News Fiavet S_67_07nov - FIAVET

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News Fiavet S_67_07nov - FIAVET
07 novembre 2011
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NEWS ATTUALITA’
Fiavet: le imprese turistiche a sostegno dell’Egitto
Il presidente Renzi ha confermato la piena collaborazione da parte della Federazione a favore della
completa ripresa dei flussi turistici verso il Paese africano.
Dimostrare la vicinanza delle imprese italiane all'Egitto e manifestare il loro pieno sostegno per la
ripresa del settore turistico: con questa finalità Cinzia Renzi, presidente nazionale Fiavet, ha preso
parte alla missione per stampa e operatori organizzata dall'Ente del Turismo Egiziano, che si è svolta
dal 28 ottobre al 3 novembre e che ha toccato alcune delle più rinomate località turistiche egiziane.
Nel corso dell'evento, il presidente Renzi ha avuto modo di incontrare le principali autorità del turismo
egiziano, di confrontarsi con gli altri operatori del settore turistico e di confermare la piena
collaborazione da parte della Federazione a favore della completa ripresa dei flussi turistici verso
l'Egitto, ribadita nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato alcune delle più
autorevoli testate dei due Paesi. "L'Egitto - ha dichiarato Cinzia Renzi - rappresenta una delle
destinazioni più importanti per il turismo outgoing italiano, tanto che la diminuzione del 63% dei
viaggiatori italiani partiti per l'Egitto (del 41% per il solo Mar Rosso) registrata nell'anno in corso, ha
causato l'uscita dal mercato di alcuni dei maggiori tour operator italiani". Il ritorno alla normalità del
Paese rappresenta, quindi, un'ottima notizia per il comparto turistico e per tutta l'economia italiana.
"La nostra presenza in questa missione - ha aggiunto il presidente Fiavet - sta a significare la ferma
volontà delle imprese turistiche italiane ad intraprendere tutte le azioni possibili per far ripartire in
modo convinto il turismo verso l'Egitto".
Fiavet a sostegno dell’Egitto. Renzi: “E’ la destinazione più importante
per il nostro outgoing “
07/11/2011 - Cinzia Renzi, presidente Fiavet Nazionale, ha preso parte alla missione per stampa e
operatori organizzata dall’Ente del Turismo Egiziano, che si è svolta dal 28 ottobre al 3 novembre e
che ha toccato alcune delle più rinomate località turistiche egiziane. Nel corso dell’evento, il
presidente Renzi ha avuto modo di incontrare le principali autorità del turismo egiziano, di confrontarsi
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con gli altri operatori del settore turistico e di confermare la piena collaborazione da parte della
Federazione a favore della completa ripresa dei flussi turistici verso l’Egitto, ribadita nel corso di una
conferenza stampa a cui hanno partecipato alcune delle più autorevoli testate dei due Paesi. “L’Egitto
– ha dichiarato Cinzia Renzi – rappresenta una delle destinazioni più importanti per il turismo
outgoing italiano, tanto chela diminuzione del 63% dei viaggiatori italiani partiti per l’Egitto - e del 41%
per il solo Mar Rosso - registrata nell’anno in corso, ha causato l’uscita dal mercato di alcuni dei
maggiori tour operator italiani”. Il ritorno alla normalità del Paese rappresenta, quindi, un’ottima notizia
per il comparto turistico e per tutta l’economia italiana. “La nostra presenza in questa missione – ha
aggiunto il presidente Fiavet – sta a significare la ferma volontà delle imprese turistiche italiane ad
intraprendere tutte le azioni possibili per far ripartire in modo convinto il turismo verso l’Egitto”.
Renzi: crollo turisti nel 2011 ha comportato l'uscita dal mercato di alcuni grandi TO italiani
Fiavet sostiene la ripresa turistica dell'Egitto
Dimostrare la vicinanza delle imprese italiane all'Egitto e manifestare il loro pieno sostegno per la ripresa del
settore turistico: con questa finalità Cinzia Renzi, presidente Fiavet nazionale, ha preso parte alla missione per
stampa e operatori organizzata dall'Ente del Turismo Egiziano, che si è svolta dal 28 ottobre al 3 novembre e
che ha toccato alcune delle più rinomate località turistiche egiziane. Nel corso dell'evento, il presidente Renzi
ha avuto modo di incontrare le principali autorità del turismo egiziano, di confrontarsi con gli altri operatori del
settore turistico e di confermare la piena collaborazione da parte della Federazione a favore della completa
ripresa dei flussi turistici verso l'Egitto.
"L'Egitto - ha detto Cinzia Renzi - rappresenta una delle destinazioni più importanti per il turismo outgoing
italiano, tanto che la diminuzione del 63% dei viaggiatori italiani partiti per l'Egitto e del 41% per il solo Mar
Rosso, registrata nell'anno in corso, ha causato l'uscita dal mercato di alcuni dei maggiori tour operator
italiani".
Il ritorno alla normalità del Paese rappresenta, quindi, un'ottima notizia per il comparto turistico e per tutta
l'economia italiana. "La nostra presenza in questa missione - ha concluso - sta a significare la ferma volontà
delle imprese turistiche italiane ad intraprendere tutte le azioni possibili per far ripartire in modo convinto il
turismo verso l'Egitto".
Fiavet, missione in Egitto per rilanciare la destinazione
Dimostrare la vicinanza delle imprese italiane all’Egitto e manifestare il loro pieno sostegno per la
ripresa del settore turistico: con questa finalità Cinzia Renzi, p residente Fiavet Nazionale, ha preso
parte alla missione organizzata dall’Ente del turismo egiziano, che si è svolta dal 28 ottobre al 3
novembre toccando alcune delle più rinomate località turistiche egiziane. «L’Egitto – ha dichiarato
Cinzia Renzi – rappresenta una delle destinazioni più importanti per il turismo outgoing italiano, tanto
che la diminuzione del 63% dei viaggiatori italiani partiti per l’Egitto - e del 41% per il solo Mar Rosso
- registrata nell’anno in corso, ha causato l’uscita dal mercato di alcuni dei maggiori tour operator
italiani. La nostra presenza in questa missione sta a significare la ferma volontà delle imprese
turistiche italiane ad intraprendere tutte le azioni possibili per far ripartire in modo convinto il turismo
verso l’Egitto».
Renzi (Fiavet): Pronti a far ripartire il turismo in Egitto
“L’Egitto rappresenta una delle destinazioni più importanti per il turismo outgoing
italiano, tanto che la diminuzione del 63% dei viaggiatori italiani partiti per l’Egitto e del 41% per il solo Mar
Rosso registrate nell’anno in corso ha causato l’uscita dal mercato di alcuni dei maggiori tour operator italiani”.
A sostenerlo è stato il presidente della Fiavet Cinzia Renzi, che ha preso parte alla missione per stampa ed
operatori organizzata dall’Ente del Turismo Egiziano svoltasi in questi giorni e che ha toccato alcune delle più
rinomate località turistiche egiziane. Nel corso dell’evento, il presidente Renzi ha avuto modo di incontrare le
principali autorità del turismo egiziano, di confrontarsi con gli altri operatori del settore turistico e di confermare
la piena collaborazione da parte della Federazione a favore della completa ripresa dei flussi turistici verso
l’Egitto, ribadita nel corso di una conferenza stampa. ”Il ritorno alla normalità del Paese rappresenta, quindi,
un’ottima notizia per il comparto turistico e per tutta l’economia italiana. La nostra presenza in questa missione
– ha concluso il presidente Fiavet – sta a significare la ferma volontà delle imprese turistiche italiane ad
intraprendere tutte le azioni possibili per far ripartire in modo convinto il turismo verso l’Egitto”.
Egitto: nessun timore per sicurezza
L'ente del turismo egiziano: venite a visitare il Paese
"I turisti non abbiano timore per la propria incolumità quando vengono in Egitto. Il Paese è sicuro e stabile". La
rassicurazione è arrivata dal presidente dell'ente del turismo egiziano, Amr El Ezabi, alla luce del vistoso calo
del numero di presenze straniere dopo la "rivoluzione" di gennaio, pari ad un meno 80%. L'occasione per fare
il punto della situazione è stata una conferenza stampa tenuta a Il Cairo dallo stesso ente del turismo egiziano
assieme alla Fiavet e alla compagnia aerea Egypt air, nell'ambito dell'iniziativa "Egitto nel cuore" promossa
dall' ente per il turismo egiziano in Italia; testimonial l'attrice Eleonora Brigliadori.
"Abbiamo già recuperato l'80% del numero di turisti registrato l'anno scorso. Sono certo che in pochi mesi - ha
spiegato El Ezabi - torneremo ai livelli di prima con l'obiettivo di arrivare a 20 milioni di turisti nel 2020. Gli
italiani per noi sono molto importanti, rappresentano il 70% dei turisti europei, ma in questo momento sono
esitanti ad arrivare".
Una conferma del forte appeal che le destinazioni egiziane hanno per gli italiani è arrivata dalla presidente
della Fiavet (la Federazione delle agenzie di viaggio e dei tour operator italiani), Cinzia Renzi: "ogni anno
1.200.000 italiani visitavano l'Egitto (800 mila in Mar Rosso). Nel massimo periodo delle tensioni in Egitto
abbiamo perso 8 milioni di euro a settimana. In generale, il calo nel 2011 di turisti italiani in Egitto è stato del
63% (40% per il solo Mar Rosso). Ora il mercato è in ripresa, soprattutto per mete come Sharm El Sheik e
Marsa Alam". Un contributo al rilancio del mercato, secondo Renzi, potrebbe arrivare ad esempio
dall'introduzione di incentivi per i voli nazionali (ora previsti solo per i charter) e dalla riattivazione di voli diretti
su Luxor e Assuan, per assecondare la tendenza sempre più diffusa in Italia di mini vacanze allungando i
week end".
"I voli Italia-Egitto - ha osservato il presidente dell'Egypt air, Hussein Massoud - sono arrivati a 22 a settimana,
con il 70% di capienza e l'obiettivo è di aumentarli durante la stagione estiva". Ma si può fare anche altro. "E'
già stata presa la decisione - ha annunciato El Ezabi - di "aprire" le crociere fra il Cairo ed Assuan. Nell'arco di
2-3 mesi tutto sarà pronto". E si sta lavorando per incentivare "nicchie" come il turismo desertico, quello
ambientale, del golf e rurale. "Non vedo l'ora - ha concluso - di conoscere il risultati delle elezioni ma
comunque vadano, siamo ottimisti. Pensiamo che il futuro sarà migliore".
Le imprese italiane vicine all’Egitto
Anche Fiavet nazionale ha preso parte alla missione organizzata dall’ente del Turismo
Dimostrare la vicinanza delle imprese italiane all’Egitto e manifestare il loro pieno sostegno per la ripresa del
settore turistico: con questa finalità Cinzia Renzi, presidente Fiavet nazionale, ha preso parte alla missione per
stampa e operatori organizzata dall’ente del Turismo egiziano, che si è svolta dal 28 ottobre al 3 novembre e
che ha toccato alcune delle più rinomate località turistiche egiziane. Nel corso dell’evento, il presidente Renzi
ha avuto modo di incontrare le principali autorità del turismo egiziano, di confrontarsi con gli altri operatori del
settore turistico e di confermare la piena collaborazione da parte della federazione a favore della completa
ripresa dei flussi turistici verso l’Egitto, ribadita nel corso di una conferenza stampa. “L’Egitto – ha dichiarato
Cinzia Renzi – rappresenta una delle destinazioni più importanti per il turismo outgoing italiano, tanto che la
diminuzione del 63% dei viaggiatori italiani partiti per l’Egitto - e del 41% per il solo Mar Rosso - registrata
nell’anno in corso, ha causato l’uscita dal mercato di alcuni dei maggiori tour operator italiani”. Il ritorno alla
normalità del Paese rappresenta, quindi, un’ottima notizia per il comparto turistico e per tutta l’economia
italiana. “La nostra presenza in questa missione – ha aggiunto il presidente Fiavet – sta a significare la ferma
volontà delle imprese turistiche italiane ad intraprendere tutte le azioni possibili per far ripartire in modo
convinto il turismo verso l’Egitto”.
Caos contratti: protesta in adv
La questione torna alla ribalta sulle pagine di Guida Viaggi, approfondimento sul numero 1341
Torna alla ribalta sulle pagine di Gv la questione dei contratti commerciali. Oltre a quello di Alitalia, si aggiunge
ora quello di Costa Crociere nella rosa degli accordi che le associazioni di categoria consigliano di non
firmare. A quanto ci risulta, Fiavet ha inviato una nota alle adv in cui dichiara di aver chiesto un parere legale
per approfondire le criticità emerse nel contratto della società di crociere e avvisa al contempo di aver richiesto
l'avvio di un confronto. Anche i network hanno posto all'attenzione dei propri studi legali il medesimo e hanno
chiesto alle affiliate di "non firmare l'accordo, in attesa che Costa apporti le apposite modifiche richieste dal
nostro network in concordanza con Fiavet e altre reti", scrive una fonte che desidera restare anonima. La
proposta della compagnia contiene diversi punti inaccettabili per la di-stribuzione. Ci dicono anche gli
intervistati: "Si presenta come mandato, ma non lo è, o meglio lo è solo in parte e quindi alquanto
contraddittorio, opinabile nella sua formulazione”. Interrogato sullo spinoso argomento, Corrado Ceriani,
presidente Travel Co, tratta per punti alcune difformità da sanare nei contratti. Per un approfondimento
dell'argomento rimandiamo al numero 1341 di Guida Viaggi del 7 novembre.
Il testo passa ora alla conferenza Stato-Città. Roma esclusa dal provvedimento normativo
Tassa soggiorno, cdm approva lo schema di decreto
Nella seduta del consiglio dei ministri del 2 novembre scorso è stato approvato lo schema di decreto del
presidente della Repubblica recante regolamento sulla disciplina generale di attuazione dell'imposta di
soggiorno. Il testo dovrà ora passare al vaglio della Conferenza Stato Città e dovrà acquisire il parere del
Consiglio di Stato. Di seguito una prima sintesi dei contenuti.
All'articolo 1. il testo definisce l'ambito di applicazione.
Il comma 2 richiama il testo della norma istitutiva e circoscrive l'applicazione ai soli comuni capoluogo di
provincia, alle unioni di comuni ed ai comuni inseriti nelle liste di comuni turistici predisposte dalle regioni.
A tale riguardo va sottolineato che tale scelta contrasta con il decreto legislativo correttivo previsto dalla legge
sul federalismo fiscale, approvato in sede di esame preliminare dallo stesso consiglio dei ministri nella seduta
dello scorso 24 ottobre, che stabiliva che tutti i comuni, senza alcuna esclusione, possono introdurre la tassa
di soggiorno.
Al comma 2. è chiarito che l'imposta di soggiorno è finalizzata "esclusivamente per il finanziamento totale o
parziale degli interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive".
Al comma 3. sono elencati una serie di interventi in materia di turismo dei quali alcuni (lettere h) ed i)) si
prestano però ad una lettura piuttosto ampia.
L'art. 2 elenca gli elementi che il regolamento comunale dovrà prevedere per l'istituzione dell'imposta di
soggiorno e prevede la possibilità di disporre ulteriori modalità applicative del tributo, sentite le associazioni
maggiormente rappresentative dei titolari delle strutture ricettive.
L'art. 3 definisce i criteri per riduzioni ed esenzioni, mentre l'art. 4 individua modalità delle dichiarazioni,
versamenti e rimborsi e il 5 le attività di controllo.
L'articolo 6, prevede nelle disposizioni finali l'automatico adeguamento dei regolamenti adottati prima della
entrata in vigore del regolamento nazionale.
Resta naturalmente esclusa la città di Roma, il cui contributo di soggiorno è istituito sulla base di un diverso
provvedimento normativo.
Tassa di soggiorno, Federalberghi: "importante l'ok al regolamento"
Il presidente Bocca commenta positivamente il via libera del Consiglio dei ministri al provvedimento
sull'imposta di soggiorno. "Peccato sia arrivato dopo il novantesimo minuto".
Lo schema di regolamento sulla tassa di soggiorno approvato dal Consiglio dei ministri ''e' un
passaggio importante, che dovra' servire da indicatore per i regolamenti che vareranno i Comuni. Certo, e'
arrivato dopo il novantesimo minuto'': e' con una metafora calcistica che il presidente di Federalberghi e di
Confturismo-Confcommercio ha commentato il via libera del Consiglio dei ministri al provvedimento
sull'imposta di soggiorno. ''Ora - prosegue Bocca - c'e' almeno una traccia per i regolamenti che potranno
recepire i comuni che vogliono istituire l'imposta di soggiorno. Peccato che nel frattempo alcuni comuni, come
Firenze e Venezia, siano gia' partiti con
l'introduzione di questa imposta''. Il regolamento del Cdm, insomma, conclude Bocca, ''sarebbe dovuto
arrivare quattro mesi fa''.
NEWS TRASPORTI
Sciopero Treni, nuovo stop di 24 ore
Già nei scorsi vi avevamo anticipato che il mese di novembre sarebbe stato nero proprio per via dei numerosi
scioperi.
Tralasciando quelli delle categorie che meno ci interessano, soffermiamoci, invece, su quelli che riguardano
treni e benzinai. Se il mese è iniziato da poco più di 48 ore preparatevi ugualmente a fare il pieno di benzina e
a rimanere a piedi se usate i treni. In questo mese i benzinai chiuderanno per 15 giorni e il primo step delle
serrate è fissato per i prossimo 8 novembre quando i benzina, così come annunciato dai sindacati di categoria
Fegica e Faib Confesercenti, chiuderanno dalle 19 e 30 fino alle 7 di venerdì mattina 11 Novembre.
Andranno in sciopero anche i benzinai dei distributori autostradali che dsi fermeranno dalle ore 22 dell’ 8 fino
alle 6 dell’11 novembre 2011.
Dopo questo, in attesa di sapere quali saranno gli altri giorni in cui assisteremo alla serrata, sappiate che ci
sarà uno stop di 24 ore anche per il personale Trenitalia e Trenord. E, in particolare, si fermeranno dalle ore
21 di sabato 26 fino alle ore 21 di domenica 27 novembre per la protesta indetta dagli addetti alla
circolazione dei treni.
Ryanair: dal 1° dicembre si accetta solo la nuova prepagata MasterCard
Ryanair ha lanciato in Italia la Ryanair Cash Passport, la carta prepagata MasterCard (gestita da Access
Prepaid Worldwide) che andrà a sostituire dal 1º dicembre le altre carte MasterCard prepagate come unico
modo per evitare il costo amministrativo di Ryanair di 6 euro per le prenotazioni originate in Italia. Tutte le
prenotazioni italiane fatte con altre carte comporteranno il costo amministrativo di Ryanair di 6 euro. Proprio
come una carta di debito, la carta Ryanair Cash Passport può anche essere usata per i prelievi al bancomat,
per acquisti online e nei negozi che espongono il logo MasterCard Acceptance.
NEWS ESTERI
Egitto, il ministro del Turismo: «Pronto il piano di incentivi»
Il ministro del Turismo egiziano, Mounir Fakhri Abdel Nour, ha annunciato la
presentazione – insieme al responsabile dell’Ambiente, Maged George – di un
progetto per incentivare gli investimenti nel turismo.
A riferirlo è Antonio Badini, ex ambasciatore d’Italia in Egitto, nella capitale egiziana con
una delegazione di una quarantina di imprenditori italiani dei settori manifatturiero,
turistico e inftrastrutturale.
«Avevamo avuto sentore di una indisponibilità alla concessione di terreni per la costruzione di resort –
ammette Badini – Invece nel piano c’e la possibilita d’acquistare sulla costa Nord del Paese mentre per il Mar
Rosso si prevedono long lease di 99 anni. Se tutto va bene, si prevedono investimenti di due miliardi e mezzo
di euro nel settore turismo nei prossimi tre anni».
Badini ha anche annunciato che verranno lanciate iniziative promozionali, magari con personaggi celebri
come testimonial, per attirare nuovamente i turisti italiani in questo Paese e per dimostare loro che è sicuro.
La collaborazione con le imprese italiane è stata chiesta dalle autorità egiziane anche nel settore trasporti per
potenziare le infrastrutture ferroviarie e i collegamenti col porto di Alessandria.
Verrà inaugurato nel 2015: si punta a 30 mila visitatori l'anno contro i 950 attuali
Un aeroporto a Sant'Elena per aprire l'isola al turismo di massa
Alla fine l'aeroporto a Sant'Elena si farà. La colonia britannica dove Napoleone morì in esilio nel 1821, nel sud
dell'Atlantico, a 2.000 chilometri dalle coste dell'Africa e a 3.000 da quelle americane, verrà collegata con il
resto del mondo aprendo le porte al turismo di massa. Ad annunciare la costruzione dello scalo è stato il
ministro per lo Sviluppo internazionale Andrew Mitchell.
Il turismo oggi può contare su 950 visitatori l'anno, ma con un aeroporto il numero potrebbe crescere fino a
circa 30 mila. Una preoccupazione per gli ambientalisti che cercano di proteggere un ecosistema prezioso, ma
un'opportunità da non perdere per far ripartire l'economia della colonia.
Già nel 2005 il Regno Unito aveva annunciato piani per un aeroporto ma nel 2008 tutto era stato sospeso a
causa di problemi con i finanziamenti. Ora però un nuovo accordo è stato stretto tra la società di costruzioni
sudafricana Basil Read - che progetterà e costruirà l'aeroporto - e il ministero per lo Sviluppo Internazionale,
che finanzierà il progetto.
L'aeroporto costerà 200 milioni di sterline e verrà inaugurato nel 2015. Avrà un terminal di 3.500 metri quadrati
e in una pista lunga quasi due chilometri in grado di ospitare aerei delle dimensioni di Airbus A320 o di Boeing
737-800. Non ci saranno tuttavia voli diretti dal Regno Unito. Per raggiungere l'isola sarà necessario fare scalo
in Sud Africa.
Diventeranno club chiusi per contrastare il fenomeno del turismo della droga
Olanda, da 2012 divieto di accesso ai turisti nei coffee shop
Dal 1 gennaio 2012 potrebbero chiudersi le porte ai turisti di cannabis nei coffee shop situati nel sud
dell'Olanda. Un anno dopo, il 1 gennaio 2013, la misura allo studio del ministero della Sicurezza e della
giustizia potrebbe entrare in vigore in tutto il Paese. Insomma, i coffee shop diventerebbero dei club chiusi,
accessibili solo ai soci e a chi vive nel comune in cui il club è situato. L'obiettivo è colpire il turismo della droga,
grazie a coffee shop più piccoli dove i gestori dovrebbero tenere delle liste controllabili dei loro membri.
Il progetto, se approvato, sarebbe in linea con il nuovo giro di vite deciso dal governo olandese nei confronti
dei coffee shop: a partire dalla prossima primavera infatti, per loro entrerà in vigore il divieto di vendita della
cannabis "forte", cioè con un tasso di tetraidrocannabinolo (Thc) superiore al 15%.
NEWS NORME E TRIBUTI
Posta Elettronica Certificata entro il 29 novembre 27.10.2011
Il prossimo 29 novembre 2011 scadrà il termine ultimo entro il quale tutte le Società dovranno comunicare al
Registro delle Imprese la propria casella di posta elettronica certificata ( PEC ) disposizione inserita nel
cosidetto decreto anticrisi del 2008 ( Decreto Legge 185/2008)
La PEC permetterà di trasmettere un normale messaggio di posta elettronica (MAIL) dandone, pero', valore
legale di una raccomandata A/R consentendo, quindi, di trasmettere /ricevere documenti e comunicazioni
senza alcun supporto cartaceo e con la certezza giuridica della ricezione da parte del destinatario
consentendo alle Imprese di ridurre i costi amministrativi .
Sono assoggettate all'adempimento tutte le aziende costituite in forma giuridica di società di persone
e le società di capitali (sono esonerate dall'obbligo le imprese individuali) con le seguenti modalità e
tempi di adeguamento:
- per le società di nuova costituzione ( costituite dopo il 29.11.2008) la PEC è immediatamente obbligatoria
e deve essere comunicata all'atto dell'iscrizione nel Registro Imprese ;
- per le società costituite prima del 29.11.2008 la PEC deve essere obbligatoriamente attivata entro tre anni
dalla data di entrata in vidore del provvedimento e deve essere comunicata al Registro delle Imprese
competente per territorio entro e non oltre la data del 29 novembre 2011.
Si ricorda, infine che ai sensi dell'art. 2630 del codice civile : " chiunque... omette di eseguire, nei termini
prescritti, denunce, comunicazioni o depositi presso il registro delle imprese è punito con la sanzione
mministrativa pecuniaria da 206 euro a 2.065 euro ".
NEWS SARDEGNA
NEWS SARDEGNA ATTUALITA’
Si punta a innalzare il livello di competitività ringiovanendo strutture e servizi
Regione stanzia 18,5 mln per riqualificare strutture ricettive
La giunta regionale della Sardegna ha approvato le direttive di attuazione del bando 'Interventi materiali e
immateriali per completare e migliorare l'offerta delle imprese turistiche', a valere sull'asse IV dei fondi Po Fesr
2007/13. Con questa direttiva verranno assegnati 18 milioni e mezzo di euro per la riqualificazione e
l'adeguamento delle strutture e delle attività del settore turistico e la promozione dei progetti di investimento
finalizzati al risparmio energetico ed al miglioramento dell'impatto ambientale.
Il bando è rivolto alle pmi del comparto ricettivo che intendano realizzare interventi finalizzati alla
riqualificazione dell'offerta, alla dotazione di servizi diversificati e attrattivi nell'ottica della destagionalizzazione,
all'acquisizione dei sistemi di certificazioni di qualità e ambientale, compreso il risparmio energetico.
"Per riacquisire parte della competitività smarrita dal comparto regionale e innalzare lo standard di qualità
dell'offerta isolana è necessario 'ringiovanire' le strutture ricettive e di servizi. Grazie a una ricognizione sulle
risorse disponibili e a una loro razionalizzazione da parte degli uffici dell'assessorato - spiega Luigi Crisponi,
assessore regionale al Turismo - abbiamo accorpato più interventi in un'unica attività, così da rendere i fondi
immediatamente spendibili. Le risorse serviranno ad accrescere la competitività delle destinazioni turistiche
isolane attraverso il miglioramento degli standard dell'offerta e dei servizi delle piccole e medie imprese del
settore, privilegiando le proposte di rapida realizzazione. Gli incentivi saranno destinati alla riqualificazione
generale dell'offerta, alla dotazione di servizi diversificati e attrattivi in linea con le aspettative espresse
dall'utenza e all'acquisizione dei sistemi di certificazione di qualità e ambientale".
Flotta sarda, Uggias all'attacco
«Accertare i costi»: la richiesta dell'eurodeputato Idv ad Almunia
OLBIA. La "flotta sarda" viene travolta dalla tempesta scatenata dall'europarlamentere dell'Ivd
Giommaria Uggias. «Ho chiesto al commissario per la Concorrenza Joaquin Almunia
l'accertamento dei costi per armare le navi e l'attuale onere per tenerle ferme a Livorno e
Civitavecchia». L'interrogazione urgente dell'europarlamentare è stata depositata ieri nella
segreteria della commissione europea dopo l'ennesimo rinvio, da parte della Regione Sarda, di
rendere pubblici i costi sostenuti da Saremar e dalla Regione Sarda per l'operazione "Flotta Sarda"
dell'estate scorsa. «La Regione - ha spiegato ieri Uggias - ha svolto un ruolo molto ambiguo in questa
vicenda. Anzichè occuparsi, come le impone il suo ruolo istituzionale, di assicurare all'isola e ai suoi
abitanti la continuità territoriale, controllando e obbligando la compagnia di navigazione Tirrenia al
rispetto degli oneri derivanti dalla concessione delle tratte per le quali percepisce sovvenzioni statali,
si è improvvisata armatrice attraverso la Saremar, che avrebbe già dovuto essere privatizzata,
entrando in concorrenza con gli armatori privati. Un ruolo, quello di armatore, che non compete al
governatore Ugo Cappellacci, il quale per pubblicizzare la "flotta" ha speso soldi pubblici, dando vita
ad una iniziativa rivelatasi un vero e proprio flop. E' dalla fine di settembre che attendo, dopo averne
richiesto personalmente copia all'assessore regionale ai trasporti Christian Solinas, il bilancio della
stagione estiva. Conti che nessuno ha sinora visto e che im molti, senza essere smentiti, mi
assicurano invece siano in rosso. Come poco chiara risulta l'ulteriore iniziativa, anche questa fuori da
ogni legittimità istituzionale, di proseguire l'iniziativa della Flotta Sarda anche nel periodo invernale.
Che costerebbe 30mila euro al giorno, anche se questa resta ferma nei porti. Se risultasse vero che
d'estate il passivo avrebbe raggiunto quasi due milioni di euro, d'inverno le cifre potrebbero sfiorare
costi proibitivi, per mancanza di passeggeri. In quanto al calo di turisti, la Regione si assuma le sue
responsabilità. La crisi del turismo sardo trova le sue cause nella mancanza di una governance
coerente con gli obiettivi prefissati. Il caro traghetti è stato solo la goccia che ha fatto traboccare il
vaso consolidando, e non facendo nascere, l'immagine della Sardegna complessivamente cara.
Spettava alla giunta regionale il dovere di curare l'immagine della Regione, mentre le campagna
promozionale è stata insipida, di scarsa incidenza e di pessima diffusione». Giommaria Uggias, che
aveva espresso i propri dubbi sulla Flotta Sarda sin dal maggio scorso, attacca a testa bassa la
Regione Sarda sull'intero sistema dei trasporti, navali, terrestri ed aerei, un sistema ormai ridotto a
brandelli. «Non esiste, come mi riferisce il presidente della IVª commissione trasporti regionale
Matteo Sanna, neppure un studio di massima su cui programmare il futuro della mobilità da e per
l'isola. La Enermar ha licenziato i suoi dipendenti, la Tirrenia chiude senza esitazioni rotte per le quali
percepisce sovvenzioni statali, le Ferrovie dello Stato non hanno più collegamenti con l'isola, Alitalia
vola a giorni alterni, Meridiana ridimensiona il proprio ruolo di compagnia primaria, e tutto questo
senza che la Regione Sarda intervenga con il suo potere di controllo e veto. Il binomio trasportoturismo è da sempre uno dei pilastri indispensabili per progredire e dare slancio all'economia sarda.
La fallimentare gestione di questo settore da parte dell'attuale governo regionale è sotto gli occhi di
tutti».
La Sardegna al lavoro sullo sviluppo del cicloturismo
La Sardegna punta sul cicloturismo. L'assessore regionale al Turismo Luigi Crisponi, i rappresentanti
dell'agenzia Sardegna Promozione e un rappresentante dell'Ente foreste hanno incontrato gli operatori
del settore per porre le basi per un'azione di valorizzazione e promozione di questo tipo di attività
nell'isola. Tra le priorità individuate, la realizzazione di marchio unico sardo di settore, l'individuazione
di percorsi fruibili dai cicloturisti e una campagna promozionale che preveda la partecipazione
congiunta a fiere e workshop di settore e l'inserimento della 'Guida del cicloturismo' nel sito
SardegnaTurismo.
NEWS SARDEGNA TRASPORTI
Traghetti, la flotta sarda continua ad operare
Il Tar Sardegna ha respinto la richiesta di sospensiva presentata da Cin
Nessuno stop per la flotta sarda che continuerà a coprire le rotte merci e a potenziare il servizio passeggeri
che durante l'estate ha collegato l'isola con due scali della penisola.
Il Tar Sardegna ha infatti respinto la richiesta di sospensiva presentata da Cin, Compagnia italiana di
navigazione, degli armatori Onorato, Grimaldi e Aponte, che ha vinto la gara per l'acquisizione di Tirrenia.
Onorato: "Cappellacci brucia milioni con la flotta sarda"
Vincenzo Onorato risponde contestando le scelte della Regione in materia di trasporti marittimi: scelte che
secondo il patron di Moby e socio di Cin costano milioni di euro ai contribuenti
MILANO. L'antitrust dell'Ue deciderà sulla vendita di Tirrenia a Cin entro febbraio. Nel frattempo i porti
dell'isola si svuotano, con tagli a rotte pubbliche e private che penalizzano lo spostamento di persone
e merci. E senza navi va a fondo l'economia della Sardegna. Una crisi nella crisi che per Vincenzo
Onorato (Moby e socio Cin) ha un responsabile: il governatore Ugo Cappellacci.
- La guerra nei trasporti marittimi sta pesantemente penalizzando l'isola alla quale lei ha
sempre affermato di sentirsi fortemente legato. Dopo i viaggi low cost le tariffe sono balzate
alle stelle, scatenando la reazione della Regione.
«Andiamo per ordine. L'aumento delle tariffe di quest'anno è dovuto a molteplici fattori, primo fra tutti il
bunkeraggio, passato da 270 euro a tonnellata ai 490 euro del 2011. Oltre alle scellerate scelte del
presidente della Regione in materia di trasporti marittimi, che non ha concordato con gli armatori
alcuna iniziativa per fronteggiare la crisi, come è invece accaduto per la Corsica. Sulla complessa
situazione del trasporto via mare il presidente Cappellacci ignorava, in un faccia a faccia dell'agosto
scorso, i termini del contratto stipulato tra lo Stato e la Cin sulla cessione Tirrenia (favorevole all'isola
per passeggeri e merci), non avendo mai partecipato agli incontri ministeriali preparatori né avendo
delegato alcuno. Ha speso soldi pubblici per garantire rotte notturne per La Maddalena, tratte che
l'Enermar ha offerto gratuitamente alla Regione. Ha poi armato, in estate, la flotta sarda che ha sinora
fatto registrare un grande sperpero di danaro pubblico. Dal primo ottobre 2011 le due navi della flotta
sarda, ferme nei porti, costano 30mila euro, oneri di servizio esclusi, ogni giorno. Se la situazione non
fosse così grave, mi verrebbe voglia di fare una battuta "Ugo Laqualunque, più navi per tutti", sul
pericoloso populismo di Cappellacci. Rischierei però d'essere querelato da Cetto».
La guerra tra armatori privati e Regione aveva avuto inizio in primavera, dopo l'aumento delle tariffe
dei traghetti, guerra che si è estesa alle rotte nelle isole minori e ha già portato al licenziamento di 83
marittimi della Enermar, la compagnia che fa capo a Onorato e che operava nei collegamenti tra Palau
e la Maddalena. Un caso finito davanti al Tar e al Consiglio di Stato tra ricorsi e controricorsi, e in
attesa di definizione.
«Su Enermar si son dette tante cose - dice amareggiato Vincenzo Onorato -, parte delle quali non
corrispondente alla realtà. Tutto nasce nel 2009, quando le corse diurne residuali venivano svolte da
Enermar mentre la compagnia Delcomar effettuava il servizio notturno, sovvenzionata con circa 1,7
milioni di euro l'anno. Questo servizio era frutto di una gara che ne prevedeva la durata fino al 2007,
prorogata dalla Regione nel 2008 con ulteriori concessioni di sovvenzioni per 300mila euro. I ricorsi al
Tar di Enermar sono stati accolti, e il 20 dicembre il Consiglio di Stato deciderà in merito, così come
attendiamo l'esito per il ricorso all'Unione europea perchè dichiari la illegittimità delle sovvenzioni a
Delcomar per gli anni precedenti. Nel 2010 la Regione ha concesso 12 corse diurne a Delcomar,
sottraendole a Enermar e prorogando questo provvedimento per il 2011 senza bandire una regolare
gara. Nuovo ricorso al Tar, con udienza ancora da effettuarsi».
«Nel frattempo a Enermar la Regione non ha concesso l'effettuazione di corse straordinarie, che prima
autorizzava. A seguito della prima sentenza del Tar la Regione ha bandito una gara per il notturno, ma
ha escluso dalla gara Enermar. Contro questa esclusione Enermar è stata costretta a presentare
ennesimo ricorso al Tar, che ha riammesso Enermar alla gara. La sottrazione delle 12 corse diurne ha
causato a Enermar una perdita di circa 3,2 milioni di euro negli ultimi due anni. Enermar ha anche
offerto alla Regione il servizio notturno a costo zero e la ricapitalizzazione con ulteriori 2 milioni di
euro, alla sola condizione di riottenere le 12 corse diurne. Nessuna risposta da parte della Regione,
che preferisce spendere illegittimamente 2 milioni l'anno di sovvenzioni Delcomar, mandando così a
casa 83 dipendenti».
- Le compagnie armatoriali hanno reagito alla flotta sarda tagliando rotte indispensabili per
l'isola.
«Ci chiamano i padroni del mare, ma gestire una flotta è altamente dispendioso. Dai nostri conti
l'esperimento estivo è costato alle casse della Regione circa 4 milioni di euro, una perdita che si dice
potrebbe essere "spalmata" nei costi pubblicitari. Abbiamo già fatto ricorso alla Unione europea e la
verità verrà fuori, è soltanto questione di tempo. Con la nuova iniziativa "invernale" la Regione ha
letteralmente stracciato dal 1º ottobre 1,7 milioni di euro. L'albero, diceva Nostro Signore, si riconosce
dai frutti. Quelli del governatore Cappellacci sono palesi agli occhi di tutti. Il crollo delle presenze
estive è in parte dovuto al fatto di non aver affrontato con le compagnie il problema del caro
carburante, unito a una propaganda sui giornali in cui la Regione sosteneva che la Sardegna era cara.
Tutte le compagnie di navigazione che collegano la Sardegna sono in grave crisi, altro che padroni del
mare! La voragine economica della flotta sarda per milioni di euro resterà ancora per poco coperta dal
silenzio. Quanti problemi si potevano risolvere in Sardegna con quei soldi? 83 famiglie della
Maddalena si trovano in mezzo a una strada contro la mia volontà di salvare la Enermar, mentre la
Regione ha operato illegittimamente. La situazione economica nazionale e della Sardegna è sull'orlo
del baratro. Per venirne fuori è necessario uno sforzo congiunto, di buona volontà. Che non c'è stato».
NEWS SARDEGNA PROVINCE
Tagliati i fondi per il turismo, protesta contro la Regione
CARBONIA. La Regione ha cancellato i contributi alla Provincia per il turismo. Una decisione che ha
fatto andare su tutte le furie non solo il presidente Salvatore Cherchi ma anche Fulvio Tocco (Medio
Campidano) e Bruno Pilia (Ogliastra), altri due enti esclusi. Di qui una durissima lettera all'assessore
regionale al turismo ed al governatore Cappellacci: «Apprendiamo - scrivono - che la Regione ha
cambiato unilateralmente i criteri di ripartizione delle risorse. Un atto che modifica i criteri di una
precedente delibera di Giunta, contravvenendo all'articolo 25 della legge 7 del 2005». Sino a qualche
settimana fa, infatti, era prevista la seguente ripartizione dei contributi per il turismo: 40% in parti
uguali ed il restante 60% in base alla popolazione. Inoltre, alle Province che avevano assorbito il
personale degli ex enti per il turismo, era concesso un ulteriore contributo per sostenerne le spese.
Dunque, si realizzava, con grande soddisfazione di tutti, l'obiettivo di una legge che prevedeva
contributi alle spese per l'esercizio di quelle funzioni che erano state trasferite a comuni e province: «Il
progressivo smantellamento delle politiche regionali sul turismo nei singoli territori è divenuto
insostenibile - commenta Salvatore Cherchi - tanto che il conseguente accentramento decisionale da
parte della Regione disattende la normativa ancora oggi in vigore». Indice puntato sulla politica dei
tagli indiscriminati: «Sin dal bilancio di previsione - si legge nella lettera - era stato effettuato un taglio
di 4 milioni e mezzo di euro, pari all'80% degli stanziamenti consolidati al 2010, con grave danno ai
bilanci degli Enti locali, chiamati a svolgere le funzioni trasferite senza le relative risorse. Oggi, ad
esercizio quasi concluso, apprendiamo che la modifica dei criteri per la ripartizione delle già scarse
risorse previste esclude totalmente tre Province dai contributi stabiliti. Insomma, si cancellano dei
territori dalla politica regionale in materia turistica, aggravando, ancor più, una situazione socioeconomica di grande sofferenza». Di qui la richiesta di ripristinare lo stanziamento e i relativi criteri di
ripartizione per evitare la paralisi delle attività.
NEWS SARDEGNA COMUNI
Tassa di soggiorno, Villasimius ha speso le somme incassate
VILLASIMIUS. Trecentonovantamila euro. E' la somma entrata nelle casse comunali del centro
leader dell'industria delle vacanze della costa sud orientale grazie all'istituzione dell'imposta di
soggiorno, limitatamente a luglio e agosto. Un vero e proprio tesoretto, visti i tempi che corrono e i
tagli delle entrate statali. Con questi soldi gli amministratori fronteggeranno le esigenze in materia di
turismo, e sosterranno le strutture ricettive. Una parte dei soldi ricavati (170 mila euro) sono stati già
spesi per iniziative culturali e di spettacolo, interventi di promozione, sviluppo, tutela e conservazione
dell'area marina protetta di Capo Carbonara, per l'attivazione di una campagna di sicurezza sanitaria
e di servizi di soccorso e per il potenziamento dei collegamenti di trasporto pubblico locale e il
miglioramento dei servizi di viabilità. Lunedì sera il consiglio comunale ha deciso come utilizzare la
seconda trance delle risorse (220 mila euro). Cinquanta mila euro sono stati destinati per attività di
promozione e di marketing territoriale, comunicazione e informazione turistica. Altri cinquanta mila
euro saranno spesi per l'acquisto di attrezzature e macchinari per la manutenzione e pulizia delle
spiagge. La restante parte sarà utilizzata per l'organizzazione di manifestazioni e spettacoli in favore
del turismo (20 mila euro), per interventi finalizzati alla conoscenza e promozione del territorio e
salvaguardia dei litorali (20 mila euro), per interventi di promozione, sviluppo, tutela e conservazione
dell'area marina protetta di Capo Carbonara, che è intendimento degli amministratori far diventare il
valore aggiunto dell'offerta turistica (20 mila euro). Sono stati inoltre destinati 10 mila euro per l'arredo
urbano e 30 mila euro per interventi in campo culturale e azioni finalizzate al miglioramento
dell'accoglienza turistica. Ventimila euro, infine, sono stati destinati al fondo di riserva. Dal prossimo
anno il comune incasserà molto di più. La tassa sarà applicata infatti dal 1 giugno al 30 settembre.
NEWS SARDEGNA BANDI
Al via i progetti per la formazione continua del personale delle aziende
L'Assessorato del Lavoro ha pubblicato l'avviso "Focs - Formazione continua in Sardegna" che
prevede finanziamenti per azioni formative rivolte al personale (dipendenti, collaboratori, apprendisti)
e ai titolari (legali rappresentanti, soci, imprenditori, amministratori) di imprese, residenti nel territorio
regionale.
Il bando prevede diverse linee progettuali:
- A) servizi alle persone (esclusi i corsi finalizzati alla qualifica di operatori dei servizi socioassistenziali) e alle imprese;
- B) artigianato;
- C) industrie manifatturiere;
- D) agricoltura e valorizzazione delle produzioni locali;
- E) turismo;
- F) commercio.
I progetti possono essere presentati da raggruppamenti temporanei (RT) composti da:
a) agenzie formative accreditate dalla Regione;
b) imprese, singole o associate, con sede legale e operativa in Sardegna, i cui titolari e il personale
siano destinatari della formazione prevista nell'avviso;
c) associazioni fra imprese riconosciute che partecipino alla contrattazione collettiva o che
usufruiscano di contributi regionali o nazionali;
d) enti bilaterali (ossia gli organismi costituiti su iniziativa di una o più associazioni dei datori e dei
prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative);
e) altre aziende erogatrici di servizi connessi alla formazione, ricerca e sviluppo.
Ogni RT dovrà essere composto da una o più agenzie formative e da almeno uno dei soggetti indicati
alle lettere b) e c).
La domanda di partecipazione e i relativi allegati dovranno pervenire, con qualsiasi mezzo inclusa la
consegna a mano, entro le ore 13 del 30 novembre 2011, al seguente indirizzo:
Assessorato regionale del Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale
Servizio della governance della formazione professionale
via XXVIII febbraio, 1
09131 Cagliari
Eventuali chiarimenti potranno essere richiesti al direttore del servizio, entro il prossimo 21 novembre,
tramite e-mail all'indirizzo di posta elettronica
[email protected]
Consulta i documenti (http://www.regione.sardegna.it/j/v/1725?s=1&v=9&c=389&c1=1385&id=27213 )
Sardegna: direttive per i contributi al settore turistico
La Regione Sardegna, ha approvato il bando per i contributi a favore delle imprese del settore
turismo per agevolare 'Interventi materiali e immateriali per completare e migliorare l'offerta
delle imprese turistiche'.
Il Bando è rivolto a piccole e medie imprese del comparto ricettivo (albergo, villaggio albergo,
albergo diffuso, albergo residenziale, villaggio turistico, campeggio, affittacamere, case e
appartamenti per le vacanze, turismo rurale) e comprende un contributo a fondo perduto del 40% o
del 35%.
Beneficiari sono le imprese che intendano realizzare interventi finalizzati a:
·alla riqualificazione dell'offerta turistica;
·alla dotazione di servizi diversificati e attrattivi nell'ottica della destagionalizzazione;
·all'acquisizione dei sistemi di certificazioni di qualità e ambientale, compreso il risparmio energetico
(autoproduzione del fabbisogno tramite fonti di energia rinnovabile e alternativa);
Gli incentivi saranno destinati alla riqualificazione generale dell'offerta, alla dotazione di servizi
diversificati e attrattivi in linea con le aspettative espresse dall'utenza e all'acquisizione dei sistemi di
certificazione di qualità e ambientale.
In generale, il contributo in conto impianti per le PMI è nei limiti del 35% delle spese ritenute
ammissibili.
In alternativa è in regime 'de minimis' nella misura massima del 40% delle spese ammissibili, per un
importo comunque non superiore ai 200mila euro.
Saranno ammissibili al contributo, preferibilmente programmi di investimento volti a:
•
•
•
•
miglioramento della struttura esistente e del servizio offerto;
miglioramento dell'impatto ambientale legato all'attività produttiva;
riorganizzazione, al rinnovo e all'aggiornamento tecnologico dell'impresa;
adozione di strumentazione informatica per il miglioramento del processo produttivo e/o
dell'attività gestionale.
Nell'ambito delle attività sono ammissibili:
·le spese per 'servizi annessi', ossia strutture e impianti attraverso i quali viene migliorata la qualità
del servizio ricettivo offerto da una singola attività e che siano funzionalmente collegati alla struttura
ricettiva, come per esempio:
-centro congressi,
-strutture ricreative e per tempo libero,
- parchi divertimento,
- piscine,
- aree attrezzate per l'equitazione,
- officine per bici,
- centri benessere,
- stabilimenti termali e per talassoterapia,
- ecc.;
·spese per 'strutture complementari', ossia gli stessi impianti e strutture per garantire i servizi
appena citati, offerti, però, da almeno tre strutture ricettive consorziate fra loro.
Per quanto riguarda il massimo dell'investimento ammissibile si va dai 300.000 euro del turismo
rurale fino a 2 milioni di euro dell'albergo.
Per quanto riguarda le strutture complementari, che costituiscono un piano di intervento autonomo,
l'investimento massimo è 1 milione di euro.
L'investimento minimo è centomila euro.
NEWS SARDEGNA FORMAZIONE
Master in Turismo: l'ultimo atto dell'ex consorzio
NUORO. Ultimo atto dell'ormai ex consorzio universitario. Che ha istituito, in collaborazione con la
Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell'università di Sassari, un master universitario di iº livello
in sistemi turistici per lo sviluppo locale e culturale: formazione di guide e operatori turistici. Possono
partecipare al Master coloro che siano in possesso di uno dei seguenti tutoli di accesso o equivalenti:
Laurea in scienze della mediazione linguistica classe nº 3, Lingue e culture moderne classe nº 11,
Scienze dell'economia e della gestione aziendale classe nº 17, Scienze economiche classe nº 28.
Possono, inoltre, accedere i laureati della classe specialistica 43/S Lingue straniere per la
comunicazione internazionale, nonché (ordinamenti anteriori al d.m. n. 509/99) i laureati in lingue e
letterature Straniere, in Economia e commercio e in Conservazione dei beni culturali. Possono inoltre
accedere alla selezione coloro i quali, in possesso di altre lauree, vantino, un curriculum che consenta
di seguire con profitto le attività didattico-formative. Il colloquio per la selezione si terrà il 12 dicembre
2011, alle 10, nei locali del consorzio per la promozione degli studi universitari nella sardegna
centrale, via salaris, 18, a Nuoro. Per informazioni consultare il sito www.consuninuorese.it. Telefono:
0784 244704 - 244737.