pof nuovo 20132014

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pof nuovo 20132014
1.
Storia dell’Istituto e influenza sul territorio
Il nostro Istituto ha assunto la denominazione di Istituto di Istruzione Superiore
“David Maria Turoldo”, perché ci riconosciamo negli alti valori a cui egli aveva improntato la propria vita, fatta
di attenzione per gli altri, impegno per la pace e la giustizia, amore per la poesia. Il nucleo originario è stato il
Liceo Scientifico, istituito a San Pellegrino Terme nel 1969, come sezione staccata del Liceo “Lussana” di
Bergamo. Fu trasferito a Zogno nel primo blocco dell’attuale edificio nel 1980, assieme ad alcune classi
dell’Istituto Tecnico Commerciale (sezione staccata dell’ITC “V.Emanuele”), cui si aggiunse il nuovo indirizzo
per Geometri nell’anno 1987.
Nel 1985 ha acquisito l’autonomia l’ITCG e nel 1988 il Liceo Scientifico. Le nuove scelte di politica scolastica
hanno portato ad unificare i due istituti nell’anno scolastico 1997/98. Si è venuto così a costituire un unico Polo
Scolastico, al quale dall’a.s. 1999/2000 si è aggiunto anche l’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato.
Dall’a.s. 2006/2007 è stato introdotto l’Istituto Magistrale, indirizzo socio-psicopedagogico.
L’Istituto integra nel suo complesso diversi indirizzi di studio, dando agli alunni del territorio e alle loro
famiglie un’ampia gamma di scelte, per la loro crescita educativa e professionale. Pur mantenendo una
propria specificità, i diversi indirizzi hanno elaborato un comune progetto educativo e formativo, adatto a
rispondere alle esigenze degli alunni provenienti dal bacino territoriale. Lo scopo è di favorire una buona
formazione ed una preparazione culturale adatta ad un più facile inserimento nel mondo del lavoro, o alla
prosecuzione degli studi in corsi universitari o di post-diploma.Allo stesso modo intendiamo operare anche
per gli alunni che scelg L’Istituto si concepisce parte di una rete territoriale ampia e articolata e contribuisce,
insieme con altri enti pubblici e privati, a soddisfare le esigenze dell’utenza in tema di educazione, formazione,
orientamento e prevenzione, dando un proprio originale contributo in campo culturale. Lo spazio socioeconomico e culturale in cui si INnserisce l’Istituto D. M. Turoldo è prevalentemente quello del bacino della
Valle Brembana, con le zone limitrofe di Almè, Villa d’Almè, di Almenno e della Valle Imagna.
Le finalità generali che la nostra scuola si propone sono le seguenti:
1. la formazione della personalità, nei suoi aspetti individuali e sociali;
2. una buona preparazione culturale, fornendo agli studenti uguali opportunità, attraverso il superamento di
situazioni di svantaggio, per valorizzare le differenze di attitudini e di capacità;
3. la possibilità di capire meglio le proprie attitudini, per orientarsi alle scelte nel mondo del lavoro e
dell’Università.
La scuola è impegnata a far crescere e consolidare nello studente le capacità che permettono:
di orientarsi in una società pluralistica e complessa;
−
di acquisire le conoscenze generali necessarie a comprendere la realtà contemporanea;
−
di interiorizzare uno stile di lavoro e di vita che possa consentirgli di aspirare al proprio continuo
miglioramento.
In tal modo egli potrà scegliere con maggiore autonomia fra valori e proposte diverse, non più riconducibili ad
una visione unica e tradizionale del mondo.
1
−
2. Risorse strutturali
La scuola è dotata di aule speciali e laboratori attrezzati per realizzare una didattica più completa e moderna:
due laboratori di fisica, chimica e scienze naturali con tavoli attrezzati;
cinque laboratori informatici multimediali, con collegamento ADSL a Internet, per l’uso di programmi
professionali di ragioneria, per la progettazione in AUTOCAD, per il trattamento di testi e dati e
l’esecuzione di programmi didattici in varie materie
due laboratori informatici specifici per i programmi di elettrotecnica e meccanica (PLC, AUTOCAD,
CAD_CAM), un laboratorio di misure elettriche e due per le attività pratiche per l’indirizzo professionale
elettrotecnico
tre laboratori per le attività pratiche e applicative dell’indirizzo meccanico;
un laboratorio linguistico e multimediale, dotato delle tecnologie più avanzate (PC installati n° 15);
tre speciale per alunni disabili
aula multimediale per i docenti
aule di disegno
aule per audiovisivi e videoteca per le varie discipline;
una vasta palestra con due campi di gioco e attrezzature di primo livello, tra cui il pannello per
l’arrampicata libera, con una palestrina dotata di una istallazione multistazione per esercizi di sviluppo
muscolare oltre al campo di atletica esterno.
una biblioteca fornita di 5000 volumi e abbonata a numerose riviste, integrata con il sistema di
catalogazione e prestito interbibliotecario provinciale
una saletta adiacente al bar dove studenti e personale possono consumare i pasti
Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali e dei servizi garantiscono una permanenza a scuola confortevole
per gli alunni e per il personale.
All’interno dell’istituto funziona un servizio bar.
Gli uffici, grazie all’informatizzazione, sono organizzati in modo da garantire il rilascio di ogni tipo di
certificazione entro il tempo massimo di cinque giorni lavorativi e di limitare i tempi di attesa agli sportelli,
anche nel caso di procedure complesse.
L’istituto è dotato di strutture di abbattimento delle barriere architettoniche e di appropriati percorsi di
emergenza ai fini della sicurezza delle persone in caso di pericolo.
Nell’ambito dell’Istituto viene garantita in ogni modo la sicurezza:
con interventi sistematici per l’eliminazione o la riduzione degli elementi di rischio,
sensibilizzando gli utenti e i docenti a rispettare le disposizioni e le norme anti-infortunistiche,
con la presenza di specifici dispositivi per la segnalazione acustica e luminosa in situazioni di emergenza,
con la predisposizione di un piano di evacuazione e la simulazione controllata di evacuazione 2 volte
all’anno,
con la presenza di personale specializzato, formato per affrontare situazioni di emergenza,
educando gli alunni ad una cultura della sicurezza e della prevenzione.
2
3. Risorse umane
L’Istituto con i suoi sei indirizzi, nell’anno scolastico 2011/12 ha avuto una popolazione scolastica di 1214
studenti così distribuiti per indirizzo di studio e per classe:
350
300
250
ITG
200
LICEO
ITC
150
LSPP
100
IPIA
50
ITIS
0
ITG
n. classi
4.
ITC
11
LICEO
9
LSPP
13
IPIA
9
ITIS
11
3
Indirizzi e piani di studio
LICEO
“Liceo Scientifico” – “Liceo delle scienze umane” – “Liceo Linguistico”
INDIRIZZO TECNICO
“Amministrazione, Finanza e Marketing”
Settore Economico
“Costruzioni, Ambiente e Territorio”
Settore Tecnologico
“Meccanica, meccatronica ed energia”
articolazione meccanica e meccatronica
Settore Tecnologico (nuova istituzione)
FORMAZIONE PROFESSIONALE (IFP)
“Operatore elettrico”
3
PIANO DI STUDI DEL LICEO SCIENTIFICO
LICEO SCIENTIFICO
Il percorso del Liceo Scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce
l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo
studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per
comprendere lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica, anche attraverso la pratica laboratoriale, e ad
individuare le interazioni tra le diverse forme di sapere acquisendo una buona padronanza dei linguaggi.
A conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento nelle discipline comuni, gli studenti
dovranno :
- aver acquisito una formazione culturale linguistica, storico-filosofica e scientifica atta a far comprender i nodi
fondamentali dello sviluppo del pensiero e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze
sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo umanistico;
- saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica;
- comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della matematica e saperle usare
nell’individuare e risolvere problemi di varia natura;
- saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la risoluzione di problemi;
- aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali ( chimica, biologia,
scienze della terra, astronomia) e, attraverso l’uso sistematico dei laboratori, dei metodi di indagine propri delle scienze
sperimentali;
- essere consapevoli delle ragioni che hanno portato allo sviluppo scientifico e tecnologico nel tempo, in relazione ai
bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche
delle conquiste scientifiche in particolare quelle più recenti;
- saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana,
- possedere un’ottima padronanza della lingua italiana e di almeno una lingua straniera a livello B2 del quadro di
riferimento europeo nonché dei linguaggi specifici delle singole discipline.
Dall’anno scolastico 2012/2013 l’Istituto offre la possibilità di frequentare un corso di 2^ lingua straniera (a pagamento)
in orario curricolare: Francese – Spagnolo – Tedesco con conseguimento di certificazione finale.
CLASSI
Religione cattolica / att. alternativa
Lingua e letteratura italiana
Lingua e cultura latina
Lingua e cultura straniera
Storia e Geografia
Storia
Filosofia
Matematica (con Informatica I-II)
Fisica
Scienze naturali
(Biologia, Chimica, scienze della terra)
Disegno e storia dell’arte
Scienze motorie e sportive
Orario settimanale
4
QUADRO ORARIO SETTIMANALE
I
II
III
1
4
3
3
3
1
4
3
3
3
IV
V
1
4
3
3
1
4
3
3
1
4
3
3
2
3
4
3
2
3
4
3
5
2
5
2
2
3
4
3
2
2
3
3
3
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
27
27
30
30
30
PIANO DI STUDI DEL LICEO LINGUISTICO
Profili e competenze in uscita, piani di studio e orari
“Il percorso del liceo linguistico è indirizzato allo studio di più sistemi linguistici e culturali. Guida lo studente
ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità, a maturare le competenze necessarie per acquisire la
padronanza comunicativa di tre lingue, oltre l’italiano e per comprendere criticamente l’identità storica e
culturale di tradizioni e civiltà diverse” (art. 6 comma 1)
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni,
dovranno:
• avere acquisito in due lingue moderne strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti
almeno al Livello B2 delQuadro Comune Europeo di Riferimento;
• avere acquisito in una terza lingua moderna strutture, modalità e competenze comunicative
corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento;
·
saper comunicare in tre lingue moderne in vari contesti sociali e in situazioni professionali utilizzando
diverse forme testuali;
• riconoscere in un’ottica comparativa gli elementi strutturali caratterizzanti le lingue studiate ed essere
in grado di passare agevolmente da un sistema linguistico all’altro;
• essere in grado di affrontare in lingua diversa dall’italiano specifici contenuti disciplinari;
·
conoscere le principali caratteristiche culturali dei paesi di cui si è studiata la lingua, attraverso lo
studio e l’analisi di opere letterarie, estetiche, visive, musicali, cinematografiche, delle linee
fondamentali della loro storia e delle loro tradizioni;
• sapersi confrontare con la cultura degli altri popoli, avvalendosi delle occasioni di contatto e di
scambio.
QUADRO ORARIO SETTIMANALE
CLASSI
Lingua e letteratura italiana
Lingua latina
Lingua e cultura straniera 1
Lingua e cultura straniera 2
Lingua e cultura straniera 3
Storia e Geografia
Storia
Filosofia
Matematica**
Fisica
Scienze naturali***
Storia dell’arte
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica o Attività alternative
TOTALE ORE
**
***
I
II
II
IV
V
4
2
4
3
3
3
3
2
2
1
4
2
4
3
3
3
3
2
2
1
4
3
4
4
2
2
2
2
2
2
2
1
4
3
4
4
2
2
2
2
2
2
2
1
4
3
4
4
2
2
2
2
2
2
2
1
27
27
30
30
30
con Informatica al primo biennio
Biologia, Chimica, Scienze della Terra
5
PIANO DI STUDI DEL LICEO DELLE SCIENZE UMANE
“Il percorso delle scienze umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei fenomeni collegati alla
costruzione dell’identità personale e delle relazioni umane e sociali. Guida lo studente ad approfondire e a
sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la
specificità dei processi formativi. Assicura la padronanza dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di
indagine nel campo delle scienze umane”. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:
- aver acquisito le conoscenze dei principali campi d’indagine delle scienze umane.
- aver raggiunto, attraverso la lettura e lo studio diretto di opere e di autori significativi del passato e
contemporanei, la conoscenza delle principali tipologie educative, relazionali e sociali.
- saper identificare i modelli teorici e politici di convivenza, le loro ragioni storiche, filosofiche e sociali.
- saper confrontare teorie e strumenti necessari per comprendere la varietà della realtà sociale.
- possedere gli strumenti necessari per utilizzare, in maniera consapevole e critica, le principali
metodologie relazionali e comunicative.
QUADRO ORARIO SETTIMANALE
CLASSI
I
II
III
IV
V
Religione cattolica/ att. alternativa
1
1
1
1
1
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua e cultura latina
3
3
2
2
2
Storia e Geografia
3
3
Storia
2
2
2
Filosofia
3
3
3
5
5
5
Scienze umane
(Antropologia,Pedagogia,Psicologia e Sociologia)
Diritto ed Economia
Lingua e cultura straniera
Matematica
(con Informatica I-II)
Fisica
Scienze naturali
(Biologia, Chimica, Scienze della Terra)
Storia dell’arte
4
2
2
3
3
3
3
3
3
3
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
Scienze motorie e sportive
Orario settimanale
6
4
2
2
2
2
2
2
27
27
30
30
30
PIANO DI STUDI DELL’INDIRIZZO TECNICO SETTORE ECONOMICO
Indirizzo: “Amministrazione, Finanza e Marketing”
L’identità degli istituti tecnici è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in
linea con le indicazioni dell’Unione europea. Costruita attraverso lo studio, l’approfondimento, l’applicazione
di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, tale identità è espressa da un numero limitato di
ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese.
Le aree di indirizzo hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative
spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi,
sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumere progressivamente
anche responsabilità per la valutazione ed il miglioramento dei risultati ottenuti.
Il profilo dei percorsi del settore economico si caratterizza per la cultura tecnico-economica riferita ad amie
aree: l’economia, l’amministrazione delle imprese, la finanza, il marketing, l’economia sociale e il turismo.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, conoscono le tematiche relative ai macrofenomeni
economico-aziendali, nazionali ed internazionali, alla normativa civilistica e fiscale, ai sistemi aziendali, anche
con riferimento alla previsione, organizzazione, conduzione e controllo della gestione, agli strumenti di
marketing, ai prodotti/servizi turistici.
QUADRO ORARIO SETTIMANALE
CLASSI
I
II
III
IV
V
Materie area comune
settore economico
Religione cattolica / att. Alternativa
1
1
1
1
1
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed economia
2
2
2
2
2
2
2
2
2
20
20
15
15
15
Scienze integrate
(Scienze della Terra e Biologia)
Scienze motorie e sportive
Orario settimanale
Amministrazione, Finanza e Marketing
Scienze integrate (Fisica)
2
Scienze integrate (Chimica)
2
Geografia
3
3
Informatica
2
2
2
2
Seconda lingua comunitaria
3
3
3
3
3
Economia aziendale
2
2
6
7
8
Diritto
3
3
3
Economia politica
3
2
3
Orario settimanale
12
12
17
17
17
Totale complessivo
32
32
32
32
32
7
PIANO DI STUDI DELL’INDIRIZZO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO
Indirizzo: “Costruzioni, Ambiente e Territorio”
L’identità degli istituti tecnici è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in
linea con le indicazioni dell’Unione europea. Costruita attraverso lo studio, l’approfondimento, l’applicazione
di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, tale identità è espressa da un numero limitato di
ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese.
Le aree di indirizzo hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative
spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi,
sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumere progressivamente
anche responsabilità per la valutazione ed il miglioramento dei risultati ottenuti.
Il profilo del settore tecnologico si caratterizza per la cultura tecnico-scientifica e tecnologica in ambiti ove
interviene permanentemente l’innovazione dei processi, dei prodotti e dei servizi, delle metodologie di
progettazione e di organizzazione.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio:
- avranno competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie
delle costruzioni, nell’impiego degli strumenti per il rilievo, nell’uso dei mezzi informatici per la
rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e
pubblici esistenti nel territorio e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali.
- possiederanno competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere,
nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico.
- avranno competenze nella stima di terreni, di fabbricati e delle altre componenti del territorio, nonché
dei diritti reali che li riguardano, comprese le operazioni catastali.
- avranno competenze relative all’amministrazione di immobili.
8
QUADRO ORARIO SETTIMANALE
CLASSI
I
II
III
IV
V
Religione cattolica / att. Alternativa
1
1
1
1
1
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Storia, Cittadinanza e Costituzione
2
2
2
2
2
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed economia
2
2
Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
20
20
15
15
15
Scienze integrate (Fisica) di cui Laboratorio di Fisica
3 (2)
3(2)
Scienze integrate (Chimica) di cui Laboratorio di Chimica
3(2)
3(2)
3(2)
3(2)
1
Geopedologia, Economia ed Estimo
1
8
(8)
3
Topografia
Gestione del cantiere e Sicurezza dell’ambiente di lavoro
Materie area comune settore tecnologico
Orario settimanale
Costruzioni, Ambiente e Territorio
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica
di cui Laboratorio di tecnologia e tecniche di rappresentazione grafica
Tecnologie informatiche di cui Laboratorio di Tecnologie nformatiche
3(2)
Scienze e tecnologie applicate
3
Complementi di matematica
Progettazione, Costruzioni e Impianti
6
7
4
4
3
4
4
2
2
2
Orario settimanale
12
12
17
17
17
Totale complessivo
32
32
32
32
32
9
PIANO DI STUDI DEL CORSO DI OPERATORE ELETTRICO
Articolazione del corso di studi:
Il percorso è di durata triennale e permette di accedere, conseguita la Qualifica al quarto anno per
l’acquisizione del Diploma Professionale.
E’ inoltre previsto il raggiungimento del Diploma di Stato frequentando il 5° anno presso un Istituto Tecnico
Statale.
L’operatore elettrico, interviene, a livello esecutivo, nel processo di realizzazione dell’impianto elettrico con
autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La
qualificazione nell’applicazione di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere
attività con competenze relative all’installazione e manutenzione di impianti elettrici nelle abitazioni
residenziali, negli uffici e negli ambienti produttivi artigianali ed industriali nel rispetto delle norme relative alla
sicurezza degli impianti elettrici; pianifica e organizza il proprio lavoro seguendo le specifiche progettuali,
occupandosi della posa delle canalizzazioni, del cablaggio, della preparazione del quadro elettrico, della verifica
e della manutenzione dell’impianto.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio:
- pianificheranno e organizzeranno il proprio lavoro;
- installeranno impianti elettrici;
- verificheranno il funzionamento di impianti elettrici;
- eseguiranno la manutenzione ordinaria e straordinaria.
QUADRO ORARIO SETTIMANALE
CLASSI
I
II
III
Materie area comune
settore economico
Religione cattolica / att. Alternativa
1
1
1
Lingua italiana - Storia e Geografia
4
4
3
Lingua inglese
2
2
2
Matematica
3
3
3
Diritto
-
-
2
Fisica
1
1
1
Informatica
2
2
2
1
1
(1)
4
(1)
4
(1)
1
1
(1)
4
(1)
4
(1)
1
(1)
7
7
-
-
2
2
5
(2)
7
(2)
3
(2)
2
32
32
32
Scienze della terra
Tecnologia e tecniche di rappresentazione
grafica
Tecnica Professionale (Elettronica)
Tecnica Professionale (Elettrotecnica)
Laboratorio impianti elettrici
Tecnica professionale (controlli)
Scienze motorie e sportive
Orario settimanale
10
IV
Triennio
-
V
PIANO DI STUDI DELL’INDIRIZZO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO
Indirizzo: “Meccanica, meccatronica ed energia”
L’identità degli istituti tecnici è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in
linea con le indicazioni dell’Unione europea. Costruita attraverso lo studio, l’approfondimento, l’applicazione
di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, tale identità è espressa da un numero limitato di
ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese.
Le aree di indirizzo hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative
spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi,
sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumere progressivamente
anche responsabilità per la valutazione ed il miglioramento dei risultati ottenuti.
Il profilo del settore tecnologico si caratterizza per la cultura tecnico-scientifica e tecnologica in ambiti ove
interviene permanentemente l’innovazione dei processi, dei prodotti e dei servizi, delle metodologie di
progettazione e di organizzazione.
Gli studenti al termine del percorso:
- avranno competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e
lavorazioni; inoltre, avranno competenze sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie
manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi nei diversi contesti economici.
- collaboreranno nella progettazione, costruzione e collaudo di dispositivi e dei prodotti e nella
realizzazione di relativi processi produttivi.
- interverranno nella manutenzione ordinaria e nell’esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici
complessi.
- saranno in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali.
11
QUADRO ORARIO SETTIMANALE
CLASSI
I
II
III
IV
V
Materie area comune
settore tecnologico
Religione cattolica / att. Alternativa
1
1
1
1
1
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Storia, Cittadinanza e Costituzione
2
2
2
2
2
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed economia
2
2
2
2
2
2
2
2
2
20
20
15
15
15
3
(2)
3
(2)
3
(2)
3
(2)
3
(2)
3
(2)
Complementi di matematica
1
1
Meccanica, macchine ed energia
4
4
4
Sistemi e automazione
4
3
3
Tecnologie meccaniche di processo e prodotto
5
5
5
3
4
5
Scienze integrate
(Scienze della Terra e Biologia)
Scienze motorie e sportive
Orario settimanale
Meccanica, meccatronica ed energia
Scienze integrate (Fisica)
di cui Laboratorio di Fisica
Scienze integrate (Chimica)
di cui Laboratorio di Chimica
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica
di cui Laboratorio di tecnologia e tecniche di
rappresentazione grafica
Tecnologie informatiche
di cui Laboratorio di Tecnologie informatiche
Scienze e tecnologie applicate
Disegno, progettazione e organizzazione
industriale
Orario settimanale
Totale complessivo
12
3
(2)
3
12
12
17
17
17
32
32
32
32
32
5.
ATTIVITÁ FORMATIVE
attività di accoglienza per le classi prime e interventi per rafforzare gli aspetti motivazionali
Attività di recupero con corsi extracurricolari (strutturati o brevi) e presenza di docenti di
varie discipline al pomeriggio per prestare assistenza allo studio o allo svolgimento dei
compiti (tutor d’area, sportelli didattici)
progetti di educazione al benessere : ed. affettività e sessualità – ed. stradale e alla cultura della
sicurezza – ed. alimentare e/o sanitaria – primo soccorso – progetto di prevenzione dalle
dipendenze (fumo, alcool, droghe) – educazione al rispetto e all’attenzione agli altri e alla
solidarietà (aiuto ai compagni e ai bisogni sul territorio) – vigilanza per prevenire episodi di bullismo
– crediti, premi e riconoscimenti per attività di volontariato anche a favore della scuola - intervento
di uno psicologo per attività di ascolto in situazioni critiche particolari (C.I.C.);
progetti di conoscenza e valorizzazione del territorio, da un punto di vista naturalistico, culturale e
produttivo;
Apertura pomeridiana dell'Istituto per attività creative (giornalino, "band", cineforum, teatro...),
culturali (internet, corsi di lingue e di CAD, spagnolo disegno, pittura.....) e corso per patentino
moto; Scacchi; Bridge
Valorizzazione dell’educazione motoria: attività di nuoto per le classi del biennio, corsi di rugby,
difesa personale, tiro con l’arco, ping pong, roller….., gruppo sportivo pomeridiano, partecipazione
ai campionati studenteschi
Progetti di approfondimento di aspetti culturali per valorizzare gli studenti migliori e motivare
maggiormente le classi meritevoli (partecipazione a concorsi, Olimpiadi di matematica, iniziative
Comunità Europea, teatro, mostre) e visite di istruzione in Italia per il biennio e all’estero per il
triennio;
introduzione all’uso delle nuove tecnologie (elementi di conoscenza informatica per tutte le classi –
multimedialità – uso di Internet – Patentino ECDL)
esperienze di alternanza scuola-lavoro (tutti gli indirizzi)
attività di orientamento per la scelta universitaria o professionale a partire dal 3° anno;
attività di aggiornamento per docenti e genitori.
13
6. IL PATTO EDUCATIVO
In questa scuola noi ci aspettiamo dei giovani che vogliano imparare, che vogliano sviluppare le loro
potenzialità ed educare il loro carattere: intendiamo metterci in gioco per vincere, insieme con loro e con i
loro genitori, questa scommessa.
Uno dei nostri maggiori impegni è quello di tenere costantemente informati gli studenti e le famiglie
delle mete che intendiamo raggiungere, sia nel campo educativo, sia in quello cognitivo; studenti e famiglie
saranno informati puntualmente dei criteri e degli esiti delle valutazioni.
E’ chiaro che non è possibile raggiungere alcuna meta se non c’è l’impegno quotidiano nello studio e
una adeguata risposta degli studenti agli stimoli della scuola; dagli studenti ci aspettiamo l’entusiasmo di chi
ha scelto consapevolmente una strada impegnativa, ma promettente.
Da parte nostra mettiamo in atto tutti gli strumenti più adatti per aiutare gli alunni ad integrarsi nella
propria classe, a recuperare nelle materie dove hanno carenze, a superare i momenti di difficoltà, ad
affrontare anche temi legati al loro sviluppo fisico e psicologico, a fare delle scelte adatte per il loro futuro.
A tal fine organizziamo nel corso dell’anno momenti di accoglienza e di recupero, interventi sui temi
che riguardano la crescita umana e psicologica degli studenti; mettiamo a disposizione la consulenza di uno
psicologo, apriamo degli spazi in cui ogni alunno possa trovare il modo di esprimere la propria personalità e
creatività.
Consideriamo la scuola come una comunità di persone giovani e adulte (dagli insegnanti al personale
non-docente, al preside) impegnate a realizzare un progetto condiviso di formazione culturale ed educativa,
emblematicamente dichiarata dalla scelta del nome di David Maria Turoldo, poeta e testimone di impegno
civico ed etico, a cui abbiamo intitolato l’Istituto.
Noi ci aspettiamo che i ragazzi che scelgono questo Istituto si mettano in gioco insieme a noi per questi
obiettivi.
7.
Attività di recupero
Il recupero è uno degli ambiti operativi che differenzia una scuola moderna da una tradizionale, perciò il tema
del recupero è un aspetto fondamentale di ogni percorso formativo.
E’ del tutto normale, infatti, che si manifestino difficoltà di apprendimento nel corso di sequenze/unità
didattiche di insegnamento.
Per far si che gli alunni possano superare tali difficoltà, il nostro Istituto, conformemente all’O.M. n. 92 del
05/11/2007, ha articolato l’azione di recupero nelle seguenti forme:
1.
2.
3.
4.
Recupero in itinere
Sportello
Tutor d’area
Corso di recupero (n. 15 ore)
RECUPERO IN ITINERE
E’ un’attività di recupero che può essere svolta per tutte le materie e viene rivolta all’intera classe al termine
di un’unità didattica e prima di affrontare un nuovo argomento.
14
Pertanto il docente interrompe la normale programmazione per dedicare alcune ore di lezione al recupero di
quelli che ritiene i punti essenziali delle unità didattiche svolte.
SPORTELLO
E’ una forma di recupero molto flessibile ed efficace perché consente un più diretto rapporto docentestudente e soprattutto dà al docente la possibilità di intervenire tempestivamente per recuperare quelle
carenze che, se accumulate nel tempo, potrebbero dar luogo a difficoltà difficilmente superabili da parte
dell’allievo.
Nel nostro Istituto ciascuna classe dispone di un budget di ore al quale i docenti, previa approvazione nei
singoli Consigli di classe, possono attingere in qualunque momento dell’anno quando ritengono necessario
intervenire con brevi lezioni mirate a recuperare parti di programma ritenute importanti.
Lo sportello può essere svolto per un gruppo ristretto di alunni o essere esteso all’intera classe; non necessita
di una programmazione particolare ed è gestito direttamente dal docente in accordo con gli studenti
interessati per quanto riguarda la calendarizzazione degli incontri.
La partecipazione dello sportello è documentata dal registro delle presenze e gli alunni hanno l’obbligo di
parteciparvi.
TUTOR D’AREA POMERIDIANO
Il tutor d’area è un supporto che i docenti mettono volontariamente a disposizione degli alunni per aiutarli
soprattutto nello svolgimento dei compiti assegnati a casa e fornire i chiarimenti necessari.
Ad inizio anno viene chiesto a tutti i docenti di dare la propria disponibilità, una volta la settimana, per la
relativa materia d’insegnamento.
Il prospetto relativo alle materie per le quali gli alunni intendono prenotarsi viene distribuito alle famiglie e
pubblicato sul sito dell’Istituto.
Gli studenti che hanno intenzione di avvalersi di tale opportunità devono prenotarsi entro la mattina prevista
per l’incontro e affinchè l’attività sia attivata è necessaria la presenza di almeno cinque alunni.
Pur essendo un’attività di supporto al lavoro assegnato dai docenti e seguita da alunni che possono provenire
da diverse classi, tale forma di intervento conserva in parte le caratteristiche di un’azione di recupero.
La durata dell’attività copre l’intero anno scolastico.
CORSO DI RECUPERO ESTIVO (15 ORE)
E’ la forma di recupero più complessa perché richiede una programmazione didattica degli interventi da
effettuare e una verifica finale.
Di norma tale azione di recupero viene svolta, su delibera dei Consigli di classe, nei mesi estivi ed è rivolta agli
alunni che nello scrutinio finale presentano una sospensione del giudizio in alcune discipline.
Tenendo conto degli aspetti didattici ed organizzativi nonché delle dotazioni economiche, l’Istituto organizza i
corsi di recupero per le materie che richiedono attività applicative complesse tali da prevedere la presenza del
docente.
La partecipazione al corso di recupero è obbligatoria e documentata dal registro delle presenze a meno che
non pervenga rinuncia scritta da parte della famiglia.
Il corso di recupero estivo deve concludersi prima che inizino le prove relative al superamento del debito e
prevede oltre alla verifica finale anche un test di soddisfazione utenza che fornisce all’Istituto gli elementi
necessari al miglioramento dell’attività.
15
8. GESTIONE GRIGLIE DI VALUTAZIONE
1. DESCRIZIONE DELLA GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEGLI OBIETTIVI COGNITIVI
La griglia di valutazione è uno strumento di verifica attraverso la quale l’insegnate controlla se e quanto è
avvenuta l’assimilazione delle nozioni proposte.
È quindi uno strumento di valutazione che traduce in punteggio oggettivo delle valutazioni sulla
conoscenza, competenza e capacità degli alunni, per ogni indirizzo di studio, classe di studio e disciplina.
2. CHI LA PREPARA, CHI LA USA
La griglia di valutazione generale è fatta propria dal Collegio Docenti e proposta ai singoli Consigli di Classe
con gli opportuni adattamenti. Viene inserita nel POF ed è utilizzata dalle singole discipline nelle valutazioni
delle prove scritte, orali e pratiche.
3. COME SI ARTICOLA
Occorre innanzitutto tenere conto delle teorie pedagogiche su cui si fondano le linee generali del POF,
rielaborate secondo le esigenze di valutazione specifica.
In sede di collegio dei Docenti è stata definita la tabella 1 che determina la concorrenza dei fattori indicativi
della prestazione, articolata per conoscenze come sapere, abilità come saper utilizzare le conoscenze,
competenze come saper fare:
TABELLA 1
CONOSCENZE
ABILITA’
16
DEFINIZIONE
Indicano il risultato
dell’assimilazione di
informazioni attraverso
l’apprendimento. Le
conoscenze sono l’insieme di
fatti, principi, teorie e pratiche
relative a un settore di studio o
di lavoro; le conoscenze sono
descritte come teoriche e/o
pratiche.
Capacità di applicare le
conoscenze per portare a
termine determinati compiti e
risolvere problemi. Le abilità
sono descritte come cognitive
(uso del pensiero logico,
intuitivo e creativo) e pratiche
(che implicano l’abilità
manuale e l’uso di metodi,
materiali, strumenti)
PERFORMANCE
* conoscenza di contenuti semplici o complessi,
di regole, tecniche, procedure ... disciplinari o
pluridisciplinari
* da rilevare con richieste di dati o di
informazioni in modo diretto,
o
indirettamente attraverso i comportamenti, le
abilità o le competenze osservate
* le abilità sono competenze esecutive semplici
o settoriali; quando il grado di competenza è
particolarmente elevato si parla di
padronanza
* capacità di raccogliere elementi, di
organizzarli, di formulare ipotesi per la
soluzione di un problema o per sostenere una
tesi...
COMPETENZE
Indicano la capacità di
utilizzare le conoscenze, le
abilità e le capacità personali,
sociali e metodologiche in
situazioni di lavoro o di studio
e nello sviluppo professionale
e/o personale. Le competenze
sono descritte in termini di
responsabilità e autonomia.
* competenza linguistica; saper applicare le
tecniche e le regole apprese per risolvere
operazioni o compiti nei vari ambiti
disciplinari (uso del computer, applicazioni di
teoremi o di formule...; saper nuotare; saper
applicare le tecniche e gli schemi per un gioco
di squadra...)
Il Collegio Docenti ha fatto propria la seguente griglia che definisce indicazioni per misurare i suddetti
parametri e definire la relativa scala dei punteggi da attribuire.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEGLI OBIETTIVI COGNITIVI
VOTI
1- 2
3
4
5
6
7
8
9
10
DEFINIZIONE DEL GIUDIZIO
Assenza assoluta di contenuti - Rifiuto della prova
Lacune gravissime nelle conoscenze, mancanza di prerequisiti necessari a seguire
indicazioni e a fornire spiegazioni.
Esposizione poco intelligibile; assenza di linguaggio specifico.
Acquisizioni rare e frammentarie, senza connessioni, impossibilità di procedere nelle
applicazioni per gravi errori. Esposizione confusa e frammentaria.
Acquisizione parziale di elementi di conoscenza essenziali. Difficoltà di procedere
nelle applicazioni, con errori frequenti. Esposizione incerta e approssimativa, che
necessita di un intervento continuo dell'insegnante.
Acquisizione degli elementi di conoscenza essenziali. Capacità di procedere nelle
applicazioni con la guida dell’insegnante, pur commettendo errori. Esposizione poco
fluida, con uso limitato del linguaggio specifico, capace però di trasmettere il senso
globale della comunicazione.
Sicura acquisizione degli elementi di conoscenza fondamentali; sufficiente autonomia
applicativa; capacità di stabilire collegamenti e impostare elaborazioni con una guida.
Linguaggio semplice, non sempre specifico, ma chiaro.
Acquisizione completa dei contenuti delle materie di studio e sicura autonomia
applicativa. Capacità di stabilire confronti e collegamenti, pur con qualche
occasionale indicazione da parte dell’insegnante. Linguaggio sempre corretto e per lo
più specifico.
Conoscenza completa ed approfondita delle materie di studio. Capacità di
organizzare autonomamente le conoscenze, stabilendo confronti e collegamenti.
Linguaggio specifico e ampio.
Conoscenza completa degli argomenti di studio, con arricchimenti ed integrazioni
personali. Capacità di organizzare e rielaborare le conoscenze con apporti critici
autonomi. Linguaggio fluido, efficace ed appropriato nell’uso dei lessici specifici
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4. VALUTAZIONE DEGLI OBIETTIVI COGNITIVI
Sulla base della tabelle 1 e la griglia di valutazione degli obiettivi cognitivi, ciascun gruppo disciplinare
esplicita nella sua programmazione il significato del voto e la soglia di sufficienza in relazione agli obiettivi
specifici della materia e del singolo anno di corso. Allega inoltre alla programmazione le griglie di
valutazione per le prove scritte che intende utilizzare e specifica le modalità di valutazione della prova
orale. Percorsi specifici di insegnamento attivati da singoli insegnanti, che in relazione a particolari scelte
metodologiche o peculiarità di gruppi-classe istituiscano prove mirate, vanno documentati nella
programmazione individuale che deve essere accompagnata dalle griglie pertinenti.
Nella prova orale l’insegnante stima la corrispondenza tra la prestazione dello studente e il livello descritto
nella griglia disciplinare, trascrivendo poi il voto sul registro; sull’elaborato della prova scritta indica i livelli
raggiunti.
Le griglie di valutazione sono liberamente consultabili come materiale didattico prodotto dalla scuola e
vanno illustrate agli studenti sia in sede di consiglio di classe sia nella personale attività di insegnamento.
5. VALUTAZIONE DEGLI OBIETTIVI FORMATIVI
Ogni Consiglio di Classe, nell’ambito della programmazione formativa, sceglie alcuni tra i seguenti
obiettivi, tenendo conto della storia e della situazione della classe, oltre che della necessaria
gradualità di acquisizione di comportamenti e modi di essere compiutamente maturi.
Al termine del primo trimestre e nello scrutinio finale i docenti proporranno al coordinatore della
classe la propria valutazione del grado di raggiungimento degli obiettivi formativi da parte di ogni
studente; l’insieme delle valutazioni costituirà un riferimento essenziale per l’assegnazione del voto
di comportamento.
Il grado di raggiungimento degli obiettivi si misura con la seguente scala da 5 a 10:
5-6
7-8
9 - 10
Obiettivo non raggiunto;
Obiettivo sostanzialmente raggiunto (raggiunto in modo accettabile);
Obiettivo pienamente raggiunto;
Tabella 3 OBIETTIVI FORMATIVI
SENSO DI RESPONSABILITA’
1. Osservare le norme di Istituto, in particolare quelle riguardanti il rispetto delle persone e dell’ambiente
scolastico, l’orario e la frequenza della lezioni e assumersi la responsabilità del proprio operato
2. Farsi carico dei compiti che spettano per il miglior funzionamento del gruppo e dell’istituzione cui si
appartiene (es. essere sempre forniti del materiale occorrente, contribuire ad affrontare costruttivamente i
problemi, non cercare di sottrarsi al lavoro e alle prove di verifica).
CAPACITA’ DI RELAZIONE
1. Essere aperti e accoglienti verso gli altri, partecipare, dialogare e cooperare rispettando ogni interlocutore
2. Esprimere l’eventuale disagio e dissenso in modo corretto e costruttivo, accettare in positivo le critiche
IMPEGNO E MOTIVAZIONE
1. Svolgere le attività con puntualità, regolarità e diligenza e, per quanto possibile, estendere e approfondire
gli argomenti proposti
2. Essere attenti, interessati, attivi e propositivi in classe e adoperarsi per superare le difficoltà
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AUTONOMIA
1. Organizzare il lavoro scolastico distribuendolo nel tempo con gradualità e regolarità
2. Eseguire le indicazioni di lavoro in modo autonomo e utilizzare ogni materiale didattico con metodo
efficace
3. Riflettere sul proprio lavoro e sugli esiti per ricavare indicazioni di recupero, facendosi parte attiva nel
proprio percorso di crescita formativa
4. Cogliere il valore formativo della cultura in tutte le sue dimensioni
6. PATTO FORMATIVO INDIVIDUALE
Nei casi più gravi il Consiglio di Classe potrà proporre agli alunni di sottoscrivere un “patto educativo
individuale” ove saranno indicati gli obiettivi formativi specifici da perseguire nel corso dell’anno, da
sottoscrivere da parte dell’alunno e della famiglia (patto formativo individuale).
7. CONFERMA PERIODICA DI VALIDITA’
Nel corso dell’anno scolastico, il Collegio Docenti può eventualmente apportare modifiche alle griglie per la
valutazione degli obiettivi cognitivi e formativi, in base all’esperienza e ad eventuali nuove esigenze.
Lo stesso vale per quanto riguarda eventuali revisioni dei criteri di valutazione degli obiettivi cognitivi per le
prove scritte e orali di ambito disciplinare.
19
8. PIANO PER L’ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
A) ATTIVITÁ CURRICOLARI
OBIETTIVI
1)Definire programmazioni e
curricoli didattici
2) Coinvolgere i genitori e gli
studenti nella gestione degli
obiettivi
ATTIVITÁ’
a) Riunioni di programmazione per materie e per classe;
esaminare proposta di Trimestre(scrutini a
Gennaio)+Pentamestre
Concordare linee comuni di comportamento per la
classe(disciplina-carichi di lavoro-valutazione)
Preparazione e correzione di prove parallele per classe (1/2
all’anno)
Oltre le 40 ore incentivare la programmazione anche
articolata a piccoli gruppi (di materie e di classe) che
affrontino problematiche specifiche nel corso dell’anno
b) Riunioni di verifica dello svolgimento della
programmazione per materia e per classe
a) Riunioni dei coordinatori di classe (inizio e metà anno)
b) Riunioni del Comitato genitori con i rappresentanti eletti
nei C.d.C.
c) inserire un rappresentante dei genitori, da convocare
regolarmente,in ogni commissione consultiva
d) Avvisi – lettere alle famiglie
e) Patto formativo ed educativo individuale
f) Informare i genitori di ogni iniziativa dell’Istituto anche
destinata ai soli studenti
g) Formazione genitori (rapporto genitori/figli)
h) prevedere almeno 3 consigli di classe con la partecipazione
dei genitori rappresentanti
3)Migliorare l’efficacia
dell’insegnamento
e dell'apprendimento
a)
Potenziare la funzionalità dei laboratori di lingue –
informatica – fisica – scienze – tecnica professionale –
Biblioteca.
Programmare in tempo utile le attività di utilizzo dei laboratori
b)
Utilizzare una didattica attiva attraverso la
programmazione di U.D.A. ad inizio a.s. da parte dei C.d.C.
c) elaborazione del portfolio informatizzato di ogni studente a
partire dalle classi prime IeFP
d) formazione nuovi docenti sulle metodologie didattiche e
sugli aspetti organizzativi dell’Istituto(applicazione procedure
qualità)
e) formazione all’utilizzo delle nuove tecnologie
20
4) Riorganizzare l’offerta
formativa sulla base delle
indicazioni ministeriali
a) Formazione dei docenti:
1) Formazione delle competenze relative al’obbligo
scolastico al termine del biennio secondo i dettami
previsti dalla riforma
1) Formazione per aspetti trasversali di base
2) Formazione sugli aspetti professionali: didattica delle
discipline e aspetti metodologici; utilizzo nuove
tecnologie per la didattica
3) Formazione CLIL( insegnamento di una disciplina in
lingua straniera)
4) Informazione ai docenti sulla normativa riguardante i
casi di BES (Bisogni Educativi Speciali)
5) Formazione personale ATA:
aspetti sicurezza e professionali;
a) Attività di informazione sull’offerta formativa del nostro
5) Favorire la discussione e la
valutazione delle esperienze e dei
Istituto tramite supporti cartacei e sito internet d’Istituto.
risultati della gestione del POF di b) Fase di revisione annuale del POF
istituto
Momenti di verifica con personale docente
(F.S.,personale ATA,rappresentanti
genitori,rappresentanti studenti)
c)
6) Garantire la sicurezza e la
salute nell’ambito dell’istituto
Attivazione di una specifica commissione con il compito
di individuare e applicare un sistema interno di
valutazione della qualità del servizio (autovalutazione), da
integrarsi con i sistemi di valutazione esterna e, più in
generale, con le disposizioni normative emanate in
materia.
a) Monitoraggio costante dei fattori di rischio negli ambienti
e nelle varie attività scolastiche
b) Attività di informazione e formazione in materia di
sicurezza e prevenzione.
c) Corsi specifici per la sicurezza nell’ambito del lavoro
d) Simulazioni di evacuazione
e) Attività di formazione della squadra di pronto intervento e
di primo soccorso
f) Attività di formazione sul trattamento dei dati
g) Attività di educazione fisica e sportiva per il personale
B)
21
MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
OBIETTIVI
ATTIVITÁ’
a) Potenziare l’orientamento per gli alunni in uscita dalle
1) Prevenire il disagio e ridurre le scuole primarie, con informazione a docenti e genitori.
cause di insuccesso scolastico
Open Day
b) Riprogettare l’attività di accoglienza e di verifica delle
situazioni in entrata per gli alunni delle classi prime; progetto
vita in comune per gli alunni delle classi prime IFP-ITISe Costr.
Amb. e Terr., incontro con i genitori al termine dell’attività,;
test di Matematica in collaborazione con l’Università di
Bergamo
c) Unità di Apprendimento (UDA) sul metodo di studio per gli
alunni delle classi prime. Per le altre classi: interventi su
gruppi da parte del C.d.c.
d) Attività di sostegno e di rimotivazione per classi o
gruppi di alunni con comportamento critico.
e) Attività di riorientamento ed eventuale predisposizione di
corsi mirati al passaggio ad altri indirizzi o altre scuole
(passerelle) o accompagnamento didattico per inserimento
alunni da altre scuole (con verifica debito finale)
f) Accoglienza per gli alunni stranieri – educazione
all’interculturalità
g) Attività di recupero con corsi extracurricolari (strutturati o
brevi) e presenza di docenti di varie discipline al pomeriggio
per prestare assistenza allo studio o allo svolgimento dei
compiti (tutor d’area, sportelli didattici).
h) Test di Matematica alla fine del biennio per valutare il grado
di preparazione raggiunta in collaborazione con l’Università di
Bergamo
2) Favorire l’integrazione
a) Definizione di percorsi educativi individualizzati condivisi
scolastica degli alunni disabili, per con la famiglia e la scuola di provenienza, supportati dalle
un successivo inserimento nel
informazioni dell’équipe di consulenza territoriale al fine di
sviluppare le potenzialità degli alunni disabili e favorire il
mondo del lavoro
conseguimento del titolo di studio o la definizione di
collocamenti lavorativi concordati con gli enti locali o
provinciali,secondo il protocollo di Istituto
3)Favorire l’orientamento
a) Progetto di approfondimento di aspetti professionali
scolastico e professionale e la
(conferenze di esperti nei vari settori, uscite didattiche, visite a
conoscenza del mondo del lavoro cantieri ed attività produttive).
b) condivisione attività di orientamento su tutto l’arco del
percorso scolastico
c) Attività di alternanza scuola/lavoro per gli alunni delle classi
3e e 4e LSPP ; 3e e 4e ITG; 3e e 4e Liceo; 3e, 4 e , 5e IPIA
e) Svolgere incontri di formazione con esperti del mondo del
lavoro
22
OBIETTIVI
4) Arricchire le proposte
curricolari con progetti integrati o
aggiuntivi, per una più completa
formazione culturale e uno
stimolo al protagonismo degli
alunni.
5) Aiutare gli alunni a compiere
scelte coscienti e responsabili e a
formarsi una cultura della
sicurezza per tutelare la salute e il
benessere personale fisico e
psichico
ATTIVITÁ’
a) Attività integrate tra discipline per realizzare progetti
pluridisciplinari anche tra indirizzi diversi
b) Progetto Lingua straniera:
- Certificazione esterna
- Potenziare l’intervento dei docenti di madrelingua
- Attività lavorativa all’estero nel periodo estivo
- Stage linguistici e scambi culturali
- Carta europea dello studente
c) Continuazione dell’insegnamento di matematica al 5° anno
geometri
d) percorso triennale di spagnolo, tedesco, francese con
certificazione finale a partire dalle classi prime in orario
scolastico (ultime ore di lezione) con compartecipazione della
spesa da parte delle famiglie
e) potenziare l’uso delle nuove tecnologie in tutte le classi e in
tutti gli indirizzi; corsi interni per il conseguimento della
patente ECDL
f) Conoscenza e valorizzazione degli aspetti culturali, antropici
e ambientali del territorio.
g) apertura pomeridiana dell’Istituto per attività creative degli
studenti ( giornalino, chitarra, teatro, pittura, corsi di lingue…)
-corso per patentino ciclomotori e scacchi
h) valorizzazione dell’educazione motoria:
-attività di nuoto per le classi del biennio
-centro scolastico sportivo
-partecipazione ai campionati studenteschi
i) Progetti di approfondimento di aspetti culturali
(partecipazione a concorsi, Olimpiadi di matematica, iniziative
Comunità Europea, teatro, mostre) e visite di istruzione.
Attività di “gemellaggio” con altre scuole
l) Progetto PLS
m) Fornire elementi di base di diritto/economia nelle classi
quarte del Liceo Scientiico
a) Educare gli alunni(anzitutto con l’esempio) al rispetto delle
regole e alla responsabilità.
Attenzione e vigilanza costante
-formazione rappresentanti di classe e di Istituto
-valorizzazione del ruolo dei rappresentanti di classe
-assistenza alle assemblee delle classi prime (obbligatoria nel
primo trimestre)
b) progetto di prevenzione dalle dipendenze (fumo, alcool,
droghe) - vigilanza per prevenzione uso sostanze
c) progetto di educazione all'affettività e alla sessualità (classi
seconde)
d) progetto di educazione stradale e alla cultura della sicurezza
e) progetto di prevenzione ed educazione alimentare e/o
sanitaria (a domanda)
f) progetto di primo soccorso
23
OBIETTIVI
6) Realizzare un rapporto
costruttivo e organico con il
contesto ambientale e con le
istituzioni e associazioni sul
territorio
24
ATTIVITÁ’
g) educazione ai valori del rispetto e dell’attenzione agli altri e
alla solidarietà (aiuto ai compagni e ai bisogni sul territorio).
Crediti, premi e riconoscimenti per attività di volontariato
anche a favore della scuola
h) Progetto raccolta differenziata ed educazione ambientale in
collaborazione con gli enti locali
i) disponibilità dello psicologo per colloqui riservati a richiesta
degli alunni (sportello alunni)
a) costituzione del comitato tecnico/scientifico come previsto
dalla riforma degli istituti tecnici
b)
Progetti orientamento medie, prevenzione disagio
giovanile, rapporto con le associazioni volontariato, scoperta e
valorizzazione del territorio in collaborazione con gli istituti
comprensivi, le istituzioni e le associazioni educative sul
territorio.
c) Progetti di sviluppo della cultura professionale e della
sicurezza e di orientamento scolastico e professionale in
collaborazione con l’Università, le Associazioni di categoria
professionali e i genitori
d) Progetto tirocini aziendali in collaborazione con le Aziende
e gli studi professionali e le Associazioni di categoria
e) Attività di educazione e formazione per il personale ATA,
per i genitori e per adulti, gestiti direttamente dall’Istituto in
funzione delle esigenze formative del territorio.
9. Protocollo per l’accoglienza degli alunni stranieri
Il protocollo d’accoglienza è un documento, deliberato dal Collegio, che definisce le linee condivise da seguire
per l’inserimento degli alunni stranieri. In particolare:
• Prevede l’ istituzione di una Commissione di accoglienza
• Contiene criteri ed indicazioni relative alla procedura di iscrizione ed inserimento degli studenti
stranieri nelle classi
• Definisce le fasi e le modalità dell’ accoglienza a scuola, definendo compiti e ruoli degli operatori
scolastici e di coloro che partecipano a tale processo
• Propone modalità di intervento per l’apprendimento della lingua italiana
• Individua i criteri per la costruzione di percorsi personalizzati e per la relativa valutazione
Il protocollo si definisce dunque come uno strumento di lavoro di cui la scuola si dota e che può essere
modificato e ridefinito ogni anno sulla base di nuovi bisogni .
La commissione accoglienza
La Commissione accoglienza è formata da:
• Dirigente scolastico
• Docente referente per gli alunni stranieri e da due docenti ( auspicabile la presenza di un docente di
lingua straniera)
E’ compito del Collegio individuare ogni anno il referente per gli stranieri e stabilire il monte ore a disposizione
per tale attività
La Commissione accoglienza è aperta alla collaborazione di studenti stranieri della stessa nazionalità, che
possono assistere il nuovo compagno nel percorso di inserimento
La Commissione ha compiti consultivi, gestionali e progettuali. In particolare:
• Segue le varie fasi di inserimento degli alunni stranieri di recente immigrazione a partire dal
momento dell’iscrizione a scuola
• In collaborazione con i Consigli di Classe predispone percorsi di sostegno per l’apprendimento
dell’Italiano L2 e li monitora
• Individua materiali adatti all’apprendimento dell’Italiano e , se possibile,di supporto alle discipline
• Propone progetti di educazione interculturale
• Mantiene contatti con le agenzie del territorio che si occupano di immigrazione e scuola
Ogni membro della Commissione incaricato di portare avanti i propri specifici obiettivi, stabiliti dalla
Commissione stessa.
----------Per comodità di lettura , si individuano come segue gli ambiti di intervento su cui opera il protocollo di
accoglienza. Ciascuno dei quali prevede l’attivazione di soggetti e di procedure specifici.
Iscrizione
Prima accoglienza
Designazione della classe e primo inserimento
Percorsi personalizzati di sostegno nell’apprendimento
Valutazione
Compiti del Collegio
Secondo l art4 del DPR 394/99
a- delibera l’iscrizione ( i criteri d’iscrizione?) ad una classe diversa da quella di corrispondente età
anagrafica
b- propone la ripartizione degli alunni stranieri nelle classi
c- definisce il necessario adattamento dei programmi di insegnamento
25
d- formula proposte in ordine ai criteri e alle modalità per la comunicazione tra scuola e le famiglie degli
alunni stranieri
Utilizzo dei mediatori
a- per colloqui con la famiglia
b- per accoglienza degli alunni stranieri neo arrivati e delle loro famiglie
c- mediazione nei confronti degli insegnanti
d- interpretariato e traduzione
9. REGOLAMENTO D'ISTITUTO
TITOLO I
ART. l – GLI ORGANI COLLEGIALI E LA LORO FUNZIONE NELL’AMBITO DELL’AUTONOMIA SCOLASTICA
Gli organi collegiali della scuola sono costituiti dal Collegio dei Docenti, dal Consiglio di Istituto, dai Consigli di classe e da tutte le
relative articolazioni degli stessi. Si rimanda alla normativa vigente, per una analitica descrizione delle funzioni dei diversi organi di
gestione della scuola:
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D.Lgs. 297 del 16/04/1994 – Testo Unico
Legge sull’autonomia (art. 21 legge 15 marzo 1997 n. 59)
Regolamento sull’autonomia (D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275)
Statuto delle Studentesse e degli Studenti (D.P.R. n. 249 del 24/06/98 e D.P.R. n. 235 del 21 novembre
2007)
In termini generali la funzione del Consiglio di Istituto è di definire gli indirizzi amministrativi, organizzativi e strategici generali della
scuola, deliberando la carta dei servizi, i regolamenti, il Piano dell’offerta formativa, il programma annuale, il conto consuntivo, la
gestione del patrimonio e delle risorse.
ll Dirigente scolastico rappresenta l’istituzione scolastica ed ha la funzione, insieme con la Giunta esecutiva, di
avanzare le proposte da discutere in Consiglio di Istituto e di procedere all’attuazione delle delibere.
Al Collegio dei Docenti spetta l’elaborazione di tutte le proposte che riguardano gli aspetti didattici e il Piano
dell’offerta formativa. Esso si articola, per le specifiche funzioni, per indirizzo e per dipartimenti disciplinari.
ART. 2 - ELEZIONE DEL PRESIDENTE E DEL VICE-PRESIDENTE DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO
Nella prima seduta, il Consiglio è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge tra i rappresentanti dei genitori
membri del consiglio stesso, il proprio Presidente.
L'elezione ha luogo a scrutinio segreto; sono candidati tutti i rappresentanti dei genitori membri del
Consiglio.
E' considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti dei componenti il
Consiglio.
Qualora non si raggiunga la maggioranza nella prima votazione, il Presidente é eletto in una seconda
votazione a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano presenti alla seduta almeno la metà più uno
dei componenti in carica; a parità di voti si procede al ballottaggio.
Il Consiglio elegge anche un Vice-Presidente, da votarsi tra i rappresentanti dei genitori componenti il
Consiglio stesso secondo le modalità previste per l'elezione del Presidente.
I membri del Consiglio di Istituto decadono dopo tre assenze non giustificate.
ART. 3 - NOMINA DEL SEGRETARIO
Le funzioni di Segretario del Consiglio di Istituto sono affidate dal Presidente ad un membro del Consiglio
stesso, scelto tra i membri docenti, secondo un criterio stabilito all'inizio di ogni anno scolastico.
Il segretario effettuerà la stesura del verbale e delle delibere con la collaborazione del Direttore dei servizi
generali amministrativi, che ne curerà l’affissione all’albo e la pubblicazione sul sito internet dell’Istituto.
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ART. 4 - ELEZIONE DELLA GIUNTA ESECUTIVA
Il Consiglio di Istituto elegge, a maggioranza assoluta dei votanti, una Giunta Esecutiva composta da un
docente, un non docente, un genitore ed uno studente.
Della Giunta Esecutiva fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede, ed il Direttore dei servizi
generali e amministrativi che funge da segretario.
ART. 5 – GESTIONE AMMINISTRATIVO CONTABILE
In base al nuovo regolamento sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche (D.M. 1
Febbraio 2001 n. 44), il Dirigente Scolastico ogni anno predispone il programma annuale e la relativa relazione
per l’anno successivo, che la giunta entro il 31 ottobre proporrà al Consiglio di Istituto. Il programma dovrà
essere approvato dallo stesso Consiglio previo il parere di regolarità amministrativa del Collegio dei Revisori
dei Conti, entro il 15 Dicembre.
Il Consiglio di Istituto effettuerà, entro il 30 giugno, una verifica sullo stato di attuazione del programma, che
potrà essere eventualmente modificato entro il 30 novembre dell’anno interessato.
Il conto consuntivo dell’anno precedente dovrà essere deliberato dal Consiglio di Istituto entro il 30 Aprile.
ART. 6 – CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO
Il Consiglio di Istituto è convocato dal Presidente di propria iniziativa, su richiesta del Presidente della Giunta
Esecutiva o su richiesta scritta e motivata di almeno 8 consiglieri.
La convocazione deve avvenire per iscritto, con almeno 5 giorni di preavviso. In seduta straordinaria il Consiglio
di Istituto viene convocato con 2 giorni di preavviso. La lettera di convocazione, ordinaria o straordinaria, deve
contenere l’ordine del giorno della seduta e deve essere affissa all’albo a cura del Direttore dei S.G.A..
ART. 7 - ORDINE DEL GIORNO
L'ordine del giorno viene predisposto di norma dalla Giunta Esecutiva.
Il Presidente del Consiglio di Istituto, sentita la Giunta Esecutiva, inserirà nell'ordine del giorno qualsiasi
argomento venga proposto da un membro del Consiglio stesso, salvo motivato rifiuto della Giunta Esecutiva.
ART. 8 - DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO
Il Consiglio di Istituto è validamente costituito quando siano presenti almeno la metà più uno dei
membri.
Esso delibera a maggioranza dei presenti con voto palese; il voto è segreto per l'elezione del Presidente del
Consiglio stesso e dei componenti la Giunta Esecutiva, in ogni altro caso previsto dalla legge e quando sia
richiesto da almeno 1/3 dei membri del Consiglio di Istituto presenti.
ART. 9 - PUBBLICITA’ DEGLI ATTI E DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO
La pubblicità dei lavori del Consiglio di Istituto avviene depositando gli atti ed il verbale nell’ufficio di
segreteria ed affiggendo all'albo e pubblicando sul sito internet le delibere entro 8 giorni dalla relativa seduta.
Non sono tuttavia soggetti a pubblicazione atti o delibere concernenti singole persone, salvo contraria
richiesta dell'interessato.
Alle sedute del Consiglio di Istituto possono assistere gli elettori delle componenti rappresentate nel Consiglio
stesso.
L'ammissione è disposta dal Presidente previo accertamento della sussistenza del titolo di elettore,
compatibilmente con la capienza ed idoneità dei locali disponibili.
Qualora il comportamento del pubblico non consenta l'ordinato svolgimento dei lavori o la libertà di
discussione, il Presidente dispone la sospensione della seduta e la sua ulteriore prosecuzione in forma non
pubblica.
ART. 10 – CONSIGLI DI CLASSE.
I Consigli di classe vengono convocati in relazione alla programmazione annuale e si svolgono in una prima
fase riservata ai soli docenti e in una seconda che prevede la partecipazione anche di tutti i genitori e gli
alunni della classe. Nel primo Consiglio di classe dell’anno i docenti predispongono la programmazione degli
obiettivi cognitivi e formativi della classe e le attività previste nell’anno e le illustrano ai genitori ed agli
studenti. La stesura finale della programmazione, che dovrà tenere conto per gli aspetti educativi e
organizzativi delle osservazioni emerse dal dibattito con i genitori e gli studenti, verrà consegnata in copia ai
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rappresentanti di classe di genitori e studenti. In caso di necessità il Dirigente Scolastico e le singole
componenti scolastiche possono richiedere la convocazione di Consigli di classe straordinari.
ART. 11 - ASSEMBLEE STUDENTESCHE
Gli studenti hanno diritto di riunirsi in assemblea secondo le modalità previste dagli artt. 12 e 13 del Testo
Unico della scuola n° 297 del 16/04/1994. Le assemblee possono essere di classe o di istituto.
E' consentito lo svolgimento di una assemblea di istituto ed una di classe al mese, nel limite massimo, la
prima, delle ore di lezione di una giornata e, la seconda, di due ore. Le ore possono essere fruite anche
accorpando ore di vari mesi, previo accordo con il Dirigente Scolastico.
Nelle classi prime, almeno per il 1° trimestre, il coordinatore seguirà gli alunni nella fase di preparazione e di
gestione delle assemblee di classe.
Le assemblee di classe sono richieste dai rappresentanti degli studenti con domanda scritta al Coordinatore
con almeno due giorni di anticipo indicando la data, l'ora e l'ordine del giorno.
L’assemblea di Istituto è convocata su richiesta della maggioranza del comitato studentesco o su richiesta del
10% degli studenti di ogni singolo indirizzo. E’ consentito lo svolgimento di assemblee per indirizzo. La
domanda deve essere presentata al Dirigente Scolastico con almeno cinque giorni di anticipo indicando la
data, l'ora e l'ordine del giorno.
A richiesta degli studenti, le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo svolgimento di
attività di ricerca, di seminario e per lavori di gruppo. Non possono aver luogo assemblee nel mese conclusivo
delle lezioni.
Lo svolgimento delle assemblee dovrà avvenire per gruppi distinti in diverse zone dell’Istituto, per rispettare
le esigenze di sicurezza. Nelle assemblee dovranno essere rispettate le norme di igiene, sicurezza e di ordine
normalmente previste.
Prima di iniziare l’assemblea gli alunni si riuniranno nella propria aula dove il docente in servizio effettuerà
l’appello.
Gli studenti dovranno elaborare un regolamento delle assemblee di Istituto e una “Carta del rappresentante
di classe”
deliberati anche dal Consiglio di Istituto.
Alle assemblee di classe o di istituto possono assistere oltre al Preside od un suo delegato, gli insegnanti che lo
desiderino. I docenti in servizio sono tenuti ad effettuare la sorveglianza, disponendosi nei pressi dei locali
dove vengono svolte le assemblee, intervenendo ove necessario per garantire la disciplina e la sicurezza degli
intervenuti, richiedendo eventualmente anche l’intervento del Dirigente Scolastico.
ART. 12 – COMITATO GENITORI E COMITATO STUDENTESCO
I genitori e gli studenti rappresentanti di classe possono costituire rispettivamente un Comitato genitori e un
Comitato studentesco, con le modalità che autonomamente potranno decidere. Le loro funzioni
riguarderanno lo svolgimento di iniziative e la presentazione di proposte utili a migliorare la qualità del
servizio scolastico e, più in generale, a favorire la più ampia collaborazione e relazione tra Scuola e Famiglia.
ART. 13 – VALUTAZIONE DELLA QUALITA’ DEL SERVIZIO.
Considerata l’importanza di tenere sotto controllo le dinamiche organizzative e didattiche della istituzione
scolastica, viene istituita una commissione apposita per la valutazione della qualità del servizio.
TITOLO II
MANCANZE DISCIPLINARI E SANZIONI
ART. 14 – PRINCIPI GENERALI
(D.P.R. 249/98, integrato dal D.P.R. n° 235 del 21/11/2007, art.4 commi 2 e 5)
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e
al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica nonché al recupero dello studente
attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica. Essi sono
regolati in riferimento allo Statuto degli Studenti
La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza
essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al
comportamento può' influire sulla valutazione del profitto.
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In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di
opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.
Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare e ispirate al principio
di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto
della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da
esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della
comunità scolastica.
ART. 15 – MANCANZE DISCIPLINARI E RELATIVE SANZIONI
I comportamenti che configurano mancanze disciplinari devono far riferimento ai doveri di seguito elencati(
art. 3 DPR 249/1998)
1) gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di
studio
2) Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Capo di Istituto, dei docenti, del personale tutto della
scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per sé stessi
3) nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un
comportamento corretto e corente con i principi elencati nell’articolo 1 dello Statuto delle Studentesse e degli
studenti
4) Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei
singoli istituti
5) Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a
comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola, fatto salvo
l’obbligo di risarcimento del danno.
6) Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come
importante fattore di qualità della vita della scuola
a) In violazione ai doveri sopra elencati il Consiglio di classe può adottare le seguenti sanzioni, in ordine di
priorità:
1) Periodo temporale, al di fuori dell’orario scolastico, messo a disposizione dallo studente per finalità
educative (aiuto ai compagni in difficoltà, lavoro didattico aggiuntivo…).
2) Periodo temporale, all’interno dell’orario scolastico, da utilizzare in lavoro utile per l’Istituto regolato da un
progetto indicante le ore da svolgere e i compiti assegnati con l’assistenza di un docente o del personale
tecnico incaricato
3) Sospensione dalle lezioni per un periodo da 1 a 15 giorni motivata dalla gravità delle azioni commesse,
tenuto conto anche di eventuali reiterazioni di comportamenti scorretti già sanzionati in precedenza
b) Sanzioni che comportano un allontanamento dalla comunità scolastica superiore a 15 giorni adottate dal
Consiglio di Istituto quando ricorrano due condizioni, entrambe necessarie:
1) devono essere stati commessi reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana (violenza privata,
minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale..), oppure deve esservi una concreta situazione di
pericolo per l’incolumità delle persone (ad es. incendio o allagamento)
2) il fatto commesso deve essere di tale gravità da richiedere una deroga al limite dell’allontanamento fino a
15 giorni previsto dal comma 7 art. 4 dello Statuto delle Studentesse e degli studenti e, in tal caso
l’allontanamento deve essere adeguato alla gravità dell’azione commessa
Nel caso in cui si verifichino le condizioni sopra elencate aggravate dai casi di recidiva, di atti violenza grave, o
comunque connotati da una particolare gravità per cui non siano attuabili interventi per un reinserimento
responsabile dello studente nella comunità durante l’anno scolastico, la sanzione è costituta
dall’allontanamento dalla comunità scolastica con l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammisione
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all’esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine
dell’anno scolastico
L'organo competente per l'irrogazione della sanzione ha la possibilità di decidere:
a. una sanzione inferiore a quella prevista nell'articolo precedente, tenendo conto di eventuali
attenuanti o del ravvedimento dello studente;
b. l'obbligo per lo studente di frequentare le lezioni, anche in caso di sospensione, sia per motivi sociali
che formativi;
la sospensione della sanzione, rinviandone l'applicazione nel tempo, anche perché essa abbia come effetto
utile, dal punto di vista formativo o della sicurezza, quello di escludere la partecipazione dello studente da
particolari attività scolastiche
ART. 16 ORGANI COMPETENTI AD IRROGARE LE SANZIONI
1) Le sanzioni e i provvedimenti che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo
inferiore a 15 giorni sono adottate dal Consiglio di classe riunito in tutte le sue componenti, ivi compresi
pertanto gli studenti e i genitori, fatto salvo il dovere di astensione (es. qualora faccia parte dell’organo lo
studente sanzionato o il genitore di questi) (art. 5 D. Lgs. 297/1994)
2) Le sanzioni che comportano un allontanamento dalla comunità scolastica superiore a 15 giorni, ivi
compreso l’allontanamento fino al termine delle lezioni o l’esclusione dallo scrutinio finale o la non
ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi, sono sempre adottate dal Consiglio d’Istituto
ART.17- PROCEDIMENTO PER IRROGARE LE SANZIONI DISCIPLINARI
1) Convocazione da parte del Dirigente Scolastico delle parti interessate e ascolto delle rispettive posizioni per
garantire il diritto personale di esporre le proprie ragioni; ascolto delle parti interessate ed eventuale
tentativo di chiarire ogni possibile malinteso al fine di arrivare ad una conciliazione che eviti l’applicazione
della sanzione
2) Archiviazione del provvedimento disciplinare senza irrogazione della sanzione
3) Nel caso in cui il tentativo fallisca, oppure la gravità della mancanza è tale da non poter attuare alcuna
conciliazione, convocazione dell’organo collegiale competente deputato ad irrogare la sanzione
4) Comunicazione per iscritto del provvedimento adottato allo studente e ai genitori
(D.P.R. 249/98, integrato dal D.P.R. n° 235 del 21/11/2007, art.4 commi 8 e 11)
Nei periodi di allontanamento deve essre previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e
con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.
Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione
d'esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
ART. 18 – IMPUGNAZIONI
(D.P.R. 249/98, integrato dal D.P.R. n° 235 del 21/11/2007, art.5 comma 2)
Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni
dalla comunicazione della loro irrogazione, all’apposito organo di garanzia interno alla scuola di cui al
successivo articolo, che decide entro 10 giorni.
Lo stesso organo di garanzia decide su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque
vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all’interno della suola in merito all’applicazione del
regolamento di disciplina.
Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via definitiva entro 30
giorni sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse,
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contro le violazioni dello Statuto degli studenti, previo parere vincolante di uno specifico organo di garanzia
regionale.
ART. 19 – ORGANO DI GARANZIA
E' costituito all'interno dell'Istituto scolastico un Organo di garanzia col compito di decidere in merito ai ricorsi
di cui all'articolo precedente, e sui conflitti che sorgono sull'applicazione dello Statuto degli studenti e del
Regolamento d'Istituto.
L'organo di garanzia ha ampia facoltà di approfondimento del caso che deve affrontare.
Lo studente e, qualora ne facciano richiesta, i suoi genitori hanno diritto di essere ascoltati dall'organo di
garanzia.
L'organo di garanzia è formato da:
a. il D.S. che lo presiede;
b. un docente designato dal Consiglio di istituto;
c. un genitore, designato dal Consiglio di Istituto
d. uno studente, designato dal Cosiglio di Istituto
Quando l'organo di garanzia deve giudicare su una questione che coinvolge un suo componente, lo stesso
viene sostituito dal secondo nella lista degli eletti o dei designati.
L'Organo di garanzia viene rinnovato di norma insieme al Consiglio di Istituto.
Verrà tempestivamente surrogato il componente che si dimetta o cessi di svolgere la propria funzione
all'interno dell'Istituto.
TITOLO III
VISITE DI ISTRUZIONE
ART. 20 – FINALITA’
Le visite di istruzione sono finalizzate al conseguimento degli obiettivi cognitivi e formativi, previsti dalla
programmazione di classe e di materia.
La meta della gita deve essere scelta dai docenti in coerenza con gli obiettivi previsti dalla programmazione di
classe e sentito il parere degli studenti interessati. La proposta viene assunta dal Consiglio di classe entro i
termini stabiliti dal Dirigente Scolastico, valutate anche le garanzie del comportamento degli alunni. Ogni
Consiglio di classe, all’atto della delibera, indicherà le finalità del viaggio e specificherà la ricaduta didattica
all’interno delle diverse discipline.
ART. 21 – ORGANIZZAZIONE
I docenti accompagnatori si atterranno alle disposizioni del Coordinatore della visita, nominato dal Dirigente
Scolastico, per quanto riguarda il coordinamento delle attività della visita di istruzione. Tutti i docenti
accompagnatori, in collaborazione con i docenti delle materie specifiche, si dovranno documentare sulla meta
della gita e sugli aspetti organizzativi di questa (prenotazione eventuali musei, visite guidate) e prepareranno
adeguatamente gli alunni distribuendo, nei limiti delle possibilità, opportuno materiale documentario e
svolgendo con gli alunni ricerche individuali o di gruppo sugli aspetti storici, artistici, ambientali, letterari, ecc.,
tenendo presenti gli specifici interessi di indirizzo.
La preparazione didattica delle visite di istruzione, la disponibilità degli accompagnatori, l’autorizzazione dei
genitori e il pagamento delle quote devono essere acquisite per tempo. All’atto della prenotazione della
visita gli alunni verseranno un congruo anticipo, fissato dalla Dirigenza Scolastica. Gli studenti che dichiarano
la propria adesione definitiva alla visita di istruzione sono ugualmente tenuti a pagare la quota stabilita se
recedono all’ultimo minuto, salvo i casi di impedimento grave, contemplato dall’apposita assicurazione.
La restituzione delle quote pagate dagli studenti che, per gravi motivi, non potranno partecipare alla visita
d’istruzione, avverrà, in linea di massima, solo per quanto riguarda le spese individuali (albergo) e non per
quelle collettive (pullman, guide), salvo quanto disporrà l’assicurazione stipulata con l’agenzia di viaggio.
Tutti gli aspetti amministrativi verranno curati dalla segreteria.
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I nomi dei docenti accompagnatori devono essere individuati tra i docenti appartenenti al Consiglio di classe
della classe frequentata dagli allievi partecipanti al viaggio. Il numero degli accompagnatori dovrà prevedersi
in base alla normativa vigente. Ogni docente può accompagnare una sola classe. Per ogni gita il Consiglio di
classe deve indicare almeno un docente accompagnatore supplente, per ogni evenienza.
Alle uscite didattiche e viaggi di istruzione non è ammessa la partecipazione di persone diverse da studenti e
accompagnatori.
Per le visite di istruzione è fissato un limite di spesa per ciascun alunno pari ad euro 300.
ART. 22 – METE E DURATA
Le visite di istruzione all'estero sono previste solo per le classi quarte e quinte;
Per queste classi le visite possono avere una durata fino a 5 giorni. Le classi terze possono effettuare viaggi
fino a 4 giorni in regioni italiane. Per le classi del biennio sono previste uscite didattiche per 2 giorni anche
consecutivi.
ART. 23 – PARTECIPAZIONE
Alla gita deve partecipare almeno il 66% della classe. I Consigli di classe potranno deliberare di escludere dalla
visita di istruzione gli alunni che non diano garanzia di un corretto comportamento.
ART. 24 – SVOLGIMENTO
Sono proibiti gli spostamenti notturni ad eccezione degli spostamenti in treno e per nave.
Per ciascun viaggio d'istruzione viene predisposta una programmazione con l'indicazione degli itinerari da
seguire giorno per giorno. Chi aderisce alla visita d'istruzione accetta il programma in tutte le sue parti
comprese le visite ai musei o ad altri luoghi previsti; ogni variazione del programma sarà concordata dai
docenti accompagnatori. I luoghi e gli orari degli appuntamenti dovranno essere attentamente rispettati.
ART. 25 – COMPORTAMENTO
Tutti gli studenti dovranno rispettare e non danneggiare le persone, le cose e gli ambienti con cui verranno in
contatto, prendendo atto e rispettando le usanze e le norme vigenti del luogo
In particolare sono vietati i seguenti comportamenti:
uso di sostanze proibite o di superalcolici;
uso degli alcolici;
fare schiamazzi o uscire ed entrare nelle camere altrui fuori dall'orario consentito o recare disturbo in
qualsiasi modo agli altri ospiti dell'albergo;
assumere atteggiamenti o compiere atti pericolosi a sé e agli altri;
appartarsi o sottrarsi al controllo degli accompagnatori in camera o fuori ;
staccarsi dal gruppo o uscire dall'albergo da soli o senza permesso;
mancare di puntualità ripetutamente;
mancare di partecipazione al programma culturale della visita di istruzione.
ART. 26 – VALUTAZIONE
Al rientro della visita d'istruzione i docenti dovranno presentare una relazione sull'andamento della visita,
segnalando tutti gli episodi rilevanti.
ART. 27 – SANZIONI DISCIPLINARI
Per un comportamento non accettabile sono previste le seguenti sanzioni:
a) rientro anticipato dalla visita di istruzione di tutto il gruppo;
b) provvedimento disciplinare valutato in relazione alla gravità del comportamento dal Consiglio di classe
competente.
c) esclusione dalla visita l'anno successivo.
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TITOLO IV
NORME RELATIVE AL FUNZIONAMENTO INTERNO DELL'ISTITUTO
ART. 28 - CRITERI RELATIVI ALLA FORMAZIONE DELLE CLASSI
Prima dell’inizio del periodo di iscrizione dei nuovi alunni, il Consiglio di Istituto procederà ad indicare i criteri
relativi alla formazione delle classi, tenendo presenti le indicazioni del Collegio Docenti e la necessità di
evitare ogni forma di discriminazione degli alunni.
ART. 29 - INGRESSO ALUNNI
Gli studenti che, per motivi legati all'orario dei trasporti, giungono a scuola in anticipo rispetto all'inizio delle
lezioni, sono ammessi nell'atrio dell'istituto alcuni minuti prima dell’inizio delle lezioni in relazione alla
disponibilità del personale ATA.
L'ingresso nelle aule avviene per tutti a partire dalle ore 8,00. Al suono della prima campana (5 minuti prima
dell’inizio delle lezioni) i docenti si recano in classe; le lezioni hanno inizio al suono della 2^ campanella.
ART. 30 - USCITE DEGLI ALUNNI DALLE AULE
I Docenti possono autorizzare gli alunni ad uscire dalle aule per recarsi ai servizi igienici, uno alla volta,
evitando le ore contigue all’entrata e all'intervallo. Non si permetta agli alunni di portare cibi o bevande in
classe e meno ancora nei laboratori.
Il personale ausiliario si disporrà nei corridoi per garantire un migliore controllo ed essere disponibile a
soddisfare eventuali esigenze dei docenti o a prendere in consegna la classe in caso di una loro assenza
temporanea.
Il personale ausiliario è tenuto ad intervenire in ogni situazione di necessità o di scorretto comportamento
degli alunni, segnalando alla Presidenza le situazioni gravi o ripetute.
ART. 31 - INTERVALLO DELLE LEZIONI - REFEZIONE
I Docenti in servizio alla terza ora, ovvero come stabilito dall’orario di assistenza, sono tenuti, durante
l'intervallo, a vigilare sul comportamento degli alunni nel corridoio, e nelle aule sul piano in cui stanno
prestando servizio, in maniera da garantire un ordinato svolgimento dell’intervallo, intervenendo in caso di
comportamenti scorretti o di schiamazzi.
Il rientro nell’aula sia degli alunni che dei docenti al termine dell’intervallo deve essere tempestiva.
I docenti delle prime ore si accorderanno per organizzare la raccolta delle prenotazioni dei panini da parte di
un solo alunno incaricato. A tale alunno sarà permesso di portare al bar il foglietto e di ritornare a tempo
debito a ritirare i panini richiesti, controllando che si allontani dall’aula solo per il tempo strettamente
indispensabile.
Agli alunni non è ammesso per nessun motivo l’accesso al bar in orario di lezione. È permesso al termine di
educazione fisica o di altre situazioni particolari (verifiche, incontri….) ma solo quando gli alunni non hanno
potuto effettuare l’intervallo.
ART. 32 - VIGILANZA SUGLI ALUNNI DURANTE GLI SPOSTAMENTI INTERNI E ALL'USCITA
I Docenti devono accompagnare e controllare gli alunni durante gli spostamenti interni (dalle aule ai
laboratori e alla palestra, da un'aula all'altra per gli sdoppiamenti di lingua o per i gruppi di livello), in modo
tale che ogni classe si sposti all'interno della scuola con ordine. Gli alunni non devono correre per i corridoi e
per le scale.
Gli alunni non sono ammessi nella sala Docenti.
ART. 33 - ASSENZE, RITARDI, USCITA ANTICIPATA DEGLI STUDENTI - GIUSTIFICAZIONI
La presenza degli alunni alle lezioni e a tutte le altre attività che vengono svolte nel contesto della
programmazione scolastica è obbligatoria.
I Docenti impegnati alla 1^ ora di lezione devono provvedere a giustificare le assenze o i ritardi degli alunni. Si
ammettono alle lezioni gli alunni assentatisi nei giorni precedenti soltanto se provvisti della regolare
giustificazione sul libretto. E' necessario assicurarsi che la giustifica sia stata firmata dallo stesso genitore che
ha provveduto ad apporre la propria firma sul frontespizio del libretto. Gli alunni sprovvisti della regolare
giustificazione saranno sollecitati a portarla il giorno successivo e i loro nomi annotati sul registro di classe. Gli
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alunni che non provvederanno a giustificare neanche nel secondo giorno saranno segnalati alla Presidenza. Se
le assenze saranno ripetute o strategiche saranno informati, tempestivamente, i genitori. Le assenze per un
periodo superiore a 5 giorni vanno giustificate al Preside con comunicazione scritta.
La richiesta di uscita anticipata va presentata almeno un giorno prima.
Gli alunni maggiorenni potranno giustificare direttamente le assenze: ogni 5 assenze dovranno però fare
controfirmare anche i genitori, per conoscenza.
I coordinatori di classe sono tenuti a segnalare al Preside eventuali casi di assenza o ritardi ripetuti.
I Docenti in servizio sono tenuti ad annotare sul registro di classe i nominativi degli alunni autorizzati ad
entrare in ritardo o ad uscire anticipatamente e l'ora di ammissione o di uscita.
ART. 34 - NORME DI ORDINE E DI CONVIVENZA
Le aule, i corridoi e i bagni non devono essere sporcati con rifiuti o altro. l materiali didattici, le attrezzature e
gli arredi devono essere salvaguardati. Chiunque ne causi il deterioramento sarà tenuto a rifondere i danni,
senza pregiudizio per eventuali sanzioni disciplinari.
Il personale docente e ausiliario è tenuto a vigilare sul rispetto degli arredi e delle attrezzature didattiche,
segnalando tempestivamente al Preside (o collaboratori) o al personale ausiliario il nome dell'alunno che
abbia danneggiato in qualsiasi modo il materiale scolastico perché siano adottate le relative sanzioni.
Il divieto di fumare deve essere rispettato rigorosamente in tutti gli ambienti della Scuola, anche nei bagni. Il
personale docente e ausiliario dovrà attivarsi per richiamare gli alunni che non rispettino tale divieto,
redigendo apposito verbale, come previsto dalla legge 584/75 e della Direttiva P.C. 14/12/1995.
Agli studenti è concesso il permesso di fumare solo all'intervallo e solo in tre aree esterne debitamente
delimitate:
• Ingresso piano terra da via Romacolo
• Ingresso Bar
• Ingresso superiore da via Ronco
E agli stessi è vietata la sosta al di fuori di dette aree
Il modo di vestire e di comportarsi in Istituto sarà improntato alla sobrietà, al buon gusto e al rispetto delle
convenzioni sociali e della sensibilità altrui.
Non è consentito né al personale, né agli alunni l’uso dei telefoni cellulari e dei dispositivi elettronici che
ostacolino il regolare svolgimento delle lezioni. Per evitare abusi è necessario che qualunque dispositivo sia
spento e riposto nella cartellao, se disponibile nell’armadietto. Nel caso si riscontri l’inosservanza di tale
norma il docente ritirerà il dispositivo facendolo depositare negli uffici; sarà cura del docente avvisare del
fatto la famiglia che provvederà al ritiro del dispositivo. Riprese effettuate dall’alunno attraverso dispositivi
quali cellulari, smartphone o tablet, non espressamente autorizzate, costituiscono motivo di sanzione
disciplinare da parte del Consiglio di Classe. Tutto il personale docente e non docente (compresi i tecnici e il
personale amministrativo) è tenuto a segnalare al D.S. e ai suoi collaboratori le eventuali infrazioni. La
possibilità di comunicazione reciproca tra gli alunni e le famiglie è assicurata nell’intervallo, oppure dagli uffici
della scuola.
Manifesti, avvisi, documenti di interesse culturale, possono essere esposti nella scuola, previa autorizzazione
della dirigenza. L'esposizione di materiale didattico nelle classi avviene sotto la responsabilità degli insegnanti.
E’ fatto divieto di pubblicare nei social network in qualunque forma, con il proprio nome o con pseudonimi,
immagini, commenti offensivi e documenti scritti che riguardino la scuola e tutte le persone che in essa
operano.
I trasgressori verranno sospesi dalle lezioni fino ad un massimo di 12 giorni scolastici
ART. 35 - NOTE DISCIPLINARI
Le note disciplinari saranno assegnate in casi di gravi mancanze disciplinari: tutte le note saranno riportate sul
registro di classe e sul libretto dell’alunno, richiedendo la firma di presa visione del genitore. E’ opportuno
segnalare al coordinatore di classe le situazioni critiche di singoli o di gruppi fin dall’inizio, per evitare che la
situazione si deteriori.
In casi particolari si potrà mandare l’alunno in Presidenza con il testo della nota da far firmare al Preside.
Si eviti assolutamente di espellere l’alunno dalla classe.
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ART. 36 – UTILIZZO DEI LABORATORI, DELLA BIBLIOTECA E DEGLI STRUMENTI DIDATTICI
L'uso dei laboratori e degli strumenti didattici è raccomandato come utilissima funzione didattica.
Per ogni laboratorio e per le aule video è predisposto, presso il bancone dei bidelli, un registro di presa in
carico della responsabilità, che il docente deve firmare ogni volta che lo utilizza. Per i laboratori di informatica
e di lingue i docenti di ogni classe dovranno disporre gli alunni in ordine alfabetico dal primo all’ultimo posto,
in modo che ogni alunno abbia sempre la stessa macchina e sia più facile il controllo di responsabilità di
eventuali disfunzioni. I docenti responsabili dei laboratori predisporranno un orario settimanale di utilizzo,
concordandolo con i docenti interessati. Si raccomanda un controllo molto stretto degli alunni, per evitare
abusi.
La biblioteca sarà a disposizione degli alunni e dei docenti negli orari esposti.
Gli assistenti tecnici dovranno preparare adeguatamente gli strumenti per gli esperimenti e nel corso
dell’attività assisteranno i docenti. Eventuali necessità potranno essere soddisfatte anche per mezzo
dell’attività in compresenza di due docenti.
ART. 37 – ATTIVITA’ INTEGRATIVE
Si raccomanda ai docenti delle materie interessate di preparare adeguatamente le classi per le uscite
didattiche e gli eventuali interventi di esperti, previsti nei vari progetti di rapporto con il mondo del lavoro,
educazione alla salute, C.I.C., ecc., in modo da rendere proficuo al massimo il risultato dell’attività stessa.
Tutti i docenti, qualora siano in orario, impegnati come assistenti o accompagnatori, avranno cura di essere
presenti e partecipi attivamente alle varie fasi dell’attività e di esigere la massima attenzione e un
comportamento adeguato da parte degli alunni.
Anche nel corso delle assemblee di classe i docenti sono sempre responsabili delle classi loro affidate e
pertanto sono tenuti a non allontanarsi e ad intervenire in ogni evenienza.
ART. 38 – ATTIVITA’ NELLE ORE DI SUPPLENZA
Onde salvaguardare la qualità e la quantità del servizio previsto dal POF di Istituto, il Dirigente Scolastico
dovrà garantire la supplenza nelle ore di assenze brevi dei docenti, incaricando possibilmente i docenti della
stessa classe o della stessa materia, ma anche docenti di altri indirizzi se necessario, utilizzando
prioritariamente e obbligatoriamente quelli con ore a disposizione. I Docenti incaricati delle supplenze si
occuperanno, adattandosi alla situazione della classe affidata, dell’insegnamento della propria materia o dello
svolgimento delle attività assegnate dal docente assente, oppure dell’utilizzo di sussidi didattici (documentari,
CD-rom ecc.), o presteranno assistenza per lo svolgimento di esercizi o compiti, rendendo il più possibile
proficua la propria presenza in classe.
ART. 39 – CORREZIONE ELABORATI – COMUNICAZIONE VALUTAZIONE.
Gli elaborati scritti, grafici e pratici devono essere corretti tempestivamente, ossia al massimo entro 15 giorni
dalla data di svolgimento, e dati in visione agli alunni per la relativa discussione; entro pochi giorni devono
essere depositati negli appositi armadi in sala professori, dopo aver compilato il registro di deposito.
I voti sugli elaborati vanno espressi in numeri, accompagnati da un breve giudizio analitico che giustifichi in
chiari termini la valutazione espressa; in ogni caso devono far riferimento ad una griglia e a dei parametri di
valutazione chiaramente e analiticamente espressi. Gli studenti interessati possono avere copia degli
elaborati.
I docenti faranno scrivere sul libretto, negli appositi spazi, il voto assegnato, richiedendo la firma dei genitori.
Anche le valutazioni delle interrogazioni devono essere comunicate agli alunni, invitandoli ad annotarle sul
libretto. E’ bene che i docenti controllino periodicamente se gli alunni annotino correttamente i voti sul
libretto e se i genitori appongano la propria firma.
Sono fatte salve le disposizioni relative alla compilazione, da parte dei Docenti, del registro elettronico e
dell’inserimento dei voti sul portale dell’istituto.
I docenti concordano tra loro e con la classe i tempi e i modi della somministrazione delle verifiche e delle
interrogazioni, in modo da evitare di concentrare gli impegni in periodi troppo limitati.
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Nei consigli di classe intermedi si verificherà il quadro complessivo della situazione di ogni alunno, in rapporto
alla programmazione di classe, mediante la raccolta delle valutazioni conseguite, dando comunicazione alle
famiglie delle situazioni critiche.
Per l’assegnazione dei voti si tenga conto della necessità di usare la gamma completa dall’1 al 10.
Le proposte di voto, in sede di scrutinio di metà anno e finale, devono essere formulate sulla base di un
congruo numero di interrogazioni e di esercitazioni scritte, grafiche o pratiche.
ART. 40 – FOTOCOPIE AD USO DIDATTICO – USO DEL LIBRO DI TESTO
All’inizio dell’anno scolastico, per l’utilizzo delle fotocopiatrici, ad ogni docente viene attribuito un codice, il
quale è strettamente personale e non può essere utilizzato da altri. Ciascun docente dovrà depositare in
segreteria la richiesta (su apposito modulo) del fabbisogno annuo presunto. Periodicamente vengono
stampati i tabulati con il numero di copie effettuate da ogni docente.
ART. 41 – PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
Contestualmente all'iscrizione è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto
educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri, nel
rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie.
Nell’ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, l’Istituto attuerà le iniziative più
idonee per le attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la condivisione dello statuto
delle studentesse e degli studenti, del piano dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del
patto educativo di corresponsabilità.
ART. 42 – MODIFICHE DEL REGOLAMENTO E NORMA FINALE
Modifiche, integrazioni ed emendamenti alle norme contenute presente regolamento possono essere
apportate dal Consiglio di Istituto, con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei componenti, le
modifiche sono immediatamente applicabili fatta salva diversa disposizione del Consiglio di Istituto.
Il presente Regolamento viene affisso all’albo e pubblicato sul sito internet dell’Istituto.
Copia del presente regolamento dovrà inoltre essere distribuita a tutto il personale docente e non docente
dell’Istituto e a tutti gli studenti delle classi prime all’atto dell’iscrizione.
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10. Patto educativo di corresponsabilità
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
(ai sensi del DPR 235 del 21/11/2007 )
La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni studente, la sua interazione
sociale, la sua crescita civile. L’interiorizzazione delle regole può avvenire solo con una fattiva collaborazione
con la famiglia; pertanto la scuola persegue l’obiettivo di costruire una alleanza educativa con i genitori,
mediante relazioni costanti nel rispetto dei reciproci ruoli.
La Scuola si impegna a:
- creare un clima sereno e corretto, favorendo lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, la
maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno nelle diverse abilità, l’accompagnamento nelle
situazioni di disagio, la lotta ad ogni forma di pregiudizio e di emarginazione
- realizzare i curricoli disciplinari nazionali e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche elaborate nel
Piano dell’Offerta Formativa, tutelando il diritto ad apprendere
- procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo congruo rispetto ai programmi e ai ritmi di
apprendimento, chiarendone le modalità e motivando i risultati
- comunicare costantemente con le famiglie, in merito alla frequenza, ai risultati, alle difficoltà, ai progressi
nelle discipline di studio oltre che ad aspetti inerenti il comportamento e la condotta anche attraverso il
portale Scuola-Net presente sul sito dell’Istituto
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- prestare ascolto, attenzione, assiduità e riservatezza ai problemi degli studenti, così da favorire l’interazione
pedagogica con le famiglie
- promuovere iniziative che consentano l’interiorizzazione e la pratica dei valori del rispetto, dell’impegno,
della responsabilità, della collaborazione, della legalità, della salute e della sicurezza
- favorire la partecipazione e il coinvolgimento alle attività della scuola
- tenere alta l’attenzione e l’impegno nei confronti del consumo di alcol e di sostanze, le prepotenze e le
discriminazioni e ogni infrazione al regolamento.
La Famiglia si impegna a:
- instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro
competenza valutativa
- tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente il libretto
personale o accedendo al sito dell’Istituto per ciò che riguarda in particolare i voti, le assenze, i ritardi, le note
disciplinari
- partecipare con regolarità alle riunioni scolastiche
- verificare attraverso un contatto frequente con i docenti che lo studente segua gli impegni di frequenza e di
studio e le regole della scuola, prendendo parte attiva e responsabile ad essa
- segnalare ogni situazione critica di cui venga a conoscenza (es. episodi di bullismo, consumo di sostanze,
violazione della privacy…) che coinvolga la scuola per interventi in ottica educativa.
- risarcire la scuola per i danneggiamenti arrecati dall’uso improprio dei servizi, per i danni agli arredi e alle
attrezzature e di ogni altro danneggiamento provocato da comportamento non corretto.
Lo Studente si impegna a:
- tenere un contegno corretto e rispettoso nei confronti di tutto il Personale della scuola e dei propri
compagni, rendendosi disponibile alla collaborazione e al dialogo
- seguire con attenzione quanto viene proposto e intervenire in modo costruttivo, contribuendo ad arricchire
le lezioni con le proprie conoscenze ed esperienze
- agire in modo responsabile e leale nei confronti dei propri doveri scolastici, delle indicazioni degli insegnanti
e delle norme del Regolamento di Istituto, utilizzando in modo corretto spazi e attrezzature
- astenersi dal diffondere e consumare sostanze alcoliche e stupefacenti, tutelando la propria integrità fisica e
psichica.
11. Carta dei servizi
Principi Fondamentali
•
•
•
Uguaglianza.
1.1 Nessuna discriminazione nell'erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per motivi
riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socioeconomiche.
Imparzialità e regolarità.
2.1 I soggetti erogatori del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettività ed equità.
2.2 La scuola, attraverso tutte le sue componenti e con l'impegno delle istituzioni collegate, garantisce
la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, nel rispetto dei principi e delle norme
sanciti dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali in materia.
Accoglienza e integrazione.
3.1. La scuola si impegna, con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed azioni di tutti gli operatori del
servizio, a favorire l'accoglienza dei genitori e degli alunni, l'inserimento e l'integrazione di questi
ultimi, con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante
necessità. Particolare impegno è prestato per la soluzione di problematiche relative agli studenti
lavoratori, agli stranieri, a quelli degenti negli ospedali, a quelli in situazione di handicap, a quelli
presenti nelle istituzioni carcerarie.
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3.2. Nello svolgimento delle proprie attività, ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi
dello studente.
• Diritto di scelta, obbligo di istruzione, formativo e frequenza
4.1 Il proseguimento degli studi superiori e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi
di prevenzione e controllo della dispersione scolastica da parte di tutte le istituzioni coinvolte, che
collaborano tra loro in modo funzionale e organico. Questo per il rispetto dell’obbligo di istruzione e
formativo previsto dalla normativa vigente.
• Partecipazione, efficienza e trasparenza.
5.1. Istituzioni, personale, genitori, alunni sono protagonisti e responsabili della attuazione della
"Carta", attraverso una gestione partecipata della scuola, nell'ambito degli organi e delle procedure
vigenti. I loro comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli standard generali del
servizio.
5.2. Le istituzioni scolastiche e gli enti locali si impegnano a favorire le attività extra scolastiche che
realizzano la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile consentendo
l'uso degli edifici e delle attrezzature fuori dall'orario del servizio scolastico
5.3. Le istituzioni scolastiche, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantiscono la
massima semplificazione delle procedure ed un'informazione completa e trasparente.
5.4. L'attività scolastica, ed in particolare l'orario di servizio di tutte le componenti, si informa a criteri
di efficienza, efficacia e flessibilità nell' organizzazione dei servizi amministrativi, dell'attività didattica e
dell'offerta formativa integrata.
5.5. Per le stesse finalità, la scuola garantisce ed organizza le modalità di aggiornamento del personale
in collaborazione con istituzioni ed enti culturali, nell' ambito delle linee di indirizzo e delle strategie di
intervento definite dall' amministrazione.
• Libertà di insegnamento ed aggiornamento del personale.
6.1. La programmazione assicura il rispetto della libertà di insegnamento dei docenti e garantisce la
formazione dell'alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico
della personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali e comunitari, generali e specifici,
recepiti nei piani di studi di ciascun indirizzo.
6.2. L'aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico e un
compito per l'amministrazione, che assicura interventi organici e regolari.
Servizio
Area didattica.
1. La scuola, con l'apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione e il concorso
delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle attività educative e si
impegna a garantirne l'adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi
educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali.
2. La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra la scuola media e la
scuola superiore al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli alunni. Nella scelta dei
libri e delle strumentazioni didattiche, la scuola assume come criteri di riferimento la validità culturale e la
funzionalità educativa, con particolare riguardo agli obiettivi formativi e la rispondenza alle esigenze
dell'utenza.
3. Nell'assegnazione dei compiti da svolgere a casa, il docente opera in coerenza con la programmazione
didattica del consiglio di classe, tenendo presente la necessità di rispettare razionali tempi di studio degli
alunni.
4. Nel rapporto con gli allievi i docenti sono riferimento equilibrato
5. Progetto educativo e programmazione:
5.1 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA: è elaborato da un’apposita commissione, approvato dal
Collegio dei docenti, adottato dal Consiglio d’Istituto e reso disponibile al pubblico
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5.2 REGOLAMENTO D’ISTITUTO: è elaborato da un’apposita commissione, approvato dal Collegio dei
docenti, adottato dal Consiglio d’Istituto e reso disponibile al pubblico
5.3 PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA: è redatta dal Consiglio di classe per la parte comune e
dai singoli docenti per la parte specifica; è comunicata alle parti interessate ( genitori e alunni )
5.4 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’, parte integrante della programmazione didattica: è
elaborato e revisionato dal Consiglio d’Istituto e definisce in maniera dettagliata e condivisa diritti e
doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie ed è sottoscritto da parte
dei genitori e degli studenti all’atto dell’iscrizione.
La scuola garantisce i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi: celerità delle procedure,
trasparenza informatizzazione dei servizi di segreteria e comunicazione con le famiglie e il territorio tramite il
sito Internet , riduzione dei tempi di attesa agli sportelli; flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il
pubblico.
Il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al pubblico entro il tempo
massimo di tre giorni lavorativi sia per quelli di iscrizione- frequenza sia per quelli con votazioni e/o giudizi.
Gli uffici della Segreteria Didattica sono aperti al pubblico con il seguente orario:
tutti i giorni da LUNEDI' a SABATO:
MATTINO dalle ore 10,00 alle ore 12,00
POMERIGGIO: da LUNEDI' a VENERDI' dalle ore 14,00 alle ore 17,00
3. Gli attestati e i certificati del diploma sono consegnati agli interessati o a un familiare munito di delega
scritta
4. Il documento di valutazione del primo quadrimestre è consegnato dal Dirigente scolastico o dal
coordinatore di classe ai genitori tramite l’alunno .
5. Gli uffici di segreteria garantiscono un orario di apertura al pubblico: dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle
12.00 dalle 14.00 alle 17.00 (sabato solo mattini.
L'ufficio di Presidenza riceve in qualsiasi momento della giornata per i casi di emergenza, su appuntamento
per le questioni di gestione ordinaria.
6. La scuola assicura all'utente la tempestività del contatto telefonico effettuato in prima battuta da un
addetto del personale Ata che nella risposta indicherà il nome dell'Istituto, la qualifica propria, la persona o
l'ufficio in grado di fornire le informazioni richieste.
Informazione
1.Con l’obiettivo primario di assicurare la predisposizione di spazi ben visibili adibiti all'informazione la
Dirigenza predispone:
a) Tabelle dell'orario di lavoro di tutti i dipendenti ( docenti-Ata) con l'indicazione della loro funzione e della
loro dislocazione.
b) Albi di Istituto Bacheche per docenti, studenti; genitori, personale ATA, rappresentanze sindacali.
2. Presso l'ingresso e presso gli uffici saranno presenti collaboratori scolastici in grado di fornire all'utenza le
prime informazioni per la fruizione del servizio.
3 l regolamento di istituto è pubblicizzato mediante affissione in bacheca e pubblicazione sul sito della scuola
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Monitoraggio, Misurazione
Reclami e valutazione del servizio
Gli studenti, i docenti, il personale Ata e i genitori, in quanto fruitori di un servizio erogato dalla scuola,
possono presentare reclami, segnalazioni, osservazioni e valutazioni al fine di un miglioramento continuo del
sistema scolastico. Tali comunicazioni, riportate su appositi stampati disponibili nell’Istituto o trasmesse
attraverso il relativo campo reso disponibile sul sito web, saranno indirizzate al D.S.
All’inizio di ciascun anno scolastico, dopo l’analisi dei dati dell’anno precedente, la commissione, che si
occupa di autovalutazione d’istituto, redige un verbale relativamente alle azioni di miglioramento sull’attività
della scuola che viene sottoposta all’attenzione del Dirigente scolastico che illustrerà i risultati al collegio dei
docenti.
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