piano operativo triennale 2013 – 2015

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piano operativo triennale 2013 – 2015
PIANO OPERATIVO TRIENNALE
2013 – 2015
INTRODUZIONE DEL PRESIDENTE DELL’AUTORITA’ PORTUALE
(COMMISSARIO DAL 25 luglio 2013 con DM (Ministro Infrastrutture e
Trasporti) n.280 del 23 luglio 2013
Il presente nuovo POT 2013 – 2015 costituisce la naturale evoluzione del precedente
all’esito dei cambiamenti verificatesi soprattutto a partire dall’ultima parte del 2012. Da settembre
2012, infatti, sono intervenuti alcuni elementi di fondamentale importanza per la futura
pianificazione/progettazione dello sviluppo del porto di Piombino ed anche dei porti elbani di
competenza. In sintesi:
1. l’elaborazione da parte dell’Autorità Portuale di uno studio di fattibilità per l’eventuale
accoglienza della nave Costa Concordia nel porto di Piombino, su richiesta della Regione
Toscana, e consegnato a Costa Crociere ed alle Autorità di Governo nel mese di dicembre
2012;
2. l’aggravarsi della crisi economica generale e della situazione di alcune industrie locali, in
particolare della Lucchini S.p.a., con la nomina di un Commissario Straordinario nel mese di
dicembre 2012 da parte del Governo (Ministro dello Sviluppo Economico);
3. l’avvio di una fase di interlocuzione con il Governo Nazionale promossa dal Comune di
Piombino, e dalla Regione Toscana e dalla Provincia di Livorno a cui ha partecipato e
contribuito anche l’Autorità Portuale, fino all’approvazione da parte del Governo del D.L.26
aprile 2013 n.43 e convertito con Legge 24 giugno 2013 n.71 recante: “Disposizioni urgenti
per il rilancio dell’area industriale di Piombino……… (omissis)”;
4. l’approvazione definitiva da parte della Regione Toscana del nuovo Piano Regolatore
Portuale del porto di Piombino in data 26 luglio 2013;
5. la sottoscrizione del Protocollo di intesa del 6 agosto 2013 con 4 Ministeri, l’Autorità
Portuale, il Comune di Piombino, la Provincia di Livorno e successivamente l’Accordo di
Programma Quadro (APQ), da noi sottoscritto il 13 agosto 2013 riguardante “Interventi di
infrastrutturazione, riqualificazione ambientale e reindustrializzazione dell’area portuale di
Piombino”;
6. l’invio in data 14 agosto 2013 della lettera di invito da parte dell’Autorità Portuale alle
imprese prequalificate per la gara riguardante l’attuazione del progetto di cui al suddetto
APQ e relativo a “Interventi infrastrutturali anche a carattere ambientale in attuazione del
nuovo PRP per il rilancio della competitività industriale e portuale del porto di Piombino”
Questi elementi rappresentano punti di riferimento di fondamentale importanza per la
programmazione operativa e si aggiungono al lavoro in corso. Merita ricordare in particolare come
l’Autorità Portuale sia impegnata nell’attuazione di importanti progetti, tra cui il completamento dei
lavori di I° banchinamento della Variante II, l’attuazione della c.d.”strada Dalmine” di
collegamento tra il porto e gli stabilimenti industriali, la realizzazione delle opere accessorie alla
vasca di colmata per il reflui mento dei sedimenti, il tombamento e la sistemazione della Darsena
Lanini. Il nuovo POT 2013 – 2015 si propone pertanto di aggiornare la strategia complessiva
dell’Autorità Portuale mettendo al centro i fattori di competitività e di sviluppo dei nostri porti,
promuovendo con l’attuazione delle previste infrastrutture la crescita di nuove attività marittime,
commerciali ed industriali e l’acquisizione di nuovi traffici grazie alle potenzialità offerte dalle
nuove opere. Per i porti elbani è prevista la valorizzazione dello studio di fattibilità per realizzare
una stazione marittima a Portoferraio, nonché la rielaborazione, l’approvazione e l’attuazione di
adeguamenti tecnici – funzionali sia per Rio Marina che Portoferraio operando in sinergia con le
Amministrazioni Comunali.
Particolare attenzione verrà dedicata alla sostenibilità ambientale dei nostri porti ed alla c.d.
“green economy”, mentre proseguirà l’impegno per lo sviluppo delle “soft infrastructure” o
infrastrutture immateriali, ovvero i sistemi tecnologici ed informatici riguardanti le attività
marittime, le procedure, le operazioni, i servizi portuali e l’info-viabilità integrando e sostenendo gli
sforzi e le sinergie di tutto il cluster portuale inclusi diversi attori istituzionali che operano in porti
di competenza.
Il ruolo di promozione di nuove attività produttive impegnerà l’Autorità Portuale anche
nell’attuazione di interventi mirati nelle aree retro portuali di proprietà ed in tutte le attività di
competenza anche per facilitare la realizzazione delle importanti progettualità del Distretto Nautico
adiacente al porto commerciale.
Anche la procedura prevista dal citato D.L. 43/2013 dell’APQ conseguente all’istituzione
nel territorio di Piombino dell’”Area Industriale di Crisi Complessa” potrà contare sul fattivo
contributo dell’Autorità Portuale.
Infine, l’Autorità Portuale ha bisogno di attuare i propri programmi/progetti in tempi rapidi.
Pertanto, oltre ad utilizzare pienamente ed efficacemente le risorse previste dal recente APQ si
dovranno ricercare nuove possibilità di finanziamento (art.27 Decreto Sviluppo, Fondi UE, canoni e
diritti per nuove attività…..) riservando anche ai privati investitori un ruolo rilevante per le
prossime e future realizzazioni.
Dr. Luciano GUERRIERI
LO SVILUPPO DEL PORTO DI PIOMBINO
L’approvazione del nuovo PRP apre una fase per una reale prospettiva di sviluppo del porto
di Piombino, anche in relazione alle previsioni della Legge 71/2013 di conversione del D.L.43/2013
e la seguente applicazione dell’art.27 del “Decreto Sviluppo” a seguito della istituzione dell’Area di
crisi industriale complessa, obiettivi raggiunti grazie anche all’impegno del Comune di Piombino e
della Regione Toscana.
L’Autorità Portuale è impegnata nell’immediato quale soggetto attuatore per l’attuazione di
rilevanti interventi strutturali, portuali ed ambientali, in grado di rilanciare la competitività del porto
e delle attività industriali connesse. Tali opere vedono impegnato direttamente anche il Presidente
della Regione Toscana in qualità di Commissario Straordinario, secondo quanto previsto dalle
norme sopracitate e dal D.P.C.M. del 4 giugno 2013 secondo il quale il Presidente Rossi è nominato
Commissario “per lo svolgimento delle attività connesse alla realizzazione degli interventi di
implementazione infrastrutturale del porto, per il mantenimento ed il potenziamento dei livelli
occupazionali dell’area siderurgica di Piombino e per superare le gravi situazioni di criticità
ambientale dell’area, al fine di garantire lo sviluppo sostenibile”.
Naturalmente, tali obiettivi potranno essere realmente e più facilmente conseguiti se
potremo contare su di un’efficace e continuata azione del Governo Nazionale e su una puntuale
attenzione dell’Unione Europea.
Questi progetti ed il processo di rilancio di un più complessivo modello di sviluppo potranno
concorrere a fornire una risposta alla crisi complessiva dell’economia dentro la quale il nostro
territorio in particolare ed anche il nostro porto ne hanno subito i devastanti effetti. Basta ricordare
come alcuni importanti utenti del nostro porto hanno ridotto a partire dal 2008 la propria
produzione: Lucchini nel 2007 movimentava 6.055.000 t/a di merci e nel 2012 è sceso a 3.316.000
t/a.; Magona nel 2007 movimentava 831.000 t/a di merci e nel 2012 è sceso a 543.000 t/a. Trattasi
di tendenze generali che hanno riguardato anche gli altri principali porti italiani, in particolare quelli
a servizio delle attività industriali e che proprio per questo richiedono appropriate e tempestive
decisioni nazionali (ed europee) in materia di politica industriale. Ricordiamo che in vent’anni
(ovvero dal 1991 al 2012) la quota media della percentuale sulla produzione manifatturiera
mondiale è passata – secondo Confindustria – per l’Italia dal 5,5 a 3,1 mentre ad esempio quella
della Cina dal 4,1 è balzata al 21,4. Nonostante questo quadro il nostro porto si è mantenuto, anche
se di poco, sopra la quota di 6.000.000 tonnellate ed anche per i passeggeri si è mantenuto
abbondantemente sopra i 3.000.000 con circa 1.000.000 di autoveicoli (per i pax occupiamo il 5°
posto nella classifica nazionale dopo Messina, Napoli, Olbia – Golfo Aranci – Porto Torres e
Civitavecchia).
E’ pertanto evidente come il periodo 2013-2015 di validità del presente POT si presenti
come particolarmente importante per la prospettiva del nostro porto e del nostro territorio. Gran
parte del lavoro dei prossimi 3 anni si pone ad esito degli accordi stipulati e dei risultati
recentemente conseguiti e comunque dei seguenti riferimenti:
• l’approvazione in via definitiva del nuovo Piano Regolatore Portuale da parte della Regione
Toscana in data 26 luglio 2013;
• l’approvazione del D.L. 26 aprile 2013 n.43 e convertito con Legge 24 giugno 2013 n.71
recante “Disposizioni urgenti per il rilancio dell’area industriale di Piombino
…..(omissis)”;
•
•
la sottoscrizione del Protocollo di intesa del 6 agosto 2013 e successivamente dell’APQ da
noi sottoscritto il 13 agosto 2013 riguardante “Interventi di infrastrutturazione,
riqualificazione ambientale e reindustrializzazione dell’area portuale di Piombino”;
l’invio della lettera di invito in data 14 agosto 2013 da parte dell’Autorità Portuale alle
imprese prequalificate per la gara riguardante l’attuazione del progetto di cui al suddetto
APQ e relativo a “Interventi infrastrutturali anche a carattere ambientale in attuazione del
nuovo PRP per il rilancio della competitività industriale e portuale del porto di Piombino”.
A questi riferimenti se ne aggiungono altri di competenza di altri soggetti, o di
programmazione generale, che sono strettamente connessi alle vicende portuali, quali:
→ la classificazione di Piombino quale “Area di crisi industriale complessa” con la
conseguente possibilità e necessità di stipulare lo specifico APQ previsto dall’art.27 del D.L. 22
giugno 2012 n.83, il c.d. “Decreto Sviluppo”, rubricato “Riordino della disciplina in materia di
riconversione e riqualificazione produttiva di aree di crisi industriale complessa”. Nell’APQ
confluiscono progetti di riconversione e riqualificazione industriale promossi con l’utilizzo di tutti i
regimi di aiuto disponibili e relativi ad investimenti produttivi anche a carattere innovativo, la
riqualificazione delle aree interessate, la formazione del capitale umano, la riconversione di aree
industriali dismesse, il recupero ambientale e l’efficientamento energetico dei siti e la realizzazione
di infrastrutture strettamente funzionali agli interventi. Le opere e gli impianti compresi nel Progetto
di riconversione e riqualificazione industriale sono dichiarati di pubblica utilità, urgenti ed
indifferibili.
→ L’approvazione da parte dell’UE dell’ACTION STEEL PLAN , il Piano d’azione per una
siderurgia europea competitiva e sostenibile, congiuntamente alle decisioni del Governo anche a
seguito del Piano del Commissario Straordinario nominato dal Ministro dello Sviluppo Economico
per la crisi Lucchini, dai quali potranno scaturire direttamente ed in conseguenza importanti
decisioni e processi di natura produttiva, occupazionale ed ambientale.
→ La recente approvazione da parte del Parlamento Europeo, del Consiglio e dalla
Commissione della Proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al
riciclaggio delle navi (unitamente allo studio di fattibilità effettuato dall’Autorità Portuale per
l’eventuale accoglienza della nave Costa Concordia nel porto di Piombino). Dalla suddetta
normativa e dalla vocazione siderurgica ed industriale del nostro territorio e dalle possibili
evoluzioni dello stesso ha preso campo la proposta del Presidente della Regione Toscana, da noi
condivisa anche se ovviamente da verificare, di realizzare nel nostro porto un Polo di demolizioni e
riparazioni navali con requisiti di qualità europei certificati con riciclo ed impiego di acciaio a
Km.0.
→ Dobbiamo infine tenere ben presente il ruolo del nostro porto nell’ambito del Sistema
portuale italiano e nell’ambito del progetto TEN-T. Gli orientamenti europei sono al centro di un
processo di riforma avviato dalla Commissione Europea per una nuova concezione della rete transeuropea di trasporto concepita come elemento di connessione fra nodi intermodali, ovvero grandi
aree urbane, porti, aeroporti, interporti. La Commissione Europea ad oggi, ha inserito 14 porti
marittimi italiani (Ancona, Bari, Genova, Gioia Tauro, La Spezia, Livorno, Napoli, Palermo,
Ravenna, Taranto, Trieste, Venezia, Augusta, Cagliari) (partendo da 11) nella lista strategica c.d.
Core Network (prioritaria e da completare entro il 2030) sulla base di criteri prestabiliti e comunque
discutibili (come abbiamo documentato nelle precedenti versioni dei nostri POT), legati ad una
logica analitica parziale che ha fatto perno prevalente sui traffici containerizzati e pertanto in una
logica di politica portuale molto scollegata da una vera politica industriale (peraltro sostanzialmente
assente a livello nazionale e del tutto inefficace a livello europeo rispetto ai problemi generati dalla
crisi economica). Il nostro porto è comunque inserito nella rete TEN-T ma nella c.d. Rete
Comprensiva o Comprehensive Network da completare entro il 2050.
TUSCAN PORT AUTHORITIES
Le Autorità Portuali di Marina di Carrara, Livorno e Piombino il 31 maggio 2010 hanno
sottoscritto un Protocollo di cooperazione per la creazione dell’Associazione Tuscan Port
Authorities (TPA).
Nel proposito dei firmatari, la TPA viene concepita come uno strumento operativo per “fare
dei tre porti un vero e proprio sistema che per dimensioni, massa critica e ventaglio di
specializzazioni funzionali offerte rappresenti un cluster di livello internazionale integrato nelle reti
europee”.
L’Associazione finora non ha prodotto un adeguato livello operativo, ma nel periodo di
vigenza del POT si dovrà avviare una programmazione operativa comune. Questo sarà il compito
dell’organo di indirizzo costituito dai tre Presidenti che a loro volta si dovranno relazionare con i
rispettivi Comitati Portuali.
Inoltre, il D.L. 201/2011 convertito con Legge 214/2011 ha introdotto con l’art.46
“collegamenti infrastrutturali e logistica portuale” la possibilità di promuovere da parte delle
Autorità Portuali sistemi logistici attraverso atti di intesa e di coordinamento con le Regioni, le
Province ed i Comuni interessati, nonché con i gestori delle infrastrutture ferroviarie.
Le finalità esplicitate nella legge sono ricondotte alla realizzazione di infrastrutture di
collegamento tra i porti e le aree retroportuali e gli interventi di coordinamento devono essere mirati
all’adeguamento dei Piani Regolatori Portuali e dei PRG in previsione e per le esigenze di quanto
previsto dalla normativa comunitaria con riferimento ai corridoi trans europei, senza causare
distorsione alla concorrenza tra i sistemi portuali.
In questo quadro le tre Autorità Portuali si sono date un primo programma che nel presente
documento viene riportato usando il medesimo testo.
•
Obiettivi operativi Tuscan Port Authorities
Gli obiettivi operativi della TPA non si discostano dalle strategie complessive e preesistenti
delle tre Autorità Portuali. Infatti si tratta di dare corso ad un’Associazione che ha il compito
sempre di promuovere i tre porti ed i sistemi logistici ad essi collegati ma in questo caso li
rappresenta e li presenta uniti sotto un’unica egida, un unico sistema, che offre una gamma di
servizi e di soluzioni più ampia in quanto abbraccia competenze e professionalità complete in ogni
settore del trasporto merci.
Lo scopo principale infatti, rimane quello di “catturare” il crescente traffico merci verso i
porti toscani ed il costruendo sistema logistico toscano, elaborato dal Masterplan della Regione
Toscana. L’obiettivo è quello che gli operatori, nazionali ed esteri, della logistica,
dell’import/export e dei trasporti in genere individuino la costruenda piattaforma logistica toscana
quale piattaforma commerciale per il Centro Italia, vincendo la concorrenza dei porti e/o sistemi
logistici concorrenti.
Il primo step operativo è quello di svolgere un’efficace campagna comunicativa e
promozionale nel potenziale bacino territoriale di utenza, si pensi alla Toscana, alle Marche,
all’Emilia Romagna ed all’Umbria, ma anche a livello internazionale nei paesi del Mediterraneo,
dell’Europa centrorientale e nei paesi con un’economia caratterizzata da un elevato ritmo di
crescita, quali la Cina e l’India.
•
Esecutività
La strategia degli interventi da effettuare in prima battuta è quella di comunicare, in più
momenti, la nascita e le finalità della TPA alle istituzioni, agli operatori locali, nazionali ed esteri.
La strategia comunicativa dovrà prevedere quattro interventi di comunicazione, individuati
in base alle funzioni ed alla, per così dire, “territorialità” dei destinatari del progetto.
In particolare si tratterà di:
1. organizzare una conferenza stampa di presentazione presso la sede della Regione Toscana
con i soggetti istituzionali nazionali e regionali dei settori di interesse (trasporti e
commercio);
2. organizzare un workshop con tutti i soggetti imprenditoriali dei vari settori produttivi;
3. organizzare un workshop con tutti gli operatori nazionali del settore, nell’ambito di una
manifestazione fieristica di logistica in Italia
In questo quadro l’Autorità Portuale opererà per lo sviluppo del porto, lavorando
nell’innalzamento dei requisiti di competitività in stretto rapporto con gli stessi utenti del porto,
favorendo soluzioni “personalizzate” alle esigenze degli attuali e futuri utilizzatori nelle filiere
prioritariamente connesse alle vocazioni del porto: le rinfuse solide (dove abbiamo il 5° porto in
Italia) e le merci varie, i traghetti e le Autostrade del Mare, incentivando anche la nascita di traffici
crocieristici in una logica di integrazione e di interesse reciproco con l’Elba e con gli altri porti
toscani, particolarmente quello di Livorno, sempre comunque pronti a raccogliere le richieste
provenienti dal mercato.
Particolare attenzione verrà dedicata alla sostenibilità ambientale, alla green economy, alle
problematiche energetiche, all’innovazione ed ai sistemi informativi.
L’ATTUAZIONE DEL NUOVO PRP
Non appena approvato il PRP (il 26 luglio 2013) e sottoscritto l’APQ (il 13 agosto 2013)
sopra richiamato l’Autorità Portuale ha attivato la gara (il 14 agosto 2013) tra le imprese selezionate
per il progetto da 111 milioni di Euro che dovrà essere attuato con procedura di urgenza e quindi
con una forte capacità di produzione da parte dell’impresa aggiudicataria. I lavori ci consegneranno
circa 1,2 Km. di molo di sottoflutto, una banchina 370 mt x 50 mt x -20mt di fondale, un piazzale di
circa 80.000 mq., un canale di accesso a -20 metri. Opere, come noto, rispondenti ad una logica di
competitività del porto e dei traffici industriali (che richiedevano un ATF per il fondale
recentemente approvato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici) ma idonee anche ed
eventualmente ad ospitare la nave Costa Concordia.
Per la fasi successive dovranno essere effettuate le necessarie progettazioni e reperite le
necessarie risorse. Rispetto a quest’ultime occorre effettuare una ricognizione nell’ambito
dell’attuazione delle leggi richiamate, nell’utilizzazione in fondi europei, nella ripresa di interventi
finanziati da privati nella forma del Project Financing.
L’Autorità Portuale procederà intanto verso la realizzazione di studi progettuali di fattibilità
e di progressiva progettazione per i seguenti possibili interventi:
•
•
•
lo studio fattibilità per una Piattaforma di demolizione e riciclo navi a partire dalle opere già
bandite, in attuazione della proposta di Regolamento UE sopra richiamata che si applica alle
navi che rientrano nell’ambito della Convenzione di Hong Kong e che istituisce l’obbligo di
smaltimento in impianti accreditati (anche fuori dall’OCSE);
la progettazione dell’allungamento del Molo Foraneo sovra flutto (450 metri) e
realizzazione in fasi del Terminal Crociere (opera quest’ultima finanziabile anche da
privati);
la progettazione della realizzazione (per fasi) della banchina di riva e completamento della
Darsena Grande Nord Est comprensiva del dragaggio e bonifica.
ACCESSIBILITA’ ED AREE RETROBANCHINA E RETROPORTUALI
Il Protocollo di intesa del 6 agosto 2013 e l’APQ del 13 agosto 2013 prevedono una
accelerazione della tempistica di approvazione del progetto della SS398 da parte del CIPE. Occorre
sorvegliare e continuamente pungolare il Governo Nazionale, Responsabile dell’attuazione
dell’opera di collegamento con il porto e, come noto, dell’Autostrada Tirrenica, affinché partano i
lavori per questa opera prioritaria e strategica.
Il porto comunque potrà fruire della viabilità interna di stabilimento c.d. “Strada Dalmine”
per la fase di realizzazione lavori e provvederà a concordare con il Comune il percorso per
realizzare la bretella di collegamento tra le nuove banchine e la viabilità attuale fino alla rotatoriadi
Gagno che verrà modificata, realizzando anche la rotatoria nell’area delle Terre Rosse tale da
collegare anche la c.d. “area ex – Irfid”.
L’Area ex – Irfid (circa 30 ettari) è interessata dall’elaborazione di un Piano attuativo che
l’Autorità Portuale sta studiando insieme al Comune per la realizzazione di lotti per l’insediamento
di imprese logistiche, portuali, commerciali, piccolo industriali etc…., consentendo anche un
ampliamento all’esistente punto di ormeggio attraverso la risagomatura del fosso Terre Rosse. Una
nuova viabilità collegherà l’area, che dovrà essere preventivamente bonificata, con la futura SS398
e con l’attuale viabilità intercettando la rotatoria esistente.
L’Autorità Portuale sta comunque lavorando per acquisire altre aree di proprietà privata o
eventualmente reincamerare nel Demanio Marittimo organizzandole e destinandole
all’insediamento di nuovi traffici ed attività collegate al porto. Tra queste l’area retrostante l’ex –
agglomerato che è particolarmente adatto per i traffici Dalmine e che l’azienda potrà attrezzare, una
volta acquisita la titolarità. L’elaborazione del Piano Lucchini e le decisioni istituzionali forniranno
ulteriori indicazioni operative in merito alla messa a disposizione di nuove aree a disposizione del
porto.
Se le risorse lo consentiranno si provvederà ad attrezzare a piazzale anche le aree di
Montegemoli.
DRAGAGGI E BONIFICHE DEL PORTO ED AREE DI COMPETENZA
Ad oggi possiamo affermare che le aree marine di competenza dell’Autorità Portuale incluse
nel SIN sono state e stanno per essere caratterizzate. Infatti in questi anni l’Autorità Portuale ha
provveduto ad effettuare le seguenti caratterizzazioni:
1. l’area portuale “storica”;
2. l’area marina interessata dal nuovo PRP;
3. l’area marina interessata dal nuovo canale di accesso a – 20 metri;
4. l’area c.d. della Chiusa
I dati delle suddette caratterizzazioni sono tutti disponibili (fig. ). Entro il 2013 l’ISPRA
provvederà ad iniziare (gara effettuata) la caratterizzazione dell’area marino costiera inclusa nel
SIN di Piombino che consiste nelle aree interessate dai porti turistici e dal mare antistante il porto
fino alla Centrale (fig.
).
Si potrà pertanto provvedere nell’ambito dei progetti di sviluppo del porto ed attuativi del
nuovo PRP indicati precedentemente ad attuare le necessarie bonifiche e/o approfondimento dei
fondali, proseguendo quanto già realizzato nell’area antistante il I° banchinamento Variante II o in
fase di realizzazione per il nuovo canale di accesso e la nuova banchina nella Darsena Grande Nord
Est.
Per le aree a terra si dispone delle caratterizzazioni delle aree Variante II, ex –Irfid e
demaniali marittime industriali per elaborare eventuali progetti di bonifica per iniziative tese a
creare nuovi traffici e nuova occupazione.
I PORTI ELBANI DI PORTOFERRAIO, RIO MARINA E CAVO
PORTOFERRAIO
Nel porto di Portoferraio è prevista l’attuazione, a seguito di specifica convenzione,
dell’avvio dei lavori funzionali al completamento dell’arredo urbano in Calata Italia, con
realizzazione di parcheggi, marciapiede e rotatoria centrale, come segue:
• realizzazione lato terra, lungo la viabilità pubblica di una pista ciclabile giustapposta al
marciapiede e separato da quest’ultimo da un’aiuola dove saranno posizionati i lampioni
della pubblica illuminazione a doppio braccio e impiantate essenze arbustive;
• realizzazione lato mare, lungo il bordo interno banchina di aiuola con posizionati all’interno
lampioni ad un braccio ed essenze arboree ornamentali tipo Washingtonia;
• realizzazione di rampa e scala per accesso al livello banchina;
• realizzazione di rotatoria in sostituzione dell’intersezione a raso esistente;
• realizzazione di marciapiede pedonale lato edifici esistenti in modo tale da servire il tratto di
viabilità tra la zona porticata della calata e la biglietteria Toremar;
• sistemazione zona a parcheggio lungo detta viabilità.
Stazione Marittima nei locali del Palazzo ex – Cromofilm. Lo studio progettuale di fattibilità
è stato realizzato e sono disponibili due soluzioni. Entro il 2013 occorre effettuare il confronto con
il Comune e la consultazione con gli operatori portuali. Successivamente nel 2014 l’opera potrà
essere definitivamente progettata e messa in esecuzione in quanto il finanziamento è già disponibile.
Adeguamento Tecnico Funzionale. Lo strumento di pianificazione può essere elaborato
entro l’anno 2013 e può consentire:
1. l’allungamento della banchina Alto Fondale antistante la Calata Depositi tale da far
accostare navi di più grande dimensione, salvaguardando con idonee soluzioni l’armamento
della pesca;
2. un dragaggio funzionale all’accosto in sicurezza alla suddetta banchina;
3. l’ampliamento della banchina alla radice del Molo 1 funzionale al miglioramento della
capacità di incolonnamento ed in una soluzione che consenta un adeguato ed utile raccordo
con il porto turistico nell’area ESAOM pianificato dal Comune.
In linea generale, l’Autorità Portuale ritiene utile organizzare un’occasione di confronto con
le Istituzioni elbane e con le Rappresentanze delle categorie economiche e sociali in modo tale da
verificare la possibilità di contribuire fattivamente e costruttivamente ai percorsi dello sviluppo
locale dell’Elba.
RIO MARINA
L’Autorità Portuale sta avviando il confronto con la nuova Amministrazione sulla base del
progetto di ATF del porto già elaborato per verificare la condivisione della proposta, anche in
rapporto alla necessaria espressione di formale parere di non contrasto con la pianificazione
comunale. L’ATF si propone di pervenire in tempi rapidi alla fattibilità urbanistica di alcune opere
necessarie e più urgenti, rimandando ad un eventuale nuovo PRP interventi più consistenti che
consentano di conseguire i risultati di potenziamento vero e proprio dello scalo nell’ottica di una
concezione dell’infrastruttura di riferimento per il versante orientale dell’Elba (realizzazione di un
ulteriore accosto per le navi di linea, possibilità di manovra di ormeggio della nave sostanzialmente
protetta dalle strutture foranee)
SERVIZI DI LINEA
Il tema dei servizi di linea è stato in questi anni al centro dell’operato dell’Autorità Portuale,
impegnata a ricercare risposte e soluzioni ai temi della concorrenza e del riequilibrio del mercato in
una situazione di limitazione delle infrastrutture disponibili ed a fronte di un eccesso di domanda
con riferimento in particolare, al periodo estivo. In questo quadro l’Autorità Portuale, dopo aver
contribuito a far attuare il provvedimento AGCM rivolto alle compagnie di navigazione,
facilitandone l’applicazione con le proprie normative, ha interpretato e svolto le proprie competenze
per garantire anche soluzioni di assetto dei servizi che garantissero anche la sicurezza della
navigazione (collaborando in tal senso con le competenze proprie dell’Autorità Marittima) ed
un’adeguata offerta di servizi invernali, rispetto ai quali è tuttavia sempre imminente un rischio
potenziale di riduzione quali-quantitative. Da questo punto di vista (l’assetto annuale dei servizi, in
particolare durante l’inverno) l’Autorità Portuale non ha la medesima visione dell’AGCM il cui fine
istituzionale è quello di garantire “solo” il mercato e la concorrenza. L’Autorità Portuale invece
aggiunge a questa finalità (comunque presente) anche l’esigenza di mantenere un adeguato livello
dei servizi durante tutto l’anno, quando il mercato dell’offerta dei servizi di linea si riduce per ovvi
motivi di sostenibilità economica.
Pertanto, l’Autorità Portuale ritiene di dover confermare la propria posizione che
sostanzialmente prevede di mantenere la propria regolamentazione, salvo aggiustamenti o
modifiche che in futuro verranno ritenute eventualmente necessarie, aggiungendo che qualora il
mercato non riuscisse a mantenere nel tempo almeno lo storico livello dei servizi invernali si
dovranno prevedere adeguate iniziative per garantire il diritto dell’utenza (in particolare
popolazione residente e pendolari) ad un servizio “minimo” non inferiore a quelli finora effettuati.
GREEN PORT
L’attività dell’Autorità Portuale di Piombino e dell’Elba si è caratterizzata in questi anni per
una grande attenzione alle problematiche ambientali, in particolare verso tutte le questioni
riguardanti le necessarie attività e messa in sicurezza e bonifica, senza le quali non sarebbe stato
possibile attuare i progetti di nuova infrastrutturazione. Al tempo stesso tutta la nuova
programmazione (nuovo Piano Regolatore Portuale di Piombino e di Rio Marina) è stata elaborata
secondo i più moderni criteri di salvaguardia ambientale e comunque é/sarà sottoposta alle verifiche
previste: Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).
In quest’ambito va ricordato l’ottenimento nel giugno 2009 da parte dell’Autorità Portuale
della certificazione di qualità UNI EN ISO 14001 “ per le attività di pianificazione, progettazione,
supervisione delle opere svolte allo sviluppo dei porti; di amministrazione, promozione
sorveglianza e controllo dell’area portuale di competenza delle operazioni portuali, dei servizi ad
essi connessa, dei traffici portuali; di programmazione, affidamento e controllo dei servizi di
interesse generale; di pianificazione, affidamento e controllo della manutenzione ordinaria e
straordinaria delle parti comuni dell’ambito portuale, ivi comprese le attività di dragaggio, bonifica
e mantenimento dei fondali per i porti di Piombino, Portoferraio, Rio Marina e per l’approdo di
Cavo”.
In ogni caso l’Autorità Portuale svilupperà le proprie progettualità tese ad implementare il
programma di gestione ambientale, nel quale vanno ricompresi i seguenti settori di attività indicati
in via esemplificativa e non esaustiva:
• verifica applicazione Regolamento UE per il riciclo delle navi;
• bonifiche e dragaggi;
• sperimentazione ed attuazione di tecniche innovative di dragaggi, trattamenti dei sedimenti,
gestione delle vasche di colmata ecc;
• impiantistica comune alla gestione dei rifiuti prodotti dalle navi;
• iniziative di risparmio energetico e di produzione energetica con fonti rinnovabili;
• monitoraggi ambientali: aria, acqua, suolo, rumore;
• monitoraggi biologici;
• procedure di valutazione Ecoport;
• utilizzo combustibili ambientalmente più compatibili nei traghetti ed adeguamento strutture
portuali.
PERSONALE E FORMAZIONE
L’ultima pianta organica dell’Autorità Portuale di Piombino è stata adottata con delibera del
Comitato Portuale n. 24/12 in data 21 dicembre 2012.
La stessa pianta organica integra una razionalizzazione dei servizi e degli uffici anche nei termini di
cui all’art. 2 del D.L. 95/12, convertito in Legge 7 agosto 2012 , n. 135 (c.d. “spending review 2”),
in relazione al quale giova richiamare il recente parere espresso dal Dipartimento della Funzione
Pubblica con nota n. 0042535 del 23 ottobre 2012, per cui le autorità portuali, pur escluse dalle
previsioni dell’anzidetto art. 2, debbono tener conto delle raccomandazioni del Ministero delle
Infrastrutture e Trasporti - quale ministero vigilante -, atteso il valore di previsione normativa di
indirizzo delle disposizioni di che trattasi, in coerenza con le disposizioni generali di riduzione e
contenimento della spesa pubblica introdotte dalla legge.
In definitiva, tale p.o. si pone in continuità con l’organizzazione che l’AP si è data negli anni
portando ad ulteriore affinamento ruoli e responsabilità, a fronte di una evoluzione (anche)
normativa della Pubblica Amministrazione che, soprattutto nel personale dipendente, pare
riscontrare le (uniche) risorse spendibili per una azione amministrativa che sia davvero utile ed
efficace per i cittadini.
Ai sensi e per gli effetti della Legge 190/12 recante “Disposizioni per la prevenzione e la
repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” è stato adottato il
“Piano Triennale di prevenzione della corruzione”; in seno alla struttura organica dell’Autorità
Portuale, quale ufficio di coordinamento con le aree funzionali dell’Ente, è stato istituito il
“Comitato Permanente di Coordinamento e Compliance” preposto, oltre che alle funzioni in materia
di prevenzione alla corruzione, anche a funzioni di raccordo e collegamento con le materie di
digitalizzazione, informatizzazione, semplificazione, privacy e trasparenza.
Ai sensi e per gli effetti del D.lgs. 150/2009 recante “Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in
materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle
pubbliche amministrazioni” è stato dato corso al “Progetto per lo sviluppo organizzativo finalizzato
alla realizzazione di un Sistema per la Gestione delle Performance”; progetto che, allo stato in via di
sperimentazione, sarà attuato a partire dal 2014 in via definitiva per entrare a regime nel 2015.
Esso, concernente il sistema premiante/premio di produttività attraverso l’adozione di una
metodologia unica per tutti i dipendenti e i criteri per la distribuzione degli incentivi secondo
principi di meritocrazia, si fonda sul principio che la “produttività” deve essere necessariamente
legata alle logiche della programmazione e controllo, con l’obbligo di verificare il diritto alla
distribuzione dell’incentivo in base al grado di raggiungimento degli obiettivi, misurato attraverso il
sistematico impiego di opportuni indicatori di risultato. La retribuzione di risultato conserva,
pertanto, il suo forte valore di leva gestionale per incentivare in futuro il personale a raggiungere gli
obiettivi assegnati alla struttura di afferenza.
La prossima pianta organica, oltre a valorizzare le competenze acquisite dai dipendenti, sarà
pertanto riorganizzata alla luce delle numerose novità legislative intervenute e al fine di migliorare
la “performance” individuale dei dipendenti.
Compatibilmente con i vincoli introdotti dal D.L. 78/2010 (il quale prevede che a decorrere dal
2011 la spesa per attività di formazione sia non superiore al 50% della spesa sostenuta nel 2009)
l’ente si propone di proseguire nella qualificazione delle proprie risorse umane, utilizzando i fondi
interprofessionali (FART) che già con successo hanno coinvolto tutto il personale dipendente e
continuando a lavorare per trovare finanziamenti europei (come nel caso del Progetto Leonardo, di
cui nel 2014 sarà dato corso alla 2^ fase, dopo la 1^ fase dell’anno corrente).
SECURITY E SAFETY
SECURITY
Nell’anno 2013 sarà completato il processo di revisione periodica delle Valutazioni di
Sicurezza e dell’Analisi dei Rischi delle Port Facilities del porto Piombino (Terminal Banchine
Pubbliche – Terminal Lucchini) e del porto di Portoferraio. A completamento di tali revisioni si
procederà all’aggiornamento dei relativi Piani di Security.
La Sala Controllo dell’Autorità Portuale, attualmente gestita dalla società partecipata Port
Security Piombino, quale centro di coordinamento operativo dell’Ente, nel corso del 2013 sarà
definitivamente corredata di un sistema Radar in Banda X che consentirà il monitoraggio degli
accessi in porto via mare di ogni tipo di unità, integrato da un sistema Oil Spill Detectrot (OSD) e di
un sistema di monitoraggio delle onde e delle correnti.
In merito all’evoluzione e all’aggiornamento dei sistemi esistenti, è in programma
un’integrazione del sistema di videosorveglianza del porto di Portoferraio, con lo scopo di garantire
la più ampia copertura delle varie banchine portuali in maniera tale da consentire la formale
“certificazione” ai fini di security di tutte le banchine. Per quanto concerne il porto di Piombino
invece, la piattaforma di gestione del sistema TVCC gradualmente transiterà dal sistema analogico
al sistema digitale ip.
SAFETY
Nell’anno 2013 si completerà il processo di allestimento in banchina di “Punti SOS”, ove
saranno concentrati in un'unica postazione: il citofono di emergenza, direttamente collegato alla sala
controllo; un defibrillatore automatico elettronico DAE; sistema carrellabile per l’estinzione
incendi.
Detti interventi, riguarderanno sia le aree operative in cui si registrano operazioni portuali
connesse a merci, sia le aree “pubbliche” frequentate dai passeggeri in attesa di imbarco.
Tutti i porti di giurisdizione saranno interessati da una revisione dei sistemi di protezione e
di prevenzione di possibili incidenti connessi alla potenziale rottura dei cavi di ormeggio, ovvero la
protezione delle bitte e delimitazione del ciglio banchina, soprattutto nelle aree frequentate dai
passeggeri.
Una netta separazione del traffico passeggeri dal traffico merci, obiettivo presto realizzabile
in ragione degli interventi infrastrutturali in corso e di quelli già programmati, sarà possibile ed
oggetto di approfondita analisi, al fine di eventualmente ridisegnare dei percorsi pedonali diversi,
eventualmente attrezzati anche per agevolare la mobilità dei soggetti diversamente abili.
Per quanto concerne i “grandi rischi”, nel corso del 2013 saranno avviate le procedure
amministrative per la revisione periodica del Rapporto Integrato di Sicurezza Portuale (RISP).
INNOVAZIONE
La crescita e la competitività di un porto è direttamente proporzionale allo sviluppo delle
opere cosiddette “immateriali”, per questo quello dell’informatizzazione è un settore attraverso il
quale l’Ente intende far proseguire la propria crescita. La creazione di un Port Community System
(PCS), quale PortoFacile, susseguito e integrato al sistema Hacpack-PTS, è stato l’apripista ad una
stagione di ”semplificazione” dei procedimenti amministrativi connessi all’operatività portuale.
Tuttavia, la necessità di integrarsi con i sistemi informatici delle altre pubbliche
amministrazioni con cui gli operatori portuali si interfacciano, sarà l’obiettivo del prossimo triennio,
anche in conformità alle Direttive Comunitarie in materia di “Single Window”.
PROMOZIONE E COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE
Considerato che in ogni struttura informatizzata, la continuità operativa (business
continuity), la tutela, la protezione e la sicurezza dei sistemi, nonché dei dati da essi trattati, è
fondamentale, pertanto in ragione di un rapporto altamente fiduciario intrattenuto con la propria
partecipata, mediante la Port Nell’ambito della funzione che la legge 84/94 attribuisce alle Autorità
Portuali di promozione delle operazioni portuali e delle altre attività commerciali ed industriali che
si svolgono all’interno dei porti, l’Autorità Portuale, nel triennio di riferimento, intende perseguire
fondamentalmente tre obiettivi, in ragione delle diverse vocazioni e caratteristiche dei porti
interessati da traffico internazionale:
- il primo è quello di promuovere e far conoscere, sia in ambito nazionale che internazionale, il
porto di Piombino quale scalo multipurpose (e non solo traghettistico), nell'intento di aumentare
i propri traffici commerciali;
- il secondo consiste nella promozione mirata del progetto di sviluppo del porto di Piombino allo
scopo di individuare interlocutori o partner interessati ed in grado di investire nella
realizzazione delle infrastrutture previste in funzione dei progetti logistici o industriali che si
propongono successivamente di gestire. Una parte delle risorse destinate alla promozione
verranno pertanto impiegate per questa finalità che si configura con un valore altamente
strategico;
- il terzo è quello di promuovere, per incrementarlo, il traffico crocieristico del porto di
Portoferraio sia in ambito nazionale che internazionale.
Le azioni che l'Autorità Portuale intende attuare per perseguire il primo obiettivo rientrano
prevalentemente nel concordare le iniziative promozionali con la Tuscan Port Authorities,
Associazione fra le autorità portuali toscane, al fine di svolgere una promozione comune, nei
confronti di operatori ed aree/paesi nazionali ed esteri, dei tre porti toscani, attraverso la
partecipazione a fiere di settore e/o scouting.
L'Autorità Portuale inoltre parteciperà alle missioni commerciali organizzate dall'ICE, da
Assoporti e/o dalla Regione Toscana, qualora dovessero riguardare aspetti legati alla logistica ed
alla portualità.
A questo si lega e si integra il secondo obiettivo, da perseguire attraverso incontri mirati
(B2B) nell’ambito delle suddette missioni.
Obiettivo fondamentale è quello poi di elaborare un programma di contatti, visite, intese con
le Camere di Commercio, Associazioni Industriali e aziende di logistica, in particolare quelle
presenti nella Toscana Meridionale, alle quali presentare il porto al fine di concordare una comune
programmazione su cui impegnare in sinergia le rispettive strutture e risorse.
Per quanto riguarda il terzo obiettivo, l’Autorità Portuale parteciperà alle edizioni annuali
del Seatrade Cruise Shipping Convention di Miami, il salone espositivo più importante al mondo
dedicato alle crociere, con l’intento di promuovere e dare la più ampia conoscenza possibile del
porto di Portoferraio quale scalo crocieristico dell’Isola d’Elba nel sempre crescente mercato delle
crociere e ai Seatrade Med, che si svolgono ogni due anni.
L'Autorità Portuale continuerà a gestire il servizio di accoglienza dei crocieristi, con
l’allestimento di un gazebo sulle banchine per la distribuzione di depliants e cartine e con
l’organizzazione di iniziative collaterali, quali la consegna di omaggi ai comandanti delle navi di
maggior prestigio.
L’Autorità Portuale valuterà inoltre una presenza attiva nell’ambito del nuovo locale alla c.d.
“Gattaia” di Portoferraio.
A supporto di tutte le suddette iniziative, verranno realizzati una serie di prodotti
promozionali e pubblicitari, cartacei ed informatici.
Per quanto riguarda il traffico crocieristico, nei prossimi anni si dovrà iniziare a
programmare anche la promozione del porto di Piombino in questo segmento, in seguito alla
disponibilità di banchine per questa tipologia di nave ed all’interessamento di alcuni operatori di
questo settore.
Per quanto concerne gli aspetti legati alla comunicazione, ogni anno verrà elaborato un
piano di Comunicazione, che individuerà di anno in anno gli obiettivi, gli strumenti e le azioni in
questo settore, secondo le regole e con gli strumenti indicati nella legge 150/2000.
In particolare, considerata la enorme mole di interventi infrastrutturali previsti nei prossimi
anni e dunque i delicati rapporti con tutti gli stakeholders coinvolti, si prevede un supporto esterno
per la comunicazione, che curi in particolare gli aspetti legati allo sviluppo delle opere previste dal
Piano Regolatore Portuale.
Infine l'Autorità Portuale ha attivato una collaborazione per la realizzazione di un libro
promozionale sulla storia del porto di Piombino. Successivamente si attiverà per realizzarne un
secondo riguardante i porti elbani.
PROGETTI COMUNITARI
L'Autorità Portuale è leader del progetto comunitario "Elba - Integrated eco - friendly
mobility services for people and goods in small islands", che si propone di ottenere una riduzione
degli impatti della mobilità locale delle persone (residenti, pendolari, turisti, ecc.), una riduzione
degli impatti del traffico veicolare privato nei periodi di picco stagionale ed una riduzione degli
impatti dovuti al trasporto/distribuzione delle merci in arrivo nell’isola ed alla logistica «interna».
I partner del progetto sono il Comune di Rio Marina, Azienda Trasporti Livornesi SpA, SOFTECO
SISMAT Spa, MEMEX Srl e l’Autorità Portuale di Corfù.
Il progetto ha una durata complessiva di 3 anni (prorogata poi di 6 mesi) – terminerà dunque
a marzo 2014 - per un valore complessivo di circa 1.800.000 euro.
Gli interventi elaborati sono finalizzati al miglioramento del servizio di trasporto pubblico
sostenibile perseguito mediante utilizzando mezzi ad emissione zero ed all'ottimizzazione degli
aspetti della gestione logistica riguardanti la distribuzione delle merci.
L'Autorità Portuale è inoltre capofila di un progetto denominato SIC (Sicurezza –
Intermodalità – Competitività) della durata di 3 anni – terminerà nel maggio 2015 - per un valore
complessivo di circa 1 milione e 500.000 euro. Il progetto, che mira al miglioramento della
competitività del sistema dei collegamenti portuali, dei servizi connessi e dei sistemi di sicurezza
dell’area transfrontaliera Toscana- Corsica, vede tra i partner l'Autorità Portuale di Livorno, la
Camera di Commercio dell'Alta Corsica, Ires, Moby S.p.A., Forship S.p.A., la Regione Toscana e la
Provincia di Livorno.
L’obiettivo dell’Autorità Portuale nei prossimi anni è quello di ricercare altri
cofinanziamenti per i progetti di sviluppo che la interessano, attraverso gli strumenti di
programmazione comunitaria.