CulturaeSocietà

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CulturaeSocietà
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Sabato 2 gennaio 2016
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fax 0817947364
Il Mattino
Cultura Società
Nasceva 150 anni fa
lo scrittore inglese
Rudyard Kipling. Con
«Il libro della giungla»
vinse il Nobel nel 1907
e
MACRO
Il cantore dell’India
Riconversioni
Poesia
Canti
San Sebastian cambia marcia Quei
di Kuzmin
alla scoperta
di Alessandria
e punta tutto sulla cultura
La città basca capitale europea nel segno della convivenza: dopo il sangue dell’Eta scommette su arte, musica e cucina
Il reportage
Paola Del Vecchio
A
lbanconediCasaVergara, nella parte vecchia
di San Sebastian, a un
passodallamonumentalechiesadiSantaMaria, è impossibile non
provarel’acquolinainboccadavantialle 50 varietà di «pintxos», le tapas in basco,esposteinbellamostra.ConManoloeHabanito,lestelledellacasachevalorizzano i prodotti di stagione nell’eccellentecucinatradizionale,ilproprietario
Alvaro Manso ma soprattutto sua moglie, Vera Maria Cruz, ai fornelli, hanno
vintotrevolteilprestigiosopremioLabel
VasconelconcorsodiGipuzkoa,laprovinciadeiPaesiBaschicuiappartienela
città a soli 30 km da Biarritz. «Peperone
rossodelpiquillo,pastadipeperoncino,
salmonemarinato,acciughe,gamberoni, pepe verde, è la ricetta di Manolo: il
risultato è superbo», assicura Manso. I
«pintxos» sono un segno di identità di
Donostia, come è chiamata dai baschi
questa elegante città in stile Bella Epoque,strettafrailfiumeUrumeaelasplendidabaiadellaConcha,sceltanelXIXsecolo dalla regina reggente Maria CristinadiSpagnacomeresidenzaestiva.Nellaversionecreataadhocdallochefdella
nuovacucinabasca,PedroSubijana,sarannoancheilpiatto forte della programmazione del
Donostiaren urtea,
l’annodiSanSebastian, che vedrà la
città Capitale Europea della Cultura
perl’intero2016,assieme alla polacca
Wroclaw.
Gastronomia,
Gastronomia
mare, con la spiagNel Basque
Culinary Center gia di Gros battuta
tuttol’annodaisuranche lo chef
fisti a cavallo delle
Adriá e Petrini
onde dell’oceano,
bellezze naturali e
paesaggisticheeartigianatosonoquistoriadisempre.Maneiboulevardeneicaffèd’epocasirespiraunaparticolareeffervescenzadaquandoèfinalmentecadutalacappadeilunghiannidipiombodel
terrorismo dell’Eta, che in Gipuzkoa ha
fattopiùvittimecheinognialtraprovincia basca. Benvenuti alla capitale della
convivenza,cheèilfulcrodeglioltre100
progetticulturaliinprogramma,centrati sulla partecipazione cittadina: un
«camminoilluminatodatrefari:lapace,
lavitaelevoci»,quelledidentroedifuori,perdirlaconEduardoDeFilippo.«La
candidaturaacapitaleeuropeadellacultura nacque nel 2008, per combattere
un’immaginedi San Sebastian associataalterrorismo.Avevamobisognodiun
progetto collettivo ambizioso, per promuoverelafinedellaviolenzaeinnalzare onde di una nuova energia cittadina
perlapace»,ricordaOdonElorza,sindaconel ventenniofrail 1991eil2011.Nel
giugno del 2011, quando si concretizzò
laproposta,giàsiintuival’aneloallapacificazione sociale e il vento di cambiamento.Quattromesidopo,il20ottobre,
l’Etaannunciavalafinedellalottaarmata.
Per i Paesi Baschi e San Sebastian chepureconilFestivaldelcinemaalKursaal dell’architetto Rafael Moneo, con
quello del Jazz e col Museo Chillida-Leku,dedicatoalloscultoreEduardo
Chillida,haresistitoa40annidiostilità–
M
daunaventinadimusei,conGoya,ZurbaránoMurillofragliinvitati.AlFestival
delCinema(18-26settembre)saràinvecepresentato«Kalebegiak»,unfilmformato da 12 corti realizzati da 15 registi,
fra i quali Julio Medem e Gracia Querejeta,cheraccontanostoriecollegateallacittà;mentrenovembresaràdedicato
alleconversazionisuiconflittielaletteratura,allequaliparteciperanno,fraglialtri, gli scrittori Bernardo Atxaga, Belen
GopeguieFernandoAramburu.
«San Sebastian sarà un laboratorio
dove affrontare i conflitti che sorgono
dallaconvivenzaquotidiana,percui,oltre alla programmazione prevista, aspiriamo a lasciare un legato permanente
nella nostra città, perché diventi punto
di riferimento per altri luoghi del continente europeo», sostiene Berástegui.
Per365giorni,ilparcoCristinaEneasarà
inoltrescenariodispettacolicheuniranno danza e gastronomia, con menù
ogni sera diversi, realizzati dal Basque
CulinaryCenter,unicafacoltàdigastronomiainSpagna,cheannoveranelconsiglio consultivo gli chef Ferran Adriá,
Juan Roca o il presidente di Slow Food,
CarloPetrini.
arina Cvetaeva così lo descrisse, all’indomani di un
incontro avvenuto nel gennaiodel1916:«occhi–enient’altro.occhi – e poi tutto il resto. Di quel resto vi
erapoco:quasinulla...SuKuzminaMosca correvano leggende. Corrono su
ogni poeta, e a generarle sono sempre
l’invidia e la malevolenza. Il ritornello
associatoalsuonomeera:“affettato,imbellettato”. Non vi era affettazione: vi
era invece un’eleganza naturale (...),
una“manieratezza”innata.Viera,nellaPietroburgodelXXsecolo,unfrancesedellaMartinicadelXVIIIsecolo».
All’epocaMichail Kuzmin aveva già
pubblicatoisuoiCantidiAlessandria;e
doveva soprattutto ad essi la sua fama
di poeta. Se è vero che a volte siamo
adottatida una città,ancora prima che
sipossadeciderealtrimenti,equestacittàèdistantedaquellaincuisiamonati,
edunquediventaperunnoiuncodice
dell’anima,una traduzione di noi stessi; beh, se questo è vero, lo fu in modo
particolareperKuzmin.«Quandomidicono: “Alessandria”,/ vedo le bianche
mura di una casa,/ ciuffi di violacciocchenelgiardino,/ilsolescialbodell’autunno, a sera,/ e sento suoni di lontani
flauti», si legge nella prima sezione dei
suoicanti,adessoresiinitalianodaPaolaFerrettiperl’editoreGiulianoLadolfi
edaleiintrodotti.
Si tratta di un’edizione che lucra in
modo intelligente il percorso che questotestopoeticohacompiutonegliannielodànellasuaversionepiùcompleta.Comesisaràcapitodallacitazione,i
Canti di Alessandria sono articolati in
versichiariepreziosi,comeseilpoetali
istoriassesuseteantiche;risuonanodei
passi di divinità e si nutrono di amori
omosessuali,come sead Alessandriail
tempofosse ancoragreco.Ecomenon
pensarecheneglistessianniincuiscrive Kuzmin, nella
stessacittà,siaggirava Costantino
La raccolta Kavafis,anche lui
Sulle tracce allaricercadipiaceri antichi. Non
di Kavafis
s’incontrarono i
torna
due, no, come ricorda la curatril’autore
ce. E così chiosa:
russo
«SelaAlessandria
che piaceva di Kavafis è tutta
a Cvetaeva
protesa verso il
mondo ellenistico nella sua dimensionemiticaeuniversale,oimmersa
nella
più
riconoscibile
contemporaneità – elegiaca o sordida
che sia – la città del poeta russo si diramainunapluralitàdiepoche,dallequalilacosmopoliticametropolireale,così
come si presentava agli occhi dei viaggiatoridifineottocento,apparepressochéesclusa».
Lestorie dei poeti, si sa, sonospesso
segnatedaunrincorrersidipassichesi
perdonoperleviedellecittà.Edèinevitabile che nelle loro immaginazioni irrompa la Storia. Nel caso di Kuzmin
prende le fattezze della Rivoluzione di
Ottobre,cheluiprimaosservaconinteresseepoiloprecipitanelladelusionee
nelle ristrettezze e nella solitudine, costrettopiùatradurrecheascrivere.Con
ilsennodipoisifaancorapiùstruggenteilcommiatodaAlessandriachechiudeiCanti:«Ah!MenevadodaAlessandria,/ e a lungo non la rivedrò!/ Cipro
vedrò,cara alla Dea,/ vedrò Tiro,Efeso
e Smirne,/ vedrò Atene – sogno di gioventù,/ la remota Bisanzio e Corfù,/ e,
meta d’ogni mio peregrinare,
/coronamento d’ogni auspicio/ – l’eccelsa Roma io vedrò! –/ Tutto vedrò,
all’infuori di te!/ Mia gioia – ah! – io me
nevado,/ealungonontirivedrò!».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Per il 2016
Mantova
capofila
in Italia
Ventimila persone
hanno salutato
giovedì notte a
Mantova l'arrivo del
nuovo anno che
vedrà la città dei
Gonzaga capitale
italiana della
cultura.
Un pubblico
entusiasta perlopiù
formato da giovani
ha assistito al
concerto dei
Negrita per poi
spostarsi sui
lungolaghi per
assistere allo
spettacolo
pirotecnico di luci e
fuochi senza botti e
con
l'accompagnamento musicale.
Sul palco, ad
augurare il buon
anno, il sindaco
Mattia Palazzi:
«Siamo la piazza più
giovane e più bella
d'Italia» ha
sottolineato.
Pirotecnica San Sebastian ha festeggiato il Capodanno come capitale della cultura. A sinistra, lo chef Ferran Adriá
gointerreligioso.Unagrandeopportuniè stato l’inizio del rinascimento civile.
tàperutilizzarelaconoscenzacomeele«Apprendereaconvivereèunadellepromentoditrasformazione,maancheteravecheaffrontal’EuropainquestoXXIsepeutico, a livello interno, «per chiudere
colo.Ilnostroprogettovuolecontribuire
feriteancoraaperte».
aquestasfida,apartiredallanostraespeIl fischio di partenza, il 20 gennaio,
rienza traumatica degli ultimi decenni.
conuna«tamborradaeuropea»,seguita
Imparareasuperareiconflittiecondivida 5 giornate inaugurali, che culminedere quanto appreso con tutto il contiranno con lo spettacolo audiovisivo del
nenteèl’obiettivo»,spiegaildirettoredi
direttore artistico Hansel Cereza, uno
Dss2016.Eu, Pablo Berástegui. «Poche
deifondatoridellaFuradelsBaus,alPonsettimanefa, iministridellaCulturaeute di Maria Cristina. Con un finanziaropei in una dichiarazione congiunta
mentodiquasi50milionidieuro,12mehanno affermato che ”la cultura dà un
sidiarte,danza,teatro,cinema,musica,
contributocrucialeafavoredell’apertueventi – consultabili alla pagina web
radeglispiriti,dellatolleranza,deldialoDSS2016.EU - con gli omaggi a Shakegointerculturale,dell’integrazioneedel
speareeaCervantes.XabierPaya,diretrispettoperl’altro”.Questesonoesattatore della programmazione,
mente le premesse dalle quali
segnala il festival Emusik, che
cimuoviamoconlosloganCulturaperlaconvivenza»,aggiun- L’ex sindaco aspira a riunire fra i 7.000 e i
10.000studentidimusica,per
ge. Per l’ex sindaco Elorza, «la «La sfida
ilpiùgrandeconcertosimultasfidaèdimostrarecheilterrore è dimostrare
neo finora realizzato in Euroelapaura,ilsettarismoel’odio,
che
l’odio
pa. «Uno dei gioielli della rasl’esclusioneelapovertà,ilrazzisegna arriverà a maggio, con
smoelaxenofobiasicombatto- si vince con
l’esposizione”1516-2016.Tranofavorendol’accessoallacul- il dialogo:
tados de paz», nel museo San
tura».
San
Sebastian un modello
Telmo, che mostrerà come è
rispecchieràladiversitàdelvecstata rappresentata la pace
chiocontinenteneidialoghieu- per tutti»
nell’arte attraverso 300 opere
ropeieinunospazioperildialo-
Silvio Perrella
Composite IL_MATTINO - NAZIONALE - 16 - 02/01/16 ----
Time: 01/01/16
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