Etiopia

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Annual Report 2009
Centro Italiano Aiuti all’Infanzia
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CIAI può vantare il Marchio dell’Istituto Italiano della Donazione
in quanto aderente ai principi della Carta delle Donazioni.
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Annual Report 2009
Indice
Lettera del Presidente
pagina 5
Chi siamo
pagina 6
I punti focali dell’anno
pagina 8
Il Sostegno a distanza
pagina 10
I progetti di cooperazione
Progetti conclusi
pagina 11
Progetti in corso
pagina 18
Nuovi progetti
pagina 34
L’Adozione internazionale
pagina 44
Raccolta fondi e comunicazione
pagina 46
Attività culturali e Centro Studi
pagina 48
Gli indici fondamentali
pagina 51
Il Bilancio d’esercizio
pagina 52
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Lettera del Presidente
I
l 2009, di cui trovate nelle pagine che seguono ampia e dettagliata rendicontazione, non è stato facile per la nostra
associazione così come per altre realtà del variegato mondo no profit. La crisi economica ha gravato anche sui nostri
sostenitori ed è stato decisamente più difficile riuscire a mantenere gli impegni presi con i nostri partner e con i nostri beneficiari.
Ma una nota positiva in tutto ciò, c’è stata ed è rappresentata dall’accresciuto senso di partecipazione e di attaccamento
all’associazione che abbiamo percepito da parte dei nostri sostenitori, anche di quelli che si sono visti costretti a ridurre
il loro contributo.
In molti modi diversi, nel corso di questo anno difficile, abbiamo avuto modo di parlare con i sostenitori; molti di loro li
abbiamo incontrati di persona nel corso degli appuntamenti organizzati sul territorio, altri ci hanno più volte chiamato
al telefono per spiegarci le loro difficoltà, per trovare, insieme a noi, un modo nuovo e diverso per poter continuare a farci
arrivare il loro sostegno. Grazie a questa rinnovata fiducia, a questo accresciuto calore abbiamo trovato gli stimoli giusti per continuare con serenità e determinazione il nostro lavoro. Perché sappiamo che tanti bambini, tante donne, tante
famiglie hanno ancora bisogno del nostro sostegno e della nostra collaborazione per poter cambiare la loro esistenza. Per questo, e scusateci se a volte possiamo sembrarvi insistenti, non smetteremo mai di chiedere, di cercare nuovi compagni di strada
e di stimolarvi ad aiutarci a trovarne.
Con la stessa determinazione continuiamo a lavorare anche sul fronte dell’adozione internazionale, perché non smetteremo
mai di credere che ogni bambino abbia diritto a crescere nell’amore di una famiglia e a cercare di dare concretezza a questo
diritto. Anche nel 2009 abbiamo cercato di migliorare la qualità del nostro operato, lavorando sia sul fronte italiano sia su
quello estero, con gli operatori ma anche con le famiglie, prima, durante e dopo l’adozione. Noi crediamo molto nella qualità delle adozioni portate a termine; sapere di essere riusciti a trovare una mamma e un papà anche in molti casi di bambini più “difficili” –grandicelli, con problemi di salute, con trascorsi di abusi o maltrattamenti, nuclei di tre o più fratelli che
non devono essere separati- ci riempie d’orgoglio.
Grazie a tutti quelli che ci sono stati vicini e che hanno condiviso il nostro cammino in questo anno non facile. Leggendo le
pagine che seguono capirete a quanto è valso il vostro impegno.
Il Presidente
Valeria Rossi Dragone
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CIAI - Centro Italiano Aiuti all’Infanzia
Dal 1968 a difesa dei diritti dei bambini
l CIAI Centro Italiano Aiuti all’Infanzia, è una Ong (Organizzazione
Non Governativa) apartitica e non
confessionale che dal 1968 si batte per
promuovere il riconoscimento del bambino come persona e difenderne ovunque i diritti fondamentali, primo fra
tutti quello di crescere nell’amore di
una famiglia.
I
il sostegno all’avvio di attività che possano permettere il raggiungimento dell’
indipendenza economica.
Per garantire questi diritti focalizziamo
i nostri progetti nelle aree attinenti:
Prevenzione dell’abbandono e deistituzionalizzazione
Bambini, adolescenti e ragazzi di
strada
La promozione della cultura dell’infan- Scolarizzazione e formazione
zia viene declinata nei tre principali Interventi sanitari
rami di attività del CIAI che sono:
Vanno aggiunti il programma di Soste Solidarietà e Cooperazione allo
gno a distanza, l’adozione internazioSviluppo
nale e le attività in Italia di promozione
Attività culturali e Centro studi
dei diritti dell’infanzia e di una corretta
Adozione internazionale
cultura dell’adozione internazionale.
Con i nostri progetti a favore dei minori
cerchiamo inoltre di favorire processi di Visione
emancipazione femminile attraverso la Un mondo in cui ogni bambino possa
promozione del diritto all’istruzione e sviluppare le proprie potenzialità per
6
crescere consapevole dei propri diritti e
dei propri doveri.
Missione
Promuovere il riconoscimento del
bambino come persona e difenderne
ovunque diritti fondamentali alla vita,
alla salute, alla famiglia, all’educazione,
al gioco e all’innocenza.
Valori condivisi
Il CIAI è un’associazione che:
Sta sempre dalla parte del bambino
È laica e pluralista, considera la differenza un valore
Ritiene che tutte le persone abbiano
uguale dignità e uguali diritti
È contro la guerra e ogni tipo di
violenza
Punta all’eccellenza nella realizza
zione della propria missione.
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La nostra storia
1968 Fondazione del CIAI - Centro Italiano per
l’Adozione Internazionale
1971 Organizza a Milano la 1° Conferenza Mondiale “Adozione e Affidamento Familiare”
1975 Prende il via il primo progetto di solidarietà
1979 In occasione dell’anno internazionale del
bambino organizza a Milano il Convegno Nazionale sull’adozione internazionale
1982 È riconosciuto Ente Morale
1986 È autorizzato a svolgere pratiche di adozione
internazionale in 14 Paesi; organizza il Convegno
sul Sostegno a distanza
1990 Fonda Euradopt insieme ad altre associazioni
europee che si occupano di adozione internazionale; organizza a Milano la 2° Conferenza Mondiale sull’Adozione Internazionale
1998 Diventa Onlus e cambia nome in Centro Italiano Aiuti all’Infanzia
2000 Ottiene il riconoscimento a ONG dal Mini-
stero degli Affari Esteri; apre la sede in Cambogia,
a Phnom Penh
2002 Apre la sede in Etiopia ad Addis Abeba
2004 Apre la sede in Burkina Faso a Ouagadougou e in Vietnam ad Hanoi; fonda, insieme ad altri
8 Enti autorizzati, il Coordinamento “Oltre l’adozione”
2005 È la prima ONG in Italia a sottoporre con
esito positivo a verifica di attendibilità il proprio bilancio sociale all’ente certificatore SGS Italia.
2006 È tra le prime 5 organizzazioni italiane a potersi fregiare del simbolo dell’Istituto Italiano della
Donazione per la correttezza di Governance e per
la trasparenza nella gestione dei fondi.
2007 Fonda insieme a VIS e Amici dei Bambini il
Comitato per la regolamentazione del Sostegno a
Distanza (Co.Re.Sad)
2008 Festeggia i primi 40 anni di vita. Organizza a
Venezia il Convegno internazionale “Scenari e
sfide dell’adozione internazionale.”
2009 Si effettuano le prime adozioni dalla Cina
7
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CIAI fa parte di
Associazione Ong: raggruppa 160 Organizzazioni Non Governative
italiane;
CoLomba: associazione delle organizzazioni di cooperazione e solidarietà internazionale della Lombardia;
Cipsi: coordinamento nazionale di organizzazioni non governative di
sviluppo;
Euradopt: riunisce 20 enti autorizzati europei che operano nel
campo dell’adozione internazionale;
Coordinamento Oltre l’adozione: raggruppamento di 11 Enti Autorizzati per la sussidiarietà dell’adozione internazionale;
CRC, Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza: network di 86 soggetti del Terzo Settore che
si occupano attivamente della promozione e della tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza;
European foundation for street children Worldwide (EFSTW):
network europeo che raggruppa 47 Ong impegnate nella difesa dei
diritti dei bambini di strada;
PIDIDA – per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza: un libero
tavolo di confronto e coordinamento delle realtà del Terzo Settore che
operano per la promozione e tutela dei diritti dell’infanzia;
CoResad: comitato per la regolamentazione del sostegno a distanza;
RSDPF, Réseau solidaire de droits et protection de filles, filles
en difficulté, filles de rue: rete di organizzazioni che si occupano
delle adolescenti in difficoltà in Burkina Faso;
Comitato per la promozione e protezione dei diritti umani: rete
di 72 organizzazioni attive nella promozione e protezione dei diritti
umani;
CRIN, Child rights information network: network internazionale di
organizzazioni impegnate nella promozione dei diritti dell’infanzia;
ECOSOC, Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite: accreditato con Stato Consultativo Speciale.
Riconoscimenti esteri
Ministero degli Esteri del Royal Government of Cambodia Phnom Penh, Febbraio 2002, rinnovata il 21 febbraio 2008;
Ministero di Giustizia della Repubblica Democratica Federale di
Etiopia - Addis Abeba, Novembre 2003, rinnovata nel 2006, rinnovata nel 2009;
Ministère de l’Administration Territoriale et de la decentralisation del Burkina Faso nel 2003;
Ministère de l’Economie et du développement rappresentante
il Governo del Burkina Faso nel 2006;
Ministre de l’Action Sociale et de la Solidarité del Burkina Faso,
accreditamento del 19 gennaio 2004 ad operare con l'adozione internazionale;
Autorità centrale per l’adozione (Cara) - India, marzo 2001,
Ministero della Giustizia della Repubblica Socialista del Vietnam - Hanoi, ottobre 2004, rinnovata il 24 novembre 2009;
PACCOM (People’s Aid Coordinating Committee) del Vietnam Hanoi 1 Giugno 2007, rinnovata il 17 settembre 2009
Ministero Affari Civili - CCA - Pechino, Cina 17 giugno 2008;
Ministero dell’Interno - Direzione Affari territoriali - Abidjan,
Costa d’Avorio 30 giugno 2008.
8
I punti focali
dell’anno
el 2009, anno nel quale cade il
ventennale dell’approvazione
della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti del Fanciullo il
CIAI come ONG di sviluppo e come
Ente Autorizzato per l’Adozione Internazionale ha ritenuto di dover continuare ad affermare la centralità del
bambino e promuovere la cultura dell’infanzia sia all’interno dei propri progetti di cooperazione sia nella gestione
e realizzazione dell’adozione internazionale.
Gli orientamenti strategici del CIAI
sono definiti dal piano triennale 20072010 che è stato approvato dal Consiglio Direttivo ed è attualmente ancora
in vigore, confermando quindi anche
per il 2009 gli stessi orientamenti del
2008: si è proceduto ad una rivisitazione del concetto di “Focalizzazione”
previsto dal precedente piano, aprendo
all’esame di tutti quegli interventi rispondenti alle priorità più avanti evidenziate, quando rispettosi di precisi
criteri prefissati quali:
N
Un approccio basato sulla centralità del bambino e dei suoi diritti in
tutte le fasi del progetto, fornendo
adeguati strumenti di comprensione
e favorendo la partecipazione attiva
anche della loro comunità di riferimento
Il bisogno reale
L’eticità dell’intervento
La professionalità di approccio
L’ottimizzazione delle risorse
Sul fronte italiano è proseguita la partecipazione attiva a diversi coordinamenti quali PIDIDA, Gruppo CRC,
CIPSI e CoLomba. In novembre, nell’ambito del Convegno di Napoli sui
diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in
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Italia è stato presentato dal Gruppo
CRC il 2° Rapporto Supplementare alle
Nazioni Unite sul monitoraggio della
Convenzione sui diritti dell'infanzia e
dell'adolescenza in Italia, rapporto del
quale il CIAI ha direttamente curato alcune sezioni. Nell’ambito della cooperazione internazionale è proseguita
l’attività di consolidamento degli interventi già in atto e di identificazione di
nuove opportunità di intervento nelle
regioni di operatività. Come orientamento metodologico sono proseguite le
attività di dialogo e collaborazione con
gli attori locali sia istituzionali che rappresentanti la società civile, allo scopo
di rafforzare tali attori nelle loro attività
di tutela dei diritti dell’infanzia. Sono
stati inoltre ulteriormente consolidati i
rapporti con la cooperazione decentrata
delle Regioni Lombardia, Veneto e Toscana. Per quanto riguarda i paesi in cui
il CIAI ha focalizzato da tempo la maggior parte delle attività sottolineiamo
la presenza del CIAI con progetti di
medio-lungo termine in Burkina Faso,
Etiopia, India, Cambogia e Vietnam. Più
nello specifico: in Etiopia sono attivi 7
progetti; in Burkina Faso 4; in Vietnam
2; in Cambogia 8; in India 10.
Per quanto riguarda l’adozione internazionale, oltre alla normale attività di
espletamento degli aspetti burocratici
delle pratiche di adozione internazionale e al quotidiano rapporto con i diversi soggetti coinvolti nell’iter adottivo
(famiglie, consulenti, partner stranieri e
collaboratori delle sedi CIAI all’estero)
l’anno 2009 ha visto il CIAI fortemente
impegnato ad implementare le attività
di supporto alle coppie e alle famiglie.
Sono state intensificate le attività di
preparazione per le coppie aspiranti all’adozione, le attività di accompagnamento all’adozione, le iniziative a
favore delle famiglie nella fase postadozione e in generale gli interventi di
supporto psicologico in qualsiasi fase
della procedura si rendano necessari.
Rispetto alle attività di formazione si è
cercato di approfondire maggiormente
la tematica dell’età adulta dei figli adottivi, con la realizzazione di seminari
pubblici e corsi per operatori.
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I progetti di
cooperazione
Il Sostegno a distanza
Il Sostegno a distanza (SAD) è lo strumento attraverso il quale CIAI assicura
ai bambini più svantaggiati la possibilità di crescere e svilupparsi armoniosamente nel proprio Paese di origine. Una crescita armoniosa significa avere
il sostegno della propria famiglia, accesso all’istruzione e alle cure. Per noi
questo è realizzare concretamente i diritti dei bambini e affermare il loro essere soggetti e non oggetti all’interno della società.
Il programma di Sostegno a distanza continua a ricoprire un ruolo fondamentale nelle attività del CIAI in favore dei bambini e delle comunità nei
Paesi in via di sviluppo. Con il supporto del programma SAD, che incide prevalentemente a livello individuale e familiare, il CIAI riesce anche a realizzare
progetti di formazione dei quadri locali, di awareness ed empowerment rivolti prevalentemente alle donne e agli adolescenti nonché programmi di
sviluppo delle comunità.
A
nche nel 2009 le attività di
cooperazione allo sviluppo si
sono indirizzate a un mag-
giore coinvolgimento delle istituzioni
locali nei progetti e alla formazione
sulle tematiche di fondo quali la prevenzione dell’abbandono, la mobilitazione di risorse endogene per combattere la piaga dell’Aids, il recupero dei
ragazzi di strada, la scolarizzazione e
le politiche educative.
Nel 2009, nonostante il calo di sostenitori registrato nel primo semestre dell’anno, dovuto agli effetti della crisi economica che ha ridotto le capacità di
impegno di nostri sostenitori, alla fine dell’anno si è registrato un complessivo aumento del numero totale dei bambini sostenuti tramite il programma
SAD (7806) rispetto all’anno precedente (6752). Questo aumento riflette
probabilmente un oggettivo attenuarsi delle condizioni di criticità economiche globali ma è anche da attribuire alla grande solidità nel rapporto tra CIAI
e i suoi sostenitori i quali, anche nei momenti di difficoltà, continuano a mostrare il loro interesse per il lavoro che quotidianamente svolgiamo a favore
dei bambini in ogni parte del mondo.
Nelle pagine che seguono troverete le
schede che, sinteticamente ma abbastanza dettagliatamente, illustrano i
diversi progetti che hanno impegnato
CIAI nel corso del 2009.
I progetti - realizzati in Burkina Faso,
Cambogia, Etiopia, India, Italia e Vietnam
- sono stati suddivisi in tre categorie:
conclusi, in corso e nuovi. Come noterete, alcuni nuovi progetti riprendono attività già svolte presso le stesse strutture
negli anni precedenti, rimodulandole a
seconda delle mutate esigenze.
Questi i Sostegni a distanza, divisi per paese, attivi nel 2009:
2400
2200
2000
1800
1600
1400
1200
Nelle pagine seguenti, i progetti sono
contrassegnati con i seguenti simboli:
1000
India
Burkina Faso
Cambogia
Etiopia
Vietnam
Polonia
800
2250
1578
1446
1059
392
7
600
400
200
10
C
Progetto concluso
A
Progetto attivo
N
Progetto nuovo
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Nascita del progetto e obiettivi Contribuire all’aumento dell’offerta formativa
al secondario in area rurale
Beneficiari Diretti: 204 tra ragazzi e ragazze delle circoscrizioni di Thyou e
Sabou; 5 insegnanti. Indiretti: 204 famiglie degli alunni; 300 abitanti di Sogpelcé
che hanno accesso al nuovo pozzo della struttura; 30 donne che forniscono agli
studenti il pasto quotidiano; il villaggio di Sogpelcé che beneficia di parte del
“Plan de Développement Villageois” del comune capoluogo Thyou
Risultati attesi Creazione di 80 nuovi posti al secondario ogni anno sino al diploma BAC per un totale di 560 posti; miglioramento delle condizioni igienico
sanitarie per gli alunni frequentanti il collegio
Attività previste Costruzione e consegna scuola con 7 classi arredate, 1 edificio dell’amministrazione, 1 biblioteca, 2 blocchi latrine e 1 alloggio per il direttore; realizzazione impianto di illuminazione ad alimentazione mista
solare/elettrogeno con cablaggio degli edifici; equipaggiamento biblioteca e
classi; costruzione pozzo presso il Collège d’Enseignement Géneral (CEG) di Sogpelcé; costituzione comitato di gestione pozzo presso il CEG di Sogpelcé
Burkina Faso
C
SCUOLA SUPERIORE IN AREA RURALE
Localizzazione Provincia del Boulkiemdé- villaggio di Sogpelcé
Finanziatore
Fondazione Pistorio, privati
Durata prevista progetto 18 mesi
Data effettiva di inizio progetto
marzo 2008
Costo sostenuto nel 2009
110.600 Euro
Partner Ministero e Direzione regionale della Scuola secondaria superiore e della
Ricerca scientifica Centro-Ovest (MESSRS e DRESSCO); Municipalità di Thyou; Associazione dei Genitori (APE)
Principali risultati ottenuti nel 2009 Costituzione dell’Associazione dei genitori APE del Collegio di Sogpelcé; biblioteca funzionante; apertura di due sezioni
(“a” e “b”) nella classe VI° per l’anno scolastico 2009/10; 204 alunni iscritti in totale per anno scolastico 2009/10
Fattori di forza L’impegno profuso dei partner a sostegno dell’iniziativa e dei
piani nazionali di promozione della scolarizzazione in aeree svantaggiate
Fattori critici Difficoltà a reperire insegnanti disposti a trasferirsi in piena campagna in condizioni fortemente disagiate
Costo complessivo del progetto 358.079 Euro
Nascita del progetto e obiettivi In base al rapporto 2004 dell’UNDP, la popolazione della Cambogia che vive senza accesso sostenibile a fonti d’acqua nell’anno 2000 era del 70%; questa percentuale è aumentata nelle aree rurali dove
l’accesso all’acqua potabile è quasi inesistente. Lo stato nutrizionale e le condizioni igieniche della popolazione sono strettamente legate all’acqua: come rilevato anche dal rapporto 2004 dell’UNDP, la percentuale di bambini sottopeso di
età compresa tra i 0 e 5 anni nel periodo 1995-2002 era del 45%. Nel distretto
di Pailin l’acqua potabile è una delle priorità per la popolazione rurale. Le autorità locali, il Comune e le Comunità locali hanno sottoscritto una richiesta per la
costruzione di un sistema di distribuzione di acqua potabile. L'obbiettivo del progetto è quello di migliorare l’accesso all’acqua in termini quantitativi e qualitativi
nelle aree rurali del distretto di Pailin e le capacità locali per la gestione dei servizi idrici e sanitari
Cambogia
C
ACQUA, SALUTE, SVILUPPO
Localizzazione Pailin
Finanziatore
Mediafriends Onlus
Durata prevista progetto 33 mesi
Data effettiva di inizio progetto
settembre 2007
Costo sostenuto nel 2009
85.926 Euro
Beneficiari Diretti:6 Villaggi del comune di Ou Tavau per un totale di 869 famiglie, 4211 abitanti di cui il 42,24% sono minori sotto i 15 anni
Risultati attesi Miglioramento quantitativo e qualitativo dell’accesso all’acqua
per le circa 5.000 famiglie abitanti nel Comune di Ou Tavau. Miglioramento della
gestione dell’acqua sia da parte delle strutture pubbliche che degli stakeholders
locali. Riduzione delle malattie legate all’acqua e all’igiene (come diarrea e malattie della pelle) e miglioramento della salute e delle condizioni igienico sanitarie delle famiglie nell’area di intervento
Attività previste Installazione di strutture idriche e sanitarie; programma di capacity building per la gestione e manutenzione del sistema del rifornimento dell’acqua e di sensibilizzazione sull’ambiente e sulla salute, con enfasi sull’acqua e
l’igiene
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Partner Municipalità di Pailin
Principali risultati ottenuti nel 2009 Costruita una piccola diga salvaguardando l’impatto ambientale e il normale flusso del fiume senza pregiudicare i villaggi a valle; costruiti 104 punti di distribuzione (fontane pubbliche), provviste di
contatore per poter calcolare il consumo d’acqua e relativo pagamento per ciascuna famiglia; distribuiti filtri a livello familiare; costituito il Water User Committee (WUC); tutti i membri del WUC hanno partecipato all’elezione del
comitato di gestione del sistema, composto da rappresentanti di tutti i villaggi; il
sistema d’acqua potabile ufficialmente é stato trasferito al Comune di Ou Tavau;
organizzata campagna di sensibilizzazione nei villaggi e presso le scuole in
ognuno di essi
Fattori di forza L’ottimo rapporto instaurato con le autorità locali e la popolazioni dei villaggi
Fattori critici Problemi tecnici legati alla realizzazione della diga hanno causato
ritardi nella realizzazione dei lavori e nella conclusione del progetto
Costo complessivo del progetto 213.583,25 Euro
Cambogia
C
SPORT TO SCHOOL
Localizzazione Phnom Penh
Finanziatore
Fondazione Seedorf
Durata prevista progetto 24 mesi
Data effettiva di inizio progetto
giugno 2007
Costo sostenuto nel 2009
14.756 Euro
Nascita del progetto e obiettivi Nelle scuole cambogiane la pratica sportiva è
una prerogativa prettamente maschile; il progetto intende combattere anche
questa concezione discriminatoria della cultura cambogiana. Il progetto intende
contribuire al miglioramento della qualità di vita dei bambini/e ed adolescenti
emarginati attraverso lo sport, con particolare attenzione alla pratica sportiva tra
le ragazze e allo sviluppo dell’attività sportiva come alternativa all’uso di droghe
Beneficiari Diretti: 350 ragazzi che entreranno a fare parte delle squadre di calcio delle scuole e parteciperanno ai tornei
Indiretti: 13.709 studenti delle 6 scuole individuate
Risultati attesi Maggiore capacità delle scuole target di coinvolgere ragazze e
ragazzi nell’attività sportiva con conseguente maggior sensibilizzazione sull’importanza dello sport per lo sviluppo dei ragazzi; maggiore consapevolezza sulle
conseguenze negative derivanti dall’uso di droghe; maggiore comprensione e
sensibilizzazione sulle tematiche di genere
Attività previste Miglioramento delle strutture sportive delle 6 scuole beneficiarie attraverso la creazione o riabilitazione di campi da pallavolo e da calcio;
fornitura di attrezzature e materiale sportivo alle scuole e al centro STS; distribuzione di materiale per gli eventi sportivi (uniformi e scarpe); organizzazione di
allenamenti di calcio e di pallavolo nella scuola, di tornei e di campagne di sensibilizzazione dei giovani all’importanza dello sport
Partner Ministero dell’Educazione, Gioventù e Sport del Regno di Cambogia
Principali risultati ottenuti nel 2009 Maggiori opportunità per i minori di partecipare ad attività sportive all’interno del contesto scolastico: costruiti campi da
calco e pallavolo in 6 scuole; costituite le squadre di calco e pallavolo ed equipaggiate con tutto il materiale; avviati gli allenamenti e organizzati 3 tornei di
calco a cui hanno partecipato anche squadre di scuole diverse da quelle target;
durante gli allenamenti i bambini sono stati sensibilizzati e informati sui pericoli
derivanti dall’utilizzo di droghe e sull’importanza dell’equità di genere
Fattori di forza Il progetto ha permesso ai bambini beneficiari di venire a contatto con pratiche sportive che favoriscono il loro sviluppo. Il Ministero dell’Educazione non ha messo a disposizione fondi sufficienti per tali lezioni e quindi le
attività del progetto sono state un’ ottima occasione per i bambini di praticare discipline sportive
Fattori critici Al termine del progetto le scuole non sono state in grado di continuare le attività di allenamento per carenza di fondi per il personale docente
Costo complessivo del progetto 50.000 Euro
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Nascita del progetto e obiettivi Il progetto è nato dalla constatazione che le
condizioni di vita dei bambini ospiti negli istituti Almaz Children Home e Kebebe
Tsehay erano pesantemente condizionate dalla mancanza di spazio vitale per
poter giocare ed esprimersi. Altri fattori negativi rilevati sono l’insufficienza del
personale e l’assenza di figure sufficientemente preparate per comprendere le
esigenze dei bambini e svolgere un ruolo educativo e di supporto psicologico
efficace. Obiettivo generale è quello di migliorare le capacità di comprensione
delle esigenze dei bambini istituzionalizzati. Obiettivi specifici, il miglioramento
delle condizioni di vita e promozione di “best practices” nell’accudimento del
bambino istituzionalizzato combattendo inoltre il fenomeno dell’abbandono attraverso la promozione di interventi alternativi all’istituzionalizzazione
Beneficiari 360 minori istituzionalizzati
Risultati attesi Migliorare le capacità e la comprensione dei bisogni dei bambini
istituzionalizzati da parte di ACFSA e Kebebe Tsehay; migliorare le capacità delle
amministrazioni locali nel monitorare la situazione dei bambini abbandonati e
prevedere soluzioni alternative all’istituzionalizzazione
Etiopia
C
BEST PRACTICES NEGLI ISTITUTI E
SUPPORTO ALLE STRUTTURE
Localizzazione Addis Abeba
Finanziatore CAI, Commissione
Adozioni Internazionali
Durata prevista progetto 36 mesi
Data effettiva di inizio progetto
ottobre 2007
Costo sostenuto nel 2009
48.455,18 Euro
Attività previste Affitto di una struttura idonea allo spazio giochi; ristrutturazione
degli spazi; acquisto di forniture e materiali d’uso; servizio di educazione informale;
attività ricreative; councelling; assistenza e formazione sanitaria; reintegrazione familiare; formazione del personale dei Kabeles e del Kifle Ketema di Gulele sulle
forme alternative all’istituzionalizzazione dei minori; organizzazione di un network
delle Ong operative nel settore minorile e operanti nel KK di Gulele
Partner L’Ong etiope Almaz Ashene Children and Family Support Association
(AACFSA) e l’istituto governativo Kebebe Tsehay Children’s Home
Principali risultati ottenuti nel 2009 Affittata la nuova struttura, eseguite le ristrutturazioni e acquistati arredi, attrezzature, materiali e giochi da interno e
esterno; rafforzato e formato lo staff addetto alla cura dei bambini; le nurse
hanno usufruito di un corso di formazione specifico per la prima infanzia; la
cuoca è stata formata sul trattamento e conservazione degli alimenti; per facilitare l’apprendimento è stata creata una piccola biblioteca e un piccolo museo
dove sono conservati i prodotti tipici dell’artigianato etiope, provenienti dalle differenti regioni; istituite le classi di educazione informale frequentate mediamente
da 32 bambini; fra le attività informali segnaliamo l’istituzione dei club di recitazione che coinvolge tutti i bambini; i bambini sono stati stimolati a conoscere la
propria città attraverso gite settimanali ai principali monumenti, musei e parchi
gioco; istituito un servizio permanente di counselling; le attività sono organizzate
in gruppi e il colloquio individuale viene effettuato dallo psicologo solo in casi di
particolare necessità; 5 bambini sono stati reintegrati nella propria famiglia; le
azioni di formazione, sensibilizzazione e creazione del Network di Ong operanti
nel Kifle Ketema di Gulele non hanno potuto essere implementate per la continua rotazione del personale governativo coinvolto nelle azioni; sono state comunque organizzate sessioni formative per la pubblicizzazione e diffusione delle
nuove linee guida inerenti la protezione dell’infanzia e le misure alternative all’istituzionalizzazione
Fattori di forza Il progetto costituisce un modello di buone pratiche applicate
concretamente
Fattori critici Mancanza di risorse finanziarie da parte degli istituti di accoglienza
di bambini orfani e abbandonati
Costo complessivo del progetto 136.000 Euro
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I FIGLI DEL NUOVO FIORE
Localizzazione Addis Abeba
Finanziatore
Privati
Durata prevista progetto 36 mesi
Data effettiva di inizio progetto
gennaio 2007
Costo sostenuto nel 2009
104.770 Euro
Nascita del progetto e obiettivi Le componenti principali del progetto, nato nel
1997 in parternariato con IFSO, erano tre: microcredito, sponsorship ed educazione al risparmio. Le attività di microcredito si sono concluse nel 2003 con la
creazione della cooperativa SAAC composta da 60 donne capofamiglia che sono
ad oggi impegnate nella vendita dei loro prodotti al Chola Market di Addis
Abeba. La componente sponsorship ed educazione al risparmio si è conclusa nel
dicembre 2009. Obiettivo generale è la prevenzione dell’abbandono minorile e
il contrasto all’istituzionalizzazione dei bambini
Beneficiari 500 minori e 60 donne capo-famiglia
Risultati attesi Frequenza scolastica assicurata a 500 minori
Attività previste Supporto economico alla scolarizzazione; creazione di un libretto di risparmio per ogni bambino; visite domiciliari di monitoraggio; visite
alle scuole per monitorare la frequenza scolastica; 2 workshop all’anno per i genitori/tutori dei bambini
Partner Integrated Family Service Organization - IFSO
Principali risultati ottenuti nel 2009 Nel dicembre 2009 il programma si è concluso per raggiungimento degli obiettivi previsti; la maggior parte dei bambini
sponsorizzati sta concludendo il ciclo scolastico primario e/o secondario e IFSO è
in grado di provvedere autonomamente alla gestione del programma grazie alla
maggiore competenza acquisita negli anni e all’apporto di nuovi donatori; per i
34 ragazzi che ancora frequentano i corsi professionali e l’università il CIAI si è
assunto l’onere delle rette
Fattori di forza Buone capacità della Ong partner
Fattori critici Dipendenza dall’aiuto esterno da parte dei beneficiari
Costo complessivo del progetto 314.063 Euro (triennio 2007-2010)
Etiopia
C
PRE-SCHOOL EDUCATION CENTER
PROJECT
Localizzazione Kebele 8 e 9 Akaki
Kaliti Sub City Addis Abeba
Finanziatore
Privati
Durata prevista progetto 12 mesi
rinnovabile
Data effettiva di inizio progetto
gennaio 2009
Costo sostenuto nel 2009
17.468 Euro
Nascita del progetto e obiettivi In passato l’educazione pre-scolare era tradizionalmente collegata alla Chiesa Ortodossa ma attualmente questo sistema è
andato in crisi, soprattutto nelle aree urbane. Gli asili e le scuole materne governative sono inesistenti e le strutture private sono troppo costose in rapporto
al reddito della maggior parte della popolazione di Addis Abeba. Considerato
che l’accesso alla scuola primaria statale prevede un esame di ammissione in cui
lo scolaro deve dimostrate di riconoscere le lettere e i numeri, ai bambini appartenenti alle classi più svantaggiate è di fatto negato il diritto all’istruzione. Sulla
base di queste considerazioni il CIAI in collaborazione con l’Ong locale LiGA ha
elaborato il presente progetto. L’area di progetto è una delle più svantaggiate
dei sobborghi di Addis Abeba. Ad Akaki Kality si ferma la maggior parte della popolazione che arriva dalle campagne per cercare lavoro in città e qui sono stati
forzatamente spostati gli abitanti di alcune zone del centro città le cui case sono
state rase al suolo per fare posto a grandi alberghi e uffici. Nell’area esiste un
unico asilo/scuola materna privato la cui retta non è sostenibile da parte della
maggior parte delle famiglie residenti nell’area. Per procurarsi i mezzi di sussistenza molti genitori sono costretti a lasciare i propri figli completamente soli durante il giorno e ciò comporta un’esposizione del bambino ad abusi e
sfruttamento. L’obiettivo del progetto è quello di contribuire all’innalzamento in
termini quantitativi e qualitativi del sistema dell’educazione pre-scolare
Beneficiari Diretti: 247 bambini (0-6 anni); indiretti: 762 adulti (famiglie dei bambini)
Risultati attesi Miglioramento della qualità dell’educazione pre-scolare; inserimento dei bambini nel sistema scolastico statale; miglioramento dello stato di
salute psico-fisica dei beneficiari; creazione di un ambiente child friendly all’interno della scuola, nella famiglia e nella comunità
Attività previste Educazione pre-scolare (attività ricreative e insegnamento; erogazione di servizi quali materiali scolastici e uniformi); follow up ed erogazione
di servizi (materiali scolastici e uniformi); assistenza sanitaria, counselling ed ero-
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gazione di servizi (snack quotidiano); osservazione psico-sociale; formazione degli
insegnanti; visite domiciliari e incontri a livello comunitario; organizzazione di incontri con le famiglie sui temi della genitorialità, cura del bambino e diritti; iscrizione anagrafica dei bambini
Partner Light for Generation Association (LiGA) Akaki Kality Sub City
Principali risultati ottenuti nel 2009 212 bambini (121 femmine e 91 maschi)
hanno usufruito dei servizi di scuola materna; 24 bambini sono usciti dal programma a causa del trasferimento della famiglia, 43 (30 femmine e 13 maschi)
sono stati ammessi alla scuola primaria statale; tutti i bambini hanno ricevuto le
dotazioni scolastiche; organizzate delle escursioni di gruppo allo zoo di Addis
Abeba e ai parchi giochi della città; incoraggiate altre attività extra-scolastiche,
quali l’organizzazione di piccole recite e drammatizzazioni presentate nelle festività pasquali e natalizie; i 43 beneficiari ammessi alla scuola primaria statale
hanno ricevuto anche la divisa oltre alle dotazioni scolastiche; per l’attività di follow up sono state istituite delle classi pomeridiane aperte ai bambini del 1° grado
(ultima classe della scuola materna), che hanno cominciato a frequentare la
scuola statale; le classi serali sono frequentate da 94 bambini; erogate 123 prestazioni mediche (117 ai bambini e 6 ai genitori): i problemi riscontrati sono soprattutto infezioni intestinali e affezioni polmonari; effettuate 116 visite
domiciliari sia per selezionare nuovi beneficiari che per seguire le famiglie più in
difficoltà; organizzati 6 incontri con i genitori dei beneficiari e le autorità locali,
sui seguenti temi: scopo del progetto, imparare e insegnare, l’importanza di partecipare alla vita della scuola, problematiche sanitarie e igieniche, cura del materiale scolastico e della persona; con i singoli genitori sono state affrontate anche
problematiche più individuali legate a problemi comportamentali dei bambini
(507 genitori coinvolti)
Fattori di forza Il progetto risponde alle esigenze della comunità di riferimento
e ha mobilizzato le risorse umane locali
Fattori critici Il Partner necessita ancora di supporto da parte del CIAI soprattutto
in termini di management e visione strategica delle attività
Costo complessivo del progetto 22.101 Euro
C
Nascita del progetto e obiettivi Il progetto si inserisce nella collaborazione
pluriennale del CIAI con Immaculate Heart of Mary Social Services Society
(IHMSSS) nella zona di Pondicherry allo scopo di aumentare le capacità di IHMSSS
nell’offrire servizi sociali sul territorio. In particolare l’azione sarà volta ad assicurare l’accesso all’educazione, a cure mediche adeguate e ad un processo di riabilitazione sociale per i bambini con bisogni speciali ospitati negli istituti di
IHMSSS a Pondicherry e riqualificazione professionale per ragazze appartenenti
a famiglie vulnerabili
India
Beneficiari 33 bambini disabili; 133 ragazze appartenenti a famiglie vulnerabili
Durata prevista progetto 12 mesi
Risultati attesi Scolarizzazione per le ragazze ospiti della St. Xavier Home e per
il bambini con disabilità ospiti del Joy Home; miglioramento delle condizioni
psico-fisiche e formative delle beneficiarie; miglioramento delle condizioni igieniche e le cure mediche fornite dall’istituto; definizione di un piano individuale
di riabilitazione per ogni beneficiario; accesso al mondo del lavoro e aumento
del reddito di 40 ragazze
Data effettiva di inizio progetto
giugno 2008
EDUCAZIONE E RIABILITAZIONE PER
BAMBINI E RAGAZZE
Localizzazione
Territori Uniti di Pondicherry
Finanziatore Privati
Costo sostenuto nel 2009
46.200 Euro
Attività previste Per i bambini: messa in rete con le scuole speciali di Pondicherry per assicurare la scolarizzazione dei bambini disabili; attivazione di programmi ricreativi all’esterno dell’istituto per favorire la socializzazione dei
bambini; miglioramento delle condizioni igieniche e le cure mediche fornite dall’istituto; raccolta dati sulle famiglie dei bambini e realizzazione di attività volte
a favorire la relazione del bambino con la famiglia; definizione di un piano di riabilitazione sociale per ogni bambino. Per le ragazze: corso di informatica: informatica di base (25 ore a settimana), corso d’inglese (10 ore a settimana) e
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gestione contabile (10 ore a settimana); corso di sartoria: tecniche di taglio, cucito e ricamo (25 ore settimanali)
Partner IHMSSS - Immaculate Heart of Mary Social Service Society
Principali risultati ottenuti nel 2009 Scolarizzazione di 31 bambini disabili
ospiti negli istituti di IHMSSS; definizione di un piano didattico individuale per
ogni bambino; realizzazione di attività ricreative (2 giornate sportive), yoga,
danza, pittura e karate; attivazione di un servizio medico che monitori su base
settimanale le condizioni di salute dei bambini disabili; rintracciato il 60% delle
famiglie dei bambini (17) e organizzazione di una riunione nel centro; 80 ragazze
hanno completato la formazione professionale (40 in sartoria e 40 in informatica);
i 50 bambini che si trovano attualmente nel centro (dicembre 2009), continuano
a frequentare la scuola speciale (CERTH India) e seguono un programma di riabilitazione individuale
Fattori di forza La tematica affrontata dal progetto è di grande interesse: in
India in generale e nello stato di Pondicherry in particolare, è prioritario affrontare la tematica dell’handicap mentale e definire nuove metodologie d’intervento
al riguardo
Fattori critici IHMSSS dimostra di avere scarse capacità per affrontare la problematica dell’handicap mentale
Costo complessivo del progetto 76.211 Euro
Vietnam
C
INTESA ISTITUZIONALE
Localizzazione
Province di Hai Phong, Quang Ninh,
Ben Tre, Vinh Long
Finanziatore CAI, Commissione
per le Adozioni Internazionali
Durata prevista progetto 36 mesi
Data effettiva di inizio progetto
gennaio 2007
Costo sostenuto nel 2009
68.372 Euro
Nascita del progetto e obiettivi Gli interventi si collocano all’interno dell’Intesa
Istituzionale Vietnam 2007-2009, firmata tra la Commissione per le Adozioni Internazionali e 6 Enti autorizzati all’adozione internazionale in Vietnam, in attuazione dell’accordo bilaterale firmato tra i due Paesi. L’obiettivo comune di
tutti gli interventi intrapresi dal CIAI, è quello di migliorare le condizioni di vita
dei minori nei centri sociali delle province partner, attraverso azioni di miglioramento infrastrutturale e di formazione agli operatori che lavorano con i minori ospiti dei centri
Beneficiari 30 ragazzi di strada e 14 operatori del Centro di Hai Phong;150 minori e 25 operatori del Centro di Quang Ninh; 93 minori e 19 operatori del Centro di Ben Tre; 15 minori e 10 operatori del Centro di Vinh Long
Risultati attesi Miglioramento delle condizioni di vita dei bambini ospiti di centri attraverso la ristrutturazione e l’equipaggiamento degli spazi ed ambienti dove
alloggiano i bambini dei centri; incremento dell’accesso all’educazione formale
e professionale per i minori ospiti dei centri; miglioramento delle capacità tecniche per la cura dei minori dello staff dei centri attraverso formazione
Attività previste Equipaggiamento di tutti i centri con tutte le attrezzature e gli
arredi necessari e miglioramento delle situazioni igieniche; borse di studio per la
formazione professionale; avviamento di classi di sostegno scolastico per i minori;
formazione degli operatori sulla cura dei minori e sulla prevenzione delle malattie legate alla mancanza di igiene
Partner I Centro Sociali di Hai Phong, Quang Ninh, Ben Tre, Vinh Long
Principali risultati ottenuti nel 2009 Centro di Ben Tre: equipaggiata e ristrutturata la classe per le lezioni di sostegno; distribuito materiale scolastico a 40
bambini; supporto nel corso della formazione professionale a 6 ragazzi; lezioni
di sostegno a tutti i bambini. Centro di Quang Ninh: rinnovata la vecchia struttura del centro; formazione sulla cura dei bambini dal punto di vista psicologico
e fisico per 26 caregivers con una buona valutazione finale; percorso di scambio per accrescimento professionale in due diverse provincie per 15 caregivers.
Centro di Hai Phong: rinnovato e messo in sicurezza l’intero sistema elettrico
del centro; impartita formazione a 20 persone (sia caregivers che staff manage-
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riale del centro) su come rispondere ai bisogni fisici e psicologici dei minori ospiti
del centro, con buona valutazione finale. Centro di Vinh Long: equipaggiata la
nuova struttura; formazione specifica impartita allo staff del centro da personale
ospedaliero sulla cura e la prevenzione delle malattie legate all’igiene
Fattori di forza La formazione impartita agli operatori è stata considerata molto
soddisfacente dagli stessi ed il loro rendimento ottimo da parte di formatori
Fattori critici Gli interventi di ristrutturazione possono essere considerati come
positivi solo nel breve periodo e senza fondi messi a disposizione dalle autorità
locali la manutenzione degli ambienti e attrezzature non sarò garantita
Costo complessivo del progetto 260.000 Euro
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Burkina Faso
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A
PROGETTI DI SCOLARIZZAZIONE
Localizzazione Provincia del Boulkiemdé: villaggi di Tathyou, Savilli,
Bourou, Nibadgo, Villa, Soula,
Ouettin e Konkinaaba
Finanziatore Privati
Durata prevista progetto 12 mesi
Data effettiva di inizio progetto
febbraio 2004
Costo sostenuto nel 2009
437.475 Euro
Nascita del progetto e obiettivi Promuovere l’accesso all’educazione primaria
nella provincia del Boulkiemdé (circoscrizione di Sabou 1,2 e Thyou) e nella provincia di Ouagadougou attraverso il rafforzamento del partenariato tra le parti
pubbliche e private, economiche e sociali attive presso i villaggi partner e la realizzazione di interventi finalizzati allo sviluppo del sistema scolastico territoriale
decentrato
Beneficiari Diretti: 3.681 alunni di villaggio; 117 bambini segnalati dal Ministero degli Affari Sociali (MASSN) a rischio sociale; 150 alunni della scuola secondaria; 51 insegnanti delle scuole di villaggio; 64 padri membri del comitato
di gestione delle scuole (APE); 106 madri membri del comitato di gestione delle
scuole (AME); 12 infermieri dei dispensari di villaggio. Indiretti: 20.000 abitanti
dei villaggi
Risultati attesi Facilitato l’accesso ai servizi educativi nelle circoscrizioni interessate dal progetto (CEB Sabou 1,2 e Thyou, provincia di Boulkiemdè e provincia
del Kadiogo/Nahouri per SAD MASSN); miglioramento delle condizioni nutrizionali e di salute attraverso l’accesso al servizio sanitario nazionale e alla mensa
scolastica; promozione di un programma di sensibilizzazione e mobilitazione in
otto villaggi partners sui diritti dell’infanzia attraverso formazione ed attività ricreative
Attività previste Costruzione di 3 aule scolastiche arredate con magazzino, 1
classe hangar, 1 cucina scolastica, 2 latrine, 1 biblioteca, 1 pozzo; distribuzione
annuale di materiali didattici, pedagogici, di cancelleria alle scuole, alle Circoscrizioni e ai beneficiari; attivazione di 8 nuovi “Club Sport” e supporto alle loro
attività; collaborazione con l'università degli studi di Ouagadougou, dipartimento
di Sociologia; attivazione di 8 “club d’hygiène et santé” e distribuzione di materiale d’igiene e pulizia generale; fornitura di un servizio di diagnostica e medicina;
organizzazione di un programma di formazione sull’igiene orale; sostegno alle
mense scolastiche; formazione sulla nutrizione e la preparazione degli alimenti,
formazione e sensibilizzazione sui diritti umani e formazione sugli statuti, i regolamenti interni ed il funzionamento delle associazioni partners; realizzazione
filmati e documentari inerenti le attività CIAI Burkina; organizzazione colonia
estiva 2009; partecipazioni ad iniziative esterne di sensibilizzazione sull’infanzia
(giornata del bambino africano 2009 ed altre iniziative)
Partner Associazione dei genitori e delle madri degli alunni (APE e AME); Direzione Regionale del Ministero dell’Educazione e dell’Alfabetizzazione di Base
(MEBA); Direzione Regionale del Ministero della Sanità
Principali risultati ottenuti nel 2009 3664 alunni hanno avuto accesso all’educazione primaria, 292 al secondario, 165 bambini hanno portato a termine
il ciclo di studi primario, 2 quello secondario con accesso al sistema di insegnamento universitario superiore; 350 alunni direttamente formati a scuola sullo
sport e 160 sull’igiene; 12 agenti sanitari formati; 8 “Association des Mères Educatrices” formate sulla corretta preparazione dei cibi; 1500 abitanti dei villaggi
sensibilizzati in assemblea pubblica all’adozione ed uso del modello “Foyer amelioré”; 63 persone hanno partecipato ad atelier di formazione e scambio attività
sul sostegno a distanza; 8.640 bambini hanno beneficiato della presa in carico;
1 scuola completa realizzata a Ouettin, 1 biblioteca e sala sociale realizzata a
Villa, 1 pozzo realizzato a Ouettin, 4 classi hangar tradizionali realizzate a Ouettin, Sabou, Nibagdo, Soula; rinnovato e integrato il 20% degli arredi presso 8
scuole; 202 alunni hanno partecipato alla colonia estiva 2009
Fattori di forza Il CIAI lavora nel Boulkiemdé da diversi anni, questo gli ha permesso di conoscere molto bene la realtà in cui opera e di consolidare il rapporto
con i diversi partner del progetto, tra cui spicca il coinvolgimento attivo dei genitori degli alunni, “motore” delle attività
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Fattori critici Le scarse risorse umane ed economiche del Ministero dell’Educazione e dell’Alfabetizzazione di Base molto spesso causa ritardi nell’assegnazione
degli insegnanti nelle scuole di riferimento con ritardi, a volte di mesi, nell’inizio
dei corsi. A questo si sommano le epidemie a cui ci si trova a dover far fronte. Altro
fattore di criticità è quello rappresentato dalla mancanza di certificati di nascita
Costo complessivo del progetto 427.440,39 Euro
A
Nascita del progetto e obiettivi Il presente progetto rappresenta una continuazione della collaborazione, iniziata nel gennaio 2005, con i padri Camilliani che
a Ouagadougou si occupano di Hiv pediatrico. Nel mese di gennaio 2009 é terminato un finanziamento della Regione Lombardia di 18 mesi, che insieme ad
altri, ha garantito il sostegno del progetto per un totale di quattro anni. Obiettivo
del progetto è il miglioramento delle condizioni di vita di circa 640 bambini beneficiari (figli di madri sieropositive, bambini Hiv+ o Hiv - in disagio sociale a causa
dell’Hiv) attraverso l’assistenza sanitaria e la promozione all’accesso scolastico
Burkina Faso
Beneficiari 165 bambini del programma PTMB (Prevenzione Trasmissione Madre
Bambino), 176 bambini Hiv+, 300 bambini “vulnerabili”. Indiretti: 275 famiglie
colpite dall’Hiv
Data effettiva di inizio progetto
gennaio 2005
Risultati attesi Garanzia di cure mediche e assistenza sanitaria ai bambini del
programma PTMB per prevenire la trasmissione; mantenere il tasso di mortalità
dei pazienti pediatrici Hiv+ del CMSC di Ouagadougou al di sotto del 15%; miglioramento delle condizioni socio-economiche di 300 bambini vulnerabili (infetti/affetti) di fronte all’Aids e delle loro famiglie a Ouagadougou attraverso il
Sostegno a distanza
PREVENZIONE E CURA DELL’AIDS
PEDIATRICO
Localizzazione Ouagadougou
Finanziatore
Regione Lombardia, privati
Durata prevista progetto 12 mesi
Costo sostenuto nel 2009
147.061 Euro
Attività previste Ricovero in degenza per neonati di madre Hiv+ durante il periodo post-partum per osservazione e cura; monitoraggio clinico e biologico ambulatoriale per i pazienti neonatali nati da madri Hiv+; monitoraggio clinico
ambulatoriale e prevenzione/cura infezioni opportuniste (IO), per i pazienti pediatrici Hiv+; ricovero in degenza per i pazienti pediatrici Hiv+; contributo finanziario alle famiglie di 300 bambini vulnerabili (infetti/affetti) di fronte all’Aids,
un contributo per le tasse scolastiche e il materiale scolastico; monitoraggio dei
bambini: visite a domicilio, prevenzione e risoluzione problemi individuali
Partner Associazione AEM, Aide-moi à être mère; Centro Medico San Camillo
di Ouagadougou; Università di Brescia - Spedali Civili - Pediatria Est
Principali risultati ottenuti nel 2009 1.474 attività di counselling pre-test Hiv
rivolte alle donne in gravidanza presso il centro medico S. Camillo; 1.474 test Hiv
sono stati eseguiti; 100 donne Hiv+ registrate; 101 pazienti sono state messe
sotto TARV (Terapia Anti Retrovirale); le donne Hiv+ seguite durante il percorso
sanitario PTMB nel 2009 sono state 173, di cui 73 hanno partorito nel 2008 ma
il bambino è tuttora seguito per l’allattamento
Fattori di forza La grossa esperienza e le capacità dei partner nella cura del paziente Hiv+ e nella prevenzione della trasmissione dell’Aids da madre a bambino
Fattori critici I bambini Hiv+ devono ricevere continuamente le cure e quindi si
presenta il problema di dover destinare continuamente fondi
Costo complessivo del progetto 121.286,12 Euro
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Burkina Faso
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A
REPARTO DI PEDIATRIA
Localizzazione Nanoro - Provincia
del Boulkiemdé
Finanziatore
Mediafriends Onlus, privati
Durata prevista progetto 18 mesi
Data effettiva di inizio progetto
aprile 2008
Costo sostenuto nel 2009
92.515 Euro
Nascita del progetto e obiettivi Contribuire alla prevenzione e alla cura delle
malattie nei pazienti pediatrici contro le patologie più diffuse tra cui malnutrizione, meningite, malaria
Beneficiari Diretti: 3000 bambini del distretto di Nanoro. Indiretti: 90.000 abitanti del distretto
Risultati attesi Creazione di una struttura pediatrica attrezzata per visite pediatriche diagnostiche, ricoveri per i casi gravi e visite ambulatoriali
Attività previste Creazione di 40 nuovi posti letto per il ricovero dei casi più
gravi, di una sala per le visite ambulatoriali, di un refettorio per i pazienti ricoverati e le loro madri e di una sala giochi; realizzazione di servizi igienici e docce
Partner Distretto Sanitario di Nanoro; Delegazione dei Padri Camilliani; Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze
Principali risultati ottenuti nel 2009 Realizzate 6 nuove sale di degenza, 2 ambulatori pediatrici, 1 sala giochi per i bambini, 1 sala refettorio, 1 spazio docce e
lavandini; climatizzato e attrezzato settore ambulatoriale e di degenza; avviate
le attività sanitarie; i bambini che arrivano all’ambulatorio vengono ospedalizzati
o trattati ambulatorialmente a seconda della gravità della patologia (60 ricoveri
pediatrici/mese); 20 bambini al mese seguiti ambulatorialmente nel post ricovero
per il recupero nutrizionale; 20 visite ambulatoriali al giorno per un totale di 600
visite mese
Fattori di forza La preziosa collaborazione dei medici pediatri del Meyer che
permette il trasferimento di competenze adeguate al personale locale nella cura
del paziente pediatrico
Fattori critici L’estrema povertà delle famiglie nell’area di Nanoro che impedisce
di farsi carico delle cure dei bambini
Costo complessivo del progetto 256.795 Euro
Cambogia
A
CHILD FRIENDLY SCHOOL - SCUOLA
AMICA
Localizzazione Province di Phnom
Penh e Kampong Cham
Finanziatore
Commissione Europea, privati
Durata prevista progetto 48 mesi
Data effettiva di inizio progetto
gennaio 2007
Costo sostenuto nel 2009
216.257 Euro
Nascita del progetto e obiettivi Il CIAI ha implementato dal 2004 al 2006 il
progetto pilota “Scuola Amica” in 12 scuole cambogiane con l’obiettivo di promuovere la metodologia di insegnamento CFS - “Child Friendly School” per far
fronte ai problemi del sistema di educazione. Gli ottimi risultati ottenuti in queste 12 scuole hanno spinto il CIAI, in stretta collaborazione con i suoi partner del
progetto (Ministero del Educazione, Gioventù e Sport e KAPE) e seguendo la politica del Ministero stesso, a presentare una proposta più ampia per l’implementazione del progetto in altre 40 scuole cambogiane. Gli obiettivi del progetto
sono: migliorare le capacità del Ministero dell’Educazione di costruire una strategia nazionale di educazione di tipo “Child Friendly”e migliorare le pratiche
educative in quanto componenti essenziali della strategia nazionale per la riduzione della povertà e di sviluppare un approccio “rights-based” e partecipativo
dell’educazione che promuova l’inclusione
Beneficiari Diretti: 45.114 bambini di 80 scuole primarie (21.222 bambine) di
6 distretti della municipalità di Phnom Penh e della provincia di Kampong Cham
e i loro insegnanti (1390 insegnanti/ 700 femmine). Tra le controparti governative: Membri di 3 Dipartimenti del Ministero dell’Educazione, Gioventù e Sport,
Ufficio Municipale dell’Educazione di Phnom Penh, Ufficio Provinciale dell’Educazione di Kampong Cham, 1 insegnante del Collegio Provinciale per la Formazione, 6 uffici Distrettuali dell’Educazione e 40 scuole primarie
Risultati attesi Migliorare l’accesso, la frequenza e la permanenza nella scuola
primaria, rendendo il servizio educativo più inclusivo, particolarmente per i più
poveri e le ragazze (o i ragazzi se il trend di discriminazione è inverso); sviluppo
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di un ambiente adeguato alle esigenze psico-fisiche dei bambini, nelle classi e
nelle scuole, in quanto fondamentali per lo sviluppo di minori; rafforzare nelle
scuole e nelle comunità le buone pratiche legate all’ambiente, Hiv/Aids, igiene,
sanità altri argomenti correlati; aumentare la sensibilizzazione sull’equità di genere tra lo staff delle scuole e tra i ragazzi/ragazze; crescita del coinvolgimento
dei bambini, genitori e membri delle comunità nelle attività educative; miglioramento delle capacità dello staff del sistema educativo a tutti i livelli, con conseguenti miglioramenti nel processo di insegnamento/studio e nella gestione
delle scuole
Attività previste Mappatura scuole per identificare i bambini che non frequentano; borse di studio per i bambini delle aree target; formazione dei formatori e
degli insegnanti; classi di recupero; simulazione del mercato; sensibilizzazione su
salute, igiene e Hiv/Aids; interventi minori per il miglioramento di infrastrutture
scolastiche; promuovere l’equità di genere; reclutamento e formazione di insegnanti comunitari; moduli di abilità; indagini CFS e pianificazione dell’insegnamento; formazione allo staff scolastico, ai membri della comunità e ai
bambini/ragazzi sui concetti CFS; test di valutazione seguendo i curriculum standard nazionali per i studenti delle terze e seste classi
Partner Ministero dell’Educazione, della Gioventù e dello Sport del Regno di
Cambogia; Ong locale (KAPE- Kampuchean Action for Primary Education)
Principali risultati ottenuti nel 2009 La mappatura nelle scuole target ha permesso di individuare 232 nuovi bambini (F 168) a cui assegnare le borse di studio oltre che ai 2623 (F 1279) che sono stati identificati negli anni precedenti; la
formazione sui moduli CFS è stata impartita a 411 formatori e insegnanti in 25
scuole; nella provincia di Phnom Penh 52 insegnanti sono stati formati sulle classi
di recupero dove sono attive 110 classi di recupero; l’89% dei bambini del primo
anno è stato promosso e il 99% dei bambini del secondo anno; a Kampong
Cham dove sono attive 61 classi di recupero è stato promosso l’85% dei partecipanti; il 90% delle scuole target è stato fornito di un angolo per l’igiene; 49 formatori e 357 insegnanti e 25 direttori di scuole hanno ricevuto formazione su
salute, igiene, Hiv/Aids; 53 formatori, 357 insegnanti e 25 direttori di scuole
hanno ricevuto formazione su come promuovere l’equità di genere tra gli allievi
e nelle strutture scolastiche e comunità; dei 171 gruppi di organizzazione dei
moduli di abilità 142 sono coordinati da community teachers; in entrambe le
province alla rappresentazione delle attività, svoltasi per due giorni, hanno partecipato sia genitori che rappresentanti delle autorità locali; a Phnom Penh 25 direttori di scuole, 29 membri dei vari dipartimenti educativi e 357 insegnanti
hanno partecipato alla auto-valutazione sull’apprendimento e l’applicazione della
metodologia CFS; la stessa procedura è stata seguita da 591 insegnanti di 20
scuole nella provincia di Kampong Cham
Fattori di forza L’ottima collaborazione instaurata con i partner e con tutti gli
attori coinvolti permette un continuo scambio e confronto garantendo il continuo coordinamento delle attività in maniera efficace. La costante formazione impartita dal progetto a personale governativo e scolastico rappresenta un’ottima
opportunità di capitalizzazione delle conoscenze e competenze in materia di educazione, garantendo la continuità dei benefici del progetto
Fattori critici Risulta critica attualmente la sostenibilità finanziaria di alcune attività dopo la conclusione del progetto. L’approvvigionamento con materiale didattico necessario per l’implementazione di alcune attività potrebbe venire meno
e compromettere i risultati raggiunti fino ad oggi
Costo complessivo del progetto 1.015.903 Euro
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Cambogia
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A
KHMER YOUTH ORIENTATION
PROGRAM
Localizzazione Province di Phnom
Penh, Kandal, Takeo, Kampot,
Kampong Cham, Kep e Pailin
Finanziatore Privati
Durata prevista progetto 12 mesi
Data effettiva di inizio progetto
gennaio 2009
Costo sostenuto nel 2009
9.109,79 Euro
Nascita del progetto e obiettivi Dalla fine del 2005 si è maturata la decisione
di organizzare un programma di orientamento dei giovani cambogiani al mondo
del lavoro. Tale esigenza si è riscontrata in tutti i giovani che una volta concluso
il loro percorso scolastico normale, si affacciano al mondo del lavoro senza avere
a disposizione strumenti per orientarsi nel nuovo mercato del lavoro cambogiano.
Da qui l’idea di creare un canale di comunicazione tra il mondo dell’educazione/formazione professionale ed il mondo del lavoro. Il progetto ha l’obbiettivo
di promuovere l’accesso all’istruzione universitaria e professionale e al mercato
del lavoro per i giovani cambogiani e impostare delle linee guida comuni a tutte
le ONG cha lavorano sull’orientamento professionale dei giovani in Cambogia
Beneficiari Diretti: 2000 ragazzi cambogiani che hanno accesso al sito internet
o che partecipano agli incontri di orientamento nelle scuole
Risultati attesi Maggiore sensibilizzazione e consapevolezza trai i giovani sull’importanza della formazione
Attività previste Aggiornamento costante di un sito internet con informazioni
in 3 diverse lingue sulle opportunità di studi universitari e professionali in Cambogia; incontri di orientamento con i ragazzi nelle scuole superiori; produzione
e messa in onda di un video sull’orientamento alla scelta degli studi
Partner Ministero dell’Educazione, Gioventù e Sport; Enfants du Mekong; Agir
pour le Cambodge
Principali risultati ottenuti nel 2009 Maggiore sensibilizzazione e consapevolezza tra i giovani sull’importanza della formazione: 50 istituti di studi universitari o superiori sono disponibile in rete in Inglese e Khmer e si sono registrati più
di 2000 accessi al sito; 1774 studenti dell’ultimo anno delle superiori hanno partecipato a seminari di orientamento sugli studi universitari e professionali in diverse province; prodotto e trasmesso il video che promuove la scelta consapevole
degli studi universitari o superiori da intraprendere, il video è stato trasmesso su
una TV nazionale in 9 momenti diversi per 4 mesi del 2009
Fattori di forza Gli strumenti ideati e messi a disposizione dei giovani dal progetto rispondono efficacemente ai bisogni dei beneficiari e sono altamente apprezzati dagli stessi
Fattori critici Attualmente la continuità delle attività dipende quasi esclusivamente dal supporto esterno e manca la strategia per una presa in carica delle attività da parte del Ministero dell’Educazione
Costo complessivo del progetto 12.007,54 Euro
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Nascita del progetto e obiettivi L’intervento del CIAI presso la SOA è iniziato
nel 2000 partendo dall’esigenza di salvaguardare il patrimonio culturale del Paese
dopo lo sterminio di artisti e intellettuali operato dal regime di Pol Pot. Un processo di questo tipo deve passare attraverso i giovani affinché recuperino dai
pochi artisti ancora viventi questo ricco patrimonio culturale. Il rafforzamento
della propria identità culturale, gli consentirà di porsi come veicolo di trasmissione del sapere e al tempo stesso di sfruttare le conoscenze acquisite nel loro
percorso di crescita. Il progetto si propone di promuovere la partecipazione attiva dei bambini nelle varie forme dell’arte cambogiana e favorire la trasmissione
del sapere dei vecchi maestri cambogiani alle nuove generazioni, nelle scuole e
nei villaggi
Beneficiari Diretti: 250 bambini; 16 persone tra insegnanti e staff manageriale.
Indiretti: 1139 persone che vivono nell’area
Cambogia
A
SOA - SCUOLA D’ARTE
Localizzazione Provincia di Siem
Reap
Finanziatore Privati
Durata prevista progetto 12 mesi
Data effettiva di inizio progetto
gennaio 2009
Costo sostenuto nel 2009
60.625 Euro
Risultati attesi Maggiori opportunità per i minori di studiare le arti antiche cambogiane; promozione della conoscenza dell’arte cambogiana tra i giovani nella
provincia di Siem Reap in particolare e in tutto il territorio nazionale
Attività previste Classi di danza, musica, teatro, solfeggio e storia dell’arte; reclutamento di nuovi insegnanti tra gli studenti dell’ultimo anno; workshop sulle
arti cambogiane nelle scuole pubbliche; spettacoli all’interno della scuola per
promuovere l’arte cambogiana
Partner Ministero dell’Educazione, Gioventù e Sport
Principali risultati ottenuti nel 2009 Maggiore opportunità di studio dell’arte
cambogiana per i minori; presso la scuola d’arte 250 minori hanno partecipato
con regolarità alle lezioni della scuola; 8 degli studenti dell’ultimo anno scolastico 2008-2009 sono stati reclutati come insegnanti della scuola; promossa conoscenza dell’arte cambogiana presso i giovani della provincia e nel territorio
nazionale; gli studenti della scuola d’arte hanno eseguito delle performance di
danza e musica presso 10 scuole elementari e medie nella provincia; in 5 diverse
occasioni gli studenti della scuola hanno eseguito delle performance di danza e
musica presso la scuola per studenti e funzionari di vari dipartimenti dell’educazione provenienti da altre province (522 persone)
Fattori di forza La scuola d’arte offre una formazione di tipo eccellente nelle arti
cambogiane e come tale è riconosciuta formalmente dalle autorità competenti
Fattori critici Attualmente la continuità delle attività dipende quasi esclusivamente dal supporto esterno e in mancanza di fondi esterni il Ministero dell’Educazione non è in grado di fornire i servizi attuali
Costo complessivo del progetto 81.877,32 Euro
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Cambogia
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A
STS - DALLA STRADA ALLA SCUOLA
Localizzazione Distretti di Boeung
Trabek ed Andong, provincia di
Phnom Penh
Finanziatore
Fondazione Mediolanum, Privati
Durata prevista progetto 12 mesi
Data effettiva di inizio progetto
gennaio 2009
Costo sostenuto nel 2009
98.751 Euro
Nascita del progetto e obiettivi In Cambogia, il tasso d’accesso alla scuola elementare si è innalzato negli ultimi cinque anni all’83%. Purtroppo però restano
alte le percentuali di abbandono scolastico soprattutto in seconda e terza elementare. Questo fenomeno è particolarmente diffuso nelle aree urbane tra bambini che provengono da famiglie con disagi sociali e difficoltà economiche.
Questa urgenza si è recentemente ulteriormente aggravata a causa dello sviluppo
edilizio che ha causato trasferimenti forzati di abitanti di interi quartieri dal centro di Phnom Penh alle periferie più disagiate. Il CIAI ha quindi avviato due centri ricreazionali diurni con l’obiettivo di favorire l’accesso all’educazione e la
reintegrazione nel sistema scolastico di base dei bambini provenienti da ambienti
urbani disagiati e ridurre situazioni di esclusione sociale e scolastica tramite l’offerta dei servizi di base
Beneficiari Diretti: 424 bambini che frequentano i centri. Indiretti: 1272 membri delle famiglie dei bambini che frequentano i centri
Risultati attesi Miglioramento nell’accesso all’educazione per i minori dai 3 ai
12 anni che frequentano attivamente i centri; miglioramento delle condizioni
economiche e sociali dei nuclei famigliari più svantaggiati attraverso aiuti diretti
o l’orientamento ad istituzioni operanti nei settori specifici; miglioramento della
conoscenza sulla prevenzione Hiv/Aids, uso di droghe e migliorato il comportamento igienico-sanitario nei bambini e nelle loro famiglie
Attività previste Classi di Kindergarten; classi di recupero; attività ricreative di
danza, disegno, cucito; supporto sanitario di base; supporto psicologico e sociale a famiglie in difficoltà presso l’ufficio sociale; campagne di sensibilizzazione
e informazione nelle comunità sull’importanza dell’educazione, igiene etc.
Partner Dipartimento Provinciale dell’Educazione
Principali risultati ottenuti nel 2009 23 bambini frequentano regolarmente i
Kindergarten presso i centri; 194 bambini hanno frequentato le classi di recupero; 54 bambini sono stati reinseriti nel sistema scolastico pubblico; tutti i bambini partecipano alle attività ricreative presso i centri; al centro sociale si sono
rivolte 65 famiglie per cui gli operatori hanno facilitato l’accesso al credito, ad opportunità lavorative o ad aiuti diretti; 340 bambini hanno partecipato in diversi
momenti a campagne di informazione presso i centri sull’igiene e la salute di
base; tutti i bambini dei centri ricevono servizi sanitari di base presso i centri attraverso l’infermeria che rimane aperta 6 giorni a settimana e dove accedono
tutti i bambini dei centri
Fattori di forza I centri offrono un ottimo servizio specialmente ai bambini attualmente esclusi dal sistema scolastico pubblico, rendendo possibile il loro inserimento o reinserimento presso lo stesso
Fattori critici Oltre alla mancanza di sostenibilità economica dei servizi per entrambi i centri si ravvisa la necessità di coordinarsi in maniera puntuale con le
altre organizzazioni non governative che operano nelle aree, non solo per evitare
il sovrapporsi delle attività, ma anche per creare sinergie e individuare strategie
di presa in carico delle attività da parte delle autorità locali
Costo complessivo del progetto 133.359,52 Euro
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Nascita del progetto e obiettivi Nel 2005 il tasso di prevalenza dell’Hiv era del
3.5%. Nello stesso anno 21.000 bambini sotto i 14 anni, di cui 1800 nella sola
Addis Abeba, sono deceduti. Il numero dei bambini orfani a causa dell’Aids è
passato dai 79 del 2003 ai 109.000 del 2005. Nella capitale Addis Abeba il tasso
di prevalenza Hiv+ negli adulti è dell’11.7% e si stima che i bambini orfani sotto
i 15 anni siano 14.000. Per questi bambini i problemi si aggravano se essi stessi
risultano sieropositivi perché anche i parenti stretti (nonni e zii), spesso si rifiutano
di accoglierli e accudirli. Obiettivo del progetto è l’elaborazione di strategie a
lungo termine per la prevenzione della trasmissione madre-bambino e lo sviluppo
di un ambiente idoneo all’accoglienza dei bambini sieropositivi e/o malati di Aids
Beneficiari Diretti: 140 bambini Hiv+ orfani o appartenenti a famiglie monoparentali. Indiretti: 250 famiglie del Woreda Arada
Etiopia
A
SUPPORTO AI BAMBINI
SIEROPOSITIVI ORFANI
Localizzazione Addis Abeba
Finanziatore CAI, Commissione
per le Adozioni Internazionali
Durata prevista progetto 36 mesi
Data effettiva di inizio progetto
dicembre 2006
Costo sostenuto nel 2009
101.738 Euro
Risultati attesi Miglioramento dell’accesso ai servizi essenziali per i bambini
Hiv+; rafforzamento delle capacità della famiglia/tutori ad affrontare le problematiche e i bisogni dei bambini orfani e Hiv+; acquisizione della consapevolezza
e della conoscenza nella comunità sui temi connessi alla pandemia
Attività previste Erogazione di servizi al bambino (cibo, vestiti, medicine, checkup medico, educazione, counselling e attività ricreative) e alla famiglia (cibo
quando necessario, supporto medico e counselling); sensibilizzazione e formazione sulle tematiche connesse alla pandemia e ai bisogni dei bambini (workshop
e seminari); sensibilizzazione e formazione dei bambini sugli aspetti legati all’igiene e alla cura dell’ambiente circostante; formazione del personale; attività
di reintegrazione familiare; coinvolgimento della comunità
Partner AHOPE Ethiopia, Arada Sub city, Region 14, Addis Ababa, Ethiopia
Principali risultati ottenuti nel 2009 Nel Centro sono stati ammessi 70 bambini di cui 43 sono sotto terapia ARV; grazie all’attività di sensibilizzazione del
progetto: 38 bambini frequentano regolarmente la scuola pubblica e 10 sono in
attesa di ammissione; 33 bambini sono inseriti nel programma di assistenza domiciliare (22 sono in terapia ARV e 11 sotto terapia antibiotica); 28 bambini frequentano regolarmente la scuola pubblica e 5 sono in attesa di essere ammessi;
svolti 6 training su igiene e salute per i genitori e la famiglia allargata dei bambini ospiti del Centro e quelli assistiti a domicilio; 104 bambini (70 interni e 34
esterni) coinvolti nell’attività di training sull’igiene personale e ambientale; 7
membri dello staff di progetto coinvolti in attività di formazione (6 sessioni)
Fattori di forza Il progetto riesce a coinvolgere positivamente la comunità di riferimento
Fattori critici Necessità di una maggiore professionalizzazione dello staff di
progetto
Costo complessivo del progetto 277.685 Euro
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A
SUPPORTO E CURA PER I BAMBINI
DELLE COMUNITA’ INTEGRATE
Localizzazione Ambo- West Shoa
- Regione Oromo
Finanziatore Privati
Durata prevista progetto 12 mesi
rinnovabile
Data effettiva di inizio progetto
aprile 2009
Costo sostenuto nel 2009
13.631 Euro (comprensivo della
prima trimestralità 2010 in quanto i
fondi vengono inviati in anticipo)
Nascita del progetto e obiettivi La collaborazione con l’Associazione AACFSA
è decennale e si era sviluppata prevalentemente in Addis Abeba. Considerato
che la maggior parte dei bambini abbandonati ed accolti all’interno dell’Istituto
gestito da AACFSA, provenivano dalla zona del West Shoa (Regione Oromo), è
stato concordato di implementare un’azione di supporto all’infanzia attraverso la
creazione di un sistema di protezione atto a scoraggiare l’abbandono dei bambini da parte della famiglia. Le azioni di progetto si concentrano prevalentemente
nel favorire l’accesso alla scuola primaria dei bambini più svantaggiati (orfani,
semi-orfani e appartenenti a nuclei marginalizzati), affiancando ad essa un’azione
di sensibilizzazione sui diritti dell’ infanzia e formazione dei genitori ad attività generatrici di reddito. Obiettivo generale: favorire l’accesso alla scuola primaria nella
città di Ambo. Obiettivo specifico: scolarizzare 150 minori e formare 300 famiglie per attività generatrici di reddito
Beneficiari Diretti: 150 bambini selezionati (cioè appartenenti a famiglie numerose e a basso reddito, a famiglie monoparentali, a famiglie senza reddito, orfani,
lavoratori, con genitori disabili). Indiretti: le famiglie e/o i tutori dei bambini sostenuti
Risultati attesi Continuità nella frequenza scolastica; accesso ai servizi sanitari
di base dei bambini e dei loro genitori; accrescimento della consapevolezza sui
diritti dei bambini di genitori e tutori; creazione di cooperative
Attività previste Pagamento della retta scolastica e delle forniture; doposcuola;
counselling individuale e di gruppo; check up medico e fornitura di medicine nel
caso la famiglia non sia in grado di provvedere; incontri organizzati da esperti con
i genitori e i tutori; training su risparmio e credito rivolto ai genitori dei bambini
e alle 300 famiglie prive di reddito; training on job per lo staff di progetto
Partner Almaz Ashene Children and Family Support Association (AACFSA), Ong
locale legalmente riconosciuta
Principali risultati ottenuti nel 2009 Raggiunto il target beneficiari in 9 mesi
di attività; 150 bambini e adolescenti inseriti nel programma (3 scuola materna,
106 scuola primaria, 29 secondario, 2 università e 10 vocational training); frequenza scolastica regolare (solo 1 bambino ha lasciato la scuola per motivi di salute); doposcuola funzionante (117 minori partecipanti nel periodo aprile-giugno
e 93 nel periodo- settembre dicembre); corso speciale di inglese frequentato da
93 bambini; individuati 35 bambini che necessitano di councelling (servizio iniziato in ottobre, trattati i primi 12 casi più gravi); check up medico effettuato su
tutti i beneficiari; hanno usufruito del servizio sanitario pubblico e privato 77
bambini e 42 adulti; in tema di sensibilizzazione e prevenzione sono stati organizzati i seguenti incontri: Hiv/Aids e igiene personale e comunitaria che ha coinvolto 94 adulti (51 donne e 43 uomini); 2 forum comunitari sulle questioni di
genere (56 partecipanti) e sul ruolo dei genitori/tutori nello stimolare i figli allo
studio (81 partecipanti); costituita la cooperativa Abdi Gudina Saving and Credit
cooperative society composta da 86 donne che hanno usufruito di un corso di
formazione su risparmio e credito e sui meccanismi di gestione dei libri contabili
e del marketing; alla fine della formazione è stato organizzato un forum per spiegare i benefici della gestione cooperativa anche in termini di accesso al credito
ai beneficiari che avevano deciso di non aderirvi (72 partecipanti)
Fattori di forza Partecipazione comunitaria
Fattori critici Necessità di una maggiore professionalizzazione dello staff
Costo complessivo del progetto 14.384 Euro
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Nascita del progetto e obiettivi Il progetto si collega e cerca di mettere in pratica le raccomandazioni finali dei gruppi di lavoro della conferenza “The lonely
child”, organizzata dal CIAI nel febbraio 2007. Nelle tre giornate di lavoro erano
state affrontate le tematiche inerenti l’istituzionalizzazione del bambino e i servizi che devono essergli garantiti. Obiettivo generale è quello di migliorare il sistema di protezione dell’infanzia nel rispetto del miglior interesse del bambino.
Obiettivi specifici: rafforzare le competenze del Civil and Social Affairs Bureau
(SCAB) in tema di conoscenza dei servizi realmente offerti ai bambini dalle strutture di accoglienza, migliorare il sistema di monitoraggio, verificare e riqualificare sia le strutture sia il personale, favorire lo sviluppo emozionale, personale,
sociale e psicologico del bambino istituzionalizzato attraverso la formazione e
professionalizzazione del personale degli istituti e la creazione di una équipe
psico-sociale stabile
Etiopia
A
BENESSERE DEI BAMBINI IN
ISTITUTO
Localizzazione Addis Abeba
Finanziatore CAI, Commissione
per le Adozioni Internazionali
Durata prevista progetto 36 mesi
Data effettiva di inizio progetto
novembre 2007
Costo sostenuto nel 2009
38.058 Euro
Beneficiari Diretti: 2500 bambini ospiti di 35 istituti di accoglienza per minori orfani e abbandonati e 10 psicologi che usufruiranno di formazione specifica. Indiretti: management e operatori dei 35 istituti
Risultati attesi Creazione di un sistema di monitoraggio delle strutture di accoglienza dei minori efficace ed efficiente; realizzazione di un servizio permanente
di appoggio emozionale e psicologico per i bambini istituzionalizzati; responsabilizzazione e formazione del personale delle strutture di accoglienza addetto
alla cura del bambino
Attività previste Creazione di un data base per il monitoraggio delle strutture
di accoglienza dei minori; preparazione del documento finale di ricerca e diffusione dei risultati; identificazione dei bisogni urgenti inerenti attrezzature e ristrutturazioni necessarie per creare un ambiente sicuro, igienico e a misura di
bambino; formazione dell’équipe psico-sociale; supporto psicologico ai bambini
istituzionalizzati; training teorico pratico per il personale delle strutture di accoglienza; networking e capacity building per il management delle strutture di accoglienza
Partner Implementazione diretta
Principali risultati ottenuti nel 2009 Diffusione dei risultati della ricerca presentata nel Workshop di Addis Abeba nell’ottobre 2008; identificazione dei bisogni più urgenti di 24 strutture di accoglienza; realizzazione di 4 corsi formativi
inerenti l’adozione, lo sviluppo del bambino, Play Therapy, conseguenze degli
abusi sessuali per l’equipe psico-sociale (coinvolti 23 psicologi); 280 sedute di
counselling individuale e 220 di gruppo effettuate dall’equipe psico-sociale; attività di Play Therapy per 180 bambini; due sessioni di formazione per le caregivers (144 persone); creazione di un sistema di networking fra le strutture di
accoglienza dei minori coinvolte nel progetto
Fattori di forza Il progetto ha creato la prima equipe psicologica specializzata
sui minori e un sistema di relazione stabile fra gli istituti di accoglienza dei minori
Fattori critici Difficoltà di raccordo con la SCAB che, a seguito della riorganizzazione amministrativa in corso, non ha più competenza sui progetti inerenti i minori. Attualmente il progetto è diventato competenza del Women
Affaires Bureau Children’s Right Protection Care and Support Service
Costo complessivo del progetto 280.000 Euro
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Etiopia
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A
Finanziatore Privati
Nascita del progetto e obiettivi Il presente progetto intende garantire l’accesso ai servizi forniti dalle Ong e dalle istituzioni governative ed in particolare facilitare e promuovere l’utilizzo dei servizi esistenti in tema di educazione,
formazione professionale e salute. Obiettivo generale: contribuire allo sviluppo
completo e armonioso della personalità del bambino all’interno della propria famiglia di origine considerata come ambiente naturale per la sua crescita. Obiettivi specifici: assicurare l’accesso ai servizi di base, quali scuola e sanità, per 397
minori; reintegrazione sociale di 30 minori di strada
Durata prevista progetto 12 mesi
rinnovabile
Beneficiari 397 bambini 0-12 anni appartenenti a famiglie svantaggiate (Hiv+,
prive di reddito e monoparentali); 30 adolescenti di strada
Data effettiva di inizio progetto
ottobre 2007
Risultati attesi Acquisita consapevolezza da parte delle famiglie dell’importanza
dell’educazione; conoscenza e migliore utilizzo dei servizi sanitari presenti sul territorio; creazione di un ambiente familiare idoneo allo sviluppo del bambino; reintegrazione sociale di 30 adolescenti di strada
SHELTER AND SPONSORSHIP
PROGRAM
Localizzazione Kifle Ketema:
Arada, Kirkos, Yeka e Bole - Addis
Abeba
Costo sostenuto nel 2009
135.861 Euro
Attività previste Visite domiciliari e visite alle scuole; organizzazione di classi di
recupero; educazione sanitaria e assistenza; educazione al risparmio; supporto
psico-sociale e counselling individuale, di gruppo e familiare; follow up per i beneficiari che escono dal programma; seminari e incontri formativi per le amministrazioni locali
Partner Women Affairs Bureau e Children’s right protection Care and Support
Service di Addis Abeba
Principali risultati ottenuti nel 2009 Inseriti nel programma 367 minori; 14
frequentano i corsi professionali governativi, 4 sono stati ammessi all’Università
statale e 1 ha ottenuto il diploma; dei 348 minori che frequentano la scuola primaria e secondaria solo 11 sono stati respinti e 9 hanno avuto performance poco
soddisfacenti; riduzione del numero degli interventi sanitari; nell’anno le visite
specialistiche sono state solo 21, i rimborsi per l’acquisto di medicine sono stati
28, grazie alle 19 sessioni informative sulla salute di cui una sessione dedicata alle
problematiche inerenti la sieropositività a cui hanno partecipato anche 82 madri;
10 bambini hanno necessitato di un supporto psico-sociale continuo; le sessioni
di councelling hanno coinvolto 38 minori e 8 famiglie; le problematiche emergenti riscontrate riguardano essenzialmente: preoccupazione dei genitori per le
cattive performance scolastiche (33 casi), problemi comportamentali (3 casi); inseriti nel programma 21 adolescenti di strada (di questi, 15 frequentano la scuola
secondaria con ottimi risultati , 4 l’Università e 1 il Vocational Training in contabilità); 1 beneficiario si è diplomato e nel prossimo anno uscirà dal programma
Fattori di forza Il programma è fortemente condiviso con i beneficiari e le Autorità locali
Fattori critici Sostenibilità istituzionale
Costo complessivo del progetto 650.575 Euro
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Nascita del progetto e obiettivi In seguito allo Tsunami, ICCW in parternariato con il CIAI, ha implementato un programma di riabilitazione delle zone colpite , conclusosi nel luglio del 2007. La valutazione del programma ha mostrato
che, sebbene la fase di emergenza e riabilitazione siano finite e le condizioni economiche delle aree colpite dallo Tsunami siano fortemente migliorate, il numero
di bambini che vengono abbandonati ogni anno non diminuisce, perché le ragioni dell’abbandono vanno ricercate principalmente in problematiche sociali (alcolismo, famiglie disgregate, etc) piuttosto che economiche. Per questo l’ICCW
e il CIAI hanno deciso di trasformare l’intervento di riabilitazione post-Tsunami
in un intervento di sviluppo sociale volto a supportare le famiglie più vulnerabili
nella loro capacità di prendersi cura dei bambini. In particolare saranno seguite
dal progetto le famiglie con un solo adulto di riferimento (in generale una donna
vedova o abbandonata dal marito) o le famiglie che si prendono cura di bambini
orfani o abbandonati dai genitori (in generale sono i nonni o zii o sorelle maggiori). L’azione si concentrerà sul rafforzamento delle capacità degli attori che
maggiormente possono avere un impatto positivo nella prevenzione dell’abbandono dei minori: i genitori/tutori delle famiglie più vulnerabili, le istituzioni di villaggio e i bambini e adolescenti stessi, che devono assumere consapevolezza dei
propri diritti. Obiettivo generale: prevenire l’abbandono dei minori e assicurare le
cure familiari e un ambiente sicuro ai bambini appartenenti alle famiglie vulnerabili nei distretti di Cuddalore e Kanniyakumari (zone colpite dallo Tsunami)
India
A
PREVENZIONE DELL’ABBANDONO
DEI MINORI
Localizzazione Cuddalore e Kanyakumari, Tamil Nadu
Finanziatore Privati
Durata prevista progetto 24 mesi
Data effettiva di inizio progetto
giugno 2008
Costo sostenuto nel 2009
78.319 Euro
Beneficiari 3810, di cui: 361 bambini, soprattutto orfani o semiorfani e i loro genitori/tutori; bambini, adolescenti, genitori o tutori di famiglie, Comitati di villaggio per lo sviluppo dell’educazione e Organizzazioni di villaggio
Risultati attesi Famiglie in difficoltà e a rischio di abbandono del minore supportate nella spesa per l’istruzione dei figli; identificazione e cura dei bambini
con gravi problemi di salute; genitori o tutori di famiglie in difficoltà ricevono
supporto psicologico e assistenza; formazione di Comitati di villaggio per lo sviluppo dell’educazione (Village Educational Development Committees - VEDC),
finalizzati al monitoraggio dell’abbandono scolastico e alla gestione di un fondo
rotativo per aiutare le famiglie a sostenere le spese per l’istruzione; formazione
di un Comitato di villaggio per ogni villaggio del distretto di Cuddalore al fine di
creare istituzioni efficaci nella protezione dei diritti dei bambini; sviluppo di un
programma educativo integrato per bambini e adolescenti; programma di sensibilizzazione degli adolescenti del distretto di Cuddalore finalizzato ad una presa
di coscienza del loro ruolo e valore nella società
Attività previste Attivazione di un programma per assicurare la scolarizzazione
a bambini orfani e semiorfani a rischio di abbandono scolastico; formazione degli
operatori ICCW per assicurare un corretto supporto e assistenza sociale alle famiglie vulnerabili; formazione delle istituzioni locali sulle tematiche riguardanti i
diritti dei bambini; programma educativo integrato per bambini e adolescenti;
supporto psicologico fornito ai genitori o tutori di famiglie in difficoltà attraverso
visite a domicilio e organizzazione di sessioni di gruppo; supporto psicologico
per i bambini orfani o semiorfani attraverso sessioni di gruppo
Partner ICCW - Indian Council for Child Welfare
Principali risultati ottenuti nel 2009 Le famiglie di 196 bambini nel distretto
di Cuddalore e 165 bambini nel distretto di Kanniyakumari sono state supportate
economicamente nel garantire ai bambini la scolarizzazione e l’accesso a cure
mediche adeguate; lo staff ICCW è stato formato su temi riguardanti l’assistenza
sociale e il supporto psicologico a famiglie in difficoltà e gestione di progetti; i
bambini orfani, semiorfani e le famiglie hanno beneficiato di consulenza psicologica; 13 Comitati di Villaggio per lo Sviluppo dell’Educazione (VEDC) e 134
membri delle organizzazioni di Villaggio (SHG, insegnanti, autorità locali) hanno
beneficiato di un programma finalizzato al monitoraggio dell’abbandono scola-
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stico, e sono stati formati per divenire istituzioni efficaci nella protezione dei diritti dei bambini; 399 bambini e adolescenti nel distretto di Cuddalore hanno
avuto accesso a un programma educativo integrato in 15 doposcuola; 400 bambini e ragazze hanno partecipato alle manifestazioni culturali e competizioni sportive, mostre tematiche e summer camp; 200 adolescenti hanno beneficiato di
un programma di orientamento pedagogico e di un corso sulle problematiche legate all’adolescenza (sessualità, droga, famiglia)
Fattori di forza Forza del partner locale nell’area di Cuddalore; forte coinvolgimento delle istituzioni locali nella realizzazione delle attività di progetto
Fattori critici Nelle aree in questione è molto difficile trovare specialisti in grado
di fornire consulenze psicologiche di qualità ai genitori in difficoltà e ai bambini
vulnerabili; la motivazione dell’ICCW nel lavorare nella zona di Kanniyakumari è
limitata: difficoltà di attuare un monitoraggio, presenza di un alto numero di
NGO cristiane già attive sul territorio che monopolizzano l’azione sociale
Costo complessivo del progetto 196.000 Euro
India
A
SVILUPPO SOCIO ECONOMICO
Localizzazione Distretto di Karaikal, U.T. Pondicherry
Finanziatore Privati
Durata prevista progetto 24 mesi
Data effettiva di inizio progetto
maggio 2008
Costo sostenuto nel 2009
132.317 Euro
Nascita del progetto e obiettivi Sulla base dell’esperienza maturate negli interventi post Tsunami realizzati a partire dal 2005, questo progetto si pone l’obiettivo di migliorare le opportunità per bambini e adolescenti degli strati sociali più
emarginati nel distretto di Karaikal attraverso un supporto integrato alle famiglie, le istituzioni locali, i consigli di villaggio, le scuole e i bambini stessi
Beneficiari 1100 bambini; 430 donne
Risultati attesi Garanzia di accesso all’educazione (attraverso i Sostegni a distanza) dei bambini delle fasce più vulnerabili; miglioramento delle opportunità
educative e diminuzione della percentuale di abbandono scolastico nei villaggi interessati; garanzia di un migliore accesso ai servizi sanitari per i bambini e le loro
famiglie, migliorando le nozioni sanitarie di base; assunzione di un ruolo attivo
delle istituzioni locali e degli attori della società civile nella creazione di un ambiente favorevole allo sviluppo psico-sociale del bambino, migliorando la fruizione dei diritti e offrendo un ambiente ricco di stimoli culturali; miglioramento
delle condizioni finanziarie dei beneficiari delle attività di microcredito
Attività previste Educazione: supporto all’educazione per 662 bambini in 13
villaggi; selezione e formazione dello staff locale (insegnanti dei doposcuola e
operatori sociali); creazione di 10 centri per attività di doposcuola per 1100 bambini; incontri con i genitori; creazione di una classe di recupero per 17 bambini;
inserimento e supporto scolastico di 5 bambini disabili. Salute: copertura delle
spese mediche per 19 bambini; organizzazione di un campo medico per 477
bambini; monitoraggio dei programmi governativi in materia di servizi sanitari.
Società: incontri con i consigli di villaggio e partecipazione alle assemblee; organizzazione di 10 Children’s Club; attivazione di un servizio di consultorio per
le famiglie; attivazione di un servizio di asilo in 3 villaggi; organizzazione di un
campo estivo per 1100 bambini. Sviluppo economico: creazione di una cellula di
supporto alle attività di microcredito; monitoraggio delle 250 micro-imprese
create e supporto alla gestione e miglioramento dello sviluppo economico
Partner IHMSSS - Immaculate Hearth of Mary Social Service Society
Principali risultati ottenuti nel 2009 Educazione: 662 bambini hanno accesso
all’educazione di base fra cui 5 disabili che hanno ricevuto un supporto speciale;
1100 bambini frequentano la classi di doposcuola in 13 villaggi. Salute: 1100
bambini hanno accesso a cure mediche di base e controlli regolari del proprio
stato di salute. Società: istituzioni e comunità locali coinvolte nella creazione di
un ambiente protettivo per l’infanzia e gli adolescenti; capacità delle famiglie di
provvedere all’educazione e all’accesso alla salute dei propri figli, migliorate; op-
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portunità culturali per i bambini e gli adolescenti nel distretto di Karaikal, migliorate. Sviluppo economico: condizioni economiche di 430 beneficiari del microcredito, migliorate
Fattori di forza Conoscenza approfondita della realtà locale grazie alla lunga
esperienza precedente; rapporto di fiducia con autorità di governo locali
Fattori critici Difficoltà ad innescare dei meccanismi di trasformazione sociale
di lunga durata
Costo complessivo del progetto 393.963 Euro
Nascita del progetto e obiettivi Il presente progetto è la prosecuzione di un intervento precedente del CIAI e dell’ICCW nella stessa zona per combattere la
pratica dell’infanticidio. Nel distretto di Usilampatti oggi il fenomeno dell’infanticidio è scomparso, ma è necessario rafforzare l’intervento per consolidare i risultati raggiunti nel valorizzare il ruolo della donna e nel creare opportunità reali
di miglioramento economico per i giovani
Beneficiari 252 Ragazze adolescenti a rischio di discriminazione di genere, appartenenti a nuclei familiari vulnerabili; 800 ragazzi e ragazze del comune di
Chellampatti; 3924 donne partecipanti alle unioni di donne e ai programmi di microcredito
Risultati attesi 252 famiglie a rischio ricevono sostegno per l’educazione, la salute e lo sviluppo di capacità genitoriali nella cura e crescita delle figlie femmine
(componente di sostegno a distanza); rafforzamento delle capacità e competenze degli adolescenti del comune di Chellampatti nella presa di coscienza del
loro ruolo e valore nella società e nel rispetto del valore della donna; avvio di un
centro di formazione professionale per le giovani che appartengono ai gruppi di
donne e ai gruppi di microcredito; organizzazione di federazione a livello di Panchayat delle donne dei Self Help Group (SHG) di Usilampatti
India
A
UN NUOVO FUTURO PER LE BAMBINE DI USILAMPATTI
Localizzazione Distretto di Usilampatti, Madurai, Tamil Nadu
Finanziatore Privati
Durata prevista progetto 36 mesi
Data effettiva di inizio progetto
giugno 2007
Costo sostenuto nel 2009
79.080 Euro
Attività previste Programma educazione bambine; training adolescenti femmine; training adolescenti maschi; sviluppo delle attività generatrici di reddito
della donna; formazione professionale: agricola, conversione di materiale cartaceo, sartoria
Partner ICCW - Indian Council for Child Welfare
Principali risultati ottenuti nel 2009 252 bambine e ragazze in età scolare,
scelte all’interno dei nuclei familiari più poveri sono state inserite nel programma
educativo o hanno continuato la loro istruzione superiore e hanno avuto accesso
ai servizi medici; prosegue il ciclo formativo nel comune di Chellampatti; 16 nuovi
villaggi sono stati coperti; realizzati 96 incontri di formazione per adolescenti
femmine (formate 460 ragazze); realizzati 96 incontri di formazione per adolescenti maschi (formati 430 ragazzi); 800 bambini e ragazze hanno partecipato
alle mostre tematiche campi estivi; 40 donne e ragazze formate in sartoria; 100
donne dei SHG hanno partecipato a un corso di formazione agricola (10 giorni);
80 ragazze e donne degli SHG hanno partecipato al corso di conversione di materiale cartaceo; 480 membri degli SHG sono stati addestrati nella gestione della
Federazione; 50 membri di SHG a livello di la federazione regionale sono stati
addestrati in leadership e gestione delle federazioni; 12 federazioni di SHG a livello di la federazione regionale sono stati seguiti nelle loro attività e più di 3000
donne hanno avuto accesso al microcredito bancario
Fattori di forza Il programma di sensibilizzazione dei ragazzi adolescenti ha toccato tutte le aree prestabilite. I risultati sono stati molto positivi e replicabili in altri
contesti dove si verificano problematiche di ordine sociale legate a fenomeni culturali negativi e alla discriminazione della donna
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Fattori critici Il progetto finirà a maggio del prossimo anno. La difficoltà maggiore sarà la definizione di una strategia che garantisca il funzionamento del
centro di formazione professionale e che ci permetta di offrire alle beneficiarie
una concreta e duratura opportunità di autonomia economica e sociale
Costo complessivo del progetto 280.000 Euro
India
A
BAMBINI PROTAGONISTI
Localizzazione Isole Andamane e
Nicobare (3 isole)
Finanziatore Fondazione Cariplo
Durata prevista progetto 30 mesi
Data effettiva di inizio progetto
febbraio 2009
Costo sostenuto nel 2009
105.707 Euro
Nascita del progetto e obiettivi Assicurare la protezione dei minori e la tutela
dei loro diritti, spingendo le istituzioni locali (Panchayat Raj Institutions), le scuole,
le famiglie, la comunità e gli stessi bambini a sviluppare una maggiore consapevolezza dei diritti dell’infanzia
Beneficiari Diretti 7646 (membri adulti di 22 consigli di villaggio e di 28 consigli scolastici, 1632 bambini e i loro genitori)
Risultati attesi I membri dei consigli di villaggio, gli insegnanti e i membri dei
VEC vengono sensibilizzati sui diritti dei bambini e si mobilitano per la loro difesa;
miglioramento della cultura generale dei genitori; la situazione dei diritti dei bambini è documentata; supporto alla creazione di organizzazioni locali sostenibili; i
bambini assumono un ruolo proattivo nella difesa dei loro diritti
Attività previste Sensibilizzazione dei membri dei consigli di villaggio e scolastici
sui loro doveri e responsabilità nella tutela dei diritti dell’infanzia; monitoraggio
della situazione della strutture scolastiche nelle 3 isole; preparazione di piani di
sviluppo locale ideati dai bambini per lo sviluppo del villaggio e presentazione
degli stessi alle assemblee di villaggio; creazione dei “Butterflies Children Club”
in ogni villaggio; manifestazioni di sensibilizzazione organizzate dai bambini su
questioni rilevanti per la difesa dei diritti dell’infanzia; pubblicazione bimensile del
giornale locale “ANI Children’s Time” preparato dai bambini delle isole
Partner Ong Butterflies
Principali risultati ottenuti nel 2009 Preparato il materiale di sensibilizzazione
per i membri dei consigli di villaggio e tenuti regolarmente con loro gli incontri
di sensibilizzazione sui loro diritti/doveri nei confronti dei bambini; completata la
raccolta dati per misurare il livello di coscienza e conoscenza dei membri dei consigli di villaggio sulle tematiche dei diritti dei bambini; i comitati di villaggio hanno
adottato le risoluzioni dei piani elaborati dai comitati dei bambini e continuano
a impegnarsi a far rispettare sul territorio le leggi relative alla protezione dei minori; creati i comitati per donne e bambini all’interno dei consigli di villaggio;
preparato il materiale di sensibilizzazione per i membri dei VEC, corredato da
materiale pratico sul rispetto dei diritti dei bambini e tenuti con loro gli incontri
per la diffusione dei materiali; questionari di valutazione finale; i membri dei VEC,
valutato il livello delle infrastrutture scolastiche, hanno inviato ai comitati di villaggio una relazione; regolare svolgimento degli incontri tra gli insegnanti e i genitori e tra questi ultimi e lo staff di Butterflies; i parenti partecipano attivamente
alle attività organizzate dai CDC; completati i corsi di formazione per i genitori
su salute primaria e nutrizione; creati in ogni villaggio i Butterflies Children Clubs;
la preparazione dei Child led plan da sottoporre ai panchayat procede senza problemi; la pubblicazione di ANI Children’s Time procede regolarmente
Fattori di forza Forte radicamento nella realtà locale grazie al lavoro pregresso
del partner e impiego di personale originario delle isole nelle attività con i bambini; grande esperienza del partner nel settore della difesa dei diritti dei bambini
Fattori critici Difficoltà oggettive date dal forte isolamento e dalle limitate infrastrutture di comunicazione; difficoltà ad intaccare pratiche negative (punizioni corporali) sedimentate nella mentalità locale
Costo complessivo del progetto 344.297 Euro
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Cambogia
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N
BOREY NATIONAL BABIES AND
CHILDREN CENTRE
Localizzazione Phnom Penh
Finanziatore
Mediafriends Onlus, privati
Durata prevista progetto 29 mesi
Data effettiva di inizio progetto
gennaio 2009
Costo sostenuto nel 2009
69.473 Euro
Nascita del progetto e obiettivi Il centro Borey, in quanto istituto governativo,
ospita minori abbandonati con handicap psicofisici e non, cosi come bambini
con HIV. Dal 2000 il CIAI collabora con le autorità governative cambogiane a cui
fanno capo la cura ed il benessere di minori abbandonati con lo scopo di migliorare le condizioni di vita e di salute di bambini che vivono in istituti. A causa
delle recente drammatica storia cambogiana, nel paese ancora oggi è carente il
personale preparato a rispondere alle diverse esigenze di bambini istituzionalizzati soprattutto dal punto di vista psicofisico. L'intervento del CIAI presso il centro ha lo scopo di migliorare le condizioni di vita dei minori ospiti del centro, con
particolare attenzione ai bisogni dei bambini portatori di handicap e bambini
Hiv/Aids positivi attraverso la fornitura di servizi idonei. Il progetto inoltre intende
rafforzare le capacità professionali, gestionali ed organizzative del personale del
centro
Beneficiari 120 minori e 56 membri dello staff del centro
Risultati attesi Miglioramento delle condizioni di salute di 75 bambini con handicap e di 30 bambini con Hiv/Aids; miglioramento delle condizioni igienico sanitarie all'interno del centro per 120 bambini del centro; maggiore coinvolgimento
dei minori in attività ricreazionali; miglioramento delle capacità professionali per
56 membri dello staff del centro
Attività previste Fornitura di servizi medici di base all'interno del centro; fornitura di servizi medici specifici di fisioterapia per i bambini con handicap e di cure
specifiche per bambini malnutriti e con Hiv/Aids; organizzazione di attività ricreazionali per i bambini; formazione specifica e costante per lo staff del centro
sulla cura dei minori
Partner Ministero degli Affari Sociali, Veterani e della Riabilitazione della Gioventù
Principali risultati ottenuti nel 2009 Malattie comuni come raffreddore, otite,
tosse, diarrea etc. sono stati curati presso il centro; materiale igienico distribuito
mensilmente per tutti i bambini: 29 bambini con Hiv/Aids ricevono mensilmente
cure specifiche ARV; 50 bambini ricevono servizi di fisioterapia all'interno del centro; dei 7 bambini malnutriti trattati nell’anno presso il centro 4 non versano più
in condizioni di malnutrizione; 14 bambini partecipano a corsi di danza tradizionale; 26 bambini hanno partecipato alle attività ricreazionali estive come nuoto,
danza e disegno; tutte le caregivers del centro hanno ricevuto formazione a turno
su nutrizione, fisioterapia e stimolazione dei bambini con problemi di salute e non
Fattori di forza La formazione costante dello staff del centro garantisce la massima efficacia degli interventi a favore dei minori ospiti
Fattori critici La scarsità di fondi stanziati dalle autorità governative, rendono
attualmente difficile la sostenibilità economica del centro, in assenza di intervento da parte di organizzazioni non governative
Costo complessivo del progetto 153.582,13 Euro
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Nascita del progetto e obiettivi Dal 2004 il CIAI supporta un gruppo di 25
adolescenti di entrambi i sessi interessati alle attività circensi e provenienti dalle
fascie più disagiate e marginalizzate. Le attività di formazione e sostegno hanno
dato vita al “Fekat Circus” (Circo del buonumore). Alle attività circensi è stata abbinata la formula del teatro partecipativo. Dal 2006 al 2008 il Fekat Circus si è
esibito in più di 100 manifestazioni pubbliche dirette prevalentemente alla sensibilizzazione dei giovani sulle tematiche di genere, malattie sessualmente trasmissibili, TBC e promozione dell’educazione. Vista la costanza e l’impegno dei
ragazzi il CIAI ha deciso di implementare il presente progetto teso a dare una
cornice formale alla loro attività attraverso la creazione di una cooperativa giovanile. Obiettivo generale è di promuovere la reintegrazione sociale dei giovani
svantaggiati e svilupparne le potenzialità. Obiettivi specifici, la creazione di una
cooperativa giovanile auto-sostenibile e la promozione di attività artistiche come
elemento educativo fondamentale per un armonioso sviluppo della personalità
delle potenzialità del bambino
Etiopia
N
COOPERATIVA FEKAT CIRCUS CLUB
Localizzazione Addis Abeba
Finanziatore Privati, Fondazione
Altamane, delegazione della UE in
Etiopia
Durata prevista progetto 12 mesi
Data effettiva di inizio progetto
maggio 2009
Costo sostenuto nel 2009
7.310 Euro
Beneficiari Diretti: 25 adolescenti di entrambi i sessi (9 femmine e 15 maschi).
Indiretti: 120 bambini del quartiere limitrofo alla sede del Circo, 2500 bambini
istituzionalizzati, 10.000 spettatori
Risultati attesi Creazione della cooperativa; miglioramento delle performances
artistiche; acquisita capacità di creare relazioni con I donatori e “clienti” esterni;
acquisizione delle conoscenze amministrative e gestionali della cooperativa
Attività previste Ottenimento dei necessari permessi e riconoscimenti; organizzazione della sede della cooperativa; costruzione di una palestra; training sullo
sviluppo psicologico del bambino, psicomotricità, gestione del gruppo, clownery,
coreografia, arte, cambiamenti sociali e inglese; training su comunicazione e networking, fund raising, scrittura di progetti e computer; training in amministrazione e gestione delle cooperative; scambio di esperienze con artisti locali e
internazionali; promozione delle attività della cooperative attraverso la distribuzione di volantini e creazione di un sito web
Principali risultati ottenuti nel 2009 La cooperativa si è formalmente costituita ed è stata riconosciuta dalle autorità amministrative della sub city di Piazza;
nel corso dei sei mesi di progetto è stata reperita una sede idonea alle attività del
gruppo e sono iniziati i lavori per la costruzione di una palestra costruita con sistemi tradizionali (fango), rispettosi dell’ambiente; creazione di una importante
partnership con la delegazione della Comunità europea che ha consentito al
Fekat Circus di esibirsi in 20 città dell’Etiopia con spettacoli circensi e di teatro partecipativo per la promozione dell’educazione delle bambine; nel tour, durato 2
mesi, sono state coinvolte più di 100.000 persone; il sito web è stato completato
ed è consultabile all’indirizzo www.fekat.circus.com; è stato realizzato un documentario sulle attività della cooperativa; grazie alla disponibilità di gruppi internazionali di artisti che hanno prestato la loro opera gratuitamente è stato possibile
organizzare training di clownerie, marionette, teatro partecipativo; grazie ai contatti con la Fondazione Altamane, il Fekat Circus è attualmente presente tutte le domeniche all’Ospedale governativo Bleak Lion con attività di clownery e gioco per i
piccoli pazienti della pediatria; la cooperativa è sulla buona strada per il raggiungimento dell’autonomia finanziaria
Fattori di forza Grande motivazione dei membri e forte coinvolgimento in attività volte alla promozione dei diritti dei bambini e delle bambine
Fattori critici Incertezza nei rapporti con i donatori internazionali e necessità
di sviluppare maggiormente le relazioni pubbliche autonome di fatto gestite
ancora dal CIAI per loro conto
Costo complessivo del progetto 10.269 Euro
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Etiopia
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N
MYSCHOOL
Localizzazione Southern Nations,
Nationalities, and People’s Regional
State (SNNPRS) Distretto Gamo
Gofa Zone - Woreda di Chencha,
Dita, Bonke e Arbaminch Zuria
Finanziatore
Mediafriends Onlus; privati
Durata prevista progetto 24 mesi
Data effettiva di inizio progetto
giugno 2009
Costo sostenuto nel 2009
91.516 Euro
Nascita del progetto e obiettivi Inizialmente il progetto era stato elaborato in
collaborazione con l’Ong locale Tsalke ed era centrato sulla lotta allo sfruttamento
lavorativo dei minori emigrati/trafficati dal distretto del Gamo Gofa al quartiere dei
tessitori di Addis Abeba. In un secondo momento abbiamo ridisegnato il progetto
e centrato l’obiettivo sull’educazione primaria. Lo studio di fattibilità effettuato
nel distretto del Gamo Gofa, ha evidenziato un altissimo tasso di drop-out nella
primaria e difficile accesso alla secondaria. Le cause sono da ricercarsi nella difficile situazione economica e nella dipendenza delle famiglie da una agricoltura di
sussistenza che obbliga il bambino al lavoro nei campi e all’accudimento del bestiame. Obiettivo generale è contribuire alla riduzione del fenomeno del lavoro
minorile favorendo l’accesso all’educazione primaria nelle zone rurali e remote,
come delineato nell’ Ethiopia’s National Plan of Action for Children 2003-2010
and the Education Sector Development Program III 2005/2006 2010/2011. Obiettivo specifico, promuovere l’accesso e la frequenza alla scuola primaria attraverso
l’innalzamento della qualità del sistema educativo e supporto alla famiglia in 4
Woreda (distretti), della zona del Gamo Gofa - SNNPRS
Beneficiari Diretti: 2904 bambini che frequentano le scuole di Kodo (Dita Woreda), Garbansi Areche school (Bonke Woreda), Zute school (Chencha Woreda)
e Zigiti Elo school (Arbaminch Zuria Woreda); 80 donne e/o tutori dei suddetti
bambini capofamiglia, e/o famiglie numerose e svantaggiate; 54 insegnanti; 6
ufficiali pubblici della zona e dei Woreda, a livello di dipartimento dell’educazione; 750 genitori/membri della comunità. Indiretti: la comunità in generale
Risultati attesi Le famiglie selezionate dei bambini che frequentano le 4 scuole
sono supportate nel miglioramento delle loro condizioni economiche; miglioramento quantitativo e qualitativo dei servizi educativi; gli operatori locali, i genitori,
i membri dei comitati scolastici sono sensibilizzati e comprendono l’importanza
dell’educazione e dei diritti dei bambini
Attività previste Studio preliminare sulle AGR (attività generatrici di reddito)
presenti sul territorio; promozione per la costituzione di cooperative; selezione e
orientamento dei beneficiari; orientamento, formazione e costituzione formale
delle cooperative; costruzione di nuove aule e ristrutturazione delle vecchie; fornitura di attrezzature e materiale scolastico per le scuole e individuali; follow-up
dei bambini e della situazione familiare; studio sui bisogni formativi degli insegnanti e dei funzionari del Woreda; formazione centrata sui metodi educativi,
sviluppo del bambino e salute; monitoraggio sulle attività degli insegnanti; definizione, in collaborazione con i comitati scolastici, delle azioni di sensibilizzazione
e awareness da implementare a livello di Woreda
Partner Implementazione diretta in collaborazione con il Dipartimento delle Finanze e sviluppo economico e Dipartimento dell’Educazione di zona che faciliteranno le relazioni a livello di Woreda
Principali risultati ottenuti nel 2009 Il progetto è appena iniziato e le attività
si sono prevalentemente incentrate su: organizzazione dell’ufficio locale CIAI a
Arbaminch; stipula degli accordi con le autorità competenti e approvazione del
progetto da parte delle stesse; selezione del consulente a cui affidare la ricerca
sulle AGR; bando per l’assegnazione dei lavori di costruzione e ristrutturazione
di 2 delle 4 scuole previste; visite ai funzionari e alle famiglie per promuovere
l’iscrizione scolastica al primo anno di scuola e raccogliere i dati sui beneficiari;
pianificazione della prima sessione di formazione degli insegnanti
Fattori di forza Da verificare in futuro
Fattori critici Impegno del Dipartimento dell’educazione di zona a fornire il
personale insegnante necessario per le nuove classi
Costo complessivo del progetto 314.304 Euro
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Nascita del progetto e obiettivi Provvedere ai servizi educativi per i bambini
delle fasce più vulnerabili ed emarginate di Bangalore
Beneficiari Diretti: 1016, di cui 309 bambini che frequentano la scuola Neelbagh, 130 bambini figli di lavoratori migranti negli asili itineranti, 473 minori all’interno del sistema di Giustizia Minorile, 77 bambini e 33 madri Hiv+
Risultati attesi Accesso all’educazione primaria per i bambini delle fasce più vulnerabili; creazione di opportunità professionali e di educazione secondaria per i
bambini che frequentano la scuola; sensibilizzazione delle famiglie sull’importanza dell’educazione; cambiamento nell’atteggiamento della polizia nei confronti dei giovani infrattori presso l’Observation Home (OH) di Bangalore;
miglioramento nella percezione di sé degli ospiti dell’OH e fornire loro progettualità per il futuro; fornire locali scolastici nelle vicinanze dei cantieri edili; le famiglie migranti e i costruttori edili vengono sensibilizzati sull’importanza
dell’educazione; aumento della sopravvivenza media dei bambini Hiv+ residenti
all’Infant Jesus Home e miglioramento delle opportunità educative per loro; reperimento di soluzioni alternative all’istituzionalizzazione per i bambini Hiv- residenti nel centro
India
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SERVIZI EDUCATIVI PER BAMBINI A
RISCHIO
Localizzazione Bangalore, Stato
del Karnataka
Finanziatore Privati
Durata prevista progetto 12 mesi
Data effettiva di inizio progetto
gennaio 2009
Costo sostenuto nel 2009
61.232 Euro
Attività previste Selezione e arruolamento scolastico di 309 bambini delle fasce
più povere ed emarginate; fornitura di ausili abitativi per i bambini residenti a
scuola; erogazione di corsi per i bambini; organizzazione di corsi in falegnameria, atelier di ceramica, elettrotecnica, sartoria; preparazione agli esami finali per
i bambini dell’ultima classe; organizzazione di attività sportive e culturali; mantenimento laboratorio di informatica; incontri formativi con le famiglie; incontri
con lo staff dell’Observation Home; incontri con tutti gli attori coinvolti nella gestione dell’OH e presentazione dei risultati ottenuti a realtà analoghe; attività di
counseling con i ragazzi dell’OH e organizzazione di attività culturali volte a sviluppare la loro autostima; organizzazione di Vocational training; valutazione della
situazione dei bambini nei 4 siti preposti alla costruzione delle creches e attivazione degli asili nei luoghi prescelti; organizzazione di meeting mensili con le famiglie e con i costruttori per sensibilizzarli sul diritto all’educazione e sulla
sicurezza dei bambini; offerta di controlli medici su base regolare e trattamenti
terapeutici per madri e bambini Hiv+; monitoraggio regolare degli indici di progressione dell’Hiv effettuato per i bambini dell’ Infant Jesus Home; organizzazione
di attività culturali per i residenti dell’Infant Jesus Home; facilitazione dell’accesso
alla scuola per tutti i bambini Hiv+; stesura piano pedagogico personalizzato per
ogni bimbo ospite dell’Infant Jesus Home; adozione per i bambini HivPartner Ashraya Children’s Home
Principali risultati ottenuti nel 2009 309 bambini delle fasce più povere ed
emarginate sono stati selezionati e inseriti nel programma e sono stati forniti ausili abitativi per i residenti a scuola; i corsi in falegnameria, atelier di ceramica, elettrotecnica e sartoria hanno visto la partecipazione rispettivamente di 43 ragazzi e
45 ragazze; 13 bambini dell’ultima classe sono stati preparati per gli esami finali;
sono state organizzate le attività sportive e culturali, tra cui esibizioni di danza, tornei di basket e cricket; mantenimento laboratorio di informatica; incontri con lo
staff dell’Observation Home e con tutti gli attori coinvolti nella gestione dell’OH
e presentazione dei risultati ottenuti in realtà analoghe; attività di counseling con
i ragazzi dell’OH ed organizzazione di attività culturali svolte con successo; la valutazione della situazione dei bambini nei 4 siti preposti alla costruzione delle creches è stata completata e gli asili sono stati attivati nei luoghi prescelti;
organizzazione di meeting mensili con le famiglie e con i costruttori per sensibilizzarli sul diritto all’educazione e sulla sicurezza dei bambini; alle 33 madri e ai 77
bambini Hiv+ sono stati offerti monitoraggio delle condizioni di salute e supporto
terapeutico; il monitoraggio degli indici di progressione dell’Hiv è stato effettuato
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su base regolare per i bambini dell’Infant Jesus Home; organizzate varie attività
culturali per i residenti del centro, tra cui esibizioni di ballo e concorsi di poesia
Fattori di forza Notevole esperienza e radicamento in ambito locale di Ashraya
Fattori critici Difficoltà nel cambiare la percezione delle forze di polizia a riguardo degli ospiti dell’OH, rallentamento di commesse nei cantieri edili dovuta
alla congiuntura economica globale, sostenibilità economica
Costo complessivo del progetto 70.044 Euro
India
N
RECUPERO DEI BAMBINI E RAGAZZI
LAVORATORI
Localizzazione Srivilluputur,
Distretto di Virudhunagar, Tamil
Nadu
Finanziatore Privati
Durata prevista progetto 14 mesi
Data effettiva di inizio progetto
gennaio 2009
Costo sostenuto nel 2009
34.275 Euro
Nascita del progetto e obiettivi L’azione si inserisce nel quadro dell’intervento
pluriennale dell’ICCW nella zona. Sebbene il 52% della popolazione sia ancora
impiegata nel settore agricolo, negli ultimi decenni lo sviluppo industriale nel distretto è stato rilevante, con la nascita di imprese tessili, cementifici e piccole e
medie imprese a gestione familiare. In particolare il distretto è famoso per la produzione di fiammiferi, con una produzione che copre il 60% del fabbisogno indiano, realizzata in più di 4000 piccole unità di produzione. All'interno di queste
imprese il lavoro minorile è ancora diffuso, nonostante sia stato proibito dal governo indiano con la legge del 1986 (Child Labour Prohibition and Regulation
Act). All'interno di questo contesto si inserisce l'azione pluriennale dell'ICCW,
che ha cominciato a intervenire nella zona di Srivilliputur nel 1992 per prevenire
l’abbandono scolastico dei bambini e il lavoro minorile e, grazie a fondi del governo indiano e internazionali, ha ottenuto nel corso degli anni importanti risultati, tra cui l’eliminazione totale del lavoro minorile per i bambini di età inferiore
ai 10 anni. Il motivo di tale successo sta nella strategia utilizzata dall’ICCW che
si basa su un approccio comunitario, di valorizzazione delle risorse locali, in particolare attraverso la valorizzazione dei gruppi di auto aiuto di donne e delle istituzioni di villaggio. Il progetto promosso dal CIAI si inserisce in questa strategia
dell’ICCW allo scopo di attivare meccanismi efficaci di prevenzione del lavoro minorile basati sull’assicurare l’accesso ad una educazione di base di qualità ai bambini di Srivilliputur, riqualificare professionalmente i ragazzi lavoratori e rafforzare
le capacità delle istituzioni locali
Beneficiari Diretti: 426 bambini, 100 membri delle istituzioni di Villaggio (VEC),
7.965 donne membri dei Self Help Group (SHG), 73 ragazzi
Risultati attesi Miglioramento della qualità dell’istruzione primaria per 400 bambini (11-13 anni); rafforzamento delle capacità delle istituzioni di villaggio (scuola,
comitati educativi e unioni di donne) nel prevenire l’abbandono scolastico e il lavoro minorile; riqualificazione professionale per giovani della zona di Srivilliputur
già impiegati in lavori non qualificati o pericolosi
Attività previste Monitorare la partecipazione scolastica dei bambini e attivazione di un fondo di credito rotatorio, gestito dalle istituzioni di villaggio (VEDC)
per sostenere le spese scolastiche; miglioramento delle infrastrutture scolastiche
e attivazione di 15 corsi di dopo scuola; realizzazione di un programma di formazione finalizzato a rafforzare le capacità dei gruppi di donne nel monitorare
la condizione dei bambini nei villaggi (protezione dell’infanzia, diritto all’educazione, igiene), rafforzamento della loro capacità di organizzarsi in federazioni e
di accedere al credito; gestione di un community college che offra corsi di formazione professionale qualificati e rilascio di diplomi riconosciuti
Partner ICCW - Indian Council for Child Welfare
Principali risultati ottenuti nel 2009 426 bambini a rischio di abbandono scolastico che frequentano le scuole governative hanno beneficiato di 15 centri di
doposcuola (2 ore al giorno dalle 17 alle 19), per integrare la propria formazione
e migliorare il loro rendimento scolastico in 15 villaggi del distretto; il fondo di cre-
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dito gratuito per l’educazione gestito da 19 comunità (VEDC) è stato utilizzato
per 365 studenti della scuola primaria e superiore per un totale di 420.000 Rupie
(7.000 Euro); 300 bambini appartenenti a 30 scuole rurali hanno partecipato a
manifestazioni culturali e competizioni sportive; 100 donne membri dei gruppi
di donne hanno seguito un programma di formazione finalizzato a rafforzare le
capacità dei SHG di monitorare la condizione dei bambini nei villaggi e a rafforzare la loro capacità di organizzarsi in federazioni e di accedere al credito; 437
gruppi di auto aiuto sono stati supportati dal progetto in 110 villaggi (7.965
donne) nel richiedere un finanziamento attraverso il programma governativo di
prestiti (Mahalir thittam); sono stati costituiti 6 nuovi gruppi di auto aiuto in 5 villaggi; 70 gruppi di auto aiuto hanno ottenuto un prestito per un totale di
5.467.000 Rupie (90.000 Euro) attraverso programmi di governo (Bank Government scheme Mahalir thittam); riqualificazione professionale per 73 ragazzi lavoratori, tra i 16 e i 23 anni con i seguenti corsi attivati: Tecnologie di stampa
(formati 23 ragazzi), Disegno di moda e Sartoria (formati 23 ragazzi), Computer–
Hardware (formati 20 ragazzi), Tornio e Lavorazioni meccaniche (7 ragazzi). Il
100 % degli studenti dell'anno accademico 2008-2009 ha superato l'esame ufficiale (Università del Tamil Nadu) e ha trovato un lavoro
Fattori di forza Forza e capacità del partner locale; forte coinvolgimento delle
istituzioni locali nel progetto; attivazione di una scuola professionale di ottima
qualità che è stata riconosciuta dal Governo indiano ed è in grado di rilasciare diplomi ufficiali
Fattori critici Le capacità attuali dell’ICCW sono insufficienti per sostenere il
costo del Centro Sudar, senza un aiuto economico esterno
Costo complessivo del progetto 52.035 Euro
N
Nascita del progetto e obiettivi CIAI aveva già realizzato un programma di ricostruzione dopo il terremoto ma la popolazione aveva ancora grosse difficoltà.
In questo distretto, l’economia si basa soprattutto sulla pastorizia e sull’agricoltura, resa però difficile dalla mancanza di acqua. La difficoltà di comunicazione
e la mancanza di servizi aggrava la situazione già difficile della popolazione. Il
progetto ha l’obiettivo di migliorare la situazione di donne e bambini in 8 villaggi
nel distretto del Kutch fornendo supporto all’accesso all’educazione e alla salute
per i gruppi più vulnerabili
India
Beneficiari Diretti: 2524, di cui 330 bambini svantaggiati supportati tramite Sostegno a distanza, 862 bambini svantaggiati che beneficiano del doposcuola,
220 che frequentano corsi di reinserimento scolastico, 700 persone raggiunte
dalla mobile clinic, 250 adolescenti, 50 adolescenti che partecipano ai vocational trainings, 80 donne membri dei Self Help Group in otto villaggi, 32 insegnanti
di doposcuola e di scuola pubblica
Durata prevista progetto 24 mesi
MIGLIORAMENTO SOCIO ECONOMICO DELLE COMUNITÀ
SVANTAGGIATE
Localizzazione Distretto di Kutch,
Stato del Gujarat
Finanziatore Privati
Data effettiva di inizio progetto
luglio 2009
Costo sostenuto nel 2009
74.835 Euro
Risultati attesi Garantire l’accesso all’educazione a 350 bambini, riducendo il
tasso di abbandono scolastico e migliorando il livello dell’istruzione nei villaggi
target; miglioramento del livello delle cure pre e post-natali e durante il parto; miglioramento della partecipazione alla vita sociale di gruppi marginalizzati (giovani e donne); fornire nuove opportunità di sviluppo economico per donne e
adolescenti
Attività previste Selezione dei bambini da sponsorizzare e gestione della documentazione relativa alla sponsorizzazione; distribuzione di vestiti, libri e pagamento di tasse scolastiche ai bambini sponsorizzati; doposcuola per 640 bambini
sponsorizzati e non in 8 villaggi; creazione di una classe per il reinserimento a
scuola di 45 bambini; incontri di sensibilizzazione sull’importanza dell’educazione; Summer camp per tutti i bambini; training per gli insegnanti delle scuole
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locali e per quelli di doposcuola; determinazione dei bisogni in termini di ausili
scolastici per la scuola pubblica e fornitura degli ausili mancanti; distribuzione di
snack ai bambini dei doposcuola; promozione dell’immunizzazione primaria contro le 6 malattie più diffuse attraverso 2 campagne di sensibilizzazione all’anno;
sessioni di sensibilizzazione nei villaggi per donne e adolescenti su salute materno infantile e nutrizione; supporto per le donne e gli adolescenti dei villaggi
nell’accesso ai servizi pubblici; training dello staff locale su salute e prevenzione;
sensibilizzazione di donne e adolescenti a livello di comunità di villaggio sui temi
di salute materno infantile, Hiv e igiene; creazione di unioni di donne e adolescenti; rafforzamento dei suddetti gruppi tramite corsi di aggiornamento per leaders, visite e partecipazione ai panchayats; creazione di gruppi intervillaggio
con rappresentanti provenienti dai SHG locali; training di informatica per adolescenti; creazione di un’unità per il supporto alla commercializzazione dei prodotti di artigianato locale; promozione della commercializzazione dei prodotti di
artigianato attraverso la creazione di un catalogo; definizione di un piano a lungo
termine per la sostenibilità dell’unità
Partner Premnivas IHMSSS
Principali risultati ottenuti nel 2009 I bambini da sponsorizzare sono stati selezionati e la gestione della documentazione relativa alla sponsorizzazione è stata
completata; la distribuzione di vestiti e libri ai bambini sponsorizzati è stata avviata; le attività di doposcuola per 640 bambini, sponsorizzati e non, in 8 villaggi
vengono portate avanti regolarmente così come le attività di sostegno a 220
bambini per il reinserimento scolastico; i meeting di sensibilizzazione sull’importanza dell’educazione vedono una buona affluenza; la distribuzione di snack a
862 bambini che frequentano i doposcuola avviene regolarmente; 700 persone
hanno partecipato alle attività di promozione dell’immunizzazione primaria, alle
sessioni di sensibilizzazione per donne e adolescenti su salute materno infantile
e nutrizione nei villaggi; il supporto per le donne e gli adolescenti dei villaggi nell’accesso ai servizi pubblici continua come da calendario; la sensibilizzazione di
donne e adolescenti sulla salute materno infantile, Hiv e igiene ha raggiunto 110
persone; la creazione di SHG di donne e adolescenti è stata avviata
Fattori di forza Credibilità del partner locale e coinvolgimento attivo dei beneficiari
Fattori critici Scarso impegno autorità di governo locali verso l’intero distretto.
Condizioni geografiche particolarmente difficoltose (zona arida al confine con
il deserto)
Costo complessivo del progetto 167.880 Euro
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Nascita del progetto e obiettivi Facilitare l’accesso alla scuola pubblica per i
bambini dei lavoratori migranti del Rapar Block attraverso la creazione di ostelli
gestiti dalla comunità locale. Attività di advocacy con le autorità a livello locale
e distrettuale concernenti le problematiche dell’educazione di base, con miglioramento della qualità del sistema educativo in loco
Beneficiari 65 bambini figli dei lavoratori migranti; 260 membri delle famiglie
Risultati attesi Iscrizione e regolare frequentazione della scuola dei bambini dei
lavoratori migranti; coinvolgimento e sensibilizzazione delle famiglie dei bambini
sulle tematiche dell’importanza dell’educazione; coinvolgimento della comunità
locale nella gestione degli ostelli; sensibilizzazione delle autorità locali sulle tematiche dell’importanza dell’educazione in special modo di quella dei bambini dei
lavoratori migranti
Attività previste Creazione e gestione di ostelli stagionali per 65 bambini, in cui
vengono svolte attività di pre e doposcuola per preparare i bambini all’inserimento scolastico; creazione di un sistema di care giver tra i parenti dei bambini;
responsabilizzazione dei parenti verso gli ostelli, con presa in carico finanziaria
monetaria e con donazioni; aiuto alle famiglie migranti nel processo burocratico
per ottenere certificati di nascita, di casta e le tessere sociali dalle autorità locali;
creazione di un comitato a livello di villaggio per la gestione degli ostelli, con attività di sensibilizzazione in ogni villaggio; incontri regolari con le autorità locali
per ottenere maggiore impegno del governo verso le tematiche delle comunità
di migranti, con trasmissione ai funzionari locali e di distretto del rapporto sulla
situazione dei bambini
India
N
INTERVENTI EDUCATIVI PER FIGLI DI
LAVORATORI MIGRANTI
Localizzazione Rapar Block, Parte
est del distretto del Kutch, Stato del
Gujarat
Finanziatore Privati
Durata prevista progetto 12 mesi
Data effettiva di inizio progetto
agosto 2009
Costo sostenuto nel 2009
10.279 Euro
Partner Samerth Trust
Principali risultati ottenuti nel 2009 Creazione di due ostelli, che danno asilo
a 65 bambini, in cui vengono svolte attività di pre e dopo scuola; le attività sono
seguite con un notevole interessamento dei genitori, che contribuiscono sia partecipando alle attività culturali degli ostelli che provvedendo alle necessità materiali degli stessi; il processo per ottenere i certificati di nascita e le tessere sociali
è iniziato e ha portato alla produzione dei succitati documenti per 10 famiglie e
continua a ritmo sostenuto; i due comitati di gestione dell’ostello sono stati creati
e si incontrano regolarmente, portando a un continuo coinvolgimento dei genitori; le autorità di distretto e locali sono coinvolte nel processo sensibilizzazione
Fattori di forza Notevole esperienza e radicamento della Ong sul territorio, con
una forte credibilità a livello regionale
Fattori critici Difficoltà logistica inerente alla regione, arida e isolata; scarso interesse governativo alle comunità dei migranti
Costo complessivo del progetto 19.618 Euro
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Questo è il primo progetto avviato
in Italia, nel territorio milanese,
per offrire uno spazio di ascolto,
accoglienza, stimolo relazionale e
comportamentale per minori
italiani e stranieri appartenenti a
famiglie problematiche.
Nascita del progetto e obiettivi Molte periferie metropolitane sono state indicate dalle istituzioni come aree a marginalità e disagio sociale diffuso, ed è
stata indicata come prioritaria l’attivazione di interventi volti a promuovere la
coesione e la riqualificazione sociale, con particolare attenzione alla situazione di
famiglie e di minori. Proprio i minori si rivelano essere una delle categorie meno
protette e più soggette a rischi di vario genere: dispersione scolastica, fenomeno
delle bande, bullismo, maltrattamento, abbandono familiare, trascuratezza, ecc.
Il CIAI, dopo una prima fase di analisi del territorio milanese, ha rivolto la propria
attenzione al quartiere Stadera, periferia sud di Milano. Il quartiere si caratterizza
per la mancanza di spazi e aree di socializzazione: anche i più piccoli si ritrovano
spesso soli nei cortili e nelle strade. Le attività del Centro Educativo Stadera intendono prevenire e/o individuare situazioni di malessere e disagio di minori italiani e stranieri attraverso opportunità educative e relazionali, attraverso la
creazione di un luogo protetto in cui i bambini possano trascorrere il tempo successivo all’orario scolastico, trovare figure di riferimento che suppliscano alle mancanze dei genitori (spesso assenti, deboli o impreparati a prendersi effettivamente
cura dei bambini) ed in cui possano ricevere un supporto di tipo scolastico
Beneficiari Diretti: 25 bambini dagli 8 agli 11 anni e loro genitori, 28 insegnanti
della scuola primaria. Indiretti: 280 bambini dagli 8 agli 11 anni
Risultati attesi Costante frequenza dei bambini a tutte le attività proposte dal
centro; miglioramento delle capacità relazionali dei bambini nei confronti degli
adulti e del gruppo dei pari; proficua collaborazione con gli insegnanti in occasione degli incontri di coordinamento e progettazione; supporto ai genitori dei
bambini che frequentano il centro nel loro ruolo educativo
Italia
N
CENTRO EDUCATIVO
Localizzazione Milano, Quartiere
Stadera
Finanziatore Privati
Durata prevista progetto 18 mesi
Data effettiva di inizio progetto
gennaio 2009
Costo sostenuto nel 2009
15.831 Euro
Attività previste Sostegno ai compiti condotto dagli educatori, accompagnato
anche da forme di aiuto tra pari volte a favorire l’apprendimento tramite la collaborazione; laboratori creativi di vario tipo condotti dagli educatori e dai volontari: musica, disegno, cucina, teatro, ecc; incontri di coordinamento tra educatori
e insegnanti per la condivisione degli obiettivi e del progetto individuato per ciascun bambino; organizzazione di uscite con i bambini per la conoscenza del quartiere ed organizzazione di eventi di intrattenimento per bambini e genitori;
incontri individuali tra educatori e genitori per il coinvolgimento delle famiglie
nelle attività del Centro
Partner Direzione Didattica “C. Battisti”, Parrocchia Santa Maria Annunciata in
Chiesa Rossa
Principali risultati ottenuti nel 2009 Alta partecipazione dei bambini alle attività del centro; miglioramento dei rapporti di fiducia educatore/bambino
Fattori di forza Il progetto si compone di tipologie diverse di attività, ognuna di
queste si pone l’obiettivo di accompagnare, sostenere e stimolare il percorso di
crescita, offrendo opportunità educative e strumenti di socializzazione e crescita;
il progetto si fonda su una stretta collaborazione con la scuola che permette un
costante scambio e confronto con gli insegnanti garantendo maggior efficacia
alle attività
Fattori critici La complessità della vita familiare in particolare in contesti socioeconomici vulnerabili comporta una sostanziale difficoltà al coinvolgimento
delle famiglie in attività non “necessarie”; l’intervento previsto dal progetto
prevede la realizzazione di attività di supporto scolastico, tale aspetto insieme
alla collaborazione costante con le istituzioni scolastiche spinge talvolta le famiglie a una confusione tra i ruoli
Costo complessivo del progetto 33.000 Euro
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Adozione internazionale
a tabella riportata in questa pagina mostra la situazione del
2009 relativamente agli arrivi dei
bambini adottati tramite il CIAI
inferiori presentavano frequentemente
problemi di salute e/o rischio sanitario.
Le principali patologie riscontrate: effetti della malnutrizione, cardiopatie,
epatiti b e c, sieropositività, labbro leporino e palatoschisi, ritardo psicomotorio, etc.
Un numero significativo di bambini
grandicelli presentavano pregressi di
maltrattamenti, trascuratezza familiare,
abuso anche sessuale.
L
Le adozioni effettuate sono state 95, ma
i bambini giunti in Italia complessivamente sono 138, di cui 72 maschi e 66
femmine. Questo evidenzia la presenza
di numerosi nuclei di fratelli (19 nuclei
di due fratelli, 9 di tre, ben 2 nuclei di
quattro).
Dei 138 bambini arrivati, ben 81 hanno
un’età che va dai 5 agli 11 anni.
Nel 2009 si sono portate a buone fine
le prime 10 adozioni dalla Cina e sono
stati messi in lavorazione una cinquantina di nuovi casi che andranno a perfezionarsi nel corso di due/tre anni.
Alla lista dei Paesi in cui CIAI è autorizzato ad operare, si sono aggiunti
Guatemala e Costa D’Avorio. In questa
fase preparatoria, nei due paesi non
sono ancora state realizzate adozioni.
Colombia ed Etiopia sono i due Paesi
da cui proviene il maggior numero dei
nostri bambini. Come evidenzia lo
schema, si tratta prevalentemente di
minori in età scolare. I minori con età
Paese
Burkina Faso
Genere
M
Tot.
F
2
Cambogia
Nel corso degli ultimi anni l’attività del
settore adozioni ha avuto un costante
andamento verso adozioni di bambini
grandi (dai cinque/sei anni in su), di
nuclei di due o più fratelli, di bambini
con pregressi familiari di grave trascuratezza, maltrattamento, abuso, di
bambini affetti da patologie o problemi
fisici seri o menomazioni.
Indipendentemente dalle diverse e
0-1
1-2
2-3
1
2
4
1
2
2
Cina
10
Colombia
41
38
79
Etiopia
9
23
32
India
2
4
6
Thailandia
1
2
3
Vietnam
1
1
2
Bambini
66
72
138
44
Da questi elementi possiamo prendere
spunto per una breve riflessione sulle
adozioni di bambini con bisogni speciali, adozioni che per la gran parte caratterizzano l’attività del CIAI e di altri
enti autorizzati.
10
3
2
Età all’arrivo (anni)
3-4 4-5 5-7
1
7-9
complesse motivazioni che caratterizzano questo “fenomeno”, è necessario
prendere atto delle crescenti difficoltà
insite in questi casi di adozione ed avviare quindi una profonda riflessione
che possa portare a stabilire – grazie
anche a un dialogo e un confronto costante con i partner stranieri- alcuni
“paletti”nella nostra attività oltre i quali
non sia opportuno spingersi, se non a
rischio di forzature che potrebbero portare a grave crisi e addirittura a fallimento dell’adozione. Nel contempo, è
sempre più indispensabile che l’organizzazione rafforzi l’attività di sensibilizzazione, informazione e formazione
delle famiglie, affinché la disponibilità
da loro offerta a favore di realtà così
complesse sia il frutto di profonda riflessione e consapevolezza delle proprie risorse e limiti.
Il 2009 è stato quindi fortemente focalizzato sull’intensificazione di attività
formative e di sostegno mirate a rendere
le coppie sempre più consapevoli della
specificità e complessità del percorso
adottivo, non solo nella fase di realizzazione e completamento della procedura
adottiva, ma soprattutto nelle diverse
9+
Tot.
1
Fratelli
3x 4x
Adoz.
5x
4
4
2
2
2
7
10
10
6
8
4
8
21
15
17
79
15
6
6
1
2
2
2
9
8
32
3
3
1
3
1
6
1
1
3
5
2x
1
1
23
11
8
10
27
28
26
2
46
23
5
3
3
2
2
138
19
9
2
0
95
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fasi della crescita del bambino e del suo
inserimento nella società italiana. Restiamo infatti convinti che l’adozione
internazionale sia un atto giuridico che
nel coinvolgere una coppia e uno o più
bambini che diventano famiglia, va a rivestire una valenza sociale fortissima,
certamente arricchente ma anche potenzialmente destabilizzante.
seminari di approfondimento destinati
alle famiglie e anche al personale, sulle
tematiche della resilienza, delle tematiche sanitarie, su usi e costumi in Cina,
sul tema delle origini, sugli interventi di
sostegno nel post adozione. Si sono
inoltre svolti due incontri conviviali di
famiglie (Cina e Vietnam). Ciò in aggiunta a quanto organizzato e proposto
dal Centro Studi del CIAI.
Commissione per le Adozioni Internazionali (tavoli Paese: Vietnam, Cambogia, Guatemala; due missioni congiunte
in Cambogia nel febbraio 2009 e in
Burkina Faso nel dicembre 2009)
Tutti i Paesi con i quali il settore adozioni collabora sono stati visitati dalla
responsabile del settore o dai coordinatori di desk. Nel 2010 dovranno essere
Oltre all’espletamento delle procedure
intensificati i rapporti con i paesi di
adottive, nel 2009 il settore adozioni ha Costante ed intensa la partecipazione nuova acquisizione (Costa D’Avorio,
promosso e/o organizzato una serie di alle diverse iniziative organizzate dalla Guatemala).
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Comunicazione e raccolta fondi
INIZIATIVE DI COMUNICAZIONE
Campagna 2009
Grazie alla collaborazione dell’agenzia
Ogilvy & Mather è stata messa a punto
una campagna - articolata in annunci
stampa, spot tv (30”) e annuncio radio
(“30) - per la promozione del Sostegno
a distanza. Due le testimonial: le attrici
Maria Amelia Monti e Angela Finocchiaro. Lo spot tv è stato trasmesso da
diverse tv locali, sulle tre reti Mediaset
(dal 15 al 21 giugno) e sulle tre reti RAI
(dal 6 al 12 novembre). La versione “cinema” dello spot tv è stata distribuita
in maggio in 195 sale.
Attività editoriali
Nel corso dell’anno sono state pubblicate 3 edizioni dell’organo di informazione del CIAI l’Albero Verde, inviate a
tutti i sostenitori. Come ormai abitualmente avviene ogni due anni, è stato
realizzato il Bilancio Sociale 2008 (tradotto in inglese francese e spagnolo) e
diffuso ai maggiori donatori e ai partner
esteri; una sintesi è stata inserita nel n.
3/2009 de L’Albero Verde.
attività sul territorio, di raccogliere
fondi per i progetti di cooperazione dell’associazione e per sensibilizzare sulle
tematiche relative all’infanzia disagiata.
I primi GTC sono: Catania, Pescara, Torino, Genova, Roma, Trieste, Monopoli.
Incontri sostenitori
Con lo scopo di stringere rapporti più
diretti con i nostri sostenitori più lontani, sono stati organizzati alcuni incontri in diverse città italiane. Nel corso
dell’anno si sono svolti 10 incontri nelle
Video
In occasione di una missione in Burkina seguenti città: Alessandria, Bari, Lecce,
Faso per l’inaugurazione di una scuola Lecco, Messina, Napoli, Perugia, Sasuperiore, è stato realizzato il filmato “Il ronno, Trieste e Treviso.
Paese degli uomini integri”, con lo scopo ATTIVITA’ DI RACCOLTA FONDI
di documentare le attività dell’associazione in quel Paese, nei campi della coo- La Fabbrica del Sorriso
perazione come in quello dell’adozione. Anche per l’edizione 2009 l’associazione è stata beneficiaria della raccolta
Ufficio stampa
fondi organizzata da Mediafriends atSono stati diffusi 19 comunicati ad traverso l’iniziativa “La Fabbrica del
agenzie di stampa, radio, tv, quotidiani e Sorriso”che ha permesso la costruzione
periodici. La rassegna stampa annovera di un nuovo reparto pediatrico presso il
un totale di 61 ritagli così suddivisi: 24 Centro Medico S. Camillo di Nanoro, in
quotidiani, 24 settimanali, 1 quindici- Burkina Faso.
nale, 11 mensili e 1 periodico.
Saporbio
Web
La tradizionale rassegna di produzione
Durante l’anno 2009 il sito CIAI ha se- alimentare biologica e prodotti ecostognalato 53mila visitatori e più di stenibili organizzata da Marco Colum100mila visite. La buona visibilità del bro e denominata Saporbio, si è
sito è dovuta al programma Google traferita a Milano. Anche in questa ediGrants che ha offerto la possibilità di zione il CIAI ha avuto l’opportunità di
pubblicare annunci gratuiti sul motore presentare al pubblico le proprie attività
di ricerca di Google. Durante l’an- no (con particolare riferimento ai progetti
Viaggi
la newsletter telematica è stata inviata in Cambogia) e distribuire i prodotti
Per soddisfare l’esigenza di un numero per 20 volte a 7900 sostenitori.
realizzati da una cooperativa cambocrescente di sostenitori di visitare i progiana con materiale di recupero.
getti nel corso del 2009 sono stati rea- Assemblea dei Soci
lizzati due viaggi, uno a fine agosto in L’Assemblea 2009 (svoltasi a Cervia nei Iniziativa di piazza
Cambogia (24 partecipanti) e un altro giorni 25 e 26 aprile) è stata anche l’oc- Nei giorni 12 e 13 dicembre, in 89 piazze
in ottobre in Burkina Faso (22 parteci- casione per ufficializzare i neonati in tutta Italia è stata organizzata l’iniziapanti). In entrambi i casi, il viaggio è Gruppi Territoriali CIAI (GTC) che tiva “Il cioccolato che fa bene” che prestato preceduto da un incontro prepa- hanno la finalità principale di diffon- vedeva la distribuzione, a fronte di
dere la conoscenza del CIAI e delle sue donazioni, di un sacchettino in stoffa
ratorio con i partecipanti.
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contenente due tavolette di cioccolato
(cacao equo e solidale). Testimonial dell’iniziativa, l’attore Marco Columbro che
ha messo a disposizione la propria immagine e ha registrato uno spot radiofonico. Circa 800 i volontari coinvolti; tre
i progetti sostenuti con l’iniziativa: in
Burkina Faso, India e Cambogia.
Iniziative natalizie
Per il 2009 le iniziative di raccolta fondi
legate al Natale (biglietti, calendari, lettere attestato donazione) sono state
promosse attraverso il sito internet, la
news letter telematica, L’Albero Verde e
l’invio di un mailing a circa 1150
aziende (650 in qualche modo già legate al CIAI e 500 operanti nel settore
infanzia). E’ stata replicata la campagna
“Regalo Solidale”,
particolarmente diretta ai privati. Un
annuncio dedicato è
stato inviato a un
campione di 500.000
indirizzi di posta elettronica.
Raccolte punti
Continuano le collaborazione fra il CIAI
e diverse aziende
della Gdo. Citiamo,
in particolare:
Raccolta punti GS. Si
è conclusa all’inizio
2009 la collaborazione partita nell’ottobre 2007. CIAI è
stato presente nel catalogo della raccolta
punti con il progetto
cambogiano Street To
School.
Raccolta punti Coop
Centro Italia. Dal 1°
aprile 2009 al 31
niere, i biglietti e la lista regali. Nel 2009
è stato messo a punto un depliant che
riunisse tutte le proposte in questo senso
e la promozione è avvenuta attraverso i
canali tradizionali (sedi, gruppi territoriali, sostenitori e soci).
Regali solidali Il“catalogo”di regali alternativi proposti dal CIAI nel corso di tutto
l’anno si è notevolmente arricchito, arriCampagna Tesseramento
Anche per il 2009 è stato promosso il vando a ben 12 soggetti.
tesseramento CIAI.
Spettacoli teatrali
Questi i risultati: N 190 Tessere Amico; Anche nel corso del 2009 i volontari del
N 1375 Tessere Socio
CIAI hanno seguito alcuni attori
“amici” nelle loro tournée con un banWeb
chetto informativo e di raccolta fondi.
CIAI si è avvalso della collaborazione
Antonio Catania e Marina Massironi,
della centrale Mediaedge:CIA che ha
Gianluca Guidi, Gioele Dix, Marco Coofferto, tramite le concessionarie, spazi
lumbro, Maria Amelia Monti e Giamgratuiti sui portali web per il lancio
piero Ingrassia, Pamela Villoresi.
della campagna sul
sostegno distanza 5x1000
“Punti di vista”. La Per promuovere la raccolta attraverso la
campagna ha ero- donazione del 5x1000 sono stati realizgato 16.000.000 di zati degli appositi dépliant inviati, con
impressions. Sono una lettera dedicata, a tutti i sostenitori.
stati registrati quasi Il materiale informativo sulla possibilità
di donare il 5x1000 al CIAI è stato
14.000 click con un
anche inserito in ogni comunicazione
click through rate
in partenza dalla sede centrale e da
pari a 0.08%. Sono
quelle periferiche.
state inoltre attivate 2
campagne
Direct Emergenze
Email (DEM) per un In occasione di due particolari situatotale di 650mila in- zioni abbiamo lanciato raccolte fondi
mirate. La prima, rivolta principalmente
dirizzi.
alle coppie che hanno effettuato la loro
Varie
adozione dalla Colombia, era finalizBomboniere solidali At- zata alla fornitura di latte all’istituto La
traverso il proprio sito Casita de Nicolas, privato inaspettatail CIAI propone di mente di un contributo statale che ricetrasformare in solida- veva. La seconda, lanciata anche
rietà i festeggiamenti attraverso il sito, ci ha consentito di indelle ricor- renze più tervenire tempestivamente in aiuto alle
importanti. Per matri- famiglie di Ouagadougou colpite in
moni, battesimi, co- settembre da un violento nubifragio. In
munioni, vengono entrambi i casi, la risposta dei nostri soproposte le bombo- stenitori è stata rapida e generosa.
marzo 2010 CIAI è presente anche sul
catalogo della raccolta punti di Coop
Centro Italia. I clienti potranno trasformare i punti accumulati in una donazione a favore del progetto “A scuola
non a lavorare”volto a prevenire e combattere il fenomeno del lavoro minorile
in alcune zone del Tamil Nadu, in India.
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Attività culturali e Centro Studi
Nel corso del 2009 il settore Attività
Culturali e Centro Studi del CIAI ha
concretamente portato avanti numerose iniziative nelle diverse aree di intervento che erano state individuate
come prioritarie nel 2007 e quindi av- alla famiglia e l’attività di ricerca.
viate in maniera più sistematica nel
2008: la promozione e la tutela dei diritti dei minori, la formazione sul- Nello schema che segue, la presental’adozione, il sostegno all’infanzia e zione sintetica delle diverse attività.
Area di intervento
Tipologia
Descrizione
Promozione e tutela dei
diritti dei minori
Pubblicazione
Scenari e sfide dell’adozione internazionale Prima edizione: 500
a cura di M. Chistolini e M. Raymondi,
copie
FrancoAngeli
Pubblicazione
2° Rapporto Supplementare all’ONU sul
monitoraggio della Convenzione sui diritti
dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia a
cura del gruppo di lavoro CRC
Convegni e
seminari
Il Child Rights Based Approach e la sua
35 partecipanti tra
applicazione nei progetti di cooperazione operatori di Ong,
seminario nazionale in collaborazione con CIPSI, educatori e formatori
Milano
Convegni e
seminari
Seminari di approfondimento sul lavoro
minorile Milano
25 partecipanti (consiglieri e operatori CIAI)
Convegni e
seminari
I bambini, le bambine, i ragazzi, le ragazze
e il Garante per l’infanzia e l’adolescenza
forum e seminario di studio - coordinamento
PIDIDA Lombardia, Milano
Forum: 5 classi di
scuola secondaria;
seminario: 85 partecipanti
Convegni e
seminari
Tempo di vita: alla ricerca di un tempo
migliore. La parola ai ragazzi e alle ragazze
seminario realizzato dal coordinamento PIDIDA
Veneto in collaborazione con il Pubblico Tutore
del Veneto. Venezia
Percorsi di educazione alla mondialità
per bambini e ragazzi delle scuole primarie e
secondarie sui temi della promozione e tutela
dei diritti dell’infanzia. Vermezzo (Mi), Boltiere
(Bg), Torre Pedrera (Rn), Schio (Vi)
40 partecipanti
Convegni e
seminari
48
Beneficiari/
partecipanti
3000 copie del libro e
versione web
120 bambini; 285 ragazzi; 200 persone tra
ragazzi, famiglie, soci e
sostenitori CIAI
Gruppi di lavoro
Gruppo CRC partecipazione ai tavoli di lavoro 2 riunioni in plenaria
per il monitoraggio sull’applicazione della
Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia in Italia
Gruppi di lavoro
Coordinamento PIDIDA (nazionale e regio- 23 riunioni
nali in Lombardia, Veneto e Lazio) partecipazione ai tavoli di lavoro per la promozione e la
tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza
Gruppi di lavoro
Gruppo Eas Ong Lombarde
7 riunioni
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Area di intervento
Tipologia
Descrizione
Formazione
sull’adozione
Pubblicazione
Ci vediamo più tardi. Viaggio senza pretese Prima edizione: 3000
nell’adozione internazionale di M. Camiolo copie
e M. Bassanesi, EMI, Bologna.
Racconto illustrato per bambini. Versione in francese, inglese, spagnolo e khmer da utilizzarsi
come strumento per la preparazione del
bambino all’adozione nel suo Paese di origine
Pubblicazione
Ritorno alle origini. Una favola moderna
di S. Ghelardoni Koli, CIAI Sviluppo, seconda
ristampa, Milano, 2009
Convegni e
seminari
In casa di adozione ciclo di seminari di forma- 115 partecipanti
zione sull’adozione per genitori e operatori,
Padova
I sabati dell’adozione internazionale ciclo di 39 partecipanti
seminari di formazione sull’adozione per genitori
e operatori, Firenze
Convegni e
seminari
Convegni e
seminari
Convegni e
seminari
Convegni e
seminari
Essere figli adottivi adulti seminario nazionale
di formazione sull’adozione per genitori e figli
adottivi (co-finanziamento Regione Lombardia),
Milano
Raccontare, raccontarsi…l’adozione
incontro di storie ciclo di seminari di formazione sull’adozione per genitori, figli adottivi
e operatori, Milano
La gestione delle informazioni sulla storia
pre-adottiva seminario di formazione sulla
gestione delle informazioni relative alla storia
pregressa del bambino adottivo, Milano
Beneficiari/
partecipanti
Seconda edizione: 150
copie
115 partecipanti tra
genitori e figli adottivi
adulti
310 partecipanti
20 partecipanti
Convegni e
seminari
La Convenzione de L’Aja e… noi genitori
25 partecipanti
cosa c’entriamo? Noi potremmo… noi possiamo… noi dobbiamo seminario di formazione
per genitori adottanti e adottivi, Genova
Convegni e
seminari
Il diritto alla famiglia: adozione, affido.
30 partecipanti
Affido: una risorsa in più per un bambino in
difficoltà. Adozione: incontro di storie
Incontro di approfondimento sul tema del diritto
alla famiglia organizzato, Spilimbergo
Convegni e
seminari
Scuola e Adozione intervento formativo per
80 partecipanti
operatori sociali e insegnanti, organizzato da
Istituto degli Innocenti, Firenze
Essere figli adottivi adulti corso di formazione 30 operatori
per operatori psico-sociali, con accreditamento
ECM per psicologi, Milano
Corsi di
formazione
Corsi di
formazione
Corso di valutazione per coppie candidate 30 operatori
all’adozione corso di formazione per operatori
psico-sociali, con accreditamento ECM per psicologi, Milano
Corsi di
formazione
Incontrarsi attraverso il corpo corso di psico- 10 coppie
motricità per coppie in attesa di adozione, Milano
Corsi di
formazione
Corso di valutazione per coppie candidate 28 operatori
all’adozione corso di formazione per operatori
psico-sociali, con accreditamento ECM per psicologi; patrocinio Città di Monopoli e collaborazione del D.S.S.12 ASL Bari
49
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Area di intervento
Tipologia
Descrizione
Formazione
sull’adozione
Corsi di
formazione
La preparazione delle coppie in attesa di
80 operatori
adozione attraverso interventi di psicomotricità intervento formativo presso l’Istituto degli
Innocenti, Firenze
Gruppi di lavoro
Progetto Ordine Psicologi Emilia Romagna
realizzazione linee guida per la valutazione
psicologica delle capacità genitoriali, Bologna
Sostegno psicosociale
Progetto Un gioco di squadra - sostegno
9 contatti telefonici; 6
nel post-adozione (co-finanziato da Fondacolloqui psicologici; 21
zione Cariplo). Numero Verde e sportello ascolto iscritti al forum on line
gratuito attivi due volte a settimana, per genitori
e figli. Forum on line per figli
Sostegno psicosociale
Progetti pilota di sostegno alla famiglia
adottiva - Regione Veneto Padova, Camposampiero (PD), Vicenza, Belluno
- Padova: 8 incontri
per 32 partecipanti;
- Vicenza: 27 incontri
per 20 partecipanti;
- Belluno: 20 partecipanti
Gruppi di
confronto
Gruppo figli adottivi adulti coordinato dal
responsabile scientifico del CIAI
2 incontri,
24 partecipanti
Progetti di ricerca
50
Beneficiari/
partecipanti
Seconda edizione: 150
copie
Attività educative Gruppo ragazzi adolescenti CIAI
Campo estivo di educazione alla mondialità
per ragazzi dai 14 ai 18 anni (con 4 educatori e
2 volontari)
Incontri Gruppo adolescenti attività di educazione alla mondialità con un gruppo di adolescenti e 2 educatori
Calendario 2010: realizzazione di un Calendario
ragazzi CIAI 2010 sul tema dei diritti dell’infanzia
Campo estivo:
30 ragazzi;
incontri Gruppo adolescenti:12 incontri, circa
12 partecipanti a incontro;
calendario: 250 copie
Collaborazioni
con Università e
Istituti di ricerca
4 figli adottivi partecipanti al progetto
Progetto di Ricerca sui neuroni specchio in
collaborazione con il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Parma
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1-07-2010
8:41
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Gli indici fondamentali
er verificare il grado di perseguimento della missione e delle
linee strategiche fissate dal Consiglio direttivo abbiamo scelto di misurare con continuità alcuni indici fondamentali. Qui di seguito, i risultati di
tali analisi.
P
Indice di Indipendenza
È l’indicatore che analizza la natura
della provenienza delle risorse economiche raccolte dall’Ong. È opinione
diffusa che a una maggiore presenza di
fondi di provenienza privata corrisponda una maggiore indipendenza
politica nella scelta dei territori e dei
contesti in cui operare.
Il Consiglio Direttivo di CIAI ha confermato anche per quest’anno l’indirizzo di mantenere un indice pari o
superiore a due. Ciò significa che ad
ogni Euro raccolto da donatori pubblici
devono corrispondere due o più Euro di
Indice di Indipendenza Fondi
Cooperazione Internazionale
Fondi Privati 99%
Fondi Pubblici 1%
provenienza privata.
più si fa sì che lo stesso sia attore del
Quest’anno la misurazione dell’indice proprio sviluppo. Il 73% del personale a
assume connotazione di ininfluenza in libro paga CIAI è originario dei Paesi in
quanto la percentuale dei fondi di pro- cui CIAI opera.
venienza privata si attestata sul 98,68 Trend di crescita comparativo tra
percento.
adozione e cooperazione
nel periodo 1999-2009
Indici di Genere
Ovviamente CIAI come Ong non può, Con questa grafica si tende a compasoprattutto in termini di personale lo- rare l’andamento nel decennio delle
cale, non porre la massima attenzione due principali attività di CIAI: Cooperazione internazionale allo sviluppo e
al rispetto dell’indice di genere. I grafici
Adozione internazionale. Pur con mosotto rappresentati confermano sostanmenti di differenziazione le due attività
zialmente quelli presentati negli anni
hanno nel lungo mantenuto lo stesso
precedenti e, ove si evidenzi un leggero
trend, eccezion fatta per l’Adozione incalo delle percentuali inerenti il persoternazionale che ha subito nel 2006 una
nale all’estero, possiamo riferirci esclusensibile flessione dovuta alla chiusura
sivamente al personale espatriato.
temporanea delle adozioni dalla CoIndici di Identità Locale
lombia.
Sono concernenti il rapporto tra personale locale e personale espatriato. Più L’uniformità di trend si è confermata
alta è l’incidenza del personale locale anche per il 2009.
Trend di crescita comparativo adozione/cooperazione nel periodo 1999-2009
(valori cooperazione x100.000 €)
120
100
80
ate
Adozioni effettu
60
40
e cooperaz.
Entrat
20
1999 2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
Indice di Genere
Personale Espatriato CIAI
Indice di Genere
Personale Locale CIAI Sedi Estere
Indice di Identità Locale
Sedi CIAI all’Estero
Donne 46%
Donne 48%
Locale 92%
Uomini 54%
Uomini 52%
Italiano 8%
Indice di Identità Locale
Generale CIAI
Indice Generale CIAI
Indice Generale CIAI Italia
Locale 73%
Donne 54%
Donne 79%
Italiano 27%
Uomini 46%
Uomini 21%
2009
51
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Pagina 52
Stato patrimoniale al 31 dicembre 2009 ATTIVO
Il presente bilancio è
stato certificato da
31/12/2009
31/12/2008
22.803
22.803
31.335
31.335
1.160.970
95.188
32.734
21.091
1.309.983
1.200.458
94.587
1.891
25.348
1.322.284
1. Partecipazioni
2. Crediti
4. Altri Titoli
III. Immobilizzazioni finanziarie
2.049
6.316
84.000
92.366
2.862
7.569
84.000
94.431
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI (B)
1.425.151
1.448.051
13.689
13.689
8.128
8.128
1. Verso sostenitori e finanziatori istituzionali
5. Verso altri
5a Crediti verso banche per operazioni P/T
5b Crediti garanzia per fideiussione
5c Crediti v/erario
II. Crediti
506.469
266.350
323.962
1.096.782
1.562.542
173.534
1.785.834
6.872
3.528.783
1. Depositi bancari e postali
3. Denaro e valori in cassa
IV. Disponibilità liquide
3.350.849
24.944
3.375.793
1.471.749
97.911
1.569.660
TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE (C)
4.169.311
5.106.571
16.479
54.529
5.927.894
6.609.151
7
233.736
65.002
144.120
442.865
7
239.055
74.988
19.335
211.288
544.673
Valori in Euro
A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI
ANCORA DOVUTI
B) IMMOBILIZZAZIONI
4. Diritti di brevetto industriale e diritti di
utilizzazione delle opere d’ingegno
I. Immobilizzazioni immateriali
1. Fabbricati
2. Impianti e macchinari
3. Automezzi
4. Altri beni
II. Immobilizzazioni materiali
C) ATTIVO CIRCOLANTE
5. Materiale generico, contribuito da terzi e da
utilizzare in occasione di attività di Fund Raising
I. Rimanenze
D) Ratei e Risconti
TOTALE ATTIVO
CONTI D’ORDINE
Beni di terzi in comodato
Impegni per pratiche adozioni
Terzi per fideiussioni prestate
Promesse condizionate di contribuzione
Immobilizzazioni materiali a perdere
TOTALE CONTI D’ORDINE
52
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Stato patrimoniale al 31 dicembre 2009 PASSIVO
31/12/2009
31/12/2008
(13.198)
104.901
400.937
220.687
713.327
(8.393)
109.725
451.864
229.080
782.276
3.562.819
28.134
183.600
52.527
3.827.079
4.561.516
26.106
82.800
59.457
4.729.879
23.700
23.700
282.707
237.657
406.132
434.163
156.933
35.912
40.838
105.707
745.523
193.975
38.133
38.325
105.244
809.841
335.558
25.798
5.927.894
6.609.151
7
233.736
65.002
144.120
442.865
7
239.055
74.988
19.335
211.288
544.673
Valori in Euro
A) PATRIMONIO NETTO
1. Risultato gestionale esercizio in corso
2. Fondi di riserva
3. Fondo stanziamenti già deliberati
4. Patrimonio disponibile
II. Fondo di dotazione
1. Fondi vincolati Cooperaz. e Sostegno a distanza
2. Fondi vincolati per fidelizzazione
3. Fondi vincolati per adozione
4. Fondi vincolati per centro studi
III. Patrimonio vincolato
B) FONDI PER RISCHI ED ONERI
C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
DI LAVORO SUBORDINATO
D) DEBITI
Debiti a medio lungo termine
2. Verso banca per mutuo ipotecario
Debiti a breve termine
6. Debiti verso fornitori
7. Debiti tributari
8. Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale
12. Altri debiti
E) Ratei e Risconti
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
CONTI D’ORDINE
Beni di terzi in comodato
Impegni per pratiche adozioni
Terzi per fideiussioni prestate
Promesse condizionate di contribuzione
Immobilizzazioni materiali a perdere
TOTALE CONTI D’ORDINE
Per il Consiglio Direttivo
Il Presidente Valeria Rossi Dragone
53
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Rendiconto Gestionale a Proventi ed Oneri al 31 dicembre 2009 PROVENTI
Il presente bilancio è
stato certificato da
31/12/2009
31/12/2008
883.050
210.063
55.752
857.427
63.235
68.662
2.740.504
2.690.060
3.459.844
2.377.116
46.083
51.395
30.556
86.340
219.589
51.078
105.707
77.298
12.985
99.882
200.100
4.773
6.903.453
7.488.047
2. PROVENTI PER INIZIATIVE DI RACCOLTA FONDI
2.1 Contributi per Iniziative di Raccolta Fondi
2.2 Contributi da Privati
2.3 Contributo per destinazione 5 per mille
163.599
92.159
254.537
243.958
88.504
-
TOTALE PROVENTI PER INIZIATIVE DI
RACCOLTA FONDI
510.295
332.462
65.604
115.323
7.479.352
7.935.831
Valori in Euro
1. PROVENTI DELLE ATTIVITÀ TIPICHE
Adozione Internazionale
1.1 Adozione Internazionale
1.2 Contributi Soci per Adozione Internazionale
1.3 Utilizzo Accantonamento a fondi destinati
Cooperazione - Progetti di Sviluppo
1.4 Cooperazione e Sostegno a Distanza
1.5 Utilizzo Fondi Cooperaz. e Sostegni a Distanza
Centro Studi e Attività Culturali
1.6 Contributi per Centro Studi e Attività Culturali
1.7 Contributi per progetti Centro Studi e Attività Culturali
1.8 Utilizzo fondo progetti Centro Studi
Fidelizzazione e promozione sociale
1.9 Contributi da soci e associati
1.10 Contributi per fidelizzazione e promoz. sociale
1.11 Utilizzo fondo fidelizzazione e promoz. sociale
TOTALE PROVENTI DELLE ATTIVITÀ TIPICHE
3. PROVENTI FINANZIARI
TOTALE PROVENTI
54
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Rendiconto Gestionale a Proventi ed Oneri al 31 dicembre 2009 ONERI
31/12/2009
31/12/2008
318.980
800.339
38.186
-
350.953
676.198
35.753
-
222.152
104.587
37.744
3.288.665
159.330
136.630
16.677
3.150.120
1.691.364
2.202.968
Centro Studi e Attività Culturali
1.10 Costi del Personale
1.11 Spese generali e per Servizi
1.12 Ammortamenti
1.13 Erogazioni per Progetti Centro Studi e Attività Culturali
1.14 Accantonamenti a fondi vincolati progetti Centro Studi
70.421
42.486
10.450
58.325
23.626
84.433
47.505
10.741
212.242
58.425
Fidelizzazione e promozione sociale
1.15 Accantonamento Fondi Fidelizzazione sociale
1.16 Erogazioni Fondi Fidelizzazione sociale
15.013
12.985
10.599
4.773
6.735.322
7.157.346
2. ONERI PROMOZIONALI DI RACCOLTA FONDI
2.1 Costi del Personale
2.2 Spese generali e per Servizi
2.3 Ammortamenti
148.179
184.164
14.164
159.373
186.319
15.218
TOTALE ONERI PROMOZIONALI DI
RACCOLTA FONDI
346.506
360.910
3. ONERI DI SUPPORTO GENERALE
3.1 Costi del Personale
3.2 Spese generali e per Servizi
3.3 Ammortamenti
268.345
65.040
18.811
248.093
62.146
16.453
TOTALE ONERI DI SUPPORTO GENERALE
352.196
326.692
4. ONERI FINANZIARI
47.353
65.506
5. ONERI TRIBUTARI
2.612
3.187
6. ONERI STRAORDINARI
6.465
27.315
-
3.100
2.096
169
(13.198)
(8.393)
7.479.352
7.935.831
Valori in Euro
1. ONERI DA ATTIVITA' TIPICHE
Adozione Internazionale
1.1 Costi del Personale
1.2 Spese generali e per Servizi
1.3 Ammortamenti
1.4 Erogazioni Fondi vincolati Adozioni
Cooperazione - Progetti di Sviluppo
1.5 Costi del Personale
1.6 Spese generali e per Servizi
1.7 Ammortamenti
1.8 Erogazioni per Progetti e Sostegni a Distanza
1.9 Accantonamenti a fondi vincolati Progetti e
Sostegni a distanza
TOTALE ONERI DA ATTIVITA TIPICHE
7. ALTRI ONERI
8. IMPOSTE DELL’ESERCIZIO
AVANZO/DISAVANZO
TOTALE ONERI
Per il Consiglio Direttivo
Il Presidente Valeria Rossi Dragone
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Centro Italiano Aiuti all’Infanzia
Via Bordighera, 6 - 20142 Milano
Tel. 02 848441 - Fax 02 8467715
www.ciai.it - [email protected]