Commento ai lavori di ampliamento del Canale di Panama e all

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Commento ai lavori di ampliamento del Canale di Panama e all
Commento ai lavori di ampliamento del Canale di Panama e
all’ammodernamento del Porto di Mariel
Nel corso degli ultimi decenni il processo di globalizzazione dell’economia mondiale ha portato ad una
crescita del commercio internazionale. Le ragioni di questo sviluppo sono molteplici: il decentramento delle
attività produttive, le mutate caratteristiche nella divisione internazionale del lavoro, la specializzazione
produttiva, le rivoluzioni tecnologiche intercorse, il conseguimento dell’obiettivo di catching-up da parte di
alcuni Paesi in via di sviluppo ed il conseguente aumento dei redditi e della domanda.
Tutti questi fenomeni hanno aumentato considerevolmente le relazioni commerciali a livello globale e, in
questo contesto, il servizio di trasporto ha avuto un ruolo fondamentale nel trasferire beni e persone in
maniera sempre più rapida.
La crescita del traffico in container ha avuto, rispetto agli altri comparti del traffico marittimo commerciale,
un impatto certamente maggiore nell’organizzazione degli spazi geografici e della gestione d’impresa, con
una serie di effetti che sono sinteticamente individuabili in:
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Costante crescita delle dimensioni navali (gigantismo navale);
Riorganizzazione delle rotte commerciali (servizi pendulum, hub&spoke);
Integrazione (verticale e orizzontale) degli operatori;
Crescente peso della logistica e del fattore “tempo”, derivante da filosofie gestionali basate su una
produzione trainata” dalla domanda del consumatore finale;
Specializzazione e forte polarizzazione dei terminal portuali dedicati a questo tipo di traffico;
Passaggio da un’economia portuale di tipo labour-intensive (prevalenza del fattore lavoro) ad
un’economia space- intensive e capital-intensive, caratterizzata da una sempre crescente richiesta
di spazi per lo stoccaggio e la movimentazione, e di capitali per gli investimenti in strutture dedicate
ed in sistemi tecnologici ed informativi più avanzati;
Crescente conflittualità tra funzioni portuali e funzioni urbane, con decentramento degli spazi
portuali in aree costiere periferiche;
Mutamento del ruolo del porto, che da polo di attrazione di attività diventa un nodo da integrare
sinergicamente in una più ampia rete distributiva.
L’intervento per ampliare il Canale di Panama rappresenta oggi l’opera ed il tema probabilmente più di
rilievo nell’ambito della navigazione
marittima globale, poiché sono molti i
cambiamenti che apporterà alla
circolazione delle merci e relativa
logistica.
L’ampliamento del Canale di Panama,
il progetto più importante per il
futuro del Paese, consentirà il
passaggio delle cosiddette navi “postpanamax”in grado di trasportare
indicativamente fino a 12000 TEU, contro i 5000 TEU massimi attualmente consentiti dalle attuali strutture.
Il trasporto container su scala mondiale sembra essere arrivato ad un limite in relazione al gigantismo
navale ed al necessario adeguamento dei porti (pescaggi, gru da banchina ecc).Il segmento delle navi porta
container costituirà il principale motore della crescita del traffico del Canale e all’interno di questo tipo di
transiti, il commercio tra il Nord-Est asiatico e la costa Est delle Americhe.
In previsione quindi di questi mutamenti nei flussi di traffico delle merci è importante la creazione di un
sistema hub-and-spoke sotto forma di hub di trasbordo regionali, dal momento che molti porti orientali
dell'America (sia del Nord che del Sud) attualmente non sono in grado di ospitare le navi più grandi postPanamax. Ciò consentirebbe alle navi di grandi dimensioni di arrivare ad un porto di trasbordo centrale,
dove il loro carico sarebbe poi scaricato e messo su navi più piccole che potrebbero condurre le merci negli
altri porti. In vista di questo scenario in rapida evoluzione, Cuba non vuol farsi trovare impreparata :
Quindi è già in fase di ampliamento ed ammodernamento , a cura del "gigante" brasiliano Odebrecht, il
Porto di Mariel ubicato nella costa nord di Cuba con l'intenzione di trasformarlo nel maggior porto
industriale nell'area dei Caraibi e che sarà affidato alla gestione operativa e commerciale alla PSA
International, una Compagnia con base in Singapore e di proprietà cinese che ha attualmente in gestione
anche i porti di Panama.
Nei programmi immediati del Governo cubano tutti gli attuali servizi industriali del Porto dell'Avana
verranno spostati al Porto di Mariel che sarà in grado di accogliere navi post-Panamax e movimentare oltre
2 milioni di contenitori per anno e quei contenitori destinati come import/export alla movimentazione
interna, potranno contare anche su una rinnovata rete ferrovia in partenza dalle banchine portuali.
Come conseguenza di questo trasferimento di competenze, il Porto dell'Avana verrà ampliato nei Terminali
specializzati per Navi da Crociera ed altri usi turistici eco-friendly.