Giornalino 12-2014
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Giornalino 12-2014
Il Corradino IL GIORNALE DEGLI STUDENTI DEL LICEO CORRADINI DI THIENE Dicembre 201 4 LINGUA CUCINA The Big Bang Theory Quattro amiche e un paio di ricette Copia gratuita SCIENZA More 4 your brain A PAG. 9 A PAG. 1 3 A PAG. 6 Intervista alla Preside Tamara Vitacchio e Alessandra Cinque Prima domanda: che cosa è cambiato rispetto all’anno scorso nell’ambito scolastico? In questo momento no. C’è la proposta di Renzi sulla buona scuola, che se avete visto sul sito del Ministero siete invitati, voi famiglie e studenti, a leggere e completare il questionario. Ma sostanzialmente non ci sono stati cambiamenti. CONTINUA A PAG. 2 EDITORIALE Il CERN accoglie solo il top Il Classico sottoSofiaprocesso Maino Persiste, lotta, a volte annaspa, ma è ancora qui. Il liceo classico sembra oramai un reduce di guerra, è ridotto all’osso, perde pezzi, ma è pur sempre un veterano, e come tale non rinuncia facilmente ai suoi ideali. Ora però è rimasto solo a combattere sul proprio fronte: venerdì 14 novembre, al Teatro Carignano di Torino, si è tenuto il processo al liceo classico... CONTINUA A PAG. 4 Tamara Vitacchio “La prima cosa che vedemmo, non appena varcata la soglia, fu una rappresentazione artistica del residuo del primo fenomeno che avvenne nel nostro universo: il Big Bang, cioè la radiazione cosmica di fondo. Fu così che ebbe inizio l’epico viaggio di un gruppo di avventurieri, dediti alla profonda conoscenza del sapere scientifico, all’interno dell’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare. Meglio noto come CERN, è il più grande laboratorio di fisica del mondo, contiene le strutture di ricerca più potenti e avanzate ed è stato sede di esperimenti che hanno cambiato la vita dell’uomo e la comprensione di essa.” Era un giorno estivo quando i nostri professori, forse un po' per gioco, decisero di proporre un viaggio di istruzione... CONTINUA A PAG. 5 Una classe diversa SEMPRE IN QUESTO NUMERO... A PAG.3 Un messaggio speciale... A PAG.3 Il Liceo delle Scienze Umane A PAG. 5 Il potere delle parole A PAG. 8 Il corraggio di volare in alto A PAG. 7 E tanto altro ancora! REDAZIONE, INFORMAZIONE E RECAPITI A PAG. 11 . IL CORRADINO è una pubblicazione autofinanziata e autoprodotta dal liceo "F. Corradini" via Milano 1 , 3601 6 Thiene (VI) VIETATA LA VENDITA 2 Il Corradino Dicembre 201 4 CRONACA DEL LICEO Intervista alla Preside DALLA PRIMA In una scuola, si sa, ogni anno ci sono cose che cambiano e opportunità di cui non si è al corrente. Per questo motivo abbiamo ben pensato di andare dalla nostra preside. Prima domanda: che cosa è cambiato rispetto all’anno scorso nell’ambito scolastico? In questo momento no. C’è la proposta di Renzi sulla buona scuola, che se avete visto sul sito del Ministero siete invitati, voi famiglie e studenti, a leggere e completare il questionario. Ma sostanzialmente non ci sono stati cambiamenti. Quest’anno sono stati creati gli indirizzi sociale e economico-sociale. Come si è deciso di aggiungere questo indirizzo? Il progetto è partito lo scorso anno in vista della chiusura di questi indirizzi alle Dorotee, perché come bacino territoriale abbiamo studenti che provengono da paesi limitrofi di Thiene e quindi pensavamo fosse un’ottima opportunità. Per questo abbiamo l’indirizzo sociale che consiste in una classe di trenta ragazzi, e l’indirizzo economico integrato a una classe del linguistico dove si insegna il tedesco. Come viene gestita questa classe? Gli studenti sono assegnati a docenti diversi, in base all’indirizzo, e abbiamo strutturato l’orario in modo da dividerli quando ci sono discipline diverse. Abbiamo creato gli spazi per ospitare le due classi nei momenti in cui si dividono, per questo abbiamo spostato l’indirizzo classico nell’altra sede. La solita questione dell’unione delle sedi. Cosa si sta organizzando? L’accordo con la provincia c’è, ora si tratta di vedere quando il nuovo presidente della provincia intende partire. E’ previsto che per il dicembre del prossimo anno le sedi del Corradini si sposteranno alle Ferrarin, alle quali si aggiungerà un altro stralcio, dopo la ristrutturazione che avverrà durante l’estate, con degli spazi riservati ai laboratori di chimica e fisica. Per quanto riguarda gli esami di quinta: non si sa ancora nulla? Purtroppo no, ci sono solo voci riguardo all’introduzione delle prove I.N.V.A.L.S.I. con la lingua straniera, ma attualmente non c’è nulla di certo. Sempre riguardo alle quinte, la scuola organizza qualcosa per l’orientamento in uscita? C’è sempre stato l’orientamento sia in quarta che in quinta, e la possibilità di partecipare ai laboratori orientanti. L’anno scorso ho inviato varie mail ai coordinatori di classe, ma a causa della sovrabbondanza delle comunicazioni il problema è scegliere quella che ci serve. Quest’anno abbiamo aggiunto il collegamento con l’Informa Giovani di Thiene per ottimizzare la ricerca delle informazioni. Poi l’orientamento non lo fa solo la scuola, ma anche la famiglia insieme agli alunni stessi. Un altro argomento di discussione è quello delle gite. Molte ore di scuola sono usate per assemblee, convegni ecc., e molti docenti non danno la disponibilità per accompagnare gli alunni perché non vogliono perdere ore di insegnamento. Quindi la proposta è stata di diminuire le ore delle attività extra, e abbiamo deciso di agire sulle gite, anche perché quando un professore accompagna una classe nell’uscita bisogna coprire le sue ore in un’altra classe, e non sempre si riesce, anche per i costi. Progetti Leonardo e Move, che sono stati ben accolti negli anni scorsi, verranno rinnovati anche quest’anno? Siamo in attesa del rifinanziamento da parte della regione, per quanto riguarda il Move. Invece nel progetto Leonardo siamo stati tagliati fuori come Licei, anche se abbiamo cercato di farne capire l’importanza per noi, ma sono scelte politiche. Come scuola, tentiamo sempre di coltivare la possibilità di mandare gli studenti all’estero, anche attraverso i gemellaggi, che tento spesso di promuovere per dare la possibilità ai ragazzi di conoscere realtà diverse dalle nostre. Ultima domanda: lo scorso anno abbiamo proposto di creare dei laboratori artistici, di disegno e fotografia. Abbiamo degli spazi per ritrovarci? Dall’anno scorso ho promosso il progetto Spazio Studenti, che tradotto significa che gli studenti possono accedere agli spazi scolastici da l’una e mezza alle quattro e fare gruppi di lavoro, ma non solo. Ho anche pagato un esperto, il dottor Elia Barbiero, a disposizione degli studenti, per fornire un aiuto nell’organizzazione del metodo di studio. Innanzitutto ci terremo a ringraziare la preside per il tempo concessoci; in secondo luogo, speriamo di aver chiarito alcuni dubbi sulla nostra scuola. A breve invieremo un avviso per chi fosse interessato a frequentare i laboratori di disegno e fotografia. Buon anno a tutti. Alessandra Cinque e Tamara Vitacchio Il Corradino Dicembre 201 4 CRONACA DEL LICEO Una classe diversa Cosa rende una classe veramente unita? Cosa la porta ad affrontare la monotona vita scolastica di ogni giorno con un sorriso e con la voglia di creare un forte legame tra compagni? Sono domande sentite e risentite: ce ne parlano i professori all’inizio del nostro cammino scolastico, appena c’è un momento difficile, appena ci si scontra e qualcuno si stacca dal gruppo. Fare gruppo: fondamento per professori, alunni, genitori e per l’immancabile personale ATA, che, è risaputo, innumerevoli volte è la salvezza di molti alunni in preda allo sconforto. Serve qualcosa dunque per far sì che una classe rimanga unita: un perno, un asse attorno al quale la classe ruoti e trovi il proprio equilibrio. E questo asse chi potrebbe essere? La ragazza popolare o il ragazzo pluripremiato in campo sportivo? Il musicista, la letterata o il secchione che tutti prendono di mira? Forse qualcuno c’è, ma è qualcuno lontano dagli occhi comuni, qualcuno che nel suo piccolo riesce a fare un lavoro enormeU Ora, caro lettore, perdonami se svierò dal tema di cui stavo parlando, ma vorrei farti una domanda. Hai mai provato a parlare con una persona disabile e per ciò ‘diversa’ da te? Forse non ci hai mai pensato, non è così? E ora ti stai ponendo un sacco di domande. Non pensare che sia sbagliato o che tu non stia facendo la cosa giusta, ma ci hai mai provato? La disabilità è un tema complicato da affrontare in ogni momento e in ogni luogo, ma non è impossibile. Poi, per caso, ti ritrovi con una persona diversa da te, finalmente qualcuno di diverso. Attenzione, ho detto diverso, non sbagliato. A prima vista rimani stupito. L’essere diversi ormai è diventato un concetto legato all’apparire. La prima impressione ti scuote, scuote te e i tuoi compagni. Ed è proprio questa scossa che ti porta a fare un passo avanti: nella più totale timidezza e vergogna ti presenti, alzi lo sguardo e noti che, come te, anche i tuoi amici stanno facendo la stessa cosa. Siete uniti. Non è magico questo? Non è poi così complicato alla fine. Ogni giorno si fa un passo avanti, ci si conosce meglio, si scava a fondo, si aprono due mondi nuovi, e tutto questo porta beneficio al gruppo. E’ forse questa la ricetta segreta per rimanere uniti? Forse non esiste, ma questa, senza dubbio, è la formula per diventare grandi. Insieme. Martina Pierin Un messaggio speciale... Un Corradino un po’ “speciale”! A questo abbiamo voluto pensare insieme a Mattia Veronese (5CL) Nicole Gaspari(4AL) Giorgia Ruini (4AL) e Federica Nassi (2 Acla) e impreziosire così il giornale della nostra scuola con un’ inconsueta copertina colorata e il messaggio più bello che si potesse lanciare: il messaggio della Pace. Una colomba e pensieri semplici per ricordare a tutti noi il senso di una parola spesso abusata o, peggio, dimenticata, per riformulare il senso di un vivere più vero e autentico che si rispecchia nella semplicità dei colori, delle forme e delle piccole riflessioni che leggeremo. Abbiamo voluto anche celebrare la giornata mondiale della Pace del prossimo 1 gennaio “Non più schiavi ma fratelli”, un tema che ci interpella e ci invita a superare le differenze, le discriminazioni, le ingiustizie, la violenza. Abbiamo scelto l’immagine della colomba con i nostri “grafici” e la nostra scrittrice speciali e sperimentato tecniche particolari. Abbiamo colorato le nostre giornate e abbiamo riflettuto e cercato di comprendere come esprimere l’impegno che dovrebbe investire ognuno di noi nel quotidiano: a scuola, 3 in famiglia, con gli amici. Quello che vedremo e leggeremo l’ hanno pensato e fatto per tutti noi Mattia, Nicole, Giorgia e Federica durante il laboratorio espressivo del giovedì (è aperto a tutti coloro che vogliono partecipare) dove il “creare” il “fare” e il “condividere” sono le tre regole vincenti. I l D i p a rti m e n to d i S oste g n o Buona Pace! Riflessioni sulla Pace Secondo me... - la Pace è volonta di fare la pace e anche impegno nel conservarla - la Pace è scambio e condivisione, perchè quando si condivide si è in pace. - se noi stiamo bene dentro stiamo bene fuori, quando siamo in pace con noi stessi siamo in pace con tutti - la Pace è sintonia e armonia con i compagni - bisogna sempre perdonare quando si litiga perchè si sta meglio dentro al cuore F e d e ri ca N a ssi 2 ACLA 4 CRONACA DEL LICEO Il Corradino Dicembre 201 4 Liceo classico, l'imputato si alzi Difesa, intuizioni e speranze di un liceo sotto accusa Persiste, lotta, a volte annaspa, ma è ancora qui. Il liceo classico sembra oramai un reduce di guerra, è ridotto all’osso, perde pezzi, ma è pur sempre un veterano, e come tale non rinuncia facilmente ai suoi ideali. Ora però è rimasto solo a combattere sul proprio fronte: venerdì 1 4 novembre, al Teatro Carignano di Torino, si è tenuto il processo al liceo classico, aperto dalla domanda “Serve ancora studiare greco e latino ai tempi di Twitter?”. Il dibattito ha mandato a processo la cosiddetta “ultima trincea dell’umanesimo”, con tanto di giudice, accusa e difesa. A muovere la critica di “ingannare gli studenti e impartire loro una visione parziale della realtà, nonché di essere una scuola inefficiente e figlia del fascismo” è l’economista Andrea Ichino, che ha dovuto scontrarsi con la salda difesa, condita con un pizzico di ironia, dello scrittore Umberto Eco. La proposta avanzata da Ichino afferma di voler abolire definitivamente il liceo classico, perché incapace di fornire adeguate competenze matematiche e scientifiche indispensabili nel terzo millennio, favorendo invece le materie umanistiche ormai inutili. Il processo che ne è seguito ha ovviamente messo in chiaro che una preparazione assoluta in tutti i campi è impossibile. Ma questo non significa che tutti dobbiamo essere incanalati in un unico percorso di studi prettamente scientifico o umanistico, ignorando a priori o le leggi della fisica o la cultura che il nostro Paese ha costruito per millenni. Come dice Eco, abolire la cultura umanistica significherebbe cancellare la memoria di un popolo e ridurre quindi la società a basarsi solo sul presente, immemore dei suoi errori e dei suoi trionfi e incapace di imparare da essi. Non è certo da una materia scolastica che si formano la personalità e le abilità di uno studente, ma solo e soltanto da ciò che egli saprà strappare ad essa e aggiungere al suo mosaico di cultura personale. E questo sapere non è di certo racchiuso in un algoritmo, una regola grammaticale o la terza declinazione. Questi sono solo vari e diversi mezzi: ciò che lo studente dovrebbe cercare è la via per arrivare a comporre un pensiero logico completo, che la matematica non è certo la sola ad insegnare, tant’è vero che molti matematici dicono che il modo migliore per imparare la loro materia sia proprio lo studio del greco. A proposito di questo dibattito, lo scrittore Massimo Gramellini afferma: “Dire che il liceo classico non serve perché si studiano le lingue morte è come dire che la cyclette non serve perché si resta fermi”. Questo è assolutamente vero: noi studenti del classico ci stiamo potenziando le gambe per correre nella gara della vita e, per farlo, stiamo passando i pomeriggi di sole della nostra adolescenza chiusi in cantina a pedalare. Ma non è questo il punto. Posso assicurare al signor Ichino che gli studenti del liceo classico studiano con lo stesso impegno e con la medesima passione di quelli dello scientifico. La questione non è matematica o greco. Calcolo degli integrali o aoristo passivo. La questione è formare degli adulti capaci di formulare un pensiero proprio e originale, di sapersi adattare alle situazioni e di essere in grado di accogliere e valutare opinioni altrui. Non è forse questo l’obiettivo di entrambe le scuole e dei licei in generale? La soluzione, o meglio il compromesso, a cui ha portato il dibattito è la creazione di un “liceo à la carte”, il sogno di ogni studente. Attraente, efficace, “americano”, è un percorso di studi personalizzabile secondo i propri interessi e abilità, che prevede la scelta delle materie e dei corsi da frequentare, al posto del comune “liceo a menù fisso”. Ma Ichino, economista e accusa, dovrebbe essere il primo a dire che tale progetto non è attuabile su ampio raggio per la scarsità di fondi di cui dispone la scuola italiana. C’è la crisi, sempre Lei. E penso sia proprio Lei il motivo per cui si è mosso questo processo contro il liceo classico, che all’improvviso è diventato il capro espiatorio della scarsa preparazione scientifica e della disoccupazione giovanile in Italia. Se, a quanto detto dall’accusa, il 70% degli Italiani non è in grado di elaborare informazioni matematiche, solo il 6% degli studenti attualmente sceglie come scuola superiore il liceo classico. Non vedo quindi il motivo per cui questo indirizzo e le materie umanistiche, che tanto faticosamente tramanda, debbano essere cancellati dalla scuola italiana. Soprattutto considerando il fatto che, da quel misero 6%, la famosa fuga dei cervelli è composta al 40% da detentori di maturità classica. Più che un paragone tra due licei, che possono sembrare tanto simili quanto diversi a seconda dei punti di vista, dovremmo cercare dunque un metodo per continuare a cambiarli in meglio, entrambi. Nonostante la seduta al Carignano si sia sciolta con l’assoluzione dell’imputato, in quanto “l’accusa non sussiste”, il liceo classico ha ancora tanta strada da fare, e forse altrettante riforme da subire. Sofia Maino Il Corradino Dicembre 201 4 CRONACA DEL LICEO 5 Il liceo delle Scienze Umane: Un mondo da scoprire Come tutti saprete, quest’anno è partito un nuovo indirizzo all’interno del Corradini: il Liceo delle Scienze Umane. Quando mi chiedono: “Che scuola frequenti?”, la reazione alla mia risposta è: “Che cosa sarebbe?”. Lo Scienze Umane è un indirizzo umanistico nel quale, oltre alle materie comuni a tutti i licei (italiano, matematica, inglese.. ) si studiano, appunto, le scienze umane. Sono cinque: psicologia, psicologia sociale, sociologia, antropologia e pedagogia. Al biennio si affrontano principalmente psicologia, una disciplina che studia la mente individuale dell’uomo, e pedagogia, che studia come si educa un bambino e l’evoluzione in ambito educativo nelle varie epoche. Al triennio affronteremo anche antropologia, cioè lo studio dell’uomo e delle sue origini; e poi ancora sociologia, disciplina che analizza le relazioni umane in una data società. Non avendo trattato queste materie alla scuola media, noi studenti delle Scienze umane cominciamo solo ora, a distanza di qualche mese dall’inizio della scuola, a renderci conto in maniera concreta dell’importanza di queste conoscenze nelle relazioni interpersonali. Personalmente ritengo che la scelta di questo indirizzo scolastico debba avvenire sulla base della predisposizione di un ragazzo alla socializzazione e alla conoscenza dell’altro, non tralasciando comunque l’impegno nello studio richiesto in un istituto liceale. Rachele Turle E D I TO RI ALE Il Corradini all’ultima frontiera della Fisica! Il CERN accoglie solo il top! DALLA PRIMA “La prima cosa che vedemmo, non appena varcata la soglia, fu una rappresentazione artistica del residuo del primo fenomeno che avvenne nel nostro universo: il Big Bang, cioè la radiazione cosmica di fondo. Fu così che ebbe inizio l’epico viaggio di un gruppo di avventurieri, dediti alla profonda conoscenza del sapere scientifico, all’interno dell’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare. Meglio noto come CERN, è il più grande laboratorio di fisica del mondo, contiene le strutture di ricerca più potenti e avanzate ed è stato sede di esperimenti che hanno cambiato la vita dell’uomo e la comprensione di essa.” Era un giorno estivo quando i nostri professori, forse un po' per gioco, decisero di proporre un viaggio di istruzione diverso dalla solita città d’arte, un'idea che fosse veramente in linea con i programmi delle classi Quinte dei licei delle scienze applicate e scientifico. Così la League of Phisycs (cit. Pietro Sperotto e Gilberto Dalla Pozza), composta dai professori Campagnolo, Cremasco, Dalla Pria e Meneghini, a cui poi si unirono le professoresse Dalla Valle e Moro, organizzò un viaggio unico nel suo genere. Grazie a una stimata conoscenza, nota come Dottor Pasquale Di Nezza, capo-ricercatore dell’esperimento che si svolge nel rivelatore ALICE, ci è stato possibile non solo visitare il CERN, ma anche accedere a zone il cui accesso è di solito permesso esclusivamente ai ricercatori. La storia del CERN comincia nel 1 954. Gli Stati Fondatori della Comunità Europea decisero, in seguito alle scoperte avvenute durante la Seconda Guerra Mondiale, di compiere ricerche finalizzate allo sviluppo della specie umana e dell'unione che la scienza può creare tra le culture più disparate. E proprio qualche tempo fa un ricercatore in visita ad ALICE con la fidanzata, anche lei scienziata, le ha chiesto di sposarla proprio davanti al rivelatore. Un’idea unica che ha fatto sorridere molti, perché simbolo del credo fondamentale di questo istituto di ricerca: la scienza unisce l’umanità. Il CERN nasce insomma con l’obiettivo di rispondere alle domande fondamentali che da sempre ci poniamo: da dove veniamo? Perché esistiamo? Cosa siamo? Dove andremo? Cosa accade esattamente all’interno di questo gigantesco laboratorio? Utilizzando LHC, cioè il Large Hadron Collider, si accelerano particelle elementari fino a una velocità prossima a quella della luce, che vengono poi fatte scontrare per tentare di ricreare i primi istanti di vita dell’universo, quando ancora materia e energia erano indistinte. Nel corso degli anni molti esperimenti hanno portato alla creazione e al miglioramento di una serie di acceleratori 6 Il Corradino Dicembre 201 4 CRONACA DEL LICEO di particelle di cui LHC è l’ultimo arrivato, la cui costruzione è iniziata nel 1 999 e in cui le prime collisioni hanno avuto luogo nel 2009. LHC è stato preceduto dal sinclociclotrone (SC), dal sincrotrone a protoni (PS), dal collisore di protoni (ISR), dal super sincrotrone (SPS) e infine dal grande collisore di elettroni e positroni (LEP). All’interno di queste macchine le collisioni ad alta energia producono un gran numero di nuove particelle, passando da materia a energia, e di nuovo a materia, secondo l’equazione di Einstein E=mc^2. Formandosi per ogni collisione circa 600 milioni di nuove particelle, la quantità di dati che i computer del CERN ricevono è così immane da aver bisogno di una rete globale che collega decine di migliaia di computer nel mondo, la Griglia di Calcolo (GRID). Qualche numero interessante: il tunnel di LHC ha una circonferenza di lunghezza pari a 27 chilometri, e un protone accelerato percorre l’intero giro 11 245 volte al secondo. I protoni viaggiano in fasci, circolando per circa 1 0 ore e percorrendo 1 0 miliardi di chilometri. Inoltre il cablaggio (il sistema di cavi e tubi che collegano le varie parti) ha un lunghezza che può tranquillamente coprire la distanza Terra-Sole dieci volte. Tutto ciò è il frutto del lavoro di più di 1 0000 scienziati e ingegneri, provenienti da 500 istituti sparsi nel mondo. Tutto questo complesso, costituito dal tunnel LHC e da quattro rivelatori, ognuno predisposto all’osservazione di particelle diverse (ATLAS, ALICE, CMS E LHCb), è situato a una profondità variabile tra i 50 e i 1 50 metri. Ogni sua parte è stata costruita in luoghi diversi del mondo e, una volta pronte, gli ingegneri hanno dovuto far quadrare tanti, tanti conti. Tamara Vitacchio The Big Bang Theory Hi everyone! If you're wondering what this title means, I want to say that I'm not going to talk about science. Another question you're probably asking yourself could be: “If you don't speak of science what are you going to talk about?” Okay, I'll stop digressing. I want to talk about an American sitcom, called “The Big Bang Theory”, created by Chuck Lorre and Bill Prady.. This Sitcom is centered on five scientists, Sheldon Cooper, Leonard Hofstadter, both physicists and roommates, Howard Wolowitz, an aerospace engineer, Raj Koothrappali, an astrophysicist, and Penny, a waitress with the dream of becoming a famous actress and who lives opposite Sheldon and Leonard's apartment. The story starts when Penny moves in with Leonard and Sheldon, and Leonard falls in love with her. Their two different worlds (the scientist's and the waitress's) merge, and each of them brings something new to the other. The girl shows him and also the “science boys” a world beyond science, comics and sci-fi TV series, while the four boys help her develop her knowledge. Now I want to focus on the characters because I find them very interesting and funny. Let's start with Sheldon Cooper... sorry.. Doctor Sheldon Cooper. Sheldon believes he is more intelligent than people around him, but he has a big, actually a huge problem: understanding people's behavior and social conventions. For example he has issues with understanding sarcasm or people's relationships. He often manifests childish behaviors, many times he has proven himself not to be able to take care of himself, and he exploits people asking them favors as if it were a duty for them to accept. The next character is his poor roommate, Leonard, who is the only one who can stand - well, partially Sheldon's quirks. He even agreed to sign a contract among roommates imposed by Sheldon when he moved in, without really knowing what it would be like to live with him. He is in love with Penny, but he is too shy to tell her his real feelings and for a very long time he isn't able to ask her for a date. Maybe his shyness comes from his conflicted relationship with his mother, a neuroscientist. During his childhood she often used him for experiments about behavior, but never making any gestures of affection. The boy is the star of numerous essays and books which the mother published under the title "The disappointing son”. Another character is Penny, who is introduced as the stereotypical beautiful and stupid blonde, and who doesn't hesitate to use her beauty to get favors from the boys. Over time, she develops a sincere friendship with them. Moreover as time passes she appears to be more intelligent and to understand Leonard's hobbies and passions, like his love for comics or for star wars. Il Corradino Dicembre 201 4 passions, like his love for comics or for star wars. Then there's Howard, who has a great interest in women, and who also considers himself a great seducer, whereas the truth of the matter is that women, and who also considers himself a great seducer, whereas the truth of the matter is that women are disgusted by him. However at the end he marries a sweet microbiologist. Yeah, it sounds incredible that she has accepted to marry him! Okay, sometimes I'm a bit sarcastic, sorry. In reality Howard lives with his mother, and even if she's a bit oppressive he cannot separate from her, especially because his father abandoned them when he was eleven, so he is as sweet as a child. Then there's Howard, who has a great interest in women, and who also considers himself a great seducer, whereas the truth of the matter is that women are disgusted by him. However at the end he marries a sweet microbiologist. Yeah, it sounds incredible that she has accepted to marry him! Okay, sometimes I'm a bit sarcastic, sorry. In reality LINGUA 7 Howard lives with his mother, and even if she's a bit oppressive he cannot separate from her, especially because his father abandoned them when he was eleven, so he is as sweet as a child. And last but not least there's Raj, who's from India but he hates Indian food and has a typically American lifestyle. Raj also suffers from “selective mutism”: he can't talk in front of women, apart from his mother and sisters, if he isn't drunk. Actually he shouldn't date girls when he's drunk, because he ends up saying silly things which makes them run away. When he needs to say something to a woman he whispers it to Howard who says it out loud for him. The comic effect of this show is given by the contrasting diversity and the quirks of these characters. They say funny things, their jokes are intelligent, and the characters are in the end believable. Even if some critics don't like this sitcom, the fact that many people really enjoy it makes it one of the funniest sitcoms ever. I assure you that it's really worth watching. Alessandra Cinque Il coraggio di volare in alto In questo periodo mi capita sempre più spesso di incontrare persone che hanno smesso di credere nei propri sogni. Non parlo di sogni infantili, ma di desideri potenzialmente realizzabili, se si scegliesse di fare almeno un po' di fatica. Certo, io ho solo quattordici anni, eppure non riesco a capire come si possa abbandonare ciò che ci sta più a cuore e accantonarlo in qualche angolo dentro di noi, a volte ben nascosto, dimenticandosene. Quello che si dice, dopo aver smesso definitivamente di credere nei propri sogni, è che "si cresce, si capisce che la realtà è un'altra". Ma siamo proprio sicuri che la realtà sia un'altra? Conosco tante persone adulte che, con molta fatica ma senza perdere mai un briciolo di speranza, sono riuscite a fare dei propri sogni una realtà e sono felici davvero, perché non si sono arrese mai e, anche se sapevano che la strada era in salita, non ci hanno mai rinunciato. Mi piacerebbe che tutte le persone potessero sperimentare questa felicità; ma non possiamo stare fermi ad aspettare che ci cada dall’alto, dobbiamo rimboccarci le maniche e cominciare a fare qualcosa, perché i sogni diventano realtà solo se lo vogliamo davvero e se ci mettiamo d’impegno per realizzarli. E allora perché, se i sogni possono fare la nostra felicità, smettiamo di credere ad essi senza neanche provare ad inseguirli? Forse è la mentalità di questo momento, che ci dice che una vita va bene così, senza grandi desideri, che un po’ ci insegna a volare basso, senza chiederci che cosa potremmo vedere da un panorama più alto. Qualcuno può pensare che io sia solo una sognatrice, che non crede nell’importanza di essere razionali, ma non vorrei essere fraintesa. Anzi, credo che la razionalità ci aiuti a tenere i piedi ben per terra, ricordandoci che non dobbiamo avere troppo la testa fra le nuvole, perché altrimenti i sogni resteranno solo delle fantasie. Qualcun altro può invece pensare che queste siano solo parole,ed ha ragione. Ma, per l’appunto, saremo solo noi stessi a trasformare queste parole in realtà. Il più bel discorso del mondo non ha un gran valore se non è seguito dalle azioni. Ci vuole sempre qualcuno che ci provi. Chi sarà il primo? Sofia Marchesini 8 Il Corradino Dicembre 201 4 CRONACA DEL LICEO We want you! Cosa aspetti? Entra anche tu a far parte del Corradino! C'è sempre spazio per nuove idee e nuovi articoli, non essere timido, provaci! Aspettiamo solo te! Aiutaci a rendere il Corradino migliore! L a Re d a z i o n e Il potere delle parole Le parole hanno il potere di distruggere e di creare. Cit. Buddha Chi non ha mai sentito dire la frase “le parole feriscono più di una spada”? Questa frase non va intesa solo in senso metaforico, ma anche letterale. Certo, una parola non potrà mai lasciare una ferita fisica ad un corpo, ma provoca ferite più profonde dentro di noi. Esse non sono lacerazioni che si possono curare con una normale fasciatura, e spesso le cicatrici che restano sono profonde. Il genere di segni che ci si porta dietro per lungo tempo e, che prima o poi, torneranno a far male e si riapriranno. Ricordiamo che ciò che diciamo può uccidere, continuando a parlare in senso non solo metaforico. Perché alle volte parliamo e diamo alle nostre parole la forza di verità assolute. Altre volte, al contrario non valutiamo il peso di quello che diciamo, lanciando frecce avvelenate a chi ci sta ascoltando. E se cicatrici e ferite aperte iniziano a sovrapporsi numerose, si inizia a crollare, si scivola pian piano fino a quando, chi non è abbastanza forte, non ce la fa più, decidendo magari di farla finita. L’esempio dei danni del bullismo verbale, anche informatico, accompagna purtroppo la cronaca dei nostri tempi. Ovviamente non esistono solo scenari apocalittici, depressi e tristi, perché, se calibriamo bene pensieri e parole, possiamo donare anche sollievo o felicità. A volte basta sentire qualche parola di conforto per sorridere, per ritrovare la speranza in qualcosa alla quale faticavamo a credere ancora. Una volta fatte queste considerazioni, dobbiamo pensare a chi ci ascolta, o a chi legge ciò che scriviamo. Coloro che ci ascoltano non sono ‘dentro la nostra testa’, perciò non sempre capiscono esattamente cosa vorremmo dire e, se non prestiamo attenzione a comunicare con chiarezza il nostro pensiero, rischiamo di essere fraintesi. Spesso poi capita che, volendo trasmettere un messaggio per noi importante e che crediamo sia utile far sapere, usiamo parole che possono toccare la sensibilità di chi legge o ascolta o che possono risultare poco chiare. Ma ciò che è scritto non si può cambiare E può ferire, specie se non dà possibilità di replica. Le parole, per loro natura, generano altre parole, altri pensieri e non tornano più indietro, né possono essere controllate. Bisogna perciò ponderare bene ciò che stiamo per dire e, prima di aprir bocca, contare lentamente fino a dieci. La parola, in definitiva, è un'arma a doppio taglio, perché può darci un motivo per alzarci e allo stesso tempo può spingerci a terra. Possiamo arrivare ovunque attraverso l'uso di questa piccola magia, basta saperla usare coscienziosamente. Sì, la parola è una magia, alla fine non è quella che ha poteri su di noi? Fermatevi un momento a pensare: non è in base a ciò che ci è stato detto fin da bambini che regoliamo la nostra vita? Con questa piccola riflessione, miei cari ragazzi, vi saluto e vi ricordo che, come diceva Gorgia:”La parola è una grande dominatrice.” Alessandra Cinque Il Corradino Dicembre 201 4 SCIENZE 9 Parlando con lo zio Sheldon More 4 your brain IL COLORE DEL VUOTO Eccoci di nuovo qui! Non ho sentito di alcuno studente che si è suicidato dopo aver letto lo scorso articolo, nel quale dei fisici maltrattavano gatti innocenti. Quindi procediamo con i prossimi fenomeni assurdi! Allora ditemi, cari lettori, a cosa associate l’idea del vuoto? A parole come ‘nulla’ o a fatti che 'non accadono'? Sbagliato! In realtà il vuoto è più movimentato di quanto lo siano le poste alle sei del pomeriggio, quando la gente esce dal lavoro e, bloccata nel traffico, all’improvviso fa inversione di marcia perché si ricorda delle tremila bollette da pagare e così l’orizzonte degli eventi, in particolare quello del ritorno a casa, si allontana inesorabilmente. La domanda posta durante una lezione di fisica è stata: “Prof. il vuoto ha un colore?”. La risposta, che ovviamente sembrerà assurda, è sì. Perché? Parto dal concetto di energia del vuoto per farvi capire meglio. L'energia del vuoto è una energia presente in uno stato latente nello spazio anche quando apparentemente non c'è alcuna presenza di materia. E' una conseguenza delle leggi della meccanica quantistica; esse dimostrano che in un intervallo di tempo abbastanza piccolo l'incertezza nella determinazione dell'energia è invece molto grande, cioè non siamo in grado di stimare se e quanta energia sia presente in quella frazione di tempo, e se anche riuscissimo a determinarla avremmo un errore molto grande in questa determinazione. Questo fa sì che in un certo volume di spazio, in ogni istante l'energia non possa essere nulla. La teoria mostra che questa energia si "materializza" durante la formazione di coppie elettrone-positrone che si formano e distruggono continuamente. Ovvero, detto in modo più semplice, un elettrone e la particella che ha la sua stessa massa ma carica positiva, detta appunto positrone, si materializzano dal nulla, interferiscono tra di loro e poi si sommano annichilendosi , dando cioè come risultante dalla loro somma zero (è come dire 1 +(-1 )=0). Questa è la parte che riguarda l’energia del vuoto. Tornando al momento in cui le due particelle interagiscono tra di loro, esse si scambiano onde elettromagnetiche. Qual è uno degli esempi più comuni di onda elettromagnetica? La luce! La luce, che è un’onda che viaggia nel vuoto, l’unica da noi visibile , si suddivide in colori; quindi possiamo affermare che in questa frazione di tempo il vuoto assume un colore! Che colore? Se qualcuno vuole tentare l’esperimento me lo faccia sapere! Parlando sempre di vuoto, qualche piccola curiosità. Gli atomi sono fatti al 99,9999999 e qualche altro nove per cento di vuoto, il che vuol dire che, ad esempio, se concentrassimo tutta la materia che compone la specie umana otterremmo circa una zolletta di zucchero. Ancora, vuoto è quello che non possiamo vedere? Non esattamente. L’universo è composto al 1 7% da materia come noi la conosciamo, e al restante 83% da materia oscura ed energia oscura. Non sappiamo cosa siano o come trovarle, ma sappiamo che sono la fibra che tiene unito il nostro universo, presenti, guarda caso, in grandi quantità nel vuoto. Parlando di zero assoluto, ovvero della temperatura che in linea teorica ci dovrebbe essere nel vuoto, questa temperatura (-273,1 5 °C) è la temperatura sotto alla quale le leggi fisiche perdono significato. Questo perché tecnicamente a quel valore le particelle che compongono la materia smettono di muoversi e quindi di possedere energia. Solo le onde possono viaggiare nel vuoto, perché trasportano energia in particelle prive di massa (l’energia del vuoto!). Una piccola notizia conclusiva: sapete che, per ogni possibilità di scelta su cui prendete una decisione, un nuovo universo viene creato, secondo la teoria del multiuniverso? E che sempre secondo questa teoria esistono migliaia di universi in cui miliardi di persone stanno concludendo la lettura di questo articolo con gli occhi fuori dalle orbite, proprio come state facendo voi adesso? Tamara Vitacchio 10 CINEMA Il Corradino Dicembre 201 4 Club di Astronomia "Le stelle intorno alla bella luna celano il volto luminoso quando, al suo colmo, più risplende sopra la terra." Saffo Così vogliamo invitarvi a conoscere o approfondire questa materia, per partecipare a questo club non si deve essere provvisti di telescopi o apparecchi specifici, ma di passione e voglia di imparare. Puoi iscriverti inviando una mail al seguente indirizzo: [email protected] Buon divertimento! Interstellar REGIA: Cristopher Nolan Vi sono infatti passaggi estremamente tecnici che richiedono grande attenzione. Il film è basato CAST: Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Michael interamente sulle teorie scientifiche dell’astrofisico di Caine, Jessica Chastain, Casey Affleck, fama mondiale Kip Thorne. Grazie ai suoi studi, si è stati Matt Damon, Mackenzie Foy, Wes Bentley, Timothèe capaci di rappresentare un buco nero come mai Chalamet, John Lithgow nessuno era riuscito, dandogli forma con assoluta precisione. GENERE: Fantascienza Ben 66 minuti di scene sono state girate con un particolare tipo di pellicola, usata in precedenza TRAMA: In un futuro imprecisato, le risorse terrestri si esclusivamente per girare documentari. Questa stanno per esaurire. Una malattia sconosciuta che si permette di avere immagini alla massima definizione nutre di azoto sta divorando quasi ogni coltura, tranne il riproducibile e, secondo il regista, molto più avvolgenti e granoturco che è diventato l’unica fonte di cibo avvincenti del 3D. Effettivamente alcune scene hanno un disponibile. fascino visivo eccezionale, come ad esempio Cooper (Matthew McConaughey), ex pilota della NASA e l'attraversamento del buco nero. Per tale motivo il film è vedovo da parecchi anni, vive con suo padre (John distribuito solo in 2D. Per quanto riguarda invece la Lithgow) e i suoi due figli Murphy (Mackenzie Foy) e colonna sonora, le musiche di sottofondo, Tom (Timothèe Chalamet). Dopo avere accidentalmente principalmente d'organo, sono di Hans Zimmer, giunto trovato una base segreta della NASA, intrapenderà con alla sua quinta partecipazione con il regista. un gruppo di altri tre scienzati e i robot TARS e CASE un La trama porta alla luce una domanda che riflette spesso viaggio in una remota galassia, sfruttando un wormhole la vita di molti: rimanere sempre vicini ai propri cari o (un cunicolo spazio-temporale) nei pressi di Saturno per seguire il destino e, in questo caso, provare a salvare il cercare un nuovo pianeta in grado di ospitare la vita e mondo con la quasi totale certezza di non tornare mai salvare l'umanità . Non tutto però andrà secondo i più? I temi della famiglia e della figura paterna nel film piani... sono molto forti e soltanto alla fine Cooper si renderà conto di quello che era il suo reale desiderio. Nel film si CRITICA: Cristopher Nolan, reduce dalla trilogia de “Il legge anche un vero e proprio inno all'amore: l'unico cavaliere oscuro” e “Inception”, esce nelle sale con un bene che è più forte delle dimensioni, della gravità, del film attesissimo e ricco di aspettative. La pellicola prende tempo e della morte e che accomuna qualsiasi essere in dichiaratamente spunto da “2001 : Odissea nello spazio”, ogni galassia dell'universo. Anche se il finale ma a differenza del capolavoro di Stanley Kubrick, Nolan eccessivamente sentimentalista non convince e suo fratello Jonathan vogliono costruire una pienamente. sceneggiatura ricca di ingranaggi e di una complessità impressionante. VOTO: 3,5 /5 Giovanni Brazzale Il Corradino Dicembre 201 4 MUSICA 11 Musica: un'amica Musica: un'emozione Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, SI. Sette note. Quel battere e levare che crea una magica melodia. Quella melodia che ci culla, ci sveglia, ci sprona, ci addolcisce, ci rallegra, ci fa riflettere. Un’amica nella quale speriamo di trovare una soluzione ad un grattacapo o un sorriso ad un torto. Sembra quasi una figura astratta, un amico immaginario che cerchiamo continuamente, per confidarci, sfogarci, piangere e ridere. Quante volte ci immergiamo nella musica? Il più delle volte ci rifugiamo in essa, come se fosse un guscio che ci protegge e ci nasconde da ciò che accade all’esterno. In un posticino tranquillo, da soli, le cuffiette alle orecchie, la musica che suona, invade il nostro corpo, scorre nelle vene e arriva al cuore. Ognuno di noi ha il proprio genere musicale che lo rappresenta e nel quale si identifica. Perché ognuno ha la propria personalità e il proprio carattere. Ascoltando una canzone possiamo trovare parole che non riusciamo a dire, una dichiarazione che non riusciamo a fare, il coraggio che non sempre abbiamo. E la musica può donarci la forza, può darci la grinta e la motivazione per affrontare una nostra sfida. Certo, per alcuni essa è una magia falsa, inesistente, un nulla. Forse per certe persone non significa emozioni o sentimenti, ma è un semplice brusio di sottofondo, composto da suoni magari anche fastidiosi. Caporedattore Co-caporedattrore Impaginazione Correttori di bozze Redazione Responsabile Stampa Tiratura Ma, in un rapido sondaggio, svolto tra amici e familiari, è risultato che più del 90% delle persone ha bisogno della musica e ne sente la necessità per poter vivere meglio. Quindi essa è molto presente nella vita delle persone; in quella comunitaria, ad esempio in una compagnia di amici, ma anche nella vita privata, in quel nostro solitario silenzio. Come si suol dire, il mondo è bello perché è vario. E accanto a coloro che non amano la musica e a coloro che l'amano, ci sono anche quelli che vivono per la musica. Pensiamo ad un qualsiasi cantante, ai suoi musicisti, alla sua band, al suo backstage, alle luci, al palco, al pubblico, al concerto. Il concerto: quel momento magico che racconta con le parole delle canzoni e con le note degli strumenti tutto ciò che il cantante pensa e vuole esprimere. Egli può cantare una canzone d’amore, può esprimere la sua rabbia e il suo pensiero contro la società o può semplicemente regalare al pubblico la sua musica. Ma ricordiamoci che un concerto, con le sue parole e le sue melodie, vuole sempre donare un messaggio al pubblico, ai fans che amano quella band e spendono una serata, e dei cari soldini, per godersi la sua musica e le sue parole. Ci sono concerti che riuniscono intere generazioni, dai nonni, ai figli, ai nipoti; perché certa musica non muore mai. L’emozione che una canzona dona non cambia neanche quando a dividerci c’è una differenza di cinquant’anni. Perché la musica è sempre emozione. Martina Corrà Tamara Vitacchio Cinque Alessandra Rio Afsana, Matilde Coquinati, Martina Pierin, Giulia Tollero Corrà Martina, Di Gifico Giulia, Maino Sofia, Peron Natscia, Valle Filippo Afsana Rio 5BS, Boscato Giada 1 ACLA, Brazzale Giovanni 1 ACLA, Brusardin Camilla 1 ACLA, Capozzo Lara 2BL, Carraro Pietro 1 AL, Cinque Alessandra 3AL, Coquinati Matilde 5CL, Corrà Martina 2CL, Dakic Stefan 2ASA, Di Gifico Giulia 4AS, Faccin Marco 1 ACLA, Ferrando Giulia 2BL, Ferrando Marta 2AL, Ghirardello Sofia 2AL, Girotto Claudia 3ACLA, Maino Sofia 3ACLA, Manzardo Matteo 2ASA, Marchesini Sofia 1 ACLA, Peron Natascia 2ASA, Pierin Martina 2ACLA, Resistente Sara 2BL, Tollero Giulia 5ASA, Turle Rachele 1 ASU, Valle Filippo 3AS, Vitacchio Tamara 5BSA, Zanandrea Irene 2ACLA, Zanone Sofia 2AS prof. Luisa Salmaso Esterni 500 copie L a C O RRe d a z i o n e ! 12 Il Corradino Dicembre 201 4 CRONACA DEL LICEO Ma che male c'è se... Passeggiavo per Thiene, senza una meta. Pioveva, ma avevo un'incredibile voglia di gelato e mi sono detta “Ma che male c'è se ne compro un po'?”. C'ho pensato un po' su e ho notato che spesso ci chiediamo “che male c'è se faccio questo? E quest'altro?”. Per curiosità ho fatto un minisondaggio e a quanto pare tutti hanno un proprio “Ma che male c'è se...”. Queste domande appartengono alle categorie più disparate. La varietà è tanta che si va da quelle più filosofeggianti a quelle sui problemi di cuore, dalle citazioni di libri a quelle più anticonvenzionali e qualunque altra ne possiate immaginare. Ne ho raccolti molti, ma quelli che più mi hanno colpito sono questi: “Ma che male c'è se desidero? Anche se questo significa soffrire...”, cosa posso dire di quest'affermazione se non che è una grande verità? Desiderare qualcosa spesso fa soffrire perchè ciò che vorremmo non è sempre raggiungibile. Il desiderio però può portare gioia e dare soddisfazione. Dobbiamo essere consapevoli di quanto impegno richieda rendere realtà i nostri sogni, solo con una grande voglia di fare potremo raggiungere i nostri obbiettivi. “Ma che male c'è se arriva la notte? Perchè le stelle non possono brillare senza oscurità...” Spesso ci sembra di brancolare nel buio, di camminare lungo una strada piena di ostacoli insormontabili, mentre non ci rendiamo conto che già illuminiamo questo buio con la forza che abbiamo dentro e brilliamo non solo per noi ma anche per tutti coloro che ci sono accanto. “Ma che male c'è se qualche volta le persone non rispondono ad una domanda? Perchè a volte questo silenzio parla più di mille parole...” Il silenzio è forse il suono di più difficile interpretazione ma può dire molto di una persona. Spesso basta uno sguardo per esprimere qualcosa di tanto speciale da non essere esprimibile a parole. “Ma che male c'è se non ho un fidanzato? Se non seguo le mode? Se non mi interessa avere l'ultimo modello di iPhone?”, andare controcorrente viene da molti visto come qualcosa di negativo, io penso che invece bisognerebbe essere grati a chi ha il coraggio di essere diverso dalla massa, di essere se stesso. Accanto a queste domande importanti ce n'è sono anche di più semplici come “Ma che male c'è se oggi non ho voglia di studiare per il compito della prossima settimana? Se mi arrabbio un po' quando mi parlano mentre sto ascoltando musica con le cuffie? Se voglio parlare con te? Se ho amici più vecchi di me?”. La verità è che a volte ci poniamo molte domande che a ben vedere non hanno un esatto senso logico. I nostri “Ma che male c'è...” sono segnali che dovremmo provare a spegnere le nostre ansie e ascoltare noi stessi e i nostri stessi istinti, sempre con rispetto per gli altri, ma senza fermarci, tanto meno di fronte alle prime insicurezze o sfiducie. Natascia Peron U2 Chi non conosce o almeno ha mai sentito il nome di questa band? Gli U2 sono un gruppo musicale irlandese che dalla lontana formazione nel 1 976 ad oggi è sempre rimasto ai massimi livelli. Nella loro carriera hanno venduto più di 1 70 milioni di dischi e hanno vinto ben 22 Grammy Awards, premio che è praticamente l'equivalente musicale degli Oscar! I quattro componenti del gruppo, tra cui i mitici Bono e The Edge oltre ad Adam Clayton e Larry Mullen Jr, sono rimasti invariati durante l'intera carriera. Questo è assolutamente un punto di forza di cui pochi si possono vantare e che li rende più complici e coesi nei loro obbiettivi. Quella degli U2 è stata una carriera tanto musicale quanto "sociale". Parlando di "carriera sociale" mi riferisco al loro impegno in tutte le attività, campagne e battaglie a cui il gruppo si è dedicato parallelamente alla produzione artistica. Con il loro ultimo album "Songs of Innocence", da cui è stato tratto il singolo "The Miracle" di Joey Ramone, si sono confermati dei grandissimi della musica. Lavorare attivamente per più di 30 anni nel panorama del rock significa incontrare nuove generazioni, i cui gusti cambiano più in fretta di quanto non si immagini. Queste nuove generazioni però non hanno decretato la fine e lo scioglimento del gruppo. Anzi, Bono e compagni sono riusciti ad incantare continuamente anche i più giovani. Il segreto di questo interminabile successo è probabilmente la grande capacità di rinnovamento Il Corradino Dicembre 201 4 insita nello stile stesso della band. Ciò gli ha permesso di restare al passo con i tempi e di crescere assieme alle sempre nuove aspettative delle persone. Nonostante sia impossibile cercare di ricreare l’entusiasmo e l’energia della band ai suoi esordi, la cura dei dettagli e la profondità dei temi non possono fare a meno di colpire i vecchi fan e di catturarne di nuovi. Lo stesso Bono spiega che le nuove canzoni nascono da una ricerca e una preparazione sul piano psicologico per tornare alle origini, ma senza mai ripetersi. Sarebbe bello allora riuscire a rendere nostro questo MUSICA 13 carattere di rinnovamento, evoluzione, crescita e ricerca personale. Nella vita ci possono essere tantipunti di partenza, ma poi tocca a noi riunirli per creare e arricchire ciò che siamo. Più importante ancora è il fatto che questo non ha fine: non smetteremo mai di conoscere e crescere, c'è sempre qualcosa da imparare, scoprire e inventare. "...I wanted to be the melody above the noise, above the herd..." cit. "The Miracle" Giulia Di Gifico Il giro del calcio Dopo il pareggio, a dir poco sofferto, di Italia - Croazia al San Siro di Milano lo scorso 1 6 novembre, sorge spontanea una considerazione: è giunta ormai la fine di un ciclo dominato da Italia, Germania, Brasile, Argentina, Inghilterra e Olanda a favore di squadre minori come Croazia , Colombia, Belgio e Svizzera? O anche degli USA, dove il calcio, da sport considerato esclusivamente femminile, sta ora pian piano acquisendo un ruolo sempre più centrale nella rosa degli sport del popolo americano? O della Bosnia che dopo i conflitti degli anni ’90 sta cominciando a sfornare un elevatissimo numero di talenti, riuscendo a qualificarsi per la prima volta a un Mondiale? Sono queste le squadre emergenti che soppianteranno le “vecchie“? Sinceramente penso di no. O, meglio, non è ancora arrivato il momento per queste nuove squadre, ma ciò non toglie che tra un paio di decenni esse possano magari contendersi seriamente il titolo mondiale e continentale. Da non sottovalutare le squadre africane, le quali, semisconosciute fino alla metà degli anni ’80, sono cresciute davvero molto, tanto da far diventare la Coppa d’Africa un evento di notevole spessore nel panorama calcistico mondiale; nel 201 0 il Ghana ha sfiorato la semifinale del Mondiale perdendo ai quarti una partita dalle mille emozioni, giunta ai calci di rigore contro un Uruguay tornato in grandissima forma negli ultimi anni. I calciatori africani, poi, sono diventati uomini-chiave in alcune big europee. Un esempio è Didier Drogba (trascinatore del Chelsea nella conquista della Champions League del 2011 201 2) o Samuel Eto’o, indiscusso punto di riferimento nella conquista dello storico triplette (vittoria del campionato nazionale, della coppa nazionale e della UEFA Champions League) dell’ Inter di Mourinho nel 201 0. Un altro argomento che negli ultimi mesi sta facendo discutere molto gli Italiani è rappresentato dalle deludenti prestazioni dei club nelle competizioni europee. Le principali squadre dello Stivale non riescono ad affermarsi nel panorama europeo. Team come Juventus e Roma, che dominano con relativa facilità il campionato italiano, considerato tra i più difficili del Globo, vengono umiliati da squadre come Galatasaray, Copenagen e Benfica e distrutte dal Bayern Monaco (basti pensare allo sconcertante 1 -7 rimediato dai giallorossi lo scorso 21 ottobre); per non parlare inoltre di Inter, Napoli, Lazio e Fiorentina che sono costrette ad arrendersi in Europa League a squadre di medio-basso livello. Apparentemente, quindi, il livello del nostro calcio sembrerebbe seriamente compromesso. A mio avviso però tutto ciò è soltanto segno di un breve periodo di riassestamento, dopo i numerosi successi nella storia delle squadre italiane, pronte a ritornare in caput mundi più forti di prima. Giovanni Brazzale 14 CUCINA Il Corradino Dicembre 201 4 Quattro amiche e un paio di ricette Bentornati amici cuochi! 3 uova Anche per questo numero abbiamo deciso di proporvi delle semplici e sfiziose ricette, che potrete preparare in compagnia di amici. Ovviamente queste deliziose ricette sono state prima sottoposte ai palati sopraffini di cavie esperte (OUR PARENTS). Ma adesso accendete il forno ed ecco le nostre ricette: 1 bicchiere (1 25ml) di olio di semi 1 bicchiere (1 25ml) di sciroppo di menta Una bustina di lievito Cioccolato fondente Procedimento: Iniziate separando in due terrine diverse i tuorli d’uovo e gli albumi, lasciando quest’ultimi da parte. Mescolate assieme ai tuorli lo zucchero, lo yogurt, l’olio, FOCACCE CON POMODORINI O ROSMARINO: le due tipologie di farina, il lievito e infine lo sciroppo di Ingredienti: (per quattro persone) menta. 500 g di farina bianca tipo “00” Montate a neve gli albumi e incorporateli al resto 25 g di lievito di birra dell’impasto. Così facendo la torta verrà più soffice. 50 g di burro Imburrate e infarinate la teglia , versate il composto e Olio extra vergine di oliva cuocetelo a 1 80° per circa 40 minuti. Un cucchiaino di sale Una volta cotta la torta lasciatela raffreddare; intanto condimento: (a scelta) sciogliete a bagno maria del cioccolato fondente, pomodorini ciliegina o rosmarino aggiungendo qualche goccia di latte. Versate la glassa origano sulla torta e cospargetela di farina di cocco. Mettete il olio tutto il frigorifero e gustatevela il giorno seguente in sale compagnia delle vostre amiche tra una chiacchiera e l’altra, rallegrando così il vostro pomeriggio! Procedimento: Sciogliete il lievito in poca acqua; aggiungete la farina, il PIADINE: burro e il sale e lavoratelo fino ad ottenere una pasta di Ingredienti: media consistenza. 250 gr farina, 11 0 gr acqua , 1 cucchiaino di sale, 40 gr Fate riposare l’impasto in ambiente tiepido coprendolo burro morbido con uno strofinaccio appena umido per circa 45 minuti (più lievita, più morbida viene). Procedimento: Se volete condire la focaccia con i pomodorini, tagliateli Fare una fontana con la farina mettere il resto degli e aggiungete un po’ d’olio, sale e origano in una terrina a ingredienti al centro e impastare tutto fino ad ottenere parte. Successivamente stendete la pasta in una teglia una pallina morbida e omogenea. oliata, conditela con i pomodorini o con il rosmarino ben Dividere l’impasto in 4 palline e stenderle con il lavato e lasciatela lievitare per altri 30 minuti. mattarello sottili. Completate il tutto con un pizzico di sale ed un filo d’olio, Scaldare una padella antiaderente e mettere un disco di infine infornate 1 5 minuti a 200° (a forno caldo) piadina, quando si sono formate delle bolle girarla, Servite questo gustoso antipasto tagliato a quadratini e farcirla a piacere e arrotolarla su se stessa. farete così una bella figura di fronte ai vostri amici e parenti! Speriamo che le nostre ricette vi siano utili e che rendano ancora più divertenti e interessanti le vostre ore TORTA CIOCOCOCCOMENTA: passate ai fornelli. Mi raccomando se vorrete evitare Ingredienti: spiacevoli conseguenze al termine dei vostri esperimenti 300g di farina in cucina, rimboccatevi le maniche e riordinate tutto! 4 cucchiai di farina di cocco 200g di zucchero Un saluto da Cappozzo Lara, Ferrando Giulia e 1 vasetto di yogurt al cocco Marta, Resistente Sara Il Corradino Dicembre 201 4 IPSE DIXIT 15 Ipse Dixit Stud: Se hai sangue dal Prof: Beh, vi faccio due Prof: Per casa scrivi 1 00 Prof: Avete finito di fare naso tira su la testa! compiti scritti prima dei volte “Non devo muggire in Prof: Ma va’! Se tiri su la consigli! classe”! testa ti va il naso nei Stud: Il compito normale e polmoni! quello di recupero! Stud1 : Mi lasci un po' di succo? Giusto un culo... un Stud: Una volta eravamo Prof: Guardate bene, per coulomb! nella vecchia sede e mi me c'è una frase in Stud2: Succo alla pera... ricordo che abbiamo sentito quell'errore! un ampere! suonare i LOST! Prof: Coulomb! E per Prof: Dalle un coulomb di Prof: Lost... Son qua da prendere 6 qua bisogna ampere! vent'anni più di te e non so averne tanto! chi siano! Lost, Lost... Ma se Stud (guardando il gai persi?! Prof: Come lo sacchetto di caramelle sul dimostreresti? banco del compagno): Mi fa Prof: “Cogito ergo sum”, Stud: Con i conti... male all'animo! penso quindi sono... Prof: Ah, non con i Stud1 : Ma non è ego? marchesi? O i prìncipi? Prof: Secondo Prof: No... Schopenhauer l'uomo Stud1 : Ma sì! Tipo quando Stud: Io ho i ricci, non nasce sfigato, vive sfigato... uno è EGOista pensa solo a posso spazzolarmi i capelli! Stud (imitando la voce di sé stesso! Prof: Eh, mi spiace! Ma non Baz di Colorado): E poi Prof: ... Ecco, in questi casi penso che lo spazzolarti i muore! Cartesio avrebbe tirato fuori capelli sia argomento Prof: Esatto! Quindi è il manganello e tu non d'esame! sfigato uguale! avresti più potuto... Stud2: Cogitare! Prof: In Giappone ci sono Stud (parlando dello isole interamente abitate da chignon della compagna): Prof: Stud, non mangiare in macachi... qui invece ci Cos'è quel nido che hai in classe! Mi fai venire fame! sono i macachi senza isole! testa?! casino?! Stud: Un attimo solo! Stud: Sto dando la vita per la matematica! Prof: Ma mica la vuole! Stud1 : UE venne quindi proibita la caccia di frodo. Stud2: E Gollum non ce lo metti?! Stud1 : Ha scelto Tristano perché è richiamo di triste. Stud2: In realtà è un alcano tristeU Stud1 : Un elettrone che va a caccia di elettroniU Stud2: E’ il fenomeno del polimero cannibalismo! Stud: Non riesco a leggere, ho la bocca infelpata! Stud: Se non ci sono mele non c’è gravità. Nuovissimo Blog! Il Corradino è sempre avanti e si tiene sempre aggiornato, e da oggi ha un blog tutto nuovo! Seguici anche lì per approfondimenti e articoli extra, l'indirizzo è il seguente: http://ilcorradino.altervista.org/ Non perderti il Corradino, resta sempre collegato! Un saluto a tutti e i più lieti auguri, L a Re d a z i o n e 16 Il Corradino Dicembre 201 4 FUMETTI Sudoku