IL CLIENTE AZIENDA
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IL CLIENTE AZIENDA
dalle ore 10.00 del 8 maggio 2015 COMUNICAZIONE EFFICACE “per aiutare i clienti ad avere successo e insegnargli a sognare” ACCADEMIA DI FORMAZIONE ACAD EMY ALBERTO ROSSI speaker training ACAD EMY Cellulari spenti MISTER BIG BEN OGNI 50 MINUTI CHIAMERA’ Puntualità nel rientrare dai break 3 ACAD EMY 1 ACAD EMY il telefono esige una partecipazione completa della persona. per capire occorre afferrare suoni debolissimi, le sfumature della voce, del tono. solo cosi possiamo intuire lo stato d'animo dell'interlocutore, capire le sue intenzioni. al telefono dobbiamo sviluppare in noi un po' le virtù dei ciechi, che colgono la realtà senza vedere con gli occhi. francesco alberoni, l'ottimismo, 1994 ACAD EMY …UN NODO DA SCIOGLIERE… ACAD EMY PRENDERE L’ APPUNTAMENTO… ACAD EMY …PER PRENDERE IL PRIMO APPUNTAMENTO... ACAD EMY C’È SEMPRE PIU’ DI UN …NODO DA SCIOGLIERE… PER… NON SBAGLIARE LA TELEFONATA: quello di la’ mi vede… e mi valuta… ACAD EMY ACAD EMY ALLORA? COSA FARE… NEI PRIMI 9 SECONDI VIENI VALUTATO allora… devi organizzarti… - luogo senza rumori di fondo - voce chiara tono alto e deciso - atteggiamento professionale - parole e frasi studiate e… tanta grinta ACAD EMY ACAD EMY per…. NON AVERE PAURA DI SBAGLIA ACAD EMY …questo tipo di paura, prende il sopravvento totale e/o parziale sul venditore/telefonista. La PAURA DI SBAGLIARE è collegata con la PAURA DEL GIUDIZIO DEGLI ALTRI è presente nelle persone POCO PREPARATE , POCO MOTIVATE o che soffrano di depressione o hanno BASSA AUTOSTIMA ACAD EMY …il tipo di paura, quello della PAURA DI SBAGLIARE presente nelle persone POCO PREPARATE , è risolvibile!!! con la FORMAZIONE TECNICA ACAD EMY per gli altri tipi… già da bambini, con genitori super protettivi e anche alle elementari, può venirci indotta nell’inconscio LA PAURA DI SBAGLIARE e questo ci rimane dentro, tutto o in parte ... e sempre per evitare il giudizio negativo degli altri ACAD EMY SCONFIGGERE LA PAURA DI SBAGLIARE E’ POSSIBILE OCCORRE LAVORARE SU NOI STESSI, APPLICANDO UN METODO STRATEGICO ACAD EMY DOBBIAMO “GUARDARE” LA PAURA DI SBAGLIARE, DA UNA PROSPETTIVA DIVERSA: 1) SBAGLIARE È UNA PARTE DEL PERCORSO. 2) TU NON SEI UN FALLIMENTO. 3) NON ESISTONO FALLIMENTI, MA SOLO RISULTATI 4) SBAGLIANDO SI IMPARA. 5) ESCI DALLA TUA ZONA DI CONFORT. ACAD EMY SBAGLIARE È UNA PARTE DEL PERCORSO. per imparare ad andare in bicicletta, quante sei volte siamo caduti prima di imparare? sbagliare è una parte intrinseca del processo per raggiungere un obiettivo, e per questo non bisogna scoraggiarsi dagli sbagli ma imparare da essi. ACAD EMY TU NON SEI UN FALLIMENTO. da bambino sgridato quando sbagliavi. da, grande le“sgridate” sono ancora presenti. lo sbaglio, non è una caratteristica della persona. DEVI… analizzare in modo oggettivo… per identificare i fattori che influenzano negativamente i risultati per poi correggerli. e chiediti : QUALE FATTORE AL DI FUORI DEL MIO CONTROLLO CONTRIBUISCE A NON FAR FUNZIONARE …….? ACAD EMY non esistono fallimenti, solo risultati. qualsiasi cosa tu faccia avrà un risultato, si può parlare di risultati non desiderati il successo arriva a coloro che osano, che sbagliano, e pensano che comunque hanno avuto un’esperienza istruttiva ACAD EMY non esistono fallimenti, solo risultati. quelli che hanno paura di sbagliare SI RAPPRESENTANO INTERNAMENTE ciò che potrebbe non funzionare e… QUESTO LI TRATTIENE dall’intraprendere e osare in quell’azione che li avrebbe portati a realizzare i loro scopi. ACAD EMY SBAGLIANDO S’IMPARA TUTTO CIÒ CHE GLI ESSERI UMANI HANNO APPRESO, HA DOVUTO ESSERE IMPARATO GRAZIE A UN’ESPERIENZA DI SUCCESSIVE PROVE ED ERRORI. GLI ESSERI UMANI HANNO IMPARATO SOLO SBAGLIANDO BUCKINSTER FULLER ACAD EMY SBAGLIANDO S’IMPARA I NOSTRI DUBBI SONO TRADITORI, E CI FANNO PERDERE IL BENE CHE POTREMMO OTTENERE PERCHÉ ABBIAMO PAURA DI TENTARE. William Shakespeare ACAD EMY ACAD EMY esci dalla zona confort >FAI E DISFAI… >AGISCI E SBAGLIA… >AGISCI E NON PENSARE… >ABBI CORAGGIO… >IL CLIENTE NON MORDE… >IL DRIVER NEMMENO… …e neanche io ………… BEBO ACAD EMY ALL’INIZIO, AGISCI A PIU’ NON POSSO O PRESTO RISCHIERAI DI ORINARTI ADDOSSO bebo ACAD EMY 1 ACAD EMY 1 ACAD EMY 1 ACAD EMY DOMANDA CHIAVE COME FACCIO A FARMI ASCOLTARE DAI MIEI CLIENTI E DA COLORO CHE LO POSSONO DIVENTARE ? ACAD EMY RISPOSTA DICENDO LORO QUALCOSA DI UTILE ACAD EMY LE TECNICHE DI COMUNICAZIONE TELEFONICA bisognerà perciò, trovare il modo più rapido possibile per comunicare all’interlocutore idee e concetti, senza, naturalmente, nulla togliere alla chiarezza. questi aspetti caratterizzano la comunicazione telefonica che, per essere efficace, richiede particolare attenzione a: ACAD EMY La telefonata per prendere un appuntamento a cura del venditore 1. la telefonata di richiesta di appuntamento va pianificata. il venditore dovrà prepararsi con attenzione. 2. documentarsi più possibile sul cliente ricevente in merito agli aspetti per prendere un appuntamento. 3. nel corso della telefonata bisogna limitarsi a fissare l'appuntamento, mai parlare di tecniche del prodotto/servizio. 4. avere chiara la scaletta della telefonata, dall'approccio iniziale alla risposta da dare alle possibili obiezioni. 5. parlare con la persona che vorremmo incontrare in caso contrario, risalire al suo nominativo 6. non chiamare mai quando si è stanchi o irritati. ACAD EMY LE TECNICHE DI COMUNICAZIONE TELEFONICA l’ATTEGGIAMENTO indipendentemente dalle reazioni dell’interlocutore mantenere un’estrema calma. quando si mostra ansia o frustrazione, ci si rivela insicuri. il sorriso, per quanto possa sembrare strano, viene percepito anche in assenza di dimensione visiva: IL SORRISO DONA ALLA VOSTRA VOCE UN TONO PIÙ CALDO E PIACEVOLE. ACAD EMY LE TECNICHE DI COMUNICAZIONE TELEFONICA atteggiamento 1. fornire disponibilità all’ascolto è una qualità indispensabile del consulente e/o operatore telefonico; 2. una persona che si sente ascoltata si predispone meglio rispetto a chi pensa di subire un monologo. 3. se il cliente porta il colloquio al di fuori dell’ambito previsto, occorre riportarlo, in modo cortese ma fermo, sull’argomento di interesse ACAD EMY LE TECNICHE DI COMUNICAZIONE TELEFONICA linguaggio una particolare cura va prestata al vocabolario cogliendo ogni occasione per arricchirlo dato che il linguaggio è l’unico mezzo a disposizione per comunicare col telefono. un linguaggio ricco permette di mettersi a livello dell’interlocutore evitando la terminologia tecnica ACAD EMY LE TECNICHE DI COMUNICAZIONE TELEFONICA STILE DELLA COMUNICAZIONE 1. usare uno stile idoneo a valorizzare l’interlocutore in modo che esso si senta protagonista. 2. personalizzare il colloquio e la proposta ripetendo spesso il nome del cliente, 3. formulare domande aperte per conoscere la sua opinione e ripetendo quanto da lui detto. ACAD EMY LE TECNICHE DI COMUNICAZIONE TELEFONICA STILE DELLA COMUNICAZIONE un’altra qualità importante per l’operatore telefonico è il dono della sintesi, in modo che la telefonata duri il meno possibile preparando prima gli obiettivi, le linee guida e gli argomenti della telefonata. spiegare idee e concetti utilizzando analogie, immagini verbali e riferimenti a fatti di grande notorietà in modo da facilitare la comprensione di quanto si dice ACAD EMY LE TECNICHE DI COMUNICAZIONE TELEFONICA USO DELLA VOCE adattare il tono della voce all’interlocutore che sta all’altro capo del telefono. Il parlare a bassa voce può risultare inefficace ed irritante per un cliente allo stesso modo che per un altro parlare troppo forte. In generale modulare la voce evitando la monotonia di una conversazione priva di supporti visivi. ACAD EMY LE TECNICHE DI COMUNICAZIONE TELEFONICA USO DELLA VOCE la velocità media della conversazione dovrebbe aggirarsi attorno alle 60/80 parole al minuto, contro le 130 parole al minuto di una conversazione faccia a faccia. usare un tono di voce sicuro: di fronte alle insicurezze del consulente , il cliente tende a distrarsi e nelle peggiori delle ipotesi assume il controllo della telefonata, che di conseguenza avrà esito negativo ACAD EMY IL METODO di PRINCIPIO LA PREPARAZIONE: preparare una banca dati di nominativi da contattare. IL CONTATTO: Buongiorno/ buonasera, Signor… / Signora… LA PRESENTAZIONE: Sono … consulente della società MG Projet… INFORMARE E ARGOMENTARE Q.B.: con domande… informo e giustifico… FARLO ENTRARE NEL COLLOQUIO: …vengono fuori esigenze e obiezioni… OTTENERE L’ATTENZIONE: … fare domande… … lasciandolo parlare ALTO LIVELLO DI CURIOSITA’: Q.B… ne vorrebbe sapere di più… PRIVILEGIO: dedicargli del tempo, per parlargli della consulenza di MG APPUNTAMENTO: fissare giorno e orario, alla presenza di coloro che decidono ACAD EMY LA MATERIA PRIMA NOMINATIVI DA CHIAMARE ACAD EMY Analizziamo… VI CHIEDO… per quale motivo dovremmo essere ricevuti da una persona che non ci ha mai incontrati e nemmeno ci conosce? se fossimo dalla parte del cliente, saremmo disposti a ricevere, “uno….” che non conosciamo e che dice di avere un buon servizio? ACAD EMY VALORE STATISTICO DEI RIFERIMENTI, DA: telemarketing aziendale database aziendale elenchi (pagine gialle e/o simili) casuale (volantini negli esercizi pubblici) casuale (mezzi operativi/cantieri) indicato da terze persone presentazione con riferimento risposte da pubblicità 40 23 18 26 24 34 70 60 ACAD EMY ACAD EMY esempi di telefonata ACAD EMY DA TELEMARKETING… Nei prossimi giorni si metterà in contatto con Lei un nostro tecnico commerciale, PER FARLE UNA CONSULENZA GRATUITA, e col quale potrà valutare, se i nostri servizi, potranno portare vantaggi alla sua attivita’…. ACAD EMY DA CONTATTI PROPRI… ...vorrei incontrarla per valutare, con lei, sig…. se i nostri servizi, potranno portare vantaggi alla sua attivita’, È UNA CONSULENZA CHE SVOLGIAMO A TITOLO GRATUITO ACAD EMY … O ANCHE… bene se cerca la possiblità di trovare clienti, con MG l’ha trovata!!! ci vediamo domani alle 15,30 ACAD EMY ANALIZZIAMO INSIEME… la telefonata per prendere il primo appuntamento e’ una vera e propria “vendita” ma finalizzata solo, a fissare un incontro. quindi “vendersi” al telefono rappresenta una parte determinante nelle tecniche di vendita… ACAD EMY per…. OTTENERE UN APPUNTAMEN TO DI QUALITA ACAD EMY ANALIZZIAMO INSIEME… bisogna tenere una impostazione di UNICITÀ nella telefonata, il cliente dovrà credere di essere stato scelto, e non essere uno dei tanti ad essere chiamato. vd. esempi… ACAD EMY ANALIZZIAMO INSIEME… ES.: •da una ricerca di… •mi è stato indicato… •la particolarità della sua attività… •aziende come la sua hanno scelto i ns servizi con successo… •e’ stato scelto per una consulenza gratuita senza alcun impegno… •non ho trovato la sua azienda nel web,.. •abbiamo richieste per il vostro prodotto… •vi abbiamo scelto… per la qualità del vostro… •…………………………………… ACAD EMY ANALIZZIAMO INSIEME… importante: fare sempre domande intelligenti ACAD EMY ANALIZZIAMO UNO DEI NODI… un indovinello è determinato dalla mancanza del paraverbale che impone al venditore di gestire e riprogettare le fasi e le frasi della negoziazione. la voce è il solo strumento comunicativo a disposizione e per questo, deve essere studiato e usato con attenzione anche innaturale. ACAD EMY COMPORTAMENTO… AL TELEFONO al telefono BISOGNA essere sobri ed eleganti (eleganza in comunicazione significa applicare una tecnica senza che l’interlocutore se ne accorga …) nessun convenevole, nessuna perdita di tempo e max rispetto dell’interlocutore, chiunque esso sia. potrai trovare … le classiche obiezioni che devono essere trattate … ACAD EMY LE OBIEZIONI… AL TELEFONO ogni obiezione rivela una carenza di informazioni e al tempo stesso può essere una grande fonte di informazioni per il venditore. ACAD EMY COMPORTAMENTO… BISOGNA USARE RIGOROSAMENTE UN LINGUAGGIO POSITIVO. VISUALIZZARE LA SITUAZIONE DI SUCCESSO. BISOGNA CREDERCI NOI PER PRIMI. PER FARE QUESTO BISOGNA USARE UNO STILE DIRETTO. ACAD EMY ARGOMENTARE NELLA TELEFONATA dalla risposta l’aggancio per argomentare: se conosci mg se credi in lei, se conosci i prodotti, se credi in te stesso e in quello che fai, hai le giuste conoscenze per argomentare qualsiasi risposta e qualsiasi obiezione. CASISTICHE - METODO - ESPERIENZA ACAD EMY ARGOMENTATE LE RISPOSTE E LE OBIEZIONI, CONCLUDERE … 1. possiamo risolvere i vostri indovinelli 2. possiamo farvi arrivare delle richieste di preventivo… 3. il suo fatturato smetterà di calare… 4. la nostra consulenza è gratuita… 5. altre aziende del suo settore hanno avuto riscontri importanti con i nostri servizi… 6. ………………………………………….. ACAD EMY ARGOMENTATE LE RISPOSTE E LE OBIEZIONI, CONCLUDERE … a questo punto passare all’azione. -“occorre investire solo pochi minuti per valutare… “ -“ vi faremo gratuitamente una consulenza, e se per lei e la sua azienda risultasse conveniente, potremo valutarne insieme i risultati epresentarle una soluzione con la quale potrà oggettivamente valutare …” e Incalzare… ACAD EMY ARGOMENTATE LE RISPOSTE E LE OBIEZIONI, CONCLUDERE … ha la sua agenda sotto mano …” non chiedere la possibilità di un incontro o il momento migliore per vedervi. andare subito al dunque : “sono dalle sue parti martedì alle ore15.00 o alle ore 19.00, le va bene se passo …” ACAD EMY ARGOMENTATE LE RISPOSTE E LE OBIEZIONI, CONCLUDERE … esistono casi diversi per gestire una telefonata per il primo appuntamento. in questi casi il consulente può far altri riferimenti: 1. a un fornitore 2. a un cliente in comune 3. a un collega 4. A un servizio fornito… poi ribattere: - “… servono pochi minuti … sono dalle sue parti martedì alle ore15.00 o alle ore 19.00, le va bene se passo …” ACAD EMY ricordatevi le tecniche di vendita distinguono la prima visita da quella successiva, paragone analogo è fra prendere il primo appuntamento col telefono e fare la prima visita CON IL TELEFONO OCCORRE UNA PREPARAZIONE PIÙ ATTENTA e… se fatta bene… IL COLLOQUIO DI VENDITA … SAREBBE ACAD EMY ricordatevi PRESENTARSI AD UN NUOVO CLIENTE ARMATI SOLO DI “PARLANTINA” E BUONA VOLONTÀ È UN SUICIDIO. ANCHE AL TELEFONO!!! ACAD EMY simulazione ACAD EMY ANALIZZIAMO INSIEME 1. … 2. … 3. … 4. … 5. … 6. … 7. … 8. … 9. … n. … tragedia ACAD EMY commedia ACAD EMY ricordatevi TENTARE DI FISSARE UN APPUNTAMENTO SOLO CON SIMPATIA E CAPACITÀ DI DIALOGO NON È QUASI MAI UNA GARANZIA DI SUCCESSO. ACAD EMY ricordatevi SAREBBE e LO E’ , DETERMINANTE CONOSCERE ALCUNI PARAMETRI DEL CLIENTE: 1. LA TIPOLOGIA DEL CLIENTE 2. L’INTERLOCUTORE, 3. CHI DECIDE 4. CHI FILTRA (SEGRETERIE, COLLABORATORI, ETC.) 5. E… TUTTO QUELLO CHE CI PERMETTE DI AVERE INFORMAZIONI. ACAD EMY IL CLIENTE IL CLIENTE PER NOI NON E’ PRIVATO MA UNA QUALSIASI FIGURA GIURIDICA AZIENDALE, IN PRATICA CON PARTITA IVA, CHE DEFINIAMO: CLIENTE AZIENDA ACAD EMY IL CLIENTE AZIENDA VA ANALIZZATO PER CAPIRE: 1.RAGIONE SOCIALE 2.STORIA AZIENDALE 3.SE PRESENTE NEL WEB 4.LA O LE CATEGORIE MERCEOLOGICHE IN CUI OPERA 5. SE FA RICERCA… ACAD EMY IL CLIENTE AZIENDA VA ANALIZZATO PER CAPIRE: 1.RAGIONE SOCIALE INDIVIDUALE - COPERATIVA S.N.C - S.A.S. - S.R.L. - S.P.A …. da questo dato si potrà capire la grandezza dell’azienda, se è strutturata… ACAD EMY IL CLIENTE AZIENDA VA ANALIZZATO PER CAPIRE: 2. STORIA AZIENDALE 1. DA QUANTO ESISTE 2. SE HA PIÙ SEDI 3. SE DI TIPO FAMILIARE 4. SE CONOSCIUTA ACAD EMY IL CLIENTE AZIENDA VA ANALIZZATO PER CAPIRE: 3. SE PRESENTE NEL WEB 1.SE HA UN SITO 2.DI CHE TIPO HA IL SITO 3.SE E COME SI PRESENTA NEL WEB 4.SE HA UN SISTEMA DI VENDITA E/O PUBBLICITARIO ACAD EMY IL CLIENTE AZIENDA VA ANALIZZATO PER CAPIRE: 4. LA O LE CATEGORIE MERCEOLOGICHE IN CUI OPERA SENZA SAPERE DI COSA SI OCCUPA È IMPOSSIBILE VENDERGLI QUALCOSA DI UTILE ACAD EMY IL CLIENTE AZIENDA VA ANALIZZATO PER CAPIRE: 5. SE FA RICERCA DA QUESTO DATO SI CAPISCE LA DINAMICITÀ AZIENDALE E QUINDI LA PREDISPOSIZIONE AL NUOVO… ACAD EMY IL CLIENTE AZIENDA Se il cliente è un’azienda è probabile che non avremo a che fare con una sola persona, ma occorrerà attraversare vari interlocutori prima di arrivare al responsabile, titolare, proprietario… In questo caso non bisogna sottovalutare questi filtri più o meno naturali, comprendere la loro funzione, analizziamo quali: ACAD EMY IL CLIENTE AZIENDA CENTRALINISTA E SEGRETARIA L’aiuto della centralinista e/o della segretaria è determinante per l’individuazione di chi decide ... Riuscendo a stabilire un rapporto di simpatia con queste figure, è possibile ottenere i nomi dei dirigenti/amministratori/proprietari … i numeri diretti, giorni ed orari in cui sono più facilmente reperibili ACAD EMY IL CLIENTE AZIENDA IL TITOLARE- IL RESPONSABILE ACQUISTI – IL DIRETTORE - L’AMMINISTRATORE e’ questo il personaggio chiave, quello che decide e acquista e che deve dimostrare di saper investire nei servizi/prodotti più adatti al’azienda. desidera essere informato e rassicurato sulla serietà dell’azienda e’ importante persuaderlo sulla qualità del prodotto, la serietà del servizio e dell’azienda che garantiscono la eventuale convenzione d’acquisto ACAD EMY IL CLIENTE AZIENDA …è pur sempre un essere umano: VEDIAMO DELLE TIPOLOGIE ACAD EMY IL CLIENTE AZIENDA È UNO CHE GUARDA AL PREZZO 1. chiede quanto costa ciò che si sta proponendo senza conoscerne le caratteristiche 2. una volta saputo, cercherà di prendere tempo dicendo che è troppo caro, che non è il momento giusto o che ci deve pensare. In questo caso occorre dimostrare che il costo non esiste e parlare di investimento che andrà a fare dopo una nostra consulenza gratuita, illustrando tutti i vantaggi del prodotto, trasferendo la vendita su tali basi. NON SI PARLA DI COSTO MA DI CONSULENZA ACAD EMY IL CLIENTE AZIENDA E’ MOLTO CORDIALE 1. troppa cordialità è spesso finta. 2. potrebbe essere un cliente astuto. Conviene cercare di concludere per esempio, dicendo che, vista la cortesia dimostrata, potrebbe darci l’appuntamento per una consulenza gratuita da tenere presente che in questo caso è bene insistere più che con altri. ACAD EMY IL CLIENTE AZIENDA E’ PERMALOSO 1. In forma bivalente, ogni parola tendente allo scherzo e/o alla battuta risulta insidiosa. 2. Conviene attendere che sia il cliente ad aprirsi, dimostrandogli la nostra “purezza” nel contatto. Occorre genericità sugli argomenti, fino a quando ci si avvicinerà al vivo della PROPOSTA stessa… la parola magica GRATUITAMENTE… ACAD EMY IL CLIENTE AZIENDA E’ ABITUDINARIO 1. è un cliente difficile da trattare 2. sarà necessario andare a richiamarlo più volte, magari in periodi diversi finché non sarà indotto a dire sì. e’ necessario creare un clima di simpatia e di fiducia, sottolineando ogni qualvolta lo richiamiamo, i vantaggi che avrebbe con la CONSULENZA GRATUITA e/o e successivamente acquistando il servizio. ACAD EMY IL CLIENTE AZIENDA E’ SILENZIOSO/DIFFIDENTE 1. Cercare di stabilire se è il silenzio manifestato è un silenzio prudenziale, difensivo e quindi astuto, o se è un silenzio dovuto a mancanza di fantasia e dialettica 2. fare questa valutazione con qualche domanda precisa ed appropriata (es.: situazione aziendale…) Se è prudente bisogna cercare di capire da cosa deriva la sua marcata prudenza ed insistere sul fattore CONSULENZA GRATUITA – AFFIDABILITÀ - RISULTATO ACAD EMY IL CLIENTE AZIENDA E’ PIENO DI SÉ 1. non è una tipologia difficile da trattare: VOGLIONO ESSERE ACCONTENTATE. 2. Se abbiamo la sensazione di una sua alta potenzialità di acquisto, non bisogna stare al gioco dando i numeri.. 3. puntare su un appuntamento per una conclusione /consulenza di base 4. Vedremo all’appuntamento cosa succede 5. … generalmente è uno che investe… ACAD EMY IL CLIENTE AZIENDA E’ LOQUACE 1. va ascoltato: le sue parole metteranno in risalto i desideri e le necessità. 2. Quando avrà finito… sarà il momento per suggerirgli delle idee in modo che appaiano sue e che quindi le adotti. 3. non farsi trascinare troppo nella discussione, riportandola sempre su ciò che interessa, ovvero l’appuntamento e/o consulenza gratuita ACAD EMY IL CLIENTE AZIENDA E’ PIGNOLO tanta pazienza, non bisona mettere fretta in quanto è un cliente che ragiona con lentezza. Per convincerlo sarà necessario adeguarsi al suo ritmo e parlare sempre di consulenza gratuita ACAD EMY IL CLIENTE AZIENDA E’ OSTINATO 1. gli dà fastidio per principio impegnarsi in qualcosa che non capisce… e non lo vuole dare a intendere... 2. non chiede spiegazioni, si ostina a mantenere un atteggiamento negativo. insistere, attenersi ai fatti, fornire dettagli, dimostrare una conoscenza approfondita del la tematica chiedergli l’appuntamento per dimostrargli … la consulenza gratuita… ACAD EMY IL CLIENTE AZIENDA È SCONTROSO 1. teme di subire imposizioni; 2. occorre moderare il timbro di voce 3. alle sue scontrosità opporre fermezza e cordialità misurate. 4. spesso questo atteggiamento maschera una timidezza interiore. 5. una volta conquistato, con il tempo diventerà un cliente fedele ACAD EMY LE OBIEZIONI ACAD EMY Le OBIEZIONI COS’È UN’OBIEZIONE? è un normale riflesso di difesa del cliente ad un inaspettato coivolgimento emotivo ACAD EMY Le OBIEZIONI PER IL CLIENTE L’OBIEZIONE HA UNA DUBLICE FUNZIONE: 1. è un modo per resistere all’influenza del consulente: - per darsi importanza, - per resistere ai cambiamenti, alle novità, - per manifestare la propria indifferenza - per manifestare la propria opposizione; 2. è anche un modo per ottenere informazioni più precise e complete e prima di accettare l’appuntamento ACAD EMY Le OBIEZIONI DUE SONO I TIPI DI OBIEZIONI 1.OBIEZIONI COME PRETESTO che si manifestano: - Quando il cliente non vuole comprare, - Quando è condizionato a prescindere dalla propria volontà - Quando non gli piacciono i sistemi proposti dall’azienda…. (web, mail, …..) ACAD EMY Le OBIEZIONI DUE SONO I TIPI DI OBIEZIONI 2. OBIEZIONI SINCERE, che si manifestano: - Quando il cliente non ha capito e ha bisogno di chiarimenti - Quando desidera avere conferme - Quando pensa di non poter acquistare ACAD EMY Le OBIEZIONI CAPIRE I TIPI DI OBIEZIONE il tipo di obiezione può essere individuata: 1. tramite l’interpretazione dell’atteggiamento del cliente, 2. tramite il grado di precisione dell’obiezione fatta 3. tramite il momento in cui è fatta 4. e… tramite la tecnica della domanda… “cosa intende?” posta immediatamente… ACAD EMY Le OBIEZIONI ANALISI SULLE OBIEZIONI SINCERE il cliente che fa delle obiezioni sincere è generalmente un cliente interessato e quindi le obiezioni sono da considerarsi come un aiuto: -l’obiezione è, per il consulente e/o per l’operatore di telemarketing, un mezzo per interpretare la recettività del cliente e conoscerne le reazioni -l’obiezione può mettere in risalto il desiderio di acquisto e/o di capire meglio ciò che si sta proponendo. ACAD EMY Le OBIEZIONI ALLE OBIEZIONI 1. Bisogna essere pronti a rispondere 2. le risposte devono essere preparate 3. Nella fase di preparazione vanno cercate tutte le possibili obiezioni e trovarne una possibile risposta; 4. Quando telefonando se ne presentino di nuove, occorre annotarle e studiarle nuovamente ACAD EMY Le OBIEZIONI I 5 PUNTI PER COMUNICARE CON IL CLIENTE CHE SOLLEVA OBIEZIONI 1. ASCOLTARE IL CLIENTE CON INTERESSE 2. EVITARE LA DISCUSSIONE 3. TRATTARE LE OBIEZIONI CON RISPETTO 4. RISPONDERE BREVEMENTE 5. RIPRENDERE L’ARGOMENTAZIONE DI VENDITA NEL PUNTO IN CUI SI ERA GIUNTI AL MOMENTO DELL’OBIEZIONE. IL CLIENTE VA ASCOLTATO CON INTERESSE, DIMOSTRANDOGLI CHE SI È INTERESSATI A CIÒ CHE DICE E SENZA INTERROMPERLO ACAD EMY Le OBIEZIONI Lo scopo di un consulente e/o operatore di telemarketing è quello di far condividere le proprie idee, mai di imporle. La discussione non è un modo efficace di persuasione e convincimento ed è per questo motivo sono da evitare le formule che inducono a discussione, quali ad esempio : -“Lei sbaglia...”, “Lei ha torto...”,……… PER RENDERE COSTRUTTIVA L’OBIEZIONE, BISOGNA INTERPRETARLA COME UNA DOMANDA SUPPLEMENTARE CHE CHIEDE UNA RISPOSTA SUPPLEMENTARE. ACAD EMY Le OBIEZIONI Le obiezioni del cliente hanno per lui un valore; è non devono essere disprezzate, quindi, rispettare la sua opinione, usando formule che dimostrino interesse all’obiezione mossa, quali: “CAPISCO PERFETTAMENTE IL SUO PUNTO DI VISTA...”, “PERFETTAMENTE D’ACCORDO CON LEI, VORREI AGGIUNGERE…” sostituite la frase “QUESTA SUA OBIEZIONE”, con “QUESTA SUA DOMANDA”. ogni obiezione va trattata nel più breve tempo possibile senza dilungarsi in modo tale da non dare troppa attenzione alla stessa. ACAD EMY TECNICHE IN RISPOSTA ALLE OBIEZIONI METODO DEL “ SÌ, ...” A tutte le obiezioni, dare l’impressione di essere d’accordo con il cliente, e riprendere la questione sotto un altro punto di vista e rispondere con degli argomenti. NON DIRE MAI SI.. MA… ACAD EMY TECNICHE IN RISPOSTA ALLE OBIEZIONI metodo dell’indebolimento quando è necessario, l’operatore deve ripetere l’obiezione, usando una terminologia diversa, che la indebolisca e la renda meno efficace. esempio: quando il cliente dice “non ne voglio...”; una possibile risposta è: “vedo che lei esita...”. ACAD EMY TECNICHE IN RISPOSTA ALLE OBIEZIONI METODO DELLO SFALDAMENTO Consiste nel chiedere al cliente la ragione della sua obiezione, quindi SFALDARE l’obiezione con una serie di perché sia diretti che indiretti. Esempio di perché diretto: “ A TITOLO INFORMATIVO SAREBBE INTERESSANTE, SIGNOR ROSSI, CONOSCERE LE RAGIONI CHE LA PORTANO A PENSARLA COSÌ” TECNICHE IN RISPOSTA ALLE OBIEZIONI METODO DELLA TRASFORMAZIONE IN DOMANDA Fare la sintesi dell’obiezione del cliente e riformularla, per facilitare la risposta, sotto l’aspetto di domanda: “CAPISCO PERFETTAMENTE COSA LEI VUOL DIRE, LEI MI PONE LA SEGUENTE DOMANDA...”. formularla ACAD EMY ACAD EMY TECNICHE IN RISPOSTA ALLE OBIEZIONI METODO DELLA DIVERSIONE Distogliere l’attenzione del cliente ponendogli una serie di domande alle quali egli sia obbligato a rispondere “SÌ” e che serviranno ad eliminare l’obiezione. ACAD EMY TECNICHE IN RISPOSTA ALLE OBIEZIONI METODO DI RIFERIMENTO AL CASO PARTICOLARE DEL CLIENTE ricercare, naturalmente, paragoni non discutibili. ACAD EMY TECNICHE IN RISPOSTA ALLE OBIEZIONI METODO DELLA TESTIMONIANZA riferirsi ad una esperienza già fatta da un altro cliente, che testimoni contro l’obiezione formulata ACAD EMY TECNICHE IN RISPOSTA ALLE OBIEZIONI METODO DELL’OBIEZIONE APPOGGIO Ovvero ritorcere l’obiezione in argomento d’interesse: “E’ APPUNTO PER QUESTO MOTIVO CHE...”. ACAD EMY TECNICHE IN RISPOSTA ALLE OBIEZIONI METODO DELLA COMPENSAZIONE ammettere l’obiezione, quando non se ne può fare a meno, ma compensare mostrando, che i vantaggi sono nettamente superiori ai lievi inconvenienti. ACAD EMY TECNICHE IN RISPOSTA ALLE OBIEZIONI METODO PREVENTIVO Servirsi dell’obiezione prevista per non dare tempo al cliente di formularla; “LEI MI DIRÀ CERTAMENTE CHE..” In questo caso occorre però essere ben certi che l’obiezione venga avanzata ACAD EMY TECNICHE IN RISPOSTA ALLE OBIEZIONI METODO DELLA LIMITAZIONE Se un cliente fa due o tre obiezioni nello stesso tempo, scegliere quella a cui è più semplice rispondere, o quella alla quale si è in grado di rispondere e... rispondere solo a quella. ACAD EMY TECNICHE IN RISPOSTA ALLE OBIEZIONI METODO DELLA INTERPRETAZIONE riprendere l’obiezione del cliente trasformandola con termini e nel senso favorevoli all’argomentazione che si vuole sostenere: “LEI VUOL DIRE, SIGNOR ROSSI, CHE...”. TECNICHE IN RISPOSTA ALLE OBIEZIONI METODO DEL PARAVENTO non arrestarsi all’obiezione e far comprendere al cliente che è stata capita e che si risponderà in seguito, e proseguire la conversazione. “CAPISCO PERFETTAMENTE, SIGNOR ROSSI, È NATURALE CHE LEI FACCIA QUESTA OSSERVAZIONE AL PUNTO IN CUI SIAMO, DEVO ANCORA PRECISARE CHE..” ACAD EMY ACAD EMY TECNICHE IN RISPOSTA ALLE OBIEZIONI METODO DEL SILENZIO ignorare puramente e semplicemente l’obiezione, non rispondere e continuare il colloquio ACAD EMY TECNICHE IN RISPOSTA ALLE OBIEZIONI questi metodi di risposta , spesso… -non costituiscono la vera risposta -non contengono gli argomenti dei quali servirsi per rispondere alle obiezioni -permettono semplicemente di stornare l’obiezione e di tornare sulla argomentazione senza rompere né lasciarsi trascinare in discussioni -questi metodi sono perciò soprattutto degli accorgimenti psicologici. e’ buona cosa per chi telefona, migliorare continuamente le risposte alle obiezioni: ciò garantirà un’efficacia maggiore della telefonata ACAD EMY LE REAZIONI DEL CLIENTE domande ed obiezioni del cliente, sono normalmente ricorrenti nelle telefonate per prendere appuntamenti e di telemarketing. la telefonata costituisce un fattore di disturbo della normale attività del cliente e provoca, una reazione di difesa. e’ da questo che domande ed obiezioni del cliente hanno, una matrice emotiva. e’ necessario rispondere e/o “gestire” tutte le obiezioni del cliente, permettendogli di sentirsi protagonista del colloquio, migliorandone così la predisposizione psicologica. ACAD EMY ..rispose il cliente alla sua seretaria: “COSA STO FACENDO? STO PARLANDO AL TELEFONO DA SOLO, PERCHÉ C'È UN UOMO MORTO DALL'ALTRA ACAD EMY È QUELLA COSA CHE TI AVVICINA ALLE PERSONE LONTANE E TI ALLONTANA DALLE PERSONE ACAD EMY LE TECNICHE DI COMUNICAZIONE TELEFONICA LA PERSUASIONE AL TELEFONO Sostanzialmente ottenere una risposta positiva al telefono è un’azione di persuasione. Se si vuole persuadere il cliente, bisogna seguire un piano preciso passando necessariamente attraverso diverse fasi che sono basate sul semplice buon senso e su una elementare conoscenza della psicologia. ACAD EMY LE TECNICHE DI COMUNICAZIONE TELEFONICA LA PERSUASIONE AL TELEFONO Se l’operatore telefonico vuole attirare l’attenzionedel cliente dovrà: 1. GUADAGNARE LA FIDUCIA DEL CLIENTE 2. INTERESSARE IL CLIENTE 3. IMPORSI ACAD EMY LE TECNICHE DI COMUNICAZIONE TELEFONICA la persuasione al telefono usando, come mezzo a sua disposizione, e la propria personalità. chi chiama, vuole creare l’interesse del cliente dovrà: 1. conoscere e/o ipotizzare, i suoi motivi d’acquisto 2. fargli prendere coscienza delle sue necessità attraverso delle domande i si preliminari e le frasi shock per stimolare la curiosità del cliente aumentando il suo interesse ACAD EMY LE TECNICHE DI COMUNICAZIONE TELEFONICA LA PERSUASIONE AL TELEFONO se chi chiama, vuole convincere il cliente dovrà: 1. dimostrare i vantaggi 2. ottenere l’accordo del cliente su ciascun vantaggio usando come mezzi a sua disposizione argomenti adatti ai motivi di consenso del cliente, tecniche di argomentazione e di dimostrazione ACAD EMY LE TECNICHE DI COMUNICAZIONE TELEFONICA LA PERSUASIONE AL TELEFONO Se, chi chiama, vuole deviare le obiezioni del cliente, dovrà considerare che: 1. le obiezioni sono un motivo di futuro assenso 2. permettono quindi di adattare la telefonata non deve contrariare mai il cliente usando uno stile dicomunicazione rassicurante. ACAD EMY LE TECNICHE DI COMUNICAZIONE TELEFONICA LA PERSUASIONE AL TELEFONO se, chi chiama, vuole persuadere il cliente, dovrà 1. non imporre 2. portare il cliente, attraverso la sintesi dell’argomentazione all’autoconvinzione ACAD EMY LE TECNICHE DI COMUNICAZIONE TELEFONICA LA PERSUASIONE AL TELEFONO se, chi chiama, vuole concludere, dovrà: 1. trarre conclusioni pratiche 2. ottenere una decisione 3. fare in modo che il cliente si impegni mezzi a sua disposizione: la propria personalità e i segnali di interesse da parte del cliente. LE TECNICHE DELLA CONCLUSIONE ACAD EMY LA TECNICA DELLA PROPOSTA DIRETTA consiste nello scegliere il momento opportuno e proporre direttamente l’offerta/appuntamento. e’ bene non lasciare mai al cliente l’opportunità di condurre la conversazione e la possibilità che decida lui stesso. ACAD EMY LE TECNICHE DELLA CONCLUSIONE LA TECNICA DELL’ALTERNATIVA si tratta di offrire al cliente la possibilità di scegliere tra due proposte al posto di una sola ed unica soluzione, che rischierebbe di essere respinta; il cliente, va obbligato a riflettere, non sulla decisione da prendere, ma sulla/e proposte avanzategli. ad esempio: “signor rossi, ha più piacere che l’agente passi da lei lunedì alle 10 o preferisce martedì alle 11:30?” ACAD EMY LE TECNICHE DELLA CONCLUSIONE LA TECNICA DELLA SUPPOSIZIONE chi chiama, parla come se il cliente avesse già preso la decisione di riceverlo, anche se non l’ha espressa apertamente. se il cliente non fa nulla per arrestare l’azione o per contraddire ciò che viene detto, questo può essere inteso come un tacito accordo. a quel punto FISSATE… è fatta!!! ACAD EMY LE TECNICHE DELLA CONCLUSIONE LA TECNICA DEI PUNTI SECONDARI e’ necessario far concludere il cliente su un punto “secondario”, vale a dire su un punto che non lo impegni, ma che in realtà corrisponda al nostro scopo. ad esempio: “signor rossi, mi sembra di capire che è più libero al mattino piuttosto che al pomeriggio?”… o anche… la consulenza gratuita… non si deve mai obbligare il cliente a dire “si”; semplicemente gli si può chiedere: …DOVE-COME-QUANDO-COSA… ACAD EMY LE TECNICHE DELLA CONCLUSIONE LA TECNICA DELLA BILANCIA al momento di decidere, può accadere che il cliente rifletta ed esiti, valuta i pro e i contro, fa il bilancio dei vantaggi e degli svantaggi che l’offerta/proposta rappresenta per lui. e’ bene che chi chiama, faccia questo raffronto per lui piuttosto che il cliente lo faccia da solo, rassicurandolo e influenzando la sua decisione. LE TECNICHE DELLA CONCLUSIONE ACAD EMY LA TECNICA DELLA BILANCIA 1. stabilire innanzitutto il bilancio dei pro e dei contro per il cliente 2. parlare con sicurezza e decisione; il cliente va rassicurato ed ha bisogno di essere guidato 3. minimizzare i contro del cliente e amplificare i pro, col vostro atteggiamento, voce e parole 4. restare obiettivi e reali 5. essere schematici e precisi 6. eventualmente “drammatizzare” i pro, per non rischiare di essere banali è preferibile dare un’idea più modesta dei pro di ciò che si sta proponendo ACAD EMY LE TECNICHE DELLA CONCLUSIONE LA TECNICA “ANTICIPARE IL POSSESSO” Il cliente prima di decidere è diviso tra: 1. IL DESIDERIO DI ACCETTARE 2. IL TIMORE DI SBAGLIARSI. si tratta quindi di stimolare l’intenzione di riceverci, del cliente, anticipare il risultato positivo della consulenza, mettendo il cliente nella condizione immaginaria di chi già gode dei risultati, descrivendogli in modo ricco e colorito i vantaggi e le soddisfazioni che il servizio procura ed ha procurato ad altri. ACAD EMY LE TECNICHE DELLA CONCLUSIONE LA TECNICA “ANTICIPARE IL POSSESSO” Vantaggi del metodo -SI RIVOLGE AL CUORE DEL CLIENTE E NON AL SUO SENSO LOGICO -PERMETTE DI FUGARE LE ULTIME ESITAZIONI DEL CLIENTE. chi chiama, e fa domande, ha nelle proprie mani le redini della conversazione, il mantenere questa condizione, può garantire risultati migliori e successi personali. ACAD EMY LE TECNICHE DELLA CONCLUSIONE LE TECNICHE DELLA SECONDA CONCLUSIONE Nel caso in cui si sia cercato di concludere usando una o più tecniche di conclusione, ma il cliente non ancora convinto e dice “no” ad ogni tentativo. Non bisogna scoraggiarsi per questo, utilizzare le cosiddette “tecniche della seconda conclusione". Dopo aver rifiutato di ricervevi, il cliente ha la tendenza a sentirsi molto forte, sicuro di sé stesso, padrone della situazione ACAD EMY LE TECNICHE DELLA CONCLUSIONE LE TECNICHE DELLA SECONDA CONCLUSIONE è questo il momento di metterlo in stato di squilibrio, vale a dire indebolire la sua posizione, farlo dubitare, con paragoni, riprenderlo facilmente in mano e concludere definitivamente. A tal fine si possono individuare tre tecniche: • TECNICA DEL PERCHÉ • TECNICA DELLA PROVA • TECNICA DELLA BILANCIA. ACAD EMY LE TECNICHE DELLA CONCLUSIONE TECNICA DEL PERCHÉ cercate di scoprire le vere ragioni che si nascondono sotto l’atteggiamento e l’esitazione del cliente interrogare, utilizzando abilmente la leva potente nell’arte di distruggere le obiezioni, la semplice parola PERCHÉ cercare di costringere il cliente, attraverso le risposte alle domande, a scoprirsi a darsi la zappa sui piedi, a persuadersi da solo che le sue ragioni di esitazione non reggono. ACAD EMY LE TECNICHE DELLA CONCLUSIONE TECNICA DELLA PROVA 1. proporre al cliente che esita, di far svolgere una prova (consulenza gratuita) 2. cancellare il dubbio nell’animo del cliente offrendogli maggiore sicurezza. dopo avere impiegato uno di questi metodi in risposta ad una possibile reazione del cliente, prendere l’appuntamento e concludere la telefonata. ACAD EMY LE TECNICHE DELLA CONCLUSIONE TECNICA DELLA PROVA ancora una volta occorre scegliere questi metodi di conclusione: * ALTERNATIVA * PUNTI SECONDARI * SUPPOSIZIONI * BILANCIA * ANTICIPARE IL POSSESSO •PROPORRE DIRETTAMENTE. e’ bene che un consulente e/o operatore telefonico non abbia paura della conclusione della telefonata