Report sulla Mostra Nazionale francese 2013

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Report sulla Mostra Nazionale francese 2013
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TESTO DR. ANDREA SGAMBATI; FOTO ANACRHAI L’edizione 2013 della Mostra Nazionale transalpina ha messo in evidenza ancora una volta il notevole progresso che l’allevamento della razza Haflinger sta avendo in Francia. Un evento che si è tenuto in una Centro delle Federazione Equestre francese di prim’ordine e che colpisce anche per l’ampiezza delle strutture disponibili. Una testimonianza della grande cultura equestre francese. Dal 23 al 25 agosto scorso, nell’ambito della manifestazione Sologn’Pony che raccoglie più di mille pony delle diverse razze da sport provenienti da tutta la Francia, si è svolto per la terza volta il “Championnat de France” dell’Haflinger, ossia la Mostra Nazionale Francese. Ad accogliere tutti quei cavalli e le migliaia di giovani cavalieri, accompagnatori e visitatori, i grandiosi impianti di Lamotte Beuvron, proprietà della Federazione Francese di Equitazione. Si tratta di 200 ettari, esattamente al centro della Francia, completamente attrezzati con campi per le diverse discipline della equitazione; 520 i box in muratura e con accoglienza per persone con camere e locali di ristoro, parking e aree equipaggiate per il soggiorno dei camper; per la vastità degli spazi questi impianti sono considerati tra i più estesi al mondo. Viene spontaneo il pensiero che se mai venissero lì organizzati i Campionati Europei dell’Haflinger si tratterebbe solo di arrivare con i cavalli e di iniziare le gare perché per il resto è già tutto predisposto. Tra i giudici della mostra di morfologia quest’anno, oltre all’Ispettore dell’ANACRHAI, che ormai da una decina di anni viene invitato dalla consorella Associazione Francese dell’Haflingera presenziare come giudice, anche la presenza del giudice internazionale proveniente dal Nord Tirolo, Hannes Brambock, come conseguenza dell’aria nuova che si respira nel mondo haflinger internazionale dopo la costituzione della Associazione Mondiale Haflinger Allevamento e Sport. Le categorie della mostra, molto simili alle nostre, hanno visto vincere nelle puledre di un anno, CHOUPA ERIKA, una figlia dello stallone Baros‐N, (iscritto in 1a classe a Merano) allevata da Etienne Roquet seguita da CAPRICA ROSE D’ALOY, una figlia dello stallone Autan (3° classificato a Merano) allevata da Dominique Hauswirth; anche in terza posizione un’altra figlia di Baros‐N simile alle precedenti nelle proporzioni rappresentative della loro età. La prima classificata è stata la più completa nella correttezza morfologica e nelle andature, la seconda è stata leggermente meno competitiva nelle andature e la terza, oltre ad essere leggermente più ridotta, presentava una imprecisione nella colorazione dei crini. Come detto le puledre nella testa della classifica hanno dimostrato un continuo miglioramento del “tipo” Haflinger ed un costante miglioramento della correttezza morfologica e delle andature. Motivo di orgoglio per il nostro LG che entrambi i padri siano prodotti della selezione italiana. Nella categoria delle due anni, BELLA SOFIA DE ROCKY, figlia di Serpico e allevata da Gerard Walter ripete il successo dello scorso anno riconquistando la prima posizione per il suo sviluppo generale, la sua presenza e la qualità dei tessuti, seguita da BRINDILLE HANNA, figlia di SerkoAnbator dell’Haras de la Vallee des Haflinger, dotata di un mantello più corretto. Nelle tre anni, la categoria più omogenea nell’insieme delle 9 rappresentanti, ha vinto AMBRE MELITTA di proprietà di Yoann Ramond che, anche se non estremamente appariscente, è corretta morfologicamente e, soprattutto, ha mostrato le migliori andature delle sue coetanee; in seconda posizione AKHYNA DE LA BAUCHE, allevata da Denis Doré, simile alla sua campionessa ma con andature meno espresse. In queste categorie di giovani soggetti è interessante osservare come il mescolarsi delle genealogie provenienti dal nostro Paese con le famiglie di fattrici di origine francese, generi interessanti risultati, riunendo nel medesimo cavallo i caratteri di espressione della razza con la correttezza morfologica e l’importante quadro strutturale. Nelle categorie fattrici, più ridotte per numero di partecipanti, in quelle senza puledro, vince PRUME NICKY, appartenente a Rino Leporé, che è stata uno dei migliori soggetti di tutta la mostra, pur essendone la più anziana; qualitativa, molto ben espressa nei caratteri di razza, molto corretta morfologicamente e dotata anche di andature molto buone sia al passo che al trotto. La sua riserva è stata ALWINA appartenente a Alain Buisson che ha seguito con una certa distanza di merito, la campionessa. Nelle fattrici seguite dal puledro ha vinto UPSA KATI appartenente a Julie Bernard e figlia del conosciuto Nils‐C; non è la prima volta che questa fattrice guadagna le prime posizioni essendo dotata di una corretta e possente morfologia anche se la espressività della testa potrebbe essere più conforme alla razza; sua seconda TROUZ AN AEL ERIKA, una fattrice di grandissimo sviluppo, sia in altezza che nei diametri longitudinali e trasversi che non era nelle migliori condizioni per l’allattamento del puledro. Fa ancora cornice ai concorsi della Mostra Nazionale Francese il campionato dei giovani cavalli di tre anni montati: presentati in gruppo sotto sella, per facilitare il confronto, di essi viene formulata la classifica finale valutandone il modello adatto alla sella (morfologia funzionale), la docilità di carattere, l’attitudine alla sella, le tre andature esaminate alle due mani. Al di la del fatto che spesso i giovani cavalli della nostra razza a questa età si presentino già docili, ma mancanti di energia sotto la sella, è frequente osservare come proprio il tipo e le proporzioni moderne e ricercate dalla selezione, siano fortemente correlate con una migliore attitudine alla sella. La domenica mattina, alla premiazione, la proclamazione dei campioni e vice campioni assoluti che sono stati: la puledra di tre anni AMBRE MELITTA, seguita dalla due anni BELLA SOFIA DE ROCKY, per gli junior e la fattrice PRUME NICKY seguita da UPSA KATI per i campioni assoluti adulti. Nell’insieme una manifestazione marcata da un’atmosfera simpatica, dall’entusiasmo e dallo spirito conviviale dei nostri colleghi del mondo Haflinger francese che, nonostante i tempi di congiuntura, hanno partecipato numerosissimi alla cena dell’allevatore in un clima allegro e amichevole. Ancora mi piace evidenziare come il clima di collaborazione nato insieme alla Associazione Mondiale Haflinger Allevamento e Sport stia contagiando i diversi Paesi che hanno adeso alla nuova organizzazione; non esiste infatti migliore metodo di armonizzazione dei giudizi e più efficace corso di aggiornamento dei giudici che quello di farli lavorare insieme, serenamente e democraticamente, in maniera di poter scambiare le esperienze che essi hanno acquisito in una vita a contatto e al servizio del nostro Haflinger.