Gennaio-Febbraio 2014
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Gennaio-Febbraio 2014
22 GLI OSPITI DE “LA RESIDENCE” PRESENTANO: IL GIORNALINO Anno XV° Numero 1 Bimestrale ad uso interno GENNAIO- FEBBRAIO 2014 “La Residence” Via Castello, 55 Ficarolo (Ro) 2 SOMMARIO Pag. Redattori 3 Buon Compleanno ai nati di Gennaio 4 Buon Compleanno ai nati di Febbraio 5 Il Natale alla Residence 6 La vera storia di Babbo Natale 9 Le origini della Befana 10 Notizie dalla tombola 12 L’angolo della poesia 14 L’angolo della cucina 15 Presentiamo due nuove rubriche 17 Dalla Terapia Occupazionale 18 Dal gruppo del Canto 19 “Modi di dire” 23 Programma settimanale 24 3 Redattori: Lidia B. Franco C. Albertina L. Giulietta L. Giulietta M. Maria M. Maria Luisa O. Natale S. Lola S. Ines Lena Z. Coordinamento: Paramatti Silvia e Prini Mirka (Educatrici Professionali) 4 SABATO 25 GENNAIO HA FESTEGGIATO: Lidia B. Marta B. Maria C. Ezio C. Dorina C. Idres F. Franca L. Erina L. Antonio M. Alberto N. Linet N. Natale P. Franca R. Francesco S. Natale S. Epifania Z. Ines Lena Z. Svetka Z. ha compiuto 89 anni ha compiuto 86 anni ha compiuto 86 anni ha compiuto 80 anni ha compiuto 90 anni ha compiuto 90 anni ha compiuto 83 anni ha compiuto 83 anni ha compiuto 79 anni ha compiuto 75 anni ha compiuto 93 anni ha compiuto 65 anni ha compiuto 81 anni ha compiuto 62 anni ha compiuto 63 anni ha compiuto 86 anni ha compiuto 91 anni ha compiuto 89 anni 5 SABATO 22 FEBBRAIO FESTEGGERA’ Silvia B. compirà 83 anni Elda B. compirà 93 anni Bernardina G. compirà 85 anni Alberta G. compirà 88 anni Gianfranco G. compirà 79 anni Aldina S. compirà 90 anni Luciana Z. compirà 92 anni 6 Sono stati numerosi gli appuntamenti che ci hanno accompagnato nel mese di Dicembre, per prepararci a vivere nel modo più allegro le festività. Ricordiamo assieme i momenti che ci hanno visti festanti : Domenica 8 Dicembre, giorno dell’Immacolata Concezione, il parroco del paese, Don Giancarlo, insieme a Don Luca, hanno celebrato nella grande sala Fontana una Santa Messa, alla quale abbiamo partecipato in tanti; Domenica 15 Dicembre con moltissimo piacere abbiamo ascoltato i bravi coristi del Coro della Zucca di Costa di Rovigo che ci hanno cantato canzoni della tradizione popolare che i nostri nonni hanno apprezzato e cantato, stupendo molti di noi che non conoscevano molte delle canzoni del repertorio proposto. Abbiamo anche potuto gustare una buonissima cioccolata in tazza per tutti. Alla mattina del 18 Dicembre abbiamo ancora una volta accolto gli alunni delle scuole medie del paese che si sono esibiti nel consueto concerto, guidati da alcuni insegnanti, primo fra tutti l'ormai storico prof. Monesi, ci hanno intrattenuto con citazioni, musiche suonate al flauto e canti di Natale. Per ringraziarli della forte emozione 7 che sono riusciti a trasmettere (alcuni nonni si sono commossi) abbiamo offerto loro una merenda a base di pizza, che hanno molto gradito, anzi divorato!! Il pomeriggio del 19 Dicembre, abbiamo ricevuto l’invito dei vicini Istituti Polesani per la partecipazione alla loro bella recita natalizia. Come al solito il lavoro delle colleghe è stato notevole: bellissimi i costumi, le musiche, le scenografie ed un grande applauso a tutti i ragazzi degli Istituti che con grande bravura ed entusiasmo hanno dato vita alla recita. Oltre a noi erano presenti anche i bimbi delle scuole elementari di Ficarolo e di Gaiba ed il sindaco Fabiano Pigaiani. Al termine della recita degli istituti i bambini delle scuole, guidati dalle loro insegnanti, hanno cantato per tutti noi delle canzoni natalizie in inglese e in italiano. BUFFET DELLA VIGILIA Come sempre molto atteso e’ stato il pomeriggio del 24, in cui, accompagnati dalla splendida voce della nostra ormai conosciuta Isa, tutta la struttura ha offerto ai nostri ospiti ed ai loro familiari uno squisito buffet a base di pasticcini, pizza, panettone farcito, spumante e bibite per brindare tutti insieme. Abbiamo trascorso un pomeriggio in allegria, ricevendo anche la visita di un Babbo Natale un po’ ballerino che ha distribuito caramelle a tutti gli ospiti. 8 Nella mattina abbiamo consegnato ad ogni ospite un piccolo e utile regalo: un colorato e caldo plaid, offerto dalla struttura che è stato molto apprezzato. Nel pomeriggio, come da tradizione, abbiamo partecipato alla celebrazione della Santa Messa officiata da Don Giancarlo nella grande Sala Fontana, proprio di fronte all’ingresso. Numerosissima è stata la partecipazione dei familiari che ha riempito di gioia il cuore dei nostri ospiti. Lunedì 26 giorno di Santo Stefano, abbiamo fatto festa insieme alla simpaticissima Lory, che ci ha intrattenuti per un pomeriggio in allegria e con il suo Karaoke ha guidato il nostro Natale S. ad un’esibizione molto brillante sul palco al suo fianco. La merenda è stata a base di panettone e pandoro. Il pomeriggio è trascorso in armonia e serenità, con i nostri ospiti molto divertiti e felici di trascorrere momenti di svago in compagnia dei loro parenti più cari. Il 6 gennaio abbiamo festeggiato l'Epifania in Sala Fontana, con tanta allegria portata dal vasto repertorio musicale del cantante Luciano. Durante la festa, abbiamo con sorpresa ricevuto la visita di una simpaticissima Befana, che ha distribuito caramelle a tutti i nonni. Il pomeriggio è stato piacevole ed è volato via in un baleno. 9 LA VERA STORIA DI BABBO NATALE: Vi siete mai chiesti che origine ha la storia di Babbo Natale? Risale al 1800 la data in cui il rito trovò la sua personificazione in un forte vecchio rubicondo dalla barba bianca, residente al Polo Nord. Qui, secondo la tradizione, aiutato da numerosi gnomi costruirebbe dei giocattoli da distribuire come doni durante la notte di Natale, con l'ausilio di una slitta trainata da renne volanti e passando attraverso i camini delle case. Raggiunta una certa età, veniamo a conoscenza di una spiacevole realtà: Babbo Natale altro non è che un personaggio fantastico! Ma tale affermazione non è del tutto vera. Babbo Natale, o almeno un personaggio molto simile è realmente esistito; si tratta di San Nicola. Nato a Patara, in Turchia, da una ricca famiglia, divenne vescovo nel IV secolo. Quando morì le sue spoglie, o le presunte tali, vennero deposte a Myra fino al 1087. In quest'anno infatti vennero trafugate da un gruppo di cavalieri italiani travestiti da mercanti e portate a Bari dove sono tutt'ora conservate e di cui divenne il santo protettore. Negli anni che seguirono la sua morte, si diffusero numerosissime leggende. Una tra le più famose e 10 confermata da Dante nel Purgatorio (XX, 31-33) è quella delle tre giovani poverissime destinate alla prostituzione. Nicola, addolorato dal pianto e commosso dalle preghiere di un nobiluomo impossibilitato a sposare le sue tre figlie perché caduto in miseria, decise di intervenire lanciando per tre notti consecutive, attraverso una finestra sempre aperta dal vecchio castello, i tre sacchi di monete che avrebbero costituito la dote delle ragazze. La prima e la seconda notte le cose andarono come stabilito. Tuttavia la terza notte San Nicola trovò la finestra inspiegabilmente chiusa. Deciso a mantenere comunque fede al suo proposito, il vecchio dalla lunga barba bianca si arrampicò così sui tetti e gettò il sacchetto di monete attraverso il camino, dov'erano appese le calze ad asciugare, facendo la felicità del nobiluomo e delle sue tre figlie. In altre versioni posteriori Nicola regalava cibo alle famiglie meno abbienti calandoglielo anonimamente attraverso i camini o le loro finestre. San Nicola divenne quindi nella fantasia popolare "portatore di doni", compito eseguito grazie ad un asinello nella notte del 6 dicembre (S. Nicola, appunto) o addirittura nella notte di Natale. LE ORIGINI DELLA BEFANA: La Befana, soggetto associato all’Epifania, cioè manifestazione, è nell'immaginario collettivo un mitico personaggio con l'aspetto da vecchia che porta doni ai bambini buoni la notte tra il 5 e il 6 gennaio. La sua origine si perde nella notte dei tempi, discende da tradizioni magiche precristiane e, nella cultura popolare, si fonde con elementi folcloristici. La Befana porta i doni in ricordo di quelli offerti a Gesù Bambino dai Magi. L'iconografia è fissa: un gonnellone scuro ed ampio, un grembiule con le tasche, uno scialle, un fazzoletto o un cappellaccio in testa, un paio di ciabatte consunte, il tutto vivacizzato da numerose 11 toppe colorate. Vola sui tetti a cavallo di una scopa e compie innumerevoli prodigi. A volte, è vero, lascia un po' di carbone (forse perché è nero come l'inferno o forse perché è simbolo dell'energia della terra), ma in fondo non è cattiva. Bisogna tornare al tempo in cui si credeva che nelle notti, fantastiche figure femminili volassero sui campi appena seminati per propiziare i raccolti futuri. Gli antichi Romani pensavano che a guidarle fosse Diana, dea lunare legata alla vegetazione. Tali sovrapposizioni diedero origine a molte personificazioni diverse che sfociarono nel Medioevo nella nostra Befana. C'è chi sostiene che è vecchia e brutta perché rappresenta la natura ormai spoglia che poi rinascerà e chi ne fa l'immagine dell'anno ormai consunto che porta il nuovo e poi svanisce (a questo può ricollegarsi l'usanza di bruciarla). Anticamente, infatti, la dodicesima notte dopo il Natale, ossia dopo il solstizio invernale, si celebrava la morte e la rinascita della natura, attraverso la figura pagana di Madre Natura. La notte del 6 gennaio essa stanca per aver donato tutte le sue energie durante l'anno appariva sotto forma di una vecchia e benevola strega che volava per i cieli con una scopa. Oramai secca, Madre Natura era pronta ad essere bruciata come un ramo, per far sì che potesse rinascere dalle ceneri come giovinetta Natura, una luna nuova. Prima di perire però, la vecchina passava a distribuire doni e dolci a tutti, in modo da piantare i semi che sarebbero nati durante l'anno successivo. 12 NOTIZIE DALLA TOMBOLA FESTEGGIAMO CON I VINCITORI… DICEMBRE 2013 Venerdì 6 Quaterna: Vincenzo P., Luigina S. Cinquina: Giulietta M., Marcella R., Antonietta B. Tombola: Enrica P., Mario V., Cesarina O. Venerdì 13 Quaterna: Romilda I., Francesca B. Cinquina: Renata F., Anna L. Tombola: Graziella M., Aldina M., Natale S. Venerdì 20 Quaterna: Abano C., Gino D. Cinquina: Ettorina A., Luciano R. Tombola: Livia C., Venerdì 27 Quaterna: Iolanda P., Teresina B. Cinquina: Franca L., Ercolina T., Vincenzina L. Tombola: Luigina S., Livia C., Francesca B., Franca M. GENNAIO 2014 Venerdì 03 Quaterna: Antonio M., Livia C. Cinquina: Maria M., Ercolina T. Tombola: Lola S., Elda B. 13 Venerdì 10 Quaterna: Maria F., Anna L. Cinquina: Ettorina A., Paola C. Tombola: Ines Z., Natale S. Venerdì 17 Quaterna: Nazzarena P., Franca L. Cinquina: Vincenzina L., Enzo F. Tombola: Danilia B., Vittorina B., Iride B., Renata F. Venerdì 24 Quaterna: Livia C., Romano M. Cinquina: Afra D., Franca L. Tombola: Lola S., Romilda I. Venerdì 31 Quaterna: Iliana G., Maria M. Cinquina: Alda C., Renato R. Tombola: Franca L., Angiolina P. 14 IL GIROTONDO DELLE MASCHERE È Gianduia torinese Meneghino milanese. Vien da Bergamo Arlecchino Stenterello è fiorentino. Veneziano è Pantalone con l’allegra Colombina Di Bologna Balanzone con il furbo Fagiolino. Vien da Roma rugantino: pur romano è Meo Patacca. Siciliano peppenappa, di Verona Fracanappa e Pulcinella napoletano. Lieti e conocordi si dan la mano; vengon da luoghi tanto lontani, ma son fratelli, son italiani. Di G. Gaida (Franco C.) 15 PINZA DOLCE CON L’UVA Ingredienti: mezzo kg di farina 1,5 kg di zucchero 1 bustina di lievito per dolci 1 bustina di vanillina 2 uova 20/30 chicchi di uva nera o bianca Olio q.b. Mescolare con cura le uova e lo zucchero sbattendo bene per non formare grumi. Mescolare la farina ed il lievito, aggiungerli alle uova con un setaccio poco per volta continuando a mescolare bene. Aggiungere la vanillina e per ultimo l’olio, circa mezzo bicchiere. Infine aggiungere l’uva ben lavata. Stendere l’impasto in una tortiera, mettere in forno a 180 gradi per venti-trenta minuti. A piacere spolverare con lo zucchero a velo. Di Albertina L. 16 GARGANELLI AL SALMONE CON PANNA E PISELLI Ingredienti: burro q.b. 1 cipolla piccola bianca 300 gr. di piselli 250 ml di panna da cucina 200 gr. di salmone affumicato ( o fresco ) 500 gr. di garganelli all’uovo bianchi e verdi. In una teglia antiaderente far rosolare un po’ di burro ed una piccola cipolla bianca, quando questa sarà appassita, aggiungere i piselli e cucinarli con il soffritto. Mettere a bollire abbondante acqua salata e cuocere la pasta. Aggiungere al sugo il salmone tagliato a pezzetti ed un po’ di acqua di cottura della pasta. Aggiungere la panna ed appena il sugo inizia a rapprendersi togliere i garganelli dal fuoco ancora al dente e buttarli in padella con il condimento. Grattugiare un po’ di formaggio a piacere e far saltare il tutto. Servire ben caldo. Questo piatto oltre che molto buono è molto piacevole alla vista in quanto molto colorato! Di Natale S. 17 DUE NUOVE RUBRICHE Il nuovo anno porta qualche novità anche al nostro giornalino, abbiamo pensato di dare maggiore continuità alle attività socioeducative che quotidianamente vengono svolte in struttura, inaugurando due nuove pagine, nella speranza che possano essere pagine gradite: una dedicata a cantanti e canzoni del passato, che tanto gradiscono i nostri nonni; una che riporta alcune indicazioni per ricreare alcuni dei bei lavori che realizziamo con la collaborazione delle nostre pazienti nonne dalle mani d’oro. Il gruppo del canto viene svolto nella mattina del mercoledì nella saletta delle attività al piano terra, è molto apprezzata, infatti sono molti i nonni che amano prendervi parte. Alcuni cantano con piacere, altri tengono il tempo con le mani, altri ancora canticchiano sottovoce emozionandosi al ricordo di particolari momenti del passato, infine, alcuni ballano! Il gruppo della terapia occupazionale o dei “lavoretti”, si tiene nei giorni del lunedì mattina, del martedì pomeriggio, ed il giovedì nella saletta del padiglione al piano terra. Durante questa attività si realizzano tutti gli addobbi che tutti i visitatori ammirano e che ci permettono di abbellire la nostra struttura, inoltre si creano tanti diversi articoli da regalo che esponiamo con orgoglio all’interno della struttura, in una bancarella, durante il periodo di Natale e di Pasqua. Sulla base del gradimento e delle abilità dimostrate dalle nostre nonne “lavoratrici”, vengono affidati loro diversi compiti, quali il cucito, la pittura, il ritaglio e tanti altri. E dopo queste breve ma doverosa presentazione, inauguriamo le nostre nuove rubriche! 18 DALLA TERAPIA OCCUPAZIONALE Per addobbare al meglio la nostra bella struttura per il carnevale, abbiamo creato una decorazione molto semplice ma di grande effetto. Materiale occorrente: tubi di cartone; colori a tempera; pennello; carta velina o coriandoli; carta crespa; filo; colla; cutter. Con l’aiuto di un cutter si taglia il tubo di cartone in diagonale per tutta la sua lunghezza seguendo la saldatura dello stesso, lasciando attaccato solo un lembo da un lato per poi poterlo appendere. Si pratica un secondo taglio per dividere a metà il ricciolo di cartone ricavato. A questo punto si hanno due riccioloni che si devono srotolare in modo da aprirli. Si colorano con colori a tempera a piacimento e quando è secco vi si possono applicare sopra coriandoli colorati o palline di carta velina. Tagliare delle piccole strisce di carta crespa di vari colori ed applicarle all’interno del tubo aperto e decorato. Praticare due buchini ai bordi superiori ed applicarvi del filo o della sedolina per appenderli. 19 Dal gruppo CANTO Una della cantanti preferite dai nostri nonni è la mitica Nilla Pizzi! Bernardina, Vincenzo, Ida, Adelcisa cantano con gioia alcune tra le sue canzoni più famose, come Papaveri e Papere, Grazie dei fiori e Vola colomba. Molti dei nostri nonni ci raccontano che le canzoni facevano parte delle loro giornate perché prima della televisione, nelle case si usava ascoltare la radio! Ma conosciamo un po’ la “Regina della canzone italiana”: Nilla Pizzi, all'anagrafe Adionilla Pizzi (Sant'Agata Bolognese, 16 aprile 1919 – Segrate, 12 marzo 2011), è stata una cantante italiana. Fu la vincitrice del primo Festival di Sanremo nel 1951. Nell'anno seguente si posizionò prima, seconda e terza. Nella sua carriera ha partecipato a dieci Festival di Sanremo, sette volte in gara presentando 31 brani, due volte come ospite, ed una come presentatrice: ha conquistato 2 primi posti, 4 secondi posti , 2 terzi posti, un intero podio, e 2 premi alla carriera. Dopo aver frequentato l'avviamento professionale, si impiega come piccinina di sartoria, poi al panificio militare di Casaralta e infine come collaudatrice di apparecchi radio alla Ducati di Bologna. Prima ancora che nel mondo della canzone, la Pizzi si mise in evidenza nel campo delle rassegne di bellezza che, alla fine degli anni trenta, cominciavano a fare la loro apparizione.Il 24 settembre 1940, sposa Guido Pizzi, un giovane manovale edile. 20 Pochi giorni dopo il matrimonio, il marito viene richiamato alle armi e la coppia si separerà per sempre senza più riunirsi. Sempre nel 1940, tramite l'appoggio di uno zio ufficiale dell'esercito, inizia ad esibirsi negli spettacoli organizzati per le Forze Armate, facendosi addirittura eleggere mascotte del 35º Reggimento Fanteria di Bologna. Nel 1942 Nilla Pizzi vince, davanti a diecimila concorrenti, un concorso per Voci Nuove indetto dall'EIAR (la futura RAI-Radiotelevisione italiana). Allontanata dalla radio dopo un giudizio negativo nella primavera del 1944, a causa della sua voce considerata troppo sensuale ed esotica per il regime fascista, nella stagione 1945/1946 gira i teatri e le sale da ballo di tutta Italia. Fa ritorno stabilmente alla radio nel 1946. Nel 1951 vince il primo Festival di Sanremo con Grazie dei fiori, piazzandosi anche seconda con La luna si veste d'argento, cantata in duetto con Achille Togliani. Grazie dei fior venderà 36 000 copie a 78 giri, vero record per l'epoca. L'anno successivo trionfa nuovamente al Festival di Sanremo conquistando l'intero podio (primo, secondo e terzo premio) rispettivamente con Vola colomba, Papaveri e papere e Una donna prega, che rimane un record a tutt'oggi mai eguagliato da nessun altro cantante. Luca Goldoni parlando della Pizzi in un suo articolo la definisce "la Regina della Canzone Italiana", titolo con cui passerà alla storia. Le sue canzoni segnano un'epoca: Vola colomba accompagna il ritorno di Trieste all'Italia mentre Papaveri e papere, che vende 75 000 copie, viene tradotta in quaranta lingue, fa il giro del mondo. Nel frattempo riempie le cronache rosa la sua relazione col cantante Gino Latilla, col quale duetta in numerosi celebri motivi. Compie poi una fortunata tournée in America. Nel 1962 intraprende la prima di una serie trentennale di fortunate tournée in Australia, dove appare anche alla tv locale. Nel 1964 è tra i 42 partecipanti della prima edizione di Un disco per l'estate 1964, con la canzone Abbronziamoci insieme. Attiva nel corso di tutti gli anni settanta e gli anni ottanta, è presente in numerose trasmissioni 21 radiofoniche e televisive, compie tournée in tutto il mondo (in particolare in Australia e Canada) e si esibisce nelle piazze e nei teatri di tutta Italia e in numerose edizioni della Festa de l'Unità. Il 1º giugno 2002 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi la nomina Grande Ufficiale della Repubblica Italiana. L'anno seguente, nel 2003, durante il Festival di Sanremo le viene assegnato il prestigioso Premio alla Carriera. Ospite di trasmissioni televisive. Nel corso dei festeggiamenti per il suo 90° compleanno annuncia la prossima uscita di un cd contenente canzoni e poesie. Il 14 agosto 2009 le è stato conferito un altro premio alla carriera da parte del comune di Sanremo. A settembre 2010 ha iniziato i lavori per la registrazione di un nuovo album di inediti che avrebbe dovuto vedere la luce nel 2011. Nilla Pizzi si spegne improvvisamente la mattina del 12 marzo 2011 in una clinica di Milano, all'età di 91 anni in seguito ad un intervento. Negli stessi giorni che hanno succeduto la dipartita della cantante è stato indetto lutto cittadino a Sant'Agata Bolognese, suo paese natale. Il 12 aprile 2011, viene pubblicato il suo album postumo, Tutto Nilla Pizzi. Grazie dei fiori Rose... rose... ma le più belle le hai mandate tu Grazie dei fior fra tutti gli altri li ho riconosciuti mi han fatto male eppure li ho graditi Son rose rosse e parlano d'amor E grazie ancor che in questo giorno tu m'hai ricordata ma se l'amore nostro s'è perduto perchè vuoi tormentare il nostro cuor? In mezzo a quelle rose ci sono tante spine memorie dolorose di chi ha voluto bene Son pagine già chiuse con la parola fine Grazie dei fior fra tutti gli altri li ho riconosciuti mi han fatto male eppure li ho graditi Son rose rosse e parlano d'amor Grazie dei fior e addio... per sempre addio... senza... rancor 22 Papaveri e papere Su un campo di grano che dirvi non so, un dì Paperina col babbo passò e vide degli alti papaveri al sole brillar... e lì s'incanto'. La papera al papero chiese "Papà, pappare i papaveri, come si fa?" "Non puoi tu pappare i papaveri" disse Papà. E aggiunse poi, beccando l'insalata: "Che cosa ci vuoi far, così e' la vita..." "Lo sai che i papaveri son alti, alti, alti, e tu sei piccolina, e tu sei piccolina, lo sai che i papaveri son alti, alti, alti, sei nata paperina, che cosa ci vuoi far..." Vicino a un ruscello che dirvi non so, un giorno un papavero in acqua guardò, e vide una piccola papera bionda giocar... e lì s'incantò. Papavero disse alla mamma: "Mamma', pigliare una papera, come si fa?" "Non puoi tu pigliare una papera", disse Mamma'. "Se tu da lei ti lasci impaperare, il mondo intero non potrà più dire..." E un giorno di maggio che dirvi non so, avvenne poi quello che ognuno pensò Papavero attese la Papera al chiaro lunar... e poi la sposò. Ma questo romanzo ben poco durò: poi venne la falce che il grano tagliò, e un colpo di vento i papaveri in alto portò. Così Papaverino se n'e' andato, lasciando Paperina impaperata... Vola colomba Dio del Ciel se fossi una colomba Vorrei volar laggiù dov'è il mio amor, Che inginocchiato a San Giusto Prega con l'animo mesto: Fa che il mio amore torni Ma torni presto Vola, colomba bianca, vola Diglielo tu Che tornerò Dille che non sarà più sola E che mai più La lascerò Fummo felici uniti e ci han divisi Ci sorrideva il sole, il cielo, il mar Noi lasciavamo il cantiere Lieti del nostro lavoro E il campanon din don Ci faceva il coro Vola, colomba bianca, vola Diglielo tu Che tornerò Tutte le sere m'addormento triste E nei miei sogni piango e invoco te Anche il mi vecio te sogna Pensa alle pene sofferte Piange e nasconde il viso tra le coperte Vola, colomba bianca, vola Diglielo tu Che tornerò Diglielo tu Che tornerò. 22 Modi di dire - Sotto la neve pane, sotto l’acqua fame . Sotto la neve il grano può germogliare mentre sotto l’acqua marcisce e il raccolto va perso. - Per san Sebastiano un’ora abbiamo Intorno al 20 gennaio abbiamo un’ora in più di luce al giorno. - Febbraio, febbraietto,mese corto e maledetto. Anche se ha solo 28 giorni il mese di Febbraio può essere il più tremendo di tutto l’inverno. - Se piove par la Candelora quaranta di l’inverno al s’arnova Se piove per la Candelora (2 Febbraio) l’inverno durerà altri quaranta giorni. - Per Sant’Agata la terra rifiata la merenda ritrovata. Dal giorno di Sant’Agata il 5 Febbraio, la terra comincia a destarsi e iniziano i primi lavori. - Chi ammazza la pulce di Gennaio ne ammazza un centinaio . E’ d’inverno che si sterminano le uova dei parassiti e degli insetti nocivi che altrimenti infestano la casa e gli animali. - A mezzo gennaio mezzo pane e mezzo pagliaio. Verso la metà del mese di gennaio siamo circa a metà del ciclo del grano che viene piantato in settembre e raccolto in maggio. - Gennaio ovaio Anche le galline a Gennaio ricominciano a fare le uova in abbondanza dopo il riposo che di solito hanno nei mesi precedenti. (gruppo cognitivo) 24 Programma settimanale delle attività socio-educative: Lunedì ore 10.30 Terapia occupazionale: lavori manuali e di bricolage. Ore 15.30 Gruppo memoria. Ore 16.00 Gruppo lettura al primo piano. Martedì ore 10.30 Psicomotricità di gruppo. Ore 17.00 Terapia Occupazionale: lavori manuali e di bricolage. Mercoledì ore 10.30 Gruppo canto. Ore 16.00 Celebrazione della Santa messa. Giovedì ore 10.30 Uscita al mercato. Ore 15:30 Terapia occupazionale: lavori manuali e di bricolage Ore 15:30 Gruppo lettura. Venerdì ore 10.30 Giochi sociali. Ore 16.30 Tombola. Sabato redazione giornalino Domenica ore 15,30 giochi a carte o Terapia Occupazionale. Ogni ultimo sabato del mese alle ore 15.30 si festeggiano i compleanni.