Giornalino 12-2014

Transcript

Giornalino 12-2014
Il Corradino
IL GIORNALE DEGLI STUDENTI DEL LICEO CORRADINI DI THIENE
Dicembre 201 4
LINGUA
CUCINA
The Big Bang
Theory
Quattro amiche e un
paio di ricette
Copia gratuita
SCIENZA
More 4 your brain
A PAG. 9
A PAG. 1 3
A PAG. 6
Intervista alla Preside
Tamara Vitacchio e Alessandra Cinque
Prima domanda: che cosa è cambiato rispetto
all’anno scorso nell’ambito scolastico?
In questo momento no. C’è la proposta di Renzi sulla
buona scuola, che se avete visto sul sito del Ministero
siete invitati, voi famiglie e studenti, a leggere e
completare il questionario. Ma sostanzialmente non ci
sono
stati
cambiamenti.
CONTINUA A PAG. 2
EDITORIALE
Il CERN
accoglie solo il top
Il Classico
sottoSofiaprocesso
Maino
Persiste, lotta, a volte annaspa, ma è ancora
qui. Il liceo classico sembra oramai un reduce
di guerra, è ridotto all’osso, perde pezzi, ma è
pur sempre un veterano, e come tale non
rinuncia facilmente ai suoi ideali. Ora però è
rimasto solo a combattere sul proprio fronte:
venerdì 14 novembre, al Teatro Carignano di
Torino, si è tenuto il processo al liceo
classico...
CONTINUA A PAG. 4
Tamara Vitacchio
“La prima cosa che vedemmo, non appena varcata la soglia, fu una rappresentazione artistica
del residuo del primo fenomeno che avvenne nel nostro universo: il Big Bang, cioè la
radiazione cosmica di fondo. Fu così che ebbe inizio l’epico viaggio di un gruppo di
avventurieri, dediti alla profonda conoscenza del sapere scientifico, all’interno
dell’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare. Meglio noto come CERN, è il più
grande laboratorio di fisica del mondo, contiene le strutture di ricerca più potenti e avanzate ed
è stato sede di esperimenti che hanno cambiato la vita dell’uomo e la comprensione di essa.”
Era un giorno estivo quando i nostri professori, forse un po' per gioco, decisero di proporre un
viaggio di istruzione...
CONTINUA A PAG. 5
Una classe diversa
SEMPRE IN QUESTO NUMERO...
A PAG.3
Un messaggio speciale...
A PAG.3
Il Liceo delle Scienze
Umane
A PAG. 5
Il potere delle parole
A PAG. 8
Il corraggio di volare in
alto
A PAG. 7
E tanto altro ancora!
REDAZIONE, INFORMAZIONE E RECAPITI A PAG. 11 . IL CORRADINO è una pubblicazione autofinanziata e autoprodotta dal liceo "F. Corradini"
via Milano 1 , 3601 6 Thiene (VI)
VIETATA LA VENDITA
2
Il Corradino Dicembre 201 4
CRONACA DEL LICEO
Intervista
alla Preside
DALLA PRIMA
In una scuola, si sa, ogni anno ci sono cose che cambiano e opportunità di cui non si è al corrente. Per
questo motivo abbiamo ben pensato di andare dalla nostra preside.
Prima domanda: che cosa è cambiato rispetto
all’anno scorso nell’ambito scolastico?
In questo momento no. C’è la proposta di Renzi sulla
buona scuola, che se avete visto sul sito del Ministero
siete invitati, voi famiglie e studenti, a leggere e
completare il questionario. Ma sostanzialmente non ci
sono stati cambiamenti.
Quest’anno sono stati creati gli indirizzi sociale e
economico-sociale. Come si è deciso di aggiungere
questo indirizzo?
Il progetto è partito lo scorso anno in vista della chiusura
di questi indirizzi alle Dorotee, perché come bacino
territoriale abbiamo studenti che provengono da paesi
limitrofi di Thiene e quindi pensavamo fosse un’ottima
opportunità. Per questo abbiamo l’indirizzo sociale che
consiste in una classe di trenta ragazzi, e l’indirizzo
economico integrato a una classe del linguistico dove si
insegna il tedesco.
Come viene gestita questa classe?
Gli studenti sono assegnati a docenti diversi, in base
all’indirizzo, e abbiamo strutturato l’orario in modo da
dividerli quando ci sono discipline diverse. Abbiamo
creato gli spazi per ospitare le due classi nei momenti in
cui si dividono, per questo abbiamo spostato l’indirizzo
classico nell’altra sede.
La solita questione dell’unione delle sedi. Cosa si
sta organizzando?
L’accordo con la provincia c’è, ora si tratta di vedere
quando il nuovo presidente della provincia intende
partire. E’ previsto che per il dicembre del prossimo anno
le sedi del Corradini si sposteranno alle Ferrarin, alle
quali si aggiungerà un altro stralcio, dopo la
ristrutturazione che avverrà durante l’estate, con degli
spazi riservati ai laboratori di chimica e fisica.
Per quanto riguarda gli esami di quinta: non si sa
ancora nulla?
Purtroppo no, ci sono solo voci riguardo all’introduzione
delle prove I.N.V.A.L.S.I. con la lingua straniera, ma
attualmente non c’è nulla di certo.
Sempre riguardo alle quinte, la scuola organizza
qualcosa per l’orientamento in uscita?
C’è sempre stato l’orientamento sia in quarta che in
quinta, e la possibilità di partecipare ai laboratori
orientanti. L’anno scorso ho inviato varie mail ai
coordinatori di classe, ma a causa della
sovrabbondanza delle comunicazioni il problema è
scegliere quella che ci serve. Quest’anno abbiamo
aggiunto il collegamento con l’Informa Giovani di
Thiene per ottimizzare la ricerca delle informazioni. Poi
l’orientamento non lo fa solo la scuola, ma anche la
famiglia insieme agli alunni stessi.
Un altro argomento di discussione è quello delle
gite.
Molte ore di scuola sono usate per assemblee,
convegni ecc., e molti docenti non danno la disponibilità
per accompagnare gli alunni perché non vogliono
perdere ore di insegnamento. Quindi la proposta è
stata di diminuire le ore delle attività extra, e abbiamo
deciso di agire sulle gite, anche perché quando un
professore accompagna una classe nell’uscita bisogna
coprire le sue ore in un’altra classe, e non sempre si
riesce, anche per i costi.
Progetti Leonardo e Move, che sono stati ben
accolti negli anni scorsi, verranno rinnovati anche
quest’anno?
Siamo in attesa del rifinanziamento da parte della
regione, per quanto riguarda il Move. Invece nel
progetto Leonardo siamo stati tagliati fuori come Licei,
anche se abbiamo cercato di farne capire l’importanza
per noi, ma sono scelte politiche. Come scuola,
tentiamo sempre di coltivare la possibilità di mandare
gli studenti all’estero, anche attraverso i gemellaggi,
che tento spesso di promuovere per dare la possibilità
ai ragazzi di conoscere realtà diverse dalle nostre.
Ultima domanda: lo scorso anno abbiamo proposto
di creare dei laboratori artistici, di disegno e
fotografia. Abbiamo degli spazi per ritrovarci?
Dall’anno scorso ho promosso il progetto Spazio
Studenti, che tradotto significa che gli studenti possono
accedere agli spazi scolastici da l’una e mezza alle
quattro e fare gruppi di lavoro, ma non solo. Ho anche
pagato un esperto, il dottor Elia Barbiero, a
disposizione degli studenti, per fornire un aiuto
nell’organizzazione del metodo di studio.
Innanzitutto ci terremo a ringraziare la preside per il
tempo concessoci; in secondo luogo, speriamo di
aver chiarito alcuni dubbi sulla nostra scuola. A
breve invieremo un avviso per chi fosse interessato
a frequentare i laboratori di disegno e fotografia.
Buon anno a tutti.
Alessandra Cinque e Tamara Vitacchio
Il Corradino Dicembre 201 4
CRONACA DEL LICEO
Una classe diversa
Cosa rende una classe veramente unita? Cosa la porta
ad affrontare la monotona vita scolastica di ogni giorno
con un sorriso e con la voglia di creare un forte legame
tra compagni? Sono domande sentite e risentite: ce ne
parlano i professori all’inizio del nostro cammino
scolastico, appena c’è un momento difficile, appena ci si
scontra e qualcuno si stacca dal gruppo. Fare gruppo:
fondamento per professori, alunni, genitori e per
l’immancabile personale ATA, che, è risaputo,
innumerevoli volte è la salvezza di molti alunni in preda
allo sconforto.
Serve qualcosa dunque per far sì che una classe
rimanga unita: un perno, un asse attorno al quale la
classe ruoti e trovi il proprio equilibrio. E questo asse chi
potrebbe essere? La ragazza popolare o il ragazzo
pluripremiato in campo sportivo? Il musicista, la letterata
o il secchione che tutti prendono di mira? Forse
qualcuno c’è, ma è qualcuno lontano dagli occhi comuni,
qualcuno che nel suo piccolo riesce a fare un lavoro
enormeU
Ora, caro lettore, perdonami se svierò dal tema di cui
stavo parlando, ma vorrei farti una domanda. Hai mai
provato a parlare con una persona disabile e per ciò
‘diversa’ da te? Forse non ci hai mai pensato, non è
così? E ora ti stai ponendo un sacco di domande. Non
pensare che sia sbagliato o che tu non stia facendo la
cosa giusta, ma ci hai mai provato? La disabilità è un
tema complicato da affrontare in ogni momento e in ogni
luogo, ma non è impossibile.
Poi, per caso, ti ritrovi con una persona diversa da te,
finalmente qualcuno di diverso. Attenzione, ho detto
diverso, non sbagliato. A prima vista rimani stupito.
L’essere diversi ormai è diventato un concetto legato
all’apparire. La prima impressione ti scuote, scuote te e i
tuoi compagni. Ed è proprio questa scossa che ti porta a
fare un passo avanti: nella più totale timidezza e
vergogna ti presenti, alzi lo sguardo e noti che, come te,
anche i tuoi amici stanno facendo la stessa cosa. Siete
uniti. Non è magico questo?
Non è poi così complicato alla fine. Ogni giorno si fa un
passo avanti, ci si conosce meglio, si scava a fondo, si
aprono due mondi nuovi, e tutto questo porta beneficio
al gruppo. E’ forse questa la ricetta segreta per rimanere
uniti? Forse non esiste, ma questa, senza dubbio, è la
formula per diventare grandi. Insieme.
Martina Pierin
Un messaggio speciale...
Un Corradino un po’ “speciale”! A questo abbiamo voluto
pensare insieme a Mattia Veronese (5CL) Nicole
Gaspari(4AL) Giorgia Ruini (4AL) e Federica Nassi (2
Acla) e impreziosire così il giornale della nostra scuola
con un’ inconsueta copertina colorata e il messaggio più
bello che si potesse lanciare: il messaggio della Pace.
Una colomba e pensieri semplici per ricordare a tutti noi
il senso di una parola spesso abusata o, peggio,
dimenticata, per riformulare il senso di un vivere più
vero e autentico che si rispecchia nella semplicità dei
colori, delle forme e delle piccole riflessioni che
leggeremo. Abbiamo voluto anche celebrare la giornata
mondiale della Pace del prossimo 1 gennaio “Non più
schiavi ma fratelli”, un tema che ci interpella e ci invita a
superare le differenze, le discriminazioni, le ingiustizie,
la violenza. Abbiamo scelto l’immagine della colomba
con i nostri “grafici” e la nostra scrittrice speciali e
sperimentato tecniche particolari. Abbiamo colorato le
nostre giornate e abbiamo riflettuto e cercato di
comprendere come esprimere l’impegno che dovrebbe
investire ognuno di noi nel quotidiano: a scuola,
3
in famiglia, con gli amici. Quello che vedremo e
leggeremo l’ hanno pensato e fatto per tutti noi
Mattia, Nicole, Giorgia e Federica durante il
laboratorio espressivo del giovedì (è aperto a tutti
coloro che vogliono partecipare) dove il “creare” il
“fare” e il “condividere” sono le tre regole vincenti.
I l D i p a rti m e n to d i S oste g n o
Buona Pace!
Riflessioni sulla Pace
Secondo me...
- la Pace è volonta di fare la pace e anche impegno
nel conservarla
- la Pace è scambio e condivisione, perchè quando
si condivide si è in pace.
- se noi stiamo bene dentro stiamo bene fuori,
quando siamo in pace con noi stessi siamo in pace
con tutti
- la Pace è sintonia e armonia con i compagni
- bisogna sempre perdonare quando si litiga perchè
si sta meglio dentro al cuore F e d e ri ca N a ssi 2 ACLA
4
CRONACA DEL LICEO
Il Corradino Dicembre 201 4
Liceo classico, l'imputato si alzi
Difesa, intuizioni e speranze di un liceo sotto accusa
Persiste, lotta, a volte annaspa, ma è ancora qui. Il liceo
classico sembra oramai un reduce di guerra, è ridotto
all’osso, perde pezzi, ma è pur sempre un veterano, e
come tale non rinuncia facilmente ai suoi ideali. Ora però
è rimasto solo a combattere sul proprio fronte: venerdì
1 4 novembre, al Teatro Carignano di Torino, si è tenuto il
processo al liceo classico, aperto dalla domanda “Serve
ancora studiare greco e latino ai tempi di Twitter?”.
Il dibattito ha mandato a processo la cosiddetta “ultima
trincea dell’umanesimo”, con tanto di giudice, accusa e
difesa. A muovere la critica di “ingannare gli studenti e
impartire loro una visione parziale della realtà, nonché di
essere una scuola inefficiente e figlia del fascismo” è
l’economista Andrea Ichino, che ha dovuto scontrarsi
con la salda difesa, condita con un pizzico di ironia, dello
scrittore Umberto Eco.
La proposta avanzata da Ichino afferma di voler abolire
definitivamente il liceo classico, perché incapace di
fornire adeguate competenze matematiche e scientifiche
indispensabili nel terzo millennio, favorendo invece le
materie umanistiche ormai inutili.
Il processo che ne è seguito ha ovviamente messo in
chiaro che una preparazione assoluta in tutti i campi è
impossibile. Ma questo non significa che tutti dobbiamo
essere incanalati in un unico percorso di studi
prettamente scientifico o umanistico, ignorando a priori o
le leggi della fisica o la cultura che il nostro Paese ha
costruito per millenni. Come dice Eco, abolire la cultura
umanistica significherebbe cancellare la memoria di un
popolo e ridurre quindi la società a basarsi solo sul
presente, immemore dei suoi errori e dei suoi trionfi e
incapace di imparare da essi. Non è certo da una
materia scolastica che si formano la personalità e le
abilità di uno studente, ma solo e soltanto da ciò che egli
saprà strappare ad essa e aggiungere al suo mosaico di
cultura personale. E questo sapere non è di certo
racchiuso in un algoritmo, una regola grammaticale o la
terza declinazione. Questi sono solo vari e diversi mezzi:
ciò che lo studente dovrebbe cercare è la via per
arrivare a comporre un pensiero logico completo, che la
matematica non è certo la sola ad insegnare, tant’è vero
che molti matematici dicono che il modo migliore per
imparare la loro materia sia proprio lo studio del greco.
A proposito di questo dibattito, lo scrittore Massimo
Gramellini afferma: “Dire che il liceo classico non serve
perché si studiano le lingue morte è come dire che la
cyclette non serve perché si resta fermi”. Questo è
assolutamente vero: noi studenti del classico ci stiamo
potenziando le gambe per correre nella gara della vita e,
per farlo, stiamo passando i pomeriggi di sole della
nostra adolescenza chiusi in cantina a pedalare. Ma non
è questo il punto. Posso assicurare al signor Ichino che
gli studenti del liceo classico studiano con lo stesso
impegno e con la medesima passione di quelli dello
scientifico. La questione non è matematica o greco.
Calcolo degli integrali o aoristo passivo. La questione è
formare degli adulti capaci di formulare un pensiero
proprio e originale, di sapersi adattare alle situazioni e di
essere in grado di accogliere e valutare opinioni altrui.
Non è forse questo l’obiettivo di entrambe le scuole e dei
licei in generale?
La soluzione, o meglio il compromesso, a cui ha portato
il dibattito è la creazione di un “liceo à la carte”, il sogno
di ogni studente. Attraente, efficace, “americano”, è un
percorso di studi personalizzabile secondo i propri
interessi e abilità, che prevede la scelta delle materie e
dei corsi da frequentare, al posto del comune “liceo a
menù fisso”. Ma Ichino, economista e accusa, dovrebbe
essere il primo a dire che tale progetto non è attuabile su
ampio raggio per la scarsità di fondi di cui dispone la
scuola italiana. C’è la crisi, sempre Lei. E penso sia
proprio Lei il motivo per cui si è mosso questo processo
contro il liceo classico, che all’improvviso è diventato il
capro espiatorio della scarsa preparazione scientifica e
della disoccupazione giovanile in Italia. Se, a quanto
detto dall’accusa, il 70% degli Italiani non è in grado di
elaborare informazioni matematiche, solo il 6% degli
studenti attualmente sceglie come scuola superiore il
liceo classico. Non vedo quindi il motivo per cui questo
indirizzo e le materie umanistiche, che tanto
faticosamente tramanda, debbano essere cancellati
dalla scuola italiana. Soprattutto considerando il fatto
che, da quel misero 6%, la famosa fuga dei cervelli è
composta al 40% da detentori di maturità classica. Più
che un paragone tra due licei, che possono sembrare
tanto simili quanto diversi a seconda dei punti di vista,
dovremmo cercare dunque un metodo per continuare a
cambiarli in meglio, entrambi. Nonostante la seduta al
Carignano si sia sciolta con l’assoluzione dell’imputato,
in quanto “l’accusa non sussiste”, il liceo classico ha
ancora tanta strada da fare, e forse altrettante riforme da
subire.
Sofia Maino
Il Corradino Dicembre 201 4
CRONACA DEL LICEO
5
Il liceo delle Scienze Umane:
Un mondo da scoprire
Come tutti saprete, quest’anno è partito un nuovo
indirizzo all’interno del Corradini: il Liceo delle Scienze
Umane. Quando mi chiedono: “Che scuola frequenti?”,
la reazione alla mia risposta è: “Che cosa sarebbe?”.
Lo Scienze Umane è un indirizzo umanistico nel quale,
oltre alle materie comuni a tutti i licei (italiano,
matematica, inglese.. ) si studiano, appunto, le scienze
umane. Sono cinque: psicologia, psicologia sociale,
sociologia, antropologia e pedagogia.
Al biennio si affrontano principalmente psicologia, una
disciplina che studia la mente individuale dell’uomo, e
pedagogia, che studia come si educa un bambino e
l’evoluzione in ambito educativo nelle varie epoche.
Al triennio affronteremo anche antropologia, cioè lo
studio dell’uomo e delle sue origini; e poi ancora
sociologia, disciplina che analizza le relazioni umane in
una data società.
Non avendo trattato queste materie alla scuola media,
noi studenti delle Scienze umane cominciamo solo ora,
a distanza di qualche mese dall’inizio della scuola, a
renderci conto in maniera concreta dell’importanza di
queste conoscenze nelle relazioni interpersonali.
Personalmente ritengo che la scelta di questo indirizzo
scolastico debba avvenire sulla base della
predisposizione di un ragazzo alla socializzazione e alla
conoscenza dell’altro, non tralasciando comunque
l’impegno nello studio richiesto in un istituto liceale.
Rachele Turle
E D I TO RI ALE
Il Corradini all’ultima frontiera della Fisica!
Il CERN accoglie solo il top!
DALLA PRIMA
“La prima cosa che vedemmo, non appena varcata la
soglia, fu una rappresentazione artistica del residuo
del primo fenomeno che avvenne nel nostro universo:
il Big Bang, cioè la radiazione cosmica di fondo. Fu
così che ebbe inizio l’epico viaggio di un gruppo di
avventurieri, dediti alla profonda conoscenza del
sapere scientifico, all’interno dell’Organizzazione
Europea per la Ricerca Nucleare. Meglio noto come
CERN, è il più grande laboratorio di fisica del mondo,
contiene le strutture di ricerca più potenti e avanzate
ed è stato sede di esperimenti che hanno cambiato la
vita dell’uomo e la comprensione di essa.”
Era un giorno estivo quando i nostri professori, forse
un po' per gioco, decisero di proporre un viaggio di
istruzione diverso dalla solita città d’arte, un'idea che
fosse veramente in linea con i programmi delle classi
Quinte dei licei delle scienze applicate e scientifico.
Così la League of Phisycs (cit. Pietro Sperotto e
Gilberto Dalla Pozza), composta dai professori
Campagnolo, Cremasco, Dalla Pria e Meneghini, a
cui poi si unirono le professoresse Dalla Valle e Moro,
organizzò un viaggio unico nel suo genere. Grazie a
una stimata conoscenza, nota come Dottor Pasquale
Di Nezza, capo-ricercatore dell’esperimento che si
svolge nel rivelatore ALICE, ci è stato possibile non
solo visitare il CERN, ma anche accedere a zone il
cui accesso è di solito permesso esclusivamente ai
ricercatori.
La storia del CERN comincia nel 1 954. Gli Stati
Fondatori della Comunità Europea decisero, in seguito
alle scoperte avvenute durante la Seconda Guerra
Mondiale, di compiere ricerche finalizzate allo sviluppo
della specie umana e dell'unione che la scienza può
creare tra le culture più disparate. E proprio qualche
tempo fa un ricercatore in visita ad ALICE con la
fidanzata, anche lei scienziata, le ha chiesto di sposarla
proprio davanti al rivelatore. Un’idea unica che ha fatto
sorridere molti, perché simbolo del credo fondamentale
di questo istituto di ricerca: la scienza unisce l’umanità.
Il CERN nasce insomma con l’obiettivo di rispondere
alle domande fondamentali che da sempre ci poniamo:
da dove veniamo? Perché esistiamo? Cosa siamo?
Dove andremo?
Cosa accade esattamente all’interno di questo
gigantesco laboratorio? Utilizzando LHC, cioè il Large
Hadron Collider, si accelerano particelle elementari fino
a una velocità prossima a quella della luce, che
vengono poi fatte scontrare per tentare di ricreare i
primi istanti di vita dell’universo, quando ancora materia
e energia erano indistinte. Nel corso degli anni molti
esperimenti hanno portato alla creazione e al
miglioramento di una serie di acceleratori
6
Il Corradino Dicembre 201 4
CRONACA DEL LICEO
di particelle di cui LHC è l’ultimo arrivato, la cui
costruzione è iniziata nel 1 999 e in cui le prime collisioni
hanno avuto luogo nel 2009. LHC è stato preceduto dal
sinclociclotrone (SC), dal sincrotrone a protoni (PS), dal
collisore di protoni (ISR), dal super sincrotrone (SPS) e
infine dal grande collisore di elettroni e positroni (LEP).
All’interno di queste macchine le collisioni ad alta
energia producono un gran numero di nuove particelle,
passando da materia a energia, e di nuovo a materia,
secondo l’equazione di Einstein E=mc^2. Formandosi
per ogni collisione circa 600 milioni di nuove particelle,
la quantità di dati che i computer del CERN ricevono è
così immane da aver bisogno di una rete globale che
collega decine di migliaia di computer nel mondo, la
Griglia di Calcolo (GRID).
Qualche numero interessante: il tunnel di LHC ha una
circonferenza di lunghezza pari a 27 chilometri, e un
protone accelerato percorre l’intero giro 11 245 volte al
secondo. I protoni viaggiano in fasci, circolando per
circa 1 0 ore e percorrendo 1 0 miliardi di chilometri.
Inoltre il cablaggio (il sistema di cavi e tubi che
collegano le varie parti) ha un lunghezza che può
tranquillamente coprire la distanza Terra-Sole dieci
volte. Tutto ciò è il frutto del lavoro di più di 1 0000
scienziati e ingegneri, provenienti da 500 istituti sparsi
nel mondo. Tutto questo complesso, costituito dal tunnel
LHC e da quattro rivelatori, ognuno predisposto
all’osservazione di particelle diverse (ATLAS, ALICE,
CMS E LHCb), è situato a una profondità variabile tra i
50 e i 1 50 metri. Ogni sua parte è stata costruita in
luoghi diversi del mondo e, una volta pronte, gli
ingegneri hanno dovuto far quadrare tanti, tanti conti.
Tamara Vitacchio
The Big Bang Theory
Hi everyone! If you're wondering what this title
means, I want to say that I'm not going to talk about
science. Another question you're probably asking
yourself could be: “If you don't speak of science
what are you going to talk about?” Okay, I'll stop
digressing. I want to talk about an American sitcom,
called “The Big Bang Theory”, created by Chuck
Lorre and Bill Prady.. This Sitcom is centered on five
scientists, Sheldon Cooper, Leonard Hofstadter, both
physicists and roommates, Howard Wolowitz, an
aerospace engineer, Raj Koothrappali, an
astrophysicist, and Penny, a waitress with the dream
of becoming a famous actress and who lives
opposite Sheldon and Leonard's apartment.
The story starts when Penny moves in with Leonard
and Sheldon, and Leonard falls in love with her. Their
two different worlds (the scientist's and the
waitress's) merge, and each of them brings
something new to the other. The girl shows him and
also the “science boys” a world beyond science,
comics and sci-fi TV series, while the four boys help
her develop her knowledge.
Now I want to focus on the characters because I find
them very interesting and funny. Let's start with
Sheldon Cooper... sorry.. Doctor Sheldon Cooper.
Sheldon believes he is more intelligent than people
around him, but he has a big, actually a huge
problem: understanding people's behavior and social
conventions. For example he has issues with
understanding sarcasm or people's relationships. He
often manifests childish behaviors, many times he has
proven himself not to be able to take care of himself,
and he exploits people asking them favors as if it were
a duty for them to accept.
The next character is his poor roommate, Leonard, who
is the only one who can stand - well, partially Sheldon's quirks. He even agreed to sign a contract
among roommates imposed by Sheldon when he
moved in, without really knowing what it would be like
to live with him. He is in love with Penny, but he is too
shy to tell her his real feelings and for a very long time
he isn't able to ask her for a date. Maybe his shyness
comes from his conflicted relationship with his mother,
a neuroscientist.
During his childhood she often used him for
experiments about behavior, but never making any
gestures of affection. The boy is the star of numerous
essays and books which the mother published under
the title "The disappointing son”.
Another character is Penny, who is introduced as the
stereotypical beautiful and stupid blonde, and who
doesn't hesitate to use her beauty to get favors from
the boys. Over time, she develops a sincere friendship
with them.
Moreover as time passes she appears to be more
intelligent and to understand Leonard's hobbies and
passions, like his love for comics or for star wars.
Il Corradino Dicembre 201 4
passions, like his love for comics or for star wars.
Then there's Howard, who has a great interest in
women, and who also considers himself a great
seducer, whereas the truth of the matter is that
women, and who also considers himself a great
seducer, whereas the truth of the matter is that women
are disgusted by him. However at the end he marries a
sweet microbiologist. Yeah, it sounds incredible that
she has accepted to marry him! Okay, sometimes I'm a
bit sarcastic, sorry. In reality Howard lives with his
mother, and even if she's a bit oppressive he cannot
separate from her, especially because his father
abandoned them when he was eleven, so he is as
sweet as a child.
Then there's Howard, who has a great interest in
women, and who also considers himself a great
seducer, whereas the truth of the matter is that women
are disgusted by him. However at the end he marries a
sweet microbiologist. Yeah, it sounds incredible that
she has accepted to marry him!
Okay, sometimes I'm a bit sarcastic, sorry. In reality
LINGUA
7
Howard lives with his mother, and even if she's a bit
oppressive he cannot separate from her, especially
because his father abandoned them when he was
eleven, so he is as sweet as a child.
And last but not least there's Raj, who's from India but
he hates Indian food and has a typically American
lifestyle. Raj also suffers from “selective mutism”: he
can't talk in front of women, apart from his mother and
sisters, if he isn't drunk. Actually he shouldn't date
girls when he's drunk, because he ends up saying silly
things which makes them run away. When he needs to
say something to a woman he whispers it to Howard
who says it out loud for him.
The comic effect of this show is given by the
contrasting diversity and the quirks of these
characters. They say funny things, their jokes are
intelligent, and the characters are in the end
believable. Even if some critics don't like this sitcom,
the fact that many people really enjoy it makes it one
of the funniest sitcoms ever. I assure you that it's really
worth watching.
Alessandra Cinque
Il coraggio di volare in alto
In questo periodo mi capita sempre più spesso di
incontrare persone che hanno smesso di credere nei
propri sogni. Non parlo di sogni infantili, ma di desideri
potenzialmente realizzabili, se si scegliesse di fare
almeno un po' di fatica.
Certo, io ho solo quattordici anni, eppure non riesco a
capire come si possa abbandonare ciò che ci sta più a
cuore e accantonarlo in qualche angolo dentro di noi,
a volte ben nascosto, dimenticandosene.
Quello che si dice, dopo aver smesso definitivamente
di credere nei propri sogni, è che "si cresce, si capisce
che la realtà è un'altra". Ma siamo proprio sicuri che la
realtà sia un'altra? Conosco tante persone adulte che,
con molta fatica ma senza perdere mai un briciolo di
speranza, sono riuscite a fare dei propri sogni una
realtà e sono felici davvero, perché non si sono arrese
mai e, anche se sapevano che la strada era in salita,
non ci hanno mai rinunciato.
Mi piacerebbe che tutte le persone potessero
sperimentare questa felicità; ma non possiamo stare
fermi ad aspettare che ci cada dall’alto, dobbiamo
rimboccarci le maniche e cominciare a fare qualcosa,
perché i sogni diventano realtà solo se lo vogliamo
davvero e se ci mettiamo d’impegno per realizzarli.
E allora perché, se i sogni possono fare la nostra
felicità, smettiamo di credere ad essi senza neanche
provare ad inseguirli? Forse è la mentalità di questo
momento, che ci dice che una vita va bene così, senza
grandi desideri, che un po’ ci insegna a volare basso,
senza chiederci che cosa potremmo vedere da un
panorama più alto. Qualcuno può pensare che io sia
solo una sognatrice, che non crede nell’importanza di
essere razionali, ma non vorrei essere fraintesa. Anzi,
credo che la razionalità ci aiuti a tenere i piedi ben per
terra, ricordandoci che non dobbiamo avere troppo la
testa fra le nuvole, perché altrimenti i sogni resteranno
solo delle fantasie.
Qualcun altro può invece pensare che queste siano
solo parole,ed ha ragione. Ma, per l’appunto, saremo
solo noi stessi a trasformare queste parole in realtà. Il
più bel discorso del mondo non ha un gran valore se
non è seguito dalle azioni.
Ci vuole sempre qualcuno che ci provi.
Chi sarà il primo?
Sofia Marchesini
8
Il Corradino Dicembre 201 4
CRONACA DEL LICEO
We want you!
Cosa aspetti?
Entra anche tu a far parte del Corradino! C'è sempre spazio per nuove
idee e nuovi articoli, non essere timido, provaci!
Aspettiamo solo te!
Aiutaci a rendere il Corradino migliore!
L a Re d a z i o n e
Il potere delle parole
Le parole hanno il potere di distruggere e di
creare.
Cit. Buddha
Chi non ha mai sentito dire la frase “le parole
feriscono più di una spada”?
Questa frase non va intesa solo in senso
metaforico, ma anche letterale. Certo, una parola
non potrà mai lasciare una ferita fisica ad un corpo,
ma provoca ferite più profonde dentro di noi. Esse
non sono lacerazioni che si possono curare con una
normale fasciatura, e spesso le cicatrici che restano
sono profonde. Il genere di segni che ci si porta
dietro per lungo tempo e, che prima o poi,
torneranno a far male e si riapriranno.
Ricordiamo che ciò che diciamo può uccidere,
continuando a parlare in senso non solo metaforico.
Perché alle volte parliamo e diamo alle nostre
parole la forza di verità assolute. Altre volte, al
contrario non valutiamo il peso di quello che
diciamo, lanciando frecce avvelenate a chi ci sta
ascoltando. E se cicatrici e ferite aperte iniziano a
sovrapporsi numerose, si inizia a crollare, si scivola
pian piano fino a quando, chi non è abbastanza
forte, non ce la fa più, decidendo magari di farla
finita. L’esempio dei danni del bullismo verbale,
anche informatico, accompagna purtroppo la
cronaca dei nostri tempi.
Ovviamente non esistono solo scenari apocalittici,
depressi e tristi, perché, se calibriamo bene
pensieri e parole, possiamo donare anche sollievo o
felicità. A volte basta sentire qualche parola di
conforto per sorridere, per ritrovare la
speranza in qualcosa alla quale faticavamo a credere
ancora.
Una volta fatte queste considerazioni, dobbiamo
pensare a chi ci ascolta, o a chi legge ciò che
scriviamo. Coloro che ci ascoltano non sono ‘dentro la
nostra testa’, perciò non sempre capiscono
esattamente cosa vorremmo dire e, se non prestiamo
attenzione a comunicare con chiarezza il nostro
pensiero, rischiamo di essere fraintesi. Spesso poi
capita che, volendo trasmettere un messaggio per noi
importante e che crediamo sia utile far sapere, usiamo
parole che possono toccare la sensibilità di chi legge o
ascolta o che possono risultare poco chiare.
Ma ciò che è scritto non si può cambiare E può ferire,
specie se non dà possibilità di replica. Le parole, per
loro natura, generano altre parole, altri pensieri e non
tornano più indietro, né possono essere controllate.
Bisogna perciò ponderare bene ciò che stiamo per dire
e, prima di aprir bocca, contare lentamente fino a dieci.
La parola, in definitiva, è un'arma a doppio taglio,
perché può darci un motivo per alzarci e allo stesso
tempo può spingerci a terra. Possiamo arrivare
ovunque attraverso l'uso di questa piccola magia, basta
saperla usare coscienziosamente. Sì, la parola è una
magia, alla fine non è quella che ha poteri su di noi?
Fermatevi un momento a pensare: non è in base a ciò
che ci è stato detto fin da bambini che regoliamo la
nostra vita?
Con questa piccola riflessione, miei cari ragazzi, vi
saluto e vi ricordo che, come diceva Gorgia:”La parola è
una grande dominatrice.”
Alessandra Cinque
Il Corradino Dicembre 201 4
SCIENZE
9
Parlando con lo zio Sheldon
More 4 your brain
IL COLORE DEL VUOTO
Eccoci di nuovo qui! Non ho sentito di alcuno
studente che si è suicidato dopo aver letto lo scorso
articolo, nel quale dei fisici maltrattavano gatti
innocenti. Quindi procediamo con i prossimi fenomeni
assurdi!
Allora ditemi, cari lettori, a cosa associate l’idea del
vuoto? A parole come ‘nulla’ o a fatti che 'non
accadono'? Sbagliato! In realtà il vuoto è più
movimentato di quanto lo siano le poste alle sei del
pomeriggio, quando la gente esce dal lavoro e,
bloccata nel traffico, all’improvviso fa inversione di
marcia perché si ricorda delle tremila bollette da
pagare e così l’orizzonte degli eventi, in particolare
quello del ritorno a casa, si allontana inesorabilmente.
La domanda posta durante una lezione di fisica è
stata: “Prof. il vuoto ha un colore?”. La risposta, che
ovviamente sembrerà assurda, è sì. Perché? Parto
dal concetto di energia del vuoto per farvi capire
meglio. L'energia del vuoto è una energia presente in
uno stato latente nello spazio anche quando
apparentemente non c'è alcuna presenza di materia.
E' una conseguenza delle leggi della meccanica
quantistica; esse dimostrano che in un intervallo di
tempo abbastanza piccolo l'incertezza nella
determinazione dell'energia è invece molto grande,
cioè non siamo in grado di stimare se e quanta
energia sia presente in quella frazione di tempo, e se
anche riuscissimo a determinarla avremmo un errore
molto grande in questa determinazione. Questo fa sì
che in un certo volume di spazio, in ogni istante
l'energia non possa essere nulla. La teoria mostra
che questa energia si "materializza" durante la
formazione di coppie elettrone-positrone che si
formano e distruggono continuamente. Ovvero, detto
in modo più semplice, un elettrone e la particella che
ha la sua stessa massa ma carica positiva, detta
appunto positrone, si materializzano dal nulla,
interferiscono tra di loro e poi si sommano
annichilendosi , dando cioè come risultante dalla loro
somma zero (è come dire 1 +(-1 )=0).
Questa è la parte che riguarda l’energia del vuoto.
Tornando al momento in cui le due particelle
interagiscono tra di loro, esse si scambiano onde
elettromagnetiche. Qual è uno degli esempi più
comuni di onda elettromagnetica? La luce! La luce,
che è un’onda che viaggia nel vuoto, l’unica da noi
visibile , si suddivide in colori; quindi possiamo
affermare che in questa frazione di tempo il vuoto
assume un colore! Che colore? Se qualcuno vuole
tentare l’esperimento me lo faccia sapere!
Parlando sempre di vuoto, qualche piccola curiosità.
Gli atomi sono fatti al 99,9999999 e qualche altro nove
per cento di vuoto, il che vuol dire che, ad esempio, se
concentrassimo tutta la materia che compone la
specie umana otterremmo circa una zolletta di
zucchero. Ancora, vuoto è quello che non possiamo
vedere? Non esattamente. L’universo è composto al
1 7% da materia come noi la conosciamo, e al restante
83% da materia oscura ed energia oscura. Non
sappiamo cosa siano o come trovarle, ma sappiamo
che sono la fibra che tiene unito il nostro universo,
presenti, guarda caso, in grandi quantità nel vuoto.
Parlando di zero assoluto, ovvero della temperatura
che in linea teorica ci dovrebbe essere nel vuoto,
questa temperatura (-273,1 5 °C) è la temperatura
sotto alla quale le leggi fisiche perdono significato.
Questo perché tecnicamente a quel valore le particelle
che compongono la materia smettono di muoversi e
quindi di possedere energia. Solo le onde possono
viaggiare nel vuoto, perché trasportano energia in
particelle prive di massa (l’energia del vuoto!).
Una piccola notizia conclusiva: sapete che, per ogni
possibilità di scelta su cui prendete una decisione, un
nuovo universo viene creato, secondo la teoria del
multiuniverso? E che sempre secondo questa teoria
esistono migliaia di universi in cui miliardi di persone
stanno concludendo la lettura di questo articolo con gli
occhi fuori dalle orbite, proprio come state facendo voi
adesso?
Tamara Vitacchio
10
CINEMA
Il Corradino Dicembre 201 4
Club di Astronomia
"Le stelle intorno alla bella luna
celano il volto luminoso
quando, al suo colmo, più risplende
sopra la terra."
Saffo
Così vogliamo invitarvi a conoscere o approfondire questa materia, per partecipare a questo club non si deve
essere provvisti di telescopi o apparecchi specifici, ma di passione e voglia di imparare.
Puoi iscriverti inviando una mail al seguente indirizzo:
[email protected]
Buon divertimento!
Interstellar
REGIA: Cristopher Nolan
Vi sono infatti passaggi estremamente tecnici che
richiedono grande attenzione. Il film è basato
CAST: Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Michael interamente sulle teorie scientifiche dell’astrofisico di
Caine,
Jessica
Chastain,
Casey Affleck, fama mondiale Kip Thorne. Grazie ai suoi studi, si è stati
Matt Damon, Mackenzie Foy, Wes Bentley, Timothèe capaci di rappresentare un buco nero come mai
Chalamet, John Lithgow
nessuno era riuscito, dandogli forma con assoluta
precisione.
GENERE: Fantascienza
Ben 66 minuti di scene sono state girate con un
particolare tipo di pellicola, usata in precedenza
TRAMA: In un futuro imprecisato, le risorse terrestri si esclusivamente per girare documentari. Questa
stanno per esaurire. Una malattia sconosciuta che si permette di avere immagini alla massima definizione
nutre di azoto sta divorando quasi ogni coltura, tranne il riproducibile e, secondo il regista, molto più avvolgenti e
granoturco che è diventato l’unica fonte di cibo avvincenti del 3D. Effettivamente alcune scene hanno un
disponibile.
fascino visivo eccezionale, come ad esempio
Cooper (Matthew McConaughey), ex pilota della NASA e l'attraversamento del buco nero. Per tale motivo il film è
vedovo da parecchi anni, vive con suo padre (John distribuito solo in 2D. Per quanto riguarda invece la
Lithgow) e i suoi due figli Murphy (Mackenzie Foy) e colonna sonora, le musiche di sottofondo,
Tom (Timothèe Chalamet). Dopo avere accidentalmente principalmente d'organo, sono di Hans Zimmer, giunto
trovato una base segreta della NASA, intrapenderà con alla sua quinta partecipazione con il regista.
un gruppo di altri tre scienzati e i robot TARS e CASE un La trama porta alla luce una domanda che riflette spesso
viaggio in una remota galassia, sfruttando un wormhole la vita di molti: rimanere sempre vicini ai propri cari o
(un cunicolo spazio-temporale) nei pressi di Saturno per seguire il destino e, in questo caso, provare a salvare il
cercare un nuovo pianeta in grado di ospitare la vita e mondo con la quasi totale certezza di non tornare mai
salvare l'umanità . Non tutto però andrà secondo i più? I temi della famiglia e della figura paterna nel film
piani...
sono molto forti e soltanto alla fine Cooper si renderà
conto di quello che era il suo reale desiderio. Nel film si
CRITICA: Cristopher Nolan, reduce dalla trilogia de “Il legge anche un vero e proprio inno all'amore: l'unico
cavaliere oscuro” e “Inception”, esce nelle sale con un bene che è più forte delle dimensioni, della gravità, del
film attesissimo e ricco di aspettative. La pellicola prende tempo e della morte e che accomuna qualsiasi essere in
dichiaratamente spunto da “2001 : Odissea nello spazio”, ogni galassia dell'universo. Anche se il finale
ma a differenza del capolavoro di Stanley Kubrick, Nolan eccessivamente sentimentalista non
convince
e suo fratello Jonathan vogliono costruire una pienamente.
sceneggiatura ricca di ingranaggi e di una complessità
impressionante.
VOTO: 3,5 /5
Giovanni Brazzale
Il Corradino Dicembre 201 4
MUSICA
11
Musica: un'amica
Musica: un'emozione
Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, SI.
Sette note.
Quel battere e levare che crea una magica melodia.
Quella melodia che ci culla, ci sveglia, ci sprona, ci
addolcisce, ci rallegra, ci fa riflettere.
Un’amica nella quale speriamo di trovare una
soluzione ad un grattacapo o un sorriso ad un torto.
Sembra quasi una figura astratta, un amico
immaginario che cerchiamo continuamente, per
confidarci, sfogarci, piangere e ridere.
Quante volte ci
immergiamo nella musica?
Il più delle volte ci rifugiamo in essa, come se fosse un
guscio che ci protegge e ci nasconde da ciò che
accade
all’esterno.
In un posticino tranquillo, da soli, le cuffiette alle
orecchie, la musica che suona, invade il nostro corpo,
scorre nelle vene e arriva al cuore.
Ognuno di noi ha il proprio genere musicale che lo
rappresenta e nel
quale si
identifica.
Perché ognuno ha la propria personalità e il proprio
carattere.
Ascoltando una canzone possiamo trovare parole che
non riusciamo a dire, una dichiarazione che non
riusciamo a fare, il coraggio che non sempre abbiamo.
E la musica può donarci la forza, può darci la grinta e
la motivazione per affrontare una nostra sfida.
Certo, per alcuni essa è una magia falsa, inesistente,
un nulla. Forse per certe persone non significa
emozioni o sentimenti, ma è un semplice brusio di
sottofondo, composto da suoni magari anche
fastidiosi.
Caporedattore
Co-caporedattrore
Impaginazione
Correttori di bozze
Redazione
Responsabile
Stampa
Tiratura
Ma, in un rapido sondaggio, svolto tra amici e familiari, è
risultato che più del 90% delle persone ha bisogno della
musica e ne sente la necessità per poter vivere meglio.
Quindi essa è molto presente nella vita delle persone; in
quella comunitaria, ad esempio in una compagnia di
amici, ma anche nella vita privata, in quel nostro solitario
silenzio.
Come si suol dire, il mondo è bello perché è vario. E
accanto a coloro che non amano la musica e a coloro
che l'amano, ci sono anche quelli che vivono per la
musica.
Pensiamo ad un qualsiasi cantante, ai suoi musicisti, alla
sua band, al suo backstage, alle luci, al palco, al
pubblico, al concerto.
Il concerto: quel momento magico che racconta con le
parole delle canzoni e con le note degli strumenti tutto
ciò che il cantante pensa e vuole esprimere. Egli può
cantare una canzone d’amore, può esprimere la sua
rabbia e il suo pensiero contro la società o può
semplicemente regalare al pubblico la sua musica.
Ma ricordiamoci che un concerto, con le sue parole e le
sue melodie, vuole sempre donare un messaggio al
pubblico, ai fans che amano quella band e spendono
una serata, e dei cari soldini, per godersi la sua musica
e le sue parole.
Ci sono concerti che riuniscono intere generazioni, dai
nonni, ai figli, ai nipoti; perché certa musica non muore
mai. L’emozione che una canzona dona non cambia
neanche quando a dividerci c’è una differenza di
cinquant’anni.
Perché la musica è sempre emozione.
Martina Corrà
Tamara Vitacchio
Cinque Alessandra
Rio Afsana, Matilde Coquinati, Martina Pierin, Giulia Tollero
Corrà Martina, Di Gifico Giulia, Maino Sofia, Peron Natscia, Valle Filippo
Afsana Rio 5BS, Boscato Giada 1 ACLA, Brazzale Giovanni 1 ACLA, Brusardin Camilla 1 ACLA, Capozzo Lara
2BL, Carraro Pietro 1 AL, Cinque Alessandra 3AL, Coquinati Matilde 5CL, Corrà Martina 2CL, Dakic Stefan 2ASA,
Di Gifico Giulia 4AS, Faccin Marco 1 ACLA, Ferrando Giulia 2BL, Ferrando Marta 2AL, Ghirardello Sofia 2AL,
Girotto Claudia 3ACLA, Maino Sofia 3ACLA, Manzardo Matteo 2ASA, Marchesini Sofia 1 ACLA, Peron Natascia
2ASA, Pierin Martina 2ACLA, Resistente Sara 2BL, Tollero Giulia 5ASA, Turle Rachele 1 ASU, Valle Filippo 3AS,
Vitacchio Tamara 5BSA, Zanandrea Irene 2ACLA, Zanone Sofia 2AS
prof. Luisa Salmaso
Esterni
500 copie
L a C O RRe d a z i o n e !
12
Il Corradino Dicembre 201 4
CRONACA DEL LICEO
Ma che male c'è se...
Passeggiavo per Thiene, senza una meta. Pioveva, ma
avevo un'incredibile voglia di gelato e mi sono detta “Ma
che male c'è se ne compro un po'?”. C'ho pensato un
po' su e ho notato che spesso ci chiediamo “che male
c'è se faccio questo? E quest'altro?”. Per curiosità ho
fatto un minisondaggio e a quanto pare tutti hanno un
proprio “Ma che male c'è se...”. Queste domande
appartengono alle categorie più disparate. La varietà è
tanta che si va da quelle più filosofeggianti a quelle sui
problemi di cuore, dalle citazioni di libri a quelle più
anticonvenzionali e qualunque altra ne possiate
immaginare.
Ne ho raccolti molti, ma quelli che più mi hanno colpito
sono questi:
“Ma che male c'è se desidero? Anche se questo
significa soffrire...”,
cosa posso dire di
quest'affermazione se non che è una grande verità?
Desiderare qualcosa spesso fa soffrire perchè ciò che
vorremmo non è sempre raggiungibile. Il desiderio però
può portare gioia e dare soddisfazione. Dobbiamo
essere consapevoli di quanto impegno richieda rendere
realtà i nostri sogni, solo con una grande voglia di fare
potremo raggiungere i nostri obbiettivi.
“Ma che male c'è se arriva la notte? Perchè le stelle non
possono brillare senza oscurità...” Spesso ci sembra di
brancolare nel buio, di camminare lungo una strada
piena di ostacoli insormontabili, mentre non ci rendiamo
conto che già illuminiamo questo buio con la forza che
abbiamo dentro e brilliamo non solo per noi ma anche
per tutti coloro che ci sono accanto.
“Ma che male c'è se qualche volta le persone non
rispondono ad una domanda? Perchè a volte questo
silenzio parla più di mille parole...” Il silenzio è forse il
suono di più difficile interpretazione ma può dire molto
di una persona. Spesso basta uno sguardo per
esprimere qualcosa di tanto speciale da non essere
esprimibile a parole.
“Ma che male c'è se non ho un fidanzato? Se non
seguo le mode? Se non mi interessa avere l'ultimo
modello di iPhone?”, andare controcorrente viene da
molti visto come qualcosa di negativo, io penso che
invece bisognerebbe essere grati a chi ha il coraggio di
essere diverso dalla massa, di essere se stesso.
Accanto a queste domande importanti ce n'è sono
anche di più semplici come “Ma che male c'è se oggi
non ho voglia di studiare per il compito della prossima
settimana? Se mi arrabbio un po' quando mi parlano
mentre sto ascoltando musica con le cuffie? Se voglio
parlare con te? Se ho amici più vecchi di me?”.
La verità è che a volte ci poniamo molte domande che a
ben vedere non hanno un esatto senso logico. I nostri
“Ma che male c'è...” sono segnali che dovremmo
provare a spegnere le nostre ansie e ascoltare noi
stessi e i nostri stessi istinti, sempre con rispetto per gli
altri, ma senza fermarci, tanto meno di fronte alle prime
insicurezze o sfiducie.
Natascia Peron
U2
Chi non conosce o almeno ha mai sentito il nome di
questa band? Gli U2 sono un gruppo musicale
irlandese che dalla lontana formazione nel 1 976 ad
oggi è sempre rimasto ai massimi livelli. Nella loro
carriera hanno venduto più di 1 70 milioni di dischi e
hanno vinto ben 22 Grammy Awards, premio che è
praticamente l'equivalente musicale degli Oscar!
I quattro componenti del gruppo, tra cui i mitici Bono
e The Edge oltre ad Adam Clayton e Larry Mullen Jr,
sono rimasti invariati durante l'intera carriera. Questo
è assolutamente un punto di forza di cui pochi si
possono vantare e che li rende più complici e coesi
nei loro obbiettivi. Quella degli U2 è stata una
carriera tanto musicale quanto "sociale". Parlando di
"carriera sociale" mi riferisco al loro impegno in tutte
le attività, campagne e battaglie a cui il gruppo si è
dedicato parallelamente alla produzione artistica.
Con il loro ultimo album "Songs of Innocence", da cui
è stato tratto il singolo "The Miracle" di Joey Ramone,
si sono confermati dei grandissimi della musica.
Lavorare attivamente per più di 30 anni nel panorama
del rock significa incontrare nuove generazioni, i cui
gusti cambiano più in fretta di quanto non si immagini.
Queste nuove generazioni però non hanno decretato
la fine e lo scioglimento del gruppo. Anzi, Bono e
compagni sono riusciti ad incantare continuamente
anche i più giovani.
Il segreto di questo interminabile successo è
probabilmente la grande capacità di rinnovamento
Il Corradino Dicembre 201 4
insita nello stile stesso della band. Ciò gli ha
permesso di restare al passo con i tempi e di crescere
assieme alle sempre nuove aspettative delle persone.
Nonostante sia impossibile cercare di ricreare
l’entusiasmo e l’energia della band ai suoi esordi, la
cura dei dettagli e la profondità dei temi non possono
fare a meno di colpire i vecchi fan e di catturarne di
nuovi. Lo stesso Bono spiega che le nuove canzoni
nascono da una ricerca e una preparazione sul piano
psicologico per tornare alle origini, ma senza mai
ripetersi.
Sarebbe bello allora riuscire a rendere nostro questo
MUSICA
13
carattere di rinnovamento, evoluzione, crescita e
ricerca personale. Nella vita ci possono essere
tantipunti di partenza, ma poi tocca a noi riunirli per
creare e arricchire ciò che siamo. Più importante
ancora è il fatto che questo non ha fine: non
smetteremo mai di conoscere e crescere, c'è sempre
qualcosa da imparare, scoprire e inventare.
"...I wanted to be the melody above the noise, above
the herd..." cit. "The Miracle"
Giulia Di Gifico
Il giro del calcio
Dopo il pareggio, a dir poco sofferto, di Italia - Croazia
al San Siro di Milano lo scorso 1 6 novembre, sorge
spontanea una considerazione: è giunta ormai la fine
di un ciclo dominato da Italia, Germania, Brasile,
Argentina, Inghilterra e Olanda a favore di squadre
minori come Croazia , Colombia, Belgio e Svizzera?
O anche degli USA, dove il calcio, da sport
considerato esclusivamente femminile, sta ora pian
piano acquisendo un ruolo sempre più centrale nella
rosa degli sport del popolo americano? O della
Bosnia che dopo i conflitti degli anni ’90 sta
cominciando a sfornare un elevatissimo numero di
talenti, riuscendo a qualificarsi per la prima volta a un
Mondiale? Sono queste le squadre emergenti che
soppianteranno le “vecchie“? Sinceramente penso di
no. O, meglio, non è ancora arrivato il momento per
queste nuove squadre, ma ciò non toglie che tra un
paio di decenni esse possano magari contendersi
seriamente il titolo mondiale e continentale. Da non
sottovalutare le squadre africane, le quali, semisconosciute fino alla metà degli anni ’80, sono
cresciute davvero molto, tanto da far diventare la
Coppa d’Africa un evento di notevole spessore nel
panorama calcistico mondiale; nel 201 0 il Ghana ha
sfiorato la semifinale del Mondiale perdendo ai quarti
una partita dalle mille emozioni, giunta ai calci di
rigore contro un Uruguay tornato in grandissima
forma negli ultimi anni.
I calciatori africani, poi, sono diventati uomini-chiave
in alcune big europee.
Un esempio è Didier Drogba (trascinatore del Chelsea
nella conquista della Champions League del 2011 201 2) o Samuel Eto’o, indiscusso punto di riferimento
nella conquista dello storico triplette (vittoria del
campionato nazionale, della coppa nazionale e della
UEFA Champions League) dell’ Inter di Mourinho nel
201 0.
Un altro argomento che negli ultimi mesi sta facendo
discutere molto gli Italiani è rappresentato dalle
deludenti prestazioni dei club nelle competizioni
europee. Le principali squadre dello Stivale non
riescono ad affermarsi nel panorama europeo. Team
come Juventus e Roma, che dominano con relativa
facilità il campionato italiano, considerato tra i più
difficili del Globo, vengono umiliati da squadre come
Galatasaray, Copenagen e Benfica e distrutte dal
Bayern Monaco (basti pensare allo sconcertante 1 -7
rimediato dai giallorossi lo scorso 21 ottobre); per non
parlare inoltre di Inter, Napoli, Lazio e Fiorentina che
sono costrette ad arrendersi in Europa League a
squadre di medio-basso livello. Apparentemente,
quindi, il livello del nostro calcio sembrerebbe
seriamente compromesso. A mio avviso però tutto ciò
è soltanto segno di un breve periodo di
riassestamento, dopo i numerosi successi nella storia
delle squadre italiane, pronte a ritornare in caput
mundi più forti di prima.
Giovanni Brazzale
14
CUCINA
Il Corradino Dicembre 201 4
Quattro amiche e un paio di
ricette
Bentornati amici cuochi!
3 uova
Anche per questo numero abbiamo deciso di proporvi
delle semplici e sfiziose ricette, che potrete preparare in
compagnia
di
amici.
Ovviamente queste deliziose ricette sono state prima
sottoposte ai palati sopraffini di cavie esperte (OUR
PARENTS).
Ma adesso accendete il forno ed ecco le nostre ricette:
1 bicchiere (1 25ml) di olio di semi
1 bicchiere (1 25ml) di sciroppo di menta
Una bustina di lievito
Cioccolato fondente
Procedimento:
Iniziate separando in due terrine diverse i tuorli d’uovo e
gli albumi, lasciando quest’ultimi da parte.
Mescolate assieme ai tuorli lo zucchero, lo yogurt, l’olio,
FOCACCE CON POMODORINI O ROSMARINO: le due tipologie di farina, il lievito e infine lo sciroppo di
Ingredienti: (per quattro persone)
menta.
500 g di farina bianca tipo “00”
Montate a neve gli albumi e incorporateli al resto
25 g di lievito di birra
dell’impasto. Così facendo la torta verrà più soffice.
50 g di burro
Imburrate e infarinate la teglia , versate il composto e
Olio extra vergine di oliva
cuocetelo a 1 80° per circa 40 minuti.
Un cucchiaino di sale
Una volta cotta la torta lasciatela raffreddare; intanto
condimento: (a scelta)
sciogliete a bagno maria del cioccolato fondente,
pomodorini ciliegina o rosmarino
aggiungendo qualche goccia di latte. Versate la glassa
origano
sulla torta e cospargetela di farina di cocco. Mettete il
olio
tutto il frigorifero e gustatevela il giorno seguente in
sale
compagnia delle vostre amiche tra una chiacchiera e
l’altra, rallegrando così il vostro pomeriggio!
Procedimento:
Sciogliete il lievito in poca acqua; aggiungete la farina, il PIADINE:
burro e il sale e lavoratelo fino ad ottenere una pasta di Ingredienti:
media consistenza.
250 gr farina, 11 0 gr acqua , 1 cucchiaino di sale, 40 gr
Fate riposare l’impasto in ambiente tiepido coprendolo burro morbido
con uno strofinaccio appena umido per circa 45 minuti
(più lievita, più morbida viene).
Procedimento:
Se volete condire la focaccia con i pomodorini, tagliateli Fare una fontana con la farina mettere il resto degli
e aggiungete un po’ d’olio, sale e origano in una terrina a ingredienti al centro e impastare tutto fino ad ottenere
parte. Successivamente stendete la pasta in una teglia una
pallina
morbida
e
omogenea.
oliata, conditela con i pomodorini o con il rosmarino ben Dividere l’impasto in 4 palline e stenderle con il
lavato e lasciatela lievitare per altri 30 minuti. mattarello sottili.
Completate il tutto con un pizzico di sale ed un filo d’olio, Scaldare una padella antiaderente e mettere un disco di
infine infornate 1 5 minuti a 200° (a forno caldo) piadina, quando si sono formate delle bolle girarla,
Servite questo gustoso antipasto tagliato a quadratini e farcirla a piacere e arrotolarla su se stessa.
farete così una bella figura di fronte ai vostri amici e
parenti!
Speriamo che le nostre ricette vi siano utili e che
rendano ancora più divertenti e interessanti le vostre ore
TORTA CIOCOCOCCOMENTA:
passate ai fornelli. Mi raccomando se vorrete evitare
Ingredienti:
spiacevoli conseguenze al termine dei vostri esperimenti
300g di farina
in cucina, rimboccatevi le maniche e riordinate tutto!
4 cucchiai di farina di cocco
200g di zucchero
Un saluto da Cappozzo Lara, Ferrando Giulia e
1 vasetto di yogurt al cocco
Marta, Resistente Sara
Il Corradino Dicembre 201 4
IPSE DIXIT
15
Ipse Dixit
Stud: Se hai sangue dal Prof: Beh, vi faccio due Prof: Per casa scrivi 1 00 Prof: Avete finito di fare
naso tira su la testa! compiti scritti prima dei volte “Non devo muggire in
Prof: Ma va’! Se tiri su la consigli!
classe”!
testa ti va il naso nei Stud: Il compito normale e
polmoni!
quello di recupero!
Stud1 : Mi lasci un po' di
succo? Giusto un culo... un
Stud: Una volta eravamo Prof: Guardate bene, per coulomb!
nella vecchia sede e mi me c'è una frase in Stud2: Succo alla pera...
ricordo che abbiamo sentito quell'errore!
un ampere!
suonare i LOST!
Prof: Coulomb! E per Prof: Dalle un coulomb di
Prof: Lost... Son qua da prendere 6 qua bisogna ampere!
vent'anni più di te e non so averne tanto!
chi siano! Lost, Lost... Ma se
Stud
(guardando
il
gai persi?!
Prof:
Come
lo sacchetto di caramelle sul
dimostreresti?
banco del compagno): Mi fa
Prof: “Cogito ergo sum”, Stud: Con i conti...
male all'animo!
penso quindi sono...
Prof: Ah, non con i
Stud1 : Ma non è ego? marchesi? O i prìncipi? Prof:
Secondo
Prof: No...
Schopenhauer
l'uomo
Stud1 : Ma sì! Tipo quando Stud: Io ho i ricci, non nasce sfigato, vive sfigato...
uno è EGOista pensa solo a posso spazzolarmi i capelli! Stud (imitando la voce di
sé stesso!
Prof: Eh, mi spiace! Ma non Baz di Colorado): E poi
Prof: ... Ecco, in questi casi penso che lo spazzolarti i muore!
Cartesio avrebbe tirato fuori capelli sia argomento Prof: Esatto! Quindi è
il manganello e tu non d'esame!
sfigato uguale!
avresti
più
potuto...
Stud2: Cogitare!
Prof: In Giappone ci sono Stud (parlando dello
isole interamente abitate da chignon della compagna):
Prof: Stud, non mangiare in macachi... qui invece ci Cos'è quel nido che hai in
classe! Mi fai venire fame! sono i macachi senza isole! testa?!
casino?!
Stud: Un attimo solo!
Stud: Sto dando la vita per
la matematica!
Prof: Ma mica la vuole!
Stud1 : UE venne quindi
proibita la caccia di frodo.
Stud2: E Gollum non ce lo
metti?!
Stud1 : Ha scelto Tristano
perché è richiamo di triste.
Stud2: In realtà è un
alcano
tristeU
Stud1 : Un elettrone che va
a caccia di elettroniU
Stud2: E’ il fenomeno del
polimero cannibalismo!
Stud: Non riesco a leggere,
ho la bocca infelpata!
Stud: Se non ci sono mele
non c’è gravità.
Nuovissimo Blog!
Il Corradino è sempre avanti e si tiene sempre
aggiornato, e da oggi ha un blog tutto nuovo!
Seguici anche lì per approfondimenti e articoli
extra, l'indirizzo è il seguente:
http://ilcorradino.altervista.org/
Non perderti il Corradino, resta sempre
collegato!
Un saluto a tutti e i più lieti auguri,
L a Re d a z i o n e
16
Il Corradino Dicembre 201 4
FUMETTI
Sudoku