Nuovi candidati A noi la scelta!

Transcript

Nuovi candidati A noi la scelta!
Il Corradino
Novembre 201 3
Copia gratuita
IL GIORNALE DEGLI STUDENTI DEL LICEO F. CORRADINI DI THIENE
HOME CINEMA
CUCINA
PROSSIMAMENTE
La grande vasca di Hushpuppy
La ricetta di zia Lucy
Sondaggio: settimana corta?
CONTINUA A PAG.1 2
CONTINUA A PAG.1 7
Nuovi candidati
A noi la scelta!
EDITORIALE
Chi non muore si rivede
di Rebecca Montresor
di Emilio Grazian
Decide your future o Lista Megafono?
Un'intervista esclusiva ai candidati rappresentanti d'istituto
2013­2014.
Chi volete votare? Se non avete idee chiare, forse
quest'intervista vi aiuterà nella scelta...
CONTINUA A PAG.2
MONDO
È successo nel mondo, vicino e
lontano di Isabella Zanellato
CONTINUA A PAG.5
I mesi di Settembre e Ottobre non sono stati importanti
solo per noi studenti, che abbiamo appena iniziato un
altro nuovo anno scolastico, bensì sono stati anche ricchi
di eventi di notevole portata storica in vari ambiti.
Vediamone alcuni...
CONTINUA A PAG.8
Intervista alla Preside
di Rebecca Montresor e Lucia Rizzardo
CONTINUA A PAG.6
SEMPRE IN QUESTO NUMERO...
Il registro elettronico: a gennaio
la svolta
Io sono superpippio
Katherine Mansfield
La Chicca su...La Rossa del
Cavallino Rampante
I ragazzi di De Andrè
Sapevate che...?
Empire of The Sun
Ipse dixit e altro...
di Sofia Maino e Claudia Girotto a pag. 1 0
di Isabella Zanellato a pag. 11
di Gianantonio Vecelli a pag. 1 3
di Zoe a pag. 1 4
di Dario Manfron a pag. 1 6
di Federica Grassi a pag. 1 5
di Rio Afsana a pag. 1 2
REDAZIONE, INFORMAZIONE E RECAPITI A PAG. 5. IL CORRADINO è una pubblicazione autofinanziata e autoprodotta dal Liceo "F. Corradini"
via Milano 1 , 3601 6 Thiene (VI)
VIETATA LA VENDITA
2
Cronaca del liceo
Il Corradino Novembre 201 3
Nuovi candidati! A noi la scelta!
DALLA PRIMA
Sono alle porte le elezioni dei rappresentanti degli studenti nel Consiglio d’Istituto.
Il Corradino vi presenta le 2 liste:
“Decide your future” con Paolo Agnolin, Veronica Franzan, Stefano Peschiutta, Martina Forestan,
Stefano Franzon.
“Lista megafono: dai voce alle tue idee”, con Giacomo Montaldi, Francesca Trevisi, Nicola Auteri,
Vanessa Quaresima.
( versione integrale pubblicata sul blog http://ilcorradino.blogfree.net/)
Lista “Decide your future”
interessante da proporre in assemblea.
Presentatevi in circa 1 0 parole... vai al blog
per le risposte.
Domanda scontata: ma perché vi siete
candidati? ...vai al blog per le risposte.
Avete qualche hobby? ...vai al blog per le
Come reagireste a una non elezione?
risposte.
Dateci un commento sull’assemblea di
presentazione delle liste.
Martina: Mi dispiacerebbe molto perchè, come
Siamo competitors molto diversi. L’altra lista è
formata da persone simpatiche ed in gamba,
con uno stile molto deciso ma abbastanza
aggressivo, il che ci fa un po’ dubitare delle loro
capacità di rappresentanza. Ci sembra che
abbiano un programma meno studiato e
concreto del nostro anche se hanno comunque
delle proposte interessanti per la comunità
scolastica.
ho già detto, ci tengo molto, ma se venissero
eletti altri della mia lista, sarei comunque tanto
contenta per loro.
Stefano F: Mi sentirei comunque soddisfatto e
contento di aver collaborato con persone molto
valide e augurerei comunque buona fortuna
alla lista “Frankestain” che si formerà ( perchè
formata da vari pezzi n.d.r.)
Paolo: Mi dispiacerebbe ovviamente, ma la
accetterei perchè sicuramente gli studenti
sceglieranno delle persone valide. Se non
venissi eletto ci terrei comunque a dare una
mano ai rappresentanti eletti.
Stefano P: Sarei dispiaciuto, ma comunque
soddisfatto di quello che ho fatto e se non sarò
eletto sarò comunque disposto a dare una
mano ai futuri rappresentanti
Veronica: Candidandosi uno mette in conto di
non essere eletto. E’ comunque un'esperienza
importante che ho fatto e in ogni caso, anche
se non verrò eletta, ci sarò sempre per i futuri
rappresentanti se avranno bisogno di me!
Come agirete quando inevitabilmente le liste
si uniranno?
Due cose da tenere e due da buttare del
nostro Liceo.
Ci è piaciuta un sacco. E’ stata il risultato di un
buon lavoro di preparazione. Ci siamo ben
presentati anche se non tutto il nostro
messaggio è stato ben spiegato e quindi ben
recepito. Abbiamo anche ricevute delle critiche
ma ci sembra una cosa normale.
Descriveteci con 3 parole i membri della
vostra lista...vai al blog per le risposte
Come vedete l’altra lista?
E’ giusto mettere insieme i vari programmi: sono
comunque tutte cose che possono giovare al
Liceo. Dovremo tutti agire per il bene della
scuola e anche se abbiamo pareri contrastanti
su alcune cose dovremo metterci assieme
nell'ottica del bene di tutti gli studenti. Fatte le
elezioni, quindi, ci troveremo a tavolino e
decideremo cosa sarà più produttivo e
Martina: Da buttare sicuramente la distanza
tra le due sedi perché sembriamo due scuole
divise quando invece siamo un unico Istituto. E
butterei gli insegnanti che stanno qui per
coprire un posto e non per passione. Da tenere
invece tutti gli studenti perché ho conosciuto
tante belle persone e anche le attività
Il Corradino Novembre 201 3
extrascolastiche, come il teatro, perchè creano
un buon clima tra le persone.
Stefano F: Da tenere lo spirito di appartenenza,
perchè secondo me, anche se siamo separati,
c'è una certa unità di pensiero tra gli alunni del
Corradini, un'altra la preparazione formativa che
offre il Liceo; da buttare la disorganizzazione
delle comunicazioni mentre da rivalutare
sarebbe il riunire le sedi .
Paolo: da tenere la buona preparazione del
Liceo e lo spirito di alcuni che attraverso lo
studio riescono a crescere e a dimostrare che
questa scuola aiuta anche nella crescita
personale dei suoi studenti; da buttare la
separazione delle sedi e l'ostilità di alcuni
professori nei confronti delle attività
extrascolastiche.
Stefano P: Vorrei che fossere state mantenute
le gite sportive (Sappada, ad esempio), lo spirito
di appartenenza al Corradini, che non significa
‘quattro mura scolastiche’, ma qualcosa che ti
porti avanti e che ti segna per tutta la vita; da
buttare invece l'equipaggiamento delle aule di
fisica allo scientifico! E la distanza fra gli
studenti a causa delle sedi separate.
Veronica: da tenere le attività extrascolastiche
come teatro, LiberaMente, Leonardo e la
preparazione che il Corradini ci offre, cambierei
invece la disorganizzazione tra le sedi e la
paura del cambiamento e dell'innovazione.
Che cosa volete dire agli alunni?
Martina: Votatemi! Ahah si, beh votatemi e lo
motivo con il fatto che potrei dare loro tanto.
Stefano F : Partecipate attivamente attivamente
all'organizzazione della scuola e non vivetela
solo come un luogo in cui siete obbligati a
venire.
Paolo: Gli alunni devono capire l'importanza di
queste attività di rappresentanza e coglierne
tutte le opportunità: non servono solo a perdere
lezione! E inoltre Decide your future!
Steafano P: Vivete la scuola non solo come un
impegno, ma come un percorso formativo a
360° e, quando dovrete votare, pensate a quali
sono le proposte che vi daranno qualcosa di più
del 'normale’ regalando tanta ricchezza.
Veronica: siate partecipi nella vita della scuola
ed esprimete le vostre opinioni per migliorare
l'oggi e il domani.
Cronaca del liceo
3
Molti hanno contestato la vostra decisione
di confrontarvi sul vostro programma con la
Preside “con l’arroganza e la presunzione di
essere eletti”... Come rispondete?
Martina: Noi siamo andati solo per sottolineare
quanto le nostre proposte fossero già
programmate, volevamo far capire agli studenti
quanto siamo sicuri nelle nostre assemblee.
Stefano Franzon: Sicuramente non volevamo
passare come i “raccomandati”, ma proporre
solo assemblee fattibili e non utopiche e
demagogiche.
Paolo: Nel momento in cui uno si candida lo fa
per essere eletto e se viene eletto deve
realizzare le proposte. Andando dalla preside
ci siamo assicurati circa la fattibilità delle nostre
idee, dando ancora più concretezza alle nostre
proposte.
Stefano P.: Abbiamo ragionato nell'ottica di
dare garanzie. Prima di contattare gli ospiti
eventuali abbiamo chiesto conferme alla
Preside, che ci ha confermato tutto, così da
poter offrire sicurezza anche agli ospiti. Mi
dispiace che sia passato questo messaggio
negativo su di noi: volevamo solo fare le cose
fatte bene.
“Lista megafono: diamo voce alle tue
idee”
Presentatevi in circa 1 0 parole...vai al blog
per le risposte.
Avete qualche hobby? ...vai al blog per le
risposte.
Dateci un commento sull’assemblea di
presentazione delle liste.
E’ stata costruttiva, divertente e soddisfacente.
Per noi più impegnativo il confronto col triennio
e più soddisfacente quello col biennio. ci sono
state anche varie critiche ma sono importanti i
confronti di idee tra studenti. Ci sembrra che
l’altra lista fosse molto organizzata e che ci
tenesse a mostrare di voler fare un buon
lavoro.
Descriveteci con 3 parole i membri della
vostra lista...vai al blog per le risposte.
4
Come
Il Corradino Novembre 201 3
Cronaca del liceo
vedete
l’altra
lista?
Come agirete quando inevitabilmente le liste
si uniranno?
Siamo molto contenti e lo vediamo come
qualcosa di molto interessante perchè dopo
l'esperienza dello scorso anno abbiamo visto
come l’unire i programmi faccia veramente il
bene degli studenti.
È una cosa inevitabile quindi le nostre idee
verranno integrate con le loro, è giusto così. Ci
metteremo a tavolino e discuteremo su cosa
proporre.
una cosa che manca secondo me è una figura
di tutor da parte degli alunni più vecchi nei
confronti di quelli più giovani.
Francesca: Da cambiare, la poca voce che
hanno gli studenti e la scarsa libertà di scelta;
da tenere invece liberamente e anche
l'assemblea di accanto a silvia.
Vanessa: da tenere la lectio brevis e le attività
extrascolastiche come Leonardo, gemellaggi,
gite, incontro in carcere e certificazioni di
lingua; da buttare invecegli edifici deprimenti,
come la sede nuova che -sarà anche
bellissima- ma sembra un ospedale, e inoltre il
continuo ripetersi degli stessi temi in
assemblea d'istituto ogni anno.
Nicola: da buttare la LIM (inutile) e i banchi
dello scientifico; da tenere invece i professori
seri e competenti che abbiamo e... anche la
mia classe!
Domanda scontata: perchè vi siete
candidati? ...vai al blog per le risposte.
Che cosa volete dire agli alunni?
Giacomo: comunque vada, in campo ci sono
Li vediamo come degli avversari che meritano
tanto rispetto ma temibili perchè persone in
gamba, con belle idee, che hanno presentato
bene, molto organizzati e competitivi. Troviamo
veramente interessante per il bene della scuola
la prospettiva dell'unione delle due liste.
Come reagireste a una non elezione?
Giacomo: mi dispiacerebbe, e non mi
dispiacesse probabilmente non sarei un
candidato serio, con le giuste motivazioni. La
prenderei come una lezione di vita perchè
vorrebbe dire che non sono stato abbastanza
bravo da farmi riconfermare il mandato.
Francesca: Non importerebbe, io ho esposto la
mia opinione che non deve per forza essere
condivisa, è stata comunque una bellissima
esperienza.
Vanessa: Bene perchè in ogni caso saremo
rappresentati da ottime persone, sia della mia
che dell'altra lista. Non ho rimpianti, questa
presentazione mi ha fatto crescere molto e
maturare
Nicola: Non mi farebbe nè caldo nè freddo, è
stata una bella esperienza, ma se non fossi
eletto continuerò per la mia strada, rimanendo
però disponibile a dare una mano!
Due cose da tenere e due da buttare del
nostro Liceo.
Giacomo: da tenere il Corradino! E sicuramente
le attività extrascolastiche come teatro,
liberamente; da togliere la distanza delle sedi e
dei buoni candidati. Auguro a tutti un buon
anno scolastico visto che la scuola non è poi...
così il massimo...
Francesca: votate noi perchè intendiamo dare
voce alle vostre idee e perchè pensiamo che
sia questo il fine ultimo di un rappresentante di
istituto.
Vanessa: Votate! Ma soprattutto votate con
testa!
Nicola: Di non scoraggiarsi quando si va male
a scuola perchè, tanto, si recupera sempre!
Molti hanno giudicato la vostra scelta di
non strutturare il vostro programma in
maniera chiara e definita come mancanza di
serietà e organizzazione, come rispondete?
Non è stata una casualità ma una scelta,
volevamo avere un programma che fosse
flessibile al massimo, da calibrare durante
l'anno scolastico. Anche perchè pensiamo che,
con le elezioni, le due liste si uniranno e,
quindi, avere già un programma preciso di
assemblee non è fattibile; le proposte
andranno ad integrarsi e quindi sarà possibile
che alcune assemblee vengano preferite ad
altre.
di Emilio Grazian
Il Corradino Novembre 201 3
il Corradino
5
Chi non muore si rivede
DALLA PRIMA
Correva la scolastica annata 2012/2013 quando,
in quel di Thiene, anime desolate affogavano le
proprie pene in una bottiglia di rum, sognando
giorni migliori e rimpiangendo gloriosi ricordi.
Misuravano a grandi passi la redazione affollata
di cespugli rotolanti di texana natura, guardandosi
negli occhi sconsolati. Quattro erano quell'anno,
quattro spiriti coraggiosi che spinti un po' dal
senso del dovere, un po' dalla disperazione
sfornarono una copia, la copia; una soltanto, ma
forgiata dal sangue e dal sudore (e dal ciclostile).
Torniamo ai giorni nostri: per chi non lo sapesse,
l'anno scorso il nostro giornalino è stato tenuto in
piedi da sole quattro persone (v. Quattro gatti e
una bottiglia di rum, dal numero precedente),
eppure è uscito lo stesso. Quest'anno,
fortunatamente, c'è stata una forte adesione da
parte degli studenti, con il risultato che i membri
della redazione si sono moltiplicati come le carie
dopo un'abbuffata di torrone a Natale. Siamo
dunque estremamente fiduciosi nel prossimo
futuro del nostro Corradino, che arranca, geme,
soffre, ma alla fine non muore mai. E non morirà
mai finché ci saranno idee, voglia di fare e voglia
di farsi sentire, finché ci sarà anche solo una
persona pronta a dire la sua o a dar voce a chi
non può permetterselo.
Noi non facciamo giornalismo, non abbiamo la
presunzione di affermare questo. Semplicemente
esprimiamo la nostra opinione in modo rispettoso,
forse un po' provocatorio di tanto in tanto;
condividiamo le nostre passioni e scriviamo di fatti
ed avvenimenti che reputiamo interessanti. Tutti
possono farlo, sebbene magari pochi si sentano
portati. Questo è il luogo dove si può cercare
la discussione costruttiva, il fatto curioso, la
notizia interessante o anche solo il rifugio da una
lezione particolarmente noiosa (non me ne
vogliano i docenti, ma è risaputo che un
giornalino scolastico serve anche a questo).
Senza contare che non sempre, nella vita, vi è
la possibilità di esporre la propria opinione: dalla
notte dei tempi, questo è un diritto che dà fastidio
a molti. Un mondo ovattato, dove le notizie - belle
o brutte che siano - sembrano favole inverosimili
narrate da una voce lontana, è il sogno di molti.
Chi, almeno una volta nella vita, non ha
desiderato di lasciare tutto e fuggire da una realtà
scomoda? In fondo, cosa c'è di più scomodo
della realtà stessa?
Ma noi siamo troppo giovani per certe tendenze
utopiche. Quindi, se volete dire qualcosa, fatelo!
Ne approfittiamo per annunciarvi che da qualche
giorno è stato aperto il blog del Corradino
(www.ilcorradino.blogfree.net), un sito di
sostegno al giornalino dove raccoglieremo
commenti, foto ed extra di qualunque genere, tra
cui concorsi ed eventuali articoli che non
riusciremo ad inserire nella copia cartacea. È
ancora in fase di allestimento, tuttavia speriamo
che - anche con il vostro aiuto - possa crescere
ed offrirvi nuovi spunti.
Con questo vi auguriamo un proficuo anno
scolastico, senza testate contro il muro e bottiglie
di rum all'orizzonte, possibilmente.
Ricordate che l'alcool fa male, ma spiegare a
vostra madre il perché di quello strano buco
nell'intonaco è ancora peggio.
IL CORRADINO
[email protected]
www.ilcorradino.blogfree.net
Caporedattore
Correttore di bozze
Redazione
Rebecca Montresor
Blog
Responsabili
Lucia Rizzardo
Buon inizio ragazzi, e intanto buona lettura!
Afsana Rio 4BS, Boscato Mayra 2BL, Capozzo Lara 1 BL, Cinque Alessandra 2AL,
Ferrando Giulia 1 BL, Ferrando Marta 1 AL, Girotto Claudia 2ACLA, Grassi Federica
4BS, Grazian Emilio 4ACLA, Maino Sofia 2ACLA, Manfron Dario 3AC, Mattesco
Alessia 1 ASA, Montresor Rebecca 5 AL, Mosele Maddalena 2BL, Nodari
Leonardo 5AS, Peron Natascia 1 ASA, Resistente Sara 1 BL, Rizzardo Lucia 5AL,
Vittacchio Tamara 4 BS, Vecelli Gianmarco 4BS, Zanellato Isabella 4BS.
prof. Luisa Salmaso
prof. Maria Gabriela Strinati
6
Cronaca del liceo
Il Corradino Novembre 201 3
Intervista alla preside
DALLA PRIMA
Rispetto all'anno scorso sono avvenuti grossi cambiamenti nella nostra scuola. Alcuni interessanti,
alcuni un po' oscuri, altri apparentemente senza senso: ecco dunque una breve intervista alla nostra
preside, che con molta disponibilità e un po' di ironia ha voluto darci qualche delucidazione.
Innanzitutto, vorremmo cominciare da uno
degli argomenti più discussi di questo inizio
anno: il sabato a casa. Cosa ne pensa il
Consiglio Docenti? Perché la settimana corta
è stata respinta?
L'anno scorso il Consiglio si è confrontato su
questo punto, giungendo alla conclusione che il
progetto della cosiddetta "settimana corta"
avrebbe avuto ripercussioni più negative che
positive sugli studenti. Non si può modificare il
monte ore settimanale: si dovrebbero recuperare
le ore del sabato con lezioni pomeridiane, con
un conseguente aumento del carico di lavoro ed
un drastico calo del livello di concentrazione.
Senza contare che la nostra scuola non è
strutturata per avere regolari lezioni
pomeridiane: quindi, pur con qualche parere
discorde, abbiamo deciso di lasciar perdere
questa opzione, almeno per il momento.
Va bene. Altro punto saliente emerso tra gli
studenti è stato il Liberamente: si diceva che
non ci sarebbe stato, o che si sarebbe rivolto
solo al biennio, o forse a tutte le classi
tranne le quinte. C'è qualche fondo di verità?
È vero. Nella verifica svolta a Febbraio la
professoressa Strinati aveva affermato che lei
non sarebbe più stata disponibile a portare
avanti il progetto ed inoltre c’erano delle
perplessità riguardo l'efficacia di “ Liberamente”
da parte dei docenti. Tuttavia si tratta di una
tradizione cui anche i docenti stessi sono legati,
pertanto si era pensato di concentrare tutte le
attività in una sola mattinata, per non togliere
troppe ore all'insegnamento. Ora stiamo
rivedendo il progetto, che a sentire alcuni
docenti, nonostante le perplessità rimarrà
invariato. Questo si saprà a fine mese, dopo
l'approvazione del P.O.F. da parte del Collegio
Docenti.
Speriamo di ricevere buone notizie allora.
Intanto passiamo ad un altro punto
"spinoso": le gite. C'è stata qualche
lamentela sui pochi giorni concessi alle
uscite didattiche, gemellaggi esclusi.
Come vi ho già anticipato prima, l'anno scorso vi
sono state alcune lamentele riguardo il gran
numero di attività durante l'anno, soprattutto nel
secondo quadrimestre, che toglievano parecchie
ore alle varie discipline. Il Collegio ha chiesto di
rivedere i giorni dedicati alle uscite ed i giorni
dedicati ai progetti. Lo staff ha quindi elaborato
la seguente proposta: durante i primi quattro
anni sono disponibili tre giorni all'anno per gite di
una giornata, senza pernottamento; altri tre
giorni per attività di vario genere, mentre altri
due giorni verranno concessi in caso di
imprevisti o progetti vincolanti che potrebbero
arrivare alla scuola durante l’anno. Questa
decisione è stata assunta anche per andare
incontro alle famiglie, che in un periodo di
ristrettezze economiche a volte non riescono a
sostenere le spese. Vorrei anche aggiungere
che oggi, a differenza di qualche anno fa, a volte
le “gite” stanno perdendo il significato didattico.
Una volta si mandavano i ragazzi in gita con la
scuola perché le famiglie non avevano risorse
per viaggiare: oggi, questo, risulta più facile.
Per quanto riguarda le quinte, invece?
Per le quinte il problema è stato soprattutto di
tipo logistico. In poche parole: poca disponibilità
da parte dei docenti ad accompagnare i
ragazzi. L'anno scorso, per concedere la gita ad
una classe, ho assegnato docenti di altri
consigli, che si erano resi disponibili. Quest'anno
non ho intenzione di fare la stessa cosa.
Purtroppo, sebbene si tratti di studenti
maggiorenni, gli insegnanti hanno comunque
responsabilità spaventose. Pensate che,
secondo le norme di sicurezza, gli
accompagnatori dovrebbero andare nelle
strutture che vi ospiteranno a controllare che
tutto sia a norma.
In effetti è un tantino improponibile come
condizione, soprattutto perché spesso le gite
di quinta sono all'estero.
Esatto. Quindi sono stati ridotti i giorni e il
raggio di chilometri che dovrebbero ridurre le
spese e in qualche maniera invogliare i docenti
ad accompagnare i ragazzi. Ci sono scuole che
Il Corradino Novembre 201 3
a causa delle troppe responsabilità richieste ai
docenti hanno abolito qualunque gita. Noi non
vorremmo arrivare a tanto, però pensateci:
badare a cinquanta ragazzi, con l'aiuto di uno o al
massimo due colleghi, con conseguenze anche
penali in caso di incidenti , non è facile.
Le facciamo una domanda ipotetica un po’
strana: se potesse ricostruire il sistema
scolastico da zero, quali sono le prime cose
che cambierebbe?
Oddio.
Tutto!
Beh, d’accordo, ma ci sarà pur qualcosa che
le viene in mente subito, con cui è veramente
pesante dover convivere tutti i giorni >?
Dunque, sicuramente manca una seria
valutazione meritocratica di tutto il personale
scolastico. [Da anni si parla di autovalutazione e
questionari di qualità interni all’istituto, stiamo
valutandone l’introduzione ma è una questione
molto delicata.] Personalmente poi renderei
obbligatorio il “ diritto” in tutti i piani di studio di
tutte le scuole superiori perché altrimenti non
potremo mai formare cittadini consapevoli, come
ci viene richiesto. Formiamo cittadini che non
sanno come funzionano le istituzioni. Pensandoci,
anche la geografia dovrebbe essere obbligatoria.
Poi c’è la questione delle cattedre, le “gabbie
didattiche”, come le chiamo io: è un grosso
problema di flessibilità. (Nel sistema scolastico
italiano attuale ogni insegnante è abilitato
all’insegnamento di alcune materie, ad es. lettere,
latino, storia e geografia, ma nei licei può
insegnarle tutte solo nel biennio. Nel triennio può
insegnare solo italiano o latino e greco se è
abilitato. NDR)
Tornando a domande più “classiche”, com’è
dover gestire un istituto su tre sedi?
Complica le cose, specie l’orario, e ovviamente
implica che io non possa assicurare lo stesso
grado di presenza a tutte le sedi, ma è fattibile.
Tra l’altro abbiamo ottenuto l’approvazione a
livello provinciale per l’avvio del liceo delle
scienze umane con i due indirizzi, tradizionale e
opzione economico-sociale. Stiamo aspettando il
via libera della Regione.
Cronaca del liceo
7
Quindi avremmo quattro sedi?
Se il progetto dovesse effettivamente prendere
avvio, anche già dal prossimo anno scolastico,
avremmo due aule disponibili. Poi dipenderà
anche dall’afflusso.
A questo proposito, come sono state le
iscrizioni quest’anno?
Quest’anno c’è stato il boom del linguistico Z poi,
il classico, che volete che vi dica, sta morendo ma
non solo qui.
C’è stato un calo di iscrizioni allo scientifico?
Sì, le classi sono meno numerose.
D’accordo. Una domanda per Lei come donna
in carriera: gestire un istituto come il
Corradini e una famiglia in contemporanea. È
fattibile?
È fattibile, sì, anche se naturalmente si fa fatica e
si penalizza un po’ la famiglia, anche perché,
ecco, forse noi non abbiamo il vantaggio
dell’operaio che, quando esce dalla fabbrica, non
ci pensa più. Noi i problemi, i pensieri, ce li
portiamo a casa, non è che restino fuori. Poi, è
fattibile avendo i figli grandi. Con i figli piccoli
credo sarebbe molto più difficile. Ecco, un’altra
cosa che il Ministro delle Pari Opportunità
potrebbe cambiare: penso che le madri
dovrebbero avere un lavoro part-time fino a
quando i figli compiranno 11 /1 2 anni. Allora
avrebbero effettivamente il tempo di crescerli,
sarebbe sicuramente diverso, anche per i figli.
Questa generazione di giovani sembra un po’
persa> ?
Mah, no, sapete Z credo che voi abbiate molte
potenzialità, ma dovete agire, essere attori!
Essere “protagonisti”, come va tanto di moda dire
ora. Non dovete perdere il coraggio e la voglia di
fare, non dovete aver paura di sbagliare, è
importante andare avanti. Il mercato del lavoro, al
giorno d’oggi vi chiede di saper lavorare in gruppo
in modo costruttivo, avere inventiva, saper
decidere assumendosi responsabilità, senza
paura. Ed è proprio questo che dobbiamo
promuovere come scuola. Naturalmente bisogna
partire dalle conoscenze per poter costruire
competenze. L’importante nella vita è poter
scegliere, solo così possiamo affermare di essere
liberi, ma per scegliere è fondamentale la
conoscenza.
Grazie del suo tempo, Preside.
Grazie a voi!
Va detto che la Preside ci ha fatto un’ottima impressione: una persona onesta, pragmatica, energica e
decisa. Buon lavoro, Preside!
P.S. : ci piace notare la frase sul muro dietro la scrivania della Preside, nel suo ufficio: “Ciascuno può
progredire nella conoscenza solo fin dove gli è permesso dall’arroganza della sua presunzione. "
di Rebecca Montresor e Lucia Rizzardo
8
Il Corradino Novembre 201 3
Mondo
È successo nel mondo, vicino e lontano …
DALLA PRIMA
I mesi di Settembre e Ottobre non sono stati importanti solo per noi studenti, che abbiamo appena
iniziato un altro nuovo anno scolastico, bensì sono stati anche ricchi di eventi di notevole portata storica
in vari ambiti. Vediamone alcuni:
Diritti
umani
In Arabia Saudita, per la prima volta, un gran
numero di donne si è messo al volante, sfidando
la legge ultraconservatrice del regno che
proibisce loro di guidare. Hanno reso nota la
propria volontà di eliminare quelle imposizioni
che limitano e discriminano nella vita quotidiana
le donne soprattutto attraverso i social network.
Matematica, scienza e tecnologia
Il premio Nobel per la fisica è stato assegnato a
F. Englert e P. W. Higgs, che in modo
indipendente hanno previsto l’esistenza della
particella grazie alla quale esiste la massa, il
“Bosone di Higgs”. Il merito della scoperta è
anche italiano: la teoria è stata confermata nel
201 2 grazie agli esperimenti condotti al CERN di
Ginevra, guidati all'epoca da due ricercatori
italiani dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
È stata scoperta la più lontana e più antica
galassia mai osservata dall’uomo. È nata
quando l’universo aveva solo 700 milioni di anni.
A scoprirla un gruppo di ricercatori internazionali,
che hanno sfruttato le osservazioni del
telescopio spaziale Hubble della Nasa in
combinazione con i dati raccolti da uno
spettrometro recentemente installato nelle
Hawaii. La scoperta di questa galassia,
denominata z8_GND_5296, rappresenta un altro
passo nello studio delle epoche più remote della
storia
dell’Universo.
Politica e società
In Italia, il 3 Ottobre, un barcone carico di
immigrati di nazionalità eritrea e di altri Paesi
sub-sahariani, si è rovesciato causando più di
363 morti, tra uomini, donne e bambini. Non è
possibile soffermarsi soltanto su questi dati e sul
problema dell’immigrazioneclandestina: è ormai
evidente che esiste nel Mediterraneo una vera e
propria “tratta degli schiavi”, in cui “scafisti” senza
scrupoli sfruttano le miserie e i sogni di persone
indigenti per poter arricchirsi.
Il sultano del Brunei, nel Borneo (sud-est asiatico),
ha introdotto nel suo Stato la legge islamica, la
sharia. Le pene previste da tale legge verranno
applicate solamente alla popolazione musulmana
che corrisponde ai due terzi dei 420mila abitanti
del Brunei; il sultanato ha assunto una linea di
governo completamente diversa da quella degli
altri Paesi limitrofi, come Singapore, che al
contrario stanno vivendo una velocissima
democratizzazione e
hanno una politica
fortemente laica. Se la notizia dell’introduzione di
queste nuove pene ha fatto rapidamente il giro del
mondo, allarmando le associazioni per i diritti civili
e la libertà religiosa, in Brunei la notizia non ha
portato a grandi manifestazioni da parte delle altre
minoranze religiose a causa dell’asprezza delle
pene previste per il dissenso politico.
Ambiente
È scattato l’allarme smog nella città cinese di
Harbin, dove sono state chiuse scuole, strade,
autostrade e aeroporti. Lo smog, che ha
intrappolato in casa oltre 11 milioni di persone, in
alcune zone ha ridotto la visibilità a 1 0m. La
densità delle polveri sottili Pm 2,5, le più piccole e
nocive dell’atmosfera, ha raggiunto i 1 000 µg/m³
in diversi punti della città, superando largamente i
livelli considerati pericolosi per la salute umana (il
valore massimo consigliato dall’OMS nel 2006 era
di 1 0 µg/m³, NDR).
di Isabella Zanellato
Le prime impressioni
pensieri ed emozioni dei nuovi studenti
"Il liceoZ come sarà?" Una domanda che molti
di noi ex ragazzi delle medie ci ponevamo
qualche settimana prima dell’inizio delle
superiori. Si pensava fosse difficile e
impegnativo e che si dovesse fare un enorme
cambiamento rispetto a ciò che eravamo prima di
iniziare la nostra vita da liceali.
Spesso ci chiedevamo: “Ce la faremo?”. Eravamo
fin troppo agitati e allo stesso tempo emozionati
Il Corradino Novembre 201 3
Cronaca del liceo
9
all'idea di intraprendere questo nuovo percorso;
ma adesso, dopo circa un mese dall’inizio,
possiamo affermare che tutte le nostre paure
sono state ridimensionate! Rimane ancora un
po’ di terrore per le interrogazioni e i compiti in
classe, ma il pensiero di non piacere ai
compagni e di non trovarsi bene è ormai
superato.
scuola era così diverso dal nostro.
Noi "matricole" abbiamo trovato nel liceo
Corradini una scuola molto interessante ed
accogliente, che ci ha messo subito a nostro
agio e nella quale ci siamo ambientati con
grande facilità.
ho fatto la scelta giusta, ero deciso, sapevo fin
da subito la scuola che volevo frequentare, per
ora non cambierò sicuramente idea.
Il primo giorno è stato speciale e unico per
ognuno di noi e lo ricorderemo sempre,
soprattutto per l'intensa emozione di cominciare
un nuovo viaggio, lungo cinque anni che
passeranno in uno schiocco di dita, in cui forse,
alla fine, faticheremo a riconoscerci, tanto
saremo maturati e cresciuti. Per quanto
riguarda le varie attività, i professori hanno
preparato una settimana d’accoglienza dove ci
siamo divertiti e abbiamo conosciuto i nostri
compagni con cui sono già nate molte amicizie.
Uno dei giorni che ci ha colpito di più è stato “la
giornata dell’Accoglienza Sportiva” dove,
attraverso i giochi, ci siamo legati alla nostra
classe.
Tra le attività che abbiamo fatto ci sono piaciute
molto il tiro con le freccette, il frisbee, il salto
con la corda e quello in cui bisognava vestire
una persona! Erano tutti molto divertenti e in
questo modo abbiamo passato una
meravigliosa mattinata! Inoltre come ricordo ci
hanno regalato le magliette del liceo e ai
vincitori (1 °BSA) una coppa!
Purtroppo questa bella settimana è volata via
troppo velocemente, anche se ora possiamo
dire di aver iniziato davvero liceo. Non è così
complicato come ci immaginavamo, ma in ogni
caso l'impegno è sempre importante. L’indirizzo
che ognuno di noi ha scelto (nel nostro caso
linguistico) ci appassiona molto e ci spinge ogni
giorno a fare del nostro meglio.
Per approfondire abbiamo pensato di
aggiungere anche il parere dei ragazzi dello
scientifico che sono lontani dalla nostra sede.
Abbiamo fatto alcune domande ad un ragazzo
di 1 BSA per sentire se il suo parere su questa
Per cominciare gli abbiamo chiesto cosa
pensasse del liceo; lui ci ha risposto
semplicemente che gli piaceva molto, a parte i
troppi compiti a casa.
Poi abbiamo domandato se avesse fatto la
scelta giusta o se si fosse reso conto che questa
scuola non facesse per lui e ha esclamato: -Si,
Mangiando una fetta di dolce, lui ci ha sorpreso
dicendo che, prima di iniziare, pensava che il
liceo scientifico scienze applicate fosse più
difficile e i professori fossero più severi; aveva
paura che non sarebbe riuscito a legare con i
suoi compagni. Ora che la scuola è iniziata, si è
accorto che la maggior parte delle sue paure
sono svanite e rimpiazzate dalla realtà: i
professori sono esigenti come è giusto sia, i
compagni sono simpatici e ora stanno
cominciando a legare tra di loro.
Inoltre, gli abbiamo chiesto come fosse andato il
primo giorno e se fosse soddisfatto della
settimana d’accoglienza; lui ci ha risposto che
ne è stato molto contento: i professori si sono
presentati, hanno fatto il gioco dell’accoglienza
e della conoscenza, in cui gli studenti dovevano
portare un oggetto che li rappresentasse, e
questa attività gli è piaciuta molto. Dopo hanno
fatto il giro della scuola per conoscere e
prendere confidenza con l’edificio.
Ci ha detto anche che si è ambientato
benissimo e gli è piaciuta particolarmente “la
giornata dell’accoglienza sportiva”, visto che la
sua classe è arrivata prima! Pensa che questa
attività sia servita molto per unire i vari
componenti della classe.
L’ultima domanda che gli abbiamo rivolto
riguardava le valutazioni delle prime verifiche; lui
ci ha detto, in modo piuttosto soddisfatto, che i
primi compiti in classe sono andati piuttosto
bene.
In conclusione, secondo le nostre indagini,
possiamo affermare che siamo tutti soddisfatti di
questa scuola.
di Cappozzo Lara, Ferrando Marta e Giulia e Resistente Sara
10
Cronaca del liceo
Il Corradino Novembre 201 3
Registro elettronico: a gennaio la svolta
Soluzione ai problemi o rischio di aumentarli?
Come sempre anche questo nuovo anno
scolastico ha portato con sé numerosi
cambiamenti. Il caro vecchio registro cartaceo
dalla copertina colorata è andato definitivamente
in pensione, lasciando il posto al tanto atteso
registro elettronico. Molti ricorderanno in futuro
episodi divertenti legati a professori più o meno
abili nell’uso di tale strumento (“Ragazzi, perché
non scrive?!”), ma alla fine tutti si sono abituati
alla presenza della tecnologia nelle nostre
classi. Se c’è un merito che il Corradini si può
prendere è quello di essere riuscito a fornire a
tutte le classi dell’istituto questo nuovo
strumento informatico, secondo volontà Monti.
La redazione del Corradino si è recata dalla
preside per avere maggiori informazioni: la
dirigente ha spiegato che tramite un codice
personale affidato ad ogni famiglia, tutte le
informazioni riguardanti un dato studente (voti,
assenze, ritardi, note, comunicazioniZ) saranno
visualizzabili da casa. Tale funzione sarà
disponibile a partire da gennaio 201 4, ma non è
stata ancora fissata una data precisa.
Parlando con coloro che per primi si sono
trovati ad affrontare la novità del registro
elettronico, ovvero i professori, sono emerse
diverse opinioni su questa innovazione: molti
insegnanti lo considerano un valido strumento,
una rivoluzione nel mondo scolastico. In primo
luogo, infatti, esso ottimizza le energie dei
docenti che, al posto di compilare come
amanuensi sia il registro di classe che quello
personale, adesso ne battono sulla tastiera solo
uno. È stata inoltre apprezzata l’idea
dell’accesso da parte dei genitori, che permette
più trasparenza e meno "sotterfugi" da parte
degli studenti.
Tra i dubbi e le critiche sul registro elettronico
sono emersi problemi di connessione ad
Internet, soprattutto nelle sedi del Liceo
Scientifico, dove il collegamento va e viene. O
proprio non c’è. Alla domanda “Il registro
elettronico rallenta l’insegnamento?” i professori
hanno affermato che a inizio lezione,
necessitando di una compilazione sul PC che
può essere più o meno lenta, tale strumento
disturba in fatto di tempistica,
rallenta l’inizio dei compiti e quello delle
interrogazioni. Altri invece hanno sottolineato lo
scarso contatto, non solo visivo, ma anche
relazionale, che si ha con la classe quando si è
costretti a volgerle le spalle per compilare il nuovo
registro. “Considero il mio lavoro molto bello e
soddisfacente, – diceva un professore – un lavoro
in cui non si ha un computer davanti”, al che uno
studente rispondeva con triste ironia “Infatti ce l’ha
dietro”.
Nonostante il parere abbastanza positivo dei
docenti, il registro elettronico è comunque esposto
ad uno dei pericoli più temuti: gli hacker. Studenti
o estranei che siano, il rischio che riescano ad
avere accesso ai dati del programma è reale.
Introducendo l’argomento con la preside, questa
ha affermato: “Sì, il rischio di hacking esiste
sempre, in questo come in ogni programma
informatico. Abbiamo optato infatti per uno dei
programmi di registro elettronico più diffusi e, a
quanto pare, più affidabili. Non è infallibile,
naturalmente, tuttavia ha un buon grado di
sicurezza.” Ma chi non sognerebbe di cambiare
qua e là i propri voti in meglio? Gli studenti più
audaci possono diventare piccoli hacker con una
breve ricerca su Google, dove alla voce
“hackerare il registro elettronico” corrispondono
decine di articoli di pirati informatici. A smorzare la
gioia della scoperta è l’ultimo articolo della prima
pagina di ricerca: dieci studenti dell’ITIS Marconi
di Valdagno hanno provato a modificare i propri
voti nel 2011 e sono riusciti nel loro intento,
tuttavia sono poi incorsi in una denuncia della
scuola. Se per uno studente con un minimo di
capacità informatiche è un gioco da ragazzi
installare in tre minuti di assenza del professore
un programma che permette di visualizzare, da
più dispositivi, password e dati dell’account del
docente, per la scuola è altrettanto facile risalire al
colpevole. Così l’idea che sembrava un colpo di
genio diventa ben presto un valido motivo per
tenere le mani in tasca.
In conclusione: il registro elettronico è
effettivamente un mezzo utile o uno strumento
superfluo e rischioso? Gli alunni avranno la
coscienza e la lealtà di essere trasparenti con i
genitori? La risposta a tali quesiti è sconosciuta.
Almeno fino a gennaio.
di Sofia Maino e Claudia Girotto
Il Corradino Novembre 201 3
Letteratura
11
Scritture al femminile
Katherine Mansfield: una donna agli antipodi
“Noi possiamo fare qualunque cosa desideriamo, a patto che la si desideri con abbastanza intensità:
cos’è che vorresti più di ogni altra cosa? Questo è quello che devo continuare a chiedere a me stessa di
fronte alle difficoltà.”
(K. Mansfield, Tutti i racconti, Oscar Mondadori, 2006)
Katherine Mansfield nacque il 1 4 ottobre 1 888,
esattamente centoventicinque anni fa, in una
famiglia dell’alta borghesia di Wellington in
Nuova Zelanda. Visse un’infanzia agiata, colma
di meraviglia per la natura che la circondava, per
le persone e per la società, sentimento questo
che diventerà l’unico punto fermo della sua vita
e la fonte stessa della sua ispirazione artistica.
Si trasferì nel 1 908 in Inghilterra per motivi di
studio, abbandonando per sempre la Nuova
Zelanda. Ben a ragione si può dire che sia stata
una donna agli antipodi, sia perché la sua
esistenza si svolse tra due Paesi agli antipodi
geografici, sia perché sostenne delle idee
anticonformiste rispetto alla società in cui viveva.
In accordo con il nascente femminismo
considerava infatti la donna libera, capace di
compiere delle scelte autonomamente. La donna
per la Mansfield è, come si evince dai suoi
racconti, un individuo a tutto tondo, capace di
provare profondi sentimenti e di agire talvolta in
modo del tutto irrazionale.
Soggiornando in Costa Azzurra, come tanti altri
scrittori della sua generazione, conobbe Virginia
Woolf: le due donne lavoravano per la stessa
casa editrice, la Hogarth Press. La Woolf,
nonostante
considerasse
la
scrittrice
neozelandese “sgradevole e priva di scrupoli”, la
invidiava perché i suoi personaggi erano vivi, i
dialoghi brillanti e le descrizioni vivaci.
Nel 1 91 6 morì in guerra il fratello preferito della
scrittrice. Di lì a breve Katherine si ammalò di
pleurite, un’infiammazione ai polmoni, che
sarebbe sfociata in pochi anni in una grave forma
di tubercolosi, che la portò alla morte nel 1 923.
Nonostante ciò, quest’ultimo periodo della sua
breve vita fu il più prolifico per la sua carriera di
scrittrice ed anche il più felice dal punto di vista
sentimentale.
La sua esistenza fu segnata dunque dalle dure
esperienze del dolore e della malattia, ma
anche vissuta con energia secondo
l’anticonformismo del femminismo, in una
contraddizione
interiore
poliedrica
e
febbricitante. “Detesto le ore grigie, amo i
giorni che passano all’orizzonte come nubi di
tempesta”. La contraddizione interiore è ben
visibile in un suo appunto nel quale
denunciava come avvertisse dentro di sé una
profonda divisione: “mi sento divisa dentro,
arrabbiata e senza virtù”. Nella personalità di
Katherine Mansfield convivono un’adolescente
capricciosa e ribelle, un’artista affamata di
conoscenza, ed una donna posata ma, allo
stesso tempo, dissoluta, contraddizioni che in
parte interessano non solo la vita personale
della scrittrice ma anche la sua arte.
Le sue “short stories”, tra cui le famosissime
Preludio, Felicità, Je ne parle pas français e In
a German pension, sono in grado di
raggiungere e ricostruire l’essenza dei
personaggi con pochi e sapienti tratti. La
Mansfield è capace di trasportare il lettore in un
mondo illuminato come i cieli della Nuova
Zelanda, dai colori accesi e dai profumi esotici.
Come nei quadri di Monet e degli
Impressionisti, la scrittrice riesce a mostrare
suggestivi scorci di vita quotidiana.
La calma quotidianità che pervade i suoi
racconti non deve trarre in inganno: gli episodi
della vita di ogni giorno sono spunti per
riflessioni amare, e quanto mai attuali, sulla
società inglese del tempo, rigida e conformista.
“Il piacere di leggere è doppio quando può essere condiviso.”
(K. Mansfield, Tutti i racconti, Oscar Mondadori, 2006)
di Isabella Zanellato
12
Il Corradino Novembre 201 3
Cronaca del liceo
Sapevate che...?
Per chi non conoscesse già tutte le possibilità
che il nostro Liceo offre, soprattutto quindi per i
novizi del primo anno, questo sarà un articolo
con alcune informazioni utili, nel caso in cui
siate interessati.
• Ogni anno il nostro liceo propone come
attività pomeridiana il teatro e, da parecchi anni
ormai, il gruppo teatrale si esibisce verso la fine
dell’anno scolastico al teatro comunale di
Thiene dove, oltre agli alunni, anche i genitori
hanno la possibilità di guardare il proprio figlio/a
recitare o ballare. E se non siete interessati al
mostrarvi in pubblico però comunque il mondo
teatrale vi attira, esistono i gruppi scenografico
e tecnico che lavorano dietro le quinte.
• Per coloro che hanno appena
cominciato il triennio e si stanno già
preoccupando di guadagnare i più crediti
possibili, è bene sapere che facendo uno stage
lavorativo durante l’estate, che è considerata
un’attività
extrascolastica
è
possibile
guadagnare un credito.
Ma cosa bisogna fare per accedere a tale
possibilità?
Lo studente interessato ad un’occupazione può
contattare lui stesso l’agenzia/ditta dove
lavorare (se ne ha una). Successivamente,
durante il mese del Febbraio, deve contattare la
segretaria della scuola perché possa a sua volta
contattare l’agenzia/ditta scelta per questioni di
prassi ed assicurazione. Se invece non si hanno
contatti per uno stage, nessun problema! Basta
rivolgersi alla segreteria della scuola che vi
procurerà un posto. Si ricorda che la maggior
parte delle volte il lavoro svolto è senza uno
stipendio e che gli studenti non sono obbligati a
svolgere quest’attività (che è però fortemente
consigliata).
• Questa iniziativa sta al di sopra nel
nostro singolo Liceo. Il ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca ha infatti da alcuni
anni reso disponibile una Carta dello Studente per
gli studenti che frequentano la scuola superiore di
secondo grado. Questa viene consegnata agli
studenti durante il loro primo anno scolastico. “ La
Carta dello Studente è un’iniziativa che promuove
l’accesso alla cultura e offre nuovi luoghi di
confronto a tutti gli studenti, senza distinzioni.”citando il sito web ufficiale. Gli studenti che
posseggono la carta hanno la possibilità di
accedere all’area servizi on-line con il proprio
User ID già creato dal ministero. Si possono
trovare, oltre alle varie offerte che sono disponibili
per le materie scolastiche, anche delle
informazioni che riguardano dei concorsi di studio,
degli eventi o delle fiere, e varie questioni del
genere. La carta offre inoltre una serie di sconti
per l’ingresso a musei, mostre ma anche cinema e
per gli acquisti in negozi di vario ambito.
Attenzione però: non tutte le attività accettando la
Carta dello Studente, soltanto quelle consorziate.
Sul sito internet è possibile cercare le attività
aderenti all’iniziativa nella propria zona.
di Rio Afsana
La grande vasca di Hushpuppy
Novembre. Da un paio di mesi a questa parte
ecco che ricominciano ad uscire i film, dai più
strani a quelli dalle trame già viste. Ecco che
iniziano le file di persone fuori dai cinema per
assistere alle proiezioni di alcune tra le pellicole
che saranno candidate (e premiate) durante uno
degli eventi cinematografici più importanti
dell’anno: gli Oscar. Spesso i film che
guadagneranno il premio sono anche quelli che
riscuotono più successo presso il grande
pubblico; proprio per questo motivo, quando un
film non viene considerato abbastanza
interessante da meritare uno tra questi premi,
non viene poi nemmeno pubblicizzato né,di
conseguenza, visto.
Un esempio tra i tanti in questo senso è il film “Re
della Terra Selvaggia”, regia di Benh Zeitlin, tratto
da un'opera teatrale di Lucy Alibar intitolata Juicy
and Delicious, candidato agli Oscar l’anno scorso.
È un film che insegna tanto, nonostante la scarsità
dei dialoghi. La sua trama tratta situazioni attuali,
problemi del giorno d’oggi, con un fondo di
tenerezza e quotidianità.
La protagonista, Hushpuppy, è una bambina di
soli sei anni che vive con il padre in una comunità
Il Corradino Novembre 201 3
nelle paludi nel sud della Louisiana. È una zona
colpita da cicloni ed alluvioni, non per niente è
chiamata “la grande vasca”. Le temperature
terrestri però aumentano e portano tempeste, in
particolare di un uragano proprio nell’ area dove
loro due vivono. Così il padre, affetto da una
grave malattia, cercherà di insegnare alla figlia
come sopravvivere nel mondo per riuscire a farla
diventare la “regina della grande vasca”, affinché
non abbandoni la loro terra. Ed è proprio quando
il peggio si avvera, che la bambina parte alla
ricerca della mamma.
Forse una storia un po’ insolita, di certo tutt’altro
che felice, che lancia però molteplici messaggi.
Innanzitutto sul senso e l’importanza della vita,
un dono che ci è stato fatto e che bisogna
cercare di usare nel migliore dei modi. Ma la
bambina durante il film ne comunica
esplicitamente altri due. Il primo si intuisce
quando Hushpuppy afferma che “l’intero universo
si regge sull’incastro perfetto di tutte le cose, se
un pezzo si rompe, anche il più piccolo, l’intero
universo si rompe.”
Probabilmente questa è una delle frasi più
significative del film e spiega appunto quanto sia
importante che ciascun essere vivente, dalla
piccola formica a noi, esseri umani, faccia la
propria parte perché ci possa essere equilibrio
sul nostro pianeta, che pian piano stiamo
distruggendo. In effetti il film ci dà
un’anticipazione, forse, di ciò che potrebbe
Home Cinema
13
succedere se, continuando ad inquinare la
Terra come stiamo facendo, si arriverà
all’eccessivo innalzamento delle temperature e
di conseguenza allo scioglimento dei ghiacci. È
questo quindi un altro messaggio, d’avviso, che
dovrebbe farci aprire gli occhi su ciò che
potrebbe davvero accadere.
Un’altra frase, pronunciata sempre dalla piccola
Hushpuppy, riesce ad attribuire un senso più
positivo a questo film:
“ Quando tutto è silenzio vedo ciò che mi ha
creato volare intorno in pezzettini invisibili e
capisco che anch’io sono parte di un grande,
grandissimo universo”.
Ed ecco che questo può ancora una volta
insegnare quanto importante sia ciascuno di
noi, per quanto piccolo e magari
apparentemente inutile.
C’è un ultimo aspetto su cui trovo ci si debba
soffermare: la musica. Intere melodie eseguite
dagli archi, intramezzate dai suoni della natura
come il vento, le onde del mare e il temporale.
Sfortunatamente questo film, pur essendo
candidato a quattro Premi Oscar, non ne ha
vinto alcuno. Ma forse, la vera ragione è che
devono ancora inventare l’Oscar per la “miglior
morale”.
Ritengo sia invece un film da vedere, un film
che fa riflettere ma che allo stesso tempo, alla
fine, in qualche modo fa sorridere.
di Mayra Boscato
I ragazzi di De Andrè
‘’L’estate tornerà!’’: parole tutto sommato semplici
che possono però rimanere impresse in un
tiepido 7 settembre 201 3 al Rock in Centrale,
quando il profumo di libertà d’estate sta per esser
spazzato via da una folata di abitudini che tutti
avevamo cercato di dimenticare.
È con queste ed altre parole (uno spiazzante
richiamo all’acronimo di ‘’Lucy in the Sky with
Diamonds’’ nella canzone ‘’La cicala’’, per
esempio) e con la melodia di una tastiera,
strumento che suono da qualche anno, che mi
sono addentrato nel mondo magico dei
‘’Musicanti di Grema’’.
Il nome del gruppo è non casualmente ispirato
alla fiaba ‘’I musicanti di Brema’’: le canzoni di
questa band hanno spesso a che fare col
fantasioso, pur trattando anche temi di un certo
peso come nella canzone la ‘’Mosca Bianca’’, in
cui si parla di “una signora di una certa età che
racconta la sua vita disperata tra alcool, cancro
e desiderio di tornar bambina’’. Grema, inoltre,
ha a che fare con il surreale, visto che in
parmigiano, lingua madre del gruppo, significa
fare uso di quelle sostanze che ti ‘portano in un
altro mondo’.
Visto l’accenno al carattere fiabesco del
gruppo, non si può prescindere dallo spiegare
anche il titolo di questo articolo: esso allude ad
una canzone intitolata ‘’Gennaio 99’’, in cui tutti
i personaggi che il grande De Andrè aveva
dipinto vengono raccolti magistralmente nel
racconto di un immaginario corteo per la morte
del poeta cantante.
Francesco ‘Flash’ Papageorgiou , cantante dei
Musicanti di Grema, personaggio tanto eclettico
quanto sensibile e autore dei testi/poesie del
14
Il Corradino Novembre 201 3
Musica
gruppo, attraverso questo tributo al poeta
dichiara il proprio matrimonio artistico con il
Faber nazionale. A dimostrazione di questo forte
legame tra i due vi è la tendenza di entrambi ad
attribuire una forte caratterizzazione ad un unico
personaggio,
protagonista
del
pezzo,
affascinante per la propria sincerità e
particolarità, e l’uso di una poesia libera ma
fortemente musicale.
ATTENZIONE: nonostante il collegamento con
De Andrè, la musica è moderna, un rock
acidamente melodico con una vena di Brit pop e
di ‘elettricità’ data dalle tastiere. A dettare i tempi
ci pensa Lorenzo ‘Dalla’ Dallaturca, i cui
esplosivi rasta biondi identificano bene l’energia
che riesce a portare col suono della sua
batteria. Alle chitarre ci sono Lorenzo ‘Sac’
Saccò, solista dai riff molto incisivi, e Giacomo
‘Simple’ Iotti, che non è di sicuro il solito
secondo chitarrista che si limita a fare accordi,
bensì contribuisce a dare espressività alla
musica del gruppo. Al basso, infine, abbiamo
Lorenzo ‘ Peps’ Peri che, a giudicare dalle
interviste, quel che non dice a voce lo esprime
col suo fraseggio raffinato. Menzione d’onore va
fatta al fonico Gianmaria ‘Giamma’ Piccinini che
nel suo ruolo rappresenta una eccezione
all’interno del triste panorama italiano. (Se volete
farvi quattro risate ascoltate i Ministri al concerto
del primo maggio 201 3). La consacrazione del
gruppo si ha con l’apertura del concerto del Liga
‘Campovolo 2.0’ nel luglio del 2011 .
Concludo con i vari contatti per conoscere ancora
meglio i Musicanti di Grema e con l’augurio che
TUTTI POSSANO apprezzare questa band come
è capitato a me.
Alla prossima!
Facebook:
https://www.facebook.com/pages/Musicanti-diGrema/11 409503201 0281 ?fref=ts
Myspace: https://myspace.com/imusicantidigrema
Per ascoltare il loro EP:
http://www.rockit.it/mdgtheband/album/musicantidi-grema-ep/1 6997
di Gianantonio Vecelli
Empire of The Sun
Una lunga serie di dischi d’oro e platino in
Germania, Regno Unito e Australia; stile
imprevedibile, sia artisticamente che nel look;
spiccata coscienza ecologica: questi gli Empire
of The Sun, duo proveniente direttamente
dall’Australia. Luke Steele e Nick Littlemore si
sono fatti conoscere con l’album “Walking on a
dream” nel 2008 e di recente hanno
nuovamente fatto parlare di sé. L’orecchiabile
singolo “Alive” lanciato il 1 5 aprile 201 3 ha
introdotto il loro nuovo album, “Ice on the
Dune”, pubblicato il 1 4 giugno 201 3,
letteralmente tradotto come “ghiaccio sul
deserto”, che sta avendo successo in molti
Paesi.
Il nome “Empire of the Sun” è ispirato
dall’omonimo romanzo del 1 984 scritto da
James Graham Ballard (in Italia “L’impero del
sole”).
Questo
racconta
l’avventura
autobiografica di Jim, undicenne orfano
catturato e trasferito in un campo di
concentramento giapponese a Shanghai
durante la Seconda Guerra Mondiale. Il film di
Steven Spielberg tratto dal libro vede un
giovane Christian Bale (noto per il ruolo di
Batman nell’omonimo film) nel ruolo del
protagonista, Jim. Perché il duo abbia scelto
questo nome rimane ignoto.
Ma come è nato questo gruppo?
Entrambi i cantanti avevano già avuto precedenti
esperienze nel campo della musica: Luke Steele
faceva e fa tuttora parte del gruppo alternative
rock “The Sleepy Jackson” come autore di testi e
musicista, mentre Nick Littlemore era cantante e
produttore nel gruppo “Pnau” ma anche della
meno nota band “Teenager Nick”.
I due si incontrarono nel 2000 per la prima volta in
un bar a Sydney, mentre ancora facevano parte
dei rispettivi gruppi. Un amico di entrambi li
presentò, i due strinsero amicizia e collaborarono
alla stesura di alcune canzoni per le loro band fino
al 2007. Insieme avviarono poi un progetto
inizialmente chiamato “Steelemore”, dall’unione
dei loro cognomi ed iniziarono a scrivere delle
tracce insieme. In quel periodo Littlemore viveva a
Sydney mentre Steele a Perth, ma i due
continuarono a comporre e periodicamente Steele
volava a Sydney per progettare dettagli tecnici (ad
esempio lo stile che avrebbero adottato o che
musica avrebbero suonato) ed anche per incidere
Il Corradino Novembre 201 3
le canzoni del loro futuro album “Walking on a
Dream”. Fu allora che il duo decise di chiamarsi
“Empire of the Sun”.
L’album uscito nel 2008 debuttò nella classifica
musicale australiana (Australian ARIA Albums
Chart) oscillando tra l’ottavo e il sesto posto.
Successivamente, nel 2009, vinse un premio in
quattro categorie degli ARIA Music Awards
australiani (“Album of the year”, “Best pop
release”, “Single of the year”, “Best group”). Il
duo ha pubblicato anche il singolo “We are the
people”, che ha avuto un gran successo.
Dopo il loro primo album Nick e Luke prendono
strade diverse e per conque anni suonano con i
loro vecchi gruppi, separatamente, ma in seguito
sentono l’esigenza di tornare a scrivere insieme,
di recuperare quel legame da loro chiamato
“Fratellanza”.
“I fan non meritano niente meno del meglio”
hanno affermato. E nello scorso 1 4 giugno
l’album “Ice on the Dune” è stato pubblicato,
riscuotendo critiche positive. I due hanno
affermato che il loro obiettivo era mandare un
messaggio di positività, raccontando la “storia
dell’imperatore Steele e di Lord Littlemore, il cui
scopo è riportare la pace”. Il singolo introduttivo
dell’album “Alive” ha vinto il disco d’oro in Italia
con più di 1 5.000 copie vendute. Ora il gruppo è
impegnato nei due tour, in America e in Australia.
Tuttavia non si risparmia critiche e provocazioni:
durante un’intervista nello scorso agosto, al
15
Musica
Sziget Festival di Budapest, Luke Steele ha
paragonato il loro album con quello dei
“colleghi” Daft Punk’s, “Random’s Access
Memories”. Anche i Daft Punk’s si sono fatti
conoscere quest’anno con i singoli
commerciabili “Get Lucky” e “Lose Yourself to
Dance”. Steele ha affermato: “They had a great
marketing compaign, but we’ve got better
songs”, ovvero “Loro hanno avuto una grande
campagna di marketing, ma noi abbiamo
canzoni migliori”. ? vero? Aveva il diritto di
giudicare il lavoro di un altro artista? Gli Empire
of the Sun hanno effettivamente canzoni
migliori?
Certo è che lo stile del duo australiano è
particolare. E parecchio. Può piacere. Può non
piacere.
La loro musica è considerata
“elettronica”, ma racchiude molto di più: le
sfumature pop e indie, i testi strani ma
significativi, le emozioni. I costumi stravaganti
hanno caratterizzato per secoli milioni di artisti,
non solo musicisti. Ma la gente non capisce e li
chiama “alieni”. Nel 201 3 c’è ancora chi giudica
in base alla musica che si ascolta? Purtroppo
sì. La musica, come tutto, può piacere e non
piacere, ma non c’è bisogno di discriminare un
genere musicale (spesso anche senza
conoscerlo) facendo di tutta l’erba un fascio.
Davvero, come cantano Steele e Littlemore, “Il
mondo rallenta man mano che avanza”?
- Zoe
Una Chicca su...La Rossa dal Cavallino Rampante
Oggigiorno sembra normale associare, ogni
volta che si vede sfrecciare per un circuito
automobilistico la celebre saetta rossa, il
Cavallino Rampante alla Ferrari. In realtà questo
stemma non è nato insieme alla macchina e
nemmeno da un'idea propria del padre della
rossa, Enzo Ferrari, ma successivamente. La
sua origine, infatti, è tutto fuorché banale.
Tutto cominciò il 1 7 giugno 1 923, quando Enzo
Ferrari vinse la prima edizione del Gran Premio
del Circuito del Savio (una frazione di Ravenna).
Grazie a ciò, ebbe occasione di incontrare i
genitori del conte Francesco Baracca, un eroe
dell'aviazione italiana nella guerra del 1 91 51 91 8, che usava far dipingere un cavallino nero
rampante sulle fiancate dei suoi velivoli come
simbolo
di
coraggio
e
temerarietà.
Ferrari racconta che proprio in quel momento
conobbe il conte Enrico, padre di Francesco, e
daquell’incontro ne seguì un altro, con la madre
di Baracca, la contessa Paolina. Fu proprio lei a
dire, un giorno: “Ferrari, metta sulle sue
macchine il cavallino rampante del mio figliolo,
le porterà fortuna”.
Così Enzo decise di utilizzare il Cavallino come
suo stemma e la prima corsa in cui il nuovo
simbolo comparve fu la 24 ore di Spa del 1 932.
La Ferrari vinse.
Sembrò quindi avverarsi la profezia della
contessa Baracca, così Enzo decise di far
perfezionare e rimodellare il Cavallino da Eligio
16
Una Chicca su...
Gerosa, un giovane incisore milanese, in modo
tale da sentirlo più “suo”. Il disegno restò
pressoché quello originale, fatta eccezione per
la coda che, a differenza di quello di Baracca
che l'aveva bassa, Ferrari la fece disegnare che
puntava verso l'alto.
Venne aggiunto lo sfondo giallo canarino, uno
dei colori tipici di Modena, la striscia tricolore
sopra e le lettere S ed F sotto, stanti per
“Scuderia Ferrari”. Ora lo stemma spicca
Il Corradino Novembre 201 3
nonsolo tra le monoposto da corsa, ma anche
nelle splendide granturismo.
Ed è così che questo famoso Cavallino galoppò
da una fiancata dell'aereo di un prestigioso
aviatore alla carrozzeria di quella macchina che
con l'ideatore e i suoi piloti ha segnato, sta
segnando e segnerà ancora la Storia.
Lo stemma del Cavallino Rampante odierno.
di Federica Grassi
Io sono Superpippo
Sabato 6 Ottobre: Vigilia della Superpippo
Sorapache, gara di corsa in montagna a cui
tengo molto. Parlando con un amico, il giorno
prima la gara, questo mi suggerisce <<Ascolta
il tuo corpo. Impara ad ascoltarti>> .
Sembra quasi che mi abbia letto nel pensiero.
Questa stessa mattina ho avuto lezione di
ginnastica e le sensazioni non erano buone, ero
in difficoltà nel fare una normale corsa di
quindici minuti. Se questi sono i presupposti,
domani sarà dura, anzi, durissima. Anche il
tempo non promette per nulla bene: è prevista
una precipitazione nel weekend e il sabato è
trascorso sotto un cielo uggioso, perciò domani
la pioggia sembra essere un rischio più che
concreto. Concludo la giornata con un
massaggio, poi a nanna.
Il giorno dopo mi sveglio molto concentrato e
quando, finalmente, appunto il numero alla
maglia sono anche vagamente euforico.
Ripercorro mentalmente il percorso: i primi tre
chilometri di strada asfaltata, poi un ponte e,
con mia grande emozione, inizieranno le
danze, con una strada bianca in leggera salita,
quasi un antipasto di ciò che verrà dopo.
Perché quando inizierà il sentiero vero saranno
dolori: uno stretto serpentone che sale fino ad
arrivare alla Val de Sorapache che dà il nome
alla manifestazione, giunta all'ottava edizione
lungo questo percorso dopo un passato nella
vicina val Fontana d'Oro. Da lì un attimo di
riposo, lungo la strada degli Scarubbi, per poi
ricominciare a salire verso la cima Forni Alti,
arrivo lungamente atteso.
Quando però inizio a correre, mi rendo conto
che non sarò solo: torna a farmi compagnia il
dolore, che blocca le gambe e rende difficile
ogni passo.
Così anche i tre chilometri iniziali diventano
lunghissimi e non vedo l'ora di arrivare all'inizio
del sentiero. Quando poi ci arrivo, cambio idea.
Ripenso all'affermazione fatta da Marco Pinotti
per la cronometro del mondiale di ciclismo a
Firenze. In quell’occasione Marco disse che il
tempo non è un avversario ma un alleato, l'unico
quando sei solo contro la fatica, il fiatone ed il
male alle gambe, e ti fidi del cronometro per
sapere quanto manca per raggiungere finalmente
la quiete. Così lo guardo e mi rendo conto che è
passato meno tempo del previsto, ma è ancora
presto per parlare. Ciò tuttavia mi dà una
speranza che, unita alle parole scambiate
salendo con uno dei concorrenti, mi dà nuove
energie e mi distrae mentre, metro dopo metro, il
sentiero, ormai uscito dal bosco, avanza tra i pini
mughi. È il tratto più duro.
Ormai ricordo la strada, so che manca sempre
meno, ma bisogna stare concentrati per evitare
distrazioni... Non faccio nemmeno in tempo a
pensarlo che rovino malamente a terra, mi rialzo
e riparto, mentre ormai vedo i primi arrivati che
stanno già tornando indietro.
Poi, finalmente, arrivo sotto l'ultimo torrione di
roccia. Ricordo ancora quanto il primo anno mi
avesse quasi atterrito a vederlo, mentre oggi mi
conforta. Nel frattempo mi rendo conto che dietro
di me è arrivato un mio compagno di squadra,
partito dieci minuti dopo con la seconda batteria,
e lo lascio passare.
Corriamo assieme fin sotto lo striscione d'arrivo,
poi mi getto a terra stremato dalla fatica. Ce l'ho
fatta... guardo il cronometro e mi rendo conto di
averci messo due ore e quattro secondi, il mio
personale secondo miglior tempo, a riprova del
fatto che la base di allenamento era buona e che
la gamba c'era.
Tuttavia non ho rimpianti né invidie perché altri
hanno fatto di meglio. So che questo sono io e
Il Corradino Novembre 201 3
questo è quello a cui posso ambire. Ecco perché
sento già che indosserò con orgoglio la maglietta
ricordo, sapendo quanto è costata. Mi
complimento con quanti hanno fatto meglio di
me, ma soprattutto con gli amici del gruppo
sportivo della Cerniera che sin dal '98
organizzano
egregiamente
questa
manifestazione. Sono loro, secondo me, i veri
campioni: se è duro portare a termine il percorso
di gara, deve essere ancora più duro organizzare
tutto, prevedendo qualunque tipo di problema e
prendendosi cura sempre meglio dei
partecipanti, dal vincitore a chi affronta il
Sport
17
percorso senza nemmeno curarsi del tempo
impiegato. Ci sono il servizio di pronto
soccorso, l'organizzazione dei ristori, senza
dimenticare la festa finale nel centro di Posina.
Sono felice perché questa gara dà tantissimo;
sia economicamente, dato che con qualche
decina di euro porto a casa maglia tecnica,
medaglia e bottiglia di vino della cantina di
Breganze, ma soprattutto interiormente, per
ricordi e sensazioni, lasciandomi così con la
voglia di tornare a vivere quest’esperienza
anche l'anno prossimo.
di Dario Manfron
Le ricette di Zia Lucy
Ma buongiorno mondo! So che la rubrica di cucina è un classico del Corradino e non si poteva
certo farla mancare quest’anno. Tengo a precisare che non sono una cuoca ma solo
un’appassionata, quindi non troverete soufflé o torta Sacher in questa rubrica. Detto questo
però, ogni volta cercherò di inserire tre ricette: una semplice e che usi magari ingredienti
quotidiani, il genere di cosa che si può fare senza dover andare a fare la spesa appositamente
insomma; una un po’ più impegnativa, per chi ha voglia di mettersi “alla prova” e magari ha un
po’ di esperienza (vi avviso, conoscendomi è facile che siano dolci
“cioccolatosi”/”pannosi”/indubbiamente iper-calorici); infine una tradizionale veneta
raccontata come la facevano una volta i nostri bisnonni e nonni contadini, parché sémo ‘ncora
vèneti, òstrega.
PAPPA AL POMODORO
(tradizionale toscana)
- un modo semplice, gustoso e caldo per
riutilizzare il pane vecchio, ottimo per il freddo
inverno
-
Ingredienti
300 gr di pane vecchio raffermo (ma se non è
proprio durissimo va bene comunque, basta non
sia fresco)
800gr di passata di pomodoro
1 litro di brodo (ma se non ce l’avete basta
mettere il dado in un litro d’acqua, io lo faccio
sempre)
1 spicchio d’aglio (se vi piace, se no toglietelo,
ovviamente)
1 cucchiaio di zucchero (no, non ho sbagliato a
scrivere)
sale, pepe (stesso discorso dell’aglio anche se vi
consiglio di metterlo), olio d’oliva e basilico
fresco (o secco) q.b. (che per chi non lo sapesse
sta per “quanto basta”, che è un po’ come dire
“quanto vi pare”)
Procedimento
Tagliare il pane a fette piuttosto sottili e
passarle in forno a 200° fino a farle dorare.
Lasciarle intiepidire prima di strofinarci sopra lo
spicchio d’aglio (come per le bruschette).
Disporle quindi in una pentola capiente a fondo
spesso o in una pirofila, aggiungere il
pomodoro e il brodo, aggiustare di sale e pepe
ed aggiungere lo zucchero. Far cuocere per 4550 minuti a fuoco dolce mescolando spesso.
Servire ben caldo aggiungendo all’ultimo
momento un filo d’olio d’oliva crudo e del
basilico.
Bon apetit!
DELIRIO AL CIOCCOLATO
- è una torta, il nome dice tutto no? Mi sento in dovere di precisare che questa
ricetta non è mia, viene dal blog Menta e
cioccolato che a sua volta l’ha presa
18
Il Corradino Novembre 201 3
Cucina
dal blog Mollica di pane, che a sua volta l’aveva
presa dal blog I dolci di Pinella, che a sua volta
l’aveva presa da un’amica (la storia infinita era
più corta e aveva meno problemi di copyright).
Ingredienti (per uno stampo di 26 cm di
diametro)
per la frolla al cacao
300 gr di farina
50 gr di cacao amaro buono
220 gr di burro
1 60 gr di zucchero
2 tuorli
1 cucchiaino di estratto alla vaniglia
1 /2 cucchiaino di lievito
1 pizzico di sale
per la farcia
1 40 gr di cioccolato fondente
240 gr di gianduiotti o cioccolato al gianduia
600 gr di panna fresca
4 uova grandi (o 5 medie)
1 20 gr di zucchero
Procedimento
Preparare la frolla amalgamando il burro
morbido con lo zucchero, aggiungere i tuorli, un
pizzico di sale, la vaniglia e lavorare
velocemente. Unire la farina setacciata con
cacao e lievito, impastare con delicatezza,
avvolgere nella pellicola e porre in frigo per 30
minuti almeno (magari si può preparare anche il
giorno prima). Stendere poi la pasta fino ad uno
spessore di mezzo cm, io l'ho fatto direttamente
sulla carta forno così non ho avuto problemi a
passarla nello stampo. Nel caso non usiate la
carta imburrate ed infarinate uno stampo
apribile possibilmente basso. Una volta messa
la pasta nello stampo, fare con i ritagli dei
biscottini a forma di cuore da mettere in una
placca a parte. Spostare tutto in frigo.
Preparare la farcia spezzettando il cioccolato
fondente e sciogliendolo a bagnomaria con i
gianduiotti. Scaldare la panna fin quasi a
bollore, unirla al cioccolato e mescolare bene
finche si scioglie tutto perfettamente e si ottiene
una crema bella liscia. Unire lo zucchero e farlo
sciogliere mescolando bene, poi lasciare
intiepidire. Unire le uova leggermente battute a
parte e mescolare velocemente e
vigorosamente.
Riprendere lo stampo dal frigo e versare la
farcia all'interno, infornare a 1 80° per 35-40
minuti.
Una volta sfornata cuocere anche i biscottini per
1 0 minuti al massimo (dipende dalla grandezza).
Attenzione il colore inganna e si rischia di
bruciarli! Una volta freddi posizionarli sulla torta.
Spolverare di zucchero a velo prima servire.
Prepararsi psicologicamente alla dieta che
seguirà e sbafare con somma soddisfazione il
delizioso risultato delle vostre fatiche ;)
LA POLENTA
- uno dei cibi della nostra gente povera e
contadina, ne abbiamo perso la tradizionale
preparazione La polenta, per chi non lo sapesse, è una specie
di densa crema gialla di farina e acqua. Sfatiamo
prima di tutto un mito: la polenta non si fa solo
con la farina di mais. Si sono sempre usate varie
farine, non di rado mescolate, come quella
integrale o quella di castagne. La proporzione
solitamente è di circa 2 litri d’acqua ogni 500gr di
farina, poi si può scegliere di farla molto morbida
(polentina) oppure più dura, come la polenta
taragna. La polenta andrebbe cotta sul fuoco, nel
caliero (paiolo di rame) e mescolandola con la
mescola (un bastone di legno, di forma
triangolare verso il fondo). Si mette l’acqua del
caliero e la si porta quasi a bollore, poi si sala e
si inizia a sfarinare, cioè a versare la farina, poca
alla volta e mescolando molto per evitare che si
formino i grumi. Quando si raggiunge la
consistenza desiderata, ricordando che la
polenta si asciuga un po’ in cottura, si lascia
cuocere sul fuoco per 45 minuti - un’ora
mescolando continuamente con movimento
rotatorio in senso orario, a brevissimi intervalli. La
polenta è pronta quando inizia a staccarsi dalle
pareti del caliero. A quel punto la si rovescia sul
panaro (tagliere circolare in legno) e la si taglia
con un filo di cotone tipo gavetta. Si può
mangiare da sola, con formaggio, carne (ottima
col salame o col cotechino), funghi o anche latte.
È buona sia calda che fredda e quella avanzata
si può affettare e abbrustolire sulla griglia o
passare in padella con un po’ di burro, se si vuole
arricchirla.
Buon appetito dalla vostra Zia Lucy!
di Lucia Rizzardo
Il Corradino Novembre 201 3
Ipse Dixit
19
Ipse dixit
Stud: Prof, le voglio bene!
Prof: Ciò varda che te si un
Stud1 : Ma che nome è Fabia?!
Stud2: In italiano c’è Fabiola,
tuti e tri.
non Fabia!
Prof: Cioè, ma scusate, vi ho
detto di fare una pagina
Facebook su Fabia?!?
Prof: Fai la tabella, ma falla
Prof: Questa cameretta è
omo!
Prof: Oco ti, oco mi, semo ochi
bene, sennò
tabrutta.
diventa
una
Prof (di filosofia): Hanno
cambiato daccapo l’orario Z
Stud1 :
Prendiamola con
filosofia Z
Prof: Stud1 , ti do un cazzotto
in
testa!
Stud2: Il prof di filosofia non
l’ha presa con filosofia.
Prof: Se io accarezzo il pedale
del
freno
decelero
leggermente, se vedo Stud a
1 0metri Z
Classe (in coro): Accelero!!
Prof: Z certo Stud che ti vuol
proprio bene la tua classe eh.
Stud: Ma prof, io voglio andare
in prigione!!!
Prof: Beh, allora dovresti
uccidere tuo marito. Ti consiglio
di usare il sodio così nessuno
si accorge di niente, neanche
con l'autopsia... Ah no, tu vuoi
andare in prigione! Allora usa il
cianuro!
Prof: cosa sapete dei numeri
complessi?
Stud: Eh prof, solo che una
radice negativa è uguale a i per
la radice del numero
Prof: No non è così, la radice
negativa è uguale ad un frutto
marcio!
Prof: Prendete per 2 punti la
retta.... via per l'inferno!
angusta Z che non vuol dire
che c’era una mangusta e ha
perso la m.
Prof: [Z] Ve lo siete
dimenticati! Ed era solo due
capitoli fa!! Vergognatevi,
scavatevi una fossa,
seppellitevi e morite in pace!
Prof: L'ellisse è una figura
Stud: Alle otto e mezza di
mattina?!
Stud: Ma prof deve scrivere
dritta la lettera lambda!
Prof: Eh, ma ormai a 45 anni un
albero non si raddrizza più!
Stud: Basta potarlo, prof!
Prof: Oggi parliamo del mistero
di Dio...
Stud: Basta con 'sto mistero!
Ciamemo Raz Degan!
Prof (riferendosi al mito di
Glauco) a Stud: E’ inutile che
provi a mangiare erba Z e ho
detto mangiare!
molto calda... Perché ha ben 2
fuochi! La parabola invece è più
fredda.....
Prof: Ah, Stud!! Hai un senso di
Prof: Ora calcoliamo la
orologiaio?
Stud: Col-pendolo!
Z è come se dicessi: tu sei una
mortadella ma rappresenti gli
interessi dei salami!
Stud: Ma la res eterna è il
mondo?
Prof: Res eterna? E chi l’hai
mai nominata? Te la sei
inventata! (cantando) Res
eternaaaa, gloria Dei!!!!!!!!
Prof: [Z] i fittavoli, cioè coloro
Stud: Dio deve investire Dante
Stud: Z affittavano i tavoli.
Stud 2: Con la macchina??
superficie della pelle umana per
vedere quante poltrone
possiamo fare con i nostri
cadaveri.
Prof: Come si fa ad uccidere un
che Z
Stud1 : Il mio banco è una
giungla!
Stud2: E non ci sono neanche
le gocciole!!
Stud1 (a Prof): Ha presente le
espressioni frazionarie?
Stud2: Quelle con le frazioni Z
Stud3: Sì insomma, quella
serie di numeri e lettere buttate
a caso.
Prof: Ma perché non usate il
cervello?
opportunità che fa senso!
Prof: Ma è semplice da capire
Z
Prof: Partite dal presupposto
che mi dimentico le cose Z
Stud 1 : Ci sono cose che non si
dimenticano Z
Stud 2: Per tutto il resto c’è
MasterCard!!
Prof (riferendosi ad
un’equazione): Ecco, quella non
era omogenea, quindi non
facevamo ‘Yuhuuuu!’
Prof: Il bel ragazzo non può
diventare ermafrodito, quindi
l’articolo va maschile!
20
Stud1 : Ho una testa Z
Stud2 : Z a prova di bomba!
Nel senso che se anche ci
esplodesse una bomba, lì
dentro,
non
è
che
succederebbe granché Z
Prof
(riferendosi
ad
un’equazione): Rifatela, rifatela
anche se l’avete fatta a casa,
giusta o sbagliata, con la penna
a fiori e le gambe in su!
Prof: Va bene anche duquel
ma dont sarebbe più Z
spicciativo.
Prof: No ma non è che ve lo
facevo
Il Corradino Novembre 201 3
Ipse Dixit
Z
Stud1 (a Stud2): Attenta, tramo
alle tue spalle!
Stud2 : Z nel senso che stai
facendo la trama coi ferri da
calza della nonna?
Stud1 : Z ok, questa era
pessima.
Stud2 : Che pretendi?!? È la
prima ora.
Stud1 : Z veramente è la
seconda.
Stud2: Z ah, ma dai?
Prof (parlando dei tradimenti
coniugali): [Z] può darsi che
ogni tanto due si trovino in una
certa situazione biologica
ormonale tale che Z mettono
le corna ai rispettivi marito e
moglie.
* momento di silenzio riflessivo
da parte della classe *
Stud (con occhi spalancati,
indicando col braccio teso
Prof): ERETICO!
* risata generale *
Prof (tra lo sconvolto e il
divertito): Ma non stavo mica
giustificando!!
Stud1 (a Stud2): Hai la
memoria di un koala morto!!
Stud2: Ma dai! Ti sembro un
koala
fortuna sarà pure cieca, ma la
sfiga ci vede benissimo”
Prof: Come si chiama lo
Prof: “Class, raise your voice!”
Stud: “Sbec!”
morto?
Stud1 : Z morto no di sicuro
col
casino
che
fai.
spostamento dei contadini dalla
campagna alla città?
Stud1 :
Transumanza?
Stud2: Sono contadini, non
pecore!
Stud1 (a Stud2): Perché mi sta
colorando l’evidenziatore?
Stud2 esita, visibilmente
perplessa, poi: Z Cos’è, una
domanda trabocchetto? (cit.
Calvin&Hobbes)
Prof (girando per la classe):
Non sono qui a scaldare Z
Stud (sottovoce) : La sedia su
cui non è seduta? In effetti, no.
Prof: “Now I teach you
something”
Stud: “You’re here to do that”
Stud: “Apro la finestra per
arieggiare
l’aria”
Prof: “Stiamo avanzando a
velocità di crociera... Neanche
il saluto all’isola del Giglio!”
Stud: “Speriamo di non
beccare lo scoglio!”
Stud1 : “Abbassate il tono!”
Stud2: “Di quanto? 1 /8?”
Stud: “Prof, ma perché sulla
pagella c’è scritto SEX?”
Prof: “Non perché voi siate
sexy...”
Stud1 : “Prof, Lei ha una
macchina?”
Prof: “Sì, ma guarda che se la
trovo...”
Stud2: “è già tanto se la trova!”
Stud (dopo essere stato
estratto all’interrogazione): “La
Stud:
“Non esco mai
interrogato”
Prof: “Zitto! Ci vedremo a
Filippi!”
Stud: “Sì, e io la pianto in
Nasso”
Stud1 : Della serie “leggere in
stile gobbo di
Stud2: Prima
incastrerai con
Stud1 : Grazie
Stud2: Dovere,
Notre Dame”
o poi ti
la gobba.
eh!
figurati.
Prof: Dai Stud, fai qualcosa di
utile nella vita Z vai alla
lavagna.
Prof: Non ci sarà mica stato
qualcuno che ha scritto
complemento oggetto di fianco
a questo, no?!? Sennò vi
denuncio a Brunetta!
Prof (osservando la frase che
lui stesso ha appena scritto alla
lavagna): Z certo che bisogna
essere proprio stupidi per fare
una frase come questa ...
Prof: Chi ha detto “boh”?
Stud: Io, ma stavo chiamando
Boe,
quello
dei
Simpson.
Prof: Qualcuno le ha dato il
permesso
di
parlare?
Stud: No Z
Prof: Qualcuno le ha dato il
permesso di importunare la sua
compagna?
Stud: No Z
Prof: Allora si scavi una fossa
e si seppellisca da sola. E si
metta anche una lapide, già
che c’è.