Gennaio-Febbraio 2014

Transcript

Gennaio-Febbraio 2014
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GLI OSPITI DE “LA RESIDENCE” PRESENTANO:
IL GIORNALINO
Anno XV° Numero 1
Bimestrale ad uso interno
GENNAIO- FEBBRAIO 2014
“La Residence”
Via Castello, 55 Ficarolo (Ro)
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SOMMARIO
Pag.
Redattori
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Buon Compleanno ai nati di Gennaio
4
Buon Compleanno ai nati di Febbraio
5
Il Natale alla Residence
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La vera storia di Babbo Natale
9
Le origini della Befana
10
Notizie dalla tombola
12
L’angolo della poesia
14
L’angolo della cucina
15
Presentiamo due nuove rubriche
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Dalla Terapia Occupazionale
18
Dal gruppo del Canto
19
“Modi di dire”
23
Programma settimanale
24
3
Redattori:
Lidia B.
Franco C.
Albertina L.
Giulietta L.
Giulietta M.
Maria M.
Maria Luisa O.
Natale S.
Lola S.
Ines Lena Z.
Coordinamento:
Paramatti Silvia e Prini Mirka
(Educatrici Professionali)
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SABATO 25 GENNAIO HA FESTEGGIATO:
Lidia B.
Marta B.
Maria C.
Ezio C.
Dorina C.
Idres F.
Franca L.
Erina L.
Antonio M.
Alberto N.
Linet N.
Natale P.
Franca R.
Francesco S.
Natale S.
Epifania Z.
Ines Lena Z.
Svetka Z.
ha compiuto 89 anni
ha compiuto 86 anni
ha compiuto 86 anni
ha compiuto 80 anni
ha compiuto 90 anni
ha compiuto 90 anni
ha compiuto 83 anni
ha compiuto 83 anni
ha compiuto 79 anni
ha compiuto 75 anni
ha compiuto 93 anni
ha compiuto 65 anni
ha compiuto 81 anni
ha compiuto 62 anni
ha compiuto 63 anni
ha compiuto 86 anni
ha compiuto 91 anni
ha compiuto 89 anni
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SABATO 22 FEBBRAIO FESTEGGERA’
Silvia B.
compirà 83 anni
Elda B.
compirà 93 anni
Bernardina G.
compirà 85 anni
Alberta G.
compirà 88 anni
Gianfranco G.
compirà 79 anni
Aldina S.
compirà 90 anni
Luciana Z.
compirà 92 anni
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Sono stati numerosi gli appuntamenti che ci hanno accompagnato
nel mese di Dicembre, per prepararci a vivere nel modo più
allegro le festività.
Ricordiamo assieme i momenti che ci hanno visti festanti :
Domenica 8 Dicembre, giorno
dell’Immacolata Concezione, il
parroco del paese, Don
Giancarlo, insieme a Don Luca,
hanno celebrato nella grande
sala Fontana una Santa Messa,
alla quale abbiamo partecipato
in tanti;
Domenica 15 Dicembre con moltissimo piacere abbiamo
ascoltato i bravi coristi del Coro della Zucca di Costa di Rovigo
che ci hanno cantato canzoni della tradizione popolare che i nostri
nonni hanno apprezzato e cantato, stupendo molti di noi che non
conoscevano molte delle canzoni del repertorio proposto.
Abbiamo anche potuto gustare una buonissima cioccolata in tazza
per tutti.
Alla mattina del 18 Dicembre abbiamo
ancora una volta accolto gli alunni delle
scuole medie del paese che si sono esibiti nel
consueto concerto, guidati da alcuni
insegnanti, primo fra tutti l'ormai storico
prof. Monesi, ci hanno intrattenuto con
citazioni, musiche suonate al flauto e canti di
Natale. Per ringraziarli della forte emozione
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che sono riusciti a trasmettere (alcuni nonni si sono commossi)
abbiamo offerto loro una merenda a base di pizza, che hanno
molto gradito, anzi divorato!!
Il pomeriggio del 19 Dicembre, abbiamo ricevuto l’invito dei
vicini Istituti Polesani per la partecipazione
alla loro bella recita natalizia.
Come al solito il lavoro delle colleghe è
stato notevole: bellissimi i costumi, le
musiche, le scenografie ed un grande
applauso a tutti i ragazzi degli Istituti che
con grande bravura ed entusiasmo hanno
dato vita alla recita. Oltre a noi erano presenti anche i bimbi delle
scuole elementari di Ficarolo e di Gaiba ed il sindaco Fabiano
Pigaiani. Al termine della recita degli istituti i bambini delle
scuole, guidati dalle loro insegnanti, hanno cantato per tutti noi
delle canzoni natalizie in inglese e in italiano.
BUFFET DELLA VIGILIA
Come sempre molto atteso e’ stato il pomeriggio del 24, in cui,
accompagnati
dalla
splendida voce della
nostra ormai conosciuta
Isa, tutta la struttura ha
offerto ai nostri ospiti ed
ai loro familiari uno
squisito buffet a base di
pasticcini,
pizza,
panettone
farcito,
spumante e bibite per brindare tutti insieme. Abbiamo trascorso un
pomeriggio in allegria, ricevendo anche la visita di un Babbo
Natale un po’ ballerino che ha distribuito caramelle a tutti gli
ospiti.
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Nella mattina abbiamo consegnato ad ogni ospite un
piccolo e utile regalo: un colorato e caldo plaid,
offerto dalla struttura che è stato molto apprezzato.
Nel pomeriggio, come da tradizione, abbiamo
partecipato alla celebrazione della Santa
Messa officiata da Don Giancarlo nella
grande Sala Fontana, proprio di fronte
all’ingresso. Numerosissima è stata la
partecipazione dei familiari che ha riempito di
gioia il cuore dei nostri ospiti.
Lunedì 26 giorno di Santo Stefano, abbiamo fatto festa insieme
alla simpaticissima Lory, che ci ha intrattenuti per un pomeriggio
in allegria e con il suo Karaoke ha guidato il
nostro Natale S. ad un’esibizione molto
brillante sul palco al suo fianco.
La merenda è stata a base di panettone e
pandoro. Il pomeriggio è trascorso in armonia
e serenità, con i nostri ospiti molto divertiti e
felici di trascorrere momenti di svago in
compagnia dei loro parenti più cari.
Il 6 gennaio abbiamo festeggiato l'Epifania in Sala Fontana, con
tanta allegria portata dal vasto repertorio musicale del cantante
Luciano. Durante la festa, abbiamo con sorpresa ricevuto la visita
di una simpaticissima Befana, che ha distribuito caramelle a tutti i
nonni. Il pomeriggio è stato piacevole ed è volato via in un baleno.
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LA VERA STORIA DI BABBO
NATALE:
Vi siete mai chiesti che origine ha la storia di Babbo Natale?
Risale al 1800 la data in cui il rito trovò la sua personificazione in
un forte vecchio rubicondo dalla barba bianca, residente al Polo
Nord. Qui, secondo la tradizione, aiutato da numerosi gnomi
costruirebbe dei giocattoli da distribuire come doni durante la notte
di Natale, con l'ausilio di una slitta trainata da renne volanti e
passando attraverso i camini delle case.
Raggiunta una certa età, veniamo a conoscenza di una spiacevole
realtà: Babbo Natale
altro non è che un
personaggio fantastico!
Ma tale affermazione
non è del tutto vera.
Babbo Natale, o almeno
un personaggio molto
simile
è
realmente
esistito; si tratta di San
Nicola. Nato a Patara, in
Turchia, da una ricca
famiglia,
divenne
vescovo nel IV secolo.
Quando morì le sue
spoglie, o le presunte
tali, vennero deposte a Myra fino al 1087. In quest'anno infatti
vennero trafugate da un gruppo di cavalieri italiani travestiti da
mercanti e portate a Bari dove sono tutt'ora conservate e di cui
divenne il santo protettore. Negli anni che seguirono la sua morte,
si diffusero numerosissime leggende. Una tra le più famose e
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confermata da Dante nel Purgatorio (XX, 31-33) è quella delle tre
giovani poverissime destinate alla prostituzione.
Nicola, addolorato dal pianto e commosso dalle preghiere di un
nobiluomo impossibilitato a sposare le sue tre figlie perché caduto
in miseria, decise di intervenire lanciando per tre notti consecutive,
attraverso una finestra sempre aperta dal vecchio castello, i tre
sacchi di monete che avrebbero costituito la dote delle ragazze. La
prima e la seconda notte le cose andarono come stabilito. Tuttavia
la terza notte San Nicola trovò la finestra inspiegabilmente chiusa.
Deciso a mantenere comunque fede al suo proposito, il vecchio
dalla lunga barba bianca si arrampicò così sui tetti e gettò il
sacchetto di monete attraverso il camino, dov'erano appese le calze
ad asciugare, facendo la felicità del nobiluomo e delle sue tre
figlie.
In altre versioni posteriori Nicola regalava cibo alle famiglie meno
abbienti calandoglielo anonimamente attraverso i camini o le loro
finestre. San Nicola divenne quindi nella fantasia popolare
"portatore di doni", compito eseguito grazie ad un asinello nella
notte del 6 dicembre (S. Nicola, appunto) o addirittura nella notte
di Natale.
LE ORIGINI DELLA BEFANA:
La Befana, soggetto associato all’Epifania, cioè manifestazione, è
nell'immaginario collettivo un mitico personaggio con l'aspetto da
vecchia che porta doni ai bambini buoni la notte tra il 5 e il 6
gennaio.
La sua origine si perde nella notte dei tempi, discende da
tradizioni magiche precristiane e, nella cultura popolare, si fonde
con elementi folcloristici. La Befana porta i doni in ricordo di
quelli offerti a Gesù Bambino dai Magi.
L'iconografia è fissa: un gonnellone scuro ed ampio, un grembiule
con le tasche, uno scialle, un fazzoletto o un cappellaccio in testa,
un paio di ciabatte consunte, il tutto vivacizzato da numerose
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toppe colorate. Vola sui tetti a cavallo di una scopa e compie
innumerevoli prodigi. A volte, è vero, lascia un po' di carbone
(forse perché è nero come l'inferno o forse perché è simbolo
dell'energia della terra), ma in fondo non è cattiva.
Bisogna tornare al tempo in cui si credeva che nelle notti,
fantastiche figure femminili volassero sui campi appena seminati
per propiziare i raccolti futuri. Gli antichi Romani pensavano che
a guidarle fosse Diana, dea lunare legata alla vegetazione.
Tali
sovrapposizioni
diedero origine a molte
personificazioni
diverse
che
sfociarono
nel
Medioevo nella nostra
Befana. C'è chi sostiene
che è vecchia e brutta
perché
rappresenta
la
natura ormai spoglia che
poi rinascerà e chi ne fa
l'immagine dell'anno ormai
consunto che porta il nuovo e poi svanisce (a questo può
ricollegarsi l'usanza di bruciarla).
Anticamente, infatti, la dodicesima notte dopo il Natale, ossia
dopo il solstizio invernale, si celebrava la morte e la rinascita della
natura, attraverso la figura pagana di Madre Natura. La notte del 6
gennaio essa stanca per aver donato tutte le sue energie durante
l'anno appariva sotto forma di una vecchia e benevola strega che
volava per i cieli con una scopa. Oramai secca, Madre Natura era
pronta ad essere bruciata come un ramo, per far sì che potesse
rinascere dalle ceneri come giovinetta Natura, una luna nuova.
Prima di perire però, la vecchina passava a distribuire doni e dolci
a tutti, in modo da piantare i semi che sarebbero nati durante
l'anno successivo.
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NOTIZIE DALLA TOMBOLA
FESTEGGIAMO CON I VINCITORI…
DICEMBRE 2013
Venerdì 6
Quaterna: Vincenzo P., Luigina S.
Cinquina: Giulietta M., Marcella R., Antonietta B.
Tombola: Enrica P., Mario V., Cesarina O.
Venerdì 13
Quaterna: Romilda I., Francesca B.
Cinquina: Renata F., Anna L.
Tombola: Graziella M., Aldina M., Natale S.
Venerdì 20
Quaterna: Abano C., Gino D.
Cinquina: Ettorina A., Luciano R.
Tombola: Livia C.,
Venerdì 27
Quaterna: Iolanda P., Teresina B.
Cinquina: Franca L., Ercolina T., Vincenzina L.
Tombola: Luigina S., Livia C.,
Francesca B., Franca M.
GENNAIO 2014
Venerdì 03
Quaterna: Antonio M., Livia C.
Cinquina: Maria M., Ercolina T.
Tombola: Lola S., Elda B.
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Venerdì 10
Quaterna: Maria F., Anna L.
Cinquina: Ettorina A., Paola C.
Tombola: Ines Z., Natale S.
Venerdì 17
Quaterna: Nazzarena P., Franca L.
Cinquina: Vincenzina L., Enzo F.
Tombola: Danilia B., Vittorina B., Iride B.,
Renata F.
Venerdì 24
Quaterna: Livia C., Romano M.
Cinquina: Afra D., Franca L.
Tombola: Lola S., Romilda I.
Venerdì 31
Quaterna: Iliana G., Maria M.
Cinquina: Alda C., Renato R.
Tombola: Franca L., Angiolina P.
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IL GIROTONDO DELLE MASCHERE
È Gianduia torinese
Meneghino milanese.
Vien da Bergamo Arlecchino
Stenterello è fiorentino.
Veneziano è Pantalone
con l’allegra Colombina
Di Bologna Balanzone
con il furbo Fagiolino.
Vien da Roma rugantino:
pur romano è Meo Patacca.
Siciliano peppenappa,
di Verona Fracanappa
e Pulcinella napoletano.
Lieti e conocordi si dan la mano;
vengon da luoghi tanto lontani,
ma son fratelli, son italiani.
Di G. Gaida
(Franco C.)
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PINZA DOLCE CON L’UVA
Ingredienti:
mezzo kg di farina
1,5 kg di zucchero
1 bustina di lievito per dolci
1 bustina di vanillina
2 uova
20/30 chicchi di uva nera o bianca
Olio q.b.
Mescolare con cura le uova e lo zucchero sbattendo bene per non
formare grumi. Mescolare la farina ed il lievito, aggiungerli alle
uova con un setaccio poco per volta continuando a mescolare
bene.
Aggiungere la vanillina e per ultimo l’olio, circa mezzo bicchiere.
Infine aggiungere l’uva ben lavata.
Stendere l’impasto in una tortiera, mettere in forno a 180 gradi per
venti-trenta minuti.
A piacere spolverare con lo zucchero a velo.
Di Albertina L.
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GARGANELLI AL SALMONE CON PANNA E PISELLI
Ingredienti:
burro q.b.
1 cipolla piccola bianca
300 gr. di piselli
250 ml di panna da cucina
200
gr.
di
salmone
affumicato ( o fresco )
500 gr. di garganelli
all’uovo bianchi e verdi.
In una teglia antiaderente far rosolare un po’ di burro ed una
piccola cipolla bianca, quando questa sarà appassita, aggiungere i
piselli e cucinarli con il soffritto.
Mettere a bollire abbondante acqua salata e cuocere la pasta.
Aggiungere al sugo il salmone tagliato a pezzetti ed un po’ di
acqua di cottura della pasta.
Aggiungere la panna ed appena il sugo inizia a rapprendersi
togliere i garganelli dal fuoco ancora al dente e buttarli in padella
con il condimento.
Grattugiare un po’ di formaggio a piacere e far saltare il tutto.
Servire ben caldo.
Questo piatto oltre che molto buono è molto piacevole alla vista in
quanto molto colorato!
Di Natale S.
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DUE NUOVE RUBRICHE
Il nuovo anno porta qualche novità anche al nostro giornalino,
abbiamo pensato di dare maggiore continuità alle attività socioeducative che quotidianamente vengono svolte in struttura,
inaugurando due nuove pagine, nella speranza che possano essere
pagine gradite: una dedicata a cantanti e canzoni del passato, che
tanto gradiscono i nostri nonni; una che riporta alcune indicazioni
per ricreare alcuni dei bei lavori che realizziamo con la
collaborazione delle nostre pazienti nonne dalle mani d’oro.
Il gruppo del canto viene svolto nella mattina del mercoledì nella
saletta delle attività al piano terra, è molto apprezzata, infatti sono
molti i nonni che amano prendervi parte.
Alcuni cantano con piacere, altri tengono il tempo con le mani,
altri ancora canticchiano sottovoce emozionandosi al ricordo di
particolari momenti del passato, infine, alcuni ballano!
Il gruppo della terapia occupazionale o dei “lavoretti”, si tiene nei
giorni del lunedì mattina, del martedì pomeriggio, ed il giovedì
nella saletta del padiglione al piano terra.
Durante questa attività si realizzano tutti gli addobbi che tutti i
visitatori ammirano e che ci permettono di abbellire la nostra
struttura, inoltre si creano tanti diversi articoli da regalo che
esponiamo con orgoglio all’interno della struttura, in una
bancarella, durante il periodo di Natale e di Pasqua.
Sulla base del gradimento e delle abilità dimostrate dalle nostre
nonne “lavoratrici”, vengono affidati loro diversi compiti, quali il
cucito, la pittura, il ritaglio e tanti altri.
E dopo queste breve ma doverosa presentazione, inauguriamo le
nostre nuove rubriche!
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DALLA TERAPIA OCCUPAZIONALE
Per addobbare al meglio la nostra bella struttura per il carnevale,
abbiamo creato una decorazione molto semplice ma di grande
effetto.
Materiale occorrente: tubi di cartone; colori a tempera; pennello;
carta velina o coriandoli; carta crespa; filo; colla; cutter.
Con l’aiuto di un
cutter si taglia il
tubo di cartone in
diagonale per tutta
la sua lunghezza
seguendo
la
saldatura
dello
stesso, lasciando
attaccato solo un
lembo da un lato
per poi poterlo
appendere.
Si
pratica
un
secondo taglio per dividere a metà il ricciolo di cartone ricavato.
A questo punto si hanno due riccioloni che si devono srotolare in
modo da aprirli.
Si colorano con colori a tempera a
piacimento e quando è secco vi si
possono applicare sopra coriandoli
colorati o palline di carta velina.
Tagliare delle piccole strisce di carta
crespa di vari colori ed applicarle
all’interno del tubo aperto e decorato.
Praticare due buchini ai bordi superiori
ed applicarvi del filo o della sedolina
per appenderli.
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Dal gruppo CANTO
Una della cantanti preferite dai nostri nonni è la mitica Nilla Pizzi!
Bernardina, Vincenzo, Ida, Adelcisa cantano con gioia alcune tra
le sue canzoni più famose, come Papaveri e Papere, Grazie dei
fiori e Vola colomba. Molti dei nostri nonni ci raccontano che le
canzoni facevano parte delle loro giornate perché prima della
televisione, nelle case si usava ascoltare la radio!
Ma conosciamo un po’ la “Regina della canzone italiana”:
Nilla Pizzi, all'anagrafe Adionilla
Pizzi (Sant'Agata Bolognese, 16
aprile 1919 – Segrate, 12 marzo
2011), è stata una cantante italiana.
Fu la vincitrice del primo Festival
di Sanremo nel 1951. Nell'anno
seguente si posizionò prima,
seconda e terza.
Nella sua carriera ha partecipato a
dieci Festival di Sanremo, sette
volte in gara presentando 31 brani,
due volte come ospite, ed una come
presentatrice: ha conquistato 2
primi posti, 4 secondi posti , 2 terzi
posti, un intero podio, e 2 premi
alla carriera. Dopo aver frequentato
l'avviamento professionale, si impiega come piccinina di sartoria,
poi al panificio militare di Casaralta e infine come collaudatrice di
apparecchi radio alla Ducati di Bologna. Prima ancora che nel
mondo della canzone, la Pizzi si mise in evidenza nel campo delle
rassegne di bellezza che, alla fine degli anni trenta, cominciavano
a fare la loro apparizione.Il 24 settembre 1940, sposa Guido Pizzi,
un giovane manovale edile.
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Pochi giorni dopo il matrimonio, il marito viene richiamato alle
armi e la coppia si separerà per sempre senza più riunirsi.
Sempre nel 1940, tramite l'appoggio di uno zio ufficiale
dell'esercito, inizia ad esibirsi negli spettacoli organizzati per le
Forze Armate, facendosi addirittura eleggere mascotte del 35º
Reggimento Fanteria di Bologna. Nel 1942 Nilla Pizzi vince,
davanti a diecimila concorrenti, un concorso per Voci Nuove
indetto dall'EIAR (la futura RAI-Radiotelevisione italiana).
Allontanata dalla radio dopo un giudizio negativo nella primavera
del 1944, a causa della sua voce considerata troppo sensuale ed
esotica per il regime fascista, nella stagione 1945/1946 gira i teatri
e le sale da ballo di tutta Italia. Fa ritorno stabilmente alla radio
nel 1946. Nel 1951 vince il primo Festival di Sanremo con Grazie
dei fiori, piazzandosi anche seconda con La luna si veste
d'argento, cantata in duetto con Achille Togliani. Grazie dei fior
venderà 36 000 copie a 78 giri, vero record per l'epoca. L'anno
successivo trionfa nuovamente al Festival di Sanremo
conquistando l'intero podio (primo, secondo e terzo premio)
rispettivamente con Vola colomba, Papaveri e papere e Una
donna prega, che rimane un record a tutt'oggi mai eguagliato da
nessun altro cantante. Luca Goldoni parlando della Pizzi in un suo
articolo la definisce "la Regina della Canzone Italiana", titolo con
cui passerà alla storia. Le sue canzoni segnano un'epoca: Vola
colomba accompagna il ritorno di Trieste all'Italia mentre
Papaveri e papere, che vende 75 000 copie, viene tradotta in
quaranta lingue, fa il giro del mondo.
Nel frattempo riempie le cronache rosa la sua relazione col
cantante Gino Latilla, col quale duetta in numerosi celebri motivi.
Compie poi una fortunata tournée in America. Nel 1962
intraprende la prima di una serie trentennale di fortunate tournée
in Australia, dove appare anche alla tv locale. Nel 1964 è tra i 42
partecipanti della prima edizione di Un disco per l'estate 1964, con
la canzone Abbronziamoci insieme. Attiva nel corso di tutti gli
anni settanta e gli anni ottanta, è presente in numerose trasmissioni
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radiofoniche e televisive, compie tournée in tutto il mondo (in
particolare in Australia e Canada) e si esibisce nelle piazze e nei
teatri di tutta Italia e in numerose edizioni della Festa de l'Unità.
Il 1º giugno 2002 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio
Ciampi la nomina Grande Ufficiale della Repubblica Italiana.
L'anno seguente, nel 2003, durante il Festival di Sanremo le viene
assegnato il prestigioso Premio alla Carriera. Ospite di
trasmissioni televisive. Nel corso dei festeggiamenti per il suo 90°
compleanno annuncia la prossima uscita di un cd contenente
canzoni e poesie. Il 14 agosto 2009 le è stato conferito un altro
premio alla carriera da parte del comune di Sanremo. A settembre
2010 ha iniziato i lavori per la registrazione di un nuovo album di
inediti che avrebbe dovuto vedere la luce nel 2011.
Nilla Pizzi si spegne improvvisamente la mattina del 12 marzo
2011 in una clinica di Milano, all'età di 91 anni in seguito ad un
intervento. Negli stessi giorni che hanno succeduto la dipartita
della cantante è stato indetto lutto cittadino a Sant'Agata
Bolognese, suo paese natale.
Il 12 aprile 2011, viene pubblicato il suo album postumo, Tutto
Nilla Pizzi.
Grazie dei fiori
Rose...
rose...
ma le più belle le
hai mandate tu
Grazie dei fior
fra tutti gli altri li ho
riconosciuti
mi han fatto male
eppure li ho graditi
Son rose rosse e
parlano d'amor
E grazie ancor
che in questo
giorno tu m'hai
ricordata
ma se l'amore
nostro s'è perduto
perchè vuoi
tormentare il
nostro cuor?
In mezzo a quelle
rose
ci sono tante spine
memorie dolorose
di chi ha voluto
bene
Son pagine già
chiuse
con la parola fine
Grazie dei fior
fra tutti gli altri li ho
riconosciuti
mi han fatto male
eppure li ho graditi
Son rose rosse e
parlano d'amor
Grazie dei fior
e addio...
per sempre
addio...
senza...
rancor
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Papaveri e papere
Su un campo di grano
che dirvi non so,
un dì Paperina col
babbo passò
e vide degli alti
papaveri al sole
brillar...
e lì s'incanto'.
La papera al papero
chiese
"Papà, pappare i
papaveri, come si
fa?"
"Non puoi tu pappare
i papaveri" disse
Papà.
E aggiunse poi,
beccando l'insalata:
"Che cosa ci vuoi far,
così e' la vita..."
"Lo sai che i papaveri
son alti, alti, alti,
e tu sei piccolina, e tu
sei piccolina,
lo sai che i papaveri
son alti, alti, alti,
sei nata paperina,
che cosa ci vuoi far..."
Vicino a un ruscello
che dirvi non so,
un giorno un
papavero in acqua
guardò,
e vide una piccola
papera bionda
giocar...
e lì s'incantò.
Papavero disse alla
mamma:
"Mamma', pigliare
una papera, come si
fa?"
"Non puoi tu pigliare
una papera", disse
Mamma'.
"Se tu da lei ti lasci
impaperare,
il mondo intero non
potrà più dire..."
E un giorno di maggio
che dirvi non so,
avvenne poi quello
che ognuno pensò
Papavero attese la
Papera al chiaro
lunar...
e poi la sposò.
Ma questo romanzo
ben poco durò:
poi venne la falce che
il grano tagliò,
e un colpo di vento i
papaveri in alto portò.
Così Papaverino se
n'e' andato,
lasciando Paperina
impaperata...
Vola colomba
Dio del Ciel se fossi
una colomba
Vorrei volar laggiù
dov'è il mio amor,
Che inginocchiato a
San Giusto
Prega con l'animo
mesto:
Fa che il mio amore
torni
Ma torni presto
Vola, colomba
bianca, vola
Diglielo tu
Che tornerò
Dille che non sarà più
sola
E che mai più
La lascerò
Fummo felici uniti e ci
han divisi
Ci sorrideva il sole, il
cielo, il mar
Noi lasciavamo il
cantiere
Lieti del nostro lavoro
E il campanon din
don
Ci faceva il coro
Vola, colomba
bianca, vola
Diglielo tu
Che tornerò
Tutte le sere
m'addormento triste
E nei miei sogni
piango e invoco te
Anche il mi vecio te
sogna
Pensa alle pene
sofferte
Piange e nasconde il
viso tra le coperte
Vola, colomba
bianca, vola
Diglielo tu
Che tornerò
Diglielo tu
Che tornerò.
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Modi di dire
- Sotto la neve pane, sotto l’acqua fame .
Sotto la neve il grano può germogliare mentre sotto l’acqua
marcisce e il raccolto va perso.
- Per san Sebastiano un’ora abbiamo
Intorno al 20 gennaio abbiamo un’ora in più di luce al giorno.
- Febbraio, febbraietto,mese corto e maledetto.
Anche se ha solo 28 giorni il mese di Febbraio può essere il più
tremendo di tutto l’inverno.
- Se piove par la Candelora quaranta di l’inverno al s’arnova
Se piove per la Candelora (2 Febbraio) l’inverno durerà altri
quaranta giorni.
- Per Sant’Agata la terra rifiata la merenda ritrovata.
Dal giorno di Sant’Agata il 5 Febbraio, la terra comincia a
destarsi e iniziano i primi lavori.
- Chi ammazza la pulce di Gennaio ne ammazza un centinaio .
E’ d’inverno che si sterminano le uova dei parassiti e degli
insetti nocivi che altrimenti infestano la casa e gli animali.
- A mezzo gennaio mezzo pane e mezzo pagliaio.
Verso la metà del mese di gennaio siamo circa a metà del ciclo
del grano che viene piantato in settembre e raccolto in maggio.
- Gennaio ovaio
Anche le galline a Gennaio ricominciano a fare le uova in
abbondanza dopo il riposo che di solito hanno nei mesi
precedenti.
(gruppo cognitivo)
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Programma settimanale delle attività
socio-educative:
Lunedì ore 10.30 Terapia occupazionale: lavori manuali e di
bricolage.
Ore 15.30 Gruppo memoria.
Ore 16.00 Gruppo lettura al primo piano.
Martedì ore 10.30 Psicomotricità di gruppo.
Ore 17.00 Terapia Occupazionale: lavori manuali e di bricolage.
Mercoledì ore 10.30 Gruppo canto.
Ore 16.00 Celebrazione della Santa messa.
Giovedì ore 10.30 Uscita al mercato.
Ore 15:30 Terapia occupazionale: lavori manuali e di bricolage
Ore 15:30 Gruppo lettura.
Venerdì ore 10.30 Giochi sociali.
Ore 16.30 Tombola.
Sabato redazione giornalino
Domenica ore 15,30 giochi a carte o Terapia Occupazionale.
Ogni ultimo sabato del mese alle ore 15.30 si festeggiano i
compleanni.