Bollettino 9 A5 CMYK.qxp
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Bollettino 9 A5 CMYK.qxp
IN SCIÖ FÕNDO - Anno IX - Numero 9 - 2007 Maurizio GABUTI Sono passati ormai diversi anni dal ritrovamento, sopra il lago delle Moglie, dell'ingresso della grotta. Ma quanti esattamente? Ho notato che, quando se ne parla, si tende a dire sette (anche nei discorsi ufficiali), riportando così la scoperta all'agosto 2000 ma, in realtà, le cose non sono andate proprio così... In effetti, durante il Campo 2000 (precisamente il 26 agosto), dopo un bel lavoro di disostruzione, forzammo la fessura che, da quel momento, diventò l'ingresso dell'abisso ed Emiliano (l'unico allora in grado di passare) scese il pozzetto iniziale. Ma la storia del Ferro di Cavallo iniziò l'anno precedente e persino il nome esisteva da un anno. Nel 1999 il nostro Gruppo si innamorò perdutamente delle cime della Valle Ellero. Fu un vero colpo di fulmine dopo una discesa all'abisso Serpentera e non riuscimmo più a separarci. Ad agosto si organizzò così il nostro primo campo speleo (definito da Andrea del tutto "sperimentale") per pochi irriducibili amici. Si fecero molte battute individuando i buchi conosciuti e, soprattutto, cercandone di nuovi. Quello più interessante ce lo segnalò Caramello, mitico pastore e grande personaggio che, trovandoli simpatici, accompagnò Andrea, Bobo ed Emiliano a vedere una stretta fessura in mezzo ad un canalino (20 agosto). Due giorni dopo arriviamo alle Moglie io ed Henry e gli altri ci portano subito davanti alla loro scoperta: la fessura è molto stretta ma l'aria gelida che "spara" è veramente notevole. Emy scriverà poi che non potemmo iniziare nessun tipo di forzatura perché i soli "manzi" presenti in zona avevano le corna ma che saremmo ritornati. Proprio davanti all'ingresso trovammo un ferro di cavallo e, siccome eravamo sicuri di aver trovato un abisso, decidemmo di chiamare così una grotta che neanche ancora esisteva!! Il "ferro" incriminato è gelosamente custodito nella sede del gruppo e, a dir la verità, potrebbe anche appartenere ad un mulo (più utilizzati dai pastori)… ma potevamo chiamare la nostra grotta Ferro di Mulo??? L'anno seguente, dopo il disarmo della Voragine del Biecai, ci ritroviamo con trapani, batterie e manzi davanti alla fessura e cominciamo a valutare come affrontare il lavoro ma, ancor prima di iniziare, salendo di pochissimi metri nel canale, notiamo uno spiffero d'aria proveniente da sotto alcuni massi, posti alla base di una paretina rocciosa. Tolti i primi sassi l'aria aumenta e scopriamo una condotta in discesa molto stretta ma più facile (all'apparenza) da disostruire. Non abbiamo dubbi che entrambe le fessure siano parte dello stesso sistema ipogeo e così andiamo avanti finchè Emy non riuscirà ad entrare. dando così il via alla nostra avventura Marguaresiana. L'altra spaccatura è rimasta lì, inviolata, proprio sulla via che ci porta all'abisso, tira sempre molta aria e sembra dire: "Andate, andate pure avanti ma ricordatevi che, per un anno, sono stata io l'ingresso del Ferro di Cavallo… Almeno nei vostri sogni". Abisso Ferro di Cavallo - La Serratura (foto M. Gabuti). 41