Nuovi candidati A noi la scelta!
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Nuovi candidati A noi la scelta!
Il Corradino Novembre 201 3 Copia gratuita IL GIORNALE DEGLI STUDENTI DEL LICEO F. CORRADINI DI THIENE HOME CINEMA CUCINA PROSSIMAMENTE La grande vasca di Hushpuppy La ricetta di zia Lucy Sondaggio: settimana corta? CONTINUA A PAG.1 2 CONTINUA A PAG.1 7 Nuovi candidati A noi la scelta! EDITORIALE Chi non muore si rivede di Rebecca Montresor di Emilio Grazian Decide your future o Lista Megafono? Un'intervista esclusiva ai candidati rappresentanti d'istituto 20132014. Chi volete votare? Se non avete idee chiare, forse quest'intervista vi aiuterà nella scelta... CONTINUA A PAG.2 MONDO È successo nel mondo, vicino e lontano di Isabella Zanellato CONTINUA A PAG.5 I mesi di Settembre e Ottobre non sono stati importanti solo per noi studenti, che abbiamo appena iniziato un altro nuovo anno scolastico, bensì sono stati anche ricchi di eventi di notevole portata storica in vari ambiti. Vediamone alcuni... CONTINUA A PAG.8 Intervista alla Preside di Rebecca Montresor e Lucia Rizzardo CONTINUA A PAG.6 SEMPRE IN QUESTO NUMERO... Il registro elettronico: a gennaio la svolta Io sono superpippio Katherine Mansfield La Chicca su...La Rossa del Cavallino Rampante I ragazzi di De Andrè Sapevate che...? Empire of The Sun Ipse dixit e altro... di Sofia Maino e Claudia Girotto a pag. 1 0 di Isabella Zanellato a pag. 11 di Gianantonio Vecelli a pag. 1 3 di Zoe a pag. 1 4 di Dario Manfron a pag. 1 6 di Federica Grassi a pag. 1 5 di Rio Afsana a pag. 1 2 REDAZIONE, INFORMAZIONE E RECAPITI A PAG. 5. IL CORRADINO è una pubblicazione autofinanziata e autoprodotta dal Liceo "F. Corradini" via Milano 1 , 3601 6 Thiene (VI) VIETATA LA VENDITA 2 Cronaca del liceo Il Corradino Novembre 201 3 Nuovi candidati! A noi la scelta! DALLA PRIMA Sono alle porte le elezioni dei rappresentanti degli studenti nel Consiglio d’Istituto. Il Corradino vi presenta le 2 liste: “Decide your future” con Paolo Agnolin, Veronica Franzan, Stefano Peschiutta, Martina Forestan, Stefano Franzon. “Lista megafono: dai voce alle tue idee”, con Giacomo Montaldi, Francesca Trevisi, Nicola Auteri, Vanessa Quaresima. ( versione integrale pubblicata sul blog http://ilcorradino.blogfree.net/) Lista “Decide your future” interessante da proporre in assemblea. Presentatevi in circa 1 0 parole... vai al blog per le risposte. Domanda scontata: ma perché vi siete candidati? ...vai al blog per le risposte. Avete qualche hobby? ...vai al blog per le Come reagireste a una non elezione? risposte. Dateci un commento sull’assemblea di presentazione delle liste. Martina: Mi dispiacerebbe molto perchè, come Siamo competitors molto diversi. L’altra lista è formata da persone simpatiche ed in gamba, con uno stile molto deciso ma abbastanza aggressivo, il che ci fa un po’ dubitare delle loro capacità di rappresentanza. Ci sembra che abbiano un programma meno studiato e concreto del nostro anche se hanno comunque delle proposte interessanti per la comunità scolastica. ho già detto, ci tengo molto, ma se venissero eletti altri della mia lista, sarei comunque tanto contenta per loro. Stefano F: Mi sentirei comunque soddisfatto e contento di aver collaborato con persone molto valide e augurerei comunque buona fortuna alla lista “Frankestain” che si formerà ( perchè formata da vari pezzi n.d.r.) Paolo: Mi dispiacerebbe ovviamente, ma la accetterei perchè sicuramente gli studenti sceglieranno delle persone valide. Se non venissi eletto ci terrei comunque a dare una mano ai rappresentanti eletti. Stefano P: Sarei dispiaciuto, ma comunque soddisfatto di quello che ho fatto e se non sarò eletto sarò comunque disposto a dare una mano ai futuri rappresentanti Veronica: Candidandosi uno mette in conto di non essere eletto. E’ comunque un'esperienza importante che ho fatto e in ogni caso, anche se non verrò eletta, ci sarò sempre per i futuri rappresentanti se avranno bisogno di me! Come agirete quando inevitabilmente le liste si uniranno? Due cose da tenere e due da buttare del nostro Liceo. Ci è piaciuta un sacco. E’ stata il risultato di un buon lavoro di preparazione. Ci siamo ben presentati anche se non tutto il nostro messaggio è stato ben spiegato e quindi ben recepito. Abbiamo anche ricevute delle critiche ma ci sembra una cosa normale. Descriveteci con 3 parole i membri della vostra lista...vai al blog per le risposte Come vedete l’altra lista? E’ giusto mettere insieme i vari programmi: sono comunque tutte cose che possono giovare al Liceo. Dovremo tutti agire per il bene della scuola e anche se abbiamo pareri contrastanti su alcune cose dovremo metterci assieme nell'ottica del bene di tutti gli studenti. Fatte le elezioni, quindi, ci troveremo a tavolino e decideremo cosa sarà più produttivo e Martina: Da buttare sicuramente la distanza tra le due sedi perché sembriamo due scuole divise quando invece siamo un unico Istituto. E butterei gli insegnanti che stanno qui per coprire un posto e non per passione. Da tenere invece tutti gli studenti perché ho conosciuto tante belle persone e anche le attività Il Corradino Novembre 201 3 extrascolastiche, come il teatro, perchè creano un buon clima tra le persone. Stefano F: Da tenere lo spirito di appartenenza, perchè secondo me, anche se siamo separati, c'è una certa unità di pensiero tra gli alunni del Corradini, un'altra la preparazione formativa che offre il Liceo; da buttare la disorganizzazione delle comunicazioni mentre da rivalutare sarebbe il riunire le sedi . Paolo: da tenere la buona preparazione del Liceo e lo spirito di alcuni che attraverso lo studio riescono a crescere e a dimostrare che questa scuola aiuta anche nella crescita personale dei suoi studenti; da buttare la separazione delle sedi e l'ostilità di alcuni professori nei confronti delle attività extrascolastiche. Stefano P: Vorrei che fossere state mantenute le gite sportive (Sappada, ad esempio), lo spirito di appartenenza al Corradini, che non significa ‘quattro mura scolastiche’, ma qualcosa che ti porti avanti e che ti segna per tutta la vita; da buttare invece l'equipaggiamento delle aule di fisica allo scientifico! E la distanza fra gli studenti a causa delle sedi separate. Veronica: da tenere le attività extrascolastiche come teatro, LiberaMente, Leonardo e la preparazione che il Corradini ci offre, cambierei invece la disorganizzazione tra le sedi e la paura del cambiamento e dell'innovazione. Che cosa volete dire agli alunni? Martina: Votatemi! Ahah si, beh votatemi e lo motivo con il fatto che potrei dare loro tanto. Stefano F : Partecipate attivamente attivamente all'organizzazione della scuola e non vivetela solo come un luogo in cui siete obbligati a venire. Paolo: Gli alunni devono capire l'importanza di queste attività di rappresentanza e coglierne tutte le opportunità: non servono solo a perdere lezione! E inoltre Decide your future! Steafano P: Vivete la scuola non solo come un impegno, ma come un percorso formativo a 360° e, quando dovrete votare, pensate a quali sono le proposte che vi daranno qualcosa di più del 'normale’ regalando tanta ricchezza. Veronica: siate partecipi nella vita della scuola ed esprimete le vostre opinioni per migliorare l'oggi e il domani. Cronaca del liceo 3 Molti hanno contestato la vostra decisione di confrontarvi sul vostro programma con la Preside “con l’arroganza e la presunzione di essere eletti”... Come rispondete? Martina: Noi siamo andati solo per sottolineare quanto le nostre proposte fossero già programmate, volevamo far capire agli studenti quanto siamo sicuri nelle nostre assemblee. Stefano Franzon: Sicuramente non volevamo passare come i “raccomandati”, ma proporre solo assemblee fattibili e non utopiche e demagogiche. Paolo: Nel momento in cui uno si candida lo fa per essere eletto e se viene eletto deve realizzare le proposte. Andando dalla preside ci siamo assicurati circa la fattibilità delle nostre idee, dando ancora più concretezza alle nostre proposte. Stefano P.: Abbiamo ragionato nell'ottica di dare garanzie. Prima di contattare gli ospiti eventuali abbiamo chiesto conferme alla Preside, che ci ha confermato tutto, così da poter offrire sicurezza anche agli ospiti. Mi dispiace che sia passato questo messaggio negativo su di noi: volevamo solo fare le cose fatte bene. “Lista megafono: diamo voce alle tue idee” Presentatevi in circa 1 0 parole...vai al blog per le risposte. Avete qualche hobby? ...vai al blog per le risposte. Dateci un commento sull’assemblea di presentazione delle liste. E’ stata costruttiva, divertente e soddisfacente. Per noi più impegnativo il confronto col triennio e più soddisfacente quello col biennio. ci sono state anche varie critiche ma sono importanti i confronti di idee tra studenti. Ci sembrra che l’altra lista fosse molto organizzata e che ci tenesse a mostrare di voler fare un buon lavoro. Descriveteci con 3 parole i membri della vostra lista...vai al blog per le risposte. 4 Come Il Corradino Novembre 201 3 Cronaca del liceo vedete l’altra lista? Come agirete quando inevitabilmente le liste si uniranno? Siamo molto contenti e lo vediamo come qualcosa di molto interessante perchè dopo l'esperienza dello scorso anno abbiamo visto come l’unire i programmi faccia veramente il bene degli studenti. È una cosa inevitabile quindi le nostre idee verranno integrate con le loro, è giusto così. Ci metteremo a tavolino e discuteremo su cosa proporre. una cosa che manca secondo me è una figura di tutor da parte degli alunni più vecchi nei confronti di quelli più giovani. Francesca: Da cambiare, la poca voce che hanno gli studenti e la scarsa libertà di scelta; da tenere invece liberamente e anche l'assemblea di accanto a silvia. Vanessa: da tenere la lectio brevis e le attività extrascolastiche come Leonardo, gemellaggi, gite, incontro in carcere e certificazioni di lingua; da buttare invecegli edifici deprimenti, come la sede nuova che -sarà anche bellissima- ma sembra un ospedale, e inoltre il continuo ripetersi degli stessi temi in assemblea d'istituto ogni anno. Nicola: da buttare la LIM (inutile) e i banchi dello scientifico; da tenere invece i professori seri e competenti che abbiamo e... anche la mia classe! Domanda scontata: perchè vi siete candidati? ...vai al blog per le risposte. Che cosa volete dire agli alunni? Giacomo: comunque vada, in campo ci sono Li vediamo come degli avversari che meritano tanto rispetto ma temibili perchè persone in gamba, con belle idee, che hanno presentato bene, molto organizzati e competitivi. Troviamo veramente interessante per il bene della scuola la prospettiva dell'unione delle due liste. Come reagireste a una non elezione? Giacomo: mi dispiacerebbe, e non mi dispiacesse probabilmente non sarei un candidato serio, con le giuste motivazioni. La prenderei come una lezione di vita perchè vorrebbe dire che non sono stato abbastanza bravo da farmi riconfermare il mandato. Francesca: Non importerebbe, io ho esposto la mia opinione che non deve per forza essere condivisa, è stata comunque una bellissima esperienza. Vanessa: Bene perchè in ogni caso saremo rappresentati da ottime persone, sia della mia che dell'altra lista. Non ho rimpianti, questa presentazione mi ha fatto crescere molto e maturare Nicola: Non mi farebbe nè caldo nè freddo, è stata una bella esperienza, ma se non fossi eletto continuerò per la mia strada, rimanendo però disponibile a dare una mano! Due cose da tenere e due da buttare del nostro Liceo. Giacomo: da tenere il Corradino! E sicuramente le attività extrascolastiche come teatro, liberamente; da togliere la distanza delle sedi e dei buoni candidati. Auguro a tutti un buon anno scolastico visto che la scuola non è poi... così il massimo... Francesca: votate noi perchè intendiamo dare voce alle vostre idee e perchè pensiamo che sia questo il fine ultimo di un rappresentante di istituto. Vanessa: Votate! Ma soprattutto votate con testa! Nicola: Di non scoraggiarsi quando si va male a scuola perchè, tanto, si recupera sempre! Molti hanno giudicato la vostra scelta di non strutturare il vostro programma in maniera chiara e definita come mancanza di serietà e organizzazione, come rispondete? Non è stata una casualità ma una scelta, volevamo avere un programma che fosse flessibile al massimo, da calibrare durante l'anno scolastico. Anche perchè pensiamo che, con le elezioni, le due liste si uniranno e, quindi, avere già un programma preciso di assemblee non è fattibile; le proposte andranno ad integrarsi e quindi sarà possibile che alcune assemblee vengano preferite ad altre. di Emilio Grazian Il Corradino Novembre 201 3 il Corradino 5 Chi non muore si rivede DALLA PRIMA Correva la scolastica annata 2012/2013 quando, in quel di Thiene, anime desolate affogavano le proprie pene in una bottiglia di rum, sognando giorni migliori e rimpiangendo gloriosi ricordi. Misuravano a grandi passi la redazione affollata di cespugli rotolanti di texana natura, guardandosi negli occhi sconsolati. Quattro erano quell'anno, quattro spiriti coraggiosi che spinti un po' dal senso del dovere, un po' dalla disperazione sfornarono una copia, la copia; una soltanto, ma forgiata dal sangue e dal sudore (e dal ciclostile). Torniamo ai giorni nostri: per chi non lo sapesse, l'anno scorso il nostro giornalino è stato tenuto in piedi da sole quattro persone (v. Quattro gatti e una bottiglia di rum, dal numero precedente), eppure è uscito lo stesso. Quest'anno, fortunatamente, c'è stata una forte adesione da parte degli studenti, con il risultato che i membri della redazione si sono moltiplicati come le carie dopo un'abbuffata di torrone a Natale. Siamo dunque estremamente fiduciosi nel prossimo futuro del nostro Corradino, che arranca, geme, soffre, ma alla fine non muore mai. E non morirà mai finché ci saranno idee, voglia di fare e voglia di farsi sentire, finché ci sarà anche solo una persona pronta a dire la sua o a dar voce a chi non può permetterselo. Noi non facciamo giornalismo, non abbiamo la presunzione di affermare questo. Semplicemente esprimiamo la nostra opinione in modo rispettoso, forse un po' provocatorio di tanto in tanto; condividiamo le nostre passioni e scriviamo di fatti ed avvenimenti che reputiamo interessanti. Tutti possono farlo, sebbene magari pochi si sentano portati. Questo è il luogo dove si può cercare la discussione costruttiva, il fatto curioso, la notizia interessante o anche solo il rifugio da una lezione particolarmente noiosa (non me ne vogliano i docenti, ma è risaputo che un giornalino scolastico serve anche a questo). Senza contare che non sempre, nella vita, vi è la possibilità di esporre la propria opinione: dalla notte dei tempi, questo è un diritto che dà fastidio a molti. Un mondo ovattato, dove le notizie - belle o brutte che siano - sembrano favole inverosimili narrate da una voce lontana, è il sogno di molti. Chi, almeno una volta nella vita, non ha desiderato di lasciare tutto e fuggire da una realtà scomoda? In fondo, cosa c'è di più scomodo della realtà stessa? Ma noi siamo troppo giovani per certe tendenze utopiche. Quindi, se volete dire qualcosa, fatelo! Ne approfittiamo per annunciarvi che da qualche giorno è stato aperto il blog del Corradino (www.ilcorradino.blogfree.net), un sito di sostegno al giornalino dove raccoglieremo commenti, foto ed extra di qualunque genere, tra cui concorsi ed eventuali articoli che non riusciremo ad inserire nella copia cartacea. È ancora in fase di allestimento, tuttavia speriamo che - anche con il vostro aiuto - possa crescere ed offrirvi nuovi spunti. Con questo vi auguriamo un proficuo anno scolastico, senza testate contro il muro e bottiglie di rum all'orizzonte, possibilmente. Ricordate che l'alcool fa male, ma spiegare a vostra madre il perché di quello strano buco nell'intonaco è ancora peggio. IL CORRADINO [email protected] www.ilcorradino.blogfree.net Caporedattore Correttore di bozze Redazione Rebecca Montresor Blog Responsabili Lucia Rizzardo Buon inizio ragazzi, e intanto buona lettura! Afsana Rio 4BS, Boscato Mayra 2BL, Capozzo Lara 1 BL, Cinque Alessandra 2AL, Ferrando Giulia 1 BL, Ferrando Marta 1 AL, Girotto Claudia 2ACLA, Grassi Federica 4BS, Grazian Emilio 4ACLA, Maino Sofia 2ACLA, Manfron Dario 3AC, Mattesco Alessia 1 ASA, Montresor Rebecca 5 AL, Mosele Maddalena 2BL, Nodari Leonardo 5AS, Peron Natascia 1 ASA, Resistente Sara 1 BL, Rizzardo Lucia 5AL, Vittacchio Tamara 4 BS, Vecelli Gianmarco 4BS, Zanellato Isabella 4BS. prof. Luisa Salmaso prof. Maria Gabriela Strinati 6 Cronaca del liceo Il Corradino Novembre 201 3 Intervista alla preside DALLA PRIMA Rispetto all'anno scorso sono avvenuti grossi cambiamenti nella nostra scuola. Alcuni interessanti, alcuni un po' oscuri, altri apparentemente senza senso: ecco dunque una breve intervista alla nostra preside, che con molta disponibilità e un po' di ironia ha voluto darci qualche delucidazione. Innanzitutto, vorremmo cominciare da uno degli argomenti più discussi di questo inizio anno: il sabato a casa. Cosa ne pensa il Consiglio Docenti? Perché la settimana corta è stata respinta? L'anno scorso il Consiglio si è confrontato su questo punto, giungendo alla conclusione che il progetto della cosiddetta "settimana corta" avrebbe avuto ripercussioni più negative che positive sugli studenti. Non si può modificare il monte ore settimanale: si dovrebbero recuperare le ore del sabato con lezioni pomeridiane, con un conseguente aumento del carico di lavoro ed un drastico calo del livello di concentrazione. Senza contare che la nostra scuola non è strutturata per avere regolari lezioni pomeridiane: quindi, pur con qualche parere discorde, abbiamo deciso di lasciar perdere questa opzione, almeno per il momento. Va bene. Altro punto saliente emerso tra gli studenti è stato il Liberamente: si diceva che non ci sarebbe stato, o che si sarebbe rivolto solo al biennio, o forse a tutte le classi tranne le quinte. C'è qualche fondo di verità? È vero. Nella verifica svolta a Febbraio la professoressa Strinati aveva affermato che lei non sarebbe più stata disponibile a portare avanti il progetto ed inoltre c’erano delle perplessità riguardo l'efficacia di “ Liberamente” da parte dei docenti. Tuttavia si tratta di una tradizione cui anche i docenti stessi sono legati, pertanto si era pensato di concentrare tutte le attività in una sola mattinata, per non togliere troppe ore all'insegnamento. Ora stiamo rivedendo il progetto, che a sentire alcuni docenti, nonostante le perplessità rimarrà invariato. Questo si saprà a fine mese, dopo l'approvazione del P.O.F. da parte del Collegio Docenti. Speriamo di ricevere buone notizie allora. Intanto passiamo ad un altro punto "spinoso": le gite. C'è stata qualche lamentela sui pochi giorni concessi alle uscite didattiche, gemellaggi esclusi. Come vi ho già anticipato prima, l'anno scorso vi sono state alcune lamentele riguardo il gran numero di attività durante l'anno, soprattutto nel secondo quadrimestre, che toglievano parecchie ore alle varie discipline. Il Collegio ha chiesto di rivedere i giorni dedicati alle uscite ed i giorni dedicati ai progetti. Lo staff ha quindi elaborato la seguente proposta: durante i primi quattro anni sono disponibili tre giorni all'anno per gite di una giornata, senza pernottamento; altri tre giorni per attività di vario genere, mentre altri due giorni verranno concessi in caso di imprevisti o progetti vincolanti che potrebbero arrivare alla scuola durante l’anno. Questa decisione è stata assunta anche per andare incontro alle famiglie, che in un periodo di ristrettezze economiche a volte non riescono a sostenere le spese. Vorrei anche aggiungere che oggi, a differenza di qualche anno fa, a volte le “gite” stanno perdendo il significato didattico. Una volta si mandavano i ragazzi in gita con la scuola perché le famiglie non avevano risorse per viaggiare: oggi, questo, risulta più facile. Per quanto riguarda le quinte, invece? Per le quinte il problema è stato soprattutto di tipo logistico. In poche parole: poca disponibilità da parte dei docenti ad accompagnare i ragazzi. L'anno scorso, per concedere la gita ad una classe, ho assegnato docenti di altri consigli, che si erano resi disponibili. Quest'anno non ho intenzione di fare la stessa cosa. Purtroppo, sebbene si tratti di studenti maggiorenni, gli insegnanti hanno comunque responsabilità spaventose. Pensate che, secondo le norme di sicurezza, gli accompagnatori dovrebbero andare nelle strutture che vi ospiteranno a controllare che tutto sia a norma. In effetti è un tantino improponibile come condizione, soprattutto perché spesso le gite di quinta sono all'estero. Esatto. Quindi sono stati ridotti i giorni e il raggio di chilometri che dovrebbero ridurre le spese e in qualche maniera invogliare i docenti ad accompagnare i ragazzi. Ci sono scuole che Il Corradino Novembre 201 3 a causa delle troppe responsabilità richieste ai docenti hanno abolito qualunque gita. Noi non vorremmo arrivare a tanto, però pensateci: badare a cinquanta ragazzi, con l'aiuto di uno o al massimo due colleghi, con conseguenze anche penali in caso di incidenti , non è facile. Le facciamo una domanda ipotetica un po’ strana: se potesse ricostruire il sistema scolastico da zero, quali sono le prime cose che cambierebbe? Oddio. Tutto! Beh, d’accordo, ma ci sarà pur qualcosa che le viene in mente subito, con cui è veramente pesante dover convivere tutti i giorni >? Dunque, sicuramente manca una seria valutazione meritocratica di tutto il personale scolastico. [Da anni si parla di autovalutazione e questionari di qualità interni all’istituto, stiamo valutandone l’introduzione ma è una questione molto delicata.] Personalmente poi renderei obbligatorio il “ diritto” in tutti i piani di studio di tutte le scuole superiori perché altrimenti non potremo mai formare cittadini consapevoli, come ci viene richiesto. Formiamo cittadini che non sanno come funzionano le istituzioni. Pensandoci, anche la geografia dovrebbe essere obbligatoria. Poi c’è la questione delle cattedre, le “gabbie didattiche”, come le chiamo io: è un grosso problema di flessibilità. (Nel sistema scolastico italiano attuale ogni insegnante è abilitato all’insegnamento di alcune materie, ad es. lettere, latino, storia e geografia, ma nei licei può insegnarle tutte solo nel biennio. Nel triennio può insegnare solo italiano o latino e greco se è abilitato. NDR) Tornando a domande più “classiche”, com’è dover gestire un istituto su tre sedi? Complica le cose, specie l’orario, e ovviamente implica che io non possa assicurare lo stesso grado di presenza a tutte le sedi, ma è fattibile. Tra l’altro abbiamo ottenuto l’approvazione a livello provinciale per l’avvio del liceo delle scienze umane con i due indirizzi, tradizionale e opzione economico-sociale. Stiamo aspettando il via libera della Regione. Cronaca del liceo 7 Quindi avremmo quattro sedi? Se il progetto dovesse effettivamente prendere avvio, anche già dal prossimo anno scolastico, avremmo due aule disponibili. Poi dipenderà anche dall’afflusso. A questo proposito, come sono state le iscrizioni quest’anno? Quest’anno c’è stato il boom del linguistico Z poi, il classico, che volete che vi dica, sta morendo ma non solo qui. C’è stato un calo di iscrizioni allo scientifico? Sì, le classi sono meno numerose. D’accordo. Una domanda per Lei come donna in carriera: gestire un istituto come il Corradini e una famiglia in contemporanea. È fattibile? È fattibile, sì, anche se naturalmente si fa fatica e si penalizza un po’ la famiglia, anche perché, ecco, forse noi non abbiamo il vantaggio dell’operaio che, quando esce dalla fabbrica, non ci pensa più. Noi i problemi, i pensieri, ce li portiamo a casa, non è che restino fuori. Poi, è fattibile avendo i figli grandi. Con i figli piccoli credo sarebbe molto più difficile. Ecco, un’altra cosa che il Ministro delle Pari Opportunità potrebbe cambiare: penso che le madri dovrebbero avere un lavoro part-time fino a quando i figli compiranno 11 /1 2 anni. Allora avrebbero effettivamente il tempo di crescerli, sarebbe sicuramente diverso, anche per i figli. Questa generazione di giovani sembra un po’ persa> ? Mah, no, sapete Z credo che voi abbiate molte potenzialità, ma dovete agire, essere attori! Essere “protagonisti”, come va tanto di moda dire ora. Non dovete perdere il coraggio e la voglia di fare, non dovete aver paura di sbagliare, è importante andare avanti. Il mercato del lavoro, al giorno d’oggi vi chiede di saper lavorare in gruppo in modo costruttivo, avere inventiva, saper decidere assumendosi responsabilità, senza paura. Ed è proprio questo che dobbiamo promuovere come scuola. Naturalmente bisogna partire dalle conoscenze per poter costruire competenze. L’importante nella vita è poter scegliere, solo così possiamo affermare di essere liberi, ma per scegliere è fondamentale la conoscenza. Grazie del suo tempo, Preside. Grazie a voi! Va detto che la Preside ci ha fatto un’ottima impressione: una persona onesta, pragmatica, energica e decisa. Buon lavoro, Preside! P.S. : ci piace notare la frase sul muro dietro la scrivania della Preside, nel suo ufficio: “Ciascuno può progredire nella conoscenza solo fin dove gli è permesso dall’arroganza della sua presunzione. " di Rebecca Montresor e Lucia Rizzardo 8 Il Corradino Novembre 201 3 Mondo È successo nel mondo, vicino e lontano … DALLA PRIMA I mesi di Settembre e Ottobre non sono stati importanti solo per noi studenti, che abbiamo appena iniziato un altro nuovo anno scolastico, bensì sono stati anche ricchi di eventi di notevole portata storica in vari ambiti. Vediamone alcuni: Diritti umani In Arabia Saudita, per la prima volta, un gran numero di donne si è messo al volante, sfidando la legge ultraconservatrice del regno che proibisce loro di guidare. Hanno reso nota la propria volontà di eliminare quelle imposizioni che limitano e discriminano nella vita quotidiana le donne soprattutto attraverso i social network. Matematica, scienza e tecnologia Il premio Nobel per la fisica è stato assegnato a F. Englert e P. W. Higgs, che in modo indipendente hanno previsto l’esistenza della particella grazie alla quale esiste la massa, il “Bosone di Higgs”. Il merito della scoperta è anche italiano: la teoria è stata confermata nel 201 2 grazie agli esperimenti condotti al CERN di Ginevra, guidati all'epoca da due ricercatori italiani dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. È stata scoperta la più lontana e più antica galassia mai osservata dall’uomo. È nata quando l’universo aveva solo 700 milioni di anni. A scoprirla un gruppo di ricercatori internazionali, che hanno sfruttato le osservazioni del telescopio spaziale Hubble della Nasa in combinazione con i dati raccolti da uno spettrometro recentemente installato nelle Hawaii. La scoperta di questa galassia, denominata z8_GND_5296, rappresenta un altro passo nello studio delle epoche più remote della storia dell’Universo. Politica e società In Italia, il 3 Ottobre, un barcone carico di immigrati di nazionalità eritrea e di altri Paesi sub-sahariani, si è rovesciato causando più di 363 morti, tra uomini, donne e bambini. Non è possibile soffermarsi soltanto su questi dati e sul problema dell’immigrazioneclandestina: è ormai evidente che esiste nel Mediterraneo una vera e propria “tratta degli schiavi”, in cui “scafisti” senza scrupoli sfruttano le miserie e i sogni di persone indigenti per poter arricchirsi. Il sultano del Brunei, nel Borneo (sud-est asiatico), ha introdotto nel suo Stato la legge islamica, la sharia. Le pene previste da tale legge verranno applicate solamente alla popolazione musulmana che corrisponde ai due terzi dei 420mila abitanti del Brunei; il sultanato ha assunto una linea di governo completamente diversa da quella degli altri Paesi limitrofi, come Singapore, che al contrario stanno vivendo una velocissima democratizzazione e hanno una politica fortemente laica. Se la notizia dell’introduzione di queste nuove pene ha fatto rapidamente il giro del mondo, allarmando le associazioni per i diritti civili e la libertà religiosa, in Brunei la notizia non ha portato a grandi manifestazioni da parte delle altre minoranze religiose a causa dell’asprezza delle pene previste per il dissenso politico. Ambiente È scattato l’allarme smog nella città cinese di Harbin, dove sono state chiuse scuole, strade, autostrade e aeroporti. Lo smog, che ha intrappolato in casa oltre 11 milioni di persone, in alcune zone ha ridotto la visibilità a 1 0m. La densità delle polveri sottili Pm 2,5, le più piccole e nocive dell’atmosfera, ha raggiunto i 1 000 µg/m³ in diversi punti della città, superando largamente i livelli considerati pericolosi per la salute umana (il valore massimo consigliato dall’OMS nel 2006 era di 1 0 µg/m³, NDR). di Isabella Zanellato Le prime impressioni pensieri ed emozioni dei nuovi studenti "Il liceoZ come sarà?" Una domanda che molti di noi ex ragazzi delle medie ci ponevamo qualche settimana prima dell’inizio delle superiori. Si pensava fosse difficile e impegnativo e che si dovesse fare un enorme cambiamento rispetto a ciò che eravamo prima di iniziare la nostra vita da liceali. Spesso ci chiedevamo: “Ce la faremo?”. Eravamo fin troppo agitati e allo stesso tempo emozionati Il Corradino Novembre 201 3 Cronaca del liceo 9 all'idea di intraprendere questo nuovo percorso; ma adesso, dopo circa un mese dall’inizio, possiamo affermare che tutte le nostre paure sono state ridimensionate! Rimane ancora un po’ di terrore per le interrogazioni e i compiti in classe, ma il pensiero di non piacere ai compagni e di non trovarsi bene è ormai superato. scuola era così diverso dal nostro. Noi "matricole" abbiamo trovato nel liceo Corradini una scuola molto interessante ed accogliente, che ci ha messo subito a nostro agio e nella quale ci siamo ambientati con grande facilità. ho fatto la scelta giusta, ero deciso, sapevo fin da subito la scuola che volevo frequentare, per ora non cambierò sicuramente idea. Il primo giorno è stato speciale e unico per ognuno di noi e lo ricorderemo sempre, soprattutto per l'intensa emozione di cominciare un nuovo viaggio, lungo cinque anni che passeranno in uno schiocco di dita, in cui forse, alla fine, faticheremo a riconoscerci, tanto saremo maturati e cresciuti. Per quanto riguarda le varie attività, i professori hanno preparato una settimana d’accoglienza dove ci siamo divertiti e abbiamo conosciuto i nostri compagni con cui sono già nate molte amicizie. Uno dei giorni che ci ha colpito di più è stato “la giornata dell’Accoglienza Sportiva” dove, attraverso i giochi, ci siamo legati alla nostra classe. Tra le attività che abbiamo fatto ci sono piaciute molto il tiro con le freccette, il frisbee, il salto con la corda e quello in cui bisognava vestire una persona! Erano tutti molto divertenti e in questo modo abbiamo passato una meravigliosa mattinata! Inoltre come ricordo ci hanno regalato le magliette del liceo e ai vincitori (1 °BSA) una coppa! Purtroppo questa bella settimana è volata via troppo velocemente, anche se ora possiamo dire di aver iniziato davvero liceo. Non è così complicato come ci immaginavamo, ma in ogni caso l'impegno è sempre importante. L’indirizzo che ognuno di noi ha scelto (nel nostro caso linguistico) ci appassiona molto e ci spinge ogni giorno a fare del nostro meglio. Per approfondire abbiamo pensato di aggiungere anche il parere dei ragazzi dello scientifico che sono lontani dalla nostra sede. Abbiamo fatto alcune domande ad un ragazzo di 1 BSA per sentire se il suo parere su questa Per cominciare gli abbiamo chiesto cosa pensasse del liceo; lui ci ha risposto semplicemente che gli piaceva molto, a parte i troppi compiti a casa. Poi abbiamo domandato se avesse fatto la scelta giusta o se si fosse reso conto che questa scuola non facesse per lui e ha esclamato: -Si, Mangiando una fetta di dolce, lui ci ha sorpreso dicendo che, prima di iniziare, pensava che il liceo scientifico scienze applicate fosse più difficile e i professori fossero più severi; aveva paura che non sarebbe riuscito a legare con i suoi compagni. Ora che la scuola è iniziata, si è accorto che la maggior parte delle sue paure sono svanite e rimpiazzate dalla realtà: i professori sono esigenti come è giusto sia, i compagni sono simpatici e ora stanno cominciando a legare tra di loro. Inoltre, gli abbiamo chiesto come fosse andato il primo giorno e se fosse soddisfatto della settimana d’accoglienza; lui ci ha risposto che ne è stato molto contento: i professori si sono presentati, hanno fatto il gioco dell’accoglienza e della conoscenza, in cui gli studenti dovevano portare un oggetto che li rappresentasse, e questa attività gli è piaciuta molto. Dopo hanno fatto il giro della scuola per conoscere e prendere confidenza con l’edificio. Ci ha detto anche che si è ambientato benissimo e gli è piaciuta particolarmente “la giornata dell’accoglienza sportiva”, visto che la sua classe è arrivata prima! Pensa che questa attività sia servita molto per unire i vari componenti della classe. L’ultima domanda che gli abbiamo rivolto riguardava le valutazioni delle prime verifiche; lui ci ha detto, in modo piuttosto soddisfatto, che i primi compiti in classe sono andati piuttosto bene. In conclusione, secondo le nostre indagini, possiamo affermare che siamo tutti soddisfatti di questa scuola. di Cappozzo Lara, Ferrando Marta e Giulia e Resistente Sara 10 Cronaca del liceo Il Corradino Novembre 201 3 Registro elettronico: a gennaio la svolta Soluzione ai problemi o rischio di aumentarli? Come sempre anche questo nuovo anno scolastico ha portato con sé numerosi cambiamenti. Il caro vecchio registro cartaceo dalla copertina colorata è andato definitivamente in pensione, lasciando il posto al tanto atteso registro elettronico. Molti ricorderanno in futuro episodi divertenti legati a professori più o meno abili nell’uso di tale strumento (“Ragazzi, perché non scrive?!”), ma alla fine tutti si sono abituati alla presenza della tecnologia nelle nostre classi. Se c’è un merito che il Corradini si può prendere è quello di essere riuscito a fornire a tutte le classi dell’istituto questo nuovo strumento informatico, secondo volontà Monti. La redazione del Corradino si è recata dalla preside per avere maggiori informazioni: la dirigente ha spiegato che tramite un codice personale affidato ad ogni famiglia, tutte le informazioni riguardanti un dato studente (voti, assenze, ritardi, note, comunicazioniZ) saranno visualizzabili da casa. Tale funzione sarà disponibile a partire da gennaio 201 4, ma non è stata ancora fissata una data precisa. Parlando con coloro che per primi si sono trovati ad affrontare la novità del registro elettronico, ovvero i professori, sono emerse diverse opinioni su questa innovazione: molti insegnanti lo considerano un valido strumento, una rivoluzione nel mondo scolastico. In primo luogo, infatti, esso ottimizza le energie dei docenti che, al posto di compilare come amanuensi sia il registro di classe che quello personale, adesso ne battono sulla tastiera solo uno. È stata inoltre apprezzata l’idea dell’accesso da parte dei genitori, che permette più trasparenza e meno "sotterfugi" da parte degli studenti. Tra i dubbi e le critiche sul registro elettronico sono emersi problemi di connessione ad Internet, soprattutto nelle sedi del Liceo Scientifico, dove il collegamento va e viene. O proprio non c’è. Alla domanda “Il registro elettronico rallenta l’insegnamento?” i professori hanno affermato che a inizio lezione, necessitando di una compilazione sul PC che può essere più o meno lenta, tale strumento disturba in fatto di tempistica, rallenta l’inizio dei compiti e quello delle interrogazioni. Altri invece hanno sottolineato lo scarso contatto, non solo visivo, ma anche relazionale, che si ha con la classe quando si è costretti a volgerle le spalle per compilare il nuovo registro. “Considero il mio lavoro molto bello e soddisfacente, – diceva un professore – un lavoro in cui non si ha un computer davanti”, al che uno studente rispondeva con triste ironia “Infatti ce l’ha dietro”. Nonostante il parere abbastanza positivo dei docenti, il registro elettronico è comunque esposto ad uno dei pericoli più temuti: gli hacker. Studenti o estranei che siano, il rischio che riescano ad avere accesso ai dati del programma è reale. Introducendo l’argomento con la preside, questa ha affermato: “Sì, il rischio di hacking esiste sempre, in questo come in ogni programma informatico. Abbiamo optato infatti per uno dei programmi di registro elettronico più diffusi e, a quanto pare, più affidabili. Non è infallibile, naturalmente, tuttavia ha un buon grado di sicurezza.” Ma chi non sognerebbe di cambiare qua e là i propri voti in meglio? Gli studenti più audaci possono diventare piccoli hacker con una breve ricerca su Google, dove alla voce “hackerare il registro elettronico” corrispondono decine di articoli di pirati informatici. A smorzare la gioia della scoperta è l’ultimo articolo della prima pagina di ricerca: dieci studenti dell’ITIS Marconi di Valdagno hanno provato a modificare i propri voti nel 2011 e sono riusciti nel loro intento, tuttavia sono poi incorsi in una denuncia della scuola. Se per uno studente con un minimo di capacità informatiche è un gioco da ragazzi installare in tre minuti di assenza del professore un programma che permette di visualizzare, da più dispositivi, password e dati dell’account del docente, per la scuola è altrettanto facile risalire al colpevole. Così l’idea che sembrava un colpo di genio diventa ben presto un valido motivo per tenere le mani in tasca. In conclusione: il registro elettronico è effettivamente un mezzo utile o uno strumento superfluo e rischioso? Gli alunni avranno la coscienza e la lealtà di essere trasparenti con i genitori? La risposta a tali quesiti è sconosciuta. Almeno fino a gennaio. di Sofia Maino e Claudia Girotto Il Corradino Novembre 201 3 Letteratura 11 Scritture al femminile Katherine Mansfield: una donna agli antipodi “Noi possiamo fare qualunque cosa desideriamo, a patto che la si desideri con abbastanza intensità: cos’è che vorresti più di ogni altra cosa? Questo è quello che devo continuare a chiedere a me stessa di fronte alle difficoltà.” (K. Mansfield, Tutti i racconti, Oscar Mondadori, 2006) Katherine Mansfield nacque il 1 4 ottobre 1 888, esattamente centoventicinque anni fa, in una famiglia dell’alta borghesia di Wellington in Nuova Zelanda. Visse un’infanzia agiata, colma di meraviglia per la natura che la circondava, per le persone e per la società, sentimento questo che diventerà l’unico punto fermo della sua vita e la fonte stessa della sua ispirazione artistica. Si trasferì nel 1 908 in Inghilterra per motivi di studio, abbandonando per sempre la Nuova Zelanda. Ben a ragione si può dire che sia stata una donna agli antipodi, sia perché la sua esistenza si svolse tra due Paesi agli antipodi geografici, sia perché sostenne delle idee anticonformiste rispetto alla società in cui viveva. In accordo con il nascente femminismo considerava infatti la donna libera, capace di compiere delle scelte autonomamente. La donna per la Mansfield è, come si evince dai suoi racconti, un individuo a tutto tondo, capace di provare profondi sentimenti e di agire talvolta in modo del tutto irrazionale. Soggiornando in Costa Azzurra, come tanti altri scrittori della sua generazione, conobbe Virginia Woolf: le due donne lavoravano per la stessa casa editrice, la Hogarth Press. La Woolf, nonostante considerasse la scrittrice neozelandese “sgradevole e priva di scrupoli”, la invidiava perché i suoi personaggi erano vivi, i dialoghi brillanti e le descrizioni vivaci. Nel 1 91 6 morì in guerra il fratello preferito della scrittrice. Di lì a breve Katherine si ammalò di pleurite, un’infiammazione ai polmoni, che sarebbe sfociata in pochi anni in una grave forma di tubercolosi, che la portò alla morte nel 1 923. Nonostante ciò, quest’ultimo periodo della sua breve vita fu il più prolifico per la sua carriera di scrittrice ed anche il più felice dal punto di vista sentimentale. La sua esistenza fu segnata dunque dalle dure esperienze del dolore e della malattia, ma anche vissuta con energia secondo l’anticonformismo del femminismo, in una contraddizione interiore poliedrica e febbricitante. “Detesto le ore grigie, amo i giorni che passano all’orizzonte come nubi di tempesta”. La contraddizione interiore è ben visibile in un suo appunto nel quale denunciava come avvertisse dentro di sé una profonda divisione: “mi sento divisa dentro, arrabbiata e senza virtù”. Nella personalità di Katherine Mansfield convivono un’adolescente capricciosa e ribelle, un’artista affamata di conoscenza, ed una donna posata ma, allo stesso tempo, dissoluta, contraddizioni che in parte interessano non solo la vita personale della scrittrice ma anche la sua arte. Le sue “short stories”, tra cui le famosissime Preludio, Felicità, Je ne parle pas français e In a German pension, sono in grado di raggiungere e ricostruire l’essenza dei personaggi con pochi e sapienti tratti. La Mansfield è capace di trasportare il lettore in un mondo illuminato come i cieli della Nuova Zelanda, dai colori accesi e dai profumi esotici. Come nei quadri di Monet e degli Impressionisti, la scrittrice riesce a mostrare suggestivi scorci di vita quotidiana. La calma quotidianità che pervade i suoi racconti non deve trarre in inganno: gli episodi della vita di ogni giorno sono spunti per riflessioni amare, e quanto mai attuali, sulla società inglese del tempo, rigida e conformista. “Il piacere di leggere è doppio quando può essere condiviso.” (K. Mansfield, Tutti i racconti, Oscar Mondadori, 2006) di Isabella Zanellato 12 Il Corradino Novembre 201 3 Cronaca del liceo Sapevate che...? Per chi non conoscesse già tutte le possibilità che il nostro Liceo offre, soprattutto quindi per i novizi del primo anno, questo sarà un articolo con alcune informazioni utili, nel caso in cui siate interessati. • Ogni anno il nostro liceo propone come attività pomeridiana il teatro e, da parecchi anni ormai, il gruppo teatrale si esibisce verso la fine dell’anno scolastico al teatro comunale di Thiene dove, oltre agli alunni, anche i genitori hanno la possibilità di guardare il proprio figlio/a recitare o ballare. E se non siete interessati al mostrarvi in pubblico però comunque il mondo teatrale vi attira, esistono i gruppi scenografico e tecnico che lavorano dietro le quinte. • Per coloro che hanno appena cominciato il triennio e si stanno già preoccupando di guadagnare i più crediti possibili, è bene sapere che facendo uno stage lavorativo durante l’estate, che è considerata un’attività extrascolastica è possibile guadagnare un credito. Ma cosa bisogna fare per accedere a tale possibilità? Lo studente interessato ad un’occupazione può contattare lui stesso l’agenzia/ditta dove lavorare (se ne ha una). Successivamente, durante il mese del Febbraio, deve contattare la segretaria della scuola perché possa a sua volta contattare l’agenzia/ditta scelta per questioni di prassi ed assicurazione. Se invece non si hanno contatti per uno stage, nessun problema! Basta rivolgersi alla segreteria della scuola che vi procurerà un posto. Si ricorda che la maggior parte delle volte il lavoro svolto è senza uno stipendio e che gli studenti non sono obbligati a svolgere quest’attività (che è però fortemente consigliata). • Questa iniziativa sta al di sopra nel nostro singolo Liceo. Il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha infatti da alcuni anni reso disponibile una Carta dello Studente per gli studenti che frequentano la scuola superiore di secondo grado. Questa viene consegnata agli studenti durante il loro primo anno scolastico. “ La Carta dello Studente è un’iniziativa che promuove l’accesso alla cultura e offre nuovi luoghi di confronto a tutti gli studenti, senza distinzioni.”citando il sito web ufficiale. Gli studenti che posseggono la carta hanno la possibilità di accedere all’area servizi on-line con il proprio User ID già creato dal ministero. Si possono trovare, oltre alle varie offerte che sono disponibili per le materie scolastiche, anche delle informazioni che riguardano dei concorsi di studio, degli eventi o delle fiere, e varie questioni del genere. La carta offre inoltre una serie di sconti per l’ingresso a musei, mostre ma anche cinema e per gli acquisti in negozi di vario ambito. Attenzione però: non tutte le attività accettando la Carta dello Studente, soltanto quelle consorziate. Sul sito internet è possibile cercare le attività aderenti all’iniziativa nella propria zona. di Rio Afsana La grande vasca di Hushpuppy Novembre. Da un paio di mesi a questa parte ecco che ricominciano ad uscire i film, dai più strani a quelli dalle trame già viste. Ecco che iniziano le file di persone fuori dai cinema per assistere alle proiezioni di alcune tra le pellicole che saranno candidate (e premiate) durante uno degli eventi cinematografici più importanti dell’anno: gli Oscar. Spesso i film che guadagneranno il premio sono anche quelli che riscuotono più successo presso il grande pubblico; proprio per questo motivo, quando un film non viene considerato abbastanza interessante da meritare uno tra questi premi, non viene poi nemmeno pubblicizzato né,di conseguenza, visto. Un esempio tra i tanti in questo senso è il film “Re della Terra Selvaggia”, regia di Benh Zeitlin, tratto da un'opera teatrale di Lucy Alibar intitolata Juicy and Delicious, candidato agli Oscar l’anno scorso. È un film che insegna tanto, nonostante la scarsità dei dialoghi. La sua trama tratta situazioni attuali, problemi del giorno d’oggi, con un fondo di tenerezza e quotidianità. La protagonista, Hushpuppy, è una bambina di soli sei anni che vive con il padre in una comunità Il Corradino Novembre 201 3 nelle paludi nel sud della Louisiana. È una zona colpita da cicloni ed alluvioni, non per niente è chiamata “la grande vasca”. Le temperature terrestri però aumentano e portano tempeste, in particolare di un uragano proprio nell’ area dove loro due vivono. Così il padre, affetto da una grave malattia, cercherà di insegnare alla figlia come sopravvivere nel mondo per riuscire a farla diventare la “regina della grande vasca”, affinché non abbandoni la loro terra. Ed è proprio quando il peggio si avvera, che la bambina parte alla ricerca della mamma. Forse una storia un po’ insolita, di certo tutt’altro che felice, che lancia però molteplici messaggi. Innanzitutto sul senso e l’importanza della vita, un dono che ci è stato fatto e che bisogna cercare di usare nel migliore dei modi. Ma la bambina durante il film ne comunica esplicitamente altri due. Il primo si intuisce quando Hushpuppy afferma che “l’intero universo si regge sull’incastro perfetto di tutte le cose, se un pezzo si rompe, anche il più piccolo, l’intero universo si rompe.” Probabilmente questa è una delle frasi più significative del film e spiega appunto quanto sia importante che ciascun essere vivente, dalla piccola formica a noi, esseri umani, faccia la propria parte perché ci possa essere equilibrio sul nostro pianeta, che pian piano stiamo distruggendo. In effetti il film ci dà un’anticipazione, forse, di ciò che potrebbe Home Cinema 13 succedere se, continuando ad inquinare la Terra come stiamo facendo, si arriverà all’eccessivo innalzamento delle temperature e di conseguenza allo scioglimento dei ghiacci. È questo quindi un altro messaggio, d’avviso, che dovrebbe farci aprire gli occhi su ciò che potrebbe davvero accadere. Un’altra frase, pronunciata sempre dalla piccola Hushpuppy, riesce ad attribuire un senso più positivo a questo film: “ Quando tutto è silenzio vedo ciò che mi ha creato volare intorno in pezzettini invisibili e capisco che anch’io sono parte di un grande, grandissimo universo”. Ed ecco che questo può ancora una volta insegnare quanto importante sia ciascuno di noi, per quanto piccolo e magari apparentemente inutile. C’è un ultimo aspetto su cui trovo ci si debba soffermare: la musica. Intere melodie eseguite dagli archi, intramezzate dai suoni della natura come il vento, le onde del mare e il temporale. Sfortunatamente questo film, pur essendo candidato a quattro Premi Oscar, non ne ha vinto alcuno. Ma forse, la vera ragione è che devono ancora inventare l’Oscar per la “miglior morale”. Ritengo sia invece un film da vedere, un film che fa riflettere ma che allo stesso tempo, alla fine, in qualche modo fa sorridere. di Mayra Boscato I ragazzi di De Andrè ‘’L’estate tornerà!’’: parole tutto sommato semplici che possono però rimanere impresse in un tiepido 7 settembre 201 3 al Rock in Centrale, quando il profumo di libertà d’estate sta per esser spazzato via da una folata di abitudini che tutti avevamo cercato di dimenticare. È con queste ed altre parole (uno spiazzante richiamo all’acronimo di ‘’Lucy in the Sky with Diamonds’’ nella canzone ‘’La cicala’’, per esempio) e con la melodia di una tastiera, strumento che suono da qualche anno, che mi sono addentrato nel mondo magico dei ‘’Musicanti di Grema’’. Il nome del gruppo è non casualmente ispirato alla fiaba ‘’I musicanti di Brema’’: le canzoni di questa band hanno spesso a che fare col fantasioso, pur trattando anche temi di un certo peso come nella canzone la ‘’Mosca Bianca’’, in cui si parla di “una signora di una certa età che racconta la sua vita disperata tra alcool, cancro e desiderio di tornar bambina’’. Grema, inoltre, ha a che fare con il surreale, visto che in parmigiano, lingua madre del gruppo, significa fare uso di quelle sostanze che ti ‘portano in un altro mondo’. Visto l’accenno al carattere fiabesco del gruppo, non si può prescindere dallo spiegare anche il titolo di questo articolo: esso allude ad una canzone intitolata ‘’Gennaio 99’’, in cui tutti i personaggi che il grande De Andrè aveva dipinto vengono raccolti magistralmente nel racconto di un immaginario corteo per la morte del poeta cantante. Francesco ‘Flash’ Papageorgiou , cantante dei Musicanti di Grema, personaggio tanto eclettico quanto sensibile e autore dei testi/poesie del 14 Il Corradino Novembre 201 3 Musica gruppo, attraverso questo tributo al poeta dichiara il proprio matrimonio artistico con il Faber nazionale. A dimostrazione di questo forte legame tra i due vi è la tendenza di entrambi ad attribuire una forte caratterizzazione ad un unico personaggio, protagonista del pezzo, affascinante per la propria sincerità e particolarità, e l’uso di una poesia libera ma fortemente musicale. ATTENZIONE: nonostante il collegamento con De Andrè, la musica è moderna, un rock acidamente melodico con una vena di Brit pop e di ‘elettricità’ data dalle tastiere. A dettare i tempi ci pensa Lorenzo ‘Dalla’ Dallaturca, i cui esplosivi rasta biondi identificano bene l’energia che riesce a portare col suono della sua batteria. Alle chitarre ci sono Lorenzo ‘Sac’ Saccò, solista dai riff molto incisivi, e Giacomo ‘Simple’ Iotti, che non è di sicuro il solito secondo chitarrista che si limita a fare accordi, bensì contribuisce a dare espressività alla musica del gruppo. Al basso, infine, abbiamo Lorenzo ‘ Peps’ Peri che, a giudicare dalle interviste, quel che non dice a voce lo esprime col suo fraseggio raffinato. Menzione d’onore va fatta al fonico Gianmaria ‘Giamma’ Piccinini che nel suo ruolo rappresenta una eccezione all’interno del triste panorama italiano. (Se volete farvi quattro risate ascoltate i Ministri al concerto del primo maggio 201 3). La consacrazione del gruppo si ha con l’apertura del concerto del Liga ‘Campovolo 2.0’ nel luglio del 2011 . Concludo con i vari contatti per conoscere ancora meglio i Musicanti di Grema e con l’augurio che TUTTI POSSANO apprezzare questa band come è capitato a me. Alla prossima! Facebook: https://www.facebook.com/pages/Musicanti-diGrema/11 409503201 0281 ?fref=ts Myspace: https://myspace.com/imusicantidigrema Per ascoltare il loro EP: http://www.rockit.it/mdgtheband/album/musicantidi-grema-ep/1 6997 di Gianantonio Vecelli Empire of The Sun Una lunga serie di dischi d’oro e platino in Germania, Regno Unito e Australia; stile imprevedibile, sia artisticamente che nel look; spiccata coscienza ecologica: questi gli Empire of The Sun, duo proveniente direttamente dall’Australia. Luke Steele e Nick Littlemore si sono fatti conoscere con l’album “Walking on a dream” nel 2008 e di recente hanno nuovamente fatto parlare di sé. L’orecchiabile singolo “Alive” lanciato il 1 5 aprile 201 3 ha introdotto il loro nuovo album, “Ice on the Dune”, pubblicato il 1 4 giugno 201 3, letteralmente tradotto come “ghiaccio sul deserto”, che sta avendo successo in molti Paesi. Il nome “Empire of the Sun” è ispirato dall’omonimo romanzo del 1 984 scritto da James Graham Ballard (in Italia “L’impero del sole”). Questo racconta l’avventura autobiografica di Jim, undicenne orfano catturato e trasferito in un campo di concentramento giapponese a Shanghai durante la Seconda Guerra Mondiale. Il film di Steven Spielberg tratto dal libro vede un giovane Christian Bale (noto per il ruolo di Batman nell’omonimo film) nel ruolo del protagonista, Jim. Perché il duo abbia scelto questo nome rimane ignoto. Ma come è nato questo gruppo? Entrambi i cantanti avevano già avuto precedenti esperienze nel campo della musica: Luke Steele faceva e fa tuttora parte del gruppo alternative rock “The Sleepy Jackson” come autore di testi e musicista, mentre Nick Littlemore era cantante e produttore nel gruppo “Pnau” ma anche della meno nota band “Teenager Nick”. I due si incontrarono nel 2000 per la prima volta in un bar a Sydney, mentre ancora facevano parte dei rispettivi gruppi. Un amico di entrambi li presentò, i due strinsero amicizia e collaborarono alla stesura di alcune canzoni per le loro band fino al 2007. Insieme avviarono poi un progetto inizialmente chiamato “Steelemore”, dall’unione dei loro cognomi ed iniziarono a scrivere delle tracce insieme. In quel periodo Littlemore viveva a Sydney mentre Steele a Perth, ma i due continuarono a comporre e periodicamente Steele volava a Sydney per progettare dettagli tecnici (ad esempio lo stile che avrebbero adottato o che musica avrebbero suonato) ed anche per incidere Il Corradino Novembre 201 3 le canzoni del loro futuro album “Walking on a Dream”. Fu allora che il duo decise di chiamarsi “Empire of the Sun”. L’album uscito nel 2008 debuttò nella classifica musicale australiana (Australian ARIA Albums Chart) oscillando tra l’ottavo e il sesto posto. Successivamente, nel 2009, vinse un premio in quattro categorie degli ARIA Music Awards australiani (“Album of the year”, “Best pop release”, “Single of the year”, “Best group”). Il duo ha pubblicato anche il singolo “We are the people”, che ha avuto un gran successo. Dopo il loro primo album Nick e Luke prendono strade diverse e per conque anni suonano con i loro vecchi gruppi, separatamente, ma in seguito sentono l’esigenza di tornare a scrivere insieme, di recuperare quel legame da loro chiamato “Fratellanza”. “I fan non meritano niente meno del meglio” hanno affermato. E nello scorso 1 4 giugno l’album “Ice on the Dune” è stato pubblicato, riscuotendo critiche positive. I due hanno affermato che il loro obiettivo era mandare un messaggio di positività, raccontando la “storia dell’imperatore Steele e di Lord Littlemore, il cui scopo è riportare la pace”. Il singolo introduttivo dell’album “Alive” ha vinto il disco d’oro in Italia con più di 1 5.000 copie vendute. Ora il gruppo è impegnato nei due tour, in America e in Australia. Tuttavia non si risparmia critiche e provocazioni: durante un’intervista nello scorso agosto, al 15 Musica Sziget Festival di Budapest, Luke Steele ha paragonato il loro album con quello dei “colleghi” Daft Punk’s, “Random’s Access Memories”. Anche i Daft Punk’s si sono fatti conoscere quest’anno con i singoli commerciabili “Get Lucky” e “Lose Yourself to Dance”. Steele ha affermato: “They had a great marketing compaign, but we’ve got better songs”, ovvero “Loro hanno avuto una grande campagna di marketing, ma noi abbiamo canzoni migliori”. ? vero? Aveva il diritto di giudicare il lavoro di un altro artista? Gli Empire of the Sun hanno effettivamente canzoni migliori? Certo è che lo stile del duo australiano è particolare. E parecchio. Può piacere. Può non piacere. La loro musica è considerata “elettronica”, ma racchiude molto di più: le sfumature pop e indie, i testi strani ma significativi, le emozioni. I costumi stravaganti hanno caratterizzato per secoli milioni di artisti, non solo musicisti. Ma la gente non capisce e li chiama “alieni”. Nel 201 3 c’è ancora chi giudica in base alla musica che si ascolta? Purtroppo sì. La musica, come tutto, può piacere e non piacere, ma non c’è bisogno di discriminare un genere musicale (spesso anche senza conoscerlo) facendo di tutta l’erba un fascio. Davvero, come cantano Steele e Littlemore, “Il mondo rallenta man mano che avanza”? - Zoe Una Chicca su...La Rossa dal Cavallino Rampante Oggigiorno sembra normale associare, ogni volta che si vede sfrecciare per un circuito automobilistico la celebre saetta rossa, il Cavallino Rampante alla Ferrari. In realtà questo stemma non è nato insieme alla macchina e nemmeno da un'idea propria del padre della rossa, Enzo Ferrari, ma successivamente. La sua origine, infatti, è tutto fuorché banale. Tutto cominciò il 1 7 giugno 1 923, quando Enzo Ferrari vinse la prima edizione del Gran Premio del Circuito del Savio (una frazione di Ravenna). Grazie a ciò, ebbe occasione di incontrare i genitori del conte Francesco Baracca, un eroe dell'aviazione italiana nella guerra del 1 91 51 91 8, che usava far dipingere un cavallino nero rampante sulle fiancate dei suoi velivoli come simbolo di coraggio e temerarietà. Ferrari racconta che proprio in quel momento conobbe il conte Enrico, padre di Francesco, e daquell’incontro ne seguì un altro, con la madre di Baracca, la contessa Paolina. Fu proprio lei a dire, un giorno: “Ferrari, metta sulle sue macchine il cavallino rampante del mio figliolo, le porterà fortuna”. Così Enzo decise di utilizzare il Cavallino come suo stemma e la prima corsa in cui il nuovo simbolo comparve fu la 24 ore di Spa del 1 932. La Ferrari vinse. Sembrò quindi avverarsi la profezia della contessa Baracca, così Enzo decise di far perfezionare e rimodellare il Cavallino da Eligio 16 Una Chicca su... Gerosa, un giovane incisore milanese, in modo tale da sentirlo più “suo”. Il disegno restò pressoché quello originale, fatta eccezione per la coda che, a differenza di quello di Baracca che l'aveva bassa, Ferrari la fece disegnare che puntava verso l'alto. Venne aggiunto lo sfondo giallo canarino, uno dei colori tipici di Modena, la striscia tricolore sopra e le lettere S ed F sotto, stanti per “Scuderia Ferrari”. Ora lo stemma spicca Il Corradino Novembre 201 3 nonsolo tra le monoposto da corsa, ma anche nelle splendide granturismo. Ed è così che questo famoso Cavallino galoppò da una fiancata dell'aereo di un prestigioso aviatore alla carrozzeria di quella macchina che con l'ideatore e i suoi piloti ha segnato, sta segnando e segnerà ancora la Storia. Lo stemma del Cavallino Rampante odierno. di Federica Grassi Io sono Superpippo Sabato 6 Ottobre: Vigilia della Superpippo Sorapache, gara di corsa in montagna a cui tengo molto. Parlando con un amico, il giorno prima la gara, questo mi suggerisce <<Ascolta il tuo corpo. Impara ad ascoltarti>> . Sembra quasi che mi abbia letto nel pensiero. Questa stessa mattina ho avuto lezione di ginnastica e le sensazioni non erano buone, ero in difficoltà nel fare una normale corsa di quindici minuti. Se questi sono i presupposti, domani sarà dura, anzi, durissima. Anche il tempo non promette per nulla bene: è prevista una precipitazione nel weekend e il sabato è trascorso sotto un cielo uggioso, perciò domani la pioggia sembra essere un rischio più che concreto. Concludo la giornata con un massaggio, poi a nanna. Il giorno dopo mi sveglio molto concentrato e quando, finalmente, appunto il numero alla maglia sono anche vagamente euforico. Ripercorro mentalmente il percorso: i primi tre chilometri di strada asfaltata, poi un ponte e, con mia grande emozione, inizieranno le danze, con una strada bianca in leggera salita, quasi un antipasto di ciò che verrà dopo. Perché quando inizierà il sentiero vero saranno dolori: uno stretto serpentone che sale fino ad arrivare alla Val de Sorapache che dà il nome alla manifestazione, giunta all'ottava edizione lungo questo percorso dopo un passato nella vicina val Fontana d'Oro. Da lì un attimo di riposo, lungo la strada degli Scarubbi, per poi ricominciare a salire verso la cima Forni Alti, arrivo lungamente atteso. Quando però inizio a correre, mi rendo conto che non sarò solo: torna a farmi compagnia il dolore, che blocca le gambe e rende difficile ogni passo. Così anche i tre chilometri iniziali diventano lunghissimi e non vedo l'ora di arrivare all'inizio del sentiero. Quando poi ci arrivo, cambio idea. Ripenso all'affermazione fatta da Marco Pinotti per la cronometro del mondiale di ciclismo a Firenze. In quell’occasione Marco disse che il tempo non è un avversario ma un alleato, l'unico quando sei solo contro la fatica, il fiatone ed il male alle gambe, e ti fidi del cronometro per sapere quanto manca per raggiungere finalmente la quiete. Così lo guardo e mi rendo conto che è passato meno tempo del previsto, ma è ancora presto per parlare. Ciò tuttavia mi dà una speranza che, unita alle parole scambiate salendo con uno dei concorrenti, mi dà nuove energie e mi distrae mentre, metro dopo metro, il sentiero, ormai uscito dal bosco, avanza tra i pini mughi. È il tratto più duro. Ormai ricordo la strada, so che manca sempre meno, ma bisogna stare concentrati per evitare distrazioni... Non faccio nemmeno in tempo a pensarlo che rovino malamente a terra, mi rialzo e riparto, mentre ormai vedo i primi arrivati che stanno già tornando indietro. Poi, finalmente, arrivo sotto l'ultimo torrione di roccia. Ricordo ancora quanto il primo anno mi avesse quasi atterrito a vederlo, mentre oggi mi conforta. Nel frattempo mi rendo conto che dietro di me è arrivato un mio compagno di squadra, partito dieci minuti dopo con la seconda batteria, e lo lascio passare. Corriamo assieme fin sotto lo striscione d'arrivo, poi mi getto a terra stremato dalla fatica. Ce l'ho fatta... guardo il cronometro e mi rendo conto di averci messo due ore e quattro secondi, il mio personale secondo miglior tempo, a riprova del fatto che la base di allenamento era buona e che la gamba c'era. Tuttavia non ho rimpianti né invidie perché altri hanno fatto di meglio. So che questo sono io e Il Corradino Novembre 201 3 questo è quello a cui posso ambire. Ecco perché sento già che indosserò con orgoglio la maglietta ricordo, sapendo quanto è costata. Mi complimento con quanti hanno fatto meglio di me, ma soprattutto con gli amici del gruppo sportivo della Cerniera che sin dal '98 organizzano egregiamente questa manifestazione. Sono loro, secondo me, i veri campioni: se è duro portare a termine il percorso di gara, deve essere ancora più duro organizzare tutto, prevedendo qualunque tipo di problema e prendendosi cura sempre meglio dei partecipanti, dal vincitore a chi affronta il Sport 17 percorso senza nemmeno curarsi del tempo impiegato. Ci sono il servizio di pronto soccorso, l'organizzazione dei ristori, senza dimenticare la festa finale nel centro di Posina. Sono felice perché questa gara dà tantissimo; sia economicamente, dato che con qualche decina di euro porto a casa maglia tecnica, medaglia e bottiglia di vino della cantina di Breganze, ma soprattutto interiormente, per ricordi e sensazioni, lasciandomi così con la voglia di tornare a vivere quest’esperienza anche l'anno prossimo. di Dario Manfron Le ricette di Zia Lucy Ma buongiorno mondo! So che la rubrica di cucina è un classico del Corradino e non si poteva certo farla mancare quest’anno. Tengo a precisare che non sono una cuoca ma solo un’appassionata, quindi non troverete soufflé o torta Sacher in questa rubrica. Detto questo però, ogni volta cercherò di inserire tre ricette: una semplice e che usi magari ingredienti quotidiani, il genere di cosa che si può fare senza dover andare a fare la spesa appositamente insomma; una un po’ più impegnativa, per chi ha voglia di mettersi “alla prova” e magari ha un po’ di esperienza (vi avviso, conoscendomi è facile che siano dolci “cioccolatosi”/”pannosi”/indubbiamente iper-calorici); infine una tradizionale veneta raccontata come la facevano una volta i nostri bisnonni e nonni contadini, parché sémo ‘ncora vèneti, òstrega. PAPPA AL POMODORO (tradizionale toscana) - un modo semplice, gustoso e caldo per riutilizzare il pane vecchio, ottimo per il freddo inverno - Ingredienti 300 gr di pane vecchio raffermo (ma se non è proprio durissimo va bene comunque, basta non sia fresco) 800gr di passata di pomodoro 1 litro di brodo (ma se non ce l’avete basta mettere il dado in un litro d’acqua, io lo faccio sempre) 1 spicchio d’aglio (se vi piace, se no toglietelo, ovviamente) 1 cucchiaio di zucchero (no, non ho sbagliato a scrivere) sale, pepe (stesso discorso dell’aglio anche se vi consiglio di metterlo), olio d’oliva e basilico fresco (o secco) q.b. (che per chi non lo sapesse sta per “quanto basta”, che è un po’ come dire “quanto vi pare”) Procedimento Tagliare il pane a fette piuttosto sottili e passarle in forno a 200° fino a farle dorare. Lasciarle intiepidire prima di strofinarci sopra lo spicchio d’aglio (come per le bruschette). Disporle quindi in una pentola capiente a fondo spesso o in una pirofila, aggiungere il pomodoro e il brodo, aggiustare di sale e pepe ed aggiungere lo zucchero. Far cuocere per 4550 minuti a fuoco dolce mescolando spesso. Servire ben caldo aggiungendo all’ultimo momento un filo d’olio d’oliva crudo e del basilico. Bon apetit! DELIRIO AL CIOCCOLATO - è una torta, il nome dice tutto no? Mi sento in dovere di precisare che questa ricetta non è mia, viene dal blog Menta e cioccolato che a sua volta l’ha presa 18 Il Corradino Novembre 201 3 Cucina dal blog Mollica di pane, che a sua volta l’aveva presa dal blog I dolci di Pinella, che a sua volta l’aveva presa da un’amica (la storia infinita era più corta e aveva meno problemi di copyright). Ingredienti (per uno stampo di 26 cm di diametro) per la frolla al cacao 300 gr di farina 50 gr di cacao amaro buono 220 gr di burro 1 60 gr di zucchero 2 tuorli 1 cucchiaino di estratto alla vaniglia 1 /2 cucchiaino di lievito 1 pizzico di sale per la farcia 1 40 gr di cioccolato fondente 240 gr di gianduiotti o cioccolato al gianduia 600 gr di panna fresca 4 uova grandi (o 5 medie) 1 20 gr di zucchero Procedimento Preparare la frolla amalgamando il burro morbido con lo zucchero, aggiungere i tuorli, un pizzico di sale, la vaniglia e lavorare velocemente. Unire la farina setacciata con cacao e lievito, impastare con delicatezza, avvolgere nella pellicola e porre in frigo per 30 minuti almeno (magari si può preparare anche il giorno prima). Stendere poi la pasta fino ad uno spessore di mezzo cm, io l'ho fatto direttamente sulla carta forno così non ho avuto problemi a passarla nello stampo. Nel caso non usiate la carta imburrate ed infarinate uno stampo apribile possibilmente basso. Una volta messa la pasta nello stampo, fare con i ritagli dei biscottini a forma di cuore da mettere in una placca a parte. Spostare tutto in frigo. Preparare la farcia spezzettando il cioccolato fondente e sciogliendolo a bagnomaria con i gianduiotti. Scaldare la panna fin quasi a bollore, unirla al cioccolato e mescolare bene finche si scioglie tutto perfettamente e si ottiene una crema bella liscia. Unire lo zucchero e farlo sciogliere mescolando bene, poi lasciare intiepidire. Unire le uova leggermente battute a parte e mescolare velocemente e vigorosamente. Riprendere lo stampo dal frigo e versare la farcia all'interno, infornare a 1 80° per 35-40 minuti. Una volta sfornata cuocere anche i biscottini per 1 0 minuti al massimo (dipende dalla grandezza). Attenzione il colore inganna e si rischia di bruciarli! Una volta freddi posizionarli sulla torta. Spolverare di zucchero a velo prima servire. Prepararsi psicologicamente alla dieta che seguirà e sbafare con somma soddisfazione il delizioso risultato delle vostre fatiche ;) LA POLENTA - uno dei cibi della nostra gente povera e contadina, ne abbiamo perso la tradizionale preparazione La polenta, per chi non lo sapesse, è una specie di densa crema gialla di farina e acqua. Sfatiamo prima di tutto un mito: la polenta non si fa solo con la farina di mais. Si sono sempre usate varie farine, non di rado mescolate, come quella integrale o quella di castagne. La proporzione solitamente è di circa 2 litri d’acqua ogni 500gr di farina, poi si può scegliere di farla molto morbida (polentina) oppure più dura, come la polenta taragna. La polenta andrebbe cotta sul fuoco, nel caliero (paiolo di rame) e mescolandola con la mescola (un bastone di legno, di forma triangolare verso il fondo). Si mette l’acqua del caliero e la si porta quasi a bollore, poi si sala e si inizia a sfarinare, cioè a versare la farina, poca alla volta e mescolando molto per evitare che si formino i grumi. Quando si raggiunge la consistenza desiderata, ricordando che la polenta si asciuga un po’ in cottura, si lascia cuocere sul fuoco per 45 minuti - un’ora mescolando continuamente con movimento rotatorio in senso orario, a brevissimi intervalli. La polenta è pronta quando inizia a staccarsi dalle pareti del caliero. A quel punto la si rovescia sul panaro (tagliere circolare in legno) e la si taglia con un filo di cotone tipo gavetta. Si può mangiare da sola, con formaggio, carne (ottima col salame o col cotechino), funghi o anche latte. È buona sia calda che fredda e quella avanzata si può affettare e abbrustolire sulla griglia o passare in padella con un po’ di burro, se si vuole arricchirla. Buon appetito dalla vostra Zia Lucy! di Lucia Rizzardo Il Corradino Novembre 201 3 Ipse Dixit 19 Ipse dixit Stud: Prof, le voglio bene! Prof: Ciò varda che te si un Stud1 : Ma che nome è Fabia?! Stud2: In italiano c’è Fabiola, tuti e tri. non Fabia! Prof: Cioè, ma scusate, vi ho detto di fare una pagina Facebook su Fabia?!? Prof: Fai la tabella, ma falla Prof: Questa cameretta è omo! Prof: Oco ti, oco mi, semo ochi bene, sennò tabrutta. diventa una Prof (di filosofia): Hanno cambiato daccapo l’orario Z Stud1 : Prendiamola con filosofia Z Prof: Stud1 , ti do un cazzotto in testa! Stud2: Il prof di filosofia non l’ha presa con filosofia. Prof: Se io accarezzo il pedale del freno decelero leggermente, se vedo Stud a 1 0metri Z Classe (in coro): Accelero!! Prof: Z certo Stud che ti vuol proprio bene la tua classe eh. Stud: Ma prof, io voglio andare in prigione!!! Prof: Beh, allora dovresti uccidere tuo marito. Ti consiglio di usare il sodio così nessuno si accorge di niente, neanche con l'autopsia... Ah no, tu vuoi andare in prigione! Allora usa il cianuro! Prof: cosa sapete dei numeri complessi? Stud: Eh prof, solo che una radice negativa è uguale a i per la radice del numero Prof: No non è così, la radice negativa è uguale ad un frutto marcio! Prof: Prendete per 2 punti la retta.... via per l'inferno! angusta Z che non vuol dire che c’era una mangusta e ha perso la m. Prof: [Z] Ve lo siete dimenticati! Ed era solo due capitoli fa!! Vergognatevi, scavatevi una fossa, seppellitevi e morite in pace! Prof: L'ellisse è una figura Stud: Alle otto e mezza di mattina?! Stud: Ma prof deve scrivere dritta la lettera lambda! Prof: Eh, ma ormai a 45 anni un albero non si raddrizza più! Stud: Basta potarlo, prof! Prof: Oggi parliamo del mistero di Dio... Stud: Basta con 'sto mistero! Ciamemo Raz Degan! Prof (riferendosi al mito di Glauco) a Stud: E’ inutile che provi a mangiare erba Z e ho detto mangiare! molto calda... Perché ha ben 2 fuochi! La parabola invece è più fredda..... Prof: Ah, Stud!! Hai un senso di Prof: Ora calcoliamo la orologiaio? Stud: Col-pendolo! Z è come se dicessi: tu sei una mortadella ma rappresenti gli interessi dei salami! Stud: Ma la res eterna è il mondo? Prof: Res eterna? E chi l’hai mai nominata? Te la sei inventata! (cantando) Res eternaaaa, gloria Dei!!!!!!!! Prof: [Z] i fittavoli, cioè coloro Stud: Dio deve investire Dante Stud: Z affittavano i tavoli. Stud 2: Con la macchina?? superficie della pelle umana per vedere quante poltrone possiamo fare con i nostri cadaveri. Prof: Come si fa ad uccidere un che Z Stud1 : Il mio banco è una giungla! Stud2: E non ci sono neanche le gocciole!! Stud1 (a Prof): Ha presente le espressioni frazionarie? Stud2: Quelle con le frazioni Z Stud3: Sì insomma, quella serie di numeri e lettere buttate a caso. Prof: Ma perché non usate il cervello? opportunità che fa senso! Prof: Ma è semplice da capire Z Prof: Partite dal presupposto che mi dimentico le cose Z Stud 1 : Ci sono cose che non si dimenticano Z Stud 2: Per tutto il resto c’è MasterCard!! Prof (riferendosi ad un’equazione): Ecco, quella non era omogenea, quindi non facevamo ‘Yuhuuuu!’ Prof: Il bel ragazzo non può diventare ermafrodito, quindi l’articolo va maschile! 20 Stud1 : Ho una testa Z Stud2 : Z a prova di bomba! Nel senso che se anche ci esplodesse una bomba, lì dentro, non è che succederebbe granché Z Prof (riferendosi ad un’equazione): Rifatela, rifatela anche se l’avete fatta a casa, giusta o sbagliata, con la penna a fiori e le gambe in su! Prof: Va bene anche duquel ma dont sarebbe più Z spicciativo. Prof: No ma non è che ve lo facevo Il Corradino Novembre 201 3 Ipse Dixit Z Stud1 (a Stud2): Attenta, tramo alle tue spalle! Stud2 : Z nel senso che stai facendo la trama coi ferri da calza della nonna? Stud1 : Z ok, questa era pessima. Stud2 : Che pretendi?!? È la prima ora. Stud1 : Z veramente è la seconda. Stud2: Z ah, ma dai? Prof (parlando dei tradimenti coniugali): [Z] può darsi che ogni tanto due si trovino in una certa situazione biologica ormonale tale che Z mettono le corna ai rispettivi marito e moglie. * momento di silenzio riflessivo da parte della classe * Stud (con occhi spalancati, indicando col braccio teso Prof): ERETICO! * risata generale * Prof (tra lo sconvolto e il divertito): Ma non stavo mica giustificando!! Stud1 (a Stud2): Hai la memoria di un koala morto!! Stud2: Ma dai! Ti sembro un koala fortuna sarà pure cieca, ma la sfiga ci vede benissimo” Prof: Come si chiama lo Prof: “Class, raise your voice!” Stud: “Sbec!” morto? Stud1 : Z morto no di sicuro col casino che fai. spostamento dei contadini dalla campagna alla città? Stud1 : Transumanza? Stud2: Sono contadini, non pecore! Stud1 (a Stud2): Perché mi sta colorando l’evidenziatore? Stud2 esita, visibilmente perplessa, poi: Z Cos’è, una domanda trabocchetto? (cit. Calvin&Hobbes) Prof (girando per la classe): Non sono qui a scaldare Z Stud (sottovoce) : La sedia su cui non è seduta? In effetti, no. Prof: “Now I teach you something” Stud: “You’re here to do that” Stud: “Apro la finestra per arieggiare l’aria” Prof: “Stiamo avanzando a velocità di crociera... Neanche il saluto all’isola del Giglio!” Stud: “Speriamo di non beccare lo scoglio!” Stud1 : “Abbassate il tono!” Stud2: “Di quanto? 1 /8?” Stud: “Prof, ma perché sulla pagella c’è scritto SEX?” Prof: “Non perché voi siate sexy...” Stud1 : “Prof, Lei ha una macchina?” Prof: “Sì, ma guarda che se la trovo...” Stud2: “è già tanto se la trova!” Stud (dopo essere stato estratto all’interrogazione): “La Stud: “Non esco mai interrogato” Prof: “Zitto! Ci vedremo a Filippi!” Stud: “Sì, e io la pianto in Nasso” Stud1 : Della serie “leggere in stile gobbo di Stud2: Prima incastrerai con Stud1 : Grazie Stud2: Dovere, Notre Dame” o poi ti la gobba. eh! figurati. Prof: Dai Stud, fai qualcosa di utile nella vita Z vai alla lavagna. Prof: Non ci sarà mica stato qualcuno che ha scritto complemento oggetto di fianco a questo, no?!? Sennò vi denuncio a Brunetta! Prof (osservando la frase che lui stesso ha appena scritto alla lavagna): Z certo che bisogna essere proprio stupidi per fare una frase come questa ... Prof: Chi ha detto “boh”? Stud: Io, ma stavo chiamando Boe, quello dei Simpson. Prof: Qualcuno le ha dato il permesso di parlare? Stud: No Z Prof: Qualcuno le ha dato il permesso di importunare la sua compagna? Stud: No Z Prof: Allora si scavi una fossa e si seppellisca da sola. E si metta anche una lapide, già che c’è.