FIR2006-11(1) - Centro della Famiglia

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FIR2006-11(1) - Centro della Famiglia
SEZIONE DOCUMENTI:
Strumenti di valutazione familiare (8)
Continuiamo questa specifica sezione di “documenti” dedicata alla presentazione degli strumenti di valutazione di
variabili familiari, messi a punti in particolare presso il Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Famiglia
dell’Università di Padova. Si tratta in gran parte di strumenti non pubblicati e quindi riservati, ma che compaiono in
molte ricerche degli ultimi decenni e che pertanto hanno a giustificazione dei risultati di ricerca consolidati. Una
copia del materiale diagnostico che verrà illustrato via via in questa sezione, è depositato presso la biblioteca
interdipartimentale di psicologia “Fabio Metelli” dell’Università di Padova (via Venezia 10) e può essere consultata
da ricercatori, studenti e operatori secondo il regolamento della biblioteca stessa. Salvo ulteriori precisazioni, la
proprietà di questi strumenti è del CIRF e l’eventuale utilizzo a scopo di ricerca e/o formativo-clinico va concordato
direttamente con il Centro.
a cura di Mario Cusinato
Presentiamo in questo numero uno strumento di valutazione familiare diverso dai precedenti per più ragioni.
Innanzitutto è qualitativo e non quantitativo. Può essere self-report nel senso che una persona interessata può
ricostruire il proprio genogramma; ma può essere costruito dal ricercatore/operatore sulla base delle informazioni che raccoglie da più fonti anche se, normalmente, lo ricostruisce sulla base delle informazioni che ottiene mediante il colloquio clinico. Non può essere standardizzato secondo le metodologie proprie dei parametri
psicometrici, ma è auspicabile una standardizzazione delle procedure di realizzazione – cominciando dai segni grafici utilizzati – così che la stesura, la lettura e la interpretazione possa essere uniforme per tutti gli interessati. Un passo in avanti di qualità è stato fatto con i programmi software per la realizzazione, ma esistono
in commercio più pacchetti statistici e pertanto l’uniformità è ancora da realizzare.
Abbiamo tradotto e adattato il testo di Galvin e Bylund perché ci è parso particolarmente adatto sia nella formazione di futuri operatori, sia nei programmi di formazione primaria. La sperimentazione realizzata ha rivelato che è una modalità particolarmente flessibile e utilizzabile da persone con diversa formazione di base. Il
sito delle autrici è molto interattivo, non così l’adattamento italiano, tuttavia la capacità creativa del formatore/ricercatore/operatore può supplire adattando le modalità presentate alle esigenza dei fruitori.
Il genogramma non è uno strumento optional bensì di base per chi si interessa delle relazioni familiari; in
questo senso va preso seriamente e utilizzato con proprietà.
Capire, interpretare e generare i genogrammi
Sito creato per gli studenti della comunicazione familiare da:
Kathleen M. Galvin con Carma L. Bylund
Copyright: © Kathleen Galvin, 2000
Università di Padova
Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Famiglia
c/o Dipartimento di Psicologia Generale, via Venezia 8, 35131 Padova
tel. 049 827 6663 – fax 049 827 6600 – E-mail: [email protected]
Strumenti di valutazione familiare
Volume 11, Numero 1, 2006, pag. 59
Trasmissione multigenerazionale
dei modelli di comunicazione
Le famiglie si ripetono all’interno di ogni generazione e attraverso le generazioni. I membri si “livellano”
seguendo modelli di vita prevedibili – anche se spesso non ne hanno la consapevolezza -, generati, almeno in
parte, attraverso le reciproche interazioni. Alcuni di essi sono modelli riguardanti la comunicazione. Prima
di entrare nei dettagli del genogramma, è utile soffermarsi sulla trasmissione dei modelli di comunicazione
attraverso le generazioni, perché è uno dei presupposti da cui ha preso avvio la costruzione del genogramma.
L’approccio della comunicazione nelle famiglie poggia sulla nozione che la comunicazione è “transazionale”,
cioé quando le persone comunicano tra loro, generano un effetto reciproco. In breve, nei rapporti comunicativi, i partecipanti sono entrambi sia coinvolti simultaneamente, sia influenzati reciprocamente. Mentre
due persone interagiscono, ciascuna genera un contesto per l’altra e si riferisce all’altra all’interno di quel
contesto. Non importa cosa una persona stia facendo perché l’effetto reciproco rimane lo stesso. Il focus
sta sul rapporto, non sui singoli partecipanti. All’interno di questa prospettiva, i rapporti hanno la precedenza sugli individui. La prospettiva della comunicazione si focalizza sull’interazione fra due o più persone e
sui modelli che emergono col tempo mentre interagiscono: “Dalla prospettiva dei “sistemi della famiglia”,
non è produttivo analizzare indipendentemente ogni membro. Ciascuno comunica all’interno di un contesto
di persone ed ogni atto di comunicazione riflette la natura di quei rapporti. Per approfondire il concetto,
ecco alcuni esempi:
Esempio primo
Sarah: “Dal primo giorno che sono venuto a contatto col fidanzato di mia sorella, Peter, ho pensato che sembrasse distante. Era come se non desiderasse entrare in sintonia con nessuno della nostra famiglia. Sono sempre stata gentile con
lui, ma non mi sono mai realmente sentita vicino a lui. Ora che sono sposati da tre anni, noto che lo sento ancora distante
— è come se ancora non facesse parte della nostra famiglia!”.
Peter: “Quando per la prima volta venni a contatto con la sorella di Sarah, ero abbastanza nervoso. Ho saputo che era
molto legata a Sarah. Era gentile con me, ma ho avuto il sentore di non essere accettato pienamente. Anche dopo tre
anni dal matrimonio, ritengo ancora di ricevere delle attenzioni molto convenzionali anche se gentili ogni volta che entro
in contatto con lei”.
Questo esempio mostra come i modelli di comunicazione vengano generati fra due persone. Quando Sarah e Peter
si sono conosciuti, Peter era preoccupato di fare una buona impressione su Sarah. Sarah ha percepito che Peter
era distante e riservato. Peter ha percepito da parte sua che Sarah non lo gradiva e ha continuato a mantenere
una certa distanza verso di lei. Ciascuno ha generato un’immagine dell’altra, continuando poi a riferendosi a quell’immagine. Dopo tre anni, questo modello fra Sarah e Peter si è radicalizzato.
Esempio secondo
“Mio padre e mio fratello hanno avuto un rapporto molto difficile per molti anni, anche se entrambi hanno avuto dei rapporti eccellenti con gli altri familiari. Dan ha visto il padre come repressivo ed esigente, anche se lo qualificherei come
serio ed esigente. Mio padre ha visto Dan come trascurato e disimpegnato, anche se nessun altro lo vedesse così. Ogni
volta che hanno provato a comunicarsi l’un l’altro, ciascuno ha risposto alla persona che si era costruito ed era una battaglia continua.”
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Strumenti di valutazione familiare
Volume 11, Numero 1, 2006, pag. 60
In questo esempio, conoscere Dan o suo padre non rende ragione del loro comportamento conflittuale quando sono
insieme. Entrambi influenzano l’interazione dell’altro. Si genera un contesto per l’altro che riguarda entrambi all’interno del contesto. È come se uno si dicesse all’altro: “sei trascurato,” o “sei repressivo” e “sono come mi relaziono a te”. Il contenuto e lo stile dei messaggi variano a seconda di come ciascuno si vede e come ciascuno
predice la reazione dell’altro. Così come ciascuno prende in considerazione l’ambiente o il contesto, la prospettiva
transazionale sottolinea l’importanza delle percezioni e dell’azione dei trasmettitori nella determinazione del risultato delle interazioni.
Accettare che la comunicazione sia transazionale non è però sufficiente. I genogrammi hanno a che fare
con dei modelli multigenerazionali della comunicazione e dei rapporti; così dobbiamo prendere in considerazione la natura transazionale della comunicazione ed esaminare come i modelli di comunicazione si siano
sviluppati e possano essere trasmessi attraverso le generazioni. Come già detto, i modelli di comunicazione
sono generati dalle reazioni degli attori alle loro stesse percezioni. Essi possono radicalizzarsi nel rapporto, al punto da essere chiamati “script”. Cioè i membri della famiglia possono comportarsi in determinati
modi verso gli altri membri della famiglia senza fermarsi a considerare perché stiano comportandosi in quel
modo. Quando tali modelli si radicalizzano, possono essere trasmessi ad altri membri della famiglia, consapevolmente o inconsapevolmente, della generazione successiva.
Quando i sistemi assumono carattere multigenerazionale:
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ognuno influenza ed è influenzato dall’altro;
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•
portano ad instaurare dei rapporti e dei confini di sistema che sono gerarchici per natura.
entrano nel ciclo evolutivo delle persone e nei sottosistemi familiari;
implicano dei modelli condivisi, che si trasformano e che si manifestano attraverso le generazioni;
le famiglie, come l’eredità dei beni, riflettono le influenze transgerazionali;
i modelli instaurati comportano diverse edizioni che possono comparire in determinati contesti anche a
livello inconsapevole;
si sviluppano dei modelli comunicativi sia funzionali che disfunzionali, basati sulla trasmissione dalle
generazioni precedenti a quanto accade qui-ora (Hoopes, 1987, pp. 198-204).
Facciamo qualche esempio di trasmissione dei modelli di comunicazione attraverso le generazioni.
Esempio Primo
Mike è cresciuto in una famiglia “tradizionale”. Suo padre lavorava lontano da casa e sua madre era rimasta a casa per
allevare Mike e le due sorelle più giovani. Mike non vedeva molto il padre se non nei fine settimana. Ogni volta che Mike o
le sorelle si comportavano male, sua madre diceva: “Comportatevi bene altrimenti lo dirò a vostro padre.” La minaccia
dell’intervento del padre lo modellò lungo tutti gli anni della sua crescita. Quando era piccolo, pensava che suo padre lo
avrebbe sculacciato, cresciuto, che gli avrebbe tolto dei privilegi o lo avrebbe qualificato come “irresponsabile” e “senza
valore.”. Mike ha messo in dubbio che suo padre gli volesse realmente bene. Quando Mike sposò Julie, tutto andò bene
fino alla nascita del loro primo bambino Alex, poi le cose si sono deteriorate. Mike ripensava a quanto aveva imparato dal
padre circa la disciplina, e si mise a sculacciare Alex, chiamandolo talvolta “incapace” e “stupido”. Questi comportamenti
causarono molte tensioni fra Mike e Julie, che desiderava modi educativi più miti. Anche i rapporti coniugali tra Mike e
Julie si deteriorarono a tal punto da chiedere l’aiuto ad un consulente che aiutò Mike a capire che “era diventato” il suo
padre – stava infatti ricreando il modello disfunzionale di comunicazione che aveva avuto col proprio padre nel gestire il
rapporto con Alex.
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Strumenti di valutazione familiare
Volume 11, Numero 1, 2006, pag. 61
Esempio Secondo
Lucy è cresciuta in una famiglia in cui c’era molto affetto fra i membri: baci e parole come “ti amo” erano scambiati
spesso fra i genitori e i figli. Per lei era del tutto normale mostrare il proprio affetto ai membri della famiglia. Lucy
sposò Christian ed ebbe due figlie che allevò con le stesse regole a livello affettivo. Quando erano di 5 e 3anni, Christian
morì e il legame fra Lucy e le figlie crebbe. Tre anni dopo, Lucy si risposò con John, dal quale ebbe altri tre figli. Mentre
Lucy e John cercavano di costruire questa nuova famiglia, Lucy si impegnò molto nella sfida di continuare lo stile iniziale
di amore e di affetto. John però non era mai stato educato ad abbracciare e baciare i figli; quando loro provavano a
mostrargli affetto, lui tendeva a irrigidirsi. Lucy ritenne allora che fosse un atteggiamento non fruttuoso continuare a
mostrare grande affetto alle figlie del primo letto per evitare di non sembrare far preferenze rispetto ai nuovi nati. Ma
esse non potevano capire come mai la loro madre cambiava abitudine non abbracciandole e baciandole più o non dicendo
loro “ti amo”, come aveva fatto da sempre.
Incontrando i genitori e i fratelli di John, Lucy si rese conto che in quella famiglia non avvenivano molti abbracci e che
nessuno aveva mai detto all’altro: “ti amo”. All’arrivo e alla partenza, John e il padre hanno agitato le mani e quando Lucy
ha provato ad abbracciare la suocera, questa si è istintivamente ritratta. Lucy ha cominciato a capire il motivo dei diversi comportamenti tra lei e John a livello affettivo nel senso che le diversità avevano molto a che fare con le famiglie
entro le quali erano cresciuti.
Possiamo però constatare che i membri della famiglia, di fronte a dei modelli di comunicazione radicati,
reagiscono anche in senso opposto, modificando profondamente i rapporti familiari.
Un altro fattore che influenza i modelli di comunicazione multigenerazionale è la cultura. Il ruolo dell’origine etnica è spesso trascurato, tuttavia la sua influenza può essere grande perché i valori etnici e la propria
identificazione sono mantenuti per molte generazioni anche dopo l’immigrazione in altro contesto culturale
(McGoldrick, 1994). Le caratteristiche etniche o culturali della famiglia possono essere riflesse nelle specifiche variabili quali l’età, il genere, i ruoli, l’espressività, l’ordine di nascita, la separazione o l’individuazione (McGoldrick, 1993).
Ricapitolando, è importante rintracciare il tipo di modello di comunicazione che è stato trasmesso attraverso le generazioni, nella convinzione che i modelli di comunicazione sono frequentemente appresi dalle
proprie famiglie.
Entriamo nel merito dei genogrammi
Q: Che cosa è un genogramma?
A: Il genogramma è lo schema della famiglia, inteso come un passo ulteriore di comprensione rispetto all’albero della famiglia. Esso fornisce un senso alla struttura della famiglia e ai rapporti prendendo in considerazione i rapporti di almeno tre generazioni. Le informazioni di base sono quelle dell’albero genealogico perché i due strumenti hanno la stessa struttura di base, tuttavia il genogramma evidenzia i tipi di rapporti, la
trasmissione di particolari modalità comunicative ed altri atteggiamenti soggettivi.
Q: Chi usa i genogrammi?
A: Il genogramma è molto usato dai terapisti della famiglia come strumento per definire i rapporti tra i
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Strumenti di valutazione familiare
Volume 11, Numero 1, 2006, pag. 62
membri, offrendo all’operatore e all’utente una descrizione dei rapporti e dei modelli della famiglia stessa.
Il genogramma può aiutare il terapista a conoscere la famiglia aiutandola ad affrontare i problemi che sta
soffrendo. Il genogramma può aiutare un marito e una moglie a capire i modelli attivati da ciascuno per
rispondere alle situazioni stressanti, come ciascuno gestisca l’intimità o i conflitti, come ognuno controlli gli
aspetti di genere. Il genogramma è usato anche dai medici per capire meglio i loro pazienti e la loro storia
psicosociale. Il genogramma è inoltre utile per chiunque sia interessato a comprendere meglio i modelli e i
legami tra le generazioni in una famiglia.
Q: Come vengono costruiti i genogrammi?
A: Il genogramma può essere sviluppato dalle persone che conoscono la propria storia familiare ed il sistema di codificazione del genogramma. Possono essere sviluppati dai terapisti o dagli operatori che intervistano le persone circa la loro storia, tracciando gli schemi e contribuendo nella interpretazione. Il genogramma riflette il punto di vista dell’individuo che fornisce le informazioni. Anche se la maggior parte dei
membri di una famiglia è d’accordo sui principi fondamentali di un albero di famiglia, ci possono essere delle
differenze importanti quando descrive i rapporti fra i membri della propria famiglia.
Q: Come i genogrammi possono cogliere le regole della comunicazione della famiglia?
A: Il genogramma fornisce una struttura generale in cui possiamo osservare i vari rapporti. Si capisce la
famiglia capendo anche la comunicazione tra i membri, sia nelle modalità costanti di comunicazione, sia nel
modellamento scaturito dai rapporti. Per esempio, le coppie che prendono coscienza dei codici che stanno
alla base della loro unione, imparano a migliorare la loro comunicazione. La modifica delle abitudini comunicative può poi influire sul loro rapporto. In un altro esempio, i fratelli che perdono entrambi i genitori in
tenera età, solitamente sviluppano dei rapporti molto stretti fra loro. Le relazioni instaurate possono poi
avere effetti durevoli sulla loro comunicazione per tutta la vita. Man mano crescono, si sposano e ognuno fa
la sua strada, possono continuare a comunicarsi di frequente, confidandosi vicendevolmente dolori e gioie.
Q: Cosa succede se due membri della stessa famiglia non sono d’accordo circa il significato di un genogramma?
A: L’interpretazione è influenzata da chi ha costruito il genogramma. Non c’è un genogramma “giusto” in
assoluto per una famiglia. I vari membri della famiglia possono avere prospettive differenti sui rapporti
nella famiglia e possono quindi costruire genogrammi diversi. Per esempio, il figlio maggiore che vive ormai
fuori casa, mentre la sorella ventenne è ancora in famiglia, può tracciare un genogramma che mette in evidenza come la sorella abbia rapporti più stretti con i loro genitori di quanto non li abbia lui. Suo padre, tuttavia, può vedere “debole” il rapporto con la figlia che sta passando gli anni della ribellione giovanile e considerare il figlio maggiore più che un amico descrivendo il rapporto con lui come molto stretto.
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Volume 11, Numero 1, 2006, pag. 63
Gli elementi per costruire il genogramma
Anche se esiste un accordo generale sulla struttura di base del genogramma e sui codici da usare, ci sono
delle variazioni nel descrivere determinate situazioni familiari (Bowen, 1980; Kramer, 1985; McGoldrick,
Gerson, & Shellenberger, 1999). Ecco i codici utilizzati:
Il maschio è indicato con un quadrato, la femmina con un cerchio: Il maschio è posto a sinistra nella diade padre/madre. Il matrimonio è indicato con una linea continua.
I figli vengono indicati dal maggiore al minore con accanto la data di
nascita/anni di età. La persona dalla quale si inizia a costruire il genogramma viene indicata con una doppia linea.
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14
18
Ecco altre importanti annotazioni:
gemelli
monozigoti
gemelli
dizigoti
figlia
adottata
figlia
nato
aborto aborto gravidanza
affidata morto spontaneo
Matrimonio: linea continua con sopra gli anni di matrimonio
8
Convivenza: linea tratteggiata con sopra gli anni di convivenza
8
Separazione: un trattino che interrompe la linea con sopra la data
23
Divorzio: due trattini con sopra gli anni e le date
m25, s13, d9
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Morte di una persona: una X sul quadrato/cerchio e sopra gli anni/la data
Secondo matrimonio: quadrato o cerchio più piccolo (con date/anni)
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3
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Volume 11, Numero 1, 2006, pag. 64
Prossimità del rapporto: Potete descrivere il tipo di rapporto di due membri della famiglia con delle linee che collegano le persone interessate. Per esempio, due persone con un
rapporto normale possono essere collegate con una linea . Quelle con un rapporto stretto
con due linee, quelle con un rapporto fuso con tre. Ecco un esempio di questi tipi di rapporti:
Possono essere rappresentati altri tipi di rapporto. Una linea tratteggiata tra due persone indica un rapporto lontano o allentato (cosa diversa dalla linea punteggiata per un collegamento romantico o da quella che mostra un bambino adottato). Una linea dentellata indica un rapporto ostile. Una linea dentellata con due linee rette indica un rapporto stretto e ostile e una linea dentellata con tre linee rette mostra un rapporto fuso e ostile:
ostile
ostile e stretta
ostile e fusa
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Volume 11, Numero 1, 2006, pag. 65
Rapporti disfunzionali: Possiamo anche descrivere alcuni altri rapporti disfunzionali. L’abuso sessuale è indicato da una grande linea dentellata con una freccia dall’abusante all’abusato. L’abuso fisico è indicato da una piccola linea dentellata e da una freccia:
Un rapporto disfunzionale tra due membri è descritto da una linea retta con una freccia
dal membro agente al membro target:
Un rapporto tra due membri della famiglia
senza contatto, è indicato con una linea interrotta tra due trattini: ――――¦ ¦――――
Triangoli: Un modello relazionale particolarmente importante nei rapporti familiari è la
triangolazione, rappresentata dal triangolo che indica una coalizione di due membri contro
un terzo (McGoldrick, Gerson e Shellen-berger, 1999). Sono riscontrabili frequentemente
fra due genitori e il figlio, in cui uno dei due genitori crea un’alleanza col minore contro
l’altro. Un’altra classica triangolazione coinvolge la coppia coniugale e la madre (spesso del
marito) e influenza pesantemente le relazioni in molti modi. Per esempio, la moglie incolpa
la suocera delle proprie frustrazioni col marito, mentre la suocera incolpa la moglie di
allontanarle il figlio (McGoldrick ed altri, 1999). Ecco un esempio:
Visti gli elementi fondamentali per la costruzione di un genogramma, possiamo addentrarci ora nella comprensione dei rapporti e dei modelli rappresentabili nei genogrammi.
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Volume 11, Numero 1, 2006, pag. 66
Indizi nei genogrammi: capire rapporti e modelli
Ci sono molti significati da cogliere in un genogramma. Un modo per aiutare un principiante ad individuare gli aspetti rilevanti è quello di confrontare più esempi. Quelli che esamineremo aiutano a individuare i modelli e i significati nei vari tipi di genogrammi. Useremo piccole parti di genogrammi per mettere in evidenza i punti chiave.
Ogni sezione presenterà un diverso indizio, illustrato con dei genogrammi. Dopo ogni genogramma ci sono delle
domande che aiutano a mettere a fuoco gli indizi stessi. Alcune di esse sono seguite da dei suggerimenti.
INDIZIO PRIMO: LE DATE
Le date forniscono delle informazioni che aiutano a porre gli eventi in prospettiva. Indicano cosa potrebbe succedere simultaneamente o come può essere una determinata sequenza di esperienze. Per esempio, se scoprite
che una persona o una famiglia deve affrontare tre perdite significative in un anno, potete ipotizzare l’effetto di
questi stress sui membri della famiglia, come la ricerca di un nuovo figlio o il rifiuto di uno in arrivo.
Lillian e Laura
Per esempio, immaginiamo che una madre (Lillian) stia cercando di accettare contemporaneamente la morte
della madre anziana, la diagnosi di cancro al seno della sorella e la propria depressione. Dovendo affrontare
tutto questo, Lillian può creare dei problemi contrastando la figlia più giovane (Laura) che lascia la famiglia
per l’università. Non capendo cosa le stia accadendo, Lillian può reagire esageratamente provando terrore e
timore. Tale timore può essere trasferito alla generazione successiva senza alcuna motivazione apparente.
Quando la figlia di Laura, Sandy, sta per andare all’università lasciando la famiglia, Laura può diventare
estremamente protettiva e sorprendentemente impressionabile e resistente alla separazione. Si dovrebbe
considerare il tema della separazione come l’aspetto che collega i fatti della generazione precedente (la
morte della madre e il cancro della sorella di Lillian) a quelli della generazione successiva quando scoppia la
tensione tra Lillian e Laura per capire come mai questa separazione sia vissuta in modo così spaventoso.
Ecco il genogramma di Laura e Lillian:
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Volume 11, Numero 1, 2006, pag. 67
Sharon ed Andrew
É utile verificare le date del genogramma di Sharon, particolarmente quelle più recenti facendo delle ipotesi sull’importanza che potrebbero avere.
Probabilmente avete notato il collegamento fra la morte del padre e la nascita del figlio di Sharon. È chiaro
che il padre è morto due mesi prima della nascita del nipote. È inoltre chiaro che Sharon ha provato un
grande dolore per la morte di Joseph al quale era molto legata. Infatti, Andrew e Sharon dettero al figlio
il nome del nonno morto di recente. Se osservate attentamente, noterete poi che Sharon ed Andrew si
sono sposati lo stesso anno in cui divorziarono i genitori di Andrew. Sarebbe interessante trovare dei collegamenti tra queste date e il difficile rapporto di Sharon con la suocera e di Andrew col padre.
Quali altri aspetti di questa famiglia desiderereste conoscere?
Alcune domande che potreste desiderare di fare:
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Che genere di rapporto ha Sharon con le sorelle?
Che genere di rapporto ha Sharon col marito Andrew?
Perché Sharon era più vicina al padre che alla madre?
Che genere di rapporto hanno Sharon ed Andrew con i loro figli?
Che genere di rapporto hanno Andrew e Sharon col fratello di Andrew?
Quali possono essere i risultati possibili della morte del padre di Sharon?
Ecco alcuni risultati possibili di questa situazione:
1. Sharon potrebbe legarsi molto profondamente a Joe, con delle implicazioni nel rapporto madre-figlio, ma anche nei
rapporti con altri membri della famiglia.
2. Sharon potrebbe provare un dolore così profondo da non riuscire a stabilire un legame reale col nuovo figlio, delegando la
sua cura al marito Andrew o alla figlia Constance e dando avvio ad un decorso caratterizzato da distanza tra madre e figlio.
3. Anche se non direttamente collegata alla “data”, c’è un’altra possibilità: la madre di Sharon, con la perdita del marito,
può fare più richieste a Sharon che, essendo la figlia maggiore, può ritenersi responsabile dell’accudimento fisico ed
emotivo della madre, sottraendo così tempo e attenzione ad Andrew e ai figli. Ciò può portare Sharon ad avere dei rapporti conflittuali con la madre e le sorelle.
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Volume 11, Numero 1, 2006, pag. 68
Martin e Carin
Usando gli indizi delle date, provate ad interpretare questo genogrammma:
Come interpretereste gli eventi nella famiglia di Carin e Martin durante il 1979?
Con la morte del terzo figlio all’età di tre anni, sembra che Martin si sia avvicinato ai due maggiori e Carin alla figlia Lalli.
Questa suddivisione potrebbe essere già presente prima della morte di Tim e rafforzata con la disgrazia. Anche se non
possiamo determinare con certezza l’avvio, Martin non ha un rapporto stretto con Lalli, mentre è particolarmente legato
ai primi due figli. Una spiegazione potrebbe essere quella del dolore per la perdita del figlio Tim che gli impedisce l’attaccamento a Lalli. Un’altra spiegazione potrebbe essere che Martin realmente non sa relazionarsi con una figlia e ritenga di farlo meglio con i figli maschi. D’altra parte, Carin appare molto legata a Lalli, perché può occuparsi del suo dolore
per la morte di Tim diversamente dal marito. Ma questo rapporto può allentare le relazioni con i figli maggiori.
Quali altre informazioni gradireste avere circa questa famiglia?
Una domanda che potreste fare riguarda il rapporto tra Carin e Martin. La loro unione ha sofferto dopo la morte di Tim?
Poiché sembra che Martin e Carin gestiscano il proprio dolore avvicinandosi ad uno o più figli, potreste domandarvi se il
loro rapporto si evolve allontanandosi dopo la morte del Tim. In caso affermativo, come potrebbero porre rimedio al loro
rapporto?
Potreste porvi delle domande su Martin, i suoi genitori e sui fratelli di Carin. Che tipo di rapporti hanno ciascuno nelle
proprie famiglie di origine? Nella famiglia di Carin e in quella di Martin si ripresentano questi modelli relazionali?
Quali risultati possono derivare da questa situazione? Che cosa potrà accadere quando i figli di Carin e
Martin si saranno sposati e avranno dei figli? Come possono evolvere i rapporti della famiglia? Si possono
ripresentare i modelli di comunicazione a livello multigenerazionale?
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Volume 11, Numero 1, 2006, pag. 69
INDIZIO SECONDO: IL GENERE
Le credenze e i valori di genere possono filtrare attraverso le famiglie nel modo più potente e sottile, generando
difficoltà quando un membro sposa una persona che ha un concetto diverso di genere. Per esempio, se scoprite
che una famiglia ha trasmesso dei messaggi chiari che gli uomini sono forti e che non devono mostrare le loro
emozioni, potreste capire perché un marito e una moglie della generazione successiva entrano in rapporto conflittuale.
Mike e Sally
Se considerate il basso coinvolgimento emotivo di Mike, troverete che il nonno, Leo, era un veterano della
prima guerra mondiale dove aveva perso un braccio. Ha lottato con la depressione facendo i lavori più disparati e non permettendo mai che la sua famiglia avesse da soffrire la fame. Ogni aspetto della sua vita
esprimeva l’idea di essere un gigante incrollabile. Leo e sua moglie Agnes hanno avuto quattro figli, due
ragazze e due ragazzi, di cui uno è morto di polmonite all’età di tre anni. Mentre Agnes ha sofferto anche
di depressione per qualche tempo, Leo è rimasto sempre la roccia tenendo le cose assieme. Il loro figlio
James è cresciuto come il figlio sottomesso col compito di badare alle sorelle. Rebecca ha sposato James
con cinque figli, compreso Mike. James si è addossato due compiti, badando sia alla propria famiglia, sia a
quelle delle sorelle. Era un uomo calmo, spesso chiamato “la roccia.” Mike e i suoi fratelli sono stati allevati
come bravi lavoratori, atletici e competitivi, sottomessi al volere dei loro genitori.
Quando Sally sposò Mike, tutti le ripetevano quale meraviglioso uomo avesse trovato e come lui si prendesse cura degli altri. Mike si è assunto due compiti, costruendo una bella casa per Sally e partecipando alla
crescita e all’educazione dei due figli, Jimmy e Caitlin, fin dalla nascita. Quando Jimmy all’età di quattro
anni ebbe un incidente, riportò dei gravi traumi cerebrali. Anche se sopravissuto, i medici dissero che avrebbe avuto bisogno di rieducazione per molti anni e che probabilmente non sarebbe mai diventato un adulto pienamente indipendente. Per Sally il fatto fu devastante con lunghi periodi di depressione e di grande dolore mentre cercava di relazionarsi con i medici e gli addetti alla riabilitazione. Mike è stato molto
scosso, ma sembra sia stato capace di far fronte alla situazione meglio di Sally. Non si è mai disperato,
intraprese un secondo lavoro per pagare le spese mediche e cercò in ogni modo di sostenere Sally. Partecipava agli incontri con i medici ed era solito dire a Sally: “Non conoscono la realtà: Jimmy è un ragazzo molto forte. Ce la farà”. Anche due anni dopo, Sally sentiva Mike dire ai genitori sui suoi progetti per Jimmy:
“Diventarà un giocatore di baseball; andrà all’università”. Mike e Sally si sono evoluti ciascuno per proprio
conto, affrontando in modo ansioso le piccole cose quotidiane. Sally cominciò ad accusare Mike di non preoccuparsi abbastanza per la famiglia.
Ora che avete una comprensione dei precedenti della famiglia di Sally e Mike, prendete in esame il loro
genogramma:
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Quale altro aspetto legato al genere potete cogliere di questa famiglia?
Guardando i modelli tra le generazioni, dalla parte della famiglia di Mike potrete notare che i maschi sono socializzati
per non mostrare le proprie emozioni e di avere dei rapporti allentati con i propri figli. In tutte e tre le generazioni, i
figli hanno un legame più forte con le loro madri che con i loro padri.
Potete anche notare che sia Mike che James (dopo la morte del fratello) erano i figli più anziani nelle loro rispettive
famiglie. Si potrebbe sostenere che il fatto di essersi addossati l’ulteriore responsabilità nei confronti delle famiglie di
origine possa derivare dall’essere il figlio maschio più anziano.
Come potrebbe reagire la famiglia se Caitlin, una volta cresciuta, sposasse un uomo che mostra apertamente le proprie emozioni?
Se tu fossi il terapista di Mike e Sally, quali altre informazioni desidereresti avere su questa famiglia?
Jessica e Josh
Osserva questo genogramma e valutalo usando gli indizi di genere:
Che tipi di problemi pensate debbano affrontare Josh e Jessica nel loro rapporto, data la storia della famiglia di Jessica?
Guardando le quattro generazioni della famiglia di Jessica, è chiaro che le unioni in questa famiglia in genere non durano.
Benché i nonni siano stati insieme fino alla morte, i nonni materni di Jessica, i genitori, una zia e uno zio sono divorziati.
Anche il nonno Barry è separato e inoltre psicologicamente depresso. Nella famiglia di Jessica, la rottura dei matrimoni
è vista generalmente come il difetto dell’uomo. “Gli uomini se ne vanno”, le hanno detto la madre e la nonna di Jessica.
Dal momento che il padre non ha avuto un ruolo nella sua vita, Jessica non poté crescere in modo equilibrato, sperimentando dei rapporti positivi con le figure maschili della propria famiglia. Il rapporto romantico di Jessica con Josh può
riservare parecchi problemi.
Poiché le è stato sempre detto che gli uomini se ne vanno, Jessica non può guardare a questo (o qualsiasi) rapporto in
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modo duraturo. Ciò può influire sul suo impegno nel rapporto. Oppure, quasi all’opposto, Jessica può temere che Josh la
lasci (così realizzando le parole della nonna e della madre) diventando molto possessiva e gelosa. Il rapporto di Jessica
con Josh ha potuto influire anche sul rapporto con la madre. Se Jessica e Josh possono avere un rapporto funzionale,
forse la madre dil Jessica può ritenersi minacciata da Josh.
É da tener presente che il provenire da una famiglia che ha avuta rapporti disturbati non induce una persona ad avere
dei rapporti disturbati. Come si può dedurre da questi genogrammi, ci sono molti problemi potenziali che esplodono soltanto con il verificarsi di determinate situazioni, ma non c’è alcuna certezza che questi problemi si verificheranno.
INDIZIO TERZO: I SEGRETI
I segreti, ancora non rivelati o sconosciuti a qualcuno, forniscono delle informazioni sui contorni e sui modelli di comunicazione anche nelle famiglie funzionali.
Josh Nichols
Nella famiglia Nichols, i membri della generazione dai 20 ai 30 anni non conoscono molto del funzionamento
della loro famiglia, anche se vivono a pochi kilometri dagli altri e si vedono con regolarità. Il figlio più anziano, Josh (29) e la sua amica Ruth stanno maturando la decisione di fare coppia stabile, ma ancora non c’è
niente di definitivo, pur frequentandosi da cinque anni. Questo fatto dimostrerebbe che Josh è orientato
verso qualcosa di serio. Ruth incalza con la sua sensibilità, i suoi valori e le sue credenza, ma lui si sente un
po’ soffocato, affermando che non desidera parlare di problemi o di cose dolorose. Se cercate le ragioni di
questo di stanziamento di Josh, trovate molti aspetti del genogramma che lo indicano come “sconosciuto”,
“qualche cosa di poco chiaro” o “qui c’è un segreto”. Anche accanto alle linee si sono dei punti interrogativi
sulle informazioni date da Josh: “Non so sui loro rapporti”. I tagli sono indicati con osservazioni del tipo:
“Hanno avuto dei conflitti e non comunicano” o “Non sono sicuro che cosa sia successo”. Josh dice: “Mio
padre credo abbia avuto tre sorelle, ma c’è qualcosa circa la maggiore, Gert. Non sono sicuro se fosse una
vera sorella. Mio nonno è venuto dall’Italia, ma nessuno sa qualcosa di preciso della sua infanzia e della sua
famiglia. La madre di mia
madre forse ha ucciso il
marito - ha commesso un
suicidio o è stata uccisa? non sono sicuro. Aveva due
sorelle e un fratello. Sua
sorella, Karen, vive vicino a
noi. L’altra sorella è lontano e riceviamo soltanto gli
auguri di Natale. Non sono
sicuro dove sia il fratello
Seth”.
Cosa ha imparato Josh
nell’apprendere informazioni cariche di emotività o
molto personali? Come
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pensate che i segreti della famiglia di Josh stiano influendo il suo rapporto con Ruth?
Essere parte di una famiglia che ha tanti segreti può insegnare a Josh che non può realmente fidarsi della
gente, particolarmente di coloro che sono a lui più vicini. A causa di questo, può convincersi che si fida di
Ruth condividendo i suoi pensieri e timori più interni. Oppure, forse, Josh è in confusione circa la storia
della sua famiglia a macchia di leopardo. Può evitare un’intimità maggiore con Ruth perché è incerto su come reagirà agli aspetti non spiegati o confusi della sua famiglia.
Oppure: _____________. (potete avanzare altre spiegazioni).
Maria e Janice
Cercate di interpretare questo genogramma:
Perchè pensate che la famiglia possa mantenere il segreto dell’omicidio di Janice da parte di Maria?
Il segreto dell’omicidio di Janice può avere delle ripercussioni sui rapporti tra Maria e sua madre Janice?
Nel considerare questo genogramma vediamo che Janice (madre di Maria) aveva un rapporto normale con la madre, ma
conflittuale con il padre Mike. Le era stato dato il nome della sorella di suo padre, Janice, assassinata all’età di 16 anni.
Forse il rapporto del padre con Janice era stato conflittuale e Mike aveva fatto delle forti associazioni fra le due Janice. È importante notare che non si era mai parlato dell’omicidio di Janice perché troppo doloroso, così che la figlia di
Mike non ha mai saputo della tragica fine della zia.
Come il segreto dell’omicidio della lontana zia può influire sul rapporto attuale fra Maria e Janice? Sembrano esserci
almeno due possibilità. In primo luogo, Janice può riattivare il rapporto avuto dal padre con la propria figlia, riuscendo a
rivivere soltanto la parte conflittuale del rapporto. In secondo luogo, la famiglia nel suo insieme può essere inconsapevolmente iperprotettiva verso i figli, specialmente verso le figlie quando raggiungono i vent’anni, a causa di ciò che accadde
alla lontana zia Janice. Se Maria è attualmente ventenne, questa sua età può indurre la madre ad essere iperprotettiva,
acuendo la conflittualità con lei.
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INDIZIO QUARTO: LE PERDITE
Un aspetto chiave del genogramma è l’esperienza delle perdite. Fattori numerosi rientrano in questa categoria: malattie croniche, morti, inabilità, dissesti economici, perdita di lavoro, aborti, divorzi e altri fatti
del genere. L’esperienza in tali perdite e la profondità di dolore variano ampiamente. Una domanda chiave
è: “In che misura questo evento venne percepito come perdita?”. Non tutti questi eventi sono percepiti
come perdite e la loro profondità varia notevolmente.
Cara ed Earl
Per esempio, osserviamo il genogramma di Earl e Cara in termini di perdite:
Come pensate che i molti aborti possano influire sull’unione di Earl e Cara? Come possono interessare i loro
rapporti con i figli?
Nell’osservare il genogramma di Earl e Cara, è evidente che i due provengono da famiglie molto diverse. Dopo aver avuto
sei aborti in sette anni, i genitori di Cara erano, ovviamente, incredibilmente riconoscenti e sollevati per avere finalmente una bambina. Il rapporto di Cara con i suoi genitori fu molto intenso (e lo è ancora specialmente con la madre, ancora
vivente). Earl, invece, proviene da una famiglia che non ha avvertito lo stesso genere di perdita. Infatti i rapporti con i
suoi genitori sono molto diversi da quelli di Cara.
Le diversità nelle due famiglie di origine possono avere un effetto rilevante sul rapporto tra Earl e Cara. Forse Cara
pensa che quanto più stretto è il rapporto tanto migliore possa essere, spingendo Earl ad essere più aperto di quanto lui
lo desideri. Cara può avere difficoltà nel capire i rapporti di Earl coi suoi genitori, il che può portare a delle tensioni
nella vita di coppia.
Le rispettive esperienze infantili possono certamente influire nelle aspettative di Earl e Cara nell’allevare i loro figli.
Earl può scegliere un ruolo autoritario e far nascere dei conflitti col figlio, come suo padre ha fatto con lui, mentre Cara
può sforzarsi ad avere rapporti molto stretti con entrambi i figli.
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Si può facilmente vedere come possono derivare altri risultati. Forse Earl non è contento del rapporto conflittuale avuto col padre e si sforza di essere più vicino ai figli di quanto siano stati i suoi genitori con lui. Cara, poi, può riflettere
che il suo rapporto con i suoi genitori fosse troppo stretto e, talora, soffocante. Può cercare allora di evitare dei rapporti troppo stretti, di tipo fuso, come quelli già sperimentati. Se questi piani d’azione prendono consistenza in entrambi, Earl e Cara possono arrivare a negoziare positivamente il tipo di rapporto da tenere con i figli. Per concludere, Earl e
Cara possono difendersi dal ruolo genitoriale di Joanne (madre del Carol) caratterizzato da un rapporto eccessivamente
intenso fra madre e figlia.
Lea
Considerate questa variante nelle esperienze di perdita. Lea è ventitreenne e soffre di depressione. Sua
madre, Jenna, è la secondogenita di sei figli di una grande famiglia greca. Anche il padre, Harry, è greco ed
ha tre fratelli. Lea ha 20 primi cugini e una sorella, Cleo. Nel cercare le ragioni della tendenza di Lea a distanziare le persone, troviamo che sua madre Jenna e suo padre Harry nei primi nove anni di matrimonio
hanno avuto tre aborti prima che un medico dicesse loro che probabilmente non avrebbero più potuto avere
figli. Sono passati altri due anni perché Jenna convincesse Harry e la sua famiglia ad accettare l’idea dell’adozione. Tre settimane dopo il loro dodicesimo anniversario hanno portato a casa Lea dall’ospedale appena nata. Mentre Jenna l’amava molto, Harry si mostrava piuttosto distaccato e, in qualche modo, irritato
per la poca attenzione di Jenna nei suoi confronti. Otto mesi dopo il parto, Jenna è rimasta incinta ed è
nata Cleo quando Lea aveva appena diciassette mesi. Harry si è legato molto a Cleo che è diventata la stella
della famiglia estesa. Lea e Cleo sono cresciute molto unite, ma, se guardiamo con attenzione, rileviamo che
Lea non si è mai ritenuta realmente inserita nella famiglia allargata. A tutt’oggi Lea ha avuto molti amichetti, ma niente di molto serio; Cleo è fidanzata e si sposerà l’anno prossimo.
Ecco il genogramma:
Che domande desiderereste fare circa l’esperienza di vita di Lea fino a questo momento?
Quali perdite pensate che possa Lea sperimentare?
Come potrebbero le perdite di Lea aver influenza sul suo stato attuale?
Lea può sentire differenti tipi di perdite che pesano sul suo stato attuale. In primo luogo, può sentire una perdita nel
rapporto col padre Harry. Come appare dal genogramma, Harry non è vicino a Lea così come lo è a Cleo. Dalla descrizione, questa mancanza di prossimità è attribuibile al fatto che Harry non si era coinvolto molto all’idea dell’adozione, sperimentando poi un atteggiamento di irritazione per l’attenzione di Jenna verso Lea. La perdita del rapporto stretto col
padre può avere influito sulla difficoltà di Lea di stabilire un rapporto affettivo stabile con i suoi ragazzi/fidanzati. Per
alcuni versi, Lea è rimasta la bambina di Jenna e Cleo si è trasformata in Harry.
In secondo luogo, Lea può ritenere una certa perdita il fatto di non avere una famiglia biologica di riferimento. Se la sua
famiglia estesa di adozione è molto grande, ma, per qualche motivo, non l’ha mai realmente ritenuta parte. Questa perdita può interessare il concetto di sé e, forse, la stima di sé. Questa sua sensibilità alla perdita può pertanto svolgere un
ruolo nei suoi rapporti romantici risultati sempre difficili.
Altro: ________________ (quali altre possibilità pensate possano esistere?)
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Emily
Emily, che ha appena compiuto 17 anni, è l’unica figlia di Frank e di Sherrie. É insofferente verso il proprio
ambiente e sta attivamente litigando col padre. Hanno avuto rapporti molto stretti fino all’età di 13 anni,
allorquando Frank ha ricevuto molte segnalazioni sul comportamento della figlia. Sherrie riteneva che fosse una cosa normale per l’età, ma Frank si preoccupò delle amicizie delle figlia e specialmente degli amici
maschi. Dall’età di 15 anni, Emily entro in un giro di amici abbastanza discutibile. Frank le proibì di portare
questi amici in casa e cercò di farle interrompere i contatti. Emily prese ad uscire di frequente e a rimanere fuori durante la notte. Ai tempi del genogramma, Frank ed Emily sono completamente estranei, mentre
Sherrie tiene una linea un po’ più morbida.
Osservando il genogramma di Sherrie, si conosce che è cresciuta in una grande famiglia in cui i figli sono stati curati
con impegno, spronati ad avere responsabilità fin dall’inizio. La famiglia ha affrontato difficoltà traendo insegnamenti
utili. I genitori hanno discusso e negoziato i comportamenti da tenere e i figli sono cresciuti ricevendo sicurezza. Il
messaggio che giungeva loro era: “Vi amiamo, ma ad un certo momento dovete muovervi per vostro conto”. Osservando
il genogramma di Frank appare che è cresciuto assieme ai due fratelli di secondo letto. Frank aveva sei anni quando il
padre Glenn conobbe un’altra donna, Susan, che sposò non appena ottenne il divorzio dalla madre Bonnie. Arrivò presto
un bambino. I figli rimasero con la madre. Nei due anni successivi, Bonnie ha avuto una serie di esperienze negative. Un
giorno Frank e i fratelli, tornando dalla scuola, trovarono la casa circondata dalle auto della polizia; furono accolti dai
vicini che dissero loro che la madre era morta, ma mai hanno conosciuto l’intera storia. Presuppongono che sia stata
assassinata, ma non lo approfondiranno né col padre né con la matrigna. Infatti, una volta entrati nella casa del padre,
fu come se gli anni precedenti non fossero mai esistiti e la famiglia come se vivesse secondo il romanzo dell’unità biologica. Frank ha accennato qualcosa soltanto una volta a Sherrie, poi non ne ha più parlato. Sherrie si comporta come se
Glenn e sua moglie fossero i genitori biologici ed Emily li conosce proprio come i nonni biologici.
Ecco il genogramma di Emily:
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Come pensate che Frank e Sharrie, che provengono fa famiglie così diverse, stiano contribuendo al senso di
sé della figlia Emily?
Frank ha avuta almeno due perdite importanti nella sua vita in età relativamente giovanile: perdendo suo padre col divorzio e
perdendo la madre alla sua morte. Queste perdite possono contribuire a spiegare perché Frank si comporti in un certo modo
con la figlia Emily. Forse Frank ritiene che deve essere molto protettivo verso Emily, conservando per sé alcune parti “più
oscure” della propria vita. Può anche desiderare per Emily una casa stabile e protettiva che egli non ha avuto.
Evidentemente Emily ha interpretato il comportamento del padre non come amore e preoccupazione, bensì come controllo autoritario. Può ritenere che lui non l’ama; quando infatti l’ama, lo fa manifestando il suo comportamento di controllo.
Sherrie è in una posizione difficile. Da una parte desidera proteggere sua figlia, ma può pensare che Frank stia eccedendo. Dall’altra, il suo ideale di famiglia la porta a favorire nei figli l’indipendenza e ritiene che Frank dia così poca indipendenza da causare l’estraneità per un lungo periodo.
INDIZIO QUINTO: I TEMI
I temi rispondono alle domande “chi siamo noi? Come ci comportiamo?”. Rendono evidente la struttura delle
credenze della famiglia e guidano la famiglia nei comportamenti futuri.
Aren ed Elise
Aren ed Elise si sono laureati recentemente. Sono fidanzati da due anni ed hanno cominciato a parlare della
vita insieme, facendo programmi per il futuro. Tuttavia scoprono di scontrarsi frequentemente su alcuni
aspetti legati al genere. Elise gestisce dei programmi di consulenza finanziaria. Ha anticipato ad Arem che
viaggerà due settimane al mese durante i primi anni del suo lavoro. È inoltre un’ottima atleta e spera di
partecipare in avvenire alla maratona. Aren diventa molto ansioso quando sente fare questi programmi,
esprimendo osservazioni del tipo: “Perché non puoi essere come le altre donne?” o “Questa fase si concluderà quando saremo sposati”. Elise si mette sulle difensive alle reazioni di Aren e così sorgono degli attriti.
Osservando il genogramma di Aren, vediamo che Herman, il nonno, lavora ancora a 86 anni a tempo parziale
sulla costruzione di impianti per alambicchi, anche se è andato in pensione ufficialmente nel ‘75. È un uomo
duro e attivo, con il ruolo indiscusso di patriarca della famiglia. Viene rispettato perché ha allevato due
figli da solo, dopo che la moglie è morta dando alla luce il secondogenito. Herman inoltre ha dovuto affrontare la dolorosa morte per polmonite della figlia Eliza all’età di 16 anni. Suo figlio, Mike, ha sposato Avis,
unica figlia di due genitori morti per incidente d’auto. Lavora come mediatore di immobili ed Avis è rimasta
a casa ad accudire i figli. Mike ed Avis hanno avuti tre bambini: Aren (23), Liz (18) e Daniel (17). Aren è un
bravo studente che sta completando il master. Liz sta finendo la scuola superiore; ha lottato con un’inabilità, ma ha buone speranze di andare all’università. Daniel è un violinista di talento.
Il genogramma di Elise mostra un quadro molto diverso. La nonna, Leora, fu il primo sindaco donna eletto
nella sua città. Il marito di Leora, Charles, non l’ha ostacolata, ma non è mai stato entusiasta di questa carriera. Leora e Charles hanno avuto quattro figlie, di cui una era Marianne, madre di Elise. Tutte e quattro
sono state allevate con la convinzione di essere la cosa migliore possibile. Hanno eccelso negli sport, negli
studi, nella musica; tre hanno fatto carriera perché avevano alle spalle la famiglia. Marianne era l’eccezione. Benché abbia rinunciato alla carriera per prendersi cura della famiglia - mentre il marito dedicava molte ore al lavoro come funzionario delle imposte -, Marianne ha insegnato ad Elise e alla sorella Maggie che
soltanto il cielo era il limite. Le tre sorelle di Marianne sono state inoltre molto coinvolte nella vita di Elise
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ed hanno condiviso con lei aspirazioni e realizzazioni.
Osserviamo il genogramma di Elise e Aren:
Avete qualche idea circa i temi della famiglia di Aren? E per la famiglia di Elise?
I temi per la famiglia del Aren potrebbero includere:
“gli uomini sono roccie”
“gli uomini sono guardiani responsabili”
“le donne sono meravigliose e fragili”
I temi per la famiglia del Elise potrebbero includere:
“le donne hanno molte scelte nella carriera e nella vita di famiglia”
“cogliete le vostre occasioni”
“soltanto voi potete porvi dei limiti”
Pensate che questi temi portino ad un conflitto nel rapporto di Elise e di Aren?
Cosa potrebbero fare Aren ed Elise fare per migliorare la loro comunicazione?
Altri esempi di genogramma
Questa sezione offre diversi genogrammi generati da studenti del corso di comunicazione familiare. Così
possono essere considerati i diversi usi dei concetti e dei simboli presentati. Ogni esempio include un genogramma e alcune di righe di interpretazione. Gli allievi hanno dato il loro assenso all’inserimento dei genogrammi scelti. Sono stati cambiati i nomi per proteggere la privacy. Abbiamo cercato però di rimanere fedeli il più possibile ai genogrammi generati dagli allievi. Noterete alcune differenze nei vari aspetti che gli
allievi hanno deciso di includere.
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Genogramma della famiglia di Kelly caratterizzata da un’attività commerciale che coinvolge l’intera famiglia
e che genera un ambiente conflittuale coinvolgendo tre generazioni:
Osservando il genogramma, si è colpiti probabilmente dal rigido contrasto nei tipi di rapporti tra la famiglia della madre
e quella del padre. Andrew ha scritto quanto segue sul conflitto nella famiglia paterna: “Dopo avere completato il genogramma, ho notato. . . che il conflitto che interessa periodicamente la mia famiglia immediata realmente è concentrato e
modellato sul lato della famiglia di mio padre. I modelli di conflitto assomigliano ad una scatola incrociata. Ho riportato
sul genogramma che ‘il commercio della famiglia genera un ambiente conflittuale perché si incapsula sul problema di esclusione dei rapporti da quel lato familiare. Mio nonno ha venduto un brevetto. . . (un’azienda importante) molto tempo
fa. In seguito, ha usato i soldi della vendita per aprire una propria attività. Persona molto controllata e intelligente, ha
speso molto tempo per rafforzare la sua attività trascurando però il rapporto con la nonna. Penso che il conflitto esistente fra i due si riferisca alla educazione dei figli.
Anche se non conosco abbastanza mio zio, so che mio padre è stato costretto a frequentare ingegneria meccanica
(avrebbe desiderato intraprendere una professione paramedica) se voleva utilizzare un fondo per l’università dato dai
nonni. Il controllo opprimente che mio nonno ha avuto sulla famiglia generò un sacco di conflitti, anche se mio nonno, mio
zio, mia zia e mio padre hanno tutti lavorato nell’azienda di famiglia. Mio zio e mio padre hanno avuto molti conflitti con
mia zia perché pensavano che si fosse impegnata poco e che fosse stata la favorita (lei e la sua famiglia) dai nonni. Il
rapporto di sostegno che mia zia Cindy ha avuto dai suoi genitori influenzò i rapporti fra tutti i membri della famiglia
perché fonte di gelosia e di rancore per tutti”.
Il genogramma di Preston è un buon esempio di come la comunicazione dei genitori con i loro figli possa
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essere influenzata dalle proprie famiglie di origine:
Preston
Nell’analisi del genogramma, Preston ha messo in evidenza come i rapporti dei nonni con i genitori abbiano influito sulla
crescita di Preston e della sorella Megan. Preston ha scritto quanto segue: “Mio padre viene da una famiglia di 5 persone
che ha insegnato a contare sul proprio sacrificio e ad impegnarsi per aiutare gli altri membri. Mio padre Jake, il secondo
di tre figli (a parte un aborto verificatosi parecchi anni prima della sua nascita), è stato allevato da sua madre (Nanny).
Per sostenere la famiglia, mio nonno (Pops) era spesso lontano perché impegnato nel suo lavoro di commesso esterno. Di
conseguenza, Nanny è stata costretta a fungere sia da madre che da padre per mio padre e i suoi fratelli. Oltre che il
ruolo materno tradizionale (cioè, la cura dei figli, il preparare il cibo e l’assetto della casa), Nanny aveva anche un ruolo
paterno. Mio padre ricorda che ‘giocavamo spesso allo schiocco della frusta’… attendevo ansiosamente il ritorno di Pops’.
Poiché era spesso fuori casa, il padre faceva di tutto per passare il maggior tempo col figlio quando poteva. Oltre che
allo schiocco della frusta, ho ricordi piacevoli di molti pomeriggi trascorsi giocando assieme a calcio o a baseball. Come
mio padre stesso ricorda, ‘ho imparato a dar valore al rapporto col figlio come ho insegnato a far schioccare la frusta’.
L’impegno di mio padre nel costruire un forte legame durante la mia infanzia influìrà indubbiamente i miei rapporti futuri
con i miei figli. Le dinamiche relazionali di mia madre differiscono da quelle di mio padre, perché lei è stata influenzata
dai rapporti stabiliti con i membri della sua famiglia. Proprio come mio padre ha condiviso con me il gioco della frusta,
mia madre ha condiviso con suo padre l’amore per i cavalli, amore durato per tutta la vita. Diversamente dalla famiglia di
mio padre, che ha dato l’importanza alla famiglia nucleare, l’infanzia di mia madre è stata caratterizzata dall’attenzione
alle interazioni con i membri della famiglia estesa. La nonna di mia madre, per esempio, ha svolto un ruolo molto più prominente nella sua educazione. Poiché la famiglia estesa aveva svolto un ruolo così importante durante la sua vita, mia
madre ha sempre avuto l’intenzione di dedicarsi interamente alla famiglia. Infine, si rende conto dell’importanza di effettuare un rapporto stabile e sano fra i membri sia della famiglia sia nucleare, sia estesa. Anche se i miei genitori con-
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tinuano ad emulare i valori infusi dai genitori, ci sono funzioni riguardanti il loro ruolo genitoriale in cui si sforzano di
differire dai loro genitori. Educati ad essere genitori tradizionali, hanno però preso consapevolmente la decisione di
stabilire rapporti più aperti sia con Megan che con me. Penso che siano legati molto più a Megan che a me perché lei è
stata molto malata, rischiando per due volte di perderla”.
Il genogramma di Lauren indica che molti divorzi avvenuti in una generazione possono influenzare le generazioni successive:
Lauren
Facilmente notate i molti divorzi dal lato della famiglia del padre di Lauren. Lauren ha scritto quanto segue nella sua
analisi: “Ci sono tendenze notevoli all’interno di questa tendenza generale verso il divorzio. In primo luogo, tre membri
della famiglia (qui sono indicati solo due) hanno toccato un numero molto alto di unioni (cinque - sei ciascuno). In secondo
luogo, parecchie unioni della famiglia sono state fatte in età giovanile dovute a gravidanze di minorenni. Per esempio, i
genitori di mio padre si sono sposati quando mia nonna era incinta all’età di quindici anni. Mio nonno era allora diciassettenne. Così ha preso avvio un ciclo di unioni brevi e disastrose per entrambi. Il fratello di mia madre e la sorella si sono
sposate entrambi mentre frequentavano la scuola superiore perché in gravidanza. I genitori di mio marito si sono sposati
per lo stesso motivo, anche se un po’più vecchi. Questa tendenza a sposarsi per il sopraggiungere di una gravidanza era
tipica di quella generazione e si può usare questo genogramma per ipotizzare che sposarsi in tali circostanze raramente
porti a dei rapporti riusciti. Sembrano infatti portare soltanto al deterioramento del rapporto avviato, ma aprire un
ciclo di tentativi infruttuosi di fare coppia. Ci può essere una miriade di fattori che contribuiscono a questo ciclo, compresa la pressione dei genitori, l’inesperienza di rapporti sani, l’incapacità di sviluppare un senso di sé prima di affrontare il ruolo di genitore o eventuali difficoltà economiche”.
Il genogramma di Austin descrive come il divorzio e la situazione di famiglie ricomposte influenzano i rapporti della famiglia e come tali rapporti possono però cambiare col tempo:
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Strumenti di valutazione familiare
Volume 11, Numero 1, 2006, pag. 81
Austin
L’attuale genogramma di Austin è molto diverso di quello che si sarebbe potuto costruire una decina di anni prima. Questo genogramma è un buon esempio di come i rapporti possono cambiare col tempo, particolarmente sotto la spinta del
dolore causato dalle infedeltà e dal susseguirsi dei divorzi. Austin ha scritto quanto segue sui cambiamenti avvenuti nella
sua famiglia: “Quando mia nonna morì nel 1992, tutta la mia famiglia ha vissuto il periodo tipico del lutto. Era stata ammalata per un lungo periodo da cancro al cervello e, pur nella tristezza, eravamo felici di godere di un po’ di pace dopo
tanto stress. Avevamo bisogno di un po’ di spensieratezza, amore ed affetto, dopo un periodo assai triste. Mia nonna
aveva la tendenza a covare la sua rabbia e la sua scontentezza per lunghi periodi. Il divorzio dei miei genitori è stata
un’esperienza traumatica soprattutto per lei. Mio padre aveva avuto una relazione e mia nonna ha considerato quel suo
comportamento come da non dimenticare e da non perdonare, mentre mia madre l’ha superato col tempo e con uno sforzo non da poco. Quando mio padre si risposò nel 1984 con Rachel (la donna con la quale ha aveva avuto la relazione), il
contatto fra la mia step-madre(*) e mia madre e la famiglia materna erano assolutamente inesistenti. La situazione è
perdurata per tutti gli anni successivi. Quando mio fratello ed io frequentavamo la scuola superiore e i genitori erano
invitati a partecipare ai giochi, ai concerti o ad altre attività, c’era tutto uno studio per suddividere gli inviti tra le ‘due
famigliÉ: uno per mio padre, la step-madre e la sua famiglia ed uno per mia madre e la sua famiglia, senza alcuna mescolanza fra i due clan. Gran parte di questa separazione era dovuta a mia nonna. La separazione voluta da mia nonna ha
alimentato una rabbia molto solida e silenziosa che ha raffreddato i rapporti familiari. Mentre ha monitorato strettamente le interazioni con mio padre, ha rifiutato del tutto il contatto della mia step-madre con me e con mio fratello.
Dopo che la nonna morì, mia madre e mio nonno hanno modificato i loro atteggiamenti, permettendo un avvicinamento.
Rachel è stata inclusa nelle feste di compleanno o di laurea e nei pranzi di famiglia. Vennero ricostruiti determinati confini e si generò una sintesi più ampia della famiglia. A questo proposito fu interessante la discussione fra mia madre e
me sui cambiamenti relazionali avvenuti e, dopo un compleanno o un evento, abbiamo riso assieme nel dire che dieci anni
prima mia madre e Rachel non si sarebbero sedute allo stesso tavolo. Mia madre allora ha preso coscienza che gran parte della rabbia e della perpetuazione della tensione era causata dalla nonna. Non aveva mai fatto cenno di questo a mio
fratello e a me e non ci aveva mai reso partecipi della sua rappresentazione di Rachel. Ci aveva solo detto che la nonna ha
continuato in una prospettiva molto negativa e dolorosa verso mio padre e, per estensione, verso Rachel. Deduco che
(*)
la persona che funge da madre in una famiglia ricomposta (= step-family).
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Volume 11, Numero 1, 2006, pag. 82
fosse una regola inespressa perché non ne ha mai fatto cenno né a Stephen né a me e anche mia nonna non ne ha mai
fatto cenno a chiunque fuori di mia madre e di mio nonno. Tuttavia la sua rabbia era estremamente profonda e viva”.
Avvertenze ed attenzioni
A causa della natura “personale e riservata” dei genogrammi, è importante fare attenzione alla comunicazione
con i membri della famiglia sul genogramma che state generando. Chiedete il permesso ai membri della famiglia
per intervistarli. Potete spiegare che è un compito i cui risultati verranno conosciuto soltanto dal formatore.
Potete anche promettere loro la riservatezza. Ciò significa che dovrete fare molta attenzione a come e dove
conserverete il genogramma.
Possono risultare delle variazioni fra i vari membri della famiglia se costruite più edizioni. Per esempio,
vostra madre potrebbe dirvi che ha avuto sempre un rapporto conflittuale con la propria madre, mentre
vostra nonna vede il rapporto come stretto e senza conflitti. Se ci sono informazioni che un membro della
famiglia non ritiene di rendervi note, non insistete per ottenerle a tutti i costi. Ci possono essere delle
regole di famiglia che non ci è lecito violare. Potete esercitarvi a costruire genogrammi con famiglie funzionali, come quelle che trovate nei romanzi, oppure di gente famosa, utilizzando le loro biografie.
Dopo aver costruito il genogramma, fate attenzione a quando e a chi lo fate conoscere. Probabilmente non
è saggio mostrare il genogramma ad un pranzo di famiglia! Se un membro della famiglia dice di essere interessato, potete mostrarglielo, spiegando che il genogramma tracciato deriva soltanto da una vostra prospettiva e che non tutti possono essere necessariamente d’accordo. È più saggio spiegare che avete promesso ai vostri formatori la riservatezza ricapitolando sommariamente le informazioni raccolte.
Generate il vostro genogramma
Ora che siete pronti a generare il vostro genogramma, potete chiedervi: “Da dove comincio?” Prima di prendere
in mano carta e penna o il mouse del computer, dovete fate un certo lavoro preparatorio. In primo luogo, dovete
decidere quante generazioni desiderate descrivere. Probabilmente desiderate attenervi a tre o quattro. Successivamente dovete fare una certa ricerca ricostruendo l’albero genealogico della famiglia per assicurarvi di avere
tutti i nomi, le date di nascita e la rappresentazione corretta dei rapporti. Potete intervistare alcuni membri
della famiglia per completare le informazioni che vi mancano. Potete poi chiedere ai membri della famiglia di narrare la storia della famiglia per aiutarvi a capire che tipi di rapporti avevano/hanno i vari membri. Va ricordato
quanto avete imparato nelle avvertenze e di avvicinare con tatto i vari membri della famiglia.
Una volta raccolte le informazioni, potete lasciar fluire il vostro talento artistico! Ci sono due metodi per generare il genogramma: disegnarlo a mano o utilizzare un programma al computer. Qualsiasi sia la vostra scelta, riferitevi alla sezione in cui vi sono stati illustrati gli elementi base per la costruzione del genogramma.
Disegno manuale: Abbiamo visto allievi della comunicazione della famiglia generare genogrammmi fantastici utilizzando i materiali più vari, cominciando comunque a disegnare i cerchi e i quadrati e assicurandosi di
avere sufficiente spazio per la ricostruzione dei rapporti.
Computer: Se desiderate utilizzare un computer per generare il genogramma, l’opzione meno costosa è
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quella offerta da Microsoft.
Costruire i genogrammi con Microsoft Word
In Microsoft Word (and some other word processing programs) there is a drawing option. If the drawing toolbar does not show up on your
screen, go to “View,” then “toolbars,” and select “drawing.” The following steps are intended to help you learn how to use this drawing
option to create genograms in your word processing program.
On the drawing toolbar, click on the image that you want (circle, square, line, etc.)
Click on the document approximately where you want the object to appear and while holding the mouse button, drag to form a box to
the size of the image you want it to be.
While the shape is selected still, click on the drawing toolbar “line style” icon to choose width and type of line.
Size and placement of the shapes can be adjusted. Placement is adjusted by clicking on the object and moving it. Size is adjusted by
using the small squared points on the frame of the shape. When you put the cursor on the point, an arrow will appear and you can adjust the
size of the shape.
If exact size is needed, right click on the object, go to “format auto shape.” In this menu, you can type in exact dimensions under the
“size” selection. (In this menu, you can also adjust line width, type and color.)
If you need several of the same sized shape, you can select the shape, and then copy and paste it, just as you would with text.
To draw lines to connect the shapes, click on the “line” icon on the drawing toolbar. Then click on the shape where you want the line
to start, and drag the mouse to where you want the line to end. The lines may go in any direction. You may also use the “dash style” icon
(next to “line style”) to change your line to a dotted line, if necessary.
To add text, use the “text box” icon on the drawing toolbar. To format the text box so it has no borders, right click on the box and go to
“format drawing object,” then to “colors and lines.” The second row of the menu box will say “line.” Go there, and then under “color” and
choose “no line.” Remember: with a text box, clicking in the text box allows you to only work with the text and clicking on the border of
the text box allows you to work with the box itself.
To delete an object, click on it, and use the “delete” key on your keyboard.
Ci sono poi dei programmi per computer utilizzabili per generare genogrammi. Se progettate di impegnarvi per
un certo lasso ti tempo alla creazione dei genogrammi, e avete dei soldi da spendere, potete prendere in considerazione questa opzione. Il programma che abbiamo usato per generare i genogrammi in questo sito è denominato Genogram-Maker, prodotto da Humanware. Potete anche fare una ricerca su Internet usando la voce
“genogram” e vedere quali programmi vengano offerti.
Potete anche domandarvi quanti particolari (nomi dei membri della famiglia, occupazioni, date, ecc.) sia opportuno inserire nel vostro genogramma. La risposta può variare a seconda dello scopo. Noterete che i segmenti rappresentati in questo sito differiscono sulla quantità di dati particolari a seconda della persona designata (IP) e le
indicazioni della famiglia. Per la creazione del vostro primo genogramma, potete mettere a fuoco uno o due tratti che collegano un dato individuo della generazione più giovane. Per esempio, potete essere voi il IP e, magari,
indicare sette zie e zii le cui famiglie non svilupperete, a meno che qualcuna non sia altamente significativa. Una
volta stabilito “il programma della famiglia,” potete continuare introducendo i simboli indicanti il tipo/qualità dei
rapporti fra i membri chiave. Abbiate l’avvertenza di segnare gli avvenimenti che si ripetono nelle generazioni e
gli eventi significativi (per esempio, ospedalizzato periodicamente per depressione). Annotate l’origine etnica ed
i temi, ove necessario. Annotate le morti e le nascite e, se possibile, gli aborti.
Bibliografia
Bowen, M. (1980). Key to the use of the genogram. In E.A. Carter & M. McGoldrick (Eds.), The family life
cycle: A framework for family therapy (p. xxiii). New York: Gardner.
Guerin, P.J., Pendegast, E.G. (1976). Evaluation of family system and genogram. In P. Guerin (Ed.), Family
therapy. New York: Gardner.
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Volume 11, Numero 1, 2006, pag. 84
Hoopes, M. (1987). Multigenerational systems: Basic assumptions. American Journal of Family Therapy,
15 ,195-205.
Kramer, J.R. (1985). Family interfaces: Transgenerational patterns. New York: Brunner/Mazel
Lewis, K.G. (1989). The use of color-coded genograms in family therapy. Journal of Marital and Family
Therapy, 15 (2), 169-176.
Lieberman S. (1979). Transgenerational family therapy. London: Croom Helm.
McGoldrick, M. (1980). Problems with family genograms. American Journal of Family Therapy, 7, 74-76.
McGoldrick, M. (1993). Ethnicity, cultural diversity and normality. In F. Walsh, Normal Family Processes
(2nd ed., pp. 331-336). New York: Guilford Press.
McGoldrick, M. (1994). The ache for home. The Family Therapy Networker, 18 (4), 38-45.
McGoldrick, M. (1995). You can go home again: Reconnecting with your family. New York: Norton.
McGoldrick, M., Gerson, R., & Shellenberger, S. (1999). Genograms: Assessment and intervention: 2nd edition. New York: W.W. Norton & Company, Inc.
Wachtel, E. F. (1982). The family psyche over three generations: The genogram revisited. Journal of Marital and Family Therapy, 8 (35), 335-343.
Informazioni sul sito
Questo sito è stato progettato e generato da Kathleen Galvin, Ph. D., Università Nordoccidentale e da Carma L. Bylund,
Università Nordoccidentale col contributo finanziario del Centro di Searle per l’Istruzione dell’Università Nordoccidentale. I nomi degli allievi e dei membri della famiglia degli allievi sono stati cambiati e tutte le citazioni tratte dalle cartelle e dai genogrammi degli allievi sono state usate con il loro permesso.
Chiunque desideri usare questo sito per scopi accademici o di addestramento può farlo.
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TDR
Test di Relazione Diadica
Valutazione della relazione coniugale secondo la teoria “selfhood” di Luciano L’Abate. Test
realizzato da Mario Cusinato.
Manuale di istruzione
€ 11
.
TRD 1: Partner prossimi al matrimonio
— Fascicoli per il maschio e la femmina, 50 fogli di risposta,
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€ 11
TRD 2: Coniugi giovani senza figli
— Fascicoli per il maschio e la femmina, 50 fogli di risposta,
25 griglie di valutazione manuale
€ 11
TRD 3: Coniugi con figli piccoli
— Fascicoli per il maschio e la femmina, 50 fogli di risposta,
€ 11
25 griglie di valutazione manuale
TRD 4: Coniugi con figli nella scuola
dell’obbligo
— Fascicoli per il maschio e la femmina, 50 fogli di risposta,
25 griglie di valutazione manuale
€ 11
TRD 5: Coniugi con figli adolescenti
— Fascicoli per il maschio e la femmina, 50 fogli di risposta,
25 griglie di valutazione manuale
€ 11
TRD 6: Coniugi con figli giovani-adulti
— Fascicoli per il maschio e la femmina, 50 fogli di risposta,
€ 11
25 griglie di valutazione manuale
TRD 7: Coniugi in pensione/nido vuoto
— Fascicoli per il maschio e la femmina, 50 fogli di risposta,
25 griglie di valutazione manuale
€ 11
Il Test di Relazione Diadica è uno strumento di valutazione delle relazioni coniugali in grado di
distinguere la funzionalità, la disfunzionalità intermedia e la disfunzionalità piena. É un test più
visivo che verbale e pertanto ben accetto ai soggetti coinvolti. É di facile somministrazione e di facile
correzione. I dati poi si prestano a diverse elaborazioni, potendo così raggiungere indicazioni sia
individuali che relazionali.
Si basa sul modello teorico “selfhood” di Luciano L’Abate, professore emerito alla Georgia
State University, Atlanta, USA. É realizzato in diverse forme parallele, capaci di abbracciare l’intero
arco del ciclo di vita familiare, in armonia anche con l’assunto di base della teoria di riferimento,
secondo la quale il senso di importanza — di se stessi e delle altre persone significative — viene
scambiato lungo tutto l’arco della vita e quindi può continuamente evolvere, anche se viene appreso
Università
di Padova
principalmente nella propria
famiglia
di origine e poi arricchito nella famiglia di acquisizione.
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L’edizione attuale presenta il manuale di istruzione e sette kit corrispondenti alle fasi del ciclo
Psicologia
Generale,
via Venezia
Padova
di vita familiare. Ogni c/o
kit Dipartimento
comprende ilditest
per il partner
maschile
e per8,il35131
partner
femminile, 50 fogli
tel.
049
827
6663
–
fax
049
827
6600
–
E-mail:
[email protected]
di risposta e 25 fogli per la correzione manuale. Stanno per essere messe a punto le norme per
trasformare i punti grezzi in punti standard (media 50, dev. st. 10).
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Volume 11, Numero 1, 2006, pag. 86