondo e Mami, i prodotti in plastica, permanente del Centro Georges Pompidou e della collezione del MOMA di New “architetto”. il Bagno Alessi e la serie “Bombo” per York. Ritaglio spazi nel vuoto gonfiando bolle d’aria e regalo spilli appuntiti per non darmi troppe arie. Magis. I miei polmoni sono impregnati del profumo dei luoghi che ho respirato e quando vado in Vincitore di numerosi Premi e Concorsi. iperventilazione è soltanto per poi starmene un po’ in apnea. Suoi lavori fanno parte dell’archivio Come polline mi lascio trasportare dal vento convinto di poter sedurre tutto ciò che mi circonda. permanente del Centro Georges Voglio respirare fino a soffocare. Pompidou e della collezione del MOMA Voglio amare fino a morire. di New York. TA’ DI GIANNI COLOMBO Antonio Gardoni nasce a Brescia nel 1972. Studia architettura all’Istituto Universitario di Venezia e all’Istituto superiore di Architettura di Lisbona. Membro dell’Ordine degli Architetti di Brescia dal 1998. Ha lavorato per progetti di architettura, disegno industriale e grafica a Lisbona e Copenhagen, dove ha disegnato una serie di prodotti per IKEA-Sweden. Dopo un periodo di collaborazione nello studio di Ron Arad a Londra, dove ha lavorato a progetti per Kartell, Vitra, Valli&Valli ed Alessi oltre che a progetti di edilizia residenziale, fonda nel 1998 con Shaun Fernandes lo studio Jump a Londra. Jump è uno studio di architettura che crede nell’importanza del ruolo innovativo del design come risultato dell’interazione fra discipline creative. Jump si basa su un mix di culture e talenti creativi diversi, motore di un modo di affrontare i progetti che vada oltre le soluzioni convenzionali. Lo studio con sede a Londra e dal 2002 anche in Italia, ha realizzato progetti di interni per bar, negozi e ristoranti in tutta Europa. In parallelo si è sempre occupato di progetti di architettura attraverso numerose ristrutturazioni. Antonio Gardoni nel 2002 apre, parallelamente a Jump, il proprio studio di design ed architettura a Brescia per implementare ulteriormente gli aspetti più “estremi” dell’architettura e del design nati dal suo background di esperienze internazionali e per testarli anche in Italia. Antonio Gardoni con Giovanni Pazzaglia fonda nel 2005 la “Antonio Gardoni s.r.l.”, società per lo sviluppo di progetti coordinati di marketing, comunicazione e design. Roberto Palomba e Ludovica Palomba Serafini, architetti e designer, lavorano insieme dal ’94. Lo Studio Palomba Serafini Associati si occupa prevalentemente di architettura, design, direzione artistica e consulenze di comunicazione e marketing. Attualmente collaborano con: Antolini, Bisazza, Bosa, Brix, Cappellini, Crassevig, De Vecchi, Dornbracht, Foscarini, Hoesch, Iris, Kos, Laufen, Lema, Livit, Moroso, Poltrona Frau, Salviati, Schiffini, Tubes, Zanotta, Zucchetti e curano la direzione artistica di Crassevig, Iris, Kos, Schiffini e Zucchetti. Ultimi allestimenti: “Walls 2” in occasione del Salone del Mobile 2003 a Milano; “La casa di pietra” in occasione di Abitare il tempo 2003 a Verona; ‘Tortona 35’ in occasione del Salone del Mobile 2004 a Milano; “Loft” in occasione di Abitare il tempo 2004 a Verona; “Thermae” in occasione del Salone del Mobile 2005 a Parigi. Riconoscimenti e premi: Young & design ’99 con la sedia Anna per Crassevig, 2 volte selezione Design plus 2001 – Francoforte, 3 volte selezione al Compasso d’Oro, varie selezioni all’Adi design index, ‘Best design in bathroom’ da Elle Decoration uk 2003, 4 Design plus 2005 – Francoforte, 2 Red dot con Laufen 2005. In un ambiente vuoto uno schieramento sincrono di strutture a forma conica (in tubolare di poliestere) a due ordini di grandezza: 190 cm e 290 cm interferenti. All’ingresso un elemento sospeso contiene e presenta i due diametri. Al centro dello schieramento tre strutture coniche ruotano, sul proprio asse, diagonalmente (per azione elettromeccanica, a velocità diverse). Il pavimento dell’ambiente è modellato a forma conica e sul quale l’itinerario dello spettatore può svolgersi, penetrando tra le strutture sospese in movimento. Lo spettatore, che lo abita, incontrerà stati di rapporto tra il proprio movimento e la continua osmosi indotta da questa architettura a piani virtuali, percepibili nel vuoto dell’ambiente. Testo scritto per la mostra “Carambotage”, Kunsthalle, Baden-Baden, 1992 GIANNI COLOMBO