Lezione 4
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Lezione 4
CAF Case Management in Infermieristica e Ostetricia Prof. Paolo Chiari AA 2013/2014 Accertamento dei problemi del paziente Gli esiti sensibili dell ’assistenza infermieristica (NSO) • Una condizione, un comportamento o una percezione misurabile del paziente o della sua famiglia, concettualizzata come variabile e LARGAMENTE influenzata da o sensibile alle cure infermiersitiche (Iowa Outocome Project Nursing Outcome classification 2000). • I cambiamenti misurabili nella condizione del paziente -variabile dipendente- influenzata dalle cure infermieristiche ricevute -variabile indipendente (Palese et al, 2008) Gli outcomes dell’assistenza sanitaria Perché si parla di outcomes sanitari? • La valutazione dell’efficacia delle cure sanitarie è una priorità a livello internazionale di carattere politico ed economico. • Queste misurazioni, sono in particolare rivolte a stabilire: Il rapporto costo/efficacia degli interventi La qualità dell’assistenza L’efficacia delle cure Le performance delle organizzazioni Interessa il paziente e TUTTI i professionisti sanitari Perché si parla di outcomes sanitari? • Implicazioni di carattere POLITICO ED ECONOMICO • Il sistema sanitario promuove, mantiene, recupera la salute dei cittadini? • La spesa sanitaria è giustificata? PROFESSIONALE • Valutazione della performace organizzativa e professionale Principali esiti sanitari Esiti clinici Mortalità (morte da causa specifica – ad esempio mortalità cardiovascolare o totale)/ Eventi clinici (infarto del miocardio, icuts) / Misure fisiologiche E metaboliche (livello di colesterolo, pressione arteriosa) Esiti economici Costi Medici diretti (ospedalizzazione, visite ambulatoriali, test diagnostici, farmaci) Medici indiretti (perdita di giornate lavorative, giorni ad attività ridotta) Intangibili (distress psicologico, stigma sociale) Esiti umanistici - Sintomi (punteggio di valutazione del dolore) Qualità della vita (questionario SF-36, Nottingham Healt Profile) Stato funzionale (Karnofsky) Soddisfazione del paziente Mod. da Epstein RS et al Ann Inter Med 1996 Qual è il contributo fornito dagli infermieri rispetto alla promozione, mantenimento e recupero della salute fisica e psichica? Perché ragionare sui nursing sensitive outcomes? • Per documentare l’apporto degli infermieri alla salute della popolazione • Per promuovere la giusta dotazione delle risorse in relazione alla ottimizzazione degli esiti clinici degli assistiti. • Per poter sviluppare le conoscenze disciplinari • Per guidare la formazione di base • Per guidare la formazione continua • Per guidare i progetti di miglioramento Tipologia di Outcomes Mortalità → Eventi avversi e complicanze → recupero inadeguato → Prolungamento di un problema medico→ Declino dello stato di salute → Declino della qualità della vita Lohr 1985 Tipologie di outcomes • Punto di vista dei pazienti, dei professionisti, del sistema • Outcomes: Clinici (risposta del paziente all’intervento) Funzionali (miglioramento o declino dello stato funzionale) Finanziario (costo e durata della degenza) Percezione (soddisfazione del paziente e dei clinici). Hegyvary 1991 Tipologia di outcomes • Outcome focalizzati sul paziente Focalizzati sulla diagnosi • Parametri laboratoristici • Punteggio di Apgar • Parametri vitali Focalizzati sulla persona • Stato di salute • Qualità della vita in relazione alla salute • Soddisfazione del paziente • Conoscenze del paziente • Gestione dei sintomi Tipologia di outcomes • Outcome focalizzati sulla performance dei professionisti sanitari Frequenza delle complicanze Utilizzo appropriato dei farmaci Profilo dei professionisti Misurazione del carico sul caregiver Jennings, Staggers, Brosch 1999 Tipologia di outcomes • Outcome focalizzati sulla struttura sanitaria Cadute Mortalità intraospedaliera Riammissioni non pianificate Jennings, Staggers, Brosch 1999 I NSO nei progetti di miglioramento Come possono essere scelti gli outcomes? • In base alla forza della ricerca primaria che esamina le relazioni tra la miriade dei possibili effetti dell’assistenza infermieristica sui pazienti. • → dimostrazione di una associazione tra le variabili legate all’infermieristica e gli esiti misurati • → forte razionale teorico della associazione • Questo perché non è possibile verificare la presenza di una associazione causale, dato che non è possibile condurre RCT in questo ambito. La misurazione del contributo del Nursing alla Qualità, alla Sicurezza del Paziente ed agli Outcomes Sanitari • Nel 2004, il National Quality Forum (NQF) ha approvato un set di standard volontari, basati sul consenso, che quantificano il contributo infermieristico alla sicurezza dei pazienti, agli outcome sanitari ed all’ambiente di lavoro sanitario. • Dal momento di questa approvazione, questi standard sono stati la base per la ricerca, il miglioramento della qualità e la definizione delle politiche. Kurtzman ET, Corrigan JM. Measuring the contribution of nursing to quality, patient safety, and health care outcomes. Policy Polit Nurs Pract. 2007 Feb;8(1):20-36 Nursing Sensitive Outcomes 1 - NQF Nursing Sensitive Outcomes 2 Nursing Sensitive Outcomes 3 NDNQI Indicators • • • • Le misure sensibili all’infermieristica riflettono la struttura, I processi e gli esiti dell ’assistenza. La struttura è indicata dall’erogazione dell’assistenza, dal livello di skill e dallo status formativo. Gli indicatori di processo misurano aspetti dell’assistenza infermieristica come la frequenza della valutazione e degli interventi. Gli esiti (outcomes) dei pazienti sono quelli che migliorano se c’è una maggiore quantità e qualità dell’assistenza infermieristica (ad esempio Ldp, cadute, stravasi). Stato dell’arte Esiti attualmente considerati sensibili all ’azione dell’infermieristica Outcomes “accreditati” • Stato funzionale Es. ADL, BARTHEL INDEX • Self-care 37 strumenti descritti in letteratura (Denyes Self-Care practice Instrument, Heart Failure Self-Care Behaviour Scale, Self-Care Assessment Tool…) • Gestione dei sintomi Fatigue (Pearson-Byars Fatigue Feeling Checklist, Fatigue Severity Scale, Composit Measure of Fatigue) nausea, vomito(Sintom Distress Scale, Sintom Control Assessment), dispnea (Modified Borg Scale, VAS, NRS • Dolore VAS, NRS, McGill Pain Questionnaire,.. Outcomes “accreditati” • Eventi avversi Incidenza degli errori di terapia, delle infezioni correlate all’assistenza, delle cadute, delle Ldp • Stress psicologico Hospital Anxiety and Depression Scale, State-Trait Anxiety Inventory, VAS, Geriatric Depression Scale…) • Soddisfazione del paziente Patient Satisfaction Instrument, CARE-SAT, CARE-Q) • Mortalità Incidenza della mortalità in ospedale • Utilizzo delle risorse sanitarie Durata della degenza, Costi di ospedalizzazione, Riammissioni, Dimissioni al domicilio, Dimissioni in strutture sociosanitarie Accertamento infermieristico Accertamento infermieristico Tutti gli elementi di valutazione vengono raccolti durante il corso della degenza, ma molti di questi devono essere raccolti fin dal momento della presa in carico per poter inquadrare i problemi/bisogni/rischi del paziente. Nell'ambito del processo di assistenza infermieristica questa fase viene chiamata accertamento. Accertamento Infermieristico L'accertamento infermieristico rappresenta la prima fase del processo di assistenza infermieristica e consiste nella raccolta sistematica di una serie sul paziente pr comprendere come risponde e reagisce, o potrà rispondere e reagire , ai problemi di salute e per valutare le possibili soluzioni per soddisfare i suoi bisogni (Carpenito, 2002). L’accertamento non si può concludere nel momento di presa in carico del paziente, ma deve necessariamente essere mantenuto attivo durante tutta la durata della degenza ed, a volte, anche oltre! Accertamento Infermieristico L'accertamento può essere realizzato attraverso una serie di metodi, quali: l'osservazione, l'intervista, l'esame obiettivo e l'utilizzo delle scale di valutazione. Saiani L., Brugnoli A,2011, Trattato di Cure Infermieristiche, Sorbona Idelson Gnocchi srl, p. 142-147 L’osservazione L'osservazione è l'abilità consapevole ed organizzata di raccogliere dati attraverso l'utilizzo dei 5 sensi (Ad esempio mediante la vista l'infermiere può cogliere le espressioni non verbali del paziente, il colorito cutaneo ecc; mediante l'udito può raccogliere i suoni cardiaci, polmonari ecc e cosi via per tutti gli atri sensi.) •E’ caratterizzata da due aspetti fondamentali: Individuare gli stimoli Organizzare ed interpretare i dati •Dev’essere organizzata, al fine di evitare l'omissione di dati rilevanti. Esempi: Scheda accertamento USA Scheda accertamento per post acuti ORIGINALE Scheda accertamento per post acuti TRADOTTA Esempi: Scheda accertamento Infermieristico Dipartimento di Med.Int e dell’invecchiamento Scheda accertamento dipartimentale ORIGINALE L’intervista L'intervista consiste in un colloquio diretto e organizzato, finalizzato alla raccolta di dati e informazioni soggettive, relative al problema di salute, alla percezione dello stesso e alle sue possibile conseguenze. •Può essere: iniziale (per conoscere l'utente) successiva (per valutare i cambiamenti dello stato di salute) •Prevede 4 momenti: la preparazione ( prima di entrare in contatto col pz; si selezionano le domande in base ai dati da raccogliere, il luogo, il tempo e le modalità) l'orientamento ( scopo: instaurare rapporto di fiducia, chiarire i ruoli, ridurre l'ansia) parte centrale ( scopo: ottenere dati necessari) parte conclusiva ( riepilogare i punti importanti) L’intervista Durante l'intervista, l'infermiere/intervistatore può utilizzare, a seconda della situazione e dello scopo, una serie di tecniche verbali e non verbali, tra cui le principali sono: •Domande a risposta aperta ( dà la possibilità al pz di raccontare la propria storia ed esperienza); •Domande a risposta chiusa ( utile per acquisire informazioni specifiche sui problemi di salute dell'assistito) Esempio di intervista (domande aperte o chiuse) Esempio di intervista Short portable mental status questionnaire L’infermiere pone le seguenti domande ad un paziente: Che giorno è oggi (giorno, mese, anno)? Che giorno è della settimana? Qual è il nome di questo posto? Qual è il suo numero di telefono (o il suo indirizzo)? Quanti anni ha? Quando è nato? Chi è l’attuale Papa (o Presidente della Repubblica)? Chi era il precedente Papa (o Presidente della Repubblica)? Quale era il cognome di sua madre prima di sposarsi? Calcoli 20 – 3, ed ancora – 3 fino a 2. L’intervista IMPORTANTE! Soprattutto nel paziente anziano occorre valutare: • il sistema di supporto sociale • lo stato mentale • la situazione clinico-assistenziale. La valutazione della struttura familiare e dello stato psicosociale, diviene elemento cardine per pianificare la dimissione e individuare l'eventuale necessità di una dimissione protetta, e andrebbe fatta all'accettazione o al massimo in terza giornata di degenza. L'intervista è strumento principe per la raccolta dell'anamnesi Anamnesi Il termine anamnesi deriva dal greco ἀνά-μνησις, "ricordo" e in medicina consiste nella raccolta dalla voce diretta del paziente e/o dei suoi familiari ( esempio in caso dei genitori per il bambino), di tutte quelle in formazioni e sensazioni che possono indirizzare il professionista sanitario v erso una determinata diagnosi. • E' di fondamentale ausilio nella formulazione della diagnosi, poiché ricostruisce le modalità di insorgenza ed il decorso della patologia in atto, investigando anche sulle possibili inclinazioni genetiche del gr uppo familiare verso l'insorgenza di determinati tipi di patologie (anamnesi fa miliare). •Si divide in: Familiare Fisiologica Personale Patologica remota Patologica prossima Esempio di Intervista anamnestica SCHEDA ANAM NESTICA PREOPERATORIA Cognome __________________________________ Nome _________________________________ Comune ___________________________ (____) Via __________________________________n° _________ Tel. Casa _________________________________ Cell. _______________________________________ Intervento Programmato __________________________________________________________________ Data prevista dell’intervento ____/ ____/ _______ QUESTIONARIO Da compilare a cura del/della paziente, prima del colloquio informativo con il medico Barrare le risposte Sì / NO, sottolineare le voci interessanti o compilare ove richiesto Età: _______ anni Sesso: M F Peso Kg: _____ Altezza cm: _________ Professione esercitata: ________________________________________ 1) Si è recentemente sottoposto a cure mediche? Sì □ No□ Per quale motivo? _______________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ 2) Soffre attualmente di raffreddore? Sì □ No□ 3) Ha avuto diarrea e/o vomito nelle ultime quattro settimane? Sì □ No□ 4) È attualmente presente qualche infezione? Sì □ No□ 5) Ha assunto farmaci nelle ultime settimane? Sì □ No□ 6) Antiacoagulanti (per es.: Aspirina o altri farmaci con acido acetilsalicilico, Coumadin, Sintrom), antidolorifici-antiinfiammatori, antidepressivi, lassativi, anticoncezionali, altri farmaci: _________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ 7) Ha già subito altri interventi chirurgici? Sì □ No□ Indicare il tipo e l’anno: ___________________________________________________________ 8) Ha sofferto disturbi dopo un’anestesia generale, regionale o locale? Sì □ No□ Se sì, quali? ____________________________________________________________________ 9) Ha già subito trasfusioni di sangue o di componenti del sangue? Sì □ No□ Se sì, quando? __________________________________________________________________ Mod.71_Scheda Anamnestica Pagina 2 di 3 Rev. 3 del 01/12/2011 Verif. E App. Dir. San. Dott. G. E. Apuzzo 10) Si sono verificate complicazioni? Sì □ No□ 11) (Per le pazienti): vi è la possibilità che sia attualmente in gravidanza? Sì □ No□ Soffre o ha sofferto in passato le seguenti malattie? 12) Apparato circolatorio:aritmie, malformazioni cardiache, ipertensione, ipotensione, infiammazione del miocardio, angina pectoris, infarto miocardico, stenosi aortica? Sì □ No□ 13) Sistema vascolare: varici, trombosi, disturbi della circolazione? Sì □ No□ 14) Apparato respiratorio: bronchite cronica, asma, enfisema polmonare, polmonite, tubercolosi, apnea notturna? Sì □ No□ 15) Fegato: ittero, cirrosi epatica, steatosi epatica, calcoli biliari, epatite virale? Sì □ No□ 16) Reni: nefrite, calcoli renali, elevati valori di creatinina, necessità di dialisi? Sì □ No□ 17) Apparato digerente: ulcera, stenosi, disturbi della digestione? Sì □ No□ 18) Metabolismo: diabete, gotta? Sì □ No□ 19) Tiroide: ipotiroidismo, ipertiroidismo, gozzo? Sì □ No□ 20) Apparato scheletrico: malattie articolari, sindrome spalla-mano, discopatie vertebrali, malformazioni della colonna cervicale? Sì □ No□ 21) Sistema nervoso / Psiche: epilessia, paralisi, depressione? Sì □ No□ 22) Occhi: lenti a contatto, cataratta, glaucoma? Sì □ No□ 23) Sangue: coagulopatie (anche nei consanguinei), frequente sanguinamento dal naso, lividi spontanei o da lieve pressione, emorragia dopo intervento chirurgico? Sì □ No□ 24) Muscolatura: malattie muscolari, debolezza muscolare (anche nei consanguinei)?Sì □ No□ 25) Allergie: a sostanze naturali (per es. pollini, polvere, ecc.), ad alimenti, sostanze chimiche, farmaci, cerotti, guanti di gomma, lattice? Sì □ No□ Specificare _____________________________________________________________________ 26) Altre malattie, handicap o invalidità? Sì □ No□ Se sì, quali? ____________________________________________________________________ 27) Denti mobili o carie? Sì □ No□ Stato dentale e presenza di protesi (compilazione da parte del medico) _______________________________________________________________________________ 28) Sordità? Apparecchio acustico? Sì □ No□ 29) Fuma? Sì □ No□ Se sì indicare cosa e quanto al giorno ________________________________________________ Mod.71_Scheda Anamnestica Pagina 3 di 3 Rev. 3 del 01/12/2011 Verif. E App. Dir. San. Dott. G. E. Apuzzo 30) Beve alcolici? Sì □ No□ Se sì, quali ed in quante quantità? ___________________________________________________ 31) Assume frequentemente sonniferi, calmanti (sedativi)? Sì □ No□ Se sì, quali ed in quale dose? _______________________________________________________ 32) Fa o ha fatto uso di droghe? Sì □ No□ Se sì, quali? ____________________________________________________________________ Esame obiettivo L'esame obiettivo è una revisione della forma, struttura e funzionalit à di tutti gli organi e gli apparati esplorabili attarverso l'uso dei cinque sensi, e quindi descrivibile secondo criteri condivisi, che consentono la trasmi ssione delle informazioni ed il confronto nel tempo per documentare le modifi cazioni (SIEDEL ET AL, 2003). •Viene realizzato dopo l'intervista (anamnesi) al momento dell'ac certamento globale o iniziale e/o durante un accertamento mirato ad uno spe cifico problema. •Comprende diverse tecniche: L'ispezione (processo di osservazione con cui si presta attenzione al pz e ad ogni area del suo corpo) La palpazione (per esaminare le aree corporee attraverso il tatto) La percussione (per valutare dimensioni, forma e consistenza degli organi) L'auscultazione (per udire i suoni prodotti dagli organi e apparati, mediante l'orecchio o con l'ausilio del fonendoscopio) Esame obiettivo: Semeiotica In ambito medico, la semeiotica (dal grecoσημεῖον, semèion, che significa "segno", e da τέχνη, "arte") è la disciplina che studia i sintomi e i segni clinici. Semeiotica cardiovascolare: Polso arterioso Variazione pressoria corrispondente all'onda sfigmica generata d alla sistole cardiaca, trasmessa nel sistema vascolare e percepibile sui vasi vascolari periferici sotto forma di “pulsazione”. Fornisce informazioni su : energia contrattile del miocardio, gi ttata sistolica, frequenza e ritmicità cardiaca, pervietà dell'arteria, stato anatomico del vaso. Sedi di rilevazione: carotideo, brachiale, radiale, femorale, po pliteo, dorsale del piede, tibiale posteriore. Esame obiettivo: Semeiotica polso arterioso • ISPEZIONE: arterie tortuose aterosclerotiche pulsatilità anormale arterite di Horton • PALPAZIONE: frequenza e ritmo, ampiezza e forza sincronia e simmetria consistenza e tensione • FREQUENZA: normosfigmia 60-80bpm • AUSCULTAZIONE: soffi carotidei, tachisfigmia >80 bpm soffi arterie renali bradisfigmia <60 bpm Esame obiettivo Semeiotica sistema venoso • ISPEZIONE: distensione venosa ( segno di ipertensione venos a) ectasie venose (porta-cava, cava-cava) circoli collaterali dolorabilità (segno di Homans nella TVP) colorito cutaneo trofismo cutaneo • PALPAZIONE: valutare il decorso della vena stabilire il decorso di un circolo collaterale Diagnosi Il termine diagnosi deriva dal Latino diagnōsis, attraverso il greco antico διάγνωσις, formato da διά (diá, attraverso) + γιγνώσκειν (ghignóskein, conoscere), ossia conoscere attarverso. E' cioè un'attività conoscitiva, condotta a partite da teorie scientifiche che giustificano una particolare interpretazione deduttiva dei fenomeni. L'insieme dei metodi di diagnosi si chiama diagnostica ed è detta "strumentale" quando si avvale di apparecchiature o strumenti particolari ( ecografia, radiologia ecc) o "clinica" (dal greco klìne, letto) quando si basa sull'esame diretto del paziente da parte d el medico. Lo screening è invece, un intervento sanitario che mira a mettere in evidenza la presenza di una eventuale malattia nelle sue fasi in iziali Diagnosi Infermieristica La Diagnosi Infermieristica è un giudizio clinico riguardante le risposte delle persona, della famiglia o della comunità a problemi di salute/processi vitali attuali o potenziali. (NANDA) NANDA distingue: •D.I. di Promozione della salute = Giudizio clinico sulla motivazione o il desiderio di una persona, famiglia, gruppo di migliorare il proprio benessere e di realizzare il proprio potenziale di salute, che si esprime sotto forma di miglioramento di comportamenti che incidono sulla salute •D.I. di Rischio = Giudizio clinico circa le esperienze/risposte alle condizioni di salute/processi vitali che hanno un’elevata probabilità di svilupparsi in una persona, una famiglia, un gruppo o una comunità •D.I. Reale = Descrive risposte umane a condizioni di salute/processi vitali esistenti in una persona, famiglia o comunità. E’ la diagnosi “del problema” •D.I. a Sindrome = Giudizio clinico che descrive uno specifico raggruppamento di D.I. che si verificano insieme e che è meglio affrontare nel loro insieme con interventi simili. Diagnosi Quindi: Diagnosi medica = attribuisce ad uno stato morboso una malattia nota DI = individua le conseguenze della malattia (di tipo fisiologico, psicologico e sociale) sul vivere quotidiano e sull’autonomia della persona considerata in toto, secondo una prospettiva olistica. La diagnosi viene realizzata sulla base dell'osservazione, dell'esame fisico e dell'anamnesi … ed è supportata dall'uso di strumenti diagnostici. A. I risultati dello studio sono validi? • Il test diagnostico era valutato in un appropriato gruppo di pazienti? 0% Probabilità inferiore alla soglia diagnostica nessuna indagine è giustificata. Soglia dell’esame Probabilità tra la soglia diagnostica e quella di trattamento; sono necessari ulteriori test. Soglia del trattamento La popolazione di interesse comprende le persone comprese tra la soglia diagnostica e quella terapeutica. 100% Probabilità oltre alla soglia di trattamento; i test sono stati completati ed inizia il trattamento Strumenti diagnostici L'uso di strumenti di misura di fenomeni biomedici è basato sul presupposto che si possa dare sufficiente affidabilità ai dati che questi forniscono o in altre parole, che si possa dare fiducia al risul tato a cui la misurazione perviene. Lo strumento, sia che venga utilizzato per verificare la presenz a di una patologia o di una condizione di rischio, sia che venga impi egato per indagare la popolazione in una campagna di screening, deve essere accurato nella misurazione con i dati che siano riproducibili, sensibili, specifici e predittivi. (Chiari P, Mosci D, Naldi E, Evidence Based Clinical Practice, 2011, McGraw-Hill) Quali caratteristiche deve possedere uno strumento diagnostico? • Affidabilità: È la capacità di un test di offrire sempre lo stesso risultato, nel corso di misurazioni ripetute.È una caratteristica intrinseca dello strumento e dipende dalla bont à dello strumento e/o dell’operatore. • Validità : È la capacità di un test di distinguere in una popolazione i soggetti sani da quelli malati. • Accuratezza: è la capacità di un test di individuare in percentuale, correttamente lo stato di malattia o di non malattia (VP+VN)/Tot Pz ( è però un indicatore grossolano) Test ideale Malati Sani Negativi al test Positivi al test Da Lopalco PL, Tozzi AE. Epidemiologia facile. Roma: Pensiero Scientifico Editore, 2003 Test ideale Test reale Malati Sani Negativi al test Positivi al test Da Lopalco PL, Tozzi AE. Epidemiologia facile. Roma: Pensiero Scientifico Editore, 2003 Test reale Distribuzione della popolazione in relazione al test Definizione della validità dello strumento: SENSIBILITA’ • Per sensibilità si intende la capacit à di un test di individuare in una popolazione i soggetti malati. • Essa è data dalla proporzione dei soggetti realmente malati e positivi al test (veri positivi) rispetto all’intera popolazione dei malati. Sensibilità Sensibilità Definizione della validità dello strumento: SPECIFICITA’ • Per specificità si intende la capacit à di un test di identificare come negativi i soggetti sani. • Essa è data dalla proporzione dei soggetti realmente sani e negativi al test (veri negativi) rispetto all’intera popolazione dei malati. Specificità Specificità Diagnosi • Sensibilità = a/(a+c) = 23/25 = 92% • Specificità = d/(b+d) = 75/75 = 100% • Sensibilità e specificità dovrebbero essere entrambi maggiori del 80% per essere clinicamente utili in ambito diagnostico, nello screening devono tendere al 100%. Come possono essere modificate la sensibilità e la specificità? Modificare la sensibilità Modificare la specificità Se volessimo aumentare la sensibilità, cogliendo tutti i soggetti malati ed aumentando così i veri positivi, dovremmo abbassare la quota del valore di cut-off. Ad esempio potremmo abbassare il valore soglia della glicemia da 110 mg/ml a 90 mg/ml (o il valore di cut-off della scala di valutazione). Se volessimo aumentare la specificità, escludendo dalla diagnosi tutti i soggetti sani ed aumentando così i veri negativi, dovremmo alzare la quota del valore di cut-off. Ad esempio potremmo aumentare il valore soglia della glicemia da 110 mg/ml a 120 mg/ml. Modificare la sensibilit à Modificare la specificit à ROC curve • Al fine di valutare come un test si comporta in una popolazione (in termini di sensibilit à e specificità) in funzione di determinati valori di cut -off, sono state realizzate le cosiddette curve ROC. • Esse sono la rappresentazione su di un grafico, che riporta in ascisse la percentuale di errore falso positivo (ovvero 1 meno la specificit à) e in ordinate la sensibilità, dei diversi valori misurati in una popolazione a differenti livelli di cut -off. Curve ROC (receiver operating characteristics) Un test povero ha linee accostate alla diagonale mediana, mentre le linee per un test perfetto devono salire rapidamente e oltrepassare avvicinandosi all’angolo in alto a sinistra dove sia la sensibilità che la specificità sono pari a 1. Predittività • La sensibilità e la specificità sono parametri intrinseci al test, che non si modificano con il modificarsi della frequenza con cui si presenta la patologia. • Essi ci dicono quindi qual è la probabilità, data una popolazione di sani e di malati, di individuarli come tali. • Niente ci dicono, invece, di quale sia la probabilità di un soggetto trovato positivo, di esserlo veramente . Valore predittivo positivo Valore predittivo positivo Valore predittivo negativo Valore predittivo negativo Predittività del test e prevalenza La predittività di un test, al contrario di specificità e sensibilità, non è una caratteristica intrinseca del test, ma può dipendere dalla frequenza della malattia nella popolazione. Prevalenza = 20/400 = 5% Prevalenza e valore predittivo Prevalenza e valore predittivo Prevalenza = 80/400 = 20% Prevalenza e valore predittivo Prevalenza e valore predittivo • A parità di sensibilità, la probabilità che a un allarme corrisponda effettivamente un tentativo di furto (e che non si tratti di un falso allarme!) dipende dal contesto; se ci troviamo in una città dove i furti sono rari, è più probabile che si tratti di un falso allarme, se ci troviamo in una città ad alto tasso di furti, allora è il caso di preoccuparsi... • La predittività del test è proporzionale alla prevalenza della malattia in quella popolazione. • Tanto più è bassa, tanto maggiore è il rischio di falsi positivi (prevalenza 5% T+ 56, di cui FP 38; Prevalenza 20% T+ 104, di cui solo 32 FP). • Per aumentarla, pertanto, sarà bene scegliere accuratamente la popolazione su cui avviare lo screening, per evitare di dover fare i conti con una quota troppo elevata di falsi positivi. Likelihood ratio (rapporto di verosimiglianza) M- M+ T+ VP T- LR+ proporzione di veri positivi rispetto alla proporzione di falsi positivi LR- proporzione di falsi negativi rispetto alla proporzione di veri negativi FP TP FN VN TN TM+ %VP %FP TM- a b c d %FN %VN = = N a/(a+c) sensibilità = b/(b+d) 1-specificità c/(a+c) d/(b+d) 1-sensibilità = specificità Rapporto di verosimiglianza di un test positivo (Likelihood ratio) • L’LR+ esprime quante probabilità in più ha un risultato del test positivo di essere riscontrato in un soggetto con malattia, piuttosto che in un soggetto che non ha la patologia target, ma che presenta un valore rientrante nel range patologico per altri motivi. • L’LR- esprime quante probabilità ha un soggetto il cui risultato del test è negativo, di essere in realtà malato (misura quindi con quale probabilità il test può indurre un errore diagnostico). Esempio: l’efficacia dello stick sulle urine per la diagnosi di diabete Se ho ottenuto un risultato dello stik positivo, qual è la probabilità che il soggetto abbia il diabete? Malati Sani Positivi Sensibilità = 6/27 = 22,2% Specificità = 966/973 = 99,3% Percentuale di errore falso positivo = 1- specificità = 1 – 99,3% = 0,7% 7 13 Negativ 21 i 966 987 27 973 100 0 LR+ = sensibilità /(1- specificità) = 22,2%/ 0,7% = 32 In presenza di un test positivo la probabilità che la persona abbia realmente il diabete è di 32 volte superiore rispetto ad una persona sana. 6 Andersson DKG, Lundblad E, Svardssudd K. Amodel for ealry diagnosis of type 2 diabetes mellitus in primary health care. Diabet Med 1993; 10:167-73. Esempio: l’efficacia dello stick sulle urine per la diagnosi di diabete Se ho ottenuto un risultato dello stik negativo, qual è la probabilità che il soggetto non abbia il diabete? Sensibilità = 6/27 = 22,2% Specificità = 966/973 = 99,3% Percentuale di errore falso negativo = 1- sensibilità = 1 – 22,2% = 77,8% LR- = (1 - sensibilità) / specificità = 77,8%/ 99,3% = 0,78 In presenza di un test negativo la probabilità che la persona sia malata è solo di 0,78 volte rispetto ad una persona sana. Malati Sani Positivi 6 7 13 Negativ 21 i 966 987 27 973 100 0 Andersson DKG, Lundblad E, Svardssudd K. Amodel for ealry diagnosis of type 2 diabetes mellitus in primary health care. Diabet Med 1993; 10:167-73. Il rapporto di verosimiglianza • Un test di verosimiglianza di 1 significa che la probabilità posttest è esattamente la stessa della probabilità pretest. • Rapporti di verosimiglianza superiori a 1.0 aumentano la probabilità che la patologia oggetto di indagine sia presente, e maggiore è il rapporto di verosimiglianza, maggiore è questo incremento. • Al contrario, rapporti di verosimiglianza inferiori di 1 riducono la probabilità di patologia target, e più piccolo è il rapporto di verosimiglianza, maggiore è la riduzione della probabilità e più piccolo è il suo valore finale. Utilità del rapporto di verosimiglianza • E’ molto utile tutte le volte in cui l ’esito del test non è solo POSITIVO/NEGATIVO, ma quando è rappresentato da una gradualità di valori (test di laboratorio). Proprietà del test della ferritina sierica nella diagnosi dell’anemia sideropenica Presente Assente Ferritina sierica (mcg/L) Numero Proporzione Numero Proporzione Rapporto di verosimiglianz a <= 18 47 47/85=0.553 2 2/150 = 0.013 42.5 >18 < 45 23 23/85 = 0.271 13 13/150 = 0.087 3.11 > 45 < 100 7 7/85 = 0.082 27 27/150 = 0.18 0.46 > 100 8 8/82 = 0.094 108 108/150 = 0.72 0.13 Totale 85 150 Rapporto di verosimiglianza: è la probabilità che un livello specifico di ferritina sierica sia individuato in un paziente con anemia sideropenica (rispetto ad un paziente senza). Per esempio per livelli di ferritina <=18 il rapporto di verosimiglianza sarà: n = (47/85)/(2/150) = 0.553/0.013 = 42.5 più probabile di 42.d volte che un livello sierico di ferro inferiore o uguale a 18 mcg/L si verifichi in un paziente con anemia sideropenica (rispetto ad uno senza). Utilità del rapporto di verosimiglianza • Il rapporto di verosimiglianza, mediante alcuni calcoli o consultando il normogramma di Fargan, consente di calcolare come si modifica la probabilità pre-test, data dalla prevalenza della patologia nella popolazione con caratteristiche simili al soggetto in esame , in probabilità post-test, ossia di definire la proporzione dei soggetti malati della patologia target che presentano quel valore del test . Cos’è la probabilità pretest? • E’ la prevalenza della patologia. • Può variare secondo la prevalenza nella popolazione generale, gruppo di età, sesso, presenza di sintomi clinici, scenario nel quale il paziente viene osservato. • Le fonti da cui trarre la prevalenza sono: – – – – l’esperienza clinica (fallibile), statistiche di prevalenza regionali o nazionali, banche dati e studi, la probabilità osservata nello studio, ricavandola in questo modo: (a+c)/(a+b+c+d) Cos’è la probabilità posttest? • È la proporzione di persone con un particolare risultato del test che hanno la patologia in esame. Alla luce di ciò, come si interpreta LR? Indipendentemente dalla probabilità pretest. Può essere valido con una probabilità pretest alta (33%). Fig 1 Use of likelihood ratios to calculate post-test probability of someone being a smoker6 Greenhalgh, T. BMJ 1997;315:540-543 Copyright ©1997 BMJ Publishing Group Ltd. Esempio • Se due soggetti vengono sottoposti allo stesso esame diagnostico, la probabilità che il test riveli la presenza della patologia dipende dalle loro caratteristiche. Probabilità pretest, rapporti di verosimiglianza dei risultati della ferritina sierica e probabilità post-test in due pazienti con sospetta anemia sideropenica. Probabilità pretest % (range)* Ferritina (rapporto di verosimiglianza) Probabilità posttest % (range) Uomo di 73 anni che assume FANS 70 (60-80)** <=18 (42.5) 99 (98-99) 70 (60-80) 18-45 (3.11) 88 (82-93) 70 (60-80) 45-100 (0.46) 52 (41-65) 70 (60-80) >100(0.13) 23 (16-34) Uomo di 73 anni con artrite reumatoide attiva 20 (10-30) <=18 (42.5) 91 (82-95) 20 (10-30) 18-45 (3.11) 44 (25-57) 20 (10-30) 45-100 (0.46) 10 (5-17) 20 (10-30) >100(0.13) 3 (1-5) ** Esempio di calcolo Probabilità pretest 70% Odds = 70%/100-70% = 0.70/0.30 = 2.33 LR+ 42.5 Probabilità post test = Odds x LR+ / 1 + (OddsX LR+) = 2.33 x 42.5 / 1 + (2.33 x 42.5) = 99% Riproducibilità del test diagnostico Può essere dovuta: • alle caratteristiche dei test (ad esempio, variazioni nei reagenti nei kit per radioimmunoanalisi per determinare i livelli degli ormoni); • all’interpretazione data da clinici diversi o dallo stesso in momenti diversi (ad esempio, l’entità dell’elevazione del segmento ST in un elettrocardiogramma). Riproducibilità dei test: Kappa di Cohen Interpretazione della Kappa di Cohen • • • • K < 40 scarsa riproducibilità 40 < K < 60 moderata riproducibilità 60 < K < 80 notevole riproducibilità K > 80 riproducibilità quasi perfetta • NB: Se la riproducibilità di un test nel contesto dello studio è mediocre e il disaccordo tra gli osservatori è frequente, ed ancora il test discrimina bene tra coloro che hanno e che non hanno la patologia in oggetto, esso è molto utile. In queste circostanze, la probabilità che il test possa essere prontamente applicato nel vostro setting clinico è buona. Se la riproducibilità di un test diagnostico è molto alta e la variazione tra osservatori è bassa, significa che il test è semplice e non ambiguo o facile da interpretare od anche che coloro che lo interpretano sono ben addestrati. Se è quest’ultimo lo scenario descritto, interpreti meno abili nel vostro contesto potrebbero non avere le stesse performance. • Limiti degli strumenti diagnostici Un test dunque non è infallibile, al contrario vi sarà sempre una percentuale più o meno ampia di individui misclassificati: soggetti sani testati come positivi (i falsi positivi) e soggetti malati testati come negativi (i falsi negativi). Questo determinerà ripercussioni per l’utente e per il Sistema Sanitario: Per i falsi positivi (sani ma riconosciuti come malati dal test): •Cure inutili •Rischi correlati alle cure •Aumento della spesa sanitaria •Sottrazione di risorse ai soggetti davvero ammalati Per i falsi negativi ( malati ma riconosciuti come sani dal test): •Aggravarsi patologia non trattata •Successivo aumento costi assistenza (probabilmente serviranno più risorse di quante ne sarebbero servite per trattare la patologia allo stato iniziale). Limiti degli strumenti diagnostici Tutti gli strumenti diagnostici presentano margini di fallibilità, quindi cosa fare? Le scelte a disposizione sono due: • disporre di altri strumenti diagnostici • richiedere consigli e consulenze • considerare il proprio giudizio clinico Giudizio clinico Il nursing è L'USO DEL GIUDIZIO CLINICO nell'erogazione del caring, per consentire alle persone di migliorare, mantenere o recuperare la salute, affrontare problemi di salute e realizzare la miglior qualità di vita possibile, quale che sia la malattia o l'incapacità, fino alla morte. (Royal College Of Nursing) Giudizio clinico • Il giudizio clinico è pertanto l'elemento cardine dell’indagine diagnostica ed è imprescindibile nell’utilizzo di strumenti diagnostici. • L’anamnesi, l’accertamento, la relazione col paziente e l’esperienza clinica del professionista, restano il fulcro dell’indagine diagnostica. • NB: il giudizio clinico da solo non è sufficiente per la diagnosi e va quindi sempre integrato con l’utilizzo di strumenti diagnostici o scale di valutazione standardizzate, ma è vero pure l’opposto. Esercitazione Mandato Esercitazione • Ad ogni studente vengono assegnate in successione 5 scale di valutazione. • Vengono proiettati in sequenza 5 filmati che mostrano altrettante situazioni valutabili con ciascuna delle scale. • Ogni studente al termine di ogni filmato compila la scala corrispondente alla situazione clinica presentata tenendo conto delle immagini e del parlato. • I risultati delle scale vengono valutati in plenaria. • Per ogni scala vengono forniti i principali parametri di validità. • Per ogni scala si considera la probabilità di avere informazioni importanti da utilizzare per il giudizio clinico. Esercitazione VALUTAZIONE •Per ogni scala vengono forniti i principali parametri di validità. •Per ogni scala si considera la probabilità di avere informazioni importanti da utilizzare per il giudizio clinico. Esercitazione SHORT PORTABLE MENTAL STATUS QUESTIONNAIRE (SPMSQ) Legenda 1 = risposta errata 0 = risposta corretta Alla fine sommare i punteggi di ogni variabile. Esercitazione SHORT PORTABLE MENTAL STATUS QUESTIONNAIRE (SPMSQ) Range 0 – 2 errori: assenza di deterioramento -------------------------------------- cut-off 3 – 4 errori: deterioramento lieve 5 –7 errori: deterioramento moderato 8 – 10: deterioramento grave [Spanish language adaptation and validation of the Pfeiffer's questionnaire (SPMSQ) to detect cognitive deterioration in people over 65 years of age]. Martínez de la Iglesia J, Dueñas Herrero R, Onís Vilches MC, Aguado Taberné C, Albert Colomer C, Luque Luque R. Med Clin (Barc). 2001 Jun 30;117(4):129-34. Spanish. RESULTS: L’area sotto la curva ROC è 0.89. Sensibilità e specificità è rispettivamente 85.7 e 79.3 (cut-off di 3 o più). Esercitazione BASIC ACTIVITIES OF DAILY LIVING – INDICE DI BARTHEL Ogni Variabile ha la sua codifica Nella colonna di destra sono riportati i relativi punteggi Alla fine sommare i punteggi di ogni variabile. Alimentazione 4 Capace di alimentarsi da solo se i cibi sono preparati sul vassoio e raggiungibili. Autonomo nell’uso di eventuali ausili (tutte le attività : tagliare, spalmare, ecc.). 3 Capace di alimentarsi da solo ma non di tagliare, aprire il latte, svitare un barattolo ecc. Non è necessaria la presenza di una persona. Capace di alimentarsi da solo ma con supervisione. Richiede assistenza nelle attività come versare il latte, mettere il sale, girare un piatto, spalmare il burro ecc. 8 1 Necessita di aiuto per tutto il pasto. Capace di usare una posata (es. cucchiaio). 2 0 Totalmente dipendente, deve essere imboccato. 2 10 5 0 Esercitazione BASIC ACTIVITIES OF DAILY LIVING – INDICE DI BARTHEL Interpretazione dei risultati: pp. 100-91 = quasi autosufficienza; 90-75 = dipendenza lieve; 74-50 = dipendenza moderata; 49-25 = dipendenza grave; < 25 = dipendenza completa. A predictive risk model for outcomes of ischemic stroke. Johnston KC, Connors AF Jr, Wagner DP, Knaus WA, Wang X, Haley EC Jr. Stroke. 2000 Feb;31(2):448-55. For very poor outcome, the model using BI as a measure of very poor outcome had the best discrimination, with an ROC area of 0.88. The Barthel Index: comparing inter-rater reliability between nurses and doctors in an older adult rehabilitation unit. Hartigan I, O'Mahony D. Appl Nurs Res. 2011 Feb;24(1):e1-7. doi: 10.1016/j.apnr.2009.11.002. Epub 2010 Jan 15. Esercitazione “GET-UP AND GO” TEST Legenda: 0 = svolge l’attività. 1 = non svolge l’attività Alla fine sommare i punteggi di ogni variabile. Esercitazione “GET-UP AND GO” TEST (Mathias S., Nayak U.S., Isaacs B., Arch Phys Med Rehabil, 1986) Prognostic validity of the Timed Up-and-Go test, a modified Get-Upand-Go test, staff's global judgement and fall history in evaluating fall risk in residential care facilities. Nordin E, Lindelöf N, Rosendahl E, Jensen J, Lundin-Olsson L. Age Ageing. 2008 Jul;37(4):442-8. doi: 10.1093/ageing/afn101. Epub 2008 May 30. GUG-m Sensitivity, % (95% CIa) Specificity, % (95% CIa)ROC area 0.62 (0.54–0.70) GUG-m cut-off 1, ‘No Risk’ 94 (87–97) 16 (10–26) GUG-m cut-off 2, ‘Low Risk’ 62 (52–71) 60 (50–70) GUG-m cut-off 3, ‘Some Risk’ 28 (19–37) 83 (75–91) GUG-m cut-off 4, ‘High Risk’ 7 (2–12) 92 (86–98 ) Get up and go test in patients with knee osteoarthritis. Piva SR, Fitzgerald GK, Irrgang JJ, Bouzubar F, Starz TW. Arch Phys Med Rehabil. 2004 Feb;85(2):284-9 Intratester and intertester reliability was 0.95 (95% confidence interval [CI],.72-.98) and 0.98 (95% CI,.94-.99), respectively. Esercitazione VALUTAZIONE NUTRIZIONALE (Mini Nutritional Assessment MNA) Ogni variabile ha il suo punteggio. Presenta una perdita dell’appetito? Ha mangiato meno negli ultimi 3 mesi? 0 = anoressia grave 1 = anoressia moderata 2 = nessuna anoressia Punteggio ______ Alla fine sommare i punteggi di ogni variabile. Esercitazione VALUTAZIONE NUTRIZIONALE (Mini Nutritional Assessment MNA) Totale max pp. 11 9 punti o più: nessuna necessità di continuare la valutazione 8 punti o meno: necessità di continuare la valutazione Use of the Mini Nutritional Assessment to detect frailty in hospitalised older people. Dent E, Visvanathan R, Piantadosi C, Chapman I. J Nutr Health Aging. 2012;16(9):764-7. The MNA-SF predicted frailty with specificity and sensitivity values of 0.79 and 0.64 respectively, using the standard cut-off of < 8. The optimal MNA-SF cut-off score for frailty was < 9, with specificity and sensitivity values of 0.77 and 0.80 respectively and was better than the optimum MNA cut-off in predicting frailty. Esercitazione SCALA CONLEY di valutazione del rischio di caduta del paziente Ogni variabile ha il suo punteggio. La risposta "Non so" è da considerare come risposta negativa (rischio di caduta) Alla fine sommare i punteggi di ogni variabile. Esercitazione SCALA CONLEY di valutazione del rischio di caduta del paziente sensibilità[a/a+c]0.69 specificità[d/b+d]0.41 valore predittivo positivo[a/a+b]0.05 valore predittivo negativo[d/c+d]0.97 Esercitazione GIUDIZIO CLINICO •Tenuto conto delle singole valutazioni, qual è il giudizio clinico? Paolo Chiari Corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Osteriche [email protected] www.unibo.it